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Editoriale Dio è in pace con noi di + Luciano Monari J Il Bambino che nasce a Betlemme non è solo un evento suggestivo, un ri- chiamo allo stupore che dobbiamo avere di fronte al miracolo della vita o un invi- to a deporre i sentimenti di aggressività che ci sono dentro il nostro cuore. Quel Bambino è la dichiarazione di pace che Dio dà al mondo. Non so se gli uomini siano in pace con Dio, ma, nel Natale, Dio dichiara di essere in pace con gli uomini. Se Dio è in pace con noi allora anche noi possiamo essere in pace con noi stessi, possiamo dire di sì alla vita senza riser- ve e senza risentimenti. Non c’è dubbio che la vita è un dono stupendo, ma non è detto che sia sempre facile da accetta- re. Ci sono nella vita distacchi dolorosi, fallimenti umilianti, fatiche oppressive, obiettivi mancati. Tutte queste cose ci provocano sofferenza e possono alimen- tare in noi risentimento, a volte addirittu- ra un rifiuto. Quando avviene ci ripieghia- mo su noi stessi come un animale ferito e facciamo fatica a interessarci davvero degli altri, a donare affetto, facciamo fa- tica a gioire con chi gioisce e a piangere con chi piange. Ma se Dio è in pace con noi, anche noi possiamo fare pace con noi stessi e con la vita. La possiamo ac- cettare di cuore gustandone gli aspetti positivi e portando il peso di quelli nega- tivi senza troppa angoscia; più ancora, la pace che Dio ci offre in Gesù Bambino ci permette di vivere in pace con gli altri, di dire noi agli altri “pace”, cioè di non rima- nere bloccati dalla paura e dal sospetto per il male che gli altri potrebbero farci, di non sentirci feriti in eterno per il male che qualcuno di fatto ci ha recato, di dive- nire capaci di rischiare la fiducia, il dialo- go, l’ascolto e l’amicizia. Per questo Dio ci ha creati: l’uomo trova se stesso solo quando può guardare in faccia un altro senza aggressività, senza doppi fini, sen- za volere sedurre o vincere o possedere, ma piuttosto comprendere e amare con un animo umile e riconoscente. Ecco il perché che Dio sia in pace con noi conta e rende bella la nostra vita. Montagna. La lunga attesa per la neve di sciatori e scialpinisti in Alta Valtrompia Nel frattempo molte le novità messe in campo dalla famiglia Lucchini, fra cui il nuovo chalet Dasdana, lo skilift da Cima Maniva alla Persòle e i 20.000 metri quadrati di salti e gobbe all’interno dello snowpark Il servizio a pag. 9 Solidarietà Vite in missione Alcune esperienze missionarie di matrice triumplina: da suor Eleonora Liberini in Zambia al sostegno che il Gruppo missionario di Inzino dà a un progetto in Camerun Media Valle “La fucina di Vulcano”, un concept site per scoprire vecchi mestieri •• pag. 10 Sport Motori. La saretina Vecars dietro la gara di regolarità “Winter Marathon” •• pag. 21 La stagione del Maniva verso un bianco inverno Il servizio a pag. 2-3 La Voce della Valtrompia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - DICEMBRE 2011 12 n. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

La Voce della Valtrompia 2011 12

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La stagione del Maniva verso un bianco inverno. La lunga attesa per la neve di sciatori e scialpinisti in Alta Valtrompia. Nel frattempo molte le novità messe in campo dalla famiglia Lucchini, fra cui il nuovo chalet Dasdana, lo skilift da Cima Maniva alla Persòle e i 20.000 metri quadrati di salti e gobbe all’interno dello snowpark.

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Page 1: La Voce della Valtrompia 2011 12

Editoriale

Dio è in pace con noidi + Luciano Monari

Il Bambino che nasce a Betlemme non è solo un evento suggestivo, un ri-chiamo allo stupore che dobbiamo avere di fronte al miracolo della vita o un invi-to a deporre i sentimenti di aggressività che ci sono dentro il nostro cuore. Quel Bambino è la dichiarazione di pace che Dio dà al mondo. Non so se gli uomini siano in pace con Dio, ma, nel Natale, Dio dichiara di essere in pace con gli uomini. Se Dio è in pace con noi allora anche noi possiamo essere in pace con noi stessi, possiamo dire di sì alla vita senza riser-ve e senza risentimenti. Non c’è dubbio che la vita è un dono stupendo, ma non è detto che sia sempre facile da accetta-re. Ci sono nella vita distacchi dolorosi, fallimenti umilianti, fatiche oppressive, obiettivi mancati. Tutte queste cose ci provocano sofferenza e possono alimen-tare in noi risentimento, a volte addirittu-ra un rifiuto. Quando avviene ci ripieghia-mo su noi stessi come un animale ferito e facciamo fatica a interessarci davvero degli altri, a donare affetto, facciamo fa-tica a gioire con chi gioisce e a piangere con chi piange. Ma se Dio è in pace con noi, anche noi possiamo fare pace con noi stessi e con la vita. La possiamo ac-cettare di cuore gustandone gli aspetti positivi e portando il peso di quelli nega-tivi senza troppa angoscia; più ancora, la pace che Dio ci offre in Gesù Bambino ci permette di vivere in pace con gli altri, di dire noi agli altri “pace”, cioè di non rima-nere bloccati dalla paura e dal sospetto per il male che gli altri potrebbero farci, di non sentirci feriti in eterno per il male che qualcuno di fatto ci ha recato, di dive-nire capaci di rischiare la fiducia, il dialo-go, l’ascolto e l’amicizia. Per questo Dio ci ha creati: l’uomo trova se stesso solo quando può guardare in faccia un altro senza aggressività, senza doppi fini, sen-za volere sedurre o vincere o possedere, ma piuttosto comprendere e amare con un animo umile e riconoscente. Ecco il perché che Dio sia in pace con noi conta e rende bella la nostra vita.

Montagna. La lunga attesa per la neve di sciatori e scialpinisti in Alta Valtrompia

Nel frattempo molte le novità messe in campo dalla famiglia Lucchini, fra cui il nuovo chalet Dasdana, lo skilift da Cima Maniva alla Persòle e i 20.000 metri quadrati di salti e gobbe all’interno dello snowpark

Il servizioa pag. 9

Solidarietà

Vite in missione Alcune esperienze missionarie di matrice triumplina:

da suor Eleonora Liberini in Zambia al sostegno che il Gruppo missionario di Inzino dà a un progetto in Camerun

Media Valle

“La fucina di Vulcano”,un concept site perscoprire vecchi mestieri

•• pag. 10

Sport

Motori. La saretina Vecarsdietro la gara di regolarità“Winter Marathon”

•• pag. 21

La stagione del Manivaverso un bianco inverno

Il servizioa pag. 2-3

La Vocedella Valtrompia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - DICEMBRE 2011

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Nave. Fino a domenica 11 dicembre l’esposizione dei quadri realizzati dal navense Gianfranco Ravasio

Sostenere suor Eleonora Liberinicon la mostra “Ricordi e profumi”

di Barbara Fenotti

“Ricordi e profumi”, questo il titolo della mostra pittorica inaugu-rata il 2 dicembre e che si protrarrà fino a domenica 11 presso la sala ci-vica “28 maggio” di Nave. Patroci-nata dall’assessorato alla Cultura e dal Credito cooperativo di Brescia, l’esposizione vuole essere un tri-buto da parte del pittore navense Gianfranco Ravasio alla concitta-dina, suor Eleonora Liberini, che dal lontano 1987 opera nelle zone più disagiate dell’Africa come mis-sionaria. Nata nel 1949, la religiosa è entrata a far parte a soli 23 anni

della congregazione delle Suore di Carità dette di Maria Bambina. Ventiquattro anni or sono è appro-data a Kaufe, nello Zambia, uno dei Paesi più poveri del mondo. Si spo-stata poi a Chirundu, villaggio di do-gana situato vicino al fiume Zambe-si al confine con lo Zimbawe, dove le suore di Maria Bambina operano nell’ospedale della Diocesi Ambro-siana e qui rimane dal 1996 al 2009. Suor Eleonora coordina in questo

periodo il servizio di pastorale par-rocchiale nella catechesi nei villaggi più poveri, annunciando il Vangelo con la testimonianza della vita, pre-stando particolare attenzione al-le situazioni di sfruttamento della donna africana. Opera come presenza costante nell’ospedale, accanto alle madri e ai bambini malati di AIDS. È inoltre impegnata nell’educazione, forma-zione e istruzione di quei bambi-

ni che, salvati dalla strada perché poveri, non avrebbero avuto altra alternativa se non quella della pro-stituzione o della malavita. A que-sto scopo è destinato il “Villaggio della speranza”, struttura costruita grazie all’aiuto di molti benefatto-ri, all’interno della quale operano educatori locali e per lo sviluppo della quale, nel 1996, è stata avvia-ta la pratica dell’adozione a distan-za cui molti hanno partecipato. Di-rettamente coinvolta nel progetto, la missionaria navense crede sia l’unica soluzione possibile anche per la salvezza di giovani vite esclu-se dalle famiglie a causa di disturbi fisici o mentali. A partire dal 2009 si è spostata a Kabwe, nel nord dello Zambia dove, seguita nell’opera di evangelizzazio-ne, assiste casi tra i più disperati, quali quelli dei bambini handicap-pati che nessuno vuole. Nel 2006 le viene conferita l’onorificenza di Ca-valiere all’interno dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana. È nel 2010 che l’operato della missio-naria viene riconosciuto ancora, stavolta con l’attribuzione del “XX Premio Cuore Amico”, un Nobel per la pace e l’impegno.

Concesio. Parla la missionaria laica che nel 1969 abbandonò il lavoro in Valle per trasferirsi nello Stato africano

Durante un viaggio in Africa nel 1969 in Cesarina Alghisi scatta un amore a prima vista per i bimbi africa-ni e, licenziatasi dall’industria dov’era responsabile, raggiunge il centro di Rilima, in Ruanda, fondato da Enrica Lombardi. Le sue giornate trascorre-vano intense con rari momenti di pau-sa: dopo la Messa delle ore 6, subito a coordinare l’opera di assistenti e volontari nell’orfanotrofio che acco-glieva 40 bambini; alcuni erano sta-ti portati dal padre in una borsina di plastica (molte madri morivano dopo aver partorito) e qui trovavano affetto e assistenza fino ai 4 anni, quando ve-

nivano rimandati nel loro villaggio. C’è qualche viso che ricorda ancora? “Nes-suno in particolare –ha risposto Cesa-rina – ho voluto bene a tutti in modo uguale; non ci era dato di affezionarci più di tanto poiché sapevamo che pre-sto ci avrebbero salutati. Rimarranno sempre nel mio cuore i giorni in cui siamo usciti definitivamente dal Ruan-da nel ’94: ormai la guerra tribale stava dilagando e il 13 aprile noi missiona-ri abbiamo lasciato il Paese, mentre all’orfanotrofio, ormai circondato dai guerriglieri, le assistenti indigene rice-vevano la comunione e la posavano un attimo sul cuore; quando hanno riaper-

La lunga esperienza di Cesarina Alghisi tra gli orfani del Ruanda

L’iniziativa presso la sala civica “28 Maggio” è

una delle tante messe in campo per aiutare

l’operato della religiosa, che dal 1987 opera nelle

zone più disagiate del continente africano

to la porta della chiesa fuori non c’era più nessuno; hanno potuto raggiunge-re l’aeroporto – dove i 74 bambini sono stati timbrati sul braccio, in assenza di passaporto – e giungere in Italia (i 41 orfani sono stati adottati da famiglie bresciane e stanno tutti bene). Nello stesso anno sono ripartita per Gitega, nel Burundi, da dove sono rientrata nel marzo 2010. Ora offro le mie gior-nate, costretta sulla sedia a rotelle, perché cessino le guerre, non vi siano più orfani e perché sorga a Gitega un ospedale anche per i disabili. Ritorne-rei in Africa pure con una gamba sola, se mi fosse concesso”. (g.b.)

Primo piano2 La Voce della Valtrompia

dicembre 2011Sito:

www.lavocedelpopolo.it

In questo numero che esce nel periodo dell’Avvento abbiamo voluto dare spazio ad alcune storie che raccontano le esperienze fatte da missionari valtrumplini in giro per il mondo e sostenute proprio adesso da alcune iniziative in Valle. L’aper-tura è data a suor Eleonora Liberini, da anni impegnata nelle zone più disagiate del continente africano e il cui operato viene supportato da una mostra del pitto-re Gianfranco Ravasio. Quindi, le storie di due laiche (Cesarina Alghisi e Rosanna Micheletti) che hanno deciso di dedicare la maggior parte della loro vita ai bam-bini. Infine, l’iniziativa del Gruppo missionario di Inzino che si sta spendendo per sostenere a distanza un progetto di un villaggio camerunense.

L'indagine sulle missioni

Suor Eleonora Liberini

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C’è un comune denominatore nelle esperienze raccontate, con le missionarie in-tervistate che hanno speso e continuano a spendere le loro vite a fianco dei bam-bini: da suor Eleonora Liberini impegnata dal 2009 in Zambia per prendersi cura di bimbi con handicap che nessuno vuole; a Cesarina Alghisi, che fino al 2010 ha seguito gli orfani del Ruanda, a Rosanna Micheletti, attiva dal 1982 nella comu-nità venezuelana di San Felix, anche a sostegno delle donne. Donne e bambini che sono poi al centro del progetto sostenuto dal Gruppo missionario di Inzino, che segue a distanza la costruzione di un centro di educazione sociale e sanitaria nello sperduto villaggio di Zoetele in Camerun.

Storie di assistenza a bambini e donne

Villa Carcina. Dal 1982 Rosanna Micheletti nel Paese sudamericano tra formazione professionale e per le donne

Abbiamo incontrato Rosanna Mi-cheletti nella sua casa di Villa Carci-na in uno dei suoi momenti liberi: è appena tornata dalla messa mattu-tina e fra un incontro e l’altro si sta preparando a ritornare a San Felix in Venezuela, dove, dal 1982, sistemati legami e impegni – era assistente so-ciale presso il comune di Brescia – si è sempre più immersa nel contesto sociale e religioso del popolo vene-zuelano, lavorando con le comunità ecclesiali di base e a contatto con i padri claretiani. “Mentre all’inizio si aiutavano i pove-ri – ci ha detto – dando ad esempio il

latte ai bambini, in seguito si è passati alla formazione della donna, con corsi professionali (cucina, cucito, parruc-chiere), sulla salute (alimentazione, erbe, autostima) e con l’animazione ai gruppi anziani: nei loro incontri, aper-ti anche ai protestanti, si legge sem-pre un brano del Vangelo. Negli otto settori della parrocchia – che conta 100mila abitanti – c’è un animatore e io di volta in volta faccio visita ai vari gruppi che si ritrovano una volta alla settimana a leggere e commentare il Vangelo, a recitare il rosario e a pro-grammare le varie attività”. E ci ha raccontato degli insegnamenti rice-

vuti a sua volta. “Dai venezuelani ho imparato a ringraziare (lo fanno spes-so e in ogni situazione), a ridurre le necessità, a condividere il poco che si possiede e l’allegria (è un popolo gio-ioso che non si lamenta mai pur aven-do la dispensa vuota). Ho imparato ad ascoltare e spesso la mia opera è un semplice ascolto dei loro problemi: il marito che non c’è (molti uomini si comportano come marinai e hanno moglie e figli in ogni porto), un am-malato, i bambini per strada, la figlia 13enne che è in attesa. Se Dio vorrà, mi auguro di condividere con loro gli anni che mi saranno concessi”. (g.b.)

A fianco dei claretiani nella parrocchia venezuelana San Felix

3La Voce della Valtrompiadicembre 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Gardone. Un progetto da 100mila euro iniziato nel 2009 e seguito dal ministero della Salute e dalla diocesi locali

Il Gruppo missionario di Inzinoe un centro sanitario in Camerundi Andrea Alesci

Il mercatino tenutosi l’8 dicem-bre davanti alla chiesa di San Gior-gio a Inzino è solo l’ultima in ordine di tempo delle iniziative curate dal Gruppo missionario per sostenere opere in giro per il mondo. Attivo dal 1947, il gruppo si sta spenden-do da due anni per la realizzazione del progetto “Sanità, solidarietà e sviluppo indeterminato” a Zoetele, in Camerun. “Il progetto – spiega la presidente dell’associazione Margherita Zatti – è nato nel 2009 su spunto di un sa-cerdote camerunense in visita qui a Inzino, padre Georges Melobo, che proponeva di dare una mano alla costruzione di un ‘Centro di sanità multi-ambulatoriale’ e un deposito acqua. Così, ci siamo subito mes-si in moto proponendo il progetto alla popolazione”. Il progetto è coordinato sul campo da operatori africani, ha come re-sponsabile l’abate Christian Ateba Obame e sarà poi gestito dall’as-sociazione “Speranze africane”,

Il Gruppo missionario di Inzino in una foto del 1947

dal ministero della Salute e dalla diocesi di Sangmelina. “Si tratta – spiega Margherita Zatti – di un’in-teressante forma mista di gestione, perché è la realtà locale che valuta il bisogno e agisce di conseguenza. Quello che stiamo sostenendo è un centro di educazione sociale e sa-

nitaria, con sviluppo di un sistema di solidarietà e mutualizzazione del rischio di malattie nella comunità (circa 6.000 abitanti) e iniziative ri-volte alle donne”. Un progetto che ha un costo complessivo di 100mi-la euro e che il Gruppo missionario di Inzino ha già finanziato al 70%,

grazie anche al contributo iniziale di 15mila euro da parte di Cuore Amico, che fa da tramite per i tra-sferimenti. Con la speranza di finire i lavori entro un anno, il centro sa-rà poi intitolato alle sorelle Ninì e Cilì Tanfoglio, tra i fondatori dello storico Gruppo missionario.

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Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce della Valtrompia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

LLETTERE

Quale ricetta per un mondo migliore?

Egregio direttore,non ho ancora esattamente capito che cosa possa servire per rendere il mondo migliore e, più leggo, più approfondisco, più mi informo, più mi pare di brancolare nel buio. Ser-vono più soldi per arrivare alla fi-ne del mese senza angosce di vitto e alloggio? Anche, senz’altro. Ser-ve un lavoro meno precario? Anche, senz’altro. Serve occuparsi del bene proprio ed altrui? Anche, senz’altro. Serve pensare alla “polis” come un tutt’uno e non come un aggregato di singolarità disperse o gruppi cor-porativi? Anche, senz’altro. Serve farsi carico di quelli che sono ancora più bisognosi di noi? Anche, senz’al-tro.Però rimango ugualmente confuso; magari pieno di ottime e sagge ri-sposte, ma parziali, cui manca an-cora “il cuore”. Allora mi viene alla mente una recente omelia fatta dal vescovo Luciano Monari, nella quale ha sottolineato con forza due parole che occorre riscoprire, perché sono proprio queste “il cuore” di ogni no-stra risposta: fiducia interpersonale. Ecco che cosa serve per rifondare il tessuto socio-economico del nostro mondo, che si culla in una opulen-ta deriva mentre la fiducia interper-sonale, che poi diventa comunitaria, cala spaventosamente. Senza la fi-ducia, gettata ogni giorno nel ma-re dei rapporti umani come un sasso che allarghi progressivamente i suoi cerchi, non andremo mai più da nes-suna parte. Il problema del nostro mondo non è tanto avere o meno i soldi per riuscire a comprare l’ulti-mo i-Phone, bensì sapere di non po-terlo lasciare incustodito nemmeno per un piccolo attimo. Dunque, non avremmo tanto bisogno di crescere in Pil, ma in Fin (Fiducia interperso-nale netta).Cresciuta questa, l’ottima perfor-mance del Pil sarà una Cin (Conse-guenza ineluttabile netta).

Gianmaria Manerba

E-mail:valtrompiavocemedia.it 5La Voce della Valtrompia

dicembre 2011

IL PEGGIO DELLA VALTROMPIALumezzane: bella idea però male applicataQuando si dice “buona l’idea”. Infatti, a Lumezzane, all'imbocco del piazzale delle piscine, c’è una casetta di legno dove vengono distribuiti i detersivi. Sarebbe una bella idea, muove nella direzione del riutilizzo, senza spreco di contenitori di plastica, sennonché su sette rubinetti quattro sono fuori uso, come si evince dal cartello appeso: bloccati da qualcuno che ha inserito monete di taglio differente da quelle previste; ora la casetta è limitata nelle sue funzioni e pare abbandonata al suo destino. Peccato.

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIAGardone, il bel gesto

di ValtrompiacuoreÈ stato un gesto di grande sensibilità

quello dell’associazione Valtrompiacuore, che ha donato al presidio ospedaliero

una macchina per la risonanza magnetica cardiaca del valore di 70mila euro. Unica

attrezzatura di questo tipo nel bresciano, ha il vantaggio di offrire immagini

dettagliate del cuore senza esporre il malato ai raggi X, in particolare per i

pazienti con cardiomiopatie congenite, oltre a essere efficace per diagnosi e

controllo delle malattie dell’aorta e delle pericarditi, fornendo anche informazioni

nel caso di cardiopatia ischemica.

Giornali della Comunità

Pubblichiamo questa volta il bollettino parrocchiale “Incontro” della comunità di Gardone Val Trompia. Spicca la pre-sentazione da parte di don Francesco Bazzoli del progetto per il nuovo palaz-zetto dello sport, che dovrebbe sorge-re (al reperimento dei fondi necessari) dentro l’oratorio di San Marco.

Radio VoceSpazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 6 edizioni gior-naliere dal lunedì al venerdì. Intratteni-mento dalle 10.30 alle 13 con il conteni-tore “Voce Mattina”, al pomeriggio la comicità dei “Belli Dentro”. Ampio spa-zio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Brescia”, mentre la domeni-ca le radiocronache del Basket Brescia.

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

Correredivertendosi

Non capita tutti i giorni che un italia-no, anzi un triumplino, rimanga in te-sta 5 km alla maratona di New York. Ho seguito alla tv la corsa i 42.195 metri della gara americana. Eppure, rimarrà aggrappato al ricordo del 6 novembre 2011, una domenica, quel pezzetto di gara condotto con i mi-gliori da un saretino doc: Tito Tiberti. Classe 1981 e uno dei podisti italia-ni migliori in circolazione, domeni-ca 6 novembre Tito Tiberti ha percor-so i primi chilometri da Staten Island a Brooklyn col gruppo dove c’era il recordman mondiale (e poi vincito-re) Geoffrey Mutai. Poi ha concluso al 1805° posto assoluto (344° di ca-tegoria) col tempo di 3h08’51’’, mol-to lontano dal personale di 2h23’09’’. “Ma quel che più conta – ha dichiara-to il corridore dell’Atletica Gavardo – è che mi sono davvero divertito”. Il vero spirito di una qualsiasi corsa.

Alberto Zanetti

La parolaai lettori

È pronto il cd fatto dalla Filarmonica S. Cecilia con Charlie Cinelli e il jazzista Roberto Soggetti, entrambi già allievi della banda negli anni Settanta. S’in-titola “Sarés Nèdal” e raccoglie nove brani, tre dei quali arrangiati proprio dal maestro Soggetti e tre gentilmente concessi dal maestro Francesco An-dreoli della banda di Ghedi. A completare il cd una versione anglo-dialetta-le di White Christmas e due inediti: il brano che dà il titolo al cd e una pasto-rella del maestro Luigi Prandini del 1927 sulla quale Charlie recita una poe-sia di Angelo Canossi. Il cd è in vendita nei negozi Stilnovo dal 10 dicembre e può essere richiesto alla Filarmonica ([email protected], tel. 030.8982535).

Charlie Cinelli e la banda di Sarezzo in un cd

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Interventi. A breve il progetto esecutivo per sistemare l’area vicino alla Maugeri

Riqualificazione urbana

I progetti futuri della cooperativa CvlPresente da 27 anni la cooperativa Cvl (Caldera Virginio Lumezzane) è una realtà molto attiva che si occupa delle persone disabili. Un servizio che copre sia i bam-bini, i piccoli, i giovani, gli adulti e anche gli anziani ospiti di case di riposo, con un impegno diurno e anche domiciliare. Potendo contare su ben 32 soci (presidente Giulio Pellegrini), nel 2010 sono state 98 le persone seguite e aiutate in maniera diretta; e dopo aver inaugurato in questo 2011 la nuova sede del centro diurno per il nuovo anno che attende dietro l’angolo a meno di un mese, la Cvl si prepara a mettere in cantiere un nuovo progetto, confidando sulla struttura della scuola “Maria Montessori”, che di recente l’amministrazione comunale le ha assegnato.

Si approssima per l’ammini-strazione comunale di Lumezzane la realizzazione di un grande inter-vento urbanistico sulle vie Umber-to Gnutti, Giuseppe Mazzini e San Filippo Neri. “Con l’approvazione del progetto definitivo – dice l’as-sessore all’Urbanistica Andrea Ca-puzzi –, sarà questione di poche set-timane giungere alla redazione di quello esecutivo. L’area interessata è quella circostante la clinica Mau-geri e la residenza ‘Le Rondini’ ed è da considerarsi un vero e proprio polo sanitario. Di fatto, l’interven-to consentirà di meglio integrare la viabilità dei veicoli a motore con le esigenze di spostamento dei pedo-ni che frequentano la zona, ponen-do un’attenzione particolare per la cura dell’arredo urbano. All’inizio di questo progetto cercheremo di ridurre le zone di sosta per le auto-vetture (saranno 9 quelle in meno) a favore di quelle (6) destinate ai

motocicli, al medesimo tempo in-crementando l’area pedonale, che vogliamo portare a circa 160 metri quadrati”. Una ridefinizione degli spazi esi-stenti che intende dare un nuovo aspetto all’area, rendendola più fun-zionale, più sicura e anche più ver-de. “All’interno del budget preven-tivato per l’intervento – aggiunge l’assessore Andrea Capuzzi –, che è di 200mila euro, sono preventivati la

di Andrea Alesci

7

Lumezzane

sostituzione degli attuali lampioni, la posa di nuova segnaletica e la re-alizzazione di un’isola spartitraffico per garantire maggior sicurezza in prossimità di un incrocio che, una volta rivisto, non consentirà più la svolta a sinistra per chi arriva da via Mazzini; inoltre, non mancheranno azioni di riguardo verso l’ambien-te, tanto che è già stata prevista la piantumazione di una trentina di al-beri sia in aiuola sia nelle fioriere”.

La Voce della Valtrompiadicembre 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

I genitori dei bimbi che frequenta-no la scuola materna e l’asilo nido intitolati alla memoria di “Tersilia Bonomi” nella località lumezza-nese di Faidana si sono attivati per una raccolta fondi a sostegno del-la struttura. Infatti, è 15mila euro la cifra necessaria a un intervento da attuare nell’area giochi. Scen-dono così in campo a favore del-la sicurezza i genitori dei bambini e lo fanno con il totale appoggio della direttrice dell’istituto Rosan-na Tosini. Una volontà ben previ-sa e focalizzata verso un obiet-tivo comune, il chiaro intento di mettere mano alla sistemazione di 230 metri quadrati del cortile an-nesso alla struttura, procedendo alla posa di un materiale antiurto che ammortizza eventuali cadu-te o incidenti che possono accor-rere ai bambini mentre giocano. “Con questa iniziativa – spiega la direttrice Rosanna Tosini – sia io sia i genitori dei bimbi vogliamo intervenire sul tema di sicurezza, andando a posare questo parti-colare materiale nella zona dove sono presenti i giochi. Certo, per passare dalle idee ai fatti servo-no ora 15mila euro, ma una volta fatto il primo passo siamo convinti che riusciremo a giungere sino al-la fine del cammino che abbiamo deciso di intraprendere”.

Faidana e la materna

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Alta Valle Una decina di bambini bielorussi provenienti per lo più da Gomel, una delle zo-ne più colpite dal disastro nucleare di Chernobyl del 1986, passeranno le vacan-ze natalizie in famiglie della Valle: si rinnova l’iniziativa del Comitato Accoglien-za “Valtrompia e dintorni” iniziata nel 1995. Rimarranno per un mese. Intanto il Comitato lancia l’appello per i turni estivi, da giugno ad agosto, con possibilità di ospitare i bambini anche due mesi. “Un posto in più a tavola si trova sempre”, af-fermano le famiglie che da anni fanno questa esperienza impegnativa ma stimo-lante per tutti. Il comitato ha sede a Inzino. Basta rivolgersi al presidente Evelina Sanzogni, telefonando al numero 338.8027345 o via fax allo 030.831836. (e.b.)

Marcheno per i bambini bielorussi

9La Voce della Valtrompia

dicembre 2011E-mail:valtrompiavocemedia.it

Montagna. Al comprensorio nuovo skilift e snowpark, in attesa che arrivi la neve

In Valtrompia per gli amanti di sci in pista e tavola, la certezza ad oggi è il Maniva coi suoi 7 impianti (da 1.450 a 2100 metri di altitudine). Per chi ama quiete e silenzio dello scialpinismo è sempre pronto e ac-cogliente il rifugio del Cai in Pon-togna con la salita al Gölem. Per la Pezzeda sono possibili notizie a giorni sulla costituzione una nuova società di privati per la gestione. Al Maniva si doveva aprire all’Imma-colata, ma la neve non è arrivata e le alte temperature hanno impedi-to l’innevamento artificiale: tutto rimandato compresa la 6ª edizione della ciaspolata “Maniva di Luna”, il giorno dell’Immacolata. Il 10 dicembre è già programmata la 6ª edizione della ciaspolata “Ma-niva di Luna” Per la prima edizione di “SgranSKIsciti”, cronoscalata in notturna curata dal Cai Valtrompia prevista il 17, si spera. Tante le novi-tà della stazione, diventata preziosa risorsa, traino del turismo non solo della zona. Dopo la nuova seggiovia Persòle (m.1.775) Dasdanino (m.2.070), il gioiello della scorsa stagione, pro-prio lassù il nuovo Chalet Dasda-na offre gradito ristoro a tutti. Un nuovo skilift ha risolto il problema

del traverso da Cima Maniva (rag-giunta con la biposto dal Barard) a quella nuova di Persòle. I tuffi ini-ziali della nera del Dasdanino si ri-congiungono comodamente più in basso, sfruttando la valletta. È stato valorizzato il vecchio campo scuo-la al Passo. Sotto di questo la gran-de sorpresa del parco snowboard: 20.000 metri quadrati di salti e gob-be, con comoda uscita finale verso la seggiovia Persèk. Poi, asfaltato e abbellito il parcheg-gio allo Chalet Maniva, dove ha se-

de anche la scuola di sci Tre Valli. Prezzi fermi: si va da un massimo di 26 euro adulti del giornaliero al-ta stagione a 22 euro in bassa sta-gione; mattinieri e pomeridiani (21 e 18 euro rispettivamente) ridotti ai 12 e 10 dei baby (fino ai 10 anni). Si aggiungono l’abbonamento sabato-domenica a 45 euro; sconti per gli over 65; gli stagionali, dai 380 euro pieni ai 270 over 65 e 170 baby. Per informazioni sugli eventi del 10 e 17 dicembre e qualsiasi altra cosa vi-sitare il sito web www.manivaski.it

di Edmondo Bertussi

Dopo i mercatini di inizio dicembre, in Alta Valle si accendono le luci di Natale: dalla stella del presepio sul Mella a Marcheno a quella sopra Pe-tentè a S. Colombano. Cominciando dal primo, sono 23 anni che viene curato dagli Amici del Presepio: par-ticolarmente suggestivo per il suo specchiarsi sulle acque del fiume. Da altrettanti anni, dall’Immacola-ta, brilla a S. Colombano, sulla costa del monte, una cometa col cappel-lo alpino sulla capanna fatta di luci e disegnata sulla cascina di Petentè: la realizzano i ragazzi dell’oratorio con alpini e amici. Da lassù, la not-te di Natale, scenderanno pastori e armenti diretti verso la parrocchiale. Qui, su iniziativa della associazione Sa.I.Co,Me., con l’amministrazione comunale, dopo la S. Messa delle 17 sarà già arrivato il calesse coi cavalli con a cassetta Babbo Natale, scorta-to dagli zampognari, per distribuire dolci ad anziani e bambini. Si dirige-rà poi verso le 22 a Collio per fare altrettanto in piazza Zanardelli. Nel-le stesso ore a Lodrino, alle 20, dal-la parrocchiale partirà il presepio vi-vente: le singole classi scolastiche del paese cureranno una delle ani-mazioni nelle 15 stazioni previste. A Bovegno, organizzato dalla Parroc-chia è previsto per Santo Stefano: dalle ore 15 il presepio vivente sfile-rà per le antiche vie. (e.b.)

L’Alta Valle: eventi per il Natale

A Malga Costaricca, proprietà del Comune di Marcheno, su bellissimo poggio sotto le pendici del Gölem, si sono installati gli ultimi serra-menti, si è accesa la luce alimentata dai pannelli fotovoltaici che danno l’energia necessaria, e si è smontato il cantiere dei lavori iniziati in prima-vera. Si è così realizzato il recupero di un bene comunale in progetto da tempo: un investimento di 400mila euro con contributo regionale. “Costaricca” deve il suo nome a pre-giati pascoli: l’intervento era ormai

indifferibile per il suo utilizzo. Vi si arriva imboccando sotto gli Stalletti Bassi, sulla sinistra, una sterrata di circa un chilometro realizzata una ventina d’anni fa e nell’occasione risistemata per i mezzi agricoli, do-vendo consentire il trasporto dei ma-teriali necessari. La malga è composta da due fabbri-cati sui quali si è intervenuti. Il più grande è costituito dal “casinèt” (la costruzione alloggio del malghese), stalla annessa e vicina cisterna (con un’altra posta più in alto); il secon-

do, discosto sul dosso di fronte che era in parte diroccato, nel passato utilizzato nei modi più diversi. Su casinèt e stalla è stata rifatta la co-pertura, e l’edificio è stato comple-tamente sistemato sia per l’alloggio del malghese con adeguamento alle leggi attuali sia per il locale adibito a laboratorio della lavorazione del latte e produzione formaggio. Altret-tanto è stato fatto per l’edificio più piccolo che potrà essere utilizzato anche ad alloggio per ospiti, piccolo agriturismo.(e.b.)

Marmentino. Il bene recuperato con un investimento di 400mila euro, anche con la posa di pannelli fotovoltaici

Rimessa a nuovo Malga Costaricca, tra malga e agriturismo

Maniva, fiocchi di novità

Malga Costaricca

Una veduta della Persòle Dasdanino

Page 10: La Voce della Valtrompia 2011 12

Media ValleUn concorso letterario per le scuole È stato emesso il bando per “Storie dalla Valle per una Valle di storie” or-ganizzato dall’associazione culturale Valtrompia storica in collaborazione con Sibca e contributo di Fondazione comunità bresciana. Un concorso sul tema delle tradizioni religiose e devozione popolare in Valtrompia, rivol-gendosi a quarte e quinte delle elementari e prime medie. Le scuole che intendono partecipare dovranno comunicare l’adesione entro lunedì 16 gennaio 2012, compilando il modulo. Bando e scheda di iscrizione sono sul sito http://cultura.valletrompia.it (sezione “Bandi e concorsi”). Info all’e-mail [email protected] o al numero 392.3801040.

10 La Voce della Valtrompiadicembre 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Tecnologia. Da questo autunno è online un concept site realizzato nell’ambito del progetto “Ferro & Armi”

L’originale racconto dei mestieri

di Andrea Alesci

Come non s’esauriva mai il lavo-ro nella fucina del dio greco Efesto (Vulcano per i latini), così è stato e continua a esserlo per gli artigiani della Valtrompia. Valle dove il ferro è principe di ogni lavorazione e per questo fatto rivivere su un innovati-vo sito web, all’interno del più ampio progetto “Ferro&Armi” che da anni vede impegnato il Sistema museale

di Valle Trompia, ora avvalsosi della collaborazione di Lab80 film. “Quan-do parliamo di concept site – spie-ga Graziella Pedretti, responsabile dell’area Cultura in Comunità mon-tana – intendiamo uno spazio web sperimentale, già attivo all’indirizzo www.lafucinadivulcano.it e proget-tato secondo vari percorsi (luoghi, storia, tecnica, uomini, lavoro, suo-

ni) per lasciare voce ai racconti del-la gente secondo un filo conduttore che interroga il territorio triumplino e bresciano alla ricerca di evidenze e tradizioni legate a una vocazione le-gata al ferro, quindi alla lavorazione mineraria, siderurgica e armigera”. Un percorso per avvicinare la gente a quel passato che ne ha giocoforza forgiato il destino presente e, laddo-

ve quel passato non sia più attività lavorativa, possa ora trasformarsi in patrimonio culturale da conservare. Un progetto sostenuto da un co-fi-nanziamento di Regione Lombardia e condotto con una rete di collabo-razioni tra partner pubblici e privati. “Tra i filmati presenti sull’innovativo spazio web – spiega ancora Graziel-la Pedretti – troviamo videoriprese e interviste all’interno dei musei e dei luoghi di cultura partner del progetto e poi filmati realizzati nelle fabbriche d’armi della Valtrompia, fra cui la Gli-senti di Villa Carcina e la storica Be-retta di Gardone”. “La particolarità del sito è che ci sono molti cortome-traggi di durata differente (dai 30 agli 80 secondi) per un totale di 4 ore di girato complessivo. Entrare nel con-cept site significa entrare nella fitta trama di storie individuali e colletti-ve legate al territorio, significa vive-re un’esperienza più essenziale, più emotiva, che induce l’osservatore al-la curiosità e all’attenzione”. Il sito è consultabile agli indirizzi www.ferro-earmi.it e www.lafucinadivulcano.it.

La pagina iniziale del nuovo concept site

Uno spazio digitale innovativo che ospita

4 ore di filmati (dai 30 agli 80 secondi di durata ciascuno) realizzati nelle

fabbriche d’armi della Valtrompia tra storie e

focus artigianali

Page 11: La Voce della Valtrompia 2011 12

11La Voce della Valtrompiadicembre 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

È il 23 dicembre l’ultimo giorno del punto nascita di Gardone Val Trompia, ma il reparto di Ostetricia rimarrà ope-rativo con tutta una serie di ambulato-ri. “La riorganizzazione – dice la dot-toressa Mariangela Ongari– prevedel’esclusiva chiusura del punto nasci-ta, però, non saranno attivi vari servi-zi ambulatoriali: monitoraggio gravi-danza fisiologica, patologie gravidan-za, ecodoppler ostetrico, traslucenza nucale, ecografia ostetrica, controlli a termine fino alla 41ª settimana di gra-vidanza, corsi di accompagnamento alla nascita, programmazione del ta-glio cesario, con quest’ultimo che noi medici seguiremo una volta che la partoriente sarà ricoverata a Brescia. A Gardone manterremo le patologie stabili, centralizzando soltanto quelle

molto serie”. Un reparto ostetrico che si muoverà sempre a stretto contatto con quello di Ginecologia. “Proseguo-no – dice ancora la dottoressa Onga-ri – anche le attività di chirurgica e diagnostica ginecologiche. Nell’arco di sei mesi saranno attivi i nuovi am-bulatori per le vaccinazioni anti Hpv e per le prestazioni specialistiche agli anziani, mentre per ostetricia lo scre-ening metabolico del primo semestre; inoltre, l’arruolamento di donatrici di

sangue placentare a uso solidaristico, i colloqui per la diagnosi prenatale inva-siva, un ambulatorio per la terza età in-tegrato. Il nostro intento è guardare ai servizi di assistenza alla popolazione, con l’auspicio che questa opportunità venga raccolta. E per meglio operare stiamo preparando un protocollo ope-rativo con Pronto soccorso e 118 per garantire interventi idonei alle urgenze (anche necessità di usare l’ambulan-za) che si manifestassero a Gardone”.

Gardone Val Trompia. Parla la dottoressa Mariangela Ongari del reparto gardonese

di Lia Micale

L’ospedale di Gardone Val Trompia

I servizi d’ambulatoriolinfa vitale di OstetriciaIl 23 dicembre la chiusura

definitiva del punto nascita, ma il reparto

verrà potenziato insieme a Ginecologia, anche con

protocolli operativi tra Pronto Soccorso e 118

Sono quasi in dirittura d’arrivo a Gardone i lavori per incrementa-re la potenza della centrale idroe-lettrica sul canale Acqualunga, ge-stito da Energia Blu, partecipata di Comune gardonese (72%) e Beretta Holding (28%). “La gestione – dice il presidente Adriano Pedersini – è iniziata nel 2002 e ha prodotto si-nora circa 3 milioni di euro di affitti ai soci (834mila a Beretta e 2 milio-ni 166mila euro al Comune di Gar-done). Ora vogliamo continuare a essere produttivi per tutta la comu-nità”. Un canale che in località “Le-vata” va in salita per circa 300 me-tri e consta di 250 metri in cemento armato. “Negli anni – dice il sinda-co Michele Gussago – si sono cerca-te varie soluzioni fino a quella che stiamo portando avanti con la ditta che sta curando per la città di Bre-scia l’impermeabilizzazione del fu-turo metrobus: si tratta di incollare per induzione sul soffitto del canale una membrana di plastica che lo si-gilli e crei le condizioni di vuoto. Un intervento che porterà la potenza del sistema da 350 a 700 Kw/h, arri-vando in un anno a incrementare la produzione energetica di 1,4 milioni kW e ammortizzando in poco meno di 12 mesi la spesa di 180mila euro; avremo un incremento dei ricavi di 200mila euro fino a luglio 2014 (da-ta in cui scadranno i bonus ottenu-ti dalla vendita dei certificati verdi), poi incasseremo comunque 90mila euro annui come valore per la mag-giore energia elettrica prodotta”. A giorni l’intervento sarà completo e con i primi mesi del 2012 la centrale potrà andare a regime, divenendo per i prossimi 30 anni un impianto perfettamente funzionante, rispet-toso dell’ambiente e remunerativo per le casse pubbliche locali.

Gardone: rinnovatacentrale idroelettrica

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Page 12: La Voce della Valtrompia 2011 12
Page 13: La Voce della Valtrompia 2011 12

Concesio. Un parere tecnico sulle diverse condizioni fluviali tra Alta e Bassa Valle

Pescatori sul Mella

Nave e una convenzione per i cani randagiIl Comune di Nave ha stabilito con la Clinica del Cane S. Francesco di Brescia una convenzione per soccorrere e offrire un rifugio ai cani randagi presenti sul territo-rio. La struttura preposta si occupa di accalappiarli per garantire loro temporanea-mente un servizio di ricovero, nell’attesa che vengano affidati a famiglie pronte ad accoglierli. L’ amministrazione comunale intende in questo modo garantire la si-curezza a livello territoriale, nonché sensibilizzare la popolazione affinché si pren-da cura degli amici a quattro zampe. Per coloro che decidessero di adottarne uno è sufficiente richiederne l’affido alla pensione per animali S. Francesco che è sita in San Polo, oppure rivolgersi all’ufficio Manutenzione del Comune di Nave. (b.f.)

Passeggiando a Concesio sulle rive del Mella si è notata la ricom-parsa dei pescatori. Se la loro pre-senza è normale in Alta Valtrom-pia, ritrovarli anche in Bassa Val-le, dopo alcuni decenni, ha destato alcuni interrogativi: questi signori lo fanno per praticare un’attività sportivo-rilassante, per ripulire l’alveo da sacchetti e scarponi o invece pescano dei pesci che ma-gari sono anche commestibili? Ab-biamo interpellato Giuseppe For-te, un pescatore di Gardone: “Fino ad Aiale il pescato si può cucinare mentre più si scende a fondo valle i pesci, trote e vaironi, sanno sem-pre più di nafta e allora è preferi-bile rilasciarli. Sarebbe auspicabi-le se si favorisse un aumento della popolazione ittica sia immettendo ravanotti in molti più ruscelli sia ri-pristinando le condizioni originali e ideali del fiume: rimediando alla rettificazione e al livellamento del

letto fluviale; alla scomparsa dei rallentamenti, delle insenature e delle anse, dei raschi e delle buche che consentono ai pesci di nascon-dersi ai predatori – in particolare gli aironi – e di riprodursi maggior-mente”. E l’assessore all’Ambiente del comune di Concesio, Giampie-tro Belleri, riferisce: “Il collettore di Valle è pronto – manca solo di completare quello proveniente da Lumezzane – per ricevere le acque

di Giuseppe Belleri

13

Bassa Valle

nere e industriali da Brozzo fino alla Stocchetta, per poi giungere a Verziano (quando vi saranno i 160 milioni di euro necessari all’Ufficio d’Ambito, ente provinciale) dove verrebbero depurate; per ora i li-quami vengono reimmessi nel fiu-me Mella”. Speriamo che a breve si risolva il problema e che si possa ritornare, come al tempo della no-stra giovinezza, a pescare e nuotare nel nostro caro fiume Mella.

La Voce della Valtrompiadicembre 2011

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Corre all’interno della biblioteca di Concesio un trenino che riproduce fedelmente una tratta cara alla me-moria dei bresciani: la Brescia-Iseo-Edolo. “Quando i binari correvano lungo il Mella...” è il titolo della mo-stra organizzata da Comune e bi-blioteca di Concesio con il Cfb (Club federmodellistico bresciano), aperta fino al 15 dicembre durante i norma-li orari d’apertura della biblioteca di via Mattei 99 e sabato 10 durante il pomeriggio. “L’idea di proporre que-sta ricostruzione modellistica – dice il presidente Cfb Enrico Maggini – è nata da un confronto sulla questione del metrobus, che inizialmente dove-va giungere fino a Inzino. Vogliamo riavvicinare la gente a una cultura ferroviaria che crediamo il nostro Paese debba tornare a sviluppare in maniera decisiva”. Nella biblioteca di Concesio troviamo un plastico in scala 1:87 di alcuni tratti della linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo, altri modellini ferroviari e pannelli de-scrittivi della storia della linea e del-la locomotiva numero Uno custodita al Castello di Brescia. Una mostra cui s’aggiungerà martedì 13 dicembre al-le 20.45 la serata “Il pensiero politico di Giuseppe Zanardelli, ministro bre-sciano dei Lavori pubblici” tenuta dal professor Claudio Pedrazzini, storico delle ferrovie italiane. Info sull’asso-ciazione Cfb, www.cfb-brescia.org.

Modellini ferroviari

Page 14: La Voce della Valtrompia 2011 12

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Page 15: La Voce della Valtrompia 2011 12

EconomiaProvincia, progetto per over 55 disoccupatiLa Provincia di Brescia ha approvato un intervento rivolto a 60 tra uo-mini e donne over 55, disoccupati, iscritti al Centro per l’impiego (per la Valtrompia è Sarezzo) e residenti in uno dei Comuni della provincia. Si tratta di azioni rivolte all’incrocio domanda/offerta di lavoro. Il destina-tario deve recarsi presso un ente accreditato per i servizi al lavoro (elen-co consultabile su http://sintesi.provincia.brescia.it/portale/) con documen-to d’identità e Carta regionale dei servizi, quindi l’ente individua un’im-presa e organizza un colloquio. Info dal lunedì al venerdì (ore 9/12): tel. 030.3749342/308/722), e-mail [email protected].

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Le norme per l’impianto a gasdi Rosa Casari

Oggigiorno quasi tutte le case in Italia utilizzano un impianto a gas, in particolare a gas metano (otte-nuto dalla distillazione di combu-stibili fossili, per decomposizione di sostanze organiche o per sintesi). Usato all’inizio del ‘900 per l’illumi-nazione, si è poi diffuso per gli uti-lizzi domestici in cucina sino a di-ventare il sistema più utilizzato per la maggior convenienza economi-ca rispetto ad altri, la disponibilità continua assicurata da diffuse reti di distribuzione e non ultimo per il minor impatto ambientale rispetto ai combustibili solidi o liquidi. In alcune zone orograficamente dif-ficili da raggiungere con reti di di-stribuzione di metano viene utilizza-to il Gpl (Gas di petrolio liquefatto), tuttora usato anche per il riscalda-mento. Il Gpl viene generalmente distribuito in bombole o piccoli ser-batoi posti all’esterno dei locali da

servire. È importante segnalare che il Gpl fornito in bombole sta tornan-do in auge per via delle mutate con-dizioni economiche che spingono a un consumo “on demand” di impian-ti mobili, preferendo non affrontare le spese relative alla realizzazione e alla manutenzione di impianti fissi

di fruizione del gas. La non cono-scenza o non osservanza delle più elementari norme di sicurezza e la diffusa noncuranza dell’obbligo di effettuazione periodiche manuten-zioni degli apparecchi a gas e degli impianti, ovviamente non ne garan-tisce il mantenimento nel tempo de-

gli standard di sicurezza. Inoltre, un utilizzo improprio del gas unito a comportamenti errati incrementa il rischio di incidente: incendi, esplo-sioni, intossicazioni. Il verificarsi di incendi è spesso dovuto all’uso improprio degli ap-parecchi o alla distrazione: scarsa attenzione nel maneggio di prese e strofinacci da cucina in vicinanza dei fornelli, deposito di materiali infiammabili vicino alle parti più esposte al calore degli apparecchi o dei camini. L’incendio è a volte anche condizione conseguente a un’esplosione dovuta a importan-ti dispersioni di gas all’interno di locali non areati. Da segnalare che un uso improprio delle bombole di Gpl (utilizzo in posizione semi-oriz-zontale o riempimento presso sog-getti non autorizzati) può portare alla fuoriuscita di gas dalle stesse in fase liquida e il formarsi di fiam-me di maggiori dimensioni sui bru-ciatori degli apparecchi a gas, con spiacevoli conseguenze che è facile immaginare.

15La Voce della Valtrompiadicembre 2011

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Page 16: La Voce della Valtrompia 2011 12

Speciale Acl. Crca e altri movimenti del Nord si sono incontrati in Veneto per le linee programmatiche

Verso un movimento nazionaleche salvaguardi uomo e natura

Si sono riuniti lo scorso 14

ottobre a Brescia i rappresen-

tanti di Crca (Civiltà rurale cac-

cia ambiente), Cst (Caccia svi-

luppo territorio), Ca (Caccia

ambiente) e Mcr (Movimento

per la cultura rurale) per prepa-

rare la nascita di un movimento

nazionale che sappia raggrup-

pare tutti i portatori della cul-

tura rurale. Nel corso dell’in-

contro tutti hanno convenuto

su quest’opportunità.

“Nella riunione che si è tenu-

ta in Veneto a novembre – di-

ce il presidente regionale Acl

Eugenio Casella, riportando il

pensiero di tutti i membri del

movimento Crca – è stata esa-

minata la possibilità di trovare

un’intesa su tutte le tematiche

operative per essere pronti e

presentarci alle prossime sca-

denze elettorali su tutto il terri-

torio nazionale. Vogliamo con-

tinuare a far sapere che l’identi-

tà e la civiltà rurale costituisco-

no il più antico modo di essere

dell’uomo.

Difendere i principi della civiltà

rurale significa porre l’uomo al

centro di qualsiasi interesse e

riuscire a considerare la natura

come un elemento indispensa-

bile per la sua vita.

Caccia e pesca sono una parte del variegato

mondo della cultura e delle tradizioni rurali ed

è per questo motivo che la gran parte delle as-

sociazioni venatorie bresciane e bergamasche

ha dato il proprio assenso alla costituzione del

nostro movimento politico.

Il Crca non è nato per caso, ma è sorto al ter-

mine di una lunga serie di incontri e dibattiti

dei rappresentanti delle associazioni venato-

rie nei quali sono stati eviscerati dal punto di

vista ideologico, oltre che fattuale, le proble-

matiche che sottostanno al declino inesorabi-

le, se non si provvede a fermarlo, del concetto

di cultura rurale. Ci siamo accorti che l’anima-

lismo metropolitano sta permeando il mondo

della politica nostrana e nazionale in modo da

compromettere per sempre tutte quelle attivi-

tà che fanno parte della nostra cultura.

Non v’è dubbio che le sirene animaliste sono

in grado di suonare i loro strumenti con im-

mensi supporti economici e ciò non solo per

l’intervento di coloro che hanno

interessi legati al mondo anima-

lista ma per l’indiscutibile ap-

porto del mondo della politica.

Noi del mondo rurale e della

caccia abbiamo a questo punto

come unica arma quella dell’im-

pegno in politica.

Va detto che l’impegno politi-

co non può essere disgiunto da

un’intensa attività di convinci-

mento dell’opinione pubblica,

ma questa è soprattutto ad ap-

pannaggio del mondo dell’as-

sociazionismo venatorio, delle

associazioni dei pescatori, degli

agricoltori e degli allevatori di

animali. Inoltre, siamo convinti

che le nostre attività possono

essere difese anche con l’ap-

poggio del mondo dell’econo-

mia per cui riteniamo indispen-

sabile un collegamento con il

mondo produttivo che opera

nella civiltà rurale. Ci riferiamo

non solo al mondo agricolo ma

anche a quello dell’artigianato

e dell’industria, come ad esem-

pio quello armigero. Terza con-

vinzione è l’unità di tutti i movi-

menti politici che si riconduco-

no ai principi della difesa della

civiltà rurale. Un’unità non solo

a livello regionale ma anche e

soprattutto a livello nazionale; nessuno si de-

ve permettere di barattare la caccia e le altre

attività facenti parte della civiltà rurale per in-

teressi propri e dei partiti politici attualmente

operanti in Italia.

Noi chiediamo che su questi semplici e lapi-

dari principi si apra un dibattito che porti, ci

auguriamo, all’unità e che ci permetta di agi-

re in futuro in perfetta coesione anche con il

mondo dell’associazionismo e del sindacato

che si riconosce nei principi della civiltà rurale”.

Eugenio Casella, membro del direttivo bresciano di Crca

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Lo schwannoma, lo xantoma, il le-iomioma e l’adenoma sono neoforma-zioni che colpiscono più di frequente dorso e margine linguale: sono noduli duri e vanno asportati con accuratezza. Il linfangioma assume invece un aspet-to diffuso, soffice e chiaro. Solo l’esa-me istologico può definire la natura di queste lesioni. L’emangioma, bluastro e plurilobato, può assumere dimensioni piccole o giganti; l’emangioma gigan-te colpisce sopratutto lingua e labbro; l’ablazione si avvantaggia del laser. Il corno mucoso è una bizzarra promi-nenza biancastra cheratosica, piuttosto dura al tatto: va escisso in toto in am-pio tessuto sano. Capitolo a parte per il granuloma, lesione benigna di natura infiammatoria non classificabile come neoplasia; il granuloma piogenico as-sume in genere l’aspetto di una mas-serella esofitica, sessile o peduncolata, facilmente sanguinante al tocco, che fomenta sovrainfezioni batteriche; è riscontrabile a livello gengivale ma an-che a livello linguale e genieno, soprat-tutto a seguito di estrazioni dentali o asportazioni di precedenti lesioni; si av-vale della diatermocoagulazione o della caustica chimica. Le neoplasie maligne del cavo orale rappresentano il 3-4 % di tutti i tumori umani, ma l’incidenza è variabile a seconda delle aree geogra-fiche del mondo per abitudini alimen-tari, voluttuarie e igieniche; l’età più colpita è la VI-VII decade e il sesso più

colpito quello maschile (rapporto di 4:1 rispetto al femminile). Fattori di rischio fumo, alcool, ma anche la presenza di Hpv, in particolare 6 e 11. L’azione com-binata del fumo e dell’alcool aumenta il rischio di 15 volte. Il dato più scon-fortante è l’incremento dell’incidenza e della mortalità a fronte di una relativa semplicità nell’approccio clinico-dia-gnostico. La sintomatologia è variabile. I tumori del pavimento orale possono restare a lungo asintomatici e raggiun-gere dimensioni cospicue per la scarsa innervazione sensitiva del distretto e l’ampio spazio di crescita in superficie; i tumori della lingua sono al contrario fortemente sintomatici. Non infrequen-

ti sono i tumori del trigono retromolare che tendono a invadere le aree come pi-lastro palatino, tonsilla, base linguale e osso mandibolare e richiedono spesso interventi demolitivi. Tutti i tumori del cavo orale vengono sottoposti a stadia-zione sec ondoil criterio Tnm. Altissima è l’incidenza delle metastasi ai linfonodi del collo; l’enuità risulta correlata alle dimensioni del tumore primitivo e alla sede. La mestatizzazione bilaterale è frequente nei tumori a sede mediana.Le metastasi a distanza per via ema-tica si riscontrano principalmente al livello polmonare, con una inciden-za piuttosto elevata del 25-30% nelle forme avanzate. È importante quindi,

Salute. I tumori avanzati del cavo orale prevedono anche la chemio-radioterapia, che ha dato buoni risultati

procedere a una stadiazione detta-gliata per definire la migliore strategia terapeutica.I tumori linguali più piccoli (fino a 2 cm), siano essi della punta che del dorso o del margine laterale, vengo-no asportati con laser o bisturi freddo. I tumori linguali con dimensioni mag-giori (da 2 a 4 cm) subiscono resezioni maggiori come lemiglossectomia, che richiede una ricostruzione con lembi. I tumori più evoluti richiedono inter-venti maggiormente demolitivi perché infiltrano il pavimento orale e la man-dibola; l’intervento cosiddetto di ‘Com-mando’ prevede la resezione en bloc dell’emilingua, dell’emipavimento orale e dell’emimnandibola, e la successiva ricostruzione con lembi. Anche i tumo-ri del pavimento orale, della guancia o della gengiva possono essere asportati con il laser se di piccole dimensioni; an-dranno trattati anch’essi con interventi demolitivi se di dimensioni maggiori.Il coinvolgimento dei linfonodi impone ovviamente lo svuotamento del collo. I tumori avanzati del cavo orale pre-vedono anche la chemio-radioterapia: le opzioni scaturiscono da condizioni generali del paziente, infiltrazione del tumore e presenza di metastasi a di-stanza: laddove entrambi praticabili, la chirurgia e la chemio-radioterapia prevedono risultati a distanza pres-soché sovrapponibili. La comparsa di metastasi a distanza riduce le possibili-tà terapeutiche: la chemioterapia negli ultimi anni ha dato sorprendenti risul-tati, allungando notevolmente i periodi di remissione della malattia o in alcuni casi portando a guarigione completa.

Focus sui tumori del cavo oralea cura del dott. Giampiero D’Abbazio

Le Branche SpecialisticheAllergologia e Immunologia Dott. R. Quilleri, Dott.ssa G. Del GiudiceCardiologia, Dott. G. lacovini, Dott. P. MaggiChirurgia Generale/Oncologica Dott. C. Codignola, Dott. G. B. MorandiChirurgia Generale e Vascolare Dott. G. GalvaniChirurgia Plastica e Ricostruttiva Dott. G. Brunelli, Dott. Motta, F. TorselloDermatologia Dott.ssa A. GhidiniGastroenterologia Dott. P. CesariGinecologia e Ostetrica Dott.ssa C. RuggeriMedicina del Lavoro Dott. A. Migliarini

edicina Interna con Geriartria Dott. P. BertoniMedicina Interna e Malattia dell’Ipertensione Dott. M. CrippaMedicina Legale e delle Assicurazioni Dott. M. PanicoOculistica Dott. A. BaldinoOrtopedia Dott. P BartolaminelliOtorinolaringoiatria Dott. G. D’AddazioPsichiatria Dott. S. BignottiUrologia Dott. T. Zanotelli

I ServiziServizio di Ecografia ed EcocolordopplergrafiaDott. H. Chaer, Dott. G.P. Lorini, Dott. I. MujahedServizio di Consulenza alimentare e nutrizionale Dott. M. BonaccorsiServizio di Psicologia e Psicoterapia

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18 La Voce della Valtrompiadicembre 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Natività in ValtrompiaDalla foto in alto a destra e procedendo in senso antiorario troviamo cinque scatti del fotografo Alberto Contessi, che ha immortalato alcune scene del presepio vivente allestito ogni anno dal Ctvs in Valle di Sarezzo il 26 dicembre e il 6 gennaio: cori angelici, il castello del re Erode, una panoramica, la sacra famiglia e (qui accanto) alcuni personaggi impegnati nella sgranatura. Nella fascia bassa due scatti dello storico presepe marchenese in riva al Mella (con e senza neve) e la fotografia di alcuni volontari che ricostruiscono l’evento della Natività nella chiesa di Collio. Qui sopra, invece, un momento del presepe vivente fatto dai bambini dell’asilo di Marcheno.

Natale. Negli scatti sotto, piccoli e grandi allestimenti valtrumplini che riproducono la Natività di Gesù

Riscoprire la famiglia coi presepiIn questo periodo di Avvento che ci avvicina al Natale sono già molte le realtà del territorio che si sono date da fare per allestire con impegno e passione presepi, tra cui spicca quello vivente del Ctvs in valle di Sarezzo

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19La Voce della Valtrompia

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Natale nelle Pievi. Gli eventi triumplini della rassegna ideata da Pietro Arrigoni

Una ghirlanda di storie

Bovezzo e i corsi dell’Università popolarePrenderà il via a gennaio la 3 edizione dell’Università popolare organizzata dal Comune di Bovezzo e divisa in vari corsi: inglese, filosofia, spagnolo, criminologia, energetica, storia dell’arte, cittadinanza attiva, scacchi, informatica, psicologia cli-nica e della coppia, creazione di bijoux, disegno, cucina (cucina regionale per sin-gle e pasticceria) e arte bresciana. Un poliedrico programma che spazia da materie di tipo umanistico a quelle scientifiche, sino a sconfinare nelle attività di tempo li-bero. Le iscrizioni sono aperte fino al 16 dicembre presso l’ufficio Cultura del Co-mune di Bovezzo dal lunedì al venerdì (ore 9/12.30) e il lunedì e mercoledì (anche 16/17.30). Info allo 030.2111207/208 o via e-mail a [email protected].

Il periodo del Natale da alcuni anni a Brescia sa svelare con la forza della parola raccontata le tradizioni a esso legato, grazie alla rassegna “Natale nelle Pievi” ideata da Pietro Arrigoni. Un viaggio nei piccoli gioielli della cri-stianità che in Valtrompia è comincia-to giovedì 8 dicembre con “Sèt stòrie che scalda el cör” della compagnia ‘Caffè corretto’, alla Pieve di Inzino. Venerdì 16, invece, torna dopo il suc-cesso della scorsa stagione “Da le sés a le dò – Da le dò a le dés (un ensòme de Nedàl en ferriera)”, spettacolo che già nel titolo-manifesto evoca il rac-conto di una giornata lavorativa tra-scorsa in fabbrica una passata vigilia di Natale e messa in scena nella chie-sa di S. Filippo Neri a Lumezzane Pia-tucco. Mercoledì 21 dicembre spazio a “Natale è amore … senza confini”, alle ore 20.30 nella piccola chiesetta di S. Martino a Zanano, Sarezzo. Quindi, venerdì 23 dicembre nella Sala delle Colonne a Bovezzo appuntamento con

un altro spettacolo che ha visto la luce la scorsa edizione: “Chel Mòtom che el va gné a inciodàl…”, realizzazione scenica dedicata alla figura di padre Ottorino Marcolini, su testo scritto da Tonino Zana con la regia di Pietro Ar-rigoni, la presenza attoriale di Andrea Manni e l’accompagnamento musicale a cura del coro “Alte Cime” dell’Ana di Brescia. Giovedì 29 serata all’insegna

di Andrea Alesci

Cultura

della novità presso l’antica pieve di Sant’Andrea a Concesio, con i racconti de “La ciàv” recitati dalla compagnia teatrale S. Giulia di Costorio. Ultimo appuntamento triumplino quello di mercoledì 4 gennaio con la replica di “Natale è amore … senza confini” al santuario della Madonnina di Cogoz-zo a Villa Carcina. Info su www.nata-lenellepievi.com.

INZINO - INZINO The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I sabato 10 dicembre ore 20.30; domenica 11 ore 20.30. SAN LUIGI - LODRINOI tre moschettieri sabato 10 di-cembre ore 20.30; domenica 11 ore 20.30. LUX - LUMEZZANE PIEVEThe Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I sabato 10 dicembre ore 20.30; domenica 11 ore 15.30, 18, 20.30. Lezioni di cioccolato 2 domenica 18 dicembre ore 15.30, 18, 20.30. Sherlock Holmes - Gio-co di ombre sabato 24 dicembre ore 20.30; domenica 25 ore 15.30 18, 20.30; lunedì 26 ore 15.30, 18, 20.30; domenica 1 gennaio ore 15.30, 18, 20.30; lunedì 2 ore 20.30.ASTRA - LUMEZZANE S. SEBASTIANOHappy Feet 2 sabato 10 dicembre ore 20.30; domenica 11 ore 14.30, 17.30, 20.30. The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I domeni-ca 18 dicembre ore 14.30, 17.30, 20.30; domenica 19 ore 14.30, 17.30, 20.30. SAN COSTANZO - NAVELe avventure di Tintin - Il segre-to dell’unicorno domenica 11 di-cembre ore 14.30, 17. Happy Feet 2 lunedì 26 dicembre ore 14.30, 17. Il gatto con gli stivali domenica 8 gennaio ore 14.30, 17.

Programmazione

Un‘illustrazione di Barbara Mancini

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Motori. La Vecars di Sarezzo dietro la gara di regolarità trentina per auto storiche

Il cuore valtrumplinodella Winter Marathondi Andrea Alesci

Ha un’anima saretina la gara di re-golarità per auto storiche cominciata nel 1989 lungo le strade del Trentino. Stiamo parlando della “Winter Mara-thon”, dal 2008 non più organizzata dal sodalizio della Mille Miglia ma presa in carico da una giovane so-cietà, la Vecars di Sarezzo. “Quel che abbiamo fatto – dice Andrea Vesco – è aver ritoccato un po’ la formula, portando le prove da 25 a 40, dimi-nuendo leggermente il chilometrag-gio (ora di 409 chilometri a fronte dei 450 di prima) e facendo transitare i concorrenti lungo 12 passi Alpini”. Una gara che venerdì 20 gennaio al-le ore 14 vedrà scattare dalla piazza Brenta di Madonna di Campiglio la prima di 180 vetture in gara, pronte a sfilare verso Malè, Fondo, Nalles, Bolzano, Passo Lavazè, Predazzo, Moena, Canazei (sosta serale), Cor-vara, Passo Gardena, Passo Sella, Carezza al Lago, Ponte Nova, Passo della Mendola, Cles, Dimaro e ritor-no verso Passo Campo di Carlo Ma-gno prima dell’arrivo in piazza Ri-ghi a Madonna di Campiglio sabato 21 gennaio. Un suggestivo percorso

riservato a vetture costruite prima del 1968, che sulle strade trentine gireranno con velocità medie non superiori a 41,756 km/h, affrontan-dosi per la conquista della 24ª edizio-ne. “Quella che si profila – aggiunge Andrea Vesco – è la quinta edizione da noi organizzata e vedrà al via, fra gli altri, il vincitore 2011 Giuliano Canè (pluripremiato alla Mille Mi-glia) e anche l’ex pilota di formula Uno Ivan Capelli, che sarà alla guida

Sport La Vecars si costituisce formalmente nel 2007 da un comune intento di An-drea Vesco e del padre Roberto e ha sede in piazzale Europa 65 a Sarezzo. Nata dalla passione dei due per le auto storiche e le gare di regolarità (in cur-riculum piazzamenti alla Mille Miglia e per Andrea la conquista a settembre del titolo di campione italiano in coppia col marchenese Andrea Guerini), è ora un’importante società di promozione di questi circuiti. Oltre alla Winter Marathon è attiva dal 2008 nell’organizzazione di un importante evento che si tiene in terra bresciana, ossia il “Franciacorta Historic” programmato per aprile. Per maggiori informazioni visitare il sito web www.vecars.net.

Auto storiche: passione targata Vesco

di una Volvo. Inoltre, per rendere più spettacolare la manifestazione, saba-to 21 gennaio organizziamo anche il Trofeo Tag Heuer Barozzi, ossia una sfida a eliminazione diretta riservata ai primi 32 equipaggi classificati alla Winter Marathon, che si fronteggia-no sul laghetto ghiacciato di Madon-na di Campiglio con diretta anche su Teletutto e possibilità di seguirla in streaming sul sito web.www.winter-marathon.it”.

A Lumezzane la squadra del presi-dente Cavagna respira la salutare aria d’alta quota. I rossoblù, gui-dati per il secondo anno da Da-vide Nicola, sono a ridosso della zona play-off e la prestazione of-ferta nella vittoria per 2-0 contro il Foggia ha dato nuove certezze sulle potenzialità del gruppo che, partita dopo partita, si sta dimo-strando essere uno dei più com-patti e difficile da affrontare. Do-po un avvio in salita, tre sconfit-te nelle prime tre gare, la squadra ha trovato il giusto equilibrio, di-mostrando sul campo intelligenza tattica e la mentalità di chi il cam-pionato lo vuole vivere ai vertici. Al giro di boa, il 18 dicembre si conclude il girone d’andata, il Lu-mezzane può chiudere a 30 punti, in perfetta media per raggiunge-re gli spareggi promozione. Affi-dandosi al 4-3-1-2, Nicola ha potu-to sfruttare pienamente le quali-tà del gioiellino Baraye, senegale-se classe ’92 scoperto quest’estate dal direttore sportivo Luca Nem-ber. È proprio Nember che ha la-vorato tantissimo per affidare al tecnico piemontese una squadra giovane ed esperta, portando in rossoblù giocatori del calibro di Aimo Diana e Marco Malagò. Il mese di dicembre vede i valgob-bini impegnati su due fronti: da una parte c’è il campionato con l’ostica trasferta di Como e poi la Reggiana in casa, in quella che sa-rà l’ultima partita dell’anno sola-re; dall’altro lato c’è la sfida con il Lecco per proseguire il cammi-no in Coppa Italia, quel trofeo che dalla stagione 2009/10 luccica nel-la bacheca di Via Magenta. (al.an.)

Lume Calcio verso il giro di boa

Un momento della scorsa edizione (PHOTO PIERPAOLO ROMANO 2011) e il logo 2012

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ANNO III

NUMERO 12 - dicembre 2011

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009

Direttore responsabile: Adriano Bianchi

Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia

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25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566

Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

INFORMAGIOVANICONCESIOPiazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141LUMEZZANEVia Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519NAVEVia Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753SAREZZOVia Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539 VILLA CARCINAVia Italia, 24 - Tel. 030 8988224

118 (Emergenza sanitaria)112 (Carabinieri)113 (Polizia)115 (Vigili del Fuoco)117 (Guardia di Finanza)1515 (Corpo Forestale)

EMERGENZA

Gardone V.T.: Cell. 3357853490

SOCCORSO ALPINO

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

BOVEZZO: Edicola di Bussacchini Paola, via Sabbioncelli – Bovezzo - Edicola n° 115 di Rossi, via Donizetti – Bovezzo - Edicola di Cancarini Tiziano, via Le Bre-de 18 – Bovezzo COLLIO: Formaggi Trevalli di Zanini Silvio & C. Snc, via Maniva 110/a, San Co-lombano - L’Erbavoglio di Benecchi Lucia, via Castiglioni 95, Collio BOVEGNO: Edicola n° 177 di Fontana Giuseppina, via Roma 21, Bovegno LODRINO: Edicola Bettinsoli Rosetta di Bettinsoli Rosetta, via Roma 6, Lodrino MARCHENO: Cartoleria Facchini Floriana di Facchini Floriana, via Provinciale 3, Brozzo - Tabaccheria Edicola Ricevitoria di Dusina Giampietro, via Zanardelli 3, Marcheno - Cartoleria Gerardini di Gerardini, via Zanardelli 203, Marcheno GARDONE VAL TROMPIA: Emporio Stefano di Reboldi Stefano, via Matteotti 18, Inzino - Edicola “Guido” di Franzini Cesare & C. Snc, via Matteotti, Gardo-ne Val Trompia - Cartoleria Camplani di Camplani Bruno, piazza Garibaldi 43, Gardone Val Trompia POLAVENO: “Lindus” di Buffoli Loretta, via Palini 39, San Giovanni di Polaveno - Edicola Belleri Erminia di Belleri Erminia via Tonetti 4, Gombio SAREZZO: Edicola di Zubani Adriano Matteo, via Petrarca 3, Ponte Zanano - Edicola di Consoli Michela, via Dante 17, Zanano - Cartoleria Mazza Lucia di

Mazza Lucia, piazza Borgo Bailo 12, Sarezzo - Libreria Il Mosaico di Pedrini Daniele, via Zanardelli 50, Sarezzo - Il Chiosco R.S. di Portesi Ornella, piazzale Europa, Crocevia - Tabacchi Alimentari Beccalossi M. Rosa via Antonini 203, Termine LUMEZZANE: Tabaccheria Bar Edicola “Mezzaluna” di Cavagna Fausto, via Brescia 12/c, Valle - Edicola Gnutti D. di Gnutti D., via Monsuello, San Sebastia-no - Edicola Cartoleria di Facchini Sara, via Trieste 3, Sant’Apollonio - Edicola piazza Portegaia, Sant’Apollonio - Edicola via De Gasperi NAVE: Edicola di Mombelli Daniela, via Brescia 162 – Nave - Edicola di Nem-ber Savino, via Brescia 12 – Nave - Edicola di Porta Catia, via San Marco – Nave VILLA CARCINA: Cartoleria di Fusi Cristina, via Tolotti 1, Cogozzo - Privativa Edicola di Rossi Paolo, via Bagozzi 101, Villa Carcina - Edicola Tabaccheria di Maiolini Fabio, Via Marconi 4, Pregno - Edicola Tabacchi Bettinsoli Lucia di Bet-tinsoli Lucia, via Garibaldi 156, Carcina - Edicola, via Veneto, Cailina CONCESIO: Edicola statale, Stocchetta - Edicola Mora Lucia di Mora Lucia, via Europa 306, Costorio - Edicola di Biloni & C. Snc, via Rodolfo da Concesio 67, Concesio - Edicola di Lana Patrizia, via Roncaglie 19/bis, Concesio - Edicola di Schivardi Donatella, via Rizzardi 12, San Vigilio

BOVEGNOS. Giorgio: Festivo: 10.30 - 18.30 (Graticelle) - 8.00 BOVEZZOS. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30CAINOS. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00COLLIOSanti Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festivo: 15.30 (giugno/settembre)CONCESIOS. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefe-stivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30GARDONE VAL TROMPIAS. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Ma-donna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30IRMASS. Trinità: Festivo: 9.30LODRINOS. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festivo: 8.30 (Invico) – 10.30 - 18.00

LUMEZZANES. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastiano: Pre-festivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festi-vo: 8.00 – 10.30Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Festi-vo: 7.30 – 9.00 - 10.00 – 11.00 – 18.30 – 19.45S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 18.30 - Festi-vo: 7.00 – 8.00 – 09.30 – 11.00 – 18.30

MARCHENOSanti Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.00 (Santuario del-la Madonnina) - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30Cesovo - S. Giacomo: Prefestivo: 19.30

MARMENTINOSanti Cosma e Damiano: Prefestivo: 17.30 - Festivo: 11.00 – 18.30Ville di Marmentino - Santi Faustino e Giovita: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 9.30

NAVES. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 11.00 – 18.00Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 – 17.30Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30

PEZZAZES. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30

- Festivo: 8.00 – 11.00Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 18.00

POLAVENOS. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre)S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Pre-festivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30

SAREZZOSanti Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 10.00 – 18.30Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.00Ponte Zanano – Santuario Madre del redento-re: Prefestivo: 18.00 – Festivo: 8.00 – 18.30 – Cristo Re: Festivo: 11.00 – 18.30

TAVERNOLE SUL MELLAChiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giacomo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30

VILLA CARCINASanti Emiliano e Tirso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

23La Voce della Valtrompiadicembre 2011

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IL PROSSIMO NUMERO USCIRÀ IL 21 GENNAIO 2012

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