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1 Corso di in…formazione - gennaio 2007 A cura della Segreteria provinciale UILA – UIL Potenza Il sistema di previdenza complementare I Fondi Pensione Le scelte per la destinazione del TFR

La previdenza complementare · 2010. 4. 2. · La previdenza complementare tra necessità ed opportunità Significato di una espressione: COMPLEMENTARE serve a completare, o ad integrare,

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  • 1

    Corso di in…formazione - gennaio 2007 A cura della Segreteria provinciale UILA – UIL Potenza

    Il sistema di previdenza complementareI Fondi Pensione

    Le scelte per la destinazione del TFR

  • I numeri del TFR

    10.566.192

    Dipendenti

    € 19.000.000.000

    TFR totale

    € 4.520 TFR medio per impresa

    4.205.862 Imprese

    24.159 imprese oltre 50 addetti

    4.181.703 imprese da 1 a 49 addetti

  • Da 1 a 9

    Da 10 a 19

    Da 20 a 49

    Da 50 a 249

    Oltre 250

    Numero di aziende per addetti

    Oltre 250Da 50 a 249Da 20 a 49Da 10 a 19Da 1 a 9

    Serie1 3.991.336 136.443 53.924 20.960 3.199

    Da 1 a 9 Da 10 a 19 Da 20 a 49 Da 50 a 249 Oltre 250

  • Da 1 a 49 addetti

    Da 50 a 249 addetti

    Oltre 250addetti

    Accantonamenti TFR medi per impresa (€/anno)

    Oltre 250 addettiDa 50 a 249 addettiDa 1 a 49 addetti

    Serie1 2.820 162.760 1.563.280

    Da 1 a 49 addetti Da 50 a 249 addetti Oltre 250 addetti

  • 5

    La La previdenzaprevidenza complementarecomplementare tratranecessitnecessitàà eded opportunitopportunitàà

    Significato di una espressione:COMPLEMENTAREserve a completare,

    o ad integrare, la pensione di base erogata dai regimi pensionistici

    obbligatori al fine di assicurare più elevati livelli dicopertura previdenziale

    La scelta di aderire o meno ad una forma pensionistica complementare è sempre

    volontaria e personale

  • 6

    Il Il perchperchéé delladella previdenzaprevidenzacomplementarecomplementare

    Perché è stata introdotta nell’ordinamento la pensione complementare?

    Per riequilibrare la perdita derivante dallaprogressiva riduzione del

    TASSO DI SOSTITUZIONEdel primo pilastro

  • 7

    AlcuniAlcuni numerinumeri

    L’allungamento della speranza di vita

    Donne UominiAnno 2010 : 84,1 78,2 Anno 2020 : 85,5 79,7 Anno 2030 : 86,6 81,0 Anno 2040 : 87,7 82,3Anno 2050 : 88,8 83,6

    Fonte: Ragioneria generale dello stato - 7/12/2005

  • 8

    AlcuniAlcuni numerinumeri

    Popolazione italiana per età

    0

    5.000.000

    10.000.000

    15.000.000

    20.000.000

    0-20 20-40 40-60 60-80 80-100

    197020002050

  • 9

    La La parolaparola ““chiavechiave””

    TASSO DI SOSTITUZIONE=

    Rapporto tra il primo rateo di pensionee l’ultimo reddito da lavoro.

    Indica l’importo della pensione come % dell’ultima retribuzione

  • 10

    Tasso Tasso didi sostituzionesostituzioneTassi di sostituzione medi lordi previsti

    (63 anni di età e 35 di contribuzione)

    Anni Dipendenti Autonomisolo OBG OBG+PC solo OBG OBG+PC

    2010 69.0% 69,7% 68,7% 69,4% 2020 61,8% 65,9% 45,4% 49,5%2030 56,6% 64,0% 39,8% 47,3%2040 53,0% 64,0% 38,0% 48,9%2050 51,6% 63,6% 36,9% 48,9%

    Ipotesi utilizzate: anno di inizio della contribuzione alla P.C.: 1/1/06; Periodo di adesione: 35 anni; Prestazione 100% in rendita;

    Conferimento TFR: 100%; Tasso di rendimento reale del fondo al lordospese amministrative e dell’imposizione fiscale: 3%; Tasso di

    inflazione: 2%;

    Fonte: Ragioneria generale dello stato - 7/12/2005

  • 11

    Tasso Tasso didi sostituzionesostituzione

    Tabella 2: Tasso di sostituzione (rapporto pensione / ultimo reddito da lavoro)

    2000 2010 2020 2030 2040 2050

    Dipendente privato, 60 anni di età, 35 anni di contribuzione

    Previdenza pubblica (obbligatoria) 67,3 67,1 56 49,6 48,5 48,1

    Previdenza privata 0 4,7 9,4 14,5 16,7 16,7

    Totale 67,3 71,8 65,4 64,1 65,2 64,8

  • 12

    Tasso Tasso didi sostituzionesostituzione

    1990-2001 1990-1992 1993-1997 1998-2001 2002-2006 2007-2011

    Totale 7,3 (3.6) 12,2 (6,1) 7,3 (3,8) 3,4 (1,6) 4,0 (2,1) 3,7 (2,2)

    Dip. Priv. 6,5 (2,9) 11,1 (5,1) 6,5 (3,0) 3,0 (1,1) 3,8 (1,9) 3,4 (1,9)

    Dip. Pubbl. 9,2 (5,6) 16,3 (10,2) 8,8 (5,3) 4,4 (2,5) 4,0 (2,1) 4,2 (2,7)

    Lav. Aut. 7,7 (4,1) 10,7 (4,6) 9,0 (5,5) 3,8 (2,0) 4,6 (2,6) 4,2 (2,7)

    Di cui:

    Artigiani e commercianti

    11,1 (7,5) 14,0 (7,9) 12,7 (9,2) 6,8 (4,9) 6,8 (4,8) 5,9 (4,4)

    Altro (*) 9,4 (5,8) 16,4 (10,3) 10,2 (6.7) 3,2 (1,3) 5,8 (3,9) 3,7 (2,2)

    La spesa pensionistica complessiva e al netto della inflazione (media delle variazioni annue, valori in %)(*) comprende casse professionali e Fondi integrativiN.B. le percentuali tra parentesi riguardano la spesa al netto dell’inflazione. Fonte: Nucleo di valutazione della spesa previdenziale, Rapporto 2002

  • 13

    Le Le principaliprincipali riformeriformeprevidenzialiprevidenziali deglidegli annianni ’’9090

    All’inizio degli anni ’90, si prende atto dell’insostenibilità finanziaria del sistema previdenziale e si dà avvio ai processi di riforma per ridurrel’incidenza della spesa pensionistica in rapporto al Pil e riportare sotto controllo il conto previdenziale.

    1992 - D.Lgs. 503/92 (Legge Amato): si elevano i requisiti di età per la pensione e si amplia il periodo di riferimento delle retribuzioni per ilcalcolo delle pensioni.

    1995 - L .335/95 (Legge Dini): si inaspriscono ulteriormente i requisiti per ildiritto alla pensione di anzianità e si introduce il sistema di calcolocontributivo (nuovi assunti dal 1° gennaio 1996 e pro quota per gliassicurati con meno di 18 di contributi al 1995).Si apre la strada allaPrevidenza Complementare

    anno 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05

    %PIL 97,2 100,8 108,1 118,7 124,8 124,3 123,1 120,6 116,6 115,6 111,3 110,9 108,3 104,2 103,8 106,4

    DEBITO PUBBLICO ITALIANO IN % SUL PIL dal 1990 al 2005

  • 14

    Le Le posizioniposizioni previdenzialiprevidenzialidopodopo la la leggelegge 335/95335/95

    Posizioni assicurative al 31 Dicembre 1995

    Con meno di 18 annidi contribuzione(sistema misto)

    Con 18 anni diContribuzione

    (sistema retributivo)

    Con inizio contribuzioneDal 1° gennaio 1996

    (sistema contributivo)

  • 15

    CriteriCriteri didi calcolocalcolo pensionepensioneSistemaSistema retributivoretributivo

    Lavoratori con una anzianità contributiva pari o superiore a 15 anni al 31.12.1992:

    • Quota A: retribuzione media rivalutata degli ultimi 5 anni (260 settimane) X aliquota corrispondente all’anzianità contributiva acquisita al 31.12.1992 (2% annuo; 0,00153846% per ogni settimana);

    • Quota B: retribuzione media rivalutata degli ultimi 10 anni X aliquotacorrispondente all’anzianità contributiva acquisita dal 01.01.1993 alla data di decorrenza della pensione (2% annuo; 0,00153846% per ognisettimana);

    Lavoratori con una anzianità contributiva inferiore a 15 anni al 31.12.1992:• Quota A: retribuzione media rivalutata degli ultimi 5 anni X aliquota

    corrispondente all’anzianità contributiva acquisita al 31.12.1992 (2% annuo; 0,00153846 % per ogni settimana);

    • Quota B: retribuzione media rivalutata su tutte le settimane di contribuzioneversata a decorrere dal 01.01.1993 X aliquota corrispondente all’anzianitàcontributiva acquisita dal 01.01.1993 alla data di decorrenza della pensione(2% annuo; 0,00153846% per ogni settimana);

  • 16

    CriteriCriteri didi calcolocalcolo pensionepensioneSistemaSistema mistomisto

    Tutti i lavoratori con un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31/12/1995

    • Per i periodi di contribuzione al 31/12/1992 si applica il sistemaretributivo (QUOTA A) – retribuzione media rivalutata degli ultimi 5 anni (260 settimane) X aliquota corrispondente all’anzianità contributiva acquisita al 31.12.1992 (2% annuo; 0,00153846% per ogni settimana);

    •Per i periodi di contribuzione dal 01/01/1993 al 31/12/1995 siapplica il sistema retributivo (QUOTA B)- retribuzione media rivalutata su tutte le settimane di contribuzione versata a decorrere dal01.01.1993 X aliquota corrispondente all’anzianità contributiva acquisitadal 01.01.1993 al 31.12.95 (2% annuo; 0,00153846 % per ognisettimana);•Per il periodi di contribuzione dal 01/01/1996 si applica ilsistema contributivo (QUOTA C) :

  • 17

    CriteriCriteri didi calcolocalcolo pensionepensioneSistemaSistema contributivocontributivo

    L’importo della pensione non viene più computatoin base alle retribuzioni degli ultimi anni bensì in base all’ammontare dei contributi versati nelcorso dell’intera vita lavorativa.

    Per la determinazione dell’importo della pensione simoltiplica il montante rivalutato dei contributiversati dal 1.1.96 fino alla data di decorrenzadella pensione X i coefficienti di trasformazionemodulati in base alla età (vanno dal 4,72% con 57 anni al 6,136% con 65 anni)

  • 18

    La La necessitnecessitàà didi unauna sceltascelta

    Se, da una parte, le varie riforme che si sono susseguitedal1992 ad oggi hanno avuto come effetto positivo

    quello di riportare sotto controllo la spesa previdenzialedall’altra hanno però comportato, nella maggioranza deicasi, una graduale riduzione dell’importo delle pensioni.La riduzione del tasso di sostituzione rende evidente la

    necessità di integrare il reddito dell’età post-lavorativamediante una seconda pensione :

    LA PENSIONE COMPLEMENTAREO

    SECONDO PILASTRO PREVIDENZIALE

  • 19

    La La composizionecomposizione del del sistemasistemapensionisticopensionistico

    1° pilastro: pensione di base, a ripartizione(Inps, Inpdap, ecc.)

    2° pilastro: pensione complementaresu base contrattuale, a capitalizzazione

    3° pilastro: risparmio previdenziale individuale, a capitalizzazione

    I TRE PILASTRII TRE PILASTRI

  • 20

    La Casa La Casa delladella previdenzaprevidenza

    PREVIDENZA

    Pensione pubblicaobbligatoria

    Risparmioprevidenziale

    Pensionecomplementare

    1°pi

    last

    ro

    2°pi

    last

    ro

    3°pi

    last

    ro

  • 21

    Il Il significatosignificato delledelle paroleparole

    RIPARTIZIONE:I contributi prelevati dai lavoratori in attività

    servono a finanziare il pagamento delle pensioniin essere

    -------------------CAPITALIZZAZIONE

    I contributi prelevati dai lavoratori in attivitàvengono capitalizzati secondo gli schemi di

    investimento finanziario

  • 22

    La La previdenzaprevidenza complementarecomplementare-- normativanormativa didi riferimentoriferimento --

    La previdenza complementare è stata istituitadall’art.3, comma 1, lettera v),

    della Legge 23 ottobre 1992, n. 421:“Il Governo … è delegato ad emanare, uno o piùdecreti legislativi … con lo scopo di … favorire la

    costituzione, su base volontaria, collettiva o individuale, di forme di previdenza per l’erogazione di trattamenti pensionistici

    complementari, …”

  • 23

    La La previdenzaprevidenza complementarecomplementare-- normativanormativa didi riferimentoriferimento --

    D. Lgs. 21 aprile 1993, n. 124“Disciplina della forme pensionistichecomplementari, a norma dell’articolo 3,

    comma 1, lettera v), della Legge 23 ottobre 1992, n. 421”

    PIU’ VOLTE MODIFICATO

  • 24

    La La previdenzaprevidenza complementarecomplementare-- attualeattuale disciplinadisciplina --

    Il D.Lgs. 124/93, sostituito dal D. Lgs.13 dicembre 2005, n. 252, emanato in attuazione della delega conferita dalla

    Legge 243/2004 e modificato dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale

    e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)" , in vigore dal 1°Gennaio 2007

    N.B. Fino alla emanazione di un apposito decreto legislativodi attuazione, ai dipendenti delle pubbliche amministrazionisi applica esclusivamente e integralmente la previgentenormativa.

  • 25

    La La previdenzaprevidenza complementarecomplementare-- i i numerinumeri al 31.12.2005 al 31.12.2005 --

    • 132 Fondi istituiti dopo la legge 335/95, di cui43 Fondi chiusi: 1.155.168 iscritti89 Fondi aperti: 407.022 iscritti

    -----------------------------------------------------• 455 Fondi “preesistenti” (credito e

    assicurazione) con circa 665.000 iscritti---------------------------------------• FIP : 811.199 polizze

    Fonte: Relazione Covip per l’anno 2005

  • 26

    La La previdenzaprevidenza complementarecomplementare-- i i numerinumeri al 31.12.2005 al 31.12.2005 --

    Lavoratori complessivamente iscritti a:Fondi chiusi, Fondi aperti, FIP

    circa 3.038.950-----------------------

    A fronte di poco più di 22 milioni dilavoratori occupati

    pari a circa il 13%

  • 27

    La La previdenzaprevidenza complementarecomplementare

    Per costruirsi una seconda pensioneoccorre destinare parte dei risparmi.

    La principale fonte difinanziamento individuata:

    il TFR

  • 28

    Il Il TrattamentoTrattamento didi Fine Fine RapportoRapporto(Art. 2120 c.c. come modificato dalla Legge 29 maggio 1982, n. 297)

    Il TFR è un forma di salario differito che spetta al lavoratoredipendente in caso di cessazione del rapporto di lavoroper qualunque causa.

    Si calcola sommando per ciascun anno di lavoro una quota pari all’importo della retribuzione dovuta per l’anno divisaper 13,5.

    La quota accantonata annualmente in termini percentuali èpari al 6,91% della retribuzione utile annuale lorda.

    Gli importi accantonati sono indicizzati, al 31 dicembre diogni anno, mediante l’applicazione di un tasso costituitodal 1,5% in misura fissa e dal 75% dell’aumentodell’indice dei prezzi al consumo ISTAT registrato nelmese di dicembre dell’anno precedente

  • 29

    Il Il TrattamentoTrattamento didi Fine Fine RapportoRapporto(Art. 2120 c.c. come (Art. 2120 c.c. come modificatomodificato dalladalla LeggeLegge 29 29 maggiomaggio 1982, n. 297)1982, n. 297)

    • Retribuzione utile al calcolo del TFR• La retribuzione su cui va calcolato l’accantonamento annuo

    comprende: • tutte le somme e l’equivalente in denaro dei compensi in natura

    [beni o servizi (fringe benefit)] corrisposti al lavoratore in dipendenza del rapporto di lavoro, purchè a titolo non occasionale, fatte salve diverse previsioni dei contratti collettivi. Dalla retribuzione deve essere escluso quanto corrisposto a titolo di rimborso spese (art. 2120, c. 2 Codice Civile).

    • Elementi non occasionali:• Sono computabili nella retribuzione i compensi considerati

    “omogenei” al rapporto di lavoro anche se non corrisposti con continuità (Cass. N. 2254 del 24.2.1993), fra cui a titolo esemplificativo:

    • Paga base, contingenza, scatti di anzianità, contingenza, superminimi, indennità funzione quadro, laurea e diploma;

    • Indennità mensa; alloggio (Cass. N. 4197 del 12.4.1995);• Premio finale, premio di fedeltà e premio annuo;

  • 30

    Il Il TrattamentoTrattamento didi Fine Fine RapportoRapporto(Art. 2120 c.c. come (Art. 2120 c.c. come modificatomodificato dalladalla LeggeLegge 29 29 maggiomaggio 1982, n. 297)1982, n. 297)

    • Indennità mansione, per lavori disagiati, maneggio denaro;• Straordinario continuativo;• Mensilità aggiuntive;• Maggiorazione lavoro notturno (Cass. 13440/99);• Utile di cottimo;• Ex festività 4 novembre spostata in domenica (anche 2 giugno fino

    al 2000); festività infrasettimanali retribuite;• Indennità sostitutiva preavviso (Cass. n. 2114 del 22.2.1993);• Festività non fruite cadute di domenica (Cass. n. 11448 del

    19.6.2004);• Indennità sostitutiva delle ferie avente carattere retributivo (mancata

    fruizione non imputabile al datore di lavoro, per esempio in caso di cessazione del rapporto di lavoro) (Cass. n. 11960 del 8.6.2005).

    • Indennità di trasferta e rimborso spese a piè di lista, indennitàchilometrica se corrisposta occasionalmente (Cass. n. 96 del 8.1.2003);

    • Straordinario non continuativo.

  • 31

    Il Il TrattamentoTrattamento didi Fine Fine RapportoRapporto(Art. 2120 c.c. come (Art. 2120 c.c. come modificatomodificato dalladalla LeggeLegge 29 29 maggiomaggio 1982, n. 297)1982, n. 297)

    • Elementi occasionali. Non possono essere computati nella retribuzione utile i seguenti compensi:

    • Festività lavorata e festività con riposo compensativo (maggiorazione);

    • Premio anzianità;• Una tantum;• Indennità sostitutiva delle ferie avente carattere risarcitorio

    (inadempimento del datore di lavoro) (Cass. n. 11960/2005);• Indennità sostitutiva per ferie non fruite e compenso per permessi

    retribuiti non fruiti;• Indennità di trasferta e rimborso spese a piè di lista, indennità

    chilometrica se corrisposta occasionalmente (Cass. n. 96 del 8.1.2003);

  • 32

    Il Il TrattamentoTrattamento didi Fine Fine RapportoRapporto(Art. 2120 c.c. come (Art. 2120 c.c. come modificatomodificato dalladalla LeggeLegge 29 29 maggiomaggio 1982, n. 297)1982, n. 297)

    • Sospensione dal lavoro. Nel caso di sospensione dal lavoro durante l’anno per una delle cause indicate di seguito, per il calcolo della retribuzione deve essere computato l’equivalente della retribuzione cui avrebbe avuto diritto il lavoratore in caso di normale svolgimento del rapporto (art. 2120, c. 3, Codice Civile):

    • Infortunio e malattia professionale;• Malattia;• Donazione sangue;• Gravidanza e puerperio;• Cassa integrazione ordinaria e straordinaria;• Contratti di solidarietà.• Il servizio militare di leva non è considerato periodo utile (Corte Costituz. n.

    491 del 7.11.1989) a differenza del periodo di richiamo alle armi. Nel caso di assunzione o cessazione del rapporto di lavoro nel corso dell’anno, si considerano come mesi lavorati per intero le frazioni lavorate nel mese pari o superiori a 15 giorni. I contratti collettivi possono prevedere la commutabilità anche di ulteriori periodi di assenza, ma non peggiorare la previsione della legge.

  • 33

    LL’’anticipoanticipo del TFRdel TFR

    I VincoliAlmeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro;Una sola volta nel corso del medesimo rapporto di lavoro;Importo max. non superiore al 70% del Tfr maturato;Limite annuale del 10% degli aventi titolo e del 4% del numero totale deidipendenti;No possibile in caso di crisi aziendale riconosciuta.

    I Casi per cui è possibile chiederloSpese sanitarie per terapie ed interventi straordinari riconosciuti dallecompetenti strutture pubbliche;Acquisto della prima casa di abitazione per sé e per figli documentato con atto notarile;Spese da sostenere da parte dei genitori (anche adottivi o affidatari) durante la fruizione di congedi parentali o per cura di figli malati fino al compimento degli otto anni;Spese da sostenere durante i concedi per la formazione e la formazionecontinua.

    N.B. I CCNL possono prevedere condizioni di migliore favore.

  • 34

    Il Il FondoFondo didi garanziagaranzia del TFRdel TFR

    Gli importi corrisposti a titolo di Tfr sono esclusi dallacontribuzione previdenziale e assistenziale.

    Sul Tfr accantonato annualmente opera, tuttavia, unatrattenuta calcolata sull’ammontare dellaretribuzione effettivamente assoggettata ai contributiprevidenziali.

    Tale trattenuta, a carico del datore di lavoro, è pari allo0,5% e serve per finanziare un apposito Fondoistituito presso l’Inps che ha lo scopo di sostituirsi al datore di lavoro nel pagamento del Tfr spettante ailavoratori o loro aventi diritto in caso di insolvenzadella azienda (fallimento ecc.)

  • 35

    I I destinataridestinatari delladella previdenzaprevidenzacomplementarecomplementare

    Lavoratori dipendenti sia privati sia pubblici;Soci lavoratori e dipendenti di cooperative;Lavoratori autonomi e liberi professionisti;Soggetti che svolgono lavori di cura non retribuiti derivante da responsabilitàfamigliare;Lavoratori assunti in base alle tipologiecontrattuali di cui al D.Lgs. 276/2003 (c.d. legge Biagi)

  • 36

    TipologiaTipologia deidei fondifondi pensionepensione

    •• FONDI CHIUSI O NEGOZIALIFONDI CHIUSI O NEGOZIALI

    •• FONDI APERTIFONDI APERTI

    •• FORME PENSIONISTICHE INDIVIDUALI FORME PENSIONISTICHE INDIVIDUALI (FIP O PIP)(FIP O PIP)

    •• FONDI PREESISTENTIFONDI PREESISTENTI

  • 37

    FondiFondi chiusichiusi o o negozialinegozialiIstituiti tramite contratti e accordi collettivi,anche aziendali, accordi tra

    lavoratori, interaziendali, promossi da OO.SS. firmatarie di C.C.N.L.Detti accordi stabiliscono la costituzione di una forma di previdenza

    complementare per tutti i lavoratori di un determinato settore, di una data azienda o di un determinato territorio e nel contempo istituiscono un fondopensione di natura contrattuale destinato ad accogliere le libere adesioni deilavoratori a cui tale accordo si riferisce.

    L’elemento caratterizzante è l’ambito definito, ossia ogni fondo pensione, costituito da una determinata fonte istitutiva, ha una platea altrettantodefinita di potenziali aderenti (es. un lavoratore appartenente ad un determinato settore non potrà aderire ad un fondo pensione destinato ailavoratori di un settore diverso).

    Tali fondi garantiscono il principio di pariteticità nella rappresentanza deilavoratori e datori di lavoro nella composizione degli organi diamministrazione e controllo e sono improntati a criteri di massimatrasparenza, controllo effettivo dei costi e prudenza nella gestione dellerisorse.

  • 38

    FondiFondi apertiapertiSono istituiti direttamente da banche, società di intermediazione mobiliare,

    compagnie di assicurazione, società di gestione del risparmio, attraverso la costituzione di un patrimonio separato ed autonomo che ha come esclusivafinalità quella di erogare prestazioni previdenziali.

    L’adesione può avvenire:• su base individuale, indipendentemente dalla circostanza che vi sia

    possibilità di aderire a fondi negoziali previsti dalla contrattazione collettiva; • su base collettiva attraverso appositi accordi tra rappresentanti dei

    lavoratori e datori di lavori che decidono di non istituire un fondo negozialema di stipulare un accordo per l’adesione collettiva ad uno o più fondi aperti.

    Non esiste alcuna forma di partecipazione alla amministrazione né deirappresentanti dei lavoratori né dei datori di lavoro dal momento che la gestione finanziaria è riservata al C.d.A. della società che gestisce il fondo.

    Tali fondi non hanno un ambito definito e cioè non sono rivolti specificata-mente ad una platea di soggetti individuati.

  • 39

    FormeForme pensionistichepensionistiche individualiindividuali

    Sono attuate “individualmente” mediante contratti diassicurazione sulla vita con finalità previdenziali stipulati con imprese di assicurazioni. Si distinguono in:

    FIP:Fondo di investimento previdenzialePIP: Piano di investimento previdenzialeNon esiste alcuna forma di partecipazione alla amministrazione

    né dei rappresentanti dei lavoratori né dei datori di lavoro dalmomento che la gestione finanziaria è riservata al C.d.A. della società che gestisce il fondo.

    Possono aderire tutti i soggetti anche non titolari di reddito dalavoro e da impresa

  • 40

    FondiFondi preesistentipreesistenti

    Sono forme pensionistiche complementari giàistituite al 15 novembre 1992, data di entrata in vigore della L. 421/92. Essendosi in originesviluppati in assenza di una organica disciplinaloro applicabile, presentano forme moltoeterogenee e godono di una notevole autonomiae un diversificato regime sotto il profilo delleregole loro applicabili. L’adesione dei lavoratoriavviene su base collettiva e l’ambito deidestinatari è individuato dagli accordi aziendali o interaziendali. Questi fondi sono diffusisoprattutto nel settore bancario e assicurativo.

  • 41

    Il regime Il regime deidei fondifondi pensionepensione

    I FONDI operano: a) per lavoratori dipendenti e soci di coop:

    in regime di CONTRIBUZIONE DEFINITA;La contribuzione è inizialmente prefissata mentre variabile è il valore

    della prestazione finale il cui importo è commisuratoall’andamento della gestione finanziaria dei contributi versati.

    a) per lavoratori autonomi, liberi professionisti: anche in regime di PRESTAZIONI DEFINITE

    Il valore della prestazione finale viene stabilito a priori mentre a variareè l’importo della contribuzione dell’iscritto che viene aggiornatoperiodicamente in modo tale da poter garantire l’erogazione dellaprestazione prefissata.

  • 42

    Le Le principaliprincipali caratteristichecaratteristichedeidei fondifondi negozialinegoziali

    FondoFondo pensionepensione negozialenegoziale

    è una ASSOCIAZIONE degli iscritti che non ha fini

    di lucro

    l’adesione èVOLONTARIA

    funziona in base al principio della

    CAPITALIZZAZIONE INDIVIDUALE

    deve essereAUTORIZZATO

    dalla COVIP

    la GESTIONE dellerisorse verrà affidata a

    società specializzate

    vuole GARANTIRE agliiscritti delle prestazioni

    pensionistichecomplementari

  • 43

    Come Come sisi finanziafinanzia ununfondofondo negozialenegoziale

    Sono le fonti istitutive a fissare la misura del contributo a carico del lavoratore e del datore di lavoro nonché la quota di TFR da destinare alla

    forma pensionistica di tipo collettivo. Gli iscritti per la prima volta allaprevidenza obbligatoria dopo il 28/04/93, in caso di adesione alla

    previdenza complementare hanno l’obbligo di destinare l’intero TFR maturando al fondo pensione

    Percentuale dellaretribuzione base

    ai fini delTFR

    Quota o intero TFR maturando

    Percentuale dellaretribuzione base

    ai fini del TFR

    Contributo del lavoratore Contributo datore di lavoro TFR

  • 44

    La La gestionegestione didi un un fondofondo

    La previdenza complementare opera secondo i criteri dellacapitalizzazione, ossia i contributi versati dall’iscritto confluiscono in un conto individuale e investiti in strumenti finanziari da gestorispecializzati, producendo nel tempo rendimenti che variano in funzionedell’andamento dei mercati finanziari e della scelta di gestione

    A seconda che vengano previste una o più linee di investimento il fondopensione si dice a gestione monocomparto o pluricompartoMONOCOMPARTO:

    La politica di investimento delle risorse è unica per tutti gli aderenti chequindi beneficeranno del medesimo risultato della gestione finanziariarealizzata dal fondo in termini di rendimentoPLURICOMPARTO:

    L’investimento è differenziato su più linee di investimento diverse tra loroper natura e rischiosità. L’aderente può scegliere il comparto a cui aderire sulla base della sua maggiore o minore propensione al rischiofinanziario e anche in base anche alla maggiore o minore distanza dalpensionamento

  • 45

    La quotaLa quota

    • Il patrimonio del Fondo è convenzionalmentesuddiviso in quote.

    • Ad ogni versamento l’iscritto “compra” un certonumero di quote il cui valore è dato dalpatrimonio del Fondo in quel momento.

    • Ogni mese il Fondo calcola il valore del patrimonio e quindi quello della quota.

    • Quando l’iscritto esce ha un montante pari al valore della quota in quel momento moltiplicato ilnumero delle quote via via acquisite.

  • 46

    I I costicosti didi gestionegestionedeidei fondifondi negozialinegoziali

    Essendo i fondi negoziali delle associazioni senza fine di lucro il lorofine non è il profitto. Ciò va a vantaggio degli iscritti che beneficiano

    di costi di gestione piuttosto modesti limitati alle spese vive diamministrazione del fondo stesso. Inoltre i costi tendono a ridursi

    ulteriormente per le economie di scala che possono prodursi in virtùdell’omogeneità degli aderenti e dell’elevato numero degli iscritti

    Costo di iscrizioneCosti amministrativiCosti di gestione finanziariacambio del comparto d’investimento (switch)Costi di istruzione anticipazione

    N.B. Le percentuali e le quote fisse dei costi variano da fondo a fondo e comunque risultano assai ridotte rispetto alle spese di un fondo aperto e diun PIP(periodo di riferimento di 35 anni di adesione: spese amministrativefondo negoziale 0,5%, fondo aperto 1,3% e PIP 2,3% - Fonte COVIP).

  • 47

    Come Come iscriversiiscriversi

    Per iscriversi è sufficiente compilare e sottoscrivere l’apposito modulo di adesione con il quale si autorizza, tra l’altro, il proprio datore di

    lavoro a trattenere dalle future buste paga i contributi di pertinenza del lavoratore.

    All’aderente devono essere preventivamenteconsegnate la scheda informativa sulla attivitàdel fondo pensione e l’informativa sulla tutela

    della privacy.Al momento della adesione andrà versata una

    quota di iscrizione “una tantum” che saràtrattenuta dalla busta paga.

  • 48

    LL’’informazioneinformazione agliagli iscrittiiscritti

    • Consultazione on line della propriaposizione attraverso connessione protetta

    • Comunicazione periodica annuale con estratto conto spedita al domicilio

    • Informazioni di carattere generale sul sitoweb del Fondo

    • News letter

  • 49

    GaranzieGaranzie e e formeforme didi controllocontrollo

    ISVAP(assicurazioni)

    CONSOB(sim e sgr)

    BANCA D’ITALIA(banche)

    Tutte le risorse finanziare confluite al fondo pensione vengonoaffidate ad operatori specializzati autorizzati per legge (Entigestori).A ulteriore garanzia dell’iscritto le risorse affidate in gestionevengono depositate presso un soggetto “terzo”, la Bancadepositaria, la quale controlla che tutte operazioni ordinate daigestori rispettino i limiti stabiliti dalla legge, dallo Statuto del fondo e dalle singole convenzioni di gestione.Il Fondo controlla le performance (benchmark).Le autorità di vigilanza:

    COVIPCommissionedi Vigilanza

    sui FondiPensione

    MINISTERO del LAVORO

  • Schema di funzionamento generaleI fondi chiusi

    BANCA DEPOSITARIA

    ADERENTI

    COMMISSIONEDI VIGILANZA

    GESTORE AMMINISTRATIVO GESTORI

    FINANZIARI

    Flusso informativo

    Reporting

    BANCA D’ITALIA

    Flusso monetario

    FONDI PENSIONE

    CHIUSI

    Fondi Chiusi Fondi Aperti

  • 51

    La La vigilanzavigilanza

    La COmmissione di VIglianza dei fondiPensione (art.18, D.Lgs.252/2005) esercita l'attività di alta vigilanzasull’intero settore della previdenza

    complementare.

    Ha lo scopo di perseguire la trasparenza e la correttezza dei comportamenti e

    l’attenta e prudente gestione delle formepensionistiche complementari

  • La gestione dei contributiLa gestione dei contributi

    Il Fondo (service) apre una posizione contabile per ogni singolo lavoratore.

    Tale posizione, alimentata dai contributi e dal rendimento degli investimenti, evidenzia in ogni momento il “montante”di pertinenza di ogni associato.

    Il montante è il risultato del prodotto tra il valore della “quota” e il numero di quote posseduto dell’associato

    r.r.

  • La gestione dei contributiLa gestione dei contributiLa quota

    Al fine di costruire una contabilità individuale corretta, i contributi dei soci vengono utilizzati per acquistare “quote” del fondo.Il valore iniziale della quota viene fissato al momento dell’inizio della contribuzione (avvio del Fondo).Tale valore iniziale è pari a 10 euro per disposizione di leggeIl valore della quota cambia in base all’andamento degli investimenti finanziariL’associato, attraverso la contribuzione, acquista un certo numero di quote al valore del momento

    r.r.

  • La gestione dei contributiLa gestione dei contributiLa quota

    Un esempio:

    Se all’avvio del Fondo il valore della quota è fissato in 10 euro, ad un lavoratore che versa contributi per 100 euro vengono assegnate 10 quote (100 : 10).

    Dopo un anno, essendo stato il risultato della gestione finanziaria del 5%, il valore della quota èdiventato 10,5 euro e, pertanto, con la nuova contribuzione di 100 euro le quote assegnate sono 9,52 (100 : 10,5).

    r.r.

  • La gestione dei contributiLa gestione dei contributiLa quota

    Come si calcola il numero di quote da assegnare al socio?

    Si detraggono dall’importo dei contributi versati (lavoratore + azienda + TFR + contributi volontari) i costi amministrativi e della banca depositaria (quota associativa).

    Al risultato si somma il rendimento (netto) della gestione finanziaria .

    r.r.

  • La gestione dei contributiLa gestione dei contributiValorizzazione della quotaValorizzazione della quota

    Al fine di poter assegnare ai soci un giusto numero di quote, è necessario che il valore delle quote sia sempre aggiornato in funzione dell’andamento degli investimenti così da poter fare tale assegnazione nel momento stesso in cui pervengono i contributi (riconciliati).

    Il valore della quota serve anche per calcolare le prestazioni a cui ha diritto il lavoratore (pensione, capitale, anticipazione, ecc.)

    Il compito di valorizzazione della quota spetta al Fondo che, per tale funzione, si avvale del serviceamministrativo

    r.r.

  • a) dai contributi determinati dalle fonti istitutive;b) dalla quota di iscrizione “una tantum” a carico del singolo

    lavoratore associato;c) dagli importi delle posizioni maturate dai lavoratori presso

    altre forme di previdenza complementare acquisiti a seguito di loro trasferimento;

    d) dalle somme rinvenienti dall’acquisizione al Fondo delle posizioni individuali dei lavoratori associati deceduti in assenza di aventi diritto,

    e) dalle sanzioni versate dalle Imprese;f) da interessi, frutti, dividendi e qualsiasi altro provento

    derivante dall’impiego delle disponibilità patrimoniali del Fondo;

    g) da ogni altra entrata finalizzata a realizzare l’oggetto sociale di cui il Fondo divenga titolare a qualsiasi titolo.

    Nozione di patrimonioNozione di patrimonioIl patrimonio del fondo, destinato a realizzare le finalitàassociative, è costituito:

    r.r.

  • La quota associativaLa quota associativaÈ la quota finalizzata ai costi amministrativi del Fondo (service, funzionamento degli uffici, personale, consulenze, attrezzature, organi statutari, comunicazioni agli iscritti, banca depositaria, ecc.

    È stabilita annualmente dall’Assemblea su proposta del CdA.

    È detratta automaticamente dai contributi versati.

    Viene versata automaticamente su un conto corrente separato presso la banca depositaria.

    Il Fondo ha la possibilità di attingere unicamente a questa risorsa.

    r.r.

  • La quota associativaLa quota associativa

    La quota associativa è calcolata e detratta “a monte”dai contributi riscossi.

    La voce che non grava sulla quota associativa è la “commissione” per il gestore finanziario: essa èdetratta dalla parte di patrimonio destinata alle prestazioni (quota).

    r.r.

  • 60

    Il Il conferimentoconferimento del TFRdel TFR(Art. 8, comma 7, D. Art. 8, comma 7, D. LgsLgs. 252/05). 252/05)

    Lavoratori dipendenti di prima occupazione successiva al 1°gennaio 2007 (data di entrata in vigore del D.Lgs. 252/05);

    Lavoratori dipendenti di prima occupazione successiva al 28 aprile 1993 (data di entrata in vigore del D.Lgs. 124/93) chenon hanno mai aderito alla previdenza complementare

    Lavoratori dipendenti di prima iscrizione alla previdenzaobbligatoria in data antecedente al 29/04/1993 che non hanno mai aderito alla previdenza complementare;

    Lavoratori dipendenti di prima iscrizione alla previdenzaobbligatoria in data antecedente al 29/04/1993 che hanno giàaderito alla previdenza complementare;

  • 61

    Il Il conferimentoconferimento del TFRdel TFR

    Lavoratore dipendente di prima occupazionesuccessiva al 1° gennaio 2007

    (data di entrata in vigore del D.L.gs 252/05)Scelta esplicita

    Entro il 30/06/2007oppure entro sei mesi

    dalla data di assunzionese successiva al

    01/1/2007può decidere di:

    Forma pensionisticacomplementare istituita

    presso l’INPS

    Conferire il TFR maturandoalla forma di previdenzacomplementare da luiscelta tra: •forma pensionistica collettivaprevista dalla contrattazione;•Fondo pensione aperto;•forma pensionistica individuale.

    (scelta irrevocabile)

    Se entro il 30/06/2007oppure entro sei mesi

    dalla data di assunzionese successiva al

    01/1/2007non esprime alcuna

    volontàIl datore di lavoro trasferisce

    il TFR maturando dellavoratore a:

    Mantenere il TFR maturandopresso il datore di lavoro

    (scelta revocabile)

    In caso di azienda con piùdi 49 dipendenti il TFR

    maturando verràintegralmente trasferito

    presso il Fondo Tesoreriagestito dall’INPS

    Forma pensionistica collettivaprevista dalla contrattazione

    collettiva, salvo diversoaccordo aziendale che

    indichi altra formapensionistica di tipo collettivo

    Silenzio assenso

    In caso di più formepensionistiche collettiveapplicabili

    Quella con il maggior numerodi adesioni di lavoratori della

    azienda, salvo diversoaccordo aziendale

    Se non applicabili 1-2

    1

    2

    N.B.: Il meccanismo sopra descritto si applica anche ai lavoratori dipendenti di prima iscrizionealla previdenza obbligatoria successiva al 28/4/1993 che non abbiano MAI aderito allaprevidenza complementare

  • 62

    Il Il conferimentoconferimento del TFRdel TFRLavoratore dipendente di prima iscrizione

    alla previdenza obbligatoriaanteriormente al 29/04/1993

    Già iscritto a formepensionistiche complementari

    al 1°gennaio 2007

    Scelta esplicita

    Entro il 30/06/2007oppure entro sei mesi

    dalla data di assunzionese successiva al

    01/1/2007può decidere di:

    Conferire il residuo TFR maturandoalla forma di previdenzacomplementare collettivaalla quale già aderisce

    Se entro il 30/06/2007oppure entro sei mesi

    dalla data di assunzionese successiva al

    01/1/2007non esprime alcuna

    volontàIl datore di lavoro trasferisceIl residuo TFR maturando del

    lavoratore alla:

    Mantenere il residuo TFR maturandopresso il datore di lavoro

    In caso di azienda con piùdi 49 dipendenti il residuo TFR

    maturando verràintegralmente trasferito

    presso il Fondo Tesoreriagestito dall’INPS

    Silenzio assenso

    Forma di previdenzacomplementare collettivaalla quale già aderisce

  • 63

    Il Il conferimentoconferimento del TFRdel TFR

    Scelta esplicita

    Entro il 30/06/2007oppure entro sei mesi

    dalla data di assunzionese successiva al

    01/1/2007può decidere di:

    Forma pensionisticacomplementare istituita

    presso l’INPS (FondInps)

    Conferire il TFR maturandoalla forma di previdenzacomplementare da lui

    prescelta (forma pensionisticacollettiva prevista dalla contrattazione

    o fondopensione aperto oppure

    forma pensionistica individuale) o per intero o nella misura già fissata

    dagli accordi o contratticollettivi, o in mancanza

    nella misura non inferioreal 50%,

    (TFR residuo restante)

    Se entro il 30/06/2007oppure entro sei mesi

    dalla data di assunzionese successiva al

    01/1/2007non esprime alcuna

    volontàIl datore di lavoro trasferiscel’intero TFR maturando del

    lavoratore a:

    Mantenere l’intero TFR maturandopresso il datore di lavoro

    In caso di azienda con piùdi 49 dipendenti il TFR

    maturando verràintegralmente trasferito

    presso il Fondo Tesoreriagestito dall’INPS

    Forma pensionistica collettivaprevista dalla contrattazione

    collettiva, salvo diversoaccordo aziendale che

    indichi altra formapensionistica di tipo collettivo

    Silenzio assenso

    In caso di più formepensionistiche collettiveapplicabili

    Quella con il maggior numerodi adesioni di lavoratori della

    azienda, salvo diversoaccordo aziendale

    Se non applicabili 1-2

    1

    2

    Lavoratore dipendente di prima iscrizione allaalla previdenza obbligatoriaanteriormente al 29/04/1993

    Non iscritto a formepensionistiche complementari

    al 1°gennaio 2007

  • 64

    Il Il conferimentoconferimento del TFRdel TFR

    In caso di conferimento tacito, il TFR maturando viene investitonella linea più prudente tale da garantire la restituzione del capitale e rendimenti comparabili al tasso di rivalutazione TFR.

    L’adesione al fondo realizzata tramite il solo conferimento del TFR maturando non comporta obbligo di versamento dellacontribuzione né a carico del lavoratore né del datore di lavoro, salvo diversa volontà degli stessi. Qualora il lavoratorecontribuisca al fondo è dovuto anche il contributo del datore dilavoro stabilito dalle fonti istitutive.

    Per le aziende che perdono il TFR maturando perché confluitoalla previdenza complementare o al Fondo Tesoreria gestitodall’Inps, vengono previste particolari misure compensative.

    Versamento volontario oltre l’età pensionabile (almeno 1 anno dicontribuzione).

  • 65

    CessazioneCessazione o o cambiocambio didi lavorolavoroprima del prima del pensionamentopensionamento

    Riscatto parziale o totale della posizioneindividuale maturata;Trasferimento presso un altro fondo dicategoria al quale si accede in relazionealla nuova attività;Mantenimento della posizione presso ilfondo anche in assenza di contribuzione

  • 66

    RiscattoRiscatto(Art.14, comma 1(Art.14, comma 1--2, 2, D.LgsD.Lgs 252/05)252/05)

    Parziale nella misura del 50% nei casi:

    Riscatto totale:

    Cause diverse introdotte dai regolamenti dei fondi*Tale facoltà non può essere esercitata nel quinquennio precedente

    la maturazione dei requisiti di accesso alle prestazionipensionistiche complementari in quanto è prevista la rendita(Art. 11, comma 4, D.Lgs 252/05)

    cessazione della attività lavorativa che comporti l’inoccupazioneper un periodo di tempo non inferiore a 12 mesi e non superiore a 48 mesi;In caso di ricorso da parte del datore di lavoro a procedure dimobilità, CIG e CIGS.

    Invalidità permanente con riduzione di capacita di lavoro a meno di un terzo;cessazione della attività lavorativa che comportil’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi*

  • Il Riscatto: quando Il Riscatto: quando èè possibile richiederlo?possibile richiederlo?

    Riscatto totale: 100% della posizione maturata

    quando è richiedibile

    1) in caso di premorienza: è richiedibile dagli eredi ovvero dai beneficiari designati2) stato di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo3) cessazione dell'attività lavorativa con conseguente inoccupazione superiore a 48 mesi

    come è tassato aliquota fissa max 15% minimo 9%

    Riscatto parziale: 50% della posizione individuale maturata

    quando è richiedibile

    1) cessazione dell'attività di lavoro con conseguente inoccupazione per un periodo di tempo compreso fra 12 e 48 mesi 2) procedure di mobilità3) cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria

    come è tassato aliquota fissa max 15% minimo 9%

  • 68

    TrasferimentiTrasferimenti

    In caso in cui l’iscritto perda i requisiti di partecipazione al fondo (es. cambiamento attività lavorativa) può trasferire la propria posizione individuale presso un altro fondo pensione a cui accede in relazione alla nuova attività.

    In costanza dei requisiti di partecipazione al fondo l’iscritto, decorsi due anni dalla data iscrizione ad una forma pensionisticacomplementare, può volontariamente trasferire l’intera posizioneindividuale maturata presso un’altra forma pensionistica (fondonegoziale, fondo aperto, FIP).*

    *N.B. Nel caso di trasferimento della posizione maturata presso un forma pensionistica individuale, l’iscritto potrà versare il proprio TFR maturando, il contributo lavoratore e il contributo azienda ma in quest’ultimo casosolo nei limiti e secondo le modalità stabilite dai contratti o accordicollettivi anche aziendali

  • 69

    AnticipazioneAnticipazione(Art. 11, (Art. 11, commicommi 77-- 8, 8, D.LgsD.Lgs. 252/05). 252/05)

    In qualsiasi momento, per un importo non superiore al 75%della posizione maturata:

    Spese sanitarie a seguito di gravissime situazioni relative a sé, al coniuge e ai figli per terapie e interventi straordinari riconosciutidalle competenti strutture pubbliche.

    Dopo 8 anni di iscrizione, per un importo non superiore al 75%della posizione maturata:

    Acquisto prima casa di abitazione per se o per figli;Spese per ristrutturazione relative alla prima casa di abitazione.

    Dopo 8 anni di iscrizione, per un importo non superiore al 30%della posizione maturata:– per ulteriori esigenze degli aderenti.

    N.B. Ai fini della determinazione della anzianità di iscrizione necessaria per l’anticipazione saranno considerati utili tutti i periodi di partecipazionealle forme pensionistiche complementari maturati dall’aderente che non siano stati riscattati.

  • Le anticipazioni: quando e perchLe anticipazioni: quando e perchéé richiederle?richiederle?

    Spese sanitariequando è richiedibile in qualsiasi momentoimporto anticipabile fino al 75% del maturatocome è tassato aliquota fissa max 15% minimo 9%Acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figliquando è richiedibile dopo 8 anni di iscrizioneimporto anticipabile fino al 75% del maturatocome è tassato aliquota fissa del 23%Interventi di ristrutturazionequando è richiedibile dopo 8 anni di iscrizioneimporto anticipabile fino al 75% del maturatocome è tassato aliquota fissa del 23%Ulteriori esigenze degli aderentiquando è richiedibile dopo 8 anni di iscrizioneimporto anticipabile fino al 30% del maturatocome è tassato aliquota fissa del 23%

  • 71

    PrestazioniPrestazioni(Art. 11, (Art. 11, commicommi 11-- 4, 4, D.LgsD.Lgs. 252/05). 252/05)

    REQUISITI:Maturazione dei requisiti di accesso alle prestazioni stabiliti nel regime di previdenza obbligatoria diappartenenza;Almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.

    TIPOLOGIA:Interamente in rendita mediante l’erogazione della pensione complementare;Parte in capitale fino ad un massimo del 50%, il restante 50% in rendita (dall’importo complessivoerogabile sono detratte le somme eventualmente anticipate e non reintegrate).

    Nel caso in cui, convertendo in rendita almeno il 70% della posizione maturata, l’importo della pensionecomplementare risulti inferiore al 50% dell’assegno sociale (l’importo per il 2007 è pari a € 389,36), l’iscritto può scegliere di ricevere l’intera prestazione in capitale.

    Le forme pensionistiche complementari devono prevedere che in caso di cessazione dell’attivitàlavorativa che comporti uno stato di inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi, o in caso di invalidità permanete che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo, le prestazioni pensionistiche siano, su richiesta dell’aderente, consentite con un anticipo massimo di 5 anni rispetto ai requisiti per l’accesso alle prestazioni nel regime obbligatorio di appartenenza.

    N.B. Ai fini della determinazione della anzianità di iscrizione necessaria per le prestazioni sarannoconsiderati utili tutti i periodi di partecipazione a forme pensionistiche complementari maturate dall’aderente per i quali lo stesso non abbia esercitato il riscatto totale della posizione individuale.

  • 72

    DecessoDecesso delldell’’iscrittoiscritto

    A. Prima del raggiungimento del diritto alla prestazionepensionistica la posizione è riscattata: dagli eredieredi ovvero dai beneficiaribeneficiari designati dall’iscritto;In mancanza di eredi o beneficiari la somma restaacquisita al fondo (forme collettive) o è devoluta a “finalità sociali” (forme individuali).

    B. Decesso del soggetto già titolare di prestazionepensionisticaGli schemi per l’erogazione delle rendite possonoprevedere la restituzione ai beneficiari indicati dalsoggetto del montante residuo o, in alternativa, l’erogazione di una rendita calcolata sul montanteresiduale.

  • 73

    Il Il sistemasistema didi tassazionetassazione delladellaprevidenzaprevidenza complementarecomplementare

    • Il regime fiscale della contribuzione

    • Il regime fiscale dei rendimenti finanziari

    • Il regime fiscale delle prestazioni, delle anticipazioni e dei riscatti

  • 74

    Il regime Il regime fiscalefiscale delladellacontribuzionecontribuzione

    Il nuovo decreto n. 252/05 prevede dal 2007:

    Un solo limite di deducibilità:€€ 5.164,575.164,57

    (somma di contributo azienda e contributo lavoratore)

  • 75

    Il regime Il regime fiscalefiscale deidei rendimentirendimentifinanziarifinanziari

    • I rendimenti finanziari* del fondo sono tassati ad una aliquota del 11%

    • Anche la rivalutazione del TFR in azienda ètassata all’11%

    * per rendimenti finanziari si deve intendere la differenza di valore del patrimonio del fondo fra inizio e fine esercizio

    • N.B. Nell’accordo raggiunto tra governo e parti sociali relativo all’avvio dellaprevidenza complementare, il governo si impegna a rivedere nel corsodell’anno 2007 il trattamento fiscale relativo ai rendimenti finanziari dei fondi diprevidenza complementare con l’intento che questo sia in linea con quelloapplicato negli altri paesi europei.

  • 76

    Il regime Il regime fiscalefiscale delledelleprestazioniprestazioni

    Le prestazioni pensionistiche complementari erogate sia in capitale sia in rendita costituiranno reddito imponibile solo per la parte che non è stata già assoggettata a tassazionedurante la fase di accumulo (sono esclusi dunque i contributinon dedotti e i rendimenti già tassati). La parte imponibile delle prestazioni pensionistiche in qualsiasi forma erogate sarà tassata nella misura del 15% diminuita, per ogni anno di partecipazione alla previdenzacomplementare successivo al quindicesimo, di una quota pari allo 0,30%, fino ad un massimo del 6%.L’aliquota applicata potrà pertanto scendere sino al 9% dopo35 anni di partecipazione al fondo pensione.

  • 77

    Il regime Il regime fiscalefiscale delledelle anticipazionianticipazioni

    Quando richiedere l’anticipazione e con quali requisiti

    • Acquisto prima casa

    • Ristrutturazione prima casa

    8 anni di iscrizioneB 75%

    C 8 anni di iscrizione Per ulteriori esigenzedegli aderenti 30%

    A Senza limiti temporali Spese sanitarie gravi e straordinarie 75%

    Tassazione a titolotitolo didi impostaimposta

    ADal 15% al 9%

    (con una riduzione di una quota pari a 0.30% per ogni anno eccedente il quindicesimo)

    B 23%

    C 23%

    Le somme percepite a titolo di anticipazione sono tassate solo per la parte che non è stata assoggetta a tassazione durante la fase di accumulo (sono dunque esclusi da tassazione i contributi non dedotti e i rendimenti già tassati)

  • 78

    Il regime Il regime fiscalefiscale deidei riscattiriscatti

    a) Parziale al 50% : inoccupazione 12 - 48 mesi, mobilità, CIG e CIGS

    b) Integrale al 100%: invalidità permanentecon riduzione capacità lavoro – 1/3, inoccupazione > 48 mesi

    c) Cause diverse introdotte dagli statuti

    a), b) dal 15% al 9% (con una riduzionedi una quota pari a 0.30% per ognianno eccedente il quindicesimo)

    c) 23%

    Tipologie previste

    Tassazione dal 2007

    Le somme percepite a titolo di riscatto sono tassate solo per la parte che non èstata già assoggettata a tassazione durante la fase di accumulo (sono esclusidunque i contributi non dedotti e i rendimenti già tassati).

    La previdenza complementare tra necessità ed opportunitàIl perché della previdenza complementare�Alcuni numeriAlcuni numeriLa parola “chiave”Tasso di sostituzioneTasso di sostituzioneTasso di sostituzioneLe principali riforme�previdenziali degli anni ’90Le posizioni previdenziali�dopo la legge 335/95�Criteri di calcolo pensione�Sistema retributivoCriteri di calcolo pensione�Sistema mistoCriteri di calcolo pensione�Sistema contributivoLa necessità di una sceltaLa composizione del sistema pensionisticoLa Casa della previdenza�Il significato delle paroleLa previdenza complementare�- normativa di riferimento -La previdenza complementare�- normativa di riferimento -La previdenza complementare� - attuale disciplina -La previdenza complementare� - i numeri al 31.12.2005 -La previdenza complementare� - i numeri al 31.12.2005 -La previdenza complementareIl Trattamento di Fine Rapporto� (Art. 2120 c.c. come modificato dalla Legge 29 maggio 1982, n. 297)Il Trattamento di Fine Rapporto� (Art. 2120 c.c. come modificato dalla Legge 29 maggio 1982, n. 297)Il Trattamento di Fine Rapporto� (Art. 2120 c.c. come modificato dalla Legge 29 maggio 1982, n. 297)Il Trattamento di Fine Rapporto� (Art. 2120 c.c. come modificato dalla Legge 29 maggio 1982, n. 297)Il Trattamento di Fine Rapporto� (Art. 2120 c.c. come modificato dalla Legge 29 maggio 1982, n. 297)L’anticipo del TFRIl Fondo di garanzia del TFR�I destinatari della previdenza complementareTipologia dei fondi pensioneFondi chiusi o negozialiFondi aperti Forme pensionistiche individualiFondi preesistentiIl regime dei fondi pensioneLe principali caratteristiche�dei fondi negozialiCome si finanzia un�fondo negozialeLa gestione di un fondoLa quotaI costi di gestione�dei fondi negozialiCome iscriversiL’informazione agli iscrittiGaranzie e forme di controlloLa vigilanzaLa gestione dei contributiIl conferimento del TFR�(Art. 8, comma 7, D. Lgs. 252/05)Il conferimento del TFRCessazione o cambio di lavoro�prima del pensionamentoRiscatto�(Art.14, comma 1-2, D.Lgs 252/05)TrasferimentiAnticipazione�(Art. 11, commi 7- 8, D.Lgs. 252/05)Prestazioni�(Art. 11, commi 1- 4, D.Lgs. 252/05)Decesso dell’iscrittoIl sistema di tassazione della previdenza complementareIl regime fiscale della�contribuzioneIl regime fiscale dei rendimenti finanziariIl regime fiscale delle�prestazioniIl regime fiscale delle anticipazioniIl regime fiscale dei riscatti