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I.T.C. “D. ALIGHIERI” Via Giovanni Gentile,4 Cerignola Fondato nel 2012 www.itcdantealighieri.it Simbolo dell'appartenenza alla nostra cara Italia, che rimane emblema di libertà, di comune speranza che accende gli entusiasmi e ispira i poeti. Stemma di Cerignola Evidenzia la dimensione europea del nostro Istituto, impegnato a realizzare sempre più progetti con partners locali, nazionali ed europei. La nostra scuola è intitolata al più grande poeta italiano che, con la ricerca dell’unità linguistica, ha influenzato la costruzione dell'identità italiana e, in generale, della cultura moderna. Il linguaggio verbale e la sua realizzazione pratica, la lingua, senza dubbio è il mezzo comunicativo più straordinario ed efficace, perché aperto, flessibile e in perenne evoluzione, che assolve a qualunque esigenza comunicativa. Tuttavia, per sfruttarne tutte le infinite potenzialità, non è sufficiente conoscere le regole ortografiche, grammaticali e sintattiche, bisogna saper adattare la lingua alle circostanze, alle situazioni in cui ci si viene a trovare e agli interlocutori con cui si entra in contatto: in altre parole, bisogna saper scegliere opportunamente all'interno delle varietà, in cui la lingua si differenzia e a cui si deve la sua infinita capacità espressiva. Comunicare vuol dire trasmettere ad altri idee, emozioni, stati d’animo, informazioni e l’uomo, da sempre, ha cercato le condizioni più favorevoli per comunicare, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione: il linguaggio parlato e scritto, il look, le tecnologie. Infatti, la consapevolezza dell'importanza della scrittura è sempre più diffusa nelle scuole, in cui, per favorire l'istruzione, si insegna a produrre testi di vario tipo, in modo da raggiungere la capacità di realizzare forme di scrittura diverse in rapporto all'uso e alle funzioni comunicative. Comunque, scrivere è difficile e il foglio bianco ancora oggi terrorizza gli studenti. E' difficile non soltanto per le cose che si vogliono dire, ma perchè ci vuole un progetto per poi costruire una pagina; ci vogliono mattoni tenuti insieme da una malta che leghi, perchè lo scritto deve seguire un suo filo del discorso, non può procedere disunito e casuale. Testo vuol dire infatti dal latino “texere”, nel senso pratico, fare una tela, intrecciare. Esistono "buone pratiche" di insegnamento da tener presente per valorizzare la scrittura, perché scrivere è una disciplina, un mestiere, che ha regole, codici di comportamento, che vuole non solo libertà ma anche costrizioni. Tra le varie forme di scrittura, c’è quella informativa, che, ai nostri giorni, è affidata ad un numero considerevole di mezzi di comunicazione di massa, fra i quali il giornale ricopre un ruolo molto importante. Prof.ssa C. Pugliese LA CHIAVE DI OGNI UOMO EIL SUO PENSIERO SCRIVERE PIU' DEL PARLARE E' FONDAMENTALE PER L'AIUTO CHE PORGE ALLA FORMULAZIONE DEL PENSIERO Il Primo vero salto tecnologico nella storia dell’uomo, in fatto di comunicazione, è certamente stato l’invenzione della stampa. Fu, infatti, proprio negli anni tra il 1452 e il 1455 che, potenzialmente, la conoscenza iniziò a poter essere trasmessa a tutti attraverso la carta e i libri stampati, sebbene ancora oggi non tutti gli esseri umani siano raggiunti da questo mezzo culturale. Ad ogni modo, quelle duecento persone che acquistarono le prime copie della Bibbia stampate da Gutenberg segnarono certamente l’inizio di una nuova epoca, un’epoca nella quale, pian piano, la conoscenza si sarebbe potuta diffondere sempre di più di casa in casa. In tal senso, è indubbio che il quotidiano rappresenti il culmine della riproduzione a stampa. Con esso, infatti, chiunque può ricevere giorno per giorno informazioni e notizie che riguardano, se non l’immediato, certamente il recente. L’efficacia di questo mezzo di comunicazione e di cultura è confermata dal fatto che, ancora oggi, a più di duecento anni dalla sua nascita, con il ciclostile, la macchina da scrivere, l’inchiostro che imbrattava mani e fogli, siamo giunti a mezzi di comunicazione molto più rapidi, se non addirittura in tempo reale. Oggi, siamo giunti a padroneggiare i sistemi informatici e le strumentazioni telematiche, che consentono modalità di approccio più congeniali e creative rispetto al passato. La pratica del comporre giornali è, quindi, una buona esperienza che favorisce l’individuazione di potenziali giornalisti, scrittori, opinionisti, che, immessi nel mondo del lavoro, arricchiscono le voci del libero e consapevole dire. Prof.ssa C. Pugliese Altieri Luca Bufo Matteo Calvio Valeria Casanova Veronica L’ECO DELLA CULTURA Ciriello Miriana Clemente Roberta Dalessandro Pasquale Defazio Anna Larogna Rossella Losurdo Michele Morra Debora Pagnotti Gianmarco Pepe Simona Raffaeli Rosaria Raffaeli Stefania Soranno Antonio Soranno Rocco Toscanelli Giovanni Turi Giada Valentino Massimiliano Virgilio Savino

L'eco della Cultura

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Il giornale - L'eco della Cultura

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Page 1: L'eco della Cultura

I.T.C. “D. ALIGHIERI” Via Giovanni Gentile,4 Cerignola Fondato nel 2012 www.itcdantealighieri.it

Simbolo dell'appartenenza alla nostra cara Italia, che rimane emblema di libertà, di comune speranza che

accende gli entusiasmi e ispira i poeti.

Stemma di Cerignola

Evidenzia la dimensione europea del nostro Istituto, impegnato a realizzare sempre più progetti con partners locali, nazionali ed europei.

La nostra scuola è intitolata al più grande poeta italiano che,

con la ricerca dell’unità linguistica,

ha influenzato la costruzione dell'identità italiana e, in generale, della cultura

moderna.

Il linguaggio verbale e la sua realizzazione pratica, la lingua, senza dubbio è il mezzo comunicativo più straordinario ed efficace, perché aperto, flessibile e in perenne evoluzione, che assolve a qualunque esigenza comunicativa. Tuttavia, per sfruttarne tutte le infinite potenzialità, non è sufficiente conoscere le regole ortografiche, grammaticali e sintattiche, bisogna saper adattare la lingua alle circostanze, alle situazioni in cui ci si viene a trovare e agli interlocutori con cui si entra in contatto: in altre parole, bisogna saper scegliere opportunamente all'interno delle varietà, in cui la lingua si differenzia e a cui si deve la sua infinita capacità espressiva. Comunicare vuol dire trasmettere ad altri idee, emozioni, stati d’animo, informazioni e l’uomo, da sempre, ha cercato le condizioni più favorevoli per comunicare, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione: il linguaggio parlato e scritto, il look, le tecnologie. Infatti, la consapevolezza dell'importanza della scrittura è sempre più diffusa nelle scuole, in cui, per favorire l'istruzione, si insegna a produrre testi di vario tipo, in modo da raggiungere la capacità di realizzare forme di scrittura diverse in rapporto all'uso e alle funzioni comunicative. Comunque, scrivere è difficile e il foglio bianco ancora oggi terrorizza gli studenti. E' difficile non soltanto per le cose che si vogliono dire, ma perchè ci vuole un progetto per poi costruire una pagina; ci vogliono mattoni tenuti insieme da una malta che leghi, perchè lo scritto deve seguire un suo filo del discorso, non può procedere disunito e casuale. Testo vuol dire infatti dal latino “texere”, nel senso pratico, fare una tela, intrecciare. Esistono "buone pratiche" di insegnamento da tener presente per valorizzare la scrittura, perché scrivere è una disciplina, un mestiere, che ha regole, codici di comportamento, che vuole non solo libertà ma anche costrizioni. Tra le varie forme di scrittura, c’è quella informativa, che, ai nostri giorni, è affidata ad un numero considerevole di mezzi di comunicazione di massa, fra i quali il giornale ricopre un ruolo molto importante.

Prof.ssa C. Pugliese

LA CHIAVE DI OGNI UOMO E’ IL SUO PENSIERO

SCRIVERE PIU' DEL PARLARE E' FONDAMENTALE PER L'AIUTO CHE PORGE ALLA FORMULAZIONE DEL PENSIERO

Il Primo vero salto tecnologico nella storia dell’uomo, in fatto di comunicazione, è certamente stato l’invenzione della stampa. Fu, infatti, proprio negli anni tra il 1452 e il 1455 che, potenzialmente, la conoscenza iniziò a poter essere trasmessa a tutti attraverso la carta e i libri stampati, sebbene ancora oggi non tutti gli esseri umani siano raggiunti da questo mezzo culturale. Ad ogni modo, quelle duecento persone che acquistarono le prime copie

della Bibbia stampate da Gutenberg segnarono certamente l’inizio di una nuova epoca, un’epoca nella quale, pian piano, la conoscenza si sarebbe potuta diffondere sempre di più di casa in casa. In tal senso, è indubbio che il quotidiano rappresenti il culmine della riproduzione a stampa. Con esso, infatti, chiunque può ricevere giorno per giorno informazioni e notizie che riguardano, se non l’immediato, certamente il recente. L’efficacia di questo mezzo di comunicazione e di cultura è confermata dal fatto che, ancora oggi, a più di duecento anni dalla sua nascita, con il ciclostile, la macchina da scrivere, l’inchiostro che imbrattava mani e fogli, siamo giunti a mezzi di comunicazione molto più rapidi, se non addirittura in tempo reale. Oggi, siamo giunti a padroneggiare i sistemi informatici e le strumentazioni telematiche, che consentono modalità di approccio più congeniali e creative rispetto al passato. La pratica del comporre giornali è, quindi, una buona esperienza che favorisce l’individuazione di potenziali giornalisti, scrittori, opinionisti, che, immessi nel mondo del lavoro, arricchiscono le voci del libero e consapevole dire.

Prof.ssa C. Pugliese

Altieri Luca Bufo Matteo Calvio Valeria

Casanova Veronica

L’ECO DELLA CULTURA

Ciriello Miriana Clemente Roberta Dalessandro Pasquale Defazio Anna

Larogna Rossella

Losurdo Michele

Morra Debora

Pagnotti Gianmarco

Pepe Simona

Raffaeli Rosaria

Raffaeli Stefania

Soranno Antonio

Soranno Rocco

Toscanelli Giovanni

Turi Giada

Valentino Massimiliano

Virgilio Savino

Page 2: L'eco della Cultura

L’ECO DELLA CULTURA Cronaca II

ABBAIA PER SALVARE LA SUA PADRONA POI,

STREMATO, MUORE ACCANTO A LEI

Axel muore, dopo aver cercato di salvare la sua padrona

Un legame indissolubile da cui bisognerebbe imparare.

Gli italiani scaricano in modo illegale i film

DVD: LA MAGGIOR PARTE PIRATA

La maggior parte degli italiani utilizzano Internet per scaricare film

La maggior parte degli italiani utilizzano Internet soprattutto per scaricare film, il che è “illegale”.Questo fenomeno si sta sviluppando sempre di più, ma la cosa grave è la vendita di questi “CD ILLEGALI”, la quale è molto frequente e questo comporterà togliere il mestiere a chi lo fa ma con i “CD ORIGINALI”. Ciò avviene, soprattutto, perché queste reti non prevedono blocchi di alcun genere. Negli altri paesi si sta provvedendo per arginarlo o prevedere una norma che vieti questo uso. Un esempio è Parigi dove entrerà in vigore il disegno di legge che mirerà a contrastare la pirateria con due sanzioni per chi commetterà questa illegalità. La Francia, quindi, ha preso provvedimenti, l’Italia, ancora no.

Michele Losurdo 28/03/12

Montezemolo e “Italo” alla stazione Tiburtina di Roma

A BORDO DI “ITALO”

Il nuovo treno, presentato a Roma da Montezemolo, rappresenta un’opportunità a favore dei consumatori

Montezemolo, circondato dal suo staff, si è imbarcato su “Italo” il 28 aprile 2012 per percorrere il primo viaggio inaugurale in meno di un’ora da Roma Tiburtina a Napoli Centrale. Il treno è molto bello, con poltrone di pelle “Frau” anche in seconda-Smart; è silenzioso e attaccato al terreno grazie ……………… ………

Le autorità italiane hanno versato 150 mila euro per ciascuna delle due vittime

MAXI RISARCIMENTO DA PARTE DELL’ITALIA AI FAMILIARI DEI PESCATORI INDIANI UCCISI

E’ stato un atto di generosità, dettato dal desiderio di risarcire le famiglie colpite dalla

tragedia

E’ questa la storia di Axel che, a Calderara, in provincia di Bologna, vedendo la sua padrona cadere a terra, capisce che non è un gioco e comincia ad abbaiare nel cuore della notte con latrati strazianti. Il tempo passa ma nessuno arriva; il cane continua ad abbaiare e allora i vicini chiamano i carabinieri, che contattano un parente dell'anziana, che, avendo le chiavi di casa, riesce a farli entrare. I soccorsi però sono inutili. Non c'è niente da fare per l'anziana donna, ormai deceduta per un arresto cardiocircolatorio. Axel , il bulldog di sette anni, le sta vicino per tutto il tempo, cercando quasi di proteggerla da quegli sconosciuti accanto a lei. Poi, solo quando tutto quel turbinio di persone sta per terminare, il suo cuore cessa di battere e si ricongiunge cosi con l'amata padrona.

Giada Turi 28/03/12

Caso marò Venti milioni di rupie, circa 300 mila euro, il risarcimento ai familiari dei pescatori uccisi: una donazione per il ministro della Difesa Di Paola; un risarcimento, secondo gli avvocati indiani che assistono le famiglie dei pescatori uccisi il 15 febbraio nel Sud dell'India. Di Paola si preoccupa che la mossa del governo non appaia un'indiretta ammissione di colpevolezza : i due marò sono detenuti nel carcere di Trivandrum dal 5 marzo, con l'accusa di aver ucciso Valentine Jalestine e Ajeesh Binki. I 10 milioni di rupie a favore della vedova di Valentine e dei suoi due figli, sommati ad altri dieci milioni da versare alle due sorelle di Ajeesh, segnano una svolta nella strategia giuridico-diplomatica dell'Italia. I giornali indiani hanno scritto che ”l'accordo” è stato raggiunto fra il 12 e il 13 aprile dal capo del ministero della Difesa, Pasquale Preziosa. La parola “accordo” segnala che c'è stata una trattativa tra governo italiano e legali indiani. La “questione marò” si sta lentamente spostando dallo Stato del Kerala a New Delhi. Nella Corte suprema della capitale, si sta discutendo il ricorso presentato dall'armatore della petroliera Enrica Lexie. Il rappresentante del governo centrale ha sconfessato la condotta della polizia del Kerala, sostenendo che Enrica Lexie non aveva l'autorità per fermare la nave italiana, né per indagare sul caso, perché l'incidente è avvenuto in acque internazionali. Roma ha fatto un passo avanti verso la richiesta delle famiglie. Delhi, rivedendo la posizione iniziale, ammette per la prima volta che gli inquirenti del Kerala non hanno giurisdizione “sull'incidente”. Il processo di merito (marò colpevoli o innocenti?) va avanti. La polizia del Kerala dovrebbe chiudere le indagini verso metà maggio e a quel punto il tribunale di Kollam dovrà decidere se rinviarli a giudizio. Qualunque sarà l'esito, la strada è ancora lunga.

Rossella Larogna 02/05/12

all’originale trazione sui carrelli “Alstom”. In esso ci sono tre classi: la prima, più costosa chiamata “Club”; la seconda, intermedia, chiamata “Prima”; e la terza più economica chiamata “Smart”. Ci sono vetrate panoramiche, una carrozza cinema e wi-fi gratis a disposizione dei passeggeri, antifurto per i bagagli e offerte scontate. Secondo il manager, questa è la vera crescita del Paese, di chi investe e rischia.

Miriana Ciriello 02/05/12

Un legame indissolubile da cui bisognerebbe imparare

Page 3: L'eco della Cultura

L’ECO DELLA CULTURA Cronaca III

Una nuova droga sta rovinando gli adolescenti di oggi, tra cui il telefonino e i social network come facebook e messanger

I DISTURBI MENTALI E LE NEGATIVITA’ DEI VOTI A SCUOLA SONO PROVOCATI DA

CELLULARI E DA SMS

Una droga che disturba i nostri adolescenti sono i telefonini e gli sms

Questa notizia ci arriva da alcuni ragazzi provenienti dalla Spagna di età fra i 12-13 anni, che sono stati ricoverati in un centro specifico per curare la dipendenza dal cellulare. Al giorno d'oggi, secondo alcuni dati, il ben 67 per cento di ragazzi e ragazze non possono restare senza il loro cellulare in mano. L'anno scorso, un rapporto del tribunale dei Minori di Madrid rilevava che il 30 per cento della gioventù tra i 13-17anni ammetteva di essere estremamente a disagio senza il proprio gadget preferito.

Savino Pio Virgilio 02/05/12

Un grande evento florovivaistico a Salerno

MOSTRA DELLA MINERVA

Settantotto espositori provenienti da ogni parte d’Italia hanno esposto alla mostra della Minerva nei propri stand piante e fiori di ogni genere

Dante e l’America

LA “DIVINA COMMEDIA” DI DANTE IN AMERICA

Gli Stati Uniti rilanciano il poeta sia su Internet che sulla scena in un teatro di Brodway

Gli Stati Uniti hanno rivisitato Dante con l’”Inferno” che viaggia su Internet. A New York, a Brodway, a Miami, a Seattle, a Kansas City, a Los Angeles, in Alabama, a Boston è stato rappresentato nei migliori teatri, perché diventi un poeta anche …………… per le masse, come lo sono già la Bibbia e Shakespeare. Infatti, si pensa che, insieme alle nuove tecnologie, potrebbe provocare un grande risveglio della poesia, della lettura, perché ormai non si legge più. Questa è l’era dei non lettori, dell’analfabetismo di ritorno, dei ragazzini che vanno a scuola solo con il cellulare sempre acceso e si disinteressano di tutto; sono sempre insoddisfatti e sembra che nulla gli interessi. Il divino poeta è stato sponsorizzato sulla rivista “The Atlantic Monthly” e sulla ”World Wide Web” ed ha riscosso molto successo.

Stefania Raffaeli 14/05/12

La Mostra della Minerva è l’evento florovivaistico che si è aperto a Salerno lungo i viali alberati della villa comunale. Facendo leva su un antico proverbio cinese che dice: “Chi pianta un giardino, semina la felicità”, l’Associazione Hortus Magnus organizza da 12 anni nel mese di aprile una vera e propria collettiva d’arte floreale, che affonda le sue radici nel ricordo dell’Orto Botanico più antico d’Europa, sede della Scuola Medica Salernitana. Hanno aderito 78 espositori, provenienti da ogni parte d’Italia ed ognuno ha pagato una quota di iscrizione pari a 150 euro. La fanno da padrone piante e fiori, un trionfo di camelie, azalee, rododendri, rose, orchidee, narcisi, tulipani, piante ornamentali, acquatiche ed aromatiche. La professionalità nell’allestimento del proprio stand per qualità e sistemazione è il criterio che guida il concorso, bandito per il secondo anno fra gli espositori della Mostra, ed una Commissione di esperti ha premiato 2 vivaisti ed 1 espositore.

Stefania Raffaeli 14/05/12

Page 4: L'eco della Cultura

L’ECO DELLA CULTURA Opinione IV

Il senso del sacrificio è andato ormai perso in un mondo narcisista

TUTTO O NIENTE? NO! MEGLIO UN SACRIFICIO D'AMORE

Sopraggiunta la crisi economica, prima sottovalutata, poi tenuta

nascosta, infine esplosa; si scopre essere anche una crisi etica e

culturale

Il salmo 49, con la sua sapienza, sottolinea come l'uomo nel benessere non capisce, è come un animale. Solo ora ci stiamo incamminando verso la presa di coscienza che non è più possibile proseguire sulla strada percorsa dall'uomo nell'ultimo ventennio, che la mancanza di eguaglianza e di giustizia rende la nostra vita, che resta sempre vita comune, più difficile e meno sicura, più conflittuale. Nel dopoguerra, molti vivevano in condizioni di fame e miseria, e questa non era un'opzione, ma la condizione che gli era toccata. Però da quella privazione forzata, è nata una reazione di rigetto: nessuno voleva più sentir parlare di sacrifici soprattutto nell'era del boom economico. E' da lì che è cominciato il non trasmettere il valore del sacrificio. Abbiamo assistito cosi al rarefarsi di persone con la voglia di occuparsi degli altri, per preparare un futuro migliore per i propri figli. Spendere le proprie energie, fino a sacrificare la propria vita è giusto se, facendolo, si ottiene giustizia, pace, libertà. Riscoprire il significato del sacrificio richiede un discernimento su azioni e comportamenti che da tempo abbiamo rinunciato ad esercitare, assumendo senza alcuna criticità quello che il consumo, il mercato e la propaganda ci presentavano come comportamento normale, imparando cosi a non saper più distinguere il necessario dal superfluo. Si è come smarrita ogni scala di priorità, tutto pare sullo stesso piano. Credo che questo smarrimento culturale ed etico abbia profondamente a che fare con l'affievolirsi del senso attribuibile ai sacrifici. Il sacrificio è il debito che si assume verso l'altro, la speranza di contribuire ad un mondo migliore, la solidarietà con chi non può accedere a beni essenziali, che noi non ci rendiamo nemmeno più conto di possedere. Questo può spingerci non solo ad accettare il sacrificio, ma ad affrontarlo con consapevolezza e convinzione. Perché il potere del sacrificio non è il poterne fare facilmente a meno, bensì l'affermare che con la propria vita quotidiana l'uomo non è nemico dell'uomo e che vi sono principi di equità, giustizia, pace e solidarietà che vale la pena di vivere a qualunque prezzo. In fondo, il valore di ogni nostro desiderio è il prezzo che siamo disposti a pagare per raggiungerlo.

Valeria Calvio 28/03/12

I rapporti interpersonali diventano sempre più difficili nella società civile in cui viviamo

SOCIETA’ SEMPRE PIU’ VIOLENTA

Bisogna riscoprire la coscienza dell’individuo e i valori di un tempo

La società in cui viviamo è sempre più violenta, sia negli stadi, sia quando si scontrano bande

L’immigrazione clandestina in Italia

L’ITALIA DEL MEZZOGIORNO INVASA DAGLI IMMIGRATI

Sempre più spesso al meridione giungono clandestini, che lasciano il loro Paese per cercare nuove opportunità di lavoro

L’Italia del Mezzogiorno presenta uno dei fenomeni più significativi del nostro tempo. Esso si è verificato già dagli anni ’60 e ’70, ma dalla metà degli anni ’80 ha assunto una dimensione sociale pienamente visibile e rilevante. Le cause che hanno portato all’esplosione del fenomeno “immigrazione” possono essere individuate nel fatto che, negli anni ’80, l’Italia aveva raggiunto una situazione di piena occupazione nelle aree economicamente sviluppate, soprattutto al Nord. Ciò ha comportato un rifiuto dei lavori più faticosi da parte degli operai, che, unito al blocco della crescita demografica e all’apertura delle frontiere per ragioni

di teppisti, sia nella guerriglia organizzata dei no-global, sia fra gli automobilisti alla guida, sia nelle imprese, dove è enormemente aumentata la competizione. E’ un fenomeno che, un tempo, avveniva solo ai vertici della società, ma che ora è sceso a tutti i livelli. Contano sempre meno la lealtà, la fedeltà, il merito acquisito nel corso degli anni. ……………

Vengono ammessi tradimenti e inganni che, un tempo, avrebbero suscitato condanna ed indignazione, mentre vengono ammirati solo gli egoismi, l’arricchimento e le sopraffazioni. Come fare allora per risolvere o arginare questo problema? Si deve ridare importanza alle capacità morali dell’individuo, alla giustizia, alla sincerità, alla obiettività e a tutti quei valori che sono scomparsi.

Roberta Clemente 02/05/12

turistiche, ha favorito l’ingresso e poi la permanenza illegale nel nostro Paese degli immigrati, che si sono allontanati dal proprio luogo di origine, più arretrato e in crisi economicamente, per trovare rifugio e lavoro soprattutto nel Meridione.

Veronica Casanova 02/05/12

Page 5: L'eco della Cultura

L’ECO DELLA CULTURA Opinione V

L'uomo nel benessere non capisce, è come un animale

IL MITO IDROLATRICO DEL TUTTO E SUBITO

Una società sempre più priva di valori

Ci stiamo rendendo conto che il vivere con il mito idolatrico del tutto e subito, del tutto ciò che è tecnicamente possibile va fatto, …………

La difficoltà di essere genitori oggi

“LA FAMIGLIA DI OGGI E’ IN CRISI?”

Look e follie

LE REGOLE DELLE MODE GIOCANO CON LA PSICHE SEMPRE PIU’ FRAGILE

Il “vestire” non è solo oggetto d’interesse da parte dei creatori di moda, ma anche delle scienze

psicologiche

Nel corso della storia dell’umanità, l’abbigliamento è passato da una necessità ad una rappresentazione, per cui l’uomo, vestendosi, manifesta se stesso, ciò che pensa, l’appartenenza ad un gruppo o a un ruolo sociale. L’abbigliamento è diventato comunicazione, l’abito un ……………

Lo stato dei beni culturali in Italia

I CROLLI DI POMPEI E LA CULTURA ITALIANA

Bisogna tutelare il nostro patrimonio artistico, perché è la nostra ricchezza più grande

I fatti di Pompei dicono in modo esemplare non solo lo stato dei beni culturali in Italia, ma con esso le idee che hanno guidato negli ultimi anni l’auspicata tutela di quel patrimonio. Infatti, ci sono state molte proteste contro i tagli ai finanziamenti per il restauro dei beni culturali che l’Italia possiede. Pensare che, per gestire arte e storia, servono competenze amministrative e manageriali, significa svuotare i beni culturali del senso più profondo, ovvero essere segni di civiltà, di società passate; vuol dire considerarli meri strumenti, oggetti. La mentalità di oggi è miope, perché non si accorge che, ignorando il passato, ha finito per rubare ogni speranza a chi vorrebbe costruirsi il proprio futuro.

Luca Altieri 14/05/12

Oggi, è difficile fare i genitori; le coppie fanno sempre più fatica a trasmettere dentro le mura di casa il senso delle cose che contano ai propri figli. I giovani fanno richieste economicamente esose, non c’è più il conflitto fra genitori e figli, ma, piuttosto, l’estraneità. La televisione la fa da padrona, e i modelli che propone trovano terreno fertile in famiglie che sono sempre più lasciate sole dalla società. La maggior parte delle mamme e dei papà confidano ancora in quello che non sanno più essere: la forza della famiglia stessa, che punta più che in passato, sul suo ruolo di soggetto economico. Il futuro dei giovani è …………….. ……………… un’incognita che però non azzera le speranze. Per i genitori ci sono tanti rischi e pericoli, come gli incidenti, la droga, le cattive compagnie, le malattie, la pedofilia, piuttosto che certezze per i figli. Bisogna, comunque, guardare avanti positivamente, convinti che la famiglia saprà trovare una soluzione per uscire dalla crisi e garantire un domani sicuro ai propri figli.

Valeria Calvio 14/05/12

messaggio che trasmette chi siamo. Le persone schiave della tendenza del momento hanno una personalità influenzabile e indossano abiti che non hanno un rapporto con quello che sono. Chi, invece, è psicologicamente maturo, sa scegliere, integrando la sua creatività con quella degli stilisti e dimostrando di avere una sua personalità. Una persona si qualifica, oltre che dalle scelte nel vestire, anche dal modo di indossare gli abiti, perché l’abito non fa “eleganti”, ma bisogna saperlo portare.

Rossella Larogna 14/05/12

non ci garantisce un futuro buono, che il pensare solo all'oggi, solo a noi stessi come individui impoverisce la terra e fa aumentare il deserto, ci rende incapaci di lasciare alle nuove generazioni una eredità nel vero e nobile senso del termine.

Rosaria Raffaeli 11|04|12

La famiglia, intesa come istituzione, traballa: le coppie sono in crisi, uno dei due è assente, il troppo lavoro allontana dai valori veri

Page 6: L'eco della Cultura

L’ECO DELLA CULTURA Economia VI

La restaurazione di Pompei: prima le 5 domus poi gli affreschi e i mosaici

LA RESTAURAZIONE DELLA CITTA’ DI POMPEI

Il Grande Progetto “Pompei”, relativo alla preservazione, mantenimento e miglioramento della città, potrà contare su un investimento di 105 milioni di euro. È l'intervento

più grande degli ultimi decenni, che prevede il coinvolgimento di istituzioni italiane, europee e Unesco

Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro ha detto che per lui questo finanziamento rappresenta un'ottima notizia. Questo progetto vede pronti ad intervenire anche l'Unione degli industriali di Napoli, l'Associazione costruttori edili partenopea e la camera di Commercio di Napoli. Tutto questo avviene dopo i crolli degli ultimi anni. La Commissione Europea ha dato il via libera agli interventi. Verrà restaurata la città di Pompei e, per questo, sono scesi in campo anche investitori stranieri, per esempio, da Parigi. È stato presentato un accordo per il salvataggio dell'area ed è arrivata la decisione di avviare i programmi più urgenti di restauro e di manutenzione. Il restauro interesserà prima 5 domus, per le quali è prevista anche l'istallazione delle coperture di protezione. Poi, partirà la gara d'appalto per la messa in sicurezza e la riduzione del rischio idrogeologico delle “Regiones” ed, entro l'estate, saranno aperti i bandi per le “Regiones” più a rischio. L'obiettivo dell'investimento europeo è “conservare il sito archeologico, in quanto attrazione turistica sostenibile per la regione”.

Valeria Calvio 02/04/12

Gli effetti della crisi nazionale nell’ippica a Milano

I CAVALLI CORRONO NELL’PPODROMO DI MILANO SENZA SPETTATORI

Non ci sono più scommesse da parte del pubblico e la società ha licenziato già ventinove dipendenti ed altri ne seguiranno

A Milano, la casse dell’ippodromo sono chiuse e gli spettatori sono pochissimi; è questo il luogo perfetto per rappresentare la crisi italiana. I proprietari della struttura hanno annunciato il licenziamento di parecchi dipendenti, anche se le corse dei cavalli si svolgono regolarmente. Non ci sono ragazzi o giovani ad assistere, ma solo anziani seduti sulle panchine, assistiti dalle badanti. Sono circa cinquantamila i lavoratori del settore, che, a causa della crisi rischiano di perdere l’impiego e quindicimila cavalli che molto probabilmente finiranno al macello o saranno destinati alle corse clandestine, gestite dalla criminalità organizzata. La società proprietaria, per fronteggiare la crisi, ha pensato ad attività extra sportive, come feste di matrimonio, cene aziendali e iniziative di intrattenimento.

Miriana Ciriello 02/05/12

È boom di agriturismi in Puglia: 23 per cento in più del 2011

SPECIALE TERRA

La Puglia è entrata nel circuito del turismo di qualità dalla porta principale, avendo sviluppato

un turismo sostenibile

Si è molto sviluppato il turismo da quando è esploso il fenomeno della Taranta. Nel 2011, si è avuto un incremento di presenze del 30 per cento in più rispetto a due anni fa. E, infatti, invece di lavorare a pieno ritmo nel periodo estivo, luglio e agosto, si è avuta una coda di tre mesi con turisti del Nord Europa che hanno prenotato fino a novembre. La Puglia è vincente sul mercato nazionale anche grazie alle ……………

Un sistema per aiutare operai e imprenditori in difficoltà

LO STRESS UCCIDE: UN RIMEDIO CONTRO LA CRISI ECONOMICA

Le conseguenze della crisi si avvertono su lavoratori e imprenditori. Il peso dello stress può diventare

insostenibile

I tre suicidi degli ultimi mesi si sarebbero, forse, potuti evitare se anche in Puglia fosse stata attivata una rete che offrisse supporto psicologico a imprenditori e lavoratori in difficoltà. Proprio con Sanna, si è messo in contatto Delli Santi che, da presidente provinciale di Brindisi della onlus <Sos per la vita>, attiverà un intervento sulla stessa linea dei colleghi di Terraferma. Infatti, afferma che, creando un gruppo di psicologi e psicoterapeuti che esercitano nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto, in un momento di palese emergenza, si

fornirà un servizio di supporto immediato in tutta l'area ionico-salentina. E dice anche che la Puglia è una regione degna della massima attenzione, sebbene non siano ancora giunte richieste di aiuto. Bisogna accelerare il cambiamento culturale sulla tutela della salute emotiva e psicologica di chi lavora, dal dipendente al dirigente, che troppo spesso sottovaluta i primi segnali di allarme dello stress.

Luca Altieri 02/05/12

strutture storiche, come cantine e masserie, mentre è ancora indietro rispetto ai mercati internazionali, dove il turismo enogastronomico è poco più del 3 per cento della domanda che viene dall'Europa. Il merito è degli agricoltori, ciceroni dell'ambiente, che competono con le guide turistiche, raccontando le bellezze del paesaggio, perchè il turismo pugliese non è solo mare. Quindi l'agriturismo ha la possibilità di diventare il promotore non solo della sua attività, ma di tutto il territorio.

Roberta Clemente 02/04/12

Page 7: L'eco della Cultura

L’ECO DELLA CULTURA Economia VII

Il 1° maggio, giorno di confronto fra sindacati e governo

ITALIA: “DALLE STELLE ALLE STALLE”

Preoccupazione per i dati forniti dall’”Organizzazione Internazionale del Lavoro” durante la festa del 1° maggio

Festa del lavoro all’insegna della crisi e della disoccupazione, che in Italia - secondo gli ultimi dati dell’Ilo - arriva ad un tasso del 9,7% e diventa ancora più ampia considerando anche cassintegrati e scoraggiati. Il Primo Maggio è un giorno di confronto tra ……………

Boeing: si spera in 200 assunzioni nella nuova compagnia aerea

UN EVENTO STRAORDINARIO NEGLI STABILIMENTI ALENIA DI FOGGIA

Arriva da Oslo dopo essere stato a Londra La comunità cinese più numerosa si trova in Sudamerica, dove controlla un numero considerevole di attività economiche, ma sono numerose

anche quelle stabilitesi in altre grandi città

Molti cinesi sono espatriati e sono andati a vivere e lavorare sia negli Stati vicini sia nelle lontane Americhe L’Asia Orientale è stata culla di civiltà antichissime ed estremamente raffinate, come l’impero cinese. Dopo il lungo periodo del dominio coloniale, oggi, l’Estremo Oriente ha consolidato il suo importante ruolo nello sviluppo economico mondiale. La Cina, fino a poco tempo fa, era chiusa ai mercati degli altri Paesi del mondo. Oggi, invece, con l’apertura delle frontiere e dei commerci, il governo cinese, per invogliare imprenditori, manager, tecnici specializzati ad inserire e concludere affari nel Paese, ha istituito la Green Card, ispirata all’omonimo modello americano, che dà il permesso di residenza a lungo termine e che garantisce agli stranieri gli stessi diritti dei cittadini cinesi. Viene concessa, però, solo a coloro che partecipano allo sviluppo economico, scientifico e tecnologico del paese. Negli ultimi anni, in Cina è stato attuato un processo di modernizzazione dell’economia e di apertura verso i mercati mondiali che ha innescato uno straordinario sviluppo economico, anche se la crescita produttiva riguarda soprattutto le grandi città e le province cinesi della costa. Ha progressivamente abbandonato l’isolamento commerciale e la sua economia, paradossalmente basata sull’agricoltura e sulle risorse minerarie e si è, gradualmente, avvicinata ai modelli occidentali. Gli investimenti stranieri aumentano sempre di più per la manodopera a basso costo e per le grandi agevolazioni offerte dal governo cinese alle imprese straniere, che importano centri di ricerca e macchinari innovativi.

Rossella Larogna 16/05/12

sindacati e governo, alla vigilia del voto sul nuovo ddl lavoro. Il primo non si rassegna alla crisi e rilancia su crescita e lavoro. L’’Ilo (l’organizzazione internazionale del lavoro) ci dice che il nostro Paese ha raggiunto nel quarto trimestre del 2011 il 9,7% di disoccupazione, il peggiore dal 2001 mentre il tasso di occupazione nella fascia 15-64 anni è sceso al 56,9%. Il tasso «reale» di disoccupazione, secondo l’Ilo, «potrebbe risultare superiore» poichè ai quasi 2,1 milioni di disoccupati si aggiungono 250.000 lavoratori in cassa integrazione (quando si è in cig non si lavora, ma si resta dipendenti dell’azienda e, quindi, formalmente occupati, ndr). In particolare l’Ilo definisce «allarmante» il livello dei Neet, ovvero i giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione, che ha raggiunto quota 1,5 milioni. Preoccupa inoltre la percentuale di coloro che, pur essendo in età da lavoro, decide di non cercarlo più (il 5% della forza lavoro secondo l’Ilo), la disoccupazione giovanile (al 32,6% nel quarto trimestre) e la disoccupazione di lunga durata (oltre la metà dei senza lavoro complessivi). La priorità secondo l’organizzazione è trovare un equilibrio sostenibile tra risanamento .fiscale e ripresa dell’occupazione. Le misure di austerità - scrive l’Ilo a proposito dell’aumento della pressione fiscale per ridurre il deficit - rischiano di alimentare ulteriormente il ciclo della recessione e di rinviare ancora l’inizio della ripresa economica e il risanamento fiscale. La Camuso, segretaria della CGIL, parla di un Paese, attraversato da una crisi lunga con una condizione generale delle persone che è sempre più preoccupata della disoccupazione, della difficoltà di reggere con il reddito a disposizione. Nello stesso tempo, però, è un primo maggio in cui non bisogna rinunciare al cambiamento, all’idea che c’è un declino ineluttabile del Paese, ma si può contrastarlo, a partire dal lavoro e dalla creazione di lavoro. E il messaggio è proprio questo: non bisogna rassegnarsi, non bisogna rinunciare al cambiamento. La gente è stanca di fare sacrifici, senza un segnale altrettanto chiaro da parte delle istituzioni e della politica. Il Governo dei professori non basta. Ecco perché, di fronte a questa situazione, noi dobbiamo continuare a sollecitare un patto per la crescita in cui tutti facciano la propria parte per favorire il rilancio degli investimenti. Bisogna ridurre le tasse sulle buste paga perché, non solo è giusto ma è lo strumento più importante che abbiamo per evitare l’acuirsi della recessione e ,quindi, della perdita di posti di lavoro. Bisogna riaumentare i consumi nel nostro Paese, altrimenti lavoro e crescita restano solo parole.

Giada Turi 16/05/12

Il Boeing, l'aereo del futuro, atterra a Grottaglie il 14 maggio e c’è a presentarlo Giuseppe Orsi, presidente della Finmeccanica. E’ la prima volta che Foggia ospita questo grande veicolo e questo grande evento, perchè trasporterà anche i civili. Con questo evento si spera, da più di 24 mesi, in nuove assunzioni dalle 100 alle 200 unità; l'occupazione negli stabilimenti Alenia di Foggia conta già 850 dipendenti. Questo è un traguardo che simboleggia il successo e la longevità del programma. Tale perfomance incoraggia, in un momento di crisi, la crescita di business su questo settore. E’ la prima volta che la Puglia riceve una visita tanto attesa; è un prodotto nato grazie agli stabilimenti Alenia di Grottaglie e Foggia, due siti industriali che risultano fra i più avanzati d'Europa nella lavorazione delle fibre di carbonio.

Savino Pio Virgilio 16/05/12

Il Giappone; 2ª potenza coloniale del mondo

IL SISTEMA ECONOMICO GIAPPONESE

Malgrado la mancanza di risorse minerarie ed energetiche, la crescita economica è in rapida espansione

Partendo da una situazione di grave difficoltà in seguito alla sconfitta nella 2ª Guerra Mondiale e da una situazione di disagio per la carenza di risorse minerarie ed energetiche, con grande capacità di recepire le innovazioni tecnologiche provenienti dall’estero e di rielaborarle, il Giappone ha sostenuto ingenti costi per gli investimenti nella ricerca e il suo sistema economico è in rapida espansione. I costi della manodopera sono rimasti molto bassi ed è forte la propensione al risparmio. Ciò è dovuto all’assenza di un’assistenza sociale pubblica e di uno stretto legame fra apparato statale e sistema delle imprese. Per cui, il Paese è governato da una struttura triangolare ai cui vertici si trovano lo Stato, l’impresa e la burocrazia. La spesa nella ricerca scientifica, ad eccezione di quella militare, supera quella

L’Asia Orientale consolida il suo ruolo di punta nello sviluppo economico mondiale

I CINESI NEL MONDO

degli USA .Hanno avuto una forte crescita i servizi commerciali e finanziari e quelli legati alla comunicazione. Anche il mercato finanziaro, protetto con leggi dalla concorrenza straniera, ha sostenuto l’economia nazionale, concedendo prestiti con grande facilità alle imprese e le operazioni di Borsa non vengono effettuate dalle banche ma da società di intermediazione. Le autorità governative stanno mettendo in atto misure, per rendere più trasparente il sistema finanziario e competere così con le banche straniere più efficienti e, soprattutto, più innovative.

Rosaria Raffaeli 16/05/12

Page 8: L'eco della Cultura

L’ECO DELLA CULTURA Scienza e tecnologia VIII

leucemia, Fermi di cancro allo stomaco ed Oppenheimer di cancro alla gola. Sebbene la causalità diretta non si possa evidentemente provare, non può trattarsi di pure coincidenze. La scarsa conoscenza del fenomeno radioattivo ha causato più di un danno. Basta pensare alla radiologia, introdotta all'inizio del secolo: gli apparecchi radioscopici,che troneggiavano

Carlo Rubbia spiega cos'è la radioattività, i suoi danni e vantaggi in un'opera “nucleare”

LA RADIOATTIVITA: FONTE DI VITA MA ANCHE DI DANNI

Carlo Rubbia,nella sua opera “Il dilemma nucleare” racconta la sua vita a contatto con la radioattività, i suoi misteri e di come, oltre ai danni,

grazie alla sua presenza nel sole, renda possibile la vita

Carlo Rubbia, noto fisico italiano vincitore del premio Nobel nel 1984, nella sua opera “Il dilemma nucleare”, scritta con il giornalista Nino Crescenti, descrive con precisione e chiarezza l'incidente che, nell'aprile del 1986, investì la centrale nucleare di Cernobyl. L'incidente mise in dubbio la sicurezza delle centrali e l'opinione pubblica divenne fortemente contraria ad ogni suo impiego, anche pacifico. Nel 1958, laureato da qualche anno, il fisico Carlo Rubbia faceva parte degli sperimentatori attorno al ciclotrone della Columbia University, situato in aperta campagna, non lontano da New York. Quell'acceleratore era diventato rifugio per diversi tipi di bestiole, che, a causa delle radiazioni, si erano trasformate in cavie di un programma non organizzato. Allora i rischi biologici delle radiazioni erano noti, ma il concetto di soglia era più vago di oggi. La scienza è arrivata in ritardo a scoprire la verità sugli effetti deleteri delle particelle ionizzanti. Madame Curie morì di …………..

NON ESISTE UN NUCLEARE SICURO

SI PUO’ PARLARE, SEMMAI, DI UN NUCLEARE INNOVATIVO

quelle prodotte dall’uomo, ancora più potenti. Un fenomeno più subdolo, la radioattività indotta ovvero quella ritardata, fu scoperta dal fisico francese Fréderic Joliot e da sua moglie Irene (figlia di Madame Curie) nel 1934. Entrambi, l'anno dopo, per questi studi vinsero il premio Nobel. Ciò che impressiona di questo fenomeno è la durata, il fatto che i radionuclidi, una volta creati dall'uomo, caduti al suolo o penetrati nel nostro corpo attraverso il cibo, continuino a vivere e a rappresentare un pericolo per settimane, mesi, e anche decine e migliaia di anni. Ci può stupire la ……………………. …

negli studi medici hanno causato molti danni ai pazienti, e, persino causato la cosiddetta lebbra dei radiologi, ovvero il cancro cutaneo. E' chiaro che la radioattività ci domina da ogni parte con il fondo naturale, costituito principalmente da raggi cosmici e dalle emissioni delle rocce con radiazioni di 200 rem provenienti dallo spazio. La radioattività nucleare non è benefica, ma è tollerabile nel senso che i danni biologici e i casi di mortalità da essa apportati sono di difficile associazione; quindi devono essere accettati come una delle conseguenze inevitabili del vivere sulla Terra. E' stato già dimostrato però, dopo lunghi studi, la pericolosità di alcune rocce usate nell'edilizia abitativa, alle quali è stata associata l'incidenza di tumori in alcune località. Con l'inizio dell'era nucleare, alle radioattività si sono aggiunte anche …………………………………………………………………….. ……………………………………….

lentezza del processo di radioattività, essendo quasi una contraddizione rispetto alla velocità dei fenomeni nucleari. Oggi, sappiamo che la causa di questa lentezza risiede nella natura delle particelle W, di cui si postulava l'esistenza da una cinquantina di anni e che noi abbiamo scoperto e prodotto per la prima volta nei laboratori del CERN a Ginevra. Sono esse che fungono da elemento di trasmissione alla reazione di disintegrazione radioattiva e, grazie a loro, abbiamo capito il meccanismo della radioattività. Non ………………

conosciamo agente esterno, né campo magnetico, né campo elettrico, né altro, che ci permetta di bloccare questi vettori della radioattività. Non è possibile dominare gli effetti delle W. Vale la pena di ricordare che nell'Universo ci sono altre funzioni estremamente importanti. Per esempio, generano una delle quattro forze fondamentali della Natura: l'interazione debole. E' proprio la lentezza dei processi ad esse associati a garantire che il Sole bruci per miliardi di anni, invece di esplodere come una bomba termonucleare. E' dunque un medesimo, lentissimo meccanismo fondamentale a determinare il torpore del processo di combustione solare, il miracolo che permette la vita; è la lentezza del fenomeno nucleare che ci inquieta per la durata insopportabile dei radionuclidi.

Rosaria Raffaeli 04/04/12

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L’ECO DELLA CULTURA Scienza e tecnologia IX

Si frantuma in pieno inverno australe il fronte del Perito Moreno

IL RISCALDAMENTO DELLA TERRA

Anche nell'emisfero sud un bis di disastri che si stanno verificando dalle Alpi all'Himalaya,

fino al Polo Nord

La metà della specie mammifera è ormai in declino e, molto probabilmente, un terzo è a rischio di estinzione

La lince iberica, che è il diavolo della Tasmania, la foca del Caspio e il cervo cinese sono dei mammiferi, che scompariranno per sempre dalla faccia della terra. L'associazione di Barcellona della Uinc ha dedicato uno studio completo e approfondito ai mammiferi. Dallo studio è emerso che, fin dal 1550, nei pressi della Tasmania, 76 specie di mammiferi si sono estinte ed il fenomeno continua a verificarsi ancora oggi.

Savino Pio Virgilio 04/04/12

La scelta verde con 0 emissioni di CO2

L'AGRICOLTURA FOTOVOLTAICA

Soluzione per la produzione di energia elettrica: il fotovoltaico

La soluzione dell'impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica viene presa in considerazione da molte imprese agricole sia per la necessità di sostituire la copertura dei tetti, ma anche per tentare un nuovo filone produttivo che garantisca un certa redditività. Secondo il terzo comma dell'articolo 2135 del codice civile, tutto ciò è possibile, perché la produzione di energia da fonte fotovoltaica è agricola se rispetta almeno uno dei seguenti requisiti: 1) i panelli fotovoltaici sono integrati architettonicamente su strutture aziendali esistenti. 2) il volume di affari dell'attività della produzione agricola sia maggiore di quello dell'attività di produzione di energia fotovoltaica. 3) il titolare dell'impresa deve dimostrare di avere almeno un Ha di terreno per ogni 100 KW di potenza nominale installata, eccedente i primi 200KW e fino ad un massimo di potenza nominale di 1MW. Il fotovoltaico è una delle ………

L’ENERGIA SOLARE E’ IL FUTURO ……. PAROLA DI CARLO RUBBIA

soluzioni più rapide ed ecocompatibili per affrontare la nuova sfida del futuro ovvero ”l'agricoltura sostenibile” ed è il mercato stesso a richiederla, perché il consumatore, nell'acquisto, è diventato sempre più attento alle norme sanitarie. Il fotovoltaico per l'azienda agricola italiana significa produzione energetica a copertura dei fabbisogni, ma, soprattutto, produzione di energia alternativa. I vantaggi sono il guadagno attraverso gli incentivi in conto energia sull'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico, risparmio sui costi dell'energia elettrica, benefici fiscali, in quanto il reddito derivante dall'impianto fotovoltaico è considerato reddito agrario, no Ires ed Irap. L'installazione di questi impianti costituisce anche un cambiamento che ricade sull'immagine, ad esempio, l'inserimento nel bilancio sociale che concretizza il comportamento ecosostenibile dell'azienda stessa. Il fotovoltaico è un'energia rinnovabile e pulita. E' quindi una scelta “verde” con zero emissioni di CO2.

Giada Turi 11/04/12

Una specie su quattro mammiferi sono a rischio di estinzione

ESTINZIONE DEI MAMMIFERI

La grande scoperta di Galilei

GALILEO E LA LEGGE DI CADUTA DEI CORPI

I corpi possono essere in moto anche senza che ci siano forze in azione

Fin da giovane, Galilei cercò di capire il moto dei corpi, interessandosi in particolare al moto dei pendoli. La capacità dei pendoli di risalire quasi alla stessa altezza dalla quale erano caduti era straordinaria. La velocità acquisita dal peso durante la caduta ne permetteva la risalita. Ma qual’era la relazione fra l’altezza e velocità di caduta fra corpi in quiete e corpi in moto? Galilei pensò di far scivolare dei pesi su dei piani inclinati: anche qui fece l’ipotesi che l’altezza di caduta e non l’inclinazione del piano determinano la velocità con cui il peso arriva a terra. Con studi ed esperimenti accurati, giunse ad una scoperta fondamentale: la legge di caduta dei corpi. Se nello stesso istante lasciamo cadere due corpi di peso diverso, questi toccheranno terra contemporaneamente. Propose il principio di inerzia: le forze non mantengono i corpi in moto, ma

modificano lo stato di quiete o di moto dei corpi; i corpi possono essere in moto, anche senza che ci siano forze in azione. Ormai, lo stato dei corpi non è più la quiete ma il moto.

Rosaria Raffaeli 14/05/12

Sin dagli anni 70 c’è stata la frantumazione del ghiaccio a Perito Moreno nei pressi del Sud America. E’ un evento atteso da scienziati e turisti a caccia di emozioni in Patagonia, perchè il Perito Moreno è un ghiaccio irrequieto,

che avanza a folle velocità, per quanto riguarda l'acqua allo stato solido di 2 metri al giorno, 700 all'anno. Per quest'anno i geologi si aspettavano a fine estate un Polo Nord senza pack. Se dovesse sparire anche il Perito Moreno, forse sarebbe meno grave il destino dell'umanità, ma per certi versi ancora più triste.

Massimiliano Valentino 04/04/12

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L’ECO DELLA CULTURA Cultura X

Un grande poeta dell’Estetismo

IL MITO E LE PINETE DELLA VERSILIA DI D’ANNUNZIO

Le composizioni di D’Annunzio in Versilia e la mostra a lui dedicata

D'Annunzio si trovava in Versilia quando compose i versi più celebri dell'”Alcyone” e la ”Francesca da Rimini”. Giungeva in Versilia a ogni inizio d'estate, prima con Eleonora Duse, poi con Alessandra di Rudinì, accompagnato da mobili e arredi sontuosi, molti libri traslocati dalla Capponcina e scortato dai suoi splendidi purosangue, dai levrieri e da 26 domestici. La Versilia, che era allora una striscia di arenile bordato dalla macchia e dalla pineta, l'avevano scoperta prima di lui i membri della colonia tedesca di Firenze, ma fu lui a ricrearla nell'immaginario del suo tempo, a “inventarla” come località turistica di grido, divulgandone l'incanto con i versi dell'”Alcyone”, facendo nascere un mito. D'Annunzio è l'oggetto della Mostra ordinata da Anna Maria Andreoli e da Carlo Cresti. La Mostra ricrea il mondo estetizzante delle estati versiliane di D'Annunzio, con una parata di oggetti dell'Immaginifico. Sono arredi su cui il poeta componeva le sue opere: coppe di Murano, ceramiche di Melandri, calchi in gesso di sculture. Ci sono dipinti degli artisti del tempo, che condivisero il suo stesso simbolismo mitteleuropeo, la sua passione per satiri e ninfe dei boschi. Ma, soprattutto, nelle bacheche ci sono gli autografi dell'Alcyone e le tante carte, inedite, che provano come queste rime, a suo dire, spontanee, fossero, in realtà, il distillato di un sofisticato lavoro della consultazione di fonti antiche, che si procurava da medievalisti o latinisti o dal suo segretario, che faceva la spola fra la Versilia e la Capponcina per portargli i libri dimenticati. Ecco allora i vocabolari, i manuali di botanica, i testi d'astronomia, da cui prendeva il lessico copioso e antico con cui componeva queste impeccabili rime in forma di laudi.

Rossella Larogna 04/04/12

Comunicazione e cultura

LA COMUNICAZIONE DA GUTENBERG AD INTERNET

L’era multimediale ha portato ad una svolta nel mondo delle comunicazioni, nella diffusione e nell’archiviazione dei dati

L'uomo ha sempre sentito il bisogno di comunicare, di interagire, di esprimere idee e trasmetterle, sia in senso orizzontale (cioè nella propria epoca), sia in verticale (lasciando dietro di sé un segno che duri nel tempo). Il mondo delle comunicazioni ha poi compiuto ulteriori passi avanti con mezzi come il telegrafo, il telefono e poi la radio, che possiedono il carattere fondamentale dell'immediatezza. Tra '800 e '900 fa la sua comparsa il cinema, che cattura non più singole immagini, ma intere porzioni di vita. Nel '900 la televisione diventa un mezzo di diffusione di cultura e di informazioni pienamente immediato. Con l'era multimediale si ha però una nuova svolta nel mondo non solo delle comunicazioni, ma anche nella diffusione. Nella grande comunità telematica, le relazioni interpersonali e l'attività di studio e ricerca subiscono accelerazioni incredibili. Ma il vero progresso attuato dalle tecniche multimediali è

quello di fornire informazioni globali che presentano documenti sia testuali che audiovisivi, realizzando la sintesi tra parola immagine e suono. L'utilizzo dei mezzi multimediali non è ancora diffuso capillarmente, e le loro potenzialità non sono sfruttate appieno. La tendenza che si profila è quella di una compresenza di mezzi tradizionali e di innovazioni, che si supportano e si integrano reciprocamente. Quindi, il giorno in cui dovremo dire addio alle biblioteche appare ancora lontano.

Rosaria Raffaeli 02|05|12

Page 11: L'eco della Cultura

Un ibrido di verità e di invenzione

L’ARTE DI TRASFIGURARE I FATTI, PER FARCI CONOSCERE UN’EPOCA

“I Promessi Sposi”sono un coacervo ibrido e inconciliabile di vero e d’inventato

L’ECO DELLA CULTURA Cultura XI

soprassalto e impone all'artista un'analisi dei problemi, che la sua opera tragica e ormai anche romanzesca, implica. Quelle pagine vennero pubblicate vent'anni dopo, nel '28. In verità, che altro erano I Promessi Sposi se non un insieme di vero e di inventato con risultati buoni, pessimi o mediocri sulla scia di Walter Scott? Egli ci vuole fare conoscere, mediante un'azione inventata, un'epoca storica e ciò che la storia non può o non vuole fare. Manzoni stesso definisce questo suo un “processo al romanzo storico”, dove nel pessimismo pervadente non è risparmiata nemmeno la storia, anch'essa non avara di verosimiglianze. Perfetto nel ragionamento, il Manzoni ha un profondo principio morale: la sacralità della verità, su cui si fonda la sua stessa religione e che è incarnata nel suo Fondatore e Dio. Anche verso gli antichi, con tutta la sua venerazione per i classici, Manzoni arrivò ad un disdegno sprezzante per quella stessa ragione, il falso.

Stefania Raffaeli 02/05/12

Solo le grandi tragedie a livello mondiale riescono a smuovere

veramente la coscienza degli uomini

La “Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo” è stata concepita e approvata dopo i crimini nazi-fasciste della Seconda guerra mondiale, dopo l’orrore dei campi di sterminio e dell’esperienza del processo di Norimberga, ma la dignità di uomini donne e bambini ha continuato ad essere calpestata anche negli anni successivi. Ne sono esempi: la pulizia etnica nella ex Jugoslavia, la condizione delle donne nell’Afganistan dei talebani, lo sfruttamento dei bambini nei paesi sottosviluppati, la tragedia dei popoli senza una patria e tanti altri. Troppo spesso, interessi di pochi vanno a discapito di molti, senza riguardo per la dignità degli uomini e per la loro vita. Dopo l’orrore delle vicende della storia del ‘900, si è sentita la necessità di un Tribunale sovranazionale che potesse punire i crimini contro l’Umanità, ovunque questi avvenissero, perché rappresenta una garanzia in favore di un mondo più giusto.

Giada Turi 02/05/12

Il 23 ottobre 1942, alle 21 e 30, l'armata britannica comandata dal generale Bernard Law Montgomery si mette in movimento: inizia così la battaglia d'Africa e la sconfitta dell'Italia

EL ALAMEIN ALL’EPOCA DELLA GUERRA

Bernard Law Montgomery è un uomo molto insolito: ha cinquantacinque anni, magro, non beve, non fuma, è vedovo e si basa su quello che dice la Bibbia. Dà prima ordine di attaccare, poi si ritira nella sua roulotte e dorme. Di fronte a questi c'è Erwin Rommel, comandante dell'Africa Korps, e, anche se è ammalato, cinque giorni dopo è già sul campo per la battaglia di El Alamein. Mille cannoni degli inglesi aprono il fuoco, 1.400 carri armati accendono i motori: 225 mila inglesi contro 108 italo-tedeschi che hanno poco carburante e poche armi. Tutto viene deciso in dodici giorni e, così, moltissimi uomini restano fermi nel deserto.

Valeria Calvio 02/05/12

E’ destino ineluttabile dell’uomo il dover convivere con il male

LEGGERE LA “DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO”, APPROVATA DALLE NAZIONI UNITE NEL 1948 E’ UN’ESPERIENZA TOCCANTE

L'arte di trasfigurare i fatti, per farci conoscere un'epoca. Il tema non è nuovo nell'estetica dell'opera letteraria. Alessandro Manzoni si accorge che, quando si mette a discutere di vero e di verosimile in letteratura, bisogna cominciare da Omero, dai prischi latini e da Virgilio. Nelle poco meno di cento pagine del suo romanzo, la mente critica del pensatore ha come un …………………

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Recensione del film: ” La vita è bella” di Roberto Benigni Regia di Roberto Benigni

L’ECO DELLA CULTURA Recensione XII

Recensione del libro: ” Gomorra” di Roberto Saviano

artista del nostro cinema contemporaneo, Roberto Benigni. Il film è ambientato verso la fine degli anni Trenta in Toscana e si può dividere in due parti distinte: la prima impostata sui canoni della commedia tipica di Benigni, ambientata in una tranquilla cittadina della Toscana, ad Arezzo, negli anni '30; la seconda, di stampo drammatico, si svolge interamente all'interno di un lager nazista. Non sono state poche le critiche negative riguardanti questo aspetto, ma è proprio questo totale cambiamento di scene, colori, toni di voce, comicità, musiche che fanno del film un vero capolavoro. Benigni, regista del film, ha voluto dar voce al dolore di milioni di ebrei, la cui vita è stata sconvolta e distrutta dal razzismo e dalle sue assurde e malate leggi razziali, e lo fa portando la vita e l’ironia anche laddove altro non c’era che corpi privati dell’ anima e della loro dignità. Prima la felicità, il sorriso, l’allegria, poi la ……….. fatica, il disincanto, la ricerca utopica di un significato a quell’orrore, a quella crudeltà, fatto tutto col fine della vittoria dell’innocenza. Anche la musica, che è del maestro Nicola Piovani, rispecchia l’alternarsi di emozioni e sentimenti dei protagonisti prima e dopo la deportazione. Basterebbe ascoltare le musiche e la canzone di Noa, per capire il tema principale del film, ovvero la vittoria dell’innocenza sul male, l’amore e il sacrificio di un padre per il proprio figlio. Anche la musica cambia con l’evolversi della storia. Il vero intento di Benigni, quindi, non è quello di mettere in scena un documentario, ma quello di portare il sorriso, anche se, paradossalmente carico di preoccupazione e paura, laddove regnavano la crudeltà e il male, ma, alla fine, è il bene, l’innocenza e, al contempo, la ragione ad avere la meglio; l’importante è sperare, sorridere, amare e credere.

Pasquale Dalessandro 18/04/12

… Recenzione del film: “Primo Carnera”

Recensione di uno spettacolo teatrale: di Shakespeare: “Sogno di una notte di mezza estate”

Il sogno di una notte di mezza estate, diretto da Luca Ronconi, perde tutti i suoi legami con la magia e la fiaba. Ciò che resta è un mondo

Titolo: La vita è bella. Regista: Roberto Benigni. Genere: drammatico. Attori principali: Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Giorgio Cantarini Altri interpreti: H. Buchholz, G. Durano, G. Lojodice, M. Paredes, S. Bustric Casa di produzione: Cecchi Gori Distribuzione. Anno di produzione: 1997. «Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla: come in una favola c'è dolore e, come in una favola, è piena di allegria e di felicità». E’ con questa frase pronunciata fuori campo che ha inizio lo spettacolare film “La vita è bella” diretta dall’attore-regista e, soprattutto, ………………………………. ……………

Vita, amori e soprattutto pugni di una leggenda del pugilato. Primo Carnera, la montagna che cammina, come fu definito il boxeur all'epoca, non è stato solo un grande combattente del ring ma un idolo, inteso anche come mezzo di riscatto, per tanta Italia emigrata negli Stati Uniti. Il regista di questo film è Renzo Martinelli, che sceglie di raccontare la storia di un uomo, diventato un mito e lo fa in maniera equilibrata e intelligente. Questo film è ambientato negli anni trenta; infatti Carnera fu campione dal 29 giugno 1933 al 14 giugno 1934. Fin da piccolo, ebbe uno. sviluppo molto

sostenuto e spiccò tra i suoi coetanei più bassi e minuti. Nel 1915, il padre fu chiamato a combattere la Prima guerra mondiale e abbandonò il suo lavoro, facendo gravare il carico familiare sulle spalle della moglie. Questa, per sopravvivere, cercò allora lavoro, ma fu presto costretta a vendere la fede nuziale. Il figlio abbandonò la scuola ed iniziò a mendicare insieme ai suoi fratelli. Nel frattempo, continuò la sua crescita poderosa, al punto che a dodici anni, aveva già la statura di un adulto e gli era sempre più difficile trovare vestiti e scarpe della sua misura, tanto da essere costretto ad usare le scarpe di un soldato austriaco, morto in battaglia e uniformi militari tedesche come vestiti.

Matteo Bufo 18/04/12 …………….

“Gomorra” di Roberto Saviano è un libro interessante. E' uno studio personale della camorra: studio, perché molto attento e documentato; personale, perché l'autore ha seguito da vicino la guerra di Secondigliano, andando ai funerali delle persone uccise, visitando i luoghi in cui la ……………

guerra ha imperversato, addirittura procurandosi una radio con cui entrare nelle frequenze della polizia per essere informato in tempo reale degli avvenimenti. ”Gomorra” ha avuto grande successo in Italia ma, purtroppo, il successo è stato tale che l'autore è stato messo sotto la protezione dal Ministero degli Interni. L'immagine della camorra che il libro presenta è chiara e sorprendente. E' un libro ben scritto, di piacevole lettura, a parte i dettagli truci. La cosa più interessante è la descrizione della strategia manageriale della camorra moderna. Ci sono famiglie che controllano il territorio, ma delegano gli affari ad una struttura tipo franchising. Le famiglie fanno gli affari grossi, come l'importazione della coca dall'America Latina e curano la struttura militare, ma poi la distribuzione viene lasciata alla “piccola imprenditoria”, creando un enorme “indotto”. Le famiglie controllano anche gli appalti, pubblici come l'alta velocità Napoli- Roma, ma anche gli appalti privati, dal contrabbando con la Cina alle commesse delle industrie tessili del Nord. Anche gli appalti però vengono distribuiti in subappalto in piccole tranches, cedute all'asta ad imprenditori locali. E, naturalmente, le famiglie garantiscono il credito finanziario a tutta questa rete di imprenditori. L'autore ha una tesi: la camorra come manifestazione estrema dell'economia di mercato liberale. La tesi ha una implicazione in forma di metafora: Secondigliano e Scampia sono quello che diventerebbe l'Italia, qualora venisse lasciata all'economia di mercato. Il libro si legge bene e anche il lettore, che trovasse la tesi e la sua implicazione ridicole e un po' infantili, non ne è affatto infastidito.

Rossella Larogna 23/04/12

misterioso e simbolico che crea un'atmosfera tutta nuova per il celebre testo shakespeariano. La scenografia è costituita solo da grandi lettere luminose che formano le parole “foresta”, “luna”, “Atene”. I diciotto binari sul palco dello Strehler permettono alle lettere di scorrere, creando un gioco di movimenti fluidi ed incantatori. Le scene nel bosco prevedono poca luce: il buio preannuncia un destino infelice per i sentimenti dei quattro giovani ……………..

protagonisti. Nonostante il finale mostri tre coppie che coronano il loro “sogno“ d'amore, non bisogna dimenticare che il percorso che li ha portati fin lì è costituito da gelosie, tradimenti e litigi. La messinscena di Ronconi è un omaggio a quel teatro, in cui bastava un cartello con scritto il nome di una città per costruirla nella mente degli spettatori. Meravigliosa la scena in cui un solo attore, Fausto Russo Alesi, recita in proscenio con il vuoto alle spalle: non è presente nessun elemento scenografico e, perfino le pareti di fondo sono spoglie. Un attore solo e non si sente il bisogno di nient'altro. Gli attori sono quasi tutti molto giovani e c'è da ammirare il risultato a cui sono arrivati. Tra tutti, ricordiamo Raffaele Esposito, nel doppio ruolo di Teseo/Oberon e Riccardo Bini, un simpatico Puck, che regala anche un finale poetico, quando, con una canna da pesca, porta in cielo la luna.

Miriana Ciriello 18/04/12

Page 13: L'eco della Cultura

L’ECO DELLA CULTURA Recensione XIII

Recensione del film: ”Il Mestiere delle armi” di E. Olmi

Il mestiere delle armi, regia, sceneggiatura e soggetto di Ermanno Olmi del 2001, è stato girato in buona parte in Bulgaria, in grandi spazi aperti che rappresentano la pianura padana. La vicenda si svolge nel 1526 in un'epoca che per Olmi appartiene più al tardo Medio Evo che al Rinascimento e ha come protagonista Hristo Jivkov, Sandra Ceccarelli, Dessy Tenekedjieva, Sergio Rammarico. I Ianzichecchi dell'imperatore Carlo V discendono l'Italia verso Roma al comando del generale Zorzo Frundsberg (Nikolaus Moras). Le truppe pontificie sono guidate da Giovanni de' Medici (Hristo Jivkov). Lo scontro tra le due armate è lungo il Po, dove Giovanni viene ferito a una gamba da uno dei falconetti ceduti alle truppe di Frundsberg dal duca di Ferrara che tradisce i patti stabiliti con il papa. Il capitano muore dopo sei giorni di agonia, per una cancrena non bloccata, nonostante l'amputazione di una gamba, il 30 novembre.

Recensione del libro: ”Il cacciatore di aquiloni” di Hosseini

In questo romanzo del 2003 (pubblicato in italia nel 2004) Khaled Hosseini ci conduce, attraverso la vita narrata in prima persona da Amir, nel paese natio, l’Afghanistan. La storia ha un incipit bellissimo che funge da fulcro a tutto il romanzo, partendo dalla figura di quest’uomo cresciuto fino all’adolescenza in Afghanistan e poi rifugiatosi negli Stati Uniti con un terribile segreto, che alimenta costantemente la sua coscienza con il rimorso. Veniamo riportati nel 1975 a Kabul, città d’origine di Amir e

Recensione del libro: “Il nome della rosa” di Umberto Eco

Trama: Guglielmo da Baskerville e Adso da Melk sono i protagonisti di una vicenda misteriosa ed avvincente. Guglielmo, inquisitore francescano assieme ad Adso, novizio benedettino, intraprendono un lungo viaggio verso l’abbazia situata tra i monti dell’Italia settentrionale, per indagare sulla morte di un confratello, avvenuta in maniera assai strana. Durante le loro indagini si susseguono morti misteriose, e sembra che tutto ruoti attorno alla famosa biblioteca ed a uno strano manoscritto. La biblioteca è un labirinto, la cui entrata è vietata a tutti. L’accesso, infatti, è ufficialmente consentito soltanto a Malachia, il bibliotecario e a Berengario, suo aiutante. I protagonisti possono però accedere allo “scriptorium”, luogo addetto alla trascrizione degli ………………..

alla sua vita in comunione con l’amico/servo Hassan. Amir è, infatti, di etnia Pashtun e figlio di un ricco uomo d’affari (Baba), mentre Hassan, di etnia Hazara è il figlio del servo di Baba, Ali. Pur essendo chiaramente delineate le differenze sociali dei due nuclei famigliari , tra di essi vige un forte attaccamento affettivo, in parte legato al passato di Baba e Ali (entrambi rimasti senza moglie) e all’amicizia spontanea dei due ragazzi. Sullo sfondo degli avvenimenti terribili dello stato Afghano, l’infanzia dei protagonisti è imperniata ogni inverno sulla “guerra” degli aquiloni: una battaglia a colpi di filo smerigliato, in cui vince chi resta col proprio aquilone in cielo e, soprattutto, rende orgogliosi i genitori di chi riesce a recuperare l’ultimo aquilone abbattuto. Ed è proprio qui che scaturisce l’evento che influenza pesantemente la vita di tutti i personaggi del libro negli anni a venire. Lo stile di Hosseini è sempre altamente descrittivo ed efficace; la sintesi perfetta e la capacità di emozionare innata. Un libro davvero molto ben scritto che lascia l’amaro in bocca per la trama.

Savino Pio Virgilio 23/04/12

Gui, altro inquisitore chiamato all’abbazia da Abbone, l’abate, dopo un lungo processo, costringe Remigio a confessare. Il giorno dopo, tuttavia, si verifica un’altra morte violenta che scagiona Remigio. Intanto Guglielmo trova il codice segreto per entrare nel Finis Africae, dove Jorge, l’anziano monaco cieco, lo attende. Guglielmo ha finalmente scoperto il grande segreto, ossia l’unica copia rimasta di un antico testo di Aristotele sull’umorismo e sul riso, celata agli occhi di tutti perché ritenuta contraria alla fede cattolica. All’incontro dei due, però, Jorge fugge e ,per conservare il segreto del libro, lo mangia pagina per pagina. La biblioteca, nel frattempo, comincia a bruciare e, tra le fiamme, scompaiono molti degli antichi libri insieme al loro bibliotecario. Il romanzo si conclude con le seguenti parole: “stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus “. Molteplici sono le interpretazioni sul significato di questa espressione latina. L’autore non dà alcuna indicazione in merito e lascia al lettore la ricerca del suo significato. La rosa è, infatti, una figura simbolica densa di significati, che deve evocare immagini e concetti più che darne spiegazione. La bellezza del libro sta nel mistero che abilmente si dipana ad opera dei protagonisti i quali, in un crescendo di complicità e rispetto, diventano i veri eroi del romanzo. Essi, infatti, sono disposti a perdere la vita per la “verità”, a contrastare l’inquisizione ed i suoi omicidi, ad abbattere le barriere del pregiudizio e dell’errore con il semplice buon senso ed un più sano approccio alla vita.

Roberta Clemente 23/04/12

antichi testi classici. Qui scoprono, attraverso la lettura di libri vietati, l’esistenza di un passaggio segreto chiamato “ Finis Africae ”. Dopo alcune esitazioni, decidono, infine, di infrangere la regola e, di nascosto dai monaci, entrano nella biblioteca dove si accorgono di non essere soli. Bernardo ………….

A Olmi più che la guerra interessa la figura di Ioanni, verso il quale ha ammirazione, stima e perfino simpatia. Il condottiero è un professionista, ma il mestiere delle armi diventa, nel corso della vicenda, il mestiere di vivere e anche quello di morire, perchè Giovanni si confronta con la vita e con la morte, con l'avversario e con se stesso. Giovanni ama la vita intensa, ha molti amori e cerca il pericolo. Olmi lo descrive come un protagonista che è costretto al ruolo di eroe, ma che non rinuncia mai alle sue emozioni. Il racconto si focalizza soprattutto sull'ultima settimana di vita, sul bilancio che il capitano fa della propria esistenza. C'è una concezione cattolica del dolore, che non è solo una punizione o una premonizione di morte, ma che offre l'opportunità di pensare in positivo al dono della vita. L'agonia diventa un viaggio nella coscienza, raccontato dalla voce fuori campo di Pietro Aretino. Gli ultimi istanti sono ricostruiti attraverso una accelerazione nel montaggio che propone flash di ricordi della moglie, del figlio, dell'amante, mescolati agli affreschi della stanza nella quale Giovanni sta morendo, che diventano rappresentazioni del suo stato d'animo. Dal punto di vista formale, è impossibile muovere delle critiche al film di Olmi. Recitazione, fotografia, musica sono ottime. Il messaggio che Olmi vuole lanciare non è altrettanto univoco e condivisibile. Sostenere che le armi da fuoco hanno cambiato la guerra sembrerebbe implicare che prima la guerra era “buona”, che la difesa della giustizia può essere demandata anche allo scontro o alle operazioni di polizia. Il tema è comunque di scottante attualità e la visione del film costituisce una buona occasione per riflessioni e verifiche personali.

Stefania Raffaeli 23/04/12

Page 14: L'eco della Cultura

L’ECO DELLA CULTURA Intervista XIV

sospendere anche la 34ma giornata di campionato dopo la 33ma, ma alcuni tifosi hanno reclamato, perché con grande orgoglio tifano la loro squadra nel bene o nel male e poi h anno parlato dell’ acquisto dei biglietti e che, se la partita fosse stata sospesa, il rimborso dei prezzi non sarebbe avvenuto. Risposta: I tifosi hanno fatto bene a reclamare, perché la giornata di campionato da sospendere era solo la 33ma. “Morosini sarà l'angelo del calcio e, secondo me, se si ferma pure la 34ma il giocatore non starà bene neanche lassù, perché credo che a lui non piacerebbe. Domanda: Il giocatore Antonio Di Natale in una intervista ha detto che i rischi stanno aumentando, perché loro giocano molto e faticosamente. Lei cosa gli risponde?

Intervista al ministro Profumo sull'intensificazione dei corsi linguistici

Ministro Profumo: CORSI IN INGLESE? SI PER DIVENTARE UN PAESE NORMALE!

Non sarà una pratica da estendere a tutto il sistema universitario. Piuttosto, deve diventare un’abitudine. E' questo il punto di vista del Ministro dell’Università Francesco Profumo, il quale è convinto che la decisione del Politecnico di Milano, in cui, dal 2014 ci saranno solo corsi in inglese per il biennio specialistico, segni una svolta: «Poco alla volta diventeremo un Paese normale». Perché normale? «Perché finora il fattore linguistico ha rappresentato solo una barriera per i nostri studenti, in difficoltà nel competere con i loro coetanei stranieri e per gli stranieri». Per quale motivo? «L’italiano penalizza la nostra capacità di attrarre studenti dall’estero. Chi viene a studiare in Italia deve imparare la nostra lingua, perché dovrà essere un nostro ambasciatore nel paese d’origine. Però non credo debba farlo necessariamente in aula». Altri atenei seguiranno il Politecnico di Milano? «Sarebbe auspicabile. Però deve essere un processo guidato. E andare di pari passo con un’opera di promozione internazionale del sistema Italia, che coinvolga anche il sistema delle imprese. E’ con un portale che raggruppi tutte le università, mostrando la qualità dei corsi offerti e in che lingua, quante borse di studio e possibilità di tirocinio ci sono. Introdurremo i test d’ingresso in inglese per ingegneria, medicina, economia e architettura. E abbiamo firmato un accordo con le questure per il rilascio dei documenti necessari. Tutto per attrarre più stranieri». Gli italiani, invece, scontano davvero un gap di competitività dovuto alla lingua? «Sì. Un background linguistico di alto livello è un’opportunità per avere maggiori possibilità di trovare lavoro sia all’estero sia nelle multinazionali che hanno sedi in Italia. Senza contare che così le nostre università potranno competere ancor di più con quelle europee».

Intervista a Giancarlo Abete

sulla scomparsa di Piermario Morosini

Domanda: Presidente Abete, non è consigliabile, dopo la morte di Piermario Morosini, avere in campo ambulanze che abbiano a disposizione i defibrillatori?

Risposta: Aspettavo al 100% questa domanda da lei e io le rispondo che sarà molto probabile che applicheremo dei defibrillatori nelle ambulanze, che saranno impiegate nei campi da gioco. Domanda: Presidente Abete, si era pensato di ………….

Qualcuno potrebbe essere scoraggiato da un’esperienza di studio all’estero? «Non credo. E non sottovaluterei il valore di ricreare un ambiente simile a quello che si potrebbe trovare in una grande università straniera. In tempi di crisi non conta poco, soprattutto per chi non ha certe possibilità economiche». Sbaglia chi teme una sorta di discriminazione alla rovescia per gli italiani? «Sì. In alcune discipline tecniche e scientifiche, l’inglese è la lingua di riferimento. E questa novità non dovrà essere introdotta in tutte le università. Più che un ostacolo, a me sembra un’opportunità per il nostro sistema scolastico di migliorare, costruendo nuovi rapporti tra studenti, e tra studenti e professori». Verrà intensificato lo studio delle lingue straniere anche a scuola? «Chi si iscrive ad alcune facoltà deve già possedere solide proprietà linguistiche. Non può essere l’università a farsene carico, se non in fase transitoria. Bisogna cominciare prima».

Giada Turi 11/04/12

Risposta: Da un giocatore come Di Natale non mi aspettavo questa risposta, perché è un giocatore molto intelligente e gli rispondo che la vera fatica si sente attraverso il lavoro e non giocando a pallone o allenandosi con i compagni.

Domanda: Presidente ha saputo che la società dell'Udinese calcio, economicamente, ha adottato la sorella di Morosini che, è disabile, e a loro spese la cureranno?

Risposta: Il gesto della società è stato molto apprezzabile ed educativo per chi ne prenderà esempio, e non dimentichiamo che il nostro adorato Morosini è stato anche giocatore dell’Udinese.

Savino pio Virgilio 11/04/12

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L’ECO DELLA CULTURA Sport XV

Il giocatore del Livorno, Piermario Morosini, muore in campo dopo un arresto cardiaco e l’Italia si ferma. La tragica morte è avvenuta a Pescara allo stadio Adriatico, durante un match di serie B e, in poche ore, la notizia …………………..…………

Fantantonio ritorna dopo il malore

CASSANO CONVOCATO PER GLI EUROPEI

L'attaccante della nazionale azzurra può tornare ad allenarsi con il Milan dopo l’operazione al cuore di novembre; infatti, è arrivata l’idoneità a riprendere l’attività agonistica. Antonio Cassano può tornare ad allenarsi regolarmente con l'AC Milan. Il giocatore si era sentito male al ritorno da una trasferta a Roma e gli era stato diagnosticato un forame ovale pervio cardiaco interatriale, che aveva provocato una lieve ischemia cerebrale “senza deficit neurologici persistenti”. Si era, quindi, sottoposto a un intervento chirurgico. Una commissione della

La notizia della morte del giocatore italiano che ha un collasso in campo fa fermare

l’Italia

salute del 29enne attaccante barese, che ha anche avuto da pochi giorni l’ok definitivo. Cassano ha segnato sei gol in dieci partite nelle qualificazioni per gli Azzurri, che in Polonia e Ucraina se la vedranno con Spagna, Croazia e Repubblica d’Irlanda nel gruppo C.

Giovanni Toscanelli 28/03/12

Istruzioni agli arbitri di UEFA EURO 2012

La UEFA ha comunicato agli arbitri di UEFA EURO 2012 alcune importanti linee guida e gli ha rinnovato la fiducia in vista del torneo in Polonia e Ucraina. Il capodesignatore UEFA Pierluigi Collina ha riassunto gli oneri e le aspettative che interesseranno i direttori di gara dall'8 giugno in avanti. Le 31 partite in Polonia e Ucraina verranno dirette da un arbitro, due assistenti di linea, un quarto uomo e due assistenti d'area, più un arbitro di riserva. Collina ha spiegato che sono stati scelti per le prestazioni nelle competizioni UEFA negli ultimi due anni, oltre che per la loro esperienza. In totale sono stati selezionati 12 quintetti provenienti da altrettanti Paesi. La preparazione invernale ad Antalya verrà seguita da un programma dedicato. Durante la primavera, inoltre, i membri e gli osservatori del Comitato arbitrale hanno controllato i progressi dei direttori di gara nelle competizioni UEFA per club. Tutti sono convinti che gli arbitri saranno in grado di gestire la pressione del pubblico e dei media. "Sono abituati ad arbitrare partite importanti nei loro Paesi - ha concluso Collina - e sanno reggere qualsiasi pressione. Ci sono arbitri che hanno diretto in UEFA Champions League, UEFA Europa League e Coppa del Mondo FIFA, e sono qui perché lo meritano".

Gianmarco Pagnotti 02/05/12

ha fatto il giro del mondo. Una nuova tragedia ha colpito il mondo del calcio. La BBC ricorda che in Italia si è ridotto del 90% negli ultimi 30 anni il numero di decessi per arresto cardiaco dei giovani atleti, da quando è stato introdotto l’esame obbligatorio cardio-circolatorio per chi pratica attività agonistica. I giocatori del Livono hanno ricordato il centrocampista Morosini, indossando la maglia con il numero 25, durante la partita e proponendo un vitalizio per la sorella disabile del giocatore.

Giovanni Toscanelli 02/05/12

XIV Edizione del torneo di calcio continentale per squadre nazionali

CAMPIONATO EUROPEO DI CALCIO UEFA

É un torneo che si svolge con cadenza quadriennale e che mette a confronto le migliori squadre nazionali di calcio a

livello europeo

Il campionato europeo di calcio nacque nel 1960. Fu organizzato dalla UEFA, che scelse di disputare tale torneo …………..

in Francia. Il primo calcio nacque per sostituire la Coppa Internazionale. Esso fu formato grazie all'idea di Henry Delaunay, che fu il promotore della prima edizione della manifestazione. La finalissima si tenne allo stadio dei Principi di Parigi il 10 luglio 1960. La Jugoslavia passò in vantaggio al termine del primo tempo, andando a segno con Galic. I sovietici pareggiarono ad inizio ripresa con Metreveli, ma il punteggio non si schiodò dall'1-1 fino al 90°. L'equilibrio fu interrotto al 114º minuto dal gol di Poledelnik, che regalò il primo trofeo continentale ai sovietici. Il gol più veloce fu messo a segno da Milan Galic, nella partita Jugoslavia-Francia, dopo 11 minuti. Il campionato del 1980 fu il primo torneo, in cui la nazione, che voleva ospitare gli europei, poteva presentare la propria candidatura e la propria nazionale aveva diritto a partecipare alla competizione, senza dover disputare le qualificazioni. Per questa edizione l'Italia fu scelta come paese ospitante. Il campionato europeo di calcio 2012 è la 14esima edizione di questo torneo di calcio continentale per squadre nazionali organizzati dall'UEFA, la cui fase finale si svolgerà in Polonia e Ucraina dall'8 giugno al 1 luglio 2012. Questa sarà l'ultima volta che verranno ammesse 16 squadre alla fase finale, in quanto l'UEFA ha stabilito l'allargamento a 24 nazionali a partire dal 2016 con l'edizione in Francia.

Massimiliano Valentino 28/03/12

Al sorteggio per i gironi del Campionato europeo 2012 che si disputerà in Polonia e Ucraina, l'Italia di Prandelli becca la Spagna, campione del mondo e d'Europa in carica, insieme all'Irlanda di Trapattoni e alla Croazia. L'Italia giocherà la prima partita di Euro 2012 contro la Spagna, il 10 giugno a Danzica. Secondo incontro contro la Croazia a

Federazione medico sportiva italiana, composta da dieci professori ha però espresso parere favorevole sulle condizioni di …………..

Quando lo sport diventa pericoloso

MUORE IL CENTROCAMPISTA PIERMARIO MOROSINI PER ARRESTO CARDIACO SUL CAMPO DI CALCIO DI

PESCARA

Poznan, il 14 giugno; chiusura contro l'Irlanda di Trapattoni, il 18 giugno a Poznan. Il ct, Cesare Prandelli, dopo il sorteggio di Euro 2012, ha commentato che la Spagna è fortissima e che alla prima la squadra dovrà arrivare preparata mentalmente; che spera di avere Cassano e Rossi e ufficializza che il ritiro sarà a Cracovia.

Michele Losurdo 14/05/12

Europei di calcio 2012

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Via Giovanni Gentile, 4 71042 Cerignola (FG) Tel. 0885-426034/35 Fax. 0885-426160

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PROGETTO PON C-1-FSE-2011-1868 Voglia di capire

Migliorare i Livelli di Conoscenza e Competenza dei Giovani