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Istituto Comprensivo Statale “Ettore Majorana” Lanuvio (Roma) via Carlo Marx, 2- 00075 Lanuvio-Campoleone(Roma) Tel. 06.9303153 - fax 06.9303153 Codice Istituto RMIC8BG00X - Codice Fiscale 90049480586 C.U. UF35B1 E-MAIL [email protected] P.E.C. [email protected] SITO WEB http://www.majoranalanuvio.gov.it Piano Triennale Piano Triennale dell'Offerta dell'Offerta Formativa Formativa 2016-2019 2016-2019 P.T.O.F. P.T.O.F.

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Istituto Comprensivo Statale “Ettore Majorana”Lanuvio (Roma)

via Carlo Marx, 2- 00075 Lanuvio-Campoleone(Roma)Tel. 06.9303153 - fax 06.9303153

Codice Istituto RMIC8BG00X - Codice Fiscale 90049480586 C.U. UF35B1E-MAIL [email protected]

P.E.C. [email protected] SITO WEB http://www.majoranalanuvio.gov.it

Piano TriennalePiano Triennaledell'Offerta Formativadell'Offerta Formativa

2016-20192016-2019

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La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza.

Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari.

Il dispari cominciava fuori. Erri de Luca

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INDICE

Premessa 4Capitolo 1 7

L'Istituto Comprensivo Ettore Majorana 7Il contesto territoriale 9Orario e organizzazione degli insegnamenti e delle attività 11Rapporti tra diversi ordini di scuole 14Rapporti con le famiglie 16

Capitolo 2 18Prioritá strategiche 18Fabbisogno di infrastrutture, materiali e attrezzature 22Verso una scuola 2.0 22Il piano di miglioramento 26Richieste di posti di organico potenziato 26Fabbisogno delle risorse umane 27

Capitolo 3 33Programmazione delle attività formative rivolte al personale 33Integrazione degli alunni con specifiche necessità educative 36Svantaggio socio-economico, linguistico e culturale 38Visite didattiche, campi scuola, viaggi di istruzione 39Orientamento e dispersione scolastica 39

Capitolo 4 41Modalità di valutazione 41

Capitolo 5 50Ampliamento dell’offerta formativa 50L’Offerta formativa dell’Istituto a.s. 2015/2016 54

Capitolo 6 58Funzioni, incarichi, aspetti organizzativi correlati all’offerta formativa 58

Allegati ICarta dei servizi IRegolamento interno VIIOrgano di garanzia di Istituto XXIXCommissione di controllo sulla mensa scolastica XXXI

Piano di miglioramentoXXXV

I

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PREMESSA

La legge 107 “La Buona scuola”, ha dato una nuova formulazione al vecchio POF. La legge richiama quanto già previsto dal decreto 275 del 1999, l’elemento innovativo è costituito dall’istituzione di un “organico dell’autonomia”. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è “il documento base che definisce l’identità culturale e progettuale della scuola e chiarisce la progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa”. Viene aggiornato, rivisto e modificato annualmente, sulla base di esperienze e osservazioni da parte di tutte le componenti della comunità scolastica ed extrascolastica. È uno strumento di lavoro che contribuisce a realizzare gli interventi formativi necessari, attraverso la programmazione educativa e didattica del Collegio Docenti, le indicazioni dei Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe in base agli indirizzi definiti dal dirigente scolastico e viene approvato dal Consiglio d’Istituto.È uno strumento fondamentale di apertura verso il territorio: tiene conto dei bisogni degli alunni e delle caratteristiche culturali, sociali, economiche della realtà in cui opera la scuola; consente di informare i genitori non relativamente alle offerte di una scuola generica, ma sulle attenzioni e priorità che caratterizzano il servizio scolastico nello specifico territorio.La nuova offerta formativa così come delineata dalla legge 107, sarà caratterizzata da attività di consolidamento, potenziamento, sostegno, organizzazione e progettazione per il raggiungimento degli obiettivi formativi.La proposta formativa, rivolta a tutti gli allievi ed ai loro genitori, ha l’obiettivo di promuovere e contribuire alla costruzione della persona umana e del futuro cittadino del mondo.Oltre l'obbligo normativo, c'è la passione dell'intero corpo docente della Scuola e di tutto il personale ATA affinché sia sempre garantito a tutti l'inalienabile diritto allo studio quale opportunità di crescita che il servizio di Istruzione, formazione ed orientamento ha il dovere di corrispondere ai bisogni di ciascun alunno e della propria famiglia.Promuovere un percorso orientato alla costruzione della “cittadinanza attiva” ha il significato di raccogliere a piene mani una sfida quotidianamente presente affinché i valori della solidarietà, della vicinanza e dell'impegno a rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno esercizio del diritto di eguaglianza, trovino costantemente non solo enunciazione, ma fattiva e concreta realizzazione.Senza la convinta affermazione di questi valori che devono necessariamente far parte del patrimonio culturale di ognuno di noi, vani sarebbero i nostri sforzi comuni per far raggiungere ai nostri ragazzi mete progressivamente elevate in termini di conoscenza tali da favorire ricadute positive all'interno della comunità scolastica e del suo territorio di riferimento.Riconoscersi attraverso le esperienze didattiche nei principi e nei valori della Costituzione Repubblicana ha lo scopo di rafforzare l’identità del cittadino come “persona” che avrà la capacità di produrre quegli “anticorpi culturali” che ci devono

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rendere immuni da forme di egoismo, di chiusura verso la diversità o ancor peggio da comportamenti di completa indifferenza verso gli altri.La scuola deve tracciare quel solco in cui poter seminare quel sentimento di appartenenza non solo alla comunità di origine in cui è inserita ed agisce, ma oggi come non mai, invitare ad aprirsi verso orizzonti di condivisione “planetaria” sempre più ampi e ricchi di significati forti riuscendo così a dare senso alla sua azione. La progettualità coerente con il processo di miglioramento individuato nel RAV 2015 punta a migliorare i risultati ottenuti in sede di prove INVALSI ed iniziare quel processo diretto ad affrontare le criticità emerse.Infatti, fin dai primi segmenti del primo ciclo di istruzione le azioni sono calibrate in maniera tale da sollecitare negli alunni la crescita di un protagonismo positivo in stretta sinergia con le realtà Istituzionali, associative presenti nel nostro territorio.La scuola si propone, attraverso l’offerta ampia e diversificata di attività e occasioni formative, di sviluppare le abilità di ciascuno, di stimolare ed evidenziare attitudini e predisposizioni personali, di attivare le possibilità di apprendimento. L’intento è di far crescere tutti gli allievi, occupandosi sia del potenziamento di chi è già capace, sia del recupero di chi ha ritmi lenti o difficoltà di apprendimento. Condizione essenziale per realizzare la nostra idea di formazione è l’utilizzo della diversità come risorsa. Il piano progettuale vuole rispondere ai compiti fondamentali della scuola: istruzione, cioè sapere, non come trasmissione da parte dei docenti e passiva

ricezione da parte degli alunni di informazioni relative alle varie discipline, ma come apprendimento significativo e personale che, attraverso la comprensione e la rielaborazione, diventa produzione di cultura;

educazione intesa come saper fare e saper vivere, che presuppone la conoscenza ed è conseguente ad una libera scelta di valori e ad un comportamento responsabile e coerente;

formazione cioè saper essere e saper decidere, intesi come capacità autonoma di compiere scelte personali e responsabili: è il compito conclusivo del processo di crescita degli allievi ed ha il suo aspetto principale nell’orientamento, cioè nell’acquisizione di autonomia e libertà di giudizio e di scelta.

Un patto, quindi, per il futuro delle nostre generazioni che con impegno, dedizione e collaborazione ci accingiamo a svolgere.

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IL COLLEGIO DOCENTI

- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 , recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

-VISTO l’atto di indirizzodel Dirigente scolastico prot. n. 3243del 25 /09/2015;

- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di gennaio , il piano triennale dell'offerta formativa ; 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

- TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori;

REDIGE il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali modifiche necessarie.

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CAPITOLO 1

L’ISTITUTO COMPRENSIVO “ETTORE MAJORANA”

Gli edifici e le strutture

L’Istituto Comprensivo “Ettore Majorana” è costituito da: 2 plessi di Scuola dell’infanzia (Lanuvio Bellavista, “I. Calvino”); 2 plessi di Scuola Primaria (Lanuvio Bellavista, “G. Rodari”); 1 plesso di Scuola Secondaria di Primo Grado (“A. Galieti”).

Gli uffici amministrativi (segreteria e dirigenza, tel. 06.9303153) sono situati in Via Carlo Marx snc in località Campoleone.Per facilitare la comunicazione con i vari interlocutori interni ed esterni alla scuola, il nostro Istituto ha allestito un sito web istituzionale ove è possibile rintracciare utili e aggiornate notizie sull’organizzazione e sulle attività. Il sito web è raggiungibile all’indirizzo www.majoranalanuvio.gov.it .

Orari di ricevimento degli uffici amministrativi

I genitori possono essere ricevuti negli uffici amministrativi secondo il seguente orario:- il Dirigente Scolastico riceve il giovedì, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 previo

appuntamento;- la Segreteria riceve il lunedì dalle ore 13,00 alle ore 14,00, il mercoledì dalle ore

11,15 alle 12,15 e il giovedì dalle ore 15,00 alle ore 16,00. Nei periodi di sospensione delle attività didattiche l’ufficio riceverà il pubblico tutti i giorni dalle ore 11,00 alle ore 12,00.

Servizio prestato dal personale A.T.A.

Il personale A.T.A. concorre in modo significativo alla costruzione di un ambiente formativo positivo. Il suo contributo è improntato ai principi di sinergia, economicità, trasparenza, efficienza, efficacia.Il Dirigente Scolastico, di concerto con il Direttore dei servizi generali e amministrativi, promuove, coordina e verifica il servizio del personale A.T.A.

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Scuola dell’infanzia e Primaria di BellavistaVia Majella, 1 – Villaggio Bellavista – 00075 Lanuvio (Roma).Tel. 06.93730058

Il Plesso Bellavista è situato ai confini tra il Comune di Lanuvio e quello di Aprilia; è formato da sei aule, una destinata alla sezione unica di Scuola dell’infanzia, le altre cinque per le classi di Scuola Primaria. Sono presenti una stanza polifunzionale, un’aula informatica, una sala mensa. Sono presenti tre bagni per i bambini ed uno per gli insegnanti. L’edificio è circondato da un ampio giardino utilizzato per le

attività ricreative e motorie.

Scuola dell’infanzia “I. Calvino”Via F. Turati, 13 – Campoleone – 00075 Lanuvio (Roma).

Tel. 06.93730080La Scuola è composta da quattro aule, un bagno per i bambini, uno per le insegnanti, uno per i portatori di handicap, due ripostigli di cui uno blindato, una piccola sala giochi; è dotata di un cortile e di un giardino in comune con la Scuola primaria attigua.

Scuola Primaria “G. Rodari”Via F. Turati, 15 – Campoleone – 00075 Lanuvio (Roma).Tel. 06.93730814

Il Plesso “G. Rodari” si compone di undici aule (5 per le classi con orario a tempo pieno, 5 per quelle con orario a tempo normale) su due piani, quattro vani bagno, due bagni per i diversamente abili. Sono presenti tre ambienti polifunzionali, un laboratorio di informatica con porta blindata, una biblioteca, un’aula per le necessità degli alunni diversamente abili, un atrio, un ambiente cucina (usato per la predisposizione dei pasti). Il

plesso è dotato di una palestra e di spazi esterni quali un giardino, un ampio cortile e un boschetto.

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Scuola Secondaria di Primo Grado “A. Galieti”Via Filippo Turati – Campoleone – 00075 Lanuvio (Roma).Tel. 06.9278460

La Scuola si è trasferita da due anni nel nuovo edificio adiacente alla Scuola Primaria “G. Rodari”. Gli studenti e i docenti della Scuola “Galieti” possono usufruire quindi di una struttura nuova, luminosa, progettata secondo criteri razionali di distribuzione e comfort ambientale.L'edificio scolastico si articola su un piano terra a più livelli, raccordati da rampe; si accede da un

atrio di ingresso, adiacente al quale si apre una grande sala multifunzionale; dall'atrio si diparte un ampio corridoio distributivo che immette in quattro settori successivi su quote diverse, ognuno dei quali ospita tre aule e il gruppo relativo di servizi igienici, completo di bagno per diversamente abili: in tutto nove aule per le classi, una sala professori, un'aula di informatica, un'aula per le attività degli alunni diversamente abili. Tra un settore e il successivo, spazi esterni sui quali si aprono le aule tramite porte a vetri, a servizio delle classi relative.Le aule sono luminosissime grazie alla parete esterna vetrata, gli infissi hanno apertura a vasistas secondo normativa di sicurezza, mentre la struttura di copertura delle aule è formata da travi in legno lamellare e soffitto rivestito in legno, con un buon effetto di comfort ambientale. Le coperture dei primi due settori di aule ospiteranno a breve un impianto di pannelli fotovoltaici per il risparmio energetico.

IL CONTESTO TERRITORIALE

L’Istituto Comprensivo “E. Majorana” insiste su situazioni territoriali diversificate: Lanuvio-Campoleone e Bellavista.Il Comune di Lanuvio si estende su una zona collinare – dove è situato un nucleo storico con una forte concentrazione edilizia ed abitativa – e una periferia pianeggiante, dove sono concentrate attività agricole, piccole e medie industrie. Sul territorio comunale non esistono scuole secondarie di secondo grado. Sono presenti molteplici servizi e operano più soggetti socio-culturali: la Biblioteca Comunale, specializzata nel campo della Letteratura Infantile; il Museo; alcune associazioni (sportive, di musica e danza, di volontariato); la Ludoteca; il Centro Anziani; la Protezione Civile; l’Oratorio Parrocchiale; il Consultorio; la Stazione dei Carabinieri ed il Comando dei Vigili Urbani.

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Campoleone Campoleone, anche noto come “località Pascolare”, è un centro abitato diviso tra i Comuni di Lanuvio (provincia di Roma) e Aprilia (provincia di Latina).

Contesto socio-economicoL'attività principale di questo centro un tempo era rappresentata dall'agricoltura; attualmente l'attività economica prevalente degli abitanti è rivolta verso il secondario e il terziario nel territorio circostante e, soprattutto, verso la Capitale: da ciò si può dedurre che il fenomeno del pendolarismo coinvolge la maggior parte degli occupati.Non mancano tuttavia piccole imprese locali, attività artigianali e alcune aziende agricole.Il livello socio-economico risulta, in linea di massima, di tipologia media ma con qualche situazione di disagio.

Andamento demograficoLa popolazione risulta, negli ultimi anni, in graduale crescita per la presenza di persone o famiglie provenienti sia dagli Stati appartenenti alla Comunità Europea che da Paesi extracomunitari. Tale popolazione tende a divenire stabile o a risiedere per lunghi periodi nel territorio in cui opera la scuola. Per quanto riguarda l'istituzione scolastica l'inserimento di ragazzi stranieri comporta un indiscutibile arricchimento culturale ma anche la necessità di rispondere, con un'offerta formativa varia e ampia, a esigenze e bisogni sempre più diversificati.

Contesto culturaleLa realtà in cui opera la scuola è riconducibile a diverse situazioni ambientali, ricche di contraddizioni, di problematiche, ma anche di potenzialità.La maggior parte delle famiglie cerca di suscitare nei figli attenzione e motivazione allo studio e collabora con la scuola. In conseguenza di ciò la frequenza scolastica è regolare per cui molti sono coloro che proseguono gli studi sino al conseguimento del titolo superiore o della laurea.Poche sono le opportunità formative offerte dal territorio e limitati i momenti e gli spazi di aggregazione per i giovani.Sul territorio ci sono alcune associazioni di volontariato, sportive e culturali, ma la scuola rappresenta la più importante realtà formativa e di conseguenza essa si impegna a promuovere una maggiore integrazione degli alunni nel contesto territoriale.Risorse esterne: Parrocchia e Oratorio, gruppi scout, associazioni sportive, Centro sociale Polivalente, Centro Anziani, Circolo bocciofilo.

BellavistaBellavista è un piccolo agglomerato che si estende tra il Comune di Lanuvio e quello di Aprilia, alla estrema periferia degli stessi; ciò rischia, talvolta, di creare conflitti di competenza tra i due Comuni. La popolazione fruisce delle offerte formative e culturali di Campoleone e della vicina Aprilia. Per la frequenza alla Scuola

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secondaria di primo grado gli alunni si spostano negli Istituti di Campoleone (dove è garantita una continuità didattica) e di Aprilia.

Il ruolo svolto dall’Istituto “Ettore Majorana” nell’ambito del territorio

Il compito di “fare cultura” è essenzialmente affidato alla Scuola tenendo conto delle altre agenzie educative presenti sul territorio.L’Istituto svolge un servizio rivolto ad alunni dai tre ai quattordici anni. Per la maggior parte degli alunni la scuola costituisce lo stimolo socio-culturale più potente, in quanto stimoli di altra natura (internet, chat, Facebook, Play Station, attività presenti sul territorio) non sempre appaiono convergenti e calibrati sulle reali esigenze formative degli alunni. In questo senso la scuola assume un ruolo centrale nel proporre, stimolare ed educare alla partecipazione.Le aspettative delle famiglie sono rivolte soprattutto ad una scuola che le aiuti ad affrontare le sfide di una società complessa, aperta al presente con lo studio della lingua inglese e delle nuove tecnologie, impegnata nella formazione globale per preparare il cittadino del futuro, caratterizzata da stabilità e professionalità dei docenti, efficienza di attrezzature, sicurezza delle persone e degli ambienti.

ORARIO E ORGANIZZAZIONE DEGLI INSEGNAMENTI E DELLE ATTIVITÀ

Scuola dell’infanzia di BellavistaL'unica sezione a tempo normale effettua un orario di 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,00/9,00 alle ore 15,30/16,00.Nella sezione si alternano due insegnanti, una dalle 8,00 alle 13,00, l'altra dalle 11,00 alle 16,00, con una compresenza di due ore (11,00-13,00). È previsto l’inserimento graduale dei nuovi iscritti nelle prime due settimane di scuola.

Scuola dell’infanzia “I. Calvino”Le tre sezioni a tempo normale effettuano un orario di 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,00/9,00 alle ore 15,30/16,00.Per ogni sezione si alternano due insegnanti, una dalle 8,00 alle 13,00, l'altra dalle 11,00 alle 16,00, con una compresenza di due ore (11,00-13,00).L'unica sezione a tempo ridotto effettua un orario di 25 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 13,00 con un insegnante unico. È previsto l’inserimento graduale dei nuovi iscritti nelle prime due settimane di scuola; nel mese di giugno, dopo il termine delle attività didattiche della scuola primaria, sulla base della rilevazione delle presenze fino al 30 giugno le attività si svolgono a sezioni aperte con riorganizzazione del gruppo delle insegnanti.

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Scuola primaria di BellavistaLe cinque classi a Tempo Pieno effettuano un orario di 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16,00. Effettuano due pause ricreative, dalle 10,00 alle 10,20 e dalle 13,00 alle 13,30.

Scuola primaria “G. Rodari”Le cinque classi a tempo pieno effettuano un orario di 40 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16,00. Effettuano due pause ricreative, dalle 10,00 alle 10,20 e dalle 13,00 alle 13,30.

Materie di insegnamentoe ripartizione oraria settimanale per classi

Classe I II III, IV, VItaliano 9 9 8Matematica 9 8 8Lingua inglese 1 2 3Storia 3 3 3Geografia 2 2 2Scienze 2 2 2Tecnologia 1 1 1Musica 2 2 2Arte e immagine 2 2 2Educazione fisica 2 2 2I.R.C./Attività alternativa 2 2 2Mensa 5 5 5

Totale 40 40 40

Le cinque classi a tempo normale effettuano un orario di 27 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 13,24. Effettuano una pausa ricreativa, dalle 10,00 alle 10,20.

Materie di insegnamento eripartizione oraria settimanale per classi

Classe I II III, IV, VItaliano 8 7 7Matematica 7 7 6Lingua inglese 1 2 3Storia 2 2 2Geografia 1 1 2

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Scienze 1 1 1Tecnologia 1 1 1Musica 1 1 1Arte e immagine 1 1 1Educazione fisica 2 2 1I.R.C./Attività alternativa 2 2 2

Totale 27 27 27

Scuola secondaria di primo grado “A. Galieti”

Le nove classi effettuano un orario di 30 ore settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 14,00. Sono previste due pause ricreative, dalle 10,00 alle 10,15 e dalle 12,00 alle 12,10 (in classe).

Materie di insegnamento e ripartizione oraria settimanale

Italiano 5Storia 2Geografia 2Matematica 4Scienze 2Inglese 3Seconda Lingua (Spagnolo o Francese) 2Tecnologia 2Arte e Immagine 2Musica 2Educazione Fisica 2Approfondimento letterario 1I.R.C./Attività Alternativa 1

totale 30

Criteri di formazione delle classi prime

Tenuto conto della dotazione organica assegnata all’Istituto il Dirigente Scolastico: soddisfa le richieste di tempo-scuola; organizza le classi iniziali di scuola dell’infanzia, di scuola primaria e di scuola

secondaria di primo grado, con riferimento al numero complessivo degli iscritti, e assegna ad esse gli alunni;

dà istruzioni operative affinché si operi in conformità:- dei criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto;- delle modalità condivise dal Collegio dei Docenti.

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Criteri generali per la formazione delle classi

Nella formazione delle classi dovranno essere rispettati i seguenti criteri generali: precedenza alle famiglie residenti nel Comune di Lanuvio (nel caso si superi il

tetto massimo di alunni che le strutture possono contenere); distribuzione paritaria riguardo al numero degli alunni all’interno di ogni plesso; equa suddivisione di maschi e femmine nelle diverse classi e sezioni; ripartizione proporzionale nelle diverse sezioni della scuola dell’infanzia dei

bimbi di tre, quattro e cinque anni; equilibrata distribuzione di casi problematici (alunni non scolarizzati, casi

socialmente rilevanti o segnalati, stranieri) e di eventuali ripetenti; presenza all’interno delle classi di alunni che possiedono caratteristiche ed abilità

diverse secondo le proposte e i dati conoscitivi forniti dagli insegnanti della scuola di provenienza (per i soli alunni che non hanno frequentato la scuola dell’infanzia l’assegnazione alle classi avverrà per ripartizione proporzionale).

Modalità

1. Incontro tra gli insegnanti di scuola dell’infanzia e la commissione classi di scuola primaria per assumere informazioni/dati sui bambini di 5 anni.

2. Incontro con i docenti delle classi quinte e la Commissione classi di scuola secondaria per assumere informazioni/dati sui ragazzi uscenti dalla scuola primaria.

3. Analisi delle griglie dei profili di uscita da parte di ciascuna Commissione.4. Distribuzione nelle classi, affinché sia rispettato il criterio di eterogeneità al loro

interno, secondo i livelli di competenza, la presenza di alunni diversamente abili, le problematiche comportamentali/relazionali, il sesso, la provenienza dalla stessa sezione/plesso scolastico, gli anticipi.

5. Per la scuola dell’infanzia e primaria accoglienza delle richieste avanzate dalle famiglie per quanto riguarda il tempo scuola.

6. Per la scuola secondaria di primo grado, accoglienza delle richieste avanzate dalle famiglie per quanto riguarda la seconda lingua comunitaria, compatibilmente con la dotazione organica.

Gli elenchi delle classi formate vengono consegnati al Dirigente Scolastico (al quale compete da ultimo la costituzione delle stesse); essi sono resi pubblici entro il 30 giugno.

RAPPORTI TRA DIVERSI ORDINI DI SCUOLE

Considerata la “centralità” dell’alunno, il cui sviluppo è un processo continuo nel corso del quale egli apprende in modo differenziato a seconda dell’età, sono previste,

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nell’ambito dell’autonomia, la progettazione e la realizzazione di percorsi didattico organizzativi a favore della continuità tra i vari ordini di scuola. Vengono curati i rapporti tra i tre ordini di scuola attraverso iniziative finalizzate a: passaggio di informazioni; realizzazione di attività comuni; raccordi disciplinari. Il percorso con la scuola secondaria di primo grado prevede incontri d’orientamento.

Patto educativo di corresponsabilità

All’atto dell’iscrizione degli alunni alla classe prima della Scuola secondaria di primo grado, tra la scuola e la famiglia dell’alunno si stipula un Patto educativo di corresponsabilità, con il quale ognuna delle parti si impegna ad essere responsabile per gli aspetti che le competono.Il Patto educativo di corresponsabilità ha l’obiettivo di definire in maniera chiara e condivisa i diritti e i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le famiglie, gli alunni. Si basa su un dialogo costruttivo fra tutti i soggetti coinvolti, al fine di agevolare il successo formativo di ogni alunno prevenendo i disagi e gli insuccessi.

La scuola si impegna a: fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità

delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente; offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un

servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascuno studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;

offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica;

favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;

garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della legge sulla tutela dei dati personali.

L’alunno si impegna a: conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto; prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come

insieme di persone, ambienti e attrezzature; rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per lo svolgimento del

proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;

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accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti;

informare puntualmente la famiglia delle notizie inerenti al suo rendimento scolastico.

La famiglia si impegna a: valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel

rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;

impartire ai propri figli un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti;

rispettare l’istituzione scolastica, favorendo un’assidua frequenza dei propri figli alle lezioni, partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola;

discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’Istituzione scolastica;

comunicare al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori eventuali patologie (es. allergie) di cui sia opportuno essere a conoscenza per possibili ricadute scolastiche o per l’adozione di accorgimenti particolari.

È inoltre consapevole che: nell’eventualità di danneggiamenti a cose o lesioni a persone la sanzione è ispirata

al principio della riparazione del danno; le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno possono dar luogo a sanzioni

disciplinari, secondo quanto previsto dal Regolamento d’Istituto in materia di modalità di irrogazione ed eventuale impugnazione.

RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Il dialogo e la collaborazione con i genitori sono considerati preziose risorse per la costruzione, realizzazione, valutazione del progetto formativo, che è centrato sui bisogni degli alunni. Fatte salve particolari situazioni che vengono di volta in volta affrontate dai singoli docenti, dai Consigli di Intersezione, di Interclasse, di Classe o dal Dirigente, l’Istituto offre alle famiglie un ventaglio di diverse opportunità di colloquio e di incontro.

L’Istituto pianifica all’inizio dell’anno scolastico il calendario degli incontri tra i docenti della scuola e la famiglia. Tali incontri consentono alle famiglie di informarsi in maniera diretta sia sull’andamento del profitto e del comportamento dei propri figli, sia anche su eventuali problematiche che richiedono il loro supporto come genitori.

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Inoltre i rappresentanti dei genitori, eletti ad inizio anno scolastico, partecipano ai consigli di intersezione, interclasse o classe, per essere informati sull’organizzazione e l’andamento delle attività educative e didattiche.

Scuola dell’infanzia: due incontri annuali collettivi;Scuola primaria: due incontri annuali collettivi;Scuola secondaria di primo grado: - comunicazioni sull’apposito “libretto dell’alunno”: valutazioni delle verifiche

scritte e delle interrogazioni orali – che i genitori controfirmeranno – e comunicazioni di vario genere durante l’anno scolastico;

- colloqui individuali tra genitori e i docenti della classe, che inseriscono nell’orario settimanale un’ora destinata al ricevimento degli stessi;

- due incontri annuali individuali e per materia.

Per tutti gli alunni l’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono favoriti con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte.

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CAPITOLO 2

PRIORITÁ STRATEGICHE

UNA SCUOLA APERTA AL MONDO

ED ATTENTA ALLE PROPRIE RADICI

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Il presente documento viene predisposto ai sensi dell’art.1 – comma 1 della Legge 107 del 15/07/2015.

Si ispira alle finalità complessive della legge che possono essere così sintetizzate: Affermazione del ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti Contrasto alle disuguaglianze socio-culturali e territoriali Prevenzione e recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica Realizzazione di una scuola aperta Garanzia del diritto allo studio, delle pari opportunità di successo formativo e di

istruzione permanente dei cittadini attraverso la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.

Le scelte dell’Istituto

A partire dall’A.S.2014-15 il nostro istituto è stato chiamato a compilare un rapporto di autovalutazione: R.A.V. strutturato dal ministero attraverso una piattaforma on-line.Un rapporto molto più complesso e articolato rispetto a quanto svolto in passato ma che non ha creato difficoltà al nucleo di valutazione in quanto c’era comunque una cultura consolidata nell' effettuare un’indagine conoscitiva su vari aspetti delle attività didattiche e organizzative. Il team di valutazione ha svolto con entusiasmo tale impegno, consapevole delle grandi potenzialità connesse al progetto intrapreso. La possibilità di aprire la propria riflessione al confronto con altre scuole, allargandola ad altri campi, è stata accolta in modo alquanto positivo. Del resto, il clima di lavoro tra i colleghi, nel nostro Istituto, rappresenta un vero punto di forza. Il Nucleo di Valutazione si è confrontato in uno scambio di opinioni e pensieri che per la scuola è vera ricchezza; abbiamo scelto di raccontare la nostra realtà, le nostre difficoltà, di calare i nostri successi sul piano dei problemi incontrati, sicuri che solo partendo dagli errori, dalle difficoltà e dalle necessità si possa crescere, migliorando anche quegli aspetti di eccellenza che rendono il nostro Istituto forte e competitivo. Tale scelta ha comportato, ovviamente, una circoscrizione degli aspetti sui quali puntare e lavorare in prospettiva migliorativa nel periodo di tempo triennale. Il punteggio di italiano e/o matematica della scuola alle prove Invalsi è stato inferiore rispetto a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. Il giudizio è il risultato dei dati oggettivi delle prove standardizzate nazionali che evidenziano i punti di criticità del nostro istituto sui quali non si è ancora sufficientemente intervenuti.Il RAV ha così evidenziato la necessità di progettare, da parte dei docenti dei tre ordini di scuola, un Curricolo in verticale che risponda maggiormente all’esigenza di migliorare i risultati scolastici e le competenze degli alunni. Le rilevazioni Ocse hanno delineato il profilo dei ragazzi italiani: questi si confondono non appena il problema di matematica sia posto in un contesto concreto, non riescono a identificare la logica che c'è nel problema. Il 40% degli studenti non sanno leggere un testo

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discontinuo e possiedono concetti generali e procedure, ma non li sanno usare. Le lacune emerse in lettura rendono più ardua la ricerca di un lavoro per i giovani italiani e li pongono a rischio di esclusione sociale. Se prima la Scuola doveva dare a tutti opportunità di accesso all’istruzione, ora c’è la necessità di dare opportunità di successo, per inserire i ragazzi nel mondo di oggi, migliorando la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. Nella definizione di questo curricolo verticale si è cercato di individuare i saperi essenziali che siano rispondenti e adeguati agli studenti delle varie età, mettendo al centro l’alunno e il suo apprendimento, valorizzando le discipline come strumenti di conoscenza e di progettare un percorso che tenga conto delle diverse esigenze per garantire la parità e l’accesso anche a coloro che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative. Occorre garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo che gli permetta di costruire la sua identità promovendone uno sviluppo articolato e multidimensionale. Il curricolo verticale, allora, quale strumento metodologico e disciplinare, che è sotteso al progetto educativo delineato dal POF e ne sostiene l’impianto culturale, consente non solo una migliore consapevolezza del progetto educativo didattico all’interno della singola istituzione scolastica, ma “facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema dell’istruzione e formazione”. In tale scenario il nostro progetto è finalizzato alla costruzione di un percorso formativo unitario rivolto alla crescita integrale dell’alunno, alla formazione della personalità, alla graduale conquista dell’autonomia, a una comprensività che non significhi il semplice accostamento di tre ordini di scuola ma lo sviluppo di un curricolo comune mirato al raggiungimento delle competenze e dei saperi irrinunciabili di base attraverso una progressiva differenziazione di scelte tematiche e disciplinari, legate agli interessi e alle inclinazioni personali degli studenti, nella prospettiva di valorizzare gli aspetti peculiari della personalità di ognuno, di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale per affrontare l’incertezza degli scenari presenti e futuri. Si tratta infatti di individuare linee culturali comuni tra l’oggetto delle attività dei diversi ordini di scuola per giungere alla definizione di veri e propri "obiettivi-cerniera" su cui lavorare in modo coordinato rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun grado di scuola. La verticalità curricolare si fonda sul bisogno di dare continuità all’insegnamento, pur rispettandone le scansioni interne. L’istituto comprensivo costituisce il contesto ideale perché il curricolo verticale possa strutturarsi in maniera organica; infatti esso è in grado di promuovere una capacità collaborativa, che rompa l’isolamento della condizione docente, secondo la quale ogni insegnante sta solo di fronte ai programmi e alla sua classe operando, tra questi due poli, una mediazione personale e, perciò, solitaria. E’ necessario mettere a punto prove di verifica intermedie e finali che, in una prospettiva di continuità didattica e formativa, siano linee guida per i docenti nella programmazione e al tempo stesso permettano agli alunni di avvertire meno il distacco da un livello ad un altro di scuola. Noi docenti crediamo fermamente che solo una cultura della valutazione, intesa come collaborazione e confronto costruttivo, possa aiutare a

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condividere le responsabilità del sistema educativo. Nel mettere in pratica un curricolo verticale, gli insegnanti devono quindi avere chiara l’idea di insegnare, apprendere e valutare insieme, nell'ottica del confronto costruttivo. Il nostro Istituto, ispirandosi alla normativa vigente, ha deciso per quest’anno scolastico di perseguire la “politica dell’inclusione” con il fine ultimo di “garantire il successo scolastico” a tutti gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione, anche a coloro che, non avendo una certificazione né di disabilità, né di dislessia - le due condizioni riconosciute dalla Legge, (la storica 104/92 e la recente 170/2010)- fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi, strumenti e valutazioni pensati su misura per loro. Per riuscire in questo intento, il Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) attuerà una rilevazione sui BES presenti nelle diverse scuole, raccogliendo la documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere e fornendo, su richiesta, supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie per la gestione di particolari problematiche. Per la gestione degli alunni disabili, dei DSA e degli alunni stranieri iscritti nel nostro Istituto è presente un insegnante coordinatore di tutti gli interventi individualizzati per i quali, in vista dell’ inserimento nella programmazione educativa e didattica (già prima dell'inizio dell'anno scolastico), si attivano incontri tra i docenti, con gli operatori ASL, gli insegnanti della scuola primaria ed i genitori Gli interventi educativi e didattici sono, quanto più possibile, adeguati alle esigenze e alle potenzialità dell'alunno che raggiungerà obiettivi d'autonomia, di acquisizione di abilità (motorie - percettive - cognitive - comunicative - espressive) e di conquista degli strumenti basilari, in rapporto alle sue effettive potenzialità e utilizzando metodologie e strumenti diversificati. L'efficacia degli interventi adottati e dei risultati raggiunti è verificata e valutata periodicamente in collaborazione con gli operatori ASL (in base al tipo di disabilità). Per il recupero delle abilità disciplinari saranno attivati interventi ed iniziative, quando e per quanto possibile nell’ambito dell’orario curricolare e della progettazione. La necessità di qualificare sempre maggiormente l’offerta formativa della scuola ha indotto inoltre a introdurre procedure di Certificazione; attualmente per la scuola Secondaria di 1^ grado si possono sostenere esami per l’acquisizione della certificazione Trinity delle competenze di inglese secondo i livelli del framework europeo delle lingue. L’Istituto ha inoltre individuato un docente in qualità di Animatore Digitale, per ricoprire il ruolo strategico di diffusione dell’innovazione digitale nella scuola e per favorire il processo di digitalizzazione e diffondere le buone pratiche legate all’innovazione didattica.Un’area molto importante di intervento educativo è quella della collaborazione esterna con associazioni culturali presenti sul territorio per il supporto ai nostri ragazzi ed inoltre negli ultimi anni ci siamo anche avvalsi della collaborazione di tutte le forze dell'ordine operanti sul territorio, di esperti ACI e dei vigili di Lanuvio per far conoscere il rispetto delle regole stradali basilari vista anche la alta percentuale degli incidenti stradali che coinvolgono minorenni, anche con esiti mortali, ciò anche a causa delle due strade provinciali presenti, entrambe con altissima intensità di traffico e pericolosità. Nel nostro Istituto esperti della

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Protezione Civile tengono incontri di carattere formativo rivolti agli alunni della scuola secondaria su terremoti e prevenzione incendi, inoltre anche la polizia postale attraverso degli incontri con gli alunni della scuola secondaria di primo grado ha l’obiettivo di sensibilizzare gli utenti della rete ad una  navigazione sicura, consapevole, responsabile. Una formazione quindi quella svolta dal nostro Istituto davvero a 360 gradi.

Fabbisogno di infrastrutture, materiali e attrezzature

Risorse economiche

L’Istituto usufruisce di finanziamenti pubblici ministeriali, regionali, provinciali e comunali.La programmazione economica di Istituto costituisce un aspetto fondamentale dell’offerta formativa; essa è la risultante di un processo che coinvolge a vario titolo le componenti interne all’Istituto (Dirigente Scolastico, DSGA, RSU, Consiglio di Istituto, Collegio dei Docenti) e tiene conto anche di variabili esterne (possibili finanziamenti esterni, riconoscimento economico dei collaboratori esterni, etc.).

L’Istituto ha individuato un docente in qualità di Animatore Digitale, per ricoprire il ruolo strategico di diffusione dell’innovazione digitale nella scuola e per favorire il processo di digitalizzazione e diffondere le buone pratiche legate all’innovazione didattica.

Al fine di realizzare quanto progettato la scuola necessità di: Completare la dotazione di LIM in modo che ogni aula ne sia dotata. Dotare ogni aula di almeno un PC con stampante a disposizione delle attività della

classe/sezione. Arredare in modo adeguato le aule e trasformare anche l'aula docenti in un centro

per la produzione di materiali didattici al servizio dei docenti stessi. Dotare i plessi che ne sono sprovvisti di laboratori didattici multimediali con

adeguate dotazioni hardware e software. Dotare di palestra i plessi che ne siano sprovvisti. Dotare la palestra la palestra di una videocamera per la registrazione di partite dei

tornei tra istituti diversi da trasmettere in streaming. Poter avere nella sede centrale e nei plessi distaccati, LIM o computer con

videoproiettore, in modo da essere connessi in rete con la sede centrale. Dotare tutti gli spazi interni di cablaggio interno

Verso una scuola 2.0

Uno degli obiettivi del nostro istituto è di voler progressivamente convergere verso la realizzazione di una scuola 2.0. Tutte le scuole dell’Istituto hanno in dotazione

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materiali informatici e non, che favoriscono lo svolgimento delle attività didattiche. Tutti i materiali vengono man mano implementati attraverso appositi bandi con premi economici che le varie associazioni sul Territorio e le Istituzioni mettono a disposizione e questi vengono utilizzati per l’arricchimento dell’offerta formativa. Per l’anno scolastico 2015/16 l’Istituto Comprensivo partecipa ai due bandi PON per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento, per il cablaggio dell'Istituto, per implementare e arricchire i laboratori, promuovere la didattica laboratoriale e favorire l’inclusione anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie.Sono già presenti in istituto le  lavagne interattive multimediali e la copertura wi-fi e per assicurare l’accesso a Internet in ogni punto degli edifici scolastici (esclusa la scuola dell’infanzia) ed inoltre sono presenti computer in ogni aula come strumento di supporto all’attività dei docenti dell’istituto e per l'utilizzo del registro elettronico.L’ammodernamento tecnologico si innesta su di un piano dell’offerta formativa dove aspetti come l’integrazione scolastica, l’impegno solidale, la dimensione educativa della formazione sono da sempre curate con particolare attenzione. Il sito web scolastico realizza la coesione strutturale fra i diversi gradi a e le diverse articolazioni funzionali della scuola. Le funzioni strumentali e tutti i docenti hanno la possibilità di far conoscere tutte le loro attività all'esterno e questo permette la partecipazione e l’interazione dell’intera comunità scolastica con le attività svolte. Il sito web rappresenterà nei prossimi anni sempre più la piattaforma di elezione per lo scambio di informazioni tra la scuola e la famiglia. Per questo presso il sito sarà consultabile il registro elettronico, che diventerà successivamente una delle più importanti modalità di comunicazione per le assenze, il profitto, le note disciplinari dei vari alunni, senza tralasciare l’aspetto della relazionalità personale con i genitori. Ma l’aspetto più significativo del fare scuola, per il nostro Istituto, sta nel rendere la scuola aperta e trasparente. Lo specifico scolastico, rispetto alle altre dimensioni sociali rinvenibili in rete, sarà centrato sulla dimensione della ricerca, sullo spessore culturale, qualitativo e di crescita civile impiegati nelle attività d’aula e nei compiti a casa. e questo implicherà il pieno sviluppo delle competenze digitali. A tal fine la scuola perseguirà il rinnovamento e il potenziamento delle infrastrutture tecnologiche con la prospettiva di dotare di una LIM ogni classe e di implementare l'acquisto di supporti tecnologici di vario tipo, dotare tutti gli spazi interni di cablaggio interno al fine di realizzare lo svecchiamento del curricolo dalle astrazioni concettuali, dalla esclusiva fruizione cartacea. Sarà cura del docente selezionare e raccogliere i contenuti funzionali al percorso di apprendimento previsto dal curricolo. Ma l’aspetto più importante dell’approccio digitale è la possibilità di costruire una conoscenza personalizzata, seguendo i percorsi logici più conformi agli interessi dei singoli. Sarebbe l'ideale trasformare anche l'aula docenti in un centro per la produzione di materiali didattici al servizio dei docenti, per questo è necessario implementare la dotazione di computer connessi in rete alle stampanti, oggi inesistenti. Sarebbe utile, avendo fondi, dotare anche la palestra di una videocamera per la registrazione di partite dei tornei tra istituti diversi da trasmettere in streaming ed ovviamente poter avere nella sede centrale come in tutti i plessi distaccati, LIM o computer con videoproiettore, in

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modo da essere connessi in rete con la sede centrale.

Nuova strutturazione degli ambienti di apprendimento in funzione del PNSD (2015-2018)

Riqualificazione degli ambienti di apprendimento e strutturazione di nuovi spazi, per la didattica innovativa e partecipazione ai bandi del Piano Nazionale Scuola Digitale L. 107/2015 Art. 1 comma 56 e D.M. MIUR n.851 del 27/10/2015Analisi dei bisogni e delle risorse interne Ampliamento e potenziamento delle reti internet dell’Istituto, cablaggio interno ed implementazione della dotazione delle LIM per l’innovazione didattica ed interventi mirati al recupero e sostegno della diversa abilità con la presenza del docente attraverso: Sostegno all’uso didattico dell’informatica e consapevole navigazione in internet da

parte degli alunni attraverso l’attivazione di percorsi didattici “ragazzi in rete”. Sviluppo delle dotazioni informatiche, della rete digitale interna, delle

comunicazioni telematiche tra studenti e docenti e tra scuola e famiglia (introduzione del registro elettronico per comunicazioni alle famiglie).

Sviluppo di materiali digitali autoprodotti ed approfondimento della riflessione sulle nuove strategie didattiche offerte dall’uso delle LIM.

Nomina dell’Animatore Digitale (PNSD) quale facilitatore per: Formazione di base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola Formazione di base sulle metodologie e sull’uso degli ambienti per la didattica

digitale. Realizzazione, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo del sito WEB

della scuola e favoriscano il processo di dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia.

Formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione.

Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche.

Per facilitare questo processo di cambiamento in ogni scuola è stato individuato un Animatore Digitale, una nuova figura che coordina la diffusione dell’innovazione digitale a scuola e le attività del PNSD. Si tratta, quindi, di una figura di sistema e non di un supporto tecnico.L’A.D. sarà formato in modo specifico affinchè possa “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonchè diffondere le politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano Nazionale Scuola Digitale”.

A tale scopo il nostro Istituto:

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nel bambino della scuola dell'infanzia lo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale potenziando le modalità di relazione, autonomia, creatività e apprendimento.

nella scuola primaria: l'acquisizione degli apprendimenti in continuità con il precedente e il successivo grado di istruzione; lo sviluppo della personalità nel rispetto delle diversità individuali; l'apprendimento di mezzi espressivi, incluso l'alfabetizzazione di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre alla lingua italiana sempre nel rispetto dei principi fondamentali della convivenza civile

nella scuola secondaria di primo grado, la conoscenza delle discipline affrontandole sia come punti di vista della realtà sia come interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione, approntando una diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell'alunno.

SI IMPEGNA A PROMUOVERE

… e inoltre:

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Il piano di miglioramento

ll Piano Di Miglioramento (PDM) è stato redatto dalla commissione di miglioramento e valutazione d'istituto, in base a quanto indicato dal RAV d’Istituto (rapporto di autovalutazione che è disponibile sul sito della scuola), nel quale sono state individuate le criticità su cui intervenire, esse si sono configurate come le priorità da raggiungere. Il piano di miglioramento è stato redatto in modalità condivisa ed è articolato in diverse sezioni, composte da tabelle, nelle quali vengono dettagliate le aree, gli obiettivi di processo, le azioni individuate, i soggetti interessati, i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio e le modalità di rilevazione e le possibili ricadute all’interno della scuola. Vengono, altresì, dettagliati i caratteri innovativi degli obiettivi in riferimento alla L. 107/15, le modalità di diffusione dei risultati e di condivisione interna ed esterna all’istituzione scolastica. Le azioni saranno sostanziate nell’ambito della didattica curricolare ed extra-curricolare dai docenti in organico funzionale compresi i docenti dell’organico di potenziamentoIl Piano di miglioramento elaborato viene allegato al presente documento e ne farà parte integrante.

Richieste di posti di organico potenziatoART. 1,comma 7 Legge 107/2015

Distribuzione degli alunni anno scolastico 2015/2016

QUADROSINTETICO

Scuola dell’infan

ziaScuola

Primaria

Scuola Secondaria

di Primo Grado

Totale

Classi 5 15 9 29Alunni 114 320 181 615di cui stranieri 7 32 26 65di cui diversamente abili

7 15 9 31

Scuola dell’infanzia “Bellavista”

Sez. A (tempo normale) Totale

Alunni 22 22di cui stranieri 3 3di cui diversamente abili

1 1

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Scuola dell’infanzia“I. Calvino”

Sez. A(tempo normal

e)

Sez. B(tempo normal

e)

Sez. C(tempo normal

e)

Sez. D(tempo ridotto)

Totale

Alunni 22 22 22 26 92di cui stranieri 2 - 2 2 6di cui diversamente abili

2 2 2 - 6

Scuola primaria “Bellavista”tempo pieno

I A II A III A IV A V A Totale

Alunni 22 26 24 24 14 110di cui stranieri 3 5 2 1 3 14di cui diversamente abili

- - 1 - 1 2

Scuola primaria“G. Rodari”tempo pieno

I A II A III A IV A V A Totale

Alunni 19 23 23 19 20 104di cui stranieri 2 3 2 2 2 11di cui diversamente abili 2 1 - 1 3 7

Scuola primaria“G. Rodari”

tempo normaleI B II B III B IV B V B Total

eAlunni 22 22 22 21 19 106di cui stranieri 3 - - 1 3 7di cui diversamente abili - 1 - 2 2 6

Scuola secondaria

di primo grado“A. Galieti”

I A I B I C II A

II B

II C

III A

III B

III C

Tot.

Alunni 23 20 22 21 23 20 17 16 19 181

di cui stranieri 1 1 - 1 3 1 1 1 1 10

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di cui diversamente abili

2 1 2 1 2 1 1 - 1 11

FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE

Consultando le proiezioni relative al numero degli alunni per i prossimi 3 anni, si prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi, mentre si rende necessario ampliare di almeno due unità il numero dei collaboratori scolastici. Pertanto, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015, il fabbisogno risulta essere il seguente:

PERSONALE DOCENTE

AnnualitàFabbisogno per il triennio

Motivazione

Comune Sostegno

Scuola dell'infanzia

a. s. 2016/20179 4 Organico

classi/sez.

a. s. 2017/2018 9 4 Organico classi/sez

a. s. 2018/2019 9 4 Organico classi/sez.

Scuola primaria

a. s. 2016/201726 9 Organico

classi/sez.

a. s. 2017/201826 9 Organico

classi/sez.

a. s. 2018/2019 26 9 Organico classi/sez.

Classi di concorso / sostegno

a. s. 2016/2017 a. s. 2017/2018 a. s. 2018/2019 Motivazione

A043 5 5 5A059 3 3 3

A245 0,5 0,5 0,5

A345 1,5 1,5 1,5

A445 - - -A545 - - -

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A033 1 1 1

A028 1 1 1

A032 1 1 1

A030 1 1 1

religione 0,5 0,5 0,5SOSTEGNO 4 4 4

PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO

Tipologia Numero Motivazione

DSGA 1Assistenti amministrativi 3

Collaboratori scolastici 9 attuali + 2 da integrare

Numero elevato di plessi (4 più una sezione staccata di uffici amministrativi e di Presidenza) distanti tra loro anche 10 Km, con difficoltà di sostituzione degli assenti. Presenti numerose unità di personale beneficiario della L. 104/92. Aperture pomeridiane: attualmente 10 classi scuole primarie a TP (40 ore) e 5 classi con uscita alle 13.24, 9 classi scuola sec. di 1° grado con uscita ore 14,00, inoltre altre 4 sezioni delle scuole dell'infanzia in diversi plessi effettuano TN (40 ore). Per il numero sempre crescente di iscrizioni di alunni alla scuola dell'infanzia in particolare, se venissero concesse istituzioni di nuove sezioni a tempo normale, nei plessi di cui sopra, il fabbisogno aumenterà di conseguenza.

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTOTipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)

n. docenti

Posto comune scuola primaria 1Area linguistica scuola secondaria 1° grado 2Area logico matematica e scientifica scuola secondaria di 1° grado 2Sostegno scuola primaria 2

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PIANO DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEL PERSONALE ASSEGNATO CON L’ORGANICO POTENZIATO EX L. 13 LUGLIO 2015 N. 107

Potenziamento Scuola Primaria

Aree dei saperi da potenziare:Competenze linguistiche, con particolare riferimento

all’italiano, alla lingua inglese, e competenze matematico–logiche e scientifiche

1. Esigenza progettuale : Un docente con specializzazione polivalente per didattica/gestione di alunni con bisogni educativi speciali; iniziative per il diritto allo studio mediante la progettazione e attivazione di percorsi individualizzati e personalizzati.

2. Esigenza progettuale Compresenza dell’insegnante dell’organico potenziato per lo svolgimento della didattica individualizzata e personalizzata a sostegno dell’area del disagio educativo (DSA/BES). prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e le associazioni di settore.

3. Esigenza progettuale : Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano, nonché alla lingua inglese.

4. Esigenza progettuale La realizzazione di attività a piccolo gruppo in compresenza con il docente curricolare della classe, finalizzate allo sviluppo delle competenze in lingua italiana in particolare la comprensione del testo, l’arricchimento lessicale e la produzione testuale; offrirà, inoltre, un supporto (sempre in ambito linguistico) all’inclusione di alunni con particolari difficoltà anche se senza certificazione oppure azioni di supporto verso bambini stranieri. Si sottolinea l'esigenza di destinare le ore del potenziamento sopratutto nelle classi dove non sia presente un dopcente di sostegno.

5. Esigenza progettuale : Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al DPR 20 marzo 2009, n. 89.

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6. Esigenza progettuale Destinare una parte di ore per la sostituzione di colleghi assenti

7. Esigenza progettuale Offrirà un contributo importante attraverso la metodologia didattica del lavoro a piccolo gruppo al recupero e/o consolidamento delle competenze degli alunni, sia in ambiito linguistico che logico matematico in compresenza alle attività curricolari di classe.

Nota: Attualmente a conclusione della Fase C di reclutamento sono stati assegnati alla Scuola Primaria 3 posti per la classe comune ed un posto per sostegno Scuola Primaria

Potenziamento Scuola Secondaria di 1° grado

Aree dei saperi da potenziare:Competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano, alla

lingua inglese, e competenze matematico–logiche e scientifiche

1. Esigenza progettuale : Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano, nonché alla lingua inglese.

2. Esigenza progettuale : Potenziamento delle competenze matematico–logiche e scientifiche.

3. Esigenza progettuale Destinare una parte di ore per la sostituzione di colleghi assenti

Nota: Attualmente a conclusione della Fase C di reclutamento sono stati assegnati alla Scuola Secondaria Superiore di 1° grado 1 posto per le classi di concorso A028

Classe di concorso (A028 arte e immagine )

Esigenze progettuali

Collaborerà con lo staff dell'Istituto per la realizzazione grafica, cartacea e/o digitale dei vari progetti annuali stabiliti nel POF per i quali viene richiesta una competenza grafica, pittorica, o anche fotografica.

Collaborerà per la realizzazione dell'attività teatrale con rappresentazione teatrale finale realizzate con gli alunni e ne curerà la pubblicità

Ore di Arte e Immagine in compresenza in Scuola Primaria Destinare una parte di ore per la sostituzione di colleghi assenti. Progetto pomeridiano di miglioramento estetico dell’edificio scolastico

(orario extra-scolastico, plesso Galieti)

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Organizzazione visite di istruzione giornaliere collegate a temi di Arte e Immagine

Raccordo tra l’Istituto e l’evento Cortofestival Progetto pomeridiano di realizzazione di un cortometraggio (orario extra-

scolastico)

I docenti dell’organico potenziato avranno cura di firmare il registro elettronico e di tenere annotate le attività in cui sono impegnati, presentando altresì un calendario ai coordinatori di sede.Il presente piano di utilizzo del personale è portato all’attenzione di tutti i docenti onde consentire la massima diffusione e, conseguentemente, la massima partecipazione. I coordinatori di plesso comunicheranno le situazioni che necessitano di particolari forme di recupero o alunni particolarmente brillanti per organizzare attività di potenziamento o di valorizzazione dell’eccellenza.

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Capitolo 3

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

Le iniziative di formazione, intese come sostegno all’innovazione didattica e finalizzate al costante miglioramento della professionalità degli operatori scolastici che interagiscono con gli alunni, costituiscono un importante elemento di qualità dell’offerta formativa: ogni docente è impegnato a rinnovare la propria professionalità, partecipando agli interventi di formazione proposti da enti nazionali o locali, da soggetti pubblici e privati riconosciuti, nonché ai corsi che l’Istituto stesso organizza, anche nell’ambito della rete di scuole LA.VE.LA. Nell’impostare il Piano annuale per la formazione e l’aggiornamento particolare attenzione è stata riservata a: interventi formativi previsti per l’attuazione del decreto legislativo 81/2008 sulla

sicurezza nelle scuole e specificatamente:1. conoscenza del Piano di Gestione dell’Emergenza, elaborato sulla scorta

del documento di Valutazione dei Rischi;2. aggiornamento e formazione delle competenze del personale in materia

di Primo soccorso e Prevenzione degli incendi; Interventi formativi connessi con l’adozoione del D.P.S. in attuazione delle misure

minime di sicurezza previste dal D.Lvo n. 81/2008.

PIANO

Nell’Istituto si sono avviate le seguenti iniziative di formazione: corso di Addetto ai Servizi di Protezione e Prevenzione; corso di Addetto alla Gestione delle Emergenze Antincendio; corso di Addetto alla Gestione delle Emergenze di Pronto Soccorso.

Corsi Sicurezza Richiami relativi alla formazione di primo soccorso e antincendioDate: da definireDestinatari: Personale Docente ed ATA del Circolo con formazione che necessita di richiamo.

Corso per l’utilizzo del Registro elettronicoSede del corso: plesso Bellavista/ plesso Rodari/plesso GalietiDestinatari: personale docente Date: Settembre 2015 e Gennaio/Febbraio 2016

Corso su A.B.A. (applied behavior analysis)Sede del corso: plesso da definire

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Destinatari: personale docente Date: da definire

Corso di formazione su didattica per competenze e Prove Invalsi di italiano e matematicaSede del corso: I.C. Fratelli Cervi - RomaDestinatari: due/quattro docenti della scuola primaria (classe II e classe V - Italiano/Matematica) due docenti per la scuola secondaria di I e II grado (Italiano/Matematica)Date: Febbraio 2016

Corso di aggiornamento per uso della lim in diverse disciplineSede del Corso: I.I.S.”Margherita di Savoia” di Roma,Destinatari: personale docenteDate: Gennaio 2016

Corso di aggiornamento: Conoscere i BES e i DSASede del Corso: RodariDestinatari: personale docenteDate: Febbraio/Marzo 2016

Corso informativo: Conoscere i BES, i DSA e il PDPSede del Corso: RodariDestinatari: famiglie degli alunni e personale docenteDate: da definire

Corso di aggiornamento: “La fatica dell’educare” laboratorio esperienziale di DanzaterapiaSede del Corso: RodariDestinatari: personale docenteDate: da definire

Corso di aggiornamento: Strategie didattica inclusiva: Come implementare attività didattiche che valorizzano la diversità, integrandole nella didattica attualeSede del Corso: RodariDestinatari: personale docenteDate: da definire

Il piano di formazione e aggiornamento dell’Istituto prevede, inoltre, la libera adesione dei docenti, del personale amministrativo, dei collaboratori scolastici a corsi ed iniziative di formazione organizzati da altre istituzioni scolastiche, enti ed associazioni accreditati. La realizzazione di qualsiasi iniziativa di formazione ed aggiornamento docenti e personale ATA è comunque subordinata: • alla disponibilità di risorse finanziarie dell’Istituzione scolastica;

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• alla disponibilità del personale alla partecipazione Pertanto, qualunque corso di aggiornamento proposto deve avere l’approvazione del Collegio dei docenti a cui spetta la delibera per l’istituzione del corso così come previsto dagli articoli 65 e 66 del C.C.N.L.

Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto: perseguimento degli obiettivi del piano nazionale scuola digitale (P.N.S.D); formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura

digitale; indicazioni nazionali 2012 e organizzazione dell'offerta formativa d'istituto; Altre iniziative e proposte che perverranno da varie istituzioni (Ministero,

Università, Enti locali etc …), idonee ad un arricchimento professionale, saranno oggetto di attenta valutazione

bisogni educativi speciali ai fini dell'effettiva inclusione scolastica; uso delle tecnologie digitali e miglioramento delle competenze; progettazione, valutazione e rendicontazione dell'offerta formativa; corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce; interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in presenza di tutor esterni o

interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di Istituto previsti dal POF.

Per il Piano di Formazione/Aggiornamento ATA di segreteria, si evidenzia che esso avrà come principio prioritario l'attività finalizzata all'innovazione digitale nell'amministrazione

FORMAZIONE PERSONALE DOCENTE NEO ASSUNTO

La legge 107/2015 all’art. 1 commi 116-119 ha disciplinato le procedure relative all’anno di formazione di prova dei docenti assunti a tempo indeterminato. Il superamento del periodo di formazione e di prova è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno centottanta giorni, dei quali almeno centoventi per le attività didattiche. La novità introdotta è quella che richiede, nell’ambito dei 180 giorni validi per il compimento del periodo di prova, che almeno 120 siano stati prestati per le attività didattiche. altresì riconfermata la procedura di formazione, con il modello 2014- 2015: 50 ore complessive, in presenza e a distanza, attività peer to peer e laboratori didattici coordinati dai tutor. Periodo di formazione e di prova: il personale docente ed educativo è sottoposto ad un secondo periodo di formazione e di prova, non rinnovabile. Armonizzare la formazione sul lavoro - con il sostegno di tutor appositamente formati - e l’approfondimento teorico assicurando adeguate condizioni di accoglienza. Nel corso dell’anno di formazione sono create particolari opportunità opzionali per il miglioramento delle competenze tecnologiche e della conoscenza di lingue straniere, anche nella prospettiva dell’acquisizione di certificazioni internazionalmente riconosciute. Un'attenzione particolare sarà posta nell’individuazione del docente che

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svolge funzione di tutor nei confronti dei neoassunti. Tale docente assumerà un ruolo significativo non solo nella fase finale del periodo di prova, quando dovrà rilasciare parere motivato al dirigente scolastico circa le caratteristiche dell'azione professionale del docente a lui "affidato", ma soprattutto nel corso dell'intero anno scolastico, quando dovrà esplicare una importante funzione di accoglienza, accompagnamento, tutoraggio e supervisione professionale.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON SPECIFICHE NECESSITÀ EDUCATIVE

Il nostro Istituto riserva un’attenzione particolare agli alunni diversamente abili o in condizioni di svantaggio culturale. Riteniamo che la scuola abbia il compito di promuovere la piena integrazione di tutti gli alunni, partendo dalle risorse e potenzialità di ognuno di essi per accompagnarli lungo il percorso scolastico/formativo. Al centro della proposta formativa dell’Istituto si collocano i temi dell’identità e dell’inclusione. Il percorso individuale di apprendimento e di socializzazione mira a promuovere l’autonomia personale e l’acquisizione delle competenze, includendo tutti gli alunni, in particolare disabili o con difficoltà. Gli alunni operano all’interno della classe. La scuola ha previsto l’adozione di un modello comune di P.D.P. aggiornato regolarmente. Per gli alunni stranieri si attivano modalità di lavoro che portano allo “star bene” a scuola. Nell’ampliamento dell’offerta formativa sono previste attività su temi interculturali e sulla valorizzazione delle diversità (Corto Festival, Festa dell’Intercultura, ecc.). Tali attività contribuiscono positivamente all’inclusione degli alunni con disabilità/difficoltà.La scuola si avvale di collaborazioni esterne a titolo volontario (Associazioni) per gli alunni stranieri.Le recenti innovazioni normative ridefiniscono il tradizionale approccio all’integrazione scolastica – basato sulla certificazione della disabilità – ed estendono il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali. Quest’area comprende tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità, dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio.In questo senso, ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali rispetto ai quali la scuola offre adeguata e personalizzata risposta. L’obiettivo del nostro Istituto è potenziare la cultura dell’inclusione, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti della scuola e del territorio.

Gli strumenti dell’integrazione scolastica

Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI)

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Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) è coordinato dal Dirigente Scolastico (o da un suo sostituto su delega) ed è costituito da: coordinatore dell’Area Sostegno e Bisogni Educativi Speciali; funzione Strumentale “POF”; assistente sociale; psicologo ASL.

Il GLI svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali (BES) presenti nella scuola; svantaggio sociale e culturale; disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici; difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana

perché appartenenti a culture diverse; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere

anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;

focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla

base delle effettive esigenze; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli

alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico.

GLH Operativo (GLHO)Il GLH Operativo (gruppo composto da: Dirigente Scolastico, rappresentanti dei genitori, operatori psico-pedagogici, docenti curriculari, docenti di sostegno) elabora il Profilo dinamico funzionale (P.D.F.), un documento conseguente alla diagnosi funzionale e preliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell’alunno. Il P.D.F. viene redatto per la prima volta all’inizio del primo anno di frequenza dell’alunno (art. 4 DPR 425/94).

Piano educativo individualizzato (P.E.I.)Il Piano educativo individualizzato (P.E.I.) è redatto all’inizio di ogni anno scolastico ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici. Questi vengono realizzati e monitorati con la partecipazione di tutti i docenti della classe e degli operatori socio-sanitari.È un progetto didattico in cui vengono definiti anche gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’integrazione scolastica (art. 5 DPR 425/94).Parte integrante del PEI è la Programmazione Didattica Individualizzata: tale documento contiene i percorsi didattici che si intende offrire all'alunno e alla classe per il raggiungimento di obiettivi in ordine allo sviluppo delle competenze, alla

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conquista dell'autonomia e alla maturazione dell'identità, in rapporto alle effettive potenzialità dell'alunno e ai programmi didattici della scuola di inserimento.

SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE

L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile alla presenza di deficit. In ogni classe sono presenti alunni i quali, con continuità o per determinati periodi, presentano una richiesta speciale di attenzione per motivi fisici, biologici, sociali o psicologici.Queste problematiche non possono essere certificate ai sensi della legge 104/92 e quindi non prevedono la presenza dell’insegnante di sostegno. Nel nostro Istituto è stata elaborata una scheda di rilevazione degli alunni privi di certificazione diagnostica che manifestano difficoltà di apprendimento.

L’obiettivo primario che la scuola si pone è l’inclusione vista non solo come momento socializzante per i bambini con specifiche necessità educative – alunni diversamente abili e portatori di Bisogni Educativi Speciali (BES) – ma come esperienza condivisa di arricchimento. Il percorso individuale di apprendimento e di socializzazione mira a promuovere

per quanto possibile l’autonomia personale, l’acquisizione delle competenze e delle abilità espressive, comunicative e logiche, tenendo presenti gli obiettivi a breve, medio e lungo termine che si intende conseguire.

I percorsi di integrazione degli alunni impegnano tutti i settori scolastici in modo continuativo.

L’azione didattica ed educativa si realizza in un clima di condivisione degli aspetti progettuali che coinvolgono insegnanti, educatori, operatori socio-sanitari e famiglie.

Gli alunni diversamente abili operano, per il maggior tempo possibile, all’interno della classe, partecipano con specifici compiti ai gruppi di lavoro, sono sottoposti – rispettando le stesse scadenze previste per gli altri allievi – a prove di verifica e di valutazione.Per quanto riguarda gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), la legge n. 170/2010 stabilisce che il loro diritto all’istruzione deve essere garantito anche grazie a specifiche misure compensative (del disturbo) o eventualmente dispensative (di alcune attività o dello studio delle lingue straniere, solo nei casi più gravi) finalizzate a superare le difficoltà e, di conseguenza, a favorirne il successo scolastico. L’Istituto ha previsto l’adozione di un modello di Percorso Didattico Personalizzato (PDP): quest’ultimo – elaborato in conformità della normativa per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (Nota MIUR n. 5744 del 28 maggio 2009 e DPR n. 122 del 22 giugno 2009) – è un importante strumento operativo (la personalizzazione dell’insegnamen-to consente di rendere flessibile l’intervento

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didattico con modalità adeguate ai tempi del bambino DSA), adottato sia a vantaggio dell’alunno e della sua famiglia, sia a beneficio degli operatori scolastici.

Visite didattiche, campi scuola, viaggi di istruzione

L’Istituto organizza visite didattiche, campi scuola e viaggi di istruzione finalizzati ad arricchire le attività didattiche e favorire la socializzazione dei gruppi classe. Tali iniziative si inseriscono a pieno titolo nella programmazione didattico – disciplinare e le mete scelte sono strettamente legate al percorso formativo dei vari livelli di scuola.La durata di visite e viaggi d’istruzione è variabile: da quelle effettuate in orario scolastico, a quelle di un’intera giornata, a quelle di più giorni.Il problema economico non deve costituire motivo di discriminazione tra gli alunni: per tale ragione si avrà cura di contenere il costo delle visite di istruzione; ove possibile si tenteranno soluzioni per le difficoltà economiche di casi particolari. In ogni caso le visite saranno effettuate soltanto con la partecipazione della metà più uno degli alunni della classe.

Per la scuola dell’infanzia sono previste uscite sul territorio di carattere ambientale in orario scolastico.Per la scuola primaria sono previste uscite per visitare musei, partecipazioni a spettacoli teatrali e cinematografici, uscite sul territorio di carattere ambientale, in orario scolastico e nell’arco dell’intera giornata; si prevede, inoltre, la possibilità che le classi partecipino a campi-scuola.Per la scuola secondaria di primo grado sono previsti: visite didattiche in orario scolastico o della durata di un giorno nel territorio

circostante per visitare musei, mostre, siti archeologici, parchi, oasi, riserve ambientali, per assistere a spettacoli teatrali e cinematografici, per partecipare a manifestazioni del territorio;

campi scuola e viaggi d’istruzione, così articolati:- classi prime: campi scuola di più giorni presso strutture che propongono

attività di tipo naturalistico- ambientale (in genere nella regione o in regioni limitrofe);

- classi seconde: visite di istruzione di più giorni in città d’arte italiane con programmi di tipo culturale e ambientale;

- classi terze: visite di istruzione di più giorni in città d’arte italiane o europee con programmi di tipo culturale e ambientale.

Tutte le attività sono in genere svolte per classi parallele.

ORIENTAMENTO E DISPERSIONE SCOLASTICA

L’orientamento costituisce un’azione fondamentale del processo educativo e formativo.

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Le attività di orientamento mirano a formare e a potenziare nei ragazzi la capacità di conoscere se stessi e l’ambiente in cui vivono, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita in modo attivo e responsabile.La formazione orientativa: coinvolge tutte le discipline, tende a valorizzare in ognuno attitudini, capacità e interessi personali, persegue l’obiettivo di favorire la conoscenza di sé per attuare scelte consapevoli

riguardo al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale, professionale. presuppone, dal punto di vista operativo:

- un’articolazione flessibile del gruppo classe; - l’organizzazione di attività di recupero e di sostegno; - iniziative di continuità; - attività in rete con altre scuole e/o soggetti esterni per l’integrazione scuola-

territorio.Sul piano operativo l’Istituto predispone e organizza attività per gli studenti ed iniziative e incontri informativi per le famiglie.

Attività per gli studenti dialoghi e discussioni mirate in classe; analisi di opuscoli informativi; visite a scuole superiori; incontri con docenti della scuola secondaria di secondo grado.Iniziative per le famiglie incontri informativi tra famiglie e rappresentanti (docenti e studenti) delle scuole

superiori presenti nel territorio; giudizio orientativo: colloquio individuale fra famiglie e docenti del nostro Istituto

con consegna del giudizio orientativo.

Le iniziative intraprese sono coordinate dal docente a cui è stata assegnata la Funzione Strumentale relativa all’orientamento.

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Capitolo 4

La valutazione si esplica con l’attività di programmazione ed assume un carattere promozionale, formativo e orientativo in quanto concorre ad adeguare il percorso didattico alle esigenze degli alunni.

La valutazione del percorso formativo:a) nella scuola dell’infanzia essa prevede un momento iniziale di osservazione volto a delineare un quadro delle capacità con cui ogni bambino accede alla scuola; momenti osservativi interni alle varie proposte didattiche che consentono di adeguare e di individualizzare i percorsi didattici; un momento finale per verificare gli esiti qualitativi dell’attività svolta. Più che verifiche periodiche intese a raccogliere dati, si effettuano osservazioni del bambino in relazione con le persone e con gli oggetti, cioè si considerano i suoi “modi di fare” con l’intento di verificare se le scelte effettuate si coniugano con gli stili cognitivi, con le motivazioni, gli interessi e i linguaggi dei bambini.b) nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado la valutazione svolge una funzione specifica ed essenziale nel sistema formativo, in quanto assume il ruolo di controllo e di verifica del raggiungimento degli obiettivi; in quanto tale essa non può prescindere dalla misurazione delle prestazioni, cioè dei dati di fatto. La valutazione è tanto più consapevole quanto più numerose e precise saranno le informazioni prese in esame, ma comunque essa non può consistere in una mera registrazione dei risultati raggiunti. È un momento di sintesi, che mette in relazione le prestazioni con il livello di partenza, le modalità con cui le prestazioni sono state ottenute e i dati socio-affettivi che hanno contribuito o meno al raggiungimento degli obiettivi prefissati. La valutazione è, in questa prospettiva, una componente essenziale anche della progettazione educativa e didattica elaborata dai docenti in quanto opera ed influisce direttamente sugli obiettivi prefissati; il mancato raggiungimento di un obiettivo comporta l’analisi delle cause, la modifica della programmazione e un eventuale piano di interventi di rinforzo, recupero, integrazione per gli alunni.La valutazione, pertanto, deve essere: intenzionale, cioè deve inserirsi in modo coerente e funzionale nella

programmazione didattica; promotrice di miglioramento, in quanto non ha intenti punitivi ma serve ad

individuare i correttivi sia dell’apprendimento degli alunni che delle modalità d’insegnamento.

Modalità diValutazione

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trasparente, cioè deve essere oggetto di una comunicazione chiara e tempestiva per le famiglie e gli alunni.

In relazione a quanto evidenziato si prevedono lo svolgimento di due colloqui con le famiglie nel corso dell’anno.

La valutazione periodica dell’attività didattica

È utilizzata dai docenti come verifica della validità dei percorsi formativi progettati e in fase di attuazione; consiste nell’analisi della congruenza fra obiettivi e risultati raggiunti, nella necessità di ricorrere al costante adeguamento alle realtà degli alunni, ai quali viene offerta ogni possibilità per superare le difficoltà che si presentano.La valutazione periodica avviene principalmente in tre momenti: valutazione iniziale: ha la funzione di rilevare i livelli cognitivi di partenza in

termini di conoscenze e abilità e le caratteristiche affettive d’ingresso (gli atteggiamenti verso la scuola e le singole discipline) degli alunni;

valutazione formativa: si riferisce agli specifici percorsi di insegnamento attuati nel corso degli interventi didattici e assicura all’insegnante le informazioni necessarie per la regolazione delle attività didattiche;

valutazione sommativa: al termine di una parte rilevante del lavoro, consente di redigere un bilancio complessivo dell’apprendimento, sia in riferimento al singolo alunno (con la conseguente espressione di giudizi) sia in relazione all’intero gruppo (nell’intento di accertare la validità della programmazione).

Giudizi e criteri di valutazione nella scuola primaria

Voto Criteri di valutazione

10L’alunno comprende, applica e rielabora quanto proposto in modo personale, corretto e autonomo; trasferisce la competenze acquisite a diverse situazioni di apprendimento

9L’alunno comprende e applica quanto proposto in modo corretto e autonomo; trasferisce le competenze acquisite a diverse situazioni di apprendimento

8 L’alunno comprende e applica quanto proposto in modo corretto e autonomo

7 L’alunno in genere comprende e applica quanto proposto in modo corretto; estende gli apprendimenti solo a situazioni note

6 L’alunno comprende e applica quanto proposto con la guida dell’insegnante; opera solo in situazioni note e talvolta in modo incerto

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5 L’alunno comprende e applica in modo alquanto parziale, solo se guidato e in modo incerto quanto proposto anche in situazioni note

4 L’alunno non ha compreso quanto insegnato e la produzione è molto limitata

Il ricorso ai voti da 1 a 4 è previsto soltanto in casi particolari, tenendo conto dell’incidenza psicologica della valutazione sui processi motivazionali e di formazione dell’identità personale.

Nella valutazione di singole prestazioni (interrogazioni, prove scritte ecc.) l’attribuzione dei voti numerici avviene utilizzando i seguenti criteri:

Voto Criteri di valutazione

10 Conseguimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi e rielaborazione personale dei contenuti affrontati

9 Conseguimento sicuro degli obiettivi

8 Conseguimento degli obiettivi

7 Conseguimento abbastanza sicuro di tutti gli obiettivi

6 Conseguimento parziale degli obiettivi

5 Conseguimento insufficiente degli obiettivi

4 Conseguimento gravemente insufficiente degli obiettivi

La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica avviene utilizzando i seguenti criteri:

Giudizio Criteri di valutazione

OTTIMOL’alunno comprende, applica e rielabora in modo personale, corretto e autonomo; trasferisce la competenze acquisite a diverse situazioni di apprendimento

DISTINTO L’alunno comprende e applica in modo corretto e autonomo in situazione note

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BUONO L’alunno in genere comprende e applica in modo corretto; estende gli apprendimenti solo a situazioni note

DISCRETO L’alunno in genere comprende e applica in modo corretto; opera solo in situazioni note.

SUFFICIENTE L’alunno comprende e applica con la guida dell’insegnante; opera solo in situazioni note e talvolta in modo incerto

NONSUFFICIENTE

L’alunno comprende e applica in modo alquanto parziale, solo se guidato e in modo incerto anche in situazioni note

GRAVEMENTE INSUFFICIENT

E

L’alunno non ha compreso quanto insegnato e la produzione è molto limitata

L’attività alternativa alla religione cattolicaL’attività alternativa alla religione cattolica è valutata con scheda a parte e con i medesimi giudizi utilizzati per l'IRC .Inoltre nella scuola secondaria di primo grado del nostro istituto i docenti elaborano veri e propri progetti che mirano ad arricchire l'offerta formativa degli alunni che non si avvalgono delle ore di religione cattolica ed in particolare si dedicano: alla lettura e comprensione di testi di narrativa specifici alle riflessioni su temi di storie di attualità alla preparazione di tavoli di discussione sulle tematiche affrontate alla realizzazione di fumetti dopo un'analisi dettagliata delle frasi chiave di un testo.

Valutazione del comportamento nella scuola primaria

Il giudizio sul comportamento è espresso in maniera distinta dal giudizio sul livello globale di maturazione. Il giudizio è attribuito utilizzando i seguenti criteri:

Giudizio Criteri di valutazione

OTTIMO (corretto e

responsabile)Rispetta costantemente le regole convenute e collabora al buon clima della classe

DISTINTO (sempre corretto)

Rispetta costantemente le regole convenute

BUONO (corretto)

Rispetta in modo abbastanza costante le regole convenute

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DISCRETO(generalmente

corretto)Conosce e talvolta si sforza di attenersi alle regole

SUFFICIENTE (poco corretto) Abbastanza spesso non rispetta le regole convenute

NON SUFFICIENTE (scorretto)

Spesso non rispetta le regole convenute con grave danno per la classe

Giudizi e criteri di valutazione nella scuola secondaria di primo grado.

Voto Competenze Descrittori

10

conoscenze Complete, particolarmente approfondite, stabilmente acquisite, arricchite da ricerche personali

abilità

Capacità di rielaborazione critica personale, di collegamento, sintesi, creativitàPadronanza completa e sicura della metodologia disciplinare e dei linguaggi specificiEsposizione rigorosa, ricca, ben articolata, brillante

9

conoscenze Complete, approfondite, stabilmente acquisite

abilitàCapacità critica, di collegamento, di sintesiCompleta padronanza della metodologia disciplinare e dei linguaggi specificiEsposizione chiara, precisa, articolata

8

conoscenze Corrette, ordinate, organizzate

abilità

Capacità di collegamento, di sintesi apprezzabile con alcuni spunti criticiPadronanza della metodologia disciplinare e dei linguaggi specificiEsposizione precisa, lineare

7

conoscenze Corrette, ordinate nei nuclei fondamentali, esaurienti

abilitàCollegamenti sviluppati con qualche capacità di sintesi, e relativa prevalenza di elementi analiticiUso appropriato dei linguaggi specificiEsposizione abbastanza precisa

6 conoscenze Sostanzialmente corrette, essenzialiabilità Capacità di analisi, orientamento e collegamento

non sempre pienamente sviluppate, applicate in situazioni sempliciUso generalmente appropriato dei linguaggi

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specificiEsposizione semplificata, sostanzialmente corretta, mnemonica, in parte guidata

5

conoscenze Parziali, lacunose, superficiali, ma tali da consentire un graduale recupero

abilitàDebole capacità di analisi, difficoltà nello sviluppo di collegamentiUso dei linguaggi specifici ancora incertoEsposizione ripetitiva, imprecisa

4 e <4

conoscenze Frammentarie, lacunose anche negli obiettivi minimi

abilitàIncapacità di orientamento e analisiIncapacità nell’uso di linguaggi specificiScarsa o nulla capacità espositiva, povertà lessicale

Valutazione del comportamento nella scuola secondaria di primo grado

Il comportamento degli alunni, valutato dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dell’allievo unitamente alla valutazione degli apprendimenti. Gli indicatori in base ai quali si attribuisce il voto di comportamento discendono direttamente dai principali obiettivi educativi (il rispetto verso se stessi, il rispetto e il rapporto con gli altri, le attitudini alla partecipazione e collaborazione, il rispetto delle regole) e sono i seguenti: frequenza e puntualità (assenze, ritardi, uscite anticipate); partecipazione agli impegni scolastici, svolgimento delle consegne e cura del

materiale; rapporto con gli adulti (docenti, personale scolastico) e con i compagni; utilizzo delle strutture e del materiale della scuola; rispetto delle regole esplicitate nel Regolamento di Istituto.

Voto Modalità di comportamento

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Frequenza assidua, puntualità in classe.Partecipazione attiva e propositiva alle lezioni e alle attività proposte in orario curricolare; disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni; puntuale e serio svolgimento delle consegne scolastiche.Consapevole rispetto di sé, dei compagni, e di tutti coloro che operano nella scuola (docenti, personale scolastico).Rispetto degli spazi scolastici (aule, laboratori, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui.Comportamento sempre maturo, corretto e responsabile, non solo in classe, ma anche durante intervallo o cambi dell’ora, attività svolte fuori dall’aula, attività svolte fuori sede (visite di istruzione, campi scuola).

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Frequenza regolare, puntualità in classe.Partecipazione costante alle lezioni e alle attività proposte in orario curricolare, a meno di lievi e sporadici episodi di distrazione durante le lezioni; disponibilità a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni; regolare svolgimento delle consegne scolastiche.Rispetto di sé, dei compagni, e di tutti coloro che operano nella scuola (docenti, personale scolastico).Rispetto degli spazi scolastici (aule, laboratori, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui.Comportamento sempre corretto e responsabile, non solo in classe, ma anche durante intervallo o cambi dell’ora, attività svolte fuori dall’aula, attività svolte fuori sede (visite di istruzione, campi scuola).

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Frequenza e/o puntualità in classe non sempre regolare.Discreta partecipazione alle lezioni e alle attività proposte in orario curricolare, a meno di qualche episodio di disturbo e/o distrazione durante le lezioni; selettiva disponibilità a collaborare con insegnanti e compagni; rispetto non sempre puntuale delle consegne scolastiche.Rispetto di sé, dei compagni, e di tutti coloro che operano nella scuola (docenti, personale scolastico).Rispetto degli spazi scolastici (aule, laboratori, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui.Comportamento complessivamente corretto e responsabile, non solo in classe, ma anche durante intervallo o cambi dell’ora, attività svolte fuori dall’aula, attività svolte fuori sede (visite di istruzione, campi scuola).

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Frequenza irregolare e/o scarsa puntualità in classe.Partecipazione discontinua alle lezioni e alle attività proposte in orario curricolare, anche di disturbo durante le lezioni; resistenza a collaborare costruttivamente con insegnanti e compagni; frequenti inadempienze nello svolgimento delle consegne scolastiche.Episodica mancanza di rispetto di sé, dei compagni, e di tutti coloro che operano nella scuola (docenti, personale scolastico).Episodica mancanza di rispetto o uso non conforme degli spazi scolastici (aule, laboratori, spazi comuni, servizi), degli arredi scolastici e dei beni altrui.Comportamento occasionalmente non corretto, non solo in classe, ma anche durante intervallo o cambi dell’ora, attività svolte fuori dall’aula, attività svolte fuori sede (visite di istruzione, campi scuola).

6 Frequenza molto irregolare e/o scarsa puntualità in classe.Scarsa partecipazione alle lezioni e alle attività proposte in orario curricolare, ruolo negativo nel gruppo classe, reiterato

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disturbo durante le lezioni; rapporti problematici con insegnanti e compagni; continua inosservanza delle consegne scolastiche.Mancanza di rispetto di sé, dei compagni, e di tutti coloro che operano nella scuola (docenti, personale scolastico), episodi che violino la dignità e il rispetto della persona (offese verbali, atti di para-bullismo).Mancanza di rispetto, danneggiamento, utilizzo improprio e/o doloso degli spazi scolastici (aule, laboratori, spazi comuni, servizi) o degli arredi scolastici, sottrazione di beni altrui.Comportamento spesso non corretto, non solo in classe, ma anche durante intervallo o cambi dell’ora, attività svolte fuori dall’aula, attività svolte fuori sede (visite di istruzione, campi scuola).

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Frequenza molto irregolare e/o scarsa puntualità in classe.Completo disinteresse per le lezioni e le attività proposte in orario curricolare, ruolo negativo con seguito nel gruppo classe, costante disturbo durante le lezioni; rapporti gravemente scorretti con insegnanti e compagni; totale inosservanza delle consegne scolastiche.Atti di bullismo verso i compagni e/o tutti coloro che operano nella scuola (docenti, personale scolastico), con almeno una sanzione disciplinare che abbia comportato l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni.Ripetuta mancanza di rispetto, danneggiamento, utilizzo improprio e/o doloso degli spazi scolastici (aule, laboratori, spazi comuni, servizi) o degli arredi scolastici, sottrazione di beni altrui.Comportamento irresponsabile e scorretto durante la permanenza a scuola e in occasione di attività svolte fuori sede (visite di istruzione, campi scuola).

Valutazione alunni stranieri e con DSA

I criteri sopra indicati per la valutazione nei tre ordini di scuola vengono messi da parte o integrati da altri nei seguenti casi:

Alunni non italiani Secondo l’art.1, co. 9, D.P.R. 122/2009, i minori con cittadinanza non italiana, presenti sul territorio nazionale, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani; tuttavia i docenti, nel valutare il raggiungimento degli obiettivi formativi, terranno conto dell’oggettiva difficoltà di ricezione e

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produzione della lingua italiana.

Alunni con difficoltà specificadi apprendimento (DSA)

Per questi alunni la valutazione deve tener conto delle specifiche situazioni soggettive e del Piano Didattico Personalizzato (L.170/2010; D.M. 5669 del 12/07/2011).

Valutazione degli alunni disabili

Fermo restando che gli alunni diversamente abili sono supportati dai docenti di classe e dai docenti di sostegno alla classe, in misura adeguata alle esigenze evidenziate dal PEI, la valutazione periodica e finale fa riferimento alla seguente griglia:

Situazione VotoObiettivo pienamente raggiunto e consolidato 10Obiettivo pienamente raggiunto 9Obiettivo raggiunto in modo soddisfacente 8Obiettivo sostanzialmente raggiunto 7Obiettivo raggiunto in parte 6Obiettivo non raggiunto 5Obiettivo non raggiunto e situazioni problematiche 4

L’autovalutazione d’istituto

La Scuola dell’autonomia che si pone come obiettivi l’efficacia e l’efficienza chiede agli operatori scolastici di valutare non solo le competenze acquisite dagli alunni, ma anche se stessa.Autovalutare significa monitorare, verificare per individuare i punti di forza e di debolezza delle scelte, al fine di apportare modifiche, se necessario, per migliorare l’offerta formativa ed elaborare una progettualità più idonea e mirata.Annualmente l’Istituto Comprensivo “Ettore Majorana” organizza momenti di autovalutazione per verificare la qualità del servizio scolastico, strutturati come segue:

Riferimenti dell’autovalutazione le scelte educative le scelte culturali le scelte didattiche le scelte organizzative le scelte finanziarie

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Mezzi questionari mirati

Destinatari alunni famiglie docenti personale ATA

Durata annuale

I dati ricavati dalle indagini dei vari monitoraggi, effettuati dalla Funzione Strumentale per la gestione del Piano dell’Offerta Formativa, diverranno oggetto di studio e riflessione da parte dello Staff di Dirigenza e del Collegio dei Docenti e saranno utilizzati nella revisione delle linee programmatiche in relazione alla definizione del P.O.F. dell’anno scolastico successivo.

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CAPITOLO 5

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Progetti in collaborazione con figure esterne su vari temi educativi

A vario titolo e con differenti modalità organizzative, in relazione alle scelte culturali effettuate, il nostro Istituto si relaziona con vari enti, associazioni e soggetti presenti sul territorio, che costituiscono una risorsa preziosa in riferimento all’offerta formativa. Di volta in volta convenzioni, intese e progetti esplicitano il genere di relazione. Si riportano di seguito le strutture e i servizi del territorio con cui l’Istituto collabora più direttamente o intensamente:● Comune di Lanuvio;● Consultorio di Lanuvio;● Consultorio giovani di Genzano di Roma;● Istituto professionale “Via della Stella” di Albano Laziale;● Associazioni interculturali “Gialuma”, “Koinè”, “Philoxenia,” “Mosaico” e “Spirit

Romanesc”;● Ministero dell’Educazione , della Ricerca e della Gioventù romeno insieme con il

Ministero della Pubblica Istruzione italiano;● Centro Regionale S.Alessio – Margherita di Savoia per i ciechi;● Protezione Civile, Vigili Urbani, Carabinieri; Polizia di Stato;● Associazioni di volontariato (ambientaliste, sportive);● Parrocchia di San Giovanni Battista di Campoleone;● Biblioteca comunale di Lanuvio;● Ludoteca comunale di Lanuvio;● Museo di Lanuvio;● Comitato di quartiere di Campoleone;● Centri anziani di Lanuvio e Campoleone;● Bocciofilo e campi sportivi di Campoleone e di Lanuvio;● Comune di Aprilia;● Cinema “Multiplex” di Aprilia;● Genitori di alunni in possesso di particolari competenze.

Frequentemente tali collaborazioni consistono in incontri delle classi in orario scolastico con figure esterne qualificate su diversi temi educativi.Con il Ministero dell’Educazione, della Ricerca e della Gioventù romena, l’Istituto mette a disposizione spazi ed attrezzature per organizzare un corso di cultura romena a tutti gli alunni di origine romena.

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Educazione all’affettività e alla sessualità

Per gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado l’Istituto propone, anche per quest’anno scolastico 2015-2016, l’attivazione di un progetto di promozione della salute e di prevenzione del disagio giovanile, che si articola in incontri con un’équipe socio-psico-pedagogica (sui temi dell’educazione all’affettività, alla sessualità e alle problematiche della preadolescenza) e in uno spazio d’ascolto individuale e/o in piccoli gruppi. Prima degli incontri con le classi è prevista una riunione con i genitori finalizzata sia ad informarli su contenuti e modalità, sia a raccogliere i loro suggerimenti, ritenendo il loro contributo determinante per la riuscita degli interventi.

Educazione all’immagine, alla musica, alla gestualità

I ragazzi di oggi, a differenza delle generazioni precedenti, vivono in una società basata sul dominio dell’immagine. Le molteplici comunicazioni non verbali che caratterizzano la nostra civiltà, condizionano la nostra esistenza e soprattutto quella dei giovani, poiché frequentemente essi non possiedono strumenti di riflessione idonei. L’approccio tradizionale alla parola è diventato ormai obsoleto e limitativo, mentre l’educazione attraverso canali innovativi può risvegliare nei ragazzi l’interesse per la scuola: di qui l’assegnazione di una specifica rilevanza – nell’ambito della progettualità scolastica – alla sfera dei linguaggi non verbali (teatrale, artistico, musicale, iconico, cinematografico ecc.); di qui anche la scelta di realizzare corsi di educazione all’immagine progettati nell’ambito della rete scolastica “LA.VE.LA.”

CortoFestival

L’Istituto, nell’ambito del Protocollo d’Intesa Territoriale sull’Integrazione, in rete con L’Associazione Progetto Laboratorio ONLUS (Roma), ha bandito – nel corrente anno scolastico – la settima edizione del CortoFestival, concorso per cortometraggi prodotti dalle scuole, patrocinato dal Comune di Lanuvio e dal Comitato per la Cinematografia dei Ragazzi; i filmati, che potranno essere realizzati dalle classi della Scuola primaria e della Scuola secondaria di primo e secondo grado dell’intero territorio nazionale, saranno presentati nella rassegna prevista al termine dell’anno scolastico.

Educazione alla legalità

L’Istituto ha posto, da sempre, particolare attenzione al tema della legalità: anche nell’anno scolastico 2015/2016 si prevede di continuare l’iniziativa “Scuole sicure”, con la partecipazione della Polizia di Stato, intesa a favorire la creazione di cittadini responsabili e a far acquisire agli alunni atteggiamenti sociali positivi e comportamenti funzionali all’organizzazione democratica e civile della società.

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Educazione ambientale

Partendo dalla concezione dell’ambiente come patrimonio comune dell’umanità, l’Istituto promuove incontri che sensibilizzino gli alunni sulle problematiche ambientali, la riscoperta, il recupero e la valorizzazione del territorio, l’uso razionale delle risorse. Prova di questi solidi principi sono da ritrovarsi nell'adesione al progetto presentato dall' azienda Loas Italia SRL nell'anno scolastico 2015/2016 con l'azione di riciclo dei materiale di raccolta differenziata di tappi di plastica al fine di contribuire in maniera ingente al rispetto dell'ambiente operando a favore della sostenibilità ambientale. La raccolta dei tappi di plastica rappresenta un'azione di alto valore ecologico stimolando in particolare i più piccoli a porre maggiore attenzione all'importanza del riciclaggio ed alla differenziazione dei rifiuti.

Educazione alla sicurezza

L’educazione alla sicurezza ha come finalità la conoscenza dei rischi e l’adozione di comportamenti necessari per fronteggiare casi di emergenza. Nel nostro Istituto esperti della Protezione Civile tengono incontri di carattere formativo rivolti agli alunni della scuola secondaria su terremoti e prevenzione incendi, inoltre anche la polizia postale attraverso degli incontri con gli alunni della scuola secondaria di primo grado ha l’obiettivo di sensibilizzare gli utenti della rete, spesso ragazzi minorenni, ad una  navigazione sicura, consapevole, responsabile, facendone conoscere i rischi e pericoli ma anche i modi per proteggersi, utilizzando un linguaggio semplice ma esplicito.Sempre riguardo alla sicurezza, l’Istituto dispone di una procedura per l’evacuazione, depositata in ogni singola classe e nelle diverse strutture degli edifici e portata a conoscenza di tutto il personale e degli alunni: con l’assistenza dell’Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione, all’inizio dell’anno scolastico si tiene in ogni classe una lezione dedicata all’illustrazione della procedura di evacuazione e durante l’anno scolastico si effettuerà almeno una prova di evacuazione a sorpresa.

Educazione alimentare

L’alimentazione è un bisogno fondamentale dell’uomo. Il cibo ha sempre esercitato una forte influenza sui comportamenti sociali; la sua condivisione in famiglia e in società rappresenta una modalità di comunicazione, di contatto con il mondo esterno e di scambio con gli altri. L’abitudine ad una corretta alimentazione non è soltanto una condizione necessaria per ottenere un regolare e sano accrescimento corporeo, ma rappresenta anche una forma d’investimento sul futuro stato di salute dell’adulto, in quanto le cattive abitudini alimentari assunte nella prima infanzia potrebbero perpetuarsi per tutta la vita favorendo il sorgere di patologie (obesità, ecc). Compito della scuola è quello di accompagnare i bambini nella conquista di un atteggiamento consapevole, positivo verso il cibo e gli alimenti, che consenta loro di capire,

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scegliere, trovare la propria strada e il proprio benessere a tavola, sviluppare la cultura del cibo anche attraverso la conoscenza del territorio, delle produzioni locali, delle tradizioni.Per l'anno scolastico 2015/2016 l'istituto ha aderito al programma europeo “Frutta nelle scuole”. Questo progetto è iniziato nel 2007 e ha l'obiettivo d'aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini, per abituarli a un'alimentazione sana ed equilibrata.

Educazione stradale

Mai come oggi sentiamo così forte l’importanza di sensibilizzare alle tematiche relative alla sicurezza stradale, con la speranza di poter contribuire alla riduzione delle violazioni e soprattutto di tutelare il bene inestimabile di tante vite umane: l’educazione stradale porta gli alunni a conoscere le più basilari norme di comportamento per “imparare a vivere la strada”, partendo dall’osservazione della realtà per giungere alla consapevolezza che le norme non sono imposizioni astratte, ma necessità concrete. Proprio per questo il nostro istituto svolge delle lezioni gratuite coordinati da personale dell' ACI per contribuire alla riduzione delle violazioni del codice stradale dei futuri guidatori del domani

Educazione allo sport

L’A.S.D. Unione Cestistica Basket Lanuvio ha predisposto per l’anno scolastico 2015-2016 un progetto rivolto agli alunni delle classi della scuola primaria, denominato “Easy Basket Junior Club” da realizzare in orario curriculare ed inoltre anche la società ASD Rugby Lanuvio svolge un progetto per avvicinare i nostri ragazzi a questo sport ed è rivolto agli alunni delle classi della scuola primaria sempre in maniera gratuita..Anche per i prossimi anni è prevista la partecipazione dell’Istituto ai giochi sportivi studenteschi ed al progetto per la promozione del "gioco delle bocce" la cui finalità è quella di coinvolgere ed interessare tutti i bambini, nessuno escluso, nel pieno rispetto dei loro naturali ritmi di crescita e di apprendimento, valorizzando le competenze individuali e privilegiando soprattutto il divertimento e la socializzazione. Inoltre tale progetto nasce dall'esigenza di sviluppo psico/fisico dei giovanissimi nel rispetto delle regole e dello spirito del gioco, migliorando il senso dell’autocontrollo e le capacità motorie di base. Questo è un gioco adatto a tutti che avvicina i bambini alla pratica sportiva promuovendo l’integrazione tra diverse culture e diverse abilità ed è uno sport praticato da sempre in molti paesi del mondo, amato per la naturalezza dei suoi gesti tecnici e per l’immediatezza del coinvolgimento, inoltre si configura come uno strumento formativo tra i più validi e favorisce l’inclusione dei giovanissimi nella nostra società scolastica sempre più complessa e problematica. Si aderirà altresì anche al progetto ministeriale "Sport di

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classe" progetto, promosso e realizzato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e dal Coni, che si offre al mondo della scuola quale risposta concreta e coordinata all’esigenza di diffondere l’educazione fisica fin dalla primaria per favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni. Tale progetto prevede una figura specializzata inserita all’interno della scuola primaria che supporta  gli insegnanti sulle decisioni di carattere motorio e sportivo. Il progetto “Sport di Classe” prevede la necessità di due ore settimanali di Educazione fisica per tutte le classi di scuola primaria coinvolte; obiettivo prioritario è il coinvolgimento di tutte le classi degli Istituti scolastici, con interi corsi che vanno dalla classe prima alla quinta; Poiché il monte ore dell’Educazione fisica nel tempo normale della scuola primaria non prevede due ore da dedicare all’attività in tutte le classi, il Collegio docenti ha deliberato la partecipazione delle sole classi dalla prima alla quinta del tempo pieno dei plessi “Bellavista” e “Rodari”.Il nostro Istituto parteciperà nuovamente al “Palio dei Comuni”, quest'ultima iniziativa promossa dalla Regione Lazio e dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera nell’ambito del Compeed Golden Gala di Roma – uno dei meeting sportivi più spettacolari del mondo – per avvicinare i giovani all’atletica leggera e, in generale, al mondo dello sport.

L’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO A.S. 2015/2016

L’offerta formativa dell’Istituto mira al progressivo innalzamento del livello culturale degli allievi, alla loro crescita e valorizzazione come persone e cittadini capaci di gestire le nuove sfide del XXI secolo. Una solida alleanza tra genitori, alunni e docenti è da privilegiare nella prospettiva della costruzione di una comunità che ci faccia sentire uniti nell’incontro con la diversità e la condivisione di un progetto denso di proposte formative. Un esempio di questa coesione si riscontra nel progetto "Restyling Biblioteca Rodari" dove, grazie alla partecipazione di genitori volenterosi ed attenti a migliorare la scuola che frequentano i loro figli e di docenti impegnati a seguire per l'anno in corso il tema della " festa del libro", si impegnano ad inaugurare la biblioteca scolastica del plesso Rodari ed intendono finanziare con i fondi che sono stati raccolti tramite l'evento "Rainbow school" svolto in collaborazione con il Comune di Lanuvio, l'abbellimento della biblioteca.Insegnare ed apprendere in un ambiente formativo ricco di relazioni empatiche con famiglie e bambini, rappresenta una sfida che deve essere raccolta e vinta.Solo così la crescita, la formazione degli allievi, ed il loro orientamento consapevole per il proseguo della loro vita scolastica avrà la possibilità di svilupparsi su più livelli, coinvolgendo conoscenze disciplinari ed abilità sociali attraverso la dimensione cognitiva, quella affettiva e quella relazionale. Gli obiettivi di apprendimento, multidisciplinari o interdisciplinari, potranno, quindi, tradursi progressivamente in competenze degli allievi attraverso un percorso individualizzato e personalizzato. L’equipe pedagogica, con le sue scelte didattiche,

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opera per favorire lo sviluppo della personalità degli allievi e il processo di apprendimento in vista degli obiettivi formativi e di istruzione propri dell’istituzione scolastica e del sistema nazionale d’istruzione. Nel Piano dell’Offerta Formativa confluiscono le programmazioni specifiche delle classi e vengono condivise le esperienze fondamentali di progettazione collegiale che, pur nel rispetto della diversità, aumentano il livello di coesione di tutti gli operatori della scuola.La possibilità per i docenti di seguire autonomamente le proprie scelte didattiche - nel rispetto della libertà d’insegnamento degli altri docenti, della libertà di apprendimento degli allievi e della libertà di scelta delle famiglie - trova la sua massima espressione nei molteplici percorsi educativi che attingono alle matrici progettuali costitutive del Piano dell’Offerta Formativa. Quest'anno in linea con questi principi il nostro istituto ha aderito alle Olimpiadi della matematica (docente referente De Luca Cristina), per stimolare gli studenti sia della scuola primaria che secondaria alla passione della matematica e per coinvolgerli in una sfida di ragionamenti ed aiutarli a scoprire in loro inclinazioni sconosciute. La necessità di qualificare sempre maggiormente l’offerta formativa della scuola, ha indotto inoltre a introdurre procedure di Certificazione; attualmente per la scuola Secondaria di 1^ grado si possono sostenere esami per l’acquisizione della certificazione Trinity delle competenze di inglese secondo i livelli del framework europeo delle lingue.Progetti, corsi e laboratori, individuati sulla base delle scelte ritenute qualificanti per l’istituto, rappresentano un moltiplicatore di opportunità e un arricchimento/ ampliamento dell’offerta formativa per gli alunni, con la finalità di una più completa maturazione cognitiva, affettiva e sociale.A seconda delle proprie caratteristiche i progetti possono esser proposti e condotti da docenti, da enti o figure esterne qualificate, o ancora in collaborazione tra docenti ed esterni.In base alle modalità di coinvolgimento, i progetti riguarderanno classi, sezioni o aggregazioni trasversali di alunni, fino a comprenderli tutti nei progetti di istituto.In base alle modalità di svolgimento possono svolgersi in orario scolastico o extrascolastico (l’adesione ai progetti in orario extrascolastico è facoltativa: alle famiglie degli alunni è recapitato un modulo di adesione).

I progetti proposti confluiscono nelle aree di progetto individuate in base alle scelte culturali di Istituto:

Area A. Giornalismo, teatro e cinema Area B. Linguaggi Area C. Identità e inclusione Area D. Educazione alla salute e al benessere Area E. Ambienti Area F. Sperimentazione e ricerca educativa

A seguire il quadro sintetico dei progetti proposti per l’anno scolastico 2015-2016, suddivisi per aree di progetto.

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Area A. Giornalismo, teatro e cinema

Area

PlessoClassi Progetto Orario

A.1 Bellavista – InfanziaCalvino – Tutte le sezioni della scuola dell’infanzia

Attori si diventa Scolastico

A.2 Galieti – Tutte le classi della scuola secondaria di I gradoCalvino – sezione C (bambini di cinque anni)

Laboratorio teatrale, artistico e musicale

Extrascolastico / Scolastico

Area B. Linguaggi

Area

PlessoClassi Progetto Orario

B.1 Rodari - V B Hello children! Scolastico

B.2 Galieti – I A, I B e I C Recupero di italiano Extrascolastico

B.3 Rodari e Galieti – Tutte le classi V della scuola primaria e I della scuola secondaria di I grado

A scuola con i giochi popolari Scolastico

B.4 Galieti – Classi terze della scuola secondaria di I grado

Certificazioni del Trinity College di Londra

Extrascolastico

B.5 Galieti – Prime, seconde e terze delle sezioni A. B e C, della scuola secondaria di I grado

Laboratorio di scrittura creativa Extrascolastico

B.6 Rodari – classe III A Amici di penna non troppo lontani

Scolastico

B.7 Bellavista - classe quinta

Gocce di voce: la poesia per raccontare il ciclo della vita

Scolastico

Area C. Identità e inclusione

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Area

PlessoClassi Progetto Orario

C.1 a) Classi IV e V primaria, tutte le classi secondaria di I gradob) Tutte le classi primaria Rodaric) Tutte le classi dell'istitutod) Tutte le classi dell'istituto

a) Consiglio comunale dei bambini e delle bambineb) Giornata dei diritti dei bambini e delle bambinec) Giornata della Memoria (27 gennaio)d) Giornata della Pace (17 febbraio)

Scolastico

C.2 Rodari - V A Viaggiando con i miti. Anche noi come gli eroi

Scolastico

C.3 Rodari e Calvino - tutte le classi. Bellavista - scuola dell'infanzia

Festa del libro Scolastico

Area D. Educazione alla salute e al benessere

Area

PlessoClassi Progetto Orario

D.1 Rodari – Classe II ACalvino - Sezione A

Giochiamo insieme con i segni Scolastico

D.2 Galieti – Classi terze, sezioni A, B e C della scuola secondaria di I grado

Progetto EAS "Educazione all’affettività e sessualità"

Scolastico

D.3 Bellavista - tutte le classi del plesso

Trasportali sicuri, a passo sicuro, due ruote sicure

Scolastico

D.4 Rodari - tutte le classi del tempo pieno

Sapere coop Scolastico

D.5 Galieti - tutte le classi del plesso Rodari - classi II A, III A, IV A e II B

Bocce tutti in gioco Scolastico

Area E. Ambienti

Area

PlessoClassi Progetto Orario

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E.1 Bellavista - classe II, III, IV e V primariaRodari - IV A

Conoscenza storico-religiosa del territorio

Scolastico

Area F. Sperimentazione e ricerca educativa

Area

PlessoClassi Progetto Orario

F.1 Galieti – tutte le classi del plesso

Recupero di matematica Extrascolastico

F.2 Bellavista - classe quinta

Il viaggio di Marco Scolastico

F.3 Bellavista - classe quinta

2° viaggio virtuale nella storia: l'antica Roma, tra templi, gladiatori e matrone.

Scolastico

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CAPITOLO 6

FUNZIONI, INCARICHI, ASPETTI ORGANIZZATIVI CORRELATI ALL’OFFERTA FORMATIVA

Funzioni Strumentali e Commissioni

Per la realizzazione delle finalità istituzionali della scuola in regime di autonomia, la risorsa fondamentale è costituita dal patrimonio professionale dei docenti, da valorizzare per la realizzazione e la gestione del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto e per la realizzazione di progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola. Tali funzioni strumentali sono identificate con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa che, contestualmente, ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari. Le risorse utilizzabili per le funzioni strumentali sono annualmente assegnate dal MIUR a ciascuna istituzione scolastica, e i relativi compensi sono definiti dalla contrattazione d’Istituto.I docenti incaricati di Funzione Strumentale per il corrente anno scolastico – supportati da Commissioni individuate dal Collegio dei Docenti – sono cinque (si fa riferimento all’organigramma riportato in seguito):

Funzione Strumentale Docenti incaricati

Componenti Commissione

Gestione del Piano dell’Offerta Formativa 1 3

Coordinamento degli interventi per gli alunni diversamente abili e in situazione di disagio

1 -

Coordinamento dell’Area Informatica 2 -

Interventi e servizi per studenti: accoglienza, continuità e orientamento

1 -

Le Commissioni, oltre ad organizzare in modo efficace l’offerta formativa, agevolano la partecipazione, la corresponsabilità e la valorizzazione delle risorse umane e professionali presenti nell’intero corpo docente.

FunzioneStrumentale Compiti assegnati

Gestione del P.O.F. produzione del P.O.F. nelle versioni per docenti e famiglie; raccordo del P.O.F. dell’Istituto con l’evoluzione

normativa; presenza in fase di stesura dei progetti;

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preparazione, diffusione e raccolta del modulo per l’elaborazione dei progetti da inserire nel POF;

rapporti con il DSGA per individuazione progetti rientranti nel Fondo di Istituto;

coordinamento della Commissione P.O.F.; riunioni con le altre Funzioni strumentali, con i

Collaboratori e il Dirigente; autovalutazione dell’offerta formativa dell’Istituto.

Coordinamento degli interventi per gli alunni diversamente abili e in situazione di disagio

accoglienza e inserimento degli alunni diversamente abili; rapporti con gli EE.LL. e i servizi del territorio; coordinamento nei casi di disagio socio-culturale; coordinamento e verifica del P.E.I.; coordinamento e promozione della progettualità d’Istituto

in riferimento ai Bisogni Educativi Speciali (BES); rapporti con i docenti curricolari e di sostegno; documentazione pedagogica e produzione di materiali

didattici; partecipazione ai G.L.I. e ai G.L.H.O. riunioni con le altre Funzioni strumentali, collaborazione

con D.S. e Segreteria; iniziative MIUR, USP, USR e normative relative; raccolta delle proposte per acquisto di nuovo materiale;

Coordinamento dell’Area Informatica

aggiornamento e ampliamento del sito web dell’Istituto, sul piano tecnico e dei contenuti;

aggiornamento e ampliamento delle informazioni presenti sul portale “Scuola in chiaro” (sito web del MIUR);

raccolta, informatizzazione e pubblicazione on line dei lavori realizzati nell’ambito scolastico (video e immagini, giornalino d’Istituto, materiali didattici prodotti dai docenti, materiali prodotti dagli studenti);

pubblicazione sul sito web dell’Istituto delle versioni aggiornate del P.O.F. nelle versioni per docenti e famiglie, comprensivo dei progetti periodicamente approvati in sede collegiale;

valutazione e monitoraggio di interventi di tecnici esterni per infrastrutture di rete;

predisposizione di quanto necessario per l’utilizzo del registro on-line;

riunioni con le altre Funzioni strumentali, con i Collaboratori e il Dirigente.

Interventi e servizi per studenti:

coordinare le attività di continuità tra i diversi ordini di scuola;

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accoglienza, continuità, orientamento.

coordinare le attività di accoglienza degli alunni nel passaggio dalla Scuola Primaria alla Scuola secondaria di primo grado;

coordinare le attività della Commissione continuità e orientamento;

coordinare le attività di orientamento alla scelta della scuola secondaria di II grado;

coordinare le attività di sostegno psicologico: tutoraggio psicologico, sportello di ascolto, attività di consultorio, corsi per insegnanti e/o genitori;

interventi nelle situazioni di disagio giovanile e contro la dispersione scolastica;

riunioni con le altre Funzioni strumentali, con i collaboratori e il Dirigente;

organizzazione dell’open day per le classi quinte delle scuole primarie del territorio;

coordinamento delle procedure per la formazione delle classi prime dell’Istituto.

Incarichi nominali

Gli incarichi nominali costituiscono uno strumento per: riconoscere e valorizzare competenze e disponibilità di quanti a vario titolo

operano nell’Istituto (docenti, personale ATA, specialisti esterni); perseguire gli obiettivi prioritari che l’Istituto si è dato; gestire l’offerta formativa secondo criteri di efficienza ed efficacia.

Collaboratori del Dirigente n. 4

Coordinatori di Plesso n. 4

GLH di Istituto n. 3

Tutor n. 8

Comitato di valutazione n. -

Referente Invalsi n. 1

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.) n. 1

Preposti n. 4

Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (A.S.P.P.) n. 4

Addetti alle emergenze Antincendio n. 4

Addetti alle emergenze Primo Soccorso n. 4

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Incarichi elettivi

Gli incarichi elettivi costituiscono, al tempo stesso, espressione diretta e strumento per la gestione democratica dell’Istituto.

Presidente del Consiglio di Istituto n. 1

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza n. 1

Rappresentanza Sindacale Unitaria (R.S.U.) n. 3

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Organigramma a.s. 2015-2016

Dirigente Scolastico: dott.ssa Di Mambro Velia

Direttore dei Serv. Gen. Amm.vi: sig.ra Circi Antonietta

Docenti con funzioni vicarie: prof.ssa D'Onofri Maria; ins. Trombetta Giulia; ins. Viti Claudia; ins. Cesaroni Claudia.

Coordinatori di Plesso: prof.ssa D'Onofri Maria (plesso 'A. Galieti') ins. Trombetta Giulia (plesso 'G. Rodari') ins. Viti Claudia (plesso di Bellavista) ins. Cesaroni Claudia (plesso 'I. Calvino')

Funzioni strumentali: Area Gestione del P.O.F.: ins. d’Agostino

Mariacristina Area Continuità e Orientamento: prof.ssa

Yamaguchi E. Area Sostegno: prof.ssa Di Martino Michelina Area informatica: ins. Capitani Edi e ins.

Antonelli Andrea.

Commissione P.O.F.:(Coordinatrice ins. d’Agostino Mariacristina) prof.ssa Craparo Rita (Plesso ‘ A. Galieti); ins. Mulè Caterina (Plesso Bellavista); ins. Coppeta Enzina (Plesso ‘I. Calvino’).

Commissione Continuità e Orientamento: prof.ssa Yamaguchi)

Commissione Web:Coordinatori ins. Capitani Edi e Ins. Antonelli Andrea

G.L.H. di Istituto: prof.ssa Di Martino Michelina; ins. Coppeta Enzina; ins. Orlacchio Lorena.

Tutor: ins. Orlacchio Lucia per l’ins. Fici Ignazia; ins. Buonocore Marina per le ins. Bovenzi

Carmelina, Scaldarella Laura e Corvino Claudia;

prof.ssa Palmieri Caterina per la prof.ssa Maresca Ilaria

prof.ssa Craparo Rita per la prof.ssa Cardone Angela;

prof.ssa Severoni Anna Rita per la prof.ssa Fiore Maria

ins. Maisto per l'ins. Capaldo; ins Cavola Patrizia per l'ins. Vittori; ins. Viti Claudia per l'ins. Incitti Laura

Comitato di Valutazione: Rizzo Antonia Maglione Angela Di Pietro Angelo

Referente INVALSI: prof.ssa Maglione Angela

Responsabili Sicurezza (D. Lgs. 81/2008): R.S.P.P.: Euservice s.r.l. R.L.S.: prof. Zaccagnini Antonello

A.S.P.P.: prof.ssa Craparo Rita (plesso 'A. Galieti') ins. Frezza Alfonso (plesso 'G. Rodari') ins. Cavola Patrizia (plesso di Bellavista) ins. Rizzo Antonia (plesso 'I. Calvino')

Preposti di Plesso: prof.ssa D'Onofri Maria (plesso 'A. Galieti') ins. Trombetta Giulia (plesso 'G. Rodari') ins. Viti Claudia (plesso di Bellavista) ins. Cesaroni Claudia (plesso 'I. Calvino')

Addetti alle emergenze Antincendio: prof. De Santis Massimiliano (plesso 'A.

Galieti') ins. Coppolaro Gina (plesso 'G. Rodari') ins. Furzi Angela (plesso di Bellavista) a.t.a. Balbi Rosa (plesso 'I. Calvino')

Addetti alle emergenze Primo Soccorso: prof.ssa Di Martino Michelina (plesso 'A.

Galieti') ins. Antonelli Andrea (plesso 'G. Rodari') a.t.a. Buscalferri Anna Maria (plesso di

Bellavista) ins. Rizzo Antonia (plesso 'I. Calvino')

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Mensa

Il servizio mensa è gestito dalla ditta affidataria, Bioristoro Italia S.r.l., incaricata dal Comune di Lanuvio.Il servizio è riservato e obbligatorio per le classi a tempo pieno; l’onere economico è a carico delle famiglie, con una integrazione da parte del Comune di Lanuvio.Il cibo arriva nei plessi e viene sporzionato alle ore 12,00 per le scuole dell’infanzia e per la scuola primaria di Bellavista, alle ore 12,30 per la scuola primaria “G. Rodari” (tempo pieno).

Per monitorare il servizio erogato, il Consiglio di Istituto designa una Commissione mensa scolastica, composta da genitori disponibili che effettuano visite nei refettori e nelle cucine compilando apposite check-list, le quali vengono inoltrate dal Dirigente Scolastico al Comune in caso di rilievi, per gli opportuni provvedimenti.Le funzioni della Commissione mensa sono disciplinate dal Regolamento della Commissione mensa scolastica (cfr. allegato n. 5 al P.O.F.).

Trasporti

Nell’ambito del Comune di Lanuvio il servizio trasporti è gestito direttamente dall’Amministrazione; il servizio è a richiesta, l’onere economico a carico delle famiglie, con una integrazione da parte del Comune.Per gli alunni che usufruiscono del servizio trasporti l’uscita è prevista nei seguenti orari:

Plesso Orario scolastico

Orario di prelevamento all’uscita (alunni che

usufruiscono del servizio trasporti)

Scuola dell’infanzia “Bellavista” Tempo pieno 16,05

Scuola dell’infanzia“I. Calvino”

Tempo ridotto 13,00Tempo pieno 15,50

Scuola Primaria “Bellavista” Tempo pieno 16,05

Scuola Primaria “G. Rodari”Tempo normale 13,14

Tempo pieno 15,50

Scuola Secondaria“A. Galieti” - 14,00

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Strutture scolastiche a disposizione del territorio

Anche per il corrente anno scolastico l’Istituto mette a disposizione del territorio strutture e spazi per attività extrascolastiche, rivolte ad adulti e ragazzi: la valorizzazione del tempo extrascolastico può, infatti, rappresentare un’opportunità positiva anche per la prevenzione e la riduzione dell’area del disagio e dello svantaggio socio-culturale.In questa direzione l’Istituto si attiverà, in primo luogo, con l’Amministrazione locale per coordinare le proposte provenienti dal mondo esterno alla scuola.La palestra del campus viene utilizzata in orario extrascolastico dalle seguenti Associazioni sportive e ricreative:ju jitsuginnastica ritmicagruppo majorettes

Nel periodo estivo i locali scolastici sono utilizzati per un centro estivo rivolto agli alunni, gestito da un’associazione sportiva selezionata dal Comune di Lanuvio.

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CARTA DEI SERVIZILa Carta dei servizi della scuola ha come fonte d’ispirazione fondamentale gli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Art. n. 1Principi fondamentali

Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche.La Scuola, attraverso tutti i suoi operatori, favorisce un clima di serena e fattiva collaborazione; di contro, chiede il rispetto delle persone e delle cose e l’osservanza delle norme di comportamento stabilite dal Regolamento d’Istituto e, se presente, in quello di classe, rifiutando ogni forma di violenza verbale, fisica e morale.

Art. n. 2Regolarità del servizio erogato

L’Istituto Comprensivo Statale Ettore Majorana, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, assicura la regolarità del servizio con l’attuazione dell’orario completo delle lezioni fin dalla prima settimana e con quello “definitivo” dalla metà di ottobre, a meno che non intervengano fattori esterni, come tardive nomine di docenti da parte delle competenti autorità. I genitori saranno comunque informati tempestivamente sull’eventuale irregolarità del servizio.L’Istituto effettuerà un rigoroso controllo delle assenze degli alunni, che dovranno giustificare il giorno del rientro in classe. Se l’assenza non verrà giustificata entro due giorni, i genitori saranno avvisati telefonicamente della mancata giustificazione. In caso di assenza prolungata, se la scuola non è a conoscenza del motivo dell’assenza, la famiglia verrà contattata telefonicamente.

Art. n. 3Accoglienza e partecipazione

L’Istituto si impegna a favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni, con particolare riferimento alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.L’accoglienza viene effettuata attraverso: contatti ed incontri tra gli operatori della scuola; in questi incontro vengono

acquisite informazioni sugli alunni che verranno a far parte dell’Istituto, utili per la formazione delle classi e per avere un quadro iniziale dei bisogni e delle attitudini dei ragazzi;

incontri, prima delle iscrizioni, tra i genitori degli alunni delle classi iniziali e il Dirigente; i genitori saranno così informati sulle caratteristiche strutturali,

I

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didattiche, organizzative e programmatiche delle diverse offerte della Scuola, sugli obiettivi didattici ed educativi, sulle attività curricolari e sulle eventuali iniziative extracurricolari proposte dalla Scuola, sui criteri di formazione delle classi stabiliti ogni anno dal Consiglio di Istituto;

entro il mese di dicembre, incontro pomeridiano docenti - genitori per favorire la conoscenza degli stessi genitori tra di loro e quella con gli insegnanti per analizzare insieme la situazione della classe, presentare la programmazione educativo - didattica, illustrare i criteri di verifica e di valutazione, dare informazione sulla situazione di partenza dei singoli alunni, progettare interventi e strategie comuni.

Art. n. 4Dialogo scuola-famiglia

In questo Istituto il personale, i genitori e gli alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della Carta dei Servizi attraverso una gestione partecipata, nel rispetto degli organi preposti e delle procedure vigenti.

La scuola al fine di promuovere la partecipazione, favorisce il dialogo scuola-famiglia con:

Scuola dell’infanzia consigli di intersezione tecnica tra docenti e genitori nei mesi di novembre,

gennaio, marzo e maggio; incontri collegiali con i genitori nei mesi di febbraio e giugno.

Scuola Primaria consigli di Interclasse, ai quali partecipano i rappresentanti eletti dai genitori;

all’inizio di ogni anno scolastico vengono rese note le date dei Consigli per facilitare la partecipazione di tutti;

incontri collegiali scuola-famiglia; la Scuola Primaria svolge il proprio servizio dal lunedì al venerdì, in orario

antimeridiano (una volta “classi a modulo”); in orario antimeridiano e pomeridiano (una volta “classi a Tempo pieno”). La definizione precisa degli orari è contenuta nel Piano dell’offerta Formativa.

Scuola Secondaria di I grado: comunicazione e informazione sull’apposito libretto che ogni alunno acquisterà

per: comunicazioni delle valutazioni delle verifiche scritte (che i genitori controfirmeranno), per giustificare le assenze, per i permessi per le entrate posticipate e le uscite anticipate ed informazioni varie.

II

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colloqui individuali con i docenti della classe, che inseriscono nell’orario settimanale un’ora destinata al ricevimento dei genitori (nel limite del possibile, i colloqui verranno concentrati in un solo giorno in modo da favorire la partecipazione dei genitori col massimo risparmio di tempo);

almeno due incontri pomeridiani di tutto team di classe con i genitori, oltre agli incontri per la consegna delle schede di valutazione quadrimestrali;

puntuali informazioni sulle attività e sulle iniziative della scuola; proposte ai consigli di classe tramite i rappresentanti dei genitori, che la scuola si

impegna a far partecipare fin dalle prime riunioni.

Per tutti l’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono favoriti con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale e organico.La scuola favorisce le attività extrascolastiche e istituisce, su richiesta e con eventuale contributo degli utenti, corsi pomeridiani quali ad esempio: cineforum, attività artistico-pratiche (drammatizzazione, musica, canto, pittura, scultura, mosaico).La programmazione assicura il rispetto della libertà di insegnamento dei docenti che, nell’ambito delle indicazioni programmatiche ministeriali e delle coordinate fissate nel Piano dell’offerta formativa, decidono autonomamente contenuti, mezzi e metodi in rapporto alle situazioni reali delle classi e degli alunni; promuove, altresì, la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo della sua personalità. Si fa inoltre promotrice di iniziative, interagendo con le offerte derivanti da Enti e Associazioni presenti nel territorio.L’Istituto favorisce l’aggiornamento del personale la collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di interventi definite dall’amministrazione.

Art. n. 5Situazione edilizia

L’Istituto Comprensivo Ettore Majorana è composto da quattro plessi: due plessi di scuola dell’infanzia (uno situato a Campoleone e l’altro in località

Bellavista); due plessi di Scuola Primaria; un plesso di Scuola Secondaria di I grado; in questo plesso sono situati gli uffici di

dirigenza e Segreteria.

Le palestre vengono usate dagli alunni secondo le modalità previste nel Piano dell’offerta formativa e nella programmazioni didattiche e organizzative dei singoli plessi; sono concesse in uso anche a gruppi sportivi, previa deliberazione favorevole del C.d.I.

III

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La scuola si impegna a mantenere gli spazi speciali esistenti e ad individuare ed attrezzare convenientemente apposite aule per attività tecnico-scientifiche, per l’educazione artistica e per le attività di sostegno.La scuola si impegna inoltre a sollecitare risorse per la creazione, in tempi ragionevoli, di un laboratorio linguistico e di aule attrezzate per l’insegnamento dell’informatica.Il Piano dell’offerta formativa, ed eventuali allegati, conterranno l’indicazione dei locali e delle attrezzature ivi disponibili. Il Piano dell’offerta formativa, è consegnato all’atto dell’iscrizione nella versione “per famiglie”; la versione “per docenti” del documento è comunque disponibile in Segreteria e riproducibile al costo di € 0,10 a fotocopia nelle modalità che saranno stabilite dall’Ufficio di segreteria.L’Istituto dispone di una procedura per l’evacuazione, depositata in ogni singola classe e nelle diverse strutture degli edifici, e portata a conoscenza di tutto il personale e degli utenti. All’inizio di ogni anno scolastico deve tenersi in ogni classe una lezione dedicata interamente all’illustrazione della procedura di evacuazione e durante l’anno scolastico dovrà effettuarsi almeno una prova di evacuazione a sorpresa.

Art. n. 6L’Area Didattica

L’Istituto, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione delle famiglie e delle istituzioni, si impegna a promuovere e soddisfare le esigenze culturali e formative degli alunni. La Scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi di istruzione.Nella scelta dei libri e delle strumentazioni didattiche l’Istituto assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa con particolare riguardo agli obiettivi formativi e tiene presenti le esigenze dell’utenza.Nella prassi educativa gli insegnanti si impegnano a trovare soluzioni idonee a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare nella stessa giornata il sovraccarico di materiali didattici da trasportare.Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa i docenti avranno cura di: distribuire equamente i compiti nell’arco della settimana, sulla base dell’orario

delle lezioni; diminuire il carico di compiti assegnati per i giorni successivi ai rientri

pomeridiani.L’Istituto per mezzo dei suoi organi preposti e nel rispetto della libertà d’insegnamento, favorisce il coordinamento e l’informazione dell’utenza sulla programmazione educativa e didattica.La programmazione educativa e didattica delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad esso gli interventi operativi. La programmazione

IV

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educativa e didattica é sottoposta a momenti di verifica al fine di adeguare l’azione formativa alle esigenze che emergono in itinere. Le stesse programmazioni saranno comunicate oralmente ai vari rappresentanti dei genitori negli incontri dei Consigli di classe ed interclasse.Una copia di ogni programmazione verrà depositata nella Segreteria della Scuola e potrà essere chiesta alla stessa, previa domanda scritta; la duplicazione del documento avviene al costo di € 0,50 a pagina.Sarà cura del docente comunicare, nelle forme e nei modi che riterrà più efficaci, all’allievo e ai suoi genitori gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo, il percorso per raggiungerlo e le fasi salienti del suo processo formativo. Il genitore potrà esprimere suggerimenti e proposte e dovrà collaborare al conseguimento degli obiettivi prefissati attraverso i suoi rappresentanti negli Organi Collegiali.

Art. n. 7L’Area amministrativa

Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di cinque giorni lavorativi per quelli semplici e di sette giorni per quelli con votazioni e/o giudizi o di servizio comportanti ricerche in archivio.Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma per l’iscrizione alla scuola superiore, sono consegnati “a vista” a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali.I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dal Capo di Istituto o dai docenti incaricati entro una settimana dal termine delle operazioni generali di scrutinio.Gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico, di mattina e di pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio. Gli orari di apertura al pubblico sono pubblicati annualmente sul Piano dell’Offerta formativa e affissi all’Albo delle comunicazioni dell’Istituto.L’ufficio di presidenza riceve il pubblico con orari che saranno resi noti all’inizio di ogni anno scolastico.L’Istituto assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, chi risponde indica nell’ordine il suo nome e la qualifica.Presso la sede centrale dell’Istituto sono presenti spazi ben visibili adibiti all’informazio-ne; in particolare sono predisposti:

tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti (docenti; orario; funzioni e dislocazione del personale A.T.A.);

organigramma degli uffici (Presidenza e Segreteria); organigramma degli organi collegiali; organico del personale docente e ATA;

V

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albi d’Istituto (bacheca sindacale, bacheca degli studenti, bacheca dei genitori).

All’ingresso e presso gli Uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. Gli operatori scolastici indossano il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l’intero orario di lavoro.Il Regolamento di Istituto, approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13/02/97, viene pubblicizzato mediante affissione all’Albo dell’Istituto e mediante comunicazione ai genitori dell’avvenuta adozione; può essere consultato da chiunque e riproducibile al costo di € 0,50 per fotocopia.Il Titolo III del Regolamento di Istituto, contenente norme sul funzionamento interno della scuola (art. 36 commi 1-28) deve essere consegnato ai genitori di ogni alunno neo-iscritto e deve essere allegato al Diario di Classe, oltre ad essere adeguatamente pubblicizzato e commentato all’inizio di ogni anno scolastico.

Art. n. 8Reclami e valutazione del servizio

I reclami devono essere espressi in forma scritta.I reclami anonimi non sono presi in considerazione.Il Capo di Istituto é tenuto, in tempi rapidissimi, ad informare dell’eventuale reclamo il destinatario o i destinatari, che potranno addurre controdeduzioni.L’efficienza del servizio scolastico sarà valutata attraverso la verifica degli impegni assunti con la presente Carta dei Servizi e con il Piano

dell’offerta formativa; il monitoraggio delle opinioni dei genitori e dagli alunni, che avverrà per mezzo di

iniziative da definire (questionari mirati, focus group, incontri…).

VI

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

PREMESSA

Le norme che regolano la vita interna dell’Istituto si ispirano ai principi della Costituzione italiana, del D.L.vo. 297/94 in relazione agli organi collegiali, allo stato giuridico degli operatori scolastici, alla carta dei servizi della scuola, al Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) e al D.P.R. 24/06/1998 (statuto delle studentesse e degli studenti) come modificato dal D.P.R. 18/12/2007, alla legge n. 59/97 e successive disposizioni in materia di autonomia scolastica. Recepisce altresì le “Linee di indirizzo sulla Cittadinanza Democratica e legalità “(Circ. MPI prot.n.5843/A3 del 16/10/2006, le “Linee di indirizzo sull’utilizzo dei telefoni cellulari e dispositivi elettronici, sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti (prot.n.30 del 15/03/2007), le “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo” (prot.n.1 del 05/02/2007). Questo significa che, nel pieno rispetto delle specifiche competenze, la vita dell’Istituto è regolata in senso democratico, garantendo agli alunni il diritto ad una formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. Il Patto di corresponsabilità educativa, allegato al presente Regolamento, sancisce, a livello della scuola Secondaria di primo grado (ma tale Patto è già inserito nel P.O.F. a livello dei Scuola dell’infanzia e Scuola Primaria) diritti e doveri dei docenti, dei genitori, degli alunni, individuando anche le sfere delle diverse responsabilità.

TITOLO I

Disposizioni generali

Parte prima. Gli Organi Collegiali: costituzione e modalità di funzionamento

Art. 1

La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con congruo preavviso - di massima non inferiore a cinque giorni - rispetto alla data delle riunioni.La convocazione deve essere effettuata tramite e-mail; l’affissione all’albo dell’avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell’organo collegiale. L’avviso di convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo collegiale.

Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario, che, in attesa di specifica indicazione legislativa o regolamentare, viene scritto al computer e incollato su apposito registro a pagine numerate, debitamente timbrato.

VII

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Art. 2

Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.In questo modo è possibile avvisare, con comunicazione scritta da affiggere alla bacheca dei genitori, le famiglie e i rappresentanti dei genitori negli organi collegiali del calendario di massima delle riunioni in programma, onde permettere loro, se lo desiderano, un confronto preventivo rispetto alla seduta fissata.

Art. 3

Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie.

Art. 4

Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo nelle date stabi-lite dalle disposizioni ministeriali. Il C.d.I. è impegnato a farle svolgere quanto prima possibile, per garantire ai genitori la presenza dei loro rappresentanti nei Consigli di Classe, di Interclasse e Intersezione fin dalle riunioni del mese di ottobre.

Art. 5

Il consiglio di classe, di interclasse e di intersezione è convocato dal Dirigente Sco-lastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il Presidente. Il consiglio si riunisce bimestral-mente per la scuola elementare e dell’infanzia e nei mesi di ottobre, novembre, gennaio-febbraio, marzo, maggio per la scuola media.

Art.6

Le riunioni del consiglio di classe, di interclasse e di intersezione devono essere programmate secondo i criteri stabiliti dell’art. 2 e coordinate con quelle di altri organi collegiali secondo i criteri dell’art. 3.

Art.7

Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art.7 del D.L.vo n° 297 del 16 aprile 1994.

Art. 8

La programmazione e il coordinamento dell’attività del collegio dei docenti avviene secondo le disposizioni dei precedenti artt. 2 e 3.

VIII

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Art. 9

La prima convocazione del Consiglio di Istituto, è disposta dal Dirigente Scolastico ai sensi dell’art. 48 dell’O. M. 215 del 15/07/1991.

Art. 10

Nella prima seduta, il consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge tra i rappresentanti dei genitori membri del consiglio stesso, il proprio Presidente ed eventualmente un Vice Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i membri eletti come rappresentanti dei genitori del consiglio di Istituto.È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio.Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica.Nel caso di parità di voti dovrà ripetersi la votazione tra i candidati a parità di voti, fino al raggiungimento della maggioranza dei voti in favore di uno dei due.

Art. 1 1

Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso. Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del consiglio su richiesta della maggioranza dei componenti del consiglio stesso. Ogni componente del Consiglio decade dopo la terza assenza consecutiva non giustificata.A questo proposito si rileva l’opportunità che ogni componente faccia pervenire preventivamente, anche preannunciandola per telefono, comunicazione al Presidente del Consiglio della mancata presenza alla seduta.

Art. 12

La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, indicata nell’art.27 comma 3 D. L.vo n° 297 del 16 aprile 1994, deve avvenire mediante affissione all’albo della scuola del testo delle deliberazioni adottate dal consiglio stesso.L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di dieci giorni dalla relativa seduta del consiglio. La copia della deliberazione da affiggere all’albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal Segretario del consiglio; il Dirigente Scolastico predispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di dieci giorni.I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di Segreteria e, per lo stesso periodo, sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta.Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salva esplicita richiesta dell’interessato.Può assistere alle riunioni del Consiglio chiunque (docenti, personale non docente, genitori, studenti) abbia titolo ad assistervi, in qualità di osservatore, senza

IX

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possibilità di intervento: solo il Presidente può permettere a chi assiste di intervenire. Alle sedute possono intervenire, a titolo consultivo, degli esperti, di volta in volta chiamati dal Presidente o dal Dirigente Scolastico, e in relazione a specifici argomenti da trattare.Quando il comportamento del pubblico, che non ha diritto di parola, non consenta lo svolgimento dei lavori o la libertà di discussione e di deliberazione, il Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. Ciò può avvenire anche su richiesta di uno o più consiglieri, ma non può sottostare a delibera collegiale del Consiglio.

Art. 13

Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico:a) in periodi programmati ai sensi del precedente art.2, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell’art. 11 del D. L.vo n° 297 del 16 aprile 1994;

b) ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Art. 14

L’assemblea A.T.A., organo collegiale che formula proposte in merito all’utilizzazio-ne ed all’articolazione del proprio orario di servizio, è convocata dal Dirigente o dal Direttore dei servizi generali e amministrativi, all’inizio dell’anno scolastico ed ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità, oppure per richiesta scritta di almeno un terzo del personale.

Art. 15

Il comitato dei genitori, organo collegiale con funzione promozionale della partecipazione delle famiglie alla vita della scuola, è formato dai rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe, interclasse e intersezione.Esso si può riunire per sezioni (infanzia, ciclo di base) o in forma generale, quando lo richiedano almeno cinque rappresentanti dei genitori, e obbligatoriamente se la richiesta è firmata da almeno un terzo degli eletti.

Art. 16

Il Consiglio di Garanzia, organo collegiale che decide in merito a conflitti riguardanti l’applicazione del regolamento d’Istituto e del regolamento di disciplina, è costituito da cinque membri rappresentanti tutte le componenti della vita dell’Istituto ed agisce secondo il proprio Regolamento.Ad esso si rivolgono i ricorsi dei genitori avverso le sanzioni disciplinari irrogate dal dirigente scolastico e dai consigli di classe.

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Art. 17

Le deliberazioni degli Organi Collegiali vengono adottate a maggioranza dei voti validamente espressi. Non si computano, ai fini della determinazione della maggioranza, gli astenuti nelle votazioni palesi e le schede bianche e nulle in quelle a scrutinio segreto.

Parte seconda: Accesso agli atti

Art. 18

Tutta la documentazione, oggetto dei lavori degli OO.CC., può essere esibita a chiunque ne faccia richiesta, avendone interesse in base alla Legge 241/90, e della stessa possono essere rilasciate fotocopie a pagamento, previa richiesta scritta.

Art. 19

Non sono soggetti a pubblicazione, né possono essere fotocopiati, atti e deliberazioni concernenti singole persone, salvo i casi previsti dalla legge.

TITOLO II

Parte prima: Utilizzazione dei locali scolastici e delle attrezzature

Art. 20

I criteri generali relativi all’utilizzazione degli edifici e delle attrezzature scolastiche fuori dall’orario del servizio scolastico sono quelli stabiliti da Consiglio Scolastico Provinciale.

Art.21

I docenti possono utilizzare, senza limitazione, gli spazi della scuola, interni ed esterni, garantendo la cura e la custodia del materiale didattico, degli arredi e degli ambienti stessi.

Art.22

Occorre rispettare i turni di prenotazione per l’uso delle palestre, delle aule multi-mediali e dei laboratori.

Art. 23

Agli alunni è concesso l’accesso e l’uso degli spazi solo in presenza dell’insegnante; in nessun caso potranno manovrare da soli le apparecchiature. In

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caso di guasti l’insegnante è tenuto a darne immediato avviso alla segreteria ed al docente responsabile delle attrezzature. Per nessun motivo il materiale didattico potrà essere prelevato o riconsegnato dagli alunni.

Per l’utilizzo del diaproiettore i docenti potranno chiedere al personale ausiliario di sistemare direttamente in classe proiettore e schermo.

Art. 24

La Scuola opera in costante interazione con l’ambiente; ne deriva che le sue strutture, tranne gli Uffici, ed al di fuori dell’orario del servizio scolastico, sono a disposizione della comunità locale (Comitato genitori, Ente locale, Associa-zioni culturali, Sportive, OO.SS.).Art. 25 L’uso dei locali e delle attrezzature avviene a domanda e con delibera del Consiglio d’Istituto.

Parte seconda: Attività para-inter-extrascolastiche

Art. 26

L’Istituto considera di alto valore sia per gli aspetti di socializzazione, sia per la condivisione degli obiettivi didattici e culturali, sia per lo sviluppo della personalità e dello spirito critico degli alunni l’effettuazione di visite guidate, di viaggi di istruzione e di scambi culturali.

Art. 27

Per l’effettuazione delle visite guidate e dei campi-scuola è necessaria l’adesione di almeno la metà più uno degli alunni di ciascuna classe o del gruppo di classi in caso di progetto a classi aperte. La partecipazione alla visita non è preclusa ad alcun alunno, in regola con l’assicurazione R.C., per nessuna ragione se non per espresso provvedimento disciplinare. Gli alunni che, per espressa volontà dei genitori o dei tutori, non partecipano alla visita, potranno presentarsi ugualmente a scuola per presenziare alle lezioni possibilmente sotto la guida di un insegnante incaricato dal responsabile di plesso, o, in mancanza, in una classe parallela, fatta eccezione nel caso in cui tutte le classi del tempo normale o del tempo pieno o tutte le classi parallele effettuino contemporaneamente la visita. In tale caso gli insegnanti di classe sono tenuti ad avvisare la famiglia dei ragazzi non partecipanti, almeno tre giorni prima di quello fissato per la visita, che in quel giorno non si terranno lezioni.

Art. 28

Il piano relativo alle visite guidate, ai viaggi di istruzione e di integrazione culturale

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ed alle brevi uscite (C.M.291/92) deve essere redatto ed allegato alla programma-zione di classe, evidenziando le motivazioni didattiche, il programma (date, tempi, mete, mezzi di trasporto, spesa, classi coinvolte, accompagnatori). I progetti ver-ranno sottoposti all’approvazione degli OOCC.

Art. 29

Nell’individuazione delle mete delle visite guidate e dei viaggi di istruzione verranno privilegiati:Per la scuola dell’infanzia:

a) comuni limitrofi fino a Roma e della provincia di Latina fino ad Aprilia

b) visite ad ambienti naturali e inerenti ai progettiPer le prime due classi della scuola primaria:

a) Lazio

b) visite ad ambienti naturalistici Per le altri classi della scuola primaria :

a) Lazio e regioni limitrofe

b) Itinerari storici, artistici e naturalistici, campi-scuola

Per le classi della scuola secondaria di primo grado:

a) Italia e paesi comunitarib) viaggi e visite in ambienti naturali ed itinerari artistico-culturali

c) campi-scuola, scambi culturali in Italia e all’estero.

Art. 30

Le visite guidate ed i viaggi di istruzione si concentreranno in determinati periodi dell’anno da definire in sede di programmazione annuale d’Istituto. Verrà garantita minimo un’uscita per classe. Nel primo incontro annuale si presenterà ai genitori il piano delle uscite con i relativi preventivi di spesa orientativi. È fondamentale che l’entità della spesa sia contenuta poiché, qualora la scuola non fosse fornita di fondi sufficienti, sarà possibile richiedere che le famiglie sostengano l’intera quota di partecipazione previa disponibilità delle stesse e solo se non si verifichino situazioni discriminatorie Il consiglio di classe programmerà nel corso dell’anno una sola gita impegnativa dal punto di vista dei costi, facilitando, inoltre, le famiglie con la rateizzazione.

Art. 31

Per ogni visita di istruzione, fra i docenti, viene individuato, a cura del Dirigente Scolastico, un capo-comitiva, con l’incarico di sovraintendere al regolare

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svolgimento del programma approvato.In caso di partecipazione alla visita di un collaboratore del Dirigente o di un responsabile di plesso, il medesimo rivestirà l’incarico di capo-comitiva.In particolare il docente predetto è considerato responsabile in merito a quanto segue:

- che ogni classe sia accompagnata dal rispettivo insegnante (o, in assenza, da un rappresentante dei genitori o dal personale ATA);

- che ogni insegnante sia provvisto dell’ elenco nominativo dei propri alunni con numero telefonico di appoggio per ogni evenienza;

- che ogni alunno risulti essere stato autorizzato, nei modi e nelle forme stabilite, a partecipare alla visita

- che siano stati approntati i medicinali e il materiale sanitario occorrente per il pronto soccorso;

- che non si faccia uso di mezzi di locomozione non espressamente previsti né vi siano variazioni di percorso da quello previsto dalla programmazione della visita deliberata dal Consiglio, tranne casi di forza maggiore;

- che non si accompagnino gli alunni dove è presumibile o visibile un forte assembramento di persone;

- che al ritorno sia stesa una breve relazione consuntiva.

Art. 32

Sono sottoposte alla sola approvazione del Consiglio di Classe, Interclasse ed In-tersezione, nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto, le visite di istruzione effettuate in orario scolastico all’interno del Comune in cui hanno sede gli edifici scolastici e dei Comuni limitrofi fino a Roma e ad Aprilia, per le quali deve essere data comunicazione al Dirigente Scolastico, almeno dieci giorni prima, tramite richiesta scritta corredata dalle autorizzazioni dei genitori. Ogni uscita della classe dalla Scuola, fatti salvi gli spostamenti in orario scolastico, dovrà essere autorizzata dal Dirigente Scolastico.

Art. 33

Si ritiene opportuno che, quando possibile, la Scuola sia rappresentata nei vari concorsi indetti in sede locale e nazionale. Nel quadro delle offerte dovranno essere vagliate sia la rilevanza sul piano didattico - educativo sia l’incidenza economica.

Art. 34

Si ritiene che nella predisposizione di feste e spettacoli debba essere potenziato al massimo il livello delle collaborazioni esterne (genitori, Ente locale, Associazioni sportive, culturali ed economiche) per rafforzare il ruolo e la presenza della scuola come realtà culturalmente viva nell’ambito del territorio. In tal senso vengono privilegiati gli interventi di esperti all’interno della scuola, senza bisogno di esplicita approvazione del Consiglio di Istituto, se inseriti nel P.T.O.F., e con corsia preferenziale nella discussione se presentati dopo l’adozione del P.T.O.F.

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TITOLO III

Regolamento sul funzionamento interno della scuola

Art. 35

Gli alunni devono accedere ai locali della scuola alle ore 8.00 e vengono accolti nell’aula dal docente di servizio. In caso di ritardo abituale, l’insegnante lo comunicherà alla famiglia dell’allievo interessato, per iscritto, e convocherà i genitori per cercare di porvi termine. Sarà invece tollerato il ritardo degli alunni trasportati con lo scuolabus.

Scuola dell’infanzia

1. L’orario di entrata è consentito dalle ore 8.00 alle ore 9.002. L’orario di uscita del Tempo Normale è consentito dalle ore 15.30 alle ore

16.00 e del Tempo Ridotto dalle ore 12.30 alle ore 13.00.3. I bambini sono prelevati soltanto da un genitore o da persona delegata.4. Ogni ritardo o cambiamento di orario deve essere giustificato con apposita

modulistica rilasciata ed autorizzata dal Dirigente Scolastico.5. I bambini devono indossare tutti i giorni il grembiulino ed indumenti pratici

per facilitare la loro autonomia.6. I bambini devono essere in grado di usare i servizi igienici da soli.7. Il personale scolastico non è autorizzato a cambiare i bambini pertanto in

caso di necessità saranno chiamati i genitori.8. Non è consentito portare giochi da casa. 9. I genitori quotidianamente devono controllare che non vengano portati a

scuola oggetti che possano risultare pericolosi.10. Dopo sei giorni di assenza è necessario il certificato medico.11. I genitori devono evitare di far frequentare i bambini affetti da patologie (es.

influenza, malattie esantematiche ecc.) non perfettamente guariti a tutela della salute degli stessi e della collettività.

12. I genitori non possono entrare a scuola per parlare con i docenti durante l’orario di lezione a meno che non siano espressamente invitati dai docenti o previo appuntamento.

13. Ai genitori non è consentito stazionare negli spazi interni della scuola.14. Non è consentito l’ingresso a persone estranee alla scuola (autorizzazione

del Dirigente Scolastico)15. Non è consentito fare utilizzare ai bambini i giochi del giardino dopo l’uscita

da scuola per motivi di sicurezza.16. Nelle sezioni a Tempo Normale sono serviti a ricreazione frutta, yogurt e

simili dalla ditta appaltatrice del servizio di refezione scolastica per cui non è necessario mettere merende o bottigliette d’acqua nello zaino.

17. Per la sezione a Tempo Ridotto è consigliata una merenda sana nell’ottica dell’educazione ad un corretto comportamento alimentare.

18. Non si festeggiano compleanni per le norme sulla sicurezza igienica degli alimenti.

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19. Tutti gli alunni obbligatoriamente devono essere in regola con l’assicurazione per la responsabilità civile.

20. Nell’individuazione delle mete delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione verranno privilegiati:

21. Comuni limitrofi fino a Roma e della Provincia di Latina fino ad Aprilia.22. Visite ad ambienti naturali e culturali inerenti ai progetti.23. Chi non partecipa alle visite guidate e alle gite potrà presentarsi a scuola

sotto la guida di un insegnante incaricato dal responsabile di plesso.

Scuola primaria

1. Le lezioni iniziano alle ore 8.00.2. Gli alunni dovranno uscire dall’aula dopo la fine delle lezioni, all’ora

stabilita, in ordine e sotto la sorveglianza dell’insegnante, che li accompagna al cancello o al portone, ove i genitori li attenderanno.

3. Per rilevanti motivi (visite mediche, vaccinazioni, altro...) dovrà essere compilato, a cura dei genitori, il modello di richiesta per le uscite anticipate e gli ingressi posticipati da consegnare al docente presente in classe. Sono consentiti, salvo casi documentati e gravi, quattro permessi in entrata e quattro in uscita per ciascun quadrimestre.

4. L’alunno che giunga in ritardo non accompagnato e sprovvisto di giustificazione sarà ammesso alle lezioni; ne sarà presa nota nel registro di classe e dovrà giustificare il giorno successivo. Casi particolari (terapie e simili comportanti un permesso abituale) andranno richiesti al Dirigente Scolastico che rilascerà l’autorizzazione specifica.

5. È consentito l’affidamento degli alunni a persone, diverse dai genitori, solo su delega scritta temporanea o per l’intero anno scolastico da parte di un genitore contenente gli estremi di un documento di riconoscimento della persona delegata.

6. L’orario delle lezioni sarà comunicato all’inizio dell’anno scolastico, affisso all’albo della scuola e nella bacheca genitori, pubblicato sul sito web dell’Istituto e notificato sul diario personale degli alunni. Eventuali cambiamenti saranno comunicati agli allievi in tempo utile con le stesse modalità.

7. Gli alunni dovranno tenere un comportamento corretto e rispettoso verso i docenti, il personale non docente e tra loro stessi, evitando atteggiamenti ed espressioni che possano arrecare disturbo o distrazioni agli altri alunni. Il rispetto dell’ambiente dovrà essere scrupolosamente osservato: chi procurerà danni al materiale didattico, agli arredi e all’edificio stesso (in particolare le pareti, le porte delle aule e dei bagni e i servizi igienici) sarà soggetto al risarcimento del danno, senza con ciò essere esentato da eventuali provvedimenti disciplinari.

8. È vietato agli alunni portare oggetti che possano costituire pericolo per sé e per gli altri.

9. L’intervallo si svolgerà dalle ore 10,00 alle ore 10,15. Gli alunni resteranno sotto la sorveglianza del docente in servizio all’inizio dell’intervallo. La

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ricreazione si svolgerà all’interno della scuola o all’esterno secondo le disposizioni del docente di turno, che provvederà alla vigilanza degli alunni, mentre i collaboratori scolastici eserciteranno la sorveglianza ai bagni.

10. Nell’ora successiva alla ricreazione non sarà consentito di uscire dalle classi per recarsi al bagno, salvo necessità impellente dell’alunno, al fine di permettere ai collaboratori scolastici il ripristino delle condizioni igieniche dei bagni medesimi.

11. Durante le ore di educazione fisica gli alunni dovranno indossare la tuta e le scarpe da ginnastica: gli alunni che ne siano sprovvisti non svolgeranno attività ginnica.

12. Si raccomanda ai genitori di dotare i ragazzi di una busta o di una sacca per la conservazione, prima e dopo l’uso, delle scarpe, che non devono essere, in alcun modo, lasciate esposte in classe.

13. Le comunicazioni sul diario o sul quaderno apposito rappresentano un importante momento del rapporto scuola - famiglia: pertanto è fatto obbligo agli alunni di portarle immediatamente a conoscenza dei genitori e a questi ultimi di richiederle e di firmarle il più presto possibile. A tale scopo, per permettere ai genitori il controllo continuo delle stesse, gli alunni dovranno portare sempre nella borsa un quaderno, che consentirà la raccolta di tutte le comunicazioni.

14. Il controllo delle firme dei genitori ad ogni comunicazione spetta al docente della prima ora di lezione del giorno successivo.

15. In caso di rientro a scuola dopo uno o più giorni di assenza, gli alunni sono tenuti ad acquisire i compiti assegnati senza farne carico agli insegnanti.

16. I compleanni possono essere festeggiati a scuola come momento di festa, non con cibi preparati in casa.

17. I genitori non possono entrare a scuola per parlare con i docenti durante l’orario di lezione, a meno che non siano espressamente invitati dai docenti. Essi saranno ricevuti di norma dai docenti durante le ore di ricevimento, comunicate all’inizio dell’anno, sia al mattino, sia negli appositi incontri pomeridiani generali, sia per appuntamento personale in orario pomeridiano.

18. I genitori devono giustificare per iscritto le assenze dei propri figli dalle lezioni il giorno stesso del rientro in classe; se l’assenza è pari o supera i cinque giorni, compresi i festivi, l’alunno dovrà presentare, insieme alla giustificazione, un certificato medico che consenta la sua riammissione in classe. Senza certificato medico la riammissione in classe è di competenza del Dirigente Scolastico, che deciderà dopo aver opportunamente contattato i genitori o altre persone di sua fiducia. È consentito derogare dall’obbligo del certificato solo se l’assenza è dovuta a motivi familiari, comunicati preventivamente dal genitore ai docenti; al rientro l’alunno dovrà presentare giustificazione sull’apposito libretto.

Scuola secondaria di primo grado

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1. Le lezioni iniziano alle ore 08,00.2. I ritardatari devono giustificare il giorno successivo. L’alunno ha a

disposizione per ogni quadrimestre n.4 giustificazioni per ritardo e n. 4 giustificazioni per uscita anticipata. In caso di superamento del numero consentito, servirà l’autorizzazione del Dirigente o di chi ne fa le veci.

3. I genitori devono giustificare le assenze sul libretto il giorno stesso del rientro a scuola, in caso contrario, il giorno seguente l’alunno dovrà essere obbligatoriamente accompagnato da un genitore. Se l’assenza supera i 5 giorni, compresi i festivi, l’alunno dovrà presentare, insieme alla giustificazione, un certificato medico, altrimenti anche in questo caso non potrà essere ammesso in classe.

4. Non è consentito ai genitori portare, durante le ore di lezione, il materiale didattico dimenticato a casa dai propri figli.

5. Durante il cambio dell’ora, gli alunni devono rimanere seduti in attesa dell’insegnante.

6. Gli alunni sono tenuti ad alzarsi in piedi vicino al banco quando l’insegnante entra in classe, e a rivolgersi ai docenti e ai collaboratori scolastici utilizzando il lei.

7. Durante la 1^, 3^ e 5^ ora non è consentito recarsi in bagno. Nelle restanti ore è possibile limitatamente.

8. La prima ricreazione si svolge dalle ore 10.00 alle ore 10.15 nell’atrio, senza correre e urlare; le porte delle aule devono rimanere chiuse. Se il tempo lo consente, a discrezione dell’insegnante, si può uscire all’aperto.

9. La seconda ricreazione si svolge dalle ore 12.00 alle ore 12.10 in classe a porte chiuse; non è consentito recarsi ai distributori automatici.

10. Gli alunni sono tenuti a rispettare gli spazi scolastici (aule, laboratori, spazi comuni, servizi igienici) e gli arredi scolastici (banchi, sedie, armadi, cattedre, lavagne), mantenendo un comportamento corretto durante la permanenza a scuola e in occasione di attività svolte fuori sede (visite di istruzione, campi scuola).

11. I telefoni cellulari – devono rimanere spenti e riposti a cura dell’alunno. L’insegnante è autorizzato a ritirare il cellulare (esclusa la SIM) dell’alunno sorpreso ad utilizzarlo. Il genitore potrà ritirarlo dalla Dirigente o da chi ne fa le veci. La scuola non è responsabile per eventuali furti.

12. Gli alunni sono tenuti a far firmare tempestivamente le comunicazioni alle famiglie.

13. In caso di rientro a scuola dopo uno o più giorni di assenza, gli alunni sono tenuti a prendere i compiti assegnati dal registro di classe.

14. Le lezioni terminano alle ore 14,00; al suono della campanella gli alunni sono tenuti ad uscire in ordine, senza urlare o spintonarsi.

Disposizioni comuni

1. Nel quadro dell’educazione sanitaria è vietato a chiunque di fumare nei locali della scuola, come stabilito dalla legge. Non è consentita la somministrazione dei farmaci agli alunni in orario scolastico, salvo specifica

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autorizzazione della dirigenza, rilasciata esclusivamente nei casi previsti dalle vigenti disposizioni di legge e solo se l’intervento non richiede

2. Tutti gli alunni obbligatoriamente devono essere coperti da assicurazione per la responsabilità civile. Il C.d.I. raccomanda anche al personale che opera nella scuola la stipula della polizza integrativa contro gli infortuni.

3. All’inizio dell’anno scolastico la scuola, attraverso un apposito modulo, richiede alle famiglie l’autorizzazione alla realizzazione – pubblicazione – diffusione di immagini fotografiche, riprese audio/video ed elaborati vari legati alle attività didattiche svolte a scuola e/o durante visite didattiche per eventuali mostre e pubblicazioni in genere.

4. Sono vietate le raccolte di denaro, a qualsiasi titolo nell’ambito della scuola sia da parte dei genitori che da parte del personale docente e non docente. Le uniche richieste di contributo ammissibili devono essere deliberate dal C.d.I.

5. I rappresentanti degli Organi Collegiali sono autorizzati a distribuire volantini inerenti alla vita della scuola, previa visione da parte del Dirigente Scolastico. Gli inviti a feste di compleanno e similari, possono essere distribuiti dagli alunni stessi se coinvolgono tutti i compagni di classe indistintamente.

6. Qualora un alunno della Scuola Primaria o della Scuola dell’Infanzia non trovi qualcuno ad accoglierlo all’uscita della scuola, sarà custodito dal personale presente in servizio nel plesso che provvederà ad avvisare la famiglia, la Segreteria ed eventualmente la Polizia Municipale.

7. In occasione di festeggiamenti particolari è consentita la consumazione di prodotti offerti da un alunno o dai genitori o da un docente che derivino da un rivenditore autorizzato alla produzione, vendita e distribuzione di cibo. La confezione deve essere integra.

8. In base alla legge 241/90 sulla trasparenza i genitori possono avere, dietro pagamento della somma deliberata dal Consiglio di Istituto, copia fotostatica degli elaborati scritti dei propri figli dell’anno in corso o dell’anno precedente, richiedendoli al docente o al dirigente scolastico; possono avere in visione anche gli originali, solo dopo presentazione di richiesta scritta alla dirigenza. Possono ottenere, dietro semplice richiesta, dopo il periodo previsto dalle norme per la custodia da parte della scuola, e cioè dal secondo anno successivo a quello cui si riferiscono, gli originali degli elaborati scritti del proprio figlio.

9. È diritto del genitore visionare il registro dei docenti della classe del proprio figlio e ottenere copia fotostatica delle sole annotazioni che lo riguardano, ovviamente dietro pagamento della somma deliberata dal consiglio di istituto.

10. I docenti sono tenuti a comunicare per iscritto ai genitori i risultati degli elaborati scritti e delle prove orali.

11. L’acquisto da parte delle famiglie di altri libri di testo, oltre quelli assegnati dallo Stato per la scuola elementare e di quelli indicati nell’elenco affisso all’albo per le medie, non può essere imposto dal docente. Possono essere suggeriti, sentiti i Consigli di intersezione, di interclasse e di classe, nella composizione allargata ai rappresentanti dei genitori, l’acquisto di quaderni di lavoro, libri di lettura, di esercizi, compiti per le vacanze, etc.

12. In base alla legge 241/90 sulla trasparenza i genitori possono avere, dietro pagamento della somma deliberata dal consiglio di istituto, copia fotostatica degli elaborati scritti dei propri figli dell’anno in corso o dell’anno

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precedente, richiedendoli al docente o al dirigente scolastico; possono avere in visione anche gli originali, solo dopo presentazione di richiesta scritta alla dirigenza. Possono ottenere, dietro semplice richiesta, dopo il periodo previsto dalle norme per la custodia da parte della scuola, e cioè dal secondo anno successivo a quello cui si riferiscono, gli originali degli elaborati scritti del proprio figlio.

13. È diritto del genitore visionare il registro dei docenti della classe del proprio figlio e ottenere copia fotostatica delle sole annotazioni che lo riguardano, ovviamente dietro pagamento della somma deliberata dal consiglio di istituto.

14. I docenti sono tenuti a comunicare per iscritto ai genitori i risultati degli elaborati scritti e delle prove orali.

15. L’acquisto da parte delle famiglie di altri libri di testo, oltre quelli assegnati dallo Stato per la scuola elementare e di quelli indicati nell’elenco affisso all’albo per le medie, non può essere imposto dal docente. Possono essere suggeriti, sentiti i Consigli di intersezione, di interclasse e di classe, nella composizione allargata ai rappresentanti dei genitori, l’acquisto di quaderni di lavoro, libri di lettura, di esercizi, compiti per le vacanze, etc.

TITOLO IV La sicurezza

Parte prima: comportamenti per la prevenzione dei rischi

Art. 36 Innanzitutto si ricorda ad ogni persona che opera nell’istituzione scolastica (dirigente scolastico, docente, personale non docente, alunno), che egli, in prima persona, a scuola deve preoccuparsi della propria sicurezza e della propria salute, così come di quelle delle altre persone presenti nell’ edificio.

Tutti devono:

1. osservare scrupolosamente le disposizioni previste dalle norme del regolamento interno e farle osservare;

2. segnalare immediatamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, al responsabile del servizio di prevenzione e protezione, al personale non docente, al responsabile di plesso, al dirigente scolastico le eventuali condizioni di pericolo di cui viene a conoscenza e/o gli ostacoli che si frappongono allo svolgimento della sua attività;

3. adoperarsi, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità, per ridurre deficienze e pericoli rilevati;

4. evitare di compiere operazioni e manovre, che non sono di propria competenza, per non compromettere la sicurezza altrui;

5. agire con calma, in ordine e senza correre, in caso di emergenze, seguendo scrupolosamente quanto indicato nel piano di evacuazione predisposto.

In particolare L’ALUNNO deve preoccuparsi di:

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1. non correre nelle aule, nei corridoi, nei laboratori, nelle scale; non sporgersi dalle finestre e dalle ringhiere;

2. non ingombrare con zaini il pavimento dell’ aula;3. non fare scherzi pericolosi ( "sgambetti", "spinte", ecc ), per le conseguenze

che possono comportare;4. evitare di camminare rasente i muri dei corridoi, poiché l’apertura improvvisa

di una porta potrebbe causare danni;5. fare attenzione all’apertura delle finestre e delle porte;6. non lanciare oggetti di nessun genere;7. non portare a scuola oggetti pericolosi come coltellini, lame, oggetti appuntiti,

ecc...;8. non uscire nei corridoi nel cambio dell’ora, ma rimanere seduti in classe;

rimanere nelle classi durante l’intervallo, ad eccezione degli alunni della scuola media: è vietato correre e far giochi pericolosi o giocare a palla;

9. trattenersi nei bagni il minimo indispensabile e ritornare subito in classe; non passare dal piano dove si trova la classe ad un altro;

10. raggiungere l’uscita, al termine dell’ultima ora di lezione, accompagnati dal docente in servizio, in modo ordinato, senza correre, solo dopo il suono della campanella;

11. non recarsi alla ricerca di matite, penne, pennarelli, righe, squadre, compassi in altre classi;

12. non accendere telefoni durante le lezioni; è inoltre tassativamente vietato utilizzare in modo improprio telefoni cellulari all’interno della scuola, ritraendo immagini di persone (sia compagni che adulti). Sarà ricordato dai docenti che le norme vigenti prevedono pene severe per l’utilizzo di immagini via internet o comunque per ogni eventuale abuso delle stesse.

Art. 37

IL DOCENTE deve preoccuparsi di:

1. osservare specificatamente i comportamenti ai fini della sicurezza nell’istituto e verificare che gli allievi si attengano ad essi, anche quando non siano delle proprie classi, soprattutto nella sorveglianza durante la ricreazione;

2. assicurarsi che gli alunni della classe dove si trova conoscano il punto di ritrovo previsto per essi (cfr. Piano di evacuazione);

3. dare specifiche istruzioni agli alunni affinché eseguano le esercitazioni in tutta sicurezza, verificando l’idoneità degli utensili e degli attrezzi dagli stessi adoperati;

4. organizzare ogni attività in modo che gli spazi siano sufficienti a garantire la sicurezza dei movimenti degli allievi interessati ed il percorso sia sgombro da ostacoli (banchi, zaini, ecc.)

5. evitare comportamenti negligenti o imprudenti, quali, ad esempio, abbandonare l’aula anche per un motivo giustificabile, senza provvedere a che, durante la propria assenza, gli alunni siano adeguatamente sorvegliati;

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6. impegnarsi ad educare gli alunni ad attendere, durante i cambi dell’ora, l’arrivo dell’insegnante, tranquilli nel proprio banco e a prepararsi all’imminente lezione;

7. evitare di congedare la classe prima del suono della campana, specialmente quella dell’ultima ora, anche quando dovesse concludere "qualche minuto prima" l’attività didattica;

8. rivolgersi a persone competenti quando, utilizzando apparecchiature elettriche, si riscontrano fiamme o scintille nell’immettere (o togliere) le prese nelle (dalle) spine od anche si avverte il surriscaldamento della presa. In questi casi sospendere subito l’uso sia dell’apparecchio sia della presa in questione;

9. evitare di utilizzare apparecchiature elettriche con le mani bagnate od umide.

Art. 38

IL COLLABORATORE SCOLASTICO deve preoccuparsi di:

1. osservare specificatamente i comportamenti previsti ai fini della sicurezza nell’istituto e verificare che gli allievi si attengano ad essi;

2. adoperarsi, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità, a ridurre deficienze e pericoli rilevati;

3. agire con calma, in ordine e senza correre, in caso di emergenze, seguendo scrupolosamente quanto indicato nel piano di evacuazione predisposto, assicurandosi che tutti gli alunni presenti abbiano abbandonato l’edificio (cfr. Piano di evacuazione);

4. dare specifiche istruzioni agli alunni affinché l’accesso ai bagni e i tempi di sosta siano regolati sul numero degli utenti che utilizzano i servizi igienici;

5. collaborare con i docenti al controllo degli alunni durante l’intervallo di ricreazione;

6. non permettere che gli allievi utilizzino impropriamente i servizi igienici e che si fumi nei locali scolastici aperti al pubblico;

7. organizzare ogni attività affinché gli spazi siano sufficienti a garantire la sicurezza dei movimenti degli allievi e dei docenti interessati ed il percorso sia sgombro da ostacoli (banchi, armadi, zaini, ecc.);

8. evitare comportamenti negligenti o imprudenti, quali, ad esempio, abbandonare il posto di lavoro anche per un motivo giustificabile, senza provvedere ad avvisare il collega e il superiore della propria assenza per gli adempimenti di conseguenza;

9. impegnarsi ad educare gli alunni ad attendere, durante i cambi dell’ora, l’arrivo dell’insegnante tranquilli nel proprio banco e a prepararsi all’imminente lezione; evitare, nello svolgimento delle attività lavorative, l’eccesso di confidenza e di disinvoltura, la disattenzione, la fretta, l’imprudenza, gli scherzi;

10. collaborare col docente per evitare che, all’uscita, la classe si trovi nel corridoio o alla porta prima del suono della campana;

11. rivolgersi a persone competenti quando, utilizzando apparecchiature elettriche, si riscontrano fiamme o scintille nell’immettere (o togliere) le prese

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nelle (dalle) spine od anche il surriscaldamento della presa. In questi casi sospendere subito l’uso sia dell’apparecchio sia della presa in questione;

12. evitare di utilizzare apparecchiature elettriche con le mani bagnate od umide;

13. non tirare mai il cavo di un apparecchio elettrico, quando si disinserisce la sua spina dalla presa al muro, ma procedere all’operazione tirando direttamente la spina e premendo la presa al muro;

14. non utilizzare apparecchi con fili elettrici scoperti, anche parzialmente, o con spine di fortuna, ed utilizzare solo prese perfettamente funzionanti;

15. ogni giorno, al termine delle lezioni, effettuare un’accurata pulizia di aule, corridoi, palestre, laboratori, assicurando l’indispensabile ricambio d’aria;

16. pulire i servizi igienici almeno due volte al giorno, utilizzando strumenti (guanti, panni, ) destinati esclusivamente a quei locali;

17. al termine delle pulizie tutti i materiali usati vanno lavati in acqua ben calda con detersivo a norma e successivamente risciacquati per almeno un’ora ed ugualmente risciacquati, fatti asciugare e riposti in appositi spazi chiusi;

18. usare correttamente, seguendo attentamente le indicazioni riportate sull’etichetta, i prodotti per la pulizia e i detersivi, rispettando le dosi, diluendoli nelle percentuali indicate, utilizzandoli per gli usi specifici cui sono destinati, senza miscelare arbitrariamente più prodotti;

19. non trasferire mai un detersivo da un contenitore ad un altro sul quale sia riportata una dicitura diversa da quella del contenuto immesso; riporre i contenitori sempre chiusi con il proprio tappo e in luoghi inaccessibili a terzi.

20. non lasciare bombolette spray vicino a fonti di calore in quanto possono infiammarsi ed esplodere;

21. utilizzare nelle pulizie sempre i dispositivi di protezione personali forniti dall’Istituto e manipolare con i guanti idonei oggetti e residui che comportano il rischio di ferite;

22. utilizzare sempre adeguata protezione guanti in lattice e, se necessario, mascherina di protezione per il soccorso di alunni che perdano sangue da una qualsiasi parte del corpo;

23. evitare di gettare cocci di vetro nei sacchi di plastica dell’immondizia;24. non fornire analgesici agli alunni;25. abbassare obbligatoriamente le tapparelle quando si usano scale in

prossimità di finestre;26. ridurre al minimo le operazioni di movimentazione manuale (trasporto e

sostegno) dei carichi, utilizzando tutti gli strumenti necessari per la riduzione dei rischi, ricordando che il carico:

a. deve essere inferiore a 30 kg (25 per le donne);b. deve essere collocato in modo tale da poter essere maneggiato senza

contorsioni o posizione pericolosa per il lavoratore;c. non deve essere in equilibrio instabile;d. non deve essere ingombrante o difficile da afferrare.

27. evitare di sollevare carichi flettendo il tronco, ma alzarsi sulle gambe e tenere le braccia tese;

28. segnalare sempre con cartelli di divieto, di prescrizione o di avvertimento ogni condizione di pericolo, in modo particolare per le macchine e le

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apparecchiature in riparazione o in manutenzione, perché non vengano usate senza le prescrizioni adeguate e da personale non autorizzato;

29. segnalare sempre quando si lava il pavimento.

Art. 39

L’ASSISTENTE AMMINISTRATIVO deve preoccuparsi di:

1. organizzare ogni attività affinché gli spazi siano sufficienti a garantire la sicurezza dei movimenti ed il percorso sia sgombro da ostacoli (tavoli, armadi, sedie, attrezzature, ecc.);

2. evitare comportamenti negligenti o imprudenti;3. evitare, nello svolgimento delle attività lavorative, l’eccesso di confidenza e

di disinvoltura, la disattenzione, la fretta, l’imprudenza, gli scherzi;4. rivolgersi a persone competenti quando, utilizzando apparecchiature

elettriche, si riscontrano fiamme o scintille nell’ immettere (o togliere) le prese nelle (dalle) spine od anche il surriscaldamento della presa. In questi casi sospendere subito l’uso sia dell’apparecchio sia della presa in questione;

5. evitare di utilizzare apparecchiature elettriche con le mani bagnate od umide;

6. segnalare interruttori e scatole di derivazione danneggiati;7. non tirare mai il cavo di un apparecchio elettrico, quando si disinserisce la

sua spina dalla presa al muro, ma procedere all’ operazione tirando direttamente la spina e premendo la presa al muro;

8. non utilizzare apparecchi con fili elettrici scoperti, anche parzialmente, o con spine di fortuna ed utilizzare solo prese perfettamente funzionanti;

9. in caso di chiamata al pronto soccorso, seguire scrupolosamente quanto riportato come traccia nelle specifiche avvertenze.

Art. 40

In caso di lesione o infermità improvvisa, con l’aiuto dei membri del gruppo di primo soccorso presente in ogni plesso, il docente provvede alle prime cure. Se si tratta di fatto grave, richiedente l’intervento del pronto soccorso ospedaliero, dopo aver chiamato telefonicamente lo stesso e il 118, in caso di indisponibilità del medesimo, nell’impossibilità di intervento dei medici della ASL di zona e in mancanza di collegamento con i genitori, il docente affiderà i propri alunni ai colleghi e accompagnerà, possibilmente con l’aiuto del personale ausiliario, l’alunno all’ospedale più vicino, avendo cura di informare la segreteria dell’Istituto per avvisare la famiglia dell’alunno.

Parte seconda: il Piano di Evacuazione

Art. 41

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Il segnale per l’evacuazione è costituito da una serie ininterrotta di brevi squilli della campanella e viene ordinato dal Capo di Istituto o da un suo sostituto facente funzione.

La procedura per l’evacuazione è depositata in ogni singola classe, negli edifici, ed è portata a conoscenza di tutto il personale e degli utenti.Ciascun genitore può farsi rilasciare copia della stessa, che viene allegata al presente Regolamento.I docenti sono obbligati a conoscere, rispettare e far rispettare le norme di comportamento stabilite nel piano di emergenza e di evacuazione della scuola. All’inizio di ogni anno scolastico deve tenersi in ogni classe una lezione dedicata interamente all’illustrazione della relativa procedura e durante l’anno scolastico si effettuerà almeno una prova di evacuazione a sorpresa per quadrimestre.

TITOLO V

Regolamento di disciplina

PREMESSA

I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Allo studente è sempre data la possibilità di convertirle in favore della comunità scolastica.

1. Le sanzioni ed i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale, si riferiscono a gravi infrazioni disciplinari ed hanno la durata massima di quindici giorni salvo eventuali deroghe dovute a fatti di eccezionale gravità, ove vi sia rilevanza penale o pericolo per la comunità scolastica. Le sanzioni disciplinari di norma ammesse dal presente regolamento sono le seguenti: a) ammonizione verbale b) ammonizione scritta c) allontanamento dalla classe per uno o più giorni.

2. La sanzione disciplinare a) può essere irrogata dal docente e/o dal dirigente scolastico per infrazioni lievi. La sanzione b), oltre che sul quaderno delle comunicazioni, deve essere riportata anche sul registro di classe. Tali

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sanzioni non possono essere irrogate senza che l’alunno sia stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

3. La sanzione dell’ammonizione scritta irrogata dal Dirigente Scolastico si riferisce ad infrazioni lievi ma ripetute nel tempo. L’ammonizione scritta segue ad una nota scritta del docente o del personale A T A e deve essere comunicata ai genitori.

4. La sanzione dell’ allontanamento dalle lezioni per un giorno e fino ad un massimo di 15 giorni è inflitta dal Consiglio di classe o interclasse nella composizione allargata ai rappresentanti dei genitori per infrazioni gravi relative al Regolamento interno: segue ad una nota scritta del docente che richiede una sanzione disciplinare adeguata o ad una convocazione del capo d’Istituto per fatti da lui stesso accertati o di cui sia venuto a conoscenza per iscritto commessi all’interno dei confini della scuola o in occasione di tutte le uscite o iniziative cui la scuola partecipa.Il genitore deve essere avvertito per iscritto o telefonicamente del giorno della riunione ed invitato a presentarsi da solo o con l’alunno per dare eventuali giustificazione dell’operato del figlio: la sua mancata presenza non impedisce il prosieguo della discussione e l’eventuale irrogazione della sanzione disciplinare.

Il genitore, se assente, deve essere avvertito, per iscritto, della sanzione disciplinare nel più breve tempo possibile, al fine di permettergli l’eventuale ricorso al Consiglio di Garanzia.

5. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertire la sanzione disciplinare in una delle seguenti attività:

a. piccoli lavori di manutenzione delle attrezzature della scuola, in orario pomeridiano, alla presenza del personale ausiliario, con l’attrezzatura necessaria che garantisca il rispetto delle regole igieniche e di tutela fisica.

b. attività di studio o di ricerca a vantaggio della classe o della scuola da svolgere a casa o in biblioteca

6. La mancata accettazione da parte dei genitori o la mancata esecuzione della possibilità alternativa comporta l’automatica irrogazione della sospensione deliberata.

7. L’allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento, da irrogare sempre dal Consiglio di classe nella composizione allargata ai rappresentanti dei genitori, è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo.

8. Contro le decisioni del docente, del dirigente scolastico e del consiglio di classe è ammesso ricorso, entro sette giorni dalla ricevuta comunicazione, al Consiglio di Garanzia che decide definitivamente.

TITOLO VI

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Validità e modificazioni

Art. 43

Il presente Regolamento ha validità immediata dopo l’approvazione del Consiglio di Istituto e l’affissione all’albo della Scuola e dei singoli plessi.

Art. 44

Il Regolamento verrà illustrato agli alunni e pubblicato sul sito web dell’Istituto.

Art. 45

Estratto del Regolamento verrà consegnato ai Docenti, al personale non docente e ai genitori degli alunni che si iscriveranno per la prima volta all’Istituto.

Art. 46

Il Regolamento può essere successivamente modificato, integrato ed ampliato, in funzione di reali esigenze e necessità che si verranno a creare, oppure in seguito a disposizioni di legge. Le proposte di modifica, integrazione o ampliamento potranno essere presentate dalla Giunta Esecutiva o su indicazione di almeno 1/3 dei consiglieri.

(approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 15/06/2015).

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Organo di Garanzia di IstitutoREGOLAMENTO

Il presente Regolamento dell’Organo di garanzia dell’Istituto disciplina il funzionamento dell’Organo di garanzia di Istituto, previsto dai commi 2 e 3 dell’art n. 5 dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è costituito e composto secondo le modalità del successivo art. 1.

1. L’Organo di garanzia dell’Istituto è composto: dal Dirigente Scolastico, che lo presiede; da un docente di Scuola Primaria e da un docente di Scuola

Secondaria di primo grado, nominati dal Collegio dei docenti; da due genitori, nominati dal Consiglio di Istituto; da un collaboratore scolastico, nominato dall’Assemblea del personale

ATA.

2. Contro le sanzioni disciplinari eventualmente inflitte dai docenti e dal Dirigente Scolastico è ammesso ricorso da parte dei genitori all’Organo di garanzia dell’istituto, che decide in via definitiva, dopo essersi debitamente informato contattando tutte le persone interessate al caso in questione.

3. L’Organo di garanzia dell’Istituto decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che sorgano all’interno dell’Istituto in merito all’applicazione del Regolamento di Istituto.

4. La convocazione dell’Organo di garanzia dell’Istituto spetta al Presidente, che di volta in volta designa il segretario verbalizzante.L’avviso di convocazione delle sedute deve pervenire per iscritto ai membri del Consiglio almeno tre giorni prima, in caso di urgenza non meno di 48 ore prima.

5. Gli incontri dell’Organo di garanzia dell’Istituto sono verbalizzati sul Registro dell’Organo di garanzia dell’Istituto.

6. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti.

7. Ciascun componente ha diritto di parola e voto.L’espressione di voto è palese; non è prevista l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

8. Se i genitori degli alunni interessati avanzano ricorso (che deve essere presentato per iscritto) alle decisioni dell’Organo di garanzia dell’Istituto, il Presidente convoca i componenti entro e non oltre 8 giorni successivi alla presentazione del ricorso medesimo.

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Le decisioni motivate dell’Organo di garanzia dell’Istituto in merito al ricorso vanno comunicate per iscritto all’interessato.

9. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si fa riferimento alle norme in vigore, in particolare contenute nello Statuto delle studentesse e degli studenti.

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Istituto Comprensivo Statale “Ettore Majorana”Lanuvio (Roma)

Via Carlo Marx, snc – Località Pascolare – 00040 Lanuvio (Roma)Tel. 06.9303153 – fax 06.9303153

Codice Istituto RMIC8BG00X – Codice Fiscale 90049480586E-MAIL [email protected]

P.E.C. [email protected] SITO WEB http://www.majoranalanuvio.gov.it

Commissione di controllo sulla Mensa scolasticaREGOLAMENTO

1. Con delibera del Consiglio di Istituto n. 24 del 12/3/2003 è istituita, in accordo con l’Amministrazione comunale, la Commissione di controllo sulla mensa scolastica dell’I.C. Ettore Majorana di Lanuvio.

2. La Commissione di controllo sulla mensa scolastica deve verificare che sia assicurato, da parte della ditta affidataria, un servizio ottimale nell’interesse dell’utenza e dell’ente appaltante.

3. La Commissione di controllo sulla mensa scolastica è nominata dal Consiglio di Istituto e formalizzata con propria deliberazione.I nominativi dei genitori eletti dagli organi istituzionali dovranno essere trasmessi al Comune competente territorialmente, che provvederà a formalizzare l’autorizzazione necessaria, senza la quale la Commissione di controllo sulla mensa scolastica non potrà operare.

4. I componenti della Commissione di controllo sulla mensa scolastica durano in carica un anno dalla data di autorizzazione del Comune e possono essere confermati per un massimo di tre anni. I membri dimissionari verranno sostituiti con altrettanti genitori disponibili.

5. I nominativi dei componenti della Commissione di controllo sulla mensa scolastica dovranno pervenire al Comune entro il mese di dicembre dell’anno scolastico di riferimento. In prima applicazione saranno comunicati non appena effettuata la nomina.

6. I membri della Commissione di controllo sulla mensa scolastica hanno l’obbligo di munirsi di tessera sanitaria, rilasciata dalla competente ASL e di idoneo abbigliamento, comprendente anche il copricapo, in osservanza alle norme vigenti (art. 37 DPR n. 327/80 e art L n. 283/62).

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7. La Commissione di controllo sulla mensa scolastica ha le seguenti funzioni: Riferire ai genitori degli alunni frequentanti il servizio di ristorazione

scolastica circa l’andamento dello stesso; Riferire al Dirigente Scolastico sull’andamento del servizio stesso; Compilare ad ogni verifica, la check-list fornita dall’Istituto, che

costituisce parte integrante del presente Regolamento; Avvertire puntualmente l’ufficio del Dirigente Scolastico qualora venga

riscontrata una grave carenza nella conduzione del servizio; Assaggiare il cibo offerto agli utenti; Effettuare controlli periodici con due membri alla volta senza

preavviso per la ditta affidataria del servizio di ristorazione scolastica, sia preso i refettori che presso la cucina e pertinenza;

8. I controlli della Commissione di controllo sulla mensa scolastica saranno effettuati “a vista”, verificando esclusivamente ciò che richiede la check-list.

9. Qualora il personale incaricato del Comune dovesse riscontrare da parte dei membri della Commissione di controllo sulla mensa scolastica il mancato rispetto di quanto dettato dai precedenti artt. n. 6 e 7, provvederà ad informare il Dirigente Scolastico che porrà in essere quanto necessario per il superamento del problema.

XXXI

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Ministero dell’istruzione,dell’Università e della RicercaUfficio Scolastico Regionale per il Lazio

ISTITUTO COMPRENSIVO “ETTORE MAJORANA”00040 LANUVIO (ROMA) VIA CARLO MARX n.2 tel./ fax 06/9303153

[email protected] [email protected]

Cod.Fiscale 90049480586Prot.n. 3243/A10 lanuvio, 25/09/2015

Oggetto: Atto di indirizzo al Collegio dei docenti

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTO il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione (D.P.R. n.297/1994)VISTA la Legge 15 marzo 1999, n. 59 - Regolamento recante norme in materia di Autonomia delle istituzioni scolasticheVISTO il D.P.R. n. 275/1999VISTO i l D.Lgs. n.165/2001, art.25 - Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubblicheVISTA la normativa di Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133” (D.P.R. n. 89/2009)VISTO il C.C.N.L. relativo al personale del Comparto Scuola per il quadriennio normativo 2006-2009VISTI il Regolamento e le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzioneVISTA la Legge n. 107/2015 di Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti e, in particolare, l’art. 1, c.12 con il quale si dispone che “le Istituzioni Scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa. Il predetto Piano contiene anche la programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonché la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre” e l’art. 1, c. 14 p. 4 con cui si stabilisce quanto segue: “Il piano è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico. Il piano è approvato dal Consiglio d'Istituto.”VISTE le indicazioni per l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa per il triennio 2013/2016 del Consiglio di IstitutoVISTO il Rapporto di Autovalutazione di Istituto (R.A.V.) a.s. 2014/2015 e tenuto conto degli obiettivi di miglioramento da perseguire sulla base delle priorità individuateCONSIDERATO che l’a.s. 2015/2016 costituisce un periodo di transizione tra quanto previsto dalla sopra menzionata L. n. 107/2015 (P.T.O.F.) e dalle norme ad essa precedenti in materia di procedure per la pianificazione dell’offerta formativa (P.O.F.) da parte delle Istituzioni Scolastiche autonomeCONSIDERATA l’esigenza, pertanto, di allineare le Indicazioni del Consiglio di Istituto fornite per gli aa. ss. 2013/2014, 2014/2015, 2015/2016, tenute a riferimento anche nella fase di impostazione del P.O.F. a.s. 2015/2016, con gli Indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione del Dirigente Scolastico al Collegio dei Docenti per l’elaborazione

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del P.T.O.F. aa.ss. 2016/2017, 2017/2018 e 2018/2019IN ATTESA dell’adozione da parte del Governo, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della L. n. 107/2015, di uno o più decreti legislativi finalizzati al riordino, alla semplificazione ed alla codificazione delle disposizioni legislative in materia di istruzione (L. 107/2015, art.1, c. 180 e seguenti)

EMANA

le seguenti LINEE DI INDIRIZZO per il Collegio dei Docenti dell’I.C. “Ettore Majorana” per l’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa di cui all’art. 3 del D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, come modificato dal c. 14, art. 1 della L. n. 107/2015, e del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019

PremessaIl Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell’I.C. “Ettore Majorana” e, a tale fine, ne esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa.Ai sensi del c. 14, art. 1, L. n. 107/2015, il P.T.O.F. deve essere coerente con gli obiettivi generali ed educativi delle Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado, determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 del D.P.R. n. 275/1999, e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa.Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline tali da coprire a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilità, nonché del numero di alunni con disabilità, ferma restando la possibilità di istituire posti di sostegno in deroga nei limiti delle risorse previste dalla legislazione vigenteb) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativac) la definizione delle aree di intervento delle FF.SS. con relativa suddivisione dei compiti in base alla complessità delle varie aree.Il Piano indica altresì il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti dal Regolamento di cui al D.P. R. 22 giugno 2009, n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della Legge 29 dicembre 2014, n. 190, il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché i Piani di Miglioramento dell'Istituzione Scolastica previsti dal Regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80.

LINEE DI INDIRIZZO

L’I.C. “Ettore Majorana” formula le proprie scelte in merito agli insegnamenti e alle attività curricolari, extracurricolari, educative e organizzative, individuando il proprio fabbisogno di attrezzature e di infrastrutture materiali, nonché di posti dell'organico dell'autonomia che, per la parte afferente al potenziamento, sono da finalizzare al raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come aventi precedenza tra quelli indicati dal c. 7, art. 1, L. n. 107/2015. Essi devono essere coerenti con quelli posti quali obiettivi di miglioramento da perseguire sulla base delle priorità individuate dall’Unità di Autovalutazione di Istituto a seguito del R.A.V. dell’I.C. elaborato nell’a.s. 2014/2015.È necessaria una impostazione chiara del P.T.O.F., con una progettualità che espliciti scopi, modalità operative, criteri di verifica e di valutazione degli esiti, in modo da rispondere ai criteri di efficienza, efficacia, economicità dell’azione amministrativa, sia in una dimensione di trasparenza che in una dimensione di condivisione e di promozione al progredire positivo del servizio con la comunità di appartenenza.

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Da quanto sopra indicato deriva la necessità di rafforzare i processi di costruzione del Curricolo verticale di Istituto, strutturando coerentemente i percorsi di insegnamento-apprendimento e superando la dimensione trasmissiva per portare gli alunni al raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado previsti dalle Indicazioni Nazionali 2012, avvalendosi di un approccio metodologico-didattico funzionale ad una scuola che ha per finalità il successo formativo, quindi che orienta la propria azione alla realizzazione del pieno diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti e che, nel perseguimento di tale finalità, riconosce e valorizza la diversità, differenzia e personalizza le proposte, attiva percorsi laboratoriali di rinforzo, recupero e potenziamento degli apprendimenti, favorisce le esperienze di socializzazione e di assunzione di responsabilità da parte degli alunni.Particolare attenzione sarà da porre :a) alla prevenzione ed al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico (cyber bullismo);b) al potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali, attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore c) alla valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale.I seguenti aspetti hanno carattere di necessità:-rafforzamento dei processi di costruzione del curricolo verticale d’Istituto, al fine di caratterizzarne l’identità-miglioramento dei processi di progettazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente , curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d’istituto)- personalizzazione dei curricoli, in vista sia del supporto degli alunni in difficoltà che della valorizzazione delle potenzialità, delle attitudini e delle eccellenze-modifica dell’impianto metodologico per intervenire fattivamente, attraverso l’azione didattica, sull’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza europea e sulle dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche)-effettuazione di monitoraggi ed intervento tempestivo sugli alunni a rischio (a partire da D.S.A. e B.E.S.)L’elaborazione del P.T.O.F., per la definizione dell’organico dell’autonomia, implica l’individuazione dei posti da destinare al potenziamento dell’offerta formativa (art. 1, c.14, L. n. 107/2015). Entro la metà del prossimo mese di ottobre 2015 dovrà essere segnalato il fabbisogno all’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, il quale vi provvederà con la fase C delle assunzioni, programmata per novembre 2015. E’ in predisposizione uno schema cui ricorrere per proporre da parte del Collegio dei Docenti la richiesta di organico potenziato per il P.O.F. per l’a.s. 2015/2016 e per il P.T.O.F. per il triennio 2016/2017-2017/2018-2018/2019.Al momento non è ancora possibile disporre di un quadro chiaro di quanti e quali (quali classi di concorso per la Scuola Secondaria di 1^ grado) potranno essere i docenti che saranno attribuiti per detti posti di potenziamento per l’anno scolastico 2015/2016 e per quelli del triennio ad esso successivo, cui si riferisce il P.T.O.F. che il Collegio dei Docenti è chiamato a progettare, rielaborando e integrando funzionalmente il P.O.F. dell’a.s. 2014/2015, strutturato in continuità con quelli degli anni scolastici ad esso precedenti partendo dalle Indicazioni per il P.O.F. a suo tempo formulate dal Consiglio di Istituto dell’I.C. “Ettore Majorana” che si confermano quale riferimento generale sebbene da rivisitare alla luce delle Linee di Indirizzo sopra espresse:- pluralità di opzioni di tempo scuola per gli alunni sia nelle scuole dell’infanzia, sia nelle scuole primarie, sia nella scuola secondaria di 1° grado, tenendo conto della normativa vigente in materia- attivazione di progetti, di iniziative curricolari ed extracurricolari (con fondi propri, con contributo di terzi, etc.) finalizzate all'inclusione, con particolare riguardo nei confronti degli alunni con

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bisogni educativi speciali ed all’apposito Piano Annuale per l’Inclusione (P.A.I.), alla lotta all’insuccesso scolastico (corsi di recupero linguistico/matematico, progetti di accoglienza e sostegno alla comunicazione e all’apprendimento per alunni stranieri, iniziative a supporto degli alunni diversamente abili per l’integrazione e percorsi di appoggio per gli apprendimenti, …)- attivazione di progetti, di iniziative curricolari ed extracurricolari (con fondi propri, con contributo di terzi, etc.) finalizzate alla valorizzazione delle potenzialità di studio- potenziamento delle attività extra-curricolo (in orario aggiuntivo, con alunni anche provenienti da più classi e plessi), anche in accordo con gli EE.LL. e le Associazioni, al fine di proseguire esperienze positive già avviate e/o avviarne di nuove, valorizzando le risorse strutturali disponibili e concorrendo alla loro particolare connotazione.In coerenza con le Indicazioni sopra fornite, l’elaborazione del Piano di formazione e aggiornamento dei Docenti e del personale ATA ( fatti salvi gli obblighi informativi e formativi per tutto il personale in materia di igiene e di sicurezza nei luoghi di lavoro ) dovrà per i primi rispondere all’esigenza di privilegiare le attività interne di Istituto o in rete tra Istituti per lo sviluppo di un “linguaggio comune” tra docenti e, ad ogni modo, favorire l’approfondimento dei seguenti settori, individuati con il P.O.F. ed il R.A.V. dell’I.C. “Ettore Majorana”, cui aggiungere quanto attiene al perseguimento degli obiettivi del Piano Nazionale Scuola Digitale (P.N.S.D.):- Indicazioni nazionali 2012 e organizzazione dell’offerta formativa di Istituto,- didattica per competenze,- bisogni educativi speciali ai fini dell’effettiva inclusione scolastica,-continuità educativa orizzontale e verticale,- progettazione, valutazione e rendicontazione dell’offerta formativa ,- uso delle tecnologie digitali e miglioramento delle competenze.Per quanto concerne il Piano di aggiornamento/formazione del personale A.T.A. di Segreteria, si evidenzia che esso dovrà necessariamente vedere inserita l’attività finalizzata all'innovazione digitale nell'amministrazione.

Obiettivi del Piano Nazionale Scuola Digitale:-implemento degli strumenti didattici e laboratoriali;- adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la condivisione di dati, condivisione dei materiali didattici in cloud attraverso l’utilizzo di reti wi-fi, adozione del registro elettronico per la gestione della classe;- formazione dei docenti per l'innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale;- formazione dei Direttori dei servizi generali e amministrativi e degli Assistenti amministrativi per l'innovazione digitale nell’amministrazione.Nel Piano dovranno essere inclusi pertanto:-l‘offerta formativa-il curricolo verticale-le attività progettuali-i regolamenti-quanto previsto dalla legge 107/15 art. 1 c.7 da lettera a) a lettera s), ovvero:a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonche' alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;b) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;c) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni, anche mediante il coinvolgimento dei musei e degli altri istituti pubblici e privati operanti in tali settori;d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonche' della solidarietà e della cura dei beni

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comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità;e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;f) alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;h) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonche' alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;l) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014;m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;n) apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.89;o) incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;p) valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli alunni e degli studenti;q) individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;s) definizione di un sistema di orientamento.Poiché il presente atto di indirizzo si colloca in un periodo di grandi cambiamenti normativi, si avvisa che potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione.Si ringrazia il Collegio docenti tutto per l’ impegno e la fattiva collaborazione, con l’auspicio di costruire insieme una scuola capace di migliorarsi costantemente.

IL DIRIGENTE SCOLASTICODott.ssa Velia Di Mambro

(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art.3, c.2 D.Lgs. n.39/93)

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PIANO DI MIGLIORAMENTO

DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “E. MAJORANA”

RESPONSABILE del Piano: Dirigente Scolastico.

Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:

Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione scolasticaVelia Di Mambro DSAntonietta Circi DSGAD’Onofri Maria Collaboratore DSGiulia Trombetta Collaboratore DSd’Agostino Mariacristina Docente primaria .Funzione strumentale POF Capitani Edi

Docente primaria Funzione Strumentale sito Web Di Martino Michelina

Docente scuola secondaria Funzione Strumentale area BES

Zaccagnini Antonello Docente scuola secondaria RLS Maglione Angela Docente scuola secondaria Referente INVALSI Yamaguchi Erisa Docente scuola secondaria Funzione strumentale Orientamento

PRIMA SEZIONE

Scenario di riferimento

Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento

Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento

Il lavoro in aula(attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti diapprendimento, progetti di recupero e potenziamento degli apprendimenti, e l ‘utilizzo di nuove tecnologie per la didattica)

L’istituto si sta dotando di LIM nella scuola primaria, mentre nella scuola secondaria sono dotate di LIM tutte le classi e l’ aula magna. Diverse attività didattiche nella scuola secondaria si svolgono utilizzando le nuove tecnologie.

In tutti i livelli scolastici presenti si cerca di migliorare il clima all’interno delle sezioni e classi, coerentemente con la vision di cui sopra, varando programmazioni ed adottando progetti che mirano a ridurre le situazioni di disagio (psicomotricità, teatro, life skills training, sportello ascolto, progetti di recupero e di potenziamento o arricchimento). Gli ambienti di apprendimento sono utilizzati per le loro specificità ed anche le attività in aula sono svolte, per quanto possibile, ricorrendo ad un utilizzo innovativo degli spazi, sebbene per quest'ultimo aspetto si sia solo agli inizi. Le iniziative progettate, relative alla stesura del curricolo verticale, contemplano anche una significativa ricaduta sulle modalità di svolgimento delle attività e sulle modalità di valutazione, che dovrebbero perseguire e valutare le competenze, in conseguenza di una didattica per competenze, obbiettivo che il collegio si è dato in seguito al RAV.

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IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTODescrizione dei processi che hanno portato alla scelta degli obiettivi di miglioramento

Criticità individuate/piste di miglioramento

Punti di forza della scuola/ risorse

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Risultati dei processi di autovalutazione

Basandosi sinteticamente sul livello dimerito attribuito alla varie aree, si evidenziano criticità maggiori nell’area 2.2 (“Risultati nelle prove standardizzate nazionali”), alla quale è stato assegnato il livello 2 con la seguente motivazione:

Il punteggio di italiano e/o matematica della scuola alle prove Invalsi è inferiore rispetto a quello di scuole con background socioeconomico e culturale simile. I punteggi delle diverse classi in italiano e/o matematica non sono molto distanti e la varianza tra classi in italiano e/o matematica è inferiore o pari a quella media. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica è superiore alla media nazionale.

Il giudizio è il risultato dei dati oggettivi delle prove standardizzate nazionali che evidenziano i punti di criticità del nostro istituto sui quali non si è ancora sufficientemente intervenuti.

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO:

Curricolo, progettazione e valutazione

Completamento del curricolo verticale di Istituto

Ambiente di apprendimento

Implementare le dotazioni tecnologiche e di materiale didattico

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Organizzare formazione sull'uso delle nuove tecnologie nella didattica

Basandosi sinteticamente sul livello di merito attribuito alle varie aree si evidenziano i seguenti punti di forza

Area 2.1 risultati scolastici (livello6) Area 2.3 : competenze chiave e di cittadinanza (livello5)

Area 2.4 : risultati a distanza (livello5)

Area 3A.3: inclusione, integrazione (livello5)

Area3A.4: continuità e orientamento (livello5)

Area 3B.5: orientamento strategico e organizzazione della scuola

Area 3B.7: integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie (livello6)

RISULTATI

OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO:

AREA: PROGETTAZIONE DIDATTICA:

curricolo verticale condiviso

AREA:SVILUPPO

PROFESSIONALE DELLE RISORSE:incremento formazione docenti

RISULTATI: diminuzione varianza entro le classi III e V primaria

NB: quest’ultimo obiettivo è stato

considerato, successivamente,

Linea strategica del piano

Dal RAV emerge la necessità di lavorare sui processi, potenziando gli apprendimenti e la flessibilità didattica,in vista del conseguimento di risultati nelle prove standardizzate che siano piu vicini o raggiungano quelli con analogo contesto socio-economico

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Definizione di Obiettivi strategici Indicatori

1.Ottenere un’impostazione didattica e 1.Completamento curricolo verticale

infanzia/primaria eprimaria/secondaria

2. Formazione docenti su priorità formative (didattiche, alunni BES, TIC).

valutativa coerente in verticale e omogenea in orizzontale su misura per l l’utenza dell’istituto.

Gli obiettivi strategici sono in relazione a mission e vision

apprendimento costantemente alpasso con le innovazioni

normative

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PROGETTO DI MIGLIORAMENTO

Indicazioni di progetto Titolo del progetto Curricolo verticale d'istituto .Responsabile del progettoData di inizio e fine ANNO SCOLASTICO 2015- 2016

La pianificazione (Plan)

Pianificazione obiettivi operativi Obiettivi operativi Indicatori di valutazione

Innovare i processi di

Insegnamento/apprendimento al fine i di incidere efficacemente sulla capacità di apprendimento;

favorire la diffusione e lo sviluppo

della didattica laboratoriale, dellapeer education e di nuove metodologie didattiche;

implementare l’uso delle tecnologie nella prassi didattica quotidiana.

Realizzazione del curricolo (italiano, matematica e inglese)

Osservazioni sugli alunni in uscita per la scuola dell’infanzia;

Prove di verifica sulle competenze acquisite dagli alunni delle classi 5° condivise dai docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado.

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Relazione tra la linea strategica del Piano e il progetto

Progettazione del curricolo verticale d'istituto in un’ottica di confronto e condivisione di unità di lavoro tra i docenti dei diversi ordini di scuola dell’Istituto.

Risorse umane necessarie

Commissione curricolo verticale, gruppo di miglioramento e valutazione, personale di segreteria.

Destinatari del progetto (diretti ed indiretti)

Alunni, docenti e genitori

Budget previsto

Dati a cura del DSGA

Membri della commissione curricolo ( dieci docenti per quattordici ore).

1.Condivisione degli obiettivi del progetto in Collegio Docenti

2.Analisi dei risultati delle prove del sistema nazionale divalutazione INVALSI; confronto risultati dell’Istituto e media nazionale per ambiti disciplinari;.

3.progettazione curricolo verticale d'istituto di italiano , matematica e inglese da parte della commissione curricolo verticale;

4.distribuzione e condivisione a tutti i docenti dell’Istituto;5.formazione docenti sulle competenze6.unificazione dei vari percorsi sul curricolo verticale d'istituto per tutte le discipline

(triennio 2015-2018);7.pubblicizzazione del curricolo verticale d'istituto.

Descrizione delle attività per la diffusione del progetto

La circolazione e la diffusione delle informazioni inerenti il progetto saranno articolate secondo le seguenti modalità:

comunicazione interna: circolari (destinate a tutto il personale

docente),Incontri istituzionali (CdD, dipartimenti, incontri trainsegnanti dei due ordini di scuola, ecc.), condivisione del materiale

prodotto tramite la pubblicazione sul sito della scuola nell'area docenti; prevedono la presenza dei genitori dove si provvederà a veicolaretutte le informazioni connesse all’avanzamento del progetto di miglioramento.

Il monitoraggio e i risultati Descrizione delle

azioni di monitoraggio

Per monitorare e misurare la realizzazione del progetto verranno valutati alcuni indicatori sul curricolo desunti da:

1.incontri del team di miglioramento

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Target

1. Coinvolgere nella valutazione dei risultati delle azioni di monitoraggio una rappresentanza dei docenti dei diversi ordini di scuola di inglese, italiano e matematica (maggio-giugno 2016);

2. Estendere negli anni successivi le azioni di monitoraggio a tutte le altre discipline;

Il riesame e il miglioramento Modalità di

revisione delle azioni

Sulla base dei risultati emersi negli incontri programmati da parte del gruppo di miglioramento saranno adottate, ove necessario, iniziative di modifica e miglioramento del progetto stesso. Gli incontri programmati oltre a monitorare lo stato di avanzamento delle singole attività serviranno anche per modificare, qualora se ne ravvisasse la necessità, la tempistica e alcuni degli obiettivi previsti nel progetto.

Le proposte di miglioramento del progetto e le eventuali modifiche saranno sempre condivise nel CdD.

Descrizione delle attività di

Inserimento nel PTOF e pubblicazione del curricolo sul sito della scuola.

Note sulle possibilità di implementazione

Uniformare i criteri di valutazione tra classi parallele e i diversi ordini di scuola

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