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“LE RACCOMANDAZIONI
DI IRC: un riferimento
per la progettazione
annuale”
A cura di Giuseppina Zuccari
ed il contributo di Flavia Montagnini
Uno sguardo d’insieme …IntroduzioneI. L’Insegnamento della Religione
Cattolica dentro la scuola che si rinnova1. Il progetto della Riforma2. La valenza educativa dell’insegnamento
della religione cattolica3. Gli Obiettivi Specifici di Apprendimento
II. Orientamenti metodologico-didattici1) Nuclei tematici e orientamenti metodologici2) Gli Obiettivi formativi e le Unità di
Apprendimento3) Criteri metodologici per le attività educative
Fino all’aula
L’IRC: un passato ricco per un presente e un futuro di
valore• … ha contribuito ad un approccio alla realtà culturale e
sociale i segni della testimonianza cristiana danno risposte significative alle richieste di verità e di bontà presenti nei bambini, aprendo ad una più precisa conoscenza della fede cattolica.
• … ha mostrato ampie risorse di apertura e di dialogo trattazione dei contenuti attenta all’interesperienzialità specifico contributo alla crescita delle relazione personale tra i bambini, insegnando loro accoglienza e rispetto verso tutti
Per l’IRC … definizione della sua
identità e del progetto di contribuire alla crescita armonica ed integrale di bambini/bambine
L’IRC in dialogo con la Riforma
… condivisione delle Finalità (art. 1) – favorire la crescita e la valorizzazione della
persona umana formazione religiosa e valoriale
– rispettare i ritmi dell’età evolutiva proposta di percorsi didattici articolati secondo il principio della progressività ciclica
– rispettare l’identità di ciascun alunno prendendo atto delle differenze,per una proposta didattica aperta all’incontro e al dialogo
– favorire la cooperazione tra scuola e famiglia arricchimento per la formazione dei figli attraverso la conoscenza del patrimonio storico, culturale ed umano offerto dall’Irc
– inserire l’Irc nella didattica di ciascuna scuola, nel rispetto dell’autonomia scolastica
IRC e Riforma
IRC Legislazione sulla RIFORMA SCOLASTICA
(Legge n. 53/03; Decreto Legislativo n. 59/04)
INDICAZIONI NAZIONALI per i PIANI PERSONALIZZATI delle ATTIVITÀ EDUCATIVE (OGPF e OSA)
Attenzione alla dimensione etica e religiosa della vita e della cultura
Riconoscimento della dimensione “morale e religiosa” da educare
Valorizzazione dell’ “identità” personale ed altrui
Richiamo ad esperienze forti (nascita e morte; origini della vita e del cosmo; malattia e dolore; ruolo dell’uomo nell’universo; esistenza di Dio) a partire dalle diverse risposte elaborate e testimoniate in famiglia e nelle comunità di appartenenza
IRC e Riforma
IRC Legislazione sulla RIFORMA SCOLASTICA
(Legge n. 53/03; Decreto Legislativo n. 59/04)
PROFILO EDUCATIVO CULTURALE e PROFESSIONALE «Esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; interagire con l’ambiente naturale e sociale che lo circonda, e influenzarlo positivamente; risolvere i problemi che di volta in volta incontra; riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche chiedendo aiuto, quando occorre; comprendere, per il loro valore, la complessità dei sistemi simbolici e culturali; maturare il senso del bello; conferire senso alla vita»
Valenza educativa dell’IRC
Scuola dell’INFANZIA
Luogo di accoglienza e di confronto delle diversità culturali, etniche e religiose
Attenzione alla
dimensione etica e religiosa
dell’educazione
IRC
Pone i presupposti per lo sviluppo della
dimensione religiosa della personalità
aiutando ad entrare in contatto con i primi
elementi della Religione cristiana nella professione di
fede cattolica
Ordine epistemologico
Ordine psicologico.
Competenze(stili – motivazioni –sapere – saper fare
saper essere)
Conoscenzeabilità
Categorie. Campi di
Esperienze.
Anche l’Irc, come per gli altri
“campi di esperienze”, non può mai
perdere di vista il carattere
“OLOGRAMMATICO”dell’insegnamento/
apprendimento.
Ob
iett
ivi sp
ecifi
ci d
i ap
pre
nd
imen
to -
OS
A
Mappe culturali, semantiche e sintattiche.
- il sé e l’altro (IRC); - corpo, movimento e salute; - fruizione e produzione di messaggi; - esplorare, conoscere e progettare.
Attraverso l’intervento della scuola debbono essere trasformati in competenze di ciascun allievo, nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo, culturale e professionale per la conclusione del primo ciclo di istruzione. Essi sono elencati in quattro categorie:
2° Scoprire la Persona di Gesù di Nazaret come viene presentata
dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane.
3° Individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le
espressioni del comandamento dell’amore testimoniato dalla Chiesa.
1° Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti
uomini religiosi dono di Dio Creatore.
GLI OSA DELL’IRC PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
OSA di IRC
Congrui e fecondi
Centrali
Adeguati
relativi ai nuclei essenziali del cristianesimo: Dio Creatore, Gesù Cristo, la Chiesa; la persona con la sua potenzialità; il mondo nella sua realtà naturale; la religione e le religioni con i loro contenuti e segni
all’IRC nella scuola dell’Infanzia, flessibili nell’applicazione, attenti alla condizione di pluralismo religioso
e fecondi per l’educazione dei bambini in quanto consentono di maturare, nei modi adatti alla loro età, tutte le dimensioni tracciate nel “Profilo”.
Unità del sapere
Essenzializzazione dei contenuti
Attenzione al contesto
situazionale
OSA di IRC - criteri di qualità -
Relazioni umane
Aprono a
ll’intu
izione d
ellaVerità paterna e materna di
Dio
-Il sé e l’altro;
- Fruizione e produzione
di messaggi
Il tema Dio
Questa via è sostenuta
dagli ambiti educativi:
Apre alla
conosc
enza
Mondo umano,
materiale, Trascendente
- Corpo e movimento;
- Esplorare, conoscereprogettare.
Il tema Dio
Questa via è sostenuta
dagli ambiti educativi:
Esplorazione
realtà creata
Passaggio dal segno al significato
-Il sé e l’altro;
- fruizione e produzionedi messaggi
Il tema Dio
Narrazioni
bibliche
Alfabetiz
zazio
ne
segnica
e simbolic
a
Questa via è sostenuta
dagli ambiti educativi:
alla persona e all’opera di
Gesù
Approccio
analogico
Il tema Gesù
Approccio Induttivo
… perché il bambino possa intuire il mistero della sua vita e della sua missione
Scelta didattica
della”induzio
ne”
Approccio
analogico
Il tema Gesù
Approccio Intuitivo
Scelta didattica
della”intuizion
e”
esperienza della festa
come via alla comprensione dell’esperienza dei cristiani
… perché il bambino possa intuire come la festa cristiana si ponga nell’ottica dell’esperienza umana e sia ricca di senso.
Il tema Gesù
… perché il bambino possa accedere ad una significativa “alfabetizzazione” per decifrare le varie forme artistiche ed attribuire loro i significati sottesi
Scelta didattica
dellaalfabetizzazione artistica
I documen
ti artistici e le
espressioni della
pietà popolare
come “memori
a del credente
”
Il tema Chiesa
Gesti di
fraternità
Gesti di accoglienza
Scelta didatticadell’induzione:
Esperienz
a direttaGesti di perdono
Gesti di dialogo
Gesti di amore
Gli OSA: 0rganizzazione Gli OSA: 0rganizzazione “tematica”“tematica”
Il tema “Dio”
Per i bambini fare riferimento
a Dio come il “Signore della vita” significa
scoprire la dimensione
“antropologica” della relazione
uomo-Dio.
Il tema “Gesù” Il tema “Chiesa”
Gesù è centro e punto focale della religione cristiana. Gli approcci privilegiati: i Vangeli,
le grandi feste cristiane,le espressioni artistiche nelle varie
forme – musica – poesia – espressioni dell’arte cristiana –
La comunità
cristiana di
famiglia e
popolo di Dio
nelle espressioni
delle feste
liturgiche e nei
luoghi in cui si
riunisce.
Scuola
Infanzia
- Intrecciare una gamma di relazioni che li aiutino a maturare la loro identità, autonomia e competenza, aspetti necessari per un ingresso consapevole al mondo dei significati e per la maturazione di una sana religiosità infantile;- sentirsi coinvolti sul piano affettivo-emozionale per aprirsi alla capacità di meraviglia e di stupore nei confronti della vita, delle persone, del Creato, del “Trascendente”.
Due possibili approcci metodologico-
didattici 1° Partire dalle esperienze dei bambini e arrivare ai contenuti:
2° Partire dai contenuti di RC ed
arricchirli di esperienze
L’insegnante predispone il contesto entro cui sia possibile ai bambini:
- il ricorso alle forme linguistiche più
appropriate all’organizzazione delle loro
conoscenze, e alla decodifica-codifica
della realtà il più possibile corretta e dal
punto di vista psicologico e da quello dei
contenuti ;
- il ricorso al linguaggio religioso specifico
(un salmo, un cantico, una suggestiva
pagina biblica...)che consenta loro di
“vedere e comprendere” un tipo di realtà
che non è solo quella che appare
visibilmente, ma anche quella che è
emozionalmente ed umanamente
interpretata.
- la riflessione sui vissuti umanamente più
significativi;
- la valorizzazione della capacità del bambino di
apprendere attraverso analogie e correlazioni
con le
proprie esperienze indotte e/o spontanee;
- l’utilizzazione di modalità comunicative atte a
favorire
la comprensione e l’organizzazione delle
conoscenze
I criteri metodologico-
didattici - la percezione del valore della sua persona,- la costruzione della propria identità, - l’incontro con gli altri e- il riconoscimento della diversità culturale, etnica, religiosa, - l’accoglienza di disabili presenti a scuola.
Il 1°:l’accoglienza.
Favorisce nel bambino
Altri …
Le “attenzioni” degli
insegnanti- l’esperienza concreta del bambino aperta al religioso
e
alle sue domande;
- le risorse culturali e religiose presenti nel suo
ambiente di
vita favorite, anche da opportuni collegamenti con
altri
ambiti di esperienza, senza trascurare gli stimoli del
mondo mass mediatico in cui sono immersi;
- i riferimenti specifici al credo cristiano-cattolico come
indicato negli “Obiettivi specifici di apprendimento
della
religione e come proposto dalla Bibbia;
- l’apprendimento riflesso di una prima sintesi che
integra
nel processo di sviluppo unitario il fare, il sentire, il
pensare, l’agire relazionale, l’esprimere, il
comunicare, il
godere del bello e il conferire senso.
L’insegnate è chiamato a porre attenzione a quattro momenti pertinenti alla scuola dell’infanzia alla religione:
FINO all’AULA
… per accompagnare gli IdR in aula… facendo tesoro delle scelte didattiche di
correlazione, essenzialità, progressione ciclica
… per un IRC nella scuola che contribuisca al raggiungimento delle competenze
… attraverso la responsabilità attiva di aggiornamento nella forma dei LABORATORI DIDATTICI
Obiettivi specifici di apprendimento propri
dell’insegnamento della Religione Cattolica nell’ambito delle
indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati
delle Attività Educative
Osservare il mondo che viene riconosciuto dai
cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio
Creatore. Scoprire la Persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste
cristiane. Individuare i luoghi di
incontro della comunità cristiana e le espressioni
del comandamento dell’amore testimoniato
dalla Chiesa.
SCUOLA DELL’INFANZIA NUCLEI TEMATICI
3 anni 4 anni 5 anni
Ilivello
IIlivello
IIIlivello
I - Il mondo del bambino, la vita e il suo mistero.
II – Il Natale di Gesù nei segni-simboli culturali e nei loro significati.
III - La vita e il messaggio di Gesù nei Vangeli.
IV – La Pasqua di Gesù nei segni- simboli culturali e nei loro significati.
V - La vita della comunità cristiana