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Anno XX - numero 2 - FREE PRESS FREE PRESS FREE PRESS FREE PRESS FREE PRESS www www www www www.paesietneioggi.it .paesietneioggi.it .paesietneioggi.it .paesietneioggi.it .paesietneioggi.it MARZO 2014 MARZO 2014 MARZO 2014 MARZO 2014 MARZO 2014 Rivoluzione dei manager, quando sarà la volta buona? di NUNZIO CONDORELLI CAFF Segue a pagina 7 Carmelo Di Mauro a pagina 3 Michele Milazzo a pag. 6 ACI CATENA Lucia De Lutiis a pag. 5 Simone Olivelli a pag. 9 TREMESTIERI ETNEO SAN PIETRO CLARENZA SAN GIOVANNI LA PUNTA Il pattinaggio e il silenzio delle istituzioni. Ecco come muore lo sport in Sicilia AGATA AMANTIA a pagina 4 Piero Ambra a pag. 5 Strada dell’Etna: un sogno irrealizzabile Centro diurno «senza regole. Così non va» “Tutto deve cambiare, il sistema non può più rimanere ancora- to al passato…la politica vorrebbe lasciare tutto com’è…io prove- rò a spiegare loro che tutto deve cambiare!”. Con queste locuzio- ni dall’amaro sapore gattopardiano, il governatore della Sicilia Rosario Crocetta tenta diplomaticamente di spiegare che la “spre- copoli” sanitaria siciliana deve necessariamente finire e iniziare un periodo di risanamento morale, civile e “salutistico”. Maesano: «ho ereditato una situazione disastrosa» Palazzetto della Sport Trecastagni e quei templi dello sport dimenticati «Velo OK», su via Roma si riduce la velocità. La parola agli esperti PATRIZIO NICOLOSI a pagina 4 SANT’AGATA LI BATTIATI

Marzo 2014 - Paesi Etnei Oggi

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Paesi Etnei Oggi N. 2 di marzo 2014

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Page 1: Marzo 2014 - Paesi Etnei Oggi

Anno XX - numero 2 - FREE PRESSFREE PRESSFREE PRESSFREE PRESSFREE PRESS w w ww w ww w ww w ww w w. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t MARZO 2014MARZO 2014MARZO 2014MARZO 2014MARZO 2014

Rivoluzione dei manager,quando sarà la volta buona?

di NUNZIO CONDORELLI CAFF

Segue a pagina 7

Carmelo Di Mauro a pagina 3

Michele Milazzo a pag. 6

ACI CATENA

Lucia De Lutiis a pag. 5Simone Olivelli a pag. 9

TREMESTIERI ETNEO SAN PIETRO CLARENZA

SAN GIOVANNI LA PUNTA

Il pattinaggio e ilsilenzio delle istituzioni.Ecco come muore losport in Sicilia

AGATA AMANTIA a pagina 4

Piero Ambra a pag. 5

Stradadell’Etna:un sognoirrealizzabile

Centro diurno«senzaregole. Cosìnon va»

“Tutto deve cambiare, il sistema non può più rimanere ancora-to al passato…la politica vorrebbe lasciare tutto com’è…io prove-rò a spiegare loro che tutto deve cambiare!”. Con queste locuzio-ni dall’amaro sapore gattopardiano, il governatore della SiciliaRosario Crocetta tenta diplomaticamente di spiegare che la “spre-copoli” sanitaria siciliana deve necessariamente finire e iniziareun periodo di risanamento morale, civile e “salutistico”.

Maesano: «hoereditato unasituazionedisastrosa»

Palazzetto della Sport

Trecastagni e queitempli dello sport

dimenticati

«Velo OK», su via Romasi riduce la velocità.La parola agli esperti

PATRIZIO NICOLOSI a pagina 4

SANT’AGATA LI BATTIATI

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www.paesietneioggi.it2 HINTERLANDHINTERLANDHINTERLANDHINTERLANDHINTERLAND

Un venticinquenne de-legato dal sindaco di Ma-scalucia per raccogliere

le istanze degli abitanti di Massa-nunziata, la grande frazione a norddel paese che conta oltre 9.000 abi-tanti.

Andrea Guglielmino, classe 1988,laureato in scienze politiche, si staspecializzando in Scienze dell’Am-ministrazione, per tanti anni ha la-vorato nella sicurezza aeroportua-le, è stato delegato dal sindaco Gio-vanni Leonardi per affrontare i pro-blemi della popolosa frazione.

Come mai questa delega?Come mai questa delega?Come mai questa delega?Come mai questa delega?Come mai questa delega?“I problemi di Massanunziata

sono reali e visibili e le passate am-ministrazioni non sono riuscite a ri-solverli. Il sindaco ha pensato di por-

re dei rimedi con questa delega, inmodo da essere più vicini ai cittadi-ni e alle attività commerciali. Io sonoabitante di Massanunziata e questaè la mia casa.

Quali sono i suoi problemi?Quali sono i suoi problemi?Quali sono i suoi problemi?Quali sono i suoi problemi?Quali sono i suoi problemi?“Tra i grandi problemi c’è la rac-

colta rifiuti e la sicu-

rezza. Nel centro di Massanunziatainoltre cercheremo di migliorare laviabilità mettendo in piazza una po-stazione dei vigili urbani.

Per quel che riguarda la sicurez-za notturna, siamo in contatto conil comandante dei Carabinieri al finedi concordare un’attività di control-lo più ferma.

La frazione ha oltre

Mascalucia. «Tra le nostre priorità per Massanunziata il recupero dell’ex convento»

Andrea Guglielmino, un giovane consiglieredelegato per la città nella città

9.000 abitanti: in pratica la periferiaha più abitanti del centro”.

Qualche lettore ci dice cheQualche lettore ci dice cheQualche lettore ci dice cheQualche lettore ci dice cheQualche lettore ci dice chela differenziata a Massanun-la differenziata a Massanun-la differenziata a Massanun-la differenziata a Massanun-la differenziata a Massanun-ziata non funziona?ziata non funziona?ziata non funziona?ziata non funziona?ziata non funziona?

“Qui c’è la differenziata porta aporta, ma a volte in alcune stradesecondarie viene svolta in ritardo ei sacchi restano a rischio di randagie marciumi.

Inoltre, ciInoltre, ciInoltre, ciInoltre, ciInoltre, cisono numerosesono numerosesono numerosesono numerosesono numerosed i s c a r i c h e . . .d i s c a r i c h e . . .d i s c a r i c h e . . .d i s c a r i c h e . . .d i s c a r i c h e . . .

“Si la zonanord è piena di di-scariche avventi-zie come in viaSan Pietro, unastrada sterratapiena di rifiuti. Abreve, in consi-glio comunale

sarà votato il piano particolareggia-to che consisterà nell’allargamentodel cimitero e la creazione di un par-cheggio per il centro. Più annoso èil problema dell’acqua piovana chesi raccoglie da Nicolosi e scendefino al centro di Mascalucia in as-senza di condutture e zone di servi-zio. Inoltre, c’è un progetto per mi-gliorare le abitazioni del centro”.

E i fondi?E i fondi?E i fondi?E i fondi?E i fondi?“I fondi ci sono trattandosi di

cose già in cantiere da molto tem-po. Stiamo anche cercando di ripri-stinare l’impianto sportivo “Turi Gu-glielmino”, dedicato a mio zio, gran-de calciatore, sportivo e figlio diMascalucia”.

Per quanto riguarda l ’eco-Per quanto riguarda l ’eco-Per quanto riguarda l ’eco-Per quanto riguarda l ’eco-Per quanto riguarda l ’eco-mostro delle suore che sovra-mostro delle suore che sovra-mostro delle suore che sovra-mostro delle suore che sovra-mostro delle suore che sovra-sta il centro?sta il centro?sta il centro?sta il centro?sta il centro?

“Il problema è che l’ecomostro

Nunzio Condorelli Caff

Preparativi per la nuova edizione delPremio di Poesia Regionale “Città diGravina” a Carmelo Pitrolino, giunto allasua XI edizione ed organizzata dall’asso-ciazione “Centro Culturale e Ricreativo perla terza età…e non solo”, di Gravina diCatania, presieduta da Andrea Pitrolinocon il patrocinio del Comune di Gravinaed in collaborazione con la Confcommer-cio, la 50&Più di Catania e la BancaPopolare Agricola di Ragusa.

Il comitato organizzatore ricorda che il14 aprile scadrà il termine ultimo per aderireal bando di partecipazione al Premio.Anche quest’anno l’evento, come nellescorse edizioni, oltre alle due sezioni, unaper la poesia in italiano e l’altra per quellain dialetto siciliano, ne dedicherà una terzaalla memoria di Carmelo Pitrolino fondato-

“Si avvicinano sia giovaniche anziani, anche se i secondi,sono quelli più presenti, soprat-tutto la mattina, essendo più li-beri da impegni lavorativi oscolastici.

Ci ritroviamo, talvolta, adavere delle difficoltà ad assi-curare i servizi, proprio per lamancanza di giovani, ma gra-zie al servizio civile, avremodei volontari ogni giorno cosìda assicurare meglio il nostroservizio”.

QualiQualiQualiQualiQuali sonosonosonosonosono lelelelele principaliprincipaliprincipaliprincipaliprincipaliattività dellaattività dellaattività dellaattività dellaattività della vostra asso-vostra asso-vostra asso-vostra asso-vostra asso-c i a z i o n e ?c i a z i o n e ?c i a z i o n e ?c i a z i o n e ?c i a z i o n e ?

“ Ci occupiamo di sanità,facciamo trasporti, dimissioni,ricoveri e da qualche anno esi-ste il 118. Con la nascita di que-st’ultimo il nostro servizio sidifferenzia da com’era in pre-cedenza: dobbiamo, infatti, es-sere autorizzati da esso primadi intervenire. Necessitando dimezzi e personale adeguato, inostri volontari hanno dovu-to acquisire dei brevetti parti-

colari per poter far parte degliequipaggi del 118.

Noi interveniamo, quando,il 118 non riesce con i proprimezzi e con i propri uomini, asoddisfare le richieste.

RiceveteRiceveteRiceveteRiceveteRicevete supporto dal-supporto dal-supporto dal-supporto dal-supporto dal-lelelelele istituzioni pubblicheistituzioni pubblicheistituzioni pubblicheistituzioni pubblicheistituzioni pubbliche?

“Il supporto è poco suffi-ciente, riceviamo aiuto dalle li-bere donazioni dei privati edanche se a volta, sono davve-ro esigue, riusciamo comunquea portare avanti i nostri obiet-tivi. Abbiamo, anche, qualchesupporto da parte del Comuneche qualche anno fa, ad esem-pio, ci ha regalato 26.000 europagandoci circa un terzo diun’ambulanza il cui costo am-monta a circa 70.000 milaeuro. E’ stato comunque, un aiu-to fondamentale. Dai fondi del5 x 1.000 e dai progetti che re-alizziamo con il Ministero del-le Politiche Sociali o il Mini-stero della Protezione Civileriusciamo a comprare dei mez-zi e a migliorare noi stessi”.

La Misericordia di Gravina festeggiail compleanno e spegne 30 candeline

Paolo Sangiorgi: “a volte non si comprende bene cosa voglia dire far volontariato”

re nel 1994 del “Centro Culturale e ricreati-vo per la terza età...e non solo” di Gravina edel giornale “Paesi Etnei Oggi”.

“Si tratta di un appuntamento davveroirrinunciabile - commenta il giovanepresidente, figlio del compianto Carmelo -per gli amanti della poesia provenienti datutte le parti della Sicilia, anche dalla piùlontana Trapani, che come ogni anno siritroveranno all’auditorium del Comune diGravina “Angelo Musco”, per assistere allacerimonia di premiazione prevista persabato 26 aprile. Durante la premiazione adintervallo - continua Pitrolino - si esibiran-no vari artisti che hanno portato conimpegno e dedizione la sicilianità nelmondo e saranno premiati personaggi delmondo dell’imprenditoria, della cultura, edello spettacolo”.

XI° Premio di Poesia “Città di Gravina”

(nella foto) non è abitabile”.Cosa farà il comune, chiu-Cosa farà il comune, chiu-Cosa farà il comune, chiu-Cosa farà il comune, chiu-Cosa farà il comune, chiu-

derà la procedura?derà la procedura?derà la procedura?derà la procedura?derà la procedura?“Io vorrei destinarlo a casa fami-

glia per coloro che sono senza casa”.Ma è sanabile?Ma è sanabile?Ma è sanabile?Ma è sanabile?Ma è sanabile?“Se il Comune non riuscirà a to-

gliere il vincolo, penso dovrebbe es-sere demolito”.

Noemi RussoNoemi RussoNoemi RussoNoemi RussoNoemi Russo

Volontariato a Gravina: unarealtà importante sul territorio.Ne parliamo con Paolo San-giorgi, governatore della loca-le Misericordia.

Quando e come è nataQuando e come è nataQuando e come è nataQuando e come è nataQuando e come è natala vostra attività?la vostra attività?la vostra attività?la vostra attività?la vostra attività?

“Siamo un’associazione natatrent’anni fa con 18 volontariche hanno fatto un corso pres-so la Misericordia di Belpassoe di Acireale. L’associazione ènata perchè si è sentita la ne-cessità di avere dei volontariche si occupassero di questotipo di servizio, dato che, c’erauna carenza da parte dello Sta-to in questo settore.

La Misericordia di Belpassoe quella di Acireale hanno do-nato due ambulanze per far inmodo che potesse iniziare que-sto servizio. Esso ha riscossomolto interesse tra la gente,tant’è, che molti si sono avvici-nati a questa realtà diventandovolontari.

In trent’anni abbiamo forma-to più di 1.000 volontari. Attual-mente, all’interno dell’associa-zione, ce ne sono 130, non tuttiprestano servizio ma un buonterzo abbondante è quello sem-pre presente”.

DallaDallaDallaDallaDalla sua esperienzasua esperienzasua esperienzasua esperienzasua esperienzapersonale, qualpersonale, qualpersonale, qualpersonale, qualpersonale, qual èèèèè lalalalala situa-situa-situa-situa-situa-

zionezionezionezionezione del volontariodel volontariodel volontariodel volontariodel volontario oggi?oggi?oggi?oggi?oggi?“La situazione, purtroppo, è

un pò critica perchè non si ècompreso bene cosa vogliadire far volontariato.

La visione dell’aspirante vo-lontario contrasta, molte vol-te, con quello che è effettiva-mente il volontariato e mi ri-trovo, spesso, a spiegar loroche ci sono delle regole a cuibisogna sottostare cercando direndere concreto l’impegnopreso”.

ChiChiChiChiChi sisisisisi avvicinaavvicinaavvicinaavvicinaavvicina dididididi piùpiùpiùpiùpiù aaaaaquesta realtàquesta realtàquesta realtàquesta realtàquesta realtà dididididi volontaria-volontaria-volontaria-volontaria-volontaria-to oggi?to oggi?to oggi?to oggi?to oggi? I giovani oI giovani oI giovani oI giovani oI giovani o le per-le per-le per-le per-le per-sone piùsone piùsone piùsone piùsone più anziane?anziane?anziane?anziane?anziane?

Trent’anni della vostraTrent’anni della vostraTrent’anni della vostraTrent’anni della vostraTrent’anni della vostraattività, cosa mi dice?attività, cosa mi dice?attività, cosa mi dice?attività, cosa mi dice?attività, cosa mi dice?

“Abbiamo iniziato i nostri

Poco più che settantennema con l’entusiasmo e la pas-sione di un giovane. France-sco Condorelli Caff (nellafoto), campione di legalità ecoerenza, torna nell’Aulaconsiliare di Mascalucia perricordare le vittime delle Foi-be e non manca l’occasionedi ricordare, chiedendo an-che un minuto di silenzio, la

figura del nostro compianto editore Carmelo Pitrolino cheanimava con le sue mille iniziative la vita politica e socialedell’hinterland etneo. Temi che sono ancora attuali ai giorninostri, come la storica provocazione di attivare un casinò sulterritorio di Mascalucia.

Un grazie affettuoso all’avvocato Francesco CondorelliCaff da tutta la nostra redazione e dalla famiglia Pitrolino.

Condorelli Caff ricordaCarmelo Pitrolino

Aperto il bando di partecipazione

festeggiamenti, che abbiamopensato di far durare un anno.

Un momento importantel’udienza dal Papa del 19 feb-braio, in occasione della ric-correnza della nostra fonda-zione. Giorni addietro inoltre,abbiamo avuto la Messa conl’inaugurazione di un nuovomezzo e ogni mese faremo qual-che attività in cui verrannocoinvolte anche le altre Mise-ricordie che operano nel capo-luogo etneo”..

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www.paesietneioggi.it 3SPECIALE INCHIESTSPECIALE INCHIESTSPECIALE INCHIESTSPECIALE INCHIESTSPECIALE INCHIESTAAAAA

Negli anni scorsi,all’interno del nostrospeciale inchiesta,

abbiamo più volte denunciato ilsistema della gestione dei rifiutiche caratterizzava Mascalucia.L’ultimo reportage a firma delnostro Antonio Condorelli, era lafine del 2010, documentavapuntualmente le condizionidell’isola ecologica del paesedov’erano stati conferiti rifiutid’ogni genere, financo farmaciscaduti, e si chiedeva che fineavesse fatto l’indagine in corso. Perquell’articolo eravamo anche statiquerelati dall’ex sindaco SalvatoreMaugeri ma Antonio Condorelli eil nostro ex direttore Fabio Canta-rella, vennero assolti dai giudiciche accertarono le verità contenu-te in quell’articolo. La nuova buferagiudiziaria che si è abbattutaadesso su Mascalucia, quando ilpaese aveva quasi ormai dimentica-to quei fatti, ci da nuovamenteragione con la Procura dellaRepubblica di Catania, adessoguidata da Giovanni Salvi, che ha

formalmente contestato all’exsindaco del Mpa, SalvatoreMaugeri, e ad altre quindicipersone, tra cui un dirigentecomunale e l’ex presidente dellasocietà partecipata Mosema,Salvatore Giuffrida, i reati diassociazione a delinquere e ditraffico illecito di rifiuti. Per laprocura etnea Maugeri e Giuffridarappresentano “i capi, promotori edorganizzatori del sodaliziocriminale, avendo gli stessiapprontato i mezzi e le struttureoperative…”. A curare l’indagine è ilsostituto procuratore ValentinaSincero che ha inviato agli imputatiun avviso di conclusione delleindagini.

Contestata l’associazione adelinquere e il traffico illecito dirifiuti.

Un’inchiesta complessa che havisto per anni impegnati gli uominidei carabinieri del Noe che tral’altro hanno eseguito perquisizioni,sequestri, intercettazioni ambientali

Mascalucia, conclusa la maxi indagine coordinata dal procuratore Giovanni Salvi

Tzunami nella gestione dei rifiutie telefoniche, pedinamenti. Dagliatti del fascicolo aperto a caricodegli indagati emerge che l’attivitàinvestigativa parte dal lontano2007 allorché l’allora consiglierecomunale di Alleanza nazionaleFabio Cantarella, allertato da ungruppo di genitori, convocò unaconferenza stampa in uno deiterreni, di proprietà del comune diMascalucia, che secondo gliinquirenti vennero utilizzati per losmaltimento illecito dei rifiuti. Sitrattava di un sito ubicato in via delSole, confinante con una scuolaelementare, dal terreno affioravanorifiuti di ogni genere, più o menopericolosi per l’ambiente e la salutedei piccoli. Una mossa che accese iriflettori sui rifiuti smaltiti in sitinon autorizzati, alcuni di essi diproprietà comunale.

Come quello vicino al cimiterocentrale dove vennero gettatidecine e decine di cassonetti inmetallo non più a norma e quindibisognosi di essere smaltiti.

E ad essere sequestrata fu anchel’isola ecologica nella qualesecondo gli inquirenti venivanoillecitamente conferiti rifiuti. Unacondotta che l’organizzazione,fatta eccezione per il Giuffrida chead un certo punto ebbe a dimettersi,avrebbe posto in essere dal 2006 al2011 con continuità. Il magistratoipotizza che gli associati “al fine diconseguire un illecito profitto …gestivano illecitamente ingentiquantità di rifiuti, stoccandoli in sitinon autorizzati a riceverli otrasportandoli con mezzi nonautorizzati, falsificando i relatividocumenti di trasporto (FIR)smaltendoli presso siti non idonei ariceverli”. In alcuni casi si trattavaanche di rifiuti pericolosi comefarmaci, batterie esauste, oliesausti, apparecchiature elettricheed elettroniche, apparecchiaturecontenenti clorofluorocarburi,prodotti etichettati “T” e “F” chesarebbero stati raccolti dallaMosema “attraverso il sistematicoscambio di veicoli e targhe –scriveil magistrato- l’utilizzo di veicolinon autorizzati (in quanto noninseriti nel dispositivo di autorizza-zione della Mosema ovvero inquanto di altre imprese o nonautorizzati per la tipologia di rifiutiper il cui trasporto venivanoutilizzati), la conseguente falsifica-zione dei relativi documenti ditrasporto (FIR), la realizzazione (ol’ordinare di far realizzare) dellediscariche abusive (una nellafrazione di Massannunziata, via delSole, una in via Acque Munzoni)utilizzate per lo smaltimentoillecito dei rifiuti raccolti e lasuccessiva “tombatura”, l’utilizzoillecito dell’isola ecologica e di sitiadibiti ad autorimessa (di via Pulei edi via Tomasi di Lampedusa) quali

centri di stoccaggio-miscelazione-discarica di rifiuti”.

I pubblici ufficiali,Maugeri e Piazza.

La Procura punta il dito contro idue pubblici ufficiali coinvoltinell’associazione a delinquere: l’exprimo cittadino autonomistaSalvatore Maugeri e il capo areaLavori pubblici e Manutenzione delComune di Mascalucia, DomenicoPiazza, che –a detta del magistratoinquirente- :”pur essendo pubbliciufficiali omettevano di denunciarele condotte costituenti reato di cuivenivano a conoscenza, ometteva-no di effettuare i controlli allestrutture e ai mezzi utilizzati dallaMosema, nonché omettevano dielevare le contestazioni allaMosema per le reiterate violazionidel contratto, provvedevano agarantire ulteriori illeciti guadagnialla Mosema procedendo conapposita procedura ad assegnare aquest’ultima dei lavori straordinariper la bonifica di micro discariche(pur trattandosi di attività giàrientranti nel contratto)”.

Ai due la procura di Cataniacontesta anche l’abuso d’ufficio inquanto intenzionalmente con laloro condotta omissiva, omettendodi denunciare le condotte costi-tuenti reato, non contestavano allaMosema le reiterate violazioni delcontratto procurandole un ingiustoprofitto.

A Maugeri e Piazza vienecontestata anche l’aggravante dicui all’art. 61 n. 2 del Codice penale,ossia l’aver commesso un reato peroccultarne un altro, ovvero perconseguire o assicurare a sé o adaltri il prodotto o il profitto o ilprezzo ovvero l’impunità di un altroreato.

Esce pulito l’ex comandante dellaPolizia municipale, SantoGiuffrida.

L’avviso di conclusione delleindagini attesta il corretto operatodell’ex comandante dei vigili diMascalucia, Santo Giuffrida, il cuinome era stato tirato in ballo dallastampa nei giorni in cui venneavviata l’indagine. Ne diamocomunicazione con lo stesso zelocon la quale vi documentiamo ifatti oggi contestati dalla Procuraagli indagati.

Lucia Italia, la presidente che hariportato la Mosema sui binaridella legalità.

Nonostante le indagini si sianoconcluse nel 2011, tanto che aMaugeri ed altri indagati vienecontestata la condotta permanentedal 2006 al 2011, le scrupolose

indagini hanno indirettamentericonosciuto che di fatto, con lanomina dell’avvocato Lucia Italia apresidente della Mosema, si èregistrato un cambio di marciaverso la legalità nella gestionedella partecipata. Infatti, nonostan-te le accurate indagini e il ruoloapicale ricoperto dall’avv. LuciaItalia, nessun addebito vienecontestato alla presidente il cuioperato, pertanto, è stato ritenutopiù che corretto.

La fuga di notizie.Tra gli indagati spicca anche il

nome della palermitana MariaConcetta Castelli, di Bagheria perl’esattezza, direttore generale dellaSimeto Ambiente accusata allaquale si contesta fra l’altra di aversollecitato i pagamenti dellaSimeto a favore della Mosema “puressendo cosciente delle condotteillecite di quest’ultima” e soprattut-to perché “informava Giuffridadelle indagini in corso e deicontrolli che il personale del Noe edella Guardia di Finanza effettuavapresso la Simeto”.

C’è anche l’accusa di frode nellepubbliche forniture.

Maugeri, Giuffrida e Piazzadovranno rispondere anche di aver,in concorso tra loro, in manierafraudolenta, prodotto una dannoalla pubblica amministrazione inquanto “…previo accordo tra di loro,la Mosema non effettuava ilservizio di bonifica delle areeperiferiche, interessate da “discari-che pubbliche”, pur avendonel’obbligo per convenzione (epercependo per tale impegno ilrelativo compenso contrattuale), edinfatti il Giuffrida attestavafalsamente che la società da luirappresentata non era in possessodelle previste autorizzazioniambientali per lo svolgimento delservizio in argomento ed ilMaugeri, come sindaco, ed ilPiazza, come responsabile del-l’Area tecnica del Comune diMascalucia, pur essendo a cono-scenza dell’obbligo contrattualegravante sulla Mosema e delpossesso delle necessarie autoriz-zazioni da parte della stessasocietà consentivano ed avallava-no l’omessa attività (senza neanchedecurtare il relativo costo deicompensi contrattuali”).

Il plauso dell’assessore regionaleall’Energia e dell’antiracket.

In una nota diffusa alla stampal’assessore regionale all’Energia, ilmagistrato Nicolò Marino, punto diforza della giunta di RosarioCrocetta, ha espresso vivasoddisfazione per il lavoro condot-to dalla Procura etnea e dal

procuratore Giovanni Salvi. Marinoha espresso apprezzamento anche“per il coraggio mostrato dall’av-vocato Fabio Cantarella nelportare alla luce quel che stavaaccadendo”. Sulla stessa lineaClaudio Risicato, presidentedell’associazione antiracket eantiusura “Rocco Chinnici” che haespresso soddisfazione per illavoro portato avanti da Carabinie-ri e Guardia di Finanza coordinatidalla Procura.

Il sindaco GiovanniLeonardi: “Ecco come la miaamministrazione stavoltando pagina”.

La bufera giudiziaria che hacoinvolto la passata gestione inmerito ai metodi utilizzati per losmaltimento dei rifiuti urbani, nonha turbato la nuova amministrazio-ne comunale guidata dal sindacoGiovanni Leonardi che fin dal suoinsediamento ha dedicato grandeattenzione al delicato settore. Uncambio di marcia concreto che già,a distanza di pochi mesi, staproducendo i primi importantirisultati.

E’ proprio di questi giorni lanotizia che il Consorzio per laraccolta differenziata di carta ecartone -filiera Conai, ha approva-to al Comune un finanziamento diben 68.500 euro per un progettopresentato nei primi giorni dimandato. “Le somme – anticipa ilsindaco Giovanni Leonardi-consentiranno l’installazione sulterritorio di attrezzature per laraccolta differenziata di carta ecartone. Cassonetti e bidoncinidovranno essere installati entroluglio”.

Un motivo d’orgoglio per ilprimo cittadino considerato che almomento solo Mascalucia e AciCatena hanno ottenuto il finanzia-mento. E il sindaco punta anche aridare a Mascalucia quell’isolaecologica che da un decennio nonha più dopo il sequestro operatodalla magistratura: “abbiamo avutoapprovato l’Aro (Ambito rifiutiottimale), un piano che prevede

Carmelo Di Mauro

Il Procuratore Giovanni Salvi

anche la realizzazione di un’isolaecologica in un area di circa 3000mq individuata all’interno delcentro di trasformazione inerti divia Santa Margherita”.

Un motivo di grande soddisfa-zione per Leonardi considerato“che nell’attuale PRG non ci sonoaree destinate a tale uso nonostan-te le varianti al portate avanti dallaprecedente amministrazione tutteper fini edificatori. Adesso atten-diamo fiduciosi il decreto delpresidente della Regione cheassegna il personale alla Ssr”. Untaglio netto con la passata gestio-ne dei rifiuti è rappresentato anchedall’avvio, su proposta del consi-gliere Agata Montesanto, dellasperimentazione sul compostaggiodomestico che assicura sgravi sullatariffa.

A breve, infatti, in sinergia conl’associazione rifiuti zero, partirà laformazione di più di quattrocentofamiglie e a fine corso verrannoconsegnate le compostiere.

Il sindaco Leonardi, entra infine,anche nel merito dell’indagine suirifiuti che ha visto coinvolto il suopredecessore Salvatore Maugeri:“Adesso che le indagini sonoconcluse chiederemo -anticipaLeonardi- la riconsegnata dell’exisola ecologica sequestrata perchési possa procedere alla bonifica. Lamia amministrazione prende ledistanze, non a parole ma coi fatti,dal passato e da chi ha massacratoil territorio e chiederà conto airesponsabili dei danni prodotti nellesedi opportune. In questi mesi -continua il sindaco- abbiamooperato diversi controlli e hochiesto al comandante della Poliziamunicipale di calendarizzarecontrolli giornalieri sulla gestionedel servizio di raccolta e dispazzamento in contraddittoriocon l’Utc comunale e i responsabilidella Mosema. Per la prima volta intanti anni per carenze riscontrateper il servizio effettuato nel mesedi gennaio sono state applicatesanzioni pecuniarie. Sappiamo chenon è ancora abbastanza mastiamo lavorando”. Infine unattestato di stima al capoareaDomenico Piazza coinvoltonell’inchiesta: “sono fiducioso chedimostrerà la sua estraneità ai fatti”.

E c’è da dire che tra i primi attidella gestione Leonardi c’è l’avvioconcreto della raccolta differenzia-ta porta a porta, che ha già raggiun-to percentuali importanti a dispettodel precedente 12%. Un cambio dimarcia che negli anni a veniredovrebbe incidere in manierasignificativa sull’abbattimento deicosti di gestione e, quindi, anchesulla tassa oggi profumatamentepagata dai concittadini per “lescelte opinabili del passato”.

Il sindaco Giovanni Leonardi

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www.paesietneioggi.it4 HINTERLANDHINTERLANDHINTERLANDHINTERLANDHINTERLAND

Una vita dedicata allo sport. E’proprio il caso di dirlo quando si par-la di Carmelo Castorina,colui che hafondato cinquant’anni fa l’Asd “Dia-voli Rossi”, una società di pattinag-gio su pista che nel tempo ha datoallo sport di San Giovanni La Puntatanti importanti riconoscimenti, sia alivello nazionale che mondiale. A soliquattordici anni Carmelo Castorinaapproda a questo sport da atleta, ini-ziando a coltivare una passione tal-mente grande che lo porterà, in po-

50 anni di storia per l’Asd “Diavoli Rossi” di San Giovanni La Punta. Parla il presidente Castorina

Il pattinaggio e il silenzio delle istituzioniregionali. Ecco come muore lo sport in Sicilia

chi anni, a mettere su una società.Anche se i mezzi a disposizione era-no pochi e ci si allenava per strada,cominciarono ad arrivare i primi ri-conoscimenti a livello provinciale eregionale.

Ma cos’è che vi ha permes-Ma cos’è che vi ha permes-Ma cos’è che vi ha permes-Ma cos’è che vi ha permes-Ma cos’è che vi ha permes-so il salto di qualità?so il salto di qualità?so il salto di qualità?so il salto di qualità?so il salto di qualità?

“La realizzazione di un pattinodro-mo regolamentare e omologato -commenta al nostro taccuino Car-melo Castorina - questo ci ha per-messo di migliorare i nostri allena-

menti e i risultati non si sono fattiattendere. Dalla mia società,di cuisono anche allenatore, sono venutifuori tanti campioni a partire dal 1981.Un esempio i fratelli Claudio e Dani-lo Contempo Scavo.

Due volte medaglia d’oro ai mon-diali, il primo e una volta medagliad’argento il secondo, nonché più vol-te campioni europei e nazionali. Ro-sanna Saitta, medaglia di bronzo aimondiali, due volte medaglia d’oroagli europei e trenta vittorie nazio-nali. Laura Lombardo, medaglia d’ar-gento ai mondiali, otto titoli europeie trenta nazionali. Sonia Battiato,Agata Bassetto, Emilia Anastasi, Pri-scilla Poma, Irene Rizzo più voltemedaglie d’oro ai campionati nazio-nali. Tutto questo fino al 2006".

Poi cosa è successo?Poi cosa è successo?Poi cosa è successo?Poi cosa è successo?Poi cosa è successo?“C’è stato un ricambio generazio-

nale. Alcuni di loro sono dovuti an-dare fuori a cercare lavoro perchéqui da noi la disoccupazione è unarealtà indiscutibile. Qualche ragazzasi è dedicata al mestiere di mamma esoprattutto sono diminuiti, se nonaddirittura scomparsi i contributi a

livello provinciale e regionale. L’uni-co sostegno che ancora riceviamoviene dalle casse comunali, ma spes-so risulta insufficiente per affrontarele trasferte. Inoltre per le società spor-tive è diventato quasi impossibile tro-vare uno sponsor.

Tutte le aziende, piccole e grandi,sono in crisi e quindi ci si deve un pòarrangiare per continuare la propriaattività. Negli ultimi anni su sessantasocietà esistenti nella nostra regio-ne circa il 50% ha chiuso i battenti.Noi ancora resistiamo anche grazieall’aiuto dei genitori degli atleti checontribuiscono alle spese dei cam-pionati italiani”.

In che modo sta procedendoIn che modo sta procedendoIn che modo sta procedendoIn che modo sta procedendoIn che modo sta procedendoil vostro percorso agonistico?il vostro percorso agonistico?il vostro percorso agonistico?il vostro percorso agonistico?il vostro percorso agonistico?

“Stiamo attingendo dal nostro vi-vaio di giovanissimi per ricomincia-re a vincere. Negli ultimi due o treanni abbiamo avuto già i primi risul-tati. Un sesto posto di Fausto Diste-fano ai mondiali e un quinto postoalle gare di Verona nei campionatiItaliani Assoluti. Inoltre ci siamo ag-giudicati sei titoli regionali su sedici,impresa non certo facile. Adesso stia-

mo lavorando molto sui più piccoli(8 - 11 anni) per formare degli ottimiatleti e portarli al podio nel prossimofuturo,come è successo nella gene-razione precedente”.

Quali sono le difficoltà cheQuali sono le difficoltà cheQuali sono le difficoltà cheQuali sono le difficoltà cheQuali sono le difficoltà chestate affrontando attualmente?state affrontando attualmente?state affrontando attualmente?state affrontando attualmente?state affrontando attualmente?

“In particolar modo l’aspetto eco-nomico. La mancanza di contributi esponsor non ci permette di andareavanti come vorremmo, a differenzadelle squadre del nord che gli spon-sor ce li hanno e sono agevolati nel-le trasferte perché geograficamentepiù vicini.

Poi c’è stato anche l’avvento de-gli atleti cinesi e coreani che ci dan-no molto fili da torcere. Comunque inostri atleti delle categorie giova-nissimi ed esordienti sono risultatisicuramente i più validi a livello re-gionale e questa per noi è una gran-de soddisfazione”.

LLLLLa vostra è una società sto-a vostra è una società sto-a vostra è una società sto-a vostra è una società sto-a vostra è una società sto-rica per il territorio punteserica per il territorio punteserica per il territorio punteserica per il territorio punteserica per il territorio punteseche vanta anche manifestazio-che vanta anche manifestazio-che vanta anche manifestazio-che vanta anche manifestazio-che vanta anche manifestazio-ni a livello mondiale..ni a livello mondiale..ni a livello mondiale..ni a livello mondiale..ni a livello mondiale..

“A partire dal 2008 l’associazio-ne ha organizzato presso il pattino-

dromo con il patrocinio del Comune,cinque manifestazioni nazionali inti-tolate Criterium degli Assi, a cui han-no partecipato i più grandi campionimondiali di pattinaggio. Voglio ag-giungere comunque che negli ultimianni sono nate anche altre due so-cietà. La prima, Asd Fulgor Puntese diGiuseppe Presti, allenatore e padredi due atleti, Luca e Massimiliano, chesi sono aggiudicati titoli mondiali,europei e nazionali. La seconda, natasolo tre anni fa, Asd Il Pattino diMariangela Freni, che si occupa dipattinaggio artistico. Queste ultime,insieme alla nostra continuano a darelustro alla tradizione puntese”.

Cosa direbbe ai giovani cheCosa direbbe ai giovani cheCosa direbbe ai giovani cheCosa direbbe ai giovani cheCosa direbbe ai giovani chesi accingono adesso a faresi accingono adesso a faresi accingono adesso a faresi accingono adesso a faresi accingono adesso a fares p o r t ?s p o r t ?s p o r t ?s p o r t ?s p o r t ?

“Innanzitutto direi ai genitori chelo sport fa bene ai loro figli perchétempra il corpo rendendolo più sanoe più forte, sia la mente allontanan-doli da tutto ciò che è negativo. Inol-tre consiglio loro di far scegliere ipropri figli e non imporre loro lo sportda praticare”.

Agata AmantiaAgata AmantiaAgata AmantiaAgata AmantiaAgata Amantia

Nelle strade diSant’Agata Li Bat-tiati si sta speri-mentando un pro-getto pilota unicoin tutta l’isola.

Il progetto di si-curezza stradaledenominato “Noi Sicuri” - giàadottato in altri 400 comunidel centro nord della penisola- che per la prima volta affron-ta il tema dell’abbassamentodei limiti di velocità con un ap-proccio nuovo, moderno,scientifico e con il coinvolgi-mento della cittadinanza. Il pri-mo obiettivo dell’iniziativa è

A seguito della soppressione delle corse pomeridiane delservizio di bus-navetta che collegavano San Gregorio sud enord, i consiglieri di minoranza, primo firmatario Remo Paler-mo (nella foto a sx) hanno inoltrato un’interrogazione al sin-daco Corsaro (nella foto a ds), chiedendo chiarimenti sul per-ché di tale decisione e di “rimediare, senza ulteriore indugioalle rilevanti difficoltà causate alla cittadinanza”.

“Dopo un’accurata indagine – ha risposto il primo cittadinoCarmelo Corsaro – l’amministrazione comunale ha inteso orien-tare il servizio navetta verso la popolazione scolastica permeglio agevolare gli studenti sopprimendo alcune corse po-meridiane della navetta, che collegavano la zona sud conquella nord del paese, perché poco utilizzate.

Ritengo che sia doveroso, in questo caso, garantire il dirit-to allo studio a tutti gli studenti sangregoresi.

Possiamo spendere solo 40.000 euro, non un euro in più –conclude Corsaro – e per quanto esposto sopra, abbiamo pre-ferito aggiungere, oltre alle due corse per e da Aci Bonaccor-si, altre due corse per e da Catania, località di sedi di istitutiscolastici dove sono iscritti molti studenti di San Gregorio.

Gli studenti, beneficiari di questo servizio potranno pren-dere il bus-navetta lungo la via Umberto nei punti indicatidalla “Fermata bus navetta” dalle ore 7,30. Insomma, cerchia-mo di ottimizzare il servizio cercando di utilizzare le risorse anostra disposizione”.

quello di smontare alcuni luo-ghi comuni, come per esempiol’idea che i sistemi di controlloelettronico della velocità ser-vano soltanto a fare cassa.

“Quello che invece è impor-tante - ha spiegato Paolo Go-glio, direttore del progetto“Noi Sicuri” - è di far percepireai cittadini ed agli utenti dellastrada l’autorevolezza dell’en-te locale che, responsabilmen-te, controlla il territorio. Biso-gna anche far capire alla citta-dinanza che le multe, quando

ci sono, sono legittime in quan-to servono a scoraggiare com-portamenti sbagliati”.

Le sanzioni, tuttavia, spie-gano gli ideatori del progetto,non devono essere il fine ma ilmezzo, cioè l’ente locale deveavere l’autorevolezza di coin-volgere i cittadini nel rispettodelle regole, senza dare l’im-

pressione di avere il solo sco-po di usare le multe per “farecassa”.

Il primo step del progettoha visto l’installazione sulleprincipali arterie del paese delsistema di dissuasione e con-trollo della velocità “Velo Ok”,costituito dalle colonnine aran-cioni ad alta visibilità poste lun-go la strada al fine di elimina-re i comportamenti pericolosie tutelare la sicurezza dei pe-doni, dei residenti e degli stessiautomobilisti in transito.

Le colonnine “VeloOk” possono fungereda semplice dissuaso-re oppure, alloggiandoa turno al proprio in-terno le apparecchia-ture di rilevazione divelocità, possono fun-gere da vero e pro-prio “autovelox”; maa prescindere dallamessa in funzione omeno dell’apparec-

chiatura di controllo, l’effettodeterrente sulle alte velocitàpare essere estremamente ef-ficace, visti i risultati già otte-nuti in oltre 400 comuni delcentro-nord che li hanno pre-cedentemente adottati.

La seconda fase del proget-to prevede la partenza di altreimportanti iniziative nel cam-

po della sicurezza stradale,quali incontri si sensibilizzazio-ne per la popolazione ed inter-venti nelle scuole.

Battiati è il primo comunedella Sicilia ad adottare l’im-portante progetto (e tra i primiin tutto il sud Italia) e l’iniziati-va riveste quindi un caratteredi grande importanza, vista an-che la crescente difficoltà daparte delle amministrazioni nelgarantire la sicurezza dei cit-tadini. I primi risultati della im-portante sperimentazionesono stati presentati a febbra-io durante un incontro pubbli-co che si è svolto al Munici-pio.

I dati sono molto incorag-gianti. In via Roma - l’arteriaoggetto di monitoraggio del-la velocità prima e dopo la spe-rimentazione - nel giro di unmese si sono ridotte le veloci-tà medie e massime e dimezza-te le infrazioni più gravi.

La velocità media di giornocala di 9,25 km/h, il 18% in menorispetto a prima della speri-mentazione, dato confortantese si considerano i flussi di tran-sito, 12 mila veicoli al giorno.Le infrazioni calano in genera-le del 53,9%, ma soprattutto siriducono notevolmente (da0.8% a 0.1%) le velocità piùpericolose (dai 90 ai 110). Di

Primi risultati del progetto di sicurezza stradale “Noi Sicuri”. Parlano gli esperti

Battiati, in via Roma si riduce la velocità San Gregorio, ridotte le corsedel bus navetta. E i consiglieri

di minoranza presentanoun’interrogazione

Corsaro: «abbiamo volutoagevolare gli studenti pendolari»

Francesco PattiFrancesco PattiFrancesco PattiFrancesco PattiFrancesco PattiPatrizio NicolosiPatrizio NicolosiPatrizio NicolosiPatrizio NicolosiPatrizio Nicolosi

notte i risultanti sono ancorapiù evidenti: le velocità mediecalano del 30% e le infrazionidell’80% e questo perché conl’oscurità le colonnine sonoancora più evidenti.

Finora tutto questo è servi-to ad aumentare la percezionedel controllo sui cittadini, mamolto resta ancora fare per uncambiamento profondo dicomportamenti sbagliati e in-civili sulle strade.

“Per questo motivo - ha spie-gato lo psicologo del trafficoGiovan Battista Tiengo - stia-mo già coinvolgendo la scuolamedia Pluchinotta in un proget-to di educazione stradale a tut-to tondo, mirato a far compren-dere prima agli studenti e dopoanche ai loro genitori l’impor-tanza di un cambiamento pro-fondo nelle abitudini di guida, alfine di evitare di trovarsi in si-tuazioni di pericolo che posso-no compromettere la salute pro-pria e delle altre persone”. “Vo-gliamo affrontare in modoserio il problema della disedu-cazione sulla strada al fine disalvaguardare la sicurezza, in-vestendo più sulla prevenzione,piuttosto che sulle azioni di re-pressione” - ha detto il primo cit-tadino di Sant’Agata Li BattiatiCarmelo Galati.

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Palazzetto dello Sport, parla il consigliere comunale d’opposizione Alfio Fisichella

Trecastagni e quei templi dello sport abbandonati

Strutture fatiscenti,abbandonate, o semplice-

mente in rovina. L’elenco degli im-pianti sportivi del capoluogo etneoassomiglia sempre più ad un bolletti-no di guerra.

«Ricordo da ragazzino, circa 20anni fa, quando militavo nell’unionesportiva “Trecastagni Calcio” comegli impianti sportivi “La Carlina” ospi-tavano il bellissimo campo di calcioa 11 in erba con pista di atletica, ilcampo di calcetto sintetico a 7, lapalestra di pallavolo, i campi da ten-nis, la pista per automobili a scoppio,il centro di addestramento cani ed unimmenso palazzetto dello Sport, ol-tre ad un campo di calcio a 5 sitoproprio a Piano Pucita».

A parlare al nostro giornale - conun pizzico di rammarico è Alfio Fisi-chella (nella foto) consigliere di op-

posizione del Comune di Trecasta-gni.

«Da allora purtroppo – continuaFisichella - quasi tutte le strutturehanno avuto una lieve, o addiritturatotale decadenza».

Ma qual è la condizione ge-Ma qual è la condizione ge-Ma qual è la condizione ge-Ma qual è la condizione ge-Ma qual è la condizione ge-nerale delle vostre strutture?nerale delle vostre strutture?nerale delle vostre strutture?nerale delle vostre strutture?nerale delle vostre strutture?

«Parliamo delcampo di cal-cio e del-la pi-

sta di atletica, oltre che di un campoin terra battuta allora non esistenteche, grazie all’affidamento all’unio-ne sportiva di Trecastagni sono at-tualmente in un discreto stato ed an-cora funzionanti. Ne approfitto at-traverso il vostro giornale, percongratularmi con la societàper gli sforzi affrontati neglianni e per il primato in pri-ma categoria. Il campo dicalcio a sette in erba sinte-tica purtroppo non esiste piùed il campo di calcio a 5 di“Piano Pucita” non è piùagibile, motivi per cui,una scuola di calcio, il“Real Trecastagni”, è co-stretta ad allenarsi in uncampetto privato del-l’amico Carmelo Mannanici, perso-na sensibile all’esigenza dei tanti gio-vani calciatori. La mancanza di uncampo a 5 regolamentare ha fattosparire le due società di calcetto pre-

senti nel territorio.E la palestra?E la palestra?E la palestra?E la palestra?E la palestra?«La palestra di pallavolo è chiusa

da anni a causa dell’inagibilità, Tre-castagni ospita ben tre squadre di pal-lavolo, per fortuna che ci sono le pa-

lestre della scuola e quella delcollegio Immacolata.

Un altro tasto dolente icampi da tennis: Trecasta-gni ospitava il “Torneo in-ternazionale femminile”,

evento perso per mancanzadi coraggio del vecchio

consiglio comunale chenon ha voluto crearedue campi coperti, con-dizione fondamentaleper il prosieguo del tor-neo. Comunque, grazie

al “Tennis Club Trecastagni”, i duecampi da tennis sono ancora funzio-nanti, anche se avrebbero bisogno diun pò di manutenzione».

Ma non avete an-Ma non avete an-Ma non avete an-Ma non avete an-Ma non avete an-che una pista perche una pista perche una pista perche una pista perche una pista per

a u t o m o d e l -a u t o m o d e l -a u t o m o d e l -a u t o m o d e l -a u t o m o d e l -lismo alismo alismo alismo alismo a

scoppio?scoppio?scoppio?scoppio?scoppio?«Sì, adirittura una volta ospitava-

mo delle gare a livello europeo, oggi èutilizzata di rado da un’associazionelocale mentre il centro addestramento

cani risulta sempre funzionante grazieall’impegno del signor Guarrera.

Ed eccoci al palazzetto dello sport,nota dolente del nostro centro sporti-vo, costruito per accogliere le univer-siadi del 1997, evento che avrebbe por-tato il nome del Comune di Trecasta-gni nel mondo. Ma inverosimilmenteaccade qualcosa di assurdo: sbaglia-rono l’altezza della struttura, motivoper cui perdemmo le universiadi edallo stato attuale siamo in grado dieffettuare solo gare nazionali. C’èanche da dire che i fondi non bastaro-no e si trovò un finanziamento percompletare i lavori, ma allora il consi-glio comunale espresse parere sfavo-

revole. Nel 2012 finalmente il sindacoMessina ottiene il finanziamento tan-to atteso, allo stato attuale siamo inattesa dell’inizio dei lavori, speriamosia la volta buona».

Cosa dice all’attuale sinda-Cosa dice all’attuale sinda-Cosa dice all’attuale sinda-Cosa dice all’attuale sinda-Cosa dice all’attuale sinda-co di Trecastagni Giovanni Bar-co di Trecastagni Giovanni Bar-co di Trecastagni Giovanni Bar-co di Trecastagni Giovanni Bar-co di Trecastagni Giovanni Bar-b a g a l l o ?b a g a l l o ?b a g a l l o ?b a g a l l o ?b a g a l l o ?

«Sono certo che il primo cittadinosarà sensibile al problema e proverà,durante il suo mandato, a ridare a tuttigli sportivi del nostro paese e nonsolo, la possibilità di sfruttare le strut-ture che negli anni sono andate in ro-vina. Ovviamente, va preso in seriaconsiderazione che i Comuni allo sta-to attuale non versano in condizionidi bilancio favorevoli, ma con l’aiutodi tutti e magari con la collaborazio-ne pubblico - privato riusciremo a daredelle alternative concrete ai nostrigiovani».

Nelle prossime settimane ilconsiglio comunale sarà chia-mato a discutere il nuovo re-golamento per l’utilizzo delcentro diurno per anziani e pre-ventivamente sarà convocatauna conferenza di capigruppoper affrontare l’annoso proble-ma con la partecipazione delneo assessore ai servizi socialiValentina Motta.

A sentire alcuni consiglierid’opposizione interpellati sul-l’argomento sembra che la si-tuazione del centro diurno siafuori dal controllo dell’ammini-strazione.

“Nessun dipendente infatti -sostengono alcuni consiglieri -sorveglia i locali di proprietàdel Comune di Tremestieri Et-

neo. Tutto, apertura, chiusuraed organizzazione è demanda-to agli stessi anziani che, di loroiniziativa, decidono se e quan-do aprire, se e quando organiz-zare feste e balli. Addiritturapare che gli stessi occupanti siautofinanziassero per organiz-zare le serate. La mancanza delcontrollo quindi, dà adito alletangibili irregolarità”.

Ad avvalorare l’idea che ilcentro lo gestiscono in totopersone non autorizzate, lostesso assessore Motta in unavisita ispettiva. Per più di un sa-bato, ha potuto appurare che ilcentro era affidato ad un an-ziano che ne deteneva le chia-vi.

“Per questo, ci vogliono i

regolamenti e in assen-za di questi sarebbe op-portuno - riprendono iconsiglieri d’opposizio-ne - sospendere le atti-vità per mettersi in rego-la”.

Il presidente del con-siglio Ferdinando Smec-ca e il consigliere Co-stantino, inoltre si dico-no molto preoccupatisoprattutto perchè “la si-curezza dei locali coin-volge anche altri locali

dove sono allocati alcuni uffi-ci comunali frequentati giornal-mente da molte persone, dipen-denti ed utenti. E’ inaccettabile- aggiungono i due - che le am-ministrazioni che si sono sus-seguite negli anni abbiano fat-to finta di nulla. L’incolumitàdegli occupanti non può asso-lutamente essere messa a ri-schio. E’ compito dell’ammini-strazione trovare i fondi perrendere agibili i locali, mentresarà compito del consiglio co-munale approvare entro il mesedi marzo il regolamento sull’uti-lizzo del centro.

E’ chiaro che i locali comu-nali debbano essere utilizzatidagli anziani del nostro comu-ne, i quali hanno a cuore il buon

andamento degli stessi ed il di-ritto ad avere un centro tuttoper loro ma, è fondamentaleche il controllo del centro nondebba assolutamente essere de-mandato agli occupanti.

Di contro - continuano i dueconsiglieri- il buon senso pre-vale ma la premura di regola-mentare e sistemare c’è. Biso-gna ad ogni costo intervenireper evitare eventuali problemifuturi che sarebbero a caricodel comune.

Anche le risorse necessarieper il funzionamento del cen-tro non devono essere affidateagli anziani ma deve esserel’amministrazione a prevedereapposito capitolo di bilancioper il suo funzionamento conpersonale adeguato; occorre avere le idee e trasformarle inopportunità”.

Della stessa idea l’assesso-re Valentina Motta, d’accordocon il presidente Smecca a re-golamentare ed a intervenireurgentemente per sistemare ilcentro e per avere i permessi inregola utili per l’agibilità da par-te delle autorità competenti.

“E’ un grosso rischio - ripren-dono Smecca e Costantino -mettere il locale a disposizio-ne di terzi senza la obbligato-

I problemi della circolazione stradale sono sempre all’ordinedel giorno. Questo mese a seguito di una segnalazione fatta daun nostro lettore, denunciamo le condizioni della trafficata ro-tonda sita a Tremestieri Etneo nella frazione di Canalicchio travia Carnazza, via Pietra dell’Ova e via Nuovaluce.

Sono veri i motivi di protesta da parte di automobilisti, moto-ciclisti e pedoni per questo tratto di strada che versa in uno statoprecario a causa dello stato del manto stradale e per la mancan-za di una adeguata segnaletica.

Lasciamo per un momento in disparte le lamentele per il man-cato rifacimento del manto stradale, e soffermiamoci un pò sullasegnaletica. Quella orizzontale, cioè a terra, a ridosso dell’incro-cio da tempo risulta ormai consumata e addirittura in certi trattiinesistente, esponendo quindi gli utenti a disagi e pericoli nonindifferenti.

Sarebbe opportuno intervenire al più presto onde evitarespiacevoli conseguenze per gli automobilisti e pedoni chegiornalmente percorrono questa strada.

ria idoneità.Chiedere ai nostri anziani è

troppo semplice e riduttivo ol-tre che fuori da ogni logica am-ministrativa.

Chiediamo quindi, che la nuo-va giunta dimostri la competen-za di cui e per cui è stata inve-stita. Un buon amministratore ècolui che senza toccare le ta-sche dei cittadini fornisce servi-zi.

I cittadini di Tremestieri ad oggi hanno fatto tanti sacrificieconomici, questa sarebbe unabuona occasione per dimostra-re che quando si vuole si puòbene amministrare anche perchéè nelle difficoltà che si dimostradi essere bravi e competenti.

Di contro - concludono i dueconsiglieri - la situazione eco-nomica del comune di Treme-stieri non sembra delle più flori-de e governare una comunitàsenza il denaro necessario, al-meno per le necessità impellentinon è cosa facile, tutt’altro; oc-corre però predisporre almenoil minimo per le impellenze qualiappunto delle somme per que-sto centro.

I loro occupanti richiedonoun minimo ma almeno quello bi-sognerebbe darlo”.

Si attende una dura presa di posizione da parte del neo assessore Valentina Motta

Centro diurno di Tremestieri«Senza regole. Così non va»

Urge intervenire per il ripristinodella segnaletica a terra

A Canalicchiorotonda pericola,non c’è sicurezza

P . E . O .P . E . O .P . E . O .P . E . O .P . E . O .LLLLLucia De Lucia De Lucia De Lucia De Lucia De Lutisutisutisutisutis

di Piero Ambra

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Fu Andrea Di Bella direttore re-sponsabile di Freedom24 - a fare inter-venire “Striscia la Notizia” a Paternò esattamente un anno fa. Era il quattrofebbraio, la puntata andò in ondagiorno undici su Canale5.

Scoppiò un putiferio,con una Paternò espostaall’inverosimile di fronteall’Italia intera.

Un anno dopo vi dia-mo un’altra notizia: non èfregato niente a nessuno.Ogni riferimento è pura-mente voluto, ed è direttoall’amministrazione comu-nale di centrosinistra, allagiunta, al sindaco MauroMangano, al suo partito eai suoi alleati.

Ma soprattutto ai consi-glieri comunali di maggio-ranza che, nonostante unoscempio di tali proporzioni acui non può essere applicataalcuna scusante, continuanoa girare per la città senza ri-sentirsi, senza rendersi conto della si-tuazione. O magari rendendosene

Il parere negativo di Bruxelles mette in ginocchio le “Salinelle” di Paternò

Un anno fa l’immondizia a Striscia la Notizia. Cos’è cambiato?conto e non facendo nulla anche loro,come dei forestieri qualsiasi. Una vi-cenda che più che imbarazzo dovreb-be provocare vergogna.

L’INTERVENTO DELLAL’INTERVENTO DELLAL’INTERVENTO DELLAL’INTERVENTO DELLAL’INTERVENTO DELLAPROVINCIAPROVINCIAPROVINCIAPROVINCIAPROVINCIA

Proprio nei giorni scorsi, arriva l’okdella Provincia Regionale di Cataniaper alcuni lavori di pulizia e messa insicurezza del velodromo Salinelle diPaternò.

LA DOCCIA FREDDA DILA DOCCIA FREDDA DILA DOCCIA FREDDA DILA DOCCIA FREDDA DILA DOCCIA FREDDA DIBRUXELLESBRUXELLESBRUXELLESBRUXELLESBRUXELLES

Ultima doccia fredda la bocciatu-ra da parte della Commissione euro-pea del progetto denominato “Life”, ilfinanziamento da 3 milioni di euro.Così la valorizzazione dello storicosito resta un sogno lontano.

Ma i fautoridel progettonon si rasse-gnano e pro-mettono di pre-sentarne un al-tro.

Una mazzataper gli enti pub-blici e privati, tracui il Comune diPaternò, l’Ingv diCatania e Paler-mo e le Universi-tà di Palermo, To-rino e Duisburg,che nei mesi scor-si avevano messosu un progetto con

cui si é tentato di garantire un nuovofuturo al sito naturalistico.

Il progetto era basato su un pro-gramma di pulizia, vigilanza e valo-rizzazione dei siti delle Salinelle delfiume, dello stadio e del vallone sala-to, che avrebbe consentito anche lacura della biodiversità e della flora inFebbraio 2014 Febbraio 2013

Più volte da queste colon-ne, avevamo chiesto dove fos-se finito il finanziamento dellaProtezione civile di 12 milioni e500mila euro per la costruzio-ne del primo tratto della stradadell’Etna che, dalla tangenziale(nei pressi degli uffici Anas)avrebbe dovuto portare al co-mune pedemontano di San Pie-tro Clarenza. Ricordiamo ainostri lettori che la strada inquestione fu progettata circadieci anni addietro, durante lapresidenza alla Provincia diCatania di Raffaele Lombardocon il contributo dell’allora pri-mo cittadino di San Pietro Cla-renza, Enzo Santonocito.

A settembre 2010 in una in-tervista a quest’ultimo, con ilprogetto dell’opera sopra il suotavolo, ci chiarì la situazione:“giorni addietro, i sindaci di Mi-sterbianco, Belpasso, Nicolosie noi di San Pietro Clarenza sia-mo stati chiamati dal presiden-te della Provincia GiuseppeCastiglione - commentava - per

Dalla tangenziale a San Pietro Clarenza, il progetto delle promesse mai realizzate

Addio alle Province e la stradadell’Etna resta nel libro dei sogni

discutere dell’opera e per dareil nostro contributo, tra cui levarianti agli strumenti urbani-stici per i quali occorre la no-stra disponibilità ad accettarequesta importante arteria di vi-tale importanza.

Oltre a rappresentare snelli-mento della viabilità - continua-va Santonocito - questa stradaè fondamentale come via difuga, considerando che attual-mente la strada che porta al-l’Etna è molto tortuosa ed at-traversa diversi paesi.

In sostanza potremmo ave-re finalmente una via di fugache, in pochi minuti e con pocotraffico, potrebbe raggiungerela tangenziale e la città di Ca-tania”.

Ritornando all’incontro inProvincia, Santonocito affer-mò: «nella riunione si è parlatodi progetto definitivo, è quelloche ci porta dalla tangenzialea Nicolosi, ma di un tratto chepotrebbe diventare esecutivoper i 12 milioni e 500mila euro

già finanziati dalla ProvinciaRegionale di Catania, che dallatangenziale porta a San PietroClarenza, nei pressi della scuo-la di Polizia penitenziaria. Que-sto è un importante traguardo,che definisco storico. Bastapensare dei vantaggi che siavranno, evitando di passaredal trafficato quartiere di SanGiovanni Galermo.

La realizzazione del primotratto, che può diventare ese-cutivo a breve, consentirà, in 5

minuti, di arrivare dal nostro pa-ese alla tangenziale. Consideriche a San Pietro Clarenza, vici-no a questa strada - continua-va Santonocito - vi sono le areeartigianali, che sono già staterealizzate le opere di urbaniz-zazione, e si sta realizzando ilcentro direzionale. Con questastrada queste zone avranno unvalore diverso di quello chehanno attualmente, in quanto

chi si insedierà nell’area artigia-nale e zone limitrofe avrà in po-chi minuti la possibilità di rag-giungere alla tangenziale.

Altro fatto importante ri-guarda la scuola di Polizia pe-nitenziaria, allocata nel nostroterritorio, adiacente a questastrada.

La scuola è meta di tanticorsisti, ma anche di ministri edautorità civili, per loro signifi-ca avere l’autostrada per Paler-mo e Messina a pochi chilome- Michele MilazzoMichele MilazzoMichele MilazzoMichele MilazzoMichele Milazzo

tri di distanza.Da anni ci lavoriamo, prima

con Raffaele Lombardo, ades-so con Giuseppe Castiglione,che ha preso a cuore quest’ope-ra, insieme all’ing. capo dellaProvincia Giuseppe Galizia, eall’ing. Giovanni Di Mauro re-sponsabile del Rup.

Sull’inizio dei lavori - San-tonocito continuava - tra seimesi si potrebbe rendere il pro-getto esecutivo e fra un annopotrebbero iniziare i lavori,evitando a molti cittadini dicircolare nelle nostre stradetortuose ed obsolete, ma nelcontempo si creeranno moltiposti di lavoro”.

Pare che tutte le belle pro-messe con altrettante parole,finanziamento compreso sianofiniti nel dimenticatoio. Con l’abolizione delle province la re-alizzazione di questa stradaresterà l’ennesima promessamai mantenuta.

A nome dei circa 100milacittadini residenti, di tutta lacomunità catanese lanciamol’appello affinchè il commissa-rio alla Provincia, ed i sindacidei paesi che ne trarrebberobeneficio si attivino affinchèl’importante arteria venga re-alizzata.

“Sembra - commenta al no-stro giornale il sindaco di SanPietro Clarenza, Giuseppe Ban-dieramonte - che la pratica siaferma agli espropri che si do-vevano fare”.

La scuola, pro-prio per la funzio-ne pedagogicache le è propria,deve far maturarenei ragazzi e neigiovani un piùchiaro senso delbene comune.Oggi più che mail’attenzione vaalla decadenzad e l l ’ i s t r u z i o n e

pubblica italiana, alla mancanza di fondi, alle strutture fati-scenti, agli ostacoli burocratici con cui scontrarsi ogni gior-no.

Parliamo in questo articolo della struttura scolastica del-l’Istituto comprensivo “Leonardo Sciascia” di Misterbianco,nel quale plesso della scuola primaria occorrerebbe come darichieste già avviate dall’istituto, il rifacimento della pavimen-tazione e del piastrellamento dei bagni.

“Alcune finestre – raccontano i genitori degli alunni - nonrispondono alle norme di sicurezza, con le serrande avvolgibi-li rotte; alunni curvi su sedie troppo alte rispetto alle dimensio-ni dei banchi, nel plesso della scuola media”.

Situazione più fatiscente vi è invece nel plesso della mater-na di Belsito/San Giovanni Galermo, la quale struttura – riferi-scono i genitori dei piccoli utenti – “lascia alquanto a desidera-re: intonaco pericolante, crepe sul tetto e sui muri”.

“Le segnalazioni sono state da tempo inviate - riferisce ildirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Leonardo Scia-scia, Sabina Maccarrone – agli organi competenti”.

Una collocazione è stata data dall’amministrazione comu-nale a quattro classi della scuola dell’infanzia, agli uffici disegreteria e agli uffici di presidenza, presso il centro polifun-zionale di Serra, che si affaccia sulla ex provinciale che portaa San Giovanni Galermo, prima allocati in locali in affitto nelquartiere di Belsito.

“L’edificio polifunzionale, (fonte di dibattito nelle nostreedizioni precedenti, ndr), era stato realizzato con i fondi diUrban2, ma rimasto inattivo, tranne sporadiche aperture, e pri-vo di alcuna tutela” – ribadisce la preside dell’Istituto sottoli-neando con l’amministrazione comunale una reale sinergia diinterventi.

“Si spera – conclude la preside – di avere eguale sistemazio-ne per le classi di scuola materna di Belsito/San Giovanni Ga-lermo”.

Gli ex presidenti della Provincia di Catania RaffaeleLombardo e Giuseppe Castiglione, entrambi durante le lorolegislature promisero la realizzazione della tanto discussa

strada ma nulla fu portato al termine

Emergenza nella maternadi Belsito/San Giovanni Galermo

A Misterbianco le scuoleattendono un segnale

Giusi LGiusi LGiusi LGiusi LGiusi Letizia Percipalleetizia Percipalleetizia Percipalleetizia Percipalleetizia Percipalle

particolar modo oltre a studi più ap-profonditi sul fenomeno di vulcanismosecondario.

A detta del revisore il progettoavrebbe manifestato alcune irregola-rità che non hanno convinto a darel’ok per l’ammissione all’importante fi-nanziamento.

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E per voltare pagina ilpresidente Crocetta, lan-

cia alla carica di assessore alla Sanità,un nome importante: Lucia Borsellino,figlia primogenita del grande magi-strato che insieme a Falcone sono statie sono i punti cardine nella lotta allamafia e al malaffare, un nome “ex se”e per il curriculum garanzia di libertà,non condizionamento e rifiuto delcompromesso al ribasso.

Il primo passo sincronizzato delneo governatore e dell’assessore ver-so il cambiamento nella sanità, impia-strata dopo il lustro di “lombardiane-simo”, è la creazione di un nuovo si-stema di selezione del personale su-perdirigente degli ospedali, basato sulmerito e sulle singole capacità, lonta-no e libero da quello che viene comu-nemente ritenuto il cancro della sani-tà siciliana: la politicizzazione dellenomine, legate ad un sistema di amici-zie e scambi di favori che finisconoper risolversi in un aumento dell’inef-ficienza e riduzione al minimo dei ser-vizi sanitari ai cittadini, a favore diprivati che aumentano i propri fattu-rati proprio grazie all’arretramento delpubblico.

La sanità ostaggio della politica.Sicilia... la Terra dei rinvii

La svolta, così, è rappresentatadalla creazione, a due mesi dalla suaelezione, di una supercommissione diesperti con il compito di individuareuna rosa di nomi dai quali estrapolarei 17 manager della nuova sanità targa-ta Crocetta.

Il primo scoglio riguarda la appa-rente violazione delsacro, santo, maaltrettanto di-

menticato dall’Italia costituzionalizza-ta, principio ex art. 97, comma 3, Cost.il quale individua nel concorso il prin-cipale sistema di accesso nella pubbli-ca amministrazione, derogabile dallalegge in presenza di precise condizio-ni. Poi c’è la “Riforma Brunetta” del2005 che impone, prima di un incari-

co esterno, di veri-ficare all’internodella stessa ammi-nistrazione se èpresente personalecapace di rivestirequei ruoli. Ed inve-ro, non sono man-cati malumori con-tro il sistema Cro-cetta-Borsellino, an-che tra politici del-la maggioranza, inprimis il deputatodel Partito Demo-cratico Mario Allo-ro, primo firmata-rio, insieme al col-lega di partito Gian-franco Vullo, della

mozione che vorrebbe l’annullamen-to dell’anomala procedura seguita,“maleodorante di ancien regime”.

La supercommissione, dopo unanno bello pienotto, nei primissimi didicembre 2013 seleziona 76 papabilialle dorate e scottanti poltrone.

Versioni contrastanti in merito alle dichia-razioni, del presidente della Repubblica Gior-gio Napolitano riguardo la riforma delle Pro-vince in Sicilia. Infatti durante la recente visitadel Presidente Napolitano a Catania il Gover-natore Rosario Crocetta aveva riferito che ilCapo dello Stato “era schierato a favore del disegno di legge che abolisce le Province”, masuccessivamente, in seguito ad una lettera in-viata dal Comitato Pro Province, è stato chie-sto a Napolitano un chiarimento sul suo pro-nunciamento a Catania sull’abolizione delleProvince. Nella lettera del Comitato Pro Pro-vince al presidente Napolitano sono stati chie-sti chiarimenti sulla base di tre considerazioni:1) la Provincia, ente ed istituzione, già inseritenella Costituzione Italiana dai padri co-stituenti, hanno acquisito valenza e le-gittimità costituzionale aseguito della recente ri-forma del Titolo V eche tali modifiche con-fermate da un appositoreferendum, si applica-no anche alle regioni astatuto speciale; 2) lasoppressione dell’entesovracomunale, può

di Nunzio Condorelli Caff

“Ma era davvero necessarioabolire le Provincie o, soprattut-to in Sicilia, sarebbe bastato so-lamente apportare delle modifi-che e pensare magari ad un’altrae migliore organizzazione di talienti?”. A chiederselo è il nume-ro uno di Confcommercio Sici-lia, Pietro Agen che esprime atal proposito il suo punto di vi-sta sulla sbandierata riforma del-le Province. “A noi comeConfcommercio piaceparlare della riforma - sot-tolinea il presidente Agen– in quanto siamo stati dasempre sostenitori del-l’abolizione di tali enti, an-che se bisognereb-be soprattuttorivedere ilconcetto diRegione eparlare diabolizionedi provin-ce e regio-ni con lac o n s e -

guente creazione, in sostituzio-ne di entrambe, di 36 Länder,come avviene in Germania, ipo-tesi, molto intelligente, fatta dal-la Società Geografica Italiana,oppure come seconda ipotesiandare a creare delle macrore-gioni o macroaree.

Certamente la sola abolizio-ne delle province ci lascia moltoperplessi”.

Ci spieghi il moti-Ci spieghi il moti-Ci spieghi il moti-Ci spieghi il moti-Ci spieghi il moti-vo di questa per-vo di questa per-vo di questa per-vo di questa per-vo di questa per-plessità…plessità…plessità…plessità…plessità…

“Tutto nasce dauna questione: l’unico

vantaggio dell’aboli-zione delle province do-

vrebbe essere il ri-sparmio, ma quan-

do si dice, però,che si manten-

gono tutti iposti di lavo-ro, che alposto delleprovincedovreb-bero na-

scere i liberi consorzi più le cittàmetropolitane e non si chiariscequali saranno le funzioni. Si ri-schia quindi, che i liberi Consor-zi abbiano le stesse funzioni del-le province, più le aree urbane,trovandosi quindi con nove areedi liberi consorzi e con tre areeurbane (Catania, Palermo e Mes-sina). In Sicilia quindi si passereb-be da 9 province a 12 con il per-sonale che andrebbe nei nuovienti. Ed allora, ci chiediamo, dovesta il risparmio? Forse nel non pa-gare presidenti, giunte e consi-gli? Lo stesso risultato potevainvece ottenersi stabilendo cheil presidente fosse un sindacosenza compenso aggiuntivo eche il Consiglio venisse forma-to dai sindaci... insomma c’eranotanti altri modi per risparmiare”.

Quali sono quindi le sueQuali sono quindi le sueQuali sono quindi le sueQuali sono quindi le sueQuali sono quindi le sueconsiderazioni finali, le sueconsiderazioni finali, le sueconsiderazioni finali, le sueconsiderazioni finali, le sueconsiderazioni finali, le sueprevisioni, per questa tribo-previsioni, per questa tribo-previsioni, per questa tribo-previsioni, per questa tribo-previsioni, per questa tribo-lata riforma delle province?lata riforma delle province?lata riforma delle province?lata riforma delle province?lata riforma delle province?

“La mia sensazione è quellache tra cinque anni spenderemodi più, così come è successo con

l’istituzione delle Regioni. Nonriesco proprio a cogliere la no-vità di questa riforma delle Pro-vince ed avendo letto più volteil testo originario, a mio parereconfuso, ho notato che non spie-ga il percorso, non dice cosa allafine dovrebbe tagliare.

Sicuramente con meno dema-gogia e con più lungimiranza, sisarebbe potuto trasformare laProvincia in un organismo di se-condo grado, con la partecipa-zione dei comuni e con il tagliodelle varie competenze da partedi Regioni spesso, lontane edavulse dalle realtà territoriali.

Insomma si corre il rischio,come spesso accade nella nostraRegione, di dover parlare di tem-po sprecato e di ennesima occa-sione perduta. Sarebbe stato piùgiusto approfondire, con un con-fronto serio, l’argomento e poipassare ad una decisione condi-visa, ma l’attuale situazione poli-tica, confusa e precaria, non cida molte garanzie e speranze”.

Il parere del presidente di Confcommercio Sicilia Agen sulla riforma

Province: «abolendole risparmieremo?»avvenire, in quanto modifica costituzionale, soltanto attraverso la doppia lettura nei duerami del Parlamento ed approvate con una mag-gioranza dei due terzi, oppure a maggioranza,ma con facoltà di ricorrere al referendum confer-mativo da parte del popolo italiano; 3) la recentesentenza della Corte Costituzionale ha, di fatto,stabilito l’illegittimità del decreto Monti, che pre-vedeva la soppressione delle Province per ac-corpamento e la trasformazione in ente di secon-do grado, abolendo l’elezione diretta degli orga-ni rappresentativi, in violazione dei principi costi-tuzionali e della carta europea delle autonomielocali. In definitiva a seguito della lettera delComitato Pro Province e dopo le dichiarazionidel Governatore siciliano, la segreteria generaledella Presidenza della Repubblica ha in pratica

smentito le parole del presiden-te Crocetta, ribadendo che “Ilpresidente della Repubblica nelcorso della sua recente visitaa Catania ha pronunciato unsolo intervento, il cui testo èsul sito internet del Quirinale.Non ha autorizzato nessuno ariferire, più o meno confusa-mente, il contenuto di conver-sazioni personali”.

Il governatore Crocetta“silurato” dal Capo dello Stato

“Riferite conversazioni personali”

Maurizio GiordanoMaurizio GiordanoMaurizio GiordanoMaurizio GiordanoMaurizio Giordano

dalla prima pagina

REGIONE

Inizia subito la rincorsa, di settima-na in settimana, a dichiarazioni sul “fa-remo presto”, “ormai ci siamo”, “laprossima settimana è quella giusta”,“no la prossima intendevo”, “no quel-la dopo”…. E intanto, mentre continua-no a rincorrersi parole parole parole,sono passati tre mesi e la grande rivo-luzione aspettata e sperata inizia afare i conti coll’atavico potere che findalla campagna elettorale si volevalottare, fermare e annullare: i giochet-ti della politica. La faccia esposta èproprio quella dell’assessore, le cuiesternazioni rigorose e precise, sem-brano immobilizzate e messe nel di-menticatoio proprio da Crocetta,esperto conoscitore dei giochi di po-tere che sottendono ad un tale incari-co.

La politica è l’arte delle scelte, scri-veva quel sommo fiorentino nel XVsecolo. E allora che si facciano que-ste scelte: il problema non è, salvocasi estremi, il nome, ma tutto ciò chesuccessivamente manca alla sua scel-ta, e precisamente il controllo rigoro-

so e puntuale dell’attività svolta e del-le capacità di chi viene designato alruolo di supercomando.

“Non possiamo più assicurare de-leghe in bianco” dice Crocetta in unodei tanti discorsi a tema, assicurandoche nei contratti saranno specificatidei momenti “di check-point, dei con-trolli periodici. Non ci limiteremo achiedere il ‘risparmio’ o il ‘contenimen-to della spesa’, ma pretenderemo chequesta non intacchi la qualità dei ser-vizi. Il mancato rispetto di questi ealtri punti determinerà la risoluzionedel contratto”, conclude il governa-tore. Ciò che veramente in tanti te-mono è che questo balletto liscio fer-mi l’attenzione proprio sul dito levatoverso la luna e tenga lontano l’atavi-co problema della sanità siciliana: edinvero, tutte queste discussioni e rin-vii allontanano sempre più l’avvio del-la rivoluzione sanitaria che tutti i cit-tadini siciliani (e non solo) ardente-mente aspettano, senza invece affron-tare la rivoluzione copernicana dellarevisione di tutte quelle cariche spes-so inutili e superflue, che finiscono persovrapporsi in uno stesso presidioospedaliero come quelle di dirigentegenerale, direttore amministrativo edirettore sanitario, figure che trova-no ragion d’essere nell’apparente ne-cessità di creare una gerarchia di con-trollo (difficilmente realizzato) e difunzioni, ma che in un sistema devia-to finiscono per essere poltrone d’oro(possono arrivare a costare anche400.000 euro all’anno lorde a testa) a“fratelli di bandiera”.

Meno chiacchiere, più fermezza, esoprattutto più controllo. In caso con-trario si ricadrà sempre nella tela delragno del promettere di cambiare tut-to per lasciare tutto come è adesso.

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Furti sistematici dicarburante, fino a 3mila litri inun anno, con un notevoledanno erariale. MelaniaTanteri su livesiciliacatania.it,svela ciò che emerge dailavori della commissioneconsiliare al Patrimonio che,nel corso di un sopralluogopresso l’autoparco di PantanoD’Arci, dove si trovano imezzi della Nettezza Urbana,si è imbattuta nelledichiarazioni di alcunidipendenti della struttura cheavrebbero segnalato lasottrazione sistematica dicarburante dalla rimessa,

Autoparco, furti sistematici di carburante Pantano d’Arci. La denuncia della commissione consiliare al Patrimonio

gasolio e benzina, per undanno erariale di circa seimila

euro l’anno.Alcuni

addetti efunzionariavrebberoparlato difurtisistematici econ cadenzaregolare.Situazioneche andrebbeavanti daanni,nonostante ledenunce chealcuni

responsabili avrebberoinoltrato alle forze dell’ordine

che però,avrebberodifficoltà aintervenire percogliere sul fattoi malfattori. Lavideosorveglianza,infatti, non èfunzionante.“Abbiamoriscontratol’esistenza digravi irregolaritàamministrative -spiegano imembri dellacommissione - tracui la sottrazione delcarburante dai veicoli e dalle

pompedell’autoparco,segnalataci daalcuniresponsabili”.

Un fattoquantomenocurioso,considerato chel’ingresso dellarimessa èsorvegliato 24 oresu 24 e non è certoagevole portarevia litri e litri dicarburante senza

destare alcvun sospetto. “Perquesto - afferma il presidenteSalvo Tomarchio -chiederemo al vicesindaco,Marco Consoli, e all’assessorealla Legalità, Saro D’Agata diaccertare la sussistenza diquanto affermato e agire diconseguenza nei confrontidegli eventuali responsabili, atutti i livelli”.

Chiedono un’operazioneverità, una commissioneinterna che possa fare luce suuna vicenda che ha delgrottesco e che potrebbeessere costata alle casse diPalazzo degli Elefanti migliaia

di euro. Sarebbero circa 600,infatti, i litri sottratti ogni duemesi circa.

Ma è il consigliere AgatinoLanzafame a passare dallacronaca alla politica,evidenziando la necessità dicomprendere, qualora siaaccertato quanto denunciato,.chi abbia omesso il controllo,permettendo di fatto l’azionecriminale.

“E’ necessario accertare leresponsabilità - affermaLanzafame - di chi, in questianni, era chiamato a vigilaresu tali episodi, elaborandocontestualmente soluzioni utili

«Il prossimo anno nonparteciperemo ai campionatinazionali se le istituzioni non ciconsentiranno di utilizzaregratuitamente gli impianti sportivie se non verranno destinati allosport finanziamenti pubblici utili apagare trasferte e costi vivi. Lenostre società sono ormai giunteal collasso e non hanno più risorseper sopravvivere».

La provocazione del presidentedel Consorzio “Catania alVertice” Nello Russo, tuona conforza nella sala della Baia Verde,che ha ospitato centinaia di atleti,allenatori e dirigenti dellediciassette società sportived’eccellenza consorziate. Unincontro voluto per dialogare a tuper tu con l’Amministrazioneregionale e quella comunale. Trale autorità istituzionali sonointervenuti – moderati dalgiornalista Andrea Lodato -l’assessore regionale allo SportMichela Stancheris, il sindaco di

La provocazione di “Catania al vertice”: «impianti gratuiti e sostegno per salvare lo sport»

Russo: « vogliamo risposte concrete.Le società lottano per sopravvivere»

Catania Enzo Bianco, l’assessorecomunale allo Sport ValentinaScialfa.

Le società hanno chiesto,piuttosto che finanziamenti apioggia, un sistema di supportoche si concretizzi nellaconcessione e convenzione degliimpianti pubblici, nellarielaborazione delle tariffe, nelcontributo alle spese, così dapotersi «allenare in campiadeguati, e viaggiare con mezzi eorari comodi per competere allapari con le eccellenze di altre cittàitaliane» come ha affermato ilpresidente del Comitato sicilianoFir (Federazione Italiana Rugby) ecomponente del ConsiglioNazionale Coni Orazio Arancio.

L’assessore Stancheris ha cosìrisposto alle istanze delConsorzio: «Dal 2014 ifinanziamenti per lo sport sarannopiù diretti e accessibili perchéinseriti direttamente all’internodella legge finanziaria, e non più

emanati tramite avvisi specialicome in passato, evitandolungaggini burocratiche. La ricercadi risorse è possibile ancheattraverso il binomio sport-turismo. I grandi eventi, oltre alcoinvolgimento dell’internocomparto sportivo, convoglianoattorno a sé sponsorizzazioni epromozione del territorio: lo sportinteso come prodotto turisticoconsente infatti di inserire ulteriorilinee di finanziamento rispetto aquelle tradizionali».

Il sindaco Bianco hasottolineato la necessità di passare«dalla protesta alla proposta»,ricordando comel’Amministrazione comunale datempo promuova «una politica dialleanza con federazioni e societàpuntando sull’affidamento direttodegli impianti a chi operaseriamente nello sport».

Al Comune resta «il ruolo dicoordinamento e controllo peraccentuare la valenza sociale

dello sport collegandolo con lascuola». «Abbiamo necessità - haaggiunto l’assessore Scialfa - diriorganizzare le tariffe degliimpianti, sottoposte a vincolinormativi molto rigidi anche perchéil Comune è soggetto a un piano dirientro. Ma siamo consapevoli delleesigenze e stiamo lavorando perquesto». Sull’aspetto dei grandieventi è intervenuto anche il

presidente di Federalberghi SiciliaNico Torrisi, rimarcando come «inassenza di risorse la sinergia sport eturismo è necessaria per unamaggiore attrattività del territorio».Mentre l’economista Elita Schillaciha sottolineato che «non bastacreare sistema ma è necessariomantenere l’aggregazione etrasformarla in azione». Tra coloroche sono intervenuti anche il

deputato regionale Concetta Raia, eil segretario generale Fidal(Federazione Italiana di AtleticaLeggera) Fabio Pagliara.

Ha preso la parola anche ilcoordinatore provinciale diTelethon Maurizio Gibilaro,ufficializzando la partnership con“Catania al Vertice”, in base«all’innegabile principio che lo sportè salute».

per impedire il reiterarsi neltempo di questi fenomeni”.Come mai, si chiede ilconsigliere di maggioranza,non si è pensato a prevederela presenza di un sorvegliantedi fronte le pompe?“Chiediamo - conclude - chel’amministrazione,coerentemente con il percorsodi legalità intrapreso, metta incampo gli strumenti necessariper porre fine a questo sprecodi risorse a danno dei cittadini.Cosiderando soprattutto, chemolti mezzi sono fermi perchèil Comune non ha i soldi perpagare l’assicurazione”.

Ma la questione delcarburante, per quanto seaccertata sarebbe gravissima,non è l’unicarelativaall’autoparco. La stessastruttura, infatti, non sarebbeidonea dal punto di vistastrutturale. Al contrario. Filielettrici scoperti,manutenzione inesistente,bagni impraticabili, sono soloalcuni degli elementi segnalatidalla commissione che chiedeurgentemente che vengatrovata una sede idonea o chevengano effettuati lavori perla sicurezza dei lavoratori.

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Ascenzio Maesano, havissuto da protagonista gliultimi ventiquattro anni dipolitica cittadina. Al terzo

mandato da sindaco, Maesano ha ini-ziato la sua carriera politica nel ’90come consigliere. Nel suo curriculumanche un’esperienza da presidente delconsiglio comunale, una da assessoreprovinciale al Bilancio e una breve ap-parizione all’Ars come primo dei noneletti.

Sindaco Maesano, come èSindaco Maesano, come èSindaco Maesano, come èSindaco Maesano, come èSindaco Maesano, come ècambiata Aci Catena da quan-cambiata Aci Catena da quan-cambiata Aci Catena da quan-cambiata Aci Catena da quan-cambiata Aci Catena da quan-do lei ha iniziato a far politicado lei ha iniziato a far politicado lei ha iniziato a far politicado lei ha iniziato a far politicado lei ha iniziato a far politicaad oggi?ad oggi?ad oggi?ad oggi?ad oggi?

Dal ’90 al 2014 sono passati venti-quattro anni. Non sono per niente po-chi. Ho iniziato a far politica da consi-gliere di opposizione e anche la miaesperienza da presidente del consigliosi è svolta nelle fila dei partiti avversiall’allora amministrazione. Ciò per direche un vero bilancio del mio operatosento di poterlo fare da quando sonostato eletto sindaco la prima volta, nel1999. È da allora che ho avuto davverola possibilità di affrontare i problemidella città, specialmente per quanto ri-guarda l’adeguamento dei servizi che,nonostante il costante aumento della

Intervista esclusiva al primo cittadino di Aci Catena, Ascenzio Maesano, che ripercorre gli ultimi 24 anni di storia politica

“Abbiamo ripristinato servizi inesistenti da quattro anni”

popolazione daglianni ottanta in poi, nonavevano avuto unosviluppo adeguato.Oggi ci possiamo ri-tenere soddisfatti diquanto fatto, e a dirlo sonole conferme avute nel 2004 e nel2012.

Come giudica questi primiCome giudica questi primiCome giudica questi primiCome giudica questi primiCome giudica questi primiventi mesi di mandato?venti mesi di mandato?venti mesi di mandato?venti mesi di mandato?venti mesi di mandato?

Il programma che abbiamo propo-sto ai cittadini nel 2012 è stato un pro-gramma, se mi si passa il termine, “leg-gero”. Bisognava fare i conti con il bi-lancio e in questi casi è inutile presen-tare progetti mirabolanti sapendo dinon poterli mai realizzare. In questoprimo anno e mezzo, siamo riusciti aridare alla cittadinanza i servizi chemancavano da quattro anni. Le facciosolo qualche esempio: abbiamo aumen-tato il rimborso per il servizio di tra-sporto scolastico, stanziato le risorseper le mense delle scuole, attivato conpersonale qualificato il servizio igieni-co-sanitario per gli alunni diversamen-te abili. Senza dimenticare l’istituzionedel bus navetta per il cimitero e il ser-vizio di trasporto per i centri di riabili-tazione. Dopo quattro anni di sosta,abbiamo fatto ripartire i lavori di ri-strutturazione del Palazzo di Città,

mentre per i giovani abbiamo realiz-zato quattro campetti di calcio e sia-mo in procinto di attivare il wifi gratui-to nei principali luoghi di aggregazio-ne.

A proposito di nuovi media.A proposito di nuovi media.A proposito di nuovi media.A proposito di nuovi media.A proposito di nuovi media.Nel novembre 2012 il consiglioNel novembre 2012 il consiglioNel novembre 2012 il consiglioNel novembre 2012 il consiglioNel novembre 2012 il consigliocomunale votò all’unanimità unacomunale votò all’unanimità unacomunale votò all’unanimità unacomunale votò all’unanimità unacomunale votò all’unanimità unamozione del consigliere Gran-mozione del consigliere Gran-mozione del consigliere Gran-mozione del consigliere Gran-mozione del consigliere Gran-

cagnolo, in cui si proponeva dicagnolo, in cui si proponeva dicagnolo, in cui si proponeva dicagnolo, in cui si proponeva dicagnolo, in cui si proponeva diistituire la diretta streaming peristituire la diretta streaming peristituire la diretta streaming peristituire la diretta streaming peristituire la diretta streaming perle sedute del consiglio comuna-le sedute del consiglio comuna-le sedute del consiglio comuna-le sedute del consiglio comuna-le sedute del consiglio comuna-le. Lle. Lle. Lle. Lle. Lei stesso applaudì all’inizia-ei stesso applaudì all’inizia-ei stesso applaudì all’inizia-ei stesso applaudì all’inizia-ei stesso applaudì all’inizia-tiva ma da allora non si è fattotiva ma da allora non si è fattotiva ma da allora non si è fattotiva ma da allora non si è fattotiva ma da allora non si è fattonulla, come mai?nulla, come mai?nulla, come mai?nulla, come mai?nulla, come mai?

Prima c’era la diretta televisiva, maessa ha un costo che oggi non è possi-bile sostenere. Per quanto riguarda lostreaming, abbiamo atteso fino a oggiperché aspettiamo di poter tornarenella sede storica. Non appena potre-mo usufruire nuovamente di quell’aulaconsiliare, faremo partire lo streaming.

Nel suo programma si parlaNel suo programma si parlaNel suo programma si parlaNel suo programma si parlaNel suo programma si parlamolto di verde pubblico. Lmolto di verde pubblico. Lmolto di verde pubblico. Lmolto di verde pubblico. Lmolto di verde pubblico. La vil-a vil-a vil-a vil-a vil-la comunale da anni è diventatala comunale da anni è diventatala comunale da anni è diventatala comunale da anni è diventatala comunale da anni è diventatal’emblema di una mancata inte-l’emblema di una mancata inte-l’emblema di una mancata inte-l’emblema di una mancata inte-l’emblema di una mancata inte-grazione tra la popolazione lo-grazione tra la popolazione lo-grazione tra la popolazione lo-grazione tra la popolazione lo-grazione tra la popolazione lo-cale e la comunità straniera. C’ècale e la comunità straniera. C’ècale e la comunità straniera. C’ècale e la comunità straniera. C’ècale e la comunità straniera. C’èchi addirittura la chiama ‘Villachi addirittura la chiama ‘Villachi addirittura la chiama ‘Villachi addirittura la chiama ‘Villachi addirittura la chiama ‘VillaBulgari’, quasi fosse un ghetto.Bulgari’, quasi fosse un ghetto.Bulgari’, quasi fosse un ghetto.Bulgari’, quasi fosse un ghetto.Bulgari’, quasi fosse un ghetto.Non crede che la politica do-Non crede che la politica do-Non crede che la politica do-Non crede che la politica do-Non crede che la politica do-

vrebbe intervenire?vrebbe intervenire?vrebbe intervenire?vrebbe intervenire?vrebbe intervenire?Il problema dell’integrazione esiste.

Sicuramente nel passato non sono sta-te fatte le iniziative adatte. In questimesi stiamo facendo un censimentodella comunità straniera, per conosce-re a fondo il fenomeno. È chiaro chequesta forma di ghettizzazione devesparire. Dobbiamo far capire ai cittadi-ni che la diversità spunto di crescita. Icatenoti, invece, spesso si autoesclu-dono. In primavera ed estate, come am-ministrazione, punteremo a realizzareiniziative in cui vengano coinvolti an-che gli stranieri, fin troppo spesso con-siderati soltanto quando si tratta diandare a votare.

In campagna elettorale di-In campagna elettorale di-In campagna elettorale di-In campagna elettorale di-In campagna elettorale di-chiarò di voler aumentare il con-chiarò di voler aumentare il con-chiarò di voler aumentare il con-chiarò di voler aumentare il con-chiarò di voler aumentare il con-trollo di gestione delle risorsetrollo di gestione delle risorsetrollo di gestione delle risorsetrollo di gestione delle risorsetrollo di gestione delle risorseumane. Il 17 ottobre scorso laumane. Il 17 ottobre scorso laumane. Il 17 ottobre scorso laumane. Il 17 ottobre scorso laumane. Il 17 ottobre scorso lagiunta ha approvato il pianogiunta ha approvato il pianogiunta ha approvato il pianogiunta ha approvato il pianogiunta ha approvato il pianotriennale per la trasparenza etriennale per la trasparenza etriennale per la trasparenza etriennale per la trasparenza etriennale per la trasparenza equello delle performance. Tuttoquello delle performance. Tuttoquello delle performance. Tuttoquello delle performance. Tuttoquello delle performance. Tuttociò, secondo il d. lgs 150/09,ciò, secondo il d. lgs 150/09,ciò, secondo il d. lgs 150/09,ciò, secondo il d. lgs 150/09,ciò, secondo il d. lgs 150/09,deve essere pubblicato sul sitodeve essere pubblicato sul sitodeve essere pubblicato sul sitodeve essere pubblicato sul sitodeve essere pubblicato sul sitocomunale ma sul web non vi ècomunale ma sul web non vi ècomunale ma sul web non vi ècomunale ma sul web non vi ècomunale ma sul web non vi ètraccia. Si può parlare di traspa-traccia. Si può parlare di traspa-traccia. Si può parlare di traspa-traccia. Si può parlare di traspa-traccia. Si può parlare di traspa-renza?renza?renza?renza?renza?

Sì, sono al corrente del problema eposso assicurare che siamo in procin-to di far confluire sul web tutte le infor-mazioni. A ottobre scorso abbiamodeliberato i piani per la trasparenza eper le performance. Io non li ho letti,perché di ciò se ne sta occupando ilsegretario generale. In questi giorni,però, tutti gli uffici stanno lavorando edevono caricare i dati sul web; perchésappiamo che i termini temporali pre-visti dalla legge sono già scaduti. Pen-so di poter dire che nel giro di pochesettimane tutto tornerà in regola.

Gestione dei rifiuti. A cheGestione dei rifiuti. A cheGestione dei rifiuti. A cheGestione dei rifiuti. A cheGestione dei rifiuti. A chepunto sta la raccolta differen-punto sta la raccolta differen-punto sta la raccolta differen-punto sta la raccolta differen-punto sta la raccolta differen-z i a t a ?z i a t a ?z i a t a ?z i a t a ?z i a t a ?

I dati in nostro possesso ci dicono

che ad Aci Catena siamo arrivati al19% di raccolta differenziata. La rac-colta, per ora, viene fatta solo su treporzioni di territorio. Nelle altre zonesi fa quasi dappertutto la raccolta por-ta a porta, ma non è ancora partita ladifferenziata. Per adesso abbiamo adot-tato, come misure repressive, l’istitu-zione di guardie ambientali preposte afar rispettare la legge; ma il limite piùgrande è quello di non avere ancoraisole ecologiche che favoriscano ilcoinvolgimento dei cittadini. Con leisole ecologiche, il singolo è incenti-vato a collaborare. In tal senso, entrofine anno ne verrà realizzata una a SanNicolò: lì la gente potrà portare i rifiutidifferenziati, ricevendo in cambio unbonus che andrà a decurtare le tasse.

A fine 2013 ha fatto discute-A fine 2013 ha fatto discute-A fine 2013 ha fatto discute-A fine 2013 ha fatto discute-A fine 2013 ha fatto discute-re l’iniziativa ‘Natale solidale’re l’iniziativa ‘Natale solidale’re l’iniziativa ‘Natale solidale’re l’iniziativa ‘Natale solidale’re l’iniziativa ‘Natale solidale’con cui l’amministrazione hacon cui l’amministrazione hacon cui l’amministrazione hacon cui l’amministrazione hacon cui l’amministrazione haconcesso voucher da 55 euroconcesso voucher da 55 euroconcesso voucher da 55 euroconcesso voucher da 55 euroconcesso voucher da 55 euroalle famiglie meno abbienti. Se-alle famiglie meno abbienti. Se-alle famiglie meno abbienti. Se-alle famiglie meno abbienti. Se-alle famiglie meno abbienti. Se-condo alcuni, più che migliora-condo alcuni, più che migliora-condo alcuni, più che migliora-condo alcuni, più che migliora-condo alcuni, più che migliora-re la vita delle persone, questere la vita delle persone, questere la vita delle persone, questere la vita delle persone, questere la vita delle persone, questeiniziative puntano soltanto a ‘fi-iniziative puntano soltanto a ‘fi-iniziative puntano soltanto a ‘fi-iniziative puntano soltanto a ‘fi-iniziative puntano soltanto a ‘fi-delizzare’ l’elettore.delizzare’ l’elettore.delizzare’ l’elettore.delizzare’ l’elettore.delizzare’ l’elettore.

Avevamo 25mila euro abbiamoscelto di indirizzarli ai nuclei familiaripiù bisognosi. Dovevamo scegliere seutilizzare queste risorse per le decora-zioni natalizie o per aiutare chi avevabisogno. Tutto si è svolto nella massi-ma trasparenza e credo che l’iniziativaabbia aiutato un po’ anche l’economialocale. Peraltro, la nostra amministra-zione nel 2013 ha elargito 60mila europer l’assistenza alle famiglie bisogno-se. Non sono iniziative confinate sol-tanto ai periodi di feste e non vi è alcu-na volontà di fidelizzare gli elettori.

Nella storia politica di AciNella storia politica di AciNella storia politica di AciNella storia politica di AciNella storia politica di AciCatena c’è spazio anche perCatena c’è spazio anche perCatena c’è spazio anche perCatena c’è spazio anche perCatena c’è spazio anche perun’amministrazione sciolta perun’amministrazione sciolta perun’amministrazione sciolta perun’amministrazione sciolta perun’amministrazione sciolta perfatti di mafia. Di recente, le cro-fatti di mafia. Di recente, le cro-fatti di mafia. Di recente, le cro-fatti di mafia. Di recente, le cro-fatti di mafia. Di recente, le cro-nache hanno trattato di arrestinache hanno trattato di arrestinache hanno trattato di arrestinache hanno trattato di arrestinache hanno trattato di arresti

per estorsione. Eppure le paroleper estorsione. Eppure le paroleper estorsione. Eppure le paroleper estorsione. Eppure le paroleper estorsione. Eppure le parolemafia e racket sembrano non tro-mafia e racket sembrano non tro-mafia e racket sembrano non tro-mafia e racket sembrano non tro-mafia e racket sembrano non tro-vare posto nel dibattito politi-vare posto nel dibattito politi-vare posto nel dibattito politi-vare posto nel dibattito politi-vare posto nel dibattito politi-co. Come mai?co. Come mai?co. Come mai?co. Come mai?co. Come mai?

Io credo che ad Aci Catena mafiadi alto livello non ce ne sia mai stata.Quando il comune fu sciolto per infil-trazioni mafiose, il lavoro certosino deitre commissari prefettizi portò solo aun esito: quello di non aver trovatonulla e di aver fatto pagare al Comune200mila euro di parcelle, perché gli examministratori erano stati denunciatiper illeciti edilizi. Personalmente riten-go che nel nostro territorio possa es-serci un problema di delinquenza, manon di mafia. Fino a oggi, il comune diAci Catena è stato un vetro di cristal-lo e tale rimarrà. Non ci sono mai stateingerenze di qualsiasi natura su appaltie quant’altro, si è sempre fatto tuttoalla luce del sole, tenendo lontano – sece ne fosse, e sottolineo se ce ne fosse– l’ambiente mafioso. Parlando di rac-ket, non credo che ne esista ad AciCatena, in quanto non ci sono attivitàeconomiche tali da attirare questogenere di interessi.

Non è dunque in programmaNon è dunque in programmaNon è dunque in programmaNon è dunque in programmaNon è dunque in programmal’istituzione di uno sportellol’istituzione di uno sportellol’istituzione di uno sportellol’istituzione di uno sportellol’istituzione di uno sportelloantiracket, dove chiunque fos-antiracket, dove chiunque fos-antiracket, dove chiunque fos-antiracket, dove chiunque fos-antiracket, dove chiunque fos-se minacciato potrebbe rivol-se minacciato potrebbe rivol-se minacciato potrebbe rivol-se minacciato potrebbe rivol-se minacciato potrebbe rivol-gersi per ricevere assistenza?gersi per ricevere assistenza?gersi per ricevere assistenza?gersi per ricevere assistenza?gersi per ricevere assistenza?

Sportello antiracket? Si può fareanche domattina, non ho alcun timo-re. Il Comune di Aci Catena è presi-dente dell’assemblea del Consorzioper i beni confiscati alla mafia.

Nel nostro territorio, inoltre, c’ègià un’associazione antiracket. Nonappena riavremo il Palazzo di Città adisposizione, si può pensare di asse-gnare a essa un ufficio. Probabilmen-te non servirà a niente, perché quinon c’è questo problema, ma a livel-lo di immagine è un’azione che puòsolo far bene.

Simone Olivelli

Anche quest’anno ha avu-to inizio il Carnevale di Aci-reale, definito “Il più bel Car-nevale di Sicilia”. Con sotto-fondi musicali capaci di farballare chiunque, i maestosicarri realizzati dai bravissimimaestri della cartapesta han-no sfilato lungo i circuiti del-la città acese. Per questo gran-de evento - probabilmente ilpiù importante dal punto divista turistico - gli organiz-zatori hanno pensato proprioa tutto... o quasi. Forse travol-ti dal clima scherzoso in cui èstata avvolta la città di Aci-

reale, satura dell’euforia del Carnevale, anche gli organizzatoridell’evento hanno voluto creare uno “scherzo”, indirizzato esclu-sivamente ad una categoria di persone: i disabili. Di certo Acire-ale non è nota per il suo interesse verso le persone con disabilitàmotorie, ma in questo caso si è davvero fatto di tutto per crearemaggiori difficoltà a chi, invece, avrebbe bisogno di soluzioni piùsemplici per poter svolgere in modo autonomo attività quotidia-ne. Gli organizzatori sono riusciti a posizionare in modo “strate-gico” il bagno pubblico per disabili. Posto su un marciapiede, ilbagno è completamente reso inaccessibile dagli alberi che impe-discono il passaggio di eventuali carrozzine (sia da un lato chedall’altro del marciapiede). Un percorso ad ostacoli degno di nota,complicato anche per chi non ha problemi di disabilità motoria.Uno scherzo di certo poco gradito da chi è affetto da handicapmotori.

E gli amministratori? Anch’essi, probabilmente presi dalle bur-le che il Carnevale porta con se, si celano dietro maschere folklo-ristiche.

La più bella festa di Sicilia...ma agliorganizzatori qualcosa sfugge

Pare non esserci davveropace per il mercato settimana-le di Aci Sant’Antonio. Dopolo stop durato circa un mesetra novembre e dicembre a cau-sa di carenze di carattere igie-nico-sanitario per il solo setto-re alimentare, l’amministrazio-ne guidata dal primo cittadinoSanto Caruso si ritrova costret-ta a bloccare il mercato del lu-nedì mattina per motivi di ordi-ne completamente diverso.

“La decisione - ha spiegatol’amministrazione comunale- èstata adottata per ragioni di tu-tela della sicurezza pubblica edopo che in una nota, il 16 di-cembre scorso, il Dipartimentodi Protezione Civile, riferendo-si ad alcuni esposti presentatida residenti, ha rilevato che“...in ogni caso si ritiene che talecirconvallazione, per la funzio-ne svolta quale by pass del cen-

tro urbano, nonché rivestendole caratteristiche di arteria didistribuzione dei flussi in entra-ta e in uscita dallo stesso e dicollegamento intercomunalecon la viabilità per il CentroOperativo Misto di Acicatena,del quale Aci Sant’Antonio faparte, e le infrastrutture ospe-daliere di Acireale e Catania,assolva un ruolo di fondamen-tale importanza ai fini dell’ac-cessibilità dei soccorsi e degliinterventi d’emergenza nelComune e nei paesi vicini”.

Il tratto di circonvallazioneinteressato prende il nome divia Giacomo Matteotti e si tro-va nel tratto compreso tra viaNocilla e via Spirito Santo: sitratta di una questione nonnuova per il paese del Casalot-to. Sul punto, infatti, è ancorain corso una causa penale cheha coinvolto anche alcuni vec-

chi amministratori e che riguar-da possibili interessi di caratte-re privato. Caruso ha avutomodo di incontrare i rappresen-tanti sindacali della categoriae ha così definito l’incontro: “Unconfronto sereno e costruttivo- ha commentato Caruso-. L’au-spicio è, come da impegno pre-

Finalmente an-che il Comune diSanta Venerinaha promosso unalodevole iniziati-va per non far di-menticare la grot-tesca vicenda deinostri due maròdella San Marco“ostaggi” del go-verno dell’India,ormai da oltre dueanni. Grazie al-l’impegno del consigliere comunale Camillo Foti,militare in servizio permanente, promotore di unamozione firmata da tutti i consiglieri, l’Ammini-strazione Comunale, con una sobria ma parteci-pata cerimonia, ha esposto uno striscione sullafacciata del Municipio per affermare concreta-mente la vicinanza di tutti i cittadini di SantaVenerina ai due marò Massimiliano Latorre eSalvatore Girone ed alle rispettive famiglie. Al-

l’intervento delSindaco Grecoe del Presidentedel ConsiglioGrasso, si è ag-giunto il mes-saggio fattopervenire dallemogli dei duemilitari e la pre-senza di una rap-presentanza de-gli studenti del-l’Istituto Com-

prensivo “ A. Manzoni” con in testa il Baby Sinda-co. Una iniziativa lodevole è condivisa da tuttal’Amministrazione Comunale e dai Consiglieri dimaggioranza ed opposizioni che su un argomen-to non “politico” hanno trovato una convergen-za che invece non sembra proprio esserci su tan-te altre importanti questioni riguardanti il futurodi questo paese. Ma questa è un’altra storia.

so con gli operatori, che si pos-sa trovare una soluzione alter-nativa rapida per evitare l’inter-ruzione dell’attività lavorativae far si che lo storico mercatosantantonese, rinomato anchefuori dai confini locali, possariavviarsi con i consueti stan-dard”.

L’augurio è anche che dopoi tanti provvedimenti di carat-tere “negativo” (dissesto e mer-cato settimanale solo per citar-ne alcuni) il paese del Casalot-to possa ripartire di slancio conprovvedimenti a carattere pret-tamente positivo.

Dopo la chiusura di dicembre, il mercato cesserà per questioni di sicurezza pubblica

Non c’è pace per il mercato di Aci Sant’Antonio

Davide QuattrocchiDavide QuattrocchiDavide QuattrocchiDavide QuattrocchiDavide Quattrocchi

Carnevale di Acireale: unbrutto scherzo per i disabili

Teresa BonaccorsiTeresa BonaccorsiTeresa BonaccorsiTeresa BonaccorsiTeresa Bonaccorsi

Vicinanza a Latorre e Girone ed alle rispettive famiglie

Santa Venerina chiede il ritorno dei marò

Angelo Silvio MusumeciAngelo Silvio MusumeciAngelo Silvio MusumeciAngelo Silvio MusumeciAngelo Silvio Musumeci

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www.paesietneioggi.it10 JONICAJONICAJONICAJONICAJONICA

Avrà un futuro per l’ospedale “SanGiovanni di Dio e Sant’Isidoro” di Giar-re? Il nosocomio di via Forlanini ab-bandonato, depredato, spogliato e de-rubato nel corso degli ultimi decenni?L’ospedale che si è tentato di chiudere,di trasformare in poliambulatorio?L’ospedale del Pta dello scandalo e dellavergogna? L’ospedale utilizzato sem-pre per fare carriera politica o per farsibelli con i potenti di turno? Ci sarà fi-nalmente giustizia per un polo sanita-rio territorialmente strategico su cuiruota un’utenza di oltre centomila per-sone, che chiedono venga riconosciu-to il sacrosanto diritto alla salute e acurarsi bene?

CHI DI SPERANZA VIVECHI DI SPERANZA VIVECHI DI SPERANZA VIVECHI DI SPERANZA VIVECHI DI SPERANZA VIVEDISPERATO MUORE?DISPERATO MUORE?DISPERATO MUORE?DISPERATO MUORE?DISPERATO MUORE?

Le speranze sono racchiuse in unavisita operativa dell’assessore regio-nale alla Sanità, Lucia Borsellino, avve-nuta nei giorni scorsi, con l’inevitabilepasserella di politici e politicanti a farda codazzo (come dimostrano palese-mente le foto che vi proponiamo) piùper farsi notare che per ottenere giu-stizia sul futuro e sul presente del no-socomio e possibilmente sul suo rilan-cio, magari in chiave moderna.

L’ESITO DELLA VISITAL’ESITO DELLA VISITAL’ESITO DELLA VISITAL’ESITO DELLA VISITAL’ESITO DELLA VISITA

La visita ha permesso all’assessoredi toccare con mano lo stato di quelloche doveva essere un “presidio ospe-daliero”. Chissà che idea si sarà fatta in

La storia infinita.Avrà finalmente un

futuro l’ospedaledello scandalo e della

vergogna?

Nosocomio di Giarre, tra storiedi passerelle politiche e chiacchiere

cuor suo la Borsellino soprattutto nelmomento successivo al sopralluogo.Nel momento in cui ha ascoltato i sin-daci del Distretto socio sanitario 17intervenuti e la presidente della Com-missione consiliare specifica del Con-siglio comunale di Giarre. Tutti quelliche hanno parlato, in buona sostanza,hanno detto più o meno la stessa cosae cioè che Giarre non rinuncerà mai alproprio ospedale e che desidera forte-mente un rilancio adeguato alle aspet-tative dei cittadini dei dieci Comuni dicompetenza. Un rilancio che passi dalnecessario aumento delle risorse uma-ne e strumentali del Pronto Soccorso,un vero e proprio nervo scoperto, chefa quel che può tra stress quotidiano emancanza di mezzi adeguati per farfronte all’enorme mole di lavoro. Unargomento annoso questo delle caren-ze del pronto soccorso, mai affronta-to adeguatamente. Attese, con timoree con rispetto, le risposte dell’assesso-

re Borsellino, che avrà capito la pesan-tezza dell’atmosfera e ha voluto pre-sentare l’ulteriore “nuovo Piano regio-nale di rimodulazione della rete ospe-daliera”.

NUOVNUOVNUOVNUOVNUOVA RIMODULAZIONEA RIMODULAZIONEA RIMODULAZIONEA RIMODULAZIONEA RIMODULAZIONE

Quante se ne sono sentite in questiultimi dieci anni! Così come si sonosentite “garanzie” per il nosocomiogiarrese. Stavolta, secondo la Borselli-no l’ospedale di Giarre dovrebbe ave-re “una connotazione specifica all’in-terno del Distretto 1, che comprendegli ospedali Riuniti di Giarre e Acirea-le”. Quell’invenzione politica che hapraticamente distrutto l’ospedale diGiarre attraverso una espoliazione si-stematica artatamente studiata, a fa-vore del nosocomio acese. La Borselli-no ha presentato la sua idea di volerredigere un piano “partecipato”, chetenga conto delle istanze del territo-

rio e che affidi alle istituzioni locali unruolo fondamentale di monitoraggionell’attuazioni delle previsioni e nelconseguimento dei risultati, affinché,in discontinuità con il passato, si ga-rantisca sinergicamente l’attuazionedelle previsioni contenute nel Piano, alfine di conseguire il comune obiettivodella tutela della salute pubblica.

SOLITE PROMESSE?SOLITE PROMESSE?SOLITE PROMESSE?SOLITE PROMESSE?SOLITE PROMESSE?

Il Piano sembra chiaro. Almeno sinoad oggi. Sono previsti i reparti di medi-cina, geriatria, 32 posti letto di lungo-degenza, 15 di SPDC e 8 di neurologia.Quanto al pronto soccorso, sarebbeprevisto un rafforzamento delle unitàdi personale, e di tutte le attività corre-late al buon funzionamento dello stes-so, a partire dalle dotazioni strumenta-li e da una nuova ed efficiente appa-recchiatura di diagnostica. L’attività delPTA dovrebbe essere mantenuta, macome integrazione dell’attività ospe-daliera, per rispondere adeguatamenteal bisogno di salute dei cittadini. Previ-sta anche una maggiore e più costantepresenza di specialisti nelle attività am-bulatoriali, attualmente precaria e ina-deguata al fabbisogno. Affrontato an-che lo spinoso problema della messain sicurezza “compartimentale” dell’in-tera struttura. I lavori dovrebbero es-sere finanziati con fondi ex art. 20, pre-sumibilmente erogati entro la fine del-l’anno (per Giarre si prevedono som-me per € 4.600.000 per interventi strut-turali e circa 2.000.000 per attrezza-

ture) grazie ad un “Accordo di Program-ma” tra Ministero e Regione.

I COMMENTII COMMENTII COMMENTII COMMENTII COMMENTI

Il presidente della Commissionecomunale sulla stato d’arte dell’Ospe-dale, Tania Spitaleri, che ha consegna-to all’assessore Borsellino un documen-to, avrebbe concordato un interscam-bio costante sulla stesura e l’implemen-tazione del Piano per ridare dignità al“diritto alla salute”. Programmato an-che un incontro tra l’assessore, la Con-ferenza dei Sindaci e la CommissioneConsiliare sull’Ospedale a breve emedio termine. Secondo la Spitaleri, l’in-contro ha avuto “un esito soddisfacen-te, e segnato l’inizio di un percorsonuovo e si spera di svolta”.

Il consigliere comunale GiovanniBarbagallo di “La Destra-Alleanza sici-liana” si augura che “L’incontro possagettare realmente le basi per un so-stanziale miglioramento delle condi-zioni delle struttura ospedaliera e deiservizi offerti. I cittadini del compren-sorio non sopporterebbero l’ennesimapasserella fatta da promesse da mari-naio. Per questo continueremo a difen-dere l’ospedale e a vigilare sull’opera-to dell’assessorato regionale. Già piùdi un anno fa il nostro gruppo parla-mentare all’Ars aveva presentato un’in-terrogazione per far luce sui numerosidisservizi. L’ospedale di Giarre non puòpiù essere oggetto di speculazioni econtrattazioni politiche, si inverta dun-que immediatamente la rotta del “de-

potenziamento” perché il diritto allasalute dei cittadini non è un valore sulquale intendiamo negoziare”.

RECISO IL SINDACORECISO IL SINDACORECISO IL SINDACORECISO IL SINDACORECISO IL SINDACODI RIPOSTODI RIPOSTODI RIPOSTODI RIPOSTODI RIPOSTO

“La struttura ospedaliera di Giarreandava valorizzata e non spogliataprogressivamente come è accaduto.La politica, incomprensibilmente, ha difatto contribuito a depotenziare que-sto importante e strategico presidiosanitario. Lo stesso Pta è stato la mor-te dell’ospedale essendosi sostituitonelle funzioni di ospedale, quando, in-vece, avrebbe dovuto supportarlo. Allafine conta il risultato finale: l’ospedaledi Giarre non ha più divisioni di medici-na nè di chirurgia, per non parlare dellasoppressione del punto nascita. All’as-sessore Borsellino chiediamo che ilnosocomio giarrese non venga ulte-riormente defraudato di quelle chesono le proprie risorse, i propri impian-ti e corredi tecnologici e che vengamesso in atto ciò è stato promesso: ilmantenimento della Geriatria, la Medi-cina e se possibile anche la riattivazio-ne della Cardiologia che a Giarre ave-va un ottima performance in tema diprestazioni mentre invece si è decisodi penalizzarlo.

Vogliamo delle garanzie preciseanche per la piena operatività del pron-to soccorso diventando un punto diriferimento del territorio per le urgen-ze mediche”.

Mario PafumiMario PafumiMario PafumiMario PafumiMario Pafumi

La denuncia del movimento civico contro il degrado delle aree al verde Calatabiano, arriva il riconoscimento della speciale tipologia alberghiera

“L’albergo diffuso”, l’interessante esperienza di of-ferta ricettiva, il cui modello è stato messo a puntodopo una lunga serie di esperienze sul campo avviatea partire dai primi anni ’80 in Friuli e Sardegna è arriva-to anche a Calatabiano.

Il Consiglio del Comune, infatti, ha approvato ilregolamento comunale attuativo della normativa peril riconoscimento della speciale tipologia alberghiera.L’albergo diffuso è costituito da una struttura ricetti-va turistica, composta da almeno sette unità abitative,dislocate in uno o più stabili, purché ubicati nel centrostorico interessato da edifici e tessuto edilizio di inte-resse storico ed architettonico, coordinate da unicastruttura centralizzata (anche individuale), distanti nonoltre 300 metri effettivi dall’edificio nel quale sonoubicati i servizi principali (ricevimento, sale comuni,bar, punto ristoro).

L’art 2 definisce le unità abitativedell’albergo diffuso, destinguendole incamere e alloggi, questultimi dotati dacucina e bagno autonomi. L’assessoreal Turismo Francesco Franco ha spie-gato: “““““La formula dell’albergo diffuso,nasce per offrire un’esperienza di sog-giorno all’interno della nostra comuni-tà, a cui il turismo può fornire lo stimo-lo per la nascita e lo sviluppo di nuoviservizi e la opportunità di crescita at-

Mascali, piazza Danteo piazza della vergogna?

L’area a verde di piazzaDante versa in gravi con-dizioni di degrado. Eppure,per la presenza dello stori-co plesso elementare, do-vrebbe essere una dellezone maggiormente tutela-te del territorio a comincia-re dalla manutenzione nonsolo del verde ma anchedelle attrezzature ludichedelle quali si ha solo unvago ricordo. “La NostraMascali” torna a segnalarei gravi disservizi che rica-dono sulla collettività. “Nel-la centralissima piazzaDante – osserva il coordi-natore del movimento ci-vico, Giovanni Pellizzeri –si notano solo segnali di in-curia e devastazione. Ve-

dere per credere.Le panchine cheadornano la piaz-za, e con esse tut-ti gli altri elemen-ti di arredo, sonostate pesantemen-te vandalizzate.Dell’area ludica aservizio dei bam-bini che frequenta-no la vicina scuo-la elementare è ri-masto ben poco.Le altalene sonostate asportate daignoti mentre gli altri at-trezzi ludici versano in con-dizioni di degrado”. I resi-denti e le mamme che fre-quentano quotidianamentela piazza fanno notate che

le panchine in legno sonostate danneggiate e alcu-ne rappresentano un peri-colo per la sicurezza dei piùpiccoli visto che sono an-cora presenti grosse viti

che fuoriesconodalle lamiere.

La piazzetta èstata vandalizzataa più riprese: alcuniproiettori illuminan-ti sono stati colpitie resi inutilizzabili,mentre i rifiuti ador-nano tristementetutti gli spazi al-l’aperto e le aiuole.

Una vera inde-cenza nel centrostorico del paese apochi metri dalla

TTTTTurururururismoismoismoismoismo, nasc, nasc, nasc, nasc, nasce e e e e “l“l“l“l“l’’’’’AAAAAlblblblblbererererergogogogogodiffusodiffusodiffusodiffusodiffuso”””””. E. E. E. E. Ecccccccccco di co di co di co di co di cosa si trosa si trosa si trosa si trosa si traaaaattattattattatta

M. P.M. P.M. P.M. P.M. P.

scuola che sensibilizza ibambini all’azione civica mache di contro, appena esco-no fuori dalla struttura sco-lastica si accontentano di unpanorama sconcertantedove su tutto primeggia l’in-curia e il degrado.

E la mancata manutenzio-ne ordinaria. E se in piazzaDante le attrezzature ludi-che sono state vandalizza-te, analogo è il copione per-sino nella villetta adiacenteil centralissimo Municipio dipiazza Duomo. Anche inquesto spazio attrezzatureantiquate e altalene man-canti per bambini penalizzatida una città priva di servizi.A cominciare da quelli pri-mari.

traverso la valorizzazione dei prodotti del territorio,dell’ambiente e della cultura dei luoghi”.

Gli immobili convertiti in albergo diffuso possonomantenere la destinazione urbanistica residenziale, fat-ta eccezione per le unità destinate ad accogliere iservizi comuni. L’apertura, il trasferimento e le modifi-che riguardanti l’esercizio dell’albergo diffuso sonosoggette alla segnalazione certificata di inizio attivi-tà.

Per il sindaco Giuseppe Intelisano: “L’albergo diffu-so è un albergo a tutti gli effetti, ma ha la peculiarità diaderire al territorio in cui sorge ed è particolarmenterispettoso del contesto ambientale ed urbano preesi-stenti dal momento che non si basa sulla costruzionedi nuovi immobili ma sull’utilizzazione e la valorizza-zione del patrimonio edilizio esistente”.

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Parrocchia. IlVescovo gli af-fidò il rettoratodella Chiesa diSan Francescodi Paola di Nico-losi dove il Sa-

cerdote celebrò Messa fino all’ultimo deisuoi giorni terreni.

Nicolosi gli rese merito per il suo altoministero, infatti nell’anno 2009, in occa-sione del suo cinquantesimo di sacerdozio,il Consiglio Comunale, all’unanimità, in unamanifestazione solenne, gli conferì la cit-tadinanza onoraria. Con Padre Tony scom-paiono settant’anni di storia Nicolosita,scompare un fautore dell’ordine ed un ca-stigatore del disordine sociale e morale, unSacerdote che ha dedicato interamente lapropria vita al servizio delle comunità doveil Signore lo ha destinato.

SPORT E CULSPORT E CULSPORT E CULSPORT E CULSPORT E CULTURTURTURTURTURAAAAA

Il responsabile della sezione rugby, Nino Puleo fa un bilancio dell’attività svolta

Cus Catania rugby, una stagioneda incorniciare

Padre TonyNavarria è tor-nato alla Casadel Padre, è mor-to serenamentenella mattinatadel 29 gennaionell’abitazione di Nicolosi che lo ospitava.Padre Tony era nato negli Stati Uniti dagenitori emigrati alla fine della prima guer-ra mondiale. Li crebbe e studiò fino a quan-do venne in Sicilia per conoscere la terradei suoi parenti. Si innamorò tanto di questaisola che non volle più fare ritorno in Ame-rica.

Venne ordinato Sacerdote in età maturae subito fu inviato dall’allora Vescovo nel-la base militare americana di Sigonella comeCappellano ausiliario cattolico. Finito il suoimpegno a Sigonella entrò a far parte dellamarina militare statunitense come Cappel-lano cattolico e venne destinato presso l’im-portante ospedale militare di Bethesda.

Rientrato in Italia fu nominato dal Ve-scovo Parroco nella Chiesa Santa Mariadelle Grazie di Nicolosi presso la quale svol-se il suo ministero dal 1984 al 1990, anno incui ritornò in America dove venne nomi-nato parroco nella cittadina di Ajo (Arizo-na). In questa Città americana si distinse su-bito per avere elevato nella Chiesa la di-gnità delle popolazioni ispaniche ed india-ne; la sua parrocchia comprendeva il terri-torio di alcune riserve di pellerossa.

Non poteva però Padre Tony stare a lun-go lontano dalla sua Nicolosi e qui tornò,già anziano, per ritirarsi nel suo eremo sullependici dell’Etna, fino a quando le sue pre-carie condizioni di salute non lo costrinse-ro a fare ritorno a Nicolosi per abitare inuna casetta messa a sua disposizione dalla

cipazione al Golden Oldies difine settembre a Mar de Plata, inArgentina, poi ospiterà il 7 mag-gio gli Old del Bordeaux ed or-ganizzerà l’8 giugno il Torneodel Sud Italia, nonchè il TrinacriaCup. Il 24 maggio, sempre gli Olddel Cus Catania andranno aRoma per il Seven internaziona-le senior con molte squadre na-zionali per partecipare al torneoOld di rugby a 10 ed infine in esta-te ospiteranno gli amici dell’An-zio. Infine l’attività del Centro uni-versitario sportivo vede anchela partecipazione ai Campionatinazionali universitari che que-st’anno si svolgeranno, comefase finale, a Milano e a Romaper le qualificazioni ai primi diaprile. Insomma un’attività chenon ha mai soste, ma che ci rega-la tante soddisfazioni”.

“Ad oggi è una stagione daincorniciare quella della sezionerugby del Centro sportivo univer-sitario (CUS) di Catania, indubbia-mente il risultato di anni di lavo-ro ed impegno di dirigenti, di tec-nici e di tantissimi ragazzi”. Aparlare è il vicepresidente delCus Catania, nonchè responsa-bile della sezione rugby, NinoPuleo, che, con orgoglio, analiz-za i risultati, i progressi, ottenutinella stagione 2013-2014 dall’in-tero movimento rugbystico cu-sino.

“La nostra è un’attività svoltaa 360 gradi – spiega Puleo – eche coinvolge tecnici, dirigenti,ragazzi e genitori.

Nel mondo della pallovalequesto enorme e florido movi-mento ci ha sempre regalato e cicontinua a regalare grandi soddi-sfazioni, sfornando tantissimi evalidi atleti. Anche in questa sta-gione i risultati sono ottimi a co-minciare dalla prima squadra cheha concluso la stagione regolarein serie C, chiudendo al secondoposto e si appresta alla secondafase del campionato che stabiliràle due finaliste per la promozionein serie B. L’allenatore Carlo Leo-nardi ha scelto la linea giovaneche sta dando i suoi frutti, con mi-glioramenti nelle prestazioni deiragazzi. L’Under 18, dopo due sta-gioni splendide, è impegnata nel

campionato nazionale per acce-dere alle finali per lo scudetto diCampione d’Italia. Tutto dipende-rà dalle ultime gare di campiona-to con Frascati, Primavera, Capi-tolina e L’Aquila, dopo aver otte-nuto tutte vittorie ed una solasconfitta. Quello dell’under 18 èsicuramente un esempio di colla-borazione tra società che hannocapito l’importanza del progettoCus, infatti con la 18 cusina gio-cano giovani di Messina, Ragu-sa, Agrigento, Reggio Calabria.Il lavoro svolto da Salvo Pezza-no con Giulio Randazzo, col sup-porto del dirigente Ester Di Bar-tolo sta dando risultati eccellen-ti”.

Quali sono i risultatiQuali sono i risultatiQuali sono i risultatiQuali sono i risultatiQuali sono i risultaticonseguiti con le under 16,conseguiti con le under 16,conseguiti con le under 16,conseguiti con le under 16,conseguiti con le under 16,14, 12 e 10?14, 12 e 10?14, 12 e 10?14, 12 e 10?14, 12 e 10?

“L’under 16 ha vinto il propriogirone ed a partire dal 9 marzo, assieme alle altre due prime ed ilPalermo, in quanto migliore se-conda, si appresta a giocare peril titolo di campione di Sicilia egli istruttori (il sottoscritto eMario Santagati) contano mol-to sulle possibilità dei propri ra-gazzi. Alto il numero di ragaz-zi cusini facenti parte sia del-l’Accademia di Catania (ne fan-no parte ragazzi di tutta la Sici-lia, più 2 di Reggio Calabria) perla categoria under 18 che del Cen-tro di Formazione di Catania (la

categoria under 16) nonchè dellaselezione under 14. Successo an-che per l’under 14 dei responsabi-li tecnici Domenico Scavone eDavide Miroglio, che per l’altonumero di iscritti è presente condue squadre. Inoltre negli impian-ti della Cittadella universitariasono presenti anche le categorieunder 12 di Tano Fassari, under 10di Filippo Fichera ed i piccolissi-mi dell’under 8 di Nicola Toro”.

Ci parli, infine, del lavo-Ci parli, infine, del lavo-Ci parli, infine, del lavo-Ci parli, infine, del lavo-Ci parli, infine, del lavo-ro nelle scuole e del movi-ro nelle scuole e del movi-ro nelle scuole e del movi-ro nelle scuole e del movi-ro nelle scuole e del movi-mento degli Old rugby delmento degli Old rugby delmento degli Old rugby delmento degli Old rugby delmento degli Old rugby delCus Catania…Cus Catania…Cus Catania…Cus Catania…Cus Catania…

“Nelle scuole è stato svoltoun grande il lavoro da DavideMiroglio e Andrea Miano chehanno portato ad organizzare untorneo tra le scuole proprio ne-gli impianti del Cus. La sezioneOld Rugby del Cus Catania hal’ambizioso progetto della parte-

Formazione 2013-2014 dell’Under 16 del Cus CataniaRugby con gli istruttori Mario Santagati e Nino Puleo

Maurizio GiordanoMaurizio GiordanoMaurizio GiordanoMaurizio GiordanoMaurizio Giordano

Svolse il suo ministero nelcomune pedemontano

e poi fu nominato parrocodell’Arizona

Omaggio a Padre Tony Navarriadi Nicolosi. Un lettore lo ricorda

La Tradizione decantata daipensatori così fuori dagli sche-mi come Guanon ed Evola, maanche da un grande maestrocome Sinopoli.

Tutto ciò aleggia come unfilo conduttore nell’arduo sag-gio dal titolo “Mythos- l’anellodel Nibelungo, Parsifal. RichardWagner e La Tradizione” delgruppo Albatros, che l’autoreVincenzo Di Mauro, mascalu-ciese, già violinista ed appas-sionato di materie esoterichee tradizionali, ha dedicato adun compositore che più deglialtri è stato capace di ipnotiz-zare, di farci entrare dentro noistessi con i suoi richiami musi-cali e psicologici, anticipando

persino due grandi della psicanalisi come Freud e Jung, nel dividereil mondo musicale e culturale in due: pro Wagner e contra Wagnercome cita il titolo del famoso libello antiwagneriano di Nietzsche.

Sul Wagner antisemita, poi, molto, troppo, si è scritto, probabil-mente senza volere andare veramente a fondo nella questione.

Si sa, un Wagner anticipatore di Hitler ha fatto gola a molti ,autori e lettori. Quello che Vincenzo Di Mauro si propone in que-sto saggio accattivante, viceversa è la ricerca della Verità. Unaverità così semplice che solo il Mito e il suo grande interpretehanno potuto regalarci.

La nuova luce di Wagnernell’opera di Vincenzo Di Mauro

Noemi RussoNoemi RussoNoemi RussoNoemi RussoNoemi Russo

In occasione della presentazione del progetto “Per una impresa al femminile: le agevolazio-

ni per le imprese”, promosso dall’as-sessorato alle Pari Opportunità pres-so l’aula consiliare del Comune di SanGregorio, l’attrice catanese Guia Jeloha tenuto a ringraziare la nuova am-ministrazione sangregorese per aver-le permesso di “poter fare questa ma-ratona d’arte, interpretando variedonne già impersonate in passato eche saranno inerenti a tre temi, ful-cro di riflessione del progetto”.

Ad inaugurare il progetto infatti,è stata la performance dal titolo “Lavoglio femmina”, con la quale l’attri-ce ha prestato fede ai temi quali ilfemminicidio, la violenza e l’impren-ditoria femminile. Ripercorrendo lesue parole, infatti, il suo non è “unospettacolo, bensì un donarmi raccon-tando momenti autobiografici, ripren-

dendo personaggi in pas-sato già interpretati, con

lo scopo di far riflettere sulfemminicidio, ma anche sul-

l’eros”.Una volta aver in parte annuncia-

to cosa avrebbe offerto nella suaesibizione, la Jelo ha palesato un suostato d’animo misto di rabbia, delu-sione e tristezza, frutto della sua pre-sa di coscienza circa l’operato delleistituzioni politiche regionali, ree diaverle sbattuto più volte la porta infaccia.

“La donna - sostiene l’attrice - staaffermandosi a poco a poco in ambi-to artistico, ma senza istituzioni nonpuò fare nulla. Ho difficoltà nel farmistrada con le istituzioni, io che nonsono mai scesa ad alcun compromes-so, col mio carattere forte e deciso econ la mia voglia di dire sempre laverità. Ho tanto pubblico, ma non holavoro. Mi ritrovo a bussare al Tea-tro Stabile, quando invece dovrei vi-vere di rendita data dalla mia fama.Devo accontentarmi perché a me

vengono preferite le attrici del cen-tro-nord”.

Inerente a quest’ultima affermazio-ne, al giornalista che gli ha posto ladomanda circa il perché i siciliani tar-pino le ali ai propri conterranei, pre-ferendo sempre i forestieri, l’attriceha risposto che “ciò è frutto dellevarie dominazioni che la nostra iso-la ha sempre subito, creando nel dnadel siciliano una condizione di infe-riorità rispetto allo straniero, dunqueper paura di essere assoggetto, il si-ciliano asseconda lo straniero, e ad-dirittura pensa di usarlo per raggiun-gere una condizione migliore, quan-do invece non si accorge di affoga-re sempre più in una condizione diassoggettamento psicologico”.

La Jelo ha poi continuato manife-stando il desiderio di possedere deipoteri, in modo da usarli per le donneche valgono: “mi auguro di possede-re oro per dare oro, ma al momentonon lo possiedo, dunque l’opportuni-tà che mi ha dato l’amministrazionesangregorese è un gettone d’oro da

sfruttare”.Inerente alla possibilità di posse-

dere dei poteri, alla giornalista cheha chiesto alla Jelo cosa farebbe coipoteri tanto desiderati, l’attrice ha ri-sposto che li userebbe al fine di “chiu-dere tutti gli uffici del teatro Stabiledi Catania, perché costano moltissi-mo, ritornando nel bugigattolo cheavevano Turi Ferro e Mario Giusti.Inoltre – continua - istituirei un fondounico per remunerare tutti gli attorisiciliani, come fanno negli altri Stati,dove gli attori vengono retribuitimensilmente e il direttore artisticonon guadagna cifre astronomiche”

Parole davvero pesanti e sincerequelle della nota attrice catanese, laquale al momento trova ristoro, pacee sicurezza tra i suoi fedeli angeli, leiche pratica da diversi anni l’angelolo-gia. L’augurio che la Jelo si pone è quel-lo di poter contribuire al cambiamen-to artistico e sociale della donna, sem-pre più trascurata e bandita da unasocietà prettamente maschilista.

“Essere femmina”nel mondo del Teatro

Incontro con l’attrice catanese Guia Jelo

Francesco PattiFrancesco PattiFrancesco PattiFrancesco PattiFrancesco Patti

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