16
ANNO XXVII N°2 marzo-aprile 2019 LA RIORGANIZZAZIONE DELL'UFFICIO TECNICO CONTRIBUTI OCM MODALITÀ E INFORMAZIONI PAGINE TECNICHE L'IMPORTANZA DELL'IMPOLLINAZIONE Periodico bimestrale. Poste Italiane sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/04 nr. 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì Ed. PrimaPagina - E0,50

LA RIORGANIZZAZIONE DELL'UFFICIO TECNICO CONTRIBUTI … · stampa e web e sull’out of home (treni, autobus, metropolitane, stazioni). Il nuovo spot tv di 20 secondi, ideato dall’agenzia

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

ANNO XXVII N°2 marzo-aprile 2019

LA RIORGANIZZAZIONE DELL'UFFICIO TECNICO

CONTRIBUTI OCM MODALITÀ E INFORMAZIONI

PAGINE TECNICHE L'IMPORTANZA DELL'IMPOLLINAZIONE

Periodico bimestrale. Poste Italiane sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L.27/02/04 nr. 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì Ed. PrimaPagina - E0,50

BIMESTRALE DELLA ORGANIZZAZIONE DEI PRODUTTORI APOFRUIT ITALIA Aut. Trib. FO n. 178 del 5/4/88 Reg. Stampa n. 10/88 Stampa: Arti Grafiche Ramberti Rimini - Tel. 0541 738111 Direttore Responsabile: Maurizio Magni - Editore: PrimaPagina Cesena

La Riorganizzazione dell’Ufficio Tecnico

• Frutta nelle Scuole, l'impegno di Apofruit per 125.000 alunni• Inaugurate due colonnine per la ricarica di auto elettriche.

• “Bella la vita” la nuova Campagna pubblicitaria Solarelli• Apofruit premiata con il Romagna Awards• Superpremio Magic Code “Speciale Solarelli”

Linee guida Apofruit per aiuti OCM 2019

PAGINE TECNICHEL’importanza dell’impollinazione ed il contributo fondamentale delle specie pronube

DALL’EMILIAPatate e cipolle, il piano produttivo di Apofruit

DAL METAPONTOCinque mesi di campagna piena con le nuove varietà tardive

DALLA SICILIAConferme e novità nella programmazione siciliana

DAL LAZIOKiwi: importanza del diradamento e buone pratiche per l’accrescimento

34

5

68

1213

1415

SO

MM

AR

IO

5 8

1513

l’arrivo della base produttiva della Piraccini Secondo ha richiesto

l’integrazione del personale tecnico già esistente”.

L’integrazione di forze si avvale anche di un nuovo collaborato-

re, Giovanni Previtera, che nelle aree sud della Calabria segue le

aziende del kiwi e sviluppa nuove colture come avocado e piccoli

frutti. Sempre da maggio, dall’ufficio di Scanzano, Saverio Carbone

è stato distaccato per tre giorni alla settimana sull’area di Cerignola

nel foggiano a supporto di Rocco Cascavilla in una zona con un

grande sviluppo, in cui la presenza di un solo tecnico non è più

sufficiente a garantire una copertura adeguata del territorio. Per

questo il nuovo piano organizzativo ha previsto l’assunzione anche

di un nuovo tecnico, già in formazione dai primi giorni di maggio.

Novità anche ad Aprilia dove è già stata inserita un’altra figura a

supporto dell’intera attività inerente la programmazione e la gestio-

ne di kiwi giallo, attività in forte crescita. Dall’ufficio di Aprilia Fabio

Marocchi segue anche lo sviluppo del Kiwi nelle nuove aree coa-

diuvando i tecnici di area.

Salendo si giunge in Romagna, un territorio dove si sono verificati

grossi cambiamenti per Apofruit. In particolare l’arrivo di Terremer-

se ha richiesto una riorganizzazione specifica, a partire da Cesena

dove si trova lo stabilimento madre. Andrea Cimatti, da Cesena si

è trasferito a San Pietro in Vincoli, dove sono stati assunti altri due

giovani tecnici in formazione (Niccolò Noschese e Giammarco Ven-

turi) per seguire l’ampliamento del territorio in modo adeguato. Tra

gli spostamenti anche quello di Gabriele Liverani che dall’ufficio di

Forlì a partire dai primi dell’anno opera nello stabilimento di Faen-

za, mentre Riccardo Galletti di Altedo, ha aggiunto il territorio imo-

lese alla sua area di competenza aiutato da Niccolò Noschese (uno

dei nuovi tecnici assunti). Sempre dallo stabilimento di S. Pietro

in Vincoli Elia Ulivi va ad occuparsi della gestione dei quaderni di

campagna lasciando l’attività diretta in campo.

Per completare il quadro va ricordato che al momento il respon-

sabile tecnico di San Pietro in Vincoli e Lavezzola, Paolo Nanni si

occuperà dei rapporti con la base produttiva del nord, prestando la

sua attività per 2/3 giorni alla settimana in Trentino dove a seguito

della partnership con SFT l’attività di Apofruit è in crescita.

In corso d’anno verranno assunte anche altre figure stagionali negli

stabilimenti di Cesena, San Pietro in Vincoli e Altedo, nel pieno

della campagna estiva che, oltre ad aiutare gli uffici nella gestione

delle crescenti richieste verso la produzione, vadano a creare un

“vivaio” di giovani pronti ad entrare in squadra nel prossimo futuro.

LA RIORGANIZZAZIONE DELL’ UFFICIO TECNICO

Nuove integrazioni, recenti partnership e più in generale uno

sviluppo che in alcuni territori ha portato a un peso diverso

delle produzioni Apofruit, ha reso necessario avviare una riorganiz-

zazione dell’Ufficio tecnico. Come primo step sono stati ipotizzati

gli spostamenti del personale, chiedendo ovviamente alle persone

la disponibilità a cambiare sede e ad affrontare queste nuove sfide.

Poi la nuova impostazione è stata presentata in Consiglio di presi-

denza e da maggio è realtà.

“L’Ufficio tecnico si interfaccia direttamente con i produttori, per

la programmazione, le linee guida delle produzioni, gli investimen-

ti, le pratiche OCM. Per questo è importante che la sua struttura

tenga in considerazione le nuove esigenze di Apofruit - dichiara

il presidente della cooperativa Mirco Zanotti - Di qui la necessità

di rivedere la presenza delle persone, analizzando la situazione di

oggi e assicurare la presenza in tutti i territori, storici e di recente

introduzione”.

L’Ufficio tecnico è composto da 46 persone, a cui si affiancano 3

tecnici sperimentatori capitanati da Ceredi Gianni a supporto di tut-

ta l’innovazione. Parliamo di un ufficio di quasi una cinquantina di

persone, diversificate per ruoli, competenze, e territori, con il com-

pito fondamentale di divulgare e accompagnare i produttori nella

realizzazione delle linee guida in merito alle produzioni, tecniche

produttive e certificazioni varie.

“Si tratta di uno staff di specialisti per l’assistenza tecnica alle azien-

de, impegnati in una attività che affronta il rinnovamento varietale,

accompagna l’impegno all’innovazione di prodotto e di processo, ri-

sponde con la massima specializzazione alle linee strategiche della

cooperativa - conferma Andrea Grassi direttore dell’Ufficio Tecnico

e Qualità - Per questo era fondamentale, a fronte di significative

trasformazioni avvenute in Apofruit, pensare a una riorganizzazione

in grado di potenziare il personale tecnico dove necessario, modi-

ficare il ruolo di alcune figure ed inserirne di nuove, avviandole alla

formazione. Queste esigenze ci hanno guidato nella ristrutturazione

del servizio. Confidiamo inoltre che la riorganizzazione del lavoro

possa portare con sé il vantaggio di innestare nuovo entusiasmo,

combattere l’inevitabile routine che il quotidiano porta con sé”.

Entrando nello specifico, risalendo lo stivale, presenta significativi

cambiamenti l’Ufficio tecnico di Scanzano Ionico.

“L’area che fa capo allo stabilimento metapontino di Apofruit è in

forte espansione e l’Ufficio tecnico deve rispondere a 4 regioni che

presentano sviluppo per diversi prodotti - spiega Grassi - Inoltre

APOFRUITNOTIZIE 3

COMPOSTA DA UNA CINQUANTINA DI TECNICI SPECIALIZZATI, LA STRUTTURA È STATA RIORGANIZZATA CON SPOSTAMENTI DI FIGURE, MODIFICHE NELLE FUNZIONI E INSERIMENTO DI NUOVI TECNICI

4 APOFRUITNOTIZIE

FRUTTA NELLE SCUOLE L'IMPEGNO DI APOFRUIT PER 125.000 ALUNNI

INAUGURATE DUE COLONNINE PER LA RICARICA DI AUTO ELETTRICHE

L'impegno di Apofruit con Frut-ta nelle scuole prosegue anche

quest’anno nella Regione Lazio, dove la cooperativa distribuisce a circa 650 plessi scolastici monoporzioni di frutta e verdura per la merenda. Sono coin-volti circa 125.000 alunni delle scuole primarie per un totale di 3.125.000 porzioni. Il progetto in Italia è gestito dal Mipaaft che utilizza i fondi europei dell’OCM ortofrutta da destinare alle imprese ag-giudicatarie del bando di gara per promuovere il consumo di frutta e verdura.L’iniziativa nel tempo si è diversificata anche come proposta: accanto alla frutta (nello specifico quest’anno kiwi, mele, pere, fragole, albicocche e pesche) negli ultimi anni è stata inserita infatti la verdura, soprattutto carote e pomodorino, e quest’anno anche una mousse di mela e un frullato di frutta.“Apofruit è uno dei partner storici del progetto, - precisa Mario

Apofruit Italia ha installato due stazioni di ricarica per auto elettriche e ibride plug-in nei due stabilimenti produttivi di

Cesena (la sede centrale di Pievesestina e la sede di lavorazione dei prodotti biologici di Budrio di Longiano).“Si tratta - spiega il Presidente di Apofruit Italia, Mirco Zanotti - del naturale progresso di una politica aziendale di tutela dell’am-biente e della salute dei consumatori che, accanto ai metodi di coltivazione biologica ed integrata, che accomunano ormai tutte le produzioni dei nostri 4.200 soci, ha scelto prima l’energia pu-lita attraverso il fotovoltaico e ora la fornitura gratuita di energia

elettrica per le auto elettriche e ibride plug-in. È il nostro contri-buto alla diffusione di una mobilità dalla connotazione fortemen-te ecologica”. Le due colonnine sono a corrente alternata, con due prese da 22 Kilowatt ciascuna, in grado di consentire una ricarica veloce, ossia 2 ore per la ricarica totale e mezz’ora per i rabbocchi. Sono dotate di intelligenza artificiale che agevola il dialogo immediato e diretto con l’utente, senza necessità di installare applicazioni particolari ma utilizzando la messaggistica di Messenger. E sono anche il prodotto di una tecnologia tutta italiana, NRG FOR YOU. Energia Corrente, società del Consorzio per le Risorse Energetiche (CRE) ne ha curato l’aspetto tecnico. La disponibilità dell’energia elettrica attraverso le due colonnine è gratuita per chiunque sia di passaggio in prossimità degli stabi-limenti negli orari di apertura. La loro collocazione, vicina ai due spacci aziendali, offre un ulteriore servizio anche ai clienti che vi si recano per fare la propria spesa. L’energia a disposizione è frutto degli impianti fotovoltaici, installati sui tetti dei nostri stabi-limenti, che forniscono circa 7 megawatt di potenza.

Tamanti, Direttore progetti e finanziamen-ti di Apofruit Italia - partecipiamo ai ban-di da un decennio e anche quest’anno siamo coinvolti nel Lazio. Il prodotto che mettiamo a disposizione è di qualità, con tracciabilità assicurata. È in parte biologi-co e in parte derivante da produzione in-tegrata. Oltre alla distribuzione della frutta

è prevista la realizzazione e distribuzione di materiale informati-vo divulgativo per i ragazzi delle scuole primarie di età compresa tra 6 e 11 anni di età che sono i beneficiari del Programma.“L’impegno che da sempre mettiamo su questo progetto - di-chiara il presidente di Apofruit Italia Mirco Zanotti - nasce dal-la convinzione della sua validità. Crediamo nell’importanza di educare al consumo di frutta e verdura i giovanissimi e le loro famiglie. Auspichiamo che in futuro il progetto parta all’inizio dell’anno scolastico perché consentirebbe di proporre agli stu-denti un’offerta più ampia di prodotti di stagione”.

LA COOPERATIVA DISTRIBUISCE QUEST'ANNO MONOPORZIONI DI FRUTTA E VERDURA SU 650 PLESSI SCOLASTICI NEL LAZIO, CONTRIBUENDO A PROMUOVERE CORRETTE ABITUDINI ALIMENTARI

APOFRUITNOTIZIE 5

Presso il mercato ortofrutticolo di Viterbo Gianluca Casadio, responsabile marketing di Apofruit, Stefano Giorgetti, dell’ufficio marketing di Apofruit e coordinatore del concorso e Gianluca Dassori, operatore commerciale Italia di Apofruit, premiano i vincitori

“BELLA LA VITA” LA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA SOLARELLI

SUPERPREMIO MAGIC CODE “SPECIALE SOLARELLI”

APOFRUIT PREMIATACON IL ROMAGNA AWARDS

La nuova campagna pubblicitaria Solarelli, ha debuttato il 21 aprile e conta di sviluppare oltre 66.000.000 di contatti utili.

Il media planning, pianificato dal centro media Wavemaker, pre-vede infatti l’avvio con campagne TV sulle principali emittenti na-zionali, Rai, Mediaset, LA7, per proseguire poi, tra maggio e no-vembre, sulle emittenti radio nazionali, sui canali di informazione stampa e web e sull’out of home (treni, autobus, metropolitane, stazioni). Il nuovo spot tv di 20 secondi, ideato dall’agenzia Casa-li&Associati e realizzato da Bedeschi Film e Domino Digital con la tecnica dell’animazione 3D, s’incentra sul claim “Bella la vita” ed è caratterizzato dalla forte valenza salutistica e di piacere at-traverso il gusto. “Abbiamo immaginato l’Italia - commenta Gian-luca Casadio, Responsabile Marketing di Apofruit Italia - come un grande centro benessere termale dove i soci produttori di

Apofruit Italia ha ri-cevuto un prestigio-so riconoscimento in occasione della prima edizione dei “Romagna Awards” organizzati da Mila-no Finanza. Il pre-mio è stato assegna-to nella categoria “Champion Enterprise”, ideata per le aziende che si sono distinte per crescita e redditività. La cerimonia della prima edizione della manifestazione creata per dare rilievo all’ec-cellenza della regione, si è tenuta il 18 marzo al Palace Ho-tel di Milano Marittima, dove sono state premiate le aziende in base a dieci specifiche categorie: Industry 4.0, Start up e futuro, Smart up, Champion Enterpise, Imprese Giovanili, Responsabilità Sociale d’Impresa, Workers Buyout, Family Enterprise, Cultura per l’impresa, Premio alla Carriera.Per Apofruit che conta su circa 4.200 soci e su un aumento di fatturato del 51% tra il 2007 e il 2014 è stato il riconosci-mento di ciò che si impegna costantemente a fare da 58 anni per portare redditività alle aziende socie, come ha commen-tato il presidente Mirco Zanotti, ricevendo il premio.

I vincitori del superpremio Magic Code Speciale Solarelli sono il titolare del negozio Frutta e Verdura Maria Grazia di Bagnore-gio in provincia di Viterbo come dettagliante, che, a sua volta, ha segnalato come “grossista di fiducia” il titolare dello stand Nazional Frutta attivo presso il mercato ortofrutticolo di Viterbo. A entrambi è stato consegnato un voucher di 3.000 euro valido per un viaggio per due persone. Il concorso, lo ricordiamo, va-lorizza e premia i dettaglianti e i grossisti dell’ortofrutta di qua-lità contraddistinta dal marchio Solarelli, brand che garantisce prodotti di stagione, rigorosamente italiani, provenienti da aree di produzione vocate. La premiazione finale si aggiunge alle già avvenute vincite di benvenuto e bimestrali effettuate durante i sei mesi di durata del concorso, da marzo ad agosto 2018.

SU TV, RADIO, STAMPA E WEB VINCE L'IDEA DI UN'ITALIA DEL PIACERE DEL GUSTO E DEL BENESSERE. SPOT REALIZZATO CON LA TECNICA DELL'ANIMAZIONE 3D

Apofruit e delle aziende partner ‘coccolano’ i prodotti a marchio Solarelli prendendosene cura con passione e competenza, così come i consumatori del nostro brand si concedono il piacere di mangiare frutta e verdura di alta qualità”.

6 APOFRUITNOTIZIE

Si ricorda che non saranno ammesse a contributo le domande non complete con tutta la documentazione richiesta

DOCUMENTAZIONE OBBLIGATORIA DA ALLEGARE ALLA DOMANDA:

COPIA DELLE FATTURE DEGLI INVESTIMENTI (ESCLUSIVAMENTE DATATE DAL 01/01/2019 AL 31/12/2019);

COPIE DELLE BOLLE DI ACCOMPAGNAMENTO (D.D.T.) SE INDICATI IN FATTURA;

EVIDENZA DELL’AVVENUTO PAGAMENTO DELLE FATTURE;

FASCICOLO AZIENDALE ATTESTANTE IL TITOLO DI POSSESSO DEI TERRENI

DOVE SI REALIZZANO GLI INVESTIMENTI;

COPIA PIANO COLTURALE (DEPOSITATO PRESSO IL CAA DI APPARTENENZA);

COPIA DI UN DOCUMENTO DI RICONOSCIMENTO IN CORSO DI VALIDITÀ

PER CONFUSIONE SESSUALE E ALTRI MEZZI TECNICI

SOLO SE LA FATTURA O LA SOMMA DELLE FATTURE RAGGIUNGONO UN IMPONIBILE SUPERIORE A € 200,00 – fatture – bolle di accompagnamento – evidenza pagamento avvenuto

PER GLI IMPIANTI ANTIGRANDINE, SERRE E TUNNEL, TELI DI COPERTURAFatture – bolle di accompagnamento – evidenza pagamento avvenuto – fascicolo aziendale, piano colturale e dati catastali dove si realizzano gli investimenti.

PER GLI IMPIANTI FISSI DI IRRIGAZIONE E ALI GOCCIOLANTIFatture – bolle di accompagnamento – evidenza pagamento avvenuto – fascicolo aziendale, piano colturale e dati catastali dove si realizzano gli investimenti.

PER NUOVI IMPIANTI FRUTTICOLI Fatture – bolle di accompagnamento – evidenza pagamento avvenuto – fascicolo aziendale aggiornato con piano

colturale riportante i nuovi impianti realizzati. Le fatture devono obbligatoriamente riportare la categoria commerciale del materiale di propagazione e il tipo di

certificazione (es. virus esente / bollino blu) ed eventuale privativa (se trattasi di varietà brevettata); L’elenco delle varietà con obbligo della certificazione virus esente e/o bollino blu sono quelle fornite dal CRPV e

dal CAV (consultare il proprio tecnico di riferimento) pertanto le varietà che non rispettano la certificazione prevista non possono essere ammesse a contributo; Il costo delle royalties non è più rendicontabile, tuttavia nel caso in cui le varietà risultino coperte da privativa

(varietà brevettata), viene applicata una maggiorazione del 20% del massimale previsto dalle disposizioni applicative del Ministero; Le piante messe a dimora devono necessariamente essere tutte identificate dal cartellino di riconoscimento che

deve essere conservato sulla pianta stessa per il controllo in campo effettuato dagli enti preposti; Gli impianti eseguiti in autoproduzione non sono rendicontabili.

LINEE GUIDA APOFRUIT PER AIUTI OCM 2019Ai fini della presentazione della domanda di contributo OCM è necessario concordare con il proprio ufficio tecnico un incontro per esaminare gli investimenti programmati (definizione del buono di spesa) e le modalità di rendicontazione.

APOFRUITNOTIZIE 7

MODALITÀ DI PAGAMENTO DELLE FATTURE DA RENDICONTARE IN OCM

IMPORTI MINIMI DI SPESA PER DOMANDA DI AIUTO:

Euro 1.000 per le spese a carattere pluriennale (impianti frutticoli, reti, irrigazione, serre, ecc.);

Euro 200 per le spese a carattere annuale (mezzi tecnici, plastica annuale, arnie, bombi, ecc).

IN BASE ALLA NORMATIVA OCM È OBBLIGATORIO PROGRAMMARE E COMUNICARE LE TIPOLOGIE DI INVESTIMENTI PREVISTI

AI PROPRI UFFICI TECNICI DI RIFERIMENTO

La nuova normativa in vigore dal mese di aprile 2019 impone il caricamento su apposito portale della

Regione (SIPAR OCM) di tutti gli eventi che si realizzano in corso d’anno. Solamente gli investimenti

programmati tramite “buono spesa” e caricati preventivamente nel portale prima della loro realizzazione

e fatturazione, con i dati catastali presenti nel piano colturale del fascicolo aziendale, potranno

beneficiare degli aiuti.

A questo scopo sollecitiamo tutti i soci che intendono attivare le suddette azioni del Programma

Operativo a concordare con urgenza con gli uffici tecnici il piano degli investimenti OCM 2019

Le fatture rendicontate nella domanda OCM per le quali si richiede il contributo, devono necessariamente essere

saldate entro le seguenti date:

31/05/2019 PER PROCEDERE CON LA RENDICONTAZIONE GIUGNO (LIQUIDAZIONE FRUTTA INVERNALE)

31/10/2019 PER PROCEDERE CON LA RENDICONTAZIONE DICEMBRE (LIQUIDAZIONE FRUTTA ESTIVA)

31/12/2019 SOLO PER LE FATTURE CON DATA COMPRESA TRA OTTOBRE E DICEMBRE 2019 PER PROCEDERE

CON LA RENDICONTAZIONE A GENNAIO 2020.

Unici metodi ammessi dalla Regione sono il bonifico e la Ricevuta Bancaria (RI.BA). La copia della ricevuta di

pagamento rilasciata dalla banca dovrà sempre accompagnare in rendicontazione la fattura. Il bonifico effettuato con

home_banking è valido solo se accompagnato dalla ricevuta della banca di avvenuto addebito, mentre non risulta

valido il semplice mandato di bonifico (in tal caso si rende necessario copia estratto conto dove si evince l’addebito).

SONO RICHIESTE PREFERIBILMENTE FATTURE CHE RIPORTINO SOLO MATERIALI DA RENDICONTARE IN OCM.

NELLA FATTURA DOVRA’ ESSERE APPOSTA DAL FORNITORE LA SEGUENTE DICITURA:

“Reg. (UE) n. 1308/2013, art. 34, Programmi Operativi OCM ortofrutta”

Nel caso di presenza di fatture che contengono diversi articoli, di cui solo una parte inseriti in rendicontazione ai fini

dell’ottenimento dell’aiuto spettante, è obbligatorio saldare l’intera fattura che deve comunque riportare la dicitura

sopra indicata.

In nessun caso le fatture possono essere pagate in contanti e/o con assegni, nemmeno per gli importi di piccola entità

L’importanza dell’impollinazione ed il contributo fondamentale delle specie pronube

Nelle pagine tecniche di questo numero ci occuperemo dell’impollinazione, un argomento particolare sul quale non sempre soffermiamo la nostra attenzione, ma che resta tuttavia determinante nella definizione qualitativa e quantitativa della produzione di numerose specie frutticole. Il tema dell’impollinazione è stato recentemente oggetto di un gruppo di lavoro formatosi nell’ambito del consorzio Pink Lady Europa. Tale gruppo, facendo riferimento a esperti della materia, ha cercato di approfondire l’argomento con un taglio concreto che ha portato alla redazione di un fascicolo organizzato a schede messo a disposizione dei produttori di mele Cripps o di chi volesse farne richiesta. Il filo conduttore nella trattazione di questo aspetto della tecnica è stato ovviamente la salvaguardia degli insetti pronubi. Da questa prima ispirazione sono stati tuttavia sviluppati

elementi di carattere pratico, questioni normative, curiosità connesse al comportamento degli insetti pronubi ecc… La presentazione di questo lavoro ai soci produttori è avvenuta il 26 febbraio scorso ed ha riscosso un discreto successo sia per la passione con cui l’esperto ricercatore del CREA di Bologna, Dr. Piotr Medrzycki ha affrontato l’argomento sia per la presenza delle associazioni territoriali degli apicoltori e di numerosi melicoltori incuriositi.Banalmente l’impollinazione consiste nel trasporto del polline dalla parte maschile del fiore a quella femminile. Molte specie coltivate si avvalgono dell’impollinazione entomofila (veicolata da insetti) e nel caso specifico del melo l’autoincompatibilità del fiore accentua tale necessità. Una buona impollinazione è foriera di una migliore allegagione e di un numero maggiore di semi; ciò si traduce in un guadagno di pezzatura, dolcezza, simmetria di forma, fino ad una maggiore conservabilità

del prodotto. La fecondazione di un fiore di melo rappresenta un momento delicato. La fioritura di un frutteto si sviluppa nell’arco di circa due settimane, ma lo stigma (parte femminile del fiore) rimane recettivo per tre giorni. Considerata la brevità di questa “finestra” temporale, l’attività degli insetti impollinatori costituisce un elemento essenziale per ottenere una buona fecondazione. I fiori di melo sono favoriti in questa attività in quanto producono 3-7 mg di nettare al giorno e polline dal buon valore nutritivo in grado di attrarre le api e altri pronubi. Una colonia di 15-40000 api si stima abbia bisogno di 20-50 kg di polline all’anno, pertanto oltre alla specie coltivata da impollinare è importante che l’ambiente agricolo offra sufficienti risorse alimentari per questi nostri collaboratori. Tali risorse debbono essere assicurate nel tempo in quanto le api sono presenti e attive nei frutteti anche dopo il periodo di impollinazione.

8 PAGINE TECNICHE

di GIANNI CEREDI, GIACOMO FAVA E PIOTR MEDRZYCKI (CREA - ISTITITO DI APICOLTURA DI BOLOGNA)

L’importanza dell’impollinazione ed il contributo fondamentale delle specie pronube

9PAGINE TECNICHE

La varietà dell’agroecosistema italiano caratterizzato da ampie aree di rifugio (siepi, bordure, capezzagne, maceri ecc..) sono in grado di sopperire a tali esigenze, tuttavia sarebbe buona pratica creare o conservare nelle nostre aziende agricole aree di questo tipo, salvaguardandole da contaminazioni da pesticidi.I principali insetti vettori di polline nelle colture agrarie rientrano del gruppo degli apoidei. Questo comprende 25000 specie nel mondo, 2000 in Europa e 1000 in Italia. L’efficienza che queste specie esercitano nell’attività di impollinazione è fortemente condizionata da diversi fattori. La specializzazione alimentare (propensione a visitare fiori di una, poche o numerose specie vegetali), il livello di socialità (vivere solitariamente o in maniera gregaria), le abitudini di nidificazione (nel terreno, in cavità naturali o nidi artificiali), la modalità di trasporto del polline (nelle zampe posteriori o nelle setole ventrali del corpo). La classica Ape comune (Apis mellifera) presenta diversi elementi di efficienza come il basso costo di gestione, la disponibilità di colonie pluriennali con migliaia di bottinatrici, la compatibilità con buona parte delle

colture e la facilità degli spostamenti, di converso gli individui sono in difficoltà in ambienti protetti, inattivi a basse temperature (fioriture precoci) e in condizioni meteo avverse (pioggia e vento), tendono a seguire la linea del filare e non sono adatte alla coltura del pero. I bombi diversamente sono adatti ad ambienti confinati e sono attivi a basse temperature, ma hanno colonie annuali, sono costosi e lesionano facilmente i fiori per cui si adattano meglio a specie quali pomodoro e kiwi. Interessanti in prospettiva potrebbero divenire le api solitarie (Osmia cornuta). Esse sono infatti specialiste, hanno una breve ma intensa attività stagionale che coincide con la fioritura di molte piante di interesse agrario, accettano nidi artificiali approntati dall’uomo, hanno una nidificazione gregaria, sono adatte ad ambienti confinati, si muovono nei frutteti lungo e tra i filari, adattando l’attività di bottinatura a condizioni avverse. In corrispondenza di ogni volo visitano numerosi fiori, favorendo una ampia impollinazione incrociata avvantaggiata anche dal fatto che trattengono (ma in buona parte disperdono) il polline nelle setole addominali. Aspetti negativi delle osmie

sono insiti nel fatto che abbiano un’unica generazione annuale e il rischio ricorrente di dispersione nell’ambiente, non avendo comportamento gregario. La probabilità per un fiore di melo di essere efficacemente impollinato dopo essere stato visitato un Osmia rispetto a un Ape mellifera è 5 volte superiore. Inoltre, mentre l’ape comune rifiuta il fiore di pero, l’osmia lo accetta visitandolo con una percentuale di allegagione del 25-30%. L’ottimizzazione

Osmia cornuta mentre si appresta a ovideporre in corrispondenza di un rifugio costituito da una canna

Osmia cornuta - In dettaglio la posizione di accumulo del polline nelle setole ventrali (Gastrolegidi)

10 PAGINE TECNICHE

dell’impollinazione può essere raggiunta attraverso l’introduzione stagionale di impollinatori (impollinazione guidata) o la salvaguardia della popolazione residente di apoidei selvatici. L’impollinazione guidata con api da miele prevede il posizionamento di alveari in buono stato di forza e salute nelle testate attigue al frutteto da visitare. La collocazione delle arnie, con direzione di apertura preferibilmente orientata

verso sud-est, deve corrispondere alla presenza dei primi fiori della coltura, evitando zone d’ombra e vento e in numero per ettaro che su pomacee viene consigliato tra 4 e 8 in gruppi di 2-4 alveari. Il raggio di impollinazione ritenuto efficace per una colonia di api mellifere è nell’ordine di 250-300 m. e la loro vitalità ed efficienza è correlata alla frequenza e costanza con cui gli individui escono e rientrano dalla colonia e dalle dimensioni di questa. L’acqua è un elemento indispensabile per le api mellifere sia per la loro attività metabolica che per la termoregolazione dell’alveare e l’allevamento della covata. Le acque stagnanti o i bordi delle pozzanghere sono apprezzate per la ricchezza di Sali minerali e sostanze azotate. Uno stagno, un gocciolatoio vicino a una grondaia, un contenitore con elementi galleggianti, un abbeveratoio per volatili, sono tutti siti di approvvigionamento efficaci. L’importante è che tali fonti siano prossime alla coltura da bottinare per ridurre il dispendio energetico legato alla ricerca di questo importante elemento. Le api selvatiche hanno un’autonomia di volo ancora più limitata e possono vivere unicamente in zone dove è presente una fonte di acqua.

Se il frutteto o il bordi di questo ne è sprovvisto le probabilità di trovare questi impollinatori sono scarse. Per questi pronubi naturalmente presenti negli ambienti di coltivazione l’elemento acqua è funzionale alla necessità che essi hanno di fango per costruire i loro nidi e realizzare le pareti divisorie tra le celle. La protezione delle fonti idriche da potenziali inquinanti quali fitofarmaci o fertilizzanti di sintesi rappresenta un problema generale che nello specifico della salvaguardia degli apoidei ci rimanda necessariamente alle linee guida per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (www.gazzettauffuciale.it/eli/id/2014/02/12/14A00732). Particolarmente importanti sono gli aspetti relativi al riempimento dei serbatoi delle macchine irroratrici e dei relativi dispositivi idonei a evitare la contaminazione delle fonti idriche (valvola di non ritorno, serbatoio intermedio di stoccaggio dell’acqua ecc…) o lo spandimento – svuotamento dei fondi dei serbatoi delle macchine irroratrici.La salvaguardia degli apoidei selvatici trova nella fornitura di materiale per la nidificazione, l’elemento più importante approntabile agevolmente. Fasci di canne, nidi lamellari, blocchi di legno, cannucce di carta,

Ape mellifera intenta nella cura della propria prole

Ape mellifera - In dettaglio la posizione di accumulo del polline nelle zampe posteriori (podilegidi)

11PAGINE TECNICHE

rappresentano componenti molto utili a tale fine. Questi vanno apprestati precocemente già dal mese di febbraio in modo che possano nidificare le prime specie primaverili, proteggendoli dagli agenti atmosferici, collocandoli su supporti stabili (tronchi, pali ecc..) a un'altezza approssimativa di 1,5 m. Il raggio di azione delle api selvatiche può variare da 150 a 250 metri nel caso delle osmie. Si consiglia pertanto di collocare da 3 a 8 nidi per ettaro di piccole dimensioni (20 tubi o canne) con funzione complementare ad ape mellifera. Se diversamente ci si affida all’impollinazione con apoidei solitari (in assenza di alveari) occorre incrementare notevolmente questo numero.La fioritura rappresenta uno dei momenti più critici per l’esposizione degli apoidei ai prodotti fitosanitari che rappresentano tra le principali cause del declino di queste specie. Esistono tuttavia normative e buone pratiche agricole che orientano i produttori verso comportamenti virtuosi e corretti. Il divieto di eseguire qualsiasi trattamento con prodotti fitosanitari ad azione insetticida e acaricida su tutti i tipi di coltura durante il periodo di fioritura sancito per esempio da una legge regionale dell’Emilia

Romagna, costituisce un segnale importante. La medesima normativa pone altresì divieto a trattamenti insetticidi in presenza di fioriture di essenze spontanee contigue o sottostanti alle coltivazioni a meno che non si sia provveduto preventivamente alla loro trinciatura e sfalcio. L’impatto dei fitofarmaci può essere mitigato attraverso l’adozione di buone pratiche come la preservazione di habitat naturali (siepi, incolti, strisce erbose ecc..), il mantenimento dell’inerbimento e il diserbo meccanico, il rispetto delle zone tampone, la manutenzione e l’uso corretto delle macchine irroratrici ecc… In caso di necessità assoluta la scelta di formulati insetticidi meno tossici per gli apoidei costituisce un buon principio. La pericolosità dei singoli principi attivi può essere verificata su banche dati costantemente aggiornate come quella presente nel sito sitem.herts.ac.uk/aeru/ppdb/en/atoz.htm. nella specifica sezione “ECOTOXICOLOGY” . E’ importante altresì rammentare che la pericolosità dei fitofarmaci può amplificarsi con effetto sinergico nel momento in cui vengono apprestate miscele estemporanee. Mescolare due o più prodotti chimici significa “formularne” un terzo del quale spesso si

ignorano le prerogative di pericolosità per i pronubi. Non dobbiamo inoltre trascurare che pronubi apoidei sono esposti al pericolo di intossicazione da fitofarmaci durante tutto l’arco annuale. Le api infatti possono coprire con il loro volo aree del raggio di 10 km dall’alveare (mediamente 3 km) perciò anche in assenza di alveari nelle zone limitrofe questi insetti sono presenti nei frutteti. Le api selvatiche vivono direttamente nei campi pertanto la loro esposizione è continua. Concludiamo questa parziale trattazione nell’auspicio di avere sollecitato la curiosità di agricoltori e non solo, verso questo affascinante mondo degli insetti impollinatori, delle loro abitudini e di come i nostri comportamenti nella pratica agricola condizionino la loro vita.

Rifugio con canne apprestato artigianalmente per accogliere l'ovodeposizione di Osmia cornuta

Per le patate si temeva una "campagna seme" problematica per disponibilità dei calibri richiesti e per la qualità, timo-

ri che derivavano dalla siccità registrata in Olanda nel corso dell'estate 2018. Per fortuna non è stato così, anzi il seme è giunto nei nostri stabilimenti o presso le aziende agricole, nel caso di consegna diretta, nei tempi e nei modi previsti e la qua-lità si è rivelata certamente buona. La semina è avvenuta nei tempi canonici di fine febbraio - prima quindicina del mese di marzo, complice il clima asciutto che ha permesso il passaggio dei mezzi meccanici sugli appezzamenti. Le superfici investite dai soci si aggirano sui 350 ettari, per una produzione prevista di 14.000 tonnellate. A fine aprile (data di redazione dell'arti-colo Ndr.) la coltura è nella fase vegetativa di emergenza per quanto concerne alcuni areali, mentre in altri (es. Veneto), lo stadio vegetativo è più avanzato e siamo al secondo palco fo-gliare. Da segnalare sin da ora, i primi voli di adulti di tignola, per cui è consigliato tenere monitorata la situazione con l’installazione delle trappole. Entrando nello specifico delle varietà, possiamo dire che la Colomba® si conferma la varietà più diffusa seguita da Agata® e Vivaldi®, mentre segna un po’ il passo la Primura® in seguito alla difficile annata trascorsa. Per quanto concerne i programmi delle patate al selenio e delle patate di Bologna D.O.P, anche questi sono stati definiti e gli ettari assegnati alla cooperativa dal Consorzio della Patata Italiana di Qualità, sono stati raggiunti. Anche per le cipolle le semine sono state eseguite nei tempi regolari (mese di febbraio) e soprattutto per questa coltura,così come per le patate, le aziende agricole sono dovute ricorrere ad interventi irrigui per favorire l’emergenza e l’attivazione dei diserbi. Gli obiettivi varietali sono stati sostanzialmente raggiun-ti per tutte le tipologie di colore (240 gli ettari seminati) e per la prossima campagna si prevede una produzione di 12.000 tonnellate. Relativamente al selenio, dopo l’esperienza positiva del 2018, per l’anno in corso sono stati aumentati gli ettari trattati con il concime fogliare e di conseguenza aumenterà il volume dei prodotti commercializzati a marchio Selenella®. Il dialogo tra la cooperativa e la base sociale, ancora una volta si è dimostrato il metodo più efficace per pianificare le produzioni.

PATATE E CIPOLLE, IL PIANO PRODUTTIVO DI APOFRUIT

ApofruitNotizie

12 DALL'EMILIA

ALLA FINE DEL MESE DI APRILE SI È DELINEATO UN QUADRO POSITIVO CON UN BUONO STATO AGRONOMICO DELLE COLTURE SIA PER LE PATATE CHE PER LE CIPOLLE

I in aumento la produzione a marchio Selenella® I

CINQUE MESI DI CAMPAGNA PIENA CON LE NUOVE VARIETÀ TARDIVE

Le varietà di clementino tardivo hanno sicuramente una prospettiva importante nell’arco Jonico del Me-

tapontino, dove sono stati avviati nuovi impianti e ci si prepara alle prime campagne di raccolta. Primo obiettivo è quello di allungare il periodo di raccol-ta degli agrumi, così da essere più competitivi sul mer-cato e di conseguenza aumentare la redditività dei soci Apofruit. I mesi di gennaio e febbraio presentano infatti un mercato meno appesantito da prodotti concorrenti, rispetto al periodo precedente (novembre e dicembre), quindi con più opportunità per i produttori. “Apofruit sta testando 2 varietà in raccolta nei mesi di genna-io e febbraio – dichiara Antonio Rubolino responsabile d’area - è molto importante perché significa avere un calendario di raccolta che va da ottobre a inizio marzo, assicurando alla cooperativa cinque mesi di campagna piena”. Le varietà Tango® e Valley Gold®, sono destinate alla produzione nella fascia jonica del Metaponto fino all’a-rea di Rossano Calabro a nord della Calabria. Una zona estesa che si sta avviando ad essere un grosso compar-to agrumicolo per la cooperativa. Tango® è una varietà che può essere raccolta da gen-naio a tutto febbraio. Tango®, lo ricordiamo, è una va-rietà ricca di sapore, completamente apirene, facile da sbucciare. Oltre a questa clementina, la cooperativa sta testando la varietà Valley Gold® che ha come periodo di raccolta da metà dicembre a febbraio. “Stiamo puntando su questo periodo – precisa Ruboli-no - ricordiamo che a gennaio, quando arrivano i tardivi, il Clementino comune, altra nostra importante produ-zione, è uscito dal mercato perché la sua lavorazione si esaurisce tra fine dicembre e la prima decade di gen-naio.La campagna 2020 sarà importante per testare il mer-cato di queste nuove varietà. Il consiglio di Apofruit ai soci è sempre stato quello di investire sulla innovazione varietale.

ApofruitNotizie

DALMETAPONTO 13

NUOVI IMPIANTI DI TANGO® E VALLEY GOLD® SONO STATI AVVIATI NELLA FASCIA IONICA DEL METAPONTO FINO ALL'AREA DI ROSSANO CALABRO

In alto la varietà Valley Gold®, qui sopra il clementino tardivo Tango®

CONFERME E NOVITÀ NELLA PROGRAMMAZIONE SICILIANA

ApofruitNotizie

14 DALLASICILIA

PROSEGUE LA COLTIVAZIONE DELLA FRAGOLA MELISSA® CON IMPIANTI IN COLTURA PROTETTA.RIPROPOSTO IL LAMPONE ADELITA® GIÀ TESTATO, AL DEBUTTO IL MIRTILLO

Ritorni e novità nella programmazione della campagna 2019-20 dell’areale siciliano Apofruit che fa capo allo sta-

bilimento di Donnalucata. Il ritorno è quello del lampone Ade-lita® che dopo un’esperienza pilota si era fermato per un anno. I lamponi rappresentano nella frutticoltura italiana una realtà ancora di nicchia, ma con grandi potenzialità. Nell'areale sici-liano Apofruit intende investire con due nuovi soci produttori. “Si tratta di coltivazioni che possono rappresentare una oppor-tunità di sviluppo anche per piccole aziende e più in generale costituire una possibilità di differenziazione produttiva e conse-guentemente di reddito” dichiara Alfonso D’Aquila responsabile d’area. Sul fronte dei piccoli frutti che oggi stanno ottenendo in ge-nerale un crescente interesse tra i consumatori, al ritorno del lampone si accompagna il debutto per il mirtillo. “Si prosegue anche sul fronte della fragola Melissa® - precisa D’Aquila - con impianti in coltura protetta per il prodotto con-venzionale, mentre per il bio avvieremo un test”. Si tratta di una varietà molto produttiva, piuttosto rustica che la cooperativa ortofrutticola ha introdotto in Sicilia nel ragusano, nelle campagne del siracusano e nella zona di Scanzano Ioni-co. La coltivazione della fragola Melissa®, varietà molto precoce, consente ad Apofruit di completare il calendario di commercia-lizzazione che ha nei mesi tra novembre e febbraio un periodo scoperto. Passando al paniere orticolo del ragusano, dove il comparto po-modoro rimane il prodotto predominante per i soci della coope-rativa, troviamo conferme positive per il peperone Sweet Paler-mo® e per le melanzane. Per entrambi i prodotti si sta andando a definire un programma più consistente grazie all’interesse di nuove aziende. Lo Sweet Palermo®, in particolare, continua a convincere il mercato grazie al suo sapore dolce e delicato.

I Nuovo interesse per peperone Sweet Palermo® I

In alto il Lampone Adelita® che viene riproposto nella campagna 2019. Qui a fianco Fragola Melissa® commercializzata con marchio Solarelli in cestino con manico da 500 gr.

KIWI: IMPORTANZA DEL DIRADAMENTO E BUONE PRATICHE PER L’ACCRESCIMENTO

DI MARCO MASTROLEO

La pratica del diradamento del kiwi verde come del giallo è forse tra le operazioni colturali ancora sotto-

valutate nonostante la loro importanza. Tale operazione infatti, riveste un aspetto strategico per la crescita ini-ziale dei frutti. Nostro uso è spiegare il perché di tale tesi ed andiamo a vedere perché. Il frutto di kiwi im-piega 150/160 giorni per raggiungere le caratteristiche di maturazione commerciale dalla fioritura. Tuttavia, nonostante questo lungo periodo raggiunge il 50% del suo peso nei primi 60 giorni dall’allegagione. Nei restanti 90/100 giorni accumula zuccheri e quant’altro fino alla completa maturazione, raddoppiando il peso acquisito nei primi due mesi di crescita. Pertanto è facilmente in-tuibile che se abbiamo un frutto di 60 gr dopo due mesi dall’allegagione è una garanzia che avremo in raccolta un frutto di 110/120 gr se tutte le operazioni colturali sono state condotte a regola d’arte (es. impollinazione, diradamento, irrigazione e nutrizione). Per chiarezza nei primi 60 giorni il frutto può crescere fino a 1/1,5 grammi al giorno se ci sono tutte le condizioni ideali. Da qui si deduce che un aspetto rilevante lo riveste proprio il di-radamento perché meno competizioni: prima togliamo la frutta che non interessa portare alla raccolta prima abbiamo beneficio per la restante. Nel verde come nel giallo vanno eliminati tutti i frutti laterali (tripli), i ventagli ed il numero di frutti eccessivo per il singolo germoglio o per la pianta in generale. Molte aziende stanno pra-ticando il diradamento pre-fiorale, proprio per mettere nelle migliori condizioni i frutticini che rimarranno in post fioritura, senza competizione tra gli stessi ovviamente si avrà una migliore crescita.A tal proposito, in particolare per il verde, il diradamento pre-fiorale o immediatamente post-allegagione, migliora l’esposizione dei frutticini a tutti quegli interventi fogliari fatti per migliorare l’accrescimento o per migliorare l’ap-porto di nutrienti come il calcio ed il magnesio. Sempre in merito a questo aspetto, è essenziale per la conserva-zione l’inserimento nei trattamenti fogliari prodotti a base di calcio e magnesio nelle prime fasi di accrescimento. Si raccomanda per la distribuzione dei concimi fogliari,

di utilizzare atomizzatori ben tarati per evitare scottature o deformazione dei frutti. A tal proposito è importante usare prodotti fogliari di cui si è certi della miscibilità in modo da non creare danni ai frutti. Tutte queste raccomandazioni sono finalizzate ad otte-nere da ogni frutteto il maggior numero di frutti possibile con alti standard qualitativi, questo aspetto è sempre più rilevante sia per il kiwi verde che per il kiwi giallo visto il crescere e la maggior competitività di paesi del nostro emisfero.

ApofruitNotizie

DALLAZIO 15

È UN'OPERAZIONE CHE RIVESTE UN ASPETTO STRATEGICO PER LA CRESCITA INIZIALE DEI FRUTTI. MOLTE AZIENDE STANNO PRATICANDO ANCHE IL DIRADAMENTO PRE-FIORALE

I l'obiettivo è ottenere un buon numero di frutti

con alti standard qualitativi I

APOFRUITViale della Cooperazione, 400

47522 Pievesestina di Cesena (FC) ItalyTel. +39 0547 414111 - Fax +39 0547 414166

www.apofruit.it - [email protected]

seguici su Apofruit Italia