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L’evoluzione delle direttive ATEX: novità e requisiti per un’efficace prevenzione dal rischio esplosione Introduzione dei lavori dott. ing. Enzo Livio Maci Consigliere Ordine Ingegneri Catania – Delegato Commissione «Qualità e Sicurezza» con il patrocinio di

L’evoluzione delle direttive ATEX€¦ · È stata pubblicata la Nuova Direttiva ATEX 2014/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 concernente l'armonizzazione

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L’evoluzione delle direttive ATEX: novità e requisiti per un’efficace prevenzione dal rischio esplosione

Introduzione dei lavori

dott. ing. Enzo Livio Maci

Consigliere Ordine Ingegneri Catania – Delegato Commissione «Qualità e Sicurezza»

con il patrocinio di

2

Il D.Lgs. 81/08 TITOLO I – Principi comuni

Titolo II – Luoghi di lavoro

Titolo III – Uso delle attrezzature di lavoro e dei D.P.I.

Titolo IV – Cantieri temporanei o mobili

Titolo V – Segnaletica di salute e sicurezza

Titolo VI – Movimentazione manuale dei carichi

Titolo VII – Attrezzature munite di videoterminale

Titolo VIII – Agenti fisici

Titolo IX – Sostanze pericolose

Titolo X – Esposizione ad agenti biologici

Titolo XI – Protezione da atmosfere esplosive

Titolo XII – Disposizioni penali e in materia di procedura penale

Titolo XIII – Norme transitorie e finali

Il D.Lgs. 81/08

3

Titolo XI Protezione da atmosfere esplosive

Capo I – Disposizioni generali

Art. 287 - Campo di applicazione Art. 288 – Definizioni

Capo II – Obblighi del datore di lavoro

Art. 289 - Prevenzione e protezione contro le esplosioni Art. 290 - Valutazione dei rischi di esplosione

Art. 291 - Obblighi generali Art. 292 – Coordinamento

Art. 293 - Aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive Art. 294 - Documento sulla protezione contro le esplosioni

Art. 294-bis - Informazione e formazione dei lavoratori Art. 295 - Termini per l’adeguamento

Art. 296 - Verifiche

Capo III – Sanzioni Art. 297 - Sanzioni a carico dei datori di lavoro e dei dirigenti

Il campo di applicazione e le definizioni

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Art. 287 – Campo di applicazione 1. Il presente Titolo prescrive le misure per la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive come definite all’articolo 288. 2. Il presente Titolo si applica anche nei lavori in sotterraneo ove è presente un’area con atmosfere esplosive, oppure è prevedibile, sulla base di indagini geologiche, che tale area si possa formare nell’ambiente.

Art. 288 - Definizioni 1. Ai fini del presente Titolo, si intende per: «atmosfera esplosiva» una miscela con l’aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui, dopo accensione, la combustione si propaga nell’insieme della miscela incombusta.

I principali obblighi

5

Art. 290 - Valutazione dei rischi di esplosione 1. Nell’assolvere gli obblighi stabiliti dall’articolo 17, comma 1,il datore di lavoro valuta i rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive, tenendo conto almeno dei seguenti elementi: a) probabilità e durata della presenza di atmosfere esplosive; b) probabilità che le fonti di accensione, comprese le scariche elettrostatiche, siano presenti e divengano attive ed efficaci; c) caratteristiche dell’impianto, sostanze utilizzate, processi e loro possibili interazioni; d) entità degli effetti prevedibili. 2. I rischi di esplosione sono valutati complessivamente. 3. Nella valutazione dei rischi di esplosione vanno presi in considerazione i luoghi che sono o possono essere in collegamento, tramite aperture, con quelli in cui possono formarsi atmosfere esplosive.

DVR

Sanzioni per i datori di lavoro (art. 297 c.1) La violazione dell’art. 290 comporta l’arresto da tre a sei mesi o

l’ammenda da 2.740,00 a 7.014,40 euro

I principali obblighi

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Art. 294 - Documento sulla protezione contro le esplosioni 1. Nell’assolvere gli obblighi stabiliti dall’articolo 290 il datore di

lavoro provvede a elaborare e a tenere aggiornato un documento, denominato: «documento sulla protezione contro le esplosioni».

2. ….. 3. ….. 4. Il documento di cui al comma 1 è parte integrante del documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1.

Documento sulla

protezione contro le

esplosioni

Sanzioni per i datori di lavoro e i dirigenti (art. 297 c.2) La violazione dell’art. 294 comporta l’arresto da tre a sei mesi o

l’ammenda da 2.740,00 a 7.014,40 euro

DVR

I principali obblighi

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Art. 294-bis - Informazione e formazione dei lavoratori 1. Nell’ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37, il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori esposti al rischio di esplosione e i loro rappresentanti vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione dei rischi, con particolare riguardo: a) alle misure adottate in applicazione del presente titolo; b) alla classificazione delle zone; c) alle modalità operative necessarie a minimizzare la presenza e l’efficacia delle sorgenti di accensione; d) ai rischi connessi alla presenza di sistemi di protezione dell’impianto; e) ai rischi connessi alla manipolazione ed al travaso di liquidi infiammabili e/o polveri combustibili; f) al significato della segnaletica di sicurezza e degli allarmi ottico/acustici; g) agli eventuali rischi connessi alla presenza di sistemi di prevenzione delle atmosfere esplosive, con particolare riferimento all’asfissia; h) all’uso corretto di adeguati dispositivi di protezione individuale e alle relative indicazioni e controindicazioni all’uso.

Sanzioni per i datori di lavoro e i dirigenti (art. 297 c.2) La violazione dell’art. 294-bis comporta l’arresto da tre a sei mesi o

l’ammenda da 2.740,00 a 7.014,40 euro

Le novità

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È stata pubblicata la Nuova Direttiva ATEX 2014/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli stati membri relativa agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva che sostituirà la Direttiva ATEX 94/9/CE.

La Nuova Direttiva ATEX 2014/34/UE (relativa ad apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva) è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 29 Marzo 2014 ed è in vigore dal 30 marzo 2014.

Ai sensi dell'art. 43 della Direttiva 2014/34/UE, la Direttiva 94/9/CE è abrogata con effetto decorrente dal 20 aprile 2016.

L’evoluzione delle direttive ATEX: novità e requisiti per un’efficace prevenzione dal rischio esplosione

Grazie dell’attenzione

dott. ing. Enzo Livio Maci

Consigliere Ordine Ingegneri Catania – Delegato Commissione «Qualità e Sicurezza»

con il patrocinio di

CATANIA - 19 FEBBRAIO 2015

Dott. Giovanni TaveriCONSIGLIERE NAZIONALE AIAS

COORDINATORE MACRO AREA SUD AIASCOMPONENTE COMITATO CEI 31 – 31J

DIRETTIVE ATEX e D.lgs. 81/08: La valutazione del rischio da

esplosione

1. Nell’assolvere gli obblighi stabiliti dall’articolo 290 ildatore di lavoro provvede a elaborare e a tenere aggiornatoun documento, denominato: «documento sulla protezionecontro le esplosioni».2. Il documento di cui al comma 1, in particolare, deveprecisare:a) che i rischi di esplosione sono stati individuati e valutati;b) che saranno prese misure adeguate per raggiungere gliobiettivi del presente Titolo;c) quali sono i luoghi che sono stati classificati nelle zone dicui all’ALLEGATO XLIX;d) quali sono i luoghi in cui si applicano le prescrizioniminime di cui all’ALLEGATO L.

DOCUMENTO SULLA PROTEZIONE CONTRO LE ESPLOSIONI

(ART.294 – D.LGS.81/08)

3. Il documento di cui al comma 1 deve essere compilatoprima dell’inizio del lavoro ed essere riveduto qualora iluoghi di lavoro, le attrezzature o l’organizzazione dellavoro abbiano subito modifiche, ampliamenti otrasformazioni rilevanti.4. Il documento di cui al comma 1 è parte integrante deldocumento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17,

e) che i luoghi e le attrezzature di lavoro, compresi idispositivi di allarme, sono concepiti, impiegati emantenutiin efficienza tenendo nel debito conto la sicurezza;f) che, ai sensi del Titolo III, sono stati adottati gliaccorgimenti per l’impiego sicuro di attrezzature dilavoro.

Articolo 294-bis - Informazione e formazione dei lavoratori

1. Nell’ambito degli obblighi di cui agli articoli 36 e 37, ildatore di lavoro provvede affinché i lavoratori esposti alrischio di esplosione e i loro rappresentanti venganoinformati e formati in relazione al risultato dellavalutazione deirischi, con particolare riguardo:a) alle misure adottate in applicazione del presente titolo;b) alla classificazione delle zone;c) alle modalità operative necessarie a minimizzare lapresenza e l’efficacia delle sorgenti di accensione;

d) ai rischi connessi alla presenza di sistemi di protezionedell’impianto;e) ai rischi connessi alla manipolazione ed al travaso di liquidiinfiammabili e/o polveri combustibili;f) al significato della segnaletica di sicurezza e degli allarmiottico/acustici;g) agli eventuali rischi connessi alla presenza di sistemi diprevenzione delle atmosfere esplosive, conparticolare riferimento all’asfissia;h) all’uso corretto di adeguati dispositivi di protezioneindividuale e alle relative indicazioni e controindicazioniall’uso.

OBBLIGHI DA OSSERVARE NEI LUOGHI DILAVORO ESISTENTI

• Prevenzione e protezione contro le esplosioni (adozioni e misuretecniche ed organizzative)

• Valutazione dei rischi di esplosione (D.Lgs. 81/08)

• Classificazione delle zone con pericolo di esplosione;

• Coordinamento in presenza in azienda di più imprese.

• Verifiche ( Il datore di lavoro è tenuto a far effettuare ogni dueanni la verifica dell’impianto elettrico nelle zone 0,1,20,21)

• Misure di sicurezza previste dal D.lgs. 81/08(Conformità delle attrezzature nuove ed esistenti utilizzate nelluogo di lavoro)

• Misure di sicurezza previste dal D.lgs. 81/08(conformità attrezzature nuove)

EX

Segnale di avvertimento per

indicare le aree pericolose

Ripartizione delle aree a rischio d’esplosione

Presenza di atmosfera esplosivaGAS POLVERI

Non probabile durante le normali attività; nel caso, solo di breve durata

ZONA 2 ZONA 22

Probabile durante le normali attivitàZONA 1 ZONA 21

Continua, per lunghi periodi o spessoZONA 0 ZONA 20

Norme applicabiliEN60079-10 EN50281-3

D.lgs. 81/08

DIRETTIVA 94/9/CE

Sostanza

Metano (Grisou) e polveri di carbone

Gas, Vapori, Nebbie

oPolveri

Gruppo

IMiniere

e relative installazionidi superficie

IIIndustrie di superficie

e altri luoghi

Presenza di Atmosfera Esplosiva

Presente

Probabile presenza

Continuamente, frequentemente o per lunghi periodi

Probabile durante la normale attività

Non probabile, nel caso, solo per

brevi periodi

ZONE

ZONA 0(G)ZONA 20(D)

ZONA 1(G)ZONA 21(D)

ZONA 2(G)ZONA 22(D)

Categoria

M1

M2

1

2

3

Livello di protezione

Molto alto

Alto

Molto alto

Alto

Normale

Guasti oModi di

Protezione

2 guasti indipendenti o

2 modi di protezione

2 guasti indipendenti o

2 modi di protezione

Normale funzionamento o

1 modo di protezione

1 Guasto o

1 modo di protezione

Nessun guasto nel normale

funzionamento

Nelle aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive sono impiegati apparecchi e sistemi di

protezione corrispondenti alla categoria di cui alla Direttiva 94/CE

APPARECCHI

Categoria 3 o 2 o 1

Categoria 2 o 1

Categoria 1

GAS

ZONA 2

ZONA 1

ZONA 0

POLVERI

ZONA 22

ZONA 21

ZONA 20

MARCATURA CE

Secondo il DPR 126/98, l’apparecchio deve riportare in targa i seguenti dati:

• Nome e indirizzo del Fabbricante;• Designazione della serie e del tipo ;• Numero di serie (se esiste);• Anno di costruzione;• Marcatura specifica di protezione dalle esplosioni (simbolo

Ex);• Gruppo di appartenenza (I o II) e categoria (1,2,3)• Lettera G (per gli apparecchi adatti per i GAS) e D (per le

Polveri);• Altre indicazioni indispensabili all’impiego in condizioni di

sicurezza;

ESEMPIO DI MARCATURA CE

CE 0722 II 2G

EEx d IIB T3

CESI: 03 ATEX 025

APPARECCHI NON ELETTRICI DESTINATI AD ESSERE UTILIZZATI IN ZONE PERICOLOSE

I PRODOTTI NON ELETTRICI DA UTILIZZARE IN ZONE PERICOLOSE SONO SOGGETTI ALLE NORME:

- UNI EN 1127-1“Atmosfere esplosive – Prevenzione dell’esplosione e protezione contro l’esplosione. Concetti fondamentali e metodologia”.

- UNI EN 13463-1“ Apparecchi non elettrici per atmosfere potenzialmente esplosive. Metodi di base e requisiti”.

MODI DI PROTEZIONE DEGLI APPARECCHI NON ELETTRICI:

MODO DI PROTEZIONE NORMA

- modo di protezione “fr” (restrizione di flusso) prEN 13463-2

- modo di protezione “d” (prova di esplosione) prEN 13463-3

- modo di protezione “i” (sicurezza derivata) prEN 13463-4

- modo di protezione “c” (sicurezza costruttiva) EN 13463-5

- modo di protezione “b” (controllo delle sorgenti di innesco) prEN 13463-6

- modo di protezione “p” (sovrapressione interna) prEN 13463-7

- modo di protezione “k” (immersione in liquidi) EN 13463-8

ESEMPIO DEI DATI DI TARGA DI UN APPARECCHIO NON ELETTRICO ADATTO PER ZONA CON PERICOLO DI

ESPLOSIONE

- NOME E INDIRIZZO DEL COSTRUTTORE ( Bianchi, Brindisi,Via E.Fermi 16)

- TIPO DI APPARECCHIO E ANNO DI COSTRUZIONE ( Tango 2 – 2004)

- GRUPPO DI GAS, CATEGORIA ( Gruppo di Gas IIC - 2G)

- MODO DI PROTEZIONE, CLASSE DI TEMPERATURA ( c – classe di temp. T3)

- N.ro DEL CERTIFICATO CE DEL TIPO/FASCICOLO TECNICO (Cesi … ATEX ..)

Ing. Fausto Di Tosto INAIL

Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici

CATANIA, 19 FEBBRAIO 2016 1

L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

Seminario AIAS Catania, 19 febbraio 2015

L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

Direttive Ex - vecchio approccio (solo apparecchi elettrici)

Direttiva 76/117/CEE (DPR n. 727 del 21.7.1982)• materiali elettrici di superficie gruppo II• vendita, libera circolazione e uso di materiali Ex• certificato di conformità alle norme europee armonizzate• LABORATORI autorizzati• uso del marchio comunitario

Direttiva 79/196/CEE (DPR n. 675 del 21.7.1982)• definisce i modi di protezione e le norme armonizzate di riferimento

Direttiva 82/130/CEE• materiali di miniera gruppo I• norme armonizzate di riferimento: EN 50.014 / EN 50.020

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

Le Direttive in ambito di atmosfere “potenzialmente” esplosive:

Direttiva 94/9/CEDirettiva di prodotto

Direttiva 99/92/CEDirettiva sociale recepita con:D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 - Titolo XI,modificato da:D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106

Il fabbricante deve garantire che il prodotto è stato progettati e fabbricato in conformità ai RES elencati all’allegato II.

Ai fini della prevenzione e della protezione contro le esplosioni, sulla base della valutazione dei rischi e dei principi generali di tutela di cui all’articolo 15, ildatore di lavoro adotta le misure tecniche e organizzative adeguatealla natura dell’attività

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

NOVITA’ :

Apparecchi non elettrici;

Apparecchi destinati a essere utilizzati in ambienti potenzialmente esplosivi a causa dei pericoli derivanti dalla presenza di polveri;

LLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL Ai sistemi di protezione ed ai dispositivi destinati a essere utilizzati fuori dall’atmosfera esplosiva, utili o indispensabili per il funzionamento sicuro degli apparecchi o sistemi di protezione relativamente ai rischi di esplosione;

Estensione del campo di applicazione a:

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

La nuova Direttiva ATEX 2014/34/UE

Pubblicata il 29 marzo 2014 (dopo circa due anni di procedimento legislativo ordinario nel Parlamento Europeo e nel Consiglio)

Allineata al Nuovo Quadro Legislativo (NQL -Decisione 768/2008/CE) e al Trattato di Lisbona / TFUE

Applicabile dal 20 aprile 2016 (dopo due anni di periodo transitorio)

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

Codifica: anno/numero correlativo/UECampo d'applicazione: nessun cambiamento, ma inclusione esplicita dei componentiDefinizioni: aggiunte dal NQLObblighi degli operatori economici (fabbricanti, rappresentanti autorizzati, importatori, distributori): dal NQLNorme armonizzate / Presunzione di conformità: riferimento al Regolamento (UE) n. 1025/2012 sulla normalizzazione europea Procedure di valutazione della conformità: nessun cambiamento; solo allineamento terminologico ai moduli del NQL secondo la Decisione 768/2008/CE (Articoli e Allegati)

Principali modifiche nella nuova Direttiva ATEX 2014/34/UE

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

Organismi notificati(ON): requisiti più dettagliati, tratti dal NQL Vigilanza del mercato / Procedura di salvaguardia: rafforzamento delle attività; nuove procedure semplificateClassificazione dei gruppi di apparecchi in categorie: nessun cambiamentoRequisiti essenziali di salute e di sicurezza: nessun cambiamento sostanziale, alcuni formaliMarchio CE: riferimento al Regolamento (CE) n. 765/2008Dichiarazione di conformità UE: contenuti più dettagliati

Principali modifiche nella nuova Direttiva ATEX 2014/34/UE

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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Periodo transitorio: dichiarazioni, certificati ed altri documenti

Le dichiarazioni di conformità (CE o UE) saranno valide secondo la legislazione vigente nel momento di immettere il prodotto sul mercato per la prima volta;I certificati di conformità rilasciati secondo la Direttiva 94/9/CE fino al 19 aprile 2016 resteranno validi ai fini della Direttiva 2014/34/UE a partire dal 20 aprile 2016 fino alla loro scadenza stabilita;Non necessario cambiare i riferimenti legislativi nei documenti relativi al prodotto: i riferimenti alla "vecchia" direttiva si intenderanno fatti alla "nuova" direttiva;

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Messa a disposizione sul mercato: la fornitura sul mercato dell’Unione, nel corso di un’attività commerciale, a titolo oneroso o gratuito, di un prodotto destinato a essere distribuito, consumato o usato;

Commercializzazione: la prima messa a disposizione di un prodotto sul mercato dell’Unione;

Direttiva ATEX 2014/34/UE

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Operatori economici

Fabbricante: una persona fisica o giuridica che fabbrica un prodotto oppure lo fa progettare o fabbricare e lo commercializza apponendovi il proprio nome o marchio o lo utilizza a fini propri;

Rappresentante autorizzato: una persona fisica o giuridica stabilita nell’Unione che abbia ricevuto da un fabbricante un mandato scritto che la autorizzi ad agire per suo conto in relazione a determinati compiti;

Importatore: una persona fisica o giuridica stabilita nell’Unione che commercializzi sul mercato UE un prodotto originario di un paese terzo;

Distributore: una persona fisica o giuridica nella catena di fornitura, diversa dal fabbricante o dall’importatore, che metta un prodotto a disposizione sul mercato;

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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Obblighi degli importatori 1. Gli importatori commercializzano sul mercato solo prodotti conformi. 2. Prima di commercializzare un prodotto sul mercato, gli importatori devono assicurarsi che il fabbricante abbia seguito l’appropriata procedura di valutazione della conformità. Essi si assicurano che il fabbricante abbia preparato la documentazione tecnica, che il prodotto sia contrassegnato dal marchio CE, ove applicabile, sia accompagnato dalla dichiarazione di conformità UE o dall’attestato di conformità e dai documenti…L’importatore che si accorga, o ritenga, che un prodotto non è conforme ai RES nonimmette il prodotto sul mercato…. 3. Gli importatori devono indicare sul prodotto il nome, la denominazione commerciale registrata o il marchio registrato e l’indirizzo postale al quale possono essere contattati; se ciò è impossibile, apporranno tale informazione sull’imballaggio o su un documento di accompagnamento del prodotto. Le informazioni relative al contatto sono in una lingua facilmente comprensibile per l’utilizzatore finale e le autorità di vigilanza del mercato. 4. Gli importatori devono garantire che il prodotto sia accompagnato da istruzioni e informazioni sulla sicurezza in una lingua facilmente comprensibile agli utenti finali, come stabilito dallo Stato membro interessato.

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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Casi in cui gli obblighi dei fabbricanti si applicano agli importatori e ai distributori

Un importatore o distributore è ritenuto un fabbricante ai fini della direttiva edè soggetto agli obblighi del fabbricante quando immette sul mercato uno strumento con il proprio nome o marchio commerciale o modifica uno strumento già immesso sul mercato in modo tale da poterne condizionare la conformità alla direttiva.

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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Devono essere conformi ai RES della direttiva quando messi sul mercato o messi in servizio

Prodotti compresi nella direttiva :

Destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva

Apparecchi

Sistemi di protezione

Dispositivi di sicurezza, controllo e regolazione

Componenti

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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Una combinazione di due o più apparecchi e di eventuali dispositivi e/o componentiche viene immessa sul mercato da un fabbricante come singola unità funzionale

Assiemi(… Apparecchi …. che da soli o combinati ….)

Una integrazione/assemblaggio di più prodotti (come intesi dalla direttiva) forniti da unoo più fabbricanti la cui installazione in loco viene effettuata dall’utilizzatore finale.

Impianti

L’ impianto definito NON rientra nella direttiva 94/9/CE

La valutazione del rischio esplosione deve essere effettuata dall’utilizzatore nell’ambito dalla direttiva sociale 99/92/CE – D.Lgs. 81/08 Titolo XI

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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ATEX GUIDELINESGUIDELINES ON THE APPLICATION OF DIRECTIVE 94/9/EC OF THE

EUROPEAN PARLIAMENT AND THE COUNCIL OF 23 MARCH 1994 ON THE APPROXIMATION OF THE LAWS OF

THE MEMBER STATES CONCERNING EQUIPMENTAND PROTECTIVE SYSTEMS INTENDED FOR USE

IN POTENTIALLY EXPLOSIVE ATMOSPHERES

4th EDITION – September 2012

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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D.Lgs. 9 aprile 2008 n.81 - Titolo XI CAPO II - OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO

Articolo 289 - Prevenzione e protezione contro le esplosioni1. Ai fini della prevenzione e della protezione contro le esplosioni, sulla base della valutazione dei rischi e dei principi generali di tutela di cui all’articolo 15, il datore di lavoro adotta le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura dell’attività; in particolare il datore di lavoro previene la formazione di atmosfere esplosive.2. Se la natura dell’attività non consente di prevenire la formazione di atmosfere esplosive, il datore di lavoro deve:a) evitare l’accensione di atmosfere esplosive;b) attenuare gli effetti pregiudizievoli di un’esplosione in modo da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.3. Se necessario, le misure di cui ai commi 1 e 2 sono combinate e integrate con altre contro la propagazione delle esplosioni e sono riesaminate periodicamente e, in ogni caso, ogniqualvolta si verifichino cambiamenti rilevanti.

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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Articolo 290Valutazione dei rischi di esplosione

1. Nell'assolvere gli obblighi stabiliti dall'articolo 17, comma 1, il datore di lavoro valutai rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive, tenendo conto almeno deiseguenti elementi:

a) probabilità e durata della presenza di atmosfere esplosive;

b) probabilità che le fonti di accensione, comprese le scariche elettrostatiche,siano presenti e divengano attive ed efficaci;

c) caratteristiche dell'impianto, sostanze utilizzate, processi e loro possibiliinterazioni;

d) entità degli effetti prevedibili.

2. I rischi di esplosione sono valutati complessivamente.

3. Nella valutazione dei rischi di esplosione vanno presi in considerazione i luoghi che sono o possono essere in collegamento, tramite aperture, con quelli in cui possono formarsi atmosfere esplosive.

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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Obblighi del datore di lavoroArt. 293.

Aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive

1. Il datore di lavoro ripartisce in zone, a norma dell'allegato XLIX, le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive.

2. Il datore di lavoro assicura che per le aree di cui al comma 1 siano applicate le prescrizioni minime di cui all'allegato L.

3. Se necessario, le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive in quantità tali da mettere in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori sono segnalate nei punti di accesso a norma dell'allegato LI e provviste di allarmi ottico/acustici che segnalino l’avvio e la fermata dell’impianto, sia durante il normale ciclo sia nell’eventualità di un’emergenza in atto.

Nota: in corsivo è indicato il testo aggiunto dal D.Lgs. 3 agosto2009 n. 106

Seminario AIAS Catania, 19 febbraio 2015

L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

Scelta delle apparecchiature

La direttiva 94/9/CE prende in esame tutti i tipi disorgenti di innesco quali:

Superfici caldeFiamme e gas caldi (incluse le particelle calde)Scintille di origine meccanicaMateriale elettricoCorrenti elettriche vaganti, protezione contro la corrosione catodicaElettricità staticaFulmineOnde elettromagnetiche a radiofrequenza (RF) da 10^4 Hz a 3x10^12 HzOnde elettromagnetiche da 3x10^11 Hz a 3x10^15 HzRadiazioni ionizzantiUltrasuoniCompressione adiabatica e onde d'urtoReazioni esotermiche, inclusa l'autoaccensione delle polveri

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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Scelta delle apparecchiature ( esclusi cavi e tubi protettivi )

Per la scelta di apparecchiature elettriche appropriate per i luoghi pericolosi sono necessarie le seguenti informazioni:

classificazione dei luoghi pericolosi, comprese le prescrizioni per il livello di protezione delle apparecchiature;

la classificazione in relazione al gruppo o sottogruppo dell’apparecchiatura elettrica per gas, vapori o polvere;

classe di temperatura o temperatura di accensione del gas o del vapore interessato;

la minima temperatura di accensione della nube di polvere combustibile, la minima temperatura di accensione dello strato di polvere combustibile e la minima energia di innesco della nube di polvere combustibile;

influenze esterne e temperatura ambiente.

Si raccomanda che le prescrizioni riguardanti i livelli di protezione delle apparecchiature (EPL) siano registrate sui disegni di classificazione dei luoghi.

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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EPL CAT Modo di protezione Sigla Norma

Ga 1G

Sicurezza intrinseca ia 60079-11 Incapsulamento ma 60079-18 Due modi indipententi di protezione, ognuno con un EPL ’Gb’ 60079-26 Protezione di app. e sis. di tras.ne che usano la radiazione ottica 60079-28

Gb 2G

Custodie a prova di esplosione d 60079-1 Sicurezza aumentata e 60079-7 Sicurezza intrinseca ib 60079-11 Incapsulamento mb 60079-18 Immersione in olio o 60079-6 Custodie a pressurizzazione px, py 60079-2 Riempimento pulverulento q 60079-5 Concetto di bus di campo a sicurezza intrinseca (FISCO) 60079-27 Protezione di app.e sis. di tras.ne che usano la radiazione ottica 60079-28

Gc 3G

Sicurezza intrinseca ic 60079-11 Incapsulamento mc 60079-18 Non scintillante nA 60079-15 Respirazione limitata nR 60079-15 Apparecchiatura scintillante nC 60079-15 Custodie a pressurizzazione pz 60079-2 Concetto di bus di campo a sicurezza intrinseca (FNICO) 60079-27 Protezione di app. e sist.di tras.ne che usano la radiazione ottica 60079-28

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EPL CAT Modo di protezione Sigla Norma

Da 1D Sicurezza intrinseca iaD 60079-11 Incapsulamento ma 60079-18Protezione mediante custodie ta 60079-31

EPL CAT Modo di protezione Sigla Norma

Db 2D

Sicurezza intrinseca ibD 60079-11 Incapsulamento mb 60079-18 Protezione mediante custodie tb 60079-31 Custodie a pressurizzazione pD 21 61241-4

EPL CAT Modo di protezione Sigla Norma

Dc 3D

Sicurezza intrinseca icD 60079-11 Incapsulamento mc 60079-18 Protezione mediante custodie tc 60079-31 Custodie a pressurizzazione pD 22 61241-4

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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Allegato XLIX al D.Lgs. 81/2008

Per la classificazione delle aree si può fare riferimento alle norme tecnichearmonizzate relative ai settori specifici, tra le quali:

Per la classificazione delle aree o dei luoghi si può fare riferimento alle norme tecniche armonizzate relative ai settori specifici, tra le quali:

EN 60079-10 (CEI 31-30) “Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili”

EN 61241-10 (CEI 31-66) “Classificazione delle aree dove sono o possono essere presenti polveri combustibili”

Classificazione dei luoghi pericolosi

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CEI EN 60079-10-1 - Ed. 2010Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la presenza di gas

CEI EN 60079-10-2 - Ed. 2010Classificazione dei luoghi - Atmosfere esplosive per la presenza di polveri combustibili

Nota 1): Il CEI ha emanato la CEI 31-35 V1 edizione 2014 = Guida alla EN 60079-10-1 (CEI 31-87)Nota 2): Il CEI ha emanato la CEI 31-56 edizione 2007 = Guida alla EN 61241-10 (CEI 31-66) CEI 31-56 V1 ed. 2012 = Guida alla EN 60079-10-2

Classificazione dei luoghi pericolosi

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L’evoluzione legislativa e normativa fino alla nuova direttiva 2014/34/UE

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CEI EN 60079-14Atmosfere esplosiveParte 14: Progettazione, scelta e installazione degli impianti elettrici

CEI EN 60079-17Atmosfere esplosiveParte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici

Norme tecniche impiantistiche

Settore elettrico

Settore NON elettrico

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CEI EN 60079-19Atmosfere esplosiveParte 19: Riparazione, revisione e ripristino delle apparecchiature

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Sorgenti di innesco proprie;

Temperatura superficiale apparecchiature;

Classificazione luoghi particolari (es. Centrali termiche, stazionicarburanti, cabine decompressione gas ecc);

CRITICITA’ APPLICATIVE DIRETTIVE ATEX

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FINEGrazie per l’attenzione