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Diritti e Doveri dell’Avvocato Ordinamento e Deontologia Forense per prepararsi alle prove orali di esami, concorsi e abilitazioni Quesiti a risposta aperta 8 / 4 c Le domande d’esame di c o u n t d o w n Esami • Abilitazioni Concorsi Le domande d’esame di 8 / 4 c Gruppo Editoriale Esselibri - Simone ® E SIMON EDIZIONI GIURIDICHE SERIE MANUALI Ordinamento e Deontologia Forense c o u n t d o w n Estratto della pubblicazione

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Ordinamento e Deontologia Forense

Diritti e Doveri dell’AvvocatoOrdinam

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countdown

Alle prove orali gli aspiranti avvocati devono essere in grado, nell’esporre gliargomenti richiesti, di individuare la ratio, i principi base, per risponderecorrettamente ai quesiti proposti dagli esaminatori in una disciplina delicatae complessa come quella riguardante l’ordinamento e la deontologia forense.Countdown individua le questioni più ricorrenti e complesse che scaturisconodalla vita forense ed offre risposte corrette ed esaustive. Il testo, inoltre, invitaa riflettere e a concentrarsi sui singoli concetti ed istituti per una preparazioneche si fondi, oltre che sulla memoria, anche sul ragionamento, la pratica ela riflessione.La struttura del volume prevede per i principali argomenti una prima domandagenerale, corredata di schema di risposta, seguita da ulteriori domande diapprofondimento che scaturiscono dal primo quesito.Countdown, pertanto, mette in grado di centrare la risposta e di indirizzarel’attenzione dell’esaminatore sulle questioni più dibattute in modo da consentireal candidato di raggiungere un brillante risultato.

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TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Vietata la riproduzione anche parziale

Avviso agli esaminati

Invia alla redazione Esselibri CountDown (Via F. Russo, n. 33/D - Napoli)oppure via e-mail all’indirizzo [email protected] le domande più origi-nali o complesse del tuo esame, anche corredate della tua risposta.I migliori suggerimenti saranno pubblicati.

Ideazione, organizzazione e revisione a curadel dott. Federico del Giudice (docente universitario)

Ha curato questa edizione la dott.ssa Chiara Ambrosino

Tutti i diritti di sfruttamento economico dell’opera appartengono alla Esselibri S.p.A.(art. 64, D.Lgs. 10-2-2005, n. 30)

Finito di stampare nel mese di ottobre 2009dalla «Officina Grafica Iride» - Via Prov.le Arzano- Casandrino, VII Trav., 24 - Arzano (NA)

per conto della ESSELIBRI S.p.A. - Via F. Russo, 33/D - 80123 Napoli

Grafica di copertina a cura di Giuseppe Ragno

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PREMESSA

Hai letto il manuale?Lo hai ripassato?Hai appreso i concetti fondamentali?Bene … adesso comincia la fase più difficile: quella di attrezzarti al me-glio per rispondere alle domande d’esame.Sappi che il docente, che ha una visione completa della disciplina, in seded’esame si aspetta che il candidato, più che esporre il singolo istituto, neindividui la ratio, i principi di base, i collegamenti con altri istituti, opera-zione non semplice da compiere da parte dell’esaminando.Ma c’è chi lo fa per te!Chi utilizza CountDown ha l’opportunità di «rileggere», scorrendo le do-mande da noi proposte, i concetti appresi nella dimensione statica del testoistituzionale e di rielaborarli sotto l’aspetto dinamico del ragionamento,della riflessione e del giudizio.CountDown, in sostanza, costituisce un valore aggiunto al manuale, permigliorare la preparazione e trasformare una conoscenza istituzionale inun apprendimento più mirato e consapevole.Ecco lo scopo del volume!CountDown, dunque, non si limita a proporre le domande più «gettonate»,ma aiuta a ragionare e discettare sui singoli concetti ed istituti offrendosoluzioni e risposte che costituiscono un eccellente punto di partenza peruna preparazione che, oltre che sulla memoria, si fondi anche sul ragiona-mento.La struttura del volume è la seguente: ad una prima domanda generale,corredata di un percorso guidato in cui sono indicati i riferimenti normativie i passaggi salienti per articolare la risposta, seguono domande di appro-fondimento e/o collegamento che consentono al candidato di ampliare ildiscorso e, soprattutto, con la padronanza acquisita della materia e con unpo’ di machiavellica astuzia, indirizzare l’esame sugli argomenti sui qualisi sente sicuramente preparato.In bocca al lupo con CountDown!

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PARTE PRIMAL’ORDINAMENTO FORENSE

Sezione prima: Condizioni per l’esercizio della professio-ne forense ......................................................................... Pag. 7

Sezione seconda: La pratica forense ed i soggetti profes-sionali ............................................................................... » 15

Sezione terza: Gli organi ..................................................... » 21

Sezione quarta: La retribuzione del professionista .......... » 29

Sezione quinta: Le direttive europee e la normativa anti-riciclaggio ........................................................................ » 39

Sezione sesta: La responsabilità dell’avvocato .................. » 49

Sezione settima: Le principali norme processuali per l’eser-cizio della professione ..................................................... » 59

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PARTE PRIMAL’ORDINAMENTO FORENSE

Sezione primaCondizioni per l’esercizio della professione forense

Questionario n. 1

1. Cos’è l’ordinamento forense? ............................................................ Pag. 71 bis. Quali sono le fonti normative?

2. Quale è la condizione essenziale per l’assunzione del titolo di avvo-cato nonché per l’esercizio della relativa funzione? ......................... » 92 bis. Quali sono i presupposti necessari per l’iscrizione all’albo?

3. Quali conseguenze derivano dall’esercizio dell’attività forense inassenza di iscrizione all’albo professionale degli avvocati? ............. » 11

4. La cancellazione dall’albo: quali i casi? ............................................ » 124 bis. Come si svolge la procedura di cancellazione dall’albo? 4 ter.Che differenza intercorre tra la cancellazione e la revoca?

1. Cos’è l’ordinamento forense?

Definizione: evidenziare che l’ordinamento forense è il complesso delle normeche regolano la professione di avvocato.

Articolazione della risposta

Costituisce l’ordinamento forense quel complesso di norme che regola-no la professione di avvocato o, più in generale, le professioni legali (es-sendo ricompresa anche la figura del praticante abilitato).L’avvocato è il professionista laureato in giurisprudenza e iscritto in unpubblico albo, che rappresenta, assiste e difende una parte processuale,avanti a un giudice o in una controversia extragiudiziale, in forza di unmandato e dietro pagamento di un onorario.

Estratto della pubblicazione

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Parte Prima: L’ordinamento forense8

1 bis. Quali sono le fonti normative?

Fonti normative: R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, convertito in L. 22 gennaio1934, n. 36 (cd. Legge Professionale Forense).

Elementi da evidenziare:indicare l’approvazione (da parte del C.N.F. in data 27febbraio 2009), del testo definitivo del disegno di legge avente ad oggetto lariforma della legge professionale.

Articolazione della risposta

Benché non sia accertato che la professione forense sia la più antica delleprofessioni intellettuali, è certo invece che sia quella con la regolamenta-zione più risalente, atteso che la prima legge sugli avvocati risale al 1874(L. 8 giugno 1874, n. 1938).Attualmente la principale fonte normativa che regola la materia è il R.D.L.27 novembre 1933, n. 1578, convertito in L. 22 gennaio 1934, n. 36, checostituisce la cd. Legge Professionale Forense (in sigla L.P.), la cui attua-zione è avvenuta con il R.D. 22 gennaio 1934, n. 37 (reg. att.).La normativa ha subìto varie modificazioni nel corso degli anni, soprattut-to in relazione alle vicende belliche ed alla conseguente caduta del regimefascista. Tra i principali interventi normativi, giova ricordare la L. 24 feb-braio 1997, n. 27, che ha previsto la soppressione dell’albo dei procuratorilegali; nonché il D.L. 21 maggio 2003, n. 112, convertito con modifichenella legge 18 luglio 2003, n. 180 in tema di modifiche urgenti alla disci-plina degli esami di abilitazione forense.Giova evidenziare che è in fase di conclusione la procedura di riformadella legge professionale forense con l’approvazione, da parte del C.N.F.in data 27 febbraio 2009, del testo definitivo del disegno di legge.Predominante, nelle previsioni, la funzione del Consiglio Nazionale Forensechiamato a regolamentare una serie rilevante di attività poi demandate, perl’esecuzione, ai Consigli dell’Ordine locali.Tra i principali interventi si segnala la modifica dell’accesso alla profes-sione e del procedimento disciplinare mediante la creazione di due distinteentità aventi finalità istruttorie e decisorie, nonché la costituzione di uno«Sportello del cittadino» per agevolare l’accesso alla giustizia da partedei soggetti abilitati al ricorso al patrocinio a spese dello stato.

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Sezione prima - Condizioni per l’esercizio della professione forense 9

Argomenti collegati: Consiglio dell’ordine; Consiglio nazionale forense;Riforma della legge professionale; Patrocinio a spese dello stato.

2. Quale è la condizione essenziale per l’assunzione del titolo diavvocato nonché per l’esercizio della relativa funzione?

Riferimenti normativi: art. 1 L.P. « nessuno può assumere il titolo, né esercita-re le funzioni di avvocato se non è iscritto all’albo professionale» e art. 2229 c.c.:«la legge determina le professioni intellettuali per l’esercizio delle quali è neces-saria l’iscrizione in appositi albi o elenchi.L’accertamento dei requisiti per l’iscrizione negli albi o negli elenchi, la tenutadei medesimi e il potere disciplinare sugli iscritti sono demandati alle associa-zioni professionali, sotto la vigilanza dello Stato, salvo che la legge dispongadiversamente. Contro il rifiuto dell’iscrizione o la cancellazione dagli albi o elen-chi, e contro i provvedimenti disciplinari che importano la perdita o la sospensio-ne del dir itto all’esercizio della professione è ammesso ricorso in viagiurisdizionale nei modi e nei termini stabiliti dalle leggi speciali».

Iscrizione all’albo professionale: specificare quale il fondamento, chi deliberail provvedimento di iscrizione, da quale momento deriva la formale iscrizione eche natura ha l’atto di iscrizione all’albo.

Ulteriori elementi da evidenziare: precisare che esistono anche casi di iscri-zioni di diritto.

Articolazione della risposta

L’ art. 1 L. P., in attuazione di quanto disposto dall’art. 2229 c.c., stabilisceche la condizione essenziale per l’assunzione del titolo di avvocato non-ché per l’esercizio della relativa funzione è l’iscrizione all’albo professio-nale.Il fondamento sotteso alla norma in esame è quello di garantire sia l’inte-resse pubblico al buon andamento dell’amministrazione, sia l’interesse deicittadini ad ottenere prestazioni erogate da soggetti particolarmente quali-ficati.Il provvedimento di iscrizione è deliberato dal Consiglio dell’ordine com-petente, che provvede nel termine di tre mesi dalla presentazione della do-manda. Qualora nel termine indicato il Consiglio non provveda, l’interes-sato può presentare ricorso entro 10 giorni al Consiglio nazionale forense;

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Parte Prima: L’ordinamento forense10

qualora, invece, ritenga di non accogliere la domanda dovrà convocare l’in-teressato per l’audizione e concedergli un termine per le deduzioni.Dalla pubblicazione della delibera di iscrizione (atto amministrativo di ac-certamento, costitutivo dello status di professionista) deriva la formale iscri-zione da cui decorrono tutti gli effetti relativi alla capacità ed ai dirittidel professionista, i quali cessano solo con la cancellazione dall’albo.La delibera di iscrizione può essere impugnata innanzi al Consiglio nazio-nale forense entro venti giorni dalla notifica.L’albo professionale degli avvocati, attualmente è l’unico albo nel qualesono iscritti gli avvocati atteso che con la riforma avvenuta con la L. 24gennaio 1997, n. 27 è stata soppressa, unitamente al relativo albo, la figu-ra del procuratore legale.La legge prevede un albo ordinario, nel quale sono iscritti tutti gli avvocati,ed un albo speciale nel quale sono invece iscritti gli avvocati abilitati alpatrocinio davanti alla Corte di Cassazione ed alle giurisdizioni superiori.Gli artt. 26, 30 e 34 prevedono, altresì, iscrizioni cd. di diritto che preve-dono per coloro che si trovano in particolari situazioni (si pensi agli exmagistrati; agli ex Avvocati dello Stato; ai professori di ruolo di materiegiuridiche nelle università, dopo due anni di insegnamento) di essere iscrittinegli albi ope legis.

2 bis. Quali sono i presupposti necessari per l’iscrizione all’albo?

Requisiti d’iscrizione: indicare i presupposti per poter essere iscritti all’albodegli avvocati.

Altri elementi da evidenziare: precisare che sussiste anche un requisito nega-tivo per l’iscrizione all’albo, ovvero l’inesistenza di cause di incompatibilità.

Articolazione della risposta

L’art. 17 L.P. indica quali sono i requisiti necessari per iscriversi all’al-bo degli avvocati. Segnatamente, occorre la cittadinanza italiana; il godi-mento dei diritti civili; una condotta specchiatissima ed illibata; il possessodella laurea in giurisprudenza; l’avere la residenza o il proprio domicilioprofessionale nella circoscrizione del tribunale nel cui albo l’iscrizione èdomandata; l’abilitazione professionale o titoli equipollenti.

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Sezione prima - Condizioni per l’esercizio della professione forense 11

Benché l’art. 17 L.P. non lo menziona tra i requisiti necessari, la dottrinaprevalente considera come presupposto necessario per ricevere la iscrizio-ne all’albo anche la inesistenza di cause di incompatibilità.Si è soliti distinguere tra cause generiche di incompatibilità e cause speci-fiche.Le cause generiche sono l’esercizio di attività commerciale in nome pro-prio o altrui e l’esercizio di attività subordinata pubblica e privata.Tra le cause specifiche si annovera lo status di notaio, di direttore di banca,di sacerdote, di giornalista professionista, di mediatore, di agente di cam-bio, di sensale, di ricevitore del lotto ecc.Vi sono poi le incompatibilità cd. funzionali, che sono legate ad una cari-ca istituzionale; non possono, cioè, essere iscritti i giudici della Corte Co-stituzionale, i componenti del Consiglio Superiore della Magistratura.Quando si verificano cause di incompatibilità il Consiglio dell’ Ordine puòprovvedere alla cancellazione dall’albo.

Argomenti collegati: Consiglio dell’ordine; Cancellazione dall’albo;Consiglio nazionale forense.

3. Quali conseguenze derivano dall’esercizio dell’attività forensein assenza di iscrizione all’albo professionale degli avvocati?

Riferimenti normativi: per le conseguenze civili, gli artt. 1418 e 2043 c.c.; perle conseguenze penali, gli artt. 348 e 498 c.p.

Articolazione della risposta

L’esercizio dell’attività forense in assenza di iscrizione all’albo professio-nale degli avvocati è sanzionata sia sul piano civile che su quello penale.Le conseguenze civili della mancata iscrizione sono la nullità del contrattoper mancanza di causa (art. 1418 c.c.) ed il risarcimento dei danni (art.2043 c.c.).Sul versante penale vengono in rilievo i delitti di esercizio abusivo dellaprofessione (art. 348 c.p.) e usurpazione di titolo (498 c.p.).

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Parte Prima: L’ordinamento forense12

4. La cancellazione dall’albo: quali i casi?

Riferimenti normativi: indicare a norma dell’art. 37 L.P. quali sono i casi tassa-tivi in cui può essere disposta la cancellazione dall’albo.

Articolazione della risposta

Quando, successivamente all’iscrizione, si verificano fatti ostativi all’iscrizione all’albo degli avvocati, il Consiglio dell’ Ordine può provvede-re alla cancellazione dall’albo.I casi tassativi in cui si verifica tale evenienza sono elencati all’art. 37 L.P.Segnatamente, la cancellazione dall’albo può avvenire nei casi d’incompa-tibilità; quando l’avvocato perda la cittadinanza italiana o il godimento deidiritti civili e politici; quando non venga osservato l’obbligo della residen-za o la trasferisca fuori della circoscrizione del tribunale presso cui è iscrit-to; quando il professionista non abbia prestato giuramento senza giustifi-cato motivo entro trenta giorni dalla notificazione del provvedimento diiscrizione; quando l’avvocato abbia rinunciato all’iscrizione.

4 bis. Come si svolge la procedura di cancellazione dall’albo?

Elementi da evidenziare: indicare le fasi del procedimento di cancellazione.

Articolazione della risposta

La cancellazione può essere pronunciata d’ufficio (in occasione della revi-sione annuale degli albi), su iniziativa del Procuratore della Repubblica osu richiesta dell’interessato (salvo la pendenza di un procedimento penaleo disciplinare, o se gli è stata comminata una sanzione disciplinare, ancorain corso).La stessa (che produce effetti ex nunc per una evidente ragione di tutela deiterzi) non può essere pronunciata se non dopo avere sentito l’interessatonelle sue giustificazioni.La delibera del Consiglio dell’Ordine che dispone la cancellazione vanotificata, entro 15 giorni, all’interessato ed al pubblico ministero pressola Corte d’appello ed il tribunale, i quali entro 15 giorni possono proporrericorso al Consiglio Nazionale Forense. L’impugnazione sospende la de-libera di cancellazione.

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Sezione prima - Condizioni per l’esercizio della professione forense 13

La decisione del Consiglio Nazionale Forense è esecutiva ed i suoi effettinon sono sospesi dall’eventuale ricorso per Cassazione (salvo che la Su-prema Corte provveda a Sezioni Unite)

4 ter. Che differenza intercorre tra la cancellazione e la revoca?

Distinzione con la revoca: evidenziare la identità di efficacia ex nunc e soffer-marsi sul profilo temporale per fondare la distinzione degli istituti.

Articolazione della risposta

Dalla cancellazione dall’albo, occorre distinguere la revoca della delibe-ra di iscrizione che ricorre quando risultino fatti ostativi, non prima cono-sciuti, risalenti al momento della iscrizione stessa.Al pari della cancellazione, la revoca ha efficacia ex nunc; pertanto, gli atticompiuti dall’avvocato fino alla delibera di revoca restano pienamente va-lidi ed efficaci.

Argomenti collegati: Consiglio dell’Ordine; Consiglio nazionale forense.

Estratto della pubblicazione

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Estratto della pubblicazione

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Sezione secondaLa pratica forense ed i soggetti professionali

Questionario n. 2

1. Come si svolge la pratica forense? ..................................................... Pag. 151 bis. Cosa si intende per formazione continua? 1ter. Quali differenzeintercorrevano tra la f igura dell’avvocato e quella del procuratore le-gale?

2. Quale è la condizione per poter patrocinare innanzi alla Corte diCassazione? .......................................................................................... » 18

3. È possibile costituire società tra avvocati? ........................................ » 18

4. Cosa si intende per avvocato stabilito ed integrato? ........................ » 20

1. Come si svolge la pratica forense?

Caratteristiche: descrivere lo svolgimento e la regolamentazione della praticaforense, senza trascurare gli aspetti della interruzione e del giuramento.

Riferimento normativo: Art. 7. L. 479/1999

Articolazione della risposta

La pratica forense, o tirocinio, consiste nel periodo di almeno due anni,nel quale il praticante avvocato è tenuto a frequentare lo studio di un legaleed assistere alla redazione di atti ed alle udienze, allo scopo di essere am-messo a sostenere l’esame di abilitazione professionale.Per poter essere iscritto nello speciale registro dei praticanti, occorre pre-sentare domanda al Consiglio dell’Ordine, che delibera l’iscrizione dopoaver riscontrato il possesso dei requisiti di legge e la frequenza effettivapresso lo studio di un avvocato.Il Consiglio dell’Ordine provvede, poi, periodicamente (ogni sei mesi) avidimare il libretto della pratica.

Estratto della pubblicazione

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Parte Prima: L’ordinamento forense16

Se il periodo di pratica forense si interrompe per oltre sei mesi, il prati-cante viene cancellato dal registro e la pratica svolta resta priva di effetti.Non costituisce interruzione il trasferimento da uno studio professionalead un altro.Decorso un anno dall’iscrizione nel registro dei praticanti, il praticanteavvocato, prestando giuramento innanzi al Presidente del Tribunale delcircondario del proprio Consiglio dell’Ordine, è ammesso ad esercitare ilpatrocinio innanzi ai Tribunali del distretto di appartenenza per un periodonon superiore a sei anni.Il giuramento abilita al patrocinio nei limiti di cui all’art. 7 L. 479/1999(cd. legge Carottti). Segnatamente, nelle cause di competenza del giudicedi pace e dinanzi al tribunale in composizione monocratica, limitatamente:negli affari civili, alle cause, anche se relative a beni immobili, di valorenon superiore a euro 25.822,84; alle cause per le azioni possessorie, salvoil disposto dell’articolo 704 del codice di procedura civile, e per le denuncedi nuova opera e di danno temuto, salvo il disposto dell’articolo 688, se-condo comma, del codice di procedura civile; alle cause relative a rapportidi locazione e di comodato di immobili urbani e a quelle di affitto di azien-da, in quanto non siano di competenza delle sezioni specializzate agrarie;negli affari penali, alle cause per i reati previsti dall’articolo 550 del codi-ce di procedura penale.Trascorsi i due anni, il Consiglio dell’Ordine del luogo dove è stata svoltala maggior parte della pratica forense rilascia il certificato di compiutapratica che attesta il regolare svolgimento della stessa e consente di soste-nere l’esame di abilitazione professionale.Durante l’esercizio della pratica forense è possibile integrare la propriapreparazione professionale iscrivendosi alle scuole di formazione istituitepresso le singole facoltà di giurisprudenza.

Argomenti collegati: Consiglio dell’ordine; Procuratore legale; Forma-zione continua; Esame di abilitazione professionale

1 bis. Cosa si intende per formazione continua?

Definizione: specificare che la formazione continua o permanente riguarda ogniattività di accrescimento e approfondimento delle conoscenze e competenzeprofessionali.

Estratto della pubblicazione

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Sezione seconda - La pratica forense ed i soggetti professionali 17

Riferimenti normativi: art. 13 codice deontologico; Regolamento del Consiglionazionale forense del 18 gennaio 2007; relazione applicativa del 13 luglio 2007.

Articolazione della risposta

L’art. 13 del codice deontologico stabilisce che è dovere dell’avvocato cu-rare costantemente la propria preparazione professionale. Per formazionecontinua o permanente si intende ogni attività di accrescimento e appro-fondimento delle conoscenze e competenze professionali, nonché il loroaggiornamento mediante la partecipazione ad iniziative culturali in campogiuridico e forense.Il dovere della formazione continua attualmente è divenuto un obbligo pereffetto del Regolamento del Consiglio nazionale forense del 18 gennaio2007 e della relazione applicativa del 13 luglio 2007. Tale obbligo vieneassolto dagli iscritti mediante il conseguimento di determinati crediti for-mativi.

1ter. Quali differenze intercorrevano tra la figura dell’avvocato equella di procuratore legale?

Elementi da evidenziare: precisare che per la iscrizione all’albo degli avvocatiera necessario dimostrare sei anni di esercizio lodevole della professione investe di procuratore legale.

Riferimenti normativi: La L. 27/1997 ha soppresso l’albo dei procuratori legali.

Articolazione della risposta

Il procuratore legale rappresenta una f igura professionale che per anni haaffiancato quella di avvocato.Segnatamente, si poteva chiedere la iscrizione all’albo degli avvocati solodopo sei anni di comprovato esercizio lodevole della professione in ve-ste di procuratore legale. Tale iscrizione poteva essere richiesta prima deisei anni a seguito del superamento di un esame di stato che abilitava al-l’esercizio della professione di avvocato. L’attività dei procuratori legaliera limitata territorialmente ai soli uffici giudiziari del distretto in cui eracompreso l’ordine circondariale di appartenenza ed era sottoposta ad unsistema tariffario distinto da quello previsto per gli avvocati.

Estratto della pubblicazione

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Parte Prima: L’ordinamento forense18

Il codice di procedura civile stabiliva, altresì, che mentre il procuratorelegale rappresentava la parte con procura alle liti (artt. 82 e 83 c.p.c.), l’av-vocato svolgeva una funzione di assistenza (art. 87 c.p.c.).La figura del procuratore legale, ed il relativo albo, sono stati soppressicon la L. 27/1997 che ha superato la distinzione tra le due categorie,sicché oggi è venuto meno ogni limite territoriale al patrocinio dei soggettiabilitati.

2. Quale è la condizione per poter patrocinare innanzi alla Cor-te di Cassazione?

Requisiti necessari: 12 anni di esercizio della professione di avvocato o ilsuperamento di un esame dopo l’esercizio di almeno 5 anni di professione.

Articolazione della risposta

La L. n. 27/1997 stabilisce che solo dopo aver esercitato per 12 anni laprofessione di avvocato è possibile iscriversi all’albo speciale per il pa-trocinio innanzi alla Corte di Cassazione e alle giurisdizioni superiori(Consiglio di Stato, Corte dei Conti in sede giurisdizionale, Tribunale su-premo militare, Tribunale superiore delle acque pubbliche).In luogo della anzianità di 12 anni si può ottenere l’iscrizione sostenendoun apposito esame (non prima di aver svolto per cinque anni la professioneforense) che si tiene annualmente presso il Ministero della Giustizia.L’albo speciale per il patrocinio innanzi alla Corte di Cassazione è tenutodal Consiglio nazionale forense, il quale accerta la sussistenza dei requi-siti per la iscrizione e decide i ricorsi contro eventuali dinieghi di iscrizioneall’albo.

Argomenti collegati: Consiglio nazionale forense; giurisdizioni supe-riori

3. È possibile costituire società tra avvocati?

Elementi da evidenziare: precisare che per molto tempo si dubitava in ordinealla liceità delle società tra professionisti.

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Sezione seconda - La pratica forense ed i soggetti professionali 19

Riferimenti normativi: l’art. 2 L. n. 1815/1939 e l’art. 2236 c.c. costituivano i datinormativi a sostegno della tradizionale impostazione negativa della dottrina edella giurisprudenza. La L. 266/1997 rende possibile il fenomeno; il D.Lgs. 96/2001 ha consentito per la prima volta ai soli avvocati di costituire una società.

Ulteriori elementi da evidenziare: indicare la distinzione tra società ed asso-ciazione professionale. Accennare al G.E.I.E

Articolazione della risposta

L’impostazione tradizionale della giurisprudenza e l’opinione prevalentedella dottrina ha per molto tempo negato la liceità delle società tra pro-fessionisti (s.t.p.), qualunque fosse il tipo sociale prescelto.In particolare si argomentava sia dal disposto dell’art. 2 L. 1815/1939 chevietava la costituzione di società aventi lo scopo di fornire prestazioni diassistenza o consulenza in materia tecnica, legale, amministrativa, com-merciale, contabile e tributaria, sia dall’art. 2236 c.c. che impone al profes-sionista di eseguire personalmente l’incarico ricevuto.Con la L. 266/1997, che ha provveduto ad abrogare l’art. 2 L. 1815/1939,viene consentita la creazione di società tra liberi professionisti che eserci-tino attività professionali distinte.Il D.Lgs. 96/2001, che ha consentito per la prima volta ai soli avvocatidi costituire una società, prevede, altresì, che la società si costituisce peratto pubblico o scrittura privata con sottoscrizioni autenticate dai contraen-ti; è iscritta in una sezione speciale dell’albo professionale degli avvocati;non è soggetta a fallimento; inoltre, per quanto non espressamente previ-sto, si applicano le norme del codice civile sulle società in nome collettivo.Dalle società tra avvocati vanno distinte le associazioni professionali: leprime danno vita ad un nuovo ente con personalità giuridica; le seconde,(la cui costituzione è sempre stata considerata lecita), invece, costituisconouna mera aggregazione di interessi senza dare vita ad un soggetto giuridi-co. In particolare le associazioni professionali, pur essendo prive di perso-nalità giuridica, costituiscono centri autonomi di imputazione di rapportigiuridici e possono stare in giudizio in persona dei loro componenti.Per completezza espositiva, giova ricordare che la direttiva comunitaria2137/1985 ha previsto la possibilità per gli avvocati di costituire un Grup-po europeo di interesse economico (G.E.I.E.) allo scopo di facilitare esviluppare l’attività economica dei membri dell’unione europea.La direttiva è stata attuata con il D.Lgs. 240/1991.

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Parte Prima: L’ordinamento forense20

4. Cosa si intende per avvocato stabilito ed integrato?

Riferimenti normativi: art. 3 D.Lgs. 96/2001

Articolazione della risposta

L’art. 3 D.Lgs. 96/2001 ha creato due figure professionali: l’avvocato sta-bilito ed integrato. L’avvocato stabilito è l’avvocato appartenente ad unoStato membro dell’Unione Europea che esercita la professione forense inItalia. L’avvocato stabilito dopo tre anni di esercizio effettivo e regolaredella professione, diventa avvocato integrato a tutti gli effetti, cioè è total-mente assimilato all’avvocato del paese ospitante.

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Sezione terzaGli organi

Questionario n. 3

1. Quale è la composizione del Consiglio dell’ordine? ......................... Pag. 211 bis. Come avviene la elezione del Consiglio? 1ter. Quali sono gliorgani?

2. Il Consiglio dell’ordine può essere sciolto anticipatamente? .......... » 23

3. Quali sono le principali funzioni del Consiglio dell’ordine? ........... » 24

4. Quale la composizione e le funzioni del Consiglio Nazionale Forense? . » 254 bis. Che differenza intercorre tra i provvedimenti del Consiglio Na-zionale Forense pronunciati su ricorsi in materia disciplinare e quellipronunciati dal Consiglio dell’ordine?

5. Oltre gli organi istituzionali (Consiglio dell’Ordine e Consiglio Na-zionale Forense) quali sono gli altri organismi che compongonol’ordinamento forense? ....................................................................... » 27

1. Quale è la composizione del Consiglio dell’ordine?

Definizione: premettere che il Consiglio dell’ordine è un ente pubblico istituzio-nale che ha la rappresentanza dell’avvocatura; si tratta, inoltre, di un organoelettivo, costituito presso ogni circondario di Tribunale.

Articolazione della risposta

Il Consiglio dell’ordine è un ente pubblico istituzionale avente la rappre-sentanza dell’avvocatura.I Consigli dell’ordine, costituiti presso ogni circondario di Tribunale, sonocomposti da un numero variabile di componenti a seconda del numerodegli iscritti nel relativo albo. Segnatamente, la composizione è di 5 consi-glieri, se gli iscritti all’albo non superano il numero di 50; 7, se gli iscrittisono tra 50 e 100; 9, se tra 100 e 500; 15, se oltre 500.

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Parte Prima: L’ordinamento forense22

1 bis. Come avviene la elezione del Consiglio?

Elementi da evidenziare: soffermarsi sul procedimento elettorale, indicandobrevemente il suo svolgimento, e sulla tutela degli iscritti (reclamo al C.N.F entrodieci giorni dalla proclamazione).

Articolazione della risposta

I Consigli, che durano in carica due anni, (così come i loro componenti),sono eletti dall’assemblea elettorale degli iscritti che si tiene nel mese digennaio successivo alla scadenza.Nei quindici giorni anteriori alla scadenza del Consiglio, il Presidente, o ilCommissario, indice la convocazione dell’assemblea elettorale.L’avviso della convocazione deve essere spedito a tutti gli iscritti pena lanullità della convocazione. Nel caso in cui il Consiglio è costituito da piùdi 500 iscritti, è possibile sostituire la spedizione con la pubblicazione.Il sistema elettorale richiede due assemblee: la prima, che si articola inuna prima e seconda convocazione in cui occorre riportare la maggioranzaassoluta dei voti; la seconda, di ballottaggio, è valida qualunque sia il nu-mero di persone intervenute a votare. In caso di parità di voti è preferito ingraduatoria il più anziano per iscrizione e, in caso di pari anzianità, il piùanziano di età.Unico requisito richiesto per essere legittimato al voto è l’iscrizione all’alboprofessionale degli avvocati. Sono cause ostative all’esercizio del diritto dielettorato passivo o attivo la cancellazione o la revoca dall’iscrizione all’albo.Avverso i risultati dell’elezione ciascun iscritto può reclamare al Consi-glio Nazionale Forense entro dieci giorni dalla proclamazione. Contro ladecisione del Consiglio Nazionale Forense è stata ammessa la possibilitàdi ricorrere in Cassazione a Sezioni Unite entro 30 giorni dalla notifica.

1 ter. Quali sono gli organi?

Organi del Consiglio dell’Ordine: Presidente, Segretario e Tesoriere (nominaeventuale del vicepresidente)

Altri elementi da evidenziare: indicare che non si tratta di un collegio perfetto,perchè per la sua valida costituzione è sufficiente la presenza della maggioran-za assoluta

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Sezione terza - Gli organi 23

Articolazione della risposta

Il consiglio dell’ordine elegge un Presidente, un Segretario e un Tesorie-re e qualora occorra, può essere nominato anche un vicepresidente.Il Consiglio è rappresentato dal Presidente, (in caso di assenza o impedi-mento, dal Consigliere più anziano), che convoca e presiede l’assembleadegli iscritti.Per la valida costituzione del Consiglio è sufficiente la presenza della mag-gioranza assoluta, sicché non è un collegio perfetto; esso delibera a mag-gioranza dei presenti ed in caso di parità di voti prevale il voto del Presi-dente.Di ogni seduta del Consiglio devono essere redatti verbali che vengonosottoscritti dal Presidente e dal segretario.

Argomenti collegati: Consiglio Nazionale Forense; Scioglimento delConsiglio dell’ordine; Funzioni e poteri del Consiglio dell’ordine; Cancel-lazione e revoca dell’iscrizione all’albo.

2. Il Consiglio dell’ordine può essere sciolto anticipatamente?

Elementi da evidenziare: indicare i casi di scioglimento precisando chi debbaesercitare le funzioni (commissario straordinario) fino alla nomina del nuovoconsiglio.

Articolazione della risposta

Il Consiglio dell’ordine può essere sciolto: quando non sia in grado di fun-zionare regolarmente (ad es. per mancanza del numero legale dei consi-glieri o mancato esercizio delle funzioni) e quando non si sia addivenutiall’elezione del Consiglio per qualsiasi motivo.Nel primo caso, è stato precisato che non debba trattarsi di una mera diffi-coltà di funzionamento del Consiglio, ma occorre una reale incapacità dioperare.Lo scioglimento è decretato dal Ministro della giustizia, sentito il pareredel Consiglio Nazionale Forense.In caso di scioglimento le funzioni sono affidate ad un commissario stra-ordinario fino alla nomina del nuovo consiglio che deve avvenire entro 90giorni dallo scioglimento.

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Parte Prima: L’ordinamento forense24

Argomenti collegati: Consiglio Nazionale Forense; funzioni e poteri delConsiglio dell’Ordine; Elezione del Consiglio dell’Ordine.

3. Quali sono le principali funzioni del Consiglio dell’ordine?

Riferimenti normativi: Le principali funzioni del Consiglio dell’Ordine sono dettate:• dall’ art. 14 L.P.: i Consigli dell’ordine degli avvocati e dei procuratori oltre ad

adempiere tutti gli altri compiti loro demandati da questa o da altre leggi:esercitano le funzioni inerenti alla custodia degli albi professionali e dei regi-stri dei praticanti e quelle relative al potere disciplinare nei confronti degliiscritti negli albi e registri medesimi; vigilano sul decoro dei professionisti;vigilano sull’esercizio della pratica forense; danno il parere sulla liquidazionedegli onorari di avvocato nel caso preveduto dall’articolo 59 e negli altri casiin cui è richiesto a termini delle disposizioni vigenti; danno, nel caso di morteo di allontanamento di un avvocato o di un procuratore, a richiesta ed aspese di chi vi abbia interesse, i provvedimenti opportuni per la consegnadegli atti e dei documenti in dipendenza della cessazione dell’esercizio pro-fessionale; interpongono i propri uffici, a richiesta degli interessati, per pro-curare la conciliazione delle contestazioni che sorgano tra avvocati e procu-ratori ovvero tra questi professionisti ed i loro clienti, in dipendenza dell’eser-cizio professionale.

• dalla Legge 6 marzo 2001 n. 60 che ha previsto il compito del Consiglio diistituire l’elenco dei difensori di ufficio

• dal d.p.r. 30 maggio 2002, n. 115 che ha previsto la competenza del Consi-glio di decidere sulle istanze di ammissione in via provvisoria e anticipata alpatrocinio a spese dello stato;

• dal Regolamento del Consiglio nazionale forense del 18 gennaio 2007 cheattribuisce al Consiglio la funzione di curare i programmi per la formazionecontinua o permanente.

Articolazione della risposta

Molteplici sono le funzioni ed i poteri esercitati dal Consiglio dell’ordi-ne: poteri di tipo deliberativo, consultivo, di vigilanza, oltre ad un limitatopotere impositivo.L’art. 14 L.P. descrive dettagliatamente le funzioni del Consiglio.Segnatamente, esercita le funzioni amministrative inerenti alla custodiadegli albi professionali e dei registri dei praticanti, provvedendo allaiscrizione, cancellazione ed alla revoca dall’albo.Controlla il corretto espletamento della pratica forense.

Estratto della pubblicazione