48
Nuova scultura alla rotonda di Cornegliana Due Carrare pag. 12 Agna, lesionata e chiusa la parrocchiale Terremoto pag. 16 pagg. 4-5 Commercio e sicurezza primi accesi confronti A Conselve inizia il vivace braccio di ferro Scintille fra maggioranza e opposizione N onostante il poco pubblico in munici- pio per l’insediamento del Ruzzon - bis dopo la netta vittoria alle amministra- tive non sono mancate le prime scintille fra maggioranza e opposizione. Diversi posti liberi in sala consiliare durante il giuramento del sindaco e la presentazione della nuova giunta, toni fermi ma pacati fra i capigrup- po di maggioranza e opposizione. L’unica novità del primo consiglio comunale dopo le elezioni, oltre ai sei posti vuoti per il taglio del numero dei consiglieri, passati da 16 a 10, la ripresa di buona parte dei lavori con un telefonino da parte di un volontario del “Movimento 5 Stelle” che ha subito messo il video su internet, in diretta. Indossata la fa- scia tricolore Antonio Ruzzon ha giurato per la seconda volta: è il primo sindaco ad essere rieletto da una ventina d’anni a questa parte, oltretutto con quasi la metà delle preferen- ze nonostante la presenza di quattro liste. Ovviamente promette di essere il sindaco di tutti e ricorda le priorità, già fissate nel pro- gramma: famiglia, giovani, sociale, amplia- mento di scuole e cimitero, potenziamento casa di Riposo, piano di assetto del territorio. Dai due consiglieri del Movimento 5 Stelle, il capogruppo Luca Martinello e Valentina Sattin, la prima stoccata alla maggioranza: “Il sindaco Ruzzon siede nel consiglio d’amministrazione di Cosecon, il vicesindaco Matteo Lazzarin in quello del Centro Veneto Servizi. Sono in evidente conflitto d’interessi, devono scegliere da che parte stare”. Dopo il restauro torna a vivere Ca’ Molin Bovolenta, arte pag. 11 Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 77 www.lapiazzaweb.it del Conselvano POLEMICA A TRIBANO SULLE ALIENAZIONI E’ stata soprannominata dal gruppo consigliare di minoranza Voi + Noi, “Sven- dita degli spazi pubblici” la decisione dell’amministrazione di alienare alcuni immobili comunali. Si fa riferimento alla seduta dell’aprile scorso quando il sindaco Aha informato della scelta di alienare l’ex scuola di Olmo. pag. 10 PIANO DI INTERVENTI CARTURA PROCEDE Pur in un contesto di incertezza, di riduzione di trasferimenti e di aumento dei fabbisogni per i servizi sociali, il settore lavori pubblici è in piena attività. Nei mesi scorsi una parte del territorio è stato interessato da interventi di amplia- mento della rete sono state realizzate nuove fognature in diverse vie. pag. 8 LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010 EDITORIALE Veneto Sviluppo fra poltrone & idee di Nicola Stievano I n politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi. Più che chiedersi chi nominare nel con- siglio d’amministrazione di Veneto Svilup- po, che “bandierina” piantare su ogni sin- gola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della finanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carroz- zoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere. Il problema è che si trova sempre in- vischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessu- to imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politi- che che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della finanziaria. continua a pag. 3 continua a pag. 8 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio L a presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governatore del Veneto Luca Zaia una lettera di protesta circa alcune decisioni deliberate dalla Giunta regionale sulle funzioni delle Province. Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico *Presidente della Provincia di Venezia di Francesca Zaccariotto* CONSELVE e limitrofi 049 9501541 CONSELVE Via Matteotti, 95 - Tel. 049 9501541 - 049 9501537 CONSELVE: RESIDENCE S. AGOSTINO Nella centralissima area “Ex Consorzio Agrario”, a 50 mt dal Duomo, di fronte ai giardini pubblici, ancora disponibili in vendita: negozi, uffici, garage ed appartamenti di varia metratura e tipologia.

La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

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La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

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Page 1: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

Nuova sculturaalla rotondadi Cornegliana

Due Carrare

pag. 12

Agna, lesionata e chiusa la parrocchiale

Terremoto

pag. 16

pagg. 4-5

Commercio e sicurezzaprimi accesi confrontiA Conselve inizia il vivace braccio di ferro Scintille fra maggioranza e opposizione

Nonostante il poco pubblico in munici-pio per l’insediamento del Ruzzon - bis dopo la netta vittoria alle amministra-

tive non sono mancate le prime scintille fra maggioranza e opposizione. Diversi posti liberi in sala consiliare durante il giuramento del sindaco e la presentazione della nuova giunta, toni fermi ma pacati fra i capigrup-po di maggioranza e opposizione. L’unica novità del primo consiglio comunale dopo le elezioni, oltre ai sei posti vuoti per il taglio del numero dei consiglieri, passati da 16 a

10, la ripresa di buona parte dei lavori con un telefonino da parte di un volontario del “Movimento 5 Stelle” che ha subito messo il video su internet, in diretta. Indossata la fa-scia tricolore Antonio Ruzzon ha giurato per la seconda volta: è il primo sindaco ad essere rieletto da una ventina d’anni a questa parte, oltretutto con quasi la metà delle preferen-ze nonostante la presenza di quattro liste. Ovviamente promette di essere il sindaco di tutti e ricorda le priorità, già fi ssate nel pro-gramma: famiglia, giovani, sociale, amplia-

mento di scuole e cimitero, potenziamento casa di Riposo, piano di assetto del territorio.

Dai due consiglieri del Movimento 5 Stelle, il capogruppo Luca Martinello e Valentina Sattin, la prima stoccata alla maggioranza: “Il sindaco Ruzzon siede nel consiglio d’amministrazione di Cosecon, il vicesindaco Matteo Lazzarin in quello del Centro Veneto Servizi. Sono in evidente confl itto d’interessi, devono scegliere da che parte stare”.

Dopo il restaurotorna a vivere Ca’ Molin

Bovolenta, arte

pag. 11

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 77 www.lapiazzaweb.it

del Conselvano

POLEMICA A TRIBANOSULLE ALIENAZIONI

E’ stata soprannominata dal gruppo consigliare di minoranza Voi + Noi, “Sven-

dita degli spazi pubblici” la decisione dell’amministrazione di alienare alcuni

immobili comunali. Si fa riferimento alla seduta dell’aprile scorso quando il sindaco Aha informato della scelta di alienare l’ex

scuola di Olmo.pag. 10

PIANO DI INTERVENTICARTURA PROCEDE

Pur in un contesto di incertezza, di riduzione di trasferimenti e di aumento

dei fabbisogni per i servizi sociali, il settore lavori pubblici è in piena attività. Nei mesi scorsi una parte del territorio è stato interessato da interventi di amplia-

mento della rete sono state realizzate nuove fognature in diverse vie.

pag. 8

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee di Nicola Stievano

In politica vale di più una poltrona o un’idea concreta? Domanda retorica, purtroppo per noi.

Più che chiedersi chi nominare nel con-siglio d’amministrazione di Veneto Svilup-po, che “bandierina” piantare su ogni sin-gola poltrona, i partiti veneti, con le relative “correnti”, dovrebbero interrogarsi su cosa vogliono fare della fi nanziaria regionale. Una struttura complessa e costosa, creata quasi quarant’anni fa, che dall’uomo della strada è vista come uno dei tanti carroz-zoni lasciati in piedi per sistemare i politici trombati o gli amici dei potenti di turno. In realtà Veneto Sviluppo è qualcosa di più di una scatola vuota, o almeno lo dovrebbe essere.

Il problema è che si trova sempre in-vischiata nelle pastoie burocratiche e nelle lungaggini amministrative che non hanno lo stesso passo di una crisi che morde il tessu-to imprenditoriale e, purtroppo, lascia dietro di sé una sinistra sequenza di suicidi. Per non parlare delle vere e proprie faide politi-che che negli ultimi lustri si sono consumate dietro le quinte e che hanno contribuito a rallentare se non a bloccare l’attività della fi nanziaria.

continua a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

La presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha inviato lo scorso 26 giugno al governatore del Veneto Luca Zaia una lettera di protesta circa alcune decisioni deliberate dalla

Giunta regionale sulle funzioni delle Province.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

di Francesca Zaccariotto*

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Conselvano Provincia RegioneRegioneAPPROFONDIMENTO

pag. 6

Esami e visite mediche prenotabilivia internet

TERRASSA, LAVORI

pag. 9

Al via l’ampliamentoe la messa in sicurezza dellascuola dell’infanzia

BAGNOLI, LA FESTA

pag. 15

Amici cani in passerella fracentinaia di persone

La Bcc premia gli studentiGIOCHI MATEMATICIBENE I CONSELVANI

Sono 21 gli studenti della scuola media “Tommaseo” nella sede centrale della Bcc di Cartura per la partecipazione ai

giochi matematici internazionali dell’Uni-versità Bocconi. A partire dalla fi nalista,

unica concorrente dell’istituto Conselvano, Chiara Lazzarin, che ha affrontato la fi nale nazionale a Milano. Ai “giochi d’autunno”

c’erano gli studenti di prima e seconda Emma Baldin, Chiara Boscolo, Davide

Cuccato, Lorenzo Pizzo, Elia Roncon, Marco Contarin, Tommaso Garofolin, Alessio Bari-son, Pamela Aghi, Giacomo Bollettin, Alice Nucibella, Adriana Tornea, Bianca Scuppa.

Per la classe terza hanno partecipato Giulia Moro, Riccardo Sturaro, Beatrice Bruscagin,

Filippo Aldrigo, Mattia Molon e Marco Molon. A consegnare i riconoscimenti il pre-sidente della Bcc Mario Sarti e la dirigente

scolatica Catterina Pasqualin.

Candiana, Antica Stirpe“SORRISO PER LA VITA”RACCOGLIE 3.428 EURO

Bagnoli, famiglie esasperateRIPRENDE LA LOTTAALLE CIMICI DELL’OLMO

Torna il fl agello della cimice dell’olmo, a Bagnoli e a Tribano. Con l’arrivo del caldo l’insetto ha ripreso ad invadere le abitazioni. Piccola ma fastidiosa, la cimice dell’olmo passa solo un periodo del suo ciclo vitale sulle piante, dopodiché con l’arrivo del caldo cerca luoghi più freschi e appartati rifugiando-si nelle abitazioni. A Bagnoli la cimice è un’emergenza da almeno cinque - sei anni, con la diffusione delle piante di olmo siberiano, habitat particolarmente gradito dall’insetto. Una decina d’anni fa sono stati piantati almeno 400 mila esemplari di olmo siberiano a formare grandi siepi alberate. Sono le piante più vicine alle abitazioni a dare proble-mi, in particolare lungo le vie Pastò, Alfi eri, Mazzini, Cavour, Garibaldi e laterali. Il malcontento dilaga giorno dopo giorno. Dopo le ispezioni di Uls e Regione i resident si attendono a breve le contromisure effi caci.

Tornano le iniziative in piazzaESTATE CONSELVANAASPETTANDO LA FIERA

Il calendario defi nitivo delle iniziative programmate per l’estate conselvana viene messo a punto nei giorni in cui il nostro giornale sta andando in stampa. Anche quest’anno il Comune propone occasioni di intrattenimento serale in centro storico, fra spettacoli, cinema all’aperto, musica e intrattenimento. Alcune settimane fra luglio e la prima metà di agosto con proposte per tutte le età, che si concluderanno dopo la festa del Patrono San Lorenzo. Quindi, verso la fi ne del mese, l’apertura dell’attesa edizione 2012 della storica Fiera di Sant’Agostino.

L’iniziativa di benefi cenza “Un sorriso per la vita” promossa dall’associazione Antica Stirpe ha permesso di raccogliere 3.428 euro già girati dall’Associazione

italiana mucopolisaccaridosi, a sostegno delle famiglie con persone colpite da questa malattia. Il presidente Nicola

Picello ha inviato il resoconto della manifestazione a tutti i partecipanti:

“Ringraziamo le associazioni, le imprese locali e i singoli cittadini che

hanno contribuito alla raccolta di fondi e all’organizzazione della giornata di

benefi cenza. Un grazie particolare alla patronato e alla parrocchia”.

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.

Questa edizione raggiunge le zone Conselve, Tribano, Cartura, Candiana, Due Carrare, Agna, Bovolenta per un numero complessivo di 13.208 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da GIVE EMOTIONS Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEE CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ LOCALE

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMAURO GAMBIN [email protected] JOVANE [email protected]

Chiuso in redazione il 28 giugno CENTRO STAMPA: ROTOPRESS INTERNATIONALLORETO, VIA BRECCIA (AN)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

FelicitazioniIL NOSTRO DIRETTORE

SI È SPOSATO

Felicitazioni al nostro direttore Mauro Gam-bin che lo scorso 23 giugno è convolato

a nozze con la bella Eloisa. Da tutta la redazione de “La Piazza” auguri agli sposi

di un futuro felice insieme.

EDITORIALE

Veneto Sviluppo fra poltrone & idee Le associazioni imprenditoriali di categoria, fra i principali interlocutori, non nascondono le diffi coltà di un rapporto piuttosto

sterile. “Alle nostre imprese Veneto Sviluppo non serve a nulla - sibilano nei corridoi i rappresentanti di industriali, commercianti, artigiani, agricoltori - è più semplice ottenere i fi nanziamenti direttamente dalle banche, si perde meno tempo e si consuma meno carta. La fi nanziaria è impantanata nella politica, non tiene certo fede alla missione espressa nel suo nome”.

I tecnici osservano però che la fi nanziaria non può concedere contributi a fondo perduto, come tanti si aspettano, ma si fa carico di assistere e accompagnare le imprese nel non facile percorso di accesso al credito, con strumenti che vanno dai fondi di rotazione alle garanzie sul debito fi no alla partecipazione diretta nelle società da “salvare”.

Un lavoro che si traduce in un impegno economico di decine e decine di milioni di euro, in cui Veneto Sviluppo si assume parte dei rischi d’impresa.

“Non siamo il bancomat delle aziende, men che meno un reparto di rianimazione per le imprese praticamente fallite”, puntua-lizza sui giornali il presidente uscente Marco Vanoni. Vero. Però c’è la sensazione che in tempi di crisi Veneto Sviluppo dovrebbe fare di più, dovrebbe essere un partner autorevole ma effi ciente. Questo impulso, però, lo deve dare la politica. Occupare le poltrone non basta, servono idee coraggiose.

segue da pag. 1

Nicola Stievano

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

FENOMENI SOCIALI

pag. 32

La crisi riaccende l’emigrazione in Veneto

REGIONE

pag. 33

Avviata la riorganizzazione di Veneto Agricoltura

MODA ESTATE

pag. 34

Alberghi e spiagge anche per gli amici a quattro zampe

OCCUPAZIONE

pag. 20

Ritrovare il lavoro anche dopo gli anta

PERSONAGGIO

pag. 22

L’ideatore di Volunia: “Per me il progetto fi nisce qui”

CULTURA

pag. 27

Dal cinema al teatro la lunga estate padovana

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INTERVENTO24h su 24h

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4 Argomento del mese44 Argomento del mese

GIUNTA COMUNALE QUATTRO GLI ASSESSORI

Matteo Lazzarin è vicesindaco

La nuova giunta è un perfetto mix tra continuità e rinnovamento. Saranno quattro gli assessori che affi ancheranno il sindaco nei prossimi cinque

anni: due di loro hanno già collaborato al fi anco di Ruzzon nella precedente amministrazione, uno torna alla politica attiva dopo un periodo di “pausa” e un altro è un nuovo ingresso, insieme al capogruppo di maggioranza. La carica di vice sindaco, come previsto, va a Matteo Lazzarin, che si occuperà di servizi sociali,

associazioni e sport. Confermato anche l’assessore uscente Lodovico Calore che seguirà lavori pubblici, ambiente e sicurezza. Alberta Boccardo invece è assessore all’istruzione e alla cultura mentre a Renzo Carturan vanno le competenze per l’ecologia, l’ambiente e le energie rinnovabili. Il nuovo capogruppo è Umberto Perilli che ottiene anche le deleghe alla sanità, alla revisione statutaria e regola-menti, alla gestione delle forme associative tra enti pubblici. Al sindaco restano invece le competenze su bilancio, edilizia privata, attività produttive, urbanistica e personale. “Abbiamo distribuito gli incarichi tenendo conto delle competenze di ciascuno - spiega Ruzzon - ci siamo messi subito al lavoro perché i problemi da affrontare sono numerosi e richiedono tutto il nostro impegno. Non sarà un percorso facile ma siamo pronti a dare il massimo”.

Nonostante il poco pubblico in municipio per l’inse-diamento del Ruzzon - bis dopo la netta vittoria alle amministrative non sono mancate le prime scintille fra

maggioranza e opposizione. Diversi posti liberi in sala con-siliare durante il giuramento del sindaco e la presentazione della nuova giunta, toni fermi ma pacati fra i capigruppo di maggioranza e opposizione. L’unica novità del primo consi-glio comunale dopo le elezioni, oltre ai sei posti vuoti per il taglio del numero dei consiglieri, passati da 16 a 10, la ripresa di buona parte dei lavori con un telefonino da parte di un volontario del “Movimento 5 Stelle” che ha subito messo il video su internet, in diretta. Sarà interessante capire se la platea “virtuale” sarà più numerosa di quella reale durante le prossime sedute.

Indossata la fascia tricolore Antonio Ruzzon ha giurato per la seconda volta: è il primo sindaco ad essere rieletto da una ventina d’anni a questa parte, oltretutto con quasi la metà delle preferenze nonostante la presenza di quattro liste. Ovviamente promette di essere il sindaco di tutti e ricorda le priorità, già fi ssate nel programma: famiglia, giovani, socia-

le, ampliamento di scuole e cimitero, potenziamento casa di Riposo, piano di assetto del territorio.

Dai due consiglieri del Movimento 5 Stelle, il capogruppo Luca Martinello e Valentina Sattin, la prima stoccata alla maggioranza: “Il sindaco Ruzzon siede nel consiglio d’am-ministrazione di Cosecon, il vicesindaco Matteo Lazzarin in quello del Centro Veneto Servizi. Sono in evidente confl itto d’interessi, devono scegliere da che parte stare”. Il sindaco, dopo aver ricordato si tratta di incarichi non retribuiti, affi da la replica alla segretaria comunale Paola Peraro: “non c’è incompatibilità perché il Comune non sovvenziona in maniera continuativa i due enti, inoltre la norma sui consigli d’ammini-strazione è entrata in vigore il 13 agosto scorso e non è retro-attiva”. Quindi Ruzzon può occupare le due poltrone, ma per il Movimento 5 Stelle non basta, tanto che pochi giorni dopo Martinello ha presentato un esposto al Prefetto per segnalare l’anomalia tutta conselvana. Secondo il Movimento 5 Stelle il sindaco non dovrebbe avere la minima esitazione a fare un passo indietro, al di là dei dettagli legislativi e delle interpre-tazioni. I consiglieri hanno chiesto un incontro con il Prefetto

proprio per affrontare il problema a tu per tu.Maria Luisa Nucibella, unica rappresentante di “Insie-

me per il bene comune” porta subito in primo piano il tema della sanità con la riorganizzazione dell’ospedale e la chiu-sura di neuropsichiatria infantile. Detto questo sottolinea il ruolo di controllo dell’opposizione, anche costruttivo se ce ne sarà l’occasione, sempre tenendo presente le necessità che i conselvani hanno espresso durante la campagna elettorale.

L’unico brivido in sala lo regala il capogruppo di maggio-ranza Umberto Perilli, che per mettere in chiaro i rispettivi ruoli cita il “non possumus” di Papa Pio VII. “All’uffi ciale napoleonico il pontefi ce risposte “Non possiamo, non dobbia-mo, non vogliamo”. Noi soprattutto non vogliamo assistere a battaglie pretestuose e settarie, che contrasteremo con tutti i mezzi e gli strumenti legali”. Il messaggio è inequivocabile e non lascia spazio a molte interpretazioni. Scaldati i muscoli su aspetti di ordine generale, ora il confronto si sposta su temi assai più concreti, dal commercio alla sicurezza nelle scuole, dalla scelta dei componenti delle diverse commissioni consiliari al ruolo dei nuovi assessori.

di Nicola Stievano

Le priorità del sindaco: famiglia,

giovani, sociale,scuole, territorio,

casa di riposo

Nucibella accende i rifl ettori sul casodi neuropsichiatria infantile e il futuro

dell’ospedale

CONSELVE, IL DIBATTITORuzzon continua a governare

e promette di essere il sindaco di tutti.

Dalle opposizioni il caso della possibile incompatibilità con

il ruolo nel Cda di Attiva e, per l’assessore Lazzarin,

la poltrona nel Centro Veneto Servizi, ma per il segretario

comunale non ci sono problemi. Martinello e i suoi

fanno ricorso al Prefetto Prime scintille in Consiglio Comunale

Page 5: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

555Argomento del mese

Cambio di destinazione in zona industriale

Nuovo maxi negozioLo strappodei commerciantiIl via libera al nuovo negozio di hi-fi ed elettronica da quasi duemila metri quadrati

dietro al centro commerciale Lando provoca la prima rottura fra l’amministrazione comunale e i commercianti. Ascom e Confesercenti, che prima del consiglio comu-

nale avevano chiesto al sindaco di non approvare il cambio di destinazione d’uso del capannone che ospiterà il nuovo punto vendita, annunciano che diserteranno l’inau-gurazione della fi era di Sant’Agostino a fi ne agosto. “I presidenti delle nostre orga-nizzazioni - affermano Ascom e Confesercenti in una nota congiunta - continueranno, per ciò che riguarda la Fiera, a collaborare con l’amministrazione comunale perché convinti che l’economia locale ne tragga benefi cio, ma rimarcheranno la loro profonda contrarietà all’iniziativa dell’amministrazione. Di fronte alla moneta, a quanto pare, non si guarda in faccia nessuno. La maggioranza non ha nemmeno voluto prendere in considerazione la nostra lettera dove ricordavamo che la decisione va a penalizzare la rete distributiva tradizionale esistente che, invece, dovrebbe essere salvaguardata”.

L’iniziativa è dell’immobiliare “Tenuta Nogare Srl”, che per il cambio di destinazio-ne d’uso del capannone di via dell’indu-stria verserà al Comune 120 mila euro, oltre ai 50 mila di oneri. Una somma importante, soprattutto di questi tempi di diffi coltà di bilancio. Il sindaco Antonio Ruzzon non ne fa mistero. “Ci sembra un’occasione da cogliere, di questi tem-pi. Si tratta comunque di un’attività che non avrebbe potuto trovare spazio in centro storico. La superfi cie di vendita è di 1.870 metri quadrati divisa in due settori, mentre il resto dello stabile sarà usato come area di parcheggio. Con il cambio di destinazione viene recuperato un’immobile che versava in stato di degrado”.

Netta invece la bocciatura delle opposizioni, che promettono battaglia. Luca Mar-tinello, consigliere del Movimento 5 Stelle, ha chiesto al Prefetto l’annullamento della delibera perché non sarebbero stati rispettati i tempi di consegna dei documenti ai consiglieri. «E’ venuta a mancare la trasparenza, perché era già tutto deciso. E’ stato un cattivo spettacolo di politica torbida, ligia agli interessi economici. Inoltre il Comune permettendo lo sviluppo di nuove attività commerciali in zona industriale svuota anco-ra di più la valenza commerciale del centro. La maggioranza ha ragionato solo in base ai proventi che ricava da questa operazione, accogliendo le richieste di una società e ignorando quelle dei cittadini e delle associazioni di categoria». Maria Luisa Nucibella, consigliere di centrosinistra, aggiunge: “Ci auguriamo che la presunta urgenza che ha portato all’approvazione della delibera non serva a mascherare la legittimità degli atti. Si delibera sull’avvio di un’attività commerciale in zona industriale e non ci pre-occupiamo del centro storico, dove i negozi stanno chiudendo? Del reale benefi ciario di questa operazione speculativa si sa ben poco, come mai tutta questa fretta? Ci chiediamo a cosa servano il piano regolatore o il Pat se la maggioranza accetterà ogni richiesta di deroga. E’ una mera speculazione che non tiene conto delle conseguenze che l’operazione avrà sulle attività commerciali già esistenti. Anche in centro ci sono negozi chiusi”.

In cambio dellaautorizzazioneil Comune riceve120 mila euro più50 mila in oneri

di Nicola Stievano

Martinello solleva il caso sicurezza alla “Da Vinci”L’opposizione Denuncia del Movimento 5 Stelle, il sindaco: lavori già partiti

Archiviato l’anno scolastico iniziano i lavori di ristrutturazione della scuola elementare “Leonardo Da Vinci”. Si parte con un’approfondita indagine statica sulla struttura dell’edifi cio, quindi aprirà il cantiere vero e proprio per la messa in sicurezza della scuola. Un intervento programmato da tempo, spiega il sindaco Antonio Ruzzon, rispondendo alle osservazioni del

“Movimento 5 Stelle”. Luca Martinello infatti aveva sollevato il problema della sicurezza alla “Da Vinci”, citando un documento del responsabile del settore tecnico, in cui si chiedevano interventi e verifi che urgenti. Il tecnico ricordava che per la “Da Vinci” c’era la necessità di eseguire degli interventi di analisi e verifi ca strutturale per “determinare un quadro quanto più possibile esaustivo che consenta di monitorare l’idoneità dell’immobile e costruire una banca dati per eventuali adeguamenti straordinari”.

I professionisti interpellati avevano già eseguito dei controlli alla scuola e chiedeva agli amministratori un “un immediato riscontro, con puntuali indicazioni economico fi nanziarie, che consenta di procedere senza indugio e limiti operativi alla defi ni-zione del quadro di successivi interventi. Tutto ciò conformemente alle note ed inderogabili esigenze di verifi ca sull’immobile”. Martinello invitata a non sottovalutare il problema e ad intervenire tempestivamente.

“Con la fi ne delle lezioni abbiamo il via l’intervento programmato da tempo, - dichiara Antonio Ruzzon - a partire dalle indagini sulla struttura e i lavori che verranno portati a termine prima della ripresa del nuovo anno scolastico. L’uffi cio tecnico aveva già indicato, la primavera scorsa, come procedere e messo in preventivo almeno 31 mila euro per le indagini strutturali, l’analisi di vulnerabilità sismica e lo studio di fattibilità sulla ristrutturazione del primo solaio, dove nei mesi scorsi si è formato un vistoso avvallamento.

Prime scintille in Consiglio Comunale

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6 Sanità66 Sanità

Slitta dall’estate all’autunno il passaggio dell’intera attività di Riabilitazione e Lungode-

genza al monoblocco dell’ospedale Conselvano all’Uls 17. Il primo ottobre il passaggio delle consegne dall’Azienda Ospedaliera di Padova che fi no ad oggi ha gestito 40 po-sti letto di riabilitazione con diversi livelli di entità funzionale, sotto la guida del primario Roberto Maren-zi.

Un centro di alta specializzazio-ne, con pazienti da tutto il Veneto e anche dalle altre regioni. Ultimati i lavori di ristrutturazione del monoblocco, grazie ai quali il reparto a pieno regime raggiungerà gli 80 posti letto, entra nella fase operativa il passaggio di gestione dall’Azienda Ospedaliera Padova all’Uls della Bassa, proprietaria della struttura conselvana concessa il comodato gratuito. “Di comune accordo le due Aziende - spiega il direttore generale dell’Uls 17 Giovanni Pavesi - hanno ritenuto più fun-zionale e coerente con i rispettivi obiettivi il ritorno ad una gestione diretta del proprietario, ossia della nostra Uls che a questo scopo si era quindi attivata con importanti interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione e ammodernamento degli spazi.

L’accordo, che conferma gli ottimi rapporti di collaborazione e integrazione esistenti con Padova, consentirà di identifi care in maniera più chiara e diretta anche le responsa-bilità relative agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e alle attrezzature collegate ai vari percorsi riabilitativi». Come preannunciato ai rappresentanti sindacali il personale in forze alla riabilitazione Riabilitazione a Conselve potrà scegliere liberamente se proseguire la propria attività alle dipendenze dell’Uls 17 oppure mantenere il proprio contratto di lavoro con Padova in un’altra sede.

CONSELVE

Passaggio di competenze dall’Azienda Ospedaliera di PadovaDA OTTOBRE RIABILITAZIONE ALL’ULS 17

L’ospedale di Conselve

La Casa di Riposo “Beggiato” di Con-selve ha avviato recentemente l’iter tecnico-amministrativo fi nalizzato a due

fondamentali interventi. Il primo prevede la riqualifi cazione dell’Ala Dal Molin, al piano terra, con la realizzazione di una “comuni-tà alloggio” idonea ad accogliere sei posti per autosuffi cienti. Per questo intervento è già arrivata dall’Uffi cio Tecnico del Comune l’autorizzazione all’intervento ed è stato avviato l’iter per individuare l’esecutore dei lavori. Inoltre è prevista la costruzione di otto mini-appartamenti di circa 45/50 mq., idonei ad ospitare persone autosuffi -cienti ultra sessantacinquenni, che avranno la possibilità di condurre vita autonoma. “Tutto questo - spiega Antonio Manta, pre-sidente della “Beggiato” - con l’indiscusso vantaggio di poter usufruire dei servizi di cui la Casa di Riposo dispone. Ad esempio si po-trà usufruire del servizio mensa, lavanderia, guardaroba, parrucchiere, barbiere. Inoltre queste persone possono contare sull’assi-stenza medica, infermieristica, psicologica e partecipare a tutte quelle attività che quoti-

dianamente sono svolte nella struttura. Da sempre l’impegno preminente di chi opera all’interno della Casa di Riposo è quello del miglioramento del servizio per rendere più confortevole il soggiorno agli ospiti che li-beramente chiedono di essere accolti nella nostra struttura. A tale proposito, recen-temente è stato riconfermato il sistema di gestione della qualità del servizio. Inoltre, si è in attesa che la Regione Veneto conceda

l’Accreditamento della struttura centrale di Via Traverso, la visita defi nitiva è a breve. Le due Rsa sono invece già accreditate. In sostanza ciò signifi ca che l’Ente opera se-condo criteri defi niti e con procedure stan-dardizzate che assicurano l’erogazione di un servizio preciso e puntuale a vantaggio dell’utenza”. Sempre nell’ottica del miglio-ramento costante del servizio, in questi gior-ni si è concluso l’iter per la fornitura di letti elettrici, che contribuiranno a rendere più confortevole il soggiorno agli ospiti e ridurre il carico di lavoro del personale addetto. La scorsa primavera è stata inaugurata una cu-cina, dotata di strumenti innovativi, capace di elaborare fi no ad un migliaio di pasti al giorno, in grado di coprire anche il servizio a domicilio ed eventualmente per le scuole. “In defi nitiva, - conclude Manta - la Casa di Riposo ritiene di dare un fattivo contributo al territorio a Conselve e non solo, come testimonia la fi rma di convenzioni stipula-te con i comuni limitrofi che autorizzano l’accoglimento di persone che ritengono di frequentare il centro diurno”.

Autorizzata la costruzione di una casa alloggio Per gli autosuffi cienti previsti mini appartamenti

Conselve Interviene il presidente della Casa di Riposo Antonio Manta

Beggiato, due le novità

La Casa di Riposo conselvana

Più facile la prenotazione degli esami, adesso disponibile per l’Uls 17 anche on line. E’ suffi ciente entrare nel sito

www.ulss17.it e cliccare sulla voce CUP Prenotazione via fax o web” per accedere ad una pagina di presentazione del nuovo servizio all’interno della quale, tramite il link “Richiesta di prenotazione on line”, si viene rinviati ad un modulo contenente un fac-simile di impegnativa (ricetta rossa) molto semplice, con una serie di spazi da compilare. All’utente viene chiesto di in-serire parte delle informazioni contenute nell’impegnativa originale in suo possesso e un numero telefonico presso il quale essere ricontattati. Un operatore del Cup, entro un giorno lavorativo, chiamerà l’utente al reca-pito indicato per offrire la prima disponibilità aziendale per la prestazione richiesta. Gli operatori del Cup ripetono il tentativo di chiamata per 3 volte, in orari differenti. Dopo il terzo tentativo senza esito, qualora l’utente abbia indicato anche un indirizzo di posta elettronica, gli sarà inviata una mail per invitarlo a chiamare il Call Center azien-dale (numero verde 800 437 040 da rete fi ssa, 0429 766801 a pagamento da rete mobile) per concordare l’appuntamento.

La conferma con l’operatore garantisce il corretto completamento della prenotazio-ne e la comunicazione al cittadino di tutte le informazioni utili per l’esame, cosa non pos-sibile con un procedimento completamente automatizzato. E’ possibile prenotare anche via fax, inviando al numero 0429 788660 una copia dell’impegnativa oggetto della

prenotazione, avendo cura di indicare un numero telefonico per essere ricontattati. Rimane naturalmente la possibilità di con-tattare direttamente il Call Center del Cup. Qualora l’attesa per un operatore libero dovesse prolungarsi oltre un minuto dopo avere completato la selezione del tipo di servizio richiesto, il sistema automatica-mente invita l’utente a lasciare il proprio numero di telefono: sarà ricontattato gratu-itamente entro una giornata lavorativa per completare la procedura richiesta. “Siamo consapevoli - sottolinea Giovanni Pavesi, direttore generale dell’Azienda ULSS 17 - che sul Cup in passato c’erano alcune diffi -coltà e per questo motivo nell’ultimo anno ci siamo impegnati a fondo per rinnovare completamente il servizio. È stato un per-corso lungo, in più fasi, ma oggi possiamo dire di essere non solo all’avanguardia, ma soprattutto di offrire ai cittadini un ampio spettro di alternative”.

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Page 8: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

8 Cartura88 Cartura

Pur in un contesto di incertezza, di riduzione di trasferimenti e di aumento dei fabbisogni per i servizi sociali, il settore lavori pubblici è in

piena attività. Nei mesi scorsi una parte del territo-rio è stato interessato da interventi di ampliamento della rete fognaria: sono state realizzate nuove fo-gnature nelle vie Maseralino, San Pietro Viminario e Fossalta. Il tutto sarà completato dall’asfaltatura delle stesse strade. Nel cimitero di Cartura si stanno costruendo 76 loculi e 3 tombe di famiglia e realiz-zando dei nuovi marciapiedi. Il costo dell’opera, la cui progettazione è stata curata dall’uffi cio tecnico comunale, è di 150.000 euro.

Sempre in zona cimitero sono in fase di ulti-mazione i lavori di sistemazione e rifacimento delle sponde del Canale Altipiano, in collaborazione col Consorzio di bonifi ca Adige Euganeo. L’operazione consiste nella messa in sicurezza dell’argine e delle mura stesse del cimitero, a rischio cedimento. Lungo lo stesso scolo è in corso il rifacimento delle spon-de e del corrispondente marciapiede di via Vivaldi, danneggiato dalle radici dei pini marittimi, che sa-ranno sostituiti da 20 piante. La nuova banchina pedonale sarà illuminata e dotata di ringhiera. Nel frattempo procedono i lavori della nuova biblioteca e della sala civica comunale, ricavate nel fabbricato in costruzione adiacente al municipio.

“Con questa operazione verranno realizzate anche delle sale per le associazioni – spiega il sindaco Massimo Zanardo - La nuova biblioteca verrà dotata delle moderne tecnologie e fornirà una risposta adeguata alle esigenze degli studenti delle superiori e dell’Università. È in corso anche l’am-pliamento degli impianti sportivi, con realizzazione del collegamento coperto tra gli spogliatoi e la pa-lestra Massimiliano Ossari, di un paio di stanze che potranno essere adibite a magazzino e dei servizi

igienici. Con questi interventi la palestra sarà piena-mente operativa e omologabile Coni. È stato anche approvato un progetto di sistemazione dell’incrocio di via Maseralino e proseguimento parziale della pista ciclabile lungo la Sp 17, intervento in parte fi nanziato con contributo regionale”.

Sul fronte urbanistico il Comune ha iniziato l’iter per l’affi damento dell’incarico a un professio-nista per la stesura del PI (Piano degli interventi). “Prossimamente la cittadinanza verrà ampiamente informata su questo importante strumento di piani-fi cazione urbanistica – assicura il sindaco Zanardo - Continuano intanto, anche grazie alla collabora-

zione dei lavoratori socialmente utili, i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni pubblici. In estate è prevista la tinteggiatura delle scuole medie, dopo che gli stessi lavoratori l’anno scorso hanno tinteggiato il cimitero di Cartura. Inol-tre, stiamo continuando a lavorare per l’ambizioso progetto della nuova scuola.

L’intervento, oltre ad essere fi nanziato con un importante contributo regionale (oltre 1.200.000 euro), sarà sostenuto dagli introiti della vendita di immobili comunali dismessi. Se non si riuscirà a vendere gli immobili, c’è il rischio di non riuscire a realizzare la nuova scuola”.

di Francesco Sturaro

Cantieri aperti Procedono i lavori per la nuova biblioteca e la sala civica comunale

Piano interventi, ci siamo

Il municipiodi Cartura.Accantoè in costru-zione l’edifi -cio che ospi-terà la nuova biblioteca e la sala civica comunale

Sistemate le sponde del canaleAltipiano, rifatto il marciapiede di via Vivaldi, lavori anche in cimitero

Le opere

Lo scorso 31 maggio si sono conclusi i quattro corsi di attività motoria, promossi dal circolo Auser (as-sociazione per l’autogestione dei servizi e la soli-

darietà) di Cartura. L’iniziativa, giunta quest’anno alla dodicesima edizione, è stata rivolta a tutte le fasce d’e-tà. “Le attività dei corsi si sono svolte all’interno della nuova palestra Massimiliano Ossari e hanno soddisfatto le esigenze di tutte le età – fa sapere il direttivo dell’Au-ser di Cartura – abbiamo proposto un corso di attività

motoria diurno per anziani, uno per signore adulte e poi anche due corsi serali, rivolti soprattutto ai giovani, ma non solo. Ci teniamo a sottolineare la presenza di ben nove atleti maschi, sempre attivi e presenti, ma soprattutto le capacità indiscusse, accompagnate da una grande grinta, della nostra personal trainer Laura, sempre bravissima”. Dopo la meritata pausa estiva le attività riprenderanno in autunno. “Dal 1 di ottobre ri-cominceremo i corsi per il tredicesimo anno e i nuovi

iscritti verranno omaggiati di due lezioni – conclude il direttivo Auser - Anziani di Cartura, vi invitiamo a par-tecipare numerosi all’attività motoria, perché aiuta ad invecchiare meno e meglio”. Le persone interessate ai corsi, promossi dall’associazione, o che volessero informazioni sull’attività dell’Auser di Cartura, possono telefonare alla coordinatrice del gruppo Auser, la signora Gemma (049.9555431) o alla presidente Francesca Scarabello (049.9555038).

SOCIALE Concluse il mese scorso le attività motorie per gli anziani ma anche per i giovaniIN AUTUNNO AL VIA I NUOVI CORSI ORGANIZZATI DALL’AUSER

F.S. Un successo i corsi Auser in palestra

segue da pag. 1“La sensazione di fronte a queste decisioni

è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in

cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per af-frontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse fi nanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamoro-samente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affi dare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisio-ni affrettate, ulteriori ritardi che fi nirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, fi nora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione.

E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa rifl essione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

L’Intervento

di Francesca Zaccariotto*

Page 9: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

999Terrassa

Partirà nei prossimi mesi uno degli in-terventi più signifi cativi per la comu-nità di Terrassa Padovana e senz’altro

maggiormente attesi: si tratta della nuova scuola materna parrocchiale. Da più di qualche anno si ripresentava puntualmente il problema dell’inadeguatezza della strut-tura che attualmente ospita la scuola ma-terna “Maria Immacolata” della parrocchia S.Tommaso di Terrassa.

Con l’arrivo nel 2009 del nuovo parro-co, don Romolo Morello, l’urgenza di valu-tare la situazione si era fatta ancora più im-

pellente. Scartata da subito l’ipotesi della chiusura, dopo la valutazione del Consiglio pastorale circa la sentita utilità della struttu-ra per l’intera comunità, successivamente i Comitati di gestione e degli affari economici della scuola hanno interpellato gli uffi ci del-la Curia Vescovile e raccogliendo il sentire e gli umori dei parrocchiani hanno messo in campo un concorso di idee che hanno portarono alla presentazione uffi ciale del nuovo progetto in un’assemblea pubblica svoltasi ad inizio maggio dello scorso anno. Da lì partì l’iter burocratico per l’acquisizio-

ne dei permessi e delle concessioni edilizie attualmente in possesso della Parrocchia. Il progetto di ampliamento dell’edifi cio por-terà all’adeguamento alle norme igienico sanitarie vigenti e renderà adatta la strut-tura ad una proposta didattica al passo con i tempi.

C’è stato anche un passaggio in consi-glio comunale dove in un punto all’ordine del giorno è stata votata una deroga alle previsioni urbanistiche del PRG vigente per consentire che l’accesso principale alla nuova scuola avvenga nell’attuale “retro”

del fabbricato esistente attraversando una porzione del parco comunale Gasparotto, assicurando quindi maggiore sicurezza per bambini e genitori dal punto di vista strada-le. La deroga, richiesta dalla parrocchia e concessa dall’amministrazione comunale, sembra non aver riscontrato i favori del gruppo di minoranza per questioni riguar-danti possibili contrasti con eventuali future costruzioni.

Nel complesso è stata comunque rico-nosciuta la preziosità anche per il comune della presenza a Terrassa di una scuola

dell’infanzia parrocchiale per la validità della sua offerta educativa improntata ai principi cristiani.

Ora la parrocchia è in fase di aggiu-dicazione dei lavori avendo interpellato imprese, sia edili che impiantistiche, esclu-sivamente del territorio comunale e con l’obiettivo di iniziare i lavori già in questi giorni, terminate tutte le attività scolasti-che. Questo intervento unitamente a quello che il comune sta attualmente effettuando alla scuola media cambieranno certamente il volto del centro di Terrassa.

di Cristina Lazzarin

Previsto l’ampliamento e la messa a normadell’edifi cio esistente, nuovo ingresso dal parco

L’intervento Il progetto è stato presentato nel corso di un’assemblea pubblica

Scuola materna a nuovoImminente il cantiere di ampliamento della materna

Come ogni anno, dal 1997 data dell’inaugurazione del Ca-pitello, in località “crosara” di via Ronco, nella frazione di Arzercavalli, il 12 maggio scorso, si è svolta la consueta

festa dedicata a S. Leopoldo. La semplice ma sentita cerimonia re-ligiosa, offi ciata da don Francesco Milan, parroco della parrocchia

di S. Giacomo di Arzercavalli, ed il successivo rustico momento conviviale organizzato indistintamente da giovani e meno giova-ni, sono lo specchio della semplicità e della genuinità con cui an-cora oggi le famiglie della contrada, che anni fa hanno realizzato il loro sogno di dedicare un capitello al santo cappuccino dalmata, onorano padre Leopoldo. Quest’anno la celebrazione è stata con-comitante con i solenni festeggiamenti locali e con le celebrazioni per l’anno Leopoldiano, in occasione del 70° anniversario della

morte del santo. La particolarità per le parrocchie del vicariato di Conselve tra le quali quindi anche quella di Terrassa, è stata quella di essere scelta per l’offerta annuale dell’olio per la “Lampada della riconciliazione” che rimarrà accesa per tutto l’anno sulla tomba di San Leopoldo. Per il comune di Terrassa Padovana, alla cerimonia uffi ciale al convento dei cappuccini di Piazzale S. Croce a Padova c’è stata la rappresentanza del sindaco, del vicesindaco ed una delegazione del Gruppo Comunale degli Alpini. C.L.

ANNIVERSARIO DI S. LEOPOLDOTERRASSA IN PRIMA LINEA

L’evento

segue da pag. 1“La sensazione di fronte a queste decisioni

è di totale smarrimento. Ritengo che la Giunta regionale abbia agito contravvenendo ad una logica di riforma organica e strategica, oggi più che mai necessaria nella confusione generale in

cui ci troviamo; queste decisioni della Regione sembrano piuttosto il risultato di scelte estemporanee, occasionali, prese per singole materie. Un disegno strategico che è invece assolutamente necessario per af-frontare, nel suo complesso, il delicato tema della ridistribuzione delle funzioni provinciali, perché fortemente collegato al tema delle risorse fi nanziarie e del personale. Purtroppo la Giunta regionale ha clamoro-samente smentito, con queste decisioni unilaterali, sia le indicazioni della conferenza permanente Regione – Autonomie locali, di affi dare ad un confronto diretto con i presidenti delle Province, i rappresentanti dell’Anci e dell’Upi, l’esame delle problematiche sul trasferimento delle funzioni provinciali, ma anche in contraddizione rispetto alla risoluzione della stessa Regione, di difendere dinnanzi alla Corte costituzionale il ruolo e le funzioni delle Province. La Regione avrebbe almeno potuto attendere l’esito del ricorso al Giudice per incostituzionalità dell’articolo 23 del decreto “Salva Italia”, previsto il prossimo 6 novembre. Ritengo che solo attraverso un confronto serio con l’ente Provincia sia possibile riformare assetto e competenze, e che ciascun livello di responsabilità istituzionale debba contribuire ad evitare il rischio di creare, con decisio-ni affrettate, ulteriori ritardi che fi nirebbero per tradursi in un aumento dei costi e in una riduzione della qualità dei servizi, fi nora assicurati dalla Provincia con buoni risultati. Non vorrei mai che i nostri cittadini, già provati da una situazione recessiva e da un clima generale di forte incertezza, si presentassero agli sportelli dei nostri centri per l’impiego trovando un cartello che annuncia che da ora in poi dovranno rivolgersi direttamente in Regione.

E’ noto che sta maturando, a livello governativo e parlamentare, una diversa rifl essione sulle modalità di ridisegno del sistema delle autonomie locali, come emerge anche dallo schema del nuovo codice sulle autonomie. Per questi motivi, chiediamo al Governatore Zaia un cambiamento d’impostazione nell’immediato con la sospensione delle scelte, nella disponibilità della sola Giunta regionale, sui tirocini estivi di orientamento e sulla proposta di legge in materia di cave”.

Non si possono abolire funzioni e servizi senza un confronto democratico

*Presidente della Provincia di Venezia

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Page 10: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

10 Tribano1010 Tribano

E’ stata soprannominata dal gruppo con-sigliare di minoranza Voi + Noi, “Sven-dita degli spazi pubblici” la decisione

dell’amministrazione comunale di alienare alcuni immobili comunali. Si fa riferimento alla seduta consigliare dell’aprile scorso quando il sindaco Argenton ha informato i consiglieri della decisione di alienare il fab-bricato delle ex scuole elementari di Olmo, e di prevedere il cambio di destinazione d’u-so da uso pubblico ad uso commerciale delle ex scuole elementari integrate nel municipio comunale di Tribano, attualmente destinate alle associazioni Pro Loco, Auser e altro.

Oltre al consigliere Pdl, Roberto Baz-zarello, ha espresso voto contrario anche il gruppo consigliare Voi + Noi anche, sembra, a seguito del rapido riscontro avuto dalla cittadinanza. “Non si giustifi ca la svendita dello spazio pubblico in particolare di quei fabbricati che garantiscono la vita sociale della comunità- tuonano i consiglieri di Voi + noi-. L’ex scuola di Olmo ha sempre avu-to un ruolo sociale. Dopo la chiusura della

scuola elementare questa è stata utilizzata da diverse associazioni tra le quali la coo-perativa sociale per handicap Alambicco che ora ha realizzato la sua nuova sede al Palù. Attualmente vi trovano ospitalità per una parte l’associazione Metafi sica e per la restante parte ne usufruisce la comunità di Olmo per incontri, dibattiti, feste e comple-anni. La vendita di detto bene priverebbe in via defi nitiva la comunità di Olmo di uno spazio pubblico essenziale in quanto unico per la frazione. Lo stesso si dica per la deci-sione intrapresa di modifi care la destinazio-ne d’uso delle ex scuole elementari di fatto integrate in un corpo unico con il comune di Tribano.

Con la delibera si trasforma lo spazio pubblico in spazio commerciale da destinare ad uso privato, negozi in primis. Di fatto la vocazione della “loggetta” (così sopranno-minate le ex scuole per questa particolarità architettonica) punto focale della piazza Martiri d’Ungheria, ora in fase di ristruttu-razione, non sarà più il centro dell’asso-

ciazionismo. Ci troveremo: tabaccheria, bar, banche , o altro. Solo un anno fa per detta parte di fabbricato l’amministrazione aveva approvato un progetto per ristruttu-rare gli spazi pubblici in sale polivalenti e sedi associative. Ci chiediamo cosa è suc-cesso nel frattempo Riteniamo fuori luogo queste scelte che i cittadini non hanno sot-toscritto. Nessuna traccia di tutto questo è rintracciabile nel programma del gruppo di maggioranza. La scelta per noi è negativa. Sarà nostra cura assieme alla cittadinanza continuare il dialogo con l’amministrazio-ne per farla desistere da questa vendita/svendita per valorizzare beni a destinazione pubblica”.

di Cristina Lazzarin

Non piace il piano di alienazione dell’ex scuola di Olmo e il cambio destinazione alle ex elementari

La polemica Il gruppo di opposizione “Noi + Voi” boccia gli intenti del Comune

“Secco no alla svendita”

Le ex scuole di Olmo

La tassa più impopolare del momento si abbatte ancor più fortemente sugli abitanti di Tribano visto che il sindaco,

Piergiovani Argenton, ha deciso nelle set-timane scorse di aumentare i coeffi cienti di calcolo. La sua sembra una decisione alquanto sofferta che lui motiva come inevi-tabilmente necessaria vista l’impossibilità di far quadrare i bilanci in un momento come questo in cui i tagli dei trasferimenti statali saranno per il nuovo anno ancora più im-ponenti.

Si calcola che da Roma arriveranno almeno 241 mila euro in meno. Che fare al-lora? Il sindaco si è rivolto alla popolazione lanciando un appello affi nchè concittadini e associazioni facciano serie proposte per ridurre le spese del comune, segnalando possibili risparmi effettuabili per riuscire così a mantenere i servizi. In effetti, nelle settimane scorse, il Ministero dell’Interno, ha formalizzato un ulteriore taglio dei tra-sferimenti statali al comune di Tribano, da 956 mila euro previsti a 724 mila euro. Per mantenere i servizi sembra quindi inevitabi-

le dover alzare qualche tassa. “La nostra è solo un’ipotesi- spiega il

sindaco Argenton- visto che la prima rata dell’Imu è stata uguale per tutti gli italiani. Stiamo discutendo se sarà necessario au-mentare qualcosa per la seconda rata.

Per ora abbiamo solo alzato l’Imu per le seconde case portandolo dal 7,6 al 9 per mille. Anche l’Irpef è stato ritoccato di un punto. Tutto questo perché i tagli che abbia-mo realizzato nel nostro bilancio di previsio-ne non ci permetteranno comunque di copri-re tutte le spese. Mi sono così deciso con un volantino di informare tutta la cittadinanza della diffi cile situazione che ci accingiamo ad affrontare. Sono state molte le persone che mi hanno dimostrato vicinanza e solida-rietà, confi dando nel nostro buon operato. E’chiaro che le possibilità sono poche per far quadrare un bilancio: dopo aver tagliato tutti gli sprechi, non ci resta che chiedere ancora aiuto ai nostri cittadini. Aumentare l’Imu per la prima casa sarà comunque una scelta estrema che attueremo solo dopo un’attenta analisi fi nale”.

CALO TRASFERIMENTI: IMU ALE STELLE

C.L.

L’estate a Tribano si è aperta con una serie infi nita di appuntamenti teatrali nel mese di giugno e continua a luglio con la sagra

paesana dal 6 al 10 luglio: ogni sera stand ga-stronomico e spettacoli di danza, inoltre sabato 7 è prevista la dodicesima edizione della notturna della magnolia. Sempre a luglio, dal 9 al 22, si terrà il torneo delle contrade, mentre il 21, 22 e 23 luglio a San Luca, tradizionale appuntamento con la Festa del Melone. Dal 29 al 5 agosto, tutti i ragazzi della prima e seconda media parteciperanno al campo scuola presso la casa della parrocchia a San Zeno di Posina. Lo stesso appuntamento si rinnova per i ragazzi delle elementari, nella stessa località, dal 12 al 19 agosto. A settembre poi altro torneo di calcio organizzato dalla Polisportiva.

IN BREVE

Ad inizio mese la sagra paesanaLA LUNGA ESTATE DEL DIVERTIMENTODALLA FESTA DEL MELONE AI TORNEI DI CALCIO

C.L.

Roberto Bazzarello 25 anni, consigliere comunale di opposizione a Tribano è stato no-minato tra le fi la del Pdl all’Anci Veneto (associazione nazionale dei comuni italiani) e delegato a rappresentare l’associazione al Tavolo di Sviluppo della Regione Veneto

che si riunisce a Palazzo Balbi a Venezia, sede della Giunta Regionale. Il tavolo, istituito e coordinato dal Presidente della Regione Luca Zaia vuole essere lo strumento per mettere a confronto la Regione Veneto, gli enti come i Comuni e le Province e le parti sociali per condividere insieme le strategie che possano favorire il rilancio dalla crisi. Uno degli ultimi incontri ha sancito l’inizio della creazione di un “Patto per il Veneto” che prevede misure per i giovani, per il credito alle imprese e per lo sviluppo del mercato del lavoro. Bazzarello ha dichiarato: “Ho appreso con gioia questa nomina. Poter rappresentare in Regione tutti i Sindaci del Veneto mi onora”.

In questi mesi ha lavorato alle soluzioni per la crisiBAZZARELLO NOMINATO RAPPRESENTANTE ANCI AL TAVOLO DI SVILUPPO REGIONALE

C.L.

Non si ferma la solidarietà nei con-fronti delle popolazioni dell’Emilia colpite dal terremoto di maggio.

Oltre alle istituzioni pubbliche si mobili-tano anche le aziende private mettendo a dispozione materiale prezioso per la ricostruzione e la riprese delle noermali attività. A fi ne giugno il presidente del Consiglio Regionale Veneto Clodovaldo Ruffato ha consegnato al sindaco di Fi-nale Emilia, Fernando Ferioli, una casa prefabbricata destinata a ospitare alcuni uffi ci comunali del paese duramente col-pito dal terremoto. L’edifi cio prefabbricato è stato donato dalle Industrie «Pu.ma.» di Tribano. Alla cosegna erano presenti il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Matteo Richetti, il vicepresidente del Consiglio veneto Fran-co Bonfante, il sindaco di Tribano Piergio-vanni Argenton e del titolare delle Indu-strie Pu.Ma. Giorgio Giraldo. Costruita in legno, la struttura è coibentata, in modo da garantire una buona vivibilità interna sia alle basse che alle alte temperature, e ha una superfi cie abitabile di oltre 87 metri quadri. È stata montata al Centro operativo comunale (Coc) di Finale Emilia e vi ospita alcuni uffi ci comunali, essendo ancora inagibile la gran parte dei servizi municipali.

NEWS

Al Comune di Finale EmiliaLA “PU.MA” REGALACASA PREFABBRICATA

C.L.

Tasse Roberto Bazzarello, Pdl, si oppone

In merito alla dichiarazione del sindaco Argenton che nelle settimane scorse ha annunciato ai tribanesi l’aumento

dell’Imu e dell’Irpef in vista dei tagli ai comuni, voluti dal governo, il consigliere di minoranza del Pdl Roberto Bazzarello ha sottolineato che aumentare le tasse in questo momento complesso può solo signi-fi care mettere in diffi coltà molte famiglie e molto anziani che già stanno pagando a caro prezzo questa crisi, con la perdita del lavoro: “L’Imu è una tassa ingiusta che ha sostituito l’ex Ici abolita dal governo Berlu-sconi, nel 2008. Non trovo giusto che chi ha fatto sacrifi ci in tutta la propria vita per costruirsi la prima casa debba pagare “un affi tto” allo stato. Invito la maggioranza a non toccare la prima casa e a fare delle scelte che diminuiscano le tasse anziché aumentarle.

Ci potrebbe riuscire spendendo meno e spendendo meglio, revisionando il bilancio, tagliando gli sprechi, valutando più pre-ventivi o estendendo le gare d’appalto nei lavori pubblici per trarne l’offerta migliore”.

Secondo Bazzarello sarebbe stato meglio fare scelte diverse rispetto a quelle fi n’ora attuate dall’amministrazione Ar-genton: “Voglio fare qualche esempio: per bloccare la piscina il comune ha speso 260 mila euro circa, sommati ad altri 250 mila euro circa per la realizzazione della nuova

area feste, per un’area non ancora ultima-ta e che il sindaco ha valutato di inserire nel piano triennale delle opere pensando di darla in gestione ad un privato per 300 mila euro. A tutto questo vanno aggiunte le spese legali. Credo vi fossero delle priori-tà maggiori per il nostro comune come ad esempio la sostituzione delle caldaie delle scuole medie e della palestra, promesse ormai da molto tempo”.

“La maggioranzanon dovrebbetoccare la prima casa, frutto di tanti sacrifi ci”

C.L.

“Spese e sprechi da tagliarerivedendo il bilancio”

Il municipio: da Roma arriveranno 241 mila euro in meno

Roberto Bazzarello

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111111Bovolenta

Sono due gli eventi signifi cativi che hanno caratterizzato la comunità di Bovolenta in queste ultime settimane

di primavera: l’inaugurazione della restau-rata chiesetta di Cà Molin e il Festival dei due fi umi. La messa per celebrare questo importante restuaro è stata celebrata da don Luciano il 30 maggio scorso, nella fra-zione di Bovolenta. La chiesetta dell’800 e con una parte ancora più antica, era appartenente al settecentesco palazzo veneziano appunto Cà Molin, edifi cato lungo il fi ume da questa famiglia patrizia veneziana, lasciato in stato di degrado e purtroppo abbattuto prima della seconda guerra mondiale. La chiesetta, diventata nel ‘900 parte della parrocchia di Bovolen-ta, è rimasta chiusa per decenni, solo ora, fi nalmente, dopo anni di restauro voluti dal comune di Bovolenta in accordo con la curia, la struttura è tornata a nuova vita. I lavori hanno interessato l’interno ma anche l’area adiacente all’edifi cio per renderlo più fruibile in sicurezza.

Questo restauro ha fi nalmente permes-so di restituire questo luogo di fede alla sua comunità, con l’impegno di mantenerlo vivo ed utilizzato sia dai parrocchiani di Cà molin che da quelli di Bovolenta. Lo stessa zona di Cà Molin è oggetto di un importante intervento di edifi cazione, che dovrebbe partire ai primi segnali di ripresa dell’economia, con la realizzazione di unità abitative di qualità per centinaia di nuovi residenti, una nuova piazza, servizi ed impianti sportivi. “Come amministrazione comunale- spiega il vicesindaco Emiliano Baessato- abbiamo sempre prestato atten-zione al recupero del patrimonio culturale del nostro paese. In futuro la nostra at-tenzione si concentrerà su un altro edifi cio di grande valore: l’antica chiesa di Santa Maria Assunta, a Fossaragna, attualmente sconsacrata ed utilizzata come magazzino.

Si tratta di un edifi cio di inestimabile valore e bellezza che merita di essere re-cuperato e restituito alla comunità come spazio sociale. Il comune si è attivato per fare uno studio di fattibilità per il recupero e si impegnerà nei prossimi anni a repe-rire i fondi, compatibilmente con la gene-rale riduzione di risorse a disposizione di tutti gli enti, per il suo recupero”. L’altro importante evento che si è svolto riguarda la seconda edizione del Two rivers’ fest (Fe-stival dei due fi umi), festa in cui la musica rock e le bands giovanili hanno fatto da protagoniste. La festa è stata organizzata dalla neonata Associazione Culturale Om-nia di Bovolenta. L’associazione Omnia è l’unica nuova associazione culturale nata a Bovolenta negli ultimi venti anni, ha lo scopo statutario di promuovere la cultura in paese e di effettuare attività che siano

di Cristina Lazzarin

Chiusa per decenni, è statarestituita alla comunità.Musica al “Two rivers’ fest”

Il restauro Completati i lavori di recupero dello storico edifi cio della frazione

Chiesetta di Cà Molin:inizia una nuova “vita”

Il taglio del nastro al termine del restauro della suggestiva chiesettan, lungo l’argine del Bacchiglione, dopo decenni di

abbandono e incuria

coinvolgenti per tutta la comunità ed in par-ticolari per i giovani. Quest’anno al festival hanno partecipato nelle quattro serate ben cinque bands con all’interno membri prove-nienti dal paese; per alcune bands è stata anche una vetrina per mettersi in mostra e farsi conoscere. A rendere grande l’evento ci ha pensato uno staff di volontari di circa quaranta persone, con un’ottima cucina che può vantare al suo interno un personale collaudato da anni di feste di vario genere, diretto da un gruppo di cuochi professioni-sti. Come dice il vice presidente, Lorenzo Brigato “OMNIA è aperta a tutti, anzi ha bisogno dell’aiuto di tutti per crescere e migliorarsi. Abbiamo una pagina facebook sulla quale invitiamo i giovani interessati a prendere contatti con noi, con proposte, voglia di fare e di divertirsi. Saremmo ben lieti di accoglierli!” Il presidente dell’asso-ciazione è Pierluigi Bordin, che vanta anni di esperienze nell’organizzare eventi e nel partecipare alle attività associative.

Il sindaco Vittorio Meneghello assieme alla sua Giunta e con l’apporto della Commissione Consiliare per l’assisten-

za, ha dato disposizione affi nché venga distribuita la restante quota pro alluvione derivante da donazioni volontarie. Sono pervenuti globalmente da novembre 2010 a giugno 2012 409.637,93 euro, di cui 36 mila euro vincolati per opere di investi-mento sul territorio alluvionato, così come puntualizzato dai donatori versanti. Tutta la restante quota pari ad euro 373.637,93, con quest’ultima tranche in distribuzione in questi giorni, è stata tutta spesa/erogata a famiglie e ditte alluvionate quale contri-buto a sostentamento dei danni subiti. E’ stato erogato inoltre un contributo straor-dinario alla locale scuola materna (euro 10.742,13) anch’essa disagiata nel pe-riodo iniziale dell’evento calamitoso. “Da parte mia e dell’amministrazione - spiega il sindaco - un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno versato somme in modo volontario per aiutare la collettività”.

NEWS

Distribuiti agli alluvionati410 MILA EURODALLE DONAZIONI

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12 Due Carrare1212 Due Carrare

È un bilancio di previsione nato sotto il duplice segno della novità e dell’incer-tezza, quello approvato recentemente

dal consiglio comunale, novità e incertezza entrambe legate all’introduzione dell’Imu, le cui aliquote base, indicate dal governo, potrebbero variare nel corso dell’anno. Il co-mune di Due Carrare ha deciso di applicare un’aliquota Imu dello 0,55% sulla prima casa e dello 0,91% sulla seconda, mentre l’Irpef rimarrà invariata allo 0,5%, con so-glia di esenzione portata a 15 mila euro. “L’imposta sugli immobili scaturita dalle mi-sure del governo non è affatto un’imposta municipale – commenta il sindaco Sergio Vason - ma è un’imposta statale, perché ai comuni non viene data autonomia nella sua applicazione, generando forti rigidità e pesanti conseguenze per i cittadini più svantaggiati. I comuni sono costretti a ri-chiedere ai propri cittadini un’imposta molto superiore alla vecchia Ici, per sostenere il defi cit pubblico. Ci siamo posti l’obiettivo di mantenere gli stessi servizi dello scorso

anno; servizi rivolti principalmente a quelle famiglie che hanno bambini all’asilo nido, alle scuole materne e alle elementari; man-teniamo il contributo per il trasporto scolasti-co e altri servizi rivolti alla cultura”.

Il dibattito sul bilancio di previsione in consiglio comunale è stato acceso. La li-sta “Prima Due Carrare”, ad esempio, ha presentato 21 emendamenti, tutti cassati. “L’amministrazione comunale ha eretto un muro nei confronti di proposte serie e con-crete – critica la capogruppo Pierangela

Negrisolo - Nonostante il lavoro e l’impe-gno di questo gruppo consiliare ci siamo trovati davanti ad una parete invalicabile rispetto alle proposte fatte. Gli emendamen-ti presentati hanno riguardato numerose questioni: agricoltura, attività produttive, manutenzioni, trasporto alunni, rifi uti, con-venzioni con i privati e lavori pubblici. Nono-stante le proposte costruttive, la maggioran-za ha fatto ostruzionismo nei confronti delle opposizioni, non volendo porre attenzione a settori che riteniamo importanti e strategici per il territorio”. Secca la replica del sindaco Vason: “L’argomento Imu è stato dibattuto ampiamente negli emendamenti presentati dai due gruppi di minoranza. Emendamenti che sono stati esaminati dai tecnici della ragioneria del Comune, ma che non poteva-no essere accolti né sotto il profi lo politico, perché non in linea con i progetti dell’am-ministrazione, né sotto il profi lo tecnico in quanto proposte inattuabili o che presenta-vano disequilibri di bilancio; per questo non sono stati accettati”.

di Francesco Sturaro

Per l’abitazione principale si pagherà lo 0,55%gli altri fabbricati avranno l’aliquota dello 0,91%

Conti pubblici Le misure dell’amministrazione sollevano critiche da parte dell’opposizione, il sindaco si difende e replica

Sale l’Imu, ma l’Irpef resta invariata

Il sindaco Sergio Vason

La crisi economica con-tinua ad avere ricadute negative in ambito

occupazionale. Per dare ri-sposte concrete ai lavoratori in diffi coltà la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con la Diocesi, la Camera di commercio, la Provincia di Pa-dova e la Fondazione Antonveneta ha dato vita al Fondo straordinario di solidarietà. Suo scopo è di sostenere nel padovano e nell’ambito della diocesi progetti di inseri-mento lavorativo per i disoccupati, in situa-zioni di disagio, e per i giovani inoccupati. Un’iniziativa cui ha aderito anche il Comune di Due Carrare. “Abbiamo inviato l’invito a partecipare alle iniziative del Fondo straordi-nario di solidarietà ad un centinaio di ditte locali – spiega l’assessore ai Servizi sociali Mario Romanato – chiedendo la loro di-sponibilità a diventare soggetti di alcune progettualità. È stato proposto loro di ospi-

tare tirocini formativi, gratu-iti per le aziende con borse lavoro di 500 euro mensili lordi per il lavoratore, per un massimo di quattro mesi, e di promuovere corsi profes-sionali fi nalizzati all’assun-zione. Adesso aspettiamo le risposte”.

L’impegno del Comune di Due Carrare nell’ambito lavorativo si concretizzerà a breve anche con l’istitu-zione di uno sportello informalavoro. Il servizio, attivato in collaborazione con la Provincia di Padova e ospitato all’interno della sede municipale, sarà aperto 12 ore la settimana e sarà gestito da dei volontari e da un impiegato del Comune. “Oltre a questi interventi, abbiamo creato i buoni famiglia – prosegue l’assessore Romana-to – si tratta di un contributo economico straordinario, erogato per far fronte a si-tuazioni di disagio conseguenti alla perdita del lavoro e alla crisi economica”.

Coinvolte un centinaio di ditte locali,buoni famiglia per le situazioni diffi cil

FONDO STRAORDINARIO DI SOLIDARIETÀ

F.S.

Inaugurato il monumento “La dama degli alberi”, opera dell’artista Ales-sandra Urso, collocato nella nuova

rotonda di Cornegliana, posta all’in-tersezione tra via dell’Industria e via Bolzani. L’allestimento scultoreo ritrae una fi gura femminile, che può essere interpretata come la madre terra o Rei-tia, l’antica dea dei Paleoveneti, seduta su una pietra forata riportante alcune iscrizioni rupestri e circondata da altri elementi scultorei.

L’inaugurazione uffi ciale del monumento, la cui spesa è stata sostenuta interamen-te da privati, è stata preceduta dalla presentazione del parco tematico del Vigenzone “La valle degli antichi”, di cui proprio l’allestimento della “Dama degli alberi” fungerà da ideale porta d’ingresso. L’evento, ospitato nella sala dei Carraresi e patrocinato da Regione Veneto e Provincia di Padova, ha visto la partecipazione oltre che dell’artista Alessandra Urso e degli amministratori locali, anche dello storico e critico d’arte Paolo Luca Bernardini e della giornalista Cristina Genesin. Nelle intenzioni dei promotori il parco tematico dovrebbe diventare un’oasi naturalistica: un percorso artistico-naturali-stico-turistico lungo il corso del Vigenzone, caratterizzato da una serie di installazioni richiamanti la storia delle popolazioni Paleovenete che abitavano questo territorio.

“Il progetto del parco tematico prevede la sistemazione degli argini del Vigenzo-ne – spiega il sindaco Sergio Vason – e l’installazione di opere artistiche ispirate agli antichi abitatori di queste zone. La realizzazione del parco tematico ha delle enormi potenzialità di sviluppo e può comportare ricadute economiche sul territorio, oltre a contribuire a riscoprire le radici storiche dei veneti. Per dar corso al progetto servono le risorse economiche – conclude il primo cittadino - risorse che speriamo possano arrivare da enti e istituzioni, sia pubbliche che private, interessate a favorire lo sviluppo culturale e turistico di questa nostra zona”.

NEWS

Presentato anche il parco tematico del VigenzoneLA “DAMA DEGLI ALBERI” DI ALESSANDRA URSOVEGLIA SULLA ROTONDA DI CORNEGLIANA

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151515Bagnoli

Grande successo per la terza Rassegna Cinofi la “Città di Bagnoli di Sopra”, organizzata dalla Pro Loco locale, lo

scorso fi ne maggio. Nella splendida cornice del piazzale del teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra, i ragazzi della Pro loco, con il suppor-to logistico del Gruppo Cinofi lo Schaferhund di Tribano, e dell’ambulatorio veterinario di Roberto Milan, e il patrocinio dal comune hanno dato vita a un pomeriggio di allegria dedicato esclusivamente ai nostri cari e fedeli amici a quattro zampe. La manife-stazione ha visto la partecipazione di circa centoventi cani, divisi in ben quarantasette razze diverse e con la presenza di campioni nazionali ed internazionali provenienti da più parti del nord Italia. Una nota impor-tante, che ha ancor più inorgoglito gli or-ganizzatori, è stato l’affl usso di centinaia di persone incuriosite dallo spettacolo dei vari ring, dove si avvicendavano i diversi giudizi. Impegnati in questa diffi cile valutazione sono stati i giudici professionisti Piero Bido-ia, Domenico Maduri, Ivan Marin e Gianluigi

Garbin di Bagnoli di Sopra. Apprezzata la dimostrazione di addestramento all’obbe-dienza di tre esemplari possenti di pastore tedesco del campo di addestramento Scha-ferhund di Tribano. Grazie al contributo di numerosi sponsor che hanno supportato l’acquisto di premi importanti, ogni parteci-pante ha potuto ricevere un considerevole e apprezzato premio per il proprio amico a quattro zampe. Grande successone per il ring dei meticci che ha visto impegnati ben dieci giudici bambini scelti tra il pubblico pre-sente. La manifestazione si è conclusa con l’augurio da parte di tutti di rivedersi ancora più numerosi l’anno prossimo. Non è stata invece baciata dal buon tempo la manife-

stazione di “Pizza in piazza”, organizzata sempre dalla Pro Loco nell’area esterna di Villa Gurian. Le quattro serate del 7,8,9, 10 giugno sono state purtroppo accompagnate da improvvisi abbassamenti di temperatura e temporali improvvisi che non hanno co-munque scoraggiato gli amanti della buona pizza. Tutte le sere infatti lo stand gastrono-mico ha avuto il suo bel da fare a cucinare ottime pizze fumanti apprezzate da grandi e piccoli. Molto apprezzato lo spazio per i giochi, con la presenza di un castello gon-fi abile costantemente assediato da decine di bambini, che approfi ttando della gratuità della giostra hanno potuto vivere in allegria con altri coetanei.

di Cristina Lazzarin

Centinaia di persone hanno assistito alla sfi lataDieci giudici bambini hanno votato per i meticci

Rassegna cinofi la Terza edizione proposta dalla Pro Loco

Grande festa per i caniIn queste settimane che precedono l’estate stan-

no per essere portati a termine i lavori di asfal-tatura che hanno interessato su vari tratti tutto

il territorio comunale di Bagnoli di Sopra, sia del capoluogo che della frazione di San Siro. Il vasto intervento ha riguardato innanzitutto via Franzolin che ha potuto godere della sistemazione di tutti i marciapiedi con completamento del tratto escluso dall’ultimo rifacimento, oltre alla riasfaltatura dei tratti più dissestati. Nella frazione di San Siro le opere di asfaltatura hanno interessato le intere vie Cairoli e Goldoni che necessitavano da tempo di un intervento di sistemazione.

Nell’ultima via in particolare sono stati ripristinati, attraverso un profondo lavoro di pulizia, gli scoli delle acque bianche adiacenti alla strada, ponendo così termine al problema dei continui allagamenti che si verifi cavano in occasione di forti piogge. La parte più importante dell’intervento sulla manutenzione stradale, ha riguardato il manto stradale di viale dell’Industria, dall’ingresso della provinciale fi no ai confi ni con il comune di Conselve. Opera grazie alla quale è stata restituita alla zona produttiva una via messa a nuovo dopo che per anni erano stati eseguiti solo lavori di ripristino temporaneo. Più in particolare i lavori hanno riguardato non soltanto l’asfaltatura della via principale e delle strade laterali, ma anche la sistemazione dei marciapiedi esistenti, delle cordonate, delle alberature, oltre al fondamentale rifacimento del parcheggio della settima strada destinato alla sosta dei mezzi pesanti.

“Il costo complessivo delle opere fi n qui realizzate- riferisce l’assessore Tito Livio Armani - è stato di complessivi 650 mila euro di cui 357 mila circa fi nanziati dal comu-ne e 292 circa con un contributo regionale”. Infi ne, grazie all’intervento della Provincia, sono state sistemate anche le strade del centro del capoluogo nella zona tra piazza Marconi e piazza Martiri d’Ungheria e lungo via Mazzini e della frazione di San Siro in prossimità del centro abitato.

LAVORI

L’assessore Armani: fi nora spesi 650 mila euroASFALTATE LE VIE CAIROLI E GOLDONI A SAN SIROINTERVENTI ANCHE IN ZONA INDUSTRIALE

C.L.

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16 Agna1616 Agna

Le tragiche vicende dei terremotati dell’Emilia non hanno lasciato indifferenti gli abitanti della comu-nità di Agna, che come in altre occasioni dolorose,

si sono mostrati disponibili e sensibili nei confronti dei meno fortunati. E’ così che fi n dai giorni successivi al 29 maggio scorso, il gruppo comunale di protezione ci-vile di Agna ha organizzato una raccolta generi di prima necessità che sono stati poi consegnati personalmente alla comunità di San Felice sul Panaro. La raccolta di beni di prima necessità e generi alimentari per i terre-motati è partita domenica 3 giugno ed è stata allestita presso la sede del gruppo in via Pietra 2 ad Agna, a lato del Municipio.

La raccolta, ad opera degli operatori della prote-zione civile, è durata un’intera settimana. Domenica 10 giugno scorso, quindi, una delegazione della prote-

zione civile del paese, guidata dall’assessore, Gianluca Piva, si è recata in Emilia.

Dopo essersi accreditati presso il C.O.C., Centro operativo comunale, allestito dalla protezione civile locale di San Felice, il gruppo di volontari di Agna si è recato al punto di raccolta di San Felice Sul Pa-naro, denominato “Ex del Monte” in via Perossaro, dove sono stati consegnati ben diciasette bancali di generi di prima necessità. “La sensazione che abbia-mo avuto al nostro arrivo sul posto- spiega Piva- e’ di completa desolazione. Si respira un clima di tristez-za misto a disperazione.

D’altronde gran parte delle strutture viste sono distrutte o lesionate. Ringraziamo di cuore la ditta Autotrasporti Balduin di Agna per la generosità di-mostrata nel trasporto, visto che ci ha offerto gratu-

itamente l’uso del bilico. Si ringrazia tutta la citta-dinanza che e’ stata molto generosa e le ditte del conselvano”. Molto soddisfatto della buona riuscita dell’iniziativa anche il coordinatore della protezione civile di Agna, che ha partecipato alla consegna dei generi in Emilia: “La generosità delle persone è stata davvero molta- spiega Roberto Forin- Abbiamo rac-colto acqua in bottiglia di plastica, generi alimentari a lunga conservazione, vettovaglie di plastica, mate-riali e prodotto per l’igiene personale e ambientale, pannolini, omogeneizzati, forse anche più di quello che ci saremmo aspettati.

Solo visitando questi luoghi ci si può veramente rendere conto della precarietà di queste persone, che continuano a convivere con il dramma infi nito delle scosse quotidiane”.

In una settimana la Protezione Civile ha raccolto il materiale, portato a destinazione con un mezzo della ditta Autotrasporti Balduin di Agna

CONSEGNATI A SAN FELICE SUL PANARO 17 BANCALI DI GENERI DI PRIMA NECESSITÀ

C.L.La consegna a S. Felice sul Panaro

SOCIALE

Pur lontani dall’epicentro del devastante sisma che ha sconvolto alcune cittadi-ne emiliane, anche Agna deve fare i

conti con il terremoto e la prima seria con-seguenza è la chiusura della chiesa parroc-chiale del paese. In seguito alla prima forte scossa di terremoto del 20 maggio scorso, la chiesa di San Giovanni Battista di Agna era stata infatti danneggiata. Dopo il sopral-luogo dei Vigili del Fuoco, dei volontari di protezione civile, del sindaco Scarabello e dal parroco don Daniele Marangon, la chie-sa era stata parzialmente chiusa al pubblico; nello specifi co era stata emessa l’ordinanza per l’interdizione della sagrestia e del cam-po da calcetto a lato della medesima. Poi in seguito alle nuove scosse di terremoto del 29 maggio, la chiesa parrocchiale ha subito ulteriori danneggiamenti, tanto da richiedere la completa chiusura.

E’ stato fatto un ulteriore sopralluogo dal sindaco, dall’assessore alla sicurezza e protezione civile, Gianluca Piva, dal parro-co, dal comandante della locale stazione dei Carabinieri Giovanni Patisso, dall’uffi -cio tecnico comunale e dal personale della Protezione Civile locale. Alla fi ne al sindaco non è rimasto che interdire l’accesso all’edi-

fi cio. E’ stata quindi fatta un’ordinanza ad integrazione alle ordinanze n. 09/12 del 22 maggio e n. 10/12 del 24 maggio per l’interdizione di accesso alle zone pericolose della chiesa parrocchiale di Agna ed ora la nuova ordinanza vieta l’accesso a tutto l’e-difi cio, con effetto immediato e fi no al suo ripristino in sicurezza. L’interdizione vale per chiunque tranne per il personale tecnico incaricato al monitoraggio e alle verifi che statiche.

“La decisione è stata inevitabile – spie-ga l’assessore alla sicurezza e protezione civile Gianluca Piva – perché le fessurazioni presenti sia all’interno che all’esterno si sono accentuate a seguito delle scosse del terremoto degli ultimi giorni di maggio. Inoltre ne sono comparse di nuove sulla na-vata centrale. Pertanto – continua Piva - di comune accordo con il parroco si è deciso di vietare l’accesso all’intera struttura. La chiesa adesso è transennata per l’intero edifi cio compreso il campo da calcetto adia-cente. Con l’ordinanza inoltre si richiede un monitoraggio tecnico della sagrestia e delle parti lesionate”.

La struttura dovrà rimanere chiusa fi no a che non saranno effettuate ispezioni da

parte di tecnici con verifi ca della stabilità statica dell’edifi cio. Poi in base alle risultan-ze, si deciderà sul futuro della chiesa. Per i fedeli resta comunque disponibile ed agibile la chiesa di Frapiero, frazione di Agna, la quale è stata ispezionata con esito positivo. Sono inoltre a disposizione le altre chiese dell’Unità Pastorale a Borgoforte e Prejon; alcune messe vengono celebrate anche nel patronato adiacente alla chiesa ora chiusa.

di Cristina Lazzarin

Dopo le scosse si è aggravata la fessurazioneLe messe nelle altre chiese e in patronato

Chisura forzata Solo la verifi ca statica deciderà i prossimi provvedimenti

Chiesa “terremotata”

La chiesa parrocchiale, chiusa a causa del terremoto

Estate, tempo di ripo-so e di tanti appun-tamenti all’aperto

come ha proposto e pen-sato l’assessorato alla cul-tura del comune di Agna. Assai ricco il programma dei teatri estivi proposti anche grazie all’iniziativa della provincia di Padova “RetEventi 2012”, che favorisce e incentiva l’ap-proccio all’arte teatrale anche da parte dei citta-dini delle realtà comunali minori e spesso lontane dai grandi circuiti culturali.

L’amministrazione comunale di Agna realizzerà così l’evento culturale denominato “Teatro e musica in piazza”, che si collega alla manifestazione provinciale e alla propo-sta culturale “Teatro in corte” proposta dall’Accademia del teatro in lingua veneta con un progetto che coinvolge la quasi totalità dei comuni della Bassa Padovana.

L’iniziativa programmata prevede: il 6 luglio, alle ore 21.30: rappresentazione teatrale “Verze” di e con Gigi Mardegan, all’aperto, in piazza Roma; il 7 luglio, ore 21.00: saggio musicale “Un momento in musica” con giovani musicisti “in erba” locali all’aperto, in piazza Roma; l’8 Luglio, dalle ore 16.00 alle 20.00: spettacolo di burattini “Pinocchiando in rima” con Lucia Schierano, adatto ai bambini, programmato in occasione della “Giornata dell’AVIS per i bambini”, presso i giardini della scuola elementare “E. De Amicis”; il 13 luglio, ore 21.30: musica live con “Aironi neri co-ver band”, all’aperto, in piazza Roma; il 20 luglio, ore 21.30: commedia brillante “I Lazzaroni” con la Compagnia Vittoriese di Vittorio Veneto; il 27 luglio, ore 21.30: rappresentazione teatrale “Matrimoni ed altri malintesi” con l’associazione Terracrea (Cadoneghe) nell’ambito dell’iniziativa “Teatro in corte”. Si ricorda che gli ingressi sono totalmente gratuiti.

GLI EVENTI

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LD

I

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di Walter Lotto

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

L’ Usma Sevalzzano ha vinto il torneo “Amico volley” battendo, dopo un serrata fi nale (3-1) la Pgs Carrarese

Euganea volley, compagine di casa. Il terzo posto è andato al Casalserugo, che si è ag-giudicato anche la coppa disciplina, che ha prevalso con un netto 3-0 sul team tutto maschile (lupi) della Carrarese. E’ passata così agli archivi la settima edizione della due giorni di volley Carrarese organizzata dalla locale società e riservata alla catego-ria Under 12 open.

La manifestazione si è svolta all’interno del patronato Don Bosco a S.Giorgio di Due Carrare riscuotendo un notevole successo di società partecipanti, ben 16, e di pubblico come sottolinea un soddisfatto Patrizio Casumaro presidente del club organizza-tore: “è un tributo al volley giovanile che cresce continuamente, siamo stati costretti, con dispiacere, a rifi utare alcune domande di iscrizione per ragioni ambientale e orga-nizzative”.

Il caratteristico torneo, dal ritmo incal-zante si svolge infatti in due giorni e ha tra le sue peculiarità il fatto di ospitare, negli impianti sportivi carraresi, gli atleti durante il pernottamento. “E’ un modo – aggiunge Casumaro- essendo, le partite ravvicinate, per evitare a dirigenti e genitori disagi nei trasporti, oltre che un ottimo strumento di socializzazione, in questo wek-end abbia-mo ospitato 130 atleti”. Le premiazioni sono state nobilitate dalla presenza di Mi-

chele Pasinato, ex pallavolista padovano, mondiale 98 e attualmente recordman italiano di realizzazione di punti nella mas-sima serie, coadiuvato dal primo cittadino Sergio Vason e dall’assessore allo sport Mario Romanato.

Presente, durante le competizioni, anche Simone Tiberti, palleggiatore della pallavolo Padova. L’evento si è chiuso con una cena presso la stand gastronomico all’interno del patronato.

“Amico Volley”, i vincitoriATLETICA

Il marocchino Benazzouz Slimani ha vinto a Pontemanco di Due Carrare il memorial “Roberto Dal Corso”, de-

cimo trofeo Aps Holding, gara podistica competitiva di km 7,330 organizzata dal Cral-Acap di Padova in collaborazio-ne dell’Arp di Pontemanco. E’ il quinto successo consecutivo, nella manifesta-zione, per l’atleta abitante a Torreglia che difende i colori della Atletica Sandro Calvesi che si è imposto da dominatore con il tempo di 22’33”.

Al posto d’onore Michele Giofrè (Atl.Castello Firenze) preceduto di 34”; bronzo per il rappresentante patavino Marco Pettenazzo (Atl. Città di Padova) staccato di 43”. In campo femminile trionfo per la rodigina Giovanna Ricotta (Gp Salcus) in 25’07”, secondo gradino del podio, a 53” per la padovana Silvia Sommaggio (Città di Padova). Terza la friulana Serafi ni. Nella categoria uomini “A” si impone il veronese Isacco Piu-belli in 23’28”; al terzo posto Giovanni Lazzaro cronometrato a 55”. Nella categoria Uomini Over 50 acuto del vicentino Giorgio Centofante (Alpini Vicenza) 25’04” con il rappresentante dell’Assindustria Padova Zolti Diac secondo a 1’06”.

Tra gli Over 60 Uomini vola il mestrino Orazio Masiero, primo tra i padovani Gianni Rubin dell’Atletica Foredil, giunto al 6. posto. Trionfo padovano nella categoria donne Over 50 con l’assolo di Monica Gusella ( Gruppo Monselicense) che chiude in 34’36” mentre tra le donne categoria “E” bronzo per Daria Legnaro (Turristi Montegrotto) nella gara dominata dalla vicentina Michela Zorzanello. Oltre 300 i partecipanti applauditi da una folta cornice di pubblico all’arrivo nel ciotolato del borgo antico di Pontemanco.

TROFEO “ROBERTO DAL CORSO”AL MAROCCHINO SLIMANI

W.L.

Un abbraccio al passato con tante facce amiche a far da contorno per il passo d’addio al calcio agonistico di Gianmar-

co Dolcetto, eclettico difensore classe 74, e Cristian Sagredin forte centrocampista classe 73. Per i titoli di coda della loro carriera i due atleti hanno riunito le vecchie glorie di Pernumia e Monselice, le due società nelle quali hanno mietuto insieme indimenticabili trionfi . Ecco allora sfi lare, al comunale di Monselice, campioni del passato che hanno scritto pagine indelebili nella storia del calcio dilettantistico padovano. In maglia neroverde del Pernumia, tra gli altri: Cristian, Simone e Graziano Bergamasco, Omar Simonetto, Do-rino Anali, Alberto Trevisan, Michele Baraldo, Pierluigi Lorenzato, Andrea Bozza. Nelle fi le del Monselice tra gli altri: Ermanno Vegro, Sandro Zilio, Gianni Testolin, Sandro Capuz-zo, Fabrizio Bortoli. Visibilmente emozionati i due atleti hanno fatto l’ingresso in campo tra gli applausi del numeroso pubblico conve-nuto per l’occasione, mentre l’autoparlante inondava il tutto diffondendo le note di “We

are the champions”. “In questo momento – ha detto Gianmarco Dolcetto, che ha vinto campionati anche con Este e Pozzonovo- vo-glio ringraziare compagni dirigenti e tecnici con cui ho condiviso oltre vent’anni di calcio, un grazie particolare alla mia famiglia che ha sempre assecondato la mia passione, e alla mia compagna Claudia”. Da parte sua Cristian Sagredin: “ringrazio tutte le perso-ne presenti qui stasera, in questo momento un pensiero va a tutti coloro che mi hanno accompagnato nel mio lungo percorso calci-stico, e un grazie particolare a mister Franco Pulin, per me un vero maestro”. Poi il via alla gara, giocata sottoritmo ma condita da giocate di altissimo tasso tecnico e conclusasi con un pareggio (2-2) in gol per il Pernu-mia, dopo una sua tipica serpentina il furetto Michele Baraldo, Sagredin su rigore fi rma il pari, poi biancorossi in avanti con Daniele Zambon, Simonetto sul fi nale ristabilisce l’equilibrio, poi tra gli applausi cala il sipario su due carriere che val la pena di ricordare.

CALCIO. Al Comunale di Monselice emozioni con i grandi nomiVECCHIE GLORIE DI MONSELICE E PERNUMIAPER IL SALUTO A DOLCETTO E SAGREDIN

W.L.

Pallavolo. Sul podio Usma Selvazzano, Pgs Carrarese e Casalserugo

Slimani taglia il traguardo

Le vincitrici dell’appassionante competizione “Amico Volley”

Schierati in campo i campioni di un tempo

MASSIMO, NON RIESCO A MODIFICARE QUESTE DUE TESTATINE CI PENSI TU PER PIACERE? VANNO IN CONSELVANO

Page 19: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

191919Sport

Immaginatevi un evento sportivo che raccoglie più di 700 atleti, provenienti da tutta la provincia. Immaginatevi due

interi campi sportivi disseminati di reti di volley, con atleti che giocano ininterrotta-mente dal sabato mattina alla domenica sera. Immaginatevi poi una festa, il sabato sera, con centinaia e centinaia di giovani, musica a tutto volume, gente che balla e si diverte, e decine di litri di spritz e di birra che scorrono nei bicchieri. Fin qui niente di speciale. Ce ne sono tanti di eventi così in giro. I soliti giovani a cui piace fare “casi-no”.

Immaginatevi però adesso che tutto il ricavato di questo maxi-evento sportivo vada in benefi cienza, a sostenere i proget-ti di tre associazioni del nostro territorio: l’Anpha (Associazione Nuoto Portatori di Handicap Onlus), lo Studio21 che lavora con i ragazzi down, e l’Ascan che si occupa di alfabetizzazione in Senegal. Tutto il rica-vato. Non il “residuo”, dopo che gli orga-nizzatori si sono pagati il rimborso spese.

E immaginatevi che ad organizzare questo evento siano 30 ragazzi, in modo totalmente volontario, che lavorano per mesi e mesi per preparare tutto, dalla raccolta delle iscrizioni all’allestimento

dei campi, con il solo obiettivo di rendere sempre più “grande” il torneo e trascorrere insieme due giorni “indimenticabili”, senza prendere un euro. Anzi, spesso rimettendo-ci di tasca propria.

Immaginatevi tutto questo. E avrete un’idea abbastanza fedele di cos’è stata la Veneto Green Cup il torneo di greenvolley più grande della provincia di Padova, giun-to alla sua sesta edizione, che quest’anno si è tenuto a Casalserugo.

L’evento nasce nel 2007, dall’idea di un gruppo di amici, e anno dopo anno è cresciuto e raccoglie sempre più consenso, fi no a raggiungere i numeri “stratosferici” dell’edizione 2012: quasi 140 squadre iscritte, più di 700 atleti, 30 campi di gioco, senza contare le centinaia di giova-ni che hanno Casalserugo il sabato sera, quando la location si è trasformata in una discoteca “a cielo aperto” che ha ospitato lo “Spritz Party”.

Per la realizzazione della manifestazio-ne hanno lavorato in strettissima collabora-zione il Comune di Casalserugo, il Comitato Festa dello Sport, l’Associazione Tre Passi Avanti e l’Associazione Kronos dei giovani di Casalserugo.

di Emanuele Masiero

L’intero ricavato a tre Onlus del territorio che seguonogiovani con handicap o down

Veneto Green Cup Casalserugo ha ospitato l’edizione 2012 del mega torneo

Volley solidale per 700e sano divertimento

Nell’immagine di repertorio tratta dal sito internet dell’asso-ciazione una delle tante sfi de a Veneto Green Cup a Casalseru-go, dove si sono affrontati e divertiti ben settecento giovani

E il torneo? Rigorosamente misto, con squadre di quattro elementi come la tradi-zione “estiva” dei tornei di volley richiede.

Gli utili della manifestazione sono stati devoluti in benefi cienza, a sostegno dell’Associazione Anpha (Associazione Nuoto Portatori di Handicap Onlus), Studio 21 (Associazione Sportiva Dilettantistica e di Promozione Sociale che si occupa di ragazzi disabili, in particolare con sindrome di Down) e Ascan (Associazione Senegalesi della Comunità Africana e Non). E’ un bel modo di divertirsi, non trovate?

Ad organizzarel’evento un miniesercito di 30giovani volontarientusiasti

Gli utili vanno adAnpha, Studio 21 e all’associazioneAscan per isenegalesi

Nel mese scorso, i ragazzi della palestra Dragon-Dojo di Agna , capitanati dal maestro Stefano

Ferraro (Cintura Nera IV Dan) e allie-vo del maestro Andrea Albertin della Dragon-Dojo di Conselve , hanno parte-cipato al “World Champion Ship Iaska 2012” svoltosi a S. Marino. Molti i successi raggiunti da questi allievi nel-le gare di categoria. Riccardo Ferraro, fi glio del Maestro Stefano Ferraro ha raggiunto il II° posto categoria -45kg e III° posto categoria -40kg, Marco Ver-suraro: III° posto categoria -55kg e II° posto-50kg, Christian Zago: Argento ca-tegoria -55kge Bronzo categoria -50kg, il papà Patrick Zago: III° posto catego-ria -63kg. Questo buon risultato per il Team della Palestra arriva dopo i tanti già ottenuti fi no ad oggi, tra i quali la vittoria da parte dei ragazzi del maestro Stefano Ferraro del Trofeo “Open delle Tre Venezie” di Kick-Boxing 2011. Ora tutti gli atleti continuano con impegno la preparazione alle prossime gare , con un sogno che li accomuna: la partecipa-zione ai mondiali che si svolgeranno in Canada tra qualche mese.

AGNA

Arti Marziali, campionatoDRAGON DOJOTRIONFA A S. MARINO

C.L.

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di Walter Lotto

LO SPORT in PRIMO PIANO

L’ Usma Sevalzzano ha vinto il torneo “Amico volley” battendo, dopo un serrata fi nale (3-1) la Pgs Carrarese

Euganea volley, compagine di casa. Il terzo posto è andato al Casalserugo, che si è ag-giudicato anche la coppa disciplina, che ha prevalso con un netto 3-0 sul team tutto maschile (lupi) della Carrarese. E’ passata così agli archivi la settima edizione della due giorni di volley Carrarese organizzata dalla locale società e riservata alla catego-ria Under 12 open.

La manifestazione si è svolta all’interno del patronato Don Bosco a S.Giorgio di Due Carrare riscuotendo un notevole successo di società partecipanti, ben 16, e di pubblico come sottolinea un soddisfatto Patrizio Casumaro presidente del club organizza-tore: “è un tributo al volley giovanile che cresce continuamente, siamo stati costretti, con dispiacere, a rifi utare alcune domande di iscrizione per ragioni ambientale e orga-nizzative”.

Il caratteristico torneo, dal ritmo incal-zante si svolge infatti in due giorni e ha tra le sue peculiarità il fatto di ospitare, negli impianti sportivi carraresi, gli atleti durante il pernottamento. “E’ un modo – aggiunge Casumaro- essendo, le partite ravvicinate, per evitare a dirigenti e genitori disagi nei trasporti, oltre che un ottimo strumento di socializzazione, in questo wek-end abbia-mo ospitato 130 atleti”. Le premiazioni sono state nobilitate dalla presenza di Mi-

chele Pasinato, ex pallavolista padovano, mondiale 98 e attualmente recordman italiano di realizzazione di punti nella mas-sima serie, coadiuvato dal primo cittadino Sergio Vason e dall’assessore allo sport Mario Romanato.

Presente, durante le competizioni, anche Simone Tiberti, palleggiatore della pallavolo Padova. L’evento si è chiuso con una cena presso la stand gastronomico all’interno del patronato.

“Amico Volley”, i vincitoriATLETICA

Il marocchino Benazzouz Slimani ha vinto a Pontemanco di Due Carrare il memorial “Roberto Dal Corso”, de-

cimo trofeo Aps Holding, gara podistica competitiva di km 7,330 organizzata dal Cral-Acap di Padova in collaborazio-ne dell’Arp di Pontemanco. E’ il quinto successo consecutivo, nella manifesta-zione, per l’atleta abitante a Torreglia che difende i colori della Atletica Sandro Calvesi che si è imposto da dominatore con il tempo di 22’33”.

Al posto d’onore Michele Giofrè (Atl.Castello Firenze) preceduto di 34”; bronzo per il rappresentante patavino Marco Pettenazzo (Atl. Città di Padova) staccato di 43”. In campo femminile trionfo per la rodigina Giovanna Ricotta (Gp Salcus) in 25’07”, secondo gradino del podio, a 53” per la padovana Silvia Sommaggio (Città di Padova). Terza la friulana Serafi ni. Nella categoria uomini “A” si impone il veronese Isacco Piu-belli in 23’28”; al terzo posto Giovanni Lazzaro cronometrato a 55”. Nella categoria Uomini Over 50 acuto del vicentino Giorgio Centofante (Alpini Vicenza) 25’04” con il rappresentante dell’Assindustria Padova Zolti Diac secondo a 1’06”.

Tra gli Over 60 Uomini vola il mestrino Orazio Masiero, primo tra i padovani Gianni Rubin dell’Atletica Foredil, giunto al 6. posto. Trionfo padovano nella categoria donne Over 50 con l’assolo di Monica Gusella ( Gruppo Monselicense) che chiude in 34’36” mentre tra le donne categoria “E” bronzo per Daria Legnaro (Turristi Montegrotto) nella gara dominata dalla vicentina Michela Zorzanello. Oltre 300 i partecipanti applauditi da una folta cornice di pubblico all’arrivo nel ciotolato del borgo antico di Pontemanco.

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Un abbraccio al passato con tante facce amiche a far da contorno per il passo d’addio al calcio agonistico di Gianmar-

co Dolcetto, eclettico difensore classe 74, e Cristian Sagredin forte centrocampista classe 73. Per i titoli di coda della loro carriera i due atleti hanno riunito le vecchie glorie di Pernumia e Monselice, le due società nelle quali hanno mietuto insieme indimenticabili trionfi . Ecco allora sfi lare, al comunale di Monselice, campioni del passato che hanno scritto pagine indelebili nella storia del calcio dilettantistico padovano. In maglia neroverde del Pernumia, tra gli altri: Cristian, Simone e Graziano Bergamasco, Omar Simonetto, Do-rino Anali, Alberto Trevisan, Michele Baraldo, Pierluigi Lorenzato, Andrea Bozza. Nelle fi le del Monselice tra gli altri: Ermanno Vegro, Sandro Zilio, Gianni Testolin, Sandro Capuz-zo, Fabrizio Bortoli. Visibilmente emozionati i due atleti hanno fatto l’ingresso in campo tra gli applausi del numeroso pubblico conve-nuto per l’occasione, mentre l’autoparlante inondava il tutto diffondendo le note di “We

are the champions”. “In questo momento – ha detto Gianmarco Dolcetto, che ha vinto campionati anche con Este e Pozzonovo- vo-glio ringraziare compagni dirigenti e tecnici con cui ho condiviso oltre vent’anni di calcio, un grazie particolare alla mia famiglia che ha sempre assecondato la mia passione, e alla mia compagna Claudia”. Da parte sua Cristian Sagredin: “ringrazio tutte le perso-ne presenti qui stasera, in questo momento un pensiero va a tutti coloro che mi hanno accompagnato nel mio lungo percorso calci-stico, e un grazie particolare a mister Franco Pulin, per me un vero maestro”. Poi il via alla gara, giocata sottoritmo ma condita da giocate di altissimo tasso tecnico e conclusasi con un pareggio (2-2) in gol per il Pernu-mia, dopo una sua tipica serpentina il furetto Michele Baraldo, Sagredin su rigore fi rma il pari, poi biancorossi in avanti con Daniele Zambon, Simonetto sul fi nale ristabilisce l’equilibrio, poi tra gli applausi cala il sipario su due carriere che val la pena di ricordare.

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Perdere il lavoro e ritrovarlo, anche dopo gli “anta”. Le cronache da anni ci raccontano di licenziamenti, cassa integrazione, stato di crisi, esodi, ma poi delle centina-

ia di lavoratori rimasti senza un’occupazione si sa ben poco. Fra i tanti c’è chi accetta la scommessa di rimettersi in gioco e ci riesce, anche grazie alle iniziative istituzionali. E’ il caso di Lisa Casotto, 40 anni, di Montegrotto. Lo scorso dicem-bre aveva perso il suo lavoro di progettista all’Immobiliare Tramonte di Monteortone di Teolo. Frequentando un corso di Fòrema - Confi ndustria ha capito che strada prendere e ha scelto di mettersi in proprio.”Ho intuito che le risorse e la capacità non mi mancavano. Quindi ho pensato di apri-re la partita Iva e cominciare a propormi: le prime risposte positive sono già arrivate. Sul fronte tecnico ho imparato la progettazione anche in 3D, prima la conoscevo poco”. Lisa ha cominciato a realizzare progetti edili in proprio, come consulente per privati e pubblico: un esempio di autoim-prenditorialità che prende spunto da mentalità produttiva e voglia di mettersi in gioco. Come lei tanti, altri, anche ultracinquantenni, che pur avendo perso il lavoro non hanno mai smesso di aver fi ducia nelle proprie capacità.

A dare una mano i piani straordinari varati da Confi n-dustria, d’intesa con Cgil, Cisl e Uil provinciali. Negli ultimi tre anni sono stati 2.250 i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione presi in carico da Confi ndustria Padova attra-

verso Fòrema in progetti di formazione e ricollocamento, in gergo “outplacement”. Di questi, oltre 1.400 pari al 65% sono stati fi nora ricollocati con successo entro sei mesi dal progetto. Sono soprattutto over 40, in maggioranza uomini (ma le lavoratrici sono il 40%), provenienti da aziende in crisi dei settori metalmeccanico, sistema moda, costruzioni, servizi. Una risposta concreta al tema dell’occupabilità in un’area del Nord Est che dall’inizio della crisi ha pagato un costo alto (10 mila occupati in meno dal 2009) e che tenta di arginare la perdita di posti (+6,1% le cessazioni nel 2011, a fronte di +4,9% di assunzioni e -2% di nuovi ingressi in mobilità).

“Il rilancio parte dal valore del lavoro - commenta il presidente di Confi ndustria Padova, Massimo Pavin -. Riqualifi care e accrescere le professio-nalità, soprattutto in relazione ai nuovi fabbisogni, vuol dire offrire nuove chan-ce di lavoro alle persone e nuove energie competitive alle aziende”.

“L’effi cacia delle politiche attive in un territorio - pro-segue Pavin - si misura con la capacità di tarare l’offerta formativa con le reali esigenze della struttura produttiva. Quando questo avviene, il tasso di abbandono dei piani for-mativi è bassissimo, i risultati concreti e meritevoli di essere

riconosciuti. Per questo condivido la proposta dell’assessore regionale Elena Donazzan di un sistema premiale che leghi l’erogazione dei fondi regionali per la formazione ai risultati in termini di riqualifi cazione e reimpiego dei lavoratori”.

Negli ultimi tre anni Confi ndustria Padova ha preso in carico, attraverso la società Fòrema, lavoratori in mobilità o in cassa integrazione in piani formativi per l’occupabilità nell’ambito di Fondimpresa e del Fse. La percentuale di ri-collocamento è cresciuta negli anni: dal 48% nel 2009, al 60,5 nel 2010 fi no al 65% ottenuto con i piani formativi realizzati nel 2011 e con quelli in corso.

A questi si aggiungono i progetti per 20 lavoratori disabili: per 16 di loro (80%) è arrivato un contratto di lavo-ro al termine del corso. I dati tengono conto dei lavoratori effettivamente disponibili al reimpiego. Il tasso di ab-bandono dei piani formativi è comun-

que molto basso (9,9%). La maggior parte dei lavoratori ha un’età compresa tra 35 e 50 anni (41 l’età media, il più giovane ne ha 22, il più anziano 58). Sono soprattutto uomini, ma le lavoratrici raggiungono il 40%. Fra i settori di provenienza prevale il metalmeccanico, tra i più colpiti dalla crisi, con il 61,5% dei lavoratori. Seguono a distanza il siste-ma moda (11,5%), l’edilizia (6%), il commercio (5,8%).

di Manuel Glauco Matetich

Confi ndustria Padova: i piani formativi servonoad acquisire nuove competenze e fi ducia in sé

Riccollocamento A Padova le esperienze di “outplacement” sono incoraggianti

Ritrovare il lavoroanche dopo gli “anta” Lisa Casotto,

40 anni, dopoaver persoil posto haapertouna partitaIva e ha giài primi lavori

Il manager Paolo Giopp, 53 anni, dal primo settembre prossimo sarà il nuovo direttore di Confi ndustria Padova. Suc-

cede a Stefano Pozzi, che lascia l’incarico dopo alcuni anni, Nato a Pedavena nel bellunese laureato in Economia Aziendale, Paolo Giopp ha una grande esperienza nell’ambito delle relazioni istituzionali, oltre alla specifi ca competenza in ambito fi nanziario e dello sviluppo aziendale. Dal 2008 ricopre l’incarico di Direttore Gene-rale di Veneto Sviluppo Spa, Finanziaria della Regione Veneto. In precedenza, dal 1994 al 2007 è stato Vice Direttore di Finest Spa, Società Finanziaria di Promo-zione della Cooperazione Economica con i Paesi dell’Est Europeo. Dal 1985 al 1986 è stato Dirigente Amministrativo alla ULSS 19 di Cittadella. Giopp è anche componen-te del Consiglio della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Confi ndustria Padova

PAOLO GIOPPNUOVO DIRETTORE

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo investe sul territorio 62 nmilioni di euro e guarda soprattutto alle fasce deboli della popola-

zione. “Abbiamo affrontato il 2011 e stiamo gestendo le erogazioni del 2012 nella consapevolezza che la crisi attuale non è transitoria - ha detto il presidente della Fondazione Antonio Finotti, presentando il bi-lancio sociale (nella foto) - la crisi proietterà i propri effetti anche nei prossimi anni, e di questo dobbiamo

assolutamente tenere conto per una programmazione effi cace. Per questo abbiamo rafforzato il dialogo con i rappresentanti del mondo del sociale e con le istituzio-ni, in maniera da individuare le priorità vere ed urgenti dal territorio”. L’avanzo di esercizio pari nel 2011 a 37 milioni e 200 mila euro, assieme all’utilizzo del fondo di stabilizzazione delle erogazioni per 23,5 milioni di euro consentirà alla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo di destinare nel 2012 un totale di

51 milioni di euro alle iniziative sociali e culturali di interesse pubblico. Nel 2011 sono stati assegnati 62,1 milioni di euro, di cui 12 circa provenienti da risorse ri-ferita ad esercizi precedenti, così distribuiti: 9,5 milioni alla Ricerca scientifi ca, 10,9 milioni all’Istruzione, 8,3 milioni all’Arte e alle attività culturali, 7,9 milioni alla Salute e all’Ambiente, 24,06 milioni all’Assistenza e tutela delle categorie deboli, 1,2 milioni agli altri set-tori (Attività sportiva, Protezione civile, Sicurezza ali-

mentare e agricoltura di qualità). Per il secondo anno consecutivo si sono privilegiati i settori che manifestano segnali di forte bisogno, quali il sociale e l’istruzione.

M.G.M.

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO META’ DELLE RISORSE A SOCIALE E ISTRUZIONE

Oltre diecimilaoccupati in menodal 2009, ma ci sono percorsiper ricominciare

9Spazi aperti

di Emanuele Masiero

Ottocento kw di fotovoltaico installati, 700.000 euro risparmiati dalle famiglie che hanno scel-to i “Gruppi di Acquisto Solare”, 44.000 barili

di petrolio in meno in 30 anni: sono questi i risultati sorprendenti raggiunti grazie ai tre anni di attività del-lo Sportello Energia di Legambiente in collaborazione con Padova Tre. Il merito va soprattutto al Gruppo di Acquisto Solare che ha permesso alle famiglie di installare pannelli so-lari sulla propria abitazione a prezzi competitivi con condizioni di garanzia migliori di quelle abitualmente riservate ai singoli clienti. In tutto sono circa 3.400 le utenze alle quali sono state fornite informazioni, svolte consulenze gratuite, vistati preventivi o progetti.

Sorprendenti anche i risultati ottenuti nella diffusio-ne delle energie rinnovabili (solare termico e fotovol-taico), misurati in impianti domestici realizzati grazie l’attivazione dei tre Gruppi d’Acquisto Solari. Complessi-vamente sono state coinvolte 822 famiglie in un percor-so partecipato in cui lo sportello ha fornito supporto tec-

nico in tutte le fasi della realizzazione di impianti. Sono 794 i kwp di fotovoltaico installato pari a 214 impianti domestici (taglia media di 3,7 kWp ciascuno) e 268 mq di solare termico pari a 59 impianti familiari. Il risultato dei Gas è ancora più signifi cato se confrontato con il

numero complessivo degli impianti fotovoltaici realizzati dalle famiglie nei 58 comuni dei Bacini Padova 3 e Padova 4. Infatti nel periodo compre-so fra giugno 2010 e aprile 2012 ben il 20% degli impianti fi no a 4,5 kw di potenza entrati in funzione

sono stati realizzati tramite il Gas. Percentuale che sale al 30% se consideriamo tutti coloro che nei periodi in cui il Gas non era attivo sono passati dagli sportelli energia. I Gruppi d’acquisto solari hanno rappresentato anche un’occasione di notevole risparmio: complessivamente, rispetto alle spese di installazione, il risparmio è stato di quasi 700.000 euro, calcolato rispetto ai prezzi medi di mercato del periodo di riferimento.

Facendo la media nei tre anni e sommando fotovol-taico e solare termico questo dato signifi ca un risparmio

medio di 2.600 euro a famiglia. A questo si aggiungo-no i risparmi e guadagni tipici del fotovoltaico e solare termico. Ad esempio, grazie all’autoconsumo elettrico, ogni anno le bollette Enel saranno complessivamente inferiori di 69.550 euro, mentre grazie agli incentivi, ammortizzato l’impianto in 8 anni, nei rimanenti 12 anni, ciascuna famiglia guadagnerà in media 18.000 euro. Non meno importante l’impatto economico inge-nerato dai Gas sull’economia locale.

Le tre aziende, tutte con sede nel territorio della bassa padovana, che hanno vinto le varie edizioni di-ventando partner dei Gas, hanno avuto un fatturato complessivo di quasi 3 milioni di euro iva esclusa. “Con

questi risultati alla mano, siamo pronti a ripartire nuo-vamente – precisa Federico Gianesello di Legambiente – In questi giorni ha preso il via il nuovo Gas del 2012 ed è stata scelta l’azienda partner”. “Questi dati ci rin-cuorano rispetto allo sforzo compiuto – spiegano Simo-ne Borile e Stefano Chinaglia, Presidenti del Bacino Padova 3 e Padova 4 – Attraverso la rete degli Sportelli Energia abbiamo fornito un servizio di consulenza gratu-ito ai cittadini, ma abbiamo anche dato loro la possibilità di diventare più virtuosi. Siamo molto soddisfatti delle risposte che stiamo ottenendo”. Sulla scorta degli ottimi risultati delle scorse edizioni si è aperto un nuovo Gas con scadenza 30 settembre 2012.

Negli ultimi tre anni i pannelli compraticon i gruppi di acquisto sono stati piùdi uno su cinque, ora il nuovo bando

Sportello Energia Legambiente Oltre duecentocinquanta gli impianti installati nel Piovese e nella Bassa Padovana

Solare e fotovoltaico, conviene ancora

Le tre aziendeselezionate hanno avutoun fatturato complessivodi quasi 3 milionidi euro. Un buonrisultato che fa bensperare per il nuovo gruppod’acquisto

Le famigliearriverannoa risparmiareanche 2.600euro l’anno

Un’indagine sulla città di Padova ha decretato che si costruisce troppo. Il risultato è una lunga serie di case

sfi tte e capannoni abbandonati. Il motivo è essenzialmente l’espansione urbana, favo-rita dalle continue varianti ai piani regolato-ri e dagli accordi “perequativi” sottoscritti con i proprietari delle aree da urbanizzare. I dati relativi agli ultimi 10 anni cominciano ad essere allarmanti. Sono 148 i milioni di metri cubi di edilizia residenziale, che consentirebbero una adeguata soluzione abitativa per quasi un milione di persone, quando in realtà la popolazione del Veneto negli stessi anni è aumentata solo di 429 mila unità.

Senza contare i 165 milioni di metri cubi di edilizia commerciale, terziaria ed in-dustriale. Il fl usso di capitali dirottati verso la rendita e le speculazioni immobiliari ha sottratto risorse vitali agli investimenti nei settori produttivi, alla ricerca ed all’innova-zione tecnologica. Non è dunque casuale il fatto che, dopo l’alluvione cementizia degli anni passati, ci si trovi oggi di fronte ad un panorama di zone industriali brulicanti di edifi ci abbandonati o messi in vendita.

Una ricerca sul web rivela come in Veneto siano attualmente offerti in vendita più di 70 mila appartamenti (dati parzia-li sottostimati) con al top la provincia di Padova con 23.170 abitazioni, delle quali oltre 16 mila concentrate nei 18 Comuni dell’area metropolitana che gravita attorno al capoluogo. Nella sola città di Padova gli alloggi offerti in vendita sono 7.636, men-

tre seguono ad una certa distanza, ma con valori tutt’altro che irrilevanti, i principali Comuni della prima cintura.

“Un diverso e più equilibrato modello di sviluppo economico è immaginabile solo recuperando il patrimonio edilizio esistente, risparmiando e valorizzando le risorse del territorio – ha commentato Sergio Lironi, membro del direttivo di Legambiente Pado-va - a questo fi ne è importante sollecitare le amministrazioni comunali affi nché forni-scano i dati richiesti dal forum nazionale “Salviamo il Paesaggio” per il censimento dello sfi tto e delle aree minacciate da nuovi progetti di lottizzazione edilizia. Un primo passo per la presentazione di un disegno di legge d’iniziativa popolare fi nalizzato a porre un freno in tutta Italia al consumo di suolo”.

CASE SFITTE E CAPANNONI ABBANDONATI

E.M.

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Gli sportelliEnergia hanno offertoconsulenzagratuita

202020

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Page 21: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

8

VIAGGIO IN PROVINCIAPADOVA

Perdere il lavoro e ritrovarlo, anche dopo gli “anta”. Le cronache da anni ci raccontano di licenziamenti, cassa integrazione, stato di crisi, esodi, ma poi delle centina-

ia di lavoratori rimasti senza un’occupazione si sa ben poco. Fra i tanti c’è chi accetta la scommessa di rimettersi in gioco e ci riesce, anche grazie alle iniziative istituzionali. E’ il caso di Lisa Casotto, 40 anni, di Montegrotto. Lo scorso dicem-bre aveva perso il suo lavoro di progettista all’Immobiliare Tramonte di Monteortone di Teolo. Frequentando un corso di Fòrema - Confi ndustria ha capito che strada prendere e ha scelto di mettersi in proprio.”Ho intuito che le risorse e la capacità non mi mancavano. Quindi ho pensato di apri-re la partita Iva e cominciare a propormi: le prime risposte positive sono già arrivate. Sul fronte tecnico ho imparato la progettazione anche in 3D, prima la conoscevo poco”. Lisa ha cominciato a realizzare progetti edili in proprio, come consulente per privati e pubblico: un esempio di autoim-prenditorialità che prende spunto da mentalità produttiva e voglia di mettersi in gioco. Come lei tanti, altri, anche ultracinquantenni, che pur avendo perso il lavoro non hanno mai smesso di aver fi ducia nelle proprie capacità.

A dare una mano i piani straordinari varati da Confi n-dustria, d’intesa con Cgil, Cisl e Uil provinciali. Negli ultimi tre anni sono stati 2.250 i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione presi in carico da Confi ndustria Padova attra-

verso Fòrema in progetti di formazione e ricollocamento, in gergo “outplacement”. Di questi, oltre 1.400 pari al 65% sono stati fi nora ricollocati con successo entro sei mesi dal progetto. Sono soprattutto over 40, in maggioranza uomini (ma le lavoratrici sono il 40%), provenienti da aziende in crisi dei settori metalmeccanico, sistema moda, costruzioni, servizi. Una risposta concreta al tema dell’occupabilità in un’area del Nord Est che dall’inizio della crisi ha pagato un costo alto (10 mila occupati in meno dal 2009) e che tenta di arginare la perdita di posti (+6,1% le cessazioni nel 2011, a fronte di +4,9% di assunzioni e -2% di nuovi ingressi in mobilità).

“Il rilancio parte dal valore del lavoro - commenta il presidente di Confi ndustria Padova, Massimo Pavin -. Riqualifi care e accrescere le professio-nalità, soprattutto in relazione ai nuovi fabbisogni, vuol dire offrire nuove chan-ce di lavoro alle persone e nuove energie competitive alle aziende”.

“L’effi cacia delle politiche attive in un territorio - pro-segue Pavin - si misura con la capacità di tarare l’offerta formativa con le reali esigenze della struttura produttiva. Quando questo avviene, il tasso di abbandono dei piani for-mativi è bassissimo, i risultati concreti e meritevoli di essere

riconosciuti. Per questo condivido la proposta dell’assessore regionale Elena Donazzan di un sistema premiale che leghi l’erogazione dei fondi regionali per la formazione ai risultati in termini di riqualifi cazione e reimpiego dei lavoratori”.

Negli ultimi tre anni Confi ndustria Padova ha preso in carico, attraverso la società Fòrema, lavoratori in mobilità o in cassa integrazione in piani formativi per l’occupabilità nell’ambito di Fondimpresa e del Fse. La percentuale di ri-collocamento è cresciuta negli anni: dal 48% nel 2009, al 60,5 nel 2010 fi no al 65% ottenuto con i piani formativi realizzati nel 2011 e con quelli in corso.

A questi si aggiungono i progetti per 20 lavoratori disabili: per 16 di loro (80%) è arrivato un contratto di lavo-ro al termine del corso. I dati tengono conto dei lavoratori effettivamente disponibili al reimpiego. Il tasso di ab-bandono dei piani formativi è comun-

que molto basso (9,9%). La maggior parte dei lavoratori ha un’età compresa tra 35 e 50 anni (41 l’età media, il più giovane ne ha 22, il più anziano 58). Sono soprattutto uomini, ma le lavoratrici raggiungono il 40%. Fra i settori di provenienza prevale il metalmeccanico, tra i più colpiti dalla crisi, con il 61,5% dei lavoratori. Seguono a distanza il siste-ma moda (11,5%), l’edilizia (6%), il commercio (5,8%).

di Manuel Glauco Matetich

Confi ndustria Padova: i piani formativi servonoad acquisire nuove competenze e fi ducia in sé

Riccollocamento A Padova le esperienze di “outplacement” sono incoraggianti

Ritrovare il lavoroanche dopo gli “anta” Lisa Casotto,

40 anni, dopoaver persoil posto haapertouna partitaIva e ha giài primi lavori

Il manager Paolo Giopp, 53 anni, dal primo settembre prossimo sarà il nuovo direttore di Confi ndustria Padova. Suc-

cede a Stefano Pozzi, che lascia l’incarico dopo alcuni anni, Nato a Pedavena nel bellunese laureato in Economia Aziendale, Paolo Giopp ha una grande esperienza nell’ambito delle relazioni istituzionali, oltre alla specifi ca competenza in ambito fi nanziario e dello sviluppo aziendale. Dal 2008 ricopre l’incarico di Direttore Gene-rale di Veneto Sviluppo Spa, Finanziaria della Regione Veneto. In precedenza, dal 1994 al 2007 è stato Vice Direttore di Finest Spa, Società Finanziaria di Promo-zione della Cooperazione Economica con i Paesi dell’Est Europeo. Dal 1985 al 1986 è stato Dirigente Amministrativo alla ULSS 19 di Cittadella. Giopp è anche componen-te del Consiglio della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Confi ndustria Padova

PAOLO GIOPPNUOVO DIRETTORE

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo investe sul territorio 62 nmilioni di euro e guarda soprattutto alle fasce deboli della popola-

zione. “Abbiamo affrontato il 2011 e stiamo gestendo le erogazioni del 2012 nella consapevolezza che la crisi attuale non è transitoria - ha detto il presidente della Fondazione Antonio Finotti, presentando il bi-lancio sociale (nella foto) - la crisi proietterà i propri effetti anche nei prossimi anni, e di questo dobbiamo

assolutamente tenere conto per una programmazione effi cace. Per questo abbiamo rafforzato il dialogo con i rappresentanti del mondo del sociale e con le istituzio-ni, in maniera da individuare le priorità vere ed urgenti dal territorio”. L’avanzo di esercizio pari nel 2011 a 37 milioni e 200 mila euro, assieme all’utilizzo del fondo di stabilizzazione delle erogazioni per 23,5 milioni di euro consentirà alla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo di destinare nel 2012 un totale di

51 milioni di euro alle iniziative sociali e culturali di interesse pubblico. Nel 2011 sono stati assegnati 62,1 milioni di euro, di cui 12 circa provenienti da risorse ri-ferita ad esercizi precedenti, così distribuiti: 9,5 milioni alla Ricerca scientifi ca, 10,9 milioni all’Istruzione, 8,3 milioni all’Arte e alle attività culturali, 7,9 milioni alla Salute e all’Ambiente, 24,06 milioni all’Assistenza e tutela delle categorie deboli, 1,2 milioni agli altri set-tori (Attività sportiva, Protezione civile, Sicurezza ali-

mentare e agricoltura di qualità). Per il secondo anno consecutivo si sono privilegiati i settori che manifestano segnali di forte bisogno, quali il sociale e l’istruzione.

M.G.M.

FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO META’ DELLE RISORSE A SOCIALE E ISTRUZIONE

Oltre diecimilaoccupati in menodal 2009, ma ci sono percorsiper ricominciare

9Spazi aperti

di Emanuele Masiero

Ottocento kw di fotovoltaico installati, 700.000 euro risparmiati dalle famiglie che hanno scel-to i “Gruppi di Acquisto Solare”, 44.000 barili

di petrolio in meno in 30 anni: sono questi i risultati sorprendenti raggiunti grazie ai tre anni di attività del-lo Sportello Energia di Legambiente in collaborazione con Padova Tre. Il merito va soprattutto al Gruppo di Acquisto Solare che ha permesso alle famiglie di installare pannelli so-lari sulla propria abitazione a prezzi competitivi con condizioni di garanzia migliori di quelle abitualmente riservate ai singoli clienti. In tutto sono circa 3.400 le utenze alle quali sono state fornite informazioni, svolte consulenze gratuite, vistati preventivi o progetti.

Sorprendenti anche i risultati ottenuti nella diffusio-ne delle energie rinnovabili (solare termico e fotovol-taico), misurati in impianti domestici realizzati grazie l’attivazione dei tre Gruppi d’Acquisto Solari. Complessi-vamente sono state coinvolte 822 famiglie in un percor-so partecipato in cui lo sportello ha fornito supporto tec-

nico in tutte le fasi della realizzazione di impianti. Sono 794 i kwp di fotovoltaico installato pari a 214 impianti domestici (taglia media di 3,7 kWp ciascuno) e 268 mq di solare termico pari a 59 impianti familiari. Il risultato dei Gas è ancora più signifi cato se confrontato con il

numero complessivo degli impianti fotovoltaici realizzati dalle famiglie nei 58 comuni dei Bacini Padova 3 e Padova 4. Infatti nel periodo compre-so fra giugno 2010 e aprile 2012 ben il 20% degli impianti fi no a 4,5 kw di potenza entrati in funzione

sono stati realizzati tramite il Gas. Percentuale che sale al 30% se consideriamo tutti coloro che nei periodi in cui il Gas non era attivo sono passati dagli sportelli energia. I Gruppi d’acquisto solari hanno rappresentato anche un’occasione di notevole risparmio: complessivamente, rispetto alle spese di installazione, il risparmio è stato di quasi 700.000 euro, calcolato rispetto ai prezzi medi di mercato del periodo di riferimento.

Facendo la media nei tre anni e sommando fotovol-taico e solare termico questo dato signifi ca un risparmio

medio di 2.600 euro a famiglia. A questo si aggiungo-no i risparmi e guadagni tipici del fotovoltaico e solare termico. Ad esempio, grazie all’autoconsumo elettrico, ogni anno le bollette Enel saranno complessivamente inferiori di 69.550 euro, mentre grazie agli incentivi, ammortizzato l’impianto in 8 anni, nei rimanenti 12 anni, ciascuna famiglia guadagnerà in media 18.000 euro. Non meno importante l’impatto economico inge-nerato dai Gas sull’economia locale.

Le tre aziende, tutte con sede nel territorio della bassa padovana, che hanno vinto le varie edizioni di-ventando partner dei Gas, hanno avuto un fatturato complessivo di quasi 3 milioni di euro iva esclusa. “Con

questi risultati alla mano, siamo pronti a ripartire nuo-vamente – precisa Federico Gianesello di Legambiente – In questi giorni ha preso il via il nuovo Gas del 2012 ed è stata scelta l’azienda partner”. “Questi dati ci rin-cuorano rispetto allo sforzo compiuto – spiegano Simo-ne Borile e Stefano Chinaglia, Presidenti del Bacino Padova 3 e Padova 4 – Attraverso la rete degli Sportelli Energia abbiamo fornito un servizio di consulenza gratu-ito ai cittadini, ma abbiamo anche dato loro la possibilità di diventare più virtuosi. Siamo molto soddisfatti delle risposte che stiamo ottenendo”. Sulla scorta degli ottimi risultati delle scorse edizioni si è aperto un nuovo Gas con scadenza 30 settembre 2012.

Negli ultimi tre anni i pannelli compraticon i gruppi di acquisto sono stati piùdi uno su cinque, ora il nuovo bando

Sportello Energia Legambiente Oltre duecentocinquanta gli impianti installati nel Piovese e nella Bassa Padovana

Solare e fotovoltaico, conviene ancora

Le tre aziendeselezionate hanno avutoun fatturato complessivodi quasi 3 milionidi euro. Un buonrisultato che fa bensperare per il nuovo gruppod’acquisto

Le famigliearriverannoa risparmiareanche 2.600euro l’anno

Un’indagine sulla città di Padova ha decretato che si costruisce troppo. Il risultato è una lunga serie di case

sfi tte e capannoni abbandonati. Il motivo è essenzialmente l’espansione urbana, favo-rita dalle continue varianti ai piani regolato-ri e dagli accordi “perequativi” sottoscritti con i proprietari delle aree da urbanizzare. I dati relativi agli ultimi 10 anni cominciano ad essere allarmanti. Sono 148 i milioni di metri cubi di edilizia residenziale, che consentirebbero una adeguata soluzione abitativa per quasi un milione di persone, quando in realtà la popolazione del Veneto negli stessi anni è aumentata solo di 429 mila unità.

Senza contare i 165 milioni di metri cubi di edilizia commerciale, terziaria ed in-dustriale. Il fl usso di capitali dirottati verso la rendita e le speculazioni immobiliari ha sottratto risorse vitali agli investimenti nei settori produttivi, alla ricerca ed all’innova-zione tecnologica. Non è dunque casuale il fatto che, dopo l’alluvione cementizia degli anni passati, ci si trovi oggi di fronte ad un panorama di zone industriali brulicanti di edifi ci abbandonati o messi in vendita.

Una ricerca sul web rivela come in Veneto siano attualmente offerti in vendita più di 70 mila appartamenti (dati parzia-li sottostimati) con al top la provincia di Padova con 23.170 abitazioni, delle quali oltre 16 mila concentrate nei 18 Comuni dell’area metropolitana che gravita attorno al capoluogo. Nella sola città di Padova gli alloggi offerti in vendita sono 7.636, men-

tre seguono ad una certa distanza, ma con valori tutt’altro che irrilevanti, i principali Comuni della prima cintura.

“Un diverso e più equilibrato modello di sviluppo economico è immaginabile solo recuperando il patrimonio edilizio esistente, risparmiando e valorizzando le risorse del territorio – ha commentato Sergio Lironi, membro del direttivo di Legambiente Pado-va - a questo fi ne è importante sollecitare le amministrazioni comunali affi nché forni-scano i dati richiesti dal forum nazionale “Salviamo il Paesaggio” per il censimento dello sfi tto e delle aree minacciate da nuovi progetti di lottizzazione edilizia. Un primo passo per la presentazione di un disegno di legge d’iniziativa popolare fi nalizzato a porre un freno in tutta Italia al consumo di suolo”.

CASE SFITTE E CAPANNONI ABBANDONATI

E.M.

Capannoni in vendita

Gli sportelliEnergia hanno offertoconsulenzagratuita

212121Spazi aperti

Rassegna Cineteatrale

presso Chiostro Parrocchia S. Pietro ApostoloSAN PIETRO VIMINARIO (PD)

Luglio 2012

FAC-SIMILE

Domenica 8 luglio ore 21.00

TRE PORCELLINI X DUE LUPISpettacolo per bambiniAdattamento di Sergio Baraldo - Regia di Andrea BelluccoCompagnia teatrale “VENGO ANCH'IO” di Tribano

Sabato 21 luglio ore 21.00

VITTORIA AGANOORUna leggenda dall'Oriente alla Belle EpoqueTeatrOrtaetRETE TEATRO IN CORTE

Sabato 28 luglio ore 21.00

IL MATRIMONIOÈ SOLTANTO L'INIZIO...Regia Alessandra GelsettiAtti unici di Fabio Bertarelli e Aldo Cirri

Giovedì 12 luglio ore 21.15

REAL STEELGenere: Animazione/CommediaRegia: Shawn Levy

Sabato 14 luglio ore 21.00

LA BUONA MADRE di Carlo GoldoniRegia Gabriele BrugnoloCompagnia teatrale “ARLECCHINO” di Padova

Rassegna

Teatralecon la Compagnia TeatraleFAC-SIMILE

In caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno in PALESTRA COMUNALE

RassegnaCinema

FAC-SIMILE

PRO LOCOS. PIETRO VIMINARIO

Parro

cchia di SanPietroApostolo

SAN

PIETRO VIMINARIO

(PD

)

Compagnia TeatraleFac-Simile

Pro LocoSan Pietro Viminario

ComuneSan Pietro Viminario

ParrocchiaSan Pietro Viminario

RegioneVeneto

Provinciadi Padova

Mercoledì 18 luglio ore 21.15

PIRATI!BRIGANTI DA STRAPAZZOGenere: AnimazioneRegia: Peter Lord-Jeff Newitt

Venerdì 27 luglio ore 21.15

SHERLOCK HOLMESGIOCO DI OMBREGenere: Azione/AvventuraRegia: Guy Ritchie

INGRESSO: INTERI: € 5,00 / RIDOTTI: € 3,00Bambini fino a 12 anni: ingresso gratuito INGRESSO GRATUITO

Page 22: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

11Personaggio

Quando Massimo Marchiori, qualche mese fa, tenne a battesimo “Volunia”, tutti ebbero un piccolo fl ash: fi nalmen-

te un progetto italiano che ci renderà famosi nel mondo. Ma le cose sono andate diver-samente e Volunia, l’innovativo motore di ricerca digitale presentato nel febbraio scorso, ha perso il suo padre fondatore. Marchiori, in-formatico e docente dell’Università di Padova, noto nel settore per aver lavorato alla scoper-ta dell’algoritmo che sta alla base di Google, in una lunga lettera ha reso noto che non è più il direttore tecnico di Volunia. “Non sono più direttore tecnico – spiega Massimo Mar-chiori - Non dirò più una sola parola tecnica, non darò più un’idea, non contribuirò alla manutenzione ed al miglioramento né del codice che ho scritto, né degli algoritmi che ho dato al progetto, e non ne creerò mai più di nuovi”.

Il professore, in sostanza, sottolinea che la direzione tecnica in questi mesi non ha avuto modo di realizzare in piena autonomia le proprie idee e che ora c’è qualcuno che vuole decidere tutto senza di lui. Un aspetto, quest’ultimo, di cui si dice esterrefatto. “Vo-lunia nasce qualche anno fa, da una serie di mie idee che ho concretizzato in un progetto

strutturato e ambizioso – ha continuato l’ex direttore - Un progetto, a mio avviso, troppo bello per non essere realizzato; e dal poten-ziale enorme. Decisi così di mettermi in gioco, buttandomi anima e corpo in quest’avventu-ra, anche a costo di enormi sacrifi ci personali. Io il numero uno della società. Perché ho accettato allora? Perché in tutta la mia vita fi -nora, avevo sempre lavorato con persone che mettevano in prima piano passione, fi ducia, onestà. E poi, perché mi sono lasciato con-vincere da una argomentazione tutt’ora vera: che il progetto non sopravviverebbe senza di me. Ho creato un team e l’ho guidato nella costruzione da zero del sistema, ho affrontato le diffi coltà di una startup e cercato soluzioni a mano a mano che la complessità aumentava, sempre con la visione del progetto globale”.

Rinunciando ad essere “il numero uno”, Marchiori ha preferito la direzione tecnica del progetto per poter operare in libertà. Una de-cisione che rispecchia la bontà del professore padovano, sopraffatto solo dalla burocrazia e dalla mentalità gretta degli investitori italiani. Le potenzialità di Volunia c’erano tutte. Quan-do fu presentato qualche mese fa, ci furono molte critiche su svariati aspetti del progetto. Ma chi si ricorda com’era Facebook nei suoi

primi giorni di vita? Altro che Volunia! Tutte le “web application” di successo, hanno im-piegato mesi, se non addirittura anni, prima di essere vagamente presentabili.

Senza trascurare l’aspetto economico: è di questi giorni uno studio economico che dimostra come Mark Zuckerberg (il fondatore di “faccia libro”) se avesse operato in Italia, non avebbe ottenuto i risultati che ha avuto.

Il motivo? Più della metà dei suoi inve-

stimenti se ne sarebbe andato in fumo per la pressione fi scale italiana. Insomma, quando fi nalmente un “genio” italiano si offre di lavo-rare in patria, nonostante tutte le diffi coltà del caso, la comunità scientifi ca dello stivale gli da contro per invidia e gli investitori pensano solo al profi tto immediato. Marchiori ormai, è assolutamente deciso a non contribuire più al progetto Volunia. Ma chi conosce il prof dell’Università di Padova sa benissimo quanto

è osannato dai suoi studenti per la sua dispo-nibilità e la sua propensione al dialogo, sem-pre e comunque. Rottura defi nitiva quindi? “Penso di sì se la situazione dovesse restare così, perché è chiaro che rientrare a lavorare in una situazione del genere è molto diffi cile. Occorrerebbe una nuova gestione per il bene del progetto: a quel punto potrei rientrare”. Per il momento quindi, il creatore di Google, tornerà a dedicarsi ai suoi studenti.

di Emanuele Masiero

Il docenteuniversitariolascia ladirezionetecnica del progetto, “non daròpiù un’ideané contributi”

Il ricercatore padovano. Polemico addio del padre fondatore dell’innovativo motore di ricerca “social”

Marchiori: “Volunia per me fi nisce qui”

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Page 23: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

11Personaggio

Quando Massimo Marchiori, qualche mese fa, tenne a battesimo “Volunia”, tutti ebbero un piccolo fl ash: fi nalmen-

te un progetto italiano che ci renderà famosi nel mondo. Ma le cose sono andate diver-samente e Volunia, l’innovativo motore di ricerca digitale presentato nel febbraio scorso, ha perso il suo padre fondatore. Marchiori, in-formatico e docente dell’Università di Padova, noto nel settore per aver lavorato alla scoper-ta dell’algoritmo che sta alla base di Google, in una lunga lettera ha reso noto che non è più il direttore tecnico di Volunia. “Non sono più direttore tecnico – spiega Massimo Mar-chiori - Non dirò più una sola parola tecnica, non darò più un’idea, non contribuirò alla manutenzione ed al miglioramento né del codice che ho scritto, né degli algoritmi che ho dato al progetto, e non ne creerò mai più di nuovi”.

Il professore, in sostanza, sottolinea che la direzione tecnica in questi mesi non ha avuto modo di realizzare in piena autonomia le proprie idee e che ora c’è qualcuno che vuole decidere tutto senza di lui. Un aspetto, quest’ultimo, di cui si dice esterrefatto. “Vo-lunia nasce qualche anno fa, da una serie di mie idee che ho concretizzato in un progetto

strutturato e ambizioso – ha continuato l’ex direttore - Un progetto, a mio avviso, troppo bello per non essere realizzato; e dal poten-ziale enorme. Decisi così di mettermi in gioco, buttandomi anima e corpo in quest’avventu-ra, anche a costo di enormi sacrifi ci personali. Io il numero uno della società. Perché ho accettato allora? Perché in tutta la mia vita fi -nora, avevo sempre lavorato con persone che mettevano in prima piano passione, fi ducia, onestà. E poi, perché mi sono lasciato con-vincere da una argomentazione tutt’ora vera: che il progetto non sopravviverebbe senza di me. Ho creato un team e l’ho guidato nella costruzione da zero del sistema, ho affrontato le diffi coltà di una startup e cercato soluzioni a mano a mano che la complessità aumentava, sempre con la visione del progetto globale”.

Rinunciando ad essere “il numero uno”, Marchiori ha preferito la direzione tecnica del progetto per poter operare in libertà. Una de-cisione che rispecchia la bontà del professore padovano, sopraffatto solo dalla burocrazia e dalla mentalità gretta degli investitori italiani. Le potenzialità di Volunia c’erano tutte. Quan-do fu presentato qualche mese fa, ci furono molte critiche su svariati aspetti del progetto. Ma chi si ricorda com’era Facebook nei suoi

primi giorni di vita? Altro che Volunia! Tutte le “web application” di successo, hanno im-piegato mesi, se non addirittura anni, prima di essere vagamente presentabili.

Senza trascurare l’aspetto economico: è di questi giorni uno studio economico che dimostra come Mark Zuckerberg (il fondatore di “faccia libro”) se avesse operato in Italia, non avebbe ottenuto i risultati che ha avuto.

Il motivo? Più della metà dei suoi inve-

stimenti se ne sarebbe andato in fumo per la pressione fi scale italiana. Insomma, quando fi nalmente un “genio” italiano si offre di lavo-rare in patria, nonostante tutte le diffi coltà del caso, la comunità scientifi ca dello stivale gli da contro per invidia e gli investitori pensano solo al profi tto immediato. Marchiori ormai, è assolutamente deciso a non contribuire più al progetto Volunia. Ma chi conosce il prof dell’Università di Padova sa benissimo quanto

è osannato dai suoi studenti per la sua dispo-nibilità e la sua propensione al dialogo, sem-pre e comunque. Rottura defi nitiva quindi? “Penso di sì se la situazione dovesse restare così, perché è chiaro che rientrare a lavorare in una situazione del genere è molto diffi cile. Occorrerebbe una nuova gestione per il bene del progetto: a quel punto potrei rientrare”. Per il momento quindi, il creatore di Google, tornerà a dedicarsi ai suoi studenti.

di Emanuele Masiero

Il docenteuniversitariolascia ladirezionetecnica del progetto, “non daròpiù un’ideané contributi”

Il ricercatore padovano. Polemico addio del padre fondatore dell’innovativo motore di ricerca “social”

Marchiori: “Volunia per me fi nisce qui”

ora mi RICICLANO!

Prima mifacevano seCCO...

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12 Mondo scuola

“L’acqua è vita, e i Consorzi di bonifi ca che che ogni giorno la-vorano per garantire la sicurezza

del territorio si impegnano affi nché i ra-gazzi e i bambini conoscano la ricchezza di questa risorsa e l’importanza della sua tutela”. Con queste parole il presidente del Consorzio Bacchiglione, Eugenio Zaggia ha dato il via alla premiazione del concorso per le scuole “Colori e voci dell’acqua” all’impianto idrovoro di Santa Margherita di Codevigo. “Il concorso”, organizzato dai Consorzi di Bonifi ca Adige Euganeo e Bacchiglione, in collaborazio-ne con Legambiente (Circoli di Piove di Sacco, Padova ed Este) e con il Centro di Educazione Ambientale della Saccisica “P. Borella” ”si è concluso con un ottimo risultato, sia in termini di partecipazione che di qualità dei lavori presentati” – ha

continuato il presidente.40 scuole del territorio coinvolte in

un progetto di educazione ambientale che ha visto più di 1000 bambini e ragazzi, sotto la guida di 50 insegnanti, lavorare durante l’anno scola-stico intorno al tema dell’acqua realiz-zando visite guidate presso l’Oasi di Ca’ di Mezzo (Codevigo) e gli impianti idrovo-ri dei comprensori Bacchiglione ed Adige Euganeo, approfondimenti in classe con esperti, esperimenti e rilievi in esterno.

Obiettivo fi nale la produzione di vi-deo, disegni, modellini, rilievi, poesie, storie che parlassero dell’acqua e della sua presenza nel territori. Più di 30 i progetti fi nali presentati ed esposti oggi

all’interno del Museo delle Idrovore, tra i quali sono stati scelti i tre fi nalisti ed i premi fi nali.

Il primo premio del valore di 1000 euro in materiale scolastico è andato alla

Scuola primaria di Ar-zerello, per il progetto “ Il fi ume dei ricordi...i ricordi del fi ume”; il secondo premio (del valore di 900 euro) è stato vinto dalla Scuo-

la secondaria di primo grado “G. Galilei” di Chioggia con il progetto “Alla scoperta dell’ambiente e del paesaggio della boni-fi ca nel territorio di Chioggia”, mentre la scuola Scuola secondaria di secondo grado I.T.G Belzoni di Padova si è aggiu-dicata il terzo premio di 800� per la rea-lizzazione del sito web belzonianamente.

wordpress.com.“Un progetto” - ha ricordato il Presi-

dente del Consorzio Adige Euganeo Anto-nio Salvan – che intendiamo continuare ed allargare anche agli altri Consorzi- per-ché crediamo molto nel lavoro di educa-zione al rispetto e alla tutela del territorio svolto dagli insegnanti nelle scuole.

La mattinata, che ha visto la partecipa-zione di moltissimi studenti e insegnanti è iniziata con l’ac-censione dei motori delle pompe idrovore risalenti agli anni ‘30 e con una visita guidata che ha portato tutti i visitatori alla scoperta del mondo della bonifi ca di ieri e di oggi.

In questa giornata di festa, che non si

è voluta sospendere proprio per ribadire la necessità di continuare a lavorare insieme tra enti nella formazione e nell’educazio-ne, si è tenuto un lungo e commovente minuto di silenzio per Melissa e le ragaz-ze ferite nel vergognoso attentato che ha colpito l’istituto Morvillo – Falcone di Brindisi. “Continuiamo con i nostri

lavori“ ha sottolinea-to Paola Fontana di Legambiente Scuola e Formazione – di-cendo con i fatti che la scuola è uno spazio importante, da curare

e far crescere, e che le associazioni che sono qui oggi e i Consorzi di Bonifi ca con-tinueranno ad investirci e a crederci. Con questo minuto di silenzio vogliamo dire no a qualsiasi forma di violenza!”.

Il concorso il collaborazione con Legambienteha appassionato studenti di ogni età e scuola

Iniziativa dei Consorzi di Bonifi ca Coinvolti oltre mille ragazzi di 40 scuole

Acqua, voci e coloriper un bene prezioso

I ragazzi delle scuole premiate a Santa Margherita di Codevigo

Al terzo postogli studenti dell’istituto Belzoni di Padovaper il sito internet

Primo premio alla primaria di Arzerello (Piove) il secondo alle medie di Chioggia

di Manuel Glauco Matetich

13Cultura provinciale

Con l’arrivo dell’estate i giardini cittadini tornano ad ospitare iniziative, rasse-gne, spettacoli e concerti che animano

le serate estive sotto le stelle. Meta privile-giata di chi resta in città è ormai da qualche anno l’Arena Romana con la sua kermesse, che si riconferma come il più lungo ed ar-ticolato contenitore di eventi culturali della città, con spettacoli teatrali, musicali e com’è consuetudine, cinema-tografi ci. Imperdibili e variagate saranno le pro-poste culturali, con un programma che si pro-trae fi no a settembre, all’insegna della qualità, nella location “open air” del sito monumen-tale più suggestivo della città, l’Arena Roma-na e nel riscoperto Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann. Una tradizione che si rinnova grazie al lavoro dell’Ass. Promovies che ha come sempre accuratamente selezionato le migliori pellicole della stagione: dai fi lm vincitori ai Festival, alle opere più ricercate

e d’autore senza dimenticare le commedie ed il cinema italiano. Ancora una volta il pro-gramma estivo di “Arena Romana Estate” si presenta come un contenitore culturale a disposizione della città, in grado di soddisfare le aspettative e le esigenze di tutti.

Il Cinema all’aperto su grande scher-mo sarà come sempre grande protagonista in Arena. La selezione è accurata con un

programma tutto da seguire: verranno presentate le opere selezionate ai festival internazionali e pre-miate alla notte degli Oscar, i titoli d’essai

e le proposte d’autore, i grandi fi lm della stagione, dalle commedie ai fi lm d’azione e di genere, fi no alle ultimissime novità in prima visione. Non mancheranno le serate speciali con anteprime, incontri con registi e maratone con proiezioni non-stop dal tra-monto all’alba. Un’occasione per recuperare tutti i titoli che durante i mesi invernali ci si è

lasciati sfuggire, in un’atmosfera suggestiva e unica.

Tra le serate da non perdere l’omaggio alla splendida e indimenticabile Marilyn Mon-roe a cinquant’anni dalla sua scomparsa, in programma per il 5 agosto e, come ormai da tradizione, il 14 agosto torna la 17° Marato-na Cinematografi ca di Ferragosto.

Ma non c’è solo il cinema: venerdì 20 luglio ad animare la serata ci sarà uno dei comici più amati dai veneti – e non solo, Natalino balasso, in scena con “Stand Up Ba-lasso”, uno spettacolo da stand up comedian americano anni ’70, senza fronzoli.

Il comico di Porto Tolle raccoglie in que-sto spettacolo pezzi, monologhi e tirate co-miche dei suoi ultimi 10 anni sui palcoscenici di tutt’Italia: dallo spettacolo “Ercole in Po-lesine” (del 2004) con l’irresistibile lettura dell’«Odissea» , allo spettacolo “La tosa e lo storione” (del 2007), con il pezzo cult del ritorno sulla terra (in Polesine) di San Pietro e Cristo, e fi no all’ormai celebre monologo scioglilingua sulla differenza tra i “sumeri se-miti” e i “sumeri non semiti”, la risata è as-sicurata. Non c’è nessun fi lo conduttore, non c’è una storia, c’è tanta comicità, si tratta infatti di uno spettacolo “da ridere”.

All’Arena Romana i migliori fi lm della stagione, con anteprimee serate speciali monografi che

Le proposte Dal cinema al teatro, il programma di appuntamenti fi no a settembre

A Padova lunga estate di eventi

Natalino Balasso sarà a Padova il 20 luglio

Nuovo allestimento per le sale egizie dei Musei civici patavini: numerosi oggetti in precedenza conservati nei

depositi sono ora esposti in vetrina, nuovi e aggiornati sono gli apparati didascalici e i pannelli esplicativi. Ma la vera novità è l’apparato multimediale dedicato alla fi gura di Giovanni Battista Belzoni, famoso cittadino padovano, cui si devono le più importanti scoperte nelle terre d’Egitto, allestito grazie al contiributo del Lions Club. Attraverso un monitor touch-screen, è possibile al visitatore addentrarsi nei segreti delle esplorazioni di Belzoni in Egitto e in Nubia, un mondo che all’inizio dell’Ottocento era ancora in gran parte sconosciuto agli Europei. Inoltre, è pos-sibile leggere i carteggi di Belzoni con la sua famiglia e con le autorità, anche padovane, e scorrere le pagine del Narrative, opera da lui scritta e pubblicata nel 1820 a Londra, e sfogliarne i disegni che la corredavano.

MUSEI CIVICI

L.O.

Cambiano voltole sale egizie

Il museo degli Eremitani

L’iniziativa. L’obiettivo è far rinascere uno dei simboli della città medievale

Cinquantamila fi rme per salvare il Ca-stello Carrarese: Padova chiama a rac-colta i suoi cittadini per far rinascere

uno dei simboli della Padova medievale, attraverso l’ormai celebre iniziativa del Fai - Fondo Ambiente Italiano, “I Luoghi del cuore”.

Nell’ambito del censimento nazionale promosso ogni anno per segnalare un luogo unico a cui si tiene particolarmente, che si vuole vedere protetto e tutelato per sem-pre, Fai-Delegazione di Padova e l’Assesso-rato alla Cultura hanno ritenuto di attivare una grande raccolta fi rme per un bene forte-mente evocativo e simbolico ed espressivo dell’identità più profonda della nostra città come il Castello Carrarese.

Fatta costruire nel 1374 dal principe di Padova Francesco settimo dei Carrara, la struttura difensiva perse il suo valore stra-tegico durante il dominio della Repubblica di Venezia, e fu impiegata, nelle epoche successive, per diversi usi (osservatorio astronomico, prigione, ecc.).

In particolare il Castello ha avuto fun-zione di prigione fi no al secondo dopoguer-ra e tuttora l’Amministrazione carceraria padovana ha alcuni uffi ci in piazza Castel-lo. Attualmente si trova in fase di risana-mento, sia della struttura esterna che degli

affreschi interni: l’obiettivo dell’iniziativa lanciata dal Fai di Padova congiuntamente all’assessorato alla cultura è proprio quello di riuscire ad ottenere un fi nanziamento per il restauro degli affreschi della Sala del Ve-lario, un’importante tassello dell’intervento complessivo di recupero della struttura.

Per raggiungere i primi posti della clas-sifi ca e ottenere un fi nanziamento cospicuo da Banca Intesa San Paolo – partnership Fai nell’iniziativa – si dovranno però racco-

gliere almeno 50-60mila fi rme. L’appello, dunque, è quello di dare il proprio contri-buto seguendo le istruzioni che vengono fornite dal sito www.iluoghidelcuore.it.

Un passo verso il riappropriarsi della città di uno dei suoi luoghi simbolo, che potrà diventare, una volta terminati i lavori di restauro, un’importante polo culturale cittadino attraverso una serie di progetti ed iniziative pensate per far vivere nuovamen-te i suoi spazi dai padovani.

Castello Carrarese di Padova“luogo del cuore” da salvare

L’imponente complesso del Castello Carrarese in centro città

L.O.

EVENTI E MOSTRE

STORIE DI JAZZ A VILLA BARBIERIQuarta edizione per la rassegna Storie di jazz - notti d’estate: tutti i giovedì sera fi no al 26 luglio nel giardino estivo di Villa Barbieri, dal jazz alla musica soul, dal gospel alla bossa nova, dal tango argentino al fl amenco, otto appuntamenti da non perdere con spettacoli di musica e danza ad ingresso gratuito. Storie di jazz propone un cartellone, curato dal direttore artistico Maurizio Camardi, con spettacoli che spaziano da un genere all’altro incontrando il gusto di ogni tipo di pubblico, portando nel locale padovano sia artisti internazionali sia giovani emergenti.

RASSEGNA “THE LAST TYCOON”Torna con l’estate un altro punto di riferimento per gli amanti del cinema: l’edizione 2012 della rassegna cinematografi ca estiva proposta dal circolo The Last Tycoon, evento dedicato agli appassionati del grande scehrmo più esigenti, che quest’anno avrà luogo nei giardini dell’Istituto Barbarigo. Il programma 2012, sempre essenzial-mente d’essai, spazia con maggiore libertà ideativa, cercando di inquadrare la stagione cinematografi ca appena trascorsa secondo sguardi squisitamente cinefi li. Numerosi e tutti di sicuro successo i titoli in cartellone.

ARTE CONTEMPORANEAAlla Galleria laRinascente, fi no al 26 agosto, in esposi-zione “Città di Padova: presenze dell’arte contempora-nea nel Triveneto”, una mostra che si propone di poter aprire un nuovo fronte dell’ arte contemporanea nel Veneto nel tentativo di far rinascere un percorso nuovo della Triveneta d’Arte che ha visto Padova protagonista dagli anni Venti. L’associazione Città di Padova in fun-zione della sua storicità, ha posto l’istanza e coinvolto la partecipazione degli artisti, trovando motivazione e consenso di adesione.

a cura di Laura Organte

Il 20 luglio salesul palcoscenicoNatalino Balassocon il suo nuovospettacolo

di Laura Organte

26 Mondo scuola2626 Mondo scuola

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12 Mondo scuola

“L’acqua è vita, e i Consorzi di bonifi ca che che ogni giorno la-vorano per garantire la sicurezza

del territorio si impegnano affi nché i ra-gazzi e i bambini conoscano la ricchezza di questa risorsa e l’importanza della sua tutela”. Con queste parole il presidente del Consorzio Bacchiglione, Eugenio Zaggia ha dato il via alla premiazione del concorso per le scuole “Colori e voci dell’acqua” all’impianto idrovoro di Santa Margherita di Codevigo. “Il concorso”, organizzato dai Consorzi di Bonifi ca Adige Euganeo e Bacchiglione, in collaborazio-ne con Legambiente (Circoli di Piove di Sacco, Padova ed Este) e con il Centro di Educazione Ambientale della Saccisica “P. Borella” ”si è concluso con un ottimo risultato, sia in termini di partecipazione che di qualità dei lavori presentati” – ha

continuato il presidente.40 scuole del territorio coinvolte in

un progetto di educazione ambientale che ha visto più di 1000 bambini e ragazzi, sotto la guida di 50 insegnanti, lavorare durante l’anno scola-stico intorno al tema dell’acqua realiz-zando visite guidate presso l’Oasi di Ca’ di Mezzo (Codevigo) e gli impianti idrovo-ri dei comprensori Bacchiglione ed Adige Euganeo, approfondimenti in classe con esperti, esperimenti e rilievi in esterno.

Obiettivo fi nale la produzione di vi-deo, disegni, modellini, rilievi, poesie, storie che parlassero dell’acqua e della sua presenza nel territori. Più di 30 i progetti fi nali presentati ed esposti oggi

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Il primo premio del valore di 1000 euro in materiale scolastico è andato alla

Scuola primaria di Ar-zerello, per il progetto “ Il fi ume dei ricordi...i ricordi del fi ume”; il secondo premio (del valore di 900 euro) è stato vinto dalla Scuo-

la secondaria di primo grado “G. Galilei” di Chioggia con il progetto “Alla scoperta dell’ambiente e del paesaggio della boni-fi ca nel territorio di Chioggia”, mentre la scuola Scuola secondaria di secondo grado I.T.G Belzoni di Padova si è aggiu-dicata il terzo premio di 800� per la rea-lizzazione del sito web belzonianamente.

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dente del Consorzio Adige Euganeo Anto-nio Salvan – che intendiamo continuare ed allargare anche agli altri Consorzi- per-ché crediamo molto nel lavoro di educa-zione al rispetto e alla tutela del territorio svolto dagli insegnanti nelle scuole.

La mattinata, che ha visto la partecipa-zione di moltissimi studenti e insegnanti è iniziata con l’ac-censione dei motori delle pompe idrovore risalenti agli anni ‘30 e con una visita guidata che ha portato tutti i visitatori alla scoperta del mondo della bonifi ca di ieri e di oggi.

In questa giornata di festa, che non si

è voluta sospendere proprio per ribadire la necessità di continuare a lavorare insieme tra enti nella formazione e nell’educazio-ne, si è tenuto un lungo e commovente minuto di silenzio per Melissa e le ragaz-ze ferite nel vergognoso attentato che ha colpito l’istituto Morvillo – Falcone di Brindisi. “Continuiamo con i nostri

lavori“ ha sottolinea-to Paola Fontana di Legambiente Scuola e Formazione – di-cendo con i fatti che la scuola è uno spazio importante, da curare

e far crescere, e che le associazioni che sono qui oggi e i Consorzi di Bonifi ca con-tinueranno ad investirci e a crederci. Con questo minuto di silenzio vogliamo dire no a qualsiasi forma di violenza!”.

Il concorso il collaborazione con Legambienteha appassionato studenti di ogni età e scuola

Iniziativa dei Consorzi di Bonifi ca Coinvolti oltre mille ragazzi di 40 scuole

Acqua, voci e coloriper un bene prezioso

I ragazzi delle scuole premiate a Santa Margherita di Codevigo

Al terzo postogli studenti dell’istituto Belzoni di Padovaper il sito internet

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di Manuel Glauco Matetich

13Cultura provinciale

Con l’arrivo dell’estate i giardini cittadini tornano ad ospitare iniziative, rasse-gne, spettacoli e concerti che animano

le serate estive sotto le stelle. Meta privile-giata di chi resta in città è ormai da qualche anno l’Arena Romana con la sua kermesse, che si riconferma come il più lungo ed ar-ticolato contenitore di eventi culturali della città, con spettacoli teatrali, musicali e com’è consuetudine, cinema-tografi ci. Imperdibili e variagate saranno le pro-poste culturali, con un programma che si pro-trae fi no a settembre, all’insegna della qualità, nella location “open air” del sito monumen-tale più suggestivo della città, l’Arena Roma-na e nel riscoperto Teatro Giardino di Palazzo Zuckermann. Una tradizione che si rinnova grazie al lavoro dell’Ass. Promovies che ha come sempre accuratamente selezionato le migliori pellicole della stagione: dai fi lm vincitori ai Festival, alle opere più ricercate

e d’autore senza dimenticare le commedie ed il cinema italiano. Ancora una volta il pro-gramma estivo di “Arena Romana Estate” si presenta come un contenitore culturale a disposizione della città, in grado di soddisfare le aspettative e le esigenze di tutti.

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e le proposte d’autore, i grandi fi lm della stagione, dalle commedie ai fi lm d’azione e di genere, fi no alle ultimissime novità in prima visione. Non mancheranno le serate speciali con anteprime, incontri con registi e maratone con proiezioni non-stop dal tra-monto all’alba. Un’occasione per recuperare tutti i titoli che durante i mesi invernali ci si è

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Tra le serate da non perdere l’omaggio alla splendida e indimenticabile Marilyn Mon-roe a cinquant’anni dalla sua scomparsa, in programma per il 5 agosto e, come ormai da tradizione, il 14 agosto torna la 17° Marato-na Cinematografi ca di Ferragosto.

Ma non c’è solo il cinema: venerdì 20 luglio ad animare la serata ci sarà uno dei comici più amati dai veneti – e non solo, Natalino balasso, in scena con “Stand Up Ba-lasso”, uno spettacolo da stand up comedian americano anni ’70, senza fronzoli.

Il comico di Porto Tolle raccoglie in que-sto spettacolo pezzi, monologhi e tirate co-miche dei suoi ultimi 10 anni sui palcoscenici di tutt’Italia: dallo spettacolo “Ercole in Po-lesine” (del 2004) con l’irresistibile lettura dell’«Odissea» , allo spettacolo “La tosa e lo storione” (del 2007), con il pezzo cult del ritorno sulla terra (in Polesine) di San Pietro e Cristo, e fi no all’ormai celebre monologo scioglilingua sulla differenza tra i “sumeri se-miti” e i “sumeri non semiti”, la risata è as-sicurata. Non c’è nessun fi lo conduttore, non c’è una storia, c’è tanta comicità, si tratta infatti di uno spettacolo “da ridere”.

All’Arena Romana i migliori fi lm della stagione, con anteprimee serate speciali monografi che

Le proposte Dal cinema al teatro, il programma di appuntamenti fi no a settembre

A Padova lunga estate di eventi

Natalino Balasso sarà a Padova il 20 luglio

Nuovo allestimento per le sale egizie dei Musei civici patavini: numerosi oggetti in precedenza conservati nei

depositi sono ora esposti in vetrina, nuovi e aggiornati sono gli apparati didascalici e i pannelli esplicativi. Ma la vera novità è l’apparato multimediale dedicato alla fi gura di Giovanni Battista Belzoni, famoso cittadino padovano, cui si devono le più importanti scoperte nelle terre d’Egitto, allestito grazie al contiributo del Lions Club. Attraverso un monitor touch-screen, è possibile al visitatore addentrarsi nei segreti delle esplorazioni di Belzoni in Egitto e in Nubia, un mondo che all’inizio dell’Ottocento era ancora in gran parte sconosciuto agli Europei. Inoltre, è pos-sibile leggere i carteggi di Belzoni con la sua famiglia e con le autorità, anche padovane, e scorrere le pagine del Narrative, opera da lui scritta e pubblicata nel 1820 a Londra, e sfogliarne i disegni che la corredavano.

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L’iniziativa. L’obiettivo è far rinascere uno dei simboli della città medievale

Cinquantamila fi rme per salvare il Ca-stello Carrarese: Padova chiama a rac-colta i suoi cittadini per far rinascere

uno dei simboli della Padova medievale, attraverso l’ormai celebre iniziativa del Fai - Fondo Ambiente Italiano, “I Luoghi del cuore”.

Nell’ambito del censimento nazionale promosso ogni anno per segnalare un luogo unico a cui si tiene particolarmente, che si vuole vedere protetto e tutelato per sem-pre, Fai-Delegazione di Padova e l’Assesso-rato alla Cultura hanno ritenuto di attivare una grande raccolta fi rme per un bene forte-mente evocativo e simbolico ed espressivo dell’identità più profonda della nostra città come il Castello Carrarese.

Fatta costruire nel 1374 dal principe di Padova Francesco settimo dei Carrara, la struttura difensiva perse il suo valore stra-tegico durante il dominio della Repubblica di Venezia, e fu impiegata, nelle epoche successive, per diversi usi (osservatorio astronomico, prigione, ecc.).

In particolare il Castello ha avuto fun-zione di prigione fi no al secondo dopoguer-ra e tuttora l’Amministrazione carceraria padovana ha alcuni uffi ci in piazza Castel-lo. Attualmente si trova in fase di risana-mento, sia della struttura esterna che degli

affreschi interni: l’obiettivo dell’iniziativa lanciata dal Fai di Padova congiuntamente all’assessorato alla cultura è proprio quello di riuscire ad ottenere un fi nanziamento per il restauro degli affreschi della Sala del Ve-lario, un’importante tassello dell’intervento complessivo di recupero della struttura.

Per raggiungere i primi posti della clas-sifi ca e ottenere un fi nanziamento cospicuo da Banca Intesa San Paolo – partnership Fai nell’iniziativa – si dovranno però racco-

gliere almeno 50-60mila fi rme. L’appello, dunque, è quello di dare il proprio contri-buto seguendo le istruzioni che vengono fornite dal sito www.iluoghidelcuore.it.

Un passo verso il riappropriarsi della città di uno dei suoi luoghi simbolo, che potrà diventare, una volta terminati i lavori di restauro, un’importante polo culturale cittadino attraverso una serie di progetti ed iniziative pensate per far vivere nuovamen-te i suoi spazi dai padovani.

Castello Carrarese di Padova“luogo del cuore” da salvare

L’imponente complesso del Castello Carrarese in centro città

L.O.

EVENTI E MOSTRE

STORIE DI JAZZ A VILLA BARBIERIQuarta edizione per la rassegna Storie di jazz - notti d’estate: tutti i giovedì sera fi no al 26 luglio nel giardino estivo di Villa Barbieri, dal jazz alla musica soul, dal gospel alla bossa nova, dal tango argentino al fl amenco, otto appuntamenti da non perdere con spettacoli di musica e danza ad ingresso gratuito. Storie di jazz propone un cartellone, curato dal direttore artistico Maurizio Camardi, con spettacoli che spaziano da un genere all’altro incontrando il gusto di ogni tipo di pubblico, portando nel locale padovano sia artisti internazionali sia giovani emergenti.

RASSEGNA “THE LAST TYCOON”Torna con l’estate un altro punto di riferimento per gli amanti del cinema: l’edizione 2012 della rassegna cinematografi ca estiva proposta dal circolo The Last Tycoon, evento dedicato agli appassionati del grande scehrmo più esigenti, che quest’anno avrà luogo nei giardini dell’Istituto Barbarigo. Il programma 2012, sempre essenzial-mente d’essai, spazia con maggiore libertà ideativa, cercando di inquadrare la stagione cinematografi ca appena trascorsa secondo sguardi squisitamente cinefi li. Numerosi e tutti di sicuro successo i titoli in cartellone.

ARTE CONTEMPORANEAAlla Galleria laRinascente, fi no al 26 agosto, in esposi-zione “Città di Padova: presenze dell’arte contempora-nea nel Triveneto”, una mostra che si propone di poter aprire un nuovo fronte dell’ arte contemporanea nel Veneto nel tentativo di far rinascere un percorso nuovo della Triveneta d’Arte che ha visto Padova protagonista dagli anni Venti. L’associazione Città di Padova in fun-zione della sua storicità, ha posto l’istanza e coinvolto la partecipazione degli artisti, trovando motivazione e consenso di adesione.

a cura di Laura Organte

Il 20 luglio salesul palcoscenicoNatalino Balassocon il suo nuovospettacolo

di Laura Organte

272727Cultura provinciale

Page 28: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

6

IL VENETOin PRIMO PIANO

Il Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagi-na dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la

consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’ere-tico” di rito maroniano. Per molti è la fi ne di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfi dante, l’ex sindaco di Cit-tadella Massimo Bitonci, conferma che è fi nita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Vene-to la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfi tte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza istituzionale, anche per non compromettere mosse fu-ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto promette “meno slogan, meno proclami e più lavoro sul territorio. E’ da qui che dobbiamo ripartire: dobbiamo essere un pò meno ro-mani, visto che dal governo abbia-mo preso solo fregature, e ripartire dalla nostra gente e dalla nostra terra”.

Quanto alla segreteria nazionale della Lega la scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa fi gura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della storia, una squadra di burocrati strapagati. Diffi cile, a questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel-

ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno andare da soli”.

Bitonci non può fare a meno di osservare che “ha vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di

un mese per preparare la sua can-didatura, io solo una settimana. Oa continuerò a lavorare alla mia idea di Lega, fortemente autonomista, che rivendichi la sua specifi cità, all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbia-

mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e che merita maggiore riconoscimento”.

Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti hanno la giusta dose di buon senso per capire che le torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è norma-le nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo se-gretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfi da per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che defi nisce una “vittoria amara”.

“Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Conside-rando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata co-struita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bos-siano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

di Nicola Stievano

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Prima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle

tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in

laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene po-sizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili.

Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta.

“L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe ag-ganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario.

Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipi-tone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

valutate con più attenzione le variabili. Molto spesso la seconda casa non è affatto indice

di lusso, ma soltanto il risultato dei sacrifi ci di una vita, come può essere il caso di un appartamento acquista-to per i fi gli, oppure di un’eredità lasciata dai genitori a persone che di sicuro ricche non sono, ma che subiscono questa Imu come un balzello iniquo”.

“Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si ri-vela infi ne per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio”

“Dobbiamo essere un po’ meno romani, visto che dalla capitale arrivano solo fregature”

Antonino Pipitone

7Il Veneto in primo piano

In Veneto esplode il fenomeno del Movi-mento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefi nisce

il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regio-ne dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Ve-nezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abi-tanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio-ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 % dei consensi pensava di avere vita facile e vincere agevolmente al secondo turno contro un giovane come Alvise Maniero, 26 anni stu-dente universitario del Movimento 5 Stelle, che partiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com-pletamente ribaltate dal vento antipartitico e anti casta che spira forte nel Triveneto. Ma-niero al secondo turno è arrivato al 52,2% con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo

e cioè a poco più del 43 % che aveva preso al primo turno. La scossa che ha colpito Mira da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è epocale. Qui il centrosinistra ha sempre go-

vernato dal dopoguerra in poi con il Pci prima e il Pds, Ds, Pd dopo. La giunta è stata presenta-ta prima del voto dallo stesso Beppe Grillo e dal sindaco Alvise Ma-

niero e in consiglio comunale con il Movimen-to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricam-bio generazionale sono comparsi ragazzi di 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffi o, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espres-sione dei partiti – ha detto il comico genove-se – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofi nanziati e hanno votato se stessi”.

di Alessandro Abbadir

La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle

”Un fatto epocale, i cittadini scaricano i partiti e votano se stessi”

PRIMI ATTI

Consigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le carat-teristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in

Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fi n da subito ostacoli reali legati a diffi coltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle diffi coltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori.

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Il Carroccio veneto sceglie Tosi e cerca di voltare pagi-na dopo la batosta degli scandali e quella delle urne. La primavera “horribilis” della Lega si chiude con la

consacrazione del sindaco di Verona, Flavio Tosi “l’ere-tico” di rito maroniano. Per molti è la fi ne di un’epoca anche l’esito della votazione: il fatto che Tosi abbia vinto con “appena” il 57 per cento delle preferenze contro il 43 per cento dello sfi dante, l’ex sindaco di Cit-tadella Massimo Bitonci, conferma che è fi nita l’epoca delle investiture plebiscitare e del consenso granitico nei confronti del “capo”. Dopo 15 anni dunque nel Vene-to la Lega, guidata dal trevigiano Gian Paolo Gobbo, cambia pelle e trova un nuovo assetto, nella speranza di recuperare rapidamente il terreno perduto in questi mesi segnati per lo più dagli scandali “lombardi” ma anche dalle sconfi tte elettorali casalinghe. Non è un caso perciò che i protagonisti di questa nuova stagione siano proprio Tosi e Bitonci: due giovani amministratori di lungo corso, entrambi con un forte carisma personale che va oltre la militanza di partito, entrambi con una personalità e un’identità che catalizza consensi e “fa notizia”.

Accanto a loro Luca Zaia, che da presidente della Regione ha cercato di mantenere una certa equidistanza istituzionale, anche per non compromettere mosse fu-ture. E proprio il vittorioso Tosi elogia Zaia, “un grande governatore”. Il neo segretario del Carroccio Veneto promette “meno slogan, meno proclami e più lavoro sul territorio. E’ da qui che dobbiamo ripartire: dobbiamo essere un pò meno ro-mani, visto che dal governo abbia-mo preso solo fregature, e ripartire dalla nostra gente e dalla nostra terra”.

Quanto alla segreteria nazionale della Lega la scelta è scontata: “È normale che ci sia un ricambio negli organi del movimento e ci sia un nuovo segretario federale. - aggiunge Tosi - Deve essere il migliore, quello che crea più consenso e ha credibilità. E quindi questa fi gura è Maroni”. Quanto al governo Monti confermata la linea dell’opposizione: “E’ il governo peggiore della storia, una squadra di burocrati strapagati. Diffi cile, a questo punto, allearci con chi lo sostiene. Quindi la scel-

ta migliore, se si deciderà di presentarci, è quantomeno andare da soli”.

Bitonci non può fare a meno di osservare che “ha vinto Golia, ma Davide ha tenuto la posizione. Tosi ha avuto l’appoggio di Maroni, io no. Tosi ha avuto più di

un mese per preparare la sua can-didatura, io solo una settimana. Oa continuerò a lavorare alla mia idea di Lega, fortemente autonomista, che rivendichi la sua specifi cità, all’interno di una confederazione di movimenti. Noi siamo veneti abbia-

mo una storia e una cultura che i lombardi ci invidiano e che merita maggiore riconoscimento”.

Maurizio Conte, segretario del Carroccio padovano nonché assessore regionale, guarda al prossimo futuro. “Riscrivere la seconda parte della storia del Carroccio non sarà di certo cosa facile, l’elettorato ed i Veneti hanno la giusta dose di buon senso per capire che le torbide questioni degli ultimi mesi hanno riguardato solo poche persone e non il movimento. Da qui la Lega sta cominciando un percorso nuovo, certo è che una terza

chance alle urne non verrà concessa. Flavio Tosi coagula attorno a sé la Liga Veneta, qualche mugugno è norma-le nel post congresso, ma gli iscritti veneti sono certo arriveranno alla condivisione delle linee del nuovo se-gretario per poter raggiungere l’obiettivo federalista. La credibilità si costruisce sugli uomini e sui programmi. Il Governatore Zaia e lo stesso Tosi, in fatto di gradimento, ne sono la prova, ed è partendo dagli amministratori che lavorano sodo e con abnegazione per il proprio territorio che la sfi da per questa “Lega 2.0”, la Lega partecipata e delle scelte collegiali, ha inizio”. La deputata Paola Goisis si sofferma invece sulle conseguenze del voto, che defi nisce una “vittoria amara”.

“Ci troviamo di fronte ad un partito diviso a metà, ben lungi dal riconoscere un plebiscito a Tosi. Conside-rando che la candidatura di Massimo Bitonci è stata co-struita in pochissimo tempo, il risultato del gruppo Bos-siano è ottimo. E’ indubbio che i giovani hanno auto una parte importante in questo risultato e che hanno votato Tosi riponendo in un speranze ed aspettative di tanti tipi: il tempo dirà se le promesse fatte per avere l’appoggio dei giovani, poi potranno essere anche mantenute”.

di Nicola Stievano

In Veneto debutta la Lega 2.0 nel segno di Flavio Tosi

Prima la manifestazione dei sindaci dell’Anci Veneto a Venezia, poi quella della Lega Nord a Verona: tutti contro l’Imu, vista come l’ennesima mazzata sulle

tasche delle famiglie e delle imprese. Per la verità i sindaci non sono riusciti a portare in

laguna molti colleghi così come il Carroccio mantiene po-sizioni contrastanti sulla tassazione degli immobili.

Eppure l’Imu, pagata la prima rata, continua a tenere banco sulla scena politica ed è destinata a condizionare le scelte degli amministratori locali. Dal consigliere regio-

nale dell’Italia dei Valori, Antonino Pipitone, lancia una proposta.

“L’Imu andrebbe rivista in chiave “patrimoniale”, esentando completamente il pagamento per la prima casa e valutando delle soluzioni legate al reddito per la tassazione sulla seconda abitazione: si potrebbe ag-ganciarla alla soglia di reddito per l’esenzione del ticket sanitario.

Per quanto riguarda la seconda casa - continua Pipi-tone - è giusto pagarci una qualche imposta, ma vanno

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“Sommamente spropositato - conclude Pipitone - si ri-vela infi ne per chi lavora la campagna. Per terreni agricoli, capannoni e rimesse, l’Imu è una stangata micidiale”.

TUTTI CONTRO L’IMU PIPITONE (IDV): TASSA DA RIVEDERE IN CHIAVE “PATRIMONIALE”

Il Carroccio vuole voltare pagina dopo gli scandali e le sberle elettorali. Il neo segretario: “Ripartiamo dal territorio”

“Dobbiamo essere un po’ meno romani, visto che dalla capitale arrivano solo fregature”

Antonino Pipitone

7Il Veneto in primo piano

In Veneto esplode il fenomeno del Movi-mento 5 Stelle, guidato a livello nazionale dal comico Beppe Grillo che si autodefi nisce

il “megafono“ del Movimento. Il movimento dagli ultimi sondaggi di giugno è accreditato in tutta Italia circa al 20%. Nella nostra regio-ne dei risultati li ha già ottenuti nelle recenti amministrative, ha portato a casa la vittoria in due comuni: Sarego in provincia di Vicenza e Mira in provincia di Venezia. Comuni che si aggiungono ai due dell’Emilia Romagna e cioè Parma e Comacchio. In provincia di Ve-nezia la sorpresa per la vittoria a Mira è stata grandissima. Questa cittadina di 40 mila abi-tanti che si trova nella rinomata zona della Riviera del Brenta, è stata per decenni una

roccaforte del centrosinistra. L’amministrazio-ne uscente guidata da Michele Carpinetti (del Pd e sindacalista della Cgil) forte di un 43 % dei consensi pensava di avere vita facile e vincere agevolmente al secondo turno contro un giovane come Alvise Maniero, 26 anni stu-dente universitario del Movimento 5 Stelle, che partiva da poco più del 17,5%. Le previsioni invece sono state com-pletamente ribaltate dal vento antipartitico e anti casta che spira forte nel Triveneto. Ma-niero al secondo turno è arrivato al 52,2% con 8102 voti, e ha lasciato Carpinetti al palo

e cioè a poco più del 43 % che aveva preso al primo turno. La scossa che ha colpito Mira da sempre enclave rossa nel Veneto bianco è epocale. Qui il centrosinistra ha sempre go-

vernato dal dopoguerra in poi con il Pci prima e il Pds, Ds, Pd dopo. La giunta è stata presenta-ta prima del voto dallo stesso Beppe Grillo e dal sindaco Alvise Ma-

niero e in consiglio comunale con il Movimen-to 5 Stelle, si è assistito anche ad un ricam-bio generazionale sono comparsi ragazzi di 18- 25 anni privi di ogni esperienza politica. Il primo sindaco “grillino d’Italia” era stato

eletto con il sistema del turno unico in Veneto quindici giorni prima a Sarego in provincia di Vicenza. Si tratta di Roberto Castiglion, un ingegnere di 32 anni, eletto nel suo comune con 1.045 voti superando di un soffi o, venti voti, il secondo piazzato. Il neo sindaco eletto con il 35,2% dei consensi non ha affrontato il ballottaggio essendo Sarego un comune sotto i 15 mila abitanti. I risultati di Parma , Mira , Comacchio e Sarego sono stati salutati da Beppe Grillo e dal suo staff come “un fatto epocale”. “La gente delle solite facce espres-sione dei partiti – ha detto il comico genove-se – non ne può più. Con questi successi del Movimento 5 Stelle, i cittadini senza soldi si sono autofi nanziati e hanno votato se stessi”.

di Alessandro Abbadir

La sorpresa Un partito al 20% e che in Veneto ha già vinto

La ribalta del Movimento 5 Stelle

”Un fatto epocale, i cittadini scaricano i partiti e votano se stessi”

PRIMI ATTI

Consigli comunali on line, telecamere per riprendere i lavori e tanto tanto risparmio con tagli consistenti a quello che viene considerato uno spreco. Sono queste le carat-teristiche delle prime azioni amministrative dei grillini nei comuni in cui governano in

Veneto. Il “Movimento 5 Stelle” ha assunto poi anche una posizione fortemente contraria alle grandi opere e allo sviluppo edilizio e delle aree industriali ritenuti nocivi per salute ed ambiente. Alle enunciazioni di principio, però si sono frapposti fi n da subito ostacoli reali legati a diffi coltà di bilancio. E così ad esempio a Mira è stato varato un bilancio che prevede l’imu per la prima casa al 4,4 per mille, quello per la seconda all’8,2 per mille.

Dalle promesse in campagna elettorale dovevano restare ai minimi almeno per la prima casa e cioè al 4 per mille. E si è assistito anche ad un aumento dell’addizionale Irpef. I nuovi amministratori locali eletti in tutti e 4 i comuni del nord Italia, hanno registrato delle diffi coltà a completare le giunte. Tutti però hanno ribadito di agire indipendentemente da eventuali direttive di Beppe Grillo, che rappresenta a loro avviso solo un traino, un megafono e non un soggetto che dà ordini e programmi alle realtà locali, che agiscono in base alle esigenze dei rispettivi territori.

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Page 30: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

8 Il Veneto in primo piano

Il terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame si-

smico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pen-sare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così.

“Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terre-moti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Pa-dova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofi sica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico.

Cosa sta accadendo in Emilia Ro-

magna? Come dobbiamo interpretare il presente?

“In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terre-moti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari.

Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verifi cati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del re-sto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una stru-mentazione e le conoscenze idonee a cal-colare l’effettiva dimensione dei terremoti.

Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli.

Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012

colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che inte-ressano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo.

E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la se-quenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi.

E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”.

Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di ma-gnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due

terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete?

“Il nostro territorio è sismico e il terre-moto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”.

E’ possibile prevedere i terremoti?“Nonostante le conoscenze sulla fi sica

dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti.

Innanzitutto bisogna distinguere tra

previsione deterministica e quella proba-bilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifi ca è di tipo probabilistico.

E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore del-le ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.

di Ornella Jovane

E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo

L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova

Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto

Il terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle perso-ne, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un

rassicurante equilibrio.“Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino

Busato - è un’esperienza traumatica che ha una ripercussione emotiva molto importante. Entra nella vita delle persone con violenza e all’improvviso, precludendo qualsiasi possibilità di reazione”.

La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fi sico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”.

“La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi fl ash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’e-sperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”.

La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una si-tuazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifi ca lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”.

Eppure, nonostante le diffi coltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza - spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”.

C’è infi ne l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazio-ni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo.

“Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifi ca con chi soffre e si fi nisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.

Il trauma della terra che manca sotto i piediLE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO

Il professor Giulio Di Toro

Lino Busato

O.J.

30 Il Veneto in primo piano3030 Il Veneto in primo piano

Page 31: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

8 Il Veneto in primo piano

Il terremoto in Emilia Romagna, del 20 e poi quello del 29 maggio scorso e tutte le scosse successive, il cosiddetto sciame si-

smico, che hanno portato distruzione, lutti e seminato paura tra la popolazione. Potrebbe sembrare un evento eccezionale e far pen-sare ad un periodo di emergenza terremoti, ma in realtà non è così.

“Con una media di 1000 morti/anno in Italia dall’Unità ad oggi e di 80mila morti l’anno nel mondo negli ultimi dieci anni, i terremoti sono il più sanguinoso fenomeno geologico su scala globale. Di eventi grandi (magnitudo 7) ne abbiamo almeno uno al mese sulla Terra, e uno grande come quello dell’Aquila ogni tre giorni: non è un momento di particolare emergenza terre-moti. Ma è un’emergenza culturale e di comunicazione”. Sono le parole di Giulio di Toro, professore presso il Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Pa-dova e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Geofi sica e Vulcanologia. A lui abbiamo chiesto di spiegarci le dinamiche di questo evento sismico.

Cosa sta accadendo in Emilia Ro-

magna? Come dobbiamo interpretare il presente?

“In Emilia Romagna sta accadendo qualcosa di normale: nell’Appennino i terre-moti tendono a ripetersi nelle stesse aree ad intervelli di tempo più o meno regolari.

Terremoti importanti sono quelli che hanno colpito il Ferrarese e il Modenese nel 1570-1574 e ancora nel 1624 la zona di Alfonsine. Nell’ultimo millennio, in tutto il fronte appenninico verso la Pianura Padana (Modena, Parma, Bologna, ecc.), si sono verifi cati numerosi terremoti di magnitudo mai superiore a 6. Una magnitudo, del re-sto, desunta dalle testimonianze sui danni riportati, non esistendo all’epoca una stru-mentazione e le conoscenze idonee a cal-colare l’effettiva dimensione dei terremoti.

Il tempo di ritorno di questi terremoti– cioè il tempo che trascorre tra un evento sismico e l’altro – va dai 400 ai 1000 e oltre anni. In particolare la zona colpita – alto Modenese-Ferrarese – non evidenziava terremoti importanti negli ultimi secoli.

Il 17 Novembre del 1570 un evento sismico simile a quello del 20 Maggio 2012

colpì il Ferrarese. Nei tre anni successivi si registrarono numerosi terremoti avvertiti dalla popolazione. Tuttavia, questi eventi interessarono in gran parte la zona a oriente di Ferrara, a differenza di questa volta in cui il sisma ha colpito principalmente l’area occidentale. Questo dal mio punto di vista non è sorprendente: le sequenze che inte-ressano l’Appennino hanno un’evoluzione complessa nello spazio e nel tempo.

E’ questo è un bene, da un certo punto di vista. Questa sequenza di terremoti che ha investito l’area a ovest di Ferrara, verso il Modenese ha interessato una fascia lunga circa 70 km. Se si fosse rotta la faglia in un unico terremoto avremmo avuto un evento sismico di magnitudo 7. Una volta che la se-quenza ha avuto inizio, più terremoti piccoli, per fortuna, liberano energia in più eventi.

E’ dunque tipico dell’Appennino: non un evento gigantesco ma sequenze che durano a lungo”.

Lo scorso 9 giugno in Veneto è stata avvertita una scossa di terremoto di ma-gnitudo 4.5 tra le province di Belluno, Treviso e, in Friuli, Pordenone. Sono due

terremoti da mettere in relazione quello dell’Emilia e quello delle Prealpi Venete?

“Il nostro territorio è sismico e il terre-moto nelle Prealpi venete di magnitudo 4.5 rientra nella normale attività sismica che interessa il Nord Est. Non è da mettere in relazione con quanto è accaduto in Emilia Romagna, sebbene possa essere collocato nel movimento complessivo che interessa la Pianura Padana spinta dall’Africa verso nord”.

E’ possibile prevedere i terremoti?“Nonostante le conoscenze sulla fi sica

dei terremoti siano cresciute notevolmente negli anni, gli studiosi non hanno ad oggi un metodo robusto per prevedere i terremoti.

Innanzitutto bisogna distinguere tra

previsione deterministica e quella proba-bilistica. Nel primo caso si può dire con certezza il luogo, la data e la dimensione del terremoto; nel secondo caso invece ci si riferisce alle probabilità che quanto è stato previsto accada. La previsione scientifi ca è di tipo probabilistico.

E’ lo stesso meccanismo delle previsioni meteo. Così come per il tempo, così anche per i terremoti, gli scienziati possono fare solo previsioni probabilistiche, la differenza è che nel caso del meteo l’attendibilità delle previsioni per il giorno successivo è del 90 per cento, per i terremoti, nella migliore del-le ipotesi, si arriva all’1 per cento. La nostra unica difesa è costruire bene rispettando scrupolosamente la legge”.

di Ornella Jovane

E’ tipico dell’Appennino - spiega lo studioso - non un evento sismico gigantesco ma sequenze che possono durare a lungo

L’intervista Giulio Di Toro professore del Dipartimento di Geoscienze all’Università di Padova

Non siamo di fronte ad una emergenza terremoto

Il terremoto ha scosso la terra ma anche l’animo delle perso-ne, a maggior ragione in questo periodo di grande incertezza e di crisi socioeconomica in cui già si fa fatica a trovare un

rassicurante equilibrio.“Il terremoto - spiega lo psicologo e psicoterapeuta Lino

Busato - è un’esperienza traumatica che ha una ripercussione emotiva molto importante. Entra nella vita delle persone con violenza e all’improvviso, precludendo qualsiasi possibilità di reazione”.

La sensazione di sentirsi mancare la terra sotto i piedi non si riduce soltanto ad un limite fi sico ma diventa anche trauma psicologico. “Il fatto di avere i piedi per terra è rassicurante. La terra è contatto, è madre, certezza, equilibrio. Non avere più il controllo del punto fermo su cui si poggia diventa un’esperienza traumatica che si memorizza, rimane dentro le persone che la subiscono e cammina sotto pelle”.

“La gamma delle emozioni conseguenti - prosegue lo specialista - è ricca: dalla paura alla rabbia, dal senso di impotenza per gli eventi che non si possono controllare all’angoscia, all’ansia. Talvolta a distanza di tempo può accadere di rivivere - attraverso rapidi fl ash back - gli stessi stati d’animo. Non vi sono motivazioni che riportano all’e-sperienza traumatica, sono istanti in cui ci si allontana dalla realtà”.

La sequenza ripetuta delle scosse ha ulteriormente peggiorato la situazione. “La gente vive in uno stato di previgilanza, con la paura di tornare ad avere paura”, una si-tuazione che contribuisce a minare qualsiasi ricerca di un equilibrio. “Qualunque evento, anche banale, - specifi ca lo psicologo - come ad esempio un rumore improvviso o una scossa lieve fa rivivere la stessa angoscia del terremoto”.

Eppure, nonostante le diffi coltà, l’atteggiamento prevalente del popolo emiliano è stato quello di non arrendersi, di voler guardare avanti per ricostruire. “E’ la resilienza - spiega ancora Busato - che spinge a tirare fuori delle energie insperate, insospettate per ricostruire laddove è stato distrutto. Tendenzialmente non siamo fragili, possiamo vivere dei periodi di fragilità, ma spesso la forza della vita - per fortuna - prende il sopravvento”.

C’è infi ne l’aspetto della solidarietà che ha spinto molte persone, singoli, associazio-ni, gruppi, oltre ai volontari della Protezione civile - questi ultimi più di 4mila uomini e donne impegnati in questi mesi -, a portare il proprio contributo.

“Scatta un meccanismo - conclude - per cui ci si identifi ca con chi soffre e si fi nisce per condividerne le emozioni. Da spettatori si diventa non di rado attori impegnati in prima persona facendosi coinvolgere più attivamente. Anche perché spesso fare del bene fa stare meglio non solo chi lo riceve ma anche chi offre il proprio aiuto”.

Il trauma della terra che manca sotto i piediLE RICADUTE PSICOLOGICHE DEL TERREMOTO

Il professor Giulio Di Toro

Lino Busato

O.J.

Page 32: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

9Il Veneto in primo piano

La crisi economica, che attanaglia l’Italia e non risparmia il Veneto, sta innescando un nuovo fenomeno mi-

gratorio dalla nostra regione verso Paesi in crescita. Ha caratteristiche molto diverse da quelle dell’epopea del secolo scorso: non è di massa, ma riguarda singole persone, perlopiù giovani, con scolarità elevata (lau-rea o diploma) e spiccate professionalità che cercano all’estero sbocchi lavorativi e, con sempre più frequenza, si rivolgono ai circoli e associazioni dei Veneti nel Mondo operanti all’estero per ottenere appoggio logistico ed informazioni sulle caratteri-stiche economiche dell’area nella quale agiscono. Questa nuova realtà è stata al centro della prima giornata di lavori del VII° Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo, apertasi alla fi ne di giugno a Villa Giovannina a Carità di Villorba (Treviso), alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale ai fl ussi migratori Daniele Stival, del presidente della compe-tente Commissione del Consiglio regionale Luca Baggio, del sindaco di Villorba Marco Serena, del presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin e di quello dei Trevisani nel Mondo Giuseppe

Zanini. A confrontarsi con loro, e tra loro, 26 giovani delegati equamente divisi tra rappresentanti delle Associazioni venete e di quelle operanti in Australia, Sudafrica, Brasile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Ca-nada e Svizzera. Al centro del confronto, la prospettiva di sviluppare contatti e rapporti di tipo economico tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi all’estero attraverso specifi ci progetti, il rafforzamento dei con-tatti quotidiani sfruttando anche le nuove tecnologie messe a punto dalla Regione (il sito internet Veneti nel Mondo, Facebook e Youtube), la revisione della legge regio-nale di settore, approvata dalla Giunta in prima lettura. Intervenendo in apertura e portando il saluto del presidente Luca Zaia, l’assessore Daniele Stival ha proprio posto l’accento sulla nuova emigrazione che sta affacciandosi in Veneto: “E’ una realtà che purtroppo tocchiamo con mano sempre più di frequente – ha detto – e che rende se possibile ancora più preziosa la presenza e l’attività delle organizzazioni dei nostri gio-vani oriundi in tanti Paesi del mondo. Voi – ha sottolineato Stival rivolgendosi ai dele-gati – siete di fatto vere e proprie antenne territoriali: chi meglio di voi può supportare

questi nostri giovani che cercano all’este-ro la possibilità di mettere a frutto le loro conoscenze e professionalità?”. Parlando della nuova legge di settore, Stival ne ha tracciato il quadro generale, sottolineando che vi si prevede tra l’altro l’istituzionaliz-zazione del Meeting ed il riconoscimento formale anche per gli oriundi di quinta generazione. “Il bilancio regionale – ha ag-giunto – è oramai assorbito per il 98% da sanità, sociale, lavoro e trasporto pubblico ma, d’accordo con il presidente Zaia, siamo riusciti a mantenere dei fi nanziamenti dedi-cati al settore, razionalizzando al massimo possibile, tagliando molta parte della spesa per costosi viaggi da e per l’estero e sosti-tuendoli con le modalità di dialogo del terzo millennio, che viaggiano sul web, dove ci si può vedere, sentire, confrontare tutti i gior-ni senza spostarsi dalle proprie sedi e senza spendere un euro. Grazie a questa azione – ha concluso – la Regione c’è e continuerà ad esserci a supporto dei nostri emigrati e dei nostri giovani oriundi, per i quali non vo-gliamo essere come un’invadente chioccia, ma uno strumento facilitatore per il raggiun-gimento degli obiettivi”.

Non è più un fenomeno di massa come alla fi ne dell’Ottocento ma interessa soprattutto i giovani con scolarità elevata

Fenomeni sociali VII Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo

La crisi riaccende l’emigrazione

Il Veneto è la regione che vanta il maggior numero di migranti, dal 1876 al 1976

furono ben 3.300.000 i veneti che fuggirono

dalla povertà

Il sito dedicato ai Veneti nel Mondo (http://venetinelmondo.regione.veneto.it), attivato dalla Regione per dialogare

on line con i propri emigrati, ha totalizzato ad oggi più di 100 mila visite, 243 iscrit-ti a Facebook e 3.821 visualizzazioni su Youtube, dove sono presenti 27 video. Lo ha reso noto l’assessore ai fl ussi migratori Daniele Stival, durante l’incontro di Villorba in occasione del VII° Meeting dei Giovani Veneti nel Mondo. “Desidero ringraziare le migliaia di veneti nel mondo che ci scrivono e che seguono il nostro sito con costanza ed entusiasmo. Molti veneti – sottolinea Stival – mi contattano quotidianamente e grazie a questo mezzo possono farlo in tempo reale e a costo zero, senza dover allestire costose

missioni da e per l’estero”. “I contatti – ag-giunge Stival – sono notevolmente cresciuti rispetto al 2011. Nel giugno dell’anno scor-so, infatti, i contatti erano a quota 15.000 e le visualizzazioni erano poco più di 900. Oggi, a distanza di un anno, siamo arrivati a più di 100 mila visite e questo vuol dire che i veneti ci sono e che hanno voglia di dialo-gare con la nostra isti-tuzione, di approfondire le loro radici, di risco-prire le proprie tradizioni, di allacciare nuovi rapporti anche sul piano economico e della formazione dei giovani. E non posso che es-sere soddisfatto di questo bel traguardo”. “Il

sito è motivo di orgoglio – aggiunge Stival - perché grazie alle risorse interne dell’am-ministrazione siamo riusciti a realizzare e a mantenere uno strumento pratico e vicino ai giovani ed alle associazioni, diventando così

un mezzo effi cace per tutti gli operatori ed i volontari del mondo dell’associazionismo che ogni giorno si impegnano per pro-muovere e divulgare l’i-

dentità veneta a livello internazionale. Voglio nuovamente – conclude Stival – ringraziare tutti i veneti nel mondo, ricordando che la nostra istituzione è sempre vicina a tutti loro, ovunque essi siano”.

Network Cresce il numero di contatti nel sito dedicato ai Veneti nel Mondo

Dalla Regione la prospettiva di sviluppare dei contatti tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi

Più di 100mila visite, 243 iscritti a Fb e 3821 visualizzioni su Youtube

L’assessore ai fl ussi migratori Daniele Stival

32 Il Veneto in primo piano3232 Il Veneto in primo piano

Iniziativa nazionale di sensibilizzazione promossa da AISMME Onlus con il patrocinio di:

VERONICA PIVETTI Testimonial della campagna di sensibilizzazione ed informazione

Un bambino su 500 nasce affetto da una malattia metabolica ereditaria, solo 1 su 4 viene riconosciuto in tempo. Lo Screening neonatale metabolico allargato permette una diagnosi precoce che evita al bambino gravi handicap o la morte.Nel sito dell'associazione www.aismme.org si possono trovare informazioni sui centri cura, diagnosi e screening delle malattie metaboliche ereditarie.

Inserisci il codice fiscale dell'associazione 9 2 1 8 1 0 4 0 2 8 5e la tua firma nella tua dichiarazione dei redditi (CUD, 730, Unico)

Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie [email protected] - Tel. 049 99.00.700IBAN IT 93 X 05018 12101 000000121810

www.aismme.org

OD

D A

SSO

CIA

TI

Lun. - Ven. 10.00 / 17.30 da rete fissa

Iniziativa nazionale di sensibilizzazione promossa da AISMME Onlus con il patrocinio di:

VERONICA PIVETTI Testimonial della campagna di sensibilizzazione ed informazione

Un bambino su 500 nasce affetto da una malattia metabolica ereditaria, solo 1 su 4 viene riconosciuto in tempo. Lo Screening neonatale metabolico allargato permette una diagnosi precoce che evita al bambino gravi handicap o la morte.Nel sito dell'associazione www.aismme.org si possono trovare informazioni sui centri cura, diagnosi e screening delle malattie metaboliche ereditarie.

Inserisci il codice fiscale dell'associazione 9 2 1 8 1 0 4 0 2 8 5e la tua firma nella tua dichiarazione dei redditi (CUD, 730, Unico)

Associazione Italiana Sostegno Malattie Metaboliche Ereditarie [email protected] - Tel. 049 99.00.700IBAN IT 93 X 05018 12101 000000121810

www.aismme.org

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CIA

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Lun. - Ven. 10.00 / 17.30 da rete fissa

www.aismme • [email protected] • Tel. 049 9900700 • N. Verde 800 910 206

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9Il Veneto in primo piano

La crisi economica, che attanaglia l’Italia e non risparmia il Veneto, sta innescando un nuovo fenomeno mi-

gratorio dalla nostra regione verso Paesi in crescita. Ha caratteristiche molto diverse da quelle dell’epopea del secolo scorso: non è di massa, ma riguarda singole persone, perlopiù giovani, con scolarità elevata (lau-rea o diploma) e spiccate professionalità che cercano all’estero sbocchi lavorativi e, con sempre più frequenza, si rivolgono ai circoli e associazioni dei Veneti nel Mondo operanti all’estero per ottenere appoggio logistico ed informazioni sulle caratteri-stiche economiche dell’area nella quale agiscono. Questa nuova realtà è stata al centro della prima giornata di lavori del VII° Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo, apertasi alla fi ne di giugno a Villa Giovannina a Carità di Villorba (Treviso), alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale ai fl ussi migratori Daniele Stival, del presidente della compe-tente Commissione del Consiglio regionale Luca Baggio, del sindaco di Villorba Marco Serena, del presidente dell’Associazione Veneti nel Mondo Aldo Rozzi Marin e di quello dei Trevisani nel Mondo Giuseppe

Zanini. A confrontarsi con loro, e tra loro, 26 giovani delegati equamente divisi tra rappresentanti delle Associazioni venete e di quelle operanti in Australia, Sudafrica, Brasile, Argentina, Uruguay, Venezuela, Ca-nada e Svizzera. Al centro del confronto, la prospettiva di sviluppare contatti e rapporti di tipo economico tra i giovani veneti e i loro coetanei oriundi all’estero attraverso specifi ci progetti, il rafforzamento dei con-tatti quotidiani sfruttando anche le nuove tecnologie messe a punto dalla Regione (il sito internet Veneti nel Mondo, Facebook e Youtube), la revisione della legge regio-nale di settore, approvata dalla Giunta in prima lettura. Intervenendo in apertura e portando il saluto del presidente Luca Zaia, l’assessore Daniele Stival ha proprio posto l’accento sulla nuova emigrazione che sta affacciandosi in Veneto: “E’ una realtà che purtroppo tocchiamo con mano sempre più di frequente – ha detto – e che rende se possibile ancora più preziosa la presenza e l’attività delle organizzazioni dei nostri gio-vani oriundi in tanti Paesi del mondo. Voi – ha sottolineato Stival rivolgendosi ai dele-gati – siete di fatto vere e proprie antenne territoriali: chi meglio di voi può supportare

questi nostri giovani che cercano all’este-ro la possibilità di mettere a frutto le loro conoscenze e professionalità?”. Parlando della nuova legge di settore, Stival ne ha tracciato il quadro generale, sottolineando che vi si prevede tra l’altro l’istituzionaliz-zazione del Meeting ed il riconoscimento formale anche per gli oriundi di quinta generazione. “Il bilancio regionale – ha ag-giunto – è oramai assorbito per il 98% da sanità, sociale, lavoro e trasporto pubblico ma, d’accordo con il presidente Zaia, siamo riusciti a mantenere dei fi nanziamenti dedi-cati al settore, razionalizzando al massimo possibile, tagliando molta parte della spesa per costosi viaggi da e per l’estero e sosti-tuendoli con le modalità di dialogo del terzo millennio, che viaggiano sul web, dove ci si può vedere, sentire, confrontare tutti i gior-ni senza spostarsi dalle proprie sedi e senza spendere un euro. Grazie a questa azione – ha concluso – la Regione c’è e continuerà ad esserci a supporto dei nostri emigrati e dei nostri giovani oriundi, per i quali non vo-gliamo essere come un’invadente chioccia, ma uno strumento facilitatore per il raggiun-gimento degli obiettivi”.

Non è più un fenomeno di massa come alla fi ne dell’Ottocento ma interessa soprattutto i giovani con scolarità elevata

Fenomeni sociali VII Meeting del Coordinamento regionale dei Giovani Veneti nel Mondo

La crisi riaccende l’emigrazione

Il Veneto è la regione che vanta il maggior numero di migranti, dal 1876 al 1976

furono ben 3.300.000 i veneti che fuggirono

dalla povertà

Il sito dedicato ai Veneti nel Mondo (http://venetinelmondo.regione.veneto.it), attivato dalla Regione per dialogare

on line con i propri emigrati, ha totalizzato ad oggi più di 100 mila visite, 243 iscrit-ti a Facebook e 3.821 visualizzazioni su Youtube, dove sono presenti 27 video. Lo ha reso noto l’assessore ai fl ussi migratori Daniele Stival, durante l’incontro di Villorba in occasione del VII° Meeting dei Giovani Veneti nel Mondo. “Desidero ringraziare le migliaia di veneti nel mondo che ci scrivono e che seguono il nostro sito con costanza ed entusiasmo. Molti veneti – sottolinea Stival – mi contattano quotidianamente e grazie a questo mezzo possono farlo in tempo reale e a costo zero, senza dover allestire costose

missioni da e per l’estero”. “I contatti – ag-giunge Stival – sono notevolmente cresciuti rispetto al 2011. Nel giugno dell’anno scor-so, infatti, i contatti erano a quota 15.000 e le visualizzazioni erano poco più di 900. Oggi, a distanza di un anno, siamo arrivati a più di 100 mila visite e questo vuol dire che i veneti ci sono e che hanno voglia di dialo-gare con la nostra isti-tuzione, di approfondire le loro radici, di risco-prire le proprie tradizioni, di allacciare nuovi rapporti anche sul piano economico e della formazione dei giovani. E non posso che es-sere soddisfatto di questo bel traguardo”. “Il

sito è motivo di orgoglio – aggiunge Stival - perché grazie alle risorse interne dell’am-ministrazione siamo riusciti a realizzare e a mantenere uno strumento pratico e vicino ai giovani ed alle associazioni, diventando così

un mezzo effi cace per tutti gli operatori ed i volontari del mondo dell’associazionismo che ogni giorno si impegnano per pro-muovere e divulgare l’i-

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Page 34: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

10 Intorno a noi

Fino a pochi anni fa era quasi un’uto-pia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare

un periodo di vacanza con gli amici a quat-tro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affi tto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane signifi cava drib-blare una serie infi nita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere diffi col-tà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani.

Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone fi nora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un trat-to di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ov-viamente a condizioni ben precise, affi nché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stan-do alle reazioni dei clienti l’iniziativa fun-ziona, basta solamente rispettare le regole fi ssate dai gestori affi nché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fi siologici ed essere pronti ad in-tervenire tempestivamente. In acqua posso-no entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostra-zione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contat-tare di persona la struttura scelta e verifi ca-re con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, pro-prio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non man-cano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

di Nicola Stievano

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli

animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, ve-neziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto faccia-mo volentieri anche a casa”.

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi”

Si chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si

trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fi ne maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dal-le 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani an-che un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i pa-droni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mam-ma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un conte-sto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info [email protected]

NEWS

A MartellagoLA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

A.A.

FIAT 500 LOUNGE 1.2

€ 8.900IMMATRICOLAZIONE 2010POCHI CHILOMETRI

escluso passaggio di proprietà

Padova 049 7800996Albignasego 049 8625950Tencarola 049 8686280

Page 35: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

10 Intorno a noi

Fino a pochi anni fa era quasi un’uto-pia, o comunque un’impresa degna di un racconto d’avventura, affrontare

un periodo di vacanza con gli amici a quat-tro zampe al seguito. Fatta esclusione per qualche campeggio, abitazioni private con giardino in affi tto e poche altre soluzioni, portare in vacanza il cane signifi cava drib-blare una serie infi nita di divieti e affrontare incognite che potevano nascondere diffi col-tà e delusioni. Meglio allora “rassegnarsi” a lasciare Fido a qualche parente o amico, oppure farlo ospitare in una pensione per cani.

Oggi invece la vacanza in compagnia degli animali non è più un tabù anzi, la lista dei luoghi in cui gli amici a quattro zampe sono i benvenuti si fa sempre più lunga e arriva a comprendere anche zone fi nora severamente “off limits”. Ad esempio le spiagge. Giusto un anno fa a Jesolo ha aperto i battenti “bau bau beach”, un trat-to di arenile in cui i cani non solo possono sedersi sotto l’ombrellone ma anche fare il bagno in compagnia dei loro padroni. Ov-viamente a condizioni ben precise, affi nché non si creino spiacevoli inconvenienti. Stan-do alle reazioni dei clienti l’iniziativa fun-ziona, basta solamente rispettare le regole fi ssate dai gestori affi nché tutto proceda per il meglio. Ad esempio ricordarsi del collare antipulci e della museruola, fare attenzione ai bisogni fi siologici ed essere pronti ad in-tervenire tempestivamente. In acqua posso-no entrare non più di cinque cani per volta e per non più di 30 minuti. Naturalmente devono essere sempre accompagnati. Ma non c’è solo il bagno. Per il relax ecco i “lettini dog” di varie taglie e le doccette per il risciacquo, ma anche percorsi agilty,

la pineta con zona relax e persino una sorta di ginnastica leggera. Anche altre località balneari venete si sono attrezzate con spazi in cui i cani sono i benvenuti, a dimostra-zione di un’attenzione sempre più marcata nei confronti di chi sceglie di non lasciare gli amici animali a casa nemmeno quando è in vacanza. A questo proposito la Rete è una miniera di informazioni, almeno per un primo orientamento. Numerosi siti internet forniscono infatti indirizzi di strutture in cui è possibile soggiornare e anche interessanti consigli utili. Conviene sempre però contat-tare di persona la struttura scelta e verifi ca-re con i proprietari - gestori le modalità di accoglienza per i cani e il regolamento, pro-prio per evitare spiacevoli fraintendimenti una volta arrivati a destinazione. Non man-cano i forum on line dove i padroni dei cani si scambiano consigli ed esperienze sulla vacanza. Anche dalle dissaventure altri c’è

di Nicola Stievano

In Veneto sempre più numerose le strutture pronte ad accogliere anche gli amici a quattro zampe

I consigli A Jesolo “lettini dog” e percorsi agility, in rete le discussioni e lo scambio delle opinioni e di consigli

Sognando una vacanza da cani dalla spiaggia agli alberghi

Le spiagge venete si attrezzano per accogliere anche i cani

molto da imparare. “Ovviamente in una vacanza con gli

animali l’aspetto irrinunciabile è il buon senso del padrone”, racconta Franco, ve-neziano della Riviera del Brenta, che da anni viaggia in compagnia del suo pastore tedesco. “Un cane ha le sue necessità e non possiamo pretendere che si comporti in tutto e per tutto come una persona. Se ci teniamo a trascorrere insieme le vacanze dobbiamo tenere sempre ben presenti le necessità dei nostri amici a quattro zampe ed essere disposti a rinunciare ad una parte della nostra libertà, come del resto faccia-mo volentieri anche a casa”.

“Non dimentichiamo che i nostri cani devono essere sempre seguiti e accuditi”

Si chiama la “piscina di Mimmo” ed è una piscina esterna per cani, l’ unica in zona e nel Triveneto. Si

trova a Maerne di Martellago (Venezia). E’ stata inaugurata a fi ne maggio e in queste ultime settimane di gran caldo ha già avuto tantissimi accessi. La “Piscina di Mimmo” è aperta al pubblico il martedì e il venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 13,30 e dal-le 15 alle 19. Gli accessi sono suddivisi in turni di 2 ore e potranno accedere al massimo 7-8 cani per turno. E’ allestito all’esterno oltre alla piscina per i cani an-che un idromassaggio per i padroni con ombrelloni, lettini e sdraio ed inoltre i pa-droni potranno utilizzare la piscina interna Negli orari nei quali non sarà aperta al pubblico la piscina è data ad uso gratuito ai cani dei canili di San Giuliano e Mam-ma Rosa (canili in provincia di Venezia) che hanno accolto con molto entusiasmo la proposta. “Abbiamo pensato a questa iniziativa – spiegano gli organizzatori - per poter dare un po’ di felicità anche agli amici pelosi senza una casa. Nel nostro piccolo, abbiamo voluto creare un conte-sto, che purtroppo qui in Italia scarseggia, nel quale i proprietari con i loro amici a 4 zampe possano divertirsi ma allo stesso tempo godersi un po’ di sole e di relax”. Info [email protected]

NEWS

A MartellagoLA PRIMA PISCINA ESTERNA PER CANI

A.A.

353535Intorno a noi

CONSELVE (PD) Piazza dei Bersaglieri, 6 - Tel. 049 5384539

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Page 36: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

12 Cultura veneta

Ketra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi ri-

chiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografi co e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua fi rma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva.

Cosa rappresenta per lei il fetish?“Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e origi-

nale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Ini-zialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’a-nalisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fi li per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramen-te estetica”.

Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani?

“Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estrofl essioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticiz-zato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cro-

matico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introfl essioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione oppo-sta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque cor-pi contenuti di gomma morbida che inserisco”.

Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti?“Ora mi sto concentrando nello studio di materiali,

quali il plexiglass e in tecniche fotografi che cogliendo det-tagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento fi gurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità.

Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo fi gurative sono più provocatorie,

ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente

prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspet-to che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elabo-razione, allegando una carta d’identità descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

di Alain Chivilò

Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano

Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte

Appuntamenti

Stiamo vivendo un periodo di completa trasfor-mazione, in cui tutto è in evoluzione e le cer-tezze di un tempo vengono quotidianamente

messe alla prova. Partendo da questa constata-zione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per rifl ettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fi l rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, ter-re del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio rifl ettendo at-torno a “Il cambiamento, antica sfi da per l’umani-tà” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di ap-profondimento anche dal punto di vista scientifi co, musicale, medico, fi losofi co, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e diretto-re d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffi di, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’As-sociazione AriaNova, l’astrofi sico Massimo Ramel-la; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibi-zioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fi ne estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabi-li di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifi che. In Friuli Ve-nezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di pri-ma grandezza”.

Terre del Canova e della DuseParlare in piena estate di

un evento che si svolge a settembre può dar

modo di pensare al famo-so motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta fi nendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 set-tembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva fi nale: “SmartCity-SmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si co-lorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, fi guratamente contenitori di rifi uti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifi utare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i tra-sporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito.

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

Al.Ch. V.M.B.

Alla Peggy Guggenheim di Venezia fi no al 16 settem-bre si tengono due interessanti mostre di tematiche diverse tra loro, ma unite nell’arte moderna: “Una vi-

sione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40” e “Ciclismo, Cubo-Futurismo e la Quarta dimensione. Al Velodromo di Jean Metzinger”. Il pittore surrealista americano Charles Se-liger (1926–2009) è rappresentato da oltre trenta dipinti e disegni eseguiti tra gli anni ’42 e ’50, quindi fatti da un giovane artista che nel 1945 già espone nella galleria Art of this Century di Peggy Guggenheim a New York. La ma-trice pittorica parte dall’Espressionismo Astratto Americano per approdare al Surrealismo. In quest’ambito vi sono temi come il processo della metamorfosi e di mondi naturali non percepiti dalla capacità visiva umana come le cellule, le ossa e le scritture biologiche. La mostra vuole risaltare la capacità di Seliger d’eseguire, in giovane età, quadri originali e forti da far rifl ettere sul complesso mondo che ci circonda. La seconda mostra ruota attorno al centenario dipinto di Jean Metzinger (1883–1956) “Al Velodromo”, prima opera di carattere avanguardistico a rappresentare un evento sportivo. Il luogo è il velodromo di Roubaix e il ciclista è Charles Crupelandt vincitore della Parigi-Roubaix nel ’12. Un dipinto cubista che scompone la velocità e il ciclista all’arrivo del velodromo. A questa sono proposte opere di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, Duchamp e modelli di biciclette dalla collezione Ivan Bonduelle, dal Museo del Ghisallo e dal designer Marco Mai-nardi.

Simbolismo e Cubismo alla Peggy Guggenheim

Cellule, ossa, biciclette ed altre cose d’arte

La giovane artista e alcune delle sue opere

Al.Ch.

Charles Seliger, Sentinel (Sentinella), 1947

36 Cultura veneta3636 Cultura veneta

Page 37: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

12 Cultura veneta

Ketra, al secolo Elena Pizzato, Bassanese del 1979 è un’artista poliedrica dove alla tematica del fetish c’è molto di più. Conosciuta al pubblico per i suoi ri-

chiami a corsetti e mise delle mistress, porta avanti anche una ricerca sul medium fotografi co e sul plexi. La carta dei tarocchi nr 21è l’origine della sua fi rma artistica, in una personale interpretazione mai provocatoria ma allusiva.

Cosa rappresenta per lei il fetish?“Il fetish rappresenta un’estetica accattivante e origi-

nale soprattutto per la cura dei dettagli. Mi affascina molto la perfezione e la cura del dettaglio che cerca di andare oltre. Sono creazioni stilistiche e concettuali con un gusto del gotico e del dark che assieme creano un’armonia. Ini-zialmente, sin dagli studi accademici, sono partita dall’a-nalisi della chirurgia estetica prendendo in mano materiali quali il silicone, i fi li per cucire per arrivare a una seconda pelle che è il pvc. Di conseguenza mi sono avvicinata alla dimensione fetish. Comunque la mia attrazione è puramen-te estetica”.

Che materiale utilizza e c’è un richiamo voluto a Castellani?

“Adoro Castellani perché è geniale e puro nella sua creazione dello spazio. Apprezzo anche Bonalumi con le sue estrofl essioni imponenti e forti. Per quanto riguarda i miei lavori ho utilizzato diversi materiali per le mie basi. Essendo attratta dai corpi costretti dentro guaine e dal pvc di queste mise che si utilizzano, ho cercato nell’ambiente delle mistress il materiale più adatto, ossia il pvc elasticiz-zato. Ha una grande tenuta, è lucido e ha un effetto cro-

matico e tattile che amo. Considero però maggiormente il concetto d’introfl essioni, in quanto la borchia va a incidere la gomma che è all’interno. E’ una sperimentazione oppo-sta a quanto studiato. L’effetto bombato che inserisco nelle opere parte da un amore per le imbottiture, come quelle sale particolari ad insonorizzazione zero. Sono dunque cor-pi contenuti di gomma morbida che inserisco”.

Oltre al mondo fetish eventuali nuovi orizzonti?“Ora mi sto concentrando nello studio di materiali,

quali il plexiglass e in tecniche fotografi che cogliendo det-tagli per renderli evidenti. Per esempio un pannello anche senza lacci, imbottito e borchiato abbinato a una stampa su plexi in bianco e nero. Un elemento fi gurativo unito al pannello di riferimento che creano giuste sintonie. Invece nelle bambole ho creato degli scatti, delle macro atti a evidenziare un aspetto quasi umano in un gioco tra luce e oscurità.

Le bambole sono assemblate o già precostituite? “Le bambole essendo fi gurative sono più provocatorie,

ma le guardo invece come aspetto ludico. Da bambole noiose e tradizionali con pizzi e mise classica passo alle mie aggressive, accattivanti e particolari. Operativamente

prendo le bambole tradizionali e le spoglio dandole l’aspet-to che preferisco. Cambio il modo di vederle passando da un concetto tradizionale al mio più accattivante. Scatto una foto di com’erano inizialmente e una dopo la mia elabo-razione, allegando una carta d’identità descrittiva con un ruolo e nuove passioni. Creo il vestito, il trucco e i capelli. In sintesi rappresento due lati che una persona può assumere.

di Alain Chivilò

Usa il Pvc e il plexiglass per dare vita a concetti tridimensionali mentre con le bambole indaga la personalità possibili dell’essere umano

Intervista a Ketra Al secolo Elena Pizzato, artista fetish bassanese

L’allusione ludica interpretata nell’Arte

Appuntamenti

Stiamo vivendo un periodo di completa trasfor-mazione, in cui tutto è in evoluzione e le cer-tezze di un tempo vengono quotidianamente

messe alla prova. Partendo da questa constata-zione, la Confartigianato AsoloMontebelluna ha deciso di riempire l’estate trevigiana con numerose iniziative culturali volte sia a promuovere il territorio che a creare delle occasioni per rifl ettere sul tema dal titolo “La transizione: opportunità per l’uomo e l’impresa”. Dal 24 al 29 luglio torna con questo fi l rouge il campus conosciuto con il nome di Vacanze dell’Anima. L’iniziativa si articola in sei giornate di incontri, concerti, laboratori di cucina, spettacoli ed escursioni nei Comuni di Asolo, Caerano di San Marco, Cavaso del Tomba, Maser e Monfumo, ter-re del Canova e della Duse. Il tema centrale sarà declinato nelle sue molteplici sfaccettature grazie alla presenza di ospiti come Natalino Balasso - che aprirà la manifestazione il 24 luglio rifl ettendo at-torno a “Il cambiamento, antica sfi da per l’umani-tà” - e i sindaci Flavio Tosi e Matteo Renzi, che si confronteranno attorno alle transizioni della politica (27 luglio). “La transizione” sarà argomento di ap-profondimento anche dal punto di vista scientifi co, musicale, medico, fi losofi co, economico, letterario, storico e sportivo: insieme a Balasso, Renzi e Tosi, i protagonisti saranno i biologi Gianni Tamino e Carlo Maurizio Modonesi; Filippo Faes, pianista e diretto-re d’orchestra; il saggista Maurizio Pallante; Cinzia

Scaffi di, direttrice del Centro Studi Slow Food; l’As-sociazione AriaNova, l’astrofi sico Massimo Ramel-la; e la compagnia teatrale Ortoteatro. Le giornate prevedono seminari (la mattina) e incontri ed esibi-zioni (la sera); nei pomeriggi sono programmati un “Laboratorio del Gusto” sul recupero delle antiche ricette della tradizione popolare veneta, proposto da Slow Food; e le visite guidate e le escursioni a piedi o in bicicletta nei luoghi più interessanti e inconsueti dei colli asolani, della Valcavasia e del Montello. Rimanendo in tema di cibo ma con nuovi “attori”, si segnala l’ultima tappa della rassegna Via Dei Sapori che il 31 luglio giungerà a Gaiarine nel parco della settecentesca villa veneta Riello-Pera servendo a tavola i sapori del Friuli Venezia Giulia

in una cucina che si appropria dei primi prodotti di fi ne estate. Come spiega il presidente di Via Dei Sapori Walter Filiputti “il Friuli Venezia Giulia – antico melting pot culturale, linguistico ma anche culinario tanto che molta della nostra storia è stata “mantecata” in cucina – può davvero raccontarsi attraverso le sue ricette, testimonianze incancellabi-li di incontri e scontri tra popolazioni, ma anche di convivenze e contaminazioni pacifi che. In Friuli Ve-nezia Giulia c’è un mondo ancora tutto da scoprire; quella che per secoli fu una maledizione – essere ai margini del mondo per secoli – ha poi prodotto, grazie all’impegno di questo popolo, uno scrigno dove sono gelosamente nascoste eccellenze di pri-ma grandezza”.

Terre del Canova e della DuseParlare in piena estate di

un evento che si svolge a settembre può dar

modo di pensare al famo-so motto del duo Righeira degli anni ’80, l’estate sta fi nendo, ma in realtà non è proprio così. Dal 6 al 9 set-tembre, nella zona Dogana a San Giuseppe di Treviso, si tiene la III edizione del Home Festival a ingresso gratuito. All’interno dell’evento di musica e intrattenimento, l’eclettico direttore artistico dell’Associazione Art Way, Massimo Zanta, propone un interessante percorso d’arte che si svilupperà successivamente in altre piazze d’Italia, concludendosi con una mostra espositiva fi nale: “SmartCity-SmartBarrel-SmartYoung-SmartFuture”. E proprio dalla Street Art che si co-lorerà l’atmosfera grazie ad artisti writers. Il primo supporto da “sporcare” è un telone di camion militare che partendo dalla tematica dei Beatles verrà dipinto toccando principalmente tre metafore: basta con i vecchi miti perché i giovani vogliono prendersi e costruirsi il proprio futuro, negazione della guerra e della violenza a tutti i livelli e la testa del giovane il cui pensiero è quasi sempre snobbato dalla società. Il secondo medium invece è costituito da bidoni, fi guratamente contenitori di rifi uti tossici, che diventano mezzo di comunicazione per rifi utare un futuro “sporco”. Le tematiche da sviluppare sono per esempio la connettività, l’energia, la sostenibilità aziendale, i tra-sporti, le reti, i social networks e il turismo. Dunque, gli ingredienti ci sono tutti in cui l’Arte di Strada ritorna ad assumere un ruolo meno decorativo ma di approfondimento e dibattito.

Dogana a San Giuseppe di Treviso

“BIDONI” D’ARTE

Al.Ch. V.M.B.

Alla Peggy Guggenheim di Venezia fi no al 16 settem-bre si tengono due interessanti mostre di tematiche diverse tra loro, ma unite nell’arte moderna: “Una vi-

sione interiore: Charles Seliger negli anni ‘40” e “Ciclismo, Cubo-Futurismo e la Quarta dimensione. Al Velodromo di Jean Metzinger”. Il pittore surrealista americano Charles Se-liger (1926–2009) è rappresentato da oltre trenta dipinti e disegni eseguiti tra gli anni ’42 e ’50, quindi fatti da un giovane artista che nel 1945 già espone nella galleria Art of this Century di Peggy Guggenheim a New York. La ma-trice pittorica parte dall’Espressionismo Astratto Americano per approdare al Surrealismo. In quest’ambito vi sono temi come il processo della metamorfosi e di mondi naturali non percepiti dalla capacità visiva umana come le cellule, le ossa e le scritture biologiche. La mostra vuole risaltare la capacità di Seliger d’eseguire, in giovane età, quadri originali e forti da far rifl ettere sul complesso mondo che ci circonda. La seconda mostra ruota attorno al centenario dipinto di Jean Metzinger (1883–1956) “Al Velodromo”, prima opera di carattere avanguardistico a rappresentare un evento sportivo. Il luogo è il velodromo di Roubaix e il ciclista è Charles Crupelandt vincitore della Parigi-Roubaix nel ’12. Un dipinto cubista che scompone la velocità e il ciclista all’arrivo del velodromo. A questa sono proposte opere di Boccioni, Depero, Severini, Sironi, Duchamp e modelli di biciclette dalla collezione Ivan Bonduelle, dal Museo del Ghisallo e dal designer Marco Mai-nardi.

Simbolismo e Cubismo alla Peggy Guggenheim

Cellule, ossa, biciclette ed altre cose d’arte

La giovane artista e alcune delle sue opere

Al.Ch.

Charles Seliger, Sentinel (Sentinella), 1947

PERIN MARIO dei F.lli PERIN & C. SNC Via Manzoni 13 35020 VALLONGA di Arzergrande (PD) Tel/Fax 049-5800109 – Abit. 049-5800014 - Cell 335-1325492 E-mail [email protected] / [email protected] C.F. e P.I. 00039020284 – N. REA PD 244634

Certificato attestazione SOA no. 9160/16/00

AUTOTRASPORTI – AUTOGRU’ MOVIMENTO TERRA – SCAVI – IMPIANTI FOGNARI E IDRICI

RIPRISTINI STRADALI – PAVIMENTAZIONI CIVILI E INDUSTRIALI

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Regione Veneto

ASSOCIAZIONE FIERA DEGLI UCCELLI

Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Nell’ampio parco delle scuole e aree adiacenti APPUNTAMENTO Domenica 29 Luglio 2012

Fiera degli Uccelli36a

E DEGLI ANIMALI DA CORTILE, ACQUATICI, TRAMPOLIERI, UCCELLI DA RI-CHIAMO, CANORI, IBRIDI, ESOTICI, CICOGNE, GRU, PAPPAGALLI E TUCANI

VENERDÌ 27 LUGLIO

SABATO 28 LUGLIO

DOMENICA 29 LUGLIO

LUNEDÌ 30 LUGLIO

MARTEDÌ 31 LUGLIO

Ballo liscio con RENATO E GLI AMICI

Ballo liscio con RENZA GLAMOUR

Ballo liscio con CRISTINA ROCCA

Ballo liscio con I SABIA

Ballo liscio con CHECCO B. BAND

A.S.D. Il Socialeper la Solidarietà

info 334 2966743 - 368 7535075

Ore 6.00 - Apertura giudizio e gara cnora, al pubblico ore 6.30Ore 6.30 - Mercato cani, cuccioli e adulti,

non inferiori a 120 giorni e vaccinati, con box preparatiOre 10.30 - Chiusura gara canoraOre 11.00 - Gara di chioccolo con ricchi premiOre 11.30 - PremiazioniOre 14.30 - Inizio iscrizioni rassegna cinofilaOre 16.00 - Inizio giudizio. Rassegna cinofila.

Al termine the Best Ring d’onore e premiazioneOre 19.00 - Grande spettacolo di FALCONERIAOre 19.30 - Dimostrazione di Karate organizzata dalla ASD C.S.K.S. di S. Angelo

con partecipazione di atleti medagliati in campo nazionale e internazionale con trofeo alla memoria di Simone Furlanetto

SAND GASTRONOMICO dalle ore 19.00

con specialità locali gazebo con stuzzichini e aperitivi bar

frittura di pesce, birreria, gelateriaStand gestiti in collaborazione con

U.S. Santagiolese e parrocchia

Page 38: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

57 Protagonisti a Nordest Messaggio pubbliredazionale

La crisi. Quando è arrivata non l’aspetta-va nessuno e ora che c’è si fa fatica ad immaginare quando possa andare via.

Sono troppi, infatti, i punti fragili dell’econo-mia che non consentono aspettative positive a riguardo del futuro. In questi mesi la colpa dell’attuale stato di “empasse” è stata spal-mata su un lungo elenco di colpevoli: dalla politica, incapace di fornire al Paese infrastrut-ture aggiornate ai tempi e una burocrazia diversa da quella bizantineggiante in cui ci tro-viamo impelagati oggi, alle banche, diventate improvvisamente di “manica stretta” dopo anni passati a dispensare “derivati”, crediti e rateizzazioni. Gli strali non hanno risparmiato l’Europa, e la sua fragilità politica, e sotto ac-cusa è fi nito anche l’Euro.

Insomma se qualche anno fa qualcu-no poteva far credere che la crisi sarebbe passata come una chiazza di acqua torbida nella corrente di un fi ume, oggi è assoldata la consapevolezza che per uscirne è necessario invece imboccare nuovi corsi e forse risalire anche un po’ contro corrente. Un cambio di direzione che sarebbe legittimo attendersi dalle Pmi, (piccole e medie imprese), e dal mondo dell’artigianato visto che le redini dell’economia veneta, e soprattutto padova-na, è da sempre nelle loro mani e loro sono anche coloro che di questa crisi patiscono le fi tte più forti.

“Una delle strade nuove – spiega il di-rettore dell’associazione “Artigianato Padova-no”, Maurizio Ebano – non può che essere quella di migliorare ulteriormente la qualità delle nostre produzioni, in modo da met-terci al riparo dalla concorrenza di chi si sta arricchendo di valore culturale e professionale copiandoci. Chi produce, inoltre, deve saper far fruttare ogni possibilità di risparmio orga-nizzativo aziendale e di accesso al credito propo-nendosi diversamente nei confronti delle ban-che. In più serve anche una consapevolezza maggiore per la tutela del territorio, costruire oltre è superfl uo.

Occorre costruire ciò che serve veramen-te”. I progetti che l’associazione “Artigianato Padovano” sta portando avanti, infatti, riassu-mono quanto esposto dal suo Direttore, segno che non si tratta di iniziative sporadiche ma di una proposta sistemica che poggia su una pre-cisa fi losofi a. Certo, la principale funzione che l’associazione svolge si concretizza con l’assi-stenza sindacale e nell’assistenza dei propri

consociati erogando prestazioni per quanto riguarda i servizi tributari, amministrativi, di consulenza del lavoro, legali, previdenziali e assistenziali, sindacali ma recentemente si è resa anche protagonista per dei progetti rivolti al risparmio energetico e all’offerta educativa per i più giovani.

Nel primo caso si tratta del “Progetto energia” condotto in sinergia con il “Patto dei sindaci”, ossia con i primi cittadini che hanno aderito all’ini-ziativa promossa dalla Comunità europea per il

taglio entro il 2020 delle emissioni di gas da effetto serra di almeno il 20% rispetto ai livelli del 1990, l’incremento dell’uso di energie rinnovabili (eolica, solare, biomassa) sino a raggiungere il 20% della produzione totale di energia (il livello attuale è pari all’8.5%) e la diminuzione del 20% dei consumi di energia rispetto a quelli previsti grazie ad una migliore effi cienza energetica. Nel secondo caso invece si tratta del progetto per un centro polivalente

nel padovano all’interno del quale possa trova-re posto un asilo nido, una materna corredata del servizio di doposcuola. Ma per tornare alla crisi economica, con la quale avevamo iniziato l’intervista al direttore Ebano, eravamo rima-sti al “Cambio di mentalita”. “Come detto in precedenza – prosegue il Direttore – è ne-cessario intervenire su ciò che si realizza. Un tempo i piccoli artigiani erano alle dipendenze dei grandi gruppi e producevano in funzione alle commesse che ricevevano. Oggi dovrebbe essere l’artigiano a capire ciò che serve sul mercato o al più cercare quel mercato nel qua-le il suo prodotto possa trovare più favorevole collocazione. Ciò implica una formazione ed è per questo che come associazione seguiamo anche il progetto per una scuola di artigianato artistico. E’ necessario collegare il “sapere al saper fare” e soprattutto aumentare il numero di quegli artigiani che possono tornare a svol-gere lavori molto remunerativi: immaginiamo i restauratori dei mobili antichi ad esempio, non ce ne sono più! Sarebbe inoltre impor-tante migliorare, sempre dal punto di vista della formazione, il rapporto scuola-impresa.

I settori del tessile, del mobile e metalmec-canico non sono morti. Serve però un rilancio per quanto riguarda le tipologie dei prodotti da produrre”. Ma oggi più che altro si parla di problemi di liquidità, le banche non concedo-no credito alle aziende. “Infatti, è importante non affi darsi totalmente alle banche. Loro sono state le principali responsabili dell’attua-le situazione e dunque è il caso di non ripetere gli errori del passato. Ri-tengo che chi oggi vuole aprire bottega lo debba fare con risorse proprie e lo stesso debba essere fatto per i progetti a breve periodo. Il ricorso alle banche, tutt’al più, dovrebbe avvenire per investimenti a lungo termine. C’è poi l’aspetto delle agenzie di sviluppo che possono concor-re nel fi nanziamento di alcuni progetti o alla certifi cazione del credito. In questo caso però, mi duole dirlo ma è la verità, troppo poco si investe nelle piccole aziende. Poniamo l’e-sempio di Veneto Sviluppo: fi nanzia le solite Grandi Imprese e non fi nanzia le Piccole e Me-

die Imprese Artigiane e Commerciali, mentre la Regione Veneto opta a fi nanziare Veneto Sviluppo e si dimentica dell’importanza dei Consorzi Fidi come tutela e garanzia per le Piccole e Medie Imprese Artigiane e Commer-ciali nei confronti delle Banche. Voglio ricorda-re l’importanza che hanno avuto in questi 40 anni i Consorzi Fidi mutualistici a difesa delle

Aziende nei confronti delle Banche”. Anche l’aspetto dei pagamenti ha la sua importanza, sono molte le aziende che aspettano paga-menti dagli enti per

lavori già svolti da tempo, però i bilanci degli enti a loro volta sono ingessati dal patto di stabilità. “Ma non è l’unico esempio anche tra impresa appaltante e fornitrice serve più chia-rezza. I pagamenti non possono andare oltre i 30 giorni. Per uscire da questa crisi serve una nuova mentalità e mettere in moto realtà più solide, più organizzate e più consapevoli del proprio potenziale. Ognuno deve fare la sua parte, gli artigiani la faranno senz’altro”.

Se qualche anno fa qualcuno poteva far credere che la crisi sarebbe passata come una chiazza di acqua torbida nella corrente di un fi ume, oggi è as-soldata la consapevolezza che per uscirne è neces-sario imboccare nuovi corsi e forse risalire anche un po’ contro corrente

Intervista a Maurizio Ebano Direttore dell’associazione “Artigianato Padovano”

L’artigianato al tempo della crisi

Sopra il direttore dell’associazione Maurizio Ebano

“Oggi dovrebbe essere l’artigiano a capire ciò che serve sul mercato”

“Sarebbe importante migliorare il rapporto scuola-impresa”

Festival BeerC. SPORTIVO VIA SPALATO CAVARZERE (VE)

13VENERDÌ SABATO DOMENICA

14 15

TUTTE LE SERE STAND GASTRONOMICO - INFO: andrea 333.6506899Parte dell’incasso della manifestazione sarà devoluto in beneficenza all’Associazione “Augusto per la vita”

DOMENICA 15: BIGLIETTO INGRESSO € 7,00 (BAMBINI INGRESSO GRATUITO)

ORE 22.00 ORE 22.00

U2 TRIBUTE BANDTHE GIFT VELVET DRESSELISA TRIBUTE BAND

LUGLIO 2012

APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00 APERTURA AL PUBBLICO ORE 18.00 APERTURA AL PUBBLICO ORE 12.00

VENICE’S RING

ORE 19,00LOVERDRIVE

ORE 20,00DEPTFORD SOUNDTRIBUTE BAND DIRE STRAITS

SPETTACOLO DIDANZA ORIENTALE

con LAURA ANDREOTTI

AUGUSTO DAYGIORNATA IN MEMORIA

DI AUGUSTO E DANTE

ORE 17.30SEGNALI CAOTICI

ORE 18.30MERCANTI E SERVI

ORE 19.30ORADARIA

ORE 21.00AIRONI NERI &STATUS SYMBOL

PRESIEDERÀ LA MANIFESTAZIONEROSANNA FANTUZZIwww.augustoperlavita.itOSPITE DELL’EVENTOSALVATORE RANIERI IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETÀ

Music CompanyAssociazione di Promozione Sociale Ricreativa CulturaleCell. +39 333 6506899 - [email protected]

P. IVA 01441290291

con la collaborazione del Comune di Cavarzere

Assessorato allo sport e al tempo libero

Music Company

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393939Protagonisti a Nordest57 Protagonisti a Nordest Messaggio pubbliredazionale

La crisi. Quando è arrivata non l’aspetta-va nessuno e ora che c’è si fa fatica ad immaginare quando possa andare via.

Sono troppi, infatti, i punti fragili dell’econo-mia che non consentono aspettative positive a riguardo del futuro. In questi mesi la colpa dell’attuale stato di “empasse” è stata spal-mata su un lungo elenco di colpevoli: dalla politica, incapace di fornire al Paese infrastrut-ture aggiornate ai tempi e una burocrazia diversa da quella bizantineggiante in cui ci tro-viamo impelagati oggi, alle banche, diventate improvvisamente di “manica stretta” dopo anni passati a dispensare “derivati”, crediti e rateizzazioni. Gli strali non hanno risparmiato l’Europa, e la sua fragilità politica, e sotto ac-cusa è fi nito anche l’Euro.

Insomma se qualche anno fa qualcu-no poteva far credere che la crisi sarebbe passata come una chiazza di acqua torbida nella corrente di un fi ume, oggi è assoldata la consapevolezza che per uscirne è necessario invece imboccare nuovi corsi e forse risalire anche un po’ contro corrente. Un cambio di direzione che sarebbe legittimo attendersi dalle Pmi, (piccole e medie imprese), e dal mondo dell’artigianato visto che le redini dell’economia veneta, e soprattutto padova-na, è da sempre nelle loro mani e loro sono anche coloro che di questa crisi patiscono le fi tte più forti.

“Una delle strade nuove – spiega il di-rettore dell’associazione “Artigianato Padova-no”, Maurizio Ebano – non può che essere quella di migliorare ulteriormente la qualità delle nostre produzioni, in modo da met-terci al riparo dalla concorrenza di chi si sta arricchendo di valore culturale e professionale copiandoci. Chi produce, inoltre, deve saper far fruttare ogni possibilità di risparmio orga-nizzativo aziendale e di accesso al credito propo-nendosi diversamente nei confronti delle ban-che. In più serve anche una consapevolezza maggiore per la tutela del territorio, costruire oltre è superfl uo.

Occorre costruire ciò che serve veramen-te”. I progetti che l’associazione “Artigianato Padovano” sta portando avanti, infatti, riassu-mono quanto esposto dal suo Direttore, segno che non si tratta di iniziative sporadiche ma di una proposta sistemica che poggia su una pre-cisa fi losofi a. Certo, la principale funzione che l’associazione svolge si concretizza con l’assi-stenza sindacale e nell’assistenza dei propri

consociati erogando prestazioni per quanto riguarda i servizi tributari, amministrativi, di consulenza del lavoro, legali, previdenziali e assistenziali, sindacali ma recentemente si è resa anche protagonista per dei progetti rivolti al risparmio energetico e all’offerta educativa per i più giovani.

Nel primo caso si tratta del “Progetto energia” condotto in sinergia con il “Patto dei sindaci”, ossia con i primi cittadini che hanno aderito all’ini-ziativa promossa dalla Comunità europea per il

taglio entro il 2020 delle emissioni di gas da effetto serra di almeno il 20% rispetto ai livelli del 1990, l’incremento dell’uso di energie rinnovabili (eolica, solare, biomassa) sino a raggiungere il 20% della produzione totale di energia (il livello attuale è pari all’8.5%) e la diminuzione del 20% dei consumi di energia rispetto a quelli previsti grazie ad una migliore effi cienza energetica. Nel secondo caso invece si tratta del progetto per un centro polivalente

nel padovano all’interno del quale possa trova-re posto un asilo nido, una materna corredata del servizio di doposcuola. Ma per tornare alla crisi economica, con la quale avevamo iniziato l’intervista al direttore Ebano, eravamo rima-sti al “Cambio di mentalita”. “Come detto in precedenza – prosegue il Direttore – è ne-cessario intervenire su ciò che si realizza. Un tempo i piccoli artigiani erano alle dipendenze dei grandi gruppi e producevano in funzione alle commesse che ricevevano. Oggi dovrebbe essere l’artigiano a capire ciò che serve sul mercato o al più cercare quel mercato nel qua-le il suo prodotto possa trovare più favorevole collocazione. Ciò implica una formazione ed è per questo che come associazione seguiamo anche il progetto per una scuola di artigianato artistico. E’ necessario collegare il “sapere al saper fare” e soprattutto aumentare il numero di quegli artigiani che possono tornare a svol-gere lavori molto remunerativi: immaginiamo i restauratori dei mobili antichi ad esempio, non ce ne sono più! Sarebbe inoltre impor-tante migliorare, sempre dal punto di vista della formazione, il rapporto scuola-impresa.

I settori del tessile, del mobile e metalmec-canico non sono morti. Serve però un rilancio per quanto riguarda le tipologie dei prodotti da produrre”. Ma oggi più che altro si parla di problemi di liquidità, le banche non concedo-no credito alle aziende. “Infatti, è importante non affi darsi totalmente alle banche. Loro sono state le principali responsabili dell’attua-le situazione e dunque è il caso di non ripetere gli errori del passato. Ri-tengo che chi oggi vuole aprire bottega lo debba fare con risorse proprie e lo stesso debba essere fatto per i progetti a breve periodo. Il ricorso alle banche, tutt’al più, dovrebbe avvenire per investimenti a lungo termine. C’è poi l’aspetto delle agenzie di sviluppo che possono concor-re nel fi nanziamento di alcuni progetti o alla certifi cazione del credito. In questo caso però, mi duole dirlo ma è la verità, troppo poco si investe nelle piccole aziende. Poniamo l’e-sempio di Veneto Sviluppo: fi nanzia le solite Grandi Imprese e non fi nanzia le Piccole e Me-

die Imprese Artigiane e Commerciali, mentre la Regione Veneto opta a fi nanziare Veneto Sviluppo e si dimentica dell’importanza dei Consorzi Fidi come tutela e garanzia per le Piccole e Medie Imprese Artigiane e Commer-ciali nei confronti delle Banche. Voglio ricorda-re l’importanza che hanno avuto in questi 40 anni i Consorzi Fidi mutualistici a difesa delle

Aziende nei confronti delle Banche”. Anche l’aspetto dei pagamenti ha la sua importanza, sono molte le aziende che aspettano paga-menti dagli enti per

lavori già svolti da tempo, però i bilanci degli enti a loro volta sono ingessati dal patto di stabilità. “Ma non è l’unico esempio anche tra impresa appaltante e fornitrice serve più chia-rezza. I pagamenti non possono andare oltre i 30 giorni. Per uscire da questa crisi serve una nuova mentalità e mettere in moto realtà più solide, più organizzate e più consapevoli del proprio potenziale. Ognuno deve fare la sua parte, gli artigiani la faranno senz’altro”.

Se qualche anno fa qualcuno poteva far credere che la crisi sarebbe passata come una chiazza di acqua torbida nella corrente di un fi ume, oggi è as-soldata la consapevolezza che per uscirne è neces-sario imboccare nuovi corsi e forse risalire anche un po’ contro corrente

Intervista a Maurizio Ebano Direttore dell’associazione “Artigianato Padovano”

L’artigianato al tempo della crisi

Sopra il direttore dell’associazione Maurizio Ebano

“Oggi dovrebbe essere l’artigiano a capire ciò che serve sul mercato”

“Sarebbe importante migliorare il rapporto scuola-impresa”

Messaggio pubbliredazionale

Page 40: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

24 Sì, viaggiare

Passi il controllo all’aeroporto di Arlanda e ti trovi di fronte le gigantografi e di Greta Garbo, Alfred Nobel, Ingmar Bergman,

Bjorn Borg... La Svezia è orgogliosa di presen-tare il meglio di sè, anche se per effetto di quel concetto di democrazia davvero “orizzontale” (in base al quale tutti i cittadini sono uguali, re Carlo XVI Gustavo compreso, tant’è che non è raro incontrarlo a fare shopping mimetizzato fra la gente) lo fa senza enfatizzare troppo la cosa. Abita qui, oggi, proprio nel paese che ha fatto del suo welfare un modello di stato so-ciale imitato in tutta Europa, anche l’uomo più ricco del mondo, quell’Ingvar Kamprad che ha fondato l’impero Ikea, ormai ramifi cato in tutti i continenti. Segno che si può diventare ricchissimi anche rispettando certe regole, forti soprattutto delle proprie idee vincenti.

E di queste la Svezia sembra particolar-mente prodiga, visto che in questo momento fa parlare di sè anche per la propria gastro-nomia, originale e nuova, basata soprattutto sulla valorizzazione di prodotti locali naturali e selvatici. Dalle carni (come ad esempio l’alce, l’agnello, il germano) ai pesci di acqua dolce e a quelli di acqua salata, agli ortaggi, ai frutti di bosco. Gli chef di questa nuova avanguardia stanno guardando con curiosità all’indietro per riscoprire le origini della cuci-na ancestrale svedese e rivisitarla in chiave contemporanea. Il risultato di questa ricerca e

di questo processo anche etico è una cucina leggera, rispettosa dei sapori primari, attenta al “naturale” e quindi basata su prodotti bio-logici. E poi attenta anche alle tecniche. Alle tante attrezzature (utili, ma senza dubbio “invadenti” per l’eccessivo utilizzo che ne è stato fatto), i cuochi svedesi di quest’ultima generazione hanno contrapposto il ritorno al fuoco a legna. Da cui si possono ricavare cot-ture e tecniche semplici ma di grande effi cacia. In questo senso basta entrare nel nuovissimo ristorante Ekstedt (minimal post moderno) per vedere come Niklas Ekstedt, cuoco giovane e carino, reso famoso da una fortunata tra-smissione televisiva tipo “La prova del cuoco”, ha impostato la sua batteria di fuochi (forno, focolare, cucina economica e affumicatore) in una cucina a vista davvero spettacolare. Dove

i cibi prendono forma come per magia, propo-nendosi in sapori schietti, arricchiti dai profumi di certi legni e arbusti di bosco. Trovi il raro granchio reale dell’Artico con una salsina di erbette, mandorle e pomodorini confi t o il petto d’anitra soavemente affumicato con foie gras e verdurine.

Il governo svedese sta dando una mano per promuovere all’estero l’immagine di que-sta nuova Svezia “golosa”, di questa geniale generazione di nuovi cuochi. D’altronde lo di-cono le classifi che internazionali che la cucina scandinava è oggi la nuova frontiera. La novità a cui la critica europea guarda con maggiore interesse, specie dopo che Renè Rezdepi, allie-vo danese-macedone di Ferran Adrià, ha por-tato il suo ristorante “Noma” di Copenhagen sul tetto del mondo. Mathias Dahlgren del

Stoccolmaora c’è più gusto

SVEZIA

IL SONTUOSO BANCHETTO CHE SI TIENE NELLA SALA GRANDE DEL MUNICIPIO DI STOCCOLMA IN OCCASIONE DELL’ASSEGNAZIONE DEI PREMI NOBEL. SOPRA: UNA VEDUTA DI STOCCOLMA E DUE PIATTI DI GUSTO

CONTEMPORANEO. SOPRA: LE NOZZE DELLA PRINCIPESSA VICTORIA CON DANIEL WESTLING E PRODOTTI NATURALI. SOTTO, NELL’ORDINE: NIKLAS EKSTEDT, MATHIAS DAHLGREN E STEFANO CATENACCI.

POI LA CUCINA A LEGNA E UN ASTICE DEI MARI FREDDI

VOLI LOW COST, MUSEI, MERCATI E IL FASCINO DELLA NAVE VASA

Andare a Stoccolma è più facile con il moltiplicarsi dei voli low cost. La stessa compagnia scandinava Sas propone allettanti offerte. Trovare sistemazio-ni a buon mercato poi non è diffi cile, vedi la ca-tena locale Scandic. Andare nella capitale svedese d’estate signifi ca innanzitutto vivere il fascino del-le notti bianche. La città si muove 24 ore su 24. Tantissime le cose da vedere, come la fascinosa città vecchia, il Palazzo Reale (e relativo cambio della guardia), la casa di Alfred Nobel, il municipio nella cui sala vengono allestiti i ricevimenti per l’assegnazione dei premi Nobel, il Museo Nazionale, lo storico mercato coperto di Ostermalmshallen, quello di Hotorgshallen. E ancora il Museo all’aperto Skansen (il più antico del mondo), quello della fotografi a e dello spirito, la Waldemarsudde (casa del Principe Eugenio), i giardini di Rosendal, il Junibacken o museo delle favole. Ma soprattutto il Vasa Museum: l’incredibile esposizione costruita intorno alla nave reale da guerra Vasa (nella foto), affondata nel 1628 subito dopo il varo e il cui relitto integro è stato recuperato nel 1961, ben 333 anni dopo. Con tutto il suo carico, ovvero mobili, suppellettili, oggetti, monete, vestiario. Ma anche i cannoni (parte dei quali era stata recuperata già nel ‘600), le ricche decorazioni di prua, persino i resti della cinquantina di marinai che non riuscirono a salvarsi. Uno straordinario viaggio indietro nel tempo, uno spaccato della vita quotidiana di allora. Un fi lmato illustra l’emozionante recupero del vascello. Info: www.visitsweden.it

Dahlen Matbaren (ristorante, ma anche bistrot all’interno del fi abesco Grand Hotel), forse il più affermato dei cuochi svedesi vista la sua decennale confi denza con le stelle Michelin, s’è messo anche a produrre birra artigianale al ginepro, non fi ltrata. Oltre ad aver dato alle stampe un libro gettonatissimo. La sua cucina ha solidi fondamentali, è grande nella sua semplicità. Ti trovi l’involtino di salmone con il caviale e l’erba cipollina oppure l’aringa marinata, con uova, patate e nocciole tosta-te. Il bello del menu è che è diviso in piatti svedesi, piatti di altri paesi, vegetariani... “Ab-biamo una storia giovane in cucina - ama dire Mathias - e quindi non siamo prigionieri della tradizione”. Fra i tanti chef di successo non va dimenticato uno dei “numeri uno” che ci sta più a cuore, non fosse altro perchè è italiano:

Stefano Catenacci. E’ il cuoco preferito dalla casa reale, lo scorso anno ha curato anche il banchetto per le nozze della principessa Vittoria. Con il fratello Sandro ha costruito una holding del gusto e dell’ospitalità, che com-prende tanti alberghi e ristoranti, anche se la vetrina di maggior prestigio è lo storico Ope-rakalleren. Locale sontuoso, d’altri tempi, dove il gusto classico si fonde con una cucina innovata con misura e sapienza. Affacciato sul palazzo reale e “riscaldato” da un caminetto sempre acceso. I piatti di Catenacci coniugano i prodotti svedesi con le eccellenze internazio-nali. Alta cucina. Tutti i grandi chef svedesi di grido hanno un occhio di riguardo per i vini francesi, ma c’è pure un po’ di Germania e di... Italia. Paese a cui tutti guardano come a una stella polare del gusto e della qualità.

LA CUCINA SCANDINAVA È LA NUOVA AVANGUARDIA EUROPEAVIAGGIO NELLA CAPITALE SVEDESEALLA SCOPERTA DI TRE CHEF(MATHIAS DAHLGREN, NIKLAS EKSTEDTE L’ITALIANO STEFANO CATENACCI)CHE SONO FRA GLI INTERPRETIDI QUELLO STILE NATURALECHE HA CONQUISTATO LA CRITICAANCHE CUCINANDO A LEGNA

..

40 Sì, viaggiare4040 Sì, viaggiare

DA CHE PARTE GIRA L’ECONOMIA

E' ora di guardare oltre la porta di casa

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inviate all’indirizzo [email protected]

Leggo quotidianamente gli articoli riguardanti il settore delle costruzioni o dei servizi. Talvolta sono interessanti ed appropriati, più spesso non sono un sistema di comunicazione per rendere pubbliche le diffi coltà del settore, ma per cercare dei colpevoli. Si sente dire che è colpa delle banche, della crisi, dei patti di stabilità, della concorrenza sleale, della globalizzazione. Anche, ma non solo. Poi solitamente si leggono le parti su quanto questa o quella organizzazione hanno fatto per i loro associati o iscritti, ma anche per trovare delle scuse su di una situazione che pare non avere apparentemente vie d’uscita. Ho un grande amico che dice spesso che bisogna guardare il mondo, in questo caso il mercato, con occhi e prospettive diverse per poterne cogliere le opportunità in modo nuovo e diverso. Tutto nasce da un nuovo modo di porsi nel mercato degli operatori, con concezioni di marketing innovative, con la costituzione di gruppi di imprese serie, il cui unico fi ne non sia un’azione predatoria. Ne è scaturito che mentre molte aziende falliscono o sono costrette a ritirarsi dal mercato, con quei risvolti drammatici che purtroppo conosciamo, alcune proprio per i modelli che offrono sono state contattate per

partecipare all’estero in programmi e progetti per costruire strutture, infrastrutture, organizzare ed erogare servizi. Quel modo di pensare ed agire, oltre ad essere stato notato anche qui, è stato notato e valutato positivamente da quelle strutture che propongono azioni all’estero, a cominciare dai paesi del bacino del mediterraneo fi no ai Balcani. Sono passati dalla cultura del saper fare a quella del conoscere e proporre. Competenza, qualità, versatilità, agilità, logistica e grandi capacità nel problem solving sono cose che non passano inosservate in paesi che pretendono questi requisiti per poter lavorare con loro. Avevamo un primato mondiale nel settore delle costruzioni che ci invidiavano tutti e che abbiamo perduto non solo per la concorrenza, ma anche e soprattutto per incapacità innovativa imprenditoriale. Hanno aggiunto anche la produzione, la formazione, le consulenze ed i servizi complementari. Stanno faticosamente risalendo la china in un contesto di concorrenza molto più forte di noi ed in un momento di forte contrattura del mercato a causa della crisi fi nanziaria. I fatti ed i risultati, perché sono quelli che contano, gli dicono che sono sulla strada giusta. Aver costruito una

struttura organizzata in quel modo non deve essere stato facile. Mancano la cultura nel settore imprenditoriale e la capacità di farla funzionare in un contesto produttivo polverizzato all’inverosimile, a volte sleale e che non trova un minimo di unità aggregativa per lavorare insieme se non per speculazione, fi nalizzato unicamente a produrre utile a discapito di qualcun altro. E’ come pescare a strascico. Peschi ma distruggi tutto. Per non parlare della incapacità interlocutoria o di proporre modelli organizzativi ed imprenditoriali nuovi. Ma ce la stanno facendo. I nostri concorrenti in un simile panorama hanno avuto facilmente la meglio, allontanandoci da un mercato che invece non vuole assolutamente questo. Anche perché le loro banche, a differenza delle nostre svolgono, azioni commerciali partecipando al business ed al rischio, fi nanziando in buona parte i progetti e gli investimenti. Da noi no. Il sistema Italia non esiste e non va oltre le dichiarazioni di intenti. Quindi? Hanno coraggiosamente azzerato tutto, imposto un cambiamento di mentalità, organizzato dei modelli imprenditoriali ed aziendali nuovi, invertito la rotta e siamo ripartiti. Organizzazione, coordinamento, sinergie, disciplina imprenditoriale e qualità

morali ci hanno permesso di conseguire questi obiettivi. E’ stata costruita una nuova base sociale ed imprenditoriale per lavorare insieme, provocando una quasi svolta epocale nel settore facendo uscire molti dalla mentalità da bottegaio di paese, per riuscire a far ripartire i piani di sviluppo. E ci stanno riuscendo. La crescita interna passa di sicuro attraverso il rilancio delle esportazioni, non solo del manifatturiero, ma anche attraverso quello delle costruzioni e dei servizi per andare alla riconquista dei mercati perduti e nell’inserimento di quelli nuovi. Il tutto in un panorama come quello italiano, affl itto da nanismo imprenditoriale e bancario non solo per dimensioni, ma anche soprattutto per cultura. Tutti avanti da soli, in disordine e possibilmente in ritardo. Siamo dietro a Francia, Inghilterra, Germania ed ora anche ai Turchi. E’ ora di guardare oltre la porta di casa e riprenderci il posto che meritiamo…

A cura di Lorenzo Sartiè

Lorenzo Sartiè

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24 Sì, viaggiare

Passi il controllo all’aeroporto di Arlanda e ti trovi di fronte le gigantografi e di Greta Garbo, Alfred Nobel, Ingmar Bergman,

Bjorn Borg... La Svezia è orgogliosa di presen-tare il meglio di sè, anche se per effetto di quel concetto di democrazia davvero “orizzontale” (in base al quale tutti i cittadini sono uguali, re Carlo XVI Gustavo compreso, tant’è che non è raro incontrarlo a fare shopping mimetizzato fra la gente) lo fa senza enfatizzare troppo la cosa. Abita qui, oggi, proprio nel paese che ha fatto del suo welfare un modello di stato so-ciale imitato in tutta Europa, anche l’uomo più ricco del mondo, quell’Ingvar Kamprad che ha fondato l’impero Ikea, ormai ramifi cato in tutti i continenti. Segno che si può diventare ricchissimi anche rispettando certe regole, forti soprattutto delle proprie idee vincenti.

E di queste la Svezia sembra particolar-mente prodiga, visto che in questo momento fa parlare di sè anche per la propria gastro-nomia, originale e nuova, basata soprattutto sulla valorizzazione di prodotti locali naturali e selvatici. Dalle carni (come ad esempio l’alce, l’agnello, il germano) ai pesci di acqua dolce e a quelli di acqua salata, agli ortaggi, ai frutti di bosco. Gli chef di questa nuova avanguardia stanno guardando con curiosità all’indietro per riscoprire le origini della cuci-na ancestrale svedese e rivisitarla in chiave contemporanea. Il risultato di questa ricerca e

di questo processo anche etico è una cucina leggera, rispettosa dei sapori primari, attenta al “naturale” e quindi basata su prodotti bio-logici. E poi attenta anche alle tecniche. Alle tante attrezzature (utili, ma senza dubbio “invadenti” per l’eccessivo utilizzo che ne è stato fatto), i cuochi svedesi di quest’ultima generazione hanno contrapposto il ritorno al fuoco a legna. Da cui si possono ricavare cot-ture e tecniche semplici ma di grande effi cacia. In questo senso basta entrare nel nuovissimo ristorante Ekstedt (minimal post moderno) per vedere come Niklas Ekstedt, cuoco giovane e carino, reso famoso da una fortunata tra-smissione televisiva tipo “La prova del cuoco”, ha impostato la sua batteria di fuochi (forno, focolare, cucina economica e affumicatore) in una cucina a vista davvero spettacolare. Dove

i cibi prendono forma come per magia, propo-nendosi in sapori schietti, arricchiti dai profumi di certi legni e arbusti di bosco. Trovi il raro granchio reale dell’Artico con una salsina di erbette, mandorle e pomodorini confi t o il petto d’anitra soavemente affumicato con foie gras e verdurine.

Il governo svedese sta dando una mano per promuovere all’estero l’immagine di que-sta nuova Svezia “golosa”, di questa geniale generazione di nuovi cuochi. D’altronde lo di-cono le classifi che internazionali che la cucina scandinava è oggi la nuova frontiera. La novità a cui la critica europea guarda con maggiore interesse, specie dopo che Renè Rezdepi, allie-vo danese-macedone di Ferran Adrià, ha por-tato il suo ristorante “Noma” di Copenhagen sul tetto del mondo. Mathias Dahlgren del

Stoccolmaora c’è più gusto

SVEZIA

IL SONTUOSO BANCHETTO CHE SI TIENE NELLA SALA GRANDE DEL MUNICIPIO DI STOCCOLMA IN OCCASIONE DELL’ASSEGNAZIONE DEI PREMI NOBEL. SOPRA: UNA VEDUTA DI STOCCOLMA E DUE PIATTI DI GUSTO

CONTEMPORANEO. SOPRA: LE NOZZE DELLA PRINCIPESSA VICTORIA CON DANIEL WESTLING E PRODOTTI NATURALI. SOTTO, NELL’ORDINE: NIKLAS EKSTEDT, MATHIAS DAHLGREN E STEFANO CATENACCI.

POI LA CUCINA A LEGNA E UN ASTICE DEI MARI FREDDI

VOLI LOW COST, MUSEI, MERCATI E IL FASCINO DELLA NAVE VASA

Andare a Stoccolma è più facile con il moltiplicarsi dei voli low cost. La stessa compagnia scandinava Sas propone allettanti offerte. Trovare sistemazio-ni a buon mercato poi non è diffi cile, vedi la ca-tena locale Scandic. Andare nella capitale svedese d’estate signifi ca innanzitutto vivere il fascino del-le notti bianche. La città si muove 24 ore su 24. Tantissime le cose da vedere, come la fascinosa città vecchia, il Palazzo Reale (e relativo cambio della guardia), la casa di Alfred Nobel, il municipio nella cui sala vengono allestiti i ricevimenti per l’assegnazione dei premi Nobel, il Museo Nazionale, lo storico mercato coperto di Ostermalmshallen, quello di Hotorgshallen. E ancora il Museo all’aperto Skansen (il più antico del mondo), quello della fotografi a e dello spirito, la Waldemarsudde (casa del Principe Eugenio), i giardini di Rosendal, il Junibacken o museo delle favole. Ma soprattutto il Vasa Museum: l’incredibile esposizione costruita intorno alla nave reale da guerra Vasa (nella foto), affondata nel 1628 subito dopo il varo e il cui relitto integro è stato recuperato nel 1961, ben 333 anni dopo. Con tutto il suo carico, ovvero mobili, suppellettili, oggetti, monete, vestiario. Ma anche i cannoni (parte dei quali era stata recuperata già nel ‘600), le ricche decorazioni di prua, persino i resti della cinquantina di marinai che non riuscirono a salvarsi. Uno straordinario viaggio indietro nel tempo, uno spaccato della vita quotidiana di allora. Un fi lmato illustra l’emozionante recupero del vascello. Info: www.visitsweden.it

Dahlen Matbaren (ristorante, ma anche bistrot all’interno del fi abesco Grand Hotel), forse il più affermato dei cuochi svedesi vista la sua decennale confi denza con le stelle Michelin, s’è messo anche a produrre birra artigianale al ginepro, non fi ltrata. Oltre ad aver dato alle stampe un libro gettonatissimo. La sua cucina ha solidi fondamentali, è grande nella sua semplicità. Ti trovi l’involtino di salmone con il caviale e l’erba cipollina oppure l’aringa marinata, con uova, patate e nocciole tosta-te. Il bello del menu è che è diviso in piatti svedesi, piatti di altri paesi, vegetariani... “Ab-biamo una storia giovane in cucina - ama dire Mathias - e quindi non siamo prigionieri della tradizione”. Fra i tanti chef di successo non va dimenticato uno dei “numeri uno” che ci sta più a cuore, non fosse altro perchè è italiano:

Stefano Catenacci. E’ il cuoco preferito dalla casa reale, lo scorso anno ha curato anche il banchetto per le nozze della principessa Vittoria. Con il fratello Sandro ha costruito una holding del gusto e dell’ospitalità, che com-prende tanti alberghi e ristoranti, anche se la vetrina di maggior prestigio è lo storico Ope-rakalleren. Locale sontuoso, d’altri tempi, dove il gusto classico si fonde con una cucina innovata con misura e sapienza. Affacciato sul palazzo reale e “riscaldato” da un caminetto sempre acceso. I piatti di Catenacci coniugano i prodotti svedesi con le eccellenze internazio-nali. Alta cucina. Tutti i grandi chef svedesi di grido hanno un occhio di riguardo per i vini francesi, ma c’è pure un po’ di Germania e di... Italia. Paese a cui tutti guardano come a una stella polare del gusto e della qualità.

LA CUCINA SCANDINAVA È LA NUOVA AVANGUARDIA EUROPEAVIAGGIO NELLA CAPITALE SVEDESEALLA SCOPERTA DI TRE CHEF(MATHIAS DAHLGREN, NIKLAS EKSTEDTE L’ITALIANO STEFANO CATENACCI)CHE SONO FRA GLI INTERPRETIDI QUELLO STILE NATURALECHE HA CONQUISTATO LA CRITICAANCHE CUCINANDO A LEGNA

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414141I nostri esperti

DA CHE PARTE GIRA L’ECONOMIA

E' ora di guardare oltre la porta di casa

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inviate all’indirizzo [email protected]

Leggo quotidianamente gli articoli riguardanti il settore delle costruzioni o dei servizi. Talvolta sono interessanti ed appropriati, più spesso non sono un sistema di comunicazione per rendere pubbliche le diffi coltà del settore, ma per cercare dei colpevoli. Si sente dire che è colpa delle banche, della crisi, dei patti di stabilità, della concorrenza sleale, della globalizzazione. Anche, ma non solo. Poi solitamente si leggono le parti su quanto questa o quella organizzazione hanno fatto per i loro associati o iscritti, ma anche per trovare delle scuse su di una situazione che pare non avere apparentemente vie d’uscita. Ho un grande amico che dice spesso che bisogna guardare il mondo, in questo caso il mercato, con occhi e prospettive diverse per poterne cogliere le opportunità in modo nuovo e diverso. Tutto nasce da un nuovo modo di porsi nel mercato degli operatori, con concezioni di marketing innovative, con la costituzione di gruppi di imprese serie, il cui unico fi ne non sia un’azione predatoria. Ne è scaturito che mentre molte aziende falliscono o sono costrette a ritirarsi dal mercato, con quei risvolti drammatici che purtroppo conosciamo, alcune proprio per i modelli che offrono sono state contattate per

partecipare all’estero in programmi e progetti per costruire strutture, infrastrutture, organizzare ed erogare servizi. Quel modo di pensare ed agire, oltre ad essere stato notato anche qui, è stato notato e valutato positivamente da quelle strutture che propongono azioni all’estero, a cominciare dai paesi del bacino del mediterraneo fi no ai Balcani. Sono passati dalla cultura del saper fare a quella del conoscere e proporre. Competenza, qualità, versatilità, agilità, logistica e grandi capacità nel problem solving sono cose che non passano inosservate in paesi che pretendono questi requisiti per poter lavorare con loro. Avevamo un primato mondiale nel settore delle costruzioni che ci invidiavano tutti e che abbiamo perduto non solo per la concorrenza, ma anche e soprattutto per incapacità innovativa imprenditoriale. Hanno aggiunto anche la produzione, la formazione, le consulenze ed i servizi complementari. Stanno faticosamente risalendo la china in un contesto di concorrenza molto più forte di noi ed in un momento di forte contrattura del mercato a causa della crisi fi nanziaria. I fatti ed i risultati, perché sono quelli che contano, gli dicono che sono sulla strada giusta. Aver costruito una

struttura organizzata in quel modo non deve essere stato facile. Mancano la cultura nel settore imprenditoriale e la capacità di farla funzionare in un contesto produttivo polverizzato all’inverosimile, a volte sleale e che non trova un minimo di unità aggregativa per lavorare insieme se non per speculazione, fi nalizzato unicamente a produrre utile a discapito di qualcun altro. E’ come pescare a strascico. Peschi ma distruggi tutto. Per non parlare della incapacità interlocutoria o di proporre modelli organizzativi ed imprenditoriali nuovi. Ma ce la stanno facendo. I nostri concorrenti in un simile panorama hanno avuto facilmente la meglio, allontanandoci da un mercato che invece non vuole assolutamente questo. Anche perché le loro banche, a differenza delle nostre svolgono, azioni commerciali partecipando al business ed al rischio, fi nanziando in buona parte i progetti e gli investimenti. Da noi no. Il sistema Italia non esiste e non va oltre le dichiarazioni di intenti. Quindi? Hanno coraggiosamente azzerato tutto, imposto un cambiamento di mentalità, organizzato dei modelli imprenditoriali ed aziendali nuovi, invertito la rotta e siamo ripartiti. Organizzazione, coordinamento, sinergie, disciplina imprenditoriale e qualità

morali ci hanno permesso di conseguire questi obiettivi. E’ stata costruita una nuova base sociale ed imprenditoriale per lavorare insieme, provocando una quasi svolta epocale nel settore facendo uscire molti dalla mentalità da bottegaio di paese, per riuscire a far ripartire i piani di sviluppo. E ci stanno riuscendo. La crescita interna passa di sicuro attraverso il rilancio delle esportazioni, non solo del manifatturiero, ma anche attraverso quello delle costruzioni e dei servizi per andare alla riconquista dei mercati perduti e nell’inserimento di quelli nuovi. Il tutto in un panorama come quello italiano, affl itto da nanismo imprenditoriale e bancario non solo per dimensioni, ma anche soprattutto per cultura. Tutti avanti da soli, in disordine e possibilmente in ritardo. Siamo dietro a Francia, Inghilterra, Germania ed ora anche ai Turchi. E’ ora di guardare oltre la porta di casa e riprenderci il posto che meritiamo…

A cura di Lorenzo Sartiè

Lorenzo Sartiè

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434343I nostri esperti

L’ARCHITETTO

cui si trova la casa, può variare dal 10% al 30% in più, ma in pochi anni è ammortizzabile grazie ai risparmi energetici ottenuti. In proposito si segnala un interessante incontro di tenuto dal “LIONS CLUB DI CONSELVE” dal titolo “CASACLIMA - EDIFICI PER IL RISPARMIO ENERGETICO ED ENERGIE RINNOVABILI”, che si terrà venerdì 15 giugno alle ore 20,45 presso la “Sala Dante” di Conselve (PD). Aprirà l’incontro il sottoscritto Arch. Massimo Cavazzana ed interverranno l’Arch. Carlo Dario (Vice Presidente Network CasaClima Padova e Rovigo) e l’Arch. Renzo Carturan (Consulente CasaClima) e con la partecipazione del geom. Leonardo Ragazzo (Presidente Network CasaClima Padova e Rovigo). Una interessante occasione per saperne di più sul tema del risparmio energetico, ormai caro a tutti.

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: [email protected]

“Casa passiva” e risparmio energeticoDott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

Ormai per qualsiasi intervento edilizio si richiede la rispondenza ai requisiti minimi di risparmio energetico previsti dalla D.P.R. 59 del 2009, (ex L. 10/91). Ciò si ottiene con l’installazione del cosiddetto “cappotto termico” e con l’installazione di serramenti ad alta tenuta termica. Sempre più italiani preferiscono investire i propri risparmi nella costruzione di una casa volta al risparmio energetico e che dia un risparmio economico dei consumi, invece di vedere i propri guadagni sparire in bollette salate. In base alla qualità degli interventi la casa potrà essere classifi cata con una lettera dalla “A” alla “G”, dove A rappresenta il livello migliore, ossia il fabbricato che necessita di meno energia, e “G” quello peggiore. In classe “A” i consumi sono inferiori a 35 kWh/mq annuo (3,5 litri di gasolio/mq annuo) mentre in classe “G” sono maggiori a 175 kWh/mq annuo (17,5 di gasolio /mq annuo). Una appartamento di 100 mq in classe “A” consuma 3.400 kWh all’anno mentre in classe “G” consuma 18.000 kWh all’anno. Ora per ottenere la spesa energetica annua basta moltiplicare il consumo per il costo di un kilowattora. Così per l’appartamento in classe “A” si ottiene kWh 3.400 x 0,20 euro/kWh = 680 euro di spesa, contro i 3.600 euro dell’appartamento in classe “G”! In Italia sta prendendo piede anche la così detta “Casa passiva”: nata in Svezia e diffusa nei paesi nord-europei. “Passiva” perché si riscalda quasi senza consumi ma con la somma degli apporti passivi di calore. Molti ritengono che debba per forza essere costruita in legno, invece sono realizzate anche in mattone o in cemento armato! Ma come funziona? Durante la stagione invernale, sfrutta il calore passivo interno prodotto da elettrodomestici, irraggiamento solare, illuminazione interna e dagli stessi abitanti. Il calore è conservato all’interno grazie all’isolamento termico dell’involucro edilizio. Nel periodo estivo invece il confort è raggiunto grazie all’inerzia termica dell’involucro ed alla schermatura delle vetrate. Si può dire che una casa passiva è economicamente vantaggiosa dato che il risparmio di energia può arrivare al 90%. La restante parte dell’ energia necessaria a pareggiare il bilancio termico è fornita da sistemi non convenzionali, quali: pannelli solari, caldaia pellet con collettore d’acqua, pompa di calore per il riscaldamento dell’aria dell’impianto di ventilazione controllata a recupero energetico, ecc. Il fabbisogno energetico massimo per il riscaldamento ed il raffrescamento annuo così non supera i 15 kWh/mq annuo. La distribuzione del calore può avvenire invece attraverso un sistema di ventilazione controllata che recupera l’ 80% del calore dell’aria in uscita. Ossia L’aria calda in uscita entra in uno scambiatore dove l’aria fredda in ingresso ricaverà dall’ 80% del calore, per rientrare all’interno della casa. L’impianto di ventilazione è indispensabile perché se si utilizzasse l’areazione attraverso le fi nestre il risparmio energetico insieme con la qualità dell’aria non sarebbe possibile. Quindi è indispensabile che tutte le parti della costruzione siano anche ermetiche a tutti i livelli. Il costo? Dipende dai sistemi di costruzione e dalla zona climatica in

e detrazioni non producono una buona risposta economica a breve, che è proprio quello che il governo cerca di ottenere con questo decreto per il settore edile. C’è però da osservare che per eseguire i lavori di ristrutturazione nei condomini un anno non è poi molto, calcolato che inizieranno solo dopo l’accordo dei condomini tra preventivi, delibere, raccolta dei fondi. Quindi prima si inizia meglio è! C’è anche un particolare fondamentale: per chi stava già per avviare i lavori conviene aspettare che entri in vigore la norma per effettuare i pagamenti alle imprese costruttrici. Perché per le detrazioni si fa naturalmente riferimento alla data di effettuazione delle spese sostenute e quindi dei bonifi ci bancari. Si rischia quindi per pochi giorni di non poter usufruire di un bonus fi scale del 13.88% di risparmio in più! Comunque per fortuna sembra che chi ha già lavori in fase di esecuzione, per le spese future potrà comunque avere l’agevolazione del 50 % e , a quanto pare in prima analisi, anche potere usufruire del tetto raddoppiato a 96.000 euro. L’importo si può detrarre nel corso di 10 annualità. Attenzione: questo norma, da oggi sino a fi ne 2012, non leva la possibilità di continuare ad usufruire della detrazione del 55% di spese sostenute per “interventi di riqualifi cazione energetica”, ma alla condizione che siano molto precisi e che assicurino il vincolo del 20% del risparmio energetico, ossia a condizioni molto più stringenti. Poi invece tra il 1° gennaio 2013 e fi no al 31 dicembre 2013 cambiano anche le detrazioni Irpef al 55% per interventi di risparmio energetico per cui, il bonus in questione scenderà di 5 punti percentuali, attestandosi sul 50% e provocando così un allineamento tra le due tipologie di detrazione Irpef. Il nuovo Dl Sviluppo quindi per le opere di “riqualifi cazione energetica completa”, che prevedono la riduzione del 20% del fabbisogno di energia primaria, prevede una detrazione del 50% su un importo massimo di 200.000 euro su cui chiedere la detrazione. Nel nuovo Dl Sviluppo sono riportati anche altri casi interessanti per le detrazioni. Per quanto riguarda i pannelli solari per la produzione di acqua calda sono in detrazione del 50% dall’Irpef o dall’ Ires le spese di installazione, con un tetto di 120.000 euro su cui si può chiedere l’agevolazione. Prevede inoltre lo sconto del 50% per chi sostituisce impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e con messa a punto del sistema di distribuzione, l’importo massimo di spesa che si potrà detrarre in tal caso è di 60.000 euro. Così dopo l’IMU, piombato così pesantemente sulle nostre abitazione, il messaggio ora è chiaro e forte: per fare ripartire l’economia del nostro amato Paese non sono suffi cienti le tasse, ma misure propositive. Si può quindi e si deve ripartire dalla casa, il bene primario delle famiglie italiane. Rivolgendovi, prima di iniziare i lavori, ad un vostro tecnico di fi ducia, geometra, ingegnere o architetto ed al commercialista potrete pianifi care l’intervento intraprendendo la giusta strada per ottenere le agevolazioni per il vostro caso.Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: [email protected]

D.L. Sviluppo: ristrutturazioni con detrazione al 50%Alla fi ne è arrivato! Il tanto discusso “Decreto sviluppo” (coordinato con la legge di conversione 12 luglio 2011, n. 106) che dovrebbe fare ripartire i motori economici dell’Italia in vari settori. Il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha proposto un chiaro segno positivo per quanto riguarda il capitolo della casa e del rilancio dei lavori di ristrutturazione, destinato a produrre un trampolino di lancio per l’intero settore edilizio e non solo. Adesso c’è da sperare che, oltre alle scelte degli italiani di rinnovare casa, anche le banche facciano la propria parte, dopo i crolli dei fi nanziamenti anche nel settore casa, e diano una maggiore liquidità a famiglie ed imprese. Il nuovo decreto parla chiaro: il bonus di detrazione è aumentato di circa 14 punti PASSANDO DAL 36% AL 50%, e RADDOPPIANDO IL TETTO DI SPESA AGEVOLATA DA 48.000 EURO A 96.000 EURO. L’ambito è appunto quello delle detrazioni dell’Irpef per le ristrutturazioni ma anche per le manutenzioni straordinarie, di restauro di immobili residenziali. La detrazione è valida anche per le manutenzioni ordinarie di parti comuni dei condomini. La durata? Un anno, infatti TERMINERÀ TUTTO IL 30 GIUGNO 2013! Ma alla fi ne fa tutto parte del “gioco”, perché scadenze troppo lunghe per incentivi

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Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

AN - CD - GE - IO - LO - MO - PA PD - PO’ - RE - TI - ALT - ASIICS - LEA - NIT - ORO - RAIRIC - RIN - SOS - STA - STOTAO ANSA - IOLE - MIEI - MOROSCIA - SPOT - TRII - SMISEATEISMO - OMONIMO

Chiave (8) - Il nome.............................

• Un carabiniere entra in una casa per una perquisizione. “C’è permesso?” E il maresciallo gli risponde: “Stupido! Non vedi che non c’è!?”• Al bar, un carabiniere dice al collega: “Cosa prendi?” E l’altro risponde: “Quello che prendi tu.” “Allora due caffè.” “Ah, due caffè anche per me, grazie!”• Un carabiniere entra in un bar e ordina un caffè veloce. Il bari-sta gli risponde: “E’ già in mac-china.” “Ah, allora torno la.”• “Cosa ci fa un cucchiaino sul-la cappotta della macchina dei carabinieri?” “Imboccano l’au-tostrada.”• Un appuntato va da mare-sciallo con le manette sul capo e dice: “Maresciallo abbiamo appena arrestato la caduta dei capelli!”• Carabinieri: “Perché porti la pistola sulla testa?” “Perché mi hanno detto che e’ una Beret-ta.”• Un carabiniere al mercato nota un ambulante aprire delle mele per estrarne i semi e gettare via il resto, incuriosito chiede informa-zioni e l’ambulante gli spiega che i semi di mela hanno delle pro-prietà notevoli per cui possono far migliorare l’intelligenza. Un po’ incredulo e un po’ incuriosito

decide di provare due semi e li paga due euro, li mangia ed os-serva: “Però con 2 euro avrei po-tuto direttamente comprare del-le mele ed avrei potuto disporre di molti più semi.” Allora l’am-bulante gli fa notare che i semi funzionano e che effettivamente aveva fatto un ragionamento in-telligente. Al che, il carabiniere entusiasta, estrae una moneta da due euro: “Ha ragione, mi dia subito altri due semi.”• Un uomo nero a cavallo, con la spada e una Z sul mantello nero arriva alla caserma dei carabinie-ri e consegna un malvivente. E il carabiniere di guardia: “Grazie, Zuperman!”• Carabiniere in negozio: “Vorrei un portafoglio impermeabile.” “Perché?” “Per metterci il denaro liquido.”• Tra carabinieri: “Ma cosa fai con quell’orologio in testa?” “Mi hanno detto che ci potevo fare la doccia, ma sono due ore che aspetto e non scende una goccia d’acqua.”• Istruttore dei carabinieri rivol-gendosi alle reclute: “Su, ripro-viamo: Io mi lavo, tu ti lavi, egli si lava. Che tempo è?” In coro: “E’ domenica!”• Carabinieri: “Appuntato, ac-cendete la luce!” Tic tac tic tac tic tac. “Ma che cosa sta facendo?” “C’è scritto 220 volt!”

LE OMBRE:

trova l’ombra

corretta: B

Soluzioni:

I Carabinieri

AQUA - AZUREBEIGE - BLACKBLUE - CORALDARKFUCHIAGOLD - GRAYINDIGOIVORYLEMONLIGHTMAGENTAOLIVE - REDSALMONSNOWTHISTLEVIOLETWHITEYELLOW

ARTE - CHIAVE - DIZIONEGENOVA - GIOVANE - GRECIIAGO - KEAN - LA CENAMORO - PAOLA PERFEZIONISTA - PISA - SALESCIA - SPOT

The colours (i colori) Impariamo l’inglese

LE OMBRE Trova l’ombra corretta

Aforismi sull’amore• Più si vuol stare lontani dall’amore, più si soffre perché non lo si sente.• L’amore: poche lettere dettate da un gran cuore, una minuscola parola che dà tanto calore.

CHIAVE (9) - Un colore.............................................................................................................

PuzzleSimply...

A B

C D

Page 45: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

454545A tavola

Giochi e tantodivertimento:li trovate su Simply... Puzzle!Tutti i mesi in edicola!

100paginesolo

€ 1,20

Azzurra Edizioni S.n.c. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD) >[email protected]<

SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attore in foto

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

AN - CD - GE - IO - LO - MO - PA PD - PO’ - RE - TI - ALT - ASIICS - LEA - NIT - ORO - RAIRIC - RIN - SOS - STA - STOTAO ANSA - IOLE - MIEI - MOROSCIA - SPOT - TRII - SMISEATEISMO - OMONIMO

Chiave (8) - Il nome.............................

• Un carabiniere entra in una casa per una perquisizione. “C’è permesso?” E il maresciallo gli risponde: “Stupido! Non vedi che non c’è!?”• Al bar, un carabiniere dice al collega: “Cosa prendi?” E l’altro risponde: “Quello che prendi tu.” “Allora due caffè.” “Ah, due caffè anche per me, grazie!”• Un carabiniere entra in un bar e ordina un caffè veloce. Il bari-sta gli risponde: “E’ già in mac-china.” “Ah, allora torno la.”• “Cosa ci fa un cucchiaino sul-la cappotta della macchina dei carabinieri?” “Imboccano l’au-tostrada.”• Un appuntato va da mare-sciallo con le manette sul capo e dice: “Maresciallo abbiamo appena arrestato la caduta dei capelli!”• Carabinieri: “Perché porti la pistola sulla testa?” “Perché mi hanno detto che e’ una Beret-ta.”• Un carabiniere al mercato nota un ambulante aprire delle mele per estrarne i semi e gettare via il resto, incuriosito chiede informa-zioni e l’ambulante gli spiega che i semi di mela hanno delle pro-prietà notevoli per cui possono far migliorare l’intelligenza. Un po’ incredulo e un po’ incuriosito

decide di provare due semi e li paga due euro, li mangia ed os-serva: “Però con 2 euro avrei po-tuto direttamente comprare del-le mele ed avrei potuto disporre di molti più semi.” Allora l’am-bulante gli fa notare che i semi funzionano e che effettivamente aveva fatto un ragionamento in-telligente. Al che, il carabiniere entusiasta, estrae una moneta da due euro: “Ha ragione, mi dia subito altri due semi.”• Un uomo nero a cavallo, con la spada e una Z sul mantello nero arriva alla caserma dei carabinie-ri e consegna un malvivente. E il carabiniere di guardia: “Grazie, Zuperman!”• Carabiniere in negozio: “Vorrei un portafoglio impermeabile.” “Perché?” “Per metterci il denaro liquido.”• Tra carabinieri: “Ma cosa fai con quell’orologio in testa?” “Mi hanno detto che ci potevo fare la doccia, ma sono due ore che aspetto e non scende una goccia d’acqua.”• Istruttore dei carabinieri rivol-gendosi alle reclute: “Su, ripro-viamo: Io mi lavo, tu ti lavi, egli si lava. Che tempo è?” In coro: “E’ domenica!”• Carabinieri: “Appuntato, ac-cendete la luce!” Tic tac tic tac tic tac. “Ma che cosa sta facendo?” “C’è scritto 220 volt!”

LE OMBRE:

trova l’ombra

corretta: B

Soluzioni:

I Carabinieri

AQUA - AZUREBEIGE - BLACKBLUE - CORALDARKFUCHIAGOLD - GRAYINDIGOIVORYLEMONLIGHTMAGENTAOLIVE - REDSALMONSNOWTHISTLEVIOLETWHITEYELLOW

ARTE - CHIAVE - DIZIONEGENOVA - GIOVANE - GRECIIAGO - KEAN - LA CENAMORO - PAOLA PERFEZIONISTA - PISA - SALESCIA - SPOT

The colours (i colori) Impariamo l’inglese

LE OMBRE Trova l’ombra corretta

Aforismi sull’amore• Più si vuol stare lontani dall’amore, più si soffre perché non lo si sente.• L’amore: poche lettere dettate da un gran cuore, una minuscola parola che dà tanto calore.

CHIAVE (9) - Un colore.............................................................................................................

PuzzleSimply...

A B

C D

VINO

I VINI DELLA LIGURIA

HO UNA CONFESSIONE DA FARE: NON HO ANCORA AVUTO L’OPPORTUNITÀ DI DEGUSTARE I VINI DELLA LIGURIA. REGIONE MOLTO AFFASCINANTE, STRETTA TRA IL MARE E I MONTI, SENZA ALCUNA ZONA DI PIANURA, TOTALMENTE INADATTA ALL’ AGRICOLTURA ESTENSIVA E ALL’ALLEVAMENTO, MA MOLTO PORTATA PER LA COLTIVAZIONE DI ORTI E FIORI, DI ULIVI E DI VITI, GRAZIE ANCHE AI RILIEVI CHE OF-FRONO UN VALIDO RIPARO AI VENTI FREDDI DEL NORD.FIN DAI TEMPI ANTICHI I VINI LIGURI GODONO DI UN’OTTIMA FAMA, DECANTATI, IN PARTICOLARE, DA FRANCESCO PETRARCA E DAL PAPA PAOLO III FARNESE, MOLTO ATTRATTI ENTRAMBI DAI VINI DELLE CINQUE TERRE E DELLA RIVIERA DI PONENTE. LA NATURA DEL TERRENO IMPONE UN SISTEMA DI ALLEVAMENTO A TERRAZZAMENTI. SI POTREBBE DIRE TRANQUILLAMENTE CHE IN LIGURIA SI PRATICA UNA VITICOLTURA “EROICA”. DA LEVANTE A PONENTE LA LIGURIA HA SU-BITO L’INFLUENZA DELLE REGIONI LIMITROFE, E CIOÈ RISENTE L’INFLUS-SO PIEMONTESE E TOSCANO. A PONENTE,CIOÈ VICINO AL PIEMONTE, I VITIGNI A BACCA ROSSA CHE SI POSSONO TROVARE SONO IL” ROSSESE” E L’”ORMEASCO”(VARIANTE LIGURE DEL DOLCETTO), E IL “PIGATO”A BACCA BIANCA. NEL LEVANTE, QUINDI VICINO ALLA TOSCANA, I VITI-GNI CHE LA FANNO DA PADRONE SONO IL “SANGIOVESE”, IL “CANA-IOLO”, IL “TREBBIANO” E LA “MALVASIA”. IL “VERMENTINO INVECE VIENE COLTIVATO IN TUTTA LA REGIONE.I VINI LIGURI PIÙ CONOSCIUTI NEL MONDO SONO IL ROSSESE DI DOLCEACQUA, MOLTO APPREZZATO TRA L’ALTRO DA NAPOLEONE, IL PIGATO E IL CINQUETERRE SCIACCHETRÀ, VINO LIQUOROSO PREZIOSO E MOLTO RARO.I VINI DELLA LIGURIA QUI DA NOI NON SI TROVANO MOLTISSIMO, E MI DISPIACE DAVVERO MOLTO NON AVERE AVUTO IL PRIVILEGIO DI BERNE ALCUNI SOPRATTUTTO PER CAPIRNE L’ESSENZA E IL DURO LAVORO DELL’UOMO. MA CERCHERÒ DI NON FAR PASSARE MOLTO TEMPO, PERCHÉ SONO DELL’OPI-NIONE CHE IN OGNI CANTINA CHE SI RISPETTI, SIA ESSA BEN FORNITA O NON MOLTO FORNITA,DEBBANO ESSERE PRESENTI I VINI DELLA LIGURIA.

DenisMeneghini

CUCINA

CAKE DOLCE ALLE VERDURE CANADESEUNA CAKE DI ORIGINE CANADESE, LA CUI VERSIONE TRADIZIONALE PERÒ È DOLCE: FORSE MOLTO PIÙ ZUCCHERO E MIELE NELL’IMPASTO, ED UNA CREMA MONTATA CON FORMAGGIO E ZUCCHERO A VELO PER SERVIRE. NOI ABBIAMO VOLUTO RIADATTARE LA RICETTA AI NOSTRI GUSTI, TRASFORMANDOLA

IN UN ORIGINALE ANTIPASTO O UN CONTORNO DIVERSO. NATURALMENTE ANCHE NEL NOSTRO CASO SI TRATTA DI UNO SFORMATO DAI TONI QUASI DOLCI E RIMANE L’ACCOMPAGNAMENTO CON UNA CREMA AGRUMATA, MA MENO SIMILE AD UNA GLASSA PER GUARNIRE LA SUPERFICIE. UN INGREDIENTE CHE ABBIAMO APPREZZATO PARTICOLARMENTE È STATA LA PUREA DI MELE: SEMPLICE E NATURALE, HA CONFERITO QUELLA CONSISTENZA QUASI BAGNATA, ED ALLO STESSO TEMPO QUELLA NOTA ZUCCHERINA CHE CI HA PORTATO A RIDURRE LA QUANTITÀ DI DOLCIFICANTI. PUÒ ESSERE SERVITO A SPICCHI, ACCOMPAGNANDO CON LA CREMA FRESCA DI FORMAGGIO, OPPURE CON LE FETTE GIÀ SPALMATE DI CREMA.

INGREDIENTI PER 5 PERSONE:178G ZUCCHINE; 117G CAROTE; 100G PUREA DI MELE; 18G FRUTTA SECCA (MANDORLE SALATE E GHERIGLI DI NOCE); 2 UOVA; 100G FARINA AUTO LIEVITANTE; 80G FARINA 00; 3 CUCCH ZUCCHERO; 1 FIALETTA VANIGLIA; ZENZERO; 55ML OLIO DI SEMI; 6G LIEVITO PER TORTE SALATE

PER LA CREMA: 125G FORMAGGIO SPALMABILE; SUCCO E SCORZA DI LIMONE; 3 STELI ERBA CIPOLLINA

PROCEDIMENTOMONDARE E GRATTUGIATE LE VERDURE, MESCOLARLE CON LO ZENZERO, LA VANIGLIA, LA FRUTTA SECCA E LA PUREA DI MELE.SETACCIARE LE FARINE CON IL LIEVITO ED AGGIUNGERLE ALLE VERDURE.SBATTERE LE UOVA CON LO ZUCCHERO E L’OLIO, QUINDI UNIRLE AGLI ALTRI INGREDIENTI. AMALGAMARE BENE E VERSARE NELLO STAMPO IN SILICONE.PREPARARE LA CREMA MESCOLANDO IL FORMAGGIO CON IL SUCCO E LE SCORZETTE DI LIMONE, PROFUMANDO CON L’ERBA CIPOLLINA SMINUZZATA.CUOCERE IL CAKE IN FORNO CON FUNZIONE VENTILATA A 180° PER CIRCA 30 MINUTI, ALZARE LA TEMPERATURA A 200° E CUOCERE PER ALTRI 5 MINUTI.SFORMARE IL CAKE, TAGLIARLO A FETTE E SERVIRE CON LA CREMA.

MANUELA E SILVIA BIZZO SPIZZICHI E BOCCONI B [email protected]

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La mattina di 3 CHANNEL accende. Inizia bene la tua giornatae fatti incuriosire da personaggi, storie, eventi ed utili consigli.Diventa protagonista con noi condividendo il tuo punto di vista e goditi il meglio della tv in diretta subito al tuo risveglio.

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ARRIVA LA

LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOG-

NARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · SALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO PREFER-

ITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI

BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · SALUTE I PIÙ CORAG-GIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ES-TETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUEN-

TARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · SALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUAL-CHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO LA VITA IN

COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STAC-CARVI! · SALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO AFFASCINANTI STRANIERI VI INVITERANNO

IN QUALCHE LONTANO LUOGO INCONTAMINATO. SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE

· SALUTE SEGUITE UN RITMO SONNO-VEGLIA IL PIÙ REGOLARE E PREVENITE QUALCHE PROBLEMA RESPIRATORIO CON TERAPIE DOLCI

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO CERTI

RAPPORTI SONO ORMAI LOGORI COME UNO STRACCIO USATO. APRITE PORTE E FINESTRE E USCITE, FUORI C’È NUOVA VITA · SALUTE SIETE TONICI COME MELE COTTE! SMETTETE CON I BAGORDI DELL’WEEKEND E VIVETE DIMENSIONI PIÙ SANE E DISINTOSSICANTI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO ALCUNE DIS-PUTE VI RENDONO AG-

GRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE ZAMPATE, POTRESTE FERIRE CHI NON LO MERITA · SALUTE E’ TEMPO DI VACANZE NON RIMANDATE A LUNGO. AVETE PRO-PRIO BISOGNO DI UNA PAUSA. MEGLIO LA MONTAGNA RILASSANTE

TORODAL 21/04

AL 20/05F A S C I N O

L’EROS È L’ELEMENTO CHE VI

INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRON-TATE · SALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO ACCETTATE OGNI SFIDA E SIATE AU-

DACI. VINCERETE SU TUTTI I CAMPI DA GIOCO IN CUI VI CIMENTERETE AMMALI-ANDO CHIUNQUE · SALUTE SIETE PRESI DA UNA STRANA RILASSATEZZA CHE PERÒ NON DOVRÀ SPINGERVI A UNA GESTIONE IRRAZIONALE DELLE ENERGIE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI

E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON AT-TENZIONE · SALUTE UNA VISITA A UN CENTRO BENESSERE SARÀ UN TOCCASANA PER EVENTUALI PATOLOGIE O DISTURBI AI BRONCHI O ALLE ARTICOLAZIONI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO GRANDI OC-CASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RI-USCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON

IL PARTNER · SALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ES-ERCIZI DI FITNESS

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO NON ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENE-

TEVI AI FATTI E SARETE SOR-PRESI DEI RISULTATI · SALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIA-MENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEG-GERA

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08

AL 22/09AL 22/09FASCINOFASCINO

TEVI AI FATTI E SARETE SOR-

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08FASCINOFASCINO

DIALOGO E INTESA CON IL PARTNER · SALUTESALUTE

AL 22/07AL 22/07FASCINOFASCINO

DELLE SITUAZIONI PASSIONALI E TEMPESTOSE, TROVERETE PANE

PER I VOSTRI DENTI. VALUTATE CON AT-

GEMELLIGEMELLIDAL 21/05DAL 21/05

OGNI SFIDA E SIATE AU-

TOROTORODAL 21/04DAL 21/04

L’EROS È L’ELEMENTO CHE VI

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

GRESSIVE COME TIGRI: ATTENZIONE ALLE

DAL 20/02 AL 20/03

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02FASCINOFASCINOSTRANIERI VI INVITERANNO

IN QUALCHE LONTANO

SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE

CAPRICORNOCAPRICORNO

COPPIA È UNA MAGIA

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12

CERCATE DI FREQUEN-

SCORPIONESCORPIONE

FASCINOFASCINOITE I LEGAMI PIÙ

CEREBRALI ALLE UNIONI BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA

BILANCIABILANCIADAL 2 3/09DAL 2 3/09

LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOG-

PERCHÉ LA REALTÀ SIA PIÙ

SIMILE AI TUOI SOGNI AFFIDATI

ALL’ISTINTO PIÙ CHE AL CUORE

46 Oroscopo4646 Oroscopo

MONICAHAIR FASHION

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con orario continuato dalle ore 8.30 alle ore 16.30

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ARRIVA LA

LEGGEREZZA, AVEVATE BISOGNO DI RIPRENDERE A SOG-

NARE, ANCHE SOLO DI SINTONIZZARVI SU ATMOSFERE DIVERSE · SALUTE FAVORITE LE DISCIPLINE CHE CREINO UN PONTE TRA IL MOVIMENTO FISICO E L’INTERIORITÀ: TAI-CHI, KARATE, YOGA

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO PREFER-

ITE I LEGAMI PIÙ CEREBRALI ALLE UNIONI

BASATE SU CHIAREZZA E COERENZA ANCHE SE VI ATTRAGGONO PERSONE ECLETTICHE · SALUTE I PIÙ CORAG-GIOSI POTRANNO SENTIRE IL RICHIAMO DI QUALCHE PICCOLO INTERVENTO ES-TETICO: QUESTO È IL MOMENTO GIUSTO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO L’AUTOSTIMA VA A PICCO E CIÒ NON VI FAVORISCE IN AMORE. CERCATE DI FREQUEN-

TARE PERSONE DIVERTENTI E LEGGERE · SALUTE NON BUTTATEVI GIÙ PER QUAL-CHE DÉFALLIANCE: AVETE SOLO BISOGNO DI RIPOSO. SCEGLIETE UNA BELLA PINETA LUNGO IL MARE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO LA VITA IN

COPPIA È UNA MAGIA FATTA DI PAROLE DOLCI, COCCOLE… OGNI TANTO PERÒ PROVATE A STAC-CARVI! · SALUTE NUOVE ENERGIE VI CONSENTONO PERFORMANCE SPORTIVE DA RECORD. PECCATO CHE SIATE MOLTO NERVOSI E DI MALUMORE

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO AFFASCINANTI STRANIERI VI INVITERANNO

IN QUALCHE LONTANO LUOGO INCONTAMINATO. SEGUITELI CON SLANCIO OCCHIO ALLE SCOTTATURE

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PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO CERTI

RAPPORTI SONO ORMAI LOGORI COME UNO STRACCIO USATO. APRITE PORTE E FINESTRE E USCITE, FUORI C’È NUOVA VITA · SALUTE SIETE TONICI COME MELE COTTE! SMETTETE CON I BAGORDI DELL’WEEKEND E VIVETE DIMENSIONI PIÙ SANE E DISINTOSSICANTI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO ALCUNE DIS-PUTE VI RENDONO AG-

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TORODAL 21/04

AL 20/05F A S C I N O

L’EROS È L’ELEMENTO CHE VI

INCOLLA AL PARTNER MA LE INCRINATURE CHE CI SONO FRA VOI VANNO AFFRON-TATE · SALUTE L’AFA ESTIVA POTREBBE CAUSARVI LIEVI MALORI. BEVETE MOLTO, MANGIATE FRUTTA E ASSUMETE MOLTI SALI MINERALI

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO ACCETTATE OGNI SFIDA E SIATE AU-

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CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO SE SIETE AMANTI DELLE SITUAZIONI PASSIONALI

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LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO GRANDI OC-CASIONI PER I SINGLE, MA ANCHE PER CHI RI-USCIRÀ A RECUPERARE DIALOGO E INTESA CON

IL PARTNER · SALUTE SARETE CURIOSI DI PROVARE TUTTE LE ULTIME NOVITÀ IN FATTO DI TERAPIE ALTERNATIVE E DI ES-ERCIZI DI FITNESS

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO NON ATTRIBUITE ALLA FORTUNA UN VALORE DETERMINANTE. ATTENE-

TEVI AI FATTI E SARETE SOR-PRESI DEI RISULTATI · SALUTE VOLONTÀ ED ENERGIA NON VI FARANNO DIFETTO. ALTERNATE GLI ESERCIZI DI POTENZIA-MENTO A MOMENTI DI ATTIVITÀ PIÙ LEG-GERA

OroscopoPERCHÉ LA REALTÀ SIA PIÙ

SIMILE AI TUOI SOGNI AFFIDATI

ALL’ISTINTO PIÙ CHE AL CUORE

Tra mare, cinema, musica, arte sta per cominciare l’estate 2012 di Pesaro, affascinante città del litorale marchigiano, che anche quest’anno inanella una nutrita serie di eventi di prim’ordine, tra cui spiccano il la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (25 giugno - 2 luglio), il notissimo Rossini Opera Festival (10- 23 agosto).E proprio interpretandone l’anima più autentica, l’Alexander Museum Palace Hotel (noto Art Hotel, annoverato fra le opere d’arte della Biennale di Venezia, sponsor dei maggiori eventi pesaresi) propone soggiorni Beach&Art, ritempranti e tonifican-

ti sia per il corpo che per lo spirito, che per-mettono di abbinare arte e cultura alla tradizionale vacanza al mare, e di godere a pieno lo spirito co-smopolita che anima i grandi eventi pesa-resi. Beach&Art, dun-que, godendo della lunga spiaggia di fi-nissima arena su cui si affaccia l’Hotel, delle preziose opere d’arte che contiene e delle rassegne d’arte che,

ogni 15 giorni, ruotano nei suoi spazi espositivi. In occasione dei grandi eventi Pacchetti con programmi particolari sono proposti in occasione

Quando il mare è anche…in cameraNon solo. Gli ospiti hanno la possibilità di dormire fra sculture di sirene e animali marini, o tra enormi conchiglie multicolori. Oppure possono inseguire il sogno del calamaro gigante, im-mersi nel blu profondo di pareti, pavimento e soffitto; o ancora riposare in una suite tutta marinara, Luci del mare, con mobili liberty e quadri di Oscar Piattella fatti di sabbia e fossili, materiali naturali e antichi, autentici elementi della natura; o tuffarsi allegramente, come nella stanza firmata da Regina Ste-chow, in un mondo di fantasia tra uomini che nuotano con pinne e maschera. Infatti molte delle 63 stanze - decorate da 75 ar-tisti - hanno come tema il mare. Lo stesso tema è ripreso anche

sulle porte, che anticipano lo stile degli interni e conferiscono ai corridoi un effetto museo: le si può scorrere virtualmente sul sito www.alexandermuseum.it e scegliere la camera preferita. Il mare entra prepotente anche nella living room, con le spu-meggianti onde create da Davide Dall’Osso, che incorniciano la vista sul mare, ed è un panorama incomparabile da godere a 180 gradi dalla grande terrazza che occupa l’ultimo piano dell’hotel, ombreggiata da un gazebo, dove gli ospiti fanno colazione o, la sera, gustano dolci in abbinamento a selezionati vini e pregiati liquori.

Beach&Art _ Pacchetti weekend e settimanaliIn maggio e giugno: Weekend a partire da 129€ a persona (2 pernottamenti in doppia, prime colazioni a buffet e cene) e Settimane a partire da 450€ a persona (in doppia per 7 giorni, prime colazioni e cene comprese). In luglio: Weekend a partire 160 € a persona (2 pernottamenti in doppia, prime colazioni a buffet e cene) e Settimane a par-tire da 560€ a persona (in doppia per 7 giorni, prime colazioni e cene comprese).

Dedicato all’Educazione il PREMIO D’ARTE RAFFAELLO 2012Si può esprimere l’educazione con un’opera d’arte? Certamente sì! Ne è convinto Alessandro Marcucci Pinoli, proprietario dell’ Alexander Museum Palace Hotel di Pesaro, che ha dedicato proprio all’Educazione il PREMIO RAFFAELLO 2012, invitando gli artisti ad esprimere la loro creatività attorno a questo tema. “Educazione in tutte le sue forme – spiega - Dall’educazione civica a quella artistica, dalle più sofisticate forme di bon ton al loro opposto, la maleducazione, l’ineducazione e l’inciviltà pura. In una realtà quale è quella attuale in cui regnano maleduca-zione e volgarità, si sente la necessità di ritrovare il senso della misura, i comportamenti realmente (e non formalmente) educati, il piacere di conversare civilmente, la vera eleganza che non è il lusso ma è determinata dal senso del gusto e del bello.”Cinque le sezioni in cui è articolato il Premio: Scultura, Pittura, Fotografia, Poesia, Racconti brevi o Pièces teatrali. Le premia-zioni si terranno nel primo weekend di luglio. Il fine settimana dal 6 all’8 sarà tutto dedicato al binomio Arte&Educazione, con esposizione delle opere in concorso, premiazione dei vinci-tori di ciascuna sezione, performance. I vincitori saranno ospiti, mentre a tutti gli artisti partecipanti sarà riservato un pacchetto soggiorno a prezzo particolare.

Messaggio pubbliredazionale

BEACH&ART l’estate all’alexander museum palace hotel

A Pesaro torna la vacanza tra ombrelloni e grandi eventi culturali. Si alloggia nell’Art Hotel dove il mare decora pareti e porte delle stanze

AlexanderMuseumPalace HotelE’ l’unico albergo italiano nella classifica Top Ten dei migliori Design Hotel d’Europa ed è stato inserito fra le Opere d’arte non trasportabili della Biennale 2011. Una “performance permanente”, come ama definirlo il suo proprietario - il Conte Nani Marcucci Pinoli di Valfesina - dove ogni spazio, ogni stanza, ogni dettaglio porta la firma di un autore diverso. Nove piani di arte contemporanea, 63 camere firmate da 75 artisti diversi e le parti comuni decorate da altri 25, per un totale di 100 fra pittori e scultori. Ogni camera è trattata come un’opera d’arte a sé stante, realizzata con diversi materiali (dal ferro, al plexiglass, alla resina) e tecniche (dal dripping, alla semplice matita, dal tradizionale affresco al découpage). Ad essere decorate non sono solo le pareti, ma anche i mobili, i soffitti, i pavimenti e i bagni. Le porte, che anticipano lo stile delle stanze, conferiscono ai corridoi un effetto museo, come se ci si trovasse davanti a ben 18 gallerie (tanti sono infatti i corridoi) di dipinti appesi geometricamente alle pareti, proprio come in un museo. Davanti all’hotel spicca una stele di Enzo Cucchi di 16 metri e al suo interno si trova una grande collezione di sculture e quadri dei principali protagonisti dell’arte contemporanea, quali Sandro Chia, Giò Pomodoro, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Primo Formenti, Arnaldo Pomodoro, Nanni Valentini, Simon Benetton, Mauro Brattini, Gino Marotta, Loreno Sguanci.

Informazioni

Alexander Museum Palace HotelViale Trieste 20, Pesarotel 0721 34.441e mail: [email protected]

Page 48: La Piazza del Conselvano - 2012giu n77

CONSELVEAffiliato: PI.CO. s.a.s.Via Matteotti, 95Tel. 049 9501541 - Tel. 049 9501537 [email protected]

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CONSELVE immediata al centro urbano, porzione di testa di trifamiliare ottimamente rifinita. Ampia zona giorno con angolo cott. di oltre 42 mq, garage, bagno e studiolo al p. terra, matrim. con bagno, 2 camere con altro bagno, armadi e poggiolo al piano 1°. Giard. esclusivo con pergolato, 2 p.auto. Rif.121037

CONSELVE a pochi passi dal centro, porzione in perfetto stato, laterale in trifamiliare su due livelli con soggiorno-cottura, 2 bagni, disbrigo, garage, 2 camere e poggiolo. Giardino privato. � 135.000 Rif.121027

ARRE In contesto di villetta trifamiliare, ottima soluzione abitativa di oltre 150 mq con ingr.-sogg., cucina separata abitabile, 3 camere, 2 bagni, taverna, garage di circa 24 mq, p. auto esterni. Curata ristrutturazione. �155.000 Rif.121035

CONSELVE appartamento all’ultimo piano composto da ingr.-soggiorno, cucina, 2 comode camere, 2 bagni, poggiolo, cantinetta e garage. Ottimo stato. �130.000 Rif.111041

TRIBANO centrale, in ottimo contesto, spazioso e gradevole appartamento distribuito su ampia zona giorno, 2 camere matrimoniali, 2 bagni, poggiolo e garage. �110.000 Rif.101012

BAGNOLI DI SOPRA Centro, porzione di bifamiliare da riattare distribuita su ingresso, soggiorno-pranzo, cucina, disbrigo, c.t. e garage al piano terra; 3 camere e bagno al piano primo. Scoperto ed ingressi privati. � 95.000 Rif.101060

ARRE Villa singola con mini appartamento al piano terra in buono stato con circa 2000 mq di scoperto. Ottima soluzione per genitori/figlio. �210.000 Rif.101073

CONSELVE comoda al centro, casa singola disposta su 2 livelli con vani accessori, c.t. e ampio garage al piano terra; ingresso, soggiorno, cucina, 2 camere matrimoniali, bagno e poggiolo al piano primo. Possibilità di ampliamento e scoperto di circa 390 mq. � 190.000 Rif.101061

TERRASSA PADOVANA appartamento in ottimo stato composto da ingresso-soggiorno, cucina separata, 2 ca-mere, guardaroba, 2 bagni finestrati, poggiolo e ampia terrazzo (28 mq). Garage doppio. � 130.000 Rif.121041

CONSELVE Singola abitabile costituita da soggiorno, cucina, disbrigo, garage, 2 ampie camere (possibile ricavare la terza), ripostiglio, giardino di 800 mq ed adiacente terreno agricolo di 3700 mq. � 215.000 Rif.121029

EFFETTO IMUL’IMU sta per fare l’ingresso nei nostri bilanci familiari e già ci sono previsioni sull’effetto che la nuova tassa avrà nel mer-cato immobiliare. È probabile che sorga un ragionamento sull’influenza che l’IMU possa avere sul prezzo degli immo-bili e cioè: piuttosto di pagare l’imposta, è meglio vendere casa. Di conseguenza per ave-re più probabilità di vendere, si dovrebbero abbassare no-tevolmente i prezzi. Riduzione anche del 20% se non di più, come sentito e dato da alcuni organi di stampa.Ma in realtà non funziona pro-prio così. Certamente ci potran-no essere degli aggiustamenti e limature, ma è impensabile che ci siano riduzioni così dra-stiche e forse non è nemmeno auspicabile: se ciò avvenisse si-gnificherebbe la bancarotta del settore edile, da sempre uno, se non il motore dell’econo-mia italiana, sarebbe un effet-to domino che probabilmente ci coinvolgerebbe ancor di più in questo particolare e delicato momento di crisi.È innegabile che ci sia stata negli anni scorsi una forma di bulemia costruttiva. Ma pensa-re che le case siano un prodot-to con scadenza e per questo vadano svendute o ipotizzare che l’introduzione di un’impo-sta salvi un settore dell’econo-mia, significa non conoscere gli equilibri del mercato immobi-liare e svalutare uno dei pochi beni rifugio rimasti, con reali ripercussioni per tutti noi.