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MARCELLO LOSTIA LINEAMENTI DI PSICOLOGIA DELL' ETÀ EVOLUTIVA O S EDIZIONI — FIRENZE

Lineamenti di Psicologia dell'Età Evolutiva [1976] - Marcello Lostia

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MARCELLOLOSTI ALINEAMENTIDIPSICOLOGIADELL'ETEVOLUTIVAOSEDIZIONI FI RENZEINTRODUZIONELaPsicologiadell' EtEvol utivahaunmeri t ononpi ccolonelrag-giungimento diquelprogresso che fadellaPsicologia una scienza indiscu-tibilmenteautonoma. benverocheit r aguardiraggiuntirappresentanovittorieancoraparzialiel i mi t ateenonconsentonounacompletasalda-tura fratutteleproposizioni generali. Madelrestoilcarattere della prov-visorietedel l ai poteticitci cheveramentedi stinguei lpr ogressoscienti6co.della Psicologia, investigazione diti poparticolare suproblemiparticolari,zona diri cerche specialistiche, mapiuttostounatecnica ounmetodoperlo studiodeiprocessi psicologici.siderata qualitativamenteequantitativamentedi versadall'etadulta:l ostudio deiprocessi psicologici secondo unaprospettivaevolutivacostitui-sce invece necessaria propedeutica allostudi oeal l aconoscenza deipro-cessi psicologici adultiepersinoinvoluti vi .scienziato adimostrare che la spiegazione dimolteproblematiche affettivedell'etadultavar i cercatanell'eti nfantile;ePi aget,f orsei lmaggioretra gli psicologi viventi, ha con la epistemologia genetica fondato le basi chehanno permesso difarl uce sumeccanismi eprocessi dell'attivitpsichica.Anche inAmerica e inRussia, ovemaggiore attenzione stata postaai problemi dell'apprendimento, si oramai del parere che studiare l'ap-prendimentonell' etevolutivacostituisca ilmetodopi correttoperl ' ap-proccio alproblemastesso. I.amaggiorpartedelleri cerche edegliespe-rimentisuquestocamposonostatii nf atticondottisugi ovanianimaliosu bambini, Si potuto, ad esempio, stabilireche inunoscimpanz tenutoal buiopertuttoi lpr i moannodivi t avi eneamancare losviluppodit a-lune cellule della retina, e le capacit visive dell'animale rimangono limitateper ilrestodeisuoianni :i lchedi mostra che ilprimoannodivi t a,perquanto riguarda lavisionenormale, unperiodocri ti co.Lo studiodell' etevolutivanonrappresenta lostudiodiun' etcon-Oggi lapsicologia dell'etevolutivanonpi considerata u.,ramoFreud stato,senoni lpr i moadi chi arare,certoi lpi aut orevolePer altravi atantoSpitzchelaKl einhannodimostratochei lpr i moanno di vita fondamentale per lo sviluppo della fiducia del bambinonegli altrieperunacorrettastrutturazione della sua personalit. LaKl ei nha persino elaboratounateoriaassai util eperl acomprensione dellema-l attiementalir i portandonel aezi ologiaalr apportomadre-bambinoneiprimimesi divi t adiquest'ulti mo.Dunquel apsicologiadell'etaevolutivanondeveessere consideratauna specializzazione della psicologia, mapiuttostounmododistudiarel apsicologia, unaparticolareprospettivanell aqualesipreferisce collocarsiper lost udi odeiprocessipsicologici.Fino alXVI Isecol oi f anci ull ivi vevanoassieme agliadultii nunacomunitdii nt eressiediat t i vi t:f r adil or o nonveni vanopercepitediversit qualitative.Sia nellebotteghe che nelle scuole ibambini,daiseianni in su, condividevano le sortidegliadulti ,assistendo alle lorofaccendeepartecipando allestesse ansie eaglistessiproblemi,not ochenel l aRoma anticaif anciulli ,dopoi lcompi mentodelsettimoanno,venivanodai padricondottiail avorideicampieall eesercitazionimi l i tari .Nondi -versa eral asi tuazioneaSpartaeaAt ene.i nt eressante notarecomel 'arte medievale abbia rappresentato ibambinicome degli adultii mmaturi ,piccoli nanigraziosi inunmondodicosetroppograndi.Nell escuole delMedioevo nonesisteva unadistinzione graduata perl ai struzione, ebam-bini diseianniconvivevano con giovani di18e20anni ,sianeimomentidi studio che inquellidiri poso:essi mangiavano e dormivano nelle stessecamerate. Nessunopensava cheibambinif ossero innocentiebi so-gnosi diprotezione, nchedovessero essere tenutii nqualchemodol on-tani daiproblemidella sessualit.Fuprobabilmentei lmoral ismoRi f ormi sticoeControri formisticoafar nascere per laprimavoltaunasimilepreoccupazione. Ilbambinoco-rnincio allora ad apparirequalcosa didi verso.NelXVI Isecolol ' operadiLockepri ma,ediRousseau, successiva-mente, contribuironoadi ff onderel ' opi nionecheibambinif osseroreal-mente diversidagliadultiechei nquantotal idovessero ricevere unpar-iicolaretrattamento edunaattenzione specifica. Sebbene inposizionidi a-metralmente opposte J.Lockesosteneva lateoriadella tabularasae della necessit diuna severa educazione del carattere, Rousseau era con-vintoi nvece ch bisognasse lasciare alfanciullol amassima libertdirea-lizzare leproprieinnatetendenze l econsiderazioni diquestiduefil o-sofi ebberounanotevole efficacia econtribuironoadatt i rarel ' attenzionedeglistudiosisulproblemadell' i nfanzia. Damolt eparti ,di rettamenteoi ndirettamente, sicercdidi mostrarel af ondatezza dell'unaodel l ' al trat eoria, e, perquantoallafinecisidovetteconvincere che entrambiifi l o-sofi avevano avuto torto,cio servi se non altroadaccumulare una notevolemole dimateriale.biograPe infantilichesiprotrasse sino alla finedelsecolo scorso. Ilpri moad affrontare ilproblema inquesta maniera fuf orseGi ovanniEnricoPe-stalozzi, nel1774coni l Di ari odiunpadr e,benprestoi mi t atodaDieterichTi edemannl Beobachtungen ueberdi eEnt wi cklungderSeelen-fahigkeitenbeiKi ndern,Al t enburg,Bonde,1787),chetracciounaseriedi osservazioni sullosviluppodella sensazione, del movimento, dellinguag-gio etc. del bambino sino a due anni e mezzo. Ma fulabiografia diCharlesDarwinl Abi ographical sketck ofani nfant,Mi nd,1877)amodificare de-cisamente la prospettivaneiconfrontideiproblemidell' etinfantile.Dar-winponeva decisamente l'accento sull'aspetto evoluzionisticodelrapportobambino-uomo.con intentiri gorosamente scientifici :i nr eal tesse servivanod' appoggioa teoriel equal ieranoaccettateprimadiessereprovate.Conseguente-mente le osservazioni tendevano a cogliere soltanto ci che, inqualche ma-niera, si accordava con lateoria scelta. Ilmetododellebiografie, peraltro, dipersestesso assai poco scientifico,soprattuttoperl ei mpl i canze dinatura affettiva che esso comporta:i nfattimol toi mprobabile che unpa-dre ounamadrepossano essere veramente etotalmentei mparzialiedi -sinteressati nell'osservare enelri portarel eprodezze deiproprirampolli ,o iri cordidellapropriai nfanzia.Una seconda tappanellostudi odeiproblemidipsi cologiai nfantilefu segnata da unmetodonuovoi ntrodottoattornoal1890dall' americanoStanley Hall ,dell aCl arkUni versity,consideratounodeif ondatoridel l apsicologia i nAmeri ca.Egl ii nvestigavasuicontenutidell amentedeibambinipoich, come Darwinavevainsegnato, era convintochelastu-dio della evoluzione fosse fondamentale per lacomprensione delproblemadell'uomo.Hallconduceva ricerche su ampi gruppidisoggetticon. una tec-nica abbastanza raffinata, quella deiquestionari ,che consiste nelporreuna seriedidomandetendentiadot t enerei nf ormazionisulcomporta-mento,gl iat t eggiamentiegl ii nt eressideif anciull iedegl iadolescenti.Poi comparava lerisposte scrittedairagazzi conquelledeil orogenitori .IlmetododiHal l ,chepermise diraccogliereunamesse enorme diindicazioni edinoti ziesuifanciulliesugliadolescenti, eche ebbe, speciei nAmerica,unaquantiti ncredibiledii mi t atoriedicont i nuatori ,pusenza dubbioconsiderarsiunpr ogressoneiconf ront ideimet odipi astratti,piteorici episoggettivideifil osofi edeibiografi deisecoli pre-cedenti.Tuttavia,allalucedellametodologiapi avanzata, letecniche diHallappaiono oggigrossolane e noni mmunidacri ti che.Fu infattipropri oall afinedel1700cheebbeinizioi lperi ododelleDisgraziatamente tutte'queste biografie infantilinonvenivano scritteCAPITOLO PRIMOPROBLEMI DI METODOLOGIANELLO STUDIO DELL'ETA EVOLUTIVAI. -LARACCOLTA DEIDATIGlistudisi stematicisuif anciullihannoavutoi ni zi onelXXsecolo.Imetodiscientificidellapsicologia sono statisoloi npartemediatidaal-tre scienze piavanzate, qualil afi sica e lamatematica;puraccettandoilmodello sperimentale delleal trescienze che gil out i l i zzavano, lapsico-logia hadovutoi ngegnarsi acostruiretuttequellemodifiche, siatecnicheche propriamentemetodologiche, cheneconsentisserol' adattamentoagliscopi e aglioggettisuoipropri .Eci perch,nellarealt,nonesisteunmetodosperimentaleapplicabileindifferentemente aqualunquetipodiscienza: fisiciechi miciconducono lel orori cerche inl aboratoriattrezzatie secondo tecniche e metodiche che differiscono, si, daquelle degliarcheo-logi, che lavorano all'ariaaperta, maanche da quelledegliastronomi,chepure lavorano in attrezzati laboratori.Ciascun campo diricerca ha necessitdi venirdefinitoi nt erminidispecifichetecniche, oltrechedicontenuti,anche se poituttel escienze si servono delmetodosperimentale. Tuttaviasolo interminimoltogenerali possibile affermare laesistenza di unme-todo scientifico estensibile atuttel escienze.Le basi diquestometodo scientifico sono cosiriassumibili:1. OssERvAzioNE -Laosservazione deifenomenirappresenta ilpri -mo passo verso le costruzioni scientifiche; essa ha tuttavia ildi fettodinonessere r ipe t i b ileavol ontdall'osservatore, ilquale assume, nei con-frontidelfenomeno, ilruol opassivo dello spettatore. Leosservazioni pos-sono perripetersi peri lr i petersidelfenomenoinna t u r a .pos-sibile alloragener a l i z z a r l ee gi ungereallacostruzione dipri meipotesi elementari, lequaliserviranno da guida nella preparazione diveriepropriesperimenti.2. EsPERIMENTAzIQNE. - Sperimentare significa riprodurre un feno-meno. osservato innatura,tenendo sottocontrolloi lmaggiornumerodivariabili.Mentrel' osservatore rimane passivo, nei confrontidelfenomeno,14-losperimentatore haunruoloatti vo:eglimanipolaglii ngredientiperot-tenere laripetizione delfenomeno.a)Levariabili.Sichi amano variabilit ut t equellecondizioniche,i nun modoonel l ' al tro,i ncidono,opossonoincidere sulfenomenoprovo-candone unavariazione. Talisono,adesempio, latemperatura, lai l l umi -nazione, lapresenza diparticolarisostanze, tutt iel ementif ondamentali,specie negliesperimentidif r sicaedichi mi ca,echel osperimentatoredeve ben conoscere e controllare. Unesperimento validoquando agendo,acondizioninote,suunavariabile,siproduceunmut amentonelf eno-meno. Int alcasol avari abilesull aqualesiagiscevienei ndicatacomev a r i a b i l eindipen d e n t eo variabilex,i lmut amentoprovoca-t o,comev a r i a b i l ed i p e n d e n t eo variabile y, esipresumeche questodipenda(siaeffettoof unzi one)daquella.Correttamentesidice che lavariabileindipendente xagisce sullavariabiledipendente y,oche tra leduevariabiliesiste unacor r e l az io n e .Ta l e correlazionepu essere diretta oi nversa, a seconda che leduevariabiliabbianomuta-mentinell ostesso senso (peres.aumentinoodi mi nuiscano contempora-neamente) o nel sensc opposto (mentre la xaumenta, la ydiminuisce o vi-ceversa). Inquestomodo,peresempio, sipotutostabilireche, acondi-zioni noteeci otenutecostanti tut tel eal trevariabiliseaumental a pressione esterna (variabilex)i lvol umediungas(variabiley)di mi -In psicologia si opera secondo questi principi,che vengono per adat-tati alleparticolarisituazioni.Cosi, ades., essendosi potutoosservare chela somministrazione di uncertofarmaco (unpreparato abase difosforoedi calcio)agivai nsensopositivosulr endimentoscolastico dipr eadole-scenti, stato legittimoavanzare l'ipotesi che ilfarmaco (variabile x)aves-se una qualche relazione con il rendimento scolastico (variabile y).b)Lacostituzione dei gruppi.Ilcont rol lodellai potesi sopra annun-ciata richiederebbe la disponibilit didue serie di dati:quellisulrendi-mento normale dipreadolescenti inassenza del farmaco, e quellisulrendi-mento dipreadolescenti cuii lf armacosiastatosomministrato.Solocon-frontando tra diloro queste serie di dati sarebbe possibile controllare lavaliditdellaipotesi.Rimpossibile, siapermotividit empo,siapermotivit eori ci ,poterdisporre dital idatit raendolidallaosservazione ditutt iif anciull ipreado-lescenti del mondo: per questo, in psicologia, si usa ricorrere al metododella costituzione dei gruppiiquali ,o mo ge n e itral oro,possanoconsiderarsirappres e n t a t i v idel l ' i nt eromondo.Si diconoomogeneiduegruppidisoggettiquandol ospostamentonuisce.15 -di unsoggettodaungruppoal l ' al tro,pri madel l ' i niziodel l 'esperimento,non ne alteril acomposizione. Ci possibile solo setuttelevariabilideisoggetti deiduegruppisianostate controllate econfrontate.Nelcaso chestiamo esaminando, ad esempio, indispensabile accertarsi che le condizio-ni dipartenzadeigruppisi anoi lpi possibilesimi li ,chenonvisi ano,cio, elementichepossano inqualunquemodoprodurrevariazioni,i nunsenso o nell'altro,soloi nunodeiduegruppi.Questorende necessario laveri6ca dit utt el evariabili,cosidarenderlenoteedatenerlesottocon-trollo.Nelnostrocaso sar necessario procedere allarilevazione deil i velliintellettuali,cosidascartare glii podotati(egl ii perdotati)i nent rambiigruppi;bi sogner vagliare lacapacit diapprendimentoedir endi mentoscolastico diciascun soggettoprimadell'esperimento.Aquestopropositosempremeglioaffiancare allavalutazionei ntuitivadell ' insegnante unqualcheprocedimentometricochel i mi t ial massimo glierroridovut ial l eassunzioniaffettiveepregiudiziali.Esistonoaquestoscopo testdir endi mentoscolasticochecon-sentono lami surazione delrendimentoi nmani eratotalmenteogget-t iva;essiconsistono,i ngenere,i nbr evipr obl emi-standardizzatil acui correzione escludel ' i nterventodiqual unqueti podival utazionesoggettiva dapartedell' insegnante. InI t al i asonoadi sposizione perIeI Ici cl odelleelementariit estdiCi mi noeit estdellaAndreani-Dentici ("),iqualiconsentono di esprimere numericamente la posizioneche ciascunal unnooccupanell agraduatoriadeir endi mentidel l apropriaclasse.Bisogner, inoltre, assicurarsi che i soggetti sitrovinotuttisull ostessopiano perquantori guarda lostatodisalute;i lcontroll odel l ' etcronolo-gica deve accompagnarsi ad uncontrollosull i vell odimaturazione.Infinebisogner controllare laprovenienza sociale dei soggetti,lal orosi tuazionefamiliare e ilruol ooccupato nella costellazione deifratelli.primadii ni zi arel 'esperimento,peraverel emaggioripossibilitdisi -curezza circa ilrapportotral avariabilexel avariabiley,i nal treparoleper poter,senonescludere, almenol i mi tarel ai ncidenza dial trif at t ori ,diversi dalf armaco, sulri sultatodell'esperimento.Quando questecondi-zioni sianorispettate siusadireche iduegruppisonoomogenei.tuitiperl ' esperimento el' i nteromondo cuisii nt enderi ferirl i,Inquestasede igruppideisoggettivengonodenominatipopolazione,esiusadire chel apopolazione rappresentativadell' i nteromondoquandoessaQuestesonol egaranziei ndi spensabilichenecessarioprendere,Larappresentativiti ndicai lr apportoesistentetraigr uppicosti -(") Edizioni O.S., Firenze.ne rispettiunacertaproporzione. Naturalmente lacomposizione dellapo-polazione indicativadellasuarappresentativit:cosi,ades., se sipren-dono due gruppi di50soggetticiascuno, indue seconde elementari diunascuola cittadina,l arapppresentativitsardit ut t igl ial unnidisecondaelementare diquel la,sol odiquel la,determinatascuolaci ttadina.Sei lnumero di soggetti della popolazione aumenta e igruppivengono costituitida individuisceltiacaso nelle seconde elementari dituttelescuole diunacitt,sipotrsostenere chel apopolazionerappresentativadit ut t iibambini diseconda elementare diquellacitt,che costituiscono quindi,i nquesto caso, l' i nteromondo, ecosivia.E'evidente che quantopiampioepistrutturato( cio costituitodasoggetticonn>aggiornumerodiva-riabili)i lgruppodellapopolazione, tantomaggiore l aprobabilitcheiri sultatiot tenuticonisoggettisceltiperl ' esperimento siavvicinanoairisultatichesisarebberoottenutioperandocon l ' i nteromondo.Nell'esperimento che si quipreso inconsiderazione, l'interomondo costituitodatuttii .preadolescenti diparicondizione deisoggettidanoiscelti perl acostituzione deigruppi.In questa fase della preparazione della ricerca viene in aiutolascienzastatistica laqualemetteadi sposizione diversetecniche, siaperl acosti-tuzione dei gruppidalpuntodivi stadellarappresentativit(cio rapportopopolazionei nteromondo)siadalpuntodivi stadellaomogeneit.c)L' Esperimento.Quando iduegruppisonopronti,eci oquandosi sicuridellareciproca confrontabilit,sidi ni zi oal l ' esperimento veroeproprio,somministrando adunodeiduegruppi,cuivi enedatoi lnomedigr u p pos p e ri menta l e ,i lf a r macoprevisto(variabilex)perun numero ndisettimane, o digi orni ,secondo ilpi anoi nprecedenza sta-bilito, econtrollando sistematicamente ilrendimentodici ascun soggetto.Intantosiprocede allari l evazione sistematica delrendimentoanchec on isoggettidelsecondogruppo,chevi enechiamatog ruppod ic o n t r o I Io.i n t esochel etecniche diapprendimentoedii nsegna-mento debbano essere rigorosamente lestesse, ed anzi,amaggiorgaran-zia, sarebbe opportunomischiareisoggettideiduegruppi ,i nmododaeliminare ognipossibileinterventodidi namiche digruppodi fferenziali.Naturalmente, secisil i mi t asse asomministrarei lf armacoaisog-gettidelsol ogrupposperimentalenonsarebbecorrettofarderi varel eeventualimutazionidelladipendentedirettamentedalf armaco,poichinrealt isoggettidiquestogruppo,peri lsol of attodir i cevere ilf armaco,avrebbero ottenutounasortadir i nf orzomot i vazionalechepotrebbeagire comesecondavariabilei ndi pendente,noncontroll ata.per t antoindispensabile cheancheisoggettidelgruppodicont roll or i cevanounuguale rinforzomotivazionale:sipotrebbe, adesempio,ricorrere all'espe-diente didareatut tiis oggettideiduegruppiunai denticapi l l ola,mamentre lapi l l olasomministrata aisoggettidelgrupposperimentale real-mentecostituitadagl ii ngredientidelf ar maco,quell asommi nistrataaisoggetti delgruppodicontroll opotrebbecontenere soltantoacquaeco-lorante (placebo). Adevi tareognipossibilei nterventovanificantepotreb-be farsi i nmodochesolamente losperimentatore sappia aqualisoggettivenga amministrato ilf armaco e aqualii lpl acebo.direndimentoscolasticoecontrollarequaledi f ferenza visi a,ei nc hesenso vada, nei risultatiottenutidaisoggettideiduegruppiprimaedopol 'esperimento.Nonsufficienteriscontraredifferenze, inpi oi nmeno,nel rendimento scolastico dei duegruppiperstabilire. la relazione x(y):necessario stabiliresequeste differnzeabbiano ononabbianosignificatostatistico, e cio controllare se le differenze siano da attribuire alcaso (sia-no casuali) osei nvece sipossono consideraredi pendenti.Ancheperqueste operazioni bisogner rivolgersiallatecntca statistica.l ai l l ustrazionedelconcettodip ro babilits tatistica,e per laqualesiri mandaapubblicazionispecializzate, sicercher dichiarire qui brevemente ilproblema con ilr!icorso ad un semplice esem-pio. Si tenga presente che il controllodelleipotesi deltipodiquelladicui ci stiamo occupando si effettua con ilconfrontodelle m e d i e checiascungruppor i porta;nelnostrocasosipotrebbedirechel ' i po-tesi viene confermata se lemediedeipunteggiri portatidaisoggettidei due gruppi aitestdirendimento sono differentitral oro,i nma-n i e r asignifica t i va,ilc h e nonsi gni ficanecessariamenteinmanieramacroscopica.le qualii nunaprovai dentica,poniamodiari t metica, abbianootte-nuto comevotomedioi lpunt o5(ilvotomediodicl asse siotti enesommando ivot isi ngoliedi vi dendoi lr i sul tatoperi lnumerodeglialunni,i nquestocaso10)echequi ndi ,apparentemente, sembrinoaver conseguito l ostessorisultato.Seperadunesamepiattentosi scoprisse che queste tremedieugualisonoi nrealti lr i sul tatodiqueste tresi tuazioni:classe A=5soggetticonvot o2=10+classe B=5soggett iconvot o4=20+c lasse C=1 0s oggetticonvot o5=50 :10evidentemente ilrendimento delle classi non potrebbe piconsiderarsiuguale. Lat ecnicastatisticaservesoprattuttopercontrol l aresel emedie el ed istribuz i o nideival orineigruppisi anoononsianopr obab i 1 i s t i c a m e n t esimili.Alt erminedell'esperimento sipossonoapplicarenuovamenteit estSi pensi atreclassi scolastiche, costituitaciascuna di10al unni ,Senza entrareneiparticolaridit al it ecniche,cheri chiederebbe5soggetticonvot o8 =40=50:105soggetticonvot o6 =30=50:10=518 -d)L' espressione dei ri sziltati.Ill i nguaggio elemi surazionitecnichedebbono essere fatte conterminiesi mbolioggettivi,eciotalidaessereperfettamente comprensibiliperognial trori cercatore che sioccupidellostesso problema. Ilr i corsoall i nguaggiocomunedevequindiveni rl i mi -tato almassimo e sostituitoconespressioni ilpi possibile scevre da con-tenuti edavaloridicarattere personale, soggettivo odemotivo.Adesem-pio, laespressioneMarcoeraeccitato,moltoeccitatononavrebbeuncontenutosemanticoscientificamentechiaroer i sul t erebbescarsamenteutilealf i nediuncont roll osperimentale.LaaffermazioneMarcohagridatoper.ci nquemi nutiehamostratodinoncontrollareimovi mentidelle braccia edellegambepernt empoespressione gipi accetta-bile, perch piprecisa eoggettiva. perquestochei lr i corsoalsi mbolismorappresenta moltospesso,l addove possibile, unmodori goroso eobiettivodiesporreif att iel eosservazioni, poich impedisce alle ambiguitdell i nguaggio comune dii n-terferire edeformare ilsi gnificatodelle affermazioni.scono che ilpr i mopasso verso lai nterpretazione deifenomeni. Sel ari -cerca scientifica sili mi tasse alla sola sperimentazione, essa sarebbe, proba-bilmente, sempreveramaanche sempreciec a .I lchesi gnifica cheidatichesiot tengonosperimentalmentehannobisogno diunai nterpre-tazione, laqualerichiede capacit intui tivaeunabuonadose dicoraggio.Maprimadipassare aglialtrim o me n t idelmet odoscientifico,sar utilesoffermarsisull etecnic hepar t i colaridicuil a psi cologiadispone perl acostruzioneel averi ficadeipropriesperimenti.'Idatiche siraccolgono con iprocedimentisperimentalinoncostitui-3.-LETECNI CHE.Come stato detto,nonesisteunmeIodo sperimentaleche possa es-sere applicatodi rettamenteaqualunquescienza:unadi ff erenzazioneinterminidit ecniche,dimodidiapproccioedicontenutisemprei ndi -spensabile, ed quantodi stingue, metodologicamente, lediverse scienze.J.E. Anderson in Les Mthodes en psychologie de l'enfant (192),elenca quattroparticolaritecniche diri cercauti l izzabilii npsi cologiadel-l'et evolutiva:a)OssERvAzIQNI.Casuali, quellefattedachiunque abbia inprogettodiraccogliere no-tizie anedottiche, ofacciarelazioni suparticolariavvenimentiri guardantifanciulli,oancheadulti ,cuiabbi aassistito.Tal iosservazioni,anchese19-ralizzzione.esatte, nonhannomoltovalorescientificoenonconsentono alcuna gene-Sistematichesonoinvece leosservazioni fatteconunat ecnica parti-colare che richied lapreventiva evidenziazione diunf at to,unavi gil eat-tenzione che consenta diri marcare ocontarel er i petizionidelf atto,el a conseguente registrazione dituttelealtrereazioni concernenti ilf atto.Taliosservazionipossonoessere quantificateest udiatestatisticamente.b)TESTEMI SURAZIONI.Particolariti pidit estsonol ecosidette tecnichegroi ettivecheco-stituiscono, perl agranparte,unavi adimezzotral eosservazionisiste-matiche el esi tuazionisperimentalii nquantopresentanosituazionipar-ticolari,precedentementeorganizzate,chest i molanoreazionicomporta-mentalil equal ivannor egistrateei nt erpretatedalr i cercatore.Questetecniche sono state costruitesullaipotesi deimecc a n i s m idid i -f e s adell'io( te or i zzatii nparti colaredaglipsicologidellacorrentepsicoanalistica), iqual iport erebberoi lsoggettoaporrei nat t o pr ocessipsicologicitipicinelt entativodil i berarsi odidi mi nui relapressione dellepreoccupazioni ansiose. Coni lmat erialedelletecnicheproiettive,oppor-tunamente standardizzato, lostudi odeimeccanismi didi f esaagevolatoe, perl opsicologo,diventamenoardual ai nterpretazione dell os t i l edivitadeisoggettisottoposti aquestitest.Le tecniche proiettiveuti l izzano imaterialipi vari ati,comedisegni,bambole, marionette,fotografie,immaginiambigue,macchie semi-struttu-rate, ecc.; mama ique st omateriale sceltoacaso,-la sua standardiz-zazione perl ' usorichiede numerose ricerche, prove, controlli .Let ecnicheproiettive sono normalmente utilizzate nel corso didiagnosi psicologiche opsichiatriche.crescente evengonout i l i zzatiperl ar i l evazionedellosvi l uppomentale.Moltospesso conducono astabilirei lquozienteintellettuale(Q.I.) con ilquale vieneindicatonumericamente i lr apportot r al ' et mentaleel ' et cronologica, Il problema dei test di livello cosi complesso e vasto da co-stituire ungrosso capitolo della psicologia differenziale. Utilizzati dinormanel corso dellediagnosi psicologiche, talitestsonout il inell acostruzionedi situazionisperimentaliperl equal isi ai ndispensabile tenere sottocon-trollol avariabileintelligenza.Itestdii nt el l igenza e dipersonalit(tecniche proiettive,testeque-stionari)fornisconomisurazioniindiretteper chvengonouti l izzatiper risalire, da comportamentiosservabili,aprocessi efunzionii nosserva-bili,quali,appunto,l ai ntelligenza o latendenza intro-extraversa, ecc. Adesempio, cisipuserviredell i nguaggio, che uncomportamentoosser-Itestdil i vel l omentale,sonoinvece costituitidaproveadi f fi colt20 -vabile, pert rarreconoscenze ipotetichesullai ntelligenza osulcontrol l odellaemotivit(processii nosservabili).Sisogl ionodenominare,i nvece,d i r e t tel emi surazioniche colgono, senza intermediari,comportamentievidenti emacroscopici, quali ilpi anto,larespirazione, imovimentipostu-rali, iri fl essi, lastatura, ecc.C) VALUTAZIONI.Si utilizzano quando, perl amancanza diunauni tdimi suraogget-tiva,nonsiapossibilemisuraredirettamente ni ndirettamente complessef orme dicomportamento:esse differiscono dalle misurazioniquanto lei m-pressioni qualitativedalle asserzioni quantitative.Tabsono spesso le valu-tazioniscolastichel equal inonsir i f eri scano alsempliceaspettono-zionistico maaquellatotalitcomportamentale che sisuolei ndicare conilterminemat uri t .Leval utazionidiquestot i popossono essere nu-merose erivolgersiamol tepliciaspettidell avi t adir el azione;l at ecnicadelle valutazioniri chiede, inognicaso,l' accettazione dimodellistandardoffertidal lasociet aiqualiparagonare singolit rat tii sol ati( peres.,l agenerosit) omani festazionimol ari(peres.,l ' adattamento algruppo),equindiri chiedonol acostruzione diparti colariscale dival orenonmetri -che. La convenzionalit dital iscale facilmente provabile; sipensi ad es.,algiudiziodimat uritinunesamedistato,qualepotevaessere l'esamedi abilitazione magistrale odil i cenza liceale sino aqualche annofa;essorichiedeva, sia da partedeicommissari che dapartedeicandidati,l ' accet-t azione diunmodell ostandardcomportamentale oggiri t enutodelt ut t oinadeguato e nonvalidoperl adeterminazione dellamaturit.Sipotrebbeanche direchenonessendo stataprovatal ' esistenza diunacorrelazionepositivatrai lmodell ocomportamentalestandardtradizionaleel aeffet-tiva maturitdeicandidati,questo siarisultatoinuti l izzabile.Inognicasole valutazioninonpossonoprescindere daimodellistandard;l ascopertadella convenzionalit pututtavia servire a rendere meno rigido ilgi udizio,d)RAPPQRTI.Si intendono sottoquestoti tol o:leinterviste,l i bere, eci osenza alcuna guida,di retteadunap-proccio generico conl ' i ntentoprecipuo dicostruireunaprimaipotesi odifarsi unaidea generale della situazione che sivuoleesaminare;de fisse, alle quali si richiedono risposte specifiche, sia su un rapportoliberodestinato adampliarel ' orizzontedelleconoscenze;semi-strutturate osemi-guidate, che si basano sia su alcune doman-21-strutturateoaschemafisso,costruite,ci o,suunoschemachecomprende unnumerofisso didomnde su argomentiche siprecedente-mente deciso diesplorare.It r et i pidii nt ervi stel i bera,semi-strutturataest r ut t urat a-possono anchecostituiret r emomentisuccessividiun' uni cari cerca,l aquale pu condurreallacostruzione diquestionari, e ci oallacostruzionedi una serie didomande ben concatenate e strutturate inmododaaffron-t are tuttigl iaspettidelproblema cheinteressa. Visonoduetipidique-stionari:quell icheconcernono opinioni,quellicheconcernono fatticonosciuti.Ladiffidenza versoiquestionaridovutai ngranparteall aconfu-sione tramaterie diopi nioneematerie dif at ti .Laseriet el aprecisionedei questionaridi pendonodalmodoi ncuisonocostruitiedalmodoi ncui vengono applicati.quantohannol apart i colaritdimet t erel ' i ndi vi duocher i spondenell econdizioni didoversiinterrogare e diri flettere sulle proprie abitudiniesuiproprii nteressi.Glii nventarii nt errogano suquestionidif at t oesuquestionidiat -titudinisiadi rettamente peresempiochiedendo particolarinotiziesul-lo stato disaluteosullemalattiesofferte nell' infanzia osull' abitudinedelsonno si ai ndi rettament eperes empi ochi edendosesipr eferiscat rascorrere una serata libera incerteoccupazioni .invece che inal treepossono avere intentididi agnosi psico-patologiche o diri cerca dii nteressidi atti tudiniodiat t eggiamenti.4.- LE TECNICHE IN RAPPORTO ALLA ET DEI SOGGETTI.Gliinventarisononor malmentet enutidi st i ntidaiquestionarii nAccanto alla descrizione delle diverse tecniche si trova, nei manualidi Psicologiadell' etevolutiva,l al oror i partizioned' usoi nr apportoailivellid' et.,i nf at ti ,abbastanza ovviochenonsipossafarr i corsoaquestionarioai nt ervi steconsoggettichenonabbianoancoraraggiuntounl i vell odiscol arizzazione odipadronanzadellal i nguacheconsentalorodiessere apropri oagiocont al ist rumenti.scambiata perunapseudo-distinzionetrasi tuazioninellequalil emi sura-zioni direttesiano leunichepossibiliesi tuazioninellequalisianoi nveceutilizzabili anche misurazioni indirette, sottintendendo con ci che la sceltatra iduetipidimi surazione sia unaquestione dii mpossibilittecnica og-gettiva enoncoinvolgainvece pisostanzialiquestionidipr i nci pio.Tuttaviaspesso questaprecisazione, dipersassaievidente,vi ene22 -Conibeb,esperienze,misuredi retteeosservazionicosti-tuiscono laf ontepri ncipaledeidati .Lemi surei ndi rettesonopocopraticate;acausadell amancanzadist r ut t urazionedeisi stemidirisposta e a causa dell'assenza dili nguaggio, numerose funzioni,com-prese sensazioni epercezioni,sonodi ffi cil idast udi are.1Anderson, 1952, pag. 611L'autore ha ragione quando dice che ill i nguaggio facilitalostudiodideterminatefunzioniperch offreunul t eri oreelemento diosservazione edicontrollo,maevidentemente cade inunequi vocoquandori tengachesenza linguaggio talifunzioninonsiano studiabili,ol osi anomalamente eche, per conseguenza, in assenza di linguaggio leunichemisurazioni sicuresiano quelledi rette.El ' equi vocori vel aun' anticaf ormadipr egi udiziopsicologico secondo il quale la conferma verbale da parte del soggetto costi-tuisce l'unico vero controlloalleipotesi dellosperimentatore.L'affermazio-ne sarebbe ancora accettabile seessa significasse che allostatoattuale l ascienza psicologica non sempre ingradodisfruttareilmetodoindiretto,specie in assenza dili nguaggio.Al t ri mentibi sognerebbe arrivareallacon-clusione che unasimileaffermazione nontenga contochei npsicologialeu ni c h em i s u r ep o s s i b i l is o n osempr eq u el l ei n d i -r e t t e,eci perch anche quando si raccolgono dati inmaniera direttalal oro utilizzazione psicologica sempre indiretta.Ilchedelresto dit ut t ele scienze fisiche e naturali. Si pensi all'uso dei manometri edeitermometriin fisica e chimica:l emi surechequestistrumentioffronosono sempre infuiizionedi altro, e cio servono per ricavare altre informazioni(il punto difusione o ilpericolo diesplosione) dato che a nulla servirebbe controllare ilgrado termico diuncorposecinonpotesse indirettamente informare suqualche altroprocesso nondi rettamente osservabile,Anchei lpedi atrasiserve di misure dirette inmaniera indiretta, come quando ricorre altermo-metro, o,adesempio,quandoattraverso laestensione semilaterale nelri -flesso di Moropudiagnosticare la esistenza di unalesione articolare.I npsicologia non stato solo Spitz adimostrare lapossibilitdiut i -lizzare un'osservazione diretta, come lacomparsa del sorriso inunbambi-no dit r emesi ,perl ar i l evazione, i nvi ai ndi rettadiunal t r of at to:l aesistenza diunapi omeno adeguatarelazionemadre-bambino.Ci stato possibile dalmomentoincuisif attori corso alcompletamentotrametodo comportamentale e metodoi nferenziale,rapportoall' ethal asuaragiond'essere nonnellapresuntapossibilitoimpossibilit dimisurazioni dirette oindirette ma nella esistenza di ostacoliche impediscono l' uti l izzazione ditalunemetodiche. cosipossibileindi-care in duegrandiavvenimentileduel i nee che consentono lari partizionedelle tecniche psicologiche intreperiodi,Risulta quindievidente che ladi stinzione delletecniche diri cerca inIdueavvenimentisono:l anascita elascolarizzazione {con ilconse-guente acquisto diunastrumentazione culturaleche,come sivedr,per-mettel ' usodit ecnicheparticolari). It r eperi odicheidueavvenimentidelineano sono:a) i1 periodoprenataleNASCITAb)i lperi odoprescolareSCUOLAc) ilperi odoscolare el ' adolescenza.a) Le ricerche nel periodo prenatale.zione dicondurreanamnesi accurate.Sembra evidente chepert utt oi lperi odoprenatalenonsianopossi-biliri cerche sperimentali,di retteoi ndi rette,sufetiumani .Leconoscen-ze del periodoprenatale derivano i nmassima partedallapsicologia com-parata e si affidano a tecniche dilaboratoriosufetianimali.Leesperienzesu fetiumanisonoi nf attiassail i mi tateodoccasionaliperovvimot i vi .Non certopossibile,infatti ,provocare malattieocausare traumi(varia-bilii ndi pendenti)sudonnegravidealsoloscopodist udi areilcompor-tamentodelf et ool econseguenze sulf ut urobambino (variahilidi pen-denti).perpossibileosservare clinicamente ilcomportamento delfetoin donne gi affette datalunemalattieofareosservazioni supartiprema-turiesuaborti,i nol trepossibilericostruireilrapportotramalattiama-terna (ot rauma)ecomportamentodelbambinoquandosisi ai ncondi -Tuttavia la irnpossibilit dimisurazioni e sperimentazioni su fetiumaninon deriva,comestatodetto,daunapresuntadifftcoltperl emi sura-zionii ndi rette( of aci l it perl emi surazionidi rette),madai mperatividi carattere morale;dif attoni enteimpedirebbe dicreare situazionisperi-mentalistimolantipoichl etecniche inpossesso della psicologia possonobenissimo essere trasportate dalmondoanimale aquelloumano:i lt aci toimpedimentomoraleel ' espresso divietogi uri dicol oi mpediscono.della primai nfanziasonoagevolatidalf att ochef acil et rovarequestibambininegl iasil ini dooneigi ardinid' i nf anziai nnumerosufftcienteper leri cerche. Lal orodi sponibilittemporale el adi sponibilitdeidi ri -genti degli asilispecie nei paesi anglosassoni e inFrancia assai sensibiliai problemi della indagine psicologica hannoreso possibile la raccolta dinumerosissimi dati,moltideiqualiattendono ancora una sistemazione ipo-t etica. Let ecnichepi pr ogredite,comequellediGesel li nU. S.A.,dib)Lericerche nel periodoprescolare. Glistudisuneonati ebambiniSpitz aNewYorkodiPi agetaGi nevra, sivalgono diregistrazionicine-matogra6che e incisioni sunastro anche 24ore su24,ori corronoallaela-borazione dii ngegnose tecniche sperimentali,adatte allacomprensione deibambini diquelleet.si fatalvoltapocoricorso alla campionatura dei soggetti edalmetododelgruppo dicontroll oesihai nvecel atendenza adassumere unqualsiasigruppo dibambini ,avol t eanche esiguo, comedirettamenterappresenta-tivodell' interomondo. Insecondo luogo accade che quadri diri f eri mentodifanciullipi adul t ivenganouti l i zzatiperl ai nt erpretazionedeicom-portamentidibambinimol t opi ccoli ,epersinodineonati,andandoconci contro alpr i n c i p i od ip a rs i m o n ia , i nt r odottoda Ch. L.Mor-gan perl apsicologia comparata maestensibileallapsicologia evolutivaegenetica, secondo ilqualepi correttoi nterpretare icomportamentideilivellisuperioriconriferimento ail ivellii nferioripi uttosto che ilcontrario,e ci anche pernondareperprovatocicheancora daprovare.zioniambientali,qual icameredotatedipar t i colarimateriali,ovesil a-sciano isoggettiagirel iberamente, studiandone eregistrandone icompor-tamenti. Cominciano anche a poteressere utilizzate alcune tecniche proiet-t ive,qualii lC. A. T. ,l ef avoledellaDuss,i lt estdelVi l l aggiodellaAr-thus, olaraccolta deidisegni spontanei.tuttaviadoverosofaredueosservazioni.I nquestot i podir i cercaInquesta fase si faspesso ricorso alla costruzione dii ngegnose situa-c)Lericerche nel periodoscolare e della adolescenza. Con if anciulliscolarizzati it estcarta-matitasononormalmenteuti l i zzatii nsostituzionedellesi tuazioniambientalistimolantiut i l i zzate neiperiodiprecedenti.Nellaadolescenza diprammatical ' usodeiquestionari,dellei nterviste,delle batteriedit est.L' usodisi mi l ist rumenti ,standardizzatieval i datidalla esperienza, agevola dimoltoi lcontroll odellevariabilieconsente unnotevole risparmio ditempo.Eci assai importante, principalmente per-ch ilt empoadi sposizioneperl eosservazionil i beredi mi nuisce, comediminuisce lapossibilitdist udi arei lcomportamentospontaneo.Infatti ,se lacollaborazione conquestisoggetti,dinor ma,maggiore,seessiappaiono pi stabili, pitranquilli, pifacilmente motivabili dei bambinipiccoli,sonoancheassai pic on sap e vol iec o n t ro l l a t i .Eci aumenta inl orol at endenza amascherarsi , adapparirediversidaquello che sono, e persino adingannare inconsciamente se stessi. Esistono,a questo scopo, specialitestachi avecheconsentono dicogliere,conun buonmargine diapprossimazione, leri spostetruccate,infedeliononattendibili .Lewi neisuoicol l aboratorihannomostratol apossibilitdicostruire situazioni sociali sperimentalidinotevoleinteresse che consento-no lostudi odegliatteggiamentiedell edi namichepersonali.Morenohaindicato lastrada efornitogl istrumentiperl emi surazioni sociometriche,25-le quali consentono dimisurare e valutare la posizione di unfanciulloinungruppo,i lr uol ochevir i copre,i lgr adimentocheri cevedalgruppo,l asua capacit diespansione siasociale cheemotiva,l ei nt errelazioniel astrutturadelgruppo,ecc.5.-I LI vI ETODOCLINICODIJ. PIAGETJ. Piaget halungamente utilizzato unmetodoparticolare, da luichia-matoc l in ic o ,checonsi stenelporreaif anciull idomandechenonesulino dall orostesso mondoenelregistrareit entativicheessifannoper rispondererisolvendoproblemiaiqual iancoranonavevanopensato.Una delle pigravidifficolt nellostudiodeibambini,osserva Piaget,consiste nel distinguere quel che dicono o fanno per gioco da ci incuicre-dono,l' osservazione pura i mpotenteadi stinguere lacredenza dallafa-bulazione. Ed' altraparteilmetodosperimentale purorischia dii rri gi di reilrapporto,conl esue esigenze dicontroll iedist andardizzazione.Mailclinico pu:1)parlare con il malato seguendolo anchenelleri sposte,cosidanonperderenessunaideadelirante;2)con-durlodolcemente versolezonecri ti che(l asuanascita,razza, fortu-na, titolimi l i tari ,pol i ti ci,talento,vitami stica etc.) senza sapere doveaffiorerl ' i deadel irante,mamantenendocostantementel aconver-sazione su unterrenofecondo.L'esame clinico partecipa cosi all'espe-rimento,nelsensochei lcl i ni cosiponeproblemi,f ormul ai potesi,varial econdizioni,ei nfi necontroll aognii potesii nbaseall erea-zioniprovocate dallaconversazione. Mal ' esame clinicopartecipa an-che all'osservazionediretta,nelsensochei lbuoncl i ni co,purdi -rigendo, sil asciadirigere, eti encontodit ut t oi lcontestomentale,invece dicadervi t t i madier r or isi stematici comespesso accadeallosperimentatorepuro.in cuial tri mentit utt osarebbe disordine econfusione, lostudiodellapsicologia infantilefarebbemoltomal eapr i varsene. Nonesiste,in-fatti,apr i ori,unar agionepernoni nt errogare if anciullisuipunt idovel' osservazione pural asciaincompiutaIari cerca.Tutt oci chesi dettosullami tomania e sullasuggestionabilitdelfanciullo,non-ch suglierroricheesse implicano,nonpui mpedireallopsicologodii nterrogare i lf anciullo,salvoappuntoadefi nireesattamente,at-traverso l'esame clinico,quantapartedelleri sposteottenutedipendadalla suggestione odall af abulazione.Poichi lmet odocl i nicoharesograndiservizii nunazona(J. Piaget, 1970, pag. 10)Naturalmente porre aibambinidomande che possono farnascere pro-blemi aiqual iessiancoranonhannopensato,pugi ocareunruol oi n-ducente e quindialterante.Piaget elenca cinquetipidir eazioniosservabilial l ' esame clinico,maafBda all'abilitdell ' osservatore eall asuapraticadelmondoi nfantilel acapacit didi scriminarle edii nt erpretarle.metodo clinicocheegl ihapot ut or accoglierequellagrandequantitdinotizie sullequalicostruireleteorieoggiuniversalmente accettate. Tutta-via ilmetodoclinicononstato, enontut t ora, esente da critiche, efral e altreparticolarmenteinsistentequella dicostringere ilf anciulloadi r eci che lo sperimentatore desidera, per quel particolare meccanismo di adat-tamento che spinge ilf anciulloat entaredii ndovinarel ari sposta checisi attende dal ui .Pi agethasempreri battutochei lsuometodononal -tera la situazione reale nella quale ilbimbovi ve, ma tende invece a coglier-ne gliaspettistrutturanti .6. - IL METQDo TRAsvERsALE E IL METoDQ LQNGITUDINALEQuesto metodout i l i zzatodaPi agetsi ndal1923edt r ami t ei lTuttequestetecnichepossono essere uti l izzatesiatras v e r s a l-ment esi al o n gi it u d i n a l m ent e .Per I net odol ongitudinales' in-tende la utilizzazione di determinate tecniche (nonimportaquali,putrat-tarsi anche disempliciosservazionisistematiche) lungounarcodit empodialcuniannisuunost essogruppodisoggetti.Cosradesempiosesivuole studiare losviluppodelgrafismo apartiredallaseconda infanzia, sisceglie ungruppodibambinieseneosservano idi segnidall' etdit r eanni all'et, poniamo, didieciodidodicianni.Idi segnicosiraccoltiven-gono quindiconfrontati,esaminati,analizzati sinoatrarreconclusionichesoddisfano.Tuttaviatalemetodopuspesso risultare didi fiIcileuti l izzazione, siaperch siprotraeneltempoquandoi nvece necessario arrivaresubitoadei risultati,siaperch nell'arco di10osetteannioquantinesianopre-visti,i lgr uppopuassottigliarsi,isoggettidi sperdersi,mutaresede etc.Pu pertanto essere picomodoricorrere almetodotrasversale:con que-sto metodol ostudi odellaevoluzione delgraftsmo daitreaidodiciannilo si facostituendo nonpiungruppodaseguire pernoveanni,manovegruppi, ognuno per ogni anno d'et, da seguire, poniamo, per un anno,Cosi, ad esempio, si avr un gruppo di 30bambinicon et che va da tre an-ni atreannie11mesi, unsecondo gruppo dibambiniconetdaquattroanni aquattroannie11mesi,unt erzoconetdacinqueanniaci nquee 11 mesi, e cosi via.Poich ciascun gruppo statccostituitopercampio-natura, ecioi nmododapoterloconsiderare rappresentativodell ' i nteromondo deibambinidiquellaet, iri sultatiche siotterrannononavrannoun valoremoltodi fferente daquellichesisarebbero avuticoni lmet odol ongitudinale.Inol tresisarannoeliminatimol t idegl ii nconvenientideri -vanti dallungotempo diosservazione.27 -Unnuovometodo,l ongitudinaleacortot empol anchedettol ongi -tudinale accelerato)statopropostodaBel lnel1953:essocombinaivantaggi delmetodol ongitudinaleconquell idelmetodot rasversale, Po-niamo sidebba studiare unqualche comportamento perunperiododiet dal quintoalnonoanno:ut i l i zzandoi lmetodol ongitudinaleoccorrereb-bero sei anni.Ilmetodosuggerito daBellconsiste nel costituireduegrup-pi disoggetti,unocheviene seguito evalutatoognianno,a5,a6ea7anni, el' altro,a7,a8ea9anni .I nquestomodoi lt empodellaricercasi riduce atreanni.I lf att ocheiduegruppivengano esaminatientrambiuna voltaallastessa et l7anninelnostrocaso) consente la saldaturatrai due gruppi.II. - LA COSTRUZIONE DELLE TEORIELa moderna metodologia psicologica ha consentitodiraccogliere unaenorme quantit didatiedinoti ziesullaet evolutiva:conseguentementedisponibileoggiunai ncredibilmentealtamol edidat ir i guardantigl iaspetti fisici, fisiologici, neurologici,intellettuali,emotivi,sociali,etc.dallanascita sinoallamaturit.I nmodoparticolarelaprimael asecondain-fanzia, perch di pifacile accesso, sono state studiate, registrate, osservatee sipudi rechequasinull api sipossa scopriredici cheaccade neiprimiannidivi t a.Sf ortunatamentetutt iquestidati ,chedescrivonoi nmaniera esaurienteicomportamentipi varicheappaionodurantel ' etevolutiva, sil i mi tano, appunto, adescriveresenza spiegare. ben possibile predire ilsuccesso o l'insuccesso scolare di un soggettopoich provato che vi una correlazione direttatral ivellodii ntel ligenzaesuccesso neglist udi ;st at opossibil et r ovarecorrelazionist ati stica-mente inoppugnabilitracerticomportamenti(peresempiodelinquenziali)ecurematerne oassenza diesse;moltost atodetto,scri ttoepr ovatosull'influenza dell'ambientenelcomportamentoi nfantil eeadul to.quantificazioni, le analisi fattoriali, che sono momenti necessari della ricercascientifica, purtroppo, dipers stesse, nonspiegano niente.Nonsuf-ficiente conoscere lacorrelazionetrai ntelligenza e successo scolastico peraffermare di aver capito ilproblema:i nrealt se l'applicazione di certe tec-niche perl ari l evazione delQ.I.delsoggettochevamaleascuola eperl'eventuale accertamento del basso livellointellettuale diquestorappresen-ta un passo avanti verso ilpossesso di una metodica piraffinata diquellache l'insegnante ha adisposizione perverificare lasuaipotesi oi lsuoso-spetto discarsa intelligenza nei confrontidiquel l ' alunnochetardonel-l'imparare, essa per non serve a spiegare che cosa realmente avviene o nonTuttavial eosservazioni,l edescrizioni,l ecorrelazionistatistiche,le30-avviene neiprocessi mentalidiquelsoggetto, echecosa glii mpedisce unapprendimentonormaledelfrancese o dellamatematica.Possiamo abbondantemente provare,prevedere persino,qualesarilcomportamento sociale di unfanciulloodiunbambinoi lcuirapportoaf-fettivoconlamadre siainadeguato:nellamaggiorpartedeicasi lenostreprevisioni,di sgraziatamente, sarannoavvaloratedaif at ti .Maquestononspiega affatto perch la deprivazione affettivaportiquelragazzo a quel cer-to comportamento.Noipossiamodirechequelragazzo cosipercol padel padre odellamadre, operch cresciutoi norf anotrofio,epossiamocitare statistiche, datiecorrelazionichedimostrano comenell'x%dicasisimiliaquestosiar ri vaasi t uazionicomportamentalidell ostessoti po,ma rimaniamosemprenelcampodell econstatazioni,si apurepreciseedocumentate.Tuttocii ndubbiamente moltoi mportante, specie dalpuntodivi -sta pratico:queste conoscenze si sono dimostrate diunaenorme uti l itsianel campo pedagogico che inquellosociale. Tuttavianonpossiamo onesta-mente direcheconcinoiabbiamoveramentespiegatol eragionidit al ifenomeni.Edperquestochel apsi cologiadell' etevolutiva,assairi ccai ninformazioni edindati,i nrealtancora relativamente sprovvista diverespiegazioni.Ilprogresso nella psicologia dell'et evolutiva delrestointimamentelegato alprogresso nelle altrebranche dellapsicologia. Cicherealmente tuttorainpartecarente la costruzione diteoriei potetico-deduttivecheconsentano laspiegazione delmaggiornumeropossibiledif enomeni.1. -LASPI EGAZIONESCI ENTI FI CASpiegare un fenomeno non significa trovare soltanto empiricamente unlegame causale tra ilf att oAei lf at t oB:l ascoperta diunt al erapportonon dunaspiegazione delfattoB,semplicemente nedescrivei lmecca-nismo. Unaspiegazione talescientificamentese, costruitainmaniera ipo-tetica(inferenziaie),pudedursimatematicamente daunmodelloproba-bilistico, edi nquestosenso che operano laconcettualizzazione e laco-Imetodiscientificiassolvonointeramente il orocompitiquando:struzionematematica.a) stabiliscono delleleggi,ecioledescrivono;b)sonoingradodidedurlematematicamente, e ciolespiegano.Le leggi sistabiliscono e sidescrivono generalizzando esperimentiodosservazioni. Legeneralizzazioni empirichedescrivonol aregolaritchepossibile osservare in natura. Lalegge di Boyle sui gas At emperatura co-stante unadataquantitdigasoccupa unvol umei nversamentepropor-31 -zionale allapressione che su diessoviene esercitata (PV=k )( 1659) unbell'esempio digeneralizzazione empiricachedescriverelazioniper-manentitraeventiosservabili.Lel eggidiMendelsullameccanica genica(che avremo modo di studiare pi avanti) sono altro esempio di generalizza-zione empirica, cosi come lo sono le leggi diEbbinghaus sulla memoria etc.Legeneralizzazioniempi richecostituisconoi lpr i mopassoversol ascienza: esse consentono dirispondere alla domanda come e che cosa. Tut-tavia nonpermettonodiri spondere alladomandaperch. Spiegare scienti-ficamenteif enomenisi gnificai nveceri sponderepropri oal l adomandaperch questi avvengono?.vano, ma nonsapevano perch accadessero.Una semplice descrizione unaconoscenza incompleta:necessariospiegare costruendo ipotesi per inferenza. La generalizzazione empirica con-cerne solamente ifattiosservabili,' malascienza deve sapere andare oltrei datiosservabili,sviluppareinferenze circa glii nosservabili,scoprirecon-nessioni e relazioni.Talii nferenze, taliipotesiper mettonodimette-re inr apportoeventipresenticoneventipassatief ut uri .Sart rami tela concettualizzazione diri sultatiempi ricichedi verrpossibilel acostru-zione dimodelliprobabilistici, equindi,daquesti, ladeduzione logico-ma-tematica, o spiegazione deifenomeni.sua te o r iadeiri fl essi condizionanti:Boyle, Mendel,Ebbinghaus, conoscevano bene ifenomeni che studia-Si consideri ilprocedimento seguito da Pavlov per lacostruzione della1) ilcane ha una reazione salivare quando suona la campana, dopoche ilsuonodellacampana el ' odoredellacarnehannocoincisoperundato tempo;2)tutt iicanihannoreazioni salivarii ncondizionisimi l i ;3)icanihannoreazionisalivarialsuonodell acampanaperun4)icanihannor eazionisal ivarialsuonodel l acampanaogniLa primaproposizione ladescrizione diunsingolocaso; lasecondaproposizione una generalizzazione empirica:entrambe possono venir con-trollateempiricamente osperimentalmente, Lat erzael aquartaproposi-zione non sono delle conclusioni empiriche, ma delleipote s icostrui teinferenzialmente, e ciodeimodelliprobabilisticidaiqualipossibilede-durre logicamente la primael aseconda proposizione. Sul nesso intrinsecotra le quattroproposizioni e sullalorononcontraddizione si basa la teoriapavloviana deiri flessi condizionati.La distinzione fondamentale traleproposizioni1e2,checonduconoalla formulazione dellaLegge,el eproposizioni3e4,chef orni sconoiprocesso di associazione tracarne e campana;volta che stata provocata unariduzione.32-modellii nterpretativi,cheleprimesiri feriscono sempre afattiosserva-bili,leseconde a fattii nosservabili.Le affermazioni sugliosservabiliel egeneralizzazioni empiriche sonosempre vere o false e possono venir convalidate attraverso ilcontrollodellaosservazione e della sperimentazione. Le costruzioniteoriche non sono main vere nfalse, mautil ioi nut i l i .Unat eori aut i l equandoconduce ascoprire nuovif at ti ,spiega epredice nuovif attipi cheognial trateori aprecedente, Inquestosenso lateoriagalileiana dell'eliocentrismoerami-gliorediquellageocentrica, perch permetteva laspiegazione diunmag-giornumerodif enomeni.Ent rambeappaionooggisuperateenonpi utili,ei nquesto senso, ma solo inquesto senso, entrambe false.La psicologia, el apsicologia dell'etevolutiva,hannooggiadi spo-sizione ungrannumerodidati ,moltecontrollabiligeneralizzazioni empi-riche, o leggi, create sui fatticontecniche raffinate e correttissime, ma assaipoche teoriecheconsentano vereepropri espiegazioni. Daquestopuntodivi stal ' attualesituazione dellapsicologia comparabileall asi tuazionedelle scienze fisiche nelXVI Isecolo:gl iscienziatidiquel l' epoca conosce-vano lecombinazionichimichecheproducevano sostanze lequalidi fferi-vano traloroperlecomponenti dicolore, dipeso, ditessitura e diodore,ma non sapevano spiegare come ci avvenisse, la teoria delle valenze e deirapportii nteratomicidif orzenonessendo ancora sufficientemente svilup-pata. Analogamente i npsi cologiadell'etevolutivaoggiagrancopiadinotizieedii nf ormazioninoncorri spondeunugual esvi luppodit eori eche le spieghino.2. -LETEORIEPer quantononesistanoteoriechespieghinoi nmani erasufficientetuttiif enomeni,eci ononesistanoteoriegeneralionnicomprensivediogni tipodif enomenopsicologico che sipresentidurantel ' etevolutiva,esistono alcune teorieparziali,l i mi tateadalcunicampiosettoridir i cer-che, lequal iassolvono,t ut t oraconsufficienteut i l i t,i ll or ocompi t o.Queste teorie sono fertiliperl ericerche che provocano e per itentatividiallargamento dellestesse almaggiornumeropossibiledial t r if enomeni,passati ofuturi .Le teorie dimaggiorut i l i zzazione nellainterpretazione deifenomenia)Lateoriapsicoanalitica, che ha avutoi ni zioconl ' operamonumen-tale diFreudeche sioccupata soprattuttodellosviluppodellapersona-lit e, pispecificatamente, diproblemiemozionali e dineurosi.Iconcettie leipotesidellapsicoanalisi sono derivati,i nl argamisura, da esperienzecliniche con adulti.L' atti vitterapeutica deglipsicoanalisti sispesso ur-psicologici evolutivisono:tata cont remendic omples s ieg r ovi gl icreatisidurantel ' i nfanziadei loropazienti e che hanno condizionato ilsuccessivo sviluppo dellaper-sonalit.Investigando presso i genitorideipazientigl ipsicoanalistihannofinitopercostruirealcune ipotesi difondocircaglieffettidelleesperienzeinfantilinellosviluppodellapersonalit.Lateoriafreudianafaappuntoderivarel acostruzionedellaperso-nalit dallainterazione fratrestrutture,l ' Id,l ' Egoei lSuper-Ego, rappre-sentanti,rispettivamente, ilpri ncipiodeglii mpulsiedeglii sti nti ,i lpr i n-cipio dellarealtei lpr i nci pi odelcondizionamento socio-culturale..In Psicologia dell'EtEvolutivaparticolare attenzione ha ricevuto per Ill ungoperiododell' i nfanzia duranteilqualeilcr escente es-sere umano vive indipendenza dei suoi genitori, silascia dietro,quasiun precipitato, laformazione nell'iodiunparticolare agente nel qualesi prolungal ' i nfluenzadeigenitori .Essori cevei lnomedisuper-ego. Dasubitoi lsuper-ego sidi fferenziadall'egoovisiopponeecostituisce unterzopoteredicuil ' egodovrtenerconto.L'azione dell'ego comedovrebbe essere se riesce a soddisfaresimultaneamente ledomandedell' id,delsuper-ego edell arealtcio se abilenelconciliarelel orodomandil ' unaconl ' al tra.esempio ilconcettodiSuper-Ego.L'influenzadeigenitori ,i nbr eve,i ncludenell esueoperazioninonsolamentel apersonalitdegliat t ual igeni tori ,maanchedal l afamiglia, coneat traverso letradizioninazionalierazziali,comean-che le richieste delloi mmediato~i l i eusociale cherappresentano. Inognimodoi lsuper-egonelcorsodell osvi l uppodel l ' i ndi vi duo,r i -ceve contributidaipi recentisuccessori e sostitutideigenitori,qualiimaestrioimodell ii dealiammi ratinell avi t apubbl ica.Vorreiosservare che,frat ut t el el or of ondamentalidi fferenze,l'idei lsuper-ego hanno unacosa incomune:entrambirappresenta-no l'influenza del passato l'idl ' influenza dell'eredit, il super-egol'influenza, essenzialmente, dici chevi eneassuntodallagentechel o circonda mentrel ' egopri ncipalmentedeterminatodallepro-priei ndi vi dualiesperienze, eciodaicontemporaneiedaccidentali(S. Freud, 1964 a, vol. 23, pp. 146-147)Per quanto unveroaccordotrapsicologia delprofondoepsicologianon sisi aavutosenondaunat rentinad' anni,l et eori epsicoanalitichehanno contribuitonotevolmente al progresso della psicologia infantile.b)Leteoriedell'apprendimento, oteoriedelcomportamento appresohanno avutounaenormei nfluenza nellacomprensione deifenomenipsi-cologici infar tili: ilcomportamento che maggiormente conduce a caratte-rizzare unuomocomeessere razionale ocomeunmembrodiunaparti -avvenimenti.34 -scrivono Dollard e Miller.gard e Bower:colare nazione o diunaclasse sociale appreso piuttosto che innato,cosiUna definizione diapprendimentopuessere quellachedannoHi l -L' apprendimento i lprocesso con cuisiori ginaosimodi ficaun'attivitreagendoaduna, si tuazionei ncontrata,ammesso chel ecaratteristiche del cambiamento della attivitnonpossono essere spie-gate sullabase ditendenze arispondere innate, dimaturazione odistatit emporaneidel l ' organismo(ades. :f at i ca,droghe,etc.).(Hilgard e Bower, 1970, pag. 66)Per quantoi nsoddisfacente epi enadit ermi mvaghi ,questadefiini-zionepermetteabbastanza benel adi st i nzionet r acomportamentoap-preso e comportamentoii i vato,nont r ascurando neppuredimet teresul-l'avviso neiconfrontidiquellemodificazioni comportamentalitemporaneeche non possono considerarsi n apprese n innate.tuttaviai nesattoparlaredit eori adel l ' apprendimentosicetsi m-pliciterquandosidovrebbeparlarediteorie del l ' apprendimentoinr el a-zione alledifferenticorrentipsicologiche, poichbendi verse sonoleco-struzioniteoriche diHebbediThorndikesull'apprendimento, come anchedifferiscono traloro e con lealtrequelle della Gestaltpsychologie e diPav-lov. Persino entroiconfinidelBehaviorismo lateoria diWatsoneThorn-dike si distanziano da quelle di Tolman, o di HullodiSkinner.Una teoriaparticolare quelladettaTeori adell'apprendimentoso-ciale(Social-LearningTheory)chehat rovatoimaggioricontri butineilavori che Bandura eWalters hanno prodottonegliannisessanta. Si trattadi unt entativo,ancorai mperfetto,dit r asferirealcunipri ncipif reudianinei terminidellateoria Stimolo-Risposta (S-R). Inquestitermini,ad esem-pio,vengonoi nterpretatiproblemil egatial l adi pendenzainfantileealrapportodipendenza-ansiet.multaneaesistenzadell' ansianelmedesimocomportamentoappareindiverseoccasioninellateori adell' apprendimentosociale,Qualcu-no suppone chel'effettosi aaccresciutodallaspintacomepuredallacomparsa dimodellicomportamentalii nf ormamutata.Ladi penden-za vi stacomel abasedit ut t al ai ni zi alesocializzazione, delgra-duale addomesticamento dellaaggressiviti nunaf ormasocialmenteaccettabile, dellacomparsa didi versimodellicomportamentaliadultirinforzatit r amit el apaurael apuni zi one,edellacomparsadella(L. A.Baldwin, 1968, pag. 473)Lacombinazionetraunampi osi stemadiabi t udiniel asi -identificazione edell acoscienza.L'apprendimentorappresenta veramente unodeicampiclassicidellapsicologia: tuttaviaimpossibile ignorare ilruolocri ticoche spetta all'ap-prendimento nellosviluppodeiprimiannidivi t asi aperquantori guardal 'acquisizione diabi tudinicomportamentalisiaperquantori guardalare-lazione tralostatodiabbandono (odeprivazione affettiva) ei lcomporta-mento perturbato che nonpucheconsiderarsi appreso.spiegaretuttonellapsicologia dell'et evolutivaenemmeno tuttoi lcom-portamento appreso:scoperte dovute arecentiricerche soprattuttosulcomportamentoimi tativo,sullosviluppodell i nguaggio esuiprocessi delpensiero edelr agionamento sfidano qualunquecomprensione-spiega-zione neiterminidit eori edell'apprendimento. Mai ncomplesso una granparte dei comportamentievolutivipossono benissimo venirspiegati secon-do ipri ncipidell eteoriedell'apprendimento.Tuttoci nonsi gni ficachel et eori edel l 'apprendimentopossanoc)Lat eoriacognitiuadovutaalleeleganti esti molantiri cerche diun originale scienziato svizzero, Jean Piaget, cke hadedicatotuttal asuavitaall ostudi odeiproblemiri guardantil osvi l uppoel ast rut t urazionementale secondo unaprospettivagenetica.NeliateoriadiPi agetl ' atti vapartecipazione delbambinoalsuoambieneel asuai nnatatendenza al-l'adattamento sonori tenutefondamentalisiaperl osvi l uppocorrettodelpensiero siaperl acorrettastrutturazionedellapersona. Sonol est esserisorse delf anciulloche,generandomeccanismiparticolari,determinanoil comportamento adattivo.i nt er mi nidiequi l i brio,qui ndi ,checercheremo didescri-verel' evoluzionedelbambinoedel l ' adolescente. Daquestopuntodivi stal osvi l uppomentaleunacostruzionecontinua,paragona-bileaquelladiunvastoedificiocheadogniaggiuntadi vengapisolido,opi ut t ostoal l amessaapunt odiundel i catomeccanismo,l e cuif asigradualidimontaggioportinoadunael asticitemobi -l itdeglielementitantomaggiore, quantopi stabiledivenga ill oroequilibrio.Aquestopuntodobbiamoperi ntrodurreunaimportantedistinzionefradueaspetticomplementaridiquestoprocesso dico-stituzione dell'equilibrio:opportunoscindere.sin dall'iniziolestrut-turevariabili ,chedefinisconol ef ormeost at isuccessividel l ' equi-librio,eduncertofunzionamento costante, che permette ilpassaggioda unostatoqualsiasi all i vellosuccessivo. Lestrutturevariabilisa-rannodunquel ef ormedior ganizzazione dell'attivitmentale,con-siderata nelsuodupl iceaspettomotori oei nt el l ettualedaunl at o,e affettivodall' altro,enellesuedimensioniindi viduale esociale (in-t erindividuale).Permaggiorchiarezza distingueremo seistadiope-riodidisvi l uppochei ndicanol aapparizione diquestestruttureco-struitei nsuccessione. Primadiesaminare inmodoparticolareggiatolosviluppo,occorreprecisare laf ormagenerale deibi sogniedegli36-interessi comuniat ut t el eet .Possiamodi re,aquestoproposito,che ognibi sognotende1)ai ncorporarelecose el epersoneall' at-tivitpropri adelsoggetto,qui ndiadassimilare ilmondoesternoalle strutturegicostruite,e2)ari adattarequeste infunzione delletrasformazionisubi te,qui ndiadaecomodarleaglioggettiesterni .Cosh, assimilandogl ioggetti ,l ' azioneedi lpensierosonocostrettiad aggiustarsi ad essi, cio ari dimensionarsi inseguito adognivaria-zione esterna. Possiamo chiamareadattamentol' equilibriodiassimi-lazione edaccomodamento:questal af ormageneraledell'equili-briopsichico;l osvi l uppomentaleconsisterebbequi ndinel l asuaprogressiva organizzazione, inunadattamento semprepiprecisoal-(J. Piaget, 1967, pp. 12-16)d)Lateoriapsico-dinamica diK.Lei oin.Imol t eplicitentatividico-struire una teoria psicologica non causale, che avevano trovato, ad esempio,inMcDougallei nTol man,val idiantesignani,andaronoabuonfi nequando le suggestioni delcomportamentismo finalistico sifusero con ilf e-nomenologismo gestaltico.Ciavvennetrai l1935ei l1940adoperadiKurtLewin,unebreotedesco rifugiatosinegliStatiUni t iegi apparte-nente alla Scuola Gestaltica diBerli no.Lewi nseppe accogliere efonderenon solo leesigenze della piavanzata psicologia sociale, ma anche leim-postazionidi namichedellapsicologiadelprofondo,senzarinunciareallastrutturazione gestaltica dell'interodiscorso.Eglihasaputoelaborare unagenialeteoria,benarticolata, cheper-mette lai nterpretazione diungrannumerodif enomeniel at r aduzionedei problemiedellesituazionii nt erminimatematici.Lapsicologiatopo-logica, come egli chiam ad uncertopuntol asuateoria, infattiunaap-plicazione diquell aparticolarei nterpretazione dellospaziofi sico,cheappunto latopologia, allo spazio psicologico entro ilqualel' individuovive.Percapireepredirei lcomportamentopsicologico(B),bi so-gna determinare per ciascun campo dieventipsicologici(azioni,emo-zioni, espressioni etc.)l ' i nterasituazione presente eciol astrutturaattuale e lostato della persona (P) el' ambiente psicologico (E).B=f(PE).Ognifattocheesiste psicologicamente deve avere unaposizionein questo campo esolamente if att ichehannotal eposizione hannoeffettidi namici(sonocausadieventi).L' ambientevi ene,i nt ut t elesuepropri et(di rezioni,di stanzaetc.)definitononf i si camentemapsicologicamente ecioinaccordoconlasuaquasi-fisica, quasi-sociale equasi-mentale struttura.Rpossibilerappresentare lastrutturadi namicadellapersona edell'ambientepermezzodiconcettimat ematici.Lacoordi nazionel arealt.37 -tra larappresentazione matematica ei lsuosi gnificatopsicodinamico(Murchison C. A., 1967)La teoriadiLewi n,cheeglinonvoll emaif osse chiamata lewinianaperti morechequestopotesse irrigidirl aer i durnel af ert i l i t,ebbeunaschiera di entusiastici seguaci i quali la utilizzarono variamente mostrandonele diverse implicanze che nederivanosiai ncamposociale che incampopedagogico.Ciascuna diquestequattroteoriedicuii nquestasede nonsivolutori cordare chei lnomeoff r epri ncipiut i l iperl aspi egazione ditaluniaspettidell avi t anel l ' etevolutiva.Tut taviansi ngolarmente,ninsieme copronol ' i nteropanorama deiproblemichel apsicologia dell'etevolutivadeveaffrontare.Tal volta,i nfi ne,l auni fi cazionedell edi verseteorie sembra impossibile e contradditoria.Daquesto puntodivi sta,dun-que, la psicologia dell'et evolutivamoltoi mmatura.sar strettaesenza eccezioni.3,-RECENTIDI REZI ONIDIRI CERCA.Durantegliul t i mi25annigl ipsi cologidell' etevolutivasonostatiquasi costantemente occupati inri cerche riguardanti ilpensiero, ilragiona-mento, la creativit mentale ecc. Ci che distingue queste ricerche dalle pre-cedenti che l'oggetto fondamentale si spostato daicontenutiaimeccani-smi e aiprocessi. Oggi nonsembra pitantoimportanteconoscere ci cheun bambino diuna certa et sa o nonsa (come riteneva Stanley Hall),macome sa quel che sa, in alter parole quali sono i meccanismi e i processi chedeterminanol ' acquisizionedellecognizioniel acostruzionei nfantil edeiconcetti circa ilmondo,Lanuovaprospettiva distudiononhapotutonontener contodial cunefondamentalivariabiliri guardantil ai nfl uenza dellaclasse sociale, dellaposizioneordinalenellacostellazione familiare,edeirapportigenitori-fanciullo,ancheperl osvi l uppodell apersonalitedelUn particolare impulso hannoricevutonegliul ti missimiannil eri cer-che sullo sviluppocognitivodaunacausa apparentemente deltuttoestra-nea alla psicologia. Nel1957l aRussia otteneva, con loSputnik,i lpr i mosatellite conunuomoabordo,unenormesuccesso. Nelmondoocciden-tale especialmente inAmerica,l eri percussionifuronoenormit antochel 'opinione pubblica mise sottoprocesso non soltantolatecnologia e ilsuostato disvi l uppo,maanche leteoriepsicologiche suiproblemicognitivi .E'possibile,venivachiestodapi par ti ,cheunacorrettaononade-guata conoscenza dello sviluppodeiprocessi cognitividebbamettersiallabase, anche, delritardonellosviluppotecnologico? E'probabile che ime-comportamento.in avanti.todi distudi odellenostrescuole edellenostreuniversitnonsianopi adeguati allerealipossibilitdellamenteumana, specialmente nelperiododeI suosviluppo,echedat ut t oquestoderivii lnostroscacco neicon-front1 della Russia?Inbreve,siai lpubbl icocheigovernanticominciaronoadagitarsi,a porre quesiti eaproporreprogrammiperl ostudiodelle conoscenze psi-cologiche in et evolutiva, e perlamigliorerealizzazione delle intelligenze,anche con la eliminazione degli ostacoli cheladeprivazione affettivaoso-ciale putalvoltaporrealrealeet ot al esviluppodiel ementipotenziali.Ilri sultatoful ' i ncentivoperunari presa e unincremento dellericer-che riguardantil osvi l uppodellapercezione, dell'apprendimento,delpen-siero, dell i nguaggio, dellaformazione deiconcetti,dell etecnicheperl asoluzione deiproblemiecc.Inol tref uronosollecitatericerche sugli effettidelledeprivazionisull osvi l uppodel l ' affettivitedel l aconoscenza. Pa-ragonati aiprecedenti20anni ,gl iul t i midi eciododicihannoconsentitoun enorme passo avanti specie nel campo dellateoria cognitiva.Maanchele ricerche sulla precoce costituzione ditrattitemperamentali, sullainfluen-za dell'ambiente nello sviluppo delle capacit di equilibrio emotivo, sulmodo incuipossibilesuscitare precocemente interessi equindiat t i vi t di pensieroneibambinimol t opi ccolihannosubitounanotevolespintaTuttoquesto sitraduceva, inpratica, sia in uni ncentivodeiprogram-miI ARD( I ndi vi duazioneeassistenza ragazzi dotati )natonel1961adopera deiRotaryCl ubs,sia inunaserie diprogettiedecretitendentiadun miglioreepi r azionalesfruttamento,uti l i zzazione ecol tivazionedeicervellisi ndall api t eneraet.silo, ma come propedeutica della scuola primaria nell'intentodicreare unapielevatabase dipartenzadiquest'ultima,puancoraf arsiri entrarenella stessa prospettiva, che inf ondoquelladiunpi r apidoprogressosociale ottenutoattraverso laprecoce socializzazione.La rivalutazione della scuola materna, nonpi vi stacomeluogod' a-CAPITOLO SECONDOIL RAPPORTO TRA L'EREDIT E L'AMBIENTEAnche ilpi el ementare comportamento semprel ari sultantedellainfluenza di unnumeroincredibilmente grande difattori ,Perquantosem-plice possa sembrare lareazione diuni ndi vi duo,essa sempre laconse-guenza di una serie diavvenimentiche,interagendo fraloronellemanierepi complesse, la hanno preceduta.Levariabilicoinvolteinsimiliprocessiditransazione sonostatedaMussen cosisommariamente classificate:Fondamentalmentesipossonoclassificare i nci nquemaggioricategorie:1.vari abil ibi ol ogichedeterminategeneticamente;2.va-riabilibi ol ogichenongenetiche(peres.insufFicienza diossigeno du-rante ilprocesso dellanascita;malfunzionamentodellaghiandolapi -tuitaria);3.i lpassato apprendimentodelbambino;4.i lsuoi mme-diato ambiente socio-psicologico (peres.:igeni tori ,if r at el li ,icoe-t anei, imaestri);e5.i l mi l i eu socio-culturalenelqual esisvi -luppa.(Mussen, CongereKagan,1969,pag.33)Iprimiduefattorivengono normalmente indicaticomeleforze dellavatura (nature),glial trit r ecome forze dell'ambiente( nurture).Ilcom-portamento deibambini,comedit utt igl ii ndi vi dui ,el al oropersonalitsono, inognimomento,unprodottodellacontinuatransazione tralefor-ze della naturael ef orzedell'ambiente.idi f f i cil estabilirequantospettialle prime equanto alleseconde nella determinazione del comportamentoeper quantostoricamente questo problema sia stato affrontatoproprioi nprospettivadicotomica e sisiano avutiteoricii nnatistieteoriciambienta-l istii rri ducibilmenteaccanitinell adi fesadellepropri eposizioni,oggisipreferisce abbandonare simil iprospettiveeconsiderarle,pi uttosto,l ' i ne-vitabilescottochel ascienza hadovutopagarepersollevarsidallai gno-Laprospettivaattualepreferisce partiredalpresupposto uni tarioetransazionale, dalla ipotesi, cio, che qualunque discorso che voglia parlaredelle forze naturali senza tener conto diquelleambientalinonpuche es-sere astratto ei rreale, larealt essendo invece offerta dallacontinuatran-ranza.42 -sazione tra ambiente e natura. Ciormaiampiamente dimostrato danu-merosi esperimenti,alcunideiqual icruciali,comeadesempioquellicondottisuspecie dipesciquali ilemi nie ipasserini:mut andoilgradodi temperatura dell'acqua entrol aqualesianoimmerse uova dil eminisipu produrre untipodil eminomostruosoconunocchio solo (ciclope)invece che con due occhi, come hannotuttigl ial tripesciolinidellastessaspecie. evidente, inquestocaso, corne persino unt r attocosicaratteri-stico e certamente genetico, come laposizione degliocchi,possa nonpre-Ipasserininormalmentesviluppanoentrambigl iocchisull astessaparte dellatesta,invece chesimmetricamente nelledueparticomet ut t igli altripesci:mutandoi lgradodisalinitdell'acqua entrol aquale sonoimmerse le uova dipasserini,inuovinativengono allavitacongl iocchidisposti comenellamaggiorpartedeglial tripesci,eciol ateralmente esimmetricamente. Ma,eci mol t oi nt eressante, ipasserininatidaque-sti ir regolari ,se riportatii nambi entazionenaturalequandoancorasono allostatodiuova,siri presentano conl al ocalizzazione oculare pro-pria della loro specie.La scienza contemporanea si vasemprepiconvincendo dellaneces-sit diconsiderarei nconcretoi lr apport o t r ansazionaletral ' el ementoereditario igeniel ' apportoambientale e solo perfacilitarne lostu-dio si parla ancora, in astratto, digeniecromosomi come difattorianaliz-zabili separatamente dall'ambiente nelquale sisviluppano.sentarsi se l'ambiente non favorevole,1. GENI ECROMOSOMI.Lavitadici ascunindividuohai ni zi oquandounospermatozoo pa-terno viene a contatto con unovulomaterno elofeconda:l aferti l izzazio-ne dell'ovulodapartedell ospermatozoo di ni zi oaduni nt r i catoei n-tenso processo di moltipl icazione cellulare chiamatomi t s i .Gr a dat a-mente, mentrequestoprocesso continua, lesingole cellulecominciano adassumere ciascuna la propria speciale funzione come parte delsistema ner-voso, delloscheletro,deimuscoliedelsi stemacircolatorio.Sononeces-sari circanovemesiperchtuttoquestoprocesso evolutivopossa consi-derarsi giunto alpuntodiconcedere all'individuounavitaautonoma fuoridell'uteromaterno.Lavi ta,dunque,hai ni zi oconi lconcepimento.Machecosareal-mente ha inizio?Che cosa esiste inquelmomento, ecome possibile cheda quel qualcosa abbia inizio una nuova vita?Nelmomentoi ncuil ospermatozoo penetranellacavitfemminileperincontrarsiconl ' ovul oport acons23mi nut eparticellechiamatec r o m o s o m i ;nello stesso momento lacellulauovoportai nsaltret-43-tante particelle o cromosomi. dunque inquestiduegruppidi23cromo-somi ciascuno che comincia lavi ta,nell oroi ncontroenell acostituzionedi una nuova cellula di46cromosomi.possibile lat rasmissione ereditariadiabi tudiniacquisitedaigenitorinelcorso della lorovi ta.Questoera, comprensibilmente, causa diunnumeronotevole dipregiudizi.Fusolamente nel1889,coni ll avorodiA.Wei s-man che si cominciacapirecome leingiuriedeltempopossano scavareemodificare i lcorpo(cellulesomatiche) manoni lseme(cellulegermi-nali) e che soltantoqueste danno origine adunanuovavita.Lateoriade11ali n eag e r m i n a l ediWe i smansostiene infattichelal i neacellulare che conduce dall'uovofecondato aigametidell' individuosirendeprecocemente autonomadallel i neecellularichedannol uogoalsoma.I lche significa chei lsemeei lgenehannoori gineentrambidalgene,maquesto ha origine solo dal gene e non dal soma.Ilsensocomune,eperl ungot empoanchel ascienza,ri tenevanoGenerazioniSeconaSomaTerzaSomnPrimaSornn3Ge r me Germe GennFig. IL 1. Cellule del soma e cellule del germe. Le cellule del germe, mentre dannoorigine al soma e al germe della generazione successiva, sono indipendenti dalle celluledel soma. E' nel germe, non nel soma, l'origine della generazione successiva. (Da G.Murphy,Sommario diPsicologia, Boringhieri, Torino,1957, pag. 151.Inal treparole,dunque,tuttoci chedall' uomoacquisitodurantel 'esistenza, tuttel esueabitudini,l esuemanie,isuoidi f et ti ,persinol emalattie, nonvengonotrasmesse ai figli,amenoche noni ntacchino ilpa-t rimoniogenetico osianogipresentinelgene, eciosiano al orovol t aereditate. Ma,tranne perparticolariavvenimenticome, ad esempio, lara-diazione diretta diraggiXel ' esposizione ad influenze atomiche, nonpareche i geni siano soggetti alledisfatte e cadute che colpiscono ilcorpo.Cosipossibiledirechei lpat ri moniogenicodiunuomodi50anni ,eci odi unuomoche ormaialterminedelsuociclori produtti vo,dinormaesattamente lostesso e nellestesse condizioni diquellocheegliaveva al-l 'et di17anni ,quandoi ni ziava ilci cl o.costruisce apropositodelr apportot r al ' ereditel ' ambientet ut t avi anecessario conoscere leprospettivedall equal ii lpr obl emadell aereditPer comprendereapi enoi ldi scorsochel ascienza contemporanea44-viene affrontato.Leprospettivepi i mportantioggisonosostanzialmentedue:quellabiochimica equellastatistica.La prospettivabiochimica studiai lmodoi ncuici chet rasmessopuo essere trasmesso, adessa appartiene labi ol ogiamolecolare;l apr ospettiva statistica studiachecosa vienetrasmeso e conqualiprobabilit,ad essa appartiene la genetica classica.2. LAPROSPETTIVABIOCHIMICA.La biologiamolecolare unadi rezione diri cerca lacuistoria,nellasua formulazione piut i le,nonhapi dit r ent' annidivi t a.Essa, sipudire, partedalpresupposto checichevi enetrasmesso nonsi adi retta-mente unt r att oounacaratteristicafenomenica, fisicaocomportamen-tale, come ad esempio ilcol oredegliocchi odeicapelli,lal i nea delmen-to, ilt i pooi ll i vel l odii nt el l igenza oi lmododicamminare, mapi utto-sto le condizionicherendonopossibile lacomparsa dital icaratteristiche,condizionichepotrebberoesprimersii nunacert al i neam e t a b o-l i ca .Coni l t ermi neme tabol ismosi sogl i onoindicare le reazionichimiche chehannol uogonel l ' organismoechesonoi ndi spensabilial l asua crescita e aisuoi processi di adattamento.Ilmetabolismo dluogo aduetipidireazionichimiche:an a b o 1 i c h e,ec i o t r asformazionichimichenecessarie allaformazione dimol ecolepi complesse, echesonoi ndispensabili,soprat-tutto,neiperiodidicrescita;ca t a b o l i c h e,e ciotrasformazioninecessarie alladissocia-zione dellemolecolecomplesse inmol ecolesemplici,i ndi spensabiliognivolta chel ' organismo deve affrontareunafaticaounosf orzo.Qualsiasi erroremetabolicosit r aducei mmediatamente i nf ormedidisadattamento(ades.,ri t ardiodant i cipinel l acrescita,di fficoltnel l aproduzione delledifese naturali,ecc.):ci tuttavianonesclude unaleggepigenerale cheaKdapropri oaglierrorilepossibilitdisopravvivenzadelle speci.Lereazionianaboliche ecataboliche sonodi versissime enumerosis-sime, e sisusseguono con unri tmoassairapido.I nl i neamoltogenericasi pudi r echeci ascunadiquestet rasformazionihabi sognodelsuoIlcodice genetico ereditariopraticamente costituitodaundetermi-nato tipodisequenza metabolica, ed questa sequenza che garantisce:a) laPssit dellaspecie: it opinonpossono procreare chetopi ;icanimetteranno almondosempreesoltantocani;ifi gl idegl iuomi nie nzi m a .saranno sempre umani;45 -b) laereditdel lerazze:ci ascuna razza caratterizzata dat rattifisiognomiciparticolari;comeicucciolidisetteravrannoi lpel ol ungo,cosi glieuropeiumaniavranno lalorocaratteristica pigmentazione;familiare echeassicura lasomiglianza fraivarimembridell astessa famiglia.Come statodetto,t ut t avia,noni mpossibilechenellesequenzemetaboliche sii nsinuit al voltaqualcheerrore:gl ier r oricostituiscono lafonte delle malattie ereditarie eno, maanche dellemu t a z i o n ii nf r a-specifiche. Poich se verocheunerrore,ol amancanza diunenzima,pu condurreadunasi ntesiproteicaabnorme,oal l acarenza disi ntesiproteica,equestopuesserecausadiun' i mpossibilitdiadattamentodell'individuoall' ambiente (adesempio lasostituzione diunsol oaminoa-cido nella costruzione della molecola diemoglobina checomposta daoltre300ami noacidipupr odurreunaemoglobinopatia,qualel ' ane-mia), ancheverochel ' adattamentoprogressivo dellerazze edellespe-ci alledi versecondizioniambientalipr opri odovutoal l apossibilitdiinterrompere omutareunasequenza metabolica. Come scriveTh,Fri ed-c) laerediti ndioiduale:chesipuchi amarelal i neagerminalemann:Dobbiamoi nol treri cordarechealcunigenipossono conferireunvantaggioselettivoaipor t atoriet erozigoti.Gl iet erozigotiperl'anemiafalciformesonomenosuscettibil iai nf ezionimal ariche.probabilecheal trigenichesonodannosii ncertecondizionisi anodi aiutoperl aspecie.(1972, pag. 71)La sequenza metabolica costituisce ilcodicegeneticochevi enetra-smesso da ognicellulamadreallecellulefi glieedaigenitoriaif i gl ipermezzo delle cellulesessuali. Labi ol ogiamolecolare nell'ul timoquartodisecolo riuscita a stabilire che ilcodice, ilcodon, cost i tuitodal un-ghe catene diaminoacidi che consentono laformazione diproteineeassi-curano la sintesi necessaria al buonfunzionamento delle cellule, stato accertato che i lc od oni s cr i t to,sottof ormadimessag-gio, nellemolecole diacidodesossiribonucleico(DNA)checostituisconol a granpartedellasostanza neicromosomi,iquali ,comenoto,sit r o-vano nel nucleo. Giprimadella fine delXIXsecolo era stata riconosciutaal nucleo lacaratteristica diportatoredell' ereditcellularet e o r iade1nucleo masoltantoassai direcente statoappuratochei lDNAhatut t el equal i t pert r asmettereunmessaggio genetico.Nel1953 Watson eCrickscoprirono lastrutturadellamolecola diDNAenel1960 Monod, Lwoff e Jacob hanno messo a punto la t eo r i ag e n e-t i c amo l e c o l a r e .46-IlDNAunpol i merogigantesco la cuimolecola costituitadaca-t ene dimi gl i aiaomi l i onidin u cleotidi ,inunacaratteristicadi-stribuzione spaziale. Ogninucleotidecostituitodaunamolecola dizuc-chero, da ungruppofosforico edaunabase azotata. Lasuastrutturari -sulta quindil aseguente:acidofosforicobaseazotatadcsoss>nbosi oFig,II .2. - (Da G.Sermonti,Genetica Generale,Ed.Bori nghieri, Torino,1971,pag. 25!,alle estremitlibere.Esistono quattrotipif ondamentali dibasi azotate:duepi ri mi diniche,l at i m i n ael ac i t o s i n a ,edue puriniche, l'adeni n aelagu a n i n a .Ogninucl eotidel egato,tramitei ldesossiribosio(DR=zucchero) al fosfato (P)delnucleotide successivo, cosi da consentire lafor-mazione di una catena di nucleotidi.Poich latimina silega sempre e solocon l'adenina e lacitosina con laguanina, la strutturadelDNAr i sultaes-sere quella di una doppia catena di nucleotidi legati dalle basi e con ifosfatiInrealtlascala si avvolge su se stessa in unaspirale assumendo lacaratteristicaformadiunadoppi aelica.Ledi mensionidellemolecole cliDNAsonoovviamente microscopiche:un fago(vi rus)... finementeraggomitolatainunat estolinadi0, 08microndidi ametro,eci oi nundi ametrochepocopi diunmillesimodellasual unghezza totale(unf i l odiunmetroi nungo-mitolo diunmillimetro!) Questo dato d un'idea del grado diim-pacchettamento che ilDNApuraggiungere nelle particelle viventi.(G.Sermonti,ci t.,pag.30)Inucleotidi,associati ingruppiditr e( triplet)cost i tuiscono leunit delmessaggio genetico; sipotrebbe perci direche inucleotidisonoi segni coniqual isif ormanoleparole che servono percostruirelepro-posizioni eidi scorsi dell i nguaggio generico. PerquantoapparentementeLamolecola diDNAchecostituisce ilpatri moniogeneticodipBABADRDRpBABA DRDRpBABA DRDRpBABADRDRFig. Il .3. Rappresentazione schematica di una moecola di DNA:P=r adi cale fo.sforico; DR =desossiribosio (zucchero); BA=basipuriniche (quadrati) e pirimidi-niche (rettangoli); T=t i mi na;C=ci t osina; A=adenina;G= guanina. (Da G.Sermonti, cit., pag. 28).limitatonellesuepossibilitdicostruzione, ilmessaggio geneticorisultaassai ricco edassicura ilfunzionamento delle sintesi chimiche.contenuto neicromosomidellecellulegenetiche. Oggii nfattisisemprepiu convintiche ilgene, la cuiesistenza era prima soltantoipotizzata, cor-risponda ad una sequenza del codon, ecio aunafrase delmessaggio ge-netico. Tuttaviapare certo che ilDNAnonsuperimail abarrieradelnu-cleo, mentrel asi ntesiproteica avviene, esclusivamente oquasi,nelci to-plasma, al dil ,qui ndi ,diquestabarriera.Ladi ffi coltchequestopro-blema presentava statasuperata quando siscopertal astrutturael ef unzioni diunal troacidonucleico,l'acidoribonucleico (RNA)l acuif un-zione paresiapropri oquelladiassicurare lat rasmissione delmessaggioLatrasmissione ereditariacosiaffidataallatrasmissione delcodon48-ir/ x3.4 AO1 0 A~ iFig. Il.4. - Rappresentazione schematica di una molecola di DNA.(Da G. Sermonticit., pag. 30).dal nucleo al citoplasma. La molecola diRNA,che, accanto alle proteine eal DNA,presente intuttelecellule pare si assuma ilcompitodit radur-re lesequenze deinucleotidinell ecorrispettivesequenze diami noacidi.Sono noti tretipidiRNA,RNAri bosomico (RNAr), RNAmessaggero(RNAmleRNAdit r asferimento(RNAt ) :i nuncert osensoallacoope-razione diquestetref razionidiRNAsiaf fi dai lcomplesso meccanismodelle sintesi chimiche. L' RNA,si ntetizzato da unenzima, dettoRNApol i -merasi, copia per una sola delle due parti della scala del DNA: esso risultainfatticostituitodaunsolofi l amento.il codice genetico impresso nel DNA copiato dal RNAm e portato fuoridal nucleo neir i b o so mi(s t r ut ture cellulari identificabili inlabora-Semplificando molto,i lmeccanismo sarebbe quindicosiriassumibile:49-toriperl acostruzionedelleproteine),che,l eggendol ei st ruzioni ,f ab-bricano leproteineperl equal il ' RNAtaggiungesistematicamentel' ami-Ilri bosoma si presenta, quindi,come una testina magnetica che deco-difica ilmessaggio del RNAmsulquale siingrana l'RNAt :evi dente co-me ilpi pi ccoloerrore dil etturaodit rasmissione possa produrreconse-guenze patologiche omutazioni.noacido conveniente.0OmClRIBO SOM7tRNAmdirezionedefri bosomaFig. 11.5. Schema teoricodellasi ntesiproteica.Li beramente adattatodaGratiot-Aphandery e Zazzo,Tratt de prychologie de l'enfant,Presse Universitaire de France-Paris, 1970.3. LA MECCANICA GENICA.Come statodetto,i lDNAcost i t uisce partedeicromosomi,edi nquesto senso sipudi recheicr omosornisonoportatoridei.geni.Seinuovi natiri cevessero dai proprigenitorisempre glistessi geninonvisa-rebbe possibilitdidi fferenze etuttiif r at ell isisomiglierebberotral oroessendo contemporaneamente lacopiadeigenitori.Mai npr at ical ' i ndivi -duo riceve solamente la met dei geni da ciascun genitore e quelloche eglisar dipender dalla combinazione dei genimaterniconigenipaterni :ci che regola laformazione dellestruttureel osvi l uppodel l ' i ndividuol am ecc a n i c ag e n i c a .cellule diunor ganismo,avvieneperdi vi sioneverticaledeicromosomi.Ogni cellula costituittada 23paia dicromosomi, cio da 46cromosomi:La mitsi,checome abbiamodettol arapidamol ti pl icazione delle50-lo sdoppiamento diquestii ncromat i diel al orori uni onesuccessivaattornoacorpuscolidett ic entrome ri ,consente ladi vi sionedellacellula inal tredueperfettamenteidentichetral oroeconl acell ulama-dre, tuttecon46cromosomi etutteconl ostesso patrimoniogenico.Im-mediatamente dopol ami tsiri comincia. Lecellule,manoamanochesicostituiscono, assumono differentiespecialifunzioniat t uandoi lmes-saggio delDNAed i ventanotessutoadiposo,tessutomuscolare, san-gue, ecc. ciascuna rimanendo unacopiaesattadellacelluladi46cromo-somi costituitadall' incontrotral ospermatozoo el' ovulo.L'organismoadultoproduce,ol treal l ecellul esomatiche,l ecellulegerminalii lcuicomportamentodi versodaquellodell ecellulesomati.che: mentrei nqueste nellefasi diri produzione icromosomiprimasidi -vidono incromatidiepoisiseparano, dando cosi luogoallamoltiplicazio-ne deicromosomi,nellecellulegerminaliicr omosomiprimasiuni sconoe siscambianofrazionidisostanza cromosomica(cros s i n g - o v e r )quindi si separano in due gruppidi23cromosomi ciascuno.zioni genetiche materne e paterne e assicura una base scientifica alla teoriadella ereditariet, studiatastatisticamente sindal1800.La cellulagerminalepaterna siunisce quindial l ' ovulomaternori co-stituendo cosi ilpatri moniodi46cromosomi, Lameccanica genica, e ciol e combinazionipossibilit r aidi versigenicontenutii nci ascunodei46cromosomi,rappresentatuttaviaunasfidaaqualsiasipredizione:i lcal -colo probabilistica cosi complesso e la eventualit diaveredueindividuiidenticipressoch inesistente. Cievi dentese sipensa chelepossibilicombinazioni genetiche sono valutate con ilnumero64seguito da12zeri.Tuttaviauna eccezione costituitadadueindividuichenascano dal-lafecondazione dellostesso ovulodapart edell ostesso spermatozoo, ecio nel caso deigemellimonozigoti:i nquestocaso iduei ndi vi duipos-seggono lo stesso, identico, patrimoniogenico. Cipernonvuoldirecheiduei ndividuisianoperfettamenteidentici,comeforsepiacerebbe aiso-Lei ncredibil ipossibilitoffertedall ameccanica geneticafannor i -flettere sulle difficolt che ne derivano perlostudiodellapsicologia e del-la biologia:sei nf attii lchi micopupartiredal l 'assuntocheognimol e-cola, poniamo diossigeno, perfettamente identica ad ognialtramolecoladi ossigeno; e ilfi sicopuri tenere che tuttigl iel ettronisonoidenticitraloro, lopsicologo e ilbi ologo devono invece partiredall'assunto contrario,e cio dall'affermazione che ogniindividuononpucheessere diverso daogni altro.Delle 23paia dicromosomi unpaiosonodenominaticromosomi ses-suali ogonos o mi ,ed questopaioresponsabile delsesso delfu-turoi~di viduo.Nelledonneicromosomisessuali sonopi uttostograndieIlcrossing-over ilfenomeno diri combinazione e dii ncrociotrafra-stenitoridellateoriainnatistica.51-A-Oc- j -; ,OO OlRICOMISINANTINON RICOMSINANTIFig. II. 6.-Schema dicrossing-over. (DaV.A.McKnsick, 1971, pag. 80,daLeScienze, Milano).vengono indicaticomecromosomi X;nel l ' uomounodeicromosomidellacoppia uncromosoma X,l ' al tropi pi ccoloedi ndi catocomecro-mosama Y.Coslciascuna celluladell' individuomaschiocontiene uncro-mosoma X ed uncromosoma Y,ei lsuocariotiposarXY;quandol a cellulagerminale siformaiduecromosomi siseparano evannoaco-stituire ilpatri moniogenetico diduediverse cellule germinali. Se unovu-l o,checonterrsemprecromosoma X,sarfecondatodall acellulama-schile che porta il cromosoma Y, l'individuo che nascer sar maschio. Seavr inveceincontratol ospermatozooconi lcr omosomaX,l ' i ndi vi duosar di sesso femminile.Cosil epossibilitteoriche che ilnuovonatosi amaschio o femmina dovrebbero essere del 50 e 50. Ma molti errori sonopossibili.Comeconseguenza diuner roredidi st ri buzionealmomentodella formazione deigameti,pusuccedere chel ' uovof econdatori -ceva ungonosomai npi o,alcont rario,ungonosomai nmeno.Possono quindiveri6carsiquattroeventualit,ri sultantidaun' assen-za diseparazione.I nquestecondizionicert igametir i cevonoduecromosomi Xi nvece diunosolo,mentrealtrigametinonnericevono52 -toletale.affatto.Aseconda chel ' unool ' al trodiquestigametivengafecon-dato daunagenteXoY,siar r i vaadunadel l eseguentiquattroc ombinazioni:OY,OX,XXY,XXX.OYAb bi amoragionimol t oval idechecii nduconoapensarechel 'assenza del cromosoma Xi ncompatibileconl avi ta.I nt er -minispecialistici sidicechequesta situazione esercita uneffet-OXIb ambi nichepossiedono ilcariotipoOX,cioquellichehannoun solocromosoma X,sonocol pitidauni nsi emedimal f or-mazioni chehannoi lnomedis i n d r o m ed iT u r n e r .Questi soggettipresentano formefemminil imarestano dist a-tura assai piccola, sonocolpitidamal formazionicutanee, mu-scolari et al voltavi scerali divari anatura,ma,soprattutto,re-stano sterilii nquantoi nessil eovai enonsisvi l uppano.XXYIsoggettichehannori cevutoduecromosomiXeduncr omo-soma Y sono colpitidall asi nd ro m ed iK li n ef e l t e r .Essi hannol ' apparenza diunsoggetto disessomaschile,l aloro statura abitualmente elevata, mai nessiisenisisvi l up-pano inmodoanormale:gl ispecialistiparlanoi nquestocasodiginecomastia.Quelchepi i mportantechei nquestisoggetti l eghi andolesessuali maschilihannounosvi l uppoi n-sufficiente, per cuirestano sterili.XXXDobbiamoi nftneesaminare laquartacombinazione, quellachecomportal apr esenza dit r ecr omosomiXXXi nvecedidue.Questisoggetti ,chi amatit al volta superfemmine,hannounaspettof emmi nile,masono generalmentesteril ievengonocolpitidadebolezza mentale.ha fattieredinondiunsol ocromosomaY,madidue.EssihannoricevutounaXdior i gi nematernaedueYdior i gi nepaterna. Possedendo quindiquarantasette cromosomiinvecediquarantasei, lal orof ormul aXYYeperquestovengonotal-voltachiamatisupermaschi .XYYSonostatiscopertianchedeisupermaschi. Unaaberrazione li(M. Lamy, 1969, pag. 21-22)Questi fenomeni dit r i somiasessuale hanno suscitato moltoi nteresseinquestiul timianniperl acorrelazione trai lcariotipoXYY,l aaggressi-vit e ladebolezza mentale: daricerche fatte parrebbtcheisogettisuper-maschi siano degliasociali ededitiadat ti vi tdelittuose. Lacorrelazione,peraltro, non,stata sempre perfettamente riscontrata. La occorrenza dellatrisomiaXYYparesi adiuni ndi vi duoognit r ecentomaschi(T.Fr i ed-mann).Altremal formazionisonooggisi curamenteri conducibiliadal t era-zionisianelmomentodellameiosi(formazionedellecellulesessuali)sianelmomentodell epr i memi t si( pr i medi vi sionidel l ' uovof econdato).Cosi, adesempio, i lmongolismo(sindromi ed iDown) ,c h e simanifesta come uninsieme dimalformazionicaratterizzate da unastaturaridot