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Università degli Studi di Napoli Parthenope
L’evoluzione dei paradigmi industriali e
nuovi modelli di impresa
(Capitolo III)
Universitá degli Studi di Napoli “Parthenope”
Prof. Luca Dezi
Sommario
1. Il paradigma
2. Il pre-fordismo
3. Il fordismo
4. La crisi del fordismo
5. Il post-fordismo
6. Verso un fordismo “flessibile”
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Universitá degli Studi di Napoli “Parthenope”
Prof. Luca Dezi
� Per T.S. Kuhn «il paradigma è un modello o uno schema accettato, caratterizzato da una costellazione di conclusioni - concetti, valori, tecniche - condivise da una comunità scientifica e utilizzata dalla comunità stessa per definire problemi e soluzioni lecite»
1. Il paradigma
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Universitá degli Studi di Napoli “Parthenope”
Prof. Luca Dezi
Ragionamenti “Paradigmatici”
- Negli studi manageriali, un paradigma è una particolare forma di organizzazione produttiva e sociale. Esso è un momento di transizione che coinvolge tutto il contesto (storico e sociale) delle imprese
- Il passaggio da un paradigma ad un altro è il frutto di una seria continua di micro-innovazioni di prodotti e processi
- Il paradigma è un contesto generale in cui le strategie prendono forma e non rappresenta quindi la causa del cambiamento (non esiste pertanto un rapporto deterministico)
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Universitá degli Studi di Napoli “Parthenope”
Prof. Luca Dezi
Pre-fordismo
(mercantilismo)Paradigma fordista
Post-fordismo
Declino del sistema feudale
Rivoluzioni industriali
Crisi degli anni ‘70
Evoluzione in una prospettiva storica
Neo-fordismo
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Universitá degli Studi di Napoli “Parthenope”
Prof. Luca Dezi
2. Il pre-fordismo� Si pone storicamente fra il declino del sistema feudale e
l’avvento della prima rivoluzione industriale
� È una forma di organizzazione della produzione semplice, il cui ideal-tipo è l’impresa artigiana dove l’imprenditore ha il controllo decisionale totale.
� L’artigiano in seguito diventa mercante-capitalista, poiché commissiona la trasformazione di materie prime in prodotti finiti
� Il lavoratore così non vende più prodotti finiti ma la sua capacità lavorativa (“know-how”). Nasce la fabbrica
� Imprese basate sulla connessione macchine – imprenditore –mercato. Assenza di razionalità organizzativa e strategica
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Universitá degli Studi di Napoli “Parthenope”
Prof. Luca Dezi
� Incorporazione della tecnologia moderna in macchine “isolate”, disgiunte fisicamente e spazialmente fra loro.
� La produzione è basata sulla trasformazione fisica delle risorse materiali attraverso il lavoro manipolativo
� I beni incorporano e veicolano conoscenze ed informazioni
� Non si stabilisce un contatto diretto fra chi produce e chi utilizza tale conoscenza
Caratteristiche del pre-fordismo
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Prof. Luca Dezi
� Collocazione storica:fra gli anni ‘20 e ’70 del secolo scorso
� Forma di organizzazione della produzione: complessa, tipica della large corporation, ossia la grande fabbrica, dove emerge la figura del management, soggetto decisionale diverso dall’imprenditore/proprietario pre-fordista.
3. Il fordismo
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Prof. Luca Dezi
� Motore principale del nuovo paradigma:il processo tecnologico che consente di trasformare le macchine isolate del pre-fordismo in un sistema di macchine molto articolate e interconnesse tra loro
� Elementi dominanti: la standardizzazione della produzione e l’integrazione verticale
Il fordismo
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Il fordismo� Frederick Taylor e Henry Ford
� L’OSL, la grande dimensione, la catena di montaggio, la standardizzazione della produzione
� L’ambiente è tendenzialmente stabile e quindi prevedibile
� Nell’impresa emergono nuovi tipi di soggetti decisionali (manager, stakeholder) che diminuiscono parzialmente la soggettività e la “libertà” d’azione dell’imprenditore
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� Divisione interna fra lavoro operativo e lavoro cognitivo
� Il sapere è firm specific: non può essere distribuito mediante incorporazione in beni strumentali
� La strategia è fondata sull’internalizzazione� Le imprese ricercano le economie di scala
Caratteristiche del fordismo
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4. La crisi del fordismo
� Collocazione storica: anni ‘70/’80 del secolo scorso
� Motivazioni:
– shocks economici;
– crisi della grande impresa;
– variazioni della domanda;
– sviluppo di nuove tecnologie.
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� Conseguenze:– ricerca della flessibilità produttiva e gestionale;– ricerca della snellezza organizzativa;– “small is beautiful”.
– economie di flessibilità– costumer satisfaction
La crisi del fordismo
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� Negli anni ‘90 si registra un’inversione di tendenza: aumentano il numero di fusioni, acquisizioni, concentrazioni.
� Ad esempio,il valore complessivo mondiale di fusioni e acquisizioni è aumentato di circa 6 volte in sei anni: dai 430 miliardi di $ del 1993 agli oltre 1.000 del 1996 ai quasi 2.500 nel 1998.
tuttavia…
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� Il ritorno alla grande impresa non è un ritorno alla grande fabbrica fordista.
� L’impresa “neo-fordista” è un gruppo industriale di grandi dimensioni che opera su scala globale in condizioni di oligopolio (o quasi) e coniuga economia di scala e flessibilità.
� Al contempo le piccole imprese instaurano collaborazioni di vario tipo (tra cui accordi, partecipazioni, joint venture)
� Si assiste al polimorfismo delle forme organizzative ed alla nascita delle strutture reticolari
Verso un ritorno al fordismo ???
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5. Il post-fordismo
� Ci si avvia quindi verso un nuovo paradigma oppure è solo la trasformazione del paradigma fordista?
� L’ipotesi più valida sembra essere quella della transizione (ancora in corso) verso un nuovo tipo di sistema produttivo
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� Innovazione organizzativa e coinvolgimento del lavoro umano intelligente e responsabile
� “Sincronismo adattivo” fra ambiente e impresa� Evoluzione del sistema cognitivo: intensificazione ed estensione del lavoro cognitivo
� Ambiente dinamico: il cambiamento diviene uno degli “standard” dell’impresa
Caratteristiche del post-fordismo
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6. Verso un fordismo flessibile
� L’impresa snella (lean) è il risultato dell’adattamento che le imprese attuano per fronteggiare gli attuali contesti mutevoli e complessi.
� I principi base dell’impresa snella sono così definibili:
– multifocalizzazione e flessibilità strategica;
– integrazione per processi;
– coinvolgimento del personale.
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Prof. Luca Dezi
Il modello flessibile consente di:
� ottenere alte performance in più aree differenti di operatività;
� utilizzare in modo efficiente le risorse;
� coinvolgere più soggetti lungo la catena di produzione.
Tuttavia esso comporta il problema dell’elevato costo della varietà-variabilità dei prodotti e dei processi
Le vie d’uscita dal fordismo (1)
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Prof. Luca Dezi
� Si arriva all’impresa virtuale, che mantiene il proprio sistema fisico-proprietario ma si articola in una struttura virtuale caratterizzata dalla (con)divisione tra più imprese distinte di risorse, di conoscenze e di attività operative
� Le economie di scala si intersecano con le economie di relazione
Le vie d’uscita dal fordismo (2)
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Fordismo, Post-Fordismo e ASV
FORDISMO POST-FORDISMO NEO-FORDISMO
SISTEMA CHIUSO
SISTEMA APERTO
SISTEMA PARZIALMENTE
APERTO
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