37
La comunicazione

La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Embed Size (px)

Citation preview

Page 2: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

(P. Watzlawick)

“Non è possibile non comunicare....

non esiste un comportamentoche non sia comunicativo”

Page 3: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Il comportamento non ha un suo opposto.

"L’uomo che guarda fisso davanti a sé mentre fa colazione in una tavola calda affollata , o il passeggero d’aereo che siede con gli occhi chiusi, stanno entrambi comunicando che non vogliono parlare con nessuno né vogliono si rivolga loro la parola, e i vicini di solito afferrano il messaggio e rispondono lasciandoli in pace”

Non si può non comunicare

Page 4: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

I 3 settori della Comunicazione

Sintassi - regole all’interno della frase: studia le relazioni tra le parole e ne stabilisce le regole

Semantica - codificazione: è lo studio linguistico relativo al significato

PRAGMATICA – effetti della comunicazione sul comportamento: come la comunicazione influenza il comportamento

Page 5: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

La comunicazione è un PROCESSO di scambio di informazioni tra soggetti comunicanti intorno ad un

oggetto.

Tale processo viene attivato con determinate finalitàe si svolge attraverso un mezzo.

Definizione di COMUNICAZIONE

Page 6: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Emittente Ricevente

Codifica Decodifica

CodificaDecodifica

messaggio

feed-back

(informazioni)

(informazioni)

Page 7: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

A UNA VIA A DUE VIE

• Conferenze• Lezioni• Dichiarazioni• Messaggi scritti

• Colloquio • Conversazione telefonica

Sistemi di Comunicazione

Page 8: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

ELEMENTI

COMUNICAZIONE

1 VIA 2 VIE

Efficacia Tempo Preparazione Quantità di

informazione Frustrazione

bassaminimomaggiorebassaelevata

elevataelevatominore elevataminima

Confronto tra sistemi di comunicazione

Page 9: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

A UNA VIA A DUE VIE

Emergenza

Semplice

Chiaro

Condiviso

Limitato

Situazione

Contenuto

Ruolo

Codice

Tempo

Normalità

Complesso

Non definito

Diverso

Adeguato

Fattori che influiscono sulla sceltadella comunicazione ad una o due vie

Page 10: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Caratteristiche e vincoli nella Comunicazione ad 1 via

Il messaggio deve essere semplice

L’obiettivo è predefinito per l’emittente

Il numero dei ricevitori può essere molto alto

Richiede tempi brevi

La preparazione dell’emittente deve essere completa e specifica sul messaggio

Per trasmettere contenuti di tipo tecnico le professionalità dell’emittente e delricevente devono essere comuni

L’emittente è il solo responsabile del messaggio e del suo successo

Il rapporto emittente/ricevente è di tipo autorità/dipendenza

Le componenti emotive del messaggio sono trascurate

Adatta per affrontare situazioni di emergenza

Efficace se deve raggiungere risultati senza elevati margini di discrezionalità

Vincoli

Caratteristiche

Page 11: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Caratteristiche e vincoli nella comunicazione a 2 vie

Il messaggio può essere complesso

L’obiettivo delineato può essere chiarito strada facendo

Il numero dei ricevitori deve essere relativamente basso

Il tempo a disposizione deve essere relativamente ampio

La preparazione dell’emittente può essere più generale e relativamente limitatasul messaggio

Le professionalità degli interessati possono essere diverse

L’emittente e il ricevente sono entrambi responsabili della comunicazione

Il rapporto emittente/ricevente è di tipo “interdipendente”

Le componenti emotive del messaggio sono enfatizzate

Adatta per affrontare situazioni non di emergenza

Efficace se deve raggiungere risultati con alti margini di discrezionalità

Vincoli

Caratteristiche

Page 12: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Aspetti della comunicazione

Componenti

Informazioni sul

Contenuto

Informazioni sulla

Relazione

Page 13: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

CONTENUTO RELAZIONE

• che cosa si dice

• prevalente uso di informazioni verbali

(parole)

• sfera razionale

• comprendere

• come si dice

• prevalente uso di informazioni non verbali (corpo)

• sfera emotiva

• percepire

Componenti

Page 14: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Contenuto e relazione

È importante togliere la frizione gradatamente e dolcemente.

Togli di colpo la frizione e rovinerai la trasmissione in un attimo!

Recano lo stesso tipo di contenuto (aspetto di notizia), ma esprimono una qualità differente di relazione (aspetto di comando)

Page 15: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Canali

Verbale

Vocale direttoVocale a distanzaScritto

Non verbale

CinesicoProssemico

Aspetti della comunicazione

Paraverbale

Page 16: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Paraverbale

Qualità della voce

Tono della voce Ritmo di conversazione Velocità di eloquio Intensità del suono

Vocalizzazioni

Emissione di suoni Sospensioni

Pronuncia

Inflessioni dialettali

Aspetti della comunicazione

Page 17: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Le qualità paraverbali o paralinguistiche dipendono da:

• Fattori biologici (sesso, età)

• Fattori sociali (cultura, regione di

provenienza, posizione sociale)

• Fattori di personalità (temperamento

ansioso, depresso, euforico ecc.)

• Fattori transitori (emotività, situazioni,

contesto)

Paraverbale

Page 18: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Con la voce posso

mettere a disagio le persone (urlo vicino a loro) essere invadente oppure arrogante (parlo forte,

aggressivo e cerco di parlare più forte di loro) comunicare tranquillità e calma (parlo

normalmente) avvicinarmi alle persone lontane (parlo forte così

mi sentono) allontanarmi dalle persone troppo vicine (parlo

forte così le respingo) creare una situazione di vicinanza, unione

(sussurro)

Paraverbale

Page 19: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Il silenzio

E’ un modo strategico di comunicare e il suo significato varia con le situazioni, le relazioni e la cultura di riferimento.

Paraverbale

Page 20: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Cinesica

Postura

Gestualità Espressioni del volto

Sguardo

Aspetti della comunicazione non verbale

Page 21: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Espressioni del volto

Indicano:

• caratteristiche della personalità tipiche e costanti)

• emozioni (7 tipi principali: felicità, sorpresa, interesse, paura, tristezza, disgusto, collera)

• reazioni di interattività (alla comunicazione altrui o al contesto)

Cinesica

Page 22: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Secondo Ekman le espressioni facciali hanno valore emotivo in quanto sono l’emergenza immediata e spontanea delle emozioni: ad ogni emozione corrisponde un’espressione facciale.

Cinesica

Page 23: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Prospettiva comunicativa

Le espressioni facciali hanno una funzione comunicativa, perché manifestano le intenzioni del soggetto. In funzione del contesto si può sorridere di felicità ma anche di imbarazzo, di ansia, di incertezza. Si può piangere di gioia o di tristezza.

La prospettiva comunicativa ingloba quella emotiva inserendola in un orizzonte più ampio.

Cinesica

Page 25: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Lo sguardo

E’ un potente segnalatore a livello non verbale. Consente di cogliere informazioni sulla situazione relazionale in atto.

Lo sguardo serve a gestire la regolazione dei turni, può fungere da segnale di appello.

Nella conversazione ha la funzione di sincronizzare (evitare le sovrapposizioni e favorire l’avvicendamento dei turni), di monitoraggio (controllo dell’interazione) e di segnalazione (manifestazione delle proprie intenzioni).

Cinesica

Page 26: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Diretto

Alla fine di un’espressione altrui = rinforzo

Durante espressioni proprie = enfatizzazione

Mentre si pongono domande = invito alla confidenza

Prolungato = gradimento, invito oppure minaccia

Indiretto,sfuggente

Segnala ansia, imbarazzo, insincerità, paura, sottomissione

Lo sguardo

Cinesica

Page 27: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Gestualità

Categorie di gesti:

emblematici (emessi intenzionalmente, spesso convenzionali, come il segnale OK o il saluto militare)

illustratori (a commentare il linguaggio verbale) regolatori (a sincronizzare gli interventi) indicatori (di stati d’animo) adattatori (a regolare la propria posizione rispetto ad

altre persone o agli oggetti) motori (ripetuti ritmicamente, spesso espressione di

sentimenti o emozioni) linguaggio dei segni (convenzionalizzato, sordomuti)

Cinesica

Page 28: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Questo gesto che ovunque vuol dire “Vittoria”, in Inghilterra, col palmo rivolto al parlante, ha un significato osceno.

Il pollice e indice che formano un cerchio vuol dire “ok” in tutte le culture. Nella Francia meridionale equivale a dire che una persona non conta nulla, è uno zero.

Gestualità e cultura

La mano “a borsa” ha il significato di interrogazione (chi? che cosa?). In Grecia significa “buono”.

Cinesica

Page 29: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

La postura

All’interno di ogni sistema esistono regole più o meno implicite che stabiliscono la correttezza delle posture.

Rispetto ai rapporti possono essere: dominanti/sottomesse di amicizia /ostilità di formalità/informalità di autonomia/cooperazione/competizione.

Rispetto all’individuo dipendono da: situazione e attività stato d’animo ed emozioni.

Cinesica

Page 30: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Distanza dagli altri

Orientamento rispetto agli altri

Uso dello spazio

Prossemica

Aspetti della comunicazione non verbale

Movimento

Page 31: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Prossemica:il comportamento nello spazio

Le persone comunicano con il modo di gestire lo spazio.

Elementi da considerare:

la distanza tra gli interlocutori l’orientazione (la posizione reciproca delle persone) il modo di muoversi nell’ambiente l’organizzazione dello spazio e degli oggetti.

Prossemica

Page 32: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Contesti spaziali

Il modo in cui è organizzato lo spazio sociale può determinare “ a monte” il comportamento comunicativo.

Esistono:

spazi centrifughi, che tendono a mantenere le persone in isolamento reciproco ( ad es. stazioni ferroviarie)

spazi centripeti, che favoriscono incontri e socialità (ad es. bar, ristorante)

Prossemica

Page 33: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Prossemica: le distanze

La distanza che le persone assumono è indice dei loro rapporti sociali e dei loro sentimenti reciproci.

Può essere (E. Hall):

intima personale

sociale pubblica

Prossemica

Page 34: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

Prossemica: l’orientamento

Le due principali orientazioni che le persone possono assumere nel corso di un’interazione sono:

- frontale (faccia a faccia) - di fianco

La scelta è orientata da criteri di ruolo e di status:• - collaborazione• - gerarchia• - intimità

Prossemica

Page 35: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

I segnali sul piano del contenuto e sul piano della relazione possono essere congruenti (CNV a supporto dell’elemento verbale) o incongruenti (CNV in discrepanza con le parole)

ATTENZIONE!

In caso di incongruenza, tende a prevalere il messaggio comunicato dalla CNV

L’importanza della congruenza

Page 36: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

L’incongruenza

Un messaggio è INCONGRUENTE quando le tre componenti (verbale, paraverbale, non verbale ) sono incoerenti, cioè sono in

conflitto tra loro nell’esprimerlo

Da noi, cortesia e disponibilità verso la

persona sono al primo posto

Page 37: La comunicazione. (P. Watzlawick) Non è possibile non comunicare.... non esiste un comportamento che non sia comunicativo

verbale

non verbale (cinesico + prossemico)

paraverbale

Impatto dei tre aspetti sull’efficacia del messaggio

7 %

38%

55%

100%

Concludendo…......