6
Perché? Cosa ci guadagnano a tacere tali informazioni? Il Ramo del Peccato, intanto, è una sorta di scudo contro OGNI malattia conosciuta dal genere umano: qualunque malattia, dalla più innocua e comune alla più rara ed incurabile, è total- mente impotente di fronte al Ramo del Peccato che si cura di preservare il proprio organi- smo.. Ho testato personalmente la cosa: d'autunno ho provato a stare ore ed ore sotto la pioggia, niente ombrello, niente se non i vestiti. Giorni e giorni di questi trattamenti. Neppure un accen- no di raffreddore, febbre, o altra malattia banale che potessi con- trarre con un po' di freddo. Non è un grande vantaggio di tale gene?Morire unicamente di vecchiaia, aumentare l'età della nostra mortalità..non è forse ciò che cercano di fare quotidiana- mente gli scienziati di tutto il mondo? Non è questo che l'u- manità anela fin dalla notte dei tempi? Preservare l'umanità e renderla sempre più "viva", per- sistente su questo pianeta. Altro pregio del Ramo è la cura delle ferite: le ferite non impie- gano settimane per guarire ed anche le più gravi scompariran- no entro pochi giorni.. Solo per le ossa non sussiste tale "incentivo": esse si rigenerano normalmente, come i comuni Umani. Detto questo, che per me è un Rischio, vorrei porre ai lettori una semplicissima domanda: avete notato la differenza tra me, che sono Deadman, e voi che siete Umani?..Sicuramente mi avete visto più volte, anche se non ve ne siete accorti: vi sono passato sotto il naso, in città, su un viale, in una sala giochi. Lì mi avete riconosciuto come Dead- man? Penso di no: l'unico indizio sarebbe stata una condizione per cui un Deadman può usare il suo potere, tagliandosi, anche con una piccolissima ferita e far uscire il proprio sangue.. Se anche mi ave- ste visto in giro, accanto a voi, a pochi metri, che vi guardavo da lontano..avrete notato la differenza in me tra un Deadman e un Uma- no? Avrete forse detto "sarà Dead- man o Umano"? No, non avreste potuto.. E questa città non è nuova a tali scoperte, così come non lo è il resto del mondo. Non sono un mostro, ma qualcuno diversamente umano, quanto lo può essere una persona da un'altra. Anch'io ho la mia personalità, la mia famiglia, le mie amicizie, come tutti. E come tutti, c'è chi è più propen- so a sfruttare le proprie capacità a fin di bene e chi per il proprio tor- naconto. Anche questo significa che, tra i Deadmen, ci sono quelli buoni e quelli un po' meno buoni, come succede tra gli altri Umani. Avrete capito che a me piace tergi- versare, parlare con voi..Ma il tutto spero sia servito a farvi capi- re che tra un Deadman o Umano non c'è differenza: nessuna. Gli Undertaker ingaggiati dalla CPD non sono altro che criminali tra i più brutali, mercenari spietati esonerati dalle loro pene in carcere per essere assoldati dal loro diret- tore, per distruggere una minaccia che NON ESISTE. Il Deadman, prevalentemente, combatte per la propria sopravvivenza, non per fare del male agli altri..Provate anche solo per un momento a pen- sare come ci si possa sentire ve- Vox Populi - Deadman SOMMARIO: We Will Rock You 2 Ryokan, tra Oriente e Occidente 3 Borsa di To- kyo 3 Folli spese natalizie 4 Santa on… Ice Rank 4 Sakura Cafè in tinte natalizie 5 Anticipazioni della Settima- na 5 Contatti Aziendali 6 神奈川回™ LUNEDÌ, 17 DICEMBRE 2012 AN N O I, N UMERO X X V - ¥1 5 0 NOTIZIE DI RILIEVO: Vox Populi Eventi e Spet- tacolo -Lettera di “Robin”- Deadman. Così siamo stati nominati da una sezione "speciale" della Società, una Sezione medica che pretende di sapere tutto di noi: siamo stati dichiarati pericolosi a prescindere; siamo come ani- mali da cacciare, siamo delle disfunzioni nel genoma umano e perciò punibili con la morte e la totale distruzione della no- stra specie, se così devo chia- marla. Su questo pianeta siamo oltre sette miliardi di persone; Uma- ni, in continua crescita. Alcuni si sono evoluti, nel corso dei secoli. Secondo quanto riportato dal CPD e dal suo direttore, il gene dei Deadman può essere tra- smesso geneticamente, eredita- rio quindi, di genitore in figlio. Io sono uno di quegli "esemplari", se così devo defi- nirmi per come mi vede la CPD, che ha il gene sin dalla nascita. Non è qualcosa che ho voluto, ma lo sono e non me ne posso liberare, semmai lo desi- derassi. In quanto Deadman so che c'è anche un altro "mezzo" per essere tale: la contaminazione. Uno di noi che è particolar- mente dotato può trasmettere il virus al soggetto, ma questi deve essere cosciente della scelta, poiché non è possibile tornare indietro. E in genere non è la scelta preferita. La CPD si è soffermata sui "rischi" dell'essere un Dead- man, ma ha forse illustrato i pregi del gene? No, mai fatto.

KT 25, lunedì 17 dicembre 2012

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Venticinquesima edizione del giornale di Sakura no Unmei

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Page 1: KT 25, lunedì 17 dicembre 2012

Perché? Cosa ci guadagnano a

tacere tali informazioni?

Il Ramo del Peccato, intanto, è

una sorta di scudo contro OGNI

malattia conosciuta dal genere

umano: qualunque malattia,

dalla più innocua e comune alla

più rara ed incurabile, è total-

mente impotente di fronte al

Ramo del Peccato che si cura di

preservare il proprio organi-

smo.. Ho testato personalmente

la cosa: d'autunno ho provato a

stare ore ed ore sotto la pioggia,

niente ombrello, niente se non i

vestiti. Giorni e giorni di questi

trattamenti. Neppure un accen-

no di raffreddore, febbre, o altra

malattia banale che potessi con-

trarre con un po' di freddo. Non

è un grande vantaggio di tale

gene?Morire unicamente di

vecchiaia, aumentare l'età della

nostra mortalità..non è forse ciò

che cercano di fare quotidiana-

mente gli scienziati di tutto il

mondo? Non è questo che l'u-

manità anela fin dalla notte dei

tempi? Preservare l'umanità e

renderla sempre più "viva", per-

sistente su questo pianeta.

Altro pregio del Ramo è la cura

delle ferite: le ferite non impie-

gano settimane per guarire ed

anche le più gravi scompariran-

no entro pochi giorni.. Solo per

le ossa non sussiste tale

"incentivo": esse si rigenerano

normalmente, come i comuni

Umani.

Detto questo, che per me è un

Rischio, vorrei porre ai lettori

una semplicissima domanda:

avete notato la differenza tra

me, che sono Deadman, e voi

che siete Umani?..Sicuramente

mi avete visto più volte, anche

se non ve ne siete accorti: vi

sono passato sotto il naso, in città,

su un viale, in una sala giochi. Lì

mi avete riconosciuto come Dead-

man? Penso di no: l'unico indizio

sarebbe stata una condizione per

cui un Deadman può usare il suo

potere, tagliandosi, anche con una

piccolissima ferita e far uscire il

proprio sangue.. Se anche mi ave-

ste visto in giro, accanto a voi, a

pochi metri, che vi guardavo da

lontano..avrete notato la differenza

in me tra un Deadman e un Uma-

no? Avrete forse detto "sarà Dead-

man o Umano"? No, non avreste

potuto..

E questa città non è nuova a tali

scoperte, così come non lo è il

resto del mondo. Non sono un

mostro, ma qualcuno diversamente

umano, quanto lo può essere una

persona da un'altra. Anch'io ho la

mia personalità, la mia famiglia, le

mie amicizie, come tutti.

E come tutti, c'è chi è più propen-

so a sfruttare le proprie capacità a

fin di bene e chi per il proprio tor-

naconto. Anche questo significa

che, tra i Deadmen, ci sono quelli

buoni e quelli un po' meno buoni,

come succede tra gli altri Umani.

Avrete capito che a me piace tergi-

versare, parlare con voi..Ma il

tutto spero sia servito a farvi capi-

re che tra un Deadman o Umano

non c'è differenza: nessuna.

Gli Undertaker ingaggiati dalla

CPD non sono altro che criminali

tra i più brutali, mercenari spietati

esonerati dalle loro pene in carcere

per essere assoldati dal loro diret-

tore, per distruggere una minaccia

che NON ESISTE. Il Deadman,

prevalentemente, combatte per la

propria sopravvivenza, non per

fare del male agli altri..Provate

anche solo per un momento a pen-

sare come ci si possa sentire ve-

Vox Populi - Deadman

S O M M A R I O :

We Will Rock

You

2

Ryokan, tra

Oriente e

Occidente

3

Borsa di To-

kyo

3

Folli spese

natalizie

4

Santa on… Ice

Rank

4

Sakura Cafè in

tinte natalizie 5

Anticipazioni

della Settima-

na

5

Contatti

Aziendali

6

神奈川回™ L U N E D Ì , 1 7 D I C E M B R E 2 0 1 2

A N N O I , N U M E R O X X V -

¥ 1 5 0

N O T I Z I E D I

R I L I E V O :

Vox Populi

Eventi e Spet-

tacolo

- L e t t e r a d i “ R o b i n ” -

Deadman. Così siamo stati

nominati da una sezione

"speciale" della Società, una

Sezione medica che pretende

di sapere tutto di noi: siamo

stati dichiarati pericolosi a

prescindere; siamo come ani-

mali da cacciare, siamo delle

disfunzioni nel genoma umano

e perciò punibili con la morte e

la totale distruzione della no-

stra specie, se così devo chia-

marla.

Su questo pianeta siamo oltre

sette miliardi di persone; Uma-

ni, in continua crescita. Alcuni

si sono evoluti, nel corso dei

secoli.

Secondo quanto riportato dal

CPD e dal suo direttore, il gene

dei Deadman può essere tra-

smesso geneticamente, eredita-

rio quindi, di genitore in figlio.

Io sono uno di quegli

"esemplari", se così devo defi-

nirmi per come mi vede la

CPD, che ha il gene sin dalla

nascita. Non è qualcosa che ho

voluto, ma lo sono e non me ne

posso liberare, semmai lo desi-

derassi.

In quanto Deadman so che c'è

anche un altro "mezzo" per

essere tale: la contaminazione.

Uno di noi che è particolar-

mente dotato può trasmettere il

virus al soggetto, ma questi

deve essere cosciente della

scelta, poiché non è possibile

tornare indietro. E in genere

non è la scelta preferita.

La CPD si è soffermata sui

"rischi" dell'essere un Dead-

man, ma ha forse illustrato i

pregi del gene? No, mai fatto.

Page 2: KT 25, lunedì 17 dicembre 2012

P A G I N A 2

“Che la nostra

colpa sia il solo

fatto di esistere?

Siamo uomini e

donne come tanti.”

神 奈 川 回 ™

sviare i sospetti da sé stessi.

Come criminali sono coloro

che li servono, che hanno com-

messo veramente dei reati e a

cui è stata concessa una grazia

e dato un equipaggiamento di

tutto punto, per annientarci in

via preventiva.

Che la nostra colpa sia il solo

fatto di esistere? Siamo uomini

e donne come tanti.

Spero di aver convinto voi che

leggete a non rinnegare a pre-

scindere un qualsiasi rapporto

coi Deadmen: solo coloro che

abusano del loro potere sono

da considerarsi malvagi. In

tutto il mondo vivono molti

Deadmen, conducendo una vita

ordinaria e rispettosa della leg-

ge; qualcuno ha mai, anche

solo per caso, dato accenno di

voler sovvertire l'ordine? Han-

no mai voluto prendere il so-

pravvento sull'Umano, schiac-

ciandolo con il loro gene parti-

colare? No, e mai accadrà, per

quanto mi riguarda..come per

molti altri. Come tutti, voglia-

mo essere liberi di vivere la

nostra vita e di veder realizzati

i nostri sogni.

Spero che questo possa cam-

biare molto le cose, l'opinione

pubblica sui Deadmen e la loro

presunta minaccia agli umani..

Ci sarebbe molto di cui parlare,

ma ovviamente si tratta di cose

che, nel caso, direi faccia a

faccia. Con chiunque: non ho

più intenzione di nascondermi,

tenere per me una parte della

mia essenza o scappare da co-

loro che considero invece ami-

ci preziosi. Anche noi Dead-

men siamo umani normali sen-

za quel Gene; forse la nostra

vita Umana, non vale quanto

quella di qualsiasi altro Umano

senza il Ramo?

nendo trattati come animali da

cacciare, uccidere, e dai quali

ricavare, magari, qualche bella

pelle, un palco di corna o una

zampa di gorilla da usare come

posacenere. Ebbene, questa è la

visione che la CPD ha di noi

Deadmen.

In tutto il mondo sono altri i pro-

blemi che andrebbero affrontati,

piuttosto che iniziare una caccia

alle streghe: e invece si preferi-

sce puntare il dito verso chi è

appena diverso, per far spostare i

riflettori dai problemi reali delle

persone.

Perché far vivere le persone nel

terrore le rende più schiave, più

malleabili al volere di salvatori

improvvisati e per far loro accet-

tare dei sacrifici diversamente

improponibili.

Ma non siamo noi la minaccia: i

criminali sono bel altri e puntano

il dito contro chi di comodo per

Vox Populi

We Will Rock You -Servizio a cura della redazione Eventi-

Benvenuti nella casa del rock,

che si è spostata al Lungomare

Minato Mirai. Stiamo parlando

proprio dell’Hard Rock Café e

della sua serata di tributo ad una

delle più grandi band di tutti i

tempi: i Queen.

La nuova gestione ci ha abituati

ad un ambiente curatissimo, e

anche questa volta non ci ha

deluso; a parte il menu preparato

per l’occasione, con piatti rino-

minati in onore delle canzoni più

famose e drinks omaggianti i

componenti della band, tutto

l’ambiente trasudava quel

fascino inglese che ha fatto e

continua a fare girare la testa

al mondo intero.

Tra i manifesti e le locandine

storiche, gli strumenti e gli

accessori fatti arrivare per

l’occasione, si è dato spazio al

lato meno formale ma più

familiare dei signori del rock,

tra polaroid esclusive, dischi e

gigantografie.

Se qualcuno provasse a ricer-

care propri beniamini in terra

giapponese, sicuramente li

avrebbe trovati lì, tra gli spazi

di quel locale.

È quindi il caso di omaggiare

la direzione del locale per lo

splendido evento e l’opportu-

nità di parteciparvi: è vero che

di tributi ai Queen se ne fanno

e se ne sono fatti tanti, ma

sfido a trovarne uno più son-

tuoso di questo. Senza esserci

fatti mancare nulla, la redazio-

ne del Kanagawa Times vi da

appuntamento ai prossimi

eventi in città: noi non man-

cheremo, perciò non fatelo

neanche voi!

Page 3: KT 25, lunedì 17 dicembre 2012

P A G I N A 3 A N N O I , N U M E R O X X V - ¥ 1 5 0

“Fortunatamente la

presenza di baldi e

forti uomini ha

permesso ad una delle

inservienti, Miriam,

convinta dal proprio

capo e dai presenti a

farsi carico del

compito di

arrampicarsi fino in

cima e depositare il

puntale.”

ha trovato personale pronto ad

assisterlo ed un cambio d'abito

adeguato. E fin qui, il Giappone

domina l'iniziativa. Ma appena

dentro, tra le magnifiche sale

dell'edificio, una è stata riserva-

ta apposta per i partecipanti ed

addobbata per tutto punto: oltre

ai tavolini ed ai posti dove se-

dersi per conversare, mangiare

o bere qualcosa, spiccava un

albero di Natale che i parteci-

panti alla festa hanno potuto

addobbare con origami prepara-

ti al momento, ma anche addob-

bi occidentali. Inoltre è spettato

agli ospiti mettere il puntale a

forma di stella sulla cime

dell'albero.

Fortunatamente la presenza di

baldi e forti uomini ha permes-

so ad una delle inservienti, Mi-

riam, convinta dal proprio capo

e dai presenti a farsi carico del

compito di arrampicarsi fino in

cima e depositare il puntale.

Con la preziosa stella sull'albe-

ro, si era pronti ormai a mangia-

re la torta quando tre renne in

carne ed ossa ne sono uscite,

restando nella stanza. Da lì in

poi, è stato tutto un po' più con-

fuso: non perché le renne abbia-

no portato il caos, anzi; le renne

erano educatissime ed hanno

occupato l'attenzione della si-

gnora del Ryokan Chihaya.

Invece hanno scatenato nei pre-

senti le reazioni più diverse: da

chi voleva mangiarsele e già

pensava a come tagliare le pre-

libate bestiole, a chi cercava di

difenderle.

Nonostante il trambusto offerto

dagli animali, il personale ha

mantenuto la calma ed ha conti-

nuato il servizio, servendo be-

vande e cibarie agli ospiti e

avendo cura di non infastidire le

renne, garantendo a tutti una

serata sui generis ma ritornata

alla tranquillità.

Festeggiare Natale in kimono

può sembrare anacronistico, ma

la direzione del Ryokan è riu-

scita a provare che dagli incon-

tri, più che dagli scontri, escono

atmosfere e cose interessanti.

-Servizio a cura di Tsuya Ookami-

Al Ryokan regna la tradizione:

nei modi, nei vestiti e perfino nei

piatti serviti e nei servizi offerti.

Ma come conciliarla con quella

che, per molti, è la festa consu-

mistica per eccellenza? Anche

questa edizione del Kanagawa

Times dimostra quanto, sotto

Natale, ci si tuffi in un altro

mondo, che sembra lontano da

quello tradizionale che affonda le

radici nella nostra cultura.

“E allora?”, verrebbe da chieder-

si? “Ognuno sceglie quello che

preferisce”, si può rispondere; e

sia domanda che risposta sono

più che legittime. Ma quello che

la gestione del Ryokan ha fatto

domenica sera è innovativo. Co-

me ci ha spiegato la titolare, Sa-

kamoto Chihaya, l'iniziativa

voleva essere “un evento per

festeggiare una festa non tradi-

zionale usando però il Giappone

come sfondo”. Ed ecco perché

nell'invito era richiesta la parteci-

pazione in kimono; ma niente

paura: chi non ne era provvisto

Ryokan, tra Oriente e Occidente

Tokyo Shoken Torihikijo

NOME PREZZO VAR %

A.C.M.E. Laboratories 8.382,00 +0,00%

Arikado corp. 6.970,00 +1,00%

Disnayland Resort 3.400,00 +0,00%

Idol-Master Studios 4.866,00 +0,50%

Kanagawa Times 2.750,00 -2,00%

NOME PREZZO VAR %

Katsuragi group 5.906,00 +2.00%

Nippon Alliance Taxi s.p.a. 5.025,00 +0,00%

Persocom corp. 6.510,00 +0,80%

TG Jenkai 2.840,00 +0,00%

Yoshitaka-Cho 6.940,00 +0.90%

(dati TST quadrimestra-le pref. Kanagawa su base socio-economica—aggiornati al 15/12, 22.19)

Page 4: KT 25, lunedì 17 dicembre 2012

P A G I N A 4

“[…] il nostro

Babbo Natale ha

accolto i desideri

anche di coloro

che, più cresciuti,

non hanno

comunque saputo

resistere alla

tentazione di

sedersi sulle sue

ginocchia e

spifferare tutto.”

Santa on… Ice Rank Natale, non è vero? La tempe-

ratura è scesa notevolmente e

questo ha permesso a tutti di

godersi un evento a lungo

atteso: andare a pattinare sul

ghiaccio. Sembra infatti che

sia ormai una tradizione ben

trapiantata anche in ambito

urbano, come testimoniato

dalla recente inaugurazione di

successo dell’Ice Rink. Tanta

gente è accorsa da tutta la

Prefettura per partecipare

all'inaugurazione della pista di

pattinaggio sul ghiaccio e,

ovviamente, inforcare i pattini

e dimostrare la propria bravu-

ra. Sono stati molti i giovani

che si sono cimentati sul

ghiaccio, trovandolo un ottimo

passatempo per stare con ami-

-Servizio a cura della redazio-

ne Eventi-

Ormai si sente parlare solo di

ci e familiari, divertendosi in

compagnia. E dato che sembra

essere un ambiente natural-

mente romantico, non poteva-

no mancare numerose coppiet-

te intente a celebrare il proprio

rapporto. Beati loro!

E dato che già era in città, un

ospite di tutto riguardo si è

rivelato ai pattinatori sul

ghiaccio: Babbo Natale ha

abbandonato sua la slitta e le

renne per mostrarsi sulla pista,

regalando doni speciali ai

presenti.

E così, con il sopraggiungere

della sera, solo pochi temerai

hanno resistito al freddo clima

e sono rimasti in pista, mentre

i più hanno preferito posti più

神 奈 川 回 ™

più profondi per questo Natale,

accompagnati dai genitori. Ma i bambini non sono stati gli unici a

chiedere udienza al nostro anziano

barbuto, custode della lista dei

buoni e dei cattivi: il nostro Babbo Natale ha accolto i desideri anche

di coloro che, più cresciuti, non

hanno comunque saputo resistere

alla tentazione di sedersi sulle sue

ginocchia e spifferare tutto.

E visto la mole di negozi che ospi-

ta, il Landmark Tower è stata la

meta preferita di molti altri abitan-

ti di Kanagawa e circondario per svuotare il portafoglio e riempire i

sacchetti. Ma vista la grande con-

fusione, ci è giunta la notizia che

qualche bimbo si è smarri-to, separandosi dai genito-

ri; per fortuna, sotto Nata-

le, siamo tutti più buoni e

qualche benefattore ha aiutato i piccoli a ricon-

giungersi alle famiglie.

Nonostante lo spirito mali-

gno del Grinch sia sempre dietro l’angolo, le tinte del

pomeriggio di shopping si

sono tinte decisamente di

rosso e di tutti gli altri colori natalizi, scorrendo

liscio fino alla sua conclu-

sione.

-Servizio a cura della redazione Eventi-

Natale si avvicina e lo shopping sfrenato sembra contagiare anche i

più parsimoniosi risparmiatori, com-

plice la tentazione che il Landmark

Tower costituisce, con tutti i suoi negozi che, il 12 dicembre, hanno

registrato un picco nelle vendite.

Alla faccia della crisi

economica, direbbe qualcuno. Ma chi più e

chi meno, tutti si sono

lasciati trascinare dalla

mania delle compere, avvolti nella carta colo-

rata dei regali ed incan-

tati dalle luci delle de-

corazioni.

I piccoli non hanno

perso l’occasione per

sedersi sulle ginocchia

di Babbo Natale, nella sua trasferta nipponica,

e confidargli i loro segreti e desideri

Folli spese natalizie

Page 5: KT 25, lunedì 17 dicembre 2012

P A G I N A 5 A N N O I , N U M E R O X X V - ¥ 1 5 0

“A lui (Cristian) si

unisce Gintoki Shin,

che invece dice di

essere un cliente

abituale,

nonostante sia la

seconda volta che

viene nel locale”

non sono Giapponese, ma la

voce di questi maid cafe sono

arrivati fino a noi, per cui la

curiosità mi ha spinto qui sta

sera..Sì, non è male assoluta-

mente”

A lui si unisce Gintoki Shin,

che invece dice di essere un

cliente abituale, nonostante sia

la seconda volta che viene nel

locale: che abbia messo gli oc-

chi su qualcuno o su qualcosa?

È lui stesso a svelarcelo: “ecco,

veramente ero venuto qui per

ringraziare un amica... per un

favore che mi ha chiesto. Non

mi aspettassero che la rapisse-

ro per lavorare. Devo dire però

che sono rimasto affascinato

dalla bravura di tutti e dalla

bellezza natalizia di questo

luogo, racchiude l’allegria e la

festosità del Natale”.

E il nostro staff ha scovato altre

due persone che sono passate

sotto le nostre penne: Yuki

Mori ed Eijiro Mori; chissà

che relazione c’è tra i due? Co-

munque non siamo andati a

questa festa per il puro gusto di

spettegolare, ma per darvi la

parola: ecco cosa ci raccontano

i due nostri intervistati. Yuki

Mori ci dice: “veramente mi

sono trasferita da poco in

Giappone mia signora..e..a

onor del vero signora… è il

primo giorno qui...”; ma già

sembra che la nostra giovane

abbia talento. Perciò le abbiamo

chiesto se, dato che è riuscita

così bene ad improvvisare per

far sì che lo spettacolo e la sera-

ta scorressero piacevoli, non

avesse in mente di diventare

una ballerina professionista o

una maid d’eccellenza. Eppure

lei ci ha risposto con grande

modestia: “si fa il possibile per

rendere piacevole la serata dei

padroni.. Divertitevi signora e

se avete bisogno di qualsiasi

cosa chiamate, signora”.

Eijiro Mori ha una storia diffe-

rente: “A dire il vero lavoro qui

da qualche mese, ma in part

time, visto che sono anche uno

studente universitario. Come

in ogni occasioni, ogni detta-

glio è stato curato, dall'ideazio-

ne del progetto alla sua...alla

sua messa in campo. Ogni ad-

dobbo, ogni singola decorazio-

ne è stata messa per creare un

tutto armonico e piacevole.

Così che i nostri padroni, e le

signore qui presenti, possano

avere un ambiente alla loro

altezza…”. E complimenti, la

cura del locale è stata scura-

mente esemplare. Abbiamo

lasciato entrambi ai loro compi-

ti, dato che il lavoro era davve-

ro molto e siamo tornati al no-

stro, godendoci la serata. Ben-

venuto dicembre e grazie Saku-

ra Café per la piacevolissima

serata.

-Servizio a cura della redazione Eventi-

Arriva dicembre e si avvicina il

Natale! Si pensa alle nevicate ed

alle pattinate sul ghiaccio, alle

feste passate in famiglia e tra

parenti, con lo sguardo che volge

fino all'anno nuovo.

E come preludio di tutto ciò, il

Sakura Café si anima di colori

natalizi, con luci ed addobbi fi-

nemente collocati per tutto il

locale e per il giardino antistante,

a richiamare i passanti ad entra-

re.

Tra la neve finta e le canzoni a

tema – e chi si sarebbe mai perso

“All I Want For Christmas Is

You”? - spiccava un ampio ban-

chetto abbondantemente imban-

dito di ogni leccornia di stagione,

in un'atmosfera calda che ha ac-

colto gli avventori.

Lo Staff del Kanagawa Times ne

ha approfittato per imbucarsi

anche qui e portare la voce dei

clienti presenti a voi, carissimi

lettori; il primo intervistato è

Christian, che si presenta e ci

dice: “no, non sono un cliente

abituale, sono finito qui per

curiosità”; che le insegne e la

pubblicità abbiano avuto effetto,

a questo punto è indubbio. Ma

scavando più a fondo, scopriamo

che il Sol Levante ha varcato i

confini del continente, come ci

dice il nostro intervistato: “sa

Sakura Cafè in tinte natalizie

shita Katsuragi e la Vicepresidentessa

Azmaria Durange!

Domani, martedì 18 a Yamate dalle 20:30 la

Paradise Kiss sfilerà la futura linea estiva

2013, progettati dai suoi rinominati stilisti.

Giovedì 20 invece è il turno dell’AtE Stu-

dios, che dalle 20:30 esibirà lo spettacolo

teatrale “A Christmas Carol”.

Venerdì 21 al Brezen Irish Bar, dalle 21:00,

ci regalerà il loro natale irlandese! Fatta di

gare di bevute e di resistenza, un torneo di

Dama Birraia, braccio di ferro e tanto

altro, dove i premi non mancheranno!

Sabato 22 vi sarà il Kurisumasu Gak-

ko nel cortile dell’ISL dalle 21:30,

dove tra balli, falò e spettacoli piro-tecnici si esalterà il romanticismo di

tutte le giovani coppie!

Domenica 23 invece per tutta la Pre-fettura vi sarà la Festa dell’Imperato-

re, dalle 18:00, dove nessun Giappo-

nese non potrà mai mancare!

-Servizio a cura di Yamato Yoshitaka-

Questa settimana sarà ancora più ricca di

emozioni, ogni giorno sarà unico per il resto del mese conclusivo, ebbene, ad

eccezione del mercoledì avrete un’agenda

piena!

Stasera dalle 21:00 al Saikeien Garden di

Yokohama sarà allestita un palco per

l’esecuzione natalizia a tema classica organizzata dalla Sakurambo no Yume, il

cui ricavato andrà devoluto per benefi-

cenza!. Si prospetta la presenza di Yama-

Anticipazioni della Settimana

Page 6: KT 25, lunedì 17 dicembre 2012

P A G I N A 6 A N N O I , N U M E R O X X V - ¥ 1 5 0

Kanagawa, Odowara, KT Building

Kanagawa, Kamakura, Zaimokuza

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