64
ven 18 giu 2010 SEDE: 00147 ROMA, VIA CRISTOFORO COLOMBO, 90 - TEL. 06/49821, FAX 06/49822923. SPED. ABB. POST., ART. 1, LEGGE 46/04 DEL 27 FEBBRAIO 2004 - ROMA. CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: A. MANZONI & C. MILANO - VIA NERVESA, 21 - TEL. 02/574941. PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO: AUSTRIA, BELGIO, FINLANDIA, FRANCIA, GERMANIA, GRECIA, IRLANDA, LUSSEMBURGO, MALTA, MONACO P., OLANDA, PORTOGALLO, SLOVENIA, SPAGNA 2,00; CANADA $1; CROAZIA KN 15; DANIMARCA KR 15; EGITTO EP 16,50; MAROCCO MDH 24; NORVEGIA KR 20; POLONIA PLN 12,10; REGNO UNITO LST 1,50; REPUBBLICA CECA CZK 60; SLOVACCHIA SKK 80/2,66; SVEZIA KR 18; SVIZZERA FR 3,00 (CON D O IL VENERDÌ FR 3,30); TUNISIA TD 3,50; TURCHIA YTL 4; UNGHERIA FT 495; U.S.A $ 1 Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro 1,50 in Italia - Numero 143 Anno 35 venerdì 18 giugno 2010 Il Mondiale I SERVIZI NELLO SPORT L’Argentina vola la Francia crolla ed è quasi fuori Gli spettacoli PAOLO D’AGOSTINI Il set di Albanese “Cetto, uno di noi volgare e perdente” La storia VERA SCHIAVAZZI Viaggio nella città della Nutella sotto assedio 1 2 www.repubblica.it www.chanel.com FARE SCENE IL NUOVO LIBRO DEL PREMIO STREGA DOMENICO STARNONE «Un libro bellissimo» Sandro Veronesi «Una riflessione intima sulla responsabilità del rappresentare» Walter Siti www.minimumfax.com Quando De Gaulle chiamò alla ribellione S EAMORE Grove non esiste più. Cosi si chiamava una piazza di Mayfair, a due pas- si da Park Lane, a Est di Hyde Park. Al suo posto oggi c’è Curzon Pla- ce. La mattina del 18 giugno 1940 al primo piano della casa di Sea- more Grove con il numero civico 7-8, un generale di brigata a titolo provvisorio, un militare di 49 anni del quale pochi francesi avevano sentito parlare, si preparò a uno dei più nobili atti di insubordina- zione della storia europea: una di- subbidienza che al momento po- teva apparire come una diserzio- ne, un tradimento, ma che ben presto si è rivelato un gesto legitti- mo, e che oggi, a settant’anni di di- stanza, resta un episodio epico della Seconda guerra mondiale. Chi disubbidisce corre dei ri- schi, infrangendo le leggi si può delinquere, ma a volte l’insubor- dinazione è una prova di coraggio e un atto dovuto. Di quest’ultima natura era quel che si accingeva a compiere Charles de Gaulle nel- l’appartamento londinese, suo primo alloggio dopo la fuga da Bordeaux, dove si era ritirato il go- verno della Francia invasa dai te- deschi. ALLE PAGINE 37, 38 E 39 CON UN ARTICOLO DI TIMOTHY GARTON ASH ROMA — Arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri il ddl costituzionale sulla libertà d’impresa. Meno vincoli nell’urba- nistica e controlli solo dopo che un’azienda è diventata opera- tiva: questi alcuni dei capisaldi della riforma. Mentre ieri i 27 ca- pi di governo della Ue hanno detto sì ad una tassa sulle banche. SERVIZI ALLE PAGINE 2, 3, 4 E 26 P RIMA comincio a costruire la fabbrica e dopo – soltanto dopo – lo Stato, la Regione o il Comune potrà controllare se la mia attività è in contrasto con qualche disposizione di legge. Questo, a quanto pare, il succo della proposta di modi- fica dell’articolo 41 della Costituzione che il Consiglio dei mini- stri ha oggi in programma di approvare e inviare al Parlamento. SEGUE A PAGINA 35 POMIGLIANO N EL Palazzo dell’Orologio di questo confuso e accaldato borgo al confine partenopeo, dove tra alti strepiti si è ap- pena consumata la frattura a sinistra tra la Cgil e l’ex co- stola della Fiom, tra sindacato contrattualista neocorporativo e sindacato antagonista, il pendolo rintocca fra tardo-fordismo e marchionismo, la nuova via italiana al toyotismo. SEGUE ALLE PAGINE 12 E 13 BERNARDO VALLI Oggi in Consiglio dei ministri Tremonti presenta il ddl che modifica l’articolo 41. Meno regole anche nell’urbanistica Mani libere per imprese e case Ecco la riforma costituzionale. La Ue: sì alla tassa sulle banche R2 Pomigliano, la rieducazione della fabbrica anarchica Il reportage Protesta all’esterno dello stabilimento Fiat di Pomigliano dal nostro inviato ALBERTO STATERA MASSIMO RIVA Legge-bavaglio Bossi: serve il sì del Quirinale Il senatur dal presidente della Camera ROMA R ACCONTANO che Ber- lusconi non ha ancora deciso che fare sulle in- tercettazioni. Stretto com’è tra due pulsioni che si agitano dentro di lui e che corrispon- dono perfettamente a due par- titi nel suo partito. Tant’è che con alcuni parla in un modo e con altri in un altro. Il primo Berlusconi dice: «Questo testo ormai non serve più a nulla». SEGUE A PAGINA 7 G IANNI De Genna- ro non è un uomo qualunque, è da moltissimi anni un pez- zo importante dello Sta- to italiano, ha alle spalle una carriera di poliziotto modello. SEGUE A PAGINA 34 GENOVA Il prefetto Gianni De Gennaro, durante il G8 al vertice della Polizia e oggi direttore del Di- partimento per le informazioni e la sicurezza, è stato condannato in appello ad un anno e quattro mesi di reclusione per aver convinto uno dei suoi funzionari a mentire davanti ai magistrati. A testimo- niare il falso, pur di tirarsi fuori dal pasticcio della scuola Diaz. Così i giudici dell’appello hanno riscritto la storia del G8. Il ministro dell’In- terno Maroni e quello della Giusti- zia Alfano hanno espresso «piena e totale fiducia» a De Gennaro. BONINI E CALANDRI ALLE PAGINE 10 E 11 Il premier contro Fini “Un danno per l’Italia” La menzogna di Stato LIANA MILELLA De Gennaro colpevole per le bugie sulla Diaz Condannato a 1 anno e 4 mesi. Maroni lo difende L’ILLUSIONE COME METODO L’analisi FRANCESCO MERLO Inchiesta italiana Le 700 trivelle che bucano l’Italia È ripartita la corsa all’oro nero e i petrolieri hanno messo sotto assedio isole e parchi naturali Nel sottosuolo un tesoro di cento milioni di tonnellate ma per ora i nuovi pozzi sono stati una delusione LUIGI CARLETTI ALLE PAGINE 22 E 23 SERVIZI ALLE PAGINE 6 E 7 Il retroscena

La repubblica 18062010

Embed Size (px)

Citation preview

  • ven 18 giu 2010

    SEDE: 00147 ROMA, VIA CRISTOFORO COLOMBO, 90 - TEL. 06/49821, FAX 06/49822923. SPED. ABB. POST., ART. 1, LEGGE 46/04 DEL 27 FEBBRAIO 2004 - ROMA. CONCESSIONARIA DI PUBBLICIT: A. MANZONI & C. MILANO - VIA NERVESA, 21 - TEL. 02/574941. PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO: AUSTRIA, BELGIO, FINLANDIA, FRANCIA, GERMANIA, GRECIA, IRLANDA, LUSSEMBURGO, MALTA, MONACO P.,OLANDA, PORTOGALLO, SLOVENIA, SPAGNA 2,00; CANADA $1; CROAZIA KN 15; DANIMARCA KR 15; EGITTO EP 16,50; MAROCCO MDH 24; NORVEGIA KR 20; POLONIA PLN 12,10; REGNO UNITO LST 1,50; REPUBBLICA CECA CZK 60; SLOVACCHIA SKK 80/ 2,66; SVEZIA KR 18; SVIZZERA FR 3,00 (CON D O IL VENERD FR 3,30); TUNISIA TD 3,50; TURCHIA YTL 4; UNGHERIA FT 495; U.S.A $ 1

    Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro

    1,50 in Italia- Numero 143Anno 35 venerd 18 giugno 2010

    Il Mondiale

    I SERVIZINELLO SPORT

    LArgentina volala Francia crollaed quasi fuori

    Gli spettacoli

    PAOLODAGOSTINI

    Il set di AlbaneseCetto, uno di noivolgare e perdente

    La storia

    VERASCHIAVAZZI

    Viaggio nella cittdella Nutellasotto assedio

    1 2 www.repubblica.it

    www.chanel.com

    FARE SCENE

    IL NUOVO LIBRO DEL PREMIO STREGA

    DOMENICO STARNONE

    Un libro bellissimo

    Sandro Veronesi

    Una riflessione intima

    sulla responsabilit

    del rappresentare

    Walter Siti

    www.minimumfax.com

    QuandoDe Gaullechiamalla ribellione

    SEAMORE Grove non esistepi. Cosi si chiamava unapiazza di Mayfair, a due pas-si da Park Lane, a Est di Hyde Park.Al suo posto oggi c Curzon Pla-ce. La mattina del 18 giugno 1940al primo piano della casa di Sea-more Grove con il numero civico7-8, un generale di brigata a titoloprovvisorio, un militare di 49 annidel quale pochi francesi avevanosentito parlare, si prepar a unodei pi nobili atti di insubordina-zione della storia europea: una di-subbidienza che al momento po-teva apparire come una diserzio-ne, un tradimento, ma che benpresto si rivelato un gesto legitti-mo, e che oggi, a settantanni di di-stanza, resta un episodio epicodella Seconda guerra mondiale.

    Chi disubbidisce corre dei ri-schi, infrangendo le leggi si pudelinquere, ma a volte linsubor-dinazione una prova di coraggioe un atto dovuto. Di questultimanatura era quel che si accingeva acompiere Charles de Gaulle nel-lappartamento londinese, suoprimo alloggio dopo la fuga daBordeaux, dove si era ritirato il go-verno della Francia invasa dai te-deschi.

    ALLE PAGINE 37, 38 E 39CON UN ARTICOLO

    DI TIMOTHY GARTON ASH

    ROMA Arriva oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri il ddlcostituzionale sulla libert dimpresa. Meno vincoli nellurba-nistica e controlli solo dopo che unazienda diventata opera-tiva: questi alcuni dei capisaldi della riforma. Mentre ieri i 27 ca-pi di governo della Ue hanno detto s ad una tassa sulle banche.

    SERVIZI ALLE PAGINE 2, 3, 4 E 26

    PRIMA comincio a costruire la fabbrica e dopo soltantodopo lo Stato, la Regione o il Comune potr controllarese la mia attivit in contrasto con qualche disposizionedi legge. Questo, a quanto pare, il succo della proposta di modi-fica dellarticolo 41 della Costituzione che il Consiglio dei mini-stri ha oggi in programma di approvare e inviare al Parlamento.

    SEGUE A PAGINA 35

    POMIGLIANO

    NEL Palazzo dellOrologio di questo confuso e accaldatoborgo al confine partenopeo, dove tra alti strepiti si ap-pena consumata la frattura a sinistra tra la Cgil e lex co-stola della Fiom, tra sindacato contrattualista neocorporativo esindacato antagonista, il pendolo rintocca fra tardo-fordismo emarchionismo, la nuova via italiana al toyotismo.

    SEGUE ALLE PAGINE 12 E 13

    BERNARDO VALLI

    Oggi in Consiglio dei ministri Tremonti presenta il ddl che modifica larticolo 41. Meno regole anche nellurbanistica

    Mani libere per imprese e caseEcco la riforma costituzionale. La Ue: s alla tassa sulle banche

    R2

    Pomigliano, la rieducazionedella fabbrica anarchica

    Il reportage

    Protesta allesterno dello stabilimento Fiat di Pomigliano

    dal nostro inviato ALBERTO STATERAMASSIMO RIVA

    Legge-bavaglioBossi: serveil s del Quirinale

    Il senatur dal presidente della Camera

    ROMA

    RACCONTANO che Ber-lusconi non ha ancoradeciso che fare sulle in-tercettazioni. Stretto com tradue pulsioni che si agitanodentro di lui e che corrispon-dono perfettamente a due par-titi nel suo partito. Tant checon alcuni parla in un modo econ altri in un altro. Il primoBerlusconi dice: Questo testoormai non serve pi a nulla.

    SEGUE A PAGINA 7

    GIANNI De Genna-ro non un uomoqualunque, damoltissimi anni un pez-zo importante dello Sta-to italiano, ha alle spalleuna carriera di poliziottomodello.

    SEGUE A PAGINA 34

    GENOVA Il prefetto Gianni DeGennaro, durante il G8 al verticedella Polizia e oggi direttore del Di-partimento per le informazioni e lasicurezza, stato condannato inappello ad un anno e quattro mesidi reclusione per aver convintouno dei suoi funzionari a mentiredavanti ai magistrati. A testimo-niare il falso, pur di tirarsi fuori dalpasticcio della scuola Diaz. Cos igiudici dellappello hanno riscrittola storia del G8. Il ministro dellIn-terno Maroni e quello della Giusti-zia Alfano hanno espresso piena etotale fiducia a De Gennaro.

    BONINI E CALANDRI ALLE PAGINE 10 E 11

    Il premier contro FiniUn danno per lItalia

    La menzognadi Stato

    LIANA MILELLA

    De Gennaro colpevoleper le bugie sulla Diaz

    Condannato a 1 anno e 4 mesi. Maroni lo difende

    LILLUSIONE COME METODO

    Lanalisi

    FRANCESCO MERLO

    Inchiesta italiana

    Le 700 trivelle che bucano lItalia

    ripartita la corsa alloronero e i petrolierihanno messo sotto assedioisole e parchi naturali

    Nel sottosuolo un tesoro dicento milioni di tonnellatema per ora i nuovi pozzisono stati una delusione

    LUIGI CARLETTI ALLE PAGINE 22 E 23

    SERVIZI ALLE PAGINE 6 E 7

    Il retroscena

  • ECONOMIA 2VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica

    ECONOMIA E POLITICA

    Libert dimpresa, ecco la leggemeno vincoli anche nellurbanisticaPronto il ddl costituzionale. E per il dopo-Scajola spunta Brancher

    Il direttore della Normale di Pisa: la stessa Carta che allarticolo 9 garantisce la tutela

    Settis: Norme generiche e confuserischiano di stravolgere il paesaggioLUCIO CILLISROMA C un passaggio nel

    disegno di legge costituziona-le di modifica agli articoli 41 e118 della Carta, che fa scorre-re dei brividi sulla schiena dichi si occupa di tutela del pae-saggio, di urbanistica.

    Salvatore Settis, archeolo-go, scrittore, ed direttore dellaNormale di Pisa, in questocaso uno degli interlocutoriideali.

    Settis premette di non co-noscere nel dettaglio il testo

    appena battuto dalle agenziedi stampa. Ma quando nel ddlcompare inaspettatamente ilrichiamo alla materia urba-nistica, quando si concedo-no tre mesi a Comuni, cittmetropolitane, Province e Re-gioni per adeguare le proprienormative in modo da limi-tare le restrizioni del diritto diiniziativa economica, i dub-

    bi, cos come i timori di un col-po di mano mascherato tra lerighe del documento, comin-ciano a farsi largo tra i pensie-ri di chi si occupa di queste te-matiche.

    Professore, come giudicale novit in materia urbani-stica introdotte nel ddl cheoggi verr esaminato dalConsiglio dei ministri?

    Lintervista

    VALENTINA CONTE

    ROMA La rivoluzione libera-le voluta da Berlusconi e Tre-monti per le imprese arriva oggialle 12 sul tavolo del Consiglio deiministri. Allesame del governo,la tanto invocata proposta diriforma degli articoli 41 e 118,comma quarto, della Costituzio-ne, considerata dallesecutivo unpassaggio indispensabile e im-prescindibile per liberale leco-nomia dalla zavorra di regole eburocrazia e rilanciare cos lacrescita. E con le nuove regole perla libert di impresa si scioglie poiun altro nodo importante, quellodella nomina del successore deldimissionario Scajola alla guidadel ministero dello Sviluppo eco-nomico. Il nome individuatosembrerebbe quello di AldoBrancher, uomo di fiducia del

    premier e gi sottosegretario alleRiforme.

    La proposta di riforma costitu-zionale, secondo quanto riporta-to in tarda serata dallagenzia Ap-com, avr la forma di due testi di-stinti: un disegno di legge ordina-rio sulla segnalazione di inizio at-tivit imprenditoriale e un altrodisegno di legge costituzionale,che andr a variare gli articoli del-la Carta del 48. In entrambi i ca-si, precisa Palazzo Chigi in unanota, si parla di avvio di discus-sione e non di approvazione.Tra i punti chiave dei nuovi ar-ticoli 41 e 118, il principio dellabuona fede dellimprenditoreche consentir di avviare unatti-vit con una semplice segnala-zione autocertificata, sapendoche i controlli avverranno soloex post. Fatti salvi i casi regola-ti da legge penale. Ma la vera no-vit, che far discutere, in mate-ria urbanistica. Secondo la nuovalegge costituzionale, lo Stato e glienti locali avranno tempo sei me-si per adeguare le normative inmodo che le restrizioni del dirit-to di iniziativa economica sianolimitate allo stretto necessario.

    ni. Posizioni condivise da Confi-dustria e Antitrust. Dallaltra par-te, opposizione ed economisti,che individuano in questa mossadel governo un pretesto per at-taccare la Costituzione che inve-ce, ribatte Bersani, va rafforzatae preservata nei suoi punti di fon-do, anche perch, sottolinea ilsegretario del Pd, larticolo 41non ha mai impedito n potreb-be impedire liniziativa econo-mica. Lostinazione di governoe maggioranza a non capire o farfinta di non capire che per sem-plificare la vita delle imprese nonc' bisogno di scomodare la Co-stituzione allo stesso tempopreoccupante e sospetta, diceMichele Ventura, vicepresidentevicario del Pd alla Camera. Onon vogliono far nulla o hannoobiettivi destabilizzanti.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    ,,

    Quella del governo seconfermata, davverouna pessima idea.Appare come un attaccoallurbanistica

    Oggi al Consigliodei ministri primoesame delle normeCi sar anche unddl ordinario CANTIERI

    Nel progettodel governoci sonomodificheanche perlurbanistica:controlli soloex post daparte degliEnti locali

    IL PRIMO ANNUNCIO IN COREA

    Al vertice del G20 di Busan,Tremonti promette meno vincoliper le imprese: Correggeremolarticolo 41 della Costiruzione

    Le tappe

    IL PREMIER: LIMPRESA NON CE

    Il 9 giugno, in Confartigianato,Silvio Berlusconi sostiene chela Costituzione va aggiornata:Parla molto di lavoratori,quasi mai di impresa

    SI PROCEDE CON DOPPIO BINARIO

    Il governo varer un disegnodi legge ordinario sullavvio diattivit dellimpresa e un altro,costituzionale, su art. 41 e 118

    Le modifiche alla Costituzio-ne, annunciate da Tremonti il 4giugno scorso durante il G20 co-reano di Busan e poi ribadite aigiovani industriali di Santa Mar-gherita Ligure e alla festa nazio-nale Cisl (Se non modifichi l'ar-ticolo 41 non vai da nessuna par-te), sono oggetto da settimane diun aspro dibattito. Da una parteil presidente del Consiglio, che leinvoca come liberazione da untesto costituzionale datato inmateria di lavoro e impresa e dimatrice catto-comunista, co-me ha ripetuto allassemblea del-la Confartigianato prima e aquella della Confcommercio poi.Oggi - ha spiegato il premier - chivuole avviare unattivit devepassare per decine di autorizza-zioni. Noi vogliamo fare in modoche chi vuole aprire una pizzeria,possa farlo senza autorizzazio-

  • 3

    @VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica PER SAPERNE DI PIwww.palazzochigi.itwww.sviluppoeconomico.gov.it

    Il dossier

    Buona fede e controlli ex postla Costituzione cambier cosPer le iniziative economiche sufficiente lautocertificazione

    ARTICOLO 41

    Dice cheliniziativaeconomica libera manon pu

    svolgersi controutilit sociale, sicurezza,libert e dignit umana. Lalegge indica programmi econtrolli perch lattiviteconomica sia indirizzatae coordinata a fini sociali.

    Si aggiunge un comma: laRepubblica promuove ilvalore della responsabilitpersonale in materia diattivit economica nonfinanziaria, gli interventiregolatori dello Stato e degliEnti locali sono soggetti alcontrollo ex post

    ARTICOLO 118

    Dice che le funzioniamministrative sonoattribuiteai Comuni, salvo che sianoconferite invece a Province,Citt metropolitane, Regioni e Stato, per sussidiarietdifferenziazione eadeguatezza

    Si aggiunge un comma: Stato ed Enti localiriconoscono listituto della segnalazione di inizioattivit e quello dellaautocertificazione, loestendono a tutte le ipotesi in cui ragionevolmenteapplicabile

    Da questa prima lettura ame sembra una pessima idea.In questo modo, se quello cheleggiamo oggi sar conferma-to, si rischia di stravolgere latutela stessa del paesaggio.Garantita, vorrei sottolineare,dallarticolo 9 della Costitu-zione....

    Eccolo, professore: La Re-pubblica promuove lo svi-luppo della cultura e la ricer-ca scientifica e tecnica. Tute-la il paesaggio e il patrimoniostorico e artistico della Nazio-ne.... Il ddl del governo, tralaltro, chiama in causa nor-mative comunitarie o inter-nazionali e concede tre mesiagli Enti locali per adeguarsialla nuova legge costituzio-nale. Quasi a salvaguardia dieventuali abusi sul fronte ur-banistico, non crede?

    Intanto a me sembra chequeste norme siano statescritte in modo generico econfuso. Inoltre, va detto chea livello europeo non c nulladi cos protettivo, non cniente di pi alto rispetto al-larticolo 9 della nostra Costi-tuzione....

    Quindi lei ha il sospetto chedietro questa modifica si pos-sano celare dei colpi di ma-no?

    Ripeto, da questa primalettura del testo, intravedo deiseri rischi. Qualsiasi cosa at-tacchi in modo diretto larti-colo 9, un qualcosa che at-tacca direttamente lurbani-stica e il paesaggio....

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    LUISA GRION

    ROMA Il messaggio andatee fate, ai controlli ci pensiamodopo, con calma. Chi decide dimetter su unimpresa in buo-na fede e fa le cose per bene, per-ch soffocare la sua iniziativa,ancor prima che parta, sotto unamontagna di autorizzazioni ecarte? E questa la domanda che,nelle ultime settimane, il pre-mier Berlusconi rivolgeva, fra gliapplausi, alle platee di piccole egrandi imprese. E la risposta chesi dava era sempre la stessa: laCostituzione datata, soffre diuna impostazione cattocomu-nista, sospettosa nei confrontidi chiunque voglia darsi da fare.La cambieremo, aveva promes-

    so. Oggi si parte: le due modificheallarticolo 41 e 118 di cui si par-ler stamattina al Consiglio deiministri poggiano sul presuppo-sto che come si legge nel com-ma che sar aggiunto allarticolo41 limprenditore sia respon-sabile di quello che fa. Quindi bi-sogna lasciarlo partire, e solo do-

    po controllare se le iniziative chesono state messe in atto abbianoo meno rispettato la normativa.

    Il principio, dice il governo, ro-vescia lo status quo. Lo Stato si fi-da, non ostacola, poi passa a da-re unocchiata. Secondo i testi,avanza lera dellautocertifica-zione, della segnalazione di ini-

    zio attivit e dellex post. Stop apassaggi infiniti e alle carte bolla-te per ottenere le autorizzazioni:la parola, fatti salvi i casi stretta-mente necessari eliminata.Per aprire una pizzeria o una fab-brichetta limprenditore passerallo sportello unico, autocerti-ficher il rispetto delle leggi e li-nizio attivit e tirer su la saraci-nesca. Stato, Regioni ed enti lo-cali passeranno dopo a control-lare. La burocrazia leggera, oquasi inesistente, sar estesa atutte le ipotesi cui si pu applica-re; le restrizioni del diritto alli-niziativa economica saranno li-mitate allo stretto necessario.Ovvero, non varranno nei casi incui vi sia una competenza dellalegge penale o dove si debba farriferimento a normative comu-nitarie e internazionali. Stato,Regioni ed enti locali, sono dun-que invitate dal nuovo commastavolta dellarticolo 118 a fidar-si, fino al non meglio precisato li-mite del ragionevolmente ap-plicabile.

    La legge costituzionale che ac-compagna tali modifiche preve-de che la libert possa estendersianche alla materia urbanistica:entro sei mesi Regioni, Comuni,Province e Stato dovranno ade-guare le proprie normative inmodo che le restrizioni del dirit-to di iniziativa economica sianolimitate allo stretto necessarioper salvaguardare altri valori co-stituzionali. Entro tre mesi dal-lentrata in vigore della legge glienti dovranno poi rendere pub-blico lelenco dei casi per i qualitali semplificazioni non potran-no essere accettate. Se non lo fa-ranno, allimprenditore che sba-glia sar riconosciuta la buonafede.

    Usando linguaggi e riferimen-ti cari al ministro Tremonti, si ci-tano Hobbes e SantAgostino, siparla di regole che possono es-sere sbagliate perch sono trop-pe. Ma il nodo di Gordio silegge non si scioglie, si tagliacon un colpo di spada e il mon-te di regole che soffoca lecono-mia come un lupo va ingabbia-to. Il pregiudizio che privato siaimmorale va superato.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Le modifiche

    HOBBES

    Il governopresenta lesue misurecitando ilfilosofoBasta direche pubblico morale eprivato no

    S. AGOSTINO

    Citato ancheuno dei padridella Chiesa:Noi abbiamofiducia nellapersona enella suacapacit diintrapresa

    canale813 diSkytv

    LA MANOVRA SBAGLIATAPER LA CRESCITA,PER LEQUIT, PER IL LAVORO.

    BERSANIPIER LUIGI

    Prepariamo giorni migliori per lItalia.

    MANIFESTAZIONE NAZIONALESABATO 19 GIUGNO

    ROMA-PALALOTTOMATICA

    DALLE ORE 10.00

  • ECONOMIA 4

    @VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica

    ECONOMIA E POLITICAPER SAPERNE DI PIwww.anci.itwww.regioni.it

    Sindaci in piazza contro la manovraSanit, in dubbio il blocco del turnover. In arrivo rincari per le sigarette low costROMA Anche i sindaci scendono inpiazza per protestare contro la manovradel governo, mentre a sorpresa si profila con un decreto che sar varato oggi dalconsiglio dei ministri un aumento del-le tasse delle sigarette low cost e del ta-bacco sfuso per le sigarette fai da te.

    La manovra insostenibile e iniqua,ha detto ieri il presidente dellAnci, Ser-gio Chiamparino, durante il direttivodellassociazione che ha chiesto una im-mediata convocazione da parte di Tre-monti e ha programmato una manife-stazione dei primi cittadini il 23 giugnodi fronte al Senato. I Comuni sono col-piti pi delle Regioni dalla manovra, haaggiunto il sindaco di Roma Gianni Ale-manno. Mentre il vicepresidente del-lAnci e sindaco di Piacenza, RobertoReggi, ha minacciato: Se non si cambiafaremo una sorta di rivolta fiscale: taglie-remo i versamenti che i Comuni fannoallo Stato. A conti fatti tuttavia linterocomparto delle autonomie locali a paga-re il prezzo pi alto: su 15,5 miliardi di ta-gli alla spesa ha spiegato Chiampari-no il 90 per cento pesa su Regioni ed

    enti locali.Una situazione poco sostenibile sia

    dagli amministratori del centrodestrasia da quelli del centrosinistra che ieri so-no saliti al Colle. E sceso in campo ancheUmberto Bossi che ha incontrato Tre-monti: ha ribadito (come aveva detto inpolemica con Formigoni) che la mano-

    vra non tocca il federalismo, ma ha ag-giunto che le Regioni hanno troppo po-co e che bisogner trovare una strada peraiutare quelle virtuose.

    Intanto i Comuni cominciano a met-tere in cantiere tagli alla carne viva: a Bo-logna la commissaria Anna Maria Can-cellieri ha minacciato di dirottare ai ser-

    vizi gli stipendi di consiglieri e assessori;a Milano si pensa alla dismissione diquote azionarie di societ partecipatenon strategiche; a Torino si profila un au-mento della Tarsu (rifiuti) e della Cosap(suolo pubblico). A Varese si parla di unaumento delle tariffe per gli asili nido.Continua con decisione anche la prote-

    sta dei magistrati che ieri hanno registra-to altissime adesioni allo sciopero controla manovra. Non arretreremo di un mil-limetro, ha detto il presidente dellAnmLuca Palamara. Sul piede di guerra inol-tre medici, statali e forze dellordine.

    In un clima arroventato, che culmi-ner la prossima settimana con lo scio-pero della Cgil, oggi si attendono gli

    emendamenti al decretone. Secondovoci raccolte in Parlamento non sarannopochi: se ne attendono tra i 3.000 e i 5.000.Ma anche da parte del governo assaiprobabile che arriveranno delle modifi-che: ieri il ministro per la Salute Ferruc-cio Fazio ha annunciato che, secondo lalettura del suo ministero, il blocco delturn over non dovrebbe interessare ilcomparto della sanit.

    Tornando alle sigarette, il decreto pre-vede un aumento delle accise per quelleattualmente vendute a un prezzo pibasso di 3,80 euro: la norma, in base aduna direttiva comunitaria, prevede unrincaro dellaccisa del 15% dallattuale li-vello del 58%. Aumento anche per le si-garette fatte con le cartine: con la crisila loro vendita aumentata in 5 anni del133% anche perch il prezzo medio del75% inferiore al prodotto confezionato.Cos arriva lo stop e il relativo rincaro, do-vuto anche al fatto dice il governo che sono pi dannose e contengono pinicotina.

    (r. p.)

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il dossier

    LE CIMICI

    Alla Questuradi Palermo sonorimaste meno di10 cimici perle intercettazioniambientali

    LA DISCARICA

    Si chiude ilCommissariatodi Chiaiano aNapoli zonadi violenti scontriper la discarica

    I CLANDESTINI

    Il taglio dellemissioniallesteroimpedisce lascorta per ilrimpatrio

    I problemi

    ROBERTO PETRINI

    ROMA Un caso a Palermo: lecimici, fondamentali per le in-tercettazioni ambientali di ma-fiosi e spacciatori, rimaste negliarmadi della Questura sono me-no di una decina. Altro esempio:a Napoli si sta chiudendo il com-missariato di Chiaiano, vicino aSecondigliano e alla sede della di-scarica oggetto di violenti scon-tri. Ed ancora: il taglio dei soldiper le missioni allestero delleforze di polizia render impossi-bili i viaggi per riaccompagnarein patria gli immigrati irregolari.

    Sono i frutti amari della mano-vra del governo che impone taglilineari e indistinti del 10 percento alle spese per la sicurezza,in tutto 600 milioni in tre anni checolpiscono Polizia, Carabinieri,Guardia di Finanza, Forestale,Polizia ferroviaria e di frontiera. Isindacati sono in allarme: Ta-gliare la legalit significa tagliarelinfrastruttura immateriale piimportante nel territorio, de-nuncia Claudio Giardullo, segre-tario del Silp-Cgil.

    Il capitolo di bilancio sul quale calata la scure di Tremonti sichiama Ordine pubblico e sicu-

    rezza e per una strana ironia deinumeri denominato con il codi-ce 007. Su queste grandezze leesigenze di bilancio si sono ab-battute senza riguardi: solo nelprossimo anno il prezzo pagatodalla sicurezza sar di 140 milio-ni ai quali vanno aggiunti i circa180 milioni gi previsti dallana-logo provvedimento triennalevarato nel 2008 e che scaricher ipropri effetti nel 2011. In tutto cir-ca 322 milioni.

    Si tratta di numeri ma dentro aitagli c la gran mole di operati-vit delle forze di polizia. Adesempio, la norma che pone allespese di manutenzione il tettodel 2 per cento del valore dellim-mobile significa che questure ecommissariati rimarranno ab-bandonati con locali in disfaci-

    mento. C poi la questione deglistraordinari: la manovra bloccastipendi e straordinari per tre an-ni al livello del 2010. Ci significache Polizia e Carabinieri, che fon-dano buona parte del loro salariosu ore di straordinario improvvi-se e spesso notturne, dovrannolavorare (perch non possono ri-fiutarsi) ma non potranno esserepagati.

    Senza contare il doloroso capi-tolo della mobilit: questori e di-rigenti sono sottoposti a cambi diresidenza frequenti e improvvisi,ma dora in poi le indennit per itraslochi sono cancellate e ci sidovr spostare a spese proprie,famiglia compresa. Cos comevengono aboliti i rimborsi chilo-metrici per coloro che, per moti-vi di servizio e per indagini, utiliz-

    zano la propria auto privata. Altri esempi? A Palermo vi-

    ste le ristrettezze di bilancio im-poste dal decreto si gi deci-so che gli sportelli dei commissa-riati per le relazioni con il pubbli-co rimarranno chiusi per due oreal giorno. E chi deve fare una de-nuncia? Dovr recarsi alla Que-stura centrale. E chiaro che ledenunce diminuiranno e ci sarqualcuno che dir che un se-gnale della riduzione della crimi-nalit, osserva amaramenteGiardullo.

    Infine la sicurezza sulle strade,che va dagli incidenti mortali allestragi del sabato sera. In una re-gione ricca e popolosa come laLombardia la Stradale dispone disole 96 auto efficienti sulle 270 indotazione. Chilometraggio, usu-ra, danni meccanici hanno bloc-cato buona parte del parco mac-chine che, visti i tempi, non potressere n riparato n sostituito.Cos 1.100 uomini della Stradaledevono accontentarsi: unautodi pattuglia ogni undici agenti. AMilano la situazione drammati-ca: su 60 volanti previste, ne cir-colano 15. Alla faccia della sicu-rezza del territorio.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Manifestazione il 23giugno davanti alSenato. Si pensa dirincarare gli asili nidoo la tassa sui rifiuti

    Bossi: La manovra nontocca il federalismo, male Regioni hanno poco.Bisogna aiutare quellepi virtuose

    Tagli a commissariati e volanticos la sicurezza perde pezziGli effetti delle misure del governo: 600 milioni in meno

    LA STRADALE

    Nella popolosaLombardia sonoefficienti solo 96

    auto dellastradale sulle270 previste.

    GLI EXTRA

    Gli agentidovranno farli

    ma per il bloccodei salari non

    potranno esserepagati

    I VEICOLI PRIVATI

    Agenti e ispettoriche usano il

    veicolo privatoper le indagini

    non sarannorimborsati

    I problemi

    Il caso

    Class action dei magistrati:no al blocco degli stipendiUNAZIONE legale collettiva deimagistrati contro la manovra delgoverno: la mossa preannuncia-ta dallAnm nel caso in cui vengadeciso il taglio stipendi e il bloccodegli scatti di anzianit. Ricorre-remo singolarmente davanti al Tardel Lazio in una sorta di class ac-tion ha spiegato Edmondo Piopresidente Anm del Piemonte e l solleveremo le questioni di le-gittimit costituzionale.

  • POLITICA INTERNA 6VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica

    POLITICA E GIUSTIZIA

    ROMA Dichiara dispirarsi aPlatone e al principio che recita la con-futazione la liberazione dagli errori.Intercala lanalisi tecnica con molti bi-sogna riflettere, mi piacerebbe dibat-tere, sarebbe bene approfondire. Sache fuori dalla commissione Giustizia,su di lei, finiana, presidente e relatricedel ddl sulle intercettazioni, sono pun-tate telecamere e microfoni. Ma GiuliaBongiorno non si tira indietro. Per dueore ripercorre puntigliosamente il te-sto, si sofferma sui punti cambiati alSenato, indica quelli su cui lapprofon-dimento necessario. Alla fine incassail pieno plauso dellopposizione e ilbiasimo di uno dei due soli piediellini

    presenti, il capogruppo Enrico Costa.Che gela laula: Considero del tuttopersonale il suo auspicio a fare modifi-che. La difende Di Pietro (Sono dallasua parte), il centrista Rao (Condivi-do il suo approccio, colpevole il Pdlche non c), tutto il Pd con Ferranti,Garavini, Touadi, Capano (Per lei soli-dariet umana e giuridica).

    Lei, la Bongiorno, esce e sorride tran-quilla: Ho evidenziato i punti su cui mipiacerebbe ci fosse una riflessione, unapprofondimento e delle modifiche. mio dovere esprimere le perplessitnelle sedi competenti. Dovere di unrelatore che parla a maggioranza e op-posizione. Alla buvette Costa la critica

    ancora: Significa che presenter degliemendamenti?.

    Per adesso la presidente mette deipaletti. Preceduti da due presupposti:basta con gli eccessi nel pubblicareascolti che massacrano la vita delle per-sone, ma le intercettazioni restanouno strumento indispensabile per leindagini, anche se a volte basterebbechiedere i tabulati. Poi i punti critici.Sostituire il pm indagato, ma valutan-do la rilevanza dei fatti. Riflettere sul-la proroga ogni tre giorni dopo i primi75 che potrebbe creare problemi sebisogna mandare gli atti al tribunalecollegiale. Risolvere la questione deitempi troppo stretti per i reati spia. Ri-

    pensare, come suggerisce la commis-sione Affari costituzionali del Senato,alla pena troppo alta per la normaDAddario. Interrogarsi sullinvio degliatti alla Camera per i parlamentari chefiniscono intercettati e su chi ancheindirettamente vicino a loro. Editorie multe. Si chiede la Bongiorno: ma lalegge sulla responsabilit giuridica applicabile in materia di stampa?. Suuna questione lei, da avvocato, non ce-de, mai pubblicare le intercettazioniprima del processo perch il rischio che escano solo quelle contro limpu-tato.

    (l.mi.)

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    FRANCESCO BEI

    ROMA inutile andare a te-state contro il muro, ti fai male ebasta, se c unalternativa si de-ve trovare. La saggezza popola-na di Umberto Bossi incorniciauna giornata di svolta sulla leg-ge-bavaglio: non solo il disegnodi legge non sar approvato pri-ma della pausa estiva, come pre-tendeva ancora tre giorni fa Sil-vio Berlusconi, ma oltretuttosar certamente modificato neipunti pi controversi.

    Un risultato politico che Gian-franco Fini porta a casa dopo unincontro a sorpresa (di cui nem-meno il Cavaliere era a cono-scenza e ci ha contribuito ad ali-mentare i suoi sospetti) con Um-berto Bossi a Montecitorio.Umberto, ti devo fare i compli-menti per aver ammesso ieri cheil ddl si pu modificare, ti fa ono-re, dice Fini al Senatr quandolo incrocia in aula alla Camera.Gianfranco, io e te dobbiamoparlare, gli risponde Bossi. Det-

    to fatto, i due si appartano perunora nella sala del governo vi-cino allAula e discutono a lungodella legge-bavaglio. Una diplo-mazia parallela, quella del presi-dente della Camera, che coinvol-ge anche il ministro dellInternoRoberto Maroni, a cui Fini ricor-da in un colloquio telefonico tutte le obiezioni sollevate da-gli investigatori antimafia con-tro le nuove norme. A Bossi inve-ce preme garantire un passaggioindolore al federalismo fiscale,comprende che senza la sponda

    di Fini e del Quirinale tutto di-venta molto complicato. Cos,alluscita dallincontro, mandaun segnale chiaro al premier, in-vitandolo a sotterrare lascia diguerra: Bisogna trovare una viaduscita, perch se il presidentedella Repubblica non firma sia-mo fregati. Se tra Berlusconi e ilpresidente della Repubblica sitrova una soluzione si pu anda-re avanti. A testa bassa non risol-vi nulla, se si tratta e si parla si ri-solvono le cose. Quanto al meri-to del provvedimento, il ministrodelle Riforme conferma che sarmodificato: Su alcuni punti sipu lavorare, una soluzione an-cora non c ma sono fiducioso.

    Dichiarazioni che si riflettonosulla prima seduta della com-missione Giustizia della Camera

    dedicata alla legge-bavaglio.Una riunione dove la presidente(finiana) Giulia Bongiorno, co-me antipasto, chiede una rifles-sione e un approfondimentoulteriore sul provvedimento,pur ritenendolo necessario.Io devo esprimere le mie per-plessit nelle sedi competenti prosegue non so se sono cor-rette, ma mio dovere esprimer-le. Enrico Costa, il capogruppodel Pdl in commissione, prova acontrobattere, si oppone a nuo-ve audizioni che sarebbero soloun atto dilatorio e definisce leperplessit manifestate dallapresidente una posizione presaa titolo personale. Ma il Pdl si ri-trova isolato, visto che anche ilrappresentante della Lega Lu-ca Paolini prontamente si alli-

    nea a Bossi e contesta le obiezio-ni di Costa: Non credo che le au-dizioni siano una perdita di tem-po. Quindi ci impegniamo a unmigliore esame del testo. Anto-nio Di Pietro esprime il suo ap-prezzamento alla Bongiorno,mentre il centrista Roberto Raomette in evidenza lassenza aparte Costa e Contento deicommissari del Pdl, sempre pre-senti quando si tratta di votare esempre meno quando si tratta diascoltare e confrontarsi.

    Intanto la piattaforma dellamanifestazione nazionale delPartito democratico, convocatadomani per contrastare la ma-novra di Tremonti, si arricchisceanche di una capitolo contro lalegge-bavaglio.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    In commissione Riserve su multe agli editori e mini-proroghe degli ascolti. Applausi da Pd, Idv e Udc, gelo dal Pdl

    Bongiorno cita Platone e chiede di cambiare

    ELLEKAPPA

    Il leader della Lega:Inutile daretestate controil muro, ti faimale e basta

    Si allungano i tempi del ddl. Domani il Pd in piazza

    PRESIDENTE

    GiuliaBongiornoguida lacommissioneGiustizia

    Fiducia, premier sempre al minimo. Opposizione in calo

    Il sondaggio Ipr per Repubblica.it

    ROMA Fiducia ai minimi storici per il pre-mier Berlusconi. Ma resta al palo anche loppo-sizione. Lultimo sondaggio Ipr Marketing perRepubblica.it registra per il capo del governo il

    41% di fiducia, come un mese fa, lontano dal62% dellottobre 2008, ma anche dal 48% dellafine del 2009. Segno meno, per, pure per Idv,Pd e Udc. Il Pd passa dal 40% di marzo al 34%.

    Alle 11 suRepubblica tvVideoforumcon GherardoColombo.Lex pm diMani Puliterisponde alledomandedeglispettatori

    REPUBBLICA

    RADIO TV

    Legge-bavaglio, Bossi vede FiniSenza il s del Colle siamo fregati

  • 7

    @VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica PER SAPERNE DI PIwww.repubblica.itwww.chiesacattolica.it

    ORAZIO LA ROCCA

    CITTA DEL VATICANO Un perico-lo per il diritto-dovere allinformazionee per la democrazia. il severo giudi-zio sul disegno di legge sulle intercetta-zioni risuonato ieri dalla Radio Vatica-na, in sostanziale sintonia con le criti-che manifestate anche negli editorialidei principali settimanali diocesani, ri-lanciati anche dallagenzia di informa-zione religiosa Adista. Lemittente pon-tificia ha intervistato Antonio MariaBaggio, docente di filosofia politica al-lIstituto dei Focolari di Loppiano. Evo-cando la dottrina sociale della Chiesa,Baggio ha ricordato che oltre al doverec anche un diritto allinformazione.Un diritto che per pu essere messo inforse da una legge che limita il poteredindagine, e quindi della magistratu-ra, e anche quello dinformazione.Chi accetta un ruolo importante nellasociet a parere dello studioso inter-pellato da Radio Vaticano deve ras-segnarsi, per il bene della democraziae della funzione di controllo, a vedere lapropria privacy ridotta e deve dare

    esempio di virt civili e trasparenza,non approfittare del suo ruolo. Le per-plessit di fronte a questa legge sono diordine dottrinale, di coscienza. Non ri-guardano cio la parte politica, il cen-trodestra che lha prodotta. Limpres-sione che ci sia un ceto politico che in-tende difendersi e questo va contro deiprincipi di base della democrazia.

    Altrettanto severo il giudizio del set-timanale Toscana Oggi, per il qualeproibire le intercettazioni va nella di-rezione opposta allesigenza di una piseria informazione e di una maggioreconsapevolezza. La Voce del Popolo diTreviso, sotto il titolo Diritto in gioco,ricorda che grazie alle intercettazionile malefatte di molti dirigenti sono sta-te scoperte. Per La Voce dei Berici di Vi-cenza il ddl una legge vergognosa cheha il palese obiettivo di limitare il dirit-to dei cittadini di essere informati perproteggere la casta di turno. Se que-sta legge fosse in vigore non si sarebbesaputo sulla dello scandalo dei grandiappalti o di altre scomode vicende av-verte La voce misena di Senigallia.

    Il retroscena

    bilito tra Fini e il Quirinale, nelquale adesso si inserito conprepotenza il Senatur. Il qualecon Berlusconi stato esplici-to: Non questo il momentoper pensare al voto e alle ele-zioni anticipate, sarebbe ilpeggiore sotto ogni punto divista. Adesso dobbiamo chiu-dere la manovra e fare il fede-ralismo.

    Bossi spinge per chiuderesubito sulle intercettazioni. Etenta in tutti i modi di convin-cere il Cavaliere. Poche modi-fiche, quelle essenziali, quelle

    che vorrebbe il Quirinale, sul-la durata, sugli editori, sui rea-ti di mafia, poi bisogna passa-re ad altro. Di questo il leaderdel Carroccio parla con Fini, alquale chiede esplicito appog-gio per i decreti attuativi sul fe-deralismo in cambio di quellosugli ascolti. Perch il Senaturconsidera solo questa la batta-glia su cui puntare fino alla fi-ne. Una partita, dunque, allaluce del sole, che certo nonspiace al Quirinale. Dove nonconfermano che ci sia stato uncolloquio del ministro per le

    Riforme con il presidente, madove lasciano intendere cheBossi conosce benissimo qua-le sia il pensiero di Napolitano.

    Un capo dello Stato che, sul-le intercettazioni, negli ultimigiorni si volutamente blinda-to. Nessuna trattativa, nessu-na mediazione, n sopra, nsotto il banco. Ma un fatto certo, la storia della legge ba-vaglio cambiata proprio pervia del capo dello Stato. La par-tita tra Berlusconi e Fini si ria-perta, e Bossi si inserito di-ventandone il protagonista,

    proprio sui no di Napolita-no. Sul rifiuto drastico di rice-vere il Guardasigilli AngelinoAlfano, sul no a valutare edare il via libera al maxi-emen-damento del Senato. A Berlu-sconi che pretendeva la garan-zia di una futura firma il Quiri-nale ha risposto con un seccodiniego. Simile a quello che fupronunciato sul decreto perEluana.

    Adesso, e al Quirtinale nesono convinti, non ci sono pii margini, n il clima politicoper tentare una forzatura e unblitz alla Camera. Come Finiha detto a Bossi i regolamentiparlamentari parlano chiaro e

    vanno rispettati. I tempi dellacommissione Giustizia, e lo haribadito anche la Bongiorno,non possono essere soffocati,se lopposizione chiede, comechieder, delle audizioni,queste vanno fatte. E se glistessi finiani, come tutto lasciapresagire, presenteranno de-gli emendamenti, questi van-no discussi. Bossi ha dato lasua rassicurazione a Fini:Presentateli, se sono neces-sari, li voteremo. Ma Berlu-sconi ha ancora dei dubbi, te-me che questo venga letto co-me la definitiva vittoria di Fi-ni. Per questo continua a es-sere tentato dal binario morto.Anche perch nellorizzontedipinto dal Cavaliere c un so-lo punto fermo: ottenere il lo-do Alfano costituzionale.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Partita riapertadopo il no del Collea trattareI sondaggi diPalazzo Chigi

    A MONTECITORIO

    Ieri un colloquio traGianfranco Fini,presidente della Camera eUmberto Bossi, ministrodelle Riforme

    I nodi

    SANZIONI PER GLI EDITORI

    La responsabilitdelleditore lascerebbeaperto il problema dellainterferenza con il lavorodel direttore

    REATI SATELLITE

    Il secondo vizio dacorreggere attienelintercettabilit deicosiddettireati satelliti

    PROROGA

    Il primo dei nodi apertisul ddl intercettazioniriguarda la proroga di tregiorni in tre giorni dopo iltermine dei 75 giorni

    NORMA DADDARIO

    Ritenuti eccessivi i 4 annidi condanna previsticome pena massimaper il reato diregistrazione fraudolenta

    (segue dalla prima pagina)

    LIANA MILELLA

    E Fini me lo vuole distrug-gere definitivamente av-verte Basta vedere che ha

    detto in commissione la Bon-giorno. Lasciamo perdere tut-to. In questo Berlusconi si ri-conosce lala di chi gi vede ilbinario morto, uno slittamen-to a settembre senza pi storia.Ma poi c il secondo Berlu-sconi, quello persuaso che lalegge, anche annacquata, puancora essere utile per blocca-re inchieste e pubblicazioni ditelefonate imbarazzanti e po-liticamente compromettenti. il Cavaliere che manda avan-ti Bossi per rimuovere losta-colo del presidente della Ca-mera, per aggirarlo, per porta-re a casa comunque la leggeentro lestate. il Berlusconiche, per tutta la giornata, pri-ma a Bruxelles e poi a Roma disera, con i suoi attacca pesan-temente Fini: Sta facendo unvero e proprio danno allItalia.Va bene differenziarsi, ma seva avanti cos va contro gli in-teressi dei cittadini.

    Gli portano gli ultimi son-daggi. E da quelli capisce chedeve al pi presto uscire dal-langolo delle intercettazioni.Anche se la sua leadership su-pera sempre il 60% e il governosfiora il 50, le stime calano net-tamente quando si parla dilegge sugli ascolti. Il suo popo-lo stanco di un mese di titolisui giornali, non ne pu pi delbraccio di ferro con Fini, vuoleche ci si dedichi solo alla crisieconomica e si chiuda al pipresto la manovra. PerfinoNiccol Ghedini, il suo fidoconsigliere per la giustizia, gliconsiglia di mollare. Troppoforte, ormai, lasse che si sta-

    Berlusconi strattonato da falchi e colombeQuesta battaglia diventata inutileAttacco a Gianfranco: Danno per il Paese. Il Colle: giudizio solo alla fine

    La polemica Critiche severe anche dai settimanali diocesani

    Laffondo di Radio VaticanaTroppi limiti a stampa e pm

    FOCOLARINO

    AntonioMaria Baggiodocente difilosofiapoliticaallIstitutodei focolaridi Loppiano

    Il presidente Anm

    Palamara: anche con modificheinvestigazioni in ginocchio

    ROMA Ha sfidato una platea ostile, quella del convegno or-ganizzato in difesa della privacy dagli avvocati della Libertvicini al Pdl, per ribadire il no alla legge sulle intercettazioni: An-che con gli emendamenti difficile migliorare un testo che met-te in ginocchio lattivit investigativa, dice il presidente del-lAnm Luca Palamara. E aggiunge: non sono stati pi di quat-tro i casi di pubblicazione di atti coperti da segreto istruttorio.Dati contestati da Roberto Centaro (Pdl), per cui le violazionisono state almeno 60. Lex Guardasigilli Mastella ha boccia-to il testo (Pi elementi punitivi che di garanzia) invitando a ri-partire dal suo ddl: ebbe un s quasi unanime alla Camera.

    FALCHI SCONFITTI

    Sul ddl intercettazioniIl Secolo, quotidiano finiano,canta vittoria: Pdl,la linea dei falchinon passata il titolo

    PREMIER

    SilvioBerlusconiha indicatoper mesicome unaprioritil ddl sulleintercetta-zioni. Ora tentato diprenderele distanze

  • CRONACA 9

    @VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica

    LINCHIESTA G8PER SAPERNE DI PIwww.vatican.vawww.protezionecivile.it

    G8, la procura vuole ascoltare SepeLinchiesta sulla casa gratis a Bertolaso. E il Vaticano prende le distanze

    ORAZIO LA ROCCA

    ROMA Sentiremo anche ilcardinale Crescenzio Sepe. quanto si appreso ieri tra i ma-gistrati di Perugia che stanno in-dagando sugli appalti dei GrandiEventi. Nel suo genere, una noti-zia shock appena 24 ore dopo ilcoinvolgimento del porporatonelle stesse indagini in seguitoalle dichiarazioni del sottosegre-tario Guido Bertolaso, il quale haassicurato che sarebbe statoaiutato da Sepe per avere in af-fitto gratis una casa in via Giulia.Una dichiarazione, quella del re-sponsabile della Protezione Ci-vile, che non sembra abbia con-vinto i giudici di Perugia, i qualiper a questo punto per tentaredi fare completamente luce sututta la vicenda sembrano seria-mente intenzionati a sentire ilcardinale ed il suo collaboratoreFrancesco Silvano, leconomodella diocesi napoletana, che stando a quanto dichiarato daBertolaso sarebbe stato luo-mo che gli avrebbe trovato lal-loggio in via Giulia su indicazio-ne di Sepe. Io sono completa-mente tranquillo, non ho nullada nascondere e tantomeno dareplicare per un caso infonda-to, si limitato a far sapere il car-dinale ieri in risposta alle affer-mazioni del sottosegretario.

    In Vaticano, per, linchiestadei giudici di Perugia da un po ditempo incomincia a preoccupa-re non pochi alti prelati. Special-mente da quando nelle indagini oltre alle vicende legate agli af-fitti e alle compravendite degliimmobili di Propaganda Fide sono incappati personaggi co-

    me Angelo Balducci, gentiluo-mo di Sua Santit, o monsignorFrancesco Camaldo, cerimonie-re della basilica vaticana. E forseproprio per questo, ieri autore-voli fonti pontificie citate dalleagenzie di stampa e non smenti-te dalle autorit vaticane, a pro-posito del coinvolgimento diPropaganda Fine nella indaginihanno invitato alla prudenza ead avere fiducia nella giustizia.Precisando, per, che se ci sonostate responsabilit vanno attri-buite alla precedente gestionedella congregazione che va dal

    2001 al 2006, non a quella attua-le. Detto in parole povere, sen-za proclami ufficiali, dal Vatica-no si fa filtrare riservatamenteche nei piani alti della Curia cqualcuno che ha tanta voglia discaricare non lattuale prefet-to di Propaganda Fine, il cardi-nale Ivan Dias, ma il suo prede-cessore, vale a dire il cardinaleSepe. Se non una guerra an-nunciata, tutta allinterno dellegerarchie ecclesiali, poco cimanca. Una sfida senza esclu-sioni di colpi in un momento incui i vertici pontifici, papa Rat-

    zinger in testa, sono fortementeimpegnati a raddrizzare la rottadella Chiesa cattolica incagliatanelle bufere dello scandalo dellapedofilia ed ora anche nelle in-chieste giudiziarie sugli appaltidel G8. Finora a Propaganda Fi-de tutto risultato in ordine, nonci sono problemi di gestione,assicura larcivescovo VelasioDe Paolis, presidente della Pre-fettura degli affari economicidella Santa Sede, facendo percapire che sulla Congregazioneper levangelizzazione dei popo-li, pur essendo un dicastero do-

    tato di totale autonomia gestio-nale tanto che il suo prefetto vie-ne tradizionalmente chiamatocon lappellativo di Papa ros-so, Ratzinger intende vedercichiaro. Inutile, per, chiedere amonsignor De Paolis se Bene-detto XVI o il suo cardinal segre-tario di Stato Tarcisio Bertonehanno scritto o ordinato una in-chiesta interna. Sono cose ri-servate su cui non si pu rispon-dere, taglia corto De Paolis, pre-cisando per che finora non emerso niente.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il caso Perugia indaga sul sistema AnemoneCosti gonfiati per pagare tangentiIl gip: stop agli appalti pubblici per le imprese del Gruppo

    DAI NOSTRI INVIATI

    MEO PONTE

    FRANCESCO VIVIANO

    PERUGIA Costi gonfiati perpagare le tangenti. Le indaginidella Procura di Perugia si stannosviluppando con successo su fi-loni precisi. Sullappalto per lexcaserma Zignani, sede dellAisi(come anticipato ieri da Repub-blica) ma anche sui lavori per G8che avrebbe dovuto tenersi allaMaddalena e fu poi spostato al-lAquila e sui lavori per i Mondia-li di Nuoto a Roma. Tutti lavori icui costi, secondo gli investigato-ri, sarebbero stati gonfiati coningegnosi artifizi per stornare de-naro destinato alle regalie cheAnemone ha fatto allex ministroClaudio Scajola e al generale del-la Guardia di Finanza FrancescoPittorru, ritrovatisi improvvisa-mente proprietari di case pagatedallimprenditore romano. Unmeccanismo ben oliato. Tantoche i pm perugini stanno pen-sando, oltre allipotesi di corru-zione, di mettere in campo anchelaccusa di truffa ai danni delloStato.

    Nessun commissariamento,

    invece, per le imprese del GruppoAnemone ma quattro di loro perotto mesi non potranno lavorarecon la Pubblica Amministrazio-ne. Il gip di Perugia Massimo Ric-ciarelli che alla fine delludienzadel 9 giugno scorso si era riserva-to di decidere sulla richiesta di af-fidare ad un commissario sei del-le aziende di Diego Anemone ieriha depositato in cancelleria il suoresponso. La decisione riguardasolo le 4 imprese operanti nel set-tore edile (lAnemone Costruzio-ni srl, la Tecnocos srl, la Redim2002 srl e la Appalti Lavori Pro-getti Internazionali srl) in quanto

    per le altre due aziende (SalariaSport Village e Sportiva Romana)specializzate in eventi sportivi, ilgip ha preso tempo.

    Per la Procura la decisione diRicciarelli, che gi nelle settima-ne scorse aveva messo in dubbiola competenza territoriale dei pm

    Sottani e Tavarnesi nel continua-re linchiesta sui Grandi Eventi(competenza che invece gli erastata poi riconosciuta dal Tribu-nale del Riesame a cui i era statofatto ricorso) una doccia fredda.Aspettiamo di leggere le motiva-zioni, dicono negli uffici della

    Procura. Il provvedimento tralaltro riguarderebbe soltanto leattivit future delle quattro im-prese e non avrebbe valore re-troattivo. Come a dire che i can-tieri delle ditte del Gruppo Ane-mone impegnati sino ad oggi ne-gli appalti pubblici continueran-no indisturbate i loro lavori. Ladecisione di Ricciarelli comun-que creer grossi problemi al-limprenditore romano al centrodello scandalo giudiziario che havisto indagare le Procure di Fi-renze e Perugia prima e ora anchequella di Roma. Le imprese diAnemone infatti hanno quasi

    esclusivamente lavorato nel-lambito di appalti pubblici. Tan-to che il 27 febbraio 2010 il gipPaolo Michele, convalidandolarresto di Anemone e dei suoipresunti complici aveva scritto:Il gruppo Anemone ha potutoottenere, grazie ad uno stabilerapporto di natura corruttiva in-staurato nel corso degli anni coni funzionari preposti alla gestionedelle struttura ministeriale di viadella Ferratella, laggiudicazionedi numerosi appalti, del valoreciascuno di svariate decine di mi-lioni di euro relativi ai cosiddettiGrandi Eventi, la cui attribuzionerisulta priva di qualsivoglia vin-colo attinente la normativa sugli

    appalti pubblici.Riferendosi alle aziende di

    Anemone il pm Sergio Sottani erastato ancor pi severo spiegandonella richiesta di commissaria-mento: Vi da considerare chedagli atti emerge come la praticacorruttiva finalizzata alla gestio-ne degli appalti era invalsa ormaida tempo, circostanza questa checrea serie perplessit sul fatto cheil mero cambio dei vertici diri-genziali possa incidere in manie-ra concreta su detti metodi senzache vi sia lattuazione di seri siste-mi di controllo.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    I lavori

    LA CASERMA

    Costi lievitati per la ristrutturazione dellacaserma Zignani dellAisi a Roma

    LA MADDALENA

    I lavori per il G8, poi trasferito a LAquila,hanno subito notevoli rincari

    I MONDIALI DI NUOTO

    Tra gli appalti che si sospetta gonfiatianche quelli relativi ai Mondiali di Nuoto

    Negato per ilcommissariamentochiesto dai pm Nuova ipotesi:truffa allo Stato

    COSTI TRIPLICATI

    Ieri su Repubblica lerivelazioni su comevenne pi chetriplicato il costodellappalto per laristrutturazione dellacaserma del Sisde

    Firenze

    No ai domiciliari per BalducciTroppo coinvolta anche la moglieFIRENZE Al termine di una udienza che stata quasi una le-zione universitaria sulla competenza territoriale, il tribunale diFirenze ha rinviato al 6 luglio il processo per corruzione sullaScuola Carabinieri, in attesa che la Cassazione motivi la sen-tenza con la quale il 10 giugno ha dichiarato la competenza diRoma. Decisione vincolante e insuperabile per le difese, men-tre la procura di Firenze, pur nel massimo rispetto della Cas-sazione, resta convinta della competenza fiorentina. Intanto idue ex dirigenti ministeriali Angelo Balducci e Fabio De Santisrestano in carcere. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Fi-renze, secondo il quale il sistema oliato e potente di cui, se-condo le accuse, facevano parte non pu ritenersi scardina-to anche per lesistenza di legami profondi con soggetti di li-vello istituzionale molto elevato. La sua pervasivit sarebbeconfermata dal coinvolgimento di familiari, ed in particolaredelle mogli..., anche se con ruoli non penalmente rilevanti. Giu-dizi severi che contrastano con quello del segretario di De San-tis, ieri in aula: Un bravo ingegnere ma soprattutto un personabuona dentro. cos grande ma il suo cuore pi grande di lui.

    (f.s.)

    Il cardinale: Sonotranquillo, nonho niente danascondere, uncaso infondato.Indagine internasu Propaganda Fide

    A NAPOLI

    Larcivescovodi NapoliCrescenzioSepe, exresponsabiledi PropagandaFide

    La scritta in viaGiulia Presentaci i tuoi amici

    Sul muro difronte alla casarimasta per annia disposizionegratuitamente diBertolaso in viaGiulia a Roma apparsala scritta:Bertolaso,presentaci ituoi amici

    RIPRODUZIONE RISERVATA

  • CRONACA 10VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica

    VIOLENZE AL G8

    oggi direttore del Dipartimentoper le informazioni e la sicurezza, stato condannato ad un anno equattro mesi di reclusione. Col-pevole di aver istigato FrancescoColucci, che nel 2001 era questo-re del capoluogo ligure e il 3 mag-gio 2007 cambi improvvisa-mente versione circa lo sciagura-to blitz. Fui io a chiamare i gior-nalisti, giur in aula Colucci, di-menticando di aver raccontatoin precedenza agli inquirenti chelordine era arrivato proprio daDe Gennaro. Non sapeva di esse-re intercettato, mentre alla vigiliadella testimonianza parlava al te-lefono con il collega SpartacoMortola: Il capo mi ha detto di fa-re marcia indietro. Assolti in pri-mo grado, condannati in appello:

    Mortola ha avuto un anno e duemesi. Colucci, che a differenzadegli altri due non ha scelto un ri-to alternativo, sar giudicato inautunno. Ma intanto il tribunaleha riscritto la storia del G8, riba-dendo quanto detto dalla Corte

    europea dei diritti dellUomo: pernove anni la Polizia ha solo cerca-to di nascondere la verit.

    Il governo si schiera comun-

    que a fianco del capo dei servizi.Ha la mia piena e totale fiducia:fino alla sentenza definitiva noncambia nulla, attendiamo fidu-ciosi nell'esito del ricorso in Cas-sazione. Per De Gennaro, comeper tutti, vale la presunzione diinnocenza fino a condanna defi-nitiva, dice il ministro dell'Inter-no, Roberto Maroni. La sua in-nocenza, fino a condanna defini-tiva sancita dalla Costituzione,aggiunge Angelino Alfano mini-stro della Giustizia. La sentenzaha scatenato una polemica fortis-sima tra chi come Luigi De Magi-stris chiede le dimissioni imme-diate del prefetto carica cui approdato in un modo discutibi-le e offensivo per quanto accadu-to a Genova nel 2001, afferma

    leurodeputato Idv e chi inve-ce, come Jole Santelli per il grup-po Pdl alla Camera, se la prendecon gli ayatollah della procura.Paolo Cento, di Sinistra EcologiaLibert, vuole subito una rifor-ma democratica delle forze del-lordine, mentre il leader del-lUdc, Gianfranco Casini, si dicerammaricato per la decisionedel tribunale, perch De Genna-ro un grande servitore dello Sta-to.

    I difensori degli imputatipreannunciano ricorso in Cassa-zione. Siamo stupiti, ammetto-no. difficile capire come ungiudice abbia potuto decidere inmaniera diametralmente oppo-sta. Di parere diverso EnricoZucca, il pm che con Francesco

    Cardona Albini ha sostenuto lac-cusa: Non sono sorpreso oggi. Losono stato prima, ma i giudici diprimo grado sentivano pressionitroppo forti. Forse avevano sem-plicemente sbagliato. Se i prece-denti verdetti sono stati ribaltatiin maniera cos netta ed omoge-nea, probabilmente segno chequelle sentenze erano sbilancia-te. Ieri uno degli avvocati di par-te civile ha detto: Allora vero, lalegge uguale per tutti. Magari solo lottimismo del momento,dice Zucca. Luguaglianza unaspirazione. Una tendenza.Di sicuro i giudici hanno mostra-to una grande autonomia di giu-dizio, sorprendendo tutti e ridan-do vita a quellaspirazione.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    De Magistris: orase ne vada. Santelli(Pdl) se la prendecon gli ayatollahdella procura

    3 MAGGIO 2007

    Lex questore FrancescoColucci cambia versionescagionando De Gennaro

    7 OTTOBRE 2009

    De Gennaro e Mortola assoltiin primo grado: non hannoistigato Colucci a mentire

    13 NOVEMBRE 2008

    Tredici condanne: per i"celerini" e i loro capi,assolti invece i super-poliziotti

    18 MAGGIO 2010

    La Corte d'appello condannatutti i 27 imputati a 96 annicomplessivi di reclusione

    Le tappe

    Diaz, condannato De Gennaroconvinse il questore a dire il falsoRibaltato il primo grado: un anno e 4 mesi. Fiducia da Alfano e Maroni

    Fino al 30 settembre chiedi un Safety Control gratuito nelle nostre ofcine autorizzate: la tua auto verr sottoposta

    a 6 controlli rapidi, fondamentali per una partenza sicura. E per viaggiare sereno tutta lestate, chiedi Summer Check-Up:

    a soli 29 euro, 14 controlli approfonditi pi 6 mesi di assistenza stradale in Europa. www.lasicurezzafastrada.it

    SAFETY CONTROL. 6 CONTROLLI RAPIDI PER PARTIRE SICURI, GRATIS NELLE OFFICINE AUTORIZZATE.

    MASSIMO CALANDRI

    GENOVA Ha convinto uno deisuoi funzionari a mentire davan-ti ai giudici. A testimoniare il fal-so, pur di tirarsi fuori dal pasticciodella scuola Diaz. Il prefettoGianni De Gennaro, durante il G8al vertice della Polizia di Stato e

  • 11

    @VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica PER SAPERNE DI PIwww.processig8.orgwww.interno.it

    CARLO BONINI

    ROMA E ora? Ora che farGianni De Gennaro? Alle due delpomeriggio di ieri, quando la se-conda sezione della Corte di ap-pello di Genova pronuncia la pa-rola colpevole, le parole che ildirettore del Dis (DipartimentoInformazioni per la Sicurezza)consegna al suo avvocato FrancoCoppi sembrano annunciareuna decisione irrevocabile. Io,adesso, saluto tutti e me ne va-do, dice. E in fondo, quello scat-to racconta una verit. Lassolu-to stupore per una sentenza checapovolge lassoluzione di pri-mo grado a fronte di un materia-le probatorio rimasto immutato.Linsofferenza di vedersi im-provvisamente precipitato inuna condizione di oggettiva de-bolezza, tanto pi insopportabi-

    le per un uomo che per indole estoria professionale non abi-tuato al passo dellanatra zoppa.La consapevolezza che il restareal proprio posto macchiato dauna sentenza di condanna, siapure non definitiva, possa essereletto non come lostinazione le-gittima di chi si professa inno-cente, ma come la risposta cinicadi chi intende aspettare la sen-tenza definitiva forte del proprioruolo e peso istituzionali.

    Epper, De Gennaro non uo-mo di pancia. E la voglia di sbat-tere la porta si stempera primanei consigli del professor Coppi(Lamarezza comprensibile,ma certe decisioni vanno presecon freddezza e soprattutto valu-tando quali sono i presupposti. Equi i presupposti sono soltantoquelli di una sentenza che mi ap-pare sconcertante), quindi nelvolo che lo riporta a met pome-riggio nei suoi uffici in Largo diSanta Susanna, dove si chiudeprotetto dal filtro della sua segre-teria. Raccontano di un affettuo-so sms del capo della Polizia An-tonio Manganelli. Di una telefo-nata del sottosegretario alla Pre-sidenza del Consiglio Gianni Let-ta, che nel comunicargli la fidu-

    cia del governo (che, per altro, inserata verr manifestata pubbli-camente e con accorta sincroniadal ministro dellInterno Rober-to Maroni e da quello della Giu-stizia Angiolino Alfano) deve co-munque prendere atto di un ra-gionamento che annuncia unamossa possibile (molti diconoscontata, conoscendo luomo)delle prossime ore. Mettere inogni caso a disposizione del pre-

    sidente del Consiglio il proprioincarico perch cos impongonola sensibilit istituzionale e la ne-cessit di sgomberare il campodallidea che il Dis possa o debbadiventare una prigione in cui at-tendere lultimo verdetto.

    Due anni fa non ho cercato lanomina a direttore del Dis. Mi stato chiesto e ho accettato perpuro spirito di servizio. Il giornoin cui non dovessero esserci pi

    le condizioni, non rester un mi-nuto di pi, ha ripetuto spessoin attesa della sentenza dappel-lo Gianni De Gennaro. Oggi rac-conta chi gli pi vicino a mag-gior ragione questo torna ad es-sere vero. E se il governo, a co-minciare dal presidente del Con-siglio, non sembra neppureprendere in esame la possibilitdi provarsi di De Gennaro, va an-che detto che il passaggio dovr

    comunque avere un suo mo-mento pubblico. Non baster in-somma una telefonata.

    Al netto delle intenzioni (peraltro non misteriose) di PalazzoChigi, c comunque un secondoargomento che lascia immagi-nare che Gianni De Gennaro re-ster al Dis. Che se dimissioni cisaranno, queste non uscirannodallo stretto sentiero delloppor-tunit e del galateo istituzionale

    di chi ritiene che una fiducia delgoverno, a questo punto, vadapubblicamente riconfermata. Equesto secondo argomento tutto nel modo in cui la Polizia haattraversato il deserto giudizia-rio per le vicende genovesi delG8. Allindomani della notte del19 luglio 2001 (lirruzione nellaDiaz), De Gennaro, da capo dellaPolizia, scelse di non rimettere ilproprio incarico, di non deflette-re da una linea (per altro confer-mata dal suo successore AntonioManganelli) che rimandava alleaule di giustizia non la responsa-bilit della Polizia, ma quella,eventuale, di suoi singoli ap-partenenti per singoli episodi.De Gennaro spieg che i poli-ziotti e non la Polizia si sarebbe-ro fatti processare. Che la pre-sunzione di innocenza fino al-lultimo grado di giudizio sareb-be valsa anche per chi indossava

    ununiforme. Di quella scelta diallora - per altro compiuta anchein forza di solidissimi legami bi-partisan in Parlamento che neltempo ne hanno fatto una riser-va della Repubblica - De Genna-ro, in questi nove anni, statoconsapevole. Non lha mai dissi-mulata. Ne ha al contrario spes-so rivendicato lopportunit ela correttezza. A lungo ne hatratto dei vantaggi. Da qualchetempo comincia a pagarne deicosti. E cambiare rotta oggi sa-rebbe complicato. De Gennaro rifletteva ieri pomeriggio un al-to dirigente del Viminale hacontinuato e continua a sentireun obbligo morale con chi, comelui, ancora imputato nei pro-cessi del G8 e attende una sen-tenza definitiva. Escludo chepossa mollare tutto ora. PerchDe Gennaro un uomo molto in-telligente e comprende quale ef-fetto simbolico avrebbero le suedimissioni sullonda di una sen-tenza come quella che ora lo con-danna. Non lho mai visto pren-dere una decisione spinto dal so-lo istinto. Non lo far neanchequesta volta.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Lintervista

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    GENOVA In questo strano posto che lItalia, a volte ti sorprendono notizieche ti fanno illudere di essere finalmen-te in un paese normale.

    Giuliano Giuliani, padre di Carlo,ucciso in piazza Alimonda. I superpo-liziotti colpevoli per il blitz alla Diaz,De Gennaro condannato per aver isti-gato a mentire. Le sentenze dappelloriscrivono la storia di quei giorni.

    Noi la storia la conosciamo bene,purtroppo. Le sentenze possono aiu-tarci a credere nella giustizia. La deci-sione di primo grado che aveva assoltoDe Gennaro era semplicemente scan-dalosa: diceva che cera un corrotto manon un corruttore.

    Gianni De Gennaro era il capo dellapolizia durante il G8.

    Ed rimasto al suo posto, nono-stante il fallimento. Anzi: ha fatto car-riera, come tutti gli altri. Per ci sonodue sentenze dappello che condanna-no tutti i massimi gradi della polizia. Maproprio tutti. Ora, io dico: in un paese ci-vile, ci si dimette. Poi giustamente si ri-vendica il diritto ad un terzo grado digiudizio. Ma intanto ci si dimette. Perdignit. Purtroppo qui in Italia mancauna cosa.

    Cosa?Il buon esempio dallalto. Quando si

    delegittimano i giudici, quando si igno-rano le sentenze, evidente che chi sta

    sotto far altrettanto, se non peggio.Di tutte le inchieste per i tragici fatti

    di nove anni fa, lunica ad essere stataarchiviata proprio quella sulla mortedi suo figlio.

    Uno schifo. Ma c un motivo. Inquella storia erano coinvolti i repartispeciali dei carabinieri. Che in Italia so-no ancora pi intoccabili dei vertici del-la polizia.

    Ci crede ancora nella giustizia?Oggi un po di pi. Ho fiducia negli

    apparati dello Stato. Ma ne avrei di pi,se ai vertici si comportassero con di-gnit.

    (m.cal.)

    SORPRESO

    GiulianoGiuliani, papdi Carlo, si sorpreso inpositivo perla sentenza

    Parla Giuliano Giuliani, padre di Carlo ucciso in piazza Alimonda nove anni fa

    Finalmente mi sento in un Paese normale

    Il retroscena

    La rabbia dopo la sentenza: mi dimettoma una telefonata di Letta lo frena

    Lex capo dellaPolizia sente unobbligo morale conchi ancoraimputato per il G8

    La tentazione dilasciare il suo ruoloal DipartimentoInformazioni perla Sicurezza

    CONDANNATO

    Lex capo della poliziaGianni De Gennaro statocondannato a un anno equattro mesi. Il pg avevachiesto due anni

  • ECONOMIA 12VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica

    LA CRISI DELLECONOMIA

    Il reportage

    (segue dalla prima pagina)

    DAL NOSTRO INVIATO

    ALBERTO STATERA

    SERGIO Marchionne litalo-canadese-svizzero accredi-tato fin qui da una pubblici-

    stica piuttosto generosa di senti-menti socialdemocratici, se nonproprio delle stimmate da erede diAdriano Olivetti e della fabbrica fe-lice, evidente che non disdegna lesfide. E, aspirante cavaliere senzamacchia nellItalia post-keynesa-na, ha scelto Pomigliano dArco, lostabilimento Fiat marchiato din-famia, per fiaccare la strutturaleresistenza operaia allerogazionedel lavoro, come la defin Frede-rick Winslow Taylor. Forse sar lasfida che cambier (ma in meglio?)la metrica delle relazioni industria-li nel capitalismo italiano per il suolalto valore simbolico, che moltivogliono paragonabile a quellodella Marcia dei Quarantamila col-letti bianchi della Fiat nellottobre

    del 1980. Ci che fa esultare la Tri-murti governativa incarnata daGiulio Tremonti, Maurizio Sacconie Renato Brunetta, gratifica al-quanto la presidente della Confin-dustria Emma Marcegaglia, e get-ta, come al solito, scompiglio a si-nistra, dove gli antagonisti, da Fau-sto Bertinotti a Nichi Vendola, di-ventano pi antagonisti e i riformi-sti, da Pierluigi Bersani a WalterVeltroni fino al Fiatologo Piero Fas-sino, giudicano con monsieur deLapalisse che meglio lavorarepeggio in una futura fabbrica mar-chionizzata con 700 milioni din-vestimento per trasportarvi dallaPolonia la linea della nuova Panda,che non lavorare per niente, la-sciando scadere le rate del mutuo enon potendo comprare i libri per lascuola dei figli.

    Questa fabbrica, oggi intitolata corsi e ricorsi della storia aGian Battista Vico, realizzata a unpasso da Napoli a partire dal 1968,quando infuriava lautunno caldo,Cesare Romiti la defin un bastonegettato dallIri e dalla Democraziacristiana tra le gambe della Fiat.Una scelta tutta politica fatta nonper, ma contro la Fiat, che puregod di ottimi incentivi, per ingra-

    ziarsi le clientele meridionali. Nonaveva alcun senso, secondo lexamministratore delegato, che lAl-fa Romeo, produttrice di auto diqualit si mettesse a farne di massacome lAlfasud, che pure diventun modello da Amarcord. Nacquemale Pomigliano e crebbe peggio,con il pi basso tasso di produtti-vit, il pi alto di assenteismo, so-

    prattutto in coincidenza con le par-tite del Napoli Calcio (fino al 24 percento), il venerd, o sotto elezioni,quando c loccasione di fare i rap-presentanti di lista. Lultima voltapare siano stati 2800, oltre la metdella forza lavoro a disertare la ca-tena di montaggio. E poi il recordnazionale di invalidi, i doppi lavori,i furti e i difetti nelle auto prodotte,

    che per decenni hanno fatto im-pazzire i concessionari. Il tutto conepisodi di luddismo e di sabotaggiosul prodotto, alcuni dei quali degnidellimpareggiabile genio napole-tano. Come quello che ricorre nel-la leggenda metropolitana dellAl-fa 159 uscita con due sedili diversi,icona automobilistica di un ribelli-smo che litalo canadese in ma-

    glioncino blu pensa adesso di poterdebellare con il toyotismo spinto.

    La rieducazione Marchionnela tent gi nel 2008, buttandoci so-pra 110 milioni di euro. Chiuse lafabbrica per due mesi, la fece ripit-turare, non pi rosso, ma grigio eazzurro, e mise cinquemila operaia studiare la WCM, World ClassManifacturing, raccomandata dalprofessore giapponese Hajime Ya-mashina, teorico del lavoro ope-raio nel secolo della globalizzazio-ne, delleccellenza nellintero ciclologistico-produttivo, dellelimina-zione di ogni muda (perdita ingiapponese), oggi ben piazzato co-me consulente di grandi impreseitaliane. Trecento assenteisti oscalmanati furono trasferiti (de-portati, dicono qui sia i moderatidella Cgil che gli antagonisti dellaFiom) in un capannone di logisticasoprannominato Lisola dei fa-mosi a Nola, allombra del Vesu-viello, o Vulcano buono, il me-gacentro commerciale che RenzoPiano ha realizzato per conto del

    Cis di Gianni Punzo, lamico napo-letano di Luca di Montezemolo.Tra loro, entrambi i figli di un vec-chio ex caposquadra Verniciatura,oggi in pensione, che non esita a di-re, coperto dallanonimato: I mieifigli se lo sono meritato. Poco la-voro e troppa discoteca, e non soloal venerd. Non certo i soli ballerini,visto che let media in tutti i repar-ti sotto i 40 anni. Pomigliano unbel Castello filosofeggia Carme-la Abbazia, trentottenne pasiona-ria della Fiom con tre figli e compa-gno che vive a Milano, la quale nonpu certo comprare la Panda checontribuir a produrre, certifican-do il fallimento di uno degli ele-menti del fordismo chi fuorivuole entrare, chi dentro vuoleuscire. E poi ci stupisce con un di-tirambo imprevisto a favore diMarchionne: Per lui ho ammira-zione e stima, capisco bene quelche vuol fare, un tantinello di ra-gione ce lha, ma sa perch sonofrustrata? Perch in questa partitaho una spada nel fianco e non inpugno come lui. Non ho nessunapossibilit di scelta, come in caser-ma agli ordini del caporale.

    Riaperto a marzo del 2008, Po-migliano non brill mai per eccel-

    lenza. I topi continuarono a scor-razzare in mensa e a rintanarsi nel-le centraline elettriche, come do-cumentano i filmati su Youtube, esi rischi lo sciopero della zoccola.Le assenze non scemarono abba-stanza, continu qualche furto. Erimasto negli annali quello di qual-che centinaio di sonde lambda, unpezzo assai costoso, che fu messoin vendita sottocosto sul mercatopartenopeo.

    Anche gli operai migliori, nonquelli al seguito del sindacalismoanarcoide che abitano nella citta-della fortificata dal radicalismo,ma quelli che riescono con moltafatica perch nessuno pu di-menticare che lavorare qui dentro vera fatica a dare un tocco uma-no allautomazione, non neganoche molti di loro, pur alieni da ne-fandezze gravi, non sono puntuali.Fumano sul lavoro, prendono ilcaff, mangiano la pizza al taglio,qualche volta consumano o addi-rittura spacciano droghe. Incom-patibile, tutto incompatibile con lacronotecnica e con la Lean pro-duction, la fabbrica snella cheMarchionne vuole creare qui inve-stendoci 700 milioni, nonostantelorrida e falsa pregiudiziale antro-

    Il laureato allacatena dimontaggio:Il carico di lavorosalir fortemente

    Dice una pasionariaFiom: Marchionneha un po ragionema noi nonabbiamo scelta

    POMIGLIANO LANARCHICACI VOGLIONO RIEDUCAREE la sinistra sindacale si divide tra antagonisti e rassegnati

    La sfida di Marchionne allo stabilimentoFiat pi assenteista e meno efficiente visto comeil simbolo di una nuova offensiva anti-operaia

    Nellimpianto napoletano il record nazionaledi invalidi, il boom dei doppi lavori e unnumero abnorme di furti e di sabotaggi

  • 13

    @VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica PER SAPERNE DI PIwww.fiatgroup.comwww.fiom.cgil.it

    pologica, quella che vuole i napole-tani peggio dei polacchi, votati al-lindisciplina, allanarchismo chesarebbe iscritto nel loro Dna. Unatesi insopportabile persino nellabocca senza freni del ministro an-tifannulloni Renato Brunetta.

    Metamorfosi di una fabbrica in

    bilico sul filo rosso che unisce pas-sato e presente, ha intitolato unpo verbosamente la sua tesi di lau-rea Giuseppe Dinarelli, uno dei trelaureati (con un 70 per cento di di-plomati in tutta la fabbrica) che la-vora alla catena di montaggio. Me-glio lui, per la verit, di qualsiasi gu-ru giapponese assoldato dal Lin-gotto. Dinarelli ci d il senso dello-perazione che tenta Marchionne,riassumendola nella filosofia toyo-tista dei 6 zeri: zero stock, zero di-fetti, zero tempi morti, zero conflit-ti, zero tempi di attesa per il cliente,

    zero cartacce. O in quella della cac-cia ai 7 sprechi: sovrapproduzione,tempi morti, processi lavorativiinutili, stoccaggio eccessivo, movi-menti inutili, produzione pezzi di-fettosi. Bello. Una magnifica razio-nalizzazione partenopea, che percomporta un aumento dei carichidi lavoro e dellalienazione, in unoschiacciasassi che non lascia spa-zio al respiro, dice il dottore-ope-raio appassionato, che cerca di da-re un tocco umano alla sua catenadi montaggio.

    Sotto lorologio di Pomigliano,tra sindacalisti diplomatici e sinda-calisti antagonisti superincazzati,non c chi non abbia capito infinecome batte il pendolo della neosto-ria del capitalismo globale: se i di-ritti degli operai aumentano forseun po nel Terzo Mondo, si assotti-gliano di conserva e paradossal-mente nel Primo. Ma dite a Tre-monti e ai suoi, per favore, che sep-pure ne uscir depotenziata la con-trattazione a livello nazionale tragli interessi corporati, il conflittotra capitale e lavoro non finisce quimarted prossimo con il referen-dum sul Marchio-Toyotismo.

    a. statera@repubblica. it

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    C chi parla diluddismo efavoleggia di una159 montata condue sedili diversi

    Lintervista Laccordo un suicidiola sinistra immobilenon sa difendere gli operaiCofferati: Marchionne fa peggio di Romiti

    Lappello

    Lettera dagli operai di Mirafioriallamministratore delegato

    ROMA I 400 lavoratori delle presse di Mirafiori han-no votato ieri allunanimit la lettera aperta indirizzata aMarchionne sulla vertenza di Pomigliano, scritta daicolleghi delle carrozzerie. Ladesione compatta arriva-ta dallassemblea torinese dei dipendenti Fiat, seguitapoi da un corteo fino ai cancelli del reparto, secondola Fiom il segnale che i lavoratori sono convinti che pre-sto o tardi toccher anche a loro. Pomigliano intantosi prepara al referendum del 22 giugno sullaccordo se-parato firmato dalla Fiat con Fim, Uilm, Fismic e Ugl loscorso 15 giugno. Si voter dalle 8 alle 21, tre turni a di-sposizione, 10 urne sistemate nella sala delle buste pa-ga, spoglio subito dopo il voto e risultato in serata. Perconsentire a tutti i 5.200 dipendenti di votare, nel gior-no del referendum sar sospesa la cassa integrazione.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    ROBERTO MANIA

    ROMA Salva solo la Fiom, Ser-gio Cofferati, gi segretario gene-rale della Cgil, oggi europarla-mentare pd. Sulla vicenda di Po-migliano attacca tutti: la Cisl e laUil, la sinistra, il governo, la Con-findustria e la Fiat di Sergio Mar-chionne. Cofferati appena at-terrato a Milano da Strasburgo.Sta andando a Genova dove vi-ve e dove domenica si sposerper la seconda volta. Officer ilrito civile Walter Veltroni, uni-co politico invitato.

    Il segretario del suo partito,Pier Luigi Bersani, ha espressoun s con riserva allaccordo.Veltroni sembrato ancora piconvinto. Lei cosa pensa?

    Penso che la Fiom abbia fattobene a non firmare: non ho alcundubbio. Nella mia vita da sinda-calista ho visto brutti testi di ac-cordi, ma questo credo che sia unbruttissimo inedito. Ci sono coseche non si possono assolutamen-te condividere se si ha a cuore lasorte del sindacato, la qualit e ladignit del lavoro delle persone.Due questioni mi hanno partico-larmente colpito. La pri-ma la violazione, con-cordata tra le parti, diun diritto sancito dal-la Costituzione, cioil diritto di sciopero.La seconda, forsemeno visibile per chinon ha dimestichez-za con queste mate-rie, la volont di mettere incrisi i fondamenti della rappre-sentanza e della contrattazionecollettiva. lavvio di una pro-gressiva destrutturazione del si-stema.

    Un suicidio da parte dei sinda-cati firmatari?

    S, il loro un suicidio.Eppure anche a sinistra, nel Pd

    in particolare, i giudizi non sonostati cos netti.

    Rispetto lopinione di tutti,ma io, prima di parlare, laccordolho letto pi volte con attenzionee ho stentato a credere che sui di-ritti, non sullorario e lorganizza-zione del lavoro, si potesse arriva-re a formulazioni come quelle chesono state scritte. Ma ci si rendeconto che a giudicare in ultimaistanza se leventuale sciopero illegittimo sar lazienda stessa?.

    Quanto hanno pesato le divi-sioni sindacali su un risultato co-s controverso?

    Pesa molto il clima politico.

    gravissimo che la sinistra nonparli quando si attaccano i diritticostituzionali delle persone chelavorano. incredibile come siagiustamente reattiva sulla giusti-zia, sullinformazione, mentrequando il centrodestra va allat-tacco dei diritti di chi lavora non cisia la stessa reazione.

    Pensa che ci sia una subalter-nit culturale della sinistra alleragioni delle imprese?

    Quando non si reagisce su

    questi temi ci si allontana da alcu-ni dei capisaldi fondativi della si-nistra. In una societ moderna cuna tripartizione di diritti tra loroconnessi: i diritti delle persone, idiritti di cittadinanza, i diritti dichi lavora. Davvero c da interro-garsi perch la sinistra non reagi-sca quando sono in gioco i dirittidel lavoro.

    A Pomigliano, tuttavia, ingioco la sopravvivenza dello sta-bilimento, il lavoro per 15 milapersone compreso lindotto.

    incomprensibile la tesi se-condo cui bisogna accettare tuttoperch c uno stato di necessit.So bene che lattivit di Pomiglia-no preziosissima e so che va di-fesa. Per innalzare la qualit delprodotto, la produttivit e la fles-sibilit degli orari basta applicareil contratto di lavoro. Invece laprima volta che a un modello or-ganizzativo nuovo si aggiunge le-splicita lesione dei diritti dellepersone, la destrutturazione delcontratto, la cancellazione dei di-ritti di rappresentanza colletti-va.

    Gli operai avranno comunquela possibilit di esprimersi attra-verso il referendum.

    C un uso strumentale del re-ferendum. Un gruppo piccolo dipersone si pronuncer su una al-terazione della Costituzione inuna condizione di stato di neces-sit. E, addirittura, sar laziendaa decidere il livello di consensonecessario per rispettare lintesasottoscritta.

    Ma Marchionne non era il ma-nager che piaceva alla sinistra?

    Questa Fiat andata ben oltrela Fiat di Cesare Romiti. Il quale,agli inizi degli anni 90, preteselaccordo sindacale per aprire lostabilimento di Melfi ma non sisogn mai di mettere in discus-sione i diritti delle persone. Ricor-do che Romiti non era certo un in-terlocutore tenero.

    La Confindustria si schieratacon Marchionne senza distinzio-ni. Vuol dire che punta allesten-sione del modello-Pomigliano?

    La posizione della Confindu-stria conferma che lintenzione quella di considerare Pomiglianoun modello da esportate ovun-que. Cercheranno tutti di ade-guarsi. C una pigrizia culturaleimpressionante. La Volvo che ne-gli anni 70 si invent le isole perattenuare lalienazione della ca-tena di montaggio era davvero suun altro pianeta.

    Gli effetti

    Si ledono diritti dellepersone, si destrutturail contratto e sicancellano i dirittidi rappresentanza

    Il referendum

    Un gruppo piccolodi persone in stato dinecessit si pronuncersu una alterazionedella Costituzione

    LA FABBRICA

    Lingresso dellostabilimento Fiatdi Pomigliano

    A NOZZE

    Sergio Cofferatidomenica sirisposer

  • POLITICA INTERNA 14

    @VENERD 18 GIUGNO 2010

    la Repubblica

    POLITICA E GIUSTIZIAPER SAPERNE DI PIwww.repubblica.itwww.italiadeivalori.it

    Commissione dinchiesta sul nastro FassinoDi Pietro: Nixon a casa per molto meno. Ghedini: non c un mio audio con Favata

    EMANUELE LAURIA

    ROMA Parla di attentato allademocrazia e cita il Watergate:Per la stessa cosa, anzi per mol-to meno, gli americani hannomandato a casa Nixon. Cos, aMontecitorio, Antonio Di Pietrosferra il suo attacco sul nastroFassino-Consorte. Invoca unacommissione dinchiesta, il lea-der di Italia dei Valori. Vuole sa-pere se Berlusconi ha sentito unaregistrazione che sarebbe dovu-ta rimanere segreta. Quella che,alla vigilia di Natale del 2005, gliavrebbe portato ad Arcore lim-prenditore Fabrizio Favata, in-sieme al socio Roberto Raffaelli.E che conteneva il dialogo fra lal-lora segretario dei Ds Piero Fassi-no e lex presidente di UnipolGiovanni Consorte, alle presecon la scalata alla Bnl. Lintercet-tazione al centro della polemica quella in cui si sentiva lesponen-te diessino chiedere a Consorte:Allora, abbiamo una banca?.

    Bisogna sapere se vero che ilpremier ha avuto modo di ascol-tare unintercettazione illegal-mente acquisita - chiede Di Pie-tro - e poi illecitamente pubblica-ta dal giornale di suo fratello Pao-lo. In questo caso, sostiene lexpm, ci sarebbero gli estremi perlimpeachment perch il presi-dente del consiglio sarebbe statoal centro di una tresca cheavrebbe minato i diritti costitu-zionali e parlamentari del capo

    dellopposizione dellepoca. Sul caso aperta uninchiesta

    a Milano. Unindagine nella qua-le, ha precisato alla Camera il sot-tosegretario Giacomo Caliendo,il premier non risulta coinvol-to. E Caliendo, rispondendoproprio a uninterrogazione di DiPietro, ha anche aggiunto che laResearch control system, lex so-ciet di Raffaelli, continua a svol-gere intercettazioni per contodella procura milanese. Io le ho

    chiesto fave e lei mi ha rispostopiselli - ha controreplicato DiPietro - Berlusconi ha ascoltatoquel nastro? Se cos fosse, si im-porrebbero le sue dimissioni. Voivolete approvare un provvedi-mento che impedisce le intercet-tazioni legittime. Quando invecesi parla di quelle illegittime con-tro il capo dellopposizione, nonsolo non rispondete ma le copri-te.

    Altre registrazioni sono agli at-ti del processo a carico di Favata.Ieri Nicol Ghedini, legale del

    premier, ha smentito lesistenzadellintercettazione di un collo-quio fra lui e limprenditore.Laudio, precisa lo stesso depu-tato del Pdl, vede in realt prota-gonista Piersilvio Cipolotti, col-lega di studio di Ghedini, ma ri-sultata del tutto irrilevante ri-spetto alla vicenda. Nessunacorrelazione, tiene a sottoli-neare lavvocato di Berlusconi,con la norma della legge sulle in-tercettazioni che punisce con 4anni di reclusione le registrazio-ni abusive.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Il caso

    MARA CHIARELLI

    BARI A due anni dallestate dasballo delle feste in Sardegna, tradonne e fiumi di cocaina, lim-prenditore barese Gianpaolo Ta-rantini, i suoi amici Massimilia-no Verdoscia e Alessandro Man-narini, e tre pusher Onofrio Spi-lotros, Stefano Iacovelli e NicoDe Palma, finiscono a processo

    per spaccio di sostanze stupefa-centi. Il giudizio immediato per isei stato disposto dal gip del tri-bunale di Bari, Vito Fanizzi, su ri-chiesta del pm Giuseppe Scelsi,titolare della maxinchiesta sul gi-ro di escort e droga tra Bari, Romae la Sardegna.

    Il processo, dinanzi al giudiceAngelo De Palma, comincer il 19novembre, a meno che i difenso-ri nei prossimi 15 giorni non de-cidano di chiedere il patteggia-mento o il rito abbreviato. Lin-chiesta riguarda lestate del 2008in Sardegna, durante la quale Ta-rantini conobbe il premier, SilvioBerlusconi, al quale tra settem-bre 2008 e gennaio 2009 presentpoi 30 giovani e avvenenti donne,tra le quali Patrizia DAddario. Suquesto filone, nel quale Taranti-ni indagato per favoreggiamen-

    to della prostituzione, le indaginisono in corso.

    Lo stesso pm Scelsi, intanto, fi-nisce al centro di un articolo pub-blicato oggi dal settimanale Pa-norama, che riporta le dichiara-zioni del tenente colonnello del-la guardia di finanza, SalvatorePaglino, ai domiciliari dal 2 giu-gno per peculato. Lufficiale, in-dagato per stalking nei confronti

    di una escort e di una cronista, eper fuga di notizie, chiama incausa Scelsi e lex comandantedella tributaria di Bari, GianluigiDAlfonso: a loro, per due volte,Paglino avrebbe detto che unagiornalista barese era in posses-so dei verbali secretati dellinter-rogatorio di Tarantini, per bloc-carne la pubblicazione. Gli atti fi-nirono il 9 settembre sul Corrieredella sera e sul Corriere del mez-zogiorno. Panorama riporta an-che una telefonata fra Paglino e ilsuo amico Mario Ortello, ex aiu-tante di campo dellex vicemini-stro Vincenzo Visco, nella qualeparla di DAlfonso, dicendo chesarebbe stato messo spalle almuro. Qualcuno - aggiunge - gliha detto porta qua sti caz... di ver-bali. Per lui sta tranquillo.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Giudizio immediato anche per Mannarini e Verdoscia

    Droga, Tarantini a processoSpacciava in Sardegna

    Linchiesta siriferisce al 2008quandolimprenditoreconobbe il premier

    Gianpaolo Tarantini

    Il sottosegretarioCaliendo in aula:ma il premier nonrisulta coinvoltoin alcun modo

    La polemica

    Il Pd contro LongoHa offeso

    un nostro senatore

    ROMA Polemizzava inaula con un senatore Pdassente, Giovanni Legni-ni, e quando alcuni sena-tori democratici hannosegnalato linopportu-nit di una polemica in as-senza dellinterlocutore,ha risposto: E che me nefrega a me! Nun me nepo frega de meno!. Co-s il senatore Pdl, PieroLongo finito nel mirino diun gruppo di senatori de-mocratici che ha scrittouna lettera al presidenteRenato Schifani per con-dannare lepisodio: Laquestione investe il de-coro delle istituzioni. Perquesto motivo il senatoredovrebbe presentarepubbliche scuse.

    Antonio Di Pietro

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Centocinquantamila euro. Tanto vale il renedi un imprenditore disperato del Nord Est.Unaltra storia che si aggiunge a quella di al-

    tri come lui, che hanno perso lazienda e la spe-ranza. Sono sano, forte come un lupo e abba-stanza giovane, dice G.M., 46 anni, che dal 28maggio ha perso anche lultimo lavoro e si vistomettere allasta la casa con la moglie e le due figliedentro. Sono alla ricerca di denaro, le banche mistanno addosso. Se qualche persona benestantecon problemi di salute vuole il mio rene, glielovendo. So che in Italia non si pu ma non mi restaaltro. Chiedo 150 mila euro. C anche unag-giunta che ha dellincredibile: Prometto che ven-timila euro non li terr per me. Andranno per la ri-cerca.

    BELPAESE

    UN RENE ALLASTA

    ALESSANDRA LONGO

    ESITO DI GARASi rende noto lesito del seguente appalto esperito mediante procedura aperta: GARA

    09AN0021 - S.S. 73 bis Di Bocca Trabaria. Lavori per il ripristino dellimpermeabilizzazione

    dei giunti e della pavimentazione stradale sui viadotti e cavalcavia nei tratti compresi tra

    i km. 78+000 e km. 111+000. Importo lavori 642.990,40 di cui 28.700,00 per oneri

    sicurezza. Aggiudicataria: PALISTRADE 2000 SRL, Via Vico n. 4, Caserta, con il ribasso

    del -27.621%. Importo di aggiudicazione 473.317,25 compresi oneri sicurezza. Il presente

    esito pubblicato sulla G.U.R.I. n. 69 del 18.06.2010 ed disponibile sui siti Internet

    www.stradeanas.it e www.serviziocontrattipubblici.it. IL CAPO COMPARTIMENTO

    Ing. Oriele Fagioli

    VIA ISONZO, 15 - 60124 ANCONA

    Tel. 071/5091 - Fax 071/200400 sito internet www.stradeanas.it

    ANAS S.p.A.

    Compartimento della viabilit per le Marche

    COMUNE DI AGRIGENTOESITO: C.I.G. 0246559AE9 08/06/2010, converbale di gara Rep. N. 759 del 08/06/2010,il Project financing per l Affidamento dellaconcessione per il completamento e la ge-stione del Parcheggio Pluripiano ubicato inPiazzale Rosselli, stata aggiudicata defini-tivamente al R.T.I. Soredil s.r.l., CEPI s.r.l. edICAM s.a.s. di Arnone Maria Giovanna e C,corrente in Agrigento in via dei Fiumi.

    RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTOIng. Gaspare Triassi

    COMUNE DI CERASOUFFICIO TECNICO

    Prot. n. 4208 15 Giugno 2010Oggetto: aggiudicazione lavori di manutenzione straordi-naria e ristrutturazione acquedotto rurale - I e II lotto fun-zionale.Ai sensi e per gli effetti di cui allart. 122 del D.Lgs. n. 163/2006e dellart. 19 della L.R. n. 3/2007; Vista la determinazione delresponsabile del servizio 137 del 09.06.2010, con la quale sta-to approvato definitivamente il verbale di aggiudicazione; SIRENDE NOTO che in data 15.12.2009 si svolta la gara dap-palto dei lavori in oggetto mediante la procedura aperta; IM-PRESE CHE HANNO PRESENTATO OFFERTE: N. 13. IM-PRESAAGGIUDICATARIA: BUONOMO Giuseppe con sede inVia Serre - Ceraso (SA) con il ribasso offerto del 17,001% e perun prezzo netto di Euro 800.253,79. VALORE CHE PUO ES-SERE SUBAPPALTATO: 30%.Dalla Residenza Municipale l 15 giugno 2010

    Il Responsabile del Servizio Arch. Domenico Conti

    Comune di Napoli - Servizio Gare dAp-palto Estratto Bando Di Gara - In ese-cuzione della delibera di G.C. n. 1932 del25.11.09 e Determinazione Dirigenziale n.017 del 26.04.2010 indetto appalto conla procedura aperta relativo ai lavori dipronto intervento per il risanamento lo-cativo degli edifici scolastici di pro-priet comunale (contratto aperto ai sen-si dell'art. 154 del D.P.R. 554/99). Limpor-to complessivo a base d'asta pari ad Eu-ro 1.808.439,76 di cui Euro 38.746,50 peroneri di sicurezza non soggetti a ribasso edoltre IVA. Categoria prevalente: OG1Classifica III - categoria scorporabile nonsubappaltabile: OS3 classifica II - catego-ria scorporabile non subappaltabile: OS30classifica I - categoria scorporabile e su-bappaltabile OS28 classifica I - I plichicontenenti lofferte e le documentazioni, de-vono pervenire c/o Comune di Napoli Pro-tocollo Generale - Piazza Municipio-Pa-lazzo S.Giacomo-80133 Napoli entro leore 12,00 del 23.07.2010; - Il responsabi-le del procedimento ling. Sandro Brac-cini tel. 0817955273 - Il bando integrale stato pubblicato sulla GURI n. 67 del14.06.2010- Il bando reperibile sul sito In-ternet: www.comune.napoli.it.

    Il Dirigente Dott. Ciro Scarici

    COMUNE DI ROCCAPIEMONTE (SA)Bando di gara procedura aperta I.1) Comune diRoccapiemonte, P.zza Zanardelli 3, tel. 081/936307fax 081/936333, [email protected]. Offerte: Prot. II.1.2) Migliora-mento e riqualificazione dei sistemi locali di svi-luppo viario ed infrastrutturale; II.2.1) Importo a ba-se dasta: Euro 1.300.000,00, ol