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La lingua e il dialogo tra le discipline Graziano Biraghi Tolentino, 15 novembre 2012

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La lingua e il dialogo tra le discipline

Graziano Biraghi

Tolentino, 15 novembre 2012

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Percorso

• Il contesto delle Indicazioni Nazionali• Comunicazione, linguaggi e ruolo del

soggetto • Didattica e educazione linguistica• Le prove INVALSI• La metodologia delle discipline• Comunicazione e tecnologie• Per una pedagogia della comunicazione

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Il contesto

“Oggi l’apprendimento scolastico è solo una delle tante esperienze di formazione che i bambini e gli adolescenti vivono e per acquisire competenze specifiche spesso non vi è bisogno dei contesti scolastici.”

“La diffusione delle tecnologie di informazione e di comunicazione è una grande opportunità e rappresenta la frontiera decisiva per la scuola…La scuola non ha più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere. Le discipline e le vaste aree di cerniera tra le discipline sono tutte accessibili ed esplorate in mille forme attraverso risorse in continua evoluzione.”

Indicazioni Nazionali per il curricolo di scuola, 4 settembre 2012

Pluralità

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I compiti“E poiché le relazioni con gli strumenti informatici sono tuttora assai diseguali fra gli studenti come fra gli insegnanti, il lavoro di apprendimento e riflessione dei docenti e di attenzione alla diversità di accesso ai nuovi media diventa di decisiva rilevanza.”

“Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative in lingua italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta e orale.”

Indicazioni Nazionali per il curricolo di scuola, 4 settembre 2012

Comunicazione multimediale

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Declinare la pluralità

• Pluralità culturale

• Pluralità di figure educative

• Pluralità di fonti del sapere

• Pluralità di contesti formativi

• Pluralità dei vissuti personali

• Soggettività e personalizzazione

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Declinare la comunicazione

Comunicazione e processi linguistici•Integrazione attiva tra individuo e ambiente (linguaggio e discipline)•Rapporti tra cultura e azione (competenze)•Comprendere ed esserci (coscienza e interiorità)

Modello di intervento educativoSenso del comunicare

Senso della formazione e dell’istruzioneSenso di partecipare ai modi di vivere e di

trasformare la società

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I linguaggi costruiscono esperienza •Come conosciamo le cose?

•Cosa faccio quando conosco? (teoria della conoscenza)

•I linguaggi e le parole sono fedele e meccanica riproduzione della realtà;•Le parole si accompagnano naturalmente alla realtà designata

oppureIl soggetto svolge un ruolo attivo nell’ordinare secondo schemi, relazioni, significati;Tra realtà e linguaggi c’è una distanza così che dire è sempre un categorizzare, modellare, rapportare, ricostruire.

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I linguaggi costruiscono livelli di consapevolezza

Perché fare questo è conoscere?

(epistemologia)

Didattica e metodologia delle discipline

•Apprendimento per approccio sintetico come spirito conoscitivo che rivela tensioni e bisogni interiori•Intuito Intellezione è “concepire”, cioè cogliere il significativo, l’essenziale, il rilevante.

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I linguaggi costruiscono livelli di coscienza

Che cosa conosco quando faccio questo?(metafisica)

Didattica e dimensione formativa delle discipline•Possedere la parola è possedere la realtà; la lingua è aderente la realtà perché si riflette nel concetto (Aristotele) – il lessico è nomenclatura, classificazione come dire le cose – identità tra linguaggio e pensiero.

•L’atto del conoscere è attività di attribuzione di senso e di significato alla cose; questa attribuzione implica uso funzionale del linguaggio, corporeità e interiorità del soggetto.

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1. Cos’è il linguaggio?

Rischi del linguaggio:

•Sistema linguistico chiuso nei rapporti tra i parlanti e la comunità

•Occultamento del reale – idealismo – non più un oggetto da dire ma un linguaggio racchiuso nei suoi segni e simboli

•Riduzione del soggetto parlante a ricettore passivo.

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2. Cos’è il linguaggio?•Il linguaggio nasce dagli usi, dai bisogni e dagli atteggiamenti della collettività, nasce dalla vita dei parlanti, ha radici umane, etniche, comportamentali, prassiche.•La conoscenza è approccio attivo che dipende dall’uomo,ma anche dalla realtà che si offre alla conoscenza.•La struttura lessicale e semantica è caratterizzata da una energia trasformativa che dà luogo a pluralità più che a unicità. Varietà della lingua, forme dialettali, usi e costumi in tempi e spazi diversi.

Il segno si carica di diversi significati a seguito di usi diversi; un’adeguata comunicazione recupera questa potenzialità per raggiungere la consapevolezza delle possibilità alternative in cui realizzare l’autonomia del parlante.

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La creatività linguisticaIl caso della polisemia

Aggettivo bello:•Una bella ragazza (avvenente)•Un bel libro (valore)•Che bell’affare (brutto, scorretto – ironia)•Questa è bella (strano, singolare)•Una bella confusione (ampia, grande)

Caratteri:•Diversi significati e sfumature secondo i contesti;•La parola acquista particolari significati secondo il gruppo o l’ambiente di riferimento;•Linguaggio figurato – metafora•L’influsso straniero può far assumere diverso significato rispetto alla tradizione es. Autorizzare, dare autorità – autoriser, permettere

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Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

•Data la grande importanza della compensione e dell’uso attivo del lessico, il primo compito dell’insegnante è proprio quello di rendersi conto, attraverso attività ludiche e creative, della consistenza e della tipologia(varietà) del patrimonio lessicale di ciascuno.

•Il patrimonio iniziale dovrà essere consolidato in un nucleo di vocaboli di base (fondamentali e di alto uso), a partire dal quale si opterà man mano un’estensione alle parole-chiave delle discipline di studio: l’acquisizione dei linguaggi specifici delle discipline deve essere responsabilità comune di tutti gli insegnanti.

Indicazioni Nazionali per il curricolo di scuola, 4 settembre 2012

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La competenza lessicale della lettura nelle prove INVALSI

La competenza lessicale relativa alla lettura si intende specificatamente la conoscenza o la capacità di ricostruire il significato di un vocabolo in un determinato contesto e le relazioni di significato tra i vocaboli in vari punti del testo. E’ evidente che più ampio e articolato è il lessico attivo e più esteso quello passivo, più completa sarà la competenza lessicale di lettura e più agevole sarà, ad esempio, interpretare contestualmente le parole nuove.

INVALSI – “Quadro di riferimento della prova di italiano” – aggiornamento 28.02.2011

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Lessico attivo e lessico passivo• L’attenzione degli studiosi si concentra di più sul lessico

attivo (usato) e passivo (compreso) nei momenti aurorali dell’apprendimento linguistico. I modi in cui si misura il lessico passivo sono vari: dal completamento di frasi con parole da scegliere in un gruppo, a dichiarazioni di soggetti intervi-stati. Gli studi sul lessico attivo consistono invece per lo più nello spoglio di elaborati scolastici.

• Le ricerche sul lessico attivo e passivo in lingua madre da un lato mirano a verificare se esiste una correlazione fra ambiente sociale e patrimonio lessicale, dall’altro forniscono gli elenchi di parole che un allievo deve assolutamente riconoscere e saper usare alla fine di un ciclo di studi.

di Domenico Valenza

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La competenza pragmatico-testuale della lettura nelle prove INVALSI

“…la capacità di ricostruire, a partire dalla lettura del testo e da conoscenze ‘enciclopediche’, l’insieme di significati che il testo veicola, assieme al modo in cui essi sono veicolati: in altri termini, l’organizzazione logico-contestuale e formale del testo stesso, in rapporto comunque al contesto.”

INVALSI – “Quadro di riferimento della prova di italiano” – aggiornamento 28.02.2011

Comprensione del testo:•Individuare specifiche informazioni;•Ricostruire il senso globale e il significato delle singole parti;•Cogliere l’intenzione comunicativa dell’autore;•Cogliere lo scopo del testo;•Cogliere il genere a cui appartiene.

Coesione e coerenza testuale – inferenze – registro

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La competenza grammaticale della lettura nelle prove INVALSI

“La competenza grammaticale relativa alla lettura si intende la capacità di individuare le strutture morfosintattiche della frase e le strutture interpuntive in funzione della loro pertinenza testuale, dal punto di vista cioè dal loro apporto alla costruzione e configurazione dei significati del testo.”

INVALSI – “Quadro di riferimento della prova di italiano” – aggiornamento 28.02.2011

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Le domande nella prove INVALSI

• L’ingresso era “ostruito” significa che l’ingresso: era stretto, era enorme, era nascosto, era chiuso

• In base al testo indica quali caratteristiche sono proprie della società dei mammiferi

• Da che cosa si capisce che Lara era la formica più forte?

• Nella frase “Non appena curiosiamo nel mondo degli insetti, invece, ci imbattiamo in società rigorosamente matriarcali”, come potresti sotituire “invece”? - In realtà, al contrario,, infatti, quindi.

• Perché il protagonista non dice alla mamma dove va?

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Tipologie di domande

• Domanda a scelta multipla semplice – una sola tra diverse proposte

• Domanda a scelta multipla complessa – dare risposte per ogni affermazione

• Domanda a risposta aperta univoca – una sola risposta da scrivere

• Domanda a risposta aperta articolata – esprimere la propria opinione

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LA SEQUENZA METODOLOGICA

1. SUCCESSIONE DI PASSAGGI PER PROGETTARE

2. CRITERIO PER COGLIERE LA PERTINENZA DISCIPLINARE DEGLI OGGETTI DI STUDIO

3. INDICATORE PER RILEVARE PERTINENZA EPISTEMOLOGICA E CONVALIDARE

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SEQUENZA DI SCIENZE

1. OSSERVAZIONE DI FATTI/FENOMENI

2. DESCRIZIONE

3.1 CLASSIFICAZIONE

3.2 PROBLEMATIZZAZIONE

4. PRODUZIONE DI IPOTESI

5. SPERIMENTAZIONE

6. CONTROLLO

7. FORMALIZZAZIONE

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SEQUENZA DI GEOGRAFIA

1. DELIMITAZIONE DELL’AMBIENTE IN RELAZIONE AL FENOMENO DA ANALIZZARE:

1.1ESPLORAZIONE DIRETTA1.2 ESPERIENZA MEDIATA DAI MASS-MEDIA

2. INDIVIDUAZIONE DI ELEMENTI SPEZIALI

3. INDIVIDUAZIONE STRUTTURA: DISTRIBUZIONE, ESPENSIONE,

LOCALIZZAZIONE, CORRELAZIONE

4. RAPPRESENTAZIONE CON STRUMENTI LINGUISTICI, GRAFICI, CARTOGRAFICI

5. PROBLEMATIZZAZIONE

6. DEFINIZIONE DI PAESAGGIO GEOGRAFICO

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SEQUENZA DI STORIA

1. FORMULAZIONE DI DOMANDE

2.REPERIMENTO FONTI

3.ANALISI DEI DOCUMENTI

4. CONFRONTO CRITICO

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SEQUENZA METODOLOGICA DI ITALIANO

1. MOTIVARE

2. CODIFICARE – DECODIFICARE – CONTROLLARE

1. DIFFERENZIARE

2. RIFLETTERE

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Linguaggi e multimedialità

Medium: tutto ciò che permette l’interazione tra uomo e ambiente

Funzioni:Individuale, espressivaConoscitiva, esplorativaPsicologico, evolutivaCulturale, sociale

Soggetto

Oggetto

Mezzo

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Polarizzazioni

Accomunanza adattiva Microattività individualismo

Partecipazione attiva Ricettore a critico

Aggregazione sociale Strumentalizzazione di cultura di massa

Crescita del pensiero e di umanità

Selvaggia esplosione dell’informazione

Coesione del gruppo sociale

Frantumazione individualistica

VS

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Linee per una pedagogia della comunicazione

• Riappropriazione critica dei linguaggi

• Lettura differenziata e selettiva

• Rete di presenza comunicativa per costruire messaggi in proprio con le tecnologie e la multimedialità

Molteplicità Unicità

Modello circolare

Modello lineare

Varietà di funzioni

Valenza logico-

cognitiva

Integrazione della cultura

Insegnamento astratto

VS