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Bollettino del Rotary Club "Sesto Milium - Centenario" (Novembre 2011)
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Bollettino n. 3 del Rotary Club Sesto Milium Centenario - Distretto 2040
7 novembre 2011 Anno Rotariano 2011/2012
Carissimi soci,
devo innanzi tutto dare un piccolo consiglio ai
presidenti che mi seguiranno: cercatevi un
ghost writer! Uno scrittore, uno abile con gli ar-
ticoli, uno che vi possa dare una mano e scri-
vere l‟articoletto, la lettera, la nota, senza
problemi e senza difficoltà! Io, lo confesso, ini-
zio ad avere qualche stress, ed ovviamente
questo stress si riversa anche su quelle povere
redattrici della bacheca che non riescono ad
avere mai il materiale quando lo chiedono e
quando serve. Per poter scrivere qualche riga con un senso compiuto io ci devo
pensare e ripensare e rimuginare e, solo dopo qualche ripensamento, qualche vaga
idea, riesco a mettere insieme gli spunti per scrivere. Ma di solito arrivo tardi o al
limite, che è anche un atteggiamento tipico degli architetti. I progetti, le relazioni
o qualsiasi altra cosa sia da presentare al mattino, di solito, lo si finisce la notte
prima! Perché solo sotto pressione riusciamo a dare il meglio (o il peggio… ) di noi
stessi.
E questo in qualche modo rappresenta la mia professionalità al servizio del Ro-
tary.
E giustamente qualcuno di voi potrebbe obiettare.
E probabilmente avrebbe anche ragione.
Ma come introdurre il tema del mese di ottobre se non confrontandomi con quello
che meglio conosco?
Il Rotary ci spinge a dare peso alla professionalità di ogni componente
l‟Associazione, ad avere nel Club diverse componenti professionali perché il con-
fronto tra diverse esperienze porta alla crescita culturale ed umana dei soci. Ma
anche perché la professionalità al servizio degli ideali e del servire rotariano con-
tribuisce alla costruzione della pace nelle piccole comunità come nelle grandi im-
prese.
A dimostrazione di ciò basti pensare alla nostra ultima conviviale, dove, grazie al-
la professionalità del nostro professor Biava affiancata alla esperienza diretta di
Chantal Borgonovo, abbiamo potuto confrontarci a diversi livelli con la proble-
matica della Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Ma quanti nostri soci continuamente, e senza che se ne abbia notizia diretta, por-
tano la loro esperienza al servizio dell‟associazione? Sicuramente più di quanti
pensiamo e altrettanto sicuramente ne saranno ripagati, non certo in moneta so-
nante, ma in stima, riconoscenza e riconoscimenti.
La Bacheca del
Sesto Milium
PRESIDENTE Marina Rasnesi E-mail: [email protected] VICE PRESIDENTE Matteo Tiberi E-mail: [email protected] SEGRETARIO Ming San Hu E-mail: [email protected] PREFETTO Davide Pirovano E-mail: [email protected] TESORIERE Dario Corbetta E-mail: [email protected] ROTARY FOUNDATION Alberto Ceppi E-mail: [email protected] INCOMING PRESIDENT Matteo Tiberi E-mail: [email protected] PAST PRESIDENT Federico Santini E-mail: [email protected] SITO INTERNET www.rotarysestomilium.it SEDE: Grand Hotel Barone di Sassj - Sesto S.G REDAZIONE de „LA BACHECA‟: Giovanna Maria Piazzalunga E-mail: [email protected]
Annapaola Pozzi E-mail: [email protected]
La lettera del Presidente:
Gli appuntamenti del club
E quelli del Distretto
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Ma la professionalità ha anche a vedere con l‟etica e con la morale. Sono richiami
continui passando per i codici deontologici delle professioni fino a giungere alle
prassi consolidate e alla buona educazione.
Mi sono interrogata spesso su questi temi, etica e morale, anche alla luce di quello
che si legge nelle cronache quotidiane del nostro Paese. Credo che il Rotary rac-
colga quanto di meglio la società italiana possa esprimere e i riconoscimenti rice-
vuti siano la dimostrazione di quanto possano essere incisivi sulle diverse comuni-
tà locali o internazionali, gli scopi e gli obiettivi dei Rotary.
Ps. Se qualcuno ha voglia di prestarsi come ghost writer sono aperte le selezioni!
Marina Rasnesi
Martedì 08 novembre: Grand Hotel Barone de Sassj
ore 20.00 APERITIVO
ore 20.30 Cena
Assemblea Ordinaria dei soci
Martedì 22 ottobre: : Grand Hotel Barone de Sassj
ore 20.00 APERITIVO
ore 20.30 Cena
Conviviale con signore – Relatore: Dott.ssa Elena Boriani
DAL DISTRETTO:
Dal 1°novembre al 14 dicembre 2011
Concorso Montblanc
Per informazioni, consultare il sito www.lasolidarietanonmente.it
Sabato 19 novembre – ore 20.30
Seminario Rotary Foundation con il Distretto 20150
Antico Borgo Certosa – Viale Certosa – Certosa di Pavia
Mercoledì 30 novembre 2011 – ore 20
Serata di Burraco - Gara sportiva a coppie - Gara di Partecipazione
Ristorante “IL CAVALIERE” in via Mazzini, Paderno Dugnano
La partecipazione è gratuita per gli aderenti alle Rotariadi e di 20 euro per gli esterni
Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il 28 novembre
e comunicate a Marisa Scotti (tel/fax. 039 321367 - e-mail [email protected])
Giovedì 1° dicembre – ore 20.15
Concerto ‘La musica è vita’ – 12° concorso riservato agli allievi della Scuola Musicale di
Milano
Scuola Militare Teulié – Corso Italia, 58 – Milano
EVENTI CONSIGLIATI
Venerdì 11 novembre, ore 21.00
Concerto Benefico di Rex Foster
Villa Mariani, Via Buttafava, 54 – Casatenovo (LC)
I prossimi appuntamenti per i soci del Sesto Milium
Gli appuntamenti del club
E quelli del Distretto
Gli appuntamenti del Club
quelli del Distretto
e altri eventi consi-gliati
La vera mission delle Rotariadi è ritrovarsi per costruire insieme e per sostenere pro-getti
3
Il Rotary Club SESTO MILIUM - CENTENARIO con il patrocinio della Città
di Sesto San Giovanni, bandisce un concorso per l‟assegnazione di
sei Premi di Laurea, per complessivi euro 3000,00 così suddivisi: un premio di euro
500,00 sponsorizzato dal Rotary Club Sesto Milium Centenario
un premio di euro 500,00 sponsorizzato dalla Associazione Italiana Sclerosi
Laterale Amiotrofica (S.L.A.)
un premio di euro 500,00 sponsorizzato dalla Fondazione Stefano Borgonovo
un premio di euro 500,00 sponsorizzato dal Banco Desio
un premio di euro 500,00 sponsorizzato da DSM Fisioterapia
un premio di euro 500,00 sponsorizzato da Interlem
da attribuire all’autore o agli autori di Tesi di Laurea o dottorato o equivalente soste-
nute presso Università, Centri di Ricerca (o equivalenti) Italiani e aventi per oggetto la
complessa malattia della Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Bando di concorso ed ulteriori informazioni:
www.rotarysestomilium.it/premiosla.html
Il nostro impegno contro la SLA
Auguri di Compleanno
Gli appuntamenti del club
E quelli del Distretto
Mery Azman: 13 novembre
Mauro Sola: 16 novembre
Visitatori Rotariani e Rotaractiani
Gli appuntamenti del club
E quelli del Distretto
Lorenzo Barbone, Rotary Roma Sud Est (conviviale del 25 ottobre)
Giuseppe Viganò, Rotary Milano (conviviale del 25 ottobre)
Lia Marcoccio, Rotaract Catania Quattro Canti Centenario (conviviale
dell‟11 ottobre)
Lucia Barrucco, Rotaract Milano Duomo (conviviali dell‟11 e del 25 ot-
tobre)
Il nostro impegno contro la SLA
Gli auguri di comple-anno
I visitatori dagli altri Club Rotary e Rota-ract
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1954: Federico Fellini termina di girare La
strada, il film che, grazie all'Oscar del '57, gli
darà finalmente notorietà internazionale.
Con quest'opera inizia anche il cammino
trionfale di un altro successo mondiale:
quello della sua colonna sonora, composta
dal quaranta-quattrenne compositore Nino
Rota (1911-1979). Già apprezzato autore di
musica da film per numerose produzioni ita-
liane (Camerini, Soldati, De Filippo, Moni-
celli...) ed estere, Rota si trova a collaborare
per la terza volta con un artista geniale che
non "sopporta" la musica; troppo visceral-
mente coinvolgente, troppo "immagine so-
nora" di una perfezione realizzata, nella
quale il giovane regista si sentiva mancare l'aria. Un sodalizio improbabile, e
un'amicizia, che non termineranno più.
L'immagine di un Nino Rota straordinario autore di colonne sonore si è pro-
gressivamente affermata nella cultura popolare per uno di quei processi di
semplificazione che - a volte - finiscono
per generare una caricatura più che un ve-
ro ritratto. La realtà è, invece, quella di
un compositore di altissimo livello che let-
teralmente "viveva nella musica", autore
di un amplissimo repertorio sinfonico, ca-
meristico e operistico. Un autore che "a-
veva gli studi", ma che non si sentiva de-
gradato nell'occuparsi di una produzione
televisiva come quella de "Il giornalino di
Gian Burrasca" (quanti di noi non cantic-
chiano ancora "Viva la pappa-pappa, col
po-po-po-po-po-po-pomodoro!"?).
Fin qui, nient'altro che un riassuntino di una carriera eccellente.
C'è, tuttavia, qualcosa che rende il Nino Rota cinematografico un fenomeno
artistico unico, esorbitante dalla sfera della pur necessaria abilità professio-
nale. E il film La strada è, in questo senso, paradigmatico. In esso - ma anche
in molti altri (Il Padrino di Coppola sopra a tutti) - la musica non si limita ad
assecondare lo svolgimento della storia pigiando i tasti giusti nel cuore dello
spettatore. Piuttosto, crea un secondo, invisibile palcoscenico sul quale si
svolge - con chiarezza assolutamente persuasiva - la storia parallela delle re-
lazioni taciute, o inconsapevoli, tra i cuori e le menti dei personaggi. Così il
suono della tromba del Matto (meglio, la melodia che per essa Rota aveva
creato) ci trasporta in un mondo di misericordia e libertà che è l'esatto oppo-
sto dello squallido scenario nel quale si consuma la triste vicenda di Zampanò
e Gelsomina. E lo stesso suono, alla fine, rivelerà inaspettatamente la possibi-
lità che Zampanò sia più che un rozzo animale; un essere irriducibilmente
Il sodalizio artistico tra Rota e Fellini
L'immagine di un Nino Rota straordinario au-tore di colonne sonore si è progressivamente affermata nella cultura popolare. La realtà è, invece, quella di un compositore di altissi-mo livello che lette-ralmente "viveva nella musica", autore di un amplissimo repertorio sinfonico, cameristico e operistico.
Spazio alla musica del Sesto Milium: Gelsomina on the road
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umano, in fondo, e per questo titolare di dignità, ma anche di colpa. Un picco-
lo esempio, questo, di come la musica di Rota abbia tutte le caratteristiche del-
la vera Arte e non semplicemente di un alto artigianato. Forse questo è il se-
greto che ha fatto durare tanto a lungo il sodalizio con Fellini; la coscienza di
un rapporto creativo, in fondo, "alla pari".
Oggi, in occasione del centenario della nascita di Rota, si riapre il sipario sul
resto della sua produzione: la sua opera più popolare, "Il cappello di paglia di
Firenze", andrà in scena più volte in vari teatri europei nel corso delle stagioni
2011-2012 e le sue Sinfonie avranno nuove incisioni discografiche. Questo ren-
derà certamente giustizia alla componente meno "popolare" dell'Autore, ma
nulla potrà aggiungere alla pienezza di significato che Rota ha già saputo in-
fondere anche nella più semplice pagina che ha voluto dedicare al cinema. For-
se il giudizio popolare - una volta tanto - ha davvero centrato l'obiettivo.
Umberto Bombardelli
“Spazio alla musica”, l'atteso appuntamento mensile sulla nostra Bacheca con il
Maestro Umberto Bombardelli è giunto al 50° articolo, ed è l'occasione per rivol-
gere un caloroso ringraziamento al nostro prestigioso socio onorario a nome dei
soci del Club.
Il suo modo coltissimo e insieme originale di “raccontare” la musica ci porta o-
gni volta a scoprire un mondo straordinario, a cogliere con entusiasmo aspetti
sorprendenti dei brani musicali, degli strumenti, dei compositori e della loro vi-
ta, a condividere emozioni inaspettate.
L'analisi di Bombardelli ci arricchisce, la sua
preparazione e altissima professionalità, doti
quasi nascoste dal suo modo riservato di por-
si, sono preziose per il nostro Club.
Chi è Umberto Bombardelli? Rispondere che
è un noto musicista contemporaneo è un po'
generico... Forse nel Club non tutti sanno
che nel 1979 si è laureato in Economia delle
Aziende Industriali presso l‟Università Boc-
coni di Milano, ma l'amore per la musica lo
ha portato a scegliere la professione artistica.
Nato a Milano nel 1954, ha studiato Organo,
Direzione di Coro e Canto Gregoriano presso il Pontificio Istituto Ambrosiano di
Musica Sacra. Si è quindi diplomato in Organo e Composizione Organistica pres-
so il Conservatorio "G. Verdi" di Milano sotto la guida di L. Benedetti. Ha stu-
diato Composizione con Pippo Molino e Niccolò Castiglioni. Ha inoltre seguito
corsi di Composizione Informatica con i docenti del Centro di Sonologia Compu-
tazionale (CSC) dell' Università di Padova.
Oggi Umberto Bombardelli è un compositore di altissimo livello, premiato e
segnalato in importanti concorsi nazionali e internazionali. Sue composizioni
sono state eseguite in Italia e all' estero (Russia, Finlandia, Francia, Messico,
Australia, Olanda, Svezia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera).
I suoi lavori sono stati trasmessi dalla RAI e da Radio Vaticana, ed è stato più
volte ospite in trasmissioni radiofoniche a lui dedicate.
Svolge attività musicologica e ha tenuto seminari di composizione all'estero, ha
inoltre svolto compiti di direzione artistica. Dal 1993 al 2000 è stato direttore
artistico della Civica Scuola di Musica di Cinisello Balsamo (MI); sempre nel
Umberto Bombardelli con Giorgio Gaslini (compositore e jazzman) in occasione del primo concerto di Musi-ca&Musiche 2005, rasse-gna di concerti con guida all'ascolto di cui Bombar-delli è ideatore e curatore, concerti organizzati presso l'Accademia Musicale Mar-ziali di Seveso da Giusep-pe Cassina, Presidente dell'Accademia e nostro socio.
Umberto Bombardelli
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1993 è stato insignito del titolo di Professore Onorario dal Conservatorio di
Stato "M.I.Glinka" di Novosibirsk (Russia).
Le sue composizioni sono pubblicate da Rugginenti Editore (Milano), Ricordi
(Milano), Edipan (Roma), Flautando (Karlsruhe), Carisch (Milano), AB Editore
– Milano, Sconfinarte - Milano.
L'ultimo CD di Bombardelli, uscito in questi giorni è “SEVEN COLOURS” -
ABEDITORE – raggruppa dieci suoi brani di musica da camera composti fra il
1998 al 2010.
E' un grande onore, oltre che un grande piacere, avere Umberto fra noi! Fra le
attività future del club potremmo prevedere una “raccolta” di questi suoi
preziosi appuntamenti dedicati alla musica.
Invitiamo a visitare il suo sito internet:
http://www.umbertobombardelli.info/index.php
Alberto Ceppi
„Qualsiasi cosa buona vale la pena di essere
fatta‟: questo il principio ispiratore della vi-
ta di Don Paolo Pupillo, sacerdote e mis-
sionario in Zambia, uno dei Paesi più pove-
ri del mondo.
Nel corso della conviviale dell‟11 ottobre
abbiamo avuto la fortuna di ascoltare di-
rettamente dalla voce di Don Paolo la sua
esperienza in un mondo così lontano e di-
verso dal nostro, dove sono estremamente
carenti non solo le risorse economiche, ma
anche, e soprattutto, la forza e la proget-
tualità per sfruttare le poche esistenti e crearne di nuove. Dall‟idea di aiutare la
popolazione locale non solo nell‟immediato, ma anche e soprattutto nel futuro,
secondo l‟antico proverbio „a chi ha fame non regalare un pesce, ma insegna a pe-
scare’, è nata l‟Associazione Onlus „Ali d‟Aquila‟, della quale ci hanno parlato,
oltre allo stesso Don Paolo, anche la sorella Elisabetta, fondatrice e attivista
dell‟Associazione.
Nata nel 2008 per opera dei giovani delle parrocchie di Peschiera Borromeo e
Castelletto di Senago, luoghi di nascita e attività pastorale di don Paolo Pupillo,
L‟Associazione non ha alcun fine di lucro, ma si pone l‟obiettivo di diffondere lo
spirito e l‟opera educativa di Paolo Briani (caro amico di Don Paolo, scomparso
prematuramente a soli 33 anni), mantenendo vivo il suo esempio di uomo di fe-
de. In quest‟ottica, l‟Associazione è già riuscita ad avviare all‟interno di Siavon-
ga (parrocchia nel sud dello Zambia, dove vive e opera don Paolo Pupillo) ben
quattro importanti progetti di attività lavorative: una lavanderia, una libreria,
un‟attività di coltivazione del terreno e una squadra di muratori. Tutti e quattro
tali progetti sono destinati a diventare auto-sostenibili nell‟arco di 2-3 anni, ov-
vero in grado di autofinanziarsi, garantendo un lavoro stabile a coloro che vi o-
perano all‟interno. Questo è, infatti, il solo modo in cui si può riuscire a ridare
“Qualsiasi cosa buona vale la pena di essere fatta” (Don Paolo Pupillo, sacerdote e missionario in Zambia)
Conviviale dell‟11 ottobre 2011: incontro con l‟Associazione Ali d‟Aquila ONLUS
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una speranza ai giovani zambiani, facendo loro toccare con mano la possibilità
di crearsi una prospettiva lavorativa durevole nel futuro, combattendo così un
atteggiamento arrendevole e passivo, profondamente radicato nella popolazione
locale anche grazie allo sfruttamento e alla speculazione di molti imprenditori
stranieri.
Di ogni progetto avviato, Elisabetta ci
ha illustrato con chiarezza e dettaglio
lo stato di realizzazione e gli interventi
ancora da porre in essere. Per maggiori
informazioni su queste importanti ed
entusiasmanti iniziative, nonché per
chi volesse fornire il proprio contribu-
to, invito tutti a consultare il sito
dell‟Associazione www.alidaquila.com.
Concludo rivolgendo a tutti l‟invito di
don Paolo Pupillo, ovvero quello di:
“stare su ali d’aquila, farvi trasportare
in alto e poi scendere in picchiata nei problemi profondi per condividerli, farli di-
ventare anche i nostri e camminare in comunione ascoltando l’insegnamento di Di-
o”.
Giovanna Piazzalunga
Mercoledì 19 ottobre ho partecipato all‟assemblea dell‟associazione „Amici del
Cam‟. Si sono succedute diverse relazioni dal Presidente Renato Ranghieri, alla
dottoressa Monica Frediani Procuratore della Repubblica del Tribunale dei
Minori di Milano.
Ho avuto modo di apprezzare il lavoro dell‟Associazione grazie alla relazione
alla conviviale dello scorso anno dell‟ottima Rita Pizzagalli, ma in
quest‟occasione ho avuto modo, grazie alla relazione della dottoressa Frediani,
di capire fino in fondo l‟importanza del lavoro dei volontari, del loro costante
impegno e dell‟impressionante mole di lavoro che i volontari compiono.
La loro dedizione e il loro impegno permettono di seguire ogni anno circa 600
minori in difficoltà offrendo loro borse di studio, borse lavoro, sistemazioni ac-
coglienti e consone. Dobbiamo prestare molta attenzione a quando parliamo di
disagio giovanile e minori in difficoltà, non sono semplici casi di bullismo o
qualche “lite violenta” tra ragazzi. Per minori in difficoltà presso il Tribunale
di Milano, si intende ragazzi che ben prima della loro maggiore età hanno pro-
vato la tragica esperienza dell‟abbandono familiare, il carcere minorile o la co-
munità di recupero per problemi di droga. Minori che non hanno avuto la for-
tuna di una famiglia amorevole alle spalle. Per questo spero e mi auguro che il
nostro club continui a sponsorizzare l‟associazione degli Amici del Cam anche
nei prossimi anni perché grazie anche a quel piccolo contributo il Cam può ero-
gare borse di studio, borse di lavoro o corsi di formazione per gli insegnanti .
Grazie all‟appoggio di Rita Pizzagalli e del nostro Governatore Ettore Roche
quest‟anno il contributo che il nostro Club potrà erogare diventerà un progetto
per un corso di formazione per la scuola primaria con una sovvenzione distret-
tuale semplificata. Entro il 15/01/2012 presenteremo il progetto per la richiesta
della sovvenzione.
Assemblea dell‟Associazione „Amici del Cam‟
Assemblea dell‟Associazione „Amici del Cam‟
“stare su ali d‟aquila, farvi trasportare in alto e poi scendere in pic-chiata nei problemi pro-fondi per condividerli, farli diventare anche i nostri e camminare in comunione ascoltando l‟insegnamento di Dio” (Don Paolo Pupillo, sa-cerdote e missionario in Zambia)
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La documentazione a corredo dell‟assemblea e dei progetti dell‟associazione de-
gli amici del Cam sono a disposizione di tutti soci interessati.
Marina Rasnesi
In questo mese di ottobre ho avuto la fortuna di partecipare all‟Institute 2011,
che si è tenuto a Milano nel week end del 15 e 16 uu.ss. All‟Institute hanno parte-
cipato più di 400 delegati da tutta Europa. E‟ stata una splendida esperienza,
formativa e interessante.
Sicuramente uno degli interventi che più hanno avuto peso è stato quello di
Louis V. Giay, incentrato sul nuovo ruolo della filantropia benefica, come lui
l‟ha definita. Con l‟ingresso della Fondazione di Bill e Melinda Gates nel mondo
del terzo settore è stata impressa una nuova modalità di valutazione e di esecu-
zione degli interventi filantropici in tutto il mondo, facendo maggiore attenzio-
ne al tipo di intervento e all‟obbiettivo che si vuole raggiungere.
L‟affiancamento della Fondazione Gates al progetto End Polio Now permetterà
sicuramente di raggiungere con maggior rapidità gli obiettivi prefissati.
La testimonianza del giovane lituano che 6 anni fa partecipò alla borsa di stu-
dio Rotary per la pace a Parigi, ha conquistato tutti i delegati presenti in sala.
Attualmente lavora nello staff del Presidente della Comunità Europea con dele-
ga all‟Europa dell‟Est. Un giovane uomo con un carisma eccezionale che ha, an-
cora una volta, dimostrato la bontà e l‟importanza dell‟impegno Rotary per la
pace. Ha ribadito come, dopo aver vissuto l‟esperienza dell‟indipendenza della
Lituania nel 1991 dalla piazza in cui vennero fermati dalla popolazione i tank
sovietici ha imparato a considerare le crisi come opportunità per crescere, per
conoscere e ritrovare i bisogni primari per sapere chi siamo, ma anche per uscire
più forti e più uniti.
Molti presenti hanno pensato che presto lo vedremo con una qualche carica ro-
tariana internazionale di alto livello e molte delle presenti hanno sperato di
coinvolgerlo nel proprio Club. A favore della parte femminile del nostro Club
posso dire che, con una faccia tosta che non mi riconosco, sono andata ad invi-
tarlo a partecipare ad una nostra conviviale nel prossimo futuro!
R = RESPECT
O = OPENESS
T = TRUST
A = AWARENESS
R = RENEWAL
Y = YOUTHFULLNESS
Vorrei in questo occasione ringraziare i soci del nostro Club che hanno dato il
loro tempo e la loro disponibilità all‟organizzazione della kermesse, penso a Mat-
teo e Mirela Tiberi, alla efficientissima Stefania Vangeli alla reception, grazie alla
sua professionalità e alla sua bravura. Ma vorrei ringraziare anche gli amici del
nostro Club che li hanno affiancati: Max Papa, Lucia e Marco Mott.
Marina Rasnesi
Institute 2011
Institute 2011
9
Alberto Ceppi ha par-
tecipato con una serie
di opere, nuove e appo-
sitamente realizzate,
alla singolare mostra
collettiva “SO-STA-
RE”, svoltasi presso
Palazzo Terragni a Lis-
sone.
La mostra, a cura dello
scenografo Gianmario
Mazzola e del Circolo
Culturale Don Berna-
sconi, ha ospitato una
serie di installazioni
grafiche per affrontare, attraverso l‟esposizione delle opere degli artisti, il tema
delle moderne tecnologie di comunicazione e delle attuali modalità di relazione.
Ogni installazione grafica rimanda a „facebook‟, reinterpretato in „artbook‟: su di un
grande sfondo bianco si trova il motore di ricerca „so-stare‟, la foto dell‟artista, la
sua bacheca, i suoi amici (ovvero coloro che hanno avuto un ruolo importante nel-
la vita dell‟artista), la presentazione di quest‟ultimo, con il curriculum e la cita-
zione preferita, ma soprattutto le realizzazioni artistiche, che sostituiscono le im-
magini di facebook.
La mostra, inaugurata Sabato 8 ottobre, è stata presentata dal critico Prof. Lilia-
na Casiraghi, la quale ha spiegato che il titolo della mostra „SO-STARE‟ ha un
duplice significato: „So-stare al passo con i tempi‟, ma anche „sostare per comuni-
care con l‟altro‟. Il critico d‟arte ha, inoltre, ricordato la figura del grande archi-
tetto Giuseppe Terragni, nato a Meda, escluso dalla critica del suo tempo, di cui
Lissone conserva il bellissimo palazzo da lui realizzato tra il 1938 e il 1940, cornice
della singolare mostra. Con grande competenza e sensibilità Liliana Casiraghi ha
citato, inoltre, le opere esposte di Biscaldi, Brivio, Ceppi, Epifania, Galletti, Maz-
zola, Perego, Salerno, Sanvito.
Commentando le opere di Alberto Ceppi, in particolare, ha ricordato che l'arte è
frutto di riflessioni... "Ceppi scandaglia dentro il metodo dell'immagine, i
pixel che vediamo sono un insieme di mosaici, ma Ceppi non dimentica il
romanticismo: occorre fermarsi a contemplare la luna a contemplare un
albero... alta scultura e grande novità."
La Redazione
ALBERTO CEPPI espone a SO-STARE Relazioni Umane e Tecnologia – Palazzo Terragni - Lissone
“Occorre fermarsi a contemplare la luna, a contemplare un albero …. Alta scultura e grande novità” (A. Ceppi)
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La conviviale che si è tenuta Martedì
25 ottobre ha visto come ospite e re-
latore la Sig.ra Chantal Borgonovo,
moglie del famoso calciatore Stefano
Borgonovo, da anni colpito da Scle-
rosi Laterale Amiotrofica (“SLA”), e
Presidente della fondazione a lui de-
dicata per aiutare la ricerca medica
su questa malattia, ancora senza cu-
ra. La Sig.ra Chantal, intervenuta
alla serata accompagnata dalla figlia
Alessandra, è stata ed è tuttora una entusiasta sostenitrice del progetto del
nostro Club legato alle tesi di laurea sulla SLA.
La sua relazione ha costituito un momento davvero toccante e ci ha dato
l'opportunità di assumere maggiore consapevolezza di questa malattia e delle
pesantissime problematiche che essa comporta per il malato ed i suoi familia-
ri.
La Sig.ra Chantal e la figlia Alessandra si sono mostrate donne eccezionali:
hanno colpito di loro la grande determinazione, forza d'animo e generosità.
Un ringraziamento va anche al nostro socio, Piermario Biava, il quale ha
fornito con chiarezza e semplicità alcune informazioni scientifiche sulla ma-
lattia.
Durante la serata ha fatto inoltre ingresso nel Club il nuovo socio, il nostro
amico Giovanni Formenti, al quale formuliamo il più caloroso benvenuto.
Daniele Giombini
A pochi chilometri da Tori-
no, arroccato su una collina,
sorge il Castello di Masino
che da secoli domina la va-
sta e verdeggiante pianura
del canavese.
La sua edificazione risale
all‟XI secolo su commissio-
ne della prestigiosa famiglia
Valperga, diretta discenden-
te della dinastia di Re Ar-
duino, eletto nel 1002 da un gruppo di vassalli primo Re d‟Italia, le cui spo-
glie sono conservate all‟interno della cappella gentilizia del castello.
Conviviale del 25 ottobre: incontro con Chantal Borgonovo, pre-sidente della fondazione Borgonovo contro la SLA
la Sig.ra Chantal Bor-gonovo, moglie del famoso calciatore Stefano Borgonovo, riceve l‟omaggio del nostro Club.
Luoghi da Scoprire
Il Castello di Masino (TO)
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Nella seconda metà del Quattrocento, a causa dei contrasti con i Savoia, poi nel
Cinquecento a opera dei Francesi e ancora nel Seicento con gli Spagnoli, il ca-
stello fu assediato e danneggiato gravemente. Ogni volta, attraverso le successi-
ve ricostruzioni, sono state apportate all‟edificio profonde trasformazioni.
Tuttavia, furono soprattutto gli interventi avvenuti intorno al 1780, voluti da
Carlo Francesco, Viceré di Sardegna, e da suo fratello, il grande illuminista
Tommaso Valperga, a dare al castello l‟impronta attuale.
Questa reggia antica è immersa in un grande e lussureggiante parco che circonda
per intero la rocca e si estende per diversi ettari di terreno. Il giardino è solcato
da una strada che percorre per intero diversi boschetti per condurre fino alla vi-
cina località di Strambino.
Le sale interne del castello sono magnificamente decorate e arredate con gli stili
più diversi. In particolare, si devono segnalare: il Salone degli Stemmi e il Salone
degli Antenati che esaltano la genealogia della famiglia dei Valperga, la Sala del-
la Musica che è un‟importante espressione della cultura figurativa lombarda, la
raffinata Sala del Bigliardo, la grande biblioteca della colta famiglia aristocrati-
ca e, soprattutto, lo splendido salone dedicato ai Savoia, ovvero a Vittorio A-
medeo II e alla consorte Anna d‟Orleans, il cui soffitto è solennemente ornato
dagli stemmi nobiliari che illustrano le origini della famiglia reale.
In quest‟ultima sala le pareti, in origine abbellite da una serie di affreschi che il-
lustravano le province del regno sabaudo, sono oggi ricoperte da uno strato di
calce sulle quali è stata riposta, probabilmente nell‟Ottocento, una collezione di
ritratti di personaggi legati alla corte sabauda e di “belle donne”, secondo il gu-
sto aristocratico francese del „600.
Altrettanto suggestivo è l‟appartamento di Madama Reale, così chiamato per la
lunga permanenza di Giovanna Battista di Savoia Nemours. La stanza da letto
è un vero gioiello per gli affreschi e per il raffinatissimo letto a baldacchino.
Nel 1988, il Castello di Masino è stato acquistato dal FAI che, da allora, con e-
strema cura, ne segue il restauro e la manutenzione. Dal 1989 la dimora è aperta
al pubblico.
Marco Ganassini
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BAGNA CAUDA PIEMONTESE (di Federica Bertoldo)
Ingredienti e dosi per 4 persone:
275 g di olio di oliva**
240 g di acciughe sotto sale
4 teste d'aglio***
3 dl di latte
Preparazione
Sfilettare le acciughe e dissalare i filetti, se sono filetti sott'olio scolare bene l'o-
lio.
Lavarli e pestarli in poltiglia in un mortaio.
Tritare finemente l'aglio e farlo marinare per un paio d'ore nel latte
Far sciogliere l'olio e il burro in un tegame in terracotta, aggiungere la poltiglia
d'acciughe e a fuoco basso farla incorporare.
Unirvi il trito d'aglio ben sgocciolato dal latte e continuare la cottura, sempre a
fuoco basso, per una ventina di minuti mescolando di tanto in tanto.
Nel mezzo del tavolo mettere una piastra elettrica o un fornelletto con scaldino
sotto; mettere sopra il tegame con la bagna cauda (deve essere mantenuta ben
calda durante tutto il pasto).
Sistemare al centro del tavolo anche la terrina con i pezzi di cardi e di peperoni,
di cipollotti freschi, di carote tagliate orizzontalmente, di indivia, di cavolo ta-
gliato fine, e di altre verdure a piacere.
Come mangiarla
Con un pezzo di pane nella mano sinistra si prende uno per volta con lo speciale
forchettino un pezzo verdura, si asciuga con la salvietta, si immerge nel tegame
e si intinge a fondo nella bagna cauda.
Accompagnare il piatto con vino rosso piemontese (Barolo, Barbaresco).
La parte finale dell‟intingolo è tradizione che venga consumata rompendo den-
tro delle uova e strapazzandole.
LA CUCINA DEL CLUB
LA CUCINA DEL CLUB Ricette di cucina tratte dal libro della nostra socia Adriana Albini ‘La Salute in Tavola’. LATTE: Il latte è uno degli alimenti più com-pleti e nutrienti e le sue numerose proprietà so-no note fin dai tempi an-tichi. E’ ricco di calcio e vita-mina D, di vitamine del gruppo B e A e contiene tutti gli aminoacidi che servono al nostro orga-nismo per rimanere in buona salute. Particolare importanza assume la notevole quantità di cal-cio presente in questa bevanda, facile da as-sorbire e ben utilizzabile dal nostro organismo.
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Gentili Socie e Cari Soci,
come avrete visto all'interno dell'ultima
lettera del nostro Governatore, Ettore Ro-
che, il mese di novembre è dedicato alla
promozione della Rotary Foundation e dei
suoi molteplici programmi/attività. A que-
sto proposito, nella striscia di questo mese,
mi è sembrato opportuno inserire un afori-
sma che ci ricordi l'importanza della continuità delle azioni, come testimo-
niato dal successo del programma pluriennale „Polioplus‟.
Buona lettura!
Ming San Hu
"L'aiuto prestato ai deboli non val tan-to quanto il sostentarli dipoi."
(William Shakespeare)
LA STRISCIA DI MING
LA STRISCIA DI MING