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La coarticolazione

La coarticolazione. Analizzare i suoni come se fossero prodotti in isolamento ed in maniera statica e unastrazione (necessaria per la descrizione iniziale

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La coarticolazione

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• Analizzare i suoni come se fossero prodotti in isolamento ed in maniera statica e’ un’astrazione (necessaria per la descrizione iniziale dell’articolazione dei suoni)

• In realta’, i suoni non sono entita’ statiche che si susseguono in sequenza

La ‘vera’ produzione dei suoni…

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La produzione dei suoni

• Produrre una sillaba richiede solo circa un quinto di secondo.

• Mentre parliamo muoviamo le labbra, la lingua e la mandibola molto rapidamente

• Il cervello coordina I movimenti delle labbra, della lingua e della mandibola in modo molto accurato, al punto che i movimenti necessari per ogni vocale e consonante sono prodotti simultaneamente.

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L’articolazione e’ dinamica

• Gli articolatori che sono coinvolti nella produzione dei suoni funzionano secondo schemi temporali precisi (si pensi alle occlusive)

• Nell’elocuzione (anche di una sola parola), i gesti articolatori coinvolti nella produzione di sequenze di suoni devono essere coordinati (per es., l’apertura e chiusura del velo nella produzione di [mensa]

• Per l’inerzia degli articolatori, i gesti per suoni diversi si sovrappongono

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La coarticolazione

• Questo fenomeno e’ noto come coarticolazione

• Per effetto della coarticolazione, ogni suono e’ modificato dal suono che precede e segue

• I suoni possono essere coarticolati all’interno e tra i confini di parola.

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La coarticolazione? (2)

• Questo fenomeno e’ noto come coarticolazione

• Per effetto della coarticolazione, ogni suono e’ modificato dal suono che precede e segue

• I suoni possono essere coarticolati all’interno e tra i confini di parola.

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La coarticolazione? (3)

• La coarticolazione assicura che la produzione dei suoni sia continuativa e senza interruzioni.

• Nello stesso tempo diffonde l’informazione acustica ed aiuta l’ascoltatore a capire cio’ che viene detto

• La coarticolazione e’ quindi una parte importante del codice linguistico che ci aiuta a comunicare 5 sillabe la secondo.

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Pensiamo ad un esempio

• Nella produzione di [s] nelle sequenze di [s] + vocale, le labbra sono:– arrotondate in anticipazione di [u] in [su]– appiattite in anticipazione di [i] in [si] – in posizione intermedia in anticipazione di

[a] in [sa]

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Un esempio di studi della coarticolazione

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Cos’e’ il palatografo

Il palatografo viene utilizzato negli studi sulla coarticolazione

Il contatto della lingua con il palato attiva gli elettrodi sul palatografo

Il numero e la posizione degli elettrodi attivati nel parlato mi permette di vedere come e dove avviene l’articolazione per la sequenza in esame

http://www.humnet.ucla.edu/humnet/linguistics/faciliti/facilities/physiology/epg.html#3D

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Analisi dei dati ottenuti con il palatografo

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Un esempio di coarticolazione vista per mezzo del palatografo (dal Francese)

http://www.humnet.ucla.edu/humnet/linguistics/faciliti/facilities/physiology/epg.html#3D

•Ui   = Utterance-initial,•IPi  = Intonational Phrase-initial (= Ui-medial)•APi = Accentual Phrase-initial (= IP-medial)•Wi  = Word-initial (= AP-medial)•Si   = Syllable-initial (= W-medial)

Differenze in contatto linguopalatale per [n] in Francese in funzione della posizione prosodica.

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Un esempio di coarticolazione vista per mezzo del palatografo (dal Koreano)

http://www.humnet.ucla.edu/humnet/linguistics/faciliti/facilities/physiology/epg.html#3D

Differenze in contatto linguopalatale per [n] in Koreano in funzione della posizione prosodica.

•Ui   = Utterance-initial,•IPi  = Intonational Phrase-initial (= Ui-medial)•APi = Accentual Phrase-initial (= IP-medial)•Wi  = Word-initial (= AP-medial)•Si   = Syllable-initial (= W-medial)

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Tipi di coarticolazione

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Direzione dell’influenza dei segmenti

• Coarticolazione* preserverativa (in inglese ‘carry-over’) o progressiva: aspetti della produzione di un segmento si sovrappongono o influenzano la produzione del segmento seguente

• Coarticolazione* anticipatoria o regressiva: aspetti della produzione di un segmento si sovrappongono o influenzano la produzione del segmento precedente.

* Nella linguistica tradizonale detta anche assimilazione

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Come si spiegano i fenomeni di coarticolazione?

• I movimenti degli organi articolatori per la produzione dei suoni sono programmati a livello cerebrale

• Si puo’ pensare che, a livello astratto di programmazione motoria, ogni articolatore debba raggiungere una determinata posizione ‘bersaglio’ per ogni fonema.

• Tale bersaglio (astrazione teorica!) rappresenterebbe l’articolazione ideale per ogni fonema e dipenderebbe dalla fisiologia e l’esperienza linguistica di ogni parlante.

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Come si spiegano i fenomeni di coarticolazione? (2)

• Ma nel parlato, i suoni non sono prodotti isolati uno dall’altro.

• I fonemi si ritrovano in catene sillabiche che fanno parte di parole e poi di frasi.

• Non ci sono chiari confini acustici o articolatori tra i fonemi, con l’eccezione dei confini di frasi intonative che sono caratterizzati da pause ben identificabili.

• Nella realta’ I fonemi parte di una sequenza contribuiscono allo stesso bersaglio articolatorio e acustico

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Bersagli articolatori

• I fonemi si possono quindi descrivere come posizioni bersaglio con transizioni articolatorie (ed acustiche) tra i bersagli, che condividono le caratteristiche di entrambi I bersagli – Es.: transizioni occlusive-vocali

• Una ‘transizione’ tra due fonemi e’ quindi causata dal movimento degli articolatori per due fonemi bersaglio.

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Possiamo rappresentarci una sequenza di fonemi…

C V C

Come una sequenza di gesti che si sovrappongono nel tempo

Fonte: Alexei Kochetov, Contrast in Phonology, University of Toronto, May 3-5, 2002

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“undershoot” (sottospecificazione)

• La sottospecificazione avviene quando non l’articolatore non ha abbastanza tempo per raggiungere la sua posizione bersaglio.

• Puo’ verificarsi sia per le vocali che per le consonanti.

• Un caso tipico e’ rappresentato da una vocale atona bassa tra due occlusive alveolari o velari.

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Rappresentazione schematica

C V CFonte: Alexei Kochetov, Contrast in Phonology, University of Toronto, May 3-5, 2002

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Sillabe e coarticolazione

• La coarticulazione e’ piu’ forte all’interno di una sillaba che attraverso confini sillabici. Cio’ prova l’esistenza della sillaba come unita’ fondamentale di organizzazione articolatoria.

• Le vocali influenzano l’articolazione delle consonanti e delle vocali adiacenti

• Le consonanti influenzano l’articolazione delle vocali e dlel consonanti adiacenti.

Adattato da http://www.ling.mq.edu.au/ling/units/ling210-901/phonetics/coarticulation/index.html

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Vocali, consonanti e coarticolazione

• Alcuni suoni sono piu’ resistenti alla coarticolazione di altri.

• Hanno un effetto sulla coarticolazione:– differenze di durata dei fonemi, – differenze nel tipo di articolazione, – numero di fonemi della lingua.

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Effetto delle differenze di durata

• Le vocali lunghe sono piu’ resistenti alla sottospecificazione poiche’ c’e’ piu’ tempo per gli articolatori di raggiungere il loro bersaglio

• Le vocali toniche e accentate sono piu’ resistenti perche’ sono piu’ lunghe

• La schwa non viene realizzata come un bersaglio definito poiche’ solitamente e’ molto breve e quindi molto debole alla coarticolazione– Es. Processi di riduzione vocalica in inglese

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Effetto delle differenze nel tipo di articolazione

• La coarticolazione e’ massima quando c’e’ il massimo di movimento articolatorio tra fonemi.

• Poiche’ la maggior parte delle consonanti ha e’ prodotta con una posizione della lingua alta, le vocali alte sono meno coarticolate con queste consonanti, mentre le vocali basse lo sono di piu’, in quanto richiedono un maggior movimento coarticolatorio

• Le vocali basse, atone e brevi sono quindi piu’ soggette a fenomeni di undershoot.– Es. Ingl. ‘police’ pronunciata [p(ǝ)lice]

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Effetto del numero di fonemi

• Gli effetti della coarticolazione sono bloccati o ridotti quando possono dar luogo a confusione percettiva.

• E’ possibilie che si verifichi un problema di percezione quando in una data lingua ci sono molti fonemi in una certa classe. – La coarticolazione diminuendo la distanza

articolatoria tra i fonemi ne diminuisce la distintivita’. Tuttavia, nelle lingue in cui molti fonemi ‘affollano’ uno spazio articolatorio, e’ necessario che la loro produzione sia accurata.

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Vocali, consonanti e ‘spazi’ articolatori

• La coarticolazione delle vocali avviene maggiormente nelle lingue con pochi fonemi vocalici (per esempio, tre e meno vocali fonologiche). In tali lingue, per effetto della coarticolazione, le vocali vengono modificate abbastanza liberamente sia nell’altezza che nel grado di anteriorita’/posteriorita’.

• Le consonanti coarticolano maggiormente quando non vi sono molti luoghi di articolazione distintivi, cio’ non e’ possibile quando ci sono piu’ luoghi di articolazione distintivi. Es.:– l’Arabo distingue tra occlusive velari e uvulari e quindi la

realizzazione di queste consonanti deve essere piuttosto precisa.

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Alcuni esempi di coarticolazione nasale

• Il contesto consonante nasale + consonante fricativa sorda e’ un caso di transizione difficile, soggetto a forte coarticolazione

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Variability in Northern Italian1) Clear Nasal C before Fricative

NasaNasal l flowflow

Oral Oral flowflow

AcoustiAcoustic c wavef.wavef.

b a n f b a n f ii

Nasal peakNasal peak

Nasal CNasal C

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Variability in Northern Italian 2) Disruption of Nasal C by Fricative

NasaNasal l flowflow

Oral Oral flowflow

AcoustiAcoustic c wavef.wavef.

k o t e n s io n k o t e n s io n e e

Nasal peakNasal peak

Nasal CNasal C

Nasalized VNasalized V + + Nasal CNasal C

Nasal CNasal C

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Variability in Northern Italian 3) Nasalized V no Nasal C

AcoustiAcoustic c wavef.wavef.

Oral Oral flowflow

NasaNasal l flowflow

Nasalized VNasalized V NoNo Nasal CNasal C

s s ĩĩ SS e e nn

Nasal peakNasal peak

Nasalized VNasalized V NoNo Nasal CNasal C

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Variability in Central Italian

1) Clear Nasal C in _Fric context

AcoustiAcoustic c wavef.wavef.Oral Oral flowflow

NasaNasal l flowflow

t it i nn ss i d i d iaia

Nasal Nasal CC

Oral cavity Oral cavity opensopens

Velum Velum closescloses

Nasal Nasal CC

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Variability in Central Italian 2) Stop Epenthesis?

AcoustiAcoustic c wavef.wavef.

Oral Oral flowflow

NasaNasal l flowflow d a d a nn s s ε ε

lm lm

Nasal CNasal C

Nasal CNasal C

20 ms20 mssilencesilence

20 ms20 mssilencesilence

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Variability in American English

1) Clear Nasal C in _Fric context AcoustiAcoustic c wavef.wavef.Oral Oral flowflow

Nasal flow Nasal CNasal C i i nn s s ε k ε k

t t

Oral cavity Oral cavity opensopens

Velum Velum closescloses

Nasal CNasal C

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Variability in American English2) Stop epenthesis

AcoustiAcoustic c wavef.wavef.Oral Oral flowflow

Nasal flow Nasal CNasal C

Oral cavity Oral cavity opensopens

Velum Velum closescloses

36 ms36 mssilencesilence

æ æ nn s s er er