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Lezione 10

Lezione 10. Terza fase Il testo pubblicitario è anzitutto un testo persuasivo

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Lezione 10

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Terza fase

Il testo pubblicitario è anzitutto un testo persuasivo

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Che cos’è la persuasione

La persuasione è un atto intenzionale di comunicazione che, se raggiunge il proprio obiettivo, fa mutare gli atteggiamenti cognitivi e/o affettivi del destinatario nei confronti di un oggetto o di un’azione, nel senso voluto dall’emittente

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Persuasione e Azione

La persuasione è efficace se riesce a far mutare gli atteggiamenti

"in modo da determinare presso gli uditori il comportamento voluto

si tratti di azione positiva [ad es.: acquistare un prodotto] o di astensione [ad es.: non consumare droga]

o per lo meno a creare presso di loro una disposizione all’azione, che si manifesterà al momento opportuno”

– C. Perelman e L. Olbrechts-Tyteca, Traité de l’argumentation. La nouvelle rhétorique, Parigi, Presses Universitaires de France, 1958; trad. it., Trattato dell’argomentazione. La nuova retorica, Torino, Einaudi, 1966

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La persuasione non è necessariamente legata a un'azione

ma solo alla disposizione a quell'azione

la pubblicità non fa acquistare, ma predispone all'acquisto, che poi potrà esserci o non esserci

senza che questo infici l'efficacia dell'atto persuasivo

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Gli Atti di Parola

'locutorio', in cui X dice qualcosa ad Y - "Omo lava più bianco"

'illocutorio', in cui X intende ottenere un risultato dal suo parlare a Y - "Omo lava più bianco (sottinteso: e quindi lo devi usare)"

'perlocutorio', in cui X provoca effettivamente un atto nel suo destinatario - Y pensa che valga la pena di usare Omo – J. L. Austin, How to do things with words, Oxford, Oxford U.P., I ed.

1962, II ed. riv. 1975, tr. it. Come fare cose con le parole, Genova, Marietti, 1987

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Il grado zero della persuasione

Il livello cognitivo

Prima non sapevo – ora so

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La tecnica di Iperide

Il processo di Frine

Il messaggio “vetrina”

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La retorica

L’arte (tecnica) della persuasione

Dalla Grecia antica al 1600

E di nuovo ai nostri giorni

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Headline:

Non sa di plastica, non sa di latta, non sa di cartone, e non sa neanche di vetro, il vetro.

Bodycopy:

Ascolta, lettore: se cerchi nella memoria troverai le prove della purezza del vetro.

Prova a ricordare il sapore del miele, il bouquet di un vino di annata, il profumo della frutta che ogni giorno il vetro ti restituisce intatto.

Il vetro è un materiale naturale, che conserva gli alimenti nell'igiene più assoluta.

E poi si è mai sentito parlare del sapore del vetro?

Slogan:

In vetro è meglio.

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Strategia

Obiettivo di marketing: recuperare le posizioni perse dal vetro come materiale per confezioni alimentari nei confronti di plastica, cartone, latta ecc.Obiettivo di comunicazione: persuadere il pubblico che il vetro è un materiale più puro degli altriPromessa materiale: non sentirai nessun gusto oltre a quello degli alimentiPromessa psicologica: proverai tutto il piacere del gusto genuino di ciò che mangiReason why: perché il vetro è puroSupporting evidence: il vetro non ha saporeSubsidiary appeal: il vetro è igienico

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Schema persuasivo-retorico

Argomento per deduzione – dal generale al particolare

Entimema

Come il sillogismo logico– Tutti gli uomini sono mortali – Socrate è un uomo – Dunque Socrate è mortale

– Aristotele, Primi analitici

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Differenza fra Entimema e Sillogismo

Sillogismo: principale vera

Entimema: principale verosimile– Solo i materiali che hanno sapore lo trasmettono

(non è necessariamente vero, ma è molto verosimile) – Il vetro non ha sapore – Dunque il vetro non trasmette sapore

Ulteriore entimema – Tutto ciò che non trasmette sapore è igienico – Il vetro non trasmette sapore – Dunque il vetro è igienico.

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Strategia

Obiettivo di marketing: incrementare le vendite dei Pioneer Shelf presso un t.g. di amanti dell’hi-fi

Obiettivo di comunicazione: persuadere il t.g. che la resa musicale di Pioneer Shelf è la migliore

Promessa materiale: avrai un hi-fi di altissima qualità

Promessa psicologica: proverai tutto il piacere della perfetta resa della tua musica preferita

Reason why: perché…(ritrovati tecnologici)

Supporting evidence: non c’è

Subsidiary appeal: lo piazzi dovunque

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Schema persuasivo-retorico

Argomento per induzione – dal particolare al generale

Esempio

Come l’induzione logica– Socrate è morto - Aristotele è morto – Platone è morto – Corace è morto

ecc.– Socrate era un uomo - Aristotele era un uomo – Platone era un uomo –

Corace era un uomo ecc.– Dunque tutti gli uomini sono mortali

– Aristotele, Primi analitici e Retorica

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Differenza fra Induzione logica ed Esempio retorico

L’induzione (logica – scientifica) tiene conto di un numero sufficiente di casi e quindi giunge a una conclusione certa

L’esempio retorico tiene conto di un numero insufficiente di casi e quindi giunge a una conclusione probabile– L’appassionato dei Blues Brothers possiede Pioneer Shelf –

L’appasionato di canzoni napoletane possiede Pioneer Shelf – Il dongiovanni possiede Pioneer Shelf – L’appassionato di Verdi possiede Pioneer Shelf – Il carcerato possiede Pioneer Shelf

– L’appassionato dei Blues Brothers è molto soddisfatto – L’appasionato di canzoni napoletane è molto soddisfatto – Il dongiovanni è molto soddisfatto – L’appassionato di Verdi è molto soddisfatto – Il carcerato è molto soddisfatto

– Dunque chi possiede Pioneer Shelf è molto soddisfatto

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Tre tipi di esempi retorici

(adattato alla pubblicità)

l'esempio vero e proprio: situazione reale - testimone (Valentino Rossi beve Peroni ed è felice, quindi se noi berremo Peroni saremo felici)

la parabola: situazione falsa ma verosimile - scenette realistiche o slice of life (la mamma porta in tavola la Simmenthal con le verdurine e la famiglia è felice, quindi se noi faremo altrettanto otterremo lo stesso risultato)

la favola: situazione falsa e inverosimile - scenette irreali (Bonolis in Paradiso beve Lavazza ed è felice, quindi se noi sulla Terra berremo Lavazza saremo felici)

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Schema riassuntivo dell’Argomentazione

Sistema logico Sistema retorico

Deduzione Induzione Deduzione Induzione

Da premessa Da premesse Da premessa Da premessa generale particolari generale particolare vera sufficienti verosimile insufficienti e vere e verosimilio false

A conclusione A conclusione A conclusione A conclusione particolare generale particolare generale certa certa probabile probabile

Sillogismo Induzione Entimema EsempioParabola

Fabula

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Accordo con l’uditorio

Tutte le argomentazioni partono da premesse

Quelle della logica/scienza sono vere

Quelle della retorica sono verosimili

Quindi hanno bisogno dell’accordo dell’uditorio

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Accordo su:

fatti e verità - dati non messi in discussione da nessuno– la pelle con il passare del tempo invecchia - e quindi usate la nostra

crema

presunzioni - dati accettati come veri, fino a prova contraria– i bambini sono golosi - e quindi comprate la nostra merendina

valori - concetti che guidano il comportamento degli uomini, ma non di tutti uniformemente– la bellezza è della massima importanza - e quindi usate la nostra crema

gerarchie - graduatorie di valori– la qualità è meglio del risparmio - e quindi comprate il nostro prodotto

che costa ma vale

luoghi comuni - concetti già prefabbricati che si sa che troveranno il consenso del nostro uditorio– la maggioranza ha sempre ragione - e quindi comprate la nostra cucina

che è la più amata dagli italiani

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Le tre prove retoriche

Per Aristotele la persuasione si esercitava attraverso tre prove:

Logos

Ethos

Pathos

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Logos

Discorso

Argomentazione

E’ quello che abbiamo visto sin qui

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Ethos

Comportamento dell’emittente

Per Aristotele, nel momento in cui parla

Per noi, anche in passato

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Ethos e Brand Image

Brand (o Product o Company) Personality– Ciò che l’azienda vuole essere o apparire

Brand (o Product o Company) Identity– L’insieme delle regole secondo cui l’azienda opera per apparire come

vuole

Brand (o Product o Company) Image– Ciò che il pubblico pensa dell’azienda

– D. Bernstein, Company Image and Reality, Hol, Rinehart and Winston, 1984, trad. it., Company Image, Milano, Guerini, 1988

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Pathos

Passioni e Emozioni

Sono insite nell’uditorio-destinatario

L’oratore-emittente le suscita a proprio favore

(v. Iperide)

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Il Ragazzo nella 4 superiore

Sono le tre e quarantadue su un treno militare.

Gli uomini avvolti nelle lenzuola respirano pesantemente.

Due in ogni cuccetta inferiore. Uno in ogni superiore.

Non è un viaggio normale. Potrebbe essere il loro ultimo viaggio negli Stati Uniti, fino alla fine della guerra. Domani saranno al largo.

Uno è completamente sveglio…ascolta…osserva.

E’ il ragazzo nella 4 superiore.

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Stanotte, lo sa, sta lasciando dietro di sé un sacco di piccole cose – e di grandi cose.

Il sapore degli hamburger e del pop corn…la sensazione di guidare una moto su un’autostrada a sei corsie…un cane chiamato Shucks, o Spot, o Barnacle Bill.

La ragazza che scrive così spesso…quell’uomo dai capelli grigi così orgoglioso e imbranato alla stazione…la mamma che sferruzza le calze che presto egli dovrà infilare.

Stanotte lui pensa a tutti loro.

C’è un qualcosa nella sua gola. E, forse, una lacrima gli riempie l’occhio. Fa niente, Ragazzo. Nessuno vedrà…è troppo buio.

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Un paio di migliaia di miglia più in là, dove adesso sta andando, non sanno molto di lui.

Ma gente di tutto il mondo sta aspettando, pregando che egli arrivi.

E lui arriverà. Il ragazzo nella 4 superiore.

Con nuove speranze, pace e libertà per un mondo stanco e sanguinante.

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La prossima volta che siete in treno, ricordatevi del ragazzo nella 4 superiore.

Se dovete restare in piedi – è perché lui possa sedersi.

Se per voi non c’è una cuccetta – è perché lui possa dormire.

Se dovete fare la fila al vagone ristorante – è perché lui…e migliaia come lui…possano fare un pranzo che non scorderanno nei giorni che verranno.

Perché trattarlo come il nostro ospite più di riguardo è il minimo che possiamo fare per pagare il nostro pesante debito di gratitudine.

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La nuova retorica toulminiana

Fin qui: nuova retorica perelmaniana

S. E. Toulmin, The Uses of Argument, Cambridge, Cambridge University Press, 1958

(lo stesso anno del trattato di Perelman)

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un argomento funziona partendo da alcuni dati (D)

che interpretati secondo una determinata qualificazione modale (Q) portano “sicuramente” o “probabilmente”

a una conclusione (C),

se sono sostenuti da un elemento di garanzia (G)

e a patto che non agisca un elemento di restrizione (R) contraria

il tutto si fonda su una base (B) accettata (che equivale all'accordo con l'uditorio).

D > dunque Q > C posto che a meno che

G R in virtù di

B

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Spesso dicono che faccio parte della leggenda: non è che mi piaccia molto. Mi sembra che le leggende siano cose da morti. E io, beh, mi sento più viva che mai. Il mio segreto? Oh, forse è tutto il latte che bevo: al 2% di grassi, ghiacciato, senza niente altro. Ma con nove nutrienti essenziali compreso il calcio. E’ certo meglio averlo che non averlo.

LATTE

Che sorpresa!

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Lettura perelmaniana

Ethos = latte, come alimento “buono”Pathos = Laureen Bacall – eterna giovinezza – Humphrey

BogartLogos = entimema (il calcio fa bene - il latte contiene calcio - il latte fa bene)

esempio (Bacall beve latte - Bacall è sempre giovane - Chi beve latte è sempre giovane) Accordo con l’uditorio = donne che desiderano essere

sempre attraentiValori = bellezza - eleganza - successo - famaPresunzioni = il calcio fa bene - i famosi sanno e fanno le cose

giusteGerarchie = meglio vivere a lungo che essere famoseLuoghi comuni = la salute non ha prezzo

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Lettura toulminiana

D > dunque Q > C Laureen Bacall probabilmente se lo bevi

beve latte ed è magra sarai magra

pure tu

dato che a meno cheG R

Bacall è magra sia magra per qualche stranaconformazione fisica

(di cui non si è mai sentito parlare)

in virtù diB

il fatto che ogni donna non piùgiovane se mangia grassi ingrassa