75
Lezione 14 La concorrenza perfetta: definizione generale La domanda per la singola impresa La condizione per la massimizzazione del profitto La soluzione di breve periodo Il surplus del produttore La soluzione di lungo periodo Profitto economico, contabile e rendita economica •L’efficienza dell’equilibrio concorrenziale Gli effetti delle politiche governative

Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

  • Upload
    others

  • View
    7

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Lezione 14

•La concorrenza perfetta: definizione generale

•La domanda per la singola impresa

•La condizione per la massimizzazione del profitto

•La soluzione di breve periodo

•Il surplus del produttore

•La soluzione di lungo periodo

•Profitto economico, contabile e rendita economica

•L’efficienza dell’equilibrio concorrenziale

•Gli effetti delle politiche governative

Page 2: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Vi è concorrenza perfetta quando:

a) il n° dei compratori e venditori è così elevato

che nessuno di essi può influire sul prezzo;

b) i prodotti di tutte le imprese sono omogenei;

c) esiste una perfetta mobilità delle risorse;

d) l’informazione sui prezzi attuali e futuri è

perfetta.

14.1 LA CONCORRENZA PERFETTA:

DEFINIZIONE GENERALE

Page 3: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Naturalmente per ciascuna impresa l’obiettivo rimane quello di raggiungere il massimo profitto.

Il perseguimento di tale obiettivo avviene in condizioni particolari.

14.1 LA CONCORRENZA PERFETTA:

DEFINIZIONE GENERALE

Page 4: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

L’analisi che segue, perciò, è suddivisa nelle seguenti due fasi:

1°) analisi della domanda e dell’offerta della singola impresa

2°) analisi della domanda e dell’offerta di mercato.

14.1 LA CONCORRENZA PERFETTA:

DEFINIZIONE GENERALE

Page 5: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

In un mercato perfettamente concorrenziale, il

prezzo d’equilibrio è dato dall’incontro della

domanda di mercato e dell’offerta di mercato.

Questa ultima è data dalla moltitudine di imprese

che producono lo stesso bene:

14.2 LA DOMANDA PER LA SINGOLA

IMPRESA

P

D

O

P*

mercato

Page 6: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Una volta determinatosi il prezzo P*, questo

diventa un dato per i singoli agenti economici.

Ne consegue che per la singola impresa il prezzo

è fisso, qualsiasi sia la quantità di bene

domandata:

14.2 LA DOMANDA PER LA SINGOLA

IMPRESA

P

P*

Domanda per l’impresa

Page 7: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Ogni volta in cui tale impresa decidesse di

applicare un prezzo diverso da quello di

mercato, si troverebbe a fronteggiare una delle

due seguenti situazioni:

• prezzo più alto di P*, perde tutta la sua quota di

mercato;

• prezzo più basso di P*, si verifica un eccesso

di domanda per l’impresa che sarà costretta ad

rialzare il prezzo.

14.2 LA DOMANDA PER LA SINGOLA

IMPRESA

Page 8: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Ricapitolando:

La domanda per la singola impresa è, dunque, infinitamente elastica.

14.2 LA DOMANDA PER LA SINGOLA

IMPRESA

P

D

O

P*

D

Mercato Impresa P

Q

Page 9: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Importante: data la struttura della domanda, la quantità di bene effettivamente venduta (offerta) non può che dipendere dai costi di produzione della singola impresa.

Come abbiamo provveduto a dimostrare nella precedente lezione, la regola per la massimizzazione del profitto è:

R’ = C’

Tale regola deriva direttamente dall’approccio marginale all’analisi dei problemi economici.

14.3 LA CONDIZIONE PER LA

MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO

Page 10: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Domanda: ad attività già avviata, quando per una impresa è conveniente espandere la produzione?

Risposta: quando il costo sostenuto per produrlo è minore del ricavo ottenuto dalla sua vendita.

Naturalmente

costo dell’ultimo paio = C’

ricavo dell’ultimo paio = R’

Perciò se:

R’ > C’ conviene accrescere la produzione

R’ < C’ conviene smettere la produzione

La regola, appunto, è che l’impresa continua a produrre scarpe sino a che:

R’ = C’

14.3 LA CONDIZIONE PER LA

MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO

Page 11: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Per l’impresa concorrenziale, la regola generale appena ricordata, assume una connotazione particolare

Per il fatto che il prezzo è fisso, R’ è costante:

R’ = P

Perciò, il massimo profitto si ottiene per un livello di produzione rispetto al quale è rispettata la condizione:

P = C’

14.3 LA MASSIMIZZAZIONE DEL

PROFITTO (continua)

Page 12: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Tale condizione governa dunque le decisioni di tutte le imprese presenti in un mercato perfettamente concorrenziale.

Occorre precisare, però, che il rispetto della regola non garantisce il conseguimento di un profitto positivo.

Infatti, a seconda della struttura dei costi, il rispetto della regola semplicemente garantisce all’impresa di minimizzare il profitto negativo, cioè di minimizzare le perdite.

14.3 LA MASSIMIZZAZIONE DEL

PROFITTO (continua)

Page 13: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

16.4.1 Offerta della singola impresa. Soluzione grafica

dell’ottimo in concorrenza perfetta.

Come sappiamo in concorrenza perfetta la domanda per

l’impresa è contemporaneamente ricavo marginale e

ricavo medio:

14.4 IL BREVE PERIODO

Q

P

Q

D = R’ = RM

Page 14: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Si rappresenti tale funzione in un grafico dove

siano rappresentati anche i costi marginali.

Questo è quanto avviene nel grafico seguente:

14.4 IL BREVE PERIODO

C’

Page 15: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Punto A regola C’ = P, pertanto la produzione Q1 è

quella che massimizza il profitto dell’impresa.

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

P

D

P*

D

Impresa

Q

C’

P≡R’≡D≡RM

Q1

A

Page 16: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Data la produzione Q1, a quanto ammonta il profitto?

Per rispondere ho bisogno di considerare i costi medi:

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

CMtot

CMvar

Q

Costi

P

D

P*

D

Impresa

Q

C’

P≡R’≡D≡RM

Q1

A

Page 17: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Sul grafico:

RT(Q1) = OQ1A P* area ricavo totale

CT(Q1) = BOQ1F area costo totale

(Q1) = AFB P* area profitto

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

P

P*

Impresa

Q

C’

Q1

CMtot

CMvarD

O

A

B

E F

G

Page 18: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Se interrompo la produzione prima di

giungere al punto A, riduco il profitto.

Se vado oltre produco in perdita.

Per questo motivo la curva del costo

marginale rappresenta l’offerta

dell’impresa.

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

Page 19: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Si osservi ora la situazione rappresentata nel

seguente grafico:

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

P

P*

Impresa

Q

C’

Q1

CMtot

CMvar

O

E G

F

B

A

Page 20: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Come si nota, l’area dei costi totali (BOQ1F) è maggiore rispetto a quella dei ricavi totali (OQ1AP*).

Automaticamente questo significa che l’impresa è in perdita.

L’area delle perdite è data dal rettangolo AFB P*.

Ecco perchè, la regola C’ = P = R’ può determinare un <0 (perdita)

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

Page 21: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Nel breve periodo, però, nonostante tale perdita, l’impresa può decidere di restare sul mercato qualora la perdita che ne conseguirebbe nel caso decidesse di interrompere la produzione fosse maggiore.

La perdita nel caso di mancata produzione è data da tutti i costi fissi che non vengono in alcun modo recuperati. I costi fissi nel grafico corrispondono all’area EGFB.

Come si evince dal grafico stesso, rispetto alla produzione ottima (cioè quella determinata dalla regola C’ = P), l’area dei costi fissi è comunque superiore all’area della perdita AFB P*.

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

Page 22: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Nota bene: situazioni analoghe a quella appena descritta si verificano ogni qualvolta il prezzo, sebbene inferiore al CMT, è comunque superiore al CMV.

Perciò, sintetizzando:

a) massimo profitto: C’ = P

b) cond. di permanenza sul mercato: P CMV

b1) punto di chiusura: P = CMV

b2) punto di pareggio, con profitti nulli: P = CMT

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

Page 23: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

A questo punto siamo in grado di capire l’andamento della

curva di offerta dell’impresa: essa corrisponde al

tratto crescente dei costi marginali a partire dal punto

in cui tali costi uguagliano il CMV:

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

P

P*

Impresa

Q

Offerta dell’impresa nel breve

periodo

Q1

CMtot

CMvarD

O

A

B

E F

G

Page 24: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

L’offerta d’impresa ha, dunque, andamento crescente rispetto al prezzo: l’impresa è disposta a offrire maggiori quantità del bene solo se aumenta il prezzo unitario.

Questo dipende dal fatto che nel breve periodo l’unico input variabile ha rendimenti decrescenti, per cui a maggiore produzione, corrispondono costi marginali crescenti e perciò prezzi più alti.

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

Page 25: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Tutto il ragionamento fatto sinora, presuppone costanza nel prezzo

degli input.

Se, al contrario, variano i prezzi degli input, il costo marginale trasla,

verso l’alto nel caso di un aumento e verso il basso nel caso di una

riduzione.

Naturalmente ad ogni traslazione dei costi marginali corrisponde una

traslazione della curva di offerta:

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

P

Impresa

Q

O1

O

O0

P0

Page 26: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

16.4.2 L’offerta di mercato

Di solito si determina per somma

La regola della somma non è sufficiente quando l’aumento di produzione determina un aumento dei prezzi dei fattori produttivi.

Tale aumento, infatti, determina a sua volta una riduzione nella produzione

14.4 IL BREVE PERIODO (continua)

P

Mercato

Q

O1

O

O3

P0

O2

Om

Page 27: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Seguendo la regola della massimizzazione del profitto C’ = R’= P l’impresa vende tutte le unità prodotte, tranne l’ultima, ad un P > C’.

La somma delle differenze P – C’ formatesi su ciascuna unità determina la rendita del produttore.

Alternativamente le rendita del produttore può essere quantificata come differenza tra il RT ed i CV che, per definizione, corrispondono alla sommatoria dei costi marginali.

14.5 LA RENDITA DEL PRODUTTORE

Page 28: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

In termini grafici, la rendita è data dall’area dei RT (a+b+c) cui deve essere sottratta l’area dei CV (a).

Perciò:

• rendita: b+c

• profitto: c

Vediamo come la differenza tra il concetto di rendita e quello di profitto è data dai costi fissi (b).

14.5 LA RENDITA DEL PRODUTTORE (continua)

P

P*

Impresa

Q

Offerta

dell’impresa nel

breve periodo

Q1

CMtot

CMvar

D

O

A

a

c

b

Page 29: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Come sappiamo nel lungo periodo:

a) può variare l’utilizzo di tutti i fattori

produttivi;

b) vi è libertà di uscita dal mercato da parte

di imprese esistenti;

c) vi è libertà di entrata di nuove imprese.

14.6 IL LUNGO PERIODO

Page 30: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

16.6.1 L’offerta d’impresa

Non essendo distinguibili CV da CF, vale sempre, in modo

stringente, la regola P CM.

14.6 IL LUNGO PERIODO (continua)

P

P*

Impresa

Q

Offerta dell’impresa nel

lungo periodo

Q1

CMlp

O

A

c

Page 31: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Naturalmente, come si evince dal sottostante grafico, fintantoché anche una sola impresa consegue profitti, esiste un incentivo affinché nuove imprese entrino nel mercato.

Ovviamente, l’ingresso di nuove imprese erode piano piano il margine di profitto, annullandolo.

Il profitto è nullo quando il prezzo, oltre che uguagliare i C’, uguaglia anche il CM.

14.6 IL LUNGO PERIODO (continua)

Page 32: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Tale uguaglianza è verificata per un solo livello

produttivo, quello in corrispondenza del punto di

minimo dei CM:

14.6 IL LUNGO PERIODO (continua)

P

P*

Impresa

Q

Offerta dell’impresa nel lungo

periodo

Q1

CMlp

O

A

Page 33: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Concludendo: nel lungo periodo le imprese

massimizzano i profitti alla condizione:

P = C’ = CMLP (minimi)

Da ciò ne consegue che:

1) non esiste incentivo all’entrata di nuove

imprese;

2) il prezzo è tale per cui l’offerta di mercato

uguaglia la domanda totale.

14.6 IL LUNGO PERIODO (continua)

Page 34: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

16.6.2 L’offerta di mercato

La regola secondo cui l’offerta di mercato è data

dalla somma delle offerte delle singole imprese

non è più applicabile.

Nel lungo periodo, infatti, non è possibile adottare

il principio della somma (breve periodo) poiché

le imprese sono libere di entrare ed uscire dal

mercato in risposta a variazioni di prezzo.

14.6 IL LUNGO PERIODO (continua)

Page 35: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Per tale ragione la forma della curva di offerta di

lungo periodo dipende da come variazioni di

produzione influiscono sul costo dei fattori

produttivi.

Distinguiamo tre casi:

1) costi costanti;

2) costi crescenti;

3) costi decrescenti.

14.6 IL LUNGO PERIODO (continua)

Page 36: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Nel primo caso, l’offerta del mercato, o del

settore, cui l’impresa appartiene è orizzontale:

14.6 IL LUNGO PERIODO (continua)

O1

O2

D1 D2 C’

CM

P1

P2

Olp

q1 q2 Q1 Q2

P P

q Q

Page 37: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Nel secondo caso, l’offerta del mercato, o del

settore, cui l’impresa appartiene è crescente:

Infine, nel terzo caso, per analogia rispetto al primo ed al

secondo, la curva di offerta del mercato è decrescente.

14.6 IL LUNGO PERIODO (continua)

O2

D1

D2

C1’

q1 q2 Q1 Q2

P P

q Q

C2’

Olp

P1

P3

P2

P1

P3

P2

CM2

CM1

Q3

Page 38: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Abbiamo detto che, poiché in concorrenza perfetta

vi è libertà di entrata, nel lungo periodo i profitti

sono nulli.

Può accadere, però, che in alcuni mercati il

numero delle imprese rimanga fisso a causa,

ad esempio, della presenza di fattori produttivi

che sono fissi per l’economia nel suo

complesso.

Pensate all’industria estrattiva: il petrolio, il gas ed

il carbone sono estraibili in quantità limitata.

14.7 PROFITTO ECONOMICO, CONTABILE E

RENDITA ECONOMICA

Page 39: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Pensate anche all’agricoltura: il terreno adatto alla

coltivazione ha una estensione limitata.

Naturalmente vi sono molti altri esempi: il talento

umano, numero limitato di licenze, etc. etc.

14.7 PROFITTO ECONOMICO, CONTABILE E

RENDITA ECONOMICA (continua)

Page 40: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Si potrebbe pensare che in tali condizioni, i profitti

non si annullino neanche nel lungo periodo,

ma non è così.

I profitti sono solo apparentemente positivi e

questo perché non si tiene conto in maniera

corretta di tutti costi di produzione.

Se, per esempio, il profitto dell’agricoltore, dopo

aver sottratto tutti i costi di produzione, risulta

positivo, significa che probabilmente non si è

tenuto conto del costo del suo terreno.

14.7 PROFITTO ECONOMICO, CONTABILE E

RENDITA ECONOMICA (continua)

Page 41: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Come sappiamo, tutti i fattori produttivi hanno un

costo che talvolta non è esplicito, ma è

comunque un costo opportunità.

Per questo si fa la differenza tra profitto economico

e profitto contabile: solo il profitto economico

considera anche la remunerazione

dell’imprenditore.

14.7 PROFITTO ECONOMICO, CONTABILE E

RENDITA ECONOMICA (continua)

Page 42: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Nel caso dell’agricoltore, questa remunerazione corrisponde al prezzo di affitto che chiunque sarebbe disposto a pagare per coltivare il terreno al posto suo.

Quindi il valore di mercato del terreno, cioè la sua rendita concorrenziale, corrisponde esattamente alla remunerazione dell’imprenditore (affitto).

Solo considerando tale remunerazione come costo opportunità, il profitto (economico) si annulla nel lungo periodo.

14.7 PROFITTO ECONOMICO, CONTABILE E

RENDITA ECONOMICA (continua)

Page 43: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Sintetizzando:

quando un fattore produttivo fisso

impedisce l’entrata di nuove imprese, vi

è sempre una rendita d’equilibrio per

quel fattore.

14.7 PROFITTO ECONOMICO, CONTABILE E

RENDITA ECONOMICA (continua)

Page 44: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

La rendita economica è definita come la

remunerazione di un fattore produttivo che

eccede quella minima necessaria per disporne.

Una rappresentazione grafica renderà ancora più

chiaro il concetto.

14.7 PROFITTO ECONOMICO, CONTABILE E

RENDITA ECONOMICA (continua)

Page 45: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Consideriamo il caso della terra: sia P il prezzo del prodotto

ed y* la massima produzione agricola realizzabile. Tutti i

costi medi di produzione sono espressi da CM, esclusa la

terra (assumendo che la terra sia il solo fattore fisso).

Se il prezzo di mercato del prodotto è P*, i profitti

dell’imprenditore corrispondono all’area (a). Quel profitto

altro non è se non la rendita economica, ovvero il prezzo al

quale può essere affittato il terreno in un mercato

concorrenziale.

14.7 PROFITTO ECONOMICO, CONTABILE E

RENDITA ECONOMICA (continua)

Page 46: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Perciò, se si misura correttamente il valore della terra i profitti

dell’impresa agricola saranno nulli. Dato che la rendita di equilibrio è

quella quantità che rende nullo il profitto, avremo:

P*y – C – rendita = 0

oppure

rendita = P*y – C

14.7 PROFITTO ECONOMICO, CONTABILE E

RENDITA ECONOMICA (fine)

y* y

P

CM P*

CMT C’

rendita

Page 47: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

La rendita del consumatore e del produttore

sono due concetti che trovano grande

applicazione nelle analisi economiche.

Una di queste applicazioni è data dall’analisi

degli effetti delle politiche governative

14.1 STRUMENTI PER IL CONTROLLO DELLE

POLITICHE GOVERNATIVE

Page 48: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Queste analisi hanno un duplice scopo:

1) individuare gli effetti economici di tali

politiche;

2) dimostrare l’efficienza dei mercati

perfettamente concorrenziali.

14.1 STRUMENTI PER IL CONTROLLO DELLE

POLITICHE GOVERNATIVE

Page 49: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Ragioniamo sul grafico:

area A: rendita del

consumatore

14.1 STRUMENTI PER IL CONTROLLO DELLE

POLITICHE GOVERNATIVE

area B: rendita del

produttore

P

Q

PE

Q

P OFFERTA

DOMANDA

PE

Page 50: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Ragioniamo sul grafico:

area A + B: misura del benessere aggregato.

14.1 STRUMENTI PER IL CONTROLLO DELLE

POLITICHE GOVERNATIVE

D

O

A

B

PE

P

Q QE

Page 51: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

La teoria sul mercato concorrenziale dice

che:

l’area (A+B) rappresenta il massimo

benessere che una collettività può

conseguire qualora nessun intervento

esterno al mercato turbi l’equilibrio

individuato dalla coppia PE e QE.

14.1 STRUMENTI PER IL CONTROLLO DELLE

POLITICHE GOVERNATIVE

Page 52: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Prezzi massimi

Supponiamo che il governo intervenga

proibendo ai produttori di praticare un

prezzo superiore ad un livello massimo.

Il prezzo imposto è inferiore al prezzo di

equilibrio.

14.1 POLITICHE DI CONTROLLO SUI PREZZI

Page 53: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Con questa politica si registra una perdita di benessere sociale data dalla somma delle aree (b + c).

Tale perdita si determina così come segue:

consumatore: - b, + a (perde b, guadagna a)

produttore : - a - c (perde a, c)

totale: - b + a - a – c = (- b – c)

perdita secca: b + c

14.1 POLITICHE DI CONTROLLO SUI PREZZI

D

O

a

PE

P

Q QE Q1

c

b

E

Pmax

Page 54: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Nell’ipotesi in cui a > b, tale

politica si traduce in un

miglioramento nella

condizione di benessere

dei consumatori.

Viceversa, nel caso contrario,

quando in presenza di una

domanda particolarmente

rigida a < b.

14.1 POLITICHE DI CONTROLLO SUI PREZZI

D

O

a

PE

P

Q QE

Q1

c

b

E

Pmax

Page 55: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Prezzi minimi

Supponiamo ora che il governo voglia imporre un

prezzo al di sopra di quello concorrenziale

(esempio: salari quando ritenuti troppo bassi).

L’imposizione di un Pmin può produrre due effetti

diversi per l’impresa.

14.1 POLITICHE DI CONTROLLO SUI PREZZI

Page 56: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Caso 1. La produzione è inferiore a quella d’equilibrio

Effetto della manovra:

• consumatori: – a – b

• produttori: + a – c

• perdita secca: b + c

La perdita c per il

produttore dipende

dal calo delle vendite.

14.1 POLITICHE DI CONTROLLO SUI PREZZI

D

O

a

PE

P

Q QE Q1

c

b

E

Pmin

Page 57: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Caso 2. La produzione è superiore a quella d’equilibrio

Effetto della manovra:

• eccesso di offerta: F – G

• costo di produzione delle

quantità invendute: d

• produttore: + a – c – d

• consumatore: – a – b

• perdita secca: b + c + d

Concludendo: l’imposizione di un minimo salariale, secondo questa analisi, crea disoccupazione garantendo salari più alti agli occupati

14.2 POLITICHE DI CONTROLLO SUI PREZZI

O

a

PE

P

Q QE

Q1

c

b

Pmin

Q2

G F

D D d

Page 58: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Sostegno ai prezzi

Il governo vuole tenere alto il prezzo di un dato

prodotto al fine di garantire un certo livello di

reddito ai produttori.

Perciò, prima definisce un prezzo da sostenere poi

acquista tutto il prodotto necessario per

mantenere il prezzo al livello programmato.

14.3 POLITICHE DI SOSTEGNO AI PREZZI E

QUOTE DI PRODUZIONE

Page 59: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Effetto della manovra:

• consumatori: – a – b

• produttori: a + b + d

• costo per il governo: area

Q1Q2FG cioè (Q2 – Q1)*PG

14.3 POLITICHE DI SOSTEGNO AI PREZZI E

QUOTE DI PRODUZIONE

O

a

PE

P

Q QE

Q1

c

b

PG

Q2

G F

D

d

PG

D+G

Page 60: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Supponendo che il costo del

governo sia sostenuto da

nuova imposizione fiscale,

la variazione di

benessere totale si

quantifica nel seguente

modo:

a + b + d – a – b – (Q2 –

Q1)*PG

= d - (Q2 – Q1)*PG

perdita: (Q2 – Q1)*PG - d

14.3 POLITICHE DI SOSTEGNO AI PREZZI E

QUOTE DI PRODUZIONE

O

a

PE

P

Q QE Q1

c

b

PG

Q2

G F

D

d

PG

D+G

Page 61: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Se il governo in luogo dell’acquisto,

procedesse attraverso un trasferimento

diretto di un ammontare corrispondente

alla somma delle aree (a + b + d), per la

società il tutto si tradurrebbe in un

risparmio.

Esempi di queste politiche si sono avuti nel

campo dei prodotti agricoli.

14.3 POLITICHE DI SOSTEGNO AI PREZZI E

QUOTE DI PRODUZIONE

Page 62: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Quote di produzione

Siamo ora in presenza di un intervento

governativo volto a limitare la produzione di un

certo bene o servizio al fine di mantenerne alto il

prezzo (esempio: numero di licenze per la

vendita di alcolici …).

In agricoltura, la manovra si può attuare con

l’imposizione di quote o con una incentivazione

alla limitazione delle superfici coltivabili

14.3 POLITICHE DI SOSTEGNO AI PREZZI E

QUOTE DI PRODUZIONE

Page 63: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Effetti della manovra:

• consumatore: – a – b

• produttore: + a – c

• perdita secca: b + c

Nel caso in cui il governo decidesse di rimborsare il produttore per la mancata vendita, la situazione del produttore diviene:

• produttore: + a – c + c + b + d = a + b + d

14.3 POLITICHE DI SOSTEGNO AI PREZZI E

QUOTE DI PRODUZIONE

O

a

PE

P

Q QE Q1

c

b

PG

Q2

G F

D

d

PG

Page 64: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Potete notare come in questo ultimo caso, il

guadagno del produttore coincide con

quello da lui ottenuto attraverso la politica

di sostegno dei prezzi.

Perciò, se b + c + d < (Q2 - Q1)*PG, ne

consegue che l’imposizione di quote con

incentivazione è una politica meno

onerosa.

14.3 POLITICHE DI SOSTEGNO AI PREZZI E

QUOTE DI PRODUZIONE

Page 65: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Infatti:

• perdita sociale: -a –b +a +b+d-b-c-d= |b + c|

Notate bene che in termini di efficienza sarebbe

ancora meglio per la società se il governo

trasferisse direttamente l’area a + b + d

In questo caso infatti la perdita sociale sarebbe

nulla

14.3 POLITICHE DI SOSTEGNO AI PREZZI E

QUOTE DI PRODUZIONE

Page 66: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

• Si consideri PE il prezzo

interno e Pw quello del resto

del mondo, con il primo

maggiore del secondo.

• Al prezzo Pw le quantità

comprese nell’intervallo (Qd

– Q0) verrebbero soddisfatte

dalle importazioni e solo la

quota di domanda Q0

dall’offerta interna.

14.4 CONTINGENTAMENTI ALLE

IMPORTAZIONE

O

a

PE

P

Q QE

Q0

c b

Qd

D

Pw

Page 67: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Ipotizziamo il passaggio da Pe a Pw, cioè apertura

al commercio con l’estero:

• Consumatori: +a +b +c

• Produttori: -a

14.4 CONTINGENTAMENTI ALLE

IMPORTAZIONE

O

a

PE

P

Q QE Q0

b

Qd

D

Pw c

Page 68: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Si consideri ora il passaggio da Pw a PE, cioè

chiusura delle importazioni:

• Consumatori: -a -b- c

• Produttori:+a

14.4 CONTINGENTAMENTI ALLE

IMPORTAZIONE

O

a

PE

P

Q QE Q0

c b

Qd

D

Pw

Page 69: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

In questo ultimo caso, con le importazioni poste pari a zero, si avrebbero per ciò una perdita secca:

• perdita secca: b + c

Un risultato simile a quello appena descritto può essere ottenuto con l’imposizione di un dazio.

14.4 CONTINGENTAMENTI ALLE

IMPORTAZIONE

Page 70: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

• Se si tratta di un’imposta unitaria “t”, la

situazione si può rappresentare attraverso

la traslazione dell’intera curva di offerta

verso l’alto poiché la tassa è un costo

aggiuntivo da considerarsi su ciascuna

delle unità prodotte.

14.5 L’IMPATTO DI UN’IMPOSTA

Page 71: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

• Vediamo:

14.5 L’IMPATTO DI UN’IMPOSTA

O

a

PE

P

Q QE

c

b

D

P0 P0

P1

D

O +

t

Page 72: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

Effetto complessivo

• Consumatori: pagano un

prezzo più alto e perdono a+b

• Produttori: ricevono un prezzo

più basso e perdono c+D

• Entrate tributarie: a+D

• Perdita secca: a+b+c+D-a-D =

b+c

14.5 L’IMPATTO DI UN’IMPOSTA

O

a

PE

P

QE

c

b

D

P0 P0

P1

D

O +

t

Page 73: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

• Vediamo che l’effetto è quello di far aumentare il prezzo e diminuire le quantità scambiate, ma vediamo anche che il prezzo aumenta in misura inferiore alla tassa.

• Questo vuol dire che la tassa si scarica in parte sul produttore ed in parte sul consumatore. Il peso su ciascuno dei due dipende dall’elasticità della funzione di domanda.

14.5 L’IMPATTO DI UN’IMPOSTA

Page 74: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

• Per questo qui di seguito mostriamo due

casi opposti.

1) La tassa che si scarica quasi per intero

sul consumatore:

14.5 L’IMPATTO DI UN’IMPOSTA

P

Q

Caso generato da:

a) domanda rigida

b) offerta elastica

Page 75: Lezione 14 - people.unica.it€¦ · Lezione 14 •La concorrenza perfetta: definizione generale •La domanda per la singola impresa •La condizione per la massimizzazione del profitto

2) La tassa che si scarica quasi per intero

sul produttore:

14.5 L’IMPATTO DI UN’IMPOSTA

P

Q

Caso generato da:

a) domanda elastica

b) offerta rigida