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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 146 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it della Bassa Padovana messaggio pubblicitario

La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

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La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 146 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

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Sui cementificiè guerra dicifre e di nervi

Monselice, il caso

pag. 8

Komatsu chiedemaggiori tuteleper la qualità

Este, economia

pag.10

pagg. 8, 10 e 14

Sfratti e occupazioniè emergenza casaMontagnana, Monselice, Este alle presecon le tensioni e le difficoltà abitative

Emergenza abitativa nella Bassa Pado-vana. A Montagnana la misura ormai è colma tra carenze di alloggi, sfratti

e abusivismi. La situazione ha mobilitato anche l’opinione pubblica, chiamando in causa, oltre che i cittadini e le parte poli-tiche, anche gli amministratori cittadini. A pesare su Montagnana e sulla situazione dell’edilizia residenziale pubblica – attual-mente sono 70 le persone in lista d’attesa per avere un alloggio - è soprattutto il caso di Borgo Frassine, dove si conta la più gran-

de concentrazione di alloggi pubblici della cittadina montagnanese. In via Guà si trova un palazzo di proprietà dell’Ater, che conta più di venti appartamenti, di cui almeno due sono occupati abusivamente. Nello stesso quartiere si trovano poi una decina di appartamenti ricavati in casolari in pie-no degrado: dessere abbattuti da tempo e rimessi a nuovo, in realtà restano in piedi e sono teatro di un ben noto abusivismo. Anche a Monselice la disponibilità di case popolari è sempre più esigua, tanto da far

suonare un campanello d’allarme. In base alla graduatoria del 2010 per la richiesta di alloggi popolari, in questi due anni il Comu-ne di Monselice, grazie al recupero di diversi alloggi bisognosi di manutenzione, ha prov-veduto all’assegnazione di 22 abitazioni su 86 richiedenti. Poche se consideriamo che spesso si tratta di giovani coppie che non riuscirebbero a pagare un affitto e tanto meno un mutuo. Ma le case disponibili al momento sono esaurite.

L’orgoglio degliagricoltoripadovani

Montagnana

pag. 16

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 146 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

della Bassa Padovana

palestra al freddoproteste a monselice

La nuova palestra dell’istituto Cat-taneo lascia tutti al freddo. Nonostante la struttura sia stata inaugurata solo un

anno fa, non mancano i problemi con l’impianto di riscaldamento. Con l’arrivo

delle basse temperature, fare attività sportiva è diventato un problema. Lo

sanno gli studenti e centinaia di atleti.pag. 6

nel cuore di estenuovi e vecchi locali

Locali che chiudono ed esercizi che aprono. E’ stato un valzer movimentato quello vissuto lo scorso mese dai locali

atestini, tra chiusure e avvii di attività. La notizia poco piacevole è certamente lo

sfratto definitivo del New Borsa. L’ufficiale giudiziario ha eseguito lo sfratto della ditta

e ora si cambia.pag. 12

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

EDITORIALE

Un Natale normale di Mauro Gambin*

Natale è alle porte ma la caratteristica at-mosfera che l’accompagna è rarefatta. Il periodo di faccende, acquisti, regali,

vetrine, quella frenesia alla quale ci eravamo abituati nel periodo che precede le feste è con-gelata, malgrado il freddo non abbia ancora iniziato a pungere. E’ pregnante invece la nebbia umida della crisi e l’incertezza diffusa che ne consegue su tutto ciò che in questi ultimi anni e rimasto sospeso: occupazione, economia, futuro. Il Natale pagano celebrava un avvento, non quello del bambinello Gesù, ma la nascita del Sole Invitto, ossia il nuovo anno che inizia dopo il solstizio d’inverno, se-condo il calendario giuliano, con la speranza che fosse un anno migliore. Il fatto, poi, che dopo la ricorrenza le giornate fossero sempre meno buie e aumentassero le ore di sole deponeva a favore dei buoni risultati ottenuti grazie all’augurio. Le ricorrenze hanno sempre qualcosa di apotropaico. E infatti sarebbe dav-vero bello fosse così: che il dono di quest’anno fosse una progressiva ed energica ripresa ma le aspettative in termini di ore di luce non sono sovrapponibili a quelle economiche e dunque, malgrado un sensibile miglioramento sia stato annunciato, sia dal presidente della Bce, Mario Draghi, che dal presidente del Consiglio, Mario Monti, è appurato che sarà quasi impercetti-bile.

continua a pag. [email protected]

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

Siamo indignati. Ma l’indignazione non basta, non più. Vo-gliamo impegnarci. Vogliamo incanalare la nostra rabbia in qualcosa di costruttivo, che porti dei risultati, senza limitarci

ad urlarla per strada e nelle piazze. Vogliamo combattere la rasse-gnazione generale.

Per il futuro della scuola indignarsi non basta

*Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato)

Gli studenti del fusinato - Marchesi di Padova*

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Mattia PoggiLo chef giovane e creativo, testimonial Tescoma

e protagonista sugli schermi di Alice Tvcucina dal vivo per voi

sabato 15 dicembre dalle 16.00 alle 18.00

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Bassapadovana Provincia RegioneProvincia RegioneProvincia RegioneProvincia RegioneBassapadovana Provincia RegioneProvincia Regionemonselice, fisco

pag. 6

Patto anti evasionefra Comune eAgenzia delle Entrate

este, sociale

pag. 10

Un progetto perdifendere le donnea rischio dellaBassa Padovana

montagnana

pag. 14

Sicurezza:la criminalitàspaventa i cittadini

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da: Give Emotions Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 28 novembre 2012Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Clicca su Scarica giornali, scegli l’edizione che ti interessa e sfogliala conLa Piazza la leggi anche sul web aggiornata con le ultime news!

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

EDITORIALE

Un Natale normale Le incertezze continueranno ad accompagnarci anche in questi giorni e prima di slegare i nodi dei fi occhi dei regali dovremmo sciogliere

quelli che riguardano il conguaglio dell’Imu e della detassazione delle tredicesime, ammesso che quest’ultima venga accordata. Certo è una speranza, a Natale è giusto avanzare desideri. Le associazioni dei commercianti ci sperano, “Qualche soldo in più nelle tasche degli italiani - sostengono - potrebbe tradursi in qualche acquisto da mettere sotto l’albero. Di speranza mi ha parlato anche Zeno. Anche lui è della categoria essendo da una vita un ambulante. Ha a più di settant’anni e a dire il vero è in pensione ma i soldi che percepisce sono talmente pochi che ha deciso di lasciare qualcosa all’Inps e fare da solo per arrotondare. Per sette giorni la settimana parte presto di mattina verso mercati a venti, trenta, quaranta chilometri da casa, con fatica: carica, espone e ricarica la merce sul furgone per incassi che spesso sono attorno ai trenta euro. Anche quando piove o tira vento di Tramontana vende bottoni, cerniere, cintole. Sempre trenta euro. “Roba scelta – dice – a me non piace che me la riportino indietro la settimana appresso perché si è rotta. Tenevo qualcosa che costava anche di più ma non va più via”. Ridendo e scrollando le spalle ha girato attorno i trenta denari con i quali dovrà pagare il suo fornitore, la piazzola al comune e il gasolio, con tutte le sue accise, per il camion e poi: la bolletta della luce, la spesa settimanale, l’assicurazione del furgone, il bollo auto, la bolletta del gas, il canone Tv, l’asporto rifi uti, il conguaglio dell’Imu e qualche medicina che ogni tanto serve. L’ho, incontrato al seggio delle primarie del Pd, c’era andato con la speranza di un cambiamento. Non so se fosse trattato di un atto di fede nei confronti di qualcuno, però a Natale è legittimo avanzare desideri.

segue da pag. 1

di Mauro Gambin

la protesta

pag. 20

Formazione professionale sottola scure dei tagli

ambiente

pag. 21

Un Natale ecologicodal presepioagli addobbi perfinire con i regali

mondo scuola

pag. 24

Pesanti ipotechesul futuro dellanostra istruzione

A Padova una buona idealimitazioni trafficocar sharing aiuta

Tornano le limitazioni del traffico per i veicoli più inquinanti disposte dal Comune di Padova e Cintura, le auto del servizio Car Sharing di Padova forni-scono una valida alternativa per tutti coloro che non possono circolare con la propria auto. Infatti con il Car Sharing si può circolare senza limitazioni nei giorni di blocco del traffico, percorrendo le corsie preferenziali di autobus e taxi e accedendo liberamente alla ZTL in centro a Padova. Inoltre si parcheggia gratis in tutti i parcheggi a strisce blu e la benzina è inclusa nel prezzo. Si accede attraverso un abbonamento.

Appello per la ricercatorre della ricercaappello per capua

Appello bipartisan per la virologa Ilaria Capua, ricercatrice d’eccellenza che con il suo staff doveva trasferirsi dall’Isti-tuto Zooprofilattico delle Venezie alla “Torre della ricerca” a Padova per approfondire gli studi sulla trasmissione uomo - animale dei virus. Ma all’ultimo l’Istituto Zooprofilattico ha rimesso in discussione il passaggio, provocando la reazione di Comune e Regione.

Lo scienziato guida la giuriapaco lancianoal premio galileo

Sarà Paco Lanciano, fisico e divulgatore scientifico, a presiedere la giuria scientifica della settima edizione del premio letterario Galileo. Alla designazione dell’opera vincitrice si arriverà in due fasi. Nella prima fase la giuria scientifica, composta da personalità di indiscusso valore in campo culturale e scientifico, individuerà una cinquina di opere fra tutti i testi di divulgazione scientifica pubblicati in Italia negli ultimi due anni; la selezione avverrà il 18 gennaio 2013 a Palazzo Moroni. Nella seconda fase vota la giuria popolare, formata da studenti di istituti superiori delle 110 province italiane.

Città metropolitanapadova sceglie

di stare con venezia

“Adesione alla Provincia di Venezia e alla conseguente trasformazione

della stessa in Città metropolitana di Venezia”. E’ il titolo della Proposta approvata dalla Giunta di palazzo

Moroni. “Una scelta importante che apre scenari nuovi e rilancia nuove sfide – ha dichiarato il vicesindaco

Ivo Rossi – Le Province ora diventano organismi di II grado senza l’elezione

del presidente e senza giunta con competenze sulla viabilità provinciale, gli istituti superiori e alcuni elementi di pianificazione. La Città Metropolitana, invece, potrà intervenire sullo sviluppo economico, sulla pianificazione e sulla

realizzazione di infrastrutture”.

Piogge intense e fiumi gonfiincubo allagamentinell’alta padovana

Novembre al cardiopalma in buona parte della provincia per l’ondata di

maltempo che ha portato intense precipitazioni in tutta la regione con l’allarme esondazione, in particolare

per Bacchiglione e Brenta. Per Padova pericolo scampato mentre nel Campo-sampierese decine di famiglie hanno

dovuto fare i conti con gli allagamenti.

Un successo la corsa cittadinacorri x padova

formula rinnovata

Una città intera contagiata dalla passione per la corsa. Merito della Corri

x Padova, il fenomeno delle ultime due stagioni sportive, tornata il mese

scorso con un testimonial d’eccezione, Ruggero Pertile, il miglior maratoneta

azzurro in attività. Un ritorno in grande stile per l’iniziativa lanciata nel 2010

da Polizia e Comune, con molte novità: dai nuovi percorsi di fit e dog walking

al reality per seguire i progressi di alcuni partecipanti, dal servizio sms

per tenere costantemente informati gli iscritti al talk show settimanale.

territorio

pagg. 28-29-32

L’acqua è ancora un rischio per la nostra Regione

economia

pag. 31

Anche in Veneto città intelligenti proiettate nel futuro

arte

pag. 33

A Palazzo della Ragione la fucina di Plessi

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4 Argomento del mese

presepi

Appuntamenti in Veneto

Dicembre, arriva il Natale, e sono tante le proposte di eventi che richiamano visita-tori nei paesi soprattutto per i presepi in

Veneto. A Padova ci sarà il “presepio nella Ba-silica del Santo”, dal 25 dicembre al 6 gennaio; Il Presepio sull’acqua a Battaglia Terme dal 15 dicembre al 15 gennaio, Il “Presepio Vivente” a San Pietro in Gu il 25, 26 e 30 dicembre e il 6, 13, 20 e 27 gennaio, Il “Presepe Vivente” a Vigonza dal 25 dicembre al 28 gennaio. In provincia di Rovigo: “Presepe sull’acqua” di Adria

fi no a metà gennaio); ‘’Presepi nel mondo’’ a Trecenta dall’8 dicembre al 13 gennaio 2013; Il Presepe vivente di Fratta Polesine (il 26 dicembre). In provincia di Venezia la Mostra ‘’100 presepi a Spinea’’, dal 15 dicembre al 6 gennaio; Sand Nativity a Jesolo fi no al 3 febbraio; ‘’Presepi in Villa’’ a Ceggia dal 22 dicembre al 13 gennaio; “Presepio Scenografi co Parrocchiale” di Fossò fi no al 1 febbraio. Per le altre provincie segnaliamo a Belluno fi no al 3 febbraio “Il presepio animato elettronico” di Longarone’. In provincia di Treviso: il ”Presepe vivente” con 100 fi guranti di Revine Lago fi no al 13 gennaio. A Verona la 29a Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte all’Arena: fi no al 20 gennaio. A Vicenza la Mostra del Presepio Missionario fi no all’8 gennaio.

Sottotono, parco, dimesso... si sprecano gli aggettivi per defi nire questo Natale 2012, dal punto di vista dei consumi ma anche dello stato d’animo con cui i Ve-

neti, e tutti gli italiani, si avvicinano alle imminenti festività di fi ne anno. E per il quarto anno consecutivo la tendenza delle famiglie alla “sobrietà” sembra essere confermata, se non accentuata fi no a diventare austerità: in primo luogo con la rinuncia alle vacanze, al ristorante e ai regali, per lo meno agli amici.

E’ quanto emerge da un’indagine Confcommercio-For-mat condotta dalla confederazione nazionale e confermata a livello locale da analoghe ricerche, tra le quali quella di Confesercenti Padova. Emerge, oltre all’evidente conte-nimento dei consumi, anche e soprattutto una pressante necessità da parte della gente di cominciare a pensare che le cose cambino.

Le richieste di una condotta del governo fi nalizzata al rilancio dei consumi e a restituire un po’ di fi ducia alle fami-glie che giungono, ormai insistenti, dal mondo produttivo e del commercio sono andate deluse.

“Dalle tredicesime - osserva a commento dell’indagine che riguada il territorio padovano il presidente di Confeser-centi Padova Nicola Rossi - giungeranno 12 milioni di euro

in meno rispetto al 2011. Per spese, viaggi e regali si spen-deranno 17milioni di euro in meno”.

E quello delle tredicesime più leggere rispetto ad un anno fa è un tema rimarcato anche dal segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, già a inizio novembre. Un duro colpo dovuto al fatto che “quest’anno - ha spiegato Bortolussi - l’infl azione è cresciuta più del doppio (+3,1%) rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali (+1,4%)”.

Tredicesime più snelle, dunque, che peraltro serviranno a pagare tasse, bolli e bollette, servizi più pesanti e il saldo - per chi ha rateizzato - dell’Imu. “Una stangata - avverte Bortolussi - che rischia di deprimere ancor più i consumi delle famiglie che già oggi sono ridotti al lumicino”. Dai calcoli effettuati infatti dalla Cgia di Mestre per quest’anno la sosti-tuzione dell’Ici con l’Imu comporterà un maggiore aggravio fi scale per le famiglie italiane pari a 6,2 miliardi di euro.

Un quadro poco confortevole per le famiglie e che non può certo far piacere a commercianti e artigiani che aspet-tano con trepidazione il periodo natalizio per rimpinguare il proprio fatturato. Dall’indagine di Confcommercio - condotta su un campione di 1057 persone - risulta che il 14% degli italiani non ha intenzione di fare acquisti per i regali. Si fa

eccezione per i parenti, al primo posto dei destinatari di strenne e pensierini (50,2%), e se proprio bisogna scegliere lo si fa con un po’ di egoismo sacrifi cando amici e colleghi per privilegiare piuttosto il regalo a se stessi (41,4%).

Gli acquisti destinati ai regali si faranno per lo più entro i primi 15 giorno di dicembre. I commercianti si stanno orga-nizzando con innumerevoli iniziative per proporre un Natale con i fi occhi ai consumatori”, lo rimarca per la provincia di Padova il presidente della locale Confesercenti Nicola Ros-si che rilancia la richiesta di detassare le tredicesime. “Un provvedimento - osserva - che restituirebbe una boccata di ossigeno alle famiglie e necessario per i consumi interni, in attesa di una forte ripresa”.

Una proposta che fa eco a quella del segretario Borto-lussi. “Sarebbe un bel regalo - afferma quest’ultimo - che il governo detassasse una quota parte della tredicesima. Mai come in questo momento abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie italiane”.

Fra le varie “ricette” anche le associazioni di consuma-tori si sono mosse. Codacons ha proposto al Governo e alle organizzazioni dei commercianti di istituire anche in Italia il cosiddetto “Black friday”, ovvero una giornata di sconti e promozioni straordinarie: potrebbe essere il 14 dicembre.

di Ornella Jovane

Tredicesime più leggere e scadenze fi scali

imminenti comportano un contenimento

dei consumi

Commercianti e artigiani chiedono al governo

di detassare le tredicesime per dare

un po’ di ottimismo

LE FESTE TRA ATTESE E AUSTERITYGrande impegno dei commercianti

per invogliare le famiglie agli acquisti natalizi ma le diffi coltà

non mancano: tredicesime più leggere e l’Imu più pesante dell’Ici incidono sulla condotta

dei consumatori. Codacons propone la giornata delle promozioni e delle offerte

per dare una chance in più a commercianti e acquirenti Natale, le famiglie festeggiano con sobrietà

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

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5Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

Shopping on line attenti alle truffeL’allarme Adiconsum e Federconsumatori

Mese di dicembre, acquisti natalizi, ma occhio alla truffa o a prodotti che costano poco e funzionano male, e sono comprati sempre più on line. Questo l’allarme che lanciano le associazioni dei consumator Adiconsum e Federconsumatori a ridosso del

fatidico 25 dicembre quando sotto l’albero si scarteranno i regali. Adiconsum da i dati del suo Osservatorio. Nell’ultimo anno, da ottobre 2011 a settembre 2012, ha raccolto 2.197 segnalazioni. Il 76 % dei disservizi riguarda proprio il couponing, mentre gli acquisti sui portali di e-commerce causano problemi solo nel 24% dei casi. Nel mirino dei consumatori inferociti, fi niscono soprattutto i coupon (1666 segnalazioni), seguiti a grande distanza dai bazar online (225 reclami), e dai negozi virtuali di elettronica e informatica (121 casi). Adiconsum ha messo a disposizione un decalogo anti truffa. Eccolo: informarsi sul conto del venditore; controllare cosa si sta comprando e leggere il contratto; verifi care il prezzo e cercare online le esperienze di altri con-sumatori; accertare le possibili modalità di pagamento; controllare le date di consegna e i costi in caso di annullamento dell’ordine; sincerarsi sull’esistenza della garanzia; utilizzare metodi di pagamento sicuri e mai servizi di trasferimento di denaro contante. In caso di pagamento con carta di credito il trasferimento dei dati avvenga in maniera cifrata; conservare ricevute e altri documenti d’acquisto; proteggere i dati personali; aggiornare sempre l’antivirus. Per recuperare i soldi dei raggiri ed agire in giudizio Feder-consumatori Veneto mette a disposizione un uffi cio legale” Da queste truffe si può e si deve essere risarciti – dicono il referente Alfeo Babato e l’avvocato Carlo Pognici. Invitiamo chi ha avuto problemi a contattarci”. Info al sito www.federconsveneto.it

Natale, le famiglie festeggiano con sobrietà

555Argomento del mese

Monselice

Eventi e iniziative Arriva Babbo Natale in Città Sono molte le iniziative che il

Comune di Monselice, in colla-borazione con Ascom e Pro Loco,

propone ai suoi cittadini per questo Natale 2012. Non c’è crisi che tenga, l’economia non ferma l’atmosfera na-talizia.

Il Sindaco Francesco Lunghi ed il Vice Sindaco Gianni Mamprin, con grande coinvolgimento, sono riusciti a regalare alla città di Monselice un Natale davvero “al quadrato”, slo-gan delle iniziative.

Dall’8 dicembre al 6 gennaio infatti in Piazza Mazzini e nelle vie del centro prenderà vita il Villaggio di Natale, dove artigiani e commercianti da ogni dove pro-porranno tipicità gastronomiche e natalizie.

Grazie alla Pro Loco, laboratori creativi, giochi e animazione per i più piccoli.Ma il Natale2 a Monselice prevede anche un programma ricco di eventi, per

coinvolgere la cittadinanza ed animare la città. Arriverà infatti Babbo Natale l’8 dicembre alle 16, trainato da cavalli e accompa-

gnato da una parata in stile americano, che attraverserà le vie del centro. La musica della Banda di Monselice, le majorette cittadine e molti tra i tamburini delle contrade scandiranno il ritmo della parata, fino ad accompagnare Babbo Natale in Piazza Mazzini, dove i bambini potranno consegnargli le loro letterine e scattare delle foto del magico momento.

Al termine della parata, in modo scenografico si accenderanno tutte le luci in città, particolari e innovative, che illumineranno con calore le torri del centro ed i luoghi di maggior attrazione, per creare quell’atmosfera calda e luminosa che da sempre caratterizza il periodo natalizio.

Alle 21 dell’8 dicembre ci sarà anche il concerto gospel dei Joy Singers Gospel Choir, che dal Duomo scalderanno l’atmosfera con la musica tipica del periodo na-talizio, con la qualità che negli ultimi anni ha portato il coro alla ribalta nazionale.

Per tutto il periodo natalizio saranno molti i concerti e gli spettacoli, dal Coro di San Martino, al Ritual, dai saggi delle scuole al concerto della Banda di Monselice, fino al tradizionale ed emozionante Presepe Vivente in programma il 26 dicembre.

Un programma fitto, ricco di novità, che anche in questo particolare 2012 il Co-mune di Monselice ha voluto organizzare, grazie al sostanziale contributo di Ascom Monselice e della sua Presidente Mirta Fiocco e delle molte attività commerciali della città che hanno voluto dare il loro contributo e che saranno riconoscibili dalle vetrofanie.

L’organizzazione del Natale2 a Monselice è a cura della società Give Emotions.

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6 Monselice66 Monselice

La nuova palestra dell’istituto Cattaneo lascia tutti al freddo. Nonostante la struttura sia stata inaugurata solo un

anno fa, non mancano i problemi con l’im-pianto di riscaldamento. Con l’arrivo delle basse temperature, fare attività sportiva è diventato un problema. Lo sanno gli stu-denti che la usano al mattino per le lezioni di educazione fisica, ma lo sanno anche le centinaia di atleti delle società sportive di Monselice.

Come si diceva, il problema è datato, visto che lo scorso anno la società di basket ha dovuto più volte abbandonare gli allena-menti perché si registravano temperature anche di 5 gradi. Quest’anno, nonostante le promesse, la situazione è rimasta la stessa e i problemi cominciano a non essere più gestibili. I genitori degli studenti hanno manifestato il disagio e la stessa cosa sta accadendo con i genitori delle atlete di va-rie squadre di pallavolo, che la utilizzano i pomeriggi fino a tarda sera. Il dirigente sco-lastico Luigi Michielon ha scritto una lettera

alla Provincia per chiedere una soluzione definitiva.

“Scrivo perché la situazione è davvero preoccupante e rischia di essere ingestibile – si legge nella missiva - devo chiedere un intervento tempestivo al fine di risolvere la situazione, seguendo se possibile, le proce-dure che rapidamente hanno risolto lo stesso problema nella palestra dell’Iis “Alberti” di Abano Terme. La temperatura è ben al di sotto dei limiti tollerabili anche per attività sportive. Chiedo un intervento immediato e prioritario”. I dirigenti delle società sportive

che non possono usufruire di una palestra fredda stanno facendo i salti mortali per re-cuperare altri spazi per gli allenamenti e gli incontri ufficiali, ma il disagio è enorme visto che spesso questo significa doversi spostare nelle palestre dei paesi limitrofi. “E’ possi-bile che una struttura nuova, costata con alcune aule la bellezza di 750 mila euro di soldi pubblici sia in questa situazione? - ha commentato il consigliere comunale di op-posizione Francesco Miazzi - Se non vedre-mo risultati ci rivolgeremo in ogni sede, per verificare la corretta esecuzione dei lavori”.

Temperatura troppo bassa nella strutturaAllenamenti sospesi e polemiche fra gli sportivi

Istituto Cattaneo Il dirigente scolastico Luigi Michielon si appella alla Provincia

In palestra al freddo

La palestra del Cattaneo durante l’inaugurazione

La crisi economica ha messo a dura pro-va soprattutto le casse dei Comuni. Per questo sono state messe in atto tutte

le misure possibili per contrastare l’evasione fiscale. Ma a Monselice, l’amministrazione comunale ha deciso di fare ancora di più. E’ nato così il “patto anti-evasione” siglato tra il sindaco Francesco Lunghi e il diret-tore dell’Agenzia delle Entrate del Veneto, Giovanni Achille Sanzò. Un accordo molto importante che prevede una collaborazio-ne di Palazzo Tortorini nei controlli fiscali. L’amministrazione comunale invierà tele-maticamente alle Entrate informazioni utili per l’accertamento dei tributi o che possano essere indizio di evasione fiscale. Cinque gli ambiti più indagati.

A cominciare dai soggetti che esercita-no un’attività economica senza partita Iva o che si qualificano come enti non profit svol-gendo invece lucrose attività commerciali, per continuare con il settore urbanistico, controllando i contribuenti che hanno ven-duto aree edificabili senza dichiararne i pro-venti o che hanno partecipato ad abusivismi edilizi sia di tipo residenziale che industria-le. Caccia aperta anche proprietari che non dichiarano seconde o terze case, affittano senza registrare i contratti o che omettono dichiarazioni Ici e Tarsu. Occhi puntati anche su quei beni che indicano una ricchezza su-periore a quella dichiarata, come le auto di lusso e le residenze all’estero.

Molto interessante anche la “ricom-pensa” che spetterà al Comune in cambio della collaborazione: nelle casse comunali

potranno arrivare fino al 100% delle impo-ste recuperate e delle sanzioni comminate. «Perchè siano davvero efficaci per il recu-pero dell’evasione fiscale è importante che questi accordi vengano stipulati non solo con i Comuni capoluogo, ma si estendano anche a quelli in provincia – ha affermato il direttore dell’agenzia delle Entrate del Veneto – per questo siamo particolarmen-te soddisfatti della firma di Monselice”. E’ sulla stessa linea anche il sindaco Lunghi. “Questo protocollo rappresenta una forma di collaborazione tra il nostro Comune e l’A-genzia delle Entrate, confermando l’impe-gno delle due istituzioni per sviluppare una cultura della legalità fiscale nel territorio – ha dichiarato il primo cittadino di Monselice – l’obiettivo di questa amministrazione è quello di favorire e diffondere una mentalità contributiva tra i nostri cittadini attraverso un’attività di accertamento delle sacche di evasione fiscale”.

Accordo fra il Comune e l’Agenzia delleEntrate per gliaccertamenti

SIGLATO IL PATTO ANTI EvASIONE

E.M.

A Monselice è emergenza al-loggi. La disponibilità di case popolari è sempre più esigua,

tanto da far suonare un campanel-lo d’allarme. In base alla gradua-toria del 2010 per la richiesta di alloggi popolari, in questi due anni il Comune di Monselice, grazie al recupero di diversi alloggi bisogno-si di manutenzione, ha provveduto all’assegnazione di 22 abitazioni su 86 richiedenti. Poche se consideriamo che spesso si tratta di giovani coppie che non riuscirebbero a pagare un affitto e tanto meno un mutuo. Ma le case disponibili al momento sono esaurite.

I progetti di vendita del vecchio patrimonio pubblico si sono rivelati di difficile re-alizzazione, dato che le adesioni stimate nell’ordine di centinaia, in gran parte non si sono concretizzate. Ora si propone una nuova modalità concordata con le banche, ma le difficoltà della vendita permangono. Resta fermo quindi il progetto per la costruzione di 7 mini-alloggi in via La Marmora, poiché il Comune non ha recuperato i fondi indispen-sabili. L’altro intervento in via San Giacomo che prevede la disponibilità di 12 alloggi per l’Ater e 3 per il Comune, è fermo da molto tempo in una controversia tra i soggetti promotori.

“L’Ater è in grave sofferenza finanziaria ed ha fatto una scelta contro natura – ha commentato Francesco Miazzi, consigliere comunale di minoranza - quando gli alloggi si liberano, non viene più rinnovata la loro disponibilità per le famiglie in graduatoria e in breve tempo sono messi all’asta per la vendita. Ci sono almeno 3 alloggi Ater a Monselice in questa condizione, ma la situazione anche per il nostro Comune rischia pro-gressivamente di peggiorare. Nel frattempo il bisogno della casa sta crescendo, anche perché stanno aumentando gli sfratti per finita locazione ma in particolare, per morosità, dovuta alla pesante crisi che sta colpendo le famiglie e i soggetti più deboli”.

il caso

In aumento le richieste di una casa, quasi 90 domandeemergenza alloggi sotto la rocca

E.M.

di Emanuele Masiero

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La polemica cementifici non accenna a diminuire. Se da un lato la crisi economica ha messo fretta per la realizzazione del Revamping, dall’altro i

comitati ambientalisti non mollano e continuano a lottare per far valere il loro no. A innescare ancora la discussione, sono le emissioni di “Nox” che hanno registrato dei picchi quantomeno sospetti. Ma Ital-cementi ha minimizzato e rassicurato i cittadini, af-fermando che le emissioni si sono ristabilite a valori normali. Non sono dello stesso parere i responsabili dei comitati “E noi?” e “Lasciateci Respirare”.

“La concentrazione media di ossidi di azoto dell’intero mese di ottobre è più che raddoppiata rispetto all’anno precedente (506 nel 2011, 1025 nel 2012) mentre quella dell’anidride solforosa (so2) è aumentata di ben 14 volte passando da un valore medio di 8,34 mg/nmc nel 2011 a una media di 116,3 mg/nmc nel 2012 – spiegano - Se questi valori sono il miglioramento c’è da rimanere almeno sorpresi. Se poi si considera che i limiti di emissioni di due cementifici, appartenenti allo stesso proprietario ma situati uno a Monselice e l’altro a Coleferro, dispongono di normative diverse oltre che sorpresi c’è anche da essere preoccupati”.

I limiti di emissione di Nox a Monselice sono di 1800 mg/nmc mentre a Coleferro risultano a 800 mg/nmc. Ancora più diversi risultano quelli di so2 che a Monselice sono di 600 mg/nmc mentre a Coleferro 50 mg/nmc (12 volte inferiori). “La preoccupazione è generata anche dagli Enti Pubblici che hanno inspiegabilmente concesso queste incon-cepibili differenze – continuano - tanto più se si considera che lo stabilimento di Monselice si trova in un’area densamente popolata, all’interno del Parco Colli e in un territorio dove ci sono 3 cementifici nel raggio di 5 chilometri”.

Sul tema è intervenuto l’europarlamentare

Andrea Zanoni che ha chiesto maggiore rigore nei controlli. La risposta del Commissario Ue all’Ambien-te, ha decretato che il consumatore deve essere informato.

“L’Ue deve andare verso una più rigorosa legi-slazione di cosa viene effettivamente bruciato nei cementifici – spiega Zanoni – Ad Este e Monselice, ad esempio, ci sono tre cementifici in un raggio di 5 km. Il problema è che nei cementifici si brucia di tutto e perciò nei cementi potenzialmente finisce di tutto, comprese sostanze dannose per la nostra salute come già successo in una abitazione di Mu-sestre in provincia di Treviso. I cementifici di Este e

Monselice sono strutture che paradossalmente per legge godono di limiti massimi di emissioni più alte di quelle degli inceneritori. Ma cosa viene bruciato esattamente al loro interno?”. La preoccupazione è che già ora si brucino rifiuti nei forni dei cementifici, tenendo all’oscuro gli ignari cittadini. Da Zanoni arri-va un monito: “invito le autorità italiane competenti a fare approfondite verifiche sull’obbligo di indicazio-ne in etichetta per questi cementi. La Commissione europea conduca nel modo più scrupoloso possibile l’analisi delle informazioni su queste sostanze pe-ricolose, estendendo a tutte le sostanze tossiche l’obbligo di informazione”.

di Emanuele Masiero

Cementifici Ad innescare la discussione le emissioni di “Nox” che hanno registrato dei picchi

Guerra di cifre sui dati

A Monseliceil climaè sempreteso quandosi affrontail temadei cementi-fici, delleemissioniin atmosferae dell’impat-to sull’am-biente

Per Italcementi non ci sono problemi ed è tutto sotto controllo, i comitati sono di parere diverso

La polemica

La disaffezione dalla politica è ormai generale e sempre più spesso si parla di ridurre il numero di consiglieri comunali. Anche a Monselice, a

partire dalla prossima amministrazione, i consiglie-ri saranno ridotti da venti a sedici. Ma vista l’area territoriale molto vasta, il segretario cittadino del Pd ha avanzato la proposta di costituzione di consigli di quartiere o di frazione. “Sarebbe interessante che attraverso consultazioni vere e proprie, a cui

chiamare al voto i residenti, potessero essere eletti consigli di quartiere e di frazione ovviamente a titolo volontario e gratuito – ha affermato Pieluigi Giac-carello - Si creerebbe così un raccordo funzionale fra amministrazione e singole realtà territoriali sgom-berando il campo dalle polemiche relative al ruolo dei fantomatici comitati nominati dal sindaco e dal ruolo di rappresentanza territoriale che alcuni con-siglieri comunali si ascrivono». Per il segretario del

Pd si tratta di una forma partecipativa importante per coinvolgere i cittadini e avvicinarli alla politica. “I consigli di quartiere e di frazione il centrosinistra li aveva già proposti nel suo ultimo programma per le amministrative – ha continuato Giaccarello - ri-tengo debbano essere assolutamente riproposti per coinvolgere la cittadinanza in modo trasparente e partecipativo, considerando anche la riduzione del numero dei consiglieri comunali”.

politica La proposta di Pierluigi Giaccarello (Pd) in vista della riduzione dei consilieri comunali“istituiamo consigli di quartiere e di frazioni con i volontari”

E.M. Una seduda del consiglio comunale

segue da pag. 1Non vogliamo, giunti alla maggiore età, andare a rimpol-

pare le fi la del partito degli astensionisti. Ed è proprio questo che abbiamo fatto durante l’occupazione, tramite assemblee riguardo argomenti di attualità e di cultura generale, con esterni e dibattiti che hanno coinvolto studenti e, talvolta, docenti. Ci siamo responsabilizzati riguardo la gestione di uno spazio, con motivi e scopi precisi, e siamo certi di non aver perso tempo. Os-servando come le violenze che spesso si verifi cano durante cortei e manifestazioni vengano strumentalizzate e facciano passare in secondo piano i motivi profondi delle proteste, abbiamo sentito la necessità di dimostrare che noi quei motivi non li abbiamo dimenticati.

La scuola dovrebbe fornire ai giovani gli strumenti e gli sti-moli affi nché essi si possano formare come cittadini responsabili dotati di pensiero critico. Tuttavia, nella gran parte delle nostre classi ci sono trenta studenti o più: non c’è tempo di fermarsi, approfondire, discutere o confrontarsi; bisogna andare avanti, interrogare e verifi care se si vuole portare a termine il vastissimo programma ministeriale. Ci rimettiamo noi studenti tanto quanto i professori, a cui ci sentiamo davvero molto vicini in questo momento estremamente critico anche per loro. Il problema è che la scuola pubblica, tagliata e riformata all’inverosimile, non solo non ci fornisce gli strumenti per sviluppare la cosiddetta “coscienza critica”, ma mortifi ca quella di chi riesce a crearsene una da solo. Ci sentiamo sottovalutati e non valorizzati. Stiamo assistendo infatti al lento smantellamento delle borse di studio per gli allievi meritevoli, costretti quindi a fuggire all’estero. Ma se tutte le giovani menti brillanti fuggono altrove, chi resterà qui a cambiare questo Paese? Stiamo assistendo inoltre all’enorme dispendio di denaro dello Stato in spese superfl ue, come quelle per l’informatizzazione dell’istruzione, quando moltissimi edifi ci scolastici non sono in sicurezza e vi sarebbero quindi investimen-ti molto più urgenti da effettuare da parte delle Province. L’inno-vazione tecnologica e digitale è di per sé un valore positivo cui non ci opponiamo, ma ora come ora non si può considerare una priorità. Vogliamo un cambiamento reale, non una regressione. Noi, giovani studenti terribilmente preoccupati per il nostro futuro e disposti ad impegnarci per prenderlo in mano e renderlo degno d’esser vissuto.

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L’Intervento

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SABATO 15 DICEMBRE Ore 15,00Giornata dedicata ai più piccoli con animazioni, truccabimbi e face painting, ludo park con giochi giganti e gonfiabili e il grande Laboratorio di Natale!DOMENICA 16 DICEMBRE Ore 17.00in Piazza Maggiore si esibirà il Coro & l’Orchestra dei Gospel & Spirituals con un ricco reper-torio che passerà dagli Spirituals ai GospelIl Mercatino di Natale 21-22-23-24 DICEMBREIl Mercatino di Natale illuminerà le vie del centro con la bancarelle dedicate all’artigianato locale natalizioSABATO 22 DICEMBREArriva l’allegra Carrozza di Babbo Natale che accompagnerà adulti e bambini nella magia del Natale attraverso le vie del centro.DOMENICA 23 DICEMBRE Festival degli Zampognari Ore 15,00

SABATO 15 DICEMBRE Ore 15,00SABATO 15 DICEMBRE Ore 15,00SABATO 15 DICEMBRE Ore 15,00SABATO 15 DICEMBRE Ore 15,00SABATO 15 DICEMBRE Ore 15,00

Comune di Este

SABATO 15 DICEMBRE NATALE MEDIEVALE (pomeriggio): villaggio medievale con popolani, figuranti e Presepio Vivente Ore 15.00 Piazza Vittorio Emanuele - Babbo Na-tale attende tutti i bambini per fare assieme una magica foto ricordoDOMENICA 16 DICEMBRE TUTTO IL GIORNO: Mercatino dell’AntiquariatoNATALE MEDIEVALE (mattino e pomeriggio): villaggio medievale con popolani, figuranti e Presepio Vivente A partire dalle ore 16.00 Corteo della luce, Spettacolo del FuocoOre 17.30 Spettacolo Piromusicale (spettacolo pirotecnico con animazione musicale)SABATO 22 DICEMBRE NATALE MEDIEVALE (pomeriggio): villaggio medievale con popolani, figuranti e Presepio ViventeDOMENICA 23 DICEMBRE NATALE MEDIEVALE (mattino e pomeriggio): villaggio medievale con popolani, figuranti e Presepio Vivente Ore 16.00 Arrivano il bue e l’asinello: Sfilata di animaliDOMENICA 23 DICEMBRE Duomo di S. Maria Assunta - Ore 21.00 “Concerto di Nata-le” della Corale “Martinelli-Pertile”, con il patrocinio del Comune di Montagnana - Ingresso liberoLUNEDI’ 24 DICEMBRE ore 22.00 Sfilata del Presepio Vivente e deposizione del Bambin GesùDOMENICA 6 GENNAIO 2013 Pomeriggio: Sfilata dei Re Magi.

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26 DICEMbRE ore 21.00 • CONCERTO DI NATALE Chiesa S.Giovanni, Orchestra delle Venezie direttore solista Giovanni Angeli. (ingresso libero)

DAL 20 DICEMbRE AL 10 GENNAIO • PRESEPIO SULL’ACQUA24 dicembre - ore 20.00 Benedizione del presepio e canti di Natale eseguiti dalla Corale S. Giacomo

06 GENNAIO 2013 ore 15.00 • “VIVA LE BEFANE CHE VIEN DA L’ACQUA” Manifestazione in Piazza Aldo Moro

06 GENNAIO 2013 ore 17.00 • GRAN FALÒ“BRUSEMO LA VECIA” In Centro Storico, sulle suggestive acque del Canale della Battaglia

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Mai più animali morti in mostra, nem-meno alla Giostra della Rocca. Farà discutere i seguaci della tradizione,

ma farà piacere a chi ama gli animali: è una delle norme contenute nel nuovo regolamen-to per la tutela degli animali, approvato nei giorni scorsi dal consiglio comunale, dopo una gestazione durata anni. A sorpresa, con un emendamento che ha visto d’accordo sia il capogruppo della “Nuova Monselice” France-sco Miazzi che il sindaco Francesco Lunghi, è passata anche la norma che vieta l’esposizio-ne di animali morti.

“È con grande soddisfazione che le as-sociazioni, dopo un lavoro congiunto durato più di un anno, accolgono l’approvazione, avvenuta questa notte in Consiglio Comu-nale, del Regolamento Tutela Animali del Comune di Monselice – hanno commentato le associazioni Enpa e Lav – è stata recepita la proposta della Lav inerente l’attendamento delle strutture circensi nel territorio comunale, introducendo nuovi criteri restrittivi in merito alla possibilità di esposizione e di utilizzo di determinate specie animali e anche la “spi-nosa” questione dell’esposizione di fauna

selvatica morta durante la sfilata dei carri”. La Commissione Scientifica Cites del Mini-stero dell’Ambiente, nello stabilire i “Criteri generali per la detenzione degli animali nei circhi e nelle mostre itineranti”, sì è infatti espressa chiaramente nel raccomandare che in futuro non vengano più detenute dai circhi e dagli spettacoli viaggianti “le specie il cui modello gestionale non è compatibile con la detenzione in una struttura mobile”. La scelta dei cittadini, sempre più orientata ad un circo senza animali, risulta evidente anche dall’ul-timo sondaggio Eurispes nel quale il 76,2 %

si è detto contrario o poco propenso a questa ormai vecchia tradizione. “Ringraziamo il Co-mune per questo importante passo avanti per gli animali – ha dichiarato Nadia Masutti, Responsabile Lav del Settore Esotici, Circhi e Zoo – scelte come questa fanno capire come le testimonianze, ormai sempre più frequenti, delle violenze a cui sono sottoposti gli animali nei circhi, non possono più lasciare indiffe-renti”. Dal prossimo anno dunque non si vedranno più, alla Giostra della Rocca, leprotti e uccellini impagliati, che qualche contrada metteva in mostra nei quadri sulla caccia del

corteo storico. Una decisione che potrebbe far storcere il naso a qualcuno visto che si tratta-va di una ricostruzione sotrica più realistica possibile. Ma non è finita qui. Il regolamento mette i bastoni fra le ruote anche ai circhi che utilizzano gli animali: non potranno fermarsi a Monselice se hanno grandi animali come leoni ed elefanti. In ogni caso c’è ancora tem-po per apportare qualche modifica in base ai suggerimenti che arriveranno in queste set-timane. Ma il regolamento è stato valutato positivamente da tutto il panorama politico monselicense.

di Emanuele Masiero

Basta con le esposizioni, compresa quella dellaGiostra della Rocca, plaudono le associazioni

Regolamento comunale Consensi per la nuova normativa messa a punto

Stop agli animali morti

Vietate le esposizioni di animali impagliati alle fiere

“I Borgia” sono sbarcati a Monselice e ci faranno anche ritorno. Il grande carrozzone della troupe (120 le persone sul set) ha fatto visita al Castello per alcune

riprese e i produttori sono rimasti così estasiati da promettere di fare ritorno nella cittadina della Rocca per la terza stagione

della serie tv. Il materiale girato a Monselice, intanto, confluirà nell’ultimo episodio della seconda stagione, che in Italia sarà trasmessa da Sky in primavera, a cavallo di Pasqua. La serie sarà centrata stavolta sulla figura di Cesare Borgia, impersonato da Mark Ryder, che proprio tra le mura del Castello finirà assas-sinato. Michael Schwarz, produttore generale per la Atlantique Production, Enzo Sisti, il produttore italiano, insieme allo sce-nografo Stefano Tolani e al location manager Nicola Fedrigoni,

non nascondono l’entusiasmo per la location monselicense. Lo stato di conservazione praticamente perfetto del Castello, ha reso le riprese ancor più realistiche. La regia della serie tv, è rimasta particolarmente colpita dagli arredi del Castello e dalla sua imponente armeria. Prossimamente potrebbe uscire anche un libro, “Sulle tracce dei Borgia”, con le location della serie: una bella pubblicità per il turismo della città della Rocca, da sempre alla ricerca di un riscatto. E.M.

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Violenze domestiche e donne maltrat-tate, Este apre una “via di fuga”. Il Comune di Este ha presentato recen-

temente il progetto “Donne DEste, che nes-suna resti sola”, iniziativa voluta assieme a Centro Veneto Progetti Donna – Auser e associazione Mondogira. “Il nostro ente si è impegnato a mettere a disposizione tre alloggi pubblici, per un totale di quattro posti letto, a casi di emergenza legati alla violenza femminile” spiega l’assessore al Sociale, Silvia Ruzzon.

“Purtroppo quando una donna nella Bassa Padovana è vittima di violenze, il rischio è che questa non trovi una via di fuga o di sfogo. La disponibilità di questi tre alloggi vuole proprio mettere a disposizione un ambiente di prima accoglienza a chi, in casi disperati come questi, non riesce a tro-vare un tetto nell’immediato, per sé e per i propri figli”.

L’iniziativa, che avrà una durata di due anni, ha ricevuto anche un contribu-to dal Ministero per le Pari opportunità di

160.100 euro: un terzo servirà a sistemare gli immobili, il resto a coprire le spese cor-renti per il personale comunale coinvolto e per la gestione degli immobili. La decisione di far partire il progetto proprio nella Bassa non arriva a caso: il Centro Veneto Progetti Donna, dal 2008 al 2012, ha accolto nella sede padovana ben 82 donne del bacino dell’Usl 17. La stessa associazione ricorda come il 35,5% delle donne nel Nord Est sia

stata vittima di violenza e di come esista un sommerso notevole: il 93% delle donne che subiscono violenza dal partner non de-nunciano l’episodio. Nell’ambito dello stes-so progetto, sono previsti anche l’apertura di uno sportello specialistico dedicato alle donne vittime di violenza, un adeguamento dello sportello “parità”, lo studio di un per-corso di inserimento sociale e lavorativo per questa fascia di donne in difficoltà.

di Nicola Cesaro

Saranno messi a disposizione tre alloggi di primaaccoglienza per le donnne vittima di aggressioni

Stop alla violenza Iniziativa del Comune con Centro Veneto Progetti Donna Auser

“Donne Deste” e tutelate

Silvia Ruzzon, assessore al sociale del Comune di Este

Ad Este lo shopping natalizio si fa con i “buoni”. E’ certamente curiosa ed efficace l’iniziativa pensata per questo

Natale da Comune, Confesercenti e Ascom. Si chiama “Un regalo per te” ed è una sor-ta di prova tecnica per la nascita del tanto annunciato centro commerciale naturale atestino.

L’idea è illustrata dall’assessore allo Sviluppo economico, Leonardo Renesto: “Quello che proponiamo è l’acquisto di “buoni al consumo” del valore di 25 euro da spendere esclusivamente nel tessuto economico di Este. Una sorta di moneta locale, destinata a far mantenere risorse tra le mura cittadine e a dare impulso alle spese natalizie del territorio. Le persone a cui saranno destinati questi buoni potranno liberamente spendere i tagliandi nei negozi e nelle attività convenzionate di Este: non solo negozi, ma anche ristoranti, bar e ga-stronomie”.

Renesto fa un esempio concreto: “L’iniziativa può essere presa a cuore da un’azienda, che al posto di regali o ceste natalizie ai propri dipendenti e clienti potrà scegliere di acquistare e destinare i buoni da 25 euro, certamente più appetibili in un periodo di crisi come questo. L’obiettivo è dare impulso alle vendite nella nostra città e di mettere in stretta correlazione aziende, persone ed attività commerciali, generando una maggior coscienza critica sull’economia locale”. Una lettera che descrive il progetto è già stata diretta a tutte le attività produt-tive del territorio atestino. Tecnicamente

parlando, i buoni avranno durata di due mesi e saranno acquistabili presso la Con-fesercenti di Padova (tel. 049-8698611), che fatturerà totalmente l’acquisto dei buoni all’azienda o al privato interessati. I negozi e le attività convenzionate esporran-no una vetrofania simbolo di adesione, e gli stessi buoni riporteranno nel retro l’elenco completo degli aderenti alla promozione. Ogni negozio potrà poi personalizzare la gestione del “buono spesa” incrementando i vantaggi del cliente.

ARRIvANO I bUONI DI NATALE

Rifondazione Comunista protesta per le politiche abitative del Comune. Nello scorso mese gli attivisti di Rc hanno

manifestato davanti al tribunale di Este e alla Prefettura di Padova. “Migliaia di famiglie vit-time della crisi si trovano costrette a scegliere tra mangiare, pagare mutui, affitti o bollette. A farne le spese è il diritto di tutti ad avere una casa» commentano da Rc “Il dilagare degli sfratti è ormai sotto gli occhi di tutti. Anzi, gli unici a non vederlo sono i governanti e gli amministratori locali, che mettono in vendita case pubbliche e non danno contributi soddisfacenti per pagare gli affitti, applicando tagli continui alla spesa sociale. Dobbiamo mobilitarci e lottare per difendere e migliorare le nostre condizioni di vita”.

in breve

Nel mirino la vendita di case pubblicherifondazione comunista scende in piazza“politiche abitative insufficienti”

N.C.

Il Tribunale di Este

Onorificenza per un vigile atestino. Stefano Nardin, pompiere di Este di 41 anni, è stato insignito del Nastro Verde per un episodio di eroismo. Lo scorso luglio il professionista si trovava in un laghetto dedicato alla pesca sportiva della Bassa

Padovana. Dall’altra parte del lago, Nardin ha notato un ragazzo di appena 18 anni in gravi difficoltà, con un taglio sulla tempia e vittima di un attacco convulsivo. Coperto di sangue, il ragazzo aveva problemi respiratori ed era cianotico. Raggiunto il diciottenne, Nardin ha messo in campo le proprie conoscenze: dopo aver compresso il torace del gio-vane, il pompiere è riuscito a far aprire la bocca al ragazzo, evitandogli il soffocamento e garantendogli la possibilità di respirare. Un atto eroico che ha permesso di salvare la vita al ragazzo.

Consegnata l’onorificenza per il tempestivo interventoha salvato un giovane dal soffocamentopremiato stefano nardin, pompiere di este

N.C.

“Dove sono i 100 posti di lavo-ro annunciati dal sindaco per i suoi primi 100 giorni di go-

verno?”: a porre il quesito è l’onorevole leghista Paola Goisis, che ricorda la pro-messa fatta da Giancarlo Piva all’indo-mani della sua elezione. “Cento posti di lavoro erano stati promessi e a distanza di più di un anno dall’ inizio del secondo mandato alle parole non sono seguiti i fatti. Sarebbe stato opportuno soppesa-re le parole. Alla gente bisogna dire la verità, inutile fare voli pindarici solo con la mente. Ad un padre di famiglia che non riesce a trovare lavoro, con figli da mantenere, con un mutuo o un affitto sulle spalle, quanto dice un politico è sol-tanto aria fritta. I giovani non si possono illudere con false promesse”.

Piva si difende: “L’iniziativa che ave-vo anticipato in campagna elettorale era basata su fatti concreti e il dialogo per portarla a termine era ben avviato. Era prevista la ristrutturazione di una parte in dismissione della zona industriale da parte di una realtà economica molto soli-da. La crisi che si è fatta sempre più viva e la stretta degli istituti bancari ha fatto bloccare il progetto, che prevedeva un investimento decisamente importante di 8 milioni di euro”.

neWs

Il lavoro che non c’ègoisis attacca piva“e i 100 posti?”

N.C.

Visita allo stabilimento Gli investimenti a Este

Chiedono che lo Stato e l’Unione inter-vengano tutelando chi investe rispet-tando le leggi. I vertici di Komatsu

Utility Europe, il colosso internazionale produttore di macchine per costruzioni, lan-cia un messaggio forte e chiaro alla politica europea, che a metà novembre ha fatto tappa proprio negli stabili atestini della mul-tinazionale.

La Komatsu di Este è stata infatti vi-sitata dai deputati europei Sergio Berlato e Antonio Cancian. L’incontro è stato pro-mosso da Cece e Unacea nell’ambito di un programma di iniziative nazionali e europee per mettere in contatto diretto le realtà pro-duttive del settore con i rappresentanti delle istituzioni dell’Unione. Ha spiegato l’ammi-nistratore delegato Enrico Prandini: “Ab-biamo investito negli ultimi 7 anni ben 31 milioni di euro, di cui 11 milioni dal 2008, ovvero nel periodo di crisi che è tuttora in corso. A fronte di questi sforzi necessari

per mantenere competitivo il prodotto ed ottemperare a tutte le normative europee, non è corrisposto da parte delle istituzioni nazionali e dell’Unione nessun provvedi-mento per premiare chi acquista macchine e attrezzature di ultima generazione, e per contrastare il fenomeno dei mezzi non con-formi, che immessi sul mercato distorcono la concorrenza e possono esser pericolose per la sicurezza e dannose per l’ambiente”.

Lo stesso amministratore ha ricordato come Komatsu Utility Europe sia passata da-gli 821 dipendenti del 2007 ai 350 attuali, con un calo di fatturato notevole: 430 mi-lioni di euro cinque anni fa, 152 nel 2011. Ha chiuso Prandini: “La nostra proposta è d’istituire un’anagrafe delle macchine per costruzioni come strumento che permetta di contrastare l’importazione di mezzi non conformi, favorire lo svecchiamento mirato del parco macchine e monitorare il loro im-patto ambientale”. N.C.

Komatsu agli eurodeputati:tutelate chi rispetta le leggi

I parlamentari Europei in visita alla Komatsu

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Commercianti e Comune insieme per rilanciare lo shopping delle feste in città

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Locali che chiudono ed esercizi che aprono. E’ stato un valzer movimen-tato quello vissuto lo scorso mese dai

locali atestini, tra chiusure e avvii di attivi-tà. La notizia poco piacevole è certamente lo sfratto definitivo del New Borsa, storico locale di piazza Maggiore. L’ufficiale giudi-ziario, il 29 ottobre, ha eseguito lo sfratto della ditta “Il Quadrifoglio”, intestataria del contratto d’affitto del New Borsa e che da ottobre scorso non pagava l’affitto al Comu-ne di Este. “Il Quadrifoglio” aveva vinto il bando d’affitto nel 2007, ma da parecchi mesi non provvedeva al pagamento dei ca-noni di locazione dello storico immobile di piazza Maggiore.

“Finalmente possiamo pensare ad un nuovo rilancio del locale. Continuerà ad essere destinato a esercizio pubblico e non certo a magazzino come qualcuno ha malignamente insinuato in questi giorni. L’ultima gestione ha particolarmente pena-lizzato l’immagine del locale e quindi do-vremo impegnarci molto per poter definire un bando che permetta di avere maggiori garanzie per il rilancio di questo locale non trascurando la continuità della gestione”, è il chiaro messaggio del sindaco Giancarlo Piva.

Chi invece ha aperto i battenti è il Wok Sushi Este, locale di cucina cino-giapponese che ha trovato spazio tra i muri del ristoran-te 3 Archi, uno degli esercizi più “antichi” della città. La famiglia Fantin, infatti, gesti-va la struttura di via Atheste addirittura dal lontano 1968, quando il locale si chiamava

“Da Tullio”. Commentano i Fantin: “Abbia-mo deciso di terminare la nostra gestione, e lo facciamo con il sorriso e con la con-sapevolezza di aver scritto un’importante pagina di storia nella ristorazione locale”. Quello che ha preso il posto dei 3 Archi è il primo wok-sushi della Bassa Padovana. Titolare è Zhang, cinese di 28 anni vissuto da sempre a Milano. Il locale offre prezzi competitivi, numerosi sconti e pure la possi-bilità di ordinare per asporto.

E’ invece ad alzare nuovamente le serrande il bar dei giardini del castello. L’e-sercizio sarà gestito dalla società “Enoteca Sotto il Salone”, figura di riferimento della movida padovana che da un decennio gesti-sce un locale nel centro storico di Padova, il “Tira Bouchon”. La società patavina, gesti-ta da Mirco “il francese” Antelli e da Tonio Zanellato, ha vinto il bando che affidava la gestione del bar atestino che corre lungo

di Nicola Cesaro

Eseguito lo sfatto al “New Borsa” il sindaco pensa ad un rilancio, intanto apre il wok sushi

In centro storico Riapre il bar dei giardini del Castello

Commercio, è tempodi grandi manovre

L’interno del Wok Sushi aperto di recente a Este in quello che è stato il Ristorante “3 Archi”, uno dei locali più antichi

e conosciuti della città

le mura del castello marchionale e che si affaccia sulla splendida cornice dei giardini. La precedente gestione, che aveva chiama-to il locale “Pleasure Cafè”, ha disdetto il contratto nell’estate scorsa. La coppia di gestori assicura di voler portare a Este qualcosa di nuovo senza tradire le vocazioni del territorio, confermando un format che a Padova funziona e convince, in cui i vini di qualità si intrecciano a spunciotti, salumi, formaggi e professionalità.

Un nuovo bandoper la gestionedello storicolocale in piazzaMaggiore

Ai giardini lanuova gestionevuole portarequalcosa di ineditocon vini di qualità

Este offre la perla del Tiepolo al Friu-li. Nelle scorse settimane dal duo-mo di Este è infatti partita la pala

“Santa Tecla intercede per la liberazione di Este dalla pestilenza del 1630”, di-pinta del Tiepolo nel 1759. La masto-dontica opera sarà uno dei pezzi pregia-ti della mostra “Giambattista Tiepolo. Luce, forma, colore, emozione”, dal 7 dicembre aperta a Villa Manin di Passa-riano (Udine). La parrocchia del Duomo ha concesso il prestito dell’opera in cam-bio del suo restauro. Oltre ai ritocchi nei colori (operazioni riversibili), al termine della mostra si andrà a realizzare anche un nuovo telaio. L’ultima volta che la pala ha lasciato la sua sede era il 24 giugno 1971 e anche in quell’occasio-ne il dipinto fu concesso come prestito ad una mostra sul Tiepolo a Passariano di Codroipo. Nell’evento di Passariano saranno presenti dipinti sacri e profani dell’artista lagunare provenienti da tutto il mondo. In particolare, la pala atestina sarà protagonista e collocata al centro del percorso espositivo, accompagnata dal bozzetto (il cosiddetto “Modello”, 81x45 cm, anch’esso in olio su tela) attualmente custodito dal Metropolitan Museum di New York.

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Emergenza abitativa, a Montagnana la misura è colma. Le ultime settimane hanno creato non poco scompiglio nel-

la cittadina murata, alle prese con carenze di alloggi, sfratti e abusivismi. La situazione ha mobilitato anche l’opinione pubblica, chiamando in causa, oltre che i cittadini e le parte politiche, anche gli amministratori cittadini. A pesare su Montagnana e sulla situazione dell’edilizia residenziale pubblica – attualmente sono 70 le persone in lista d’attesa per avere un alloggio - è soprattutto il caso di Borgo Frassine, dove si conta la più grande concentrazione di alloggi pubblici della cittadina montagnanese.

In via Guà si trova un palazzo di proprietà dell’Ater, che conta più di venti appartamenti: almeno due sono occupati abusivamente, uno è in odore di subaffitto illecito e un altro è sfitto dal 22 dicembre. Nello stesso quartiere si trovano poi una de-cina di appartamenti ricavati in casolari in pieno degrado: dessere abbattuti da tempo e rimessi a nuovo, in realtà restano in piedi

e sono teatro di un ben noto abusivismo. Qui almeno altri cinque nuclei familiari han-no sfondato serramenti e muri per trovare dimora. Commenta il sindaco Loredana Borghesan: “Purtroppo contiamo su un numero importante ma non sufficiente di alloggi. Solo come Comune ne abbiamo 28, tutti occupati, e altrettanti ne ha l’A-ter. Esistono tuttavia situazioni spiacevoli e delicate, per le quali abbiamo chiesto anche l’aiuto del Prefetto. Anche per noi l’abusivismo è intollerabile, soprattutto se si pensa che è portato avanti esclusivamen-

te dalla comunità marocchina. In molti casi abbiamo trovato delle soluzioni, ma non troviamo collaborazione e non abbiamo gli strumenti per liberare questi spazi”.

Meno delicato il presidente padovano dell’Ater, Flavio Frasson: “La situazione di Montagnana è nota e ci preoccupa. A Pado-va, grazie alla collaborazione e alla volontà dell’amministrazione, abbiamo azzerato i casi di abusivismo. Mi chiedo come mai a Montagnana, con numeri decisamente mi-nori, non si riesca a raggiungere lo stesso risultato”.

di Nicola Cesaro

Settanta persone aspettano una sistemazionee in Borgo Frassine ci sono case occupate

Emergenza abitativa In sofferenza l’edilizia residenziale pubblica

Tra sfratti e abusivismo

A Montagnana la casa per 70 persone resta un miraggio

Per La Destra si tratta ormai di un’e-mergenza. Da affrontare seriamente convocando tutte le parti amministra-

tive e politiche del territorio. Tino David Pantano, segretario comunale del partito di destra, lancia l’allarme: “Nonostante il grande impegno nel controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, Monta-gnana negli ultimi tempi è stata teatro di episodi di criminalità che tendono a ripetersi sempre con più frequenza. Per essere precisi il fenomeno sta interessando un po’ tutta la Bassa Padovana e ne danno testimonianza gli articoli di giornale di cronaca locale gior-no dopo giorno. Negli ultimi tempi abbiamo raccolto testimonianze relative a scippi, furti in abitazioni, furti in esercizi commerciali e altri atti di microcriminalità effettuate, secondo gli interessati, presumibilmente da soggetti di nazionalità straniera”.

Pantano cita alcuni episodi di malavita strettamente collegati a Montagnana: “Mol-ti cittadini montagnanesi, soprattutto perso-ne anziane e sole, temono di poter divenire bersaglio di questi criminali, che non si fer-mano davanti a nulla e che per ottenere ciò che vogliono non esitano ad usare metodi violenti. I cittadini avvertono inoltre un cre-scente clima di paura e reclamano interventi rapidi sul territorio montagnanese, interes-sato purtroppo, dai sempre più frequenti episodi di criminalità e microcriminalità, non solo nelle zone periferiche della città, ma anche nel centro abitato”.

Da qui l’invito alla giunta di Loredana Borghesan: “Sappiamo che l’impegno

dell’amministrazione in questo senso non è mai mancato, e sappiamo che ci sono associazioni, come quella dei carabinieri in congedo, che danno il loro costante suppor-to affinché i cittadini si sentano al sicuro, ma probabilmente tutto questo non basta.

Come partito chiediamo a tutte le for-ze politiche presenti in consiglio comunale, comprese le opposizioni, che in una pros-sima assemblea si discuta di come poter affrontare questa “emergenza” che abbia-mo il dovere di non sottovalutare, e di far fronte comune per trovare una linea unitaria di intenti e dare una risposta ai cittadini in questo senso”.

LA CRIMINALITà SPAvENTA GLI ANZIANI

N.C.

Chi si dimostra veramente critica verso la poli-tica sociale del Comune è Roberta Di Salva-tore, consigliere di minoranza della Sinistra

Unita. “A Montagnana ho visto affrontare proble-mi di emergenza sociale come se ci si dovesse togliere un sassolino dalle scarpe, attraverso un sistema che sospetto non solo “manipolato”, ma anche terribilmente ingessato – denuncia la con-sigliere – Nutriamo forti dubbi sull’assegnazione di case con criteri non ben definiti, su graduatorie discutibili, su un regolamento che andrebbe rivisto in toto e adeguato alla corrente situazione econo-mica e sociale.

A Montagnana nell’ultimo anno abbiamo assistito a famiglie sfrattate, con minori, ricevere dal Comune un alloggio in albergo o in comunità preposte a caro prezzo, per poi tornare sulla strada nel silenzio di tutti e con buona pace delle coscienze “ammi-nistrative” e cittadine. E ancora, case popolari occupate abusivamente perchè lasciate vuote dai relativi assegnatari, col “beneplacito” dell’amministrazione che, per quanto informata, non è mai intervenuta”.

Sul caso di Borgo Frassine la Di Salvatore incalza: “Qui gli abitanti segnalano inutil-mente da mesi innumerevoli situazioni di illegalità e problemi legati alle case popolari. Io stessa ho presentato interrogazioni rivelatesi una mera perdita di tempo per me e per l’impiegato comunale che ha dovuto rispondere al posto del sindaco. Temo che oltre alla mancanza di volontà ci sia anche mancanza di capacità d’ intervento”.

Chiude: “Lo stato delle cose è destinato inevitabilmente a peggiorare, purtroppo, per cui si aggiungeranno disagi ai disagi e, prima o poi, gli equilibri sociali scoppieranno. La storia lo insegna: dalla disperazione nascono disordini, illegalità e guerra tra poveri. Quando ciò non sarà più civilmente gestibile, la nostra amministrazione dovrà farsi carico anche di questa responsabilità”.

il caso

La denuncia di Roberta di Salvatore, della Sinistra Unita“a borgo frassine situazioni di illegalità”

N.C.

Roberta Di Salvatore

La Destra chiede un’assemblea per discuterne

David Pantano:“Sappiamo chel’impegno delleforze dell’ordine non viene meno”

Dallo scorso 30 novembre Montagnana ha una luce in più. L’ha messa Confesercenti per illuminare il municipio. “Si tratta di un’i-niziativa simbolica – ha spiegato spiega Maurizio Francescon,

direttore di Confesercenti - illuminare un punto del Centro serve a se-gnalare agli attori locali la necessità di concentrarsi sulla realizzazione di interventi strutturali, a partire dall’illuminazione o dalla qualità dello spazio pubblico. Questo è soltanto un esempio per indicare la direzio-ne da seguire... un piccolo passo nella direzione giusta che da tempo sosteniamo per la riqualificazione del Centro Storico e del commercio di Montagnana. D’ora in poi a Montagnana vogliamo evitare che si sprechino energie e risorse per eventi estemporanei e occasionali, e vo-gliamo invece indirizzare il nostro impegno per risolvere esclusivamente i veri problemi che frenano e limitano lo sviluppo urbano e commerciale della città”.

“In un centro storico come quello di Montagnana i turisti e i vi-sitatori – ha spiegato invece Antonio Casella, Direttore di ICS – ci si si aspetterebbe di trovare un ambiente favorevole al passeggio e allo shopping. Per favorire queste attività piacevoli e gratificanti è indispensabile intervenire anche sul miglioramento dell’illuminazione dello spazio pubblico”. Un’iniziativa non semplice secondo l’architetto Alberto Fabris, soprattutto se si considera la luce come un elemento di abbellimento urbano. “L’illuminazione dei monumenti, delle architet-ture, delle strade, dei portici, delle quinte edilizie – spiega - non è cosa che si improvvisa dall’oggi al domani, specialmente nel centro storico di una città che aspira ad essere meta turistica oltre che luogo attrattivo e custode di bellezza. In questo senso è azzeccata la scelta di illuminare la facciata principale del Municipio di Montagnana, specialmente dopo il recente restauro merita di essere valorizzata. Ma, quando si parla di illuminazione, c’è anche un tema che oggi si presenta subito evidente; ridurre lo spreco energetico. Questo è il campo su cui qualsiasi sogget-

to, pubblico o privato che sia, deve misurarsi e offrire soluzioni”.Una strada che sembra essere stata presa in considerazione

dall’Amministrazione comunale. “Il Centro di Montagnana ha bisogno di azioni pratiche e concrete, che risolvano problemi e che rispondano a bisogni effettivi – spiega il sindaco, Loredana Borghesan - è per questo che da qualche mese abbiamo avviato un percorso che coinvol-ge associazioni di categoria, imprenditori commerciali e residenti in un confronto che dovrebbe portarci ad elaborare delle linee di azione per il futuro del centro di Montagnana. Va in questa direzione anche questa importante iniziativa di Confesercenti, che ci invita a porre attenzione alla necessità di dotare il nostro Centro di un sistema di illuminazione che contribuisca a migliorarne la fruibilità e che valorizzi le tante bel-lezze che contiene. Ora cominciamo ad apprezzare la bellezza della facciata del nostro Municipio, ma da domani continueremo nel percorso intrapreso per illuminare altri punti del Centro e per cominciare a pro-grammare altri interventi che lo rendano più attrattivo”

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PALAZZO SANMIChELI ILLUMINATO DA CONfERSECENTI“Si tratta di un’iniziativa simbolica, un esempio per indicare la direzione da seguire”

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Oltre trecento gli agricoltori padovani che l’ultima domenica di novembre hanno “invaso” Montagnana per ce-

lebrare la Giornata Provinciale del Ringrazia-mento, appuntamento che chiude l’annata agraria, come da tradizione, ma anche l’oc-casione per sottolineare i valori e i principi che accompagnano ogni giorno il lavoro nei campi. Il mesaggio è chiaro: l’agricoltura non vuole essere la cenerentoladell’econo-mia ma il settore trainante per superare la crisi partendo dall’essenzialità della terra.

“Non possiamo fare della terra ciò che vogliamo. – ha ricordato l’arciprete del Duomo mons. Renzo Zecchin- Dobbiamo prenderci cura del mondo che abitiamo. Per avere un raccolto più abbondante non pote-te contaminare il creato perché la terra non è destinata ad essere distrutta. Dobbiamo invece lavorare tutti per un mondo in cui ci siano meno disparità fra gli uomini. Se togliamo Dio dalla società siamo destinati al fallimento. Voi agricoltori svolgete una missione importante, preziosa ed insostitu-

ibile”. Durante la celebrazione imprenditori agricoli hanno consegnato all’altare le ce-ste con i prodotti arrivati da ogni angolo della provincia.

Anche i bambini hanno partecipato e contribuito alla riflessione sui beni del crea-to. Al termine il Consigliere Ecclesiastico di Coldiretti Padova don Galdino Canova ha benedetto i trattori e gli strumenti agricoli schierati di fronte al Duomo. Tappa finale della giornata il Villaggio della Gioventù, per la premiazione dei Soci Emeriti del Montagnanese: Lino Marcon di Montagna-na, Giovanni Camon di Urbana, Angelo Ba-schirotto di Merlara, Gelmino Balbo di Ca-stelbaldo, Ferigo Splendore di Castelbaldo, Daniele Roncolato di Masi, Natale Rinaldo di Megliadino San Vitale, Alberto Bellin di Megliadino San Fidenzio, Lugi Darù di Santa Margherita d’Adige, Aldo Argenton di Saletto, Primo Scricco di Casale di Sco-dosia e Angelo Visentin di Montagnana.

Era dedicato invece ai mutamenti cli-matici il convegno organizzato da Coldiretti

qualche giorno prima, sempre a Montaga-na, con esperti del settore. Alluvioni e sicci-tà sono le facce della stessa medaglia che vanno affrontate con interventi mirati sul territorio e sul settore primario. “Vogliamo capire dove siamo arrivati nella ricerca, nel-la tecnologia, nelle concrete applicazioni per adeguarci a ciò che da straordinario sta divenendo ordinario, - ha ricordato il diret-tore di Coldiretti Padova Walter Luchetta, che ha moderato gli interventi - consape-voli del grande impegno che ci aspetta”.

di Nicola Cesaro

Nonostante la crisi il settore primario conferma il suo ruolo,attenzione ai temi ambientali

Giornata del Ringraziamento Oltre 300 imprenditori alla celebrazione di Coldiretti Padova

“Agricoltura indispensabile”

Due immagini della giornata del ringraziamento a Montagnana

Liste d’attesa nell’Usl 17, arrivano buone notizie dopo i disagi degli anni scorsi. L’ultimo report dell’azienda

sanitaria della Bassa Padovana conferma trend positivi nell’erogazione dei servizi ai cittadini. Nessuna lista d’attesa va infatti oltre l’anno – circostanza non scontata di questi tempi - anche se esistono esami che richiedono anche i nove mesi di pa-zienza. L’aggiornamento sulle tempisti-che di attesa nell’Usl 17 è stato calato sui quattro ospedali di Monselice, Este, Montagnana e Conselve. Anche Monta-gnana ha peccato su certi fronti: è il caso dell’ecodopplergrafia cardiaca: 204 giorni ad aprile, 177 il mese successivo. Resta-no invece nella norma, nonostante il dato a tre cifre, i 167 giorni per una mammo-grafia monolaterale a Este (maggio), i 191 giorni a giugno per un’ecografia all’addome superiore a Este e i 103 ad aprile per lo stesso esame a Montagnana, che per l’ecografia all’addome completo fissava ad aprile l’esame con attese di 110 giorni. Dal report dell’azienda sani-taria emerge tuttavia che per gli esami di massima priorità (fascia A), nella quasi totalità dei casi ha garantito il rispetto del tempo previsto di 10 giorni.

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VIAGGIO IN PROVINCIAPADOVA

La scure dei tagli si abbatte anche sulla formazione professionale. Nella bassa padovana, in provincia e in generale in tutto il Veneto. Un migliaio di persone ha

manifestato nelle scorse settimane, vicino alla sede della giunta regionale, per rivendicare i 5 milioni che la Regio-ne vuole tagliare ai Centri di formazione professionale e il mancato pagamento dell’intero stipendio ai lavoratori dell’Enaip da agosto a oggi.

In città e provincia sono rimase chiuse tutte le scuole del settore, comprese quelle del Cfp Manfredini di Este e dell’istituto Pavoniani di Montagnana. In agitazione anche i centri di formazione professionale dell’Enaiip a Paodva, Piove di Sacco, Conselve.

Circa 400 docenti e operatori vari padovani, tra i quali alcuni non vedono il becco di un quattrino da tre mesi, sono andati a Venezia, a bordo delle 10 corriere organiz-zate dal sindacato o in treno, per partecipare alla manife-stazione indetta da Cgil, Cisl, Uil e Snals. I manifestanti erano in tutto 1.200. Alla fi ne del corteo la delegazione degli scioperanti è stata ricevuta a Palazzo Ferro Fini.

Tre i punti trattati: sblocco delle liquidità fi nanziarie di cassa per pagare i dipendenti senza stipendio da tre mesi, reperimento dei 5 milioni di euro che l’assessore Donaz-zan non vorrebbe più stanziare per le scuole professionali ed approvazione della nuova legge regionale del settore.

Il problema comunque non è solo padovano. In Veneto ci sono 106 Cfp con 19 mila utenti e 1.700 dipendenti. Si calcola che il 75% di chi li frequenta trovi lavoro non appena conclude il percorso formativo. In questo periodo di crisi economica poi, la formazione professionale riveste un ruolo ancor più fondamentale. Per la piccole e medie aziende venete, è diventato sempre più impegnativo assumere ragazzi fre-schi di laurea che costano mediamen-te di più e necessitano comunque di un periodo di formazione lavorativa.

Per contro, pescare dall’offerta dei cfp, è un buon sistema per essere competitivi da subito ed avere un ritorno immediato. Per questo i manifestanti armati di bandiere e fi schietti hanno distribuito la fotocopia di un’intervista rilasciata da Luca Zaia quando era ministro dell’Agricoltura e candidato per la presidenza della Regione.

Nel testo è stata sottolineata una dichiarazione dove affermava che “il Veneto senza la formazione professiona-le non sarebbe la regione che è”. In ogni caso i 5 milioni di euro in meno per il prossimo anno scolastico rischiano di mettere a durissima prova il funzionamento delle scuole professionali.

A far sentire la propria voce di dissenso e timore c’è

anche il Cfp “Sacchieri” di Montagnana, struttura gestita dalla famiglia religiosa dei Pavoniani.

“Per il prossimo anno nella nostra struttura, in virtù di queste scelte regionali, si rischia il taglio drastico di uno dei quattro corsi – hanno commentato da Montagnana - Oltre alla riduzione del personale, c’è da chiedersi che

fi ne faranno i nostri ragazzi. Ricor-diamo che, oltre alla preparazione professionale, centri come il nostro hanno una forte valenza sociale, in quanto accolgono tutti quegli studenti “esodati” che non hanno trovato una collocazione congeniale nel mondo

dell’istruzione statale. E’ forse la prima volta che si riesce ad organizzare uno

sciopero con il massimo delle adesioni e dell’unione tra i partecipanti. Non è un segnale da sottovalutare”.

In ogni caso la soluzione al problema sembra tutt’altro che vicina. Per l’assessore regionale Donazzan il danno va imputato al patto di Stabilità che impedisce di spendere. L’assessore si è anche dichiarata disponibile a manifestare contro chi difende e sostiene il patto di stabilità.

Ma i tempi burocratici e il continuo scaricare la respon-sabilità tra istituzioni rischiano di dilatare troppo i tempi di intervento.

di Emanuele Masiero

La Regione intende ridurre di 5 milioni il budgetper i centri professionali, a rischio le scuole

La protesta Docenti e operatori padovani hanno manifestato a Venezia

Centri di formazionesotto la scure dei tagli La protesta

a Veneziadegli insegnantie operatoridellaformazioneprofessionale

Era stato lesionato dal terremoto della scorsa primavera. Dopo i lavori di consolidamento realizzati dalla

Provincia riapre il castello di San Martino della Vaneza a Cervarese Santa Croce. “È per noi motivo di grande orgoglio restitui-re il castello al territorio e ai cittadini – ha detto la presidente della Provincia di Pa-dova Barbara Degani – In un momento di forte diffi coltà e incertezza, abbiamo voluto assicurare gli investimenti per con-servare e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico. Il complesso, assieme al Museo del Fiume Bacchiglione, rappre-senta infatti un elemento distintivo del territorio e un simbolo per la comunità tutta”. La riapertura del castello ha coin-ciso, con la tradizionale festa di San Mar-tino. Il sito, infatti, è intitolato allo stesso santo patrono a cui era dedicata l’antica chiesetta campestre.

Lesionato dal terremoto

riapre il museodi cervarese s. croce

E.M.

“Lo spazio di tutti può essere realizzato solo con l’aiuto di tutti”. Questo potrebbe essere lo slogan per la nuova sede del Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova di via Gradenigo 10, su un prestigioso stabile comunale da poco restaurato

e inaugurato il mese scorso. I locali assegnati, per una superfi cie di 400 mq circa, sono affi -dati al Csv per un periodo di 6 anni in comodato oneroso più gli oneri di gestione. Il Centro in questa nuova sede continuerà, ad erogare gratuitamente, grazie alle somme messe a disposizione dalle fondazioni bancarie, servizi di formazione, informazione e consulenza, a cittadini ed associazioni. E’ previsto inoltre che nei prossimi mesi il Csv emani un bando di assegnazione degli spazi alle associazioni padovane. “Con questo accordo Comune di

Padova e Csv - afferma il presidente Giorgio Ortolani - hanno voluto dare signifi cato alla necessità di mantenere innervato ed attivo il territorio mediante la presenza sempre più attiva delle associazioni. Una scelta che in questo luogo ha anche il signifi cato di rivalutare un quartiere della città che negli ultimi tempi ha subito un certo degrado, mentre oggi, con la presenza in loco di grandi associazioni quali Avis, Ceav, Beati i costruttori di Pace, Per una nuova Vita e appunto il Centro Servizio Volontariato. La speranza è che divenga un luogo positivo di impegno civile e sociale. L’identifi cazione della sede è stata soprattutto possibile grazie all’interessamento dell’assessore alla partecipazione Silvia Clai, del presidente e del vicepresidente del Coge Veneto Giovanni Guglielmi e Marina Bastianello”.

LA NUOvA CASA DEL vOLONTARIATO PADOvANO TAGLIO DEL NASTRO PER IL CSv

Il caso del Cfp“Sacchieri”diMontagnana:“saremo costrettia tagliare corsi”

20202020

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11Spazi Aperti

Un Natale all’insegna del risparmio e dell’ecologia, passando attraverso al riutilizzo dei rifi uti. E’ questa l’idea che è venuta agli operatori del pro-

getto educativo Liberambiente proposto da Padova Tre in collaborazione con la cooperativa Ecoffi cina. Il primo appuntamento è stato fi ssato a Piove di Sacco nei giorni scorsi nel quartiere Sant’Anna in occasione “dell’ecopre-sepe in scatola”. Un concorso di presepi realizzati con materiali di riutilizzo.

Per tutto il giorno, gli operatori di Liberambiente hanno aiutato bambini e genitori a realizzare parti del presepe utilizzando ogni sorta di rifi uto che comunemen-te troviamo in casa nostra. Bottiglie d’acqua, sacchetti di plastica, rotolini della carta igienica e via così. Il tutto per costruire piccoli oggetti come statuine o addirittura ornamenti, come ad esempio il manto erboso alla base del presepe. Le famiglie hanno così imparato a produrre oggetti riciclati per poterli riprodurre su larga scala anche in casa in piena autonomia.

Il secondo appuntamento invece, si è tenuto a Car-tura dove le famiglie hanno appreso come realizzare ad-dobbi natalizi e ornamenti per l’albero di Natale sempre

con l’utilizzo di materiali di scarto.”Liberambiente è un progetto di educazione am-

bientale attivo ormai da molti anni che ha avuto una crescita costante – ha spiegato Annalisa Ferrari, re-sponsabile del progetto – Lo sforzo dei nostri operatori e la buona volontà dei bambini, ci hanno permesso di pro-porre attività sempre nuove e questi laboratori ne sono un esempio. Non ci limitiamo più a dire ai bambini come differenziare correttamente i rifi uti. Ormai siamo ad una fase ancora più avanzata e stiamo spiegando come riuti-lizzare i materiali di scarto per dare vita a nuovi oggetti”.

Da quest’anno, Liberambiente signifi ca anche ener-gia. Non solo rifi uti quindi, ma anche conoscenza e cor-retto utilizzo delle energie alternative. Un esempio? Nel-le scuola dei Bacini Padova 3 e 4 aderenti al progetto, si tengono dei laboratori in cui i bambini possono mettere in funzione delle ventole con dei piccoli pannelli foto-voltaici. Oppure trasformare un limone in una batteria grazie a zinco e rame. E ancora, accendere un led o far bollire l’acqua con l’utilizzo dell’idrogeno. “Le novità che stiamo proponendo hanno già avuto un successo enorme – continuano i responsabili – La capacità di apprendi-

mento dei più piccoli è impressionante e ci permette di diffondere la cultura del rispetto totale per l’ambiente in cui viviamo. La raccolta differenziata è già una prassi consolidata per i nostri fi gli. La nuova sfi da sarà far capi-re loro anche l’importanza delle energie rinnovabili per rispettare l’ambiente”.

Per il 2013 inoltre sono in arrivo altre novità interes-santi. E come d’abitudine per il progetto Liberambiente saranno attività altamente interattive, perchè lo stile di base è di imparare con lezioni pratiche. Nasce così una rappresentazione teatrale che prende spunto del libro “La storia dell’immondizia”, un’opera in parte a fumetti, recentemente pubblicata proprio grazie all’esperienza nel campo della gestione rifi uti. Durante la rappresen-tazione teatrale, i bambini dovranno partecipare attiva-mente anche attraverso momenti ludici.

Un Natale all’insegna del riciclo - riusodagli adobbi all’albero, senza scordarel’ecopresepe preparato in una scatola

Le iniziative nel padovano Il progetto educativo Liberambiente coinvolge ragazzi e famiglie con esperienze alla portata di tutti

Albero e capanna “eco-friendly”

A fi anco un presepein scatola costruito conmateriali di riciclo, sottoalcuni dei lavori realizzati con il progetto Liberambientedella cooperativa Ecoffi cina

Marco Calaon:“Stavolta siamopronti a tornarese non avremodelle risposte”

Il gruppo di acquisto del pellet nella bassa padovana ha avuto un successo lusin-ghiero. L’iniziativa, messa in campo dallo

sportello energia gestito da Legambiente con Padova Tre, è al suo primo anno di vita. Un’idea nata sulla scia del successo dei gruppi di acquisto legati al fotovoltaico e al solare termico.

“L’esperienza è stata assolutamente positiva e siamo riusciti ad approfondire le conoscenza del territorio sotto il profi lo del consumo energetico del pellet e fornire un servizio “chiavi in mano” con prodotti di assoluta qualità – ha spiegato Federico Gianesello di Legambiente – Il pellet è un combustibile ecologico sempre più utilizza-to nelle nostre case e con questa iniziativa abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze dei cittadini della bassa. E’ mol-to interessante vedere come il fuoco, la più antica fonte di riscaldamento, torni ad avere un ruolo fondamentale nel panorama del consumo energetico sostenibile e viene sempre più promossa anche attraverso in-centivi e agevolazioni”.

L’iniziativa sarà ripetuta l’anno prossi-mo con importanti novità e miglioramenti: non si tratterà più di un gruppo d’acquisto di pellet, ma saranno inclusi altri servizi e offerte legati a questa nuova forma di ri-scaldamento. Per questa prima edizione, i cittadini di ogni Comune avevano un centro di acquisto predefi nito, scelto sulla base di determinate caratteristiche per garantire qualità e prezzo calmierato.

“L’utilizzo del pellet come forma di

riscaldamento è un fenomeno ben radica-to in provincia di Padova – ha continuato Gianesello – del resto, l’Italia è il principlae consumatore di pellet a livello europeo. La nostra produzione non è suffi ciente e spesso acquistiamo pellet da Austria e Germania. Per questo è importante non fermarsi solo sulla valutazione del prezzo di vendita, ma anche sulla qualità”. Il lavoro dello sportello energia è andato proprio in questo direzio-ne: riuscire a selezionare aziende in grado di vendere pellet di alta qualità al miglior prezzo.

“Non si tratta solo di una questione di rispetto dell’ambiente – ha concluso Giane-sello – un pellet di qualità scalda di più e produce meno cenere che si trasforma in meno ore di pulizia della stufa e meno ma-nutenzione straordinaria. Un vantaggio per l’ambiente, ma anche per il portafoglio”. Per chi volesse restare informato sugli svi-luppi del progetto può contattare lo Sportel-lo energia al numero verde 800.238.389 o visitare il sito web www.energiacomune.org/padovatre.

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14 Noi e gli altri

Il Natale è alle porte e, malgrado la crisi, a Padova non mancano acquisti e nastri colorati. Accanto alle luci che illuminano

le strade esiste però un’altra città, scono-sciuta ai più, perché umile e silenziosa: è la Padova dei poveri.

Giovani o anziani, italiani o immigrati, sono persone che non hanno famiglia, non hanno casa, non hanno un lavoro per man-tenersi o un medico che li possa curare.

Ma nonostante ci siano ancora molte persone fortunate che riescono a permet-tersi di comprare enormi quantità di regali costosi, senza minimamente badare a quanto effettivamente paghino per com-prarli, il prossimo Natale sarà all’insegna dell’austerità per la maggior parte degli italiani: due su tre spenderanno meno per le feste che si avvicinano e i budget pe-cuniari riservati ai regali natalizi saranno

tagliati del ben 34%.La crisi economica ha “desertifi cato” il

centro cittadino di Padova, che si prevede rimarrà vuoto anche nei giorni clou dei re-gali, quelli che vanno dall’ultima domenica di Avvento alla Vigilia di Natale. La nascita di Gesù bambino vedrà anche quest’anno il colore della malinconia, e in molti casi purtroppo anche della disperazione, negli occhi di molti nostri cittadini, e la gravità di una situazione economica per nessuno facile.

E’ un Natale povero, è inutile negar-lo e continuare nel solco dell’ipocrisia e dell’ostentamento di una ricchezza che pare sparita. C’è chi rischia il lavoro, chi non ce l’ha e ha poca speranza di trovar-lo, chi festeggia con i sensi di colpa di chi spreca denaro forse domani utile in altro modo. E’ un Natale triste, forse il più triste

che molti, anche i non più giovani, oggi ricordano.

Eppure c’è da chiedersi: che cos’è il Natale? Un periodo di pazze spese com-merciali e un periodo di spensieratezza e distacco dai problemi del mondo? E se invece fosse un periodo di semplicità, un periodo di rifl essione, un periodo di valori?

“Questi ultimi non hanno un prezzo e un’economia, - ci racconta don Alberto Merolini, giovane sacerdote padovano - eppure possono essere la chiave per vivere un Natale non più povero ma sobrio, non più triste ma pieno. Pieno di quel dare, di quel regalare in termini di affetto e calore che richiama a quello del vero Spirito di Natale.

L’augurio che si vuole quindi spera-re alla città tutta è di vivere felicemente questo Natale 2012, un Natale che sia di

valori e di vere speranze”.“Sappiamo molto bene che per le

famiglie sarà un Natale ancora più magro rispetto agli anni scorsi, - continua don Al-berto - a causa principalmente della crisi nazionale che ha provocato una valanga di rincari su tutti i settori, e molta povertà. Sarà comunque un Natale ricco di valori. Quelli in fondo non sono mai mancati in moltissimi padovani, per i quali la famiglia è rimasta il nodo centrale di tutta la comu-nità cristiana.

Il modo più giusto per adorare Gesù è quindi quello di spogliarmi anch’io di prete-se, di onori e obiettivi di ricchezza e pote-re. Dobbiamo iniziare a vivere il Natale per quello che è veramente: non solo la festa della nascita di Gesù Cristo, ma come un giorno dove stiamo insieme allegramente alle persone a noi care, riscoprendo i valori

della famiglia, dell’amore, dell’amicizia, della carità, e del vivere. E pensando ma-gari anche a chi è meno fortunato di noi, e di questi tempi non bisogna tanto sforzare la mente pesando a paesi come l’Africa, perchè anche vicino alle nostre belle case addobbate c’è qualcuno che soffre per mo-tivi simili alle popolazioni africane”.

Conclude il sacerdote: “Il modo più giusto per vivere il Natale è percorrere le strade dove gli uomini sono piccoli e segnati da piccolezze. Forse questa crisi economica che spegne le insegne, blocca le vendite, fa perdere posti di lavoro e pian piano impoverisce i più poveri, è una buona occasione per conoscere chi è ve-ramente Gesù e incontrarlo nella vita, in chi è diventato ancor più piccolo perché povero, in chi ha perso privilegi, sicurezze e certezze”.

“Potrà essere un periodo ricco di valoriche ci fa riscoprire la bellezza del dono gratuito”

La testimonianza di un giovane sacerdote Una lettura alternativa delle festività

Il Natale degli ultimivisto da don Alberto

Padova si prepara a vivere un Natale più sobrio, occasione per non dimenticare chi vive in condizioni disagiate e precarie

di Manuel Glauco Matetich

22 Noi e gli altri222222 Noi e gli altri

Page 27: La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

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Page 28: La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

24 Mondo scuola242424 Mondo scuola12 Mondo Scuola

Perenne è il dibattito sulla scuola, spe-cie negli ultimi due decenni che hanno visto il susseguirsi di riforme e di con-

troriforme, lasciando disorientati i docenti, gli studenti e le famiglie. La riforma propo-sta dal ministro Berlinguer, approvata dal Parlamento, è stata bloccata dal successivo Governo; la riforma Moratti è stata approva-ta e poi fermata dal Governo che è venuto dopo; sono seguiti i piccoli aggiustamenti di Fioroni e i pesanti tagli economici e riorga-nizzativi del ministro Gelmini.

Ma, a che punto siamo? Lo chiediamo al professor Dino Scantamburlo, docente padovano di italiano.

“Le lamentele di docenti e di famiglie crescono, perchè le risorse economiche messe a disposizione delle scuole dallo Stato, dalla Regione e dai Comuni calano vertiginosamente: le famiglie devono met-terci di tasca propria, se vogliono che i fi gli continuino a fruire delle attività integrative, di attività laboratoriali, di qualche servizio aggiuntivo che pareva divenuto strutturale, ma che ora l’ente pubblico non fi nanzia. I Comuni sono chiamati a pagare se viene in-serito un docente in più nelle scuole dell’in-fanzia o i docenti di appoggio e di sostegno nella scuola primaria. I bilanci delle scuole dell’infanzia, private e paritarie, sono sem-pre più in rosso. Addirittura, nelle scuole pubbliche mancherebbero soldi per l’acqui-sto di cancelleria, gessi, carta igienica(!). I presidenti delle Province hanno minacciato di non riscaldare più le aule delle Scuole superiori, perché privi di fondi per pagare il combustibile”.

Non crede prof. Scantamburlo che la stretta sulle esorbitanti spese pubbliche, ovviamente pagate dallo Stato con i soldi dei cittadini, debba riguardare anche gli sperperi nel mondo della scuola e più in generale dell’istruzione?

“Certo, in tempi di “revisione della spesa”, anche nella scuola vanno corrette storture ed eventuali sprechi. Vanno valutati seriamente, però, l’impegno e la qualità delle prestazioni di ciascun operatore (do-cente e non docente), premiando quelli va-lidi e obbligando a correggersi quelli meno disponibili, e magari prevedendo differenze salariali rapportate alle competenze e dispo-nibilità di ciascuno. Ma si deve procedere con l’idea che in un Paese moderno la scuola dev’essere l’ultimo settore nel quale tagliare o ridurre la qualità e le opportunità da procurare ai cittadini di domani. Anzi, si deve investire per essa anche in tempi di vacche magre, perché facendo così, si pon-gono le premesse concrete per la crescita e per lo sviluppo di domani. E ciò vale, in particolare, di fronte all’attuale dramma del-la disoccupazione giovanile anche in questo territorio dell’alta padovana”.

di Manuel Glauco Matetich

“In un Paese moderno la scuoladeve essere l’ultimo settorenel quale ridurre le opportunità”

L’intervista Dino Scantamburlo, docente padovano di lettere

Istruzione e formazione“investiamo sul futuro”

Dino Scantamburlo, padovano, docente di italiano

Si continua a dire che la scuola è troppo distante dalla realtà del lavoro. E’ realmente così, secondo lei?

“Parlare di scuola signifi ca parlare di educazione, di fornire saperi e competenze, ma anche di formazione al lavoro: oggi ser-ve, sia ai nostri Istituti Tecnici, sia ai Licei un rapporto costante tra apprendimenti e mer-cato del lavoro. Una rete di collaborazione permanente con le associazioni delle cate-gorie economiche artigianali, industriali e del commercio, come di quelle agricole, dei settori direzionali e dei servizi si impone, se vogliamo che il giovane diplomato e il lau-reato possano tornare a dare un senso mo-tivato e fi nalizzato al loro impegno di studio e aspirare a un lavoro che sia in qualche sintonia con il percorso scolastico effettuato. Alcune ricerche avanzate evidenziano che la scuola non appare più il luogo nel quale si apprende tutto quello che serve e per tutta la vita. Ma è bene che essa si concentri sui saperi essenziali e che deleghi il resto alle opzionalità del curriculum scolastico e alla formazione lungo tutto l’arco della vita. Essa dovrebbe pensare ad incentivare la didattica laboratoriale che non si fa soltanto nel laboratorio; a generalizzare forme di al-ternanza scuola-lavoro per tutti gli studenti, anche per quelli liceali; ad assegnare spazio adeguato alle attività di orientamento”.

La crisi economica che il nostro pae-se sta vivendo ha portato molti giovani a rivalutare l’effettiva “spendibilità” lavorativa del titolo di studio acquisito negli istituti tecnici e professionali. In queste scuole si impara un lavoro. Che ne pensa?

“Ritengo sia doveroso cambiare la no-stra foma mentis. Non possiamo più tenere la formazione professionale all’ultimo gra-dino dell’istruzione e della considerazione sociale: abbiamo bisogno ancora del settore manifatturiero, purchè sia di qualità e capa-ce di competere nei mercati internazionali. Il mercato e le aziende cercano pure tecnici preparati ed esperti, capaci di svolgere, in modo rinnovato e qualifi cato, quelle professioni di un tempo, che abbiamo ab-bandonato. Non possiamo dimenticare che in questo ambito, il nostro territorio vanta una storia di operatori artigiani e tecnici che hanno raggiunto risultati straordinari negli ultimi sessant’anni e che – se lo vogliamo - potrebbero non diventare soltanto un no-stalgico ricordo”.

Page 29: La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

C’è chi si prepara mesi prima e chi gira per l’Italia – e non solo - alla ricerca della statuina perfetta, attingendo ad

una tradizione centenaria, che a Padova, si declina in una moltitudine di mostre, concorsi e iniziative. Quella del presepe è una consuetudine natalizia per molti ormai irrinunciabile, ma per altri diventa una vera e propria forma d’arte. È proprio per man-tenere viva questa consuetudine, simbolo dell’espressione religiosa ma anche rap-presentazione della quotidianità del lavoro e del vivere familiare e di una comunità, che la Provincia di Padova promuove ogni anno “L’antica tradizione del presepe”, con-tenitore di varie iniziative dedicate. A partire dall’ormai consolidata rassegna “Presepi online”, realizzata in collaborazione con Diweb e la Diocesi di Padova, a cui posso-no partecipano parrocchie, comuni, enti ed associazioni che dovranno inviare tre foto di presepi in formato jpg, risoluzione 72 dpi, all’inidirizzo [email protected]. Le foto vengono pubblicate e votate sul sito www.

diweb.it. C’è poi il concorso “Il presepe più bello

della provincia”, giunto alla 7° edizione, in collaborazione con l’emittente Telenuovo, che prevede la messa in onda nel corso dei telegiornali delle riprese dei presepi più belli e caratteristici del territorio segnalati dal pubblico e poi votati nel sito www.tgpado-va.it.

Da non perdere poi la “Mostra di Pre-sepi e Rassegna d’arte natalizia” organiz-zata dell’Associazione culturale “Amici del Presepio” di Abano in collaborazione con l’UNSI di Abano Terme. La mostra sarà vi-sitabile dal 22 dicembre al 6 gennaio 2013 ad Abano in Via Matteotti, 3 (fronte Piazza dei Caduti - zona Municipio). Orari d’aper-tura 9.30-12.00 e 15.00-18.00 (ingresso gratuito). Ma per avere un quadro completo dei più belli e originali allestimenti della Na-tività dovuti al lavoro di artisti e artigiani del territorio, basta consultare l’opuscolo della “Strada dei presepi dell’alta padovana”, re-alizzato con rinnovato entusiasmo dal Con-

sorzio Pro Loco del Cittadellese, nato come realtà locale e arrivato, oggi, a coinvolgere ben 7 province venete.

Si tratta di un percorso che tocca chiese e oratori, piazze e borghi, per censire le mi-gliori rievocazioni della notte di Betlemme, anche con rappresentazioni a personaggi viventi.

Nel compiere questo itinerario regiona-le, si possono ammirare modelli presepiali di grande bellezza e suggestione: classici, moderni, orientali, popolari, in un trionfo di luci e un tripudio di colori; con fi gure mobili ed elementi veristici che riproducono scene di vita collocabili ai tempi di Gesù o a un passato più recente.

La tradizione trova spazio anche su internet grazie alla Diocesi,ad Abano una mostra a tema

Verso Natale Le Pro Loco del cittadellese propongono uno speciale percorso a tema

Anche il presepio fi nisce on line

Tempo di presepi, numerose le iniziative dedicate alla tradizione

Si rinnova anche quest’anno l’appun-tamento con i grandi interpreti della musica soul e gospel. Una nuova

formazione arriverà direttamente dagli Stati Uniti d’America al Centro culturale Al-tinate per il concerto di Natale del 27 e 28 dicembre l’incontro con la musica gospel-originale che ogni anno vede protagonista una formazione doc di musicisti e cantanti americani di grande fama e qualità. Negli scorsi anni si sono esibiti artisti come Earl Bynum, autore e direttore del coro Virginia Mass Choir, insignito dell’importante riconoscimento “Group of the Year” e “Best Ensemble” agli Hampton Roads e WBSK Music Awards, il gruppo degli As We Are con Cora Sister Armstrong, una delle voci più appassionanti e straordinarie della scena gospel, Wanda Trent-Phillips , “la miglior voce femminile americana dell’anno” ed il gruppo dei Purpose.

soul & gospel

L.O.

Concerti di Nataleal Centro Altinate

15Cultura provinciale

di Laura Organte

Gran Teatro Geox Concerto di Capodanno con il popolare cantante

Morandi torna sul palcoscenico a quattro anni dalla sua ultima esibi-zione live, per regalare al pubblico

padovano uno spettacolo che va oltre il concerto, una notte di Capodanno indi-menticabile. Teatro dell’evento sarà il Gran Teatro Geox, che per l’occasione offrirà agli spettatori un cenone buffet a partire dalle ore 20. Lo spettacolo inizierà alle 22.40 e a mezzanotte non mancherà il tradizionale brindisi con fantasia di dolci e vini.

Un concerto evento unico in cui l’ar-tista bolognese, accompagnato dalla sua band, metterà come sempre sul palco pri-ma di tutto il suo cuore e poi, come una magia, ogni volta unica, il suo ecceziona-le repertorio. Dopo l’apparizione in Arena a fi anco di Celentano e due edizioni di Sanremo, Morandi cercava un’occasione speciale per tornare a cantare sul palco e abbracciare, ancora una volta, il suo pubblico.

Gianni Morandi, solo per una sera, torna a essere non un monumento della musica italiana, ma il suo cuore pulsan-te. Straordinari i numeri che raccontano la carriera di un cantante, attore e con-duttore televisivo che ha attraversato la storia dello spettacolo italiano: 38 album pubblicati per 560 canzoni incise, 80 in 4

lingue diverse e 59 arrangiate e dirette da Ennio Morricone. 44 i brani fi rmati come autore. Nel suo repertorio compaiono 203 autori e compositori. Ha venduto 50 milioni di dischi, tenuto 3500 concerti in Italia e 400 live all’estero, in più di 40 nazioni.

Non sorprende dunque che, a qua-rant’anni dal primo grande successo “In ginocchio da te”, pochi minuti dopo la diffusione della notizia il telefono ini-

ziasse già a squillare, con richieste per i biglietti da tutta Italia e non solo: in Cala-bria, a Torino, nelle Marche, in Slovenia, a Roma, la passione dei fan di Gianni Mo-randi non conosce limiti.

I biglietti, che prevedono anche il buffet e il brindisi di mezzanotte, sono in vendita a partire da 92 euro online al sito www.zedlive.com e www.granteatro-geox.com e presso le prevendite abituali in tutte le città italiane.

Brindisi al nuovo annoinsieme a Gianni Morandi

Gianni Morandi torna a padova per festeggiare il Capodanno

L.O.

eventi e mostre

“LO SCHIACCIANOCI” AL GEOXUn classico assoluto del balletto - il debutto in Italia risale al 1938 – e del Natale, rivisitato in chiave moderna: in scena il 25 dicembre al Gran Teatro Geox “Lo schiaccia-noci” del Balletto di Roma, nella nuova elaborazione drammaturgica di Riccardo Reim per la coreografi a di Mario Piazza, con la partecipazione straordinaria di Andrè de la Roche nel ruolo di Schiaccianoci/Fata Confetto. Una rivisitazione che propone la riscoperta dello spirito originale del racconto di E.T.A. Hoffmann.

CARLOTTO, NOIR AL VERDINell’ambito della stagione di prosa del Teatro Verdi, in scena dall’8 al 13 gennaio lo spettacolo “Oscura immensità”, una produzione Teatro Stabile del Veneto e Accademia Perduta Romagna Teatri. La pièce è tratta dal romanzo “L’Oscura immensità della morte” di Massimo Carlotto, che ha curato la versione del noir ed è interpretata da Giulio Scarpati, attore molto amato dal grande pubblico, e Claudio Casadio, per la regia di Alessandro Gassmann. Per maggiori informazioni e dettagli sullo spettacolo e sulla prenotazione consultate il sito internet del Teatro Stabile del Veneto.

PENSIERI PREZIOSI A S. ROCCOGiunta oramai all’ottava edizione, Pensieri Prezio-si la rassegna dedicata alla gioielleria contempo-ranea, quest’anno presenta 6 artisti provenienti dalla lontana Estonia appartenenti tutti all’Ac-cademia d’Arte di Tallinn, in mostra all’Oratorio San Rocco fi no al 27 gennaio.Le opere esposte ci permettono di indagare e inoltrarci in gioielli la cui materia plasmata e lavorata dagli artisti, in un binomio ancestrale tra spazio e tempo, dà voce al trascorrere inesorabile e infi nito del tempo, alla natura e a storie dimenticate e lontane.

a cura di Laura Organte

25252525Cultura provinciale

Page 30: La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

di Walter Lotto

16

LO SPORT in PRIMO PIANO

Festosa conviviale in seno alla Cartura Nalin, al ristorante Distillerie clan-desti-ne a Cagnola di Cartura, a sigillo della

56ma stagione agonistica consecutiva che passa agli archivi segnalando giovani di inte-ressanti prospettive future. Il plurivittorioso di stagione è Giovanni Sergiano, atleta di Due Carrare già campione italiano ciclocross tra i piccoli amatori dell’Udace, che nella categoria G6 si è imposto 10 volte, 2 le vittorie per il G1 Nicolò Berto mentre tra le femminucce ha brillato Sara Tognon (G3) con 5 successi.

“Per la prossima stagione- ha detto il diesse Massimo Berto- ci aspettiamo l’esplosione di Riccardo Sabbion, talentino di Conselve, mai vincente ma tante volte protagonista e piazzato in questa annata”.Positivo anche il percorso degli esordienti, guidati dall’ammiraglia da Michele Zangiro-lami, la palma del migliore spetta di diritto al secondo anno Emanuele Barison, che a S. Martino di Lupari, con uno sprint regale

ha battuto tutti laureandosi campione pro-vinciale. Tra i primi anni si conferma sprin-ter di razza Ivan Berto, 2 le sue vittorie e tantissimi altri piazzamenti di spessore. E’ mancata la vittoria nella categoria allievi ma non per questo la stagione deve considerarsi negativa come sottolinea il tecnico Tarcisio Stefani: “abbiamo ottenuto 17 piazzamen-ti nei primi dieci e alcuni in corse dure e importanti, chi capisce di ciclismo saprà valutare l’importanza di questo risultato”.

La serata, popolata da almeno 200 in-

vitati, è stata anche l’occasione per il saluto augurale per i tre allievi che terminata la tra-fi la nelle giovanili biancorosse esordiranno la prossima stagione tra gli juniores: Alessio Magarotto, passista scalatore di Due Carrare difenderà i colori della Sandrigo sport An-gelo gomme, diretta tra gli altri dal tecnico monselicense Emanuele Biondi, mentre Claudio Mazzucco scalatore di Conselve e il passista Domenico Scantamburlo si sono accasati all’Andreotti Tecnoplat agli ordini dell’allenatore padovano Omar Benetton.

Festa per i neo campionicalcio

Avvicendamento in pan-china in casa biancover-de dopo le dimissione di

mister Bonifacci. Al suo posto il club ha ingaggiato Rodighie-ro, dopo un summit a cui han-no partecipato il presidente Adriano Bollettin con i suoi più stretti collaboratori: il direttore generale Renzo Scolaro e il diesse Dario Salvan.

Il Conselve dopo le ultime sconfi tte è precipitato al pe-nultimo posto nel girone C di promozione. “Dopo le ultime prestazioni negative Bonifacci ci ha comunicato la sua inten-zione di lasciare- spiega Dario Salvan- già quindici giorni fa aveva dato le dimissioni ma in quella occasione le avevamo respinte, ora visto il protrarsi del momento negativo le abbiamo accettate”.

Poi sul neo mister Rodighiero: “ha il vantaggio di aver già lavorato con noi in passato - sottolinea Salvan - quindi conosce l’ambiente, l’ho visto molto entusiasta della chance a disposizione e gode di tutta la nostra fi ducia”. La società non lascerà nulla di intentato per tentare di risalire la china e si sta già attivando per rinforzare la rosa nella prossima sessione di mercato a dicembre, nel mirino l’acquisizione di una punta.

il conselve volta paginae scommette su rodighiero

W.l.

Il comunale di via Favaro, a Pozzonovo, è stato teatro della presentazione uffi ciale delle squadre che compongono il settore

giovanile della locale società che attualmen-te milita in eccellenza.

Anche quest’anno, in un ottica di colla-borazione, le compagini sino alla categoria allievi saranno gestite dalla Polisportiva Tribano, società regolarmente riconosciuta come scuola calcio Figc, che conta attual-mente 120 iscritti dai quali, alla fi ne della fi liera si conta di selezionare gli atleti per il campionato juniores e successivamente per la prima squadra.

Ecco nel dettaglio squadre dirigenti e

tecnici del gemellaggio: Polisportiva Tribano. Presidente Loris Temporin; vice Vel Innocen-te.

Le squadre. Piccoli amici all. Luca Fava-ro e Maurizio Calore; pulcini all. Mattia Rasi e Enrico Pegoraro; esordienti all. Michele Belluco; giovanissimi all. Mattia Cuccato; allievi all. Fabrizio Leonetti e Luca Favaro; preparatore portieri Michele Bellico; attività motorie di base Leonello Candeo; respon-sabile settore giovanile Maurizio Calore. Polisportiva Pozzonovo. Juniores: allena-tori Costantino Favaro e Fabio Battistella. Responsabile generale della collaborazione Nicola Gugliucci.

bASSA PADOvANA. La Polisportiva si occupa della preparazionesodalizio sportivo tribano - pozzonovouna collaborazione che porta bene

Walter Lotto

Ciclismo La Cartura Nalin celebra le vittorie dei migliori atleti

Il presidente Ariano Bollettin

Il giovane Emanuele Barison, laureato campione provinciale

Gli atleti della polisportiva Tribano gemellata con Pozzonovo

Bagno romano nel “ Mio Schaffelbad”

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Lasciatevi trasportare ai tempi degli antichi romani, pro-vando i tipici rituali termali dell’epoca romana - natural-mente à la Loipersdorf! Vi invitiamo per sperimentare un’esperienza di benessere unica nel nuovo bagno romano completamente ridisegnato. Fate richiesta per avere l’entrata al “ mio Schaffelbad” inclusa nel vostro biglietto di entrata giornaliero alle Terme da vivere. “ La bella vita te la danno solo le Terme, il vino e l’amo-re!” - questo lo sapevano bene gli antichi romani. La cultura termale assieme ai suoi tipici rituali, ha avuto un’estrema importanza in epoca romana, ed e’ per questo motivo che abbiamo rinnovato l’area romana del “mio Schaffelbad” per riproporla con i rituali del tempo. Una nuova area lounge per riposare e ricaricarsi presso il “Pozzo dell’Energia”. Una zona relax, che attraverso infrarossi e luci particolari crea un’ atmosfera totalmente rilassante. Lettini separati da tende, un Frigidarium per rinfrescarsi, un Tepidarium fatto con argilla della regione, luci e suoni regolati con il bioritmo garan-tiscono un’esperienza unica. Un Laconium , un bagno di vapore salino, e tre Caldarium completano l’offerta dell’area romana.

PANORAMICA NEL DETTAGLIO:TEPIDARIUM - per chi desidera protezione.Lasciatevi andare sui lettini di marmo massiccio - qui e’ facile dimenticarsi della routine quotidiana. Il tiepido calore sulla pelle lascia fluire liberamente i pensieri. Temperatura interna: 40 C, aria calda e secca con effetto radiante. Effetto: rafforza delicata-mente il sistema immunitario e migliora la circolazione Applica-zione: il Tepidarium e’ la prima tappa nell´antico rituale romano.

CALDARIUM - Libera il respiroIn questo bagno il calore aumenta delicatamente . Una piace-vole nebbia avvolge il corpo e apre le porte all’anima. Gli effetti salutari dei vapori salini ( Caldarium Salis) e gli olii essenziali li-berano il petto e aiutano a respirare profondamente. Accarezzati da dolci suoni che vibrano nell’aria, si puo’ assaporare il piacere del relax piu’ profondo. “ Dum Spiro, spero!” - Finche’ respiro, spero!

LACONIUM - dolce relaxUn piacevole calore vi circonda; i pori del corpo si aprono e anche l’anima sembra piu’ leggera. Lasciatevi abbracciare da avvolgenti musiche e profumi sensuali . Temperatura interna: 55 C, umidita’ 60% Effetto: stimola la circolazione, dopo circa 15-20 minuti ini-ziano a liberarsi gli accumuli di tossine, mobilita le difese dell’or-ganismo, riduce lo stress, rinforza il cuore e il sistema circolatorio.

FRIGIDARIUM - frizzante refrigerioFatevi coraggio e sperimentate queste docce spumeggianti.La doccia ghiacciata, il ghiaccio tritato o il pediluvio freddo di doneranno un rinfrescante ristoro. Giocate con gli effetti pioggia e nebbia della doccia emozionale. Dopo un lungo soggiorno nei bagni caldi, il vostro corpo ha bisogno di rivitalizzarsi. Qui si mobilitano le energie.

LETTINI A INFRAROSSI - sul lato soleggiato della vitaI nostri lettini a infrarossi vi offrono sempre un posto al sole. Riposo e relax abbracciati da un piacevole calore che penetra sotto la pelle. Accarezzati dai raggi delicati del sole primaverile che dona vitalita’ e nuova energia.

ATRIOLUM - Dar spazio all’anima“Le terme, il vino e l’amore rendono bella la vita” - dicevano gli antichi romani. Nei nostri bagni romani troverete spazi per coccolare l’anima e ritrovare la sintonia con voi stessi. L’amore e il vino troveranno il loro spazio. “ Ars vivendi” cosi’ la chia-mavano i romani, l’arte di vivere. E cosi’ anche noi vogliamo stimolarvi a godere della vita in tutti i sensi. Certi che gli antichi avevano una grande consapevolezza sull’arte di vivere, anche noi cercheremo di trasmettervi questo slancio vitale.

APODYTERIUM - Spogliarsi, liberarsi da tuttoLiberatevi dei vestiti; lasciteli negli spogliatoi e buttatevi alle spal-le la vita quotidiana. Prendetevi una pausa in pura liberta’.

AVVENTO IN STIRIAI bagni romani non sonol’unico posto dove potrete godervi le feste natalizie. Vin brule’ e biscottini durante il mercatino dell’ Avvento, immergono le terme Loipersdorf in un’atmosfera magi-camente natalizia. Durante i fine settimana di Avvento, tro-verete il mercatino di Natale direttamente sulla piazzetta di entrata a partire delle ore 18.00. Oltre alle specialita’ culinarie, il mercatino offre artigianato regionale e oggetti artistici.• Inoltre ci si puo’ avventurare in una giornata di shopping nata-lizio nella citta’ di Graz, tra i numerosi grandi e piccoli mercatini , l’offerta e’ vastissima e accontenta adulti e piccini.• Che sia il presepe di ghiaccio o il Grazer Winterwelt (pista di pattinaggio su ghiaccio a Graz ) con il suo vastissimo programma di avvento per i bambini - l’ospitalita’ stiriana non viene mai meno.• Un punto davvero speciale - Capodanno alle Terme Loiper-sdorf Il calore accogliente del bagno termale, le colline inne-vate - non e’ questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno? Gustatevi le specialita’ della cucina regionale e godetevi i tradizionali fuochi d’artificio a mezzanotte.

VIAGGIO SENSORIALE ATTRAVERSO LA REGIONEImpacco Stirasul su lettino ad acqua, seguito da massaggio classico - il rilassamento profondo che fa decelerare!Durata Impacco Steirasul: ca. 30 Minuti - Durata massaggio intero: ca. 50 Minuti Prezzo pacchetto: € 99,00Durata Impacco Steirasul: ca. 30 Minuti Durata massaggio schiena: ca. 30 Minuti. Prezzo pacchetto: € 79,00

VITALITA’ PER CORPO E ANIMAMassaggio con le spazzole o massaggio con guanto di seta - per sentire il brivido dell’energia che fluisce!Durata: Trattamento con il partner 30 Minuti Prezzo: € 116,00Durata: Trattamento singolo 30 Minuti Prezzo: € 58,00Trattamento singolo 50 Minuti Prezzo: € 78,00

TERZETTO DI ESPERIENZEBENESSERE A LA LOIPERSDORFUna trilogia composta da Steirasul - impacco alla schiena, rifles-sologia plantare e massaggio tradizionale. Fate un respiro pro-fondo, chiudete gli occhi e semplicemente godetevi il momento!Durata: Esperienza Benessere ca. 55 Minuti Prezzo: € 80,00 (Steirasul-impacco alla schiena , riflessologia plantare e massaggio alla schiena) Esperienza Benessere ca. 75 Minuti Prezzo: € 98,00 (Steirasul-impacco alla schiena , riflessologia plantare e Massaggio completo)

MASSAGGIO JUNIORUn’esperienza di suoni, profumi e massaggio - trovate un sano equilibrio tra attivita’ e relax!Tempo di trattamento: Bambini 5-7 anni -15 Min. Prezzo: € 18,50Bambini sopra i 7 anni – 30 Min Prezzo: € 37,00

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novità

messaggio pubbliredazionale

Page 31: La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

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di Walter Lotto

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LO SPORT in PRIMO PIANO

Festosa conviviale in seno alla Cartura Nalin, al ristorante Distillerie clan-desti-ne a Cagnola di Cartura, a sigillo della

56ma stagione agonistica consecutiva che passa agli archivi segnalando giovani di inte-ressanti prospettive future. Il plurivittorioso di stagione è Giovanni Sergiano, atleta di Due Carrare già campione italiano ciclocross tra i piccoli amatori dell’Udace, che nella categoria G6 si è imposto 10 volte, 2 le vittorie per il G1 Nicolò Berto mentre tra le femminucce ha brillato Sara Tognon (G3) con 5 successi.

“Per la prossima stagione- ha detto il diesse Massimo Berto- ci aspettiamo l’esplosione di Riccardo Sabbion, talentino di Conselve, mai vincente ma tante volte protagonista e piazzato in questa annata”.Positivo anche il percorso degli esordienti, guidati dall’ammiraglia da Michele Zangiro-lami, la palma del migliore spetta di diritto al secondo anno Emanuele Barison, che a S. Martino di Lupari, con uno sprint regale

ha battuto tutti laureandosi campione pro-vinciale. Tra i primi anni si conferma sprin-ter di razza Ivan Berto, 2 le sue vittorie e tantissimi altri piazzamenti di spessore. E’ mancata la vittoria nella categoria allievi ma non per questo la stagione deve considerarsi negativa come sottolinea il tecnico Tarcisio Stefani: “abbiamo ottenuto 17 piazzamen-ti nei primi dieci e alcuni in corse dure e importanti, chi capisce di ciclismo saprà valutare l’importanza di questo risultato”.

La serata, popolata da almeno 200 in-

vitati, è stata anche l’occasione per il saluto augurale per i tre allievi che terminata la tra-fi la nelle giovanili biancorosse esordiranno la prossima stagione tra gli juniores: Alessio Magarotto, passista scalatore di Due Carrare difenderà i colori della Sandrigo sport An-gelo gomme, diretta tra gli altri dal tecnico monselicense Emanuele Biondi, mentre Claudio Mazzucco scalatore di Conselve e il passista Domenico Scantamburlo si sono accasati all’Andreotti Tecnoplat agli ordini dell’allenatore padovano Omar Benetton.

Festa per i neo campionicalcio

Avvicendamento in pan-china in casa biancover-de dopo le dimissione di

mister Bonifacci. Al suo posto il club ha ingaggiato Rodighie-ro, dopo un summit a cui han-no partecipato il presidente Adriano Bollettin con i suoi più stretti collaboratori: il direttore generale Renzo Scolaro e il diesse Dario Salvan.

Il Conselve dopo le ultime sconfi tte è precipitato al pe-nultimo posto nel girone C di promozione. “Dopo le ultime prestazioni negative Bonifacci ci ha comunicato la sua inten-zione di lasciare- spiega Dario Salvan- già quindici giorni fa aveva dato le dimissioni ma in quella occasione le avevamo respinte, ora visto il protrarsi del momento negativo le abbiamo accettate”.

Poi sul neo mister Rodighiero: “ha il vantaggio di aver già lavorato con noi in passato - sottolinea Salvan - quindi conosce l’ambiente, l’ho visto molto entusiasta della chance a disposizione e gode di tutta la nostra fi ducia”. La società non lascerà nulla di intentato per tentare di risalire la china e si sta già attivando per rinforzare la rosa nella prossima sessione di mercato a dicembre, nel mirino l’acquisizione di una punta.

il conselve volta paginae scommette su rodighiero

W.l.

Il comunale di via Favaro, a Pozzonovo, è stato teatro della presentazione uffi ciale delle squadre che compongono il settore

giovanile della locale società che attualmen-te milita in eccellenza.

Anche quest’anno, in un ottica di colla-borazione, le compagini sino alla categoria allievi saranno gestite dalla Polisportiva Tribano, società regolarmente riconosciuta come scuola calcio Figc, che conta attual-mente 120 iscritti dai quali, alla fi ne della fi liera si conta di selezionare gli atleti per il campionato juniores e successivamente per la prima squadra.

Ecco nel dettaglio squadre dirigenti e

tecnici del gemellaggio: Polisportiva Tribano. Presidente Loris Temporin; vice Vel Innocen-te.

Le squadre. Piccoli amici all. Luca Fava-ro e Maurizio Calore; pulcini all. Mattia Rasi e Enrico Pegoraro; esordienti all. Michele Belluco; giovanissimi all. Mattia Cuccato; allievi all. Fabrizio Leonetti e Luca Favaro; preparatore portieri Michele Bellico; attività motorie di base Leonello Candeo; respon-sabile settore giovanile Maurizio Calore. Polisportiva Pozzonovo. Juniores: allena-tori Costantino Favaro e Fabio Battistella. Responsabile generale della collaborazione Nicola Gugliucci.

bASSA PADOvANA. La Polisportiva si occupa della preparazionesodalizio sportivo tribano - pozzonovouna collaborazione che porta bene

Walter Lotto

Ciclismo La Cartura Nalin celebra le vittorie dei migliori atleti

Il presidente Ariano Bollettin

Il giovane Emanuele Barison, laureato campione provinciale

Gli atleti della polisportiva Tribano gemellata con Pozzonovo

17Sport

L’intervista La campionessa padovana Elisa Camporese racconta la sua avventura

Elisa Camporese, campionessa padovana di calcio, ex Gordige, ex Bardolino, ex Verona Foroni, ex Torres, che milita nel Tavagnacco di Udine, numero

10 della Nazionale, ci parla del suo presente e del suo futuro. Neolauerata in lingue, 28 anni, Elisa Camporese e’ una campionessa, e su questo nessun dubbio. Ma lo sport che pratica, il calcio femminile, che le ha dato mol-tissime soddisfazioni, non le ha ancora dato la visibilita’ che merita.

Ci parli della tua laurea e del contenuto della tesi?

“Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere ad Udine con una tesi in lingua inglese intitolata “Thin-king Green!”, sostenibilità ed ecoturismo. Ho affrontato il tema della sostenibilità dello sviluppo, concentrandomi sulla parte di sostenibilita’ ambientale e riportando poi quest’ultima nell’ambito turistico. Il futuro deve obbliga-toriamente trovare un modo per cui economia, ambiente e società si equilibrino a favore del benessere globale”.

Ora che farai, oltre che a giocare a calcio: sai già la tua prossima occupazione?

“Il mio futuro, guardando al calcio e soprattutto alla nazionale, comporta i prossimi Europei a luglio 2013 in Svezia e poi, almeno fi no a 30 anni, vorrei tentare di

qualifi carmi ai Mondiali, unico torneo a cui non abbia partecipato. Quindi cercar lavoro è impossibile. Andrò a breve ad informarmi per una laurea specialistica che mi ha colpito per le materie proposte”.

Con il Tavagnacco siete sempre secondi, ma pri-mi? Cosa vi manca per superare il Torres?

“In questo momento la classifi ca dice che siam primi, poiche’ la Torres ha due gare da recuperare! A parte gli scherzi, siamo secondi e sappiamo che siamo migliorati, sorprendendo tutti i pronostici dell’estate,che volevano un Tavagnacco indebolito. Mi fa un enorme piacere alle-narmi ogni sera con le mie compagne di squadra, perche’ c’e’ un gruppo davvero unico. Nonostante gli infortuni stiamo proseguendo a furia di vittorie e gol (miglior at-tacco del campionato); e questo e’ motivo di orgoglio da parte di tutte noi, dello staff e della società”.

In Nazionale che prospettive ci sono per i prossi-mi campionati del 2013 in Svezia?

“La prospettiva è di giocare a testa alta contro tutti. Sono usciti i gironi pochi giorni fa e non e’ andata benissi-mo. Giochiamo contro le tre squadre “di casa” Danimar-ca, Finlandia, Svezia. La nazionale di calcio italiana, per storia, maschile o femminile, ha dimostrato che può vin-cere contro chiunque perche’ siamo capaci di prestazioni

“di cuore” oltre che di mero calcio. Puntiamo a quello: se il cuore di tutte sara’ in campo a lottare con le gambe (ne sono convinta), saremo sempre in 22 contro 11!”.

Dodici anni di serie A e dodici anni di Nazionale, quali i ricordi piu’ belli?

“Il ricordo piu’ bello son le due “prime volte”: al pri-mo anno di Serie A, Anna Mega mi schiera titolare nella fi nale di Supercoppa Italiana. Vincemmo 3 a 2 contro la Torres ai supplementari ed io ero ancora in campo! In Na-zionale, l’esordio mi dà ancora i brividi: 30/10/2001 Stadio Franchi di Siena. Italia contro Russia: 0 a 3. Giocai 25 minuti poi per due interventi violenti sono stata sosti-tuita. Ho imparato subito cosa vuol dire giocare a livello internazionale!”.

Come vedi il calcio femminile a Padova dove sei nata e cresciuta?

“Ho tante amiche che giocano a Padova. L’unico mio rammarico è di non poter vedere nessuna squadra della mia città nel massimo campionato. Io amo Padova e se ci fosse una squadra in serie A, ci andrei a giocare subito!”.

Ti ci vedi a 35/40 anni ad allenare una squadra di calcio femminile? Magari il Gordige?

“Allenare sarà sicuramente il mio prossimo step, per-ché mi viene naturale insegnare calcio, cercare di essere

precisa e perfezionista in ogni situazione di campo. In poche parole sono una rompi scatole! Tuttavia lo faccio per il bene di tutte; se non mi interessasse, giocherei badando solo alla mia prestazione. Il Gordige ha già il contratto pronto,lo so! Datemi tempo e arrivo”.

Ma Antonio Cabrini, tuo ct nella Nazionale, che va spesso in televisione, non potrebbe portare qual-cuna con se’ li’ in Rai e diffondere ancor piu’ questo sport?

“Il Ct ha già fatto molto, a livello mediatico. Servizi su settimanali importanti, saluti in diretta dal ritiro, cose da tv. Per noi giocatrici, cose mai viste prima. Col tempo e con l’avvicinarsi dell’Europeo, secondo me, approfi tterà ancora di più per far parlar di noi”.

Hai anche un tuo blog, cosa ci scrivi? “Il mio blog è nato per gioco. Una mia amica grafi ca

mi ha convinta nello scrivere su una piattaforma multime-diale ed eccomi qui, in rete su: lasport.wordpress.com. Mi piace scrivere e mi intendo, se posso permettermi, di calcio o comunque di sport in generale. So cosa vuol dire mentalmente e fi sicamente preparare una prestazione, conosco i ritmi e la tensione e la costanza che occorrono ad alti livelli. Ed infi ne sono una donna. Non so dove mi porterà, ma per ora ne vado fi era”.

di Graziano Edi Corazza

Neodottoressa in lingue e numero 10 della Nazionalenel futuro si vede allenatrice sulla panchina del Gordige

“Dopo la tesi sogno i Mondiali”Elisa Camporese con la tesi di laurea

trovi mezza di sport in più se non c’è spazio la sostituisci in tutte le altre edizioni con la mezza della pagina a fi anco, escluso il conselvano però

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANOL’intervista La campionessa padovana Elisa Camporese racconta la sua avventura

Elisa Camporese, campionessa padovana di calcio, ex Gordige, ex Bardolino, ex Verona Foroni, ex Torres, che milita nel Tavagnacco di Udine, numero 10 della Nazio-

nale, ci parla del suo presente e del suo futuro. Neolauerata in lingue, 28 anni, Elisa Camporese e’ una campionessa, e su questo nessun dubbio. Ma lo sport che pratica, il calcio femminile, che le ha dato moltissime soddisfazioni, non le ha ancora dato la visibilita’ che merita.

Ci parli della tua laurea e del contenuto della tesi? “Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere

ad Udine con una tesi in lingua inglese intitolata “Thinking Green!”, sostenibilità ed ecoturismo. Ho affrontato il tema della sostenibilità dello sviluppo, concentrandomi sulla parte di sostenibilita’ ambientale e riportando poi quest’ultima nell’ambito turistico. Il futuro deve obbligatoriamente trovare un modo per cui economia, ambiente e società si equilibrino a favore del benessere globale”.

Ora che farai, oltre che a giocare a calcio: sai già la tua prossima occupazione?

“Il mio futuro, guardando al calcio e soprattutto alla na-zionale, comporta i prossimi Europei a luglio 2013 in Svezia e poi, almeno fi no a 30 anni, vorrei tentare di qualifi carmi ai Mondiali, unico torneo a cui non abbia partecipato. Quindi

cercar lavoro è impossibile. Andrò a breve ad informarmi per una laurea specialistica che mi ha colpito per le materie proposte”.

Con il Tavagnacco siete sempre secondi, ma primi? Cosa vi manca per superare il Torres?

“In questo momento la classifi ca dice che siam primi, poiche’ la Torres ha due gare da recuperare! A parte gli scherzi, siamo secondi e sappiamo che siamo migliorati, sorprendendo tutti i pronostici dell’estate,che volevano un Ta-vagnacco indebolito. Mi fa un enorme piacere allenarmi ogni sera con le mie compagne di squadra, perche’ c’e’ un gruppo davvero unico. Nonostante gli infortuni stiamo proseguendo a furia di vittorie e gol (miglior attacco del campionato); e questo e’ motivo di orgoglio da parte di tutte noi, dello staff e della società”.

In Nazionale che prospettive ci sono per i prossimi campionati del 2013 in Svezia?

“La prospettiva è di giocare a testa alta contro tutti. Sono usciti i gironi pochi giorni fa e non e’ andata benissimo. Gio-chiamo contro le tre squadre “di casa” Danimarca, Finlandia, Svezia. La nazionale di calcio italiana, per storia, maschile o femminile, ha dimostrato che può vincere contro chiunque perche’ siamo capaci di prestazioni “di cuore” oltre che di

mero calcio. Puntiamo a quello: se il cuore di tutte sara’ in campo a lottare con le gambe (ne sono convinta), saremo sempre in 22 contro 11!”.

Dodici anni di serie A e dodici anni di Nazionale, quali i ricordi piu’ belli?

“Il ricordo piu’ bello son le due “prime volte”: al primo anno di Serie A, Anna Mega mi schiera titolare nella fi nale di Supercoppa Italiana. Vincemmo 3 a 2 contro la Torres ai supplementari ed io ero ancora in campo! In Nazionale, l’e-sordio mi dà ancora i brividi: 30/10/2001 Stadio Franchi di Siena. Italia contro Russia: 0 a 3. Giocai 25 minuti poi per due interventi violenti sono stata sostituita. Ho imparato subito cosa vuol dire giocare a livello internazionale!”.

Come vedi il calcio femminile a Padova dove sei nata e cresciuta?

“Ho tante amiche che giocano a Padova. L’unico mio rammarico è di non poter vedere nessuna squadra della mia città nel massimo campionato. Io amo Padova e se ci fosse una squadra in serie A, ci andrei a giocare subito!”.

Ti ci vedi a 35/40 anni ad allenare una squadra di calcio femminile? Magari il Gordige?

“Allenare sarà sicuramente il mio prossimo step, perché mi viene naturale insegnare calcio, cercare di essere precisa

e perfezionista in ogni situazione di campo. In poche parole sono una rompi scatole! Tuttavia lo faccio per il bene di tutte; se non mi interessasse, giocherei badando solo alla mia pre-stazione. Il Gordige ha già il contratto pronto,lo so! Datemi tempo e arrivo”.

Ma Antonio Cabrini, tuo ct nella Nazionale, che va spesso in televisione, non potrebbe portare qualcuna con se’ li’ in Rai e diffondere ancor piu’ questo sport?

“Il Ct ha già fatto molto, a livello mediatico. Servizi su settimanali importanti, saluti in diretta dal ritiro, cose da tv. Per noi giocatrici, cose mai viste prima. Col tempo e con l’av-vicinarsi dell’Europeo, secondo me, approfi tterà ancora di più per far parlar di noi”.

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“Dopo la tesi sogno i Mondiali” Elisa Camporese con la tesi di laurea

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Inizio novembre, metà novembre, fi ne novembre... Cos’accadrà a dicembre non può prevederlo nessuno ma sicuramente

le temperature ancora alte non fanno spe-rare nel meglio.

Eppure tutti ricordano benissimo lo sce-nario disastroso del 2010 e vien da chieder-si come mai oggi siamo ancora al punto di partenza o quasi. Il presidente dei consorzi veneti, Giuseppe Romano, assicura che “Se le precipitazioni dell’11 novembre scorso, durate 8 ore, fossero continuate per altre 24 ore ci saremmo trovati davanti la stessa situazione di due anni fa con relativi danni ingenti”.

Non si tratta più di eventi straordina-ri: ciò che accade è semplicemente frutto della cementifi cazione selvaggia e mal gover-nata che ha generato un fragile equilibrio idraulico che oggi sta cedendo.

Dal 2010 ad oggi si è tamponato, messo delle pezze qua e là, e forse in soli due anni non era possibile fare molto altro specie con le risorse a disposizione.

Dopo l’ennesimo pericolo esondazione sono molte le voci che si alzano per chie-dere interventi strutturali. Il vicecapogruppo

del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, è tra i primi a chiedere “subito un Piano plu-riennale di opere per la salvaguardia idro-geologica, con relative previsioni sia delle risorse da esigere dallo Stato, sia degli in-vestimenti di parte regionale”. “Dalle città come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo – alle prese con l’acqua alta straordinaria, fi no a Vicenza e Padova, che devono fare i conti con la minaccia della tracimazione dei fi umi, passando per le campagne venete, il Veneto è un territorio in emergenza. Occor-re che Zaia metta in campo una strategia a lungo termine con ingenti risorse econo-miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è

pura demagogia, è tuttavia doveroso e ragionevole - conclude Tiozzo - mettere fi n da subito le basi per un percorso a tappe che con certezza permetta

di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha assoluta necessità”.

E in merito al pericolo alluvioni anche l’Europa ha fatto sentire la sua voce richia-mando il Governo affi nché sia migliorato il recepimento della direttiva in materia di prevenzione delle alluvioni.

“I nostri territori – ha ribadito il Go-vernatore Luca Zaia – sono sempre più a

rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica ab-biamo pronti progetti signifi cativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realiz-zare è limitato e parziale”.

“Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”.

E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Pre-fetto di Verona Perla Stancari, ha fi nanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno.

Hanno oggi, infatti, superato il va-glio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di fi nanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Meglia-dino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i

di Germana Urbani

E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regionePotremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere

Tiozzo: “Subito un Piano pluriennale di opere per la salvaguardia idrogeologica”

Dopo due anni via libera a fi nanziamenti importanti

comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Ca-salserugo. I costi di realizzazione ammon-tano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 fi nanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 fi nanziati con risorse commissariali.

Tanti sforzi congiunti ma che diffi cil-mente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e ce-mentifi cato senza tener conto di autorevoli

pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifi ca la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edifi cate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.

Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo

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Page 33: La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

9Il Veneto in primo piano

Basterebbe un solo dato per dire stop alla cementifi cazione: secondo le ul-time stime di Legambiente sulla testa

di ogni italiano gravano 415 metri quadri di costruzioni. Un numero esorbitante. Il consumo del suolo sta diventando sempre più pesante nel bilancio economico e sociale del nostro Paese e in testa alla graduatoria delle regioni maglia nera c’è la Lombardia con 14% di superfi ci artifi ciali sul totale, seguita da Veneto 11%, Campania 10,7%, Lazio ed Emilia Romagna 9%.

Basta spostarsi in auto lungo le diret-trici principali di queste regioni per vedere la desolazione prodotta: capannoni costruiti

e vuoti, quartieri nuovi rimasti invenduti, il tutto frutto di una speculazione che non ha più ragion d’essere.

Secondo studiosi e ambientalisti occor-re un’inversione di tendenza radicale da costruirsi mettendo in pratica gli esempi virtuosi che ci vengono da altri paesi euro-pei che hanno adottato precise normative di tutela fi ssando limiti e caratteristiche della crescita urbana. Prediligendo l’edilizia pubblica indirizzata a chi ne ha bisogno e interventi di riqualifi cazione.

Il vero dramma del veneto e dell’Italia sta nel fatto che amministrazioni pubbliche di ogni colore, strozzate da bilanci sempre

più in rosso, cercano di recuperare adope-rando il 75% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti. La legge italiana, para-dossalmente, incentiva a rilasciare permessi a edifi care anche laddove non sarebbero necessarie nuove costruzioni. Una stortura a cui la politica è chiamata a porre rimedio al più presto.

Secondo quanto denunciato dalle as-sociazioni agricole, continuando con i ritmi di costruzioni visti fi no ad ora tra vent’an-ni toccheremo soglie pericolosissime: un consumo di suolo superiore ai 70 ettari al giorno. Solo negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha dovuto rinunciare a quasi 2 mi-

lioni di ettari, una superfi cie pari all’intera regione del Veneto. Continuando così si mette a rischio un patrimonio paesaggistico da 10 miliardi l’anno che signifi ca anche dirigersi velocemente verso la non autosuffi -cienza alimentare.

di Germana Urbani

Il caso

Consumo del territorio: dati drammatici

neWs

Dopo l’ultimo allarme esondazione Legambiente lancia un appello alla Regione Vene-to e alle amministrazioni comunali e provinciali per stringere insieme un’alleanza, che coinvolga tutti gli attori, istituzioni regionali, nazionali, e autorità di bacino, in

grado di portare il proprio contributo per attuare una seria e concreta politica di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico.

Dieci le proposte di intervento prioritarie secondo l’associazione per una concreta azione di mi-tigazione del rischio: delocalizzare i beni esposti a frane e alluvioni, se legali, rappresenta una delle soluzioni apparentemente più diffi cili da percorrere, ma risolutive ed economicamente convenienti. Dopo di che occorre adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe del rischio e restituire al territorio

corsi d’acqua e aree per permettere un’esondazione diffusa ma controllata. Controllare torrenti e fi umare e avere cura del territorio con una manutenzione ordinaria è d’importanza primaria come il lavoro per la riduzione degli incendi. In molti casi il disboscamento dei versanti causato dagli incendi può aggravare maggiormente il rischio di frana di un versante. Urge, inoltre, applicare una politica attiva di “convivenza con il rischio” con sistemi di allerta, previsione delle piene e piani di protezione civile aggiornati, testati e conosciuti dalla popolazione. Rafforzare le attività di controllo e monitoraggio del territorio per contrastare illegalità come le captazioni abusive di acqua, l’estrazione illegale di inerti e l’abusivismo edilizio. Serve subito una gestione accurata e sistematica da parte del Governo nazionale per l’impiego di adeguate risorse, soprattutto economiche.

legambiente: serve un patto per il territorio

29292929Il Veneto in primo piano

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10 Il Veneto in primo piano6 Territorio

Estrazioni di petrolio e metano dai fon-dali marini dell’Adriatico, esiste l’ipo-tesi che le trivelle possano tornare in

azione. A far correre tale rischio sarebbe il ‘decreto Sviluppo’, varato dal governo Mon-ti lo scorso 7 agosto con il quale l’Esecutivo ha certamente spostato a 12 miglia dalla costa e dai confi ni delle zone protette pozzi e trivelle, ha vietato nuove autorizzazioni nelle acque territoriali e aumentato del 3 per cento il prezzo delle royalties per le piat-taforme già in essere ma ha anche “sconge-lato” i procedimenti autorizzativi per prospe-zioni ed estrazioni, che erano state bloccate nel giugno 2010 a seguito del drammatico incidente alla piattaforma PB nel golfo del Messico. Le Regioni italiane che affacciano sul mar Adriatico, riunitesi recentemente a Venezia hanno già fatto sapere che sono pronte ad avviare la richiesta di referendum abrogativo se il Governo lascerà varchi, nel piano energetico nazionale, alla ripresa del-le estrazioni.

“Alle 9 piattaforme petrolifere già attive

nei mari italiani - calcola il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani - con la ria-pertura dei termini prevista dal governo se ne potrebbero aggiungere altre 70, che ver-rebbero a impegnare complessivamente una superfi cie di mare più grande di quella della regione Sardegna”. I pericoli, evidenziati dalle Regioni costiere, sono inquinamento, sprofondamento delle coste e dei territori costieri e grave compromissione di pesca e turismo, a fronte dei modesti quantitativi e della bassa qualità del greggio estraibile che - sempre Legambiente - calcola suffi ciente per coprire appena 7 settimane del fabbiso-gno energetico nazionale, Da parte del mi-nistero all’Ambiente, per voce del direttore generale Renato Grimaldi, però l’articolo 35 del decreto sviluppo non sarebbe da but-tare, perché introduce importanti elementi di salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste. “Di fronte al rischio di 70 nuove piat-taforme in mare “le Regioni - suggerisce Gri-maldi - possono organizzarsi in ‘subregione adriatica’ per farsi ascoltare a Bruxelles, a

Roma e presso i governi della sponda balca-nica, e chiedere la ratifi ca del protocollo per le piattaforme offshore della convenzione di Barcellona. Possono inoltre rivendicare, insieme al ministero per l’Ambiente, che l’Europa riconosca l’Adriatico come ‘zona di protezione ecologica’ in quanto area particolarmente sensibile, così come si è già fatto per il Tirreno, consapevoli che i rischi da prevenire non sono solo quelli generati dalle estrazioni di gas e petrolio, ma anche dall’inquinamento provocato da petroliere e navi gasiere che lo solcano quotidianamen-te”. Non sarà facile, in ogni caso, creare un unico asse tra le due sponde dell’adriatico: i rappresentanti di Montenegro e Slovenia hanno lasciato chiaramente intendere ai col-leghi della sponda italiana che c’è un ‘gap’ da recuperare tra paesi industrializzati come l’Italia e i paesi che solo ora stanno imboc-cando la strada dello sviluppo economico. I governi della sponda orientale dell’Adriatico, infatti, hanno fatto sapere di voler senz’al-tro imboccare la strada dello sviluppo soste-

nibile ma senza precludere alle generazioni presenti e future la possibilità di ricavare be-nefi ci dai giacimenti racchiusi al largo delle loro coste. Inoltre il massimo dirigente del dicastero per l’Ambiente ha fatto presente che la possibilità di riavviare le procedure autrorizzative per nuove estrazioni non è stata proposta dal ministro Clini, ma dal ministro Passera. E le commissione parla-mentari nelle quali giacciono attualmente le proposte di legge regionale per stoppare le trivelle sono quelle per le Attività produttive,

non quelle per l’Ambiente. “Da parte nostra massimo impegno per riappropriarci dell’ini-ziativa legislativa e condividere la battaglia delle Regioni assicurando tempi di istruttoria veloci alle proposte legislative depositate - hanno assicurato i presidenti delle commis-sioni Ambiente di Camera e Senato, Angelo Alessandri e Antonio D’Alì - ma non sarà facile perché “la determinazione con cui questo governo ha autorizzato la ripresa di prospezioni e trivellazioni va al di là del semplice interesse economico”.

di fortunato Marinata

Generale levata di scudi da parte delle regioni rivierasche contro il Governo

Sfruttamento delle risorse Estrazioni di petrolio e metano dal fondale dell’Adriatico

Il “decreto sviluppo“ riaccende le trivelle

I giacimenti di gas dell’alto Adriatico (foto tratta dal sito “geografi camente”)

Sulla possibilità che le compagnie pe-trolifere possano riprendere le ricerche o addirittura le trivellazioni in Adriatico

si sono espressi anche i consiglieri regionali. “Bene ha fatto il Veneto ad esprimersi, con grande rapidità e voto unanime, per impe-gnare il governo e il parlamento a bloccare qualsiasi iniziativa estrattiva di idrocarburi dal sottosuolo marino e costiero e per avviare un piano di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio: è questa la più grande e più urgente opera pubblica che il nostro Paese dovrebbe realizzare. Dalle estrazioni di idrocarburi – ha commentato consigliere regionale polesano del Pd, Graziano Azzalin - non arriva nessun vantaggio economico al nostro Paese, solo co-sti enormi per le generazioni presenti e future. Nell’attuale stagione di ‘spending review’ e di razionalizzazione della spesa pubblica Az-zalin ha invitato il Governo e il Parlamento a mettere sui due piatti della bilancia i risparmi che derivano dell’operazione di riordino delle Province (che sta portando all’accorpamento della provincia di Rovigo) con il presunto rica-vo che il decreto Sviluppo calcola di ottenere

dalle royalties sulle concessioni per l’estrazio-ne di idrocarburi. “Una volta chiusi i pozzi - ricorda Azzalin - le società e le compagnie estrattive non pagano più nulla, mentre citta-dini e territorio devono sobbarcarsi l’enorme costo generato dal fenomeno della subsiden-za continua”. In Polesine sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro per mettere in sicurezza gli argini, 500 milioni per ripristinare la rete idri-ca e, dal 1961, anno di chiusura delle attività di estrazione del metano, si spendono ogni anno 1,6 milioni di euro per pompare l’acqua di infi ltrazione, al fi ne di evitare che i territori del Delta fi niscano sott’acqua”. “Venezia è già sprofondata di 10 centimetri - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato - a causa delle estrazioni di acqua e di fl uidi per le attività industriali di Porto Marghera. Così pure il Polesine porta ancora viva la memoria della grande alluvione del 1951 i cui effetti furono particolarmente disastrosi a causa della rottura degli argini, del collasso delle reti della bonifi ca determinato dall’abbassamento del suolo per l’estrazione delle acque metanifere”.

AZZALIN E RUffATO “DALLE ESTRAZIONI SOLO DANNI”

Graziano Azzalin e Clodovaldo Ruffato

30 Il Veneto in primo piano303030 Il Veneto in primo piano

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31313131Il Veneto in primo piano 11Il Veneto in primo piano

Occorre dunque ripensare le città in modo da favo-rire lo sviluppo del capitale umano e sociale, delle tecnologie dell’informazione, della comunicazione

e dei trasporti. Occorre mettere in campo smart cities, cit-tà intelligenti, dove l’intelligenza è un percorso continuo di iniziative, di innovazioni, di capacità di muoversi in maniera sostenibile.

Per ripensare i nostri ambienti urbani occorre incen-tivare i progetti che coinvolgono le imprese, le scuole, i centri di ricerca, i consorzi, i parchi scientifi ci e tecnologi-ci, e promuove il coinvolgimento delle PA nella sperimen-tazione e nell’applicazione dei risultati. E’ necessario, insomma, cominciare a pensare a forme di organizzazio-ne della città che tengano conto della velocità dell’inno-vazione nell’epoca moderna. La progettazione urbana, sanitaria, economica si deve indirizzare alla lunga durata: è la società umana che si adatta al cambiamento e si pre-para alla vita nel lungo tempo, per i nostri fi gli e per i loro fi gli. La città dove viviamo deve diventare sempre di più una rete di persone connesse attraverso infrastrutture: non strade e complanari ma infrastrutture internet. Per realizzare tutto questo, però, occorre l’implementazione della banda larga, condizione infrastrutturale fondamen-tale per poter pensare a qualsiasi progetto di smart cities.

Anche in questo momento di profondi cambiamenti la Regione Veneto, che è stata protagonista del miracolo economico del Nord-Est, sta portando avanti un progetto di sviluppo di Smart Cities elaborato da Confi ndustria Servizi Innovativi Veneto, con il supporto di Between Group Spa, e che coinvolge la Regione del Veneto e tutti i comuni interessati per arrivare a defi nire degli obiettivi condivisi e dei modelli di sviluppo eco sostenibili ad alto contenuto tecnologico.

Oggi sono in arrivo dall’Unione Europea, attraverso il Ministero dell’istruzione, 615 milioni di euro destinati alla ricerca.

Due bandi del ministero dell’Istruzione sblocche-rebbero 415mln destinati ai distretti tecnologici e ai laboratori, e 200mln alle smart cities. Sono risorse a disposizione e la nostra Regione si è dunque attivata perchè la gran parte di questi soldi sono destinati al Nord produttivo.

Ma Smart Cities Veneto è un progetto nato già un paio di anni fa per valorizzare il potenziale d’innovazione della regione e delle sue imprese e che vuole essere una cabina di regia regionale per coordinare e stimolare le iniziative su questi temi: agenda digitale, banda larga e alfabetizzazione digitale che coinvolge tutti i settori, dalla Pubblica Amministrazione alla sanità, ai trasporti e al turismo.

“In questi anni – afferma Marino Zorzato, vice

presidente della regione Veneto - abbiamo investito sulla banda larga e sono in corso interventi per circa 40 milioni di euro. Abbiamo investito sulla formazione dei cittadini e sul superamento del “digital divide”, creando punti di accesso alla rete in 180 comuni veneti per arrivare a con-nettere il territorio. Abbiamo investito sulle infrastrutture di interoperabilità e cooperazione applicativa per favorire la condivisione e lo scambio tra operatori pubblici e priva-ti; poi ricordo il nuovo portale “open data”, il bando sul cloud computing. Nei prossimi anni la Commissione Eu-ropea fi nanzierà molti bandi che avranno come obiettivo il ripensamento urbano intelligente. La Regione da oggi è pronta e ci sarà. La palla passa ora all’intero “sistema Veneto” che deve saper approfi ttare di queste opportu-nità”.

Ad oggi quasi tutte le città capoluogo hanno iniziato dei percorsi per attuare la città intelligente ma gli inter-venti sono a macchia di leopardo. Il progetto, Smart Cities Veneto, nasce invece con l’intento di defi nire una road map delle iniziative che sia condivisa e razionale, ed assegna alla Regione il ruolo di coordinamento necessa-

rio per evitare ulteriori ritardi sul percorso della gestione intelligente delle città.

Certo uno dei primi ostacoli da superare per generare futuro è il Digital Divide, o arretratezza digitale, Infra-strutturale. “Portare la banda larga nei luoghi dove gli operatori commerciali non sono incentivati ad investire è una priorità – afferma Gianluigi Cogo, responsabile della Community Network della regione Veneto - Ora si tratta di scatenare la competizione fra le Telco e gli opera-tori di connettività minori che possono offrire a cittadini e aziende formule contrattuali ad hoc in modo da garantire a tutti di entrare nel business digitale”.

Va poi considerato il digital divide culturale che in Veneto investe sia le famiglie che le aziende. “Con un primo progetto – continua Cogo - cercheremo di aprire in ogni comune del Veneto uno o più centri di alfabe-tizzazione digitale. Come Regione mettiamo i fondi per l’acquisto dei beni (computer, connettività, affi tto, ecc.) mentre i comuni sono liberi di scegliere gli insegnanti più vicini al territorio e più in linea con le esigenze dello stesso.

Il secondo progetto ha messo a concorso le PMI in-centivandole a migrare sul ‘cloud computing’.

Il fi nanziamento mira a persuadere le aziende ICT del territorio e a spronarle verso quei paradigmi che sono il sostegno all’eCommerce e alla globalizzazione dei mercati digitali”.

di Germana Urbani

Per puntare ad una nuova economia, dinamica, veloce e in collegamento con il mondo occorre un territorio smart!

Obiettivo: favorire lo sviluppo del capitale umano e sociale

Anche in Veneto città intelligenti proiettata nel futuro

Tra le città capoluogo alcune non hanno atteso ad avviare processi smat. Padova ha dedicato molta attenzione ai temi della smart health e della smart

mobility. Il miglioramento e il ripensamento dell’orga-nizzazione della rete sanitaria permette ai cittadini di prenotare visite specialistiche, pagare i ticket e ritirare i referti on-line in buona parte delle Aziende Sanitarie presenti in città. In previsione c’è anche la realizzazio-ne a breve del “Fascicolo Sanitario Elettronico”. Per quanto riguarda l’area della smart mobility si è puntato sulla diffusione dei servizi informativi per l’utenza del trasporto pubblico locale e ed alla presenza di avanzati sistemi di bigliettazione elettronica.

Verona, invece, punta al miglioramento del traspor-to pubblico locale: pur essendo presente un sistema di bigliettazione elettronica di tipo avanzato (con carta contactless) è già allo studio un sistema per la pianifi ca-zione on-line dei percorsi. Nell’area della smart educa-tion si evidenzia una buona diffusione di infrastrutture digitali a disposizione delle scuole, personal computer, collegamenti wifi e lavagne interattive multimediali. Questo territorio si distingue per l’utilizzo di energie rinnovabili, con una potenza degli impianti fotovoltai-ci installati sugli edifi ci pubblici pari a 18,9 KW ogni 1.000 abitanti.

A Venezia è molto interessante l’implementazione dei servizi di e-government offerti dal Comune. Attra-verso il sito dell’ente il cittadino ha la possibilità di con-sultare on line le proprie pratiche e controllarne lo stato di avanzamento, scaricare la modulistica ed effettuare il pagamento di alcuni tributi. Molto poco è stato fatto nel trevigiano e nel vicentino mentre nel bellunese si è investito in progetti eco sostenibili favorendo esperienze di produzione di energia idroelettrica grazie allo sfrutta-mento delle caratteristiche naturali del territorio e alla presenza di molti corsi d’acqua. Anche a Rovigo han-no sviluppato progetti legati allo sviluppo sostenibile: il risparmio energetico, la qualità dell’aria, l’adozione della raccolta differenziata da parte dei cittadini. Sono inoltre già attivi anche in questo Comune i servizi di smart healt.

Grandi città: a che punto siamo?

Smart Cities Veneto è un progetto che valorizza il potenziale d’innovazione della regione

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13Voci da palazzo

“Svincolarsi dal patto di stabilità e

realizzare gli interventi strutturali e le opere di manutenzione neces-sari per la salvaguardia del territorio, in particolare in una provincia interamente montana come Belluno”. E’ quanto ritiene necessario il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani, a seguito dei danni provocati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto a metà novem-bre. Si è trattato di un episodio di maltempo sicuramente molto intenso, ma è solo l’ultimo di una serie e non possiamo perciò defi nirlo eccezionale. Ad essere eccezionale è invece la necessità di una serie di opere di mitigazione del rischio idraulico e geologico, che solo la deroga al patto di stabilità e maggiori risorse trattenute in loco possono permettere. Il Ve-neto - prosegue - è una Regione che manda fi umi di denaro alle casse senza fondo dello Stato ed ha quindi il diritto di vedere soddisfat-te quanto meno le esigenze primarie dei suoi cittadini: tra queste ci sono oggettivamente le opere che servono a scongiurare vittime, feriti e danni ad abitazioni, infrastrutture e aziende. Dobbiamo quindi avere il coraggio e la forza di mettere la parola fi ne a un patto di stabilità che, di questo passo, metterà defi nitivamente in ginocchio anche le attività produttive delle poche regioni che mantengono gran parte dell’Italia”.

Matteo Toscani, Lega Nord“servono risorse, usciamo dal patto di stabilità”

L’opinioneL’opinione

“Al Bel-l u n e s e servono

immediatamente 5 milioni di euro per i pronti interventi. Altrettanti dovranno essere messi a disposizione per mettere in sicurezza le principali criticità emerse durante l’ultima alluvione”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, dopo aver incontrato Sandro D’Agostini e Sil-vano Vernizzi, rispettivamente responsabile bellunese e amministratore delegato di Vene-to Strade, nonché Nicola Salvatore, dirigente del Genio civile di Belluno. “Abbiamo fatto una prima conta dei danni - informa Bond - Il Genio Civile sta già mettendo in piedi dieci pronti intervento, per un totale di due milioni e mezzo di euro. La stessa cifra dovrà essere messa a disposizione di Veneto Strade per le principali urgenze. Insomma, solo al bellune-se servono cinque milioni di euro subito. Altri cinque milioni dovranno essere trovati in un secondo momento, - prosegue il consigliere del PdL - per mettere in sicurezza i luoghi più colpiti e stabilizzarli. Si tratta comunque di un conto aperto, che dovremo aggiornare con le segnalazioni degli amministratori locali e dei cittadini”

Dario bond, Popolo delle Libertà“a belluno servono 5 milioni di euro”

A due anni dalla grande alluvione, l’acqua è tornata a far paura in Veneto. Come all’ora, infatti, lo scorso 12 no-vembre i fi umi si sono ingrossati per l’effetto combinato

delle precipitazioni insistenti, che hanno riempito gli alvei dei corsi d’acqua, e del vento di Scirocco che alle foci ha alzato il mare di oltre un metro, non permettendo ai fi umi di scaricare. Così il sistema idrologico della nostra regione è tornato in pres-sione, dimostrando di essere ancora un pericolo per le stesse comunità che nel 2010 fi nirono sotto il fango. Gli “osservati speciali” sono sempre gli stessi: il Bachiglione che a Vicenza come a Padova ha fatto rivivere con la sua piena le stesse ore di angoscia di due anni prima, il Brenta, il Frassine che nella Bassa Padovana ha mostrato infi ltrazioni negli stessi punti in cui aveva rotto. Nell’Alta: il Muson dei Sassi, il Tergola, il Vardura, la Roggia Riale sono tornati a fare paura a Torre di Burri e San Giorgio delle Pertiche mentre il Muson Vecchio è tracimato, allagando Loreggiola nel Camposanpierese. Peggio sembra essere andata nel Bellunese, dove oltre duecento sono stati gli interventi per contenere smotta-menti e allagamenti dall’alto Cadore fi no a Feltre. Insomma, una situazione che a molti ha fatto sorgere diversi dubbi su quanto sia stato realmente fatto in Regione per contenere le emergenze provocate dalle piogge. Dubbi, tra l’al-tro, in parte confermati dal presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato, che come un fi ume in “piena” ha sottoli-neato le mancanze della sua stessa maggioranza. “A due anni dalla devastante alluvione – ha spiegato - le piogge di San Martino hanno ricacciato i veneti nell’incubo alluvione. Le aree colpite purtroppo sempre le stesse. Non basta proclamare lo stato di calamità, il Veneto, duole dirlo, di fronte agli eventi di un maltempo nemmeno troppo eccezionale, è ancora al punto di partenza”. In questi anni, secondo l’esponente del PdL, si sarebbe proceduto con troppa lentezza, prova ne è che la Re-gione è ancora alle prese con gli espropri per la realizzazione

della casse di colmata, come quella di Caldogno che nell’agen-da degli interventi programmati dalla Regione dovrebbe esse-re al primo posto. “Le organizzazioni del mondo agricolo – ha precisato Ruffato - hanno segnalato anche nei giorni scorsi all’assessore all’ambiente Maurizio Conte il mancato rispetto

del protocollo d’intesa con la Regione sul calcolo degli indennizzi per il bacino di Caldogno, l’invaso che deve garantire la sicurezza idraulica di Vicenza. Fintanto che la sicurezza idrogeologica del nostro suolo non diventerà la priorità numero uno dell’azione della Regione e del suo

bilancio, cittadini, aziende, campagne e abitati sono purtroppo destinati a dover convivere con l’incubo ricorrente di esonda-zioni e frane, i cui costi ricadono sull’intera comunità veneta”. La chiamata in causa dell’assessore leghista non è piaciuta all’interessato, ai suoi colleghi del carroccio: presidente Zaia in testa. “In questi anni – ha replicato Conte – la Regione non è rimasta certo a guardare, lo stato di interventi ha seguito il suo iter, tanto che entro la fi ne del 2012 verranno completate le casse di espansione di Trissino e Caldogno, il fi nanziamento è appena stato accordato dal Comissario per l’alluvione. Per la difesa idraulica – ha concluso - sono stati spesi 300 milioni

di euro in tutto il territorio veneto e i lavori, per 270 mila euro, sono già stati completati”. Secondo il presidente Luca Zaia invece i soldi spesi sarebbero 137 milioni serviti per la realizzazione di 812 opere mentre secondo Nicola Finco, che è dello stesso partito di Conte e Zaia, le risorse investite dalla Regione ammonterebbero a 150 milioni, mentre i cantieri av-viati sarebbero 300. Una girandola di cifre che dimostra solo quanta confusione esista attorno a questo tema ma resta il fatto, e la recente emergenza lo conferma, che gli interventi rimangono notevolmente al di sotto del necessario. Secondo il presidente Zaia per accelerare il completamento degli espro-pri servirebbe che ai governatori venissero conferiti dei poteri speciali. “La tutela idrogeologica – ha spiegato - deve essere una priorità nazionale e per dare le risposte che occorrono bisogna che il Governo dia poteri speciali ai Governatori. Que-sti interventi – ha aggiunto – contribuirebbero a rilanciare l’economia, perché comunque si tratta di opere pubbliche, e metterebbero in sicurezza i nostri territori, i cittadini, i loro beni e le attività produttive. E’ indispensabile intervenire rapi-damente su questo fronte, che signifi ca meno cemento è più bacini di espansione, l’ultimo in Veneto risale ad un’ottantina di anni fa. Ne abbiamo previsti 12, per una spesa totale di 278 milioni 550 mila euro, dei quali 97 già fi nanziati”.

di Mauro Gambin

Emergenza fi umi Cosa è stato fatto in questi due anni dalla Regione?

Il rischio alluvione rimane altoRuffato ha accusato Conte di lentezza. La Lega snocciola le cifre investite ma è evidente che il pericolo permane

“E’ giusto parlare delle grandi opere, delle lungaggini

burocratiche e della program-mazione su larga scala degli interventi – ha commentato il presidente della quarta com-missione Agricoltura, Davide Bendinelli - ma è altrettanto doveroso concentrarsi sull’ordinaria manutenzione, quella che facevano i nostri genitori e i nostri nonni prima del boom econo-mico, prima del miracolo Nordest. Mi riferisco - preci-sa Bendinelli - alla pulizia delle canalette, degli scoli, ma anche degli alvei dei fi umi. In questo caso non ci troviamo di fronte a un problema economico, ma culturale. Accanto ai grandi piani di programmazio-ne dobbiamo affi ancare delle campagne preventive, che riguardino tutte le fasce della popolazione. La salvaguardia del territorio - conclude Bendinelli - pas-sa attraverso la pulizia del tombino sotto casa, della grondaia, delle canalette”.

“importante anche la manutenzione

“I bacini di laminazione vanno realizzati e l’interesse pubblico vale più degli inte-ressi particolari dei singoli proprietari dei

terreni. Per questo è necessario dare dei poteri straordinari al commissario per l’alluvione”. Lo ha affermato Costantino Toniolo, Presidente della Commissione bilancio in Consiglio regio-nale del Veneto. “Ora che i soldi sono stati stan-ziati è obbligatorio, sottolineo obbligatorio, arrivare in tempi brevissimi alle gare d’appalto. A fi ne mese il commissario per l’alluvione torna ad essere il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ma è necessa-rio che gli siano attribuiti quei poteri straordinari che hanno permesso la costruzione del Passante di Mestre in soli 4 anni: altrimenti non ne veniamo fuori. Come abbiamo visto sono passati due anni dall’alluvio-ne di Ognissanti 2010 e sono state realizzate tante opere di ripristino e rinforzo degli argini (peraltro non del tutto concluse come in viale Trento a Vicenza), ma non le grandi opere strutturali necessarie a regolare e contenere le grandi masse d’acqua che ci troviamo a dover gestire nella stagione autunnale. A Vicenza, come dicono bene gli amministratori locali, è necessario almeno il bacino di laminazione di Caldogno, che conterrà 3 milioni e 800 mila metri cubi d’acqua”.

“l’interesse pubblico vale più degli interessi particolari”

Davide bendinelli, Popolo delle Libertà

La rotta del Frassine di due anni fa e nelle foto piccole Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale, e Maurizio Conte assessore regionale all’Ambiente

Costantino Toniolo

Costantino Toniolo, Popolo delle Libertà

Matteo Toscani

Dario Bendinelli

Dario Bond

“No ai contrasti, ma interve-nire per sanare il dissesto idrogeologico del nostro

territorio”. Lo ha sollecitato in una nota Gennaro Marotta, consigliere regiona-le di Italia dei Valori, all’indomani della nuova emergenza idrogeologica. “Le polemiche - scrive Marotta - non impedi-scono gli allagamenti, lo fa la programmazione. Abbandonia-mo i contrasti politici, alla gente non interessa chi ha ragione, ma vedere i danni sanati e la paura sparire. Non è il tempo delle parole, ma il momento delle risposte. I progetti di inter-vento di messa in sicurezza idrogeologica - ricorda l’esponente dipietrista - non sono ancora partiti tutti. Ed alcuni interventi di primaria importanza, come i bacini di laminazione, sono spes-so frenati dalle incertezze sui pagamenti delle servitù di alla-gamento ai proprietari dei terreni. Rimediamo alla mancanza di fondi e mettiamo il turbo alla programmazione - conclude Marotta - lo dico al presidente Zaia ed all’assessore Conte, ed avranno il nostro sostegno nell’azione di messa in sicurezza del territorio veneto”.

Gennaro Marotta, Italia dei valori“basta polemiche, È il momento delle risposte”

Gennaro Marotta

“Lo Stato conferisca ai governatori dei poteri speciali per intervenire”

32 Voci da palazzo323232 Voci da palazzo

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33333333Cultura veneta14 Cultura veneta

In mostra gli schizzi, gli appunti, le idee che stanno alla base delle opere dell’artista veneziano

Nell’attuale passaggio tra autunno e inverno l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nel contenitore

denominato Ram, assieme al Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova propone un’interessante mostra dedicata a Fabrizio Plessi, all’interno del Palazzo della Ragione fi no al 24 febbraio. In questa sede si forniscono gli strumenti per comprendere il lavoro più intimo dell’artista veneziano d’a-dozione. Il titolo della mostra “Plessi. Il fl usso della Ragione” è azzeccato in quanto, se a prima vista potrebbe giustamente richiamare il palazzo ospitante, indica la vera chiave di let-tura: un incessante e costante fl usso produttivo di progetti, ideati dalla mente dell’artista, che coprono 40 anni di lavoro. Schizzi, appunti, illuminazioni, suggestioni, luoghi che sono o saranno in futuro effettivamente realizzati. Durante la vernice il Maestro ci ha rilasciato alcune considerazioni.

Un costante fl usso creativo ben rappre-sentato in questa mostra con il fl uire degli elementi naturali quali l’acqua, la lava, i

fulmini. “Gli archetipi del mio lavoro si muovono

e fl uiscono in questo grande tavolo centrale, termine improprio perché si tratta di una vera e propria installazione, legata al luogo e all’am-biente in quanto creata in simbiosi con il Palaz-zo della Ragione che ci ospita. Il corpo centrale è composto di 2 lunghe teche contrapposte, nelle quali ho inserito tutti i ripensamenti, le prime idee, gli schizzi e i progetti, ossia tutto quello che c’è prima dell’opera. Le persone sono abituate a vedere il lavoro che eseguo già fi nito e in questa sede ho voluto mostrare quello che c’è dietro: una

sorta di back stage di tutto quello che è il mio lavoro. Da navigatore solitario, navigo in que-sto mare di fogli che sono tutta la mia vita. In sintesi è mettersi allo scoperto e far capire come nasce il mio lavoro con tutto quello che c’è dietro a livello di pensiero e ideazione. Una

mostra privata, intima che diventa pubblica”.

Nel suo studio ha moltissimi progetti di cui alcuni sono poi eseguiti site specifi c.

“Parlo sempre di un piccolo iceberg composto di una mole im-mensa di lavoro che sviluppo con la mia testa. Certi progetti si realizzano, altri no ma una volta fi ssati sulla carta diventano parte di me”.

Nei mesi scorsi ad Agrigento ha ideato Monumenta in un contesto storico presti-gioso.

“Monumenta ad Agrigento è un’instal-lazione grande e importante, nella quale ho cercato d’innestare delle strutture contempora-nee nel contesto archeologico ricco di storia. In sintesi ricalca il mio lavoro che consiste nell’in-serire, all’interno di un contesto, elementi contemporanei in modo tale da farli convivere perfettamente con la parte storica”.

In estrema sintesi elementi quali fuoco, acqua, lava, pietra sono legati dal mondo digitale ed elettronico. Come nasce la pro-gettazione e il relativo utilizzo?

“Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000. Progetto e

disegno sempre ogni giorno con nuove idee. Successivamente ho un’equipe, composta d’ingegneri, tecnici del video e del suono, che cerca di tradurre tutto tecnologicamente, scientifi camente e architettonicamente. Una struttura che mette in funzione quelle che sono le mie idee, ovviamente sempre controllate, in ogni piccolo dettaglio, da me. Una sorta di bot-tega del 1400 attualizzata, che può produrre opere anche di mille, duemila metri quadrati. Tra l’altro sono un megalomane per cui vedo tutto in grande, penso in grande. Sono anche un maniaco della precisione e dell’ordine men-tale. In sintesi un lavoro di gruppo, di cui tengo le redini dei risultati. Un modo interessante di operare con un gruppo di persone, che ha un progetto specifi co.

di Alain Chivilò

Arte contemporanea A Palazzo della Ragione di Padova fi no al 24 febbraio

La fucina delle idee di Fabrizio Plessi

Fabrizio Plessi in occasione della presentazione e alcuni dei suoi progetti in esposizione

“Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000”

Capodanno a Rovigo

Si prospetta un grande evento per il ca-podanno 2013 di Rovigo. Una lunga maratona musicale accompagnerà la

città per tutta la notte coinvolgendo sia la piazza che la zona fi era.“Un avvenimento senza precedenti, ha esordito il sindaco Bru-no Piva, che impegna la città in una serie di iniziative sinergiche che renderanno la notte del 31 dicembre veramente indimen-ticabile”. La festa in piazza, che sarà per l’occasione animata dalla Diapason Band, troverà prosecuzione al Censer con il gruppo 7.2, realizzando così una perfetta conviven-za tra i due eventi evitando sovrapposizioni tra l’iniziativa privata e quella del Comune. Anello di congiunzione tra le due realtà sarà anche la diretta radiofonica in simultanea di Delta Radio e Stereocittà. L’assessore Matteo Zangirolami, onorato che la scelta sia ricadu-ta su Rovigo valorizzandone la sua posizione strategica ed una struttura di qualità come il Censer, assicura che“il Comune farà quanto necessario per garantire la sicurezza e gestire

il grande impatto che un evento di tale porta-ta avrà sulla città”.

Notevole il coinvolgimento delle realtà locali, alcune delle quali saranno presenti all’interno del Censer mentre altre saranno di servizio come navette, taxi ed hotel per ospitare i numerosi partecipanti provenienti da altre provincie del Veneto. Il tutto all’in-segna della prevenzione e sicurezza per un divertimento sano garantito dalla presenza di ambulanze, vigili del fuoco e polizia.

“La festa al Censer - ricorda Giuseppe Bergantin - vuole essere un momento di sano divertimento. I costi sono molti perché lo spettacolo sarà di primo livello, tuttavia ab-biamo mantenuto prezzi popolari che vanno da un minimo di 10 euro in prevendita ad un massimo di 25 euro”. Ad accompagnare la notte una ricchissima consolle con il dj Alberti-no e rinomati artisti tra cui Tommy Vee, Baby Marcelo e Oliver dal Privilege di Ibiza, oltre a Mauro Ferrucci con la coppia Keller e Thorn, storici resident del gruppo 7.2”.

Una notte con Diapason Band e gruppo 7.2

Ro.Gi.

Città come Lhasa, Shigatze, Gyantze e le sfaccettature della cultura tibetana non sono mai state così vicine a noi come

nella mostra allestita a Treviso, Casa dei Carraresi, fi no al 2 giugno: “Tibet. Tesori dal tetto del mondo”. Un’esposizione che punta direttamente a evidenziare la civiltà tibetana allontanandosi dalla politica e dai fatti con-temporanei. Un sapiente taglio che il curatore Adriano Màdaro è riuscito a dare a una cultura non così semplice da comprendere, rispetto a certe facili mode d’adozione della religione buddista, fatta da qualche vip in passato, spinto più dalla novità di marketing personale che da un’approfondita disamina. A livello sto-rico, come premessa, sono da considerare i rapporti con la Cina, sempre d’interscambio, a partire dal XIII secolo momento in cui Gengis Khan incluse l’altopiano nell’impero mongolo-cinese, i numerosi doni fatti dai vari Dalai Lama agli imperatori succeduti e l’inserimento della lingua tibetana, fi no al 1911, all’inter-no dei 4 linguaggi uffi ciali parlati nell’impero oltre al cinese, manciù e mongolo. Completa questa disamina la presenza di un’interesante foto storica che ritrae l’attuale Dalai Lama, il quattordicesimo Tenzin Gyatso, insieme a Mao Tse-tung nel 1954 come testimonianza dei buoni rapporti iniziali esistenti successiva-mente interrotti. Dal punto di vista espositivo, il visitatore entra immediatamente in simbiosi con i luoghi originali grazie a gigantografi e dei paesaggi e degli abitanti dell’altopiano tibetano con foto scattate da Màdaro nei suoi

soggiorni, avvolgendo fi guratamente i reperti e le persone lungo tutto il percorso. Dopo la I sala intesa come porta d’accesso a questo mondo, seguono altre X inerenti alla disa-mina del “pantheon” tibetano. A differenza di come si potrebbe pensare, sono rappre-sentati a livello di culto diversi Budda. Una sorpresa, per coloro i quali non hanno avuto modo d’approfondire questa religione, è nel vedere Sakyamuni il fondatore del buddismo Siddharta, Amitabha il Budda “Incommensu-rabile” della “luce senza fi ne”, Mandkesvara il Budda felice, Akhsobhya il Budda “Immuta-bile dell’Est”, Mahakala la versione buddista di Shiva e Yamantaka con le 34 braccia che reggono oggetti sinistri. Alla statuaria si entra a toccare altri aspetti meno conosciuti come la presenza della tradizione Tantrica che ricorre, inaspettatamente per noi occidentali, all’uti-lizzo di ossa umane come nella gabula, una

coppa sacra ricavata dalla calotta di un santo monaco, in alcuni strumenti musicali usati nei rituali, fi no a un rosario con teschio ben raffi gurato. Nel percorso s’incontrano gioielli, vestiti, strumenti musicali, maschere divina-torie, i Dharma Chakra elementi d’altare e i Mandala intesi come oggetti di contemplazio-ne, ossia il “contenitore” (la) “di essenza” (Manda). Ben rappresentati sono i reliquari Gau (corpo di Budda nel reliquario) che per-mettono di professare il culto stando lontani dai templi. Indossati a tracolla cadono sul pet-to come gesto di continua preghiera. Dunque un percorso espositivo che tiene sempre vivo l’interesse di noi occidentali estranei a questa cultura. Si consiglia l’utilizzo dell’audio guida che permette una maggiore comprensione, grazie alla simpatica ma professionale spiega-zione del curatore Màdaro.

Al.Ch.

Treviso, Casa dei Carraresi, fi no al 2 giugno

tibet cosÌ lontano, cosÌ vicino

Page 38: La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

34 Cultura veneta343434 Cultura veneta 18 Concerti e non solo

Al Gran Teatro Geox Sabato 8 Dicembre 2012 il nuovo spettacolo di giorgio panariello “in mezz@voi”

«Avete col-laborato con me a questo show – rac-conta Giorgio Panariello rivolgendosi ai suoi fans – dalla scelta dei manifesti fi no alle “prima-rie” per decretare quale dei miei vecchi personaggi portare in tournée. Ed ora, per essere ancora più vicini, vi aspetto sul palco insieme a me! ». Con “IN MEZZ@VOI”, l’eclettico Giorgio Panariello riporta in scena la sua fantasia dopo il grande successo del one man show di Canale 5 “Panariello Non Esiste” (che ha registrato una media di 5.000.000 spettatori). Attore ed autore, istrionico e imprevedibile, Giorgio Panariello torna a “dipingere” la realtà con personaggi vecchi e nuovi, per raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. L’attualità e la quotidianità sono ancora prota-goniste dei suoi monologhi esilaranti, ritratti brillanti del nostro tempo in cui ognuno potrà ritrovare un pò di se stesso e ridere, sorridere e rifl ettere. L’8 dicembre Panariello sarà a Padova.

A Roncade è sempre di scena la buona musica a”happY birthdaY neW age!”

Il New Age di Roncade (Tv) è uno di quei locali veneti che stanno facendo “storia” nel panorama dei luoghi che danno maggiore visibilità a bands

emergenti. In effetti spessissimo i titolari accolgono gruppi che hanno all’attivo anche un solo lavoro discografi co ed un solo video. Negli anni scorsi sopra quel palco si sono viste ed ascoltate bands che poi sono diventate oggetti quasi di culto da parte di appassionati del mondo rock. Due esempi? Uno italiano: Afterhours (novembre 1997); uno estero: KASABIAN (20 febbraio 2010). Ma di nomi grossi se ne possono fare altri ancora. I MOGWAI sono stati lì il 20 gennaio 2004; i mitici PORCUPI-NE TREE fecero sold out il 24 novembre 2005; ed a Roncade giunse anche SKIN il 5 maggio 2006. A novembre 2012 di quest’anno, il 16, sono giunti a Roncade THE RASMUS che hanno suonato un robusto rock dalla melodia incisiva, accompagnata da cori d’effetto. Mentre sabato 17 novembre 2012: “HAPPY BIRTH-DAY NEW AGE!” per celebrare la diciassettesima stagione dello storico locale undeground New Age Club: SOVIET SOVIET preceduti dai SERPE IN SENO, un duo di Treviso. Ecco le date al New Age di dicembre 2012 e gennaio 2013: 12 Dicembre: The Vaccines; 14 Dicembre: Rio; 15 Dicembre: Vanilla Sky; 22 Dicembre: Pink Holidays; 26 Dicembre: Airways (presentazione nuovo disco); 4 Gennaio 2013: Plan de Fuga; 5 Gennaio 2013: Punkreas; 18 Gennaio 2013: Amari (presentazione nuovo disco);

Teatroi sigur ros, annunciano un nuovo brano ed una nuova struttura live che vedremo a Jesolo il 18 febbraio 2013

Buone nuove dalla band più attesa del 2013! In occasione del concerto all’Iceland Airwaves Festival del 4 novembre 2012, i Sigur Ros hanno presentato un nuovo brano live, senza dichiarare nulla di più se non il titolo: “Brennisteinn”. Qui il video dell’esibizione live: http://www.youtube.com/watch?v=IPEhKNlPLBo. La band ha inoltre

postato sul proprio account facebook alcune foto relative al nuovo palco ed alle nuove luci che verranno utilizzate nei prossimi live, tra cui anche le due attese date italiane del 2013! Noi li abbiamo amati con “Agaetis Byrjun” del 1999, e poi non ce li siamo più lasciati scappare. I Sigur Ros, islandesi, sono diventati non solo una band di culto, ma ormai hanno un successo planetario. A distanza di soli 6 mesi da Villafranca (Vr), da quel 2 settembre 2012 nel quale ottomila fans hanno goduto del loro live show con le scarpe infangate, ritornano nel Veneto lunedì 18 Febbraio 2013 a Jesolo al Pala Arrex in Piazza Brescia. Imperdibili!

in veneto eventi

il libro

lo spettacolo

Andrea Ballarini nasce a Milano il 13 agosto 1961. Dopo il liceo scientifi co si iscrive a

Giurisprudenza e giunge alle soglie della laurea in Lettere Moderne. Fa

dapprima il copywriter per una mezza dozzina di

agenzie di pubblicità internazionali e poi come freelance. Dal 2001 vive a Roma, ma continua a lavorare per la maggior

parte del tempo a Milano, contribuendo in modo signifi cativo a ri-durre il disavanzo del bilancio di Trenitalia. Nel 2003 appare per Lupetti Editori di Comunicazione di Milano il suo primo romanzo

“Giallo Viola - Casanova, il cinema e l’amore”. Nel maggio 2009 pubblica con Del Vecchio Editore di Roma il romanzo

ambientato nel mondo della commedia dell’Arte del Seicento “Il trionfo dell’asino”. Continua a scrivere un pò per sé e un pò per chi lo paga, ma principalmente naviga a vista e tiene la rubrica

del venerdi’ “Manuale di Conversazione” su Il Foglio. Il nuovo romanzo del collega Andrea Ballarini, “Il male degli

ardenti” (Del Vecchio editore), novembre 2012, è nelle librerie, ma non vuole rimanerci molto... L’opera di Ballarini è una

detective story barocca ambientata nella Venezia a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, in cui la teatralità e l’ironia della vita e della

narrazione si incastrano in un meccanismo perfetto.

il nuovo romanzo di andrea ballarini, “il male degli ardenti” è nelle librerie

Lo spettacolo “Je suis Eleonora Abba-gnato”, previsto al Gran Teatro Geox sabato 17 novembre 2012, è stato

spostato a domenica 24 febbraio 2013 per problemi tecnici.

I biglietti già acquistati rimangono validi con le stesse modalità di

fruizione; i biglietti per la nuova data sono già in prevendita. Questo il co-municato di Andrea Benesso, uffi cio

stampa di Zed! Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opéra di Parigi e stella della danza internazionale, si esibirà a Padova per la prima volta. Accompagnata sul palco da una compagnia

formata da grandi artisti provenienti dai più importanti teatri italiani e europei, sarà al Gran Teatro Geox per una straordinaria “soirée” di danza, “Je suis Eleonora Abbagnato”, il 24 febbraio

2013. Lo spettacolo, a cura di Daniele Cipriani, sarà un delicato ed emozionante omaggio alla ballerina francese Zizi Jeanmaire,

alla voce ed alla fi gura di Maria Callas ed al volto indimenticabile di Anna Magnani. Le coreografi e saranno accompagnate dai video artistici di Massimiliano Siccardi, che dialogheranno con i corpi dei ballerini. Lo spettacolo, costruito attorno al talento di Eleonora Abbagnato, sarà anche un toccante viaggio nella

sua carriera, con un protagonista nascosto: il coreografo Roland Petit, che intuì per primo il talento della ballerina italiana e la

portò con sé a Parigi. Dice Eleonora Abbagnato: “Sarà uno spettacolo molto vario, dal repertorio classico al contemporaneo.

Ad accompagnarmi molti grandi ballerini. Il mio sarà anche un omaggio a questa città dove non mi sono mai esibita” Danzano

nello spettacolo: Eleonora Abbagnato (Opéra di Parigi), Sergio Bernal (Balletto Teatro Spagnolo di Rafael Aguilar), Denis Bruno

(Balletto Teatro di Torino), Kristin Furnes (Balletto Teatro di To-rino), Giuseppe Inga (Balletto Teatro di Torino), Maria Yakoleva

(Teatro dell’Opera di Vienna), Kirill Kurlaev (Teatro dell’Opera di Vienna), Manuela Maugeri (Balletto Teatro di Torino), Herve’

Moreau (Opéra di Parigi), Vito Pansini (Balletto Teatro di Torino), Viola Scaglione (Balletto Teatro di Torino), Antonio Sisca (Ballet-

to Teatro di Torino), Video artista Massimiliano Siccardi.

lo spettacolo di eleonora abbagnato spostato al 24 febbraio 2013 al gran teatro geox di padova

live greg laKe in tour in italia. dicembre 2012 a veronaNato a Bournemouth il 10 dicembre 1947 (auguri Greg), dopo aver militato con gruppi dell’underground inglese come Shame, Shy Limbs e Gods, ha debuttato nel 1969 con i King Crimson di “In The court Of the Crimson King”. Sua la voce nell’indimenticabile capolavoro del progressive rock incarnando anche lo slancio melodico e la vocalità suadente. Poi con il supergruppo Emerson Lake & Palmer nel quale canta e suona basso elettrico e chitarre, diventa tra i grandi protagonisti del rock internazionale degli anni ‘70 del secolo scorso. Dopo lo scioglimento del supergruppo arriva la propria carriera solista. E’ un’avventura longe-va e di grande successo, tra collaborazioni importanti (da Bob Dylan a Ringo Starr) e reunion con Emerson e Palmer, come quella del 2010 a Londra. Greg Lake ancora oggi è attivo on stage, con tanta voglia di raccontarsi. Infatti l’11 aprile 2012 ha inaugurato da Quebec City il lungo tour chiamato “Songs Of A Lifetime: An Intimate Evening With Greg Lake”. E’ un’operazione che Greg affronta da solo, con la sua voce, le sue chitarre ed una lunga storia da raccontare

al pubblico. E’ proprio lo spirito di condivisione ad animare ogni concerto, che egli sviluppa narrando i propri trionfi , ma anche le prime esperienze e i miti di gioventù. Lo stesso Greg Lake ha dichiarato: “L’idea di una performance intima ed autobiografi ca è una gros-sa sfi da, è qualcosa di talmente stimolante che il solo pensarci mi emoziona: ho voglia di creare uno show diverso ogni notte, memorabile ed unico, inatteso e d’impatto. Un evento intimo ed imprevedibile insieme al pubblico”. E continua:”Per chi ha amato King Crimson ed Emerson Lake & Palmer si tratta di un live da non perdere!” La stampa ha accolto con grande favore lo spettacolo ed è imminente la pubblicazione dell’autobiografi a di Greg Lake, ispirata proprio da questo emozionante viaggio artistico. Il musicista inglese, voce e basso di King Crimson ed Emerson Lake & Palmer, ha raccontato, dunque, anche a Verona il 3 dicembre 2012, la propria carriera in un’avvincente spettacolo solista dal titolo “Songs of a lifetime”. Musica, gli aneddoti, domande e risposte con il pubblico e molto altro vedono Greg Lake nel

suo “Songs Of A Lifetime”, il nuovo tour solista che fi nalmente, dopo una grande attesa, è approdato nel Veneto il 3 dicembre a Verona (Teatro Camploy). Lake era assente dall’Italia dal 1997, anno dell’ulti-mo tour italiano di Emerson Lake & Palmer. Doveva venire due anni fa con Keith Emerson, a Padova, ma causa operazione alla schiena del buon Keih, quel tour europeo non si fece più. Mancava Greg Lake dal Veneto in effetti da vent’anni. Ci venne con ELP nel settembre 1992 all’Arena di Verona. Io c’ero!

mille e ancora mille...pagina a cura di graziano edi corazza1027

16 Cultura veneta

Il Centro Studi Riviera del Brenta organiz-za, per venerdì 21 dicembre alle 20.30 in Villa dei Leoni a Mira, una serata de-

dicata ad “Antonio Gramsci a 75 anni dalla sua scomparsa” a cura di Davide Zuin, un giovane (classe 1986) dottore magistrale in Scienze politiche, che allo studio ha sem-pre affi ancato la passione per la cultura in genere e la politica.

La serata si snoda ripercorrendo quan-to scritto nel suo libro “Per una repubblica federale, la lezione di Antonio Gramsci” dedicato al noto intellettuale, politico, gior-nalista, linguista e critico letterario italiano. “Capire, interpretare ed attualizzare Anto-nio Gramsci - spiega Davide Zuin che è an-che presidente del Circolo Culturale Scorzè, associazione che opera nel territorio del mi-ranese - è stato da sempre un compito non semplice per studiosi e politici, in quanto l’opera gramsciana si distribuisce nel tempo sotto forma di scritti molto diversi tra loro, dagli articoli di giornale, alle lettere perso-nali scritte dal carcere, fi no ai quaderni del carcere. Il periodo storico in cui Gramsci vive non è certamente avaro di stimoli, anzi, ne-gli stessi anni il mondo vede un fi orire di dibattiti e di personalità che cambieranno per sempre la storia, nell’anno d’inizio del primo confl itto mondiale l’età dei maggio-ri leader mondiali è molto giovane. Nel 1914 Lenin ha 44 anni, Josif Vissarionovic Džugašvili (Stalin) 35, Roosevelt 30, Hitler

25, Adenauer 38, Chirchill 40, Gandhi 45, Mao Zedong 21, insomma si rileva una generazione di personalità ritenute tuttora le più importanti per la formazione del pen-siero moderno”.

Per approfondire l’argomento si riman-da all’appuntamento ad ingresso libero organizzato in Villa dei Leoni. Una location animata da diversi eventi culturali proposti dai giovani del Centro Studi Riviera del Brenta, che è un’associazione culturale senza scopo di lucro che opera nel territorio della Riviera del Brenta e dintorni, dall’ot-tobre 2004, anche in collaborazione con Legambiente.

Sono giovani che agiscono seguendo il motto “idee per la cultura, cultura per l’am-biente”, come i due settori in cui è impe-gnata l’associazione. Dal settembre 2010 a maggio 2012 il Centro Studi ha gestito inoltre, per conto del comune di Mira, l’Eco-museo “Le Terre del Brenta”, che a breve verrà traslocato in Villa dei Leoni a Mira.

di vesna Maria brocca

Una serata dedicata al libro di Davide Zuin: “Per una repubblica federale, la lezione di Antonio Gramsci”

Appuntamenti A villa dei Leoni di Mira, venerdì 21 dicembre

Quel giovane di nome Gramsci

Nella foto piccola il relatore della serata Davide Zuin

Il motto dell’associazione: “Idee per la cultura, cultura per l’ambiente”

Presso la sede di Peggy Guggen-heim a Venezia

si rende omaggio alla fi gura del pittore Giuseppe Capogrossi con una retrospettiva fi no al 10 febbraio. Roma è la città iniziale e fi nale della sua vita, nato nel 1900 e deceduto nel 1972. Dal punto di vista rappresentativo la sua fama e ce-lebrità nascono durante il passaggio nella decade tra gli anni ’40 e ’50 quando idea e inserisce nelle sue opere un segno che lo contraddistinguerà per tutta l’intera carriera: l’elemento a forma allunata o a sorta di for-chetta nell’aspetto delle sue punte. Un vero e proprio “marchio” identifi cativo in ogni parte del mondo. La retrospettiva annovera oltre 75 lavori, in collaborazione con la Fon-dazione Archivio Capogrossi, che mappano il suo percorso creativo. Dalle opere fi gura-tive degli anni ’30, dall’ambientazione me-tafi sica e mistica con I canottieri (1933), Il temporale (1933) e La piena sul Tevere (1933), all’astrazione delle fi nestre del decennio successivo, alla mostra presso la Galleria del Secolo di Roma nel 1950 che segna, con le prosecuzioni alla Galleria Il Milione di Milano e alla Galleria del Cavalli-no di Venezia, il passaggio a questa forma-segno mai vista. Si prosegue al 1951 con la fondazione del gruppo Origine, assieme a Ballocco, Burri, Colla e la partecipazione come unico italiano alla mostra di Parigi “Véhémences Confrontées”. Frequenti furono i rapporti con Michel Tapié, Jackson Pollock, Sam Francis e Georges Mathieu. Lavori quali Superfi cie 399 (1961) e Su-perfi cie 449 (1962) conducono ad altre fasi della sua carriera con i rapporti con le Biennali di Venezia e San Paolo, gli Stati Uniti d’America e il noto gallerista Leo Ca-stelli, fi no agli ultimi grandi lavori del suo ultimo decennio di vita. Documenti storici e un video arricchiscono il percorso di Capo-grossi che attraverso un tratto distintivo e originale è ricordato ancora oggi.

neWs

Guggenheim a veneziacapogrosso, la forza di un tratto distintivo riconosciuto in tutto il mondo

Al.Ch.

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Mi sono perso… ma ho trovato DioSTORIA D’AMORE , CATENE , TRADIMENTI E POESIE

Questo libro è stato scritto in un

periodo particolare della mia vita.

Separazione, depressione, perdita

ingiusta della libertà, frustrazione,

rimorsi, rimpianti e non vuol ferire

nessuno ma solo condividere un

percorso doloroso che può tornare

utile a chiunque.

Va letto immedesimandosi nell’au-

tore e scoprire tra le righe quanto

le so�erenze ci inducano a guar-

darci dentro e ad avvicinarsi all’u-

nico bene immenso che tutti noi

abbiamo: Gesù Cristo.

Racconta attraverso un fitto scam-

bio di lettere la storia di un uomo

che ad un certo punto della sua

vita apparentemente normale e fe-

lice si è perso ed ha cercato rifugio,

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Page 39: La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

18 Concerti e non solo

Al Gran Teatro Geox Sabato 8 Dicembre 2012 il nuovo spettacolo di giorgio panariello “in mezz@voi”

«Avete col-laborato con me a questo show – rac-conta Giorgio Panariello rivolgendosi ai suoi fans – dalla scelta dei manifesti fi no alle “prima-rie” per decretare quale dei miei vecchi personaggi portare in tournée. Ed ora, per essere ancora più vicini, vi aspetto sul palco insieme a me! ». Con “IN MEZZ@VOI”, l’eclettico Giorgio Panariello riporta in scena la sua fantasia dopo il grande successo del one man show di Canale 5 “Panariello Non Esiste” (che ha registrato una media di 5.000.000 spettatori). Attore ed autore, istrionico e imprevedibile, Giorgio Panariello torna a “dipingere” la realtà con personaggi vecchi e nuovi, per raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. L’attualità e la quotidianità sono ancora prota-goniste dei suoi monologhi esilaranti, ritratti brillanti del nostro tempo in cui ognuno potrà ritrovare un pò di se stesso e ridere, sorridere e rifl ettere. L’8 dicembre Panariello sarà a Padova.

A Roncade è sempre di scena la buona musica a”happY birthdaY neW age!”

Il New Age di Roncade (Tv) è uno di quei locali veneti che stanno facendo “storia” nel panorama dei luoghi che danno maggiore visibilità a bands

emergenti. In effetti spessissimo i titolari accolgono gruppi che hanno all’attivo anche un solo lavoro discografi co ed un solo video. Negli anni scorsi sopra quel palco si sono viste ed ascoltate bands che poi sono diventate oggetti quasi di culto da parte di appassionati del mondo rock. Due esempi? Uno italiano: Afterhours (novembre 1997); uno estero: KASABIAN (20 febbraio 2010). Ma di nomi grossi se ne possono fare altri ancora. I MOGWAI sono stati lì il 20 gennaio 2004; i mitici PORCUPI-NE TREE fecero sold out il 24 novembre 2005; ed a Roncade giunse anche SKIN il 5 maggio 2006. A novembre 2012 di quest’anno, il 16, sono giunti a Roncade THE RASMUS che hanno suonato un robusto rock dalla melodia incisiva, accompagnata da cori d’effetto. Mentre sabato 17 novembre 2012: “HAPPY BIRTH-DAY NEW AGE!” per celebrare la diciassettesima stagione dello storico locale undeground New Age Club: SOVIET SOVIET preceduti dai SERPE IN SENO, un duo di Treviso. Ecco le date al New Age di dicembre 2012 e gennaio 2013: 12 Dicembre: The Vaccines; 14 Dicembre: Rio; 15 Dicembre: Vanilla Sky; 22 Dicembre: Pink Holidays; 26 Dicembre: Airways (presentazione nuovo disco); 4 Gennaio 2013: Plan de Fuga; 5 Gennaio 2013: Punkreas; 18 Gennaio 2013: Amari (presentazione nuovo disco);

Teatroi sigur ros, annunciano un nuovo brano ed una nuova struttura live che vedremo a Jesolo il 18 febbraio 2013

Buone nuove dalla band più attesa del 2013! In occasione del concerto all’Iceland Airwaves Festival del 4 novembre 2012, i Sigur Ros hanno presentato un nuovo brano live, senza dichiarare nulla di più se non il titolo: “Brennisteinn”. Qui il video dell’esibizione live: http://www.youtube.com/watch?v=IPEhKNlPLBo. La band ha inoltre

postato sul proprio account facebook alcune foto relative al nuovo palco ed alle nuove luci che verranno utilizzate nei prossimi live, tra cui anche le due attese date italiane del 2013! Noi li abbiamo amati con “Agaetis Byrjun” del 1999, e poi non ce li siamo più lasciati scappare. I Sigur Ros, islandesi, sono diventati non solo una band di culto, ma ormai hanno un successo planetario. A distanza di soli 6 mesi da Villafranca (Vr), da quel 2 settembre 2012 nel quale ottomila fans hanno goduto del loro live show con le scarpe infangate, ritornano nel Veneto lunedì 18 Febbraio 2013 a Jesolo al Pala Arrex in Piazza Brescia. Imperdibili!

in veneto eventi

laborato con me a questo show – rac-conta Giorgio

rivolgendosi

fans – dalla

decretare quale dei miei vecchi personaggi portare

parte di appassionati del mondo rock. Due esempi?

I MOGWAI sono

gennaio 2004; i mitici PORCUPI-

Buone nuove dalla band più attesa del 2013! In occasione del concerto all’Iceland Airwaves Festival del 4 novembre 2012, i Sigur Ros hanno presentato un nuovo brano live, senza dichiarare nulla di più se non il titolo: “Brennisteinn”. Qui il video dell’esibizione live: http://www.youtube.com/watch?v=IPEhKNlPLBo. La band ha inoltre

postato sul proprio

il libro

lo spettacolo

Andrea Ballarini nasce a Milano il 13 agosto 1961. Dopo il liceo scientifi co si iscrive a

Giurisprudenza e giunge alle soglie della laurea in Lettere Moderne. Fa

dapprima il copywriter per una mezza dozzina di

agenzie di pubblicità internazionali e poi come freelance. Dal 2001 vive a Roma, ma continua a lavorare per la maggior

parte del tempo a Milano, contribuendo in modo signifi cativo a ri-durre il disavanzo del bilancio di Trenitalia. Nel 2003 appare per Lupetti Editori di Comunicazione di Milano il suo primo romanzo

“Giallo Viola - Casanova, il cinema e l’amore”. Nel maggio 2009 pubblica con Del Vecchio Editore di Roma il romanzo

ambientato nel mondo della commedia dell’Arte del Seicento “Il trionfo dell’asino”. Continua a scrivere un pò per sé e un pò per chi lo paga, ma principalmente naviga a vista e tiene la rubrica

del venerdi’ “Manuale di Conversazione” su Il Foglio. Il nuovo romanzo del collega Andrea Ballarini, “Il male degli

ardenti” (Del Vecchio editore), novembre 2012, è nelle librerie, ma non vuole rimanerci molto... L’opera di Ballarini è una

detective story barocca ambientata nella Venezia a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, in cui la teatralità e l’ironia della vita e della

narrazione si incastrano in un meccanismo perfetto.

il nuovo romanzo di andrea ballarini, “il male degli ardenti” è nelle librerie

Lo spettacolo “Je suis Eleonora Abba-gnato”, previsto al Gran Teatro Geox sabato 17 novembre 2012, è stato

spostato a domenica 24 febbraio 2013 per problemi tecnici.

I biglietti già acquistati rimangono validi con le stesse modalità di

fruizione; i biglietti per la nuova data sono già in prevendita. Questo il co-municato di Andrea Benesso, uffi cio

stampa di Zed! Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opéra di Parigi e stella della danza internazionale, si esibirà a Padova per la prima volta. Accompagnata sul palco da una compagnia

formata da grandi artisti provenienti dai più importanti teatri italiani e europei, sarà al Gran Teatro Geox per una straordinaria “soirée” di danza, “Je suis Eleonora Abbagnato”, il 24 febbraio

2013. Lo spettacolo, a cura di Daniele Cipriani, sarà un delicato ed emozionante omaggio alla ballerina francese Zizi Jeanmaire,

alla voce ed alla fi gura di Maria Callas ed al volto indimenticabile di Anna Magnani. Le coreografi e saranno accompagnate dai video artistici di Massimiliano Siccardi, che dialogheranno con i corpi dei ballerini. Lo spettacolo, costruito attorno al talento di Eleonora Abbagnato, sarà anche un toccante viaggio nella

sua carriera, con un protagonista nascosto: il coreografo Roland Petit, che intuì per primo il talento della ballerina italiana e la

portò con sé a Parigi. Dice Eleonora Abbagnato: “Sarà uno spettacolo molto vario, dal repertorio classico al contemporaneo.

Ad accompagnarmi molti grandi ballerini. Il mio sarà anche un omaggio a questa città dove non mi sono mai esibita” Danzano

nello spettacolo: Eleonora Abbagnato (Opéra di Parigi), Sergio Bernal (Balletto Teatro Spagnolo di Rafael Aguilar), Denis Bruno

(Balletto Teatro di Torino), Kristin Furnes (Balletto Teatro di To-rino), Giuseppe Inga (Balletto Teatro di Torino), Maria Yakoleva

(Teatro dell’Opera di Vienna), Kirill Kurlaev (Teatro dell’Opera di Vienna), Manuela Maugeri (Balletto Teatro di Torino), Herve’

Moreau (Opéra di Parigi), Vito Pansini (Balletto Teatro di Torino), Viola Scaglione (Balletto Teatro di Torino), Antonio Sisca (Ballet-

to Teatro di Torino), Video artista Massimiliano Siccardi.

lo spettacolo di eleonora abbagnato spostato al 24 febbraio 2013 al gran teatro geox di padova

live greg laKe in tour in italia. dicembre 2012 a veronaNato a Bournemouth il 10 dicembre 1947 (auguri Greg), dopo aver militato con gruppi dell’underground inglese come Shame, Shy Limbs e Gods, ha debuttato nel 1969 con i King Crimson di “In The court Of the Crimson King”. Sua la voce nell’indimenticabile capolavoro del progressive rock incarnando anche lo slancio melodico e la vocalità suadente. Poi con il supergruppo Emerson Lake & Palmer nel quale canta e suona basso elettrico e chitarre, diventa tra i grandi protagonisti del rock internazionale degli anni ‘70 del secolo scorso. Dopo lo scioglimento del supergruppo arriva la propria carriera solista. E’ un’avventura longe-va e di grande successo, tra collaborazioni importanti (da Bob Dylan a Ringo Starr) e reunion con Emerson e Palmer, come quella del 2010 a Londra. Greg Lake ancora oggi è attivo on stage, con tanta voglia di raccontarsi. Infatti l’11 aprile 2012 ha inaugurato da Quebec City il lungo tour chiamato “Songs Of A Lifetime: An Intimate Evening With Greg Lake”. E’ un’operazione che Greg affronta da solo, con la sua voce, le sue chitarre ed una lunga storia da raccontare

al pubblico. E’ proprio lo spirito di condivisione ad animare ogni concerto, che egli sviluppa narrando i propri trionfi , ma anche le prime esperienze e i miti di gioventù. Lo stesso Greg Lake ha dichiarato: “L’idea di una performance intima ed autobiografi ca è una gros-sa sfi da, è qualcosa di talmente stimolante che il solo pensarci mi emoziona: ho voglia di creare uno show diverso ogni notte, memorabile ed unico, inatteso e d’impatto. Un evento intimo ed imprevedibile insieme al pubblico”. E continua:”Per chi ha amato King Crimson ed Emerson Lake & Palmer si tratta di un live da non perdere!” La stampa ha accolto con grande favore lo spettacolo ed è imminente la pubblicazione dell’autobiografi a di Greg Lake, ispirata proprio da questo emozionante viaggio artistico. Il musicista inglese, voce e basso di King Crimson ed Emerson Lake & Palmer, ha raccontato, dunque, anche a Verona il 3 dicembre 2012, la propria carriera in un’avvincente spettacolo solista dal titolo “Songs of a lifetime”. Musica, gli aneddoti, domande e risposte con il pubblico e molto altro vedono Greg Lake nel

suo “Songs Of A Lifetime”, il nuovo tour solista che fi nalmente, dopo una grande attesa, è approdato nel Veneto il 3 dicembre a Verona (Teatro Camploy). Lake era assente dall’Italia dal 1997, anno dell’ulti-mo tour italiano di Emerson Lake & Palmer. Doveva venire due anni fa con Keith Emerson, a Padova, ma causa operazione alla schiena del buon Keih, quel tour europeo non si fece più. Mancava Greg Lake dal Veneto in effetti da vent’anni. Ci venne con ELP nel settembre 1992 all’Arena di Verona. Io c’ero!

mille e ancora mille...pagina a cura di graziano edi corazza1027

greg laKe in tour in italia. dicembre 2012 a verona

suo “Songs Of A Lifetime”, il nuovo tour solista che

35353535Concerti e non solo

Page 40: La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

i nostri Esperti

Dott. Massimo Cavazzana Architetto Tel. 049-9585333

Condomini, la riforma è legge!L’ARCHITETTO

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inerenti gli articoli pubblicati od altri argomenti inerenti l’architettura e l’ urbanistica all’indirizzo mail: [email protected]

Una riforma storica, attesa da 70 anni! E’ infatti dagli anni Quaranta che, a parte alcuni aggiustamenti minimi, la norma non veniva modifi cata, con il risultato di lasciare la decisione ai giudici. Le nuove regole della “riforma del condomio” interesseranno ben 30 milioni di Italiani e regoleranno le argomentazioni con il condomino rumoroso, che ospita cani e gatti o più seriamente per il riscaldamento centralizzato. Così in data 20 novembre la commissione Giustizia del Senato ha approvato il testo della riforma del condominio, ed in sintesi sono stati modifi cati gli articoli dal 1117 al 1138 del Codice civile. Molte le novità introdotte, tra cui: la fi gura dell’amministratore, il decreto ingiuntivo per i condomini morosi, i quorum delle assemblee di condominio, i cambiamenti sulle parti comuni, la possibilità di “staccarsi” dal riscaldamento centralizzato, la detenzione degli animali, le sanzioni. L’amministratore resterà in carica due anni e dovrà dimostrare i propri requisiti “di formazione e onorabilità” tra cui il diploma di scuola superiore, la frequenza ad un corso di formazione iniziale ed il periodico aggiornamento e nessuna condanna per delitti contro la Pubblica Amministrazione ed il patrimonio. Al momento di accettare la nomina o il rinnovo, oltre ai suoi dati anagrafi ci e professionali, dovrà specifi care l’importo esatto del suo compenso. Diventa obbligatoria anche una targa in posizione visibile che indichi chi è l’amministratore

e se l’assemblea di condominio lo chiederà, l’amministratore dovrà stipulare una polizza assicurativa. L’ assemblea avrà potere di revocare il mandato dell’amministratore, se commette gravi irregolarità fi scali, quali non aprire e utilizzare il conto corrente condominiale obbligatorio, non presentare e conservazione un trasparente rendiconto economico della sua gestione. Più doveri, ma anche più poteri, specie in caso di condòmini “morosi”: l’amministratore potrà procedere con l’ingiunzione anche senza autorizzazione dell’assemblea e potrà comunicare i dati di chi non paga ai creditori, che agiranno direttamente sul moroso. Qualora la mora durasse più di sei mesi, l’amministratore dovrà sospendere il condomino debitore dalla fruizione dei servizi comuni. Il QUORUM delle assemblee di condominio, è abbassato alla maggioranza degli intervenuti in assemblea, che rappresentano almeno la metà dei millesimi, per decisioni come l’installazione di telecamere di sorveglianza, di impianti a energia rinnovabile su superfi ci comuni o l’istituzione di un sito internet del condominio su cui sia disponibile la documentazione della gestione. Il quorum per la validità dell’assemblea in prima convocazione sarà suffi ciente con la maggioranza dei membri (ma resta il quorum dei due terzi dei millesimi per quanto riguarda il valore rappresentato); in seconda convocazione ci vorrà un terzo dei partecipanti e un terzo del valore in millesimi non solo per

poter prendere decisioni, ma anche per potersi aprire. Si è poi introdotto il divieto di delega all’amministratore e un limite a quante persone un delegato può rappresentare : al massimo un quinto se ci sono più di venti condòmini. La possibilità di “modifi care” la destinazione d’uso delle parti comuni apre la strada ad esempio alla costruzione di box nel giardino, l’installazione di impianti di cogenerazione comuni o sembra permettere di vendere parti non più ritenute utili (con la maggioranza dei quattro quinti). E’ sancito il diritto di “distacco” dal riscaldamento centralizzato, ma solo in caso di oggettivi problemi tecnici dell’impianto comune che non siano stati risolti dal condominio nell’arco di un’intera stagione di riscaldamento. Il distacco non è comunque consentito se può causare problemi o maggiori spese agli altri condomini. Per gli animali domestici è stato stabilito che i singoli regolamenti condominiali non possano più vietare il possesso o la presenza di cani e gatti. Sanzioni più severe infi ne per la violazione del regolamento condominiale, da 0,052 euro (100 lire) a 200 euro, che in caso di recidiva possono arrivare a 800. La nuova normativa ENTRERÀ IN VIGORE FRA SEI MESI dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Uffi ciale, ma di certo conviene già prenderne visione ed informarsi dai Vostri amministratori, perché andrà ad infl uenzare anche argomentazioni e delibere attualmente in corso.

A cura dell’AVVOCATO FULVIA FOIS

Care lettrici e lettori, questo mese rispondo a un quesito che per l’intensità delle problematiche rappresentatemi mi ha particolarmente colpito, tant’è che, seppur per stralci, ho ritenuto, con l’autorizzazione esplicita di chi me l’ha inviato, di pubblicarlo. La lettrice Volo di Pegaso, lavoratrice a tempo parziale, madre di due fi gli, separata da due anni e mezzo, privata della casa coniugale pur di giungere ad una separazione consensuale alla fi ne mai raggiunta e dunque defi nita in via giudiziale con una sentenza, denuncia il fatto che il marito ritardi sistematicamente di 10-15 giorni, rispetto alla data stabilita nel provvedimento del Tribunale, l’invio dell’assegno di mantenimento e ometta il versamento del 50% delle spese straordinarie, nonché non rispetti quanto stabilito in punto diritto di visita ritenendo sul punto di non essere obbligato a farlo. Riferisce ancora la lettrice di non poter contare sull’aiuto di familiari nel periodo estivo, risultando costretta negli ultimi tre anni, pur di mantenere il proprio lavoro, a sostenere da sola i costi dei centri estivi dando fondo ai propri risparmi perché: “ ….il mio stipendio non è suffi ciente a coprire le spese del mutuo, le spese sanitarie, per le attività sportive e tutti i costi relativi all’istruzione e crescita di due fi gli. L’assegno di mantenimento è una necessità per arrivare a fi ne mese senza angoscia.”

Alla data del 27 ottobre 2012, quando mi ha scritto la mail citata, mamma Pegaso non aveva ancora ricevuto l’assegno di mantenimento del mese di ottobre precisandomi che se non fosse arrivato entro la metà di novembre si sarebbe venuta a trovare nella condizione di vivere di stenti oltre a dover chiedere una sospensione del mutuo. Prosegue ancora la lettrice dicendo: “temo anche il fatto che mio marito, essendo imprenditore, dispone di risorse economiche e conoscenze che lo tutelano in campo giuridico e sono già stata “avvisata” due anni fa dal suo avvocato, in sede privata, che non avendo la capacità economica di contrastarlo in sede legale, potrebbero fare in modo di togliermi l’affi damento dei fi gli (che ora è congiunto). Mi sento ferita nella mia dignità di donna e di madre, da un uomo che non accetta di essere stato lasciato e non si fa scrupolo di servirsi dei fi gli per ferirmi.” In punto diritto di visita mamma Pegaso dice: “Inoltre lui non ha mai voluto passere con i fi gli il periodo di vacanze stabilito in sentenza e per svariati motivi, è capitato molte volte che non li ha tenuti nei giorni in cui era suo compito o li ha riportati a me per malattia, discussioni o altro. Gli ho fatto notare che i bambini risentono del fatto che a volte lui abbia altri impegni e non possono stare con lui. La risposta è stata che, secondo la sentenza, lui ha il diritto e non l’obbligo di passare i giorni stabiliti con i

fi gli. Alle mie proposte di “recuperare” i giorni in cui è impegnato e non può tenerli con se, si giustifi ca con i bimbi sempre allo stesso modo. Dicendo che non può tenerli in altri giorni perché deve rispettare la sentenza e di dire alla mamma di far cambiare le disposizioni del giudice. “Conclude, ritenendosi una sciocca per non aver saputo tutelare responsabilmente i propri fi gli, pretendendo ciò di cui hanno diritto e giustifi cando questa sua omissione con il timore che ha per il marito che non perde occasione, nei pochi contatti che ancora ci sono per organizzare gli spostamenti dei bambini di aggredirla verbalmente anche in presenza di questi ultimi oltre che tramite sms. A fronte di quanto espostomi, pur sapendo di non poter essere esaustiva, considerato lo spazio a disposizione, non posso che ritenere potenzialmente sussistenti (risulta necessari un’analisi attenta del carteggio anche processuale) i presupposti di molteplici azioni giudiziarie nei confronti di suo marito che ha il dovere, come peraltro già indicato nelle mie due precedenti rubriche, di provvedere al mantenimento stabilito in sentenza nei termini ivi indicati unitamente al pagamento del 50% delle spese straordinarie (di solito quelle scolastiche, mediche non coperte dal servizio sanitario nazionale, sportive…..) a fronte dell’esibizione del documento attestante l’avvenuto pagamento da parte sua. Sappia,

in ogni caso, che gli importi da Lei già esborsati potranno essere recuperati nella misura del 50% complessivo, anche ora, non essendosi prescritto il relativo diritto. Per quel che attiene alla violazione del diritto di visita, ribadisco di come sussista in capo a suo marito il dovere all’adempimento dello stesso trattandosi di diritto di cui non può disporre a proprio piacimento. Per ottenere la giusta e dovuta tutela dovrà necessariamente rivolgersi ad un legale, possibilmente esperto in diritto di famiglia, che Le saprà indicare la giusta linea difensiva e le conseguenti azioni da intraprendere, accedendo, qualora ne ricorrano i presupposti, anche al patrocinio a spese dello stato. A quest’ultimo proposito potrà rivolgersi anche alla segreteria del Consiglio dell’ordine degli avvocati che saprà fornirle tutte le informazioni e moduli necessari.Lieta di ricevere le Vs osservazioni e/o richieste su casi e/o questioni che Vi sono capitate e sulle quali, magari, necessitate di ottenere delucidazioni, autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

AFFARI DI FAMIGLIAMamma Pegaso e fi gli

Violazione del diritto di mantenimento e di visita, ecco cosa fare per ottenere la giusta tutela

Se lo desiderate segnalatemi i Vs casi e/o le Vs questioni di maggiore interesse all’indirizzo mail: [email protected] autorizzandomi espressamente anche alla riproduzione parziale del testo da Voi inviatomi.

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

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DA CHE PARTE GIRA L’ECONOMIA

L’Italia è in vendita

Sarò lieto di rispondere alle vostre domande inviate all’indirizzo [email protected]

Valigie di cartone. Italia in vendita, migliaia di aziende in fuga. E’ un concetto crudo, sicuramente disarmante, ma è la verità. Sotto le sempre più rassicuranti dichiarazioni di ripresa economica e di rilancio industriale (in senso ironico), lanciate dalle autorità pubbliche e talvolta private, da un periodo a questa parte parlando con gli imprenditori, vedo i loro occhi spenti, lo sguardo basso e attonito di chi non vede più un futuro, che ha avuto tutti i sogni infranti ed i sacrifi ci gettati alle ortiche. Indignati per i privilegi della casta con i suoi fanta compensi, di tutti gli sprechi e scandali quotidiani gli imprenditori sono soli,ormai dissanguati e senza più liquidità, senza nessuno che li aiuti. Non capiscono più cosa stia succedendo, non sanno più cosa fare, e quel che è peggio non hanno la minima idea su cosa fare in futuro, sono stanchi, hanno perso l’entusiasmo imprenditoriale, il gusto della sfi da e di porsi in discussione sul mercato perché nessuno più l’aiuta al di là delle belle parole e dei proclami. L’Italia ora è in vendita, il meglio della nostra produzione per qualità e design che non conosceva concorrenza, ormai sta passando senza colpo ferire ai nuovi magnati russi che a suon di milioni si stanno comprando decine di aziende nel nord Italia che hanno il fi ato corto. Basta un fi do non rinnovato o un mancato pagamento per mettere in ginocchio aziende leader del mercato, e renderle facile preda di chi

sostenuto da banche (spesso nazionali) non esita ad investire. Una tassazione ai limiti della schiavitù non ci rende più competitivi. I cinesi sostenuti dalle loro banche si stanno conquistando a suon di miliardi di euro commesse importantissime all’estero che prima erano prerogative italiane, settore nel quale abbiamo sempre eccelso. Oltre ai cinesi, siamo dietro ai turchi, ed ai tedeschi. Tutti, dico tutti, sostenuti dalle loro banche. Noi no. E come ci siamo arrivati a questo punto? Una piccola storiella giusto per far capire meglio… Helga è la proprietaria di un bar che non è in Italia, di quelli dove si beve forte. Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti). La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città. Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora. La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fi do. In fondo, dicono i risk manager, il fi do è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia. Intanto l’Uffi cio

Investimenti Fantasiosi & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fi ammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond. I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano. Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond. Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fi do e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite. A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi. Helga non è quindi in grado di ripagare il fi do e la banca le taglia i fondi. Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada. Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%. La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: Niente più

prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza. Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare. Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%. Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce. Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza. Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero. Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare. Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro: chi è ubriaco, chi sobrio e di chi è la colpa se siamo arrivati a tanto. Intanto gli imprenditori, come tanti anni fa i nostri nonni con le valigie di cartone, stanno andando all’estero per poter continuare a lavorare. Qui tra un pò si parlerà russo e cinese, ed in Austria, Croazia, Inghilterra dove hanno regimi di tassazione più umani si parlerà italiano. Con buona pace per il made in Italy.

A cura di Lorenzo Sartiè

Page 41: La Piazza della Bassapadovana - nov2012 n146

37373737I nostri esperti

In un anno di solito si attendono 2 pe-riodi in particolare:

L’ESTATE ED IL NATALEE proprio i mesi di dicembre (feste na-

talizie) e di gennaio (post- feste natalizie), sono i 2 mesi dell’anno dove normalmente si cala con l’allenamento fi sico esi eccede nell’allenamento a tavola..

Dicembre: beh questo mese visto che ci sono le feste natalizie, le cene, i regali ed altri impegni. Salto il mese di piscina o palestra: questo è ciò che dicono molti frequentatori delle palestre.

Gennaio: passa la befana arriva il 10 beh, mi rimetto in forma a febbraio...op-pure...che fatica riprendere dopo le feste: nulla di più sbagliato.

Ebbene, questi 2 mesi sono i più disa-strosi per l’allenamento fi sico, sia perche di solito c’è un calo nella frequenza dei corsi a causa di mille impegni e preparativi alle festività natalizie, ma anche per l’al-

Rubrica curata dal prof. Marco Canova, insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico e gestore del centro sportivo Le Piscine di Casale di Scodosia. Info: >[email protected] < >www.canovasport.it<

Feste natalizie e post feste natalizie

MarcoCanova

to numero di calorie che si ingeriscono. Le due cose messe assieme sono una bomba devastante per il nostro fi sico e rischiano di mandare all’aria il lavoro dei mesi prece-denti dove ci eravamo fatti buoni propositi ed iniziato dei corsi in palestra o piscina.

CONSIGLI UTILI:1- continuare l’attività fi sica, non solo

con i corsi scelti ma anche frequentando qualche lezione in più, magari proprio nei giorni di festa con una scheda aeorobica (e quindi scegliere il centro sportivo che per le feste rimane aperto), in modo tale da bruciare le calorie che inevitabilmente si ingeriscono in più in questo periodo,

2- evitare gli eccessi calorici senza però rinunciare ai festeggiamenti (qualche fetta di panettone in meno e dosi di frutta secca

non eccessive)3- se a dicembre ho seguito questi

consigli, a gennaio iniziare da subito (5-6-7 gennaio) la ripresa della ginnastica o del nuoto, continuando così il lavoro atletico senza avere cali e senza dover faticare ec-cessivamente nella ripresa.

La bilancia in questi mesi non sarà più un incubo e per tornare o rimanere in forma non dovrò più fare troppa fatica.

Nessuna dieta drastica, nessuna priva-zione, ma se continuo a fare sport (magari aumento l’intensità o la frequenza), dovrò solo stare attento a alle quantità di cibo.

ATTIVITA’ CONSIGLIATE IN QUESTI 2 MESI (per bruciare di più):

- WALKING

- SPINNING- AEROBICA (ZUMBA )- NUOTO- ACQUAGYM- HYDROBIKE Ma per quanto devo continuare?......Devo solo continuare la mia frequenza

alla piscina o palestra che già frequento (e se non faccio nulla: questo è il mese giusto per iniziare, magari facendomi regalare un abbonamento in palestra o piscina)

E poi? Che fare?Continuare a fare sport fi no all’estate.Durante e dopo le feste si continua a

stare in forma

BUON SPORT A TUTTI

Rubrica curata dal prof. Marco Canova, insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico e gestore del centro sportivo Le Piscine di Casale di Scodosia. Info: >[email protected] < >www.canovasport.it<

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49I nostri esperti

FITNESS E BENESSERE

Arrivano i 2 mesi più brutti dell’anno (per la ginnastica... ovviamente)

DA CHE PARTE GIRA L’ECONOMIA

L’Italia è in vendita

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Valigie di cartone. Italia in vendita, migliaia di aziende in fuga. E’ un concetto crudo, sicuramente disarmante, ma è la verità. Sotto le sempre più rassicuranti dichiarazioni di ripresa economica e di rilancio industriale (in senso ironico), lanciate dalle autorità pubbliche e talvolta private, da un periodo a questa parte parlando con gli imprenditori, vedo i loro occhi spenti, lo sguardo basso e attonito di chi non vede più un futuro, che ha avuto tutti i sogni infranti ed i sacrifi ci gettati alle ortiche. Indignati per i privilegi della casta con i suoi fanta compensi, di tutti gli sprechi e scandali quotidiani gli imprenditori sono soli,ormai dissanguati e senza più liquidità, senza nessuno che li aiuti. Non capiscono più cosa stia succedendo, non sanno più cosa fare, e quel che è peggio non hanno la minima idea su cosa fare in futuro, sono stanchi, hanno perso l’entusiasmo imprenditoriale, il gusto della sfi da e di porsi in discussione sul mercato perché nessuno più l’aiuta al di là delle belle parole e dei proclami. L’Italia ora è in vendita, il meglio della nostra produzione per qualità e design che non conosceva concorrenza, ormai sta passando senza colpo ferire ai nuovi magnati russi che a suon di milioni si stanno comprando decine di aziende nel nord Italia che hanno il fi ato corto. Basta un fi do non rinnovato o un mancato pagamento per mettere in ginocchio aziende leader del mercato, e renderle facile preda di chi

sostenuto da banche (spesso nazionali) non esita ad investire. Una tassazione ai limiti della schiavitù non ci rende più competitivi. I cinesi sostenuti dalle loro banche si stanno conquistando a suon di miliardi di euro commesse importantissime all’estero che prima erano prerogative italiane, settore nel quale abbiamo sempre eccelso. Oltre ai cinesi, siamo dietro ai turchi, ed ai tedeschi. Tutti, dico tutti, sostenuti dalle loro banche. Noi no. E come ci siamo arrivati a questo punto? Una piccola storiella giusto per far capire meglio… Helga è la proprietaria di un bar che non è in Italia, di quelli dove si beve forte. Rendendosi conto che quasi tutti i suoi clienti sono disoccupati e che quindi dovranno ridurre le consumazioni e frequentazioni, escogita un geniale piano di marketing, consentendo loro di bere subito e pagare in seguito. Segna quindi le bevute su un libro che diventa il libro dei crediti (cioè dei debiti dei clienti). La formula “bevi ora, paga dopo” è un successone: la voce si sparge, gli affari aumentano e il bar di Helga diventa il più importante della città. Lei ogni tanto rialza i prezzi delle bevande e naturalmente nessuno protesta, visto che nessuno paga: è un rialzo virtuale. Così il volume delle vendite aumenta ancora. La banca di Helga, rassicurata dal giro d’affari, le aumenta il fi do. In fondo, dicono i risk manager, il fi do è garantito da tutti i crediti che il bar vanta verso i clienti: il collaterale a garanzia. Intanto l’Uffi cio

Investimenti Fantasiosi & Alchimie Finanziarie della banca ha una pensata geniale. Prendono i crediti del bar di Helga e li usano come garanzia per emettere un’obbligazione nuova fi ammante e collocarla sui mercati internazionali: gli Sbornia Bond. I bond ottengono subito un rating di AA+ come quello della banca che li emette, e gli investitori non si accorgono che i titoli sono di fatto garantiti da debiti di ubriaconi disoccupati. Così, dato che rendono bene, tutti li comprano. Conseguentemente il prezzo sale, quindi arrivano anche i gestori dei Fondi pensione a comprare, attirati dall’irresistibile combinazione di un bond con alto rating, che rende tanto e il cui prezzo sale sempre. E i portafogli, in giro per il mondo, si riempiono di Sbornia Bond. Un giorno però, alla banca di Helga arriva un nuovo direttore che, visto che in giro c’è aria di crisi, tanto per non rischiare le riduce il fi do e le chiede di rientrare per la parte in eccesso al nuovo limite. A questo punto Helga, per trovare i soldi, comincia a chiedere ai clienti di pagare i loro debiti. Il che è ovviamente impossibile essendo loro dei disoccupati che si sono anche bevuti tutti i risparmi. Helga non è quindi in grado di ripagare il fi do e la banca le taglia i fondi. Il bar fallisce e tutti gli impiegati si trovano per strada. Il prezzo degli Sbornia Bond crolla del 90%. La banca che li ha emessi entra in crisi di liquidità e congela immediatamente l’attività: Niente più

prestiti alle aziende. L’attività economica locale si paralizza. Intanto i fornitori di Helga, che in virtù del suo successo, le avevano fornito gli alcolici con grandi dilazioni di pagamento, si ritrovano ora pieni di crediti inesigibili visto che lei non può più pagare. Purtroppo avevano anche investito negli Sbornia Bond, sui quali ora perdono il 90%. Il fornitore di birra inizia prima a licenziare e poi fallisce. Il fornitore di vino viene invece acquisito da un’azienda concorrente che chiude subito lo stabilimento locale, manda a casa gli impiegati e delocalizza a 6.000 chilometri di distanza. Per fortuna la banca viene invece salvata da un mega prestito governativo senza richiesta di garanzie e a tasso zero. Per reperire i fondi necessari il governo ha semplicemente tassato tutti quelli che non erano mai stati al bar di Helga perché astemi o troppo impegnati a lavorare. Bene, ora potete dilettarvi ad applicare la dinamica degli Sbornia Bond alle cronache di questi giorni, giusto per aver chiaro: chi è ubriaco, chi sobrio e di chi è la colpa se siamo arrivati a tanto. Intanto gli imprenditori, come tanti anni fa i nostri nonni con le valigie di cartone, stanno andando all’estero per poter continuare a lavorare. Qui tra un pò si parlerà russo e cinese, ed in Austria, Croazia, Inghilterra dove hanno regimi di tassazione più umani si parlerà italiano. Con buona pace per il made in Italy.

A cura di Lorenzo Sartiè

SCUOLA DELLÕ INFANZIA E PRIMARIA PARITARIA

Ò ANTONIO GALVANÓ Via Mazzini 41, 35029 PONTELONGO (PD)

e-mail: [email protected] tel/fax:049.9775039 cell.3298964972

L Õ Ist ituto Ò Antonio Galvan Ó nasce i l 26 d icembre 1920

Il suo carisma si fonda sull’attenzione

alla persona,

all’infanzia,

al contesto sociale,

alle nuove esigenze formative,

e si concretizza in una proposta didattica che mira

alla crescita integrale di ogni bambino.

LÕ Istituto Ò Antonio GalvanÓ nasce nel 1920 con lÕ apertura della scuola

dellÕ Infanzia, come risposta concreta alla sensibilitˆ morale e religiosa

dei cittadini di Pontelongo, che desiderano per i propri figli un ambiente

educativo sereno e in grado di dar loro una formazione, non solo umana

e intellettuale, ma anche cristiana.

La scuola Primaria, invece, viene aperta in un secondo tempo, 1941-

1942, quale esigenza di continuitˆ educativa.

Negli ultimi anni, precisamente il 6 ottobre 2008, • nata anche la

Sezione Primavera dedicata alla primissima infanzia, con lo scopo di

fornire un servizio attento alle esigenze delle famiglie, ma soprattutto

alle necessitˆ educative dei bambini dai 24 ai 36 mesi di vita.

LE NOSTRE ATTIVITË : Scuola dellÕ Infanzia:

Il servizio • rivolto a bambini dai 2 (Sezione

Primavera) ai 5 anni e prevede un percorso didattico e

ludico in un ambiente di vita accogliente e motivante

per favorire le relazioni e gli apprendimenti in funzione

della maturazione dellÕ identitˆ , della conquista

dellÕ autonomia e nello sviluppo delle competenze

secondo le Indicazioni Ministeriali.

Scuola Primaria:

Oltre alla normale proposta curricolare, offre i seguenti servizi:

• NOVITAÕ : COMPITI A SCUOLA I compiti per Ò casaÓ o post-scuola, vengono svolti al pomeriggio in classe con lÕ insegnante.

• Insegnamento Lingua Inglese certificato da un

ente accreditato (Trinity College)

• Insegnamento Lingua Spagnolo

• Acquisizione di uno strumento musicale (chitarra)

• Laboratori di lettura, scrittura e canto

• Progetto Ò Pi• sport a scuolaÓ

• Progetto Ò Scacco mattoÓ

(insegnamento disciplina degli scacchi)

• Progetto di plesso Ò Alla ricerca dei valoriÓ • Gita di fine anno con le famiglie

ORARIO DI APERTURA:

Scuola dellÕ Infanzia: dal luned“ al venerd“ con orario 8.30 Ð 16.00

Scuola Primaria: dal luned“ al venerd“ con orario 8.00 -16.00

LÕ istituto offre servizio pre e post-scolastico dalle ore 7.30 alle 18.00 Servizio mensa erogato dallÕ adiacente Casa di Riposo.

Per ulteriori informazioni o visite alla scuola la Segreteria • aperta dal luned“ al venerd“ dalle ore 8.30 alle 12.30.

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Giochi e tantodivertimento:li trovate su Simply... Puzzle!Tutti i mesi in edicola!

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Azzurra Edizioni S.n.c. - C.P. 93/B - 35028 Piove di Sacco (PD) [email protected]

SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto

Chiave (8) - Il nome..................................

................................................................

Gli Animali• Due serpenti mamma e figlio parlano tra di loro. Figlio: “Mam-ma, mamma, ma è vero che noi siamo velenosi?” Mamma: “Si fi-gliolo, perché?” Figlio: “Mamma, mamma, mi sono appena movsi-cato la lingua.”• Perché il bue sbatte la testa contro il muro? Per farsi la bua.• Come si chiama il cane di Dra-cula? Canino.• Qual è il ballo preferito delle scimmie? L’orango-tango.• Cos’hanno in comune la pulce e la gallina? Entrambe fanno i pulcini.• Un ragno affamato, disteso sulla sua ragnatela, vede passare una mosca molto succulenta e al-lora le dice: “Oh cara mosca, vieni qui che ti insegno a tessere.” E la mosca astuta risponde: “Mi spia-ce ma preferisco filare!”• Alcune formiche stanno giocan-do a calcio sul fondo di un bic-chiere. Una di esse le incita: “For-za! Se vinciamo, l’anno prossimo giochiamo in coppa!”• Un giorno due amici visitano Parigi e si rendono conto che le scarpe di coccodrillo sono diven-tate la moda del momento. Allo-ra uno dice all’altro: “E se ci met-tiamo in società ed apriamo un negozio di scarpe di coccodrillo in Italia? Potremmo diventare ric-chi.” E l’atro risponde: “Ma non abbiamo coccodrilli.” “Non ti pre-occupare! Andiamo in Africa e ne

catturiamo qualcuno.” I due ami-ci, senza perdere tempo, partono per l’Africa. Arrivano davanti ad un fiume e vedono un enorme coccodrillo. Gli vanno dietro e dopo più di un’ora di lotta rie-scono a catturarlo. Dopo aver-lo osservato bene, uno dei due amici dice: “Abbiamo fatto tutto questo per niente.” E l’altro: “Per-ché?” “ Perché non ha le scarpe!”• Un cowboy, dopo essere sce-so da cavallo entra nel saloon e ordina un whisky. Mentre sta be-vendo sente fuori un cloppete, cloppete. “Accidenti, ho lasciato il cavallo acceso.”• Perché gli elefanti nella foresta si muovono tutti in gruppo ben serrato? Perché è quello in mezzo che ha la radio. E perché anche i rinoceronti si muovono tutti in gruppo ben serrato? Per far cre-dere agli elefanti che anche loro hanno la radio.• Il tacchino al gallo: “Come fai a cantare tutte le mattine alle cin-que precise?” E il gallo: “Beh, ci ho provato una volta a ritardare di qualche minuto e per poco non finivo in pentola!”• Un giorno una gallina ed un maiale si trovarono a passeggiare insieme. Videro un grande mani-festo con scritto: “Dobbiamo sfa-mare il mondo!” E la gallina dis-se: “E’ giusto! Gli daremo uova e prosciutto!”• Sai perché le trote hanno le spi-ne? Perché nel fiume c’è la cor-rente.

1) Central Park;2) Ponte di Brooklyn;

3) Statua della Libertà;

4) Times Square.Soluzioni:

AFRICA - AMORE - BRAD PITTCYBORG - FIGLI - GLOBEGOLDE - GUILD - LARA CROFTLONDRA - ONU - OSCARSCREEN - TATUAGGI - VITA

Un giretto per New-York

Aforismi sull’amore• C’è una sola cosa peggiore di un matrimonio senza amore: uno in cui c’è amore, ma da una parte sola.• Siamo angeli con un’ala sola. Solo restando abbracciati pos-siamo volare.

ARCHERIN (tiro con l’arco)BASEBALL (baseball)

BASKETBALL (basket)CRICKET (criket)DANCE (danza)FISHING (pesca)

FOOTBALL (football)HANDBALL (pallamano)

POLO (polo)SAILING (vela)

SKATING (pattinaggio)SKIING (scii)

SOCCER (calcio)SQUASH (squash)

TENNIS (tennis)

The Sports (gli sport) Impariamo l’inglese

CHIAVE (7) - Uno sport.................................................................................................

PuzzleSimply...

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

AD - AN - AU - OD - PD - PO’UD - VE - ADE - LEA - LOR- MAOSII - STA - FAST - IDIO - JEEPPOST - RUTA - TANA - CORVE FREUD - LIEVE - MODEL - ARPESEIODATO - VALTER - VIAVAI CADDERO - DESERTO - IPERBOREO

1 2

3 4

Sapete riconoscerequesti posti?

1) .........................................................

...............................................................

2) .........................................................

...............................................................

3) .........................................................

...............................................................

4) .........................................................

...............................................................

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VINO

IL CREMANT

ARRIVA IL NATALE. IO ADORO QUESTO PERIODO DELL’ANNO, TUTTE LE CITTÀ BRILLANO DI UNA LUCE DIVERSA E LA GENTE SORRIDE UN PO’ DI PIÙ. QUESTO NATALE PERÒ AVRÀ UN SAPORE TOTALMENTE DIVERSO PER COLPA DI QUESTA CRISI PESANTE CHE CI ATTANAGLIA TUTTI, CHI PIÙ E CHI MENO.

QUINDI PER QUESTO NATALE VI PROPONGO UN BRINDISI CON UN VINO POCO COSTOSO, MA DI UNA BONTÀ SENZA EGUALI. VI PARLO DEL CREMANT, VINO SPUMANTE PRODOTTO UN PO’ IN TUTTA LA FRANCIA, MA CHE NON SI PUÒ CHIAMARE CHAMPAGNE PERCHÉ NON VIENE PRODOTTO NELLA OMONIMA REGIONE. IL METODO DI PRODUZIONE È IL MEDESIMO DELLO CHAMPA-GNE, SOLAMENTE CHE LA PRESSIONE ATMOSFERICA CONTENUTA NELLE BOTTIGLIE È INFERIORE A QUELLA DELLO CHAMPAGNE. E’ MOLTO SIMILE AD UN NOSTRO SATEN. NATURALMENTE I VINI DI PARTENZA NON SONO GLI STESSI DELLO CHAMPAGNE, PERCHÉ LE DIVERSE ZONE DI PRODUZIONE HANNO DIVERSE COLTURE.IN FRANCIA I MIGLIORI CREMANT SONO QUELLI ALSAZIANI, OTTENUTI DA PINOT BIANCO; ED I CREMANT DE BOURGOGNE, OTTENUTI DA CHARDONNAY E PINOT NERO. LA PRODUZIONE COMUNQUE COINVOLGE TUTTE LE ZONE VINICOLE D’ OLTRALPE. IO MI AUGURO CHE ALMENO UN PO’ TUTTI AVREMO LA POS-SIBILITÀ DI FESTEGGIARE QUESTO NATALE CON ALMENO UN PO’ DI SERENITÀ, ANCHE PERCHÉ UNA VOLTA UN SAGGIO MI DISSE: IL NATALE È LA FESTA DEI BAMBINI, MA ANCHE DEI GRANDI CHE PER UN GIORNO RITORNANO AD ESSERE BAMBINI.BUON NATALE E BUON BRINDISI A TUTTI.

DenisMeneghini

[email protected]

CUCINA

UN ALBERO DI NATALE TUTTO MEDITERRANEO

INGREDIENTI:100G FARINA 045G FARINA MANITOBA

215G POMODORINI PACHINO

ORIGANO

1 CUCCH.NO MIELE

1 CUCCH STRUTTO

7G LIEVITO SECCO

SALE

PROCEDIMENTOTAGLIARE I POMODORINI E FARLI APPASSIRE NEL FORNO A MICROONDE, SENZA

AGGIUNGERE CONDIMENTI.SETACCIARE LE FARINE CON IL LIEVITO, UNIRE I POMODORINI, IL MIELE E LO

STRUTTO AMMORBIDITO.INSAPORIRE CON ORIGANO E SALE, QUINDI AMALGAMARE BENE.VERSARE IL COMPOSTO NELLO STAMPO AD ALBERO E LASCIARE LIEVITARE PER CIRCA 2ORE IN UN LUOGO UMIDO.CUOCERE IN FORNO A 180° CON FUNZIONE VENTILATA PER CIRCA 35 MINUTI.SERVIRE DECORANDO ALLA BASE CON OLIVE VERDI.

MANUELA E SILVIA BIZZO SPIZZICHI E BOCCONI B

39393939A tavola

QUEST’ANNO LA SORPRESA SEI TU.Nei negozi di P.zza Maggiore 21 (Este) e C.C. Lando (Conselve)

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BILANCIA 2 3/09

AL 22/10FASCINO UN’ARIETTA

FRIZZANTE DI CONQUISTA RENDERÀ CIVETTUOLI E RICHIES-

SOCIETÀ. DEDICATEVI A UNA SELEZIONE ACCURATA · SALUTE FORMA IN NETTA RIPRESA, GLI IMPEGNI VI PE-SANO MENO, SIETE PIÙ TONICI E RESIS-TENTI. SUCCESSI IN OGNI GENERE DI SPOT

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11F A S C I N O

L’AMORE FOLLE VI TRAVOLGE, CON TUTTO

IL COROLLARIO DI ROMANTICISMO STRAPPALACRIME E DI PASSIONI IMPOS-SIBILI · SALUTE PER LIEVI MALESSERI, L’EVENTUALE RICORSO ALLE CURE TER-MALI (O ALL’ALIMENTAZIONE MACROBI-OTICA) SARÀ EFFICACISSIMO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO VI ATTENDONO INCONTRI DAVVERO INTER-ESSANTI, MAGARI NEL BEL

MEZZO DI UN VERNISSAGE O DI UNA CENA CULTURALE · SALUTE LA FORMA MENTALE E QUELLA MUSCO-LARE SARANNO PERFETTE E L’INFLUSSO DEI PIANETI VI RENDERÀ IMBATTIBILI AN-CHE NEGLI SPORT

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO DESID-

EROSI DI NOVITÀ: CHI IN COPPIA DA LUNGO TEMPO POTRÀ

CONCEDERSI UN VIAGGIO O NUOVE ESPE-RIENZE · SALUTE LE FORZE VI SOSTEN-GONO MA NON ESAGERATE CON LE ORE PICCOLE E LE MINI PORZIONI A TAVOLA. DIETA SÌ MA EVITATE LA FAME

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO AFFASCINANTI E SICURI VI DIVERTITE A FLIR-

TARE E A SEDURRE SOLO PER GIOCO. ATTENTE A NON CREARE ILLUSIONI PERICO-LOSE · SALUTE SE DOVETE

FARE DEI TRATTAMENTI CERCATE DI AF-FIDARVI A PROFESSIONISTI DEL SETTORE. PIÙ MIRATI SONO MEGLIO FANNO

PESCIDAL 20/02AL 20/03

ASCINO IL CUORE È UN NAUFRAGO SENZA

BUSSOLA IN UN MARE IN TEMPESTA. AN-CORATEVI ALLA REALTÀ PER RESTARE A GALLA · SALUTE IPERATTIVI SUL PIANO INTELLETTUALE, STANCHI E APATICI SU QUELLO FISICO CON QUALCHE PROBLEMA MUSCOLARE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO LE RELAZIONI

SI FARANNO MENO TESE MA LA VA A RILENTO, NON STUZ-ZICATE LA GELOSIA, IL FUOCO BRUCIA! · SALUTE USATE CAUTELA: PREVENITE EVENTUALI STRAPPI CON MASSAGGI E RICORRETE ALLE TERAPIE NATURALI, AN-CHE PREVENTIVE

TORO DAL 21/04AL 20/05

ASCINO CHI VIVE RELAZIONI

ALTALENANTI, AV-VERTIRÀ UN BISOGNO DI CONTINUITÀ, CHE POTRÀ DIVENIRE IMPELLENTE. ERO-TISMO A MILLE · SALUTE DI ATTIV-ITÀ FISICA NON SE NE PARLA, VINCE LA PIGRIZIA. RIDUCETE ALMENO ZUCCHERI E GRASSI O LA BILANCIA VI PUNIRÀ

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO QUALCHE DIVERBIO O PROBLEMA

DI COMUNICAZIONE, VI SALVANO EN-TUSIASMO E VIVACITÀ, DOTANDOVI DI FASCINO SENZA FLESSIONI · SALUTE TRATTATE CON DOLCEZZA MUSCOLI E VIE RESPIRATORIE. EVITATE SFORZI AEROBICI ECCESSIVI, MEGLIO DISCIPLINE PIÙ SOFT

CANCRO 22/06

22/07FASCINO IL PARTNER VI

POTREBBE TROVARE FREDDI, O SARETE VOI A PATIRE UN SENSO

DISTACCO. FAVORITE UN DIALOGO PIÙ EFFICACE· SALUTE ATTENZIONE ALLO STOMACO E ALLE SOMATIZZAZIONI, SARÀ BENE ESEGUIRE CON REGOLARITÀ ALCUNI ESERCIZI DI RILASSAMENTO

LEONE 23/07

AL 23/08FASCINO EMERGE IL VOSTRO LATO PIÙ MAL-ANDRINO E IL VOSTRO NATURALE CARISMA FARÀ PROSELITI, SIA

FUORI DALLA COPPIA · SALUTE PARTIRETE ALLA GRANDE AN-CHE SE GLI ACCIACCHI NON SI FARANNO ATTENDERE. L’INFLUENZA DI STAGIONE POTREBBE ATTACCARVI

VERGINE 24/08 22/09

FASCINO RISCHIATE DI AP-PROCCIARVI AI SENTIMENTI

UN ATTEGGIAMENTO POCO COSTRUTTIVO. CONSIGLIO? UNA MINI-VACANZA · SALUTE NON CEDETE A DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE E TONO MUSCOLARE NON OTTIMALE: RIDI-MENSIONATE LE ASPETTATIVE

Oroscopo

VERGINEVERGINEVERGINEVERGINE

LEONELEONELEONE 23/07 23/07

ALALALALAL 23/08 23/08AL 23/08ALAL 23/08ALFFVOSTRO

FARÀFUORI

FFPOTREBBE

SARETE

GEMELLIGEMELLIDAL

DIVERBIO

TOROTOROTOROTOROTOROTOROTORO

ARIETEARIETEARIETEARIETEDALDAL 21/03 21/03DAL 21/03DALDAL 21/03DAL

ALAL

ACQUARIOACQUARIOACQUARIOACQUARIODALDALDALDALDALDALALALALALALFFASCINOASCINOSICURI

TARE

CREARELOSE

EROSI

SAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIODALDALDALDALDALALALALALAL

MEZZO

SCORPIONESCORPIONESCORPIONE

FFL’AMORE

TRAVOLGEIL COROLLARIO DI

FRIZZANTERENDERÀ

SOCIETÀ

ROMANTICISMO E LUCI DI CANDELE NON MANCHERANNO A RISCALDARE I GIORNI DI FESTA. SORPRESE DIETRO L’ANGOLO PER I PIÙ AUDACI

40 Oroscopo404040 Oroscopo

Ristorante La Mandria

Via Maggiore, 39 - Ospedaletto Euganeo (PD) - Tel. 0429 670502 - Fax 0429 [email protected] - www.ristorantelamandria.it

Fiocchetto di Prosciutto crudo di MontagnanaFagottino di sfoglia con salmone affumicato,

ricotta e oliveCode di mazzancolle

avvolte nella pancetta croccante su crostoneTortino ai funghi

***Risotto con Porcini e Formaggio Asiago

Pasticcio di Lasagne al forno della tradizione***

Lombatina di Vitello al fornoTagliata di Manzo con scaglie di grana

e aceto balsamicoCappone di corte con Mostarda Veneta

Fondi di Carciofo e Patate al forno***

Coppa di Gelato con Marrons Glacè Crema al Cioccolato bianco e Arancio Candito

***Dolce Natale 2012

***Caffè - Vino e Acqua

Arrivo di Babbo Natale!!!Omaggio di segnaposto

Prosciutto crudo di MontagnanaBresaola con rucola e scaglie di grana

Sopressa, Mini quiche con carciofi e tartufoFagottino di sfoglia agli asparagi

*** Risotto con tastasale e fonduta di asiago

Tortelloni ai formaggi e tartufo***

Lombatina di cinghiale al fornoTagliata di manzo con rucola e scaglie di grana

Patate al forno e Verdura cotta***

Sorbetto ***

Panettone e Brindisi di Mezzanotte SPETTACOLO PIROTECNICO

*** Alle ore 01.00 Buffet di Frutta

*** Ore 03.00 Cioccolata calda con Galani,

Frittelle e Brioche

Musica DAL VIVO e ballo fino alle ore 05.00 con in sala uno con: Luca, Sergio & Rubia

In sala due: Fiorella & DenisCaffè non incluso, le consumazioni al bar sono a parte

Vino e Acqua inclusi

€ 39,00 € 60,00 € 39,00 € 60,00

Menù di Natale Menù di Capodanno

MenùSanto Natale

MenùSan Silvestro

SERATA DANZANTE dalle ore 21.00 alle ore 05,00 con il duo “Profumo Italiano”

Panettone e brindisi di mezzanotte. Alle ore 03.00 cioccolata calda con brioche e krapfenLe consumazioni al bar sono a parte

Panettone e brindisi di mezzanotte. Alle ore 03.00 cioccolata calda con brioche e krapfen

€ 25,00 SALA

DA BALLOSTEFY DANCE € 25,00

SALA DA BALLO

Notte di Capodanno

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