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Copyright © 2009 The McGraw-Hill Companies srl Programmazione e controllo - Anna Maria Arcari Capitolo 1 L’attività di direzione e il sistema di misurazione dei costi Un quadro di riferimento Programmazione e controllo

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Capitolo 1

L’attività di direzione e il sistema di misurazione dei costi

Un quadro di riferimento

Programmazione e controllo

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1.a. I tratti caratteristici dell’attività di direzione nelle imprese moderne

“Dirigere”

un’impresa significa prendere decisioni di reperimento, allocazione e impiego di risorse (materiali, immateriali,

finanziarie, umane, tecnologiche ecc.)

per garantire efficacia ed efficienza ai processi che connotano la sua combinazione produttiva generale.

efficacia

input output

efficienza

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1.b. La complessità “organizzativa” e la complessità “strategica” alla base della complessità “gestionale”

DIREZIONE GENERALE

Obiettivi di investimento

DIVISIONE (A) Obiettivi di profitto

DIVISIONE (B) Obiettivi di profitto

DIVISIONE (C) Obiettivi di profitto

STAFF ACQUISTI

Obiettivi di spesa

STAFF

AMMINISTRAZIONE

Obiettivi di spesa

DIREZIONE

PRODUZIONE

Obiettivi costo std

DIREZIONE

COMMERICALE

Obiettivi di ricavo

RESPONSABILE

REPARTO (A)

Obiettivi di costo std

RESPONSABILE ZONA

VENDITA (1)

Obiettivi di ricavo

RESPONSABILE

REPARTO (B)

Obiettivi di costo std

RESPONSABILE ZONA

VENDITA (2)

Obiettivi di ricavo

DIVERSI MERCATI

E BISOGNI

DIVERSI PRODOTTI/SERVIZI

DIVERSE TECNOLOGIE

DIVERSE A.S.A

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1. Pianificazione e

programmazione degli

obiettivi aziendali.

2. Organizzazione delle

risorse e delle responsabilità

organizzative. 3. Guida verso la

realizzazione dei piani,

programmi e obiettivi.

4. Controllo del grado di

conseguimento di piani,

programmi e obiettivi.

1.c. L’attività di direzione

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2. Il sistema informativo a supporto dell’attività direzionale

INPUT

Dati elementari non immediatamente utilizzabili a fini gestionali

PROCESSI DI ELABORAZIONE

Insieme organizzato di strumenti, procedure e risorse informatiche

OUTPUT

Dati selezionati o ordinati

secondo le esigenze conoscitive dell’utilizzatore e i problemi da risolvere

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3. Il sistema di controllo direzionale

INPUT

Dati elementari non immediatamente utilizzabili a fini gestionali

PROCESSI DI ELABORAZIONE

Insieme organizzato di strumenti, procedure e risorse informatiche

OUTPUT

Dati selezionati o ordinati

secondo le esigenze conoscitive dell’utilizzatore e i problemi da risolvere

Condizioni di

contesto:

-Interno

-Esterno

Finalità del

sistema:

-Conoscenza

-Responsabilizzaz.

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4. I processi elaborativi

PROCESSI DI ELABORAZIONE

STRUMENTI a supporto della conoscenza:

i sistemi di misurazione analitica dei costi di tipo tradizionale;

i sistemi di misurazione analitica dei costi basati sulle attività (ABC);

i sistemi di misurazione analitica dei costi a costi variabili;

i sistemi di misurazione dei costi a valori preventivi (costi normalizzati);

la programmazione operativa e il budget di esercizio come strumento di previsione.

STRUMENTI a supporto della responsabilizzazione:

i sistemi di misurazione dei costi a valori preventivi (costi standard);

i sistemi di gestione dei costi basati sulle attività (ABM);

l’assegnazione degli obiettivi economici nell’ambito del budget di responsabilità.

PROCEDURE INFORMATICHE, in relazione alle specifiche esigenze conoscitive.

PROCEDURE ORGANIZZATIVE, in relazione a specifiche esigenze di

responsabilizzazione.

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ALTO

Grado

di

complessità

strategica

BASSO

BASSO Grado di complessità organizzativa ALTO

CO.GE E

BILANCIO D’ESERCIZIO

SEGMENT

ANALYSIS

RESPONSIBILITY

ACCOUNTING

ALGORITMI DECISIONALI DI

GESTIONE OPERATIVA

SISTEMI DI

CONTABILITÀ DEI

COSTI

SISTEMI DI

CONTABILITÀ

ANALITICA

SISTEMI DI

CONTABILITÀ

A VALORI

STANDARD

BUDGET DI

PREVISIONE

BUDGET DI

RESPONSABILITÀ

REPORTING PER LA

VALUTAZIONE DEI

RISULTATI

REPORTING

PER LA

VALUTAZIONE

DELLE

PRESTAZIONI

5. La strumentazione del controllo direzionale e la complessità gestionale delle imprese moderne

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6. Il percorso conoscitivo che si snoda lungo i dodici capitoli del libro.

A. I principali strumenti a supporto della conoscenza :

sistemi di misurazione dei costi extra-contabili di tipo tradizionale, capitoli 1(b), 2 e 4;

procedure contabili di misurazione dei costi , capitolo 6;

sistemi di misurazione dei costi basati sulle attività (ABC), capitolo 3;

sistemi di misurazione a costi variabili: gli algoritmi per la valutazione delle condizioni di rischio operativo, capitolo 7 e per il supporto delle decisioni operative , capitolo 8;

sistemi di misurazione e valutazione delle decisioni di investimento, capitolo 9;

sistemi di misurazione dei costi a valori preventivi (i costi normalizzati), capitolo 5;

budget di previsione a supporto della programmazione operativa, capitolo 10 e per la pianificazione finanziaria degli investimenti (capital budget), capitolo 9;

sistemi di reporting per la misurazione dei risultati, cap. 12.

B. I principali strumenti a supporto della responsabilizzazione : sistemi di misurazione dei costi per il controllo dell’efficienza operativa (i costi standard),

capitolo 5;

sistemi di gestione dei costi basati sulle attività (ABM), capitolo 3;

budget di responsabilità per l’assegnazione degli obiettivi economici di breve, capitolo 10, e di medio– lungo periodo, capitolo 9 .

sistemi di reporting per la valutazione delle prestazioni, capitolo 12.

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1. Il costo di produzione: definizione

Costo di produzione

“il valore monetario delle risorse impiegate per la realizzazione dei processi di produzione economica messi in atto dalle

aziende”(Ceccherelli, 1936)

Esso è differente dal

Costo d’acquisto

“la quantità che ha origine in uno scambio monetario posto in essere per acquisire un fattore produttivo a date condizioni di

negoziazione” (Coda, 1968)

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2. Gli “oggetti” di calcolo del costo di produzione

L’oggetto del costo di produzione è l’entità a cui viene riferito il calcolo del costo: esso può essere costituito da un’attività produttiva

o da un risultato fisico tecnico parziale di un’attività produttiva (Coda, 1968).

Esempi di oggetti di calcolo del costo di produzione:

oggetti finali: prodotti/servizi;

oggetti intermedi o alternativi: o unità produttive (stabilimenti, singoli reparti o singoli impianti di produzione, etc..)

o fasi in cui si articola il processo di trasformazione fisica (singole operazioni, singoli processi elementari etc..)

o funzioni aziendali (intese come coordinazioni di operazioni e processi di specie differente che configurano l’ attività dell’area commerciale, amministrativa, generale, ecc…)

o classi di clienti o di aree geografiche servite o, più in generale particolari combinazioni di prodotti, mercati e tecnologie, etc...

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3. Le diverse configurazioni di costo unitario di produzione

Quota

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4. I diversi metodi di calcolo del costo di produzione

La natura dei valori prescelta per valutare il costo:

1. passati

2. attuali

3. futuri

I metodi di valorizzazione dei fattori produttivi:

1. Procedimento diretto

2. Procedimento indiretto

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5. Gli scopi di calcolo del costo di produzione

Tre differenti scopi:

valutazione delle rimanenze, supporto decisionale,

controllo dell’efficienza operativa.

Ogni differente scopo conoscitivo, in stretta aderenza alle esigenza di elaborazione che discendono dallo scopo stesso, impone di:

adottare una particolare configurazione di costo (parziale o completa),

alimentare il sistema di rilevazioni del costo con valori di natura differente (valori consuntivi vs valori preventivi),

scegliere tra diverse modalità di rilevazione dei valori (contabile od extra-contabile)

.

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6.a. I criteri di classificazione dei costi

CONTABILITA’

“GENERALE”

CONTABILITA’

“ANALITICA”

Classificazione dei costi che privilegia la natura dei fattori

produttivi che li generano

Classificazione dei costi che privilegia la destinazione del fattore produttivo

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6.b. Le differenti classi di costo (avendo a riferimento il

“prodotto”, quale oggetto esclusivo di calcolo del costo).

costi diretti e costi indiretti

costi variabili e costi fissi

costi specifici e costi comuni

costi comuni e costi congiunti

costi di prodotto e costi di periodo

costi (e ricavi) eliminabili e ineliminabili

costi (e ricavi) differenziali

costi incrementali, costi marginali e costi sommersi

valori rilevanti, irrilevanti e costi figurativi

costi di breve e costi di lungo

costi out of poket, costi contabili e costi opportunità

costi (e ricavi) controllabili e non controllabili.

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7.a. Le strutture portanti del sistema di misurazione dei costi

Il sistema di misurazione dei costi impone di operare precise scelte di progettazione e di funzionamento che possono essere

ricondotte ad alcune variabili denominabili di struttura e di processo.

La STRUTTURA riguarda dimensioni concernenti : •l’articolazione delle informazioni in relazione ai differenti oggetti di calcolo (articolazione orizzontale) e le differenti configurazioni di costo (articolazione verticale), •l’orientamento del sistema di misurazione dei costi in relazione diversi scopi di calcolo del costo di produzione, •l’assetto tecnico- contabile connesso alle diverse modalità di rilevazione e trattamento dei dati.

La dimensione di PROCESSO, attiene: •la natura delle informazioni raccolte ed elaborate(valori consuntivi o preventivi, standard o normalizzati ) • l’uso che di tali informazioni si fa all’interno di un’azienda (fini decisionali, di programmazione, di controllo dei risultati e di valutazione delle prestazioni).

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L’articolazione

in relazione agli oggetti di calcolo e

alla configurazione di costo

L’orientamento in relazione agli scopi di calcolo

L’assetto tecnico-contabile in relazione al sistema di rilevazione

Le modalità di

funzionamento in relazione alla natura dei valori e

alle implicazioni comportamentali

7.b. Le strutture portanti del sistema di misurazione dei costi: un modello di riferimento

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7.c. Le principali opzioni di progettazione del sistema di misurazione dei costi

Le scelte di “articolazione” delle informazioni rispetto agli oggetti di calcolo e alla configurazione del costo di prodotto (articolazione orizzontale e articolazione verticale)

Le scelte di “orientamento” del sistema in relazione agli scopi di calcolo del costo di produzione(valutazione del magazzino semilavorati o prodotti finiti: costo pieno; controllo dei costi: costi standard variabili e fissi; decisioni tra diverse alternative d’azione: costi parziali)

Le scelte di “assetto tecnico-contabile” del sistema di rilevazione (sistema contabile, unico integrato o duplice integrato, oppure sistema extra-contabile, in forma statistico-tabellare denominato duplice misto)

Le scelte inerenti le “modalità di funzionamento” del sistema in relazione alla natura dei valori, consuntivi vs preventivi (stimati, normalizzati,standard), e alle implicazioni comportamentali connesse all’uso di tali informazioni.