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SUAP e SCIA Enel e connessioni temporanee Nuove regole per il rilascio del CPI n. 9-10 www.anesv.it 2011 sett. ott. a. XLIX

Lo Spettacolo Viaggiante

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Rivista dell'ANESV AGIS che tratta di parchi di divertimento e parchi avventura.

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Page 1: Lo Spettacolo Viaggiante

SUAP e SCIA

Enel econnessionitemporanee

Nuove regoleper il rilasciodel CPI

n.9-10

www.anesv.it2011sett. ott.

a. XLIX

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Presidenza NazionaleVia di Villa Patrizi, 1000161 RomaTel 0688473-273 o 274Fax 064403612www.anesv.it • [email protected]

Sezioni Territoriali

Sezione Piemonte, Valle d’AostaVia dei Mille, 9 • 10123 TorinoTel. 0118127637 / Fax 0118127632

Sezione Lombardia, LiguriaP.zza Luigi di Savoia, 24 • 20124 MilanoTel. 0267397843 / Fax 026690410

Sezione Tre VenezieP.zza Insurrezione, 10 • 35039 PadovaTel. 0498750851 / Fax 0498751440

Sezione Emilia Romagna,Marche, UmbriaVia Amendola, 11 • 40121 BolognaTel. 051254582 / Fax 051255942

Sezione ToscanaVia Fiume, 20 • 50123 FirenzeTel. 055216969 / Fax 055214015

Sezione Lazio, Abruzzo e MoliseVia di Villa Patrizi, 8 • 00161 RomaTel. 0688473274 / Fax 064403612

Sezione Campania, CalabriaP.zza del Gesù Nuovo, 33 • 80134 NapoliTel. 0815523222 / Fax 0815521326

Sezione Puglia, BasilicataVia Melo, 185 • 70121 BariTel. 0805219404 / Fax 0805237584

Sezione Sicilia, SardegnaVia Nicolò Gallo, 2\e • 90139 PalermoTel. 091582377 / Fax 091589965

EditorialeANESV-AGIS

ANESV e anche:

Tempi difficili per gli eser-centi itineranti. In questo periodo telefoni, posta elet-tronica e social network as-sociativi sono molto atti-vi, perché i Soci chiedono informazioni sull’installa-

zione dei contatori nelle connessioni temporanee. È forte la preoccupazio-ne per l’aumento dei costi, soprattutto nei mesi invernali, in cui è necessario riscaldare le carovane-abitazione con impianti che assorbono molta energia. Le relazioni con ENEL e con l’Autorità per l’energia elettrica ed il gas sono improntate alla massima collaborazione, ed a breve saremo in grado di comunicare l’accoglimento della nostra richiesta di ridur-re l’ammontare degli importi richiesti a titolo cauzionale. È una buona notizia, che certamente farà piacere agli Associati. La mo-difica di un sistema forfetario applicato per sessant’anni porta cer-tamente qualche disservizio, ma anche su questo aspetto le segna-lazioni sono fortemente diminuite rispetto alle prime settimane di attivazione del nuovo regime. Ancora una volta l’Associazione si è dimostrata in grado di gestire la situazione, in un contesto norma-tivo che imponeva da tempo l’adozione dei misuratori, e non sarà modificato. Negli uffici della Direzione generale dell’ENEL non ab-biamo, francamente, incontrato esponenti di altre associazioni e riteniamo di aver reso un servizio a tutta la Categoria. Peraltro l’oc-casione ha dato luogo ad uno scambio di idee con ENEL sui contratti di fornitura dei parchi permanenti di divertimento, e ad un proget-to del quale daremo notizia non appena sarà concretizzato.In questo numero segnaliamo importanti modifiche ad alcune nor-mative che riguardano da vicino le imprese che rappresentiamo, in particolare sul rilascio del certificato di prevenzione incendi, sui gruppi elettrogeni, e sulla presentazione telematica delle istanze attraverso i SUAP. Tra i temi trattati anche quello della presenza ed efficacia dei social network nella comunicazione dei parchi di di-vertimento e parchi avventura. Sono temi molto specialistici che, ci auguriamo, rispondano all’interesse dei nostri lettori.Abbiamo riunito in Settembre la Giunta Esecutiva, per fare il pun-to sulla questione dell’energia elettrica, ed individuare un nuovo sistema per il calcolo delle quote associative per l’anno 2012. È sta-to deliberata una nuova modalità, in relazione al numero di attra-zioni autorizzate dalla licenza comunale, ma con quote calcolate su fasce di attrazioni. Abbiamo tutti ritenuto che il meccanismo de-liberato sia più equo, in quanto legato all’autorizzazione comuna-le, e che non penalizzi gli aderenti, perché collegato alla dimen-sione aziendale. In questi anni l’ANESV ha effettuato importanti tagli alle spese di gestione, ed è tuttavia nelle condizioni di tutela-re gli interessi generali delle varie tipologie di Soci – esercenti spet-tacoli viaggianti, parchi di divertimento e parchi avventura – a co-sti che non potranno essere ridotti ulteriormente, senza incidere sull’efficienza e sul raggiungimento degli obiettivi fissati dallo Sta-tuto sociale. La mia esperienza nelle associazioni mi porta a ritene-re che nessuna categoria imprenditoriale possa evitare di avere una rappresentanza istituzionale, in quanto i singoli imprenditori non sono nelle condizioni di risolvere problematiche di settore, da af-frontare nelle sedi opportune. Invito pertanto i lettori di questa ri-vista a rinnovare l’adesione per l’anno 2012, le cui operazioni inizie-ranno alla fine di ottobre. Credo infatti che l’adesione ed il sostegno ad organizzazioni di categoria, quando esse svolgono efficacemente il loro lavoro, costituisca un investimento, non un semplice costo.

Buona lettura

di Evelina Christillin

Presidente dell’ANESV

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Sommario

#9-10settembre ottobre 2011

anno XLIX

Autorizzazione del Tribunaledi Roma n. 565/1996

Rivista bimestrale. Sped. Abb. Post.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)

art. 1, comma 1, DCB Roma

Direttore responsabileGianni Da Ronche

VicedirettoreMaurizio Crisanti

Dalle sezioniMassimo Piccaluga, Amedeo Zanetti,

Adriano Rossi, Franco Moruzzi,Fabio Mannello, Ciro Guida,

Cosimo Amato, Salvatore Speciale

Direzione, amministrazione e pubblicitàANESV–AGIS

Via di Villa Patrizi, 10tel. 0688473-273 o 274 – Fax 064403612

[email protected]

www.parchipermanenti.it

GraficaMassimiliano D’[email protected]

StampaEccigraphica S.r.l.

Il nostro periodico è aperto a tutti coloro che de-siderino collaborare nel rispetto dell’articolo 21 della Costituzione che così recita: «Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusio-ne non costituendo pertanto tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma».

SUAP e SCIA

Enel econnessionitemporanee

Nuove regoleper il rilasciodel CPI

n.9-10

www.anesv.it2011sett. ott.

a. XLIX

64 Giostre, Camper, Roulotte e tante altre occasioni

Occasioni

6 Connessioni temporanee. Gli esercenti alle prese con il nuovo regime

11 A Roma Assemblea dei Soci

12 Dal 1° ottobre istanze attraverso il SUAP online. Sì ma anche no…

15 Nuovi siti per ANESV e PARCHI PERMANENTI

16 Gruppi elettrogeni, aggiornate le norme

18 Certificato di Prevenzione Incendi. Semplificata la disciplina.

22 Abilitazione al rilascio del CPI cambiano i requisiti

26 P.F.U.: pneumatici fuori uso. Ecco gli importi del contributo ambientale

ANESv Informa

28 I parchi di divertimento si nel Codice del Turismo

30 I parchi alle prese con le apps. Gli smartphone cambiano la comunicazione

36 Social Marketing per promuovere il parco

40 Euro Attractions Show 2011 di Londra: un successo su tutti i fronti

44 Quando la Magia ti segue anche in camera d’albergo

44 Quando la Magia ti segue anche in camera d’albergo

Mondo dei parchi

58 I parchi avventura sono social?

Parchi avventura

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6 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

ANESv Informa

Sono arrivati i misuratori. A Settembre l’ENEL ha mo-dificato le modalità delle forniture temporanee, sul-la base di un provvedimen-to dell’Autorità per l’ener-gia del maggio 2010. Due le più importanti novità: la

sostituzione del meccanismo forfetario con l’installazione dei contatori, e la ri-chiesta del versamento anticipato di una somma, pari a 2€\Kw\giorno, a titolo di cauzione sui consumi. L’Associazione sta lavorando molto su questo tema, anche se questa improvvisa modifica, annun-ciata da ENEL qualche giorno prima con la spedizione di 40.000 lettere ai pro-pri clienti, avrebbe potuto essere gesti-ta con un periodo di avviamento, duran-

Connessioni temporanee.Gli esercentialle prese conil nuovo regime

di Maurizio Crisanti

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7www.anesv.it

te il quale l’Associazione avrebbe potuto informare tutti gli esercenti itineranti, e soprattutto, li avrebbe messi nelle condi-zioni di verificare la possibilità di modi-ficare gli impianti delle carovane-abita-zione, per evitare costi insostenibili.Ma veniamo alle novità: in un recente incontro, abbiamo rappresentato il fat-to che la cauzione è esosa, anche perché si rischia di dover anticipare somme si-gnificative, che nel caso dell’allaccia-mento di grandi complessi dello spetta-colo viaggiante e circense si avvicina ai €20.000 euro per i 60 giorni, tempo mas-simo per il versamento anticipato. A ri-guardo ENEL ha recepito la richiesta ed ha assunto l’impegno di valutare se ri-vedere gli importi, sulla base di quan-to emerso dall’analisi dei consumi del mese di Settembre. Un altro problema è quello della restituzione delle cauzioni a fronte di consumi per importi inferio-ri. È possibile in questi casi ottenere di conguagliare il credito con il pagamen-to della cauzione relativa alla fornitura successiva, ovvero ottenere la restituzio-ne di quanto versato attraverso assegno circolare. Questa possibilità, sia pure da sconsigliare ha chi ha difficoltà nel rice-vere la posta, può essere utile. Sia il Call Center che i Punti ENEL sono in grado di dare l’estratto conto ed evidenziare even-tuali crediti o somme da versare. Quanto alla possibilità di prestare una garanzia fideiussoria annuale, ENEL ha fatto presente che una delibera dell’Au-torità prevede la prestazione di garan-zia su ogni singolo contratto. L’ANESV ha quindi richiesto una deroga, affinché gli esercenti possano avvalersi di una fi-dejussione annuale, che eviti il versa-mento degli acconti.Sono possibili deroghe parziali alla nuo-va modalità di calcolo dei consumi, nel caso in cui ENEL valuti che, in cui per motivi tecnici, o per vincoli di caratte-re urbanistico o storico-artistico, non sia possibile installare i misuratori nei cen-tri storici. La Determina AEEG 8/10 pre-vede che ” 1.per le richieste di connessio-ne temporanea da eseguirsi mediante la realizzazione di impianti di rete per la connessione di tipo transitorio è possibi-le l’effettuazione della connessione sen-za posa del gruppo di misura nei seguen-ti casi:

richieste di connessioni temporanee di potenza non superiore a 30 kW e relati-

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8 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

ANESv Informa

Molti esercenti hanno richiesto di sape-re quale sia la tariffa applicata. La tarif-fa, che come si sa, viene aggiornata ogni due mesi, è una trioraria, ovvero suddi-visa su tre fasce, con minori costi nelle ore serali e nei giorni festivi. È la stessa tariffa applicata alle connessioni perma-nenti ordinarie.

Un imperativocategorico: ridurrei consumiCertamente non è possibile modificare sostanzialmente i motori e gli apparati elettrici delle attrazioni, ma un rifasa-mento degli impianti superiori a 15Kw può contribuire a limitare i consumi. Molto di più si può fare per gli apparec-chi illuminanti. Gli esercenti che hanno modificato l’illuminazione adottando lampade a led hanno già potuto verifi-care il ridotto consumo di questi appa-recchi, e il risparmio derivante dall’uso di cavi di sezioni inferiori. La spesa è in alcuni casi considerevole, tuttavia non solo l’attrazione è più bella, ma l’inve-stimento si ripaga in breve tempo. Ma il consumo delle carovane-abitazione? È questo, infatti, il tema che preoccupa maggiormente. L’energia elettrica costa, e nelle abitazioni viaggianti gli esercenti itineranti hanno infatti adottato, da de-cenni, apparati elettrici per la climatiz-zazione e gli elettrodomestici, che han-no sostituito quelli con bombole di gas o carbone, raggiungendo così un livello di sicurezza e di confort ai quali è difficile – e non è giusto – dover rinunciare. Ma

come adeguare il proprio stile di vita all’esigenza di risparmiare ener-

gia? Innanzi tutto con compor-tamenti adeguati, limitando al massimo gli sprechi, ma anche modificando alcune delle do-tazioni delle carovane-abita-zione.

Le lampade: In molti casi le carovane sono dotate di lam-

pade alogene dicroiche, in-cassate nei soffitti. Le lampade sono in gene-re da 35 o 50w. Lo stesso flusso luminoso si può raggiungere utilizzando

lampade a led, riducen-

ve a spettacoli viaggianti, manifestazio-ni e feste patronali, popolari, politiche, religiose, sportive, teatrali, riprese cine-matografiche, televisive e simili, qualo-ra situate in centri storici individuati in base al decreto n. 1444;

richieste di connessioni temporanee relative a luminarie;”C’è preoccupazione sui tem-pi di allacciamento. ENEL ha garantito che i tem-pi saranno quelli già previsti prima dell ’applicazio -ne delle novità: è però consiglia-bile, soprattut-to in situazioni che richiedano tempi brevi, di rivolgersi agli uf-fici ENEL o ai Punti ENEL, in quanto il Call Center può gestire solo ri-chieste di carattere ordinario.

Le novità riguardano,in particolare:

potenza per scaglioni AEEG (kW 1,5; 3; 4,5; 6; 10; 15; 20; 25; 30) per contratti con misura dei consumi e non della potenza impegnata, ovvero oltre i 30 Kw con misurazione della po-tenza e dei consumi

installazione del contatore elettronico presentazione/invio dell’istanza di nuova

fornitura, anche per le connessioni attual-mente esonerate da tale obbligo, con congruo anticipo

pagamento del deposito cauzionale unita-mente agli oneri di connessione e al bollo con-tratto

pagamento in bolletta dei consumi effet-tuati, misurati direttamente dal contatore

indicazione obbligatoria dell’indirizzo di re-capito, diverso da quello di fornitura, per po-ter recapitare le bollette per l’addebito dei consumi e, alla cessazione della fornitura, la bolletta per la restituzione del deposito cau-zionale

durata massima di un anno, rinnovabile per un altro anno, ad eccezione dei cantieri, per i quali è confermata la durata massima di tre anni, rinnovabile per ulteriori tre anni.

Riassumendo

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9www.anesv.it

do dell’80% per cento i consumi. Anche lampade a basso consumo in sostituzio-ne delle alogene lineari contribuiranno a ridurre i costi energetici.

La climatizzazione: alcuni impianti a pompa di calore, realizzati anni fa, han-no motori con classi di efficienza ener-getica molto lontane dalla AA, e sarebbe bene sostituirli. Per riscaldare la carova-na abitazione, alcuni esercenti si stanno orientando verso le stufe a pellet. I mo-delli sotto gli 11Kw costano poco più di 2.000 euro, ai quali aggiungere l’instal-lazione. Ne esistono anche di dimensio-ni particolarmente ridotte. Certamente il risparmio sarà rilevante, anche se la scelta è da valutare in base alla colloca-zione che è possibile riservare ad un ap-parecchio con fiamma viva, ancorché a camera stagna. In Estate l’accensione del climatizzatore sarà riservata alle ore più calde.

Gli elettrodomestici: una cucina elet-

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10 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

ANESv Informa

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11www.anesv.it

trica ha consumi elevati, e nella catego-ria qualcuno sta ripristinando i fornel-li con bombola di gas. Certo è una scelta che va fatta solo se sia possibile collocare la bombola in uno spazio protetto, e se-parato rispetto all’interno dell’abitazio-ne. Anche riscaldare l’acqua ha un co-sto rilevante, e lo scaldabagno elettrico è uno degli elettrodomestici più affamati di energia. Può essere collegato tuttavia ad un timer, per evitare di tenerlo acce-so quando si una meno, nelle ore centrali della giornata o in quelle notturne. Lava-trici e lavastoviglie dovrebbero essere at-tivate tra le 19 e le 7, per fruire delle tarif-fe più convenienti.

La tariffa applicataè trioraria, con costi inferiori nelle ore serali e festive. Ecco le fasce

F1 (ore di punta): 8 - 19.00 dei giorni lunedì - venerdì

F2 (ore intermedie): 7-8 e 19-23 dei giorni lunedì-venerdì e 7-23 del sa-bato

F3 (ore fuori punta): 00-7 e 23-24 dei giorni lunedì-sabato, tutte le ore per domenica e festivi

A Roma Assemblea dei SociCirca 70 esercenti hanno preso parte all’Assem-blea della Sezione Lazio, Abruzzo e Molise, che si è svolta a Roma il 5 ottobre scorso. Gli esercenti sono stati informati da Fabio Mannello sulle re-centi iniziative nei confronti di ENEL ed Autorità per l’energia, a seguito della installazione dei mi-suratori. Gli esercenti che svolgono attività itine-rante hanno dato luogo ad un dibattito, nel corso del quale è stato possibile sviscerare alcune pro-blematiche e rispondere ai quesiti dei presenti. Si è quindi parlato di registrazione delle attrazioni, evidenziando le difformità applicative del decreto 18 maggio 2007 nei vari comuni laziali ed abruzzesi. È stato quindi presentato il nuovo sistema di calcolo delle quote associati-ve nazionali e regionali, per fasce di attrazioni, evidenziando la necessità di rafforzare gli uffici per offrire sempre maggiori servizi agli Associati. Nella seconda parte dell’Assem-blea sono state affrontate le tematiche che interessano gli esercenti romani, nei rappor-ti con l’amministrazione di Roma Capitale. È stato evidenziato che entro il 31 dicembre le 1.700 istanze di registrazione delle attrazioni in esercizio saranno esaminate – sulla base di una procedura semplificata concordata con ANESV – e sarà assegnato il codice identificativo. Una notizia che ha fatto particolarmente piacere agli esercenti, e che di-mostra come la Sezione, rappresentata nella Commissione Provinciale, ed in quella del Comune di Roma ed altri comuni, sia riuscita a risolvere un problema particolarmente difficile da affrontare, per i numeri del fenomeno e per l’incombente pericolo di chiusura per le attrazioni che al 31 dicembre risultassero prive di codice.

Contributi per l’acquisto di attrazioniIl 31 ottobre scade il termine per presentare la domanda di contributo per l’acquisto di attarzioni effettuato nel 2011. Informazioni presso le Sezioni territoriali.

Flash ANESV

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12 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

ANESv Informa

da tempo tali difficoltà ai Ministeri com-petenti, ma ad oggi non è stata individua-ta alcuna soluzione. Il 27 settembre, a po-che ore dall’avvio della nuova modalità, abbiamo contattato i SUAP dei capoluo-ghi di alcune regioni italiane. Quelli che hanno risposto, ci hanno indicato di rivol-gerci direttamente all’ufficio che si occu-pa del rilascio delle licenze di spettacolo viaggiante, alcuni facendo intendere che le domande continueranno ad essere pre-sentate col sistema cartaceo. Il Ministero

Dal mese di Ottobre, sal-vo differimenti dell’ul-tim’ora, tutte le istanze per la realizzazione o mo-difica di impianti produt-tivi di beni e servizi e per l’esercizio delle attività di impresa devono esse-

re presentate al SUAP in via telematica. I dubbi sono ancora molti, in quanto molte amministrazioni comunali non sono an-cora pronte con l’informatizzazione. Non è chiaro neanche quali siano i documen-ti da presentare, come si assolveranno gli obblighi connessi all’imposta di bollo, né se si dovrà trasmettere anche il libretto dell’attività ed il manuale di uso e manu-tenzione. I file di questi documenti sono molto pesanti, e sarà difficile, se non im-possibile, trasmetterli mediante la posta elettronica. L’Associazione ha segnalato

Dal 1° ottobre istanze attraverso il SUAP online.Sì, ma anche no…

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13www.anesv.it

per lo sviluppo economico, nella nota che pubblichiamo, risponde che “nelle more dell’emanazione di un decreto ministeria-le che individui eventuali deroghe all’ap-

Ma la SCIA per le licenze dello spettacolo viaggiante? Non è prevista, anche se alcuni comuni…Alcuni comuni hanno elaborato una modulistica per le autorizzazioni tem-poranee e permanenti attraverso il pro-cedimento della segnalazione certifica-ta di inizio attività. Ebbene, la SCIA non può essere utilizzata per le attività di spettacolo soggette al TULPS. La circo-lare Ministero dell’interno prot. 3791 del 24 marzo 2011 evidenzia “Si sottolinea che la SCIA, e di conseguenza il “proce-dimento automatizzato”, sono utilizza-bili esclusivamente laddove la Pubblica Amministrazione non debba esprime-re alcun apprezzamento tecnico-discre-zionale per il rilascio dell’atto di assen-so comunque denominato, dovendosi esclusivamente effettuare un mero ac-certamento della sussistenza dei requi-siti predeterminati dalla legge. Si evi-denzia, altresì, che la disciplina della SCIA non è applicabile agli atti rilascia-ti dalle Amministrazioni preposte alla pubblica sicurezza nonché di quelli im-posti dalla normativa comunitaria. Per-tanto risultano esclusi i procedimen-ti collegati con il TULPS (ad esempio le Commissioni Provinciale/Comunale di vigilanza sui locali di pubblico spetta-colo, le Commissioni Tecniche per le So-stanze Esplosive, ecc.) e quelli in mate-ria di rischi di incidenti rilevanti di cui al D.Leg.vo 334/99 e s.m.i.” In sostanza, la SCIA è prevista solo per semplificare procedimenti di rilascio di autorizzazio-ni “laddove la Pubblica Amministrazione non debba esprimere alcun apprezza-mento tecnico-discrezionale per il rila-scio dell’atto di assenso comunque de-nominato, dovendosi esclusivamente effettuare un mero accertamento della sussistenza dei requisiti predeterminati dalla legge.”.

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14 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

ANESv Informa

plicazione della disciplina di cui al D.P.R. 160/2010, resta fermo quanto sin qui pre-visto, vale a dire che, come stabilito dal-la circolare 25 marzo 2011 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nei casi in cui i Comuni non siano in grado di operare in modalità esclusivamente telematica, nul-la osta alla presentazione della documen-tazione secondo le tradizionali modalità cartacee. Resta fermo che nei comuni in cui il SUAP sia in grado di operare esclu-sivamente in via telematica, invece, la presentazione delle domande in discorso, non può che avvenire con tale modalità”.Ma come dovrebbe funzionare la procedu-ra? Per l’utilizzare il sistema, l’interessa-to dovrà essere dotato di firma digitale, per la sottoscrizione di tutti i documen-ti da inviare al SUAP (pratica SUAP), e di una casella di PEC (posta elettronica certi-ficata). La casella PEC è disponibile anche www.postacertificata.gov.it, mentre la firma digitale va acquistata, anche negli uffici postali. Entro trenta giorni dal ricevimen-to il SUAP può richiedere all’interessato la documentazione integrativa; decorso tale termine l’istanza si intende correttamen-te presentata. Verificata la completez-za della documentazione, il SUAP adotta il provvedimento conclusivo entro tren-ta giorni, decorso il termine di cui sopra, ovvero indice una conferenza di servi-zi. Quando è necessario acquisire intese, nulla osta, concerti o assensi di diverse amministrazioni pubbliche, il responsa-bile del SUAP può indire una conferenza di servizi, anche su istanza del soggetto interessato o dell’Agenzia. La conferenza di servizi è sempre indetta nel caso in cui i procedimenti necessari per acquisire le suddette intese, nulla osta, concerti o as-sensi abbiano una durata superiore ai no-vanta giorni ovvero nei casi previsti dalle discipline regionali. Scaduto il termine dei 60 giorni, ovvero in caso di mancato ricorso alla conferenza di servizi, si applica l’articolo 38, comma 3, lettera h), del decreto-legge, che pre-vede che “in caso di mancato ricorso alla conferenza di servizi, scaduto il termine previsto per le altre amministrazioni per pronunciarsi sulle questioni di loro com-petenza, l’amministrazione procedente conclude in ogni caso il procedimento pre-scindendo dal loro avviso; in tal caso, sal-vo il caso di omessa richiesta dell’avviso, il responsabile del procedimento non può essere chiamato a rispondere degli even-

tuali danni derivanti dalla mancata emis-sione degli avvisi medesimi”.Tutti gli atti istruttori e i pareri tecnici ri-chiesti sono comunicati in modalità tele-matica dagli organismi competenti la re-sponsabile del SUAP. (M.C.)

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15www.anesv.it

Sono online da qualche gior-no i nuovi siti internet asso-ciativi. Per WWW.ANESV.IT è stata modificata la disposi-zione dei contenuti, offrendo maggiore evidenza all’elen-co delle attrazioni ed al tema della loro registrazione, in

quanto questi contenuti vengono cerca-ti dagli utenti decine di volte al giorno. È stato inoltre inserito un collegamento alla presenza dell’ANESV su Facebook, per per-mettere un contatto immediato, con oltre 200 utenti registrati. I visitatori sono già circa 200 al giorno, con non meno di 500 pagine visitate. Sono numeri bassi, in termini assoluti, ma significativi relati-vamente alla specificità dei temi trattati. Su Facebook l’ANESV è piuttosto attiva, e il gruppo è facilmente raggiungibile dal-la home page del nuovo sito. L’Associazio-ne potrà con tale strumento segnalare le notizie, informando i Soci in tempo reale.Anche WWW.PARCHIPERMANENTI.IT è stato completamente ridisegnato, per fa-cilitare l’accesso ai contenuti ed al mo-dulo per registrarsi e ricevere la newslet-ter, inviata da tempo ad oltre 400 indirizzi professionali. Anche su Facebook Parchi Permanenti Italiani ha una sua presenza, raggiungibile facilmente dalla home page del sito associativo. L’Associazione rappre-senta ormai oltre 50 strutture a caratte-re permanente, e continua a rafforzare la rappresentatività nei parchi di diver-timento. L’Associazione è online dal 1998 con il primo sito internet, quando il ter-mine “spettacolo viaggiante” non era an-cora diffuso su internet, ed ha inteso così rafforzare la presenza nel web, con siti dalle visite più che raddoppiate rispetto ai precedenti, grazie ad una particolare cura nel la gestione del posizionamento all’in-terno dei motori di ricerca. Dopo il lavo-

ro sul sito WWW.PARCHIAVVENTURA.IT, il primo ad essere stato rivisitato, anche gli altri due siti associativi sono aggiorna-ti e meglio consultabili. Dei tre siti è auto-re Paolo Dello Vicario di Seo Point, che ha ben interpretato le esigenze dell’Associa-zione. (M.C.)

Nuovi siti per ANESV e PARCHI PERMANENTI

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16 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

ANESv Informa

Gruppielettrogeni,aggiornatele norme

cogenerazione a servizio di attività civili, industriali, agricole, artigianali, com-merciali e di servizi“. Il provvedimento abroga il DM 22 ottobre 2007, inserendo nuove classi di potenza, infatti il decre-to precedente riguardava un’unica clas-se tra 25kW e 2500kW, e si rivolge a tutte le attività che hanno di gruppi e unità di cogenerazione aventi potenza nominale complessiva non superiore a 10.000 kW. Nel decreto i gruppi di generazione ven-gono così classificati:

Cambia la normativa antin-cendio per le imprese che devono installare gruppi elettrogeni e unità di co-generazione. È stato infat-ti emanato il DM 13/7/2011, che riguarda “Approvazio-ne della regola tecnica di

prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accop-piati a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di

Page 17: Lo Spettacolo Viaggiante

17www.anesv.it

potenza nominale complessiva fra 50 kW e 10.000 kW: applicazione delle rego-le dei Titoli I e II dell’allegato al decreto;

potenza nominale complessiva fra 25 kW e 50 kW: applicazione delle regole dei Titoli I e III dell’allegato;

potenza nominale complessiva fino a 25 kW: le disposizioni di riferimento sono al Titolo IV dell’allegato.

Il Titolo I contiene generalità e disposi-zioni, valide per tutte le classi di poten-za, riguardanti l’alimentazione dei mo-tori a combustibile gassoso e liquido e le disposizioni complementari. In partico-lare si richiede che il macchinario sia do-tato di marchio CE e di dichiarazione di conformità e che i suoi accessori debbano essere certificati nel rispetto della nor-

mativa vigente. I Titoli II, III e IV sono specifici

per le classi di potenza, secon-do lo schema precedente, e in più vengono indicate le carat-teristiche che deve avere il luo-go in cui il dispositivo viene in-stallato. Per la classe di potenza superiore (fra 50 kW e 10.000 kW) nel Titolo II si fa la distin-zione fra installazioni all’aper-to, locali esterni e locali interni a un fabbricato.Rilevante anche l’ambito di ap-plicazione del provvedimen-to, che recita, all’art. 1 comma

3 “Le presenti disposizioni non si applicano ad installazioni di grup-

pi e unità di cogenerazione inseriti in processi di produzione industriale, im-

pianti antincendio, stazioni e centra-li elettriche, dighe e ripetitori radio ed installazioni impiegate al movimento di qualsiasi struttura. Per l’installazio-ne in tali ambiti o per potenza nomina-le complessiva superiori a 10000 kW, le presenti disposizioni costituiscono utili criteri di riferimento.“ . In molti parchi di divertimento, permanenti e tempora-nei, i gruppi elettrogeni riguardano pro-prio il “movimento” delle strutture o gli impianti antincendio, e dunque non ri-entrerebbero nei casi previsti dal provve-dimento, utile solo come “riferimento”.. Sono in corso contatti con il Ministero dell’interno per avere un approfondi-mento su tale aspetto.

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ai controlli di prevenzione incendi, esclu-dendo le manifestazioni temporanee, e disciplina – relativamente al deposito dei progetti, al loro esame, ai controlli, all’approvazione di deroghe a specifiche normative - la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio che, in base alla vigente normativa, sono attribuite alla competenza del Corpo nazionale dei vigi-li del fuoco.Con il decreto, che entrerà in vigore il 7 ottobre 2011, vengono abrogati una se-rie di provvedimenti, tra i quali il D.P.R. n. 689 del 26 maggio 1959 e il D.P.R. n. 37 del 12 gennaio 1998. Introducendo alcune semplificazioni nelle procedure inerenti i controlli per la prevenzione degli incen-

Cambiano le modalità per il rilascio del CPI. Sulla Gaz-zetta Ufficiale n. 221 del 22 settembre 2011 è stato pub-blicato il Decreto del Pre-sidente della Repubblica 1 agosto 2011 n. 151, “Regola-mento recante semplifica-

zione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell’articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122”.Il provvedimento, approvato in via defi-nitiva dal Consiglio dei Ministri del 22 lu-glio scorso, individua le attività soggette

Certificato diPrevenzioneIncendi.Semplificatala disciplina

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di e per la verifica delle condizioni di sicu-rezza antincendio. Il nuovo Regolamen-to dovrebbe consentire, secondo le stime del Governo, un risparmio di 650 milioni di euro all’anno per le piccole e medie im-prese.L’ambito di applicazione del regolamento è costituito principalmente dalle attività soggette alle visite e ai controlli di preven-zione incendi di cui al decreto del Mini-stro dell’Interno 16 febbraio 1982, ivi com-prese le attività di spettacoloLe attività da sottoporre a controlli di pre-venzione incendi sono suddivise in tre categorie (A, B, C), a seconda delle per-centuali di rischio e in relazione alla di-mensione dell’impresa, al settore di at-tività, all’esistenza di specifiche regole tecniche, alle esigenze di tutela della pub-blica incolumità. In pratica, gli adem-pimenti amministrativi vengono diver-sificati in relazione alla dimensione, al settore in cui opera l’impresa e all’effetti-va esigenza di tutela degli interessi pub-blici (in linea con lo “Small Business Act” adottato a livello comunitario).Le attività di tipo A sono quelle che non provocano rischi significativi, quelle di tipo B sono attività con rischio medio mentre le attività che rientrano nella ca-tegoria C sono le più complesse e rischio-se.Le modalità di presentazione delle istan-ze, il loro contenuto e la relativa docu-mentazione da allegare saranno discipli-nate con un apposito decreto del Ministro dell’Interno. Per le attività classificate di tipo A, non suscettibili di provocare rischi per l’incolumità pubblica, non sarà più necessario il parere di conformità e sarà sufficiente utilizzare la SCIA (Segnalazio-ne certificata di inizio attività).Per le categorie B e C il provvedimento sta-bilisce che i progetti di nuovi impianti o costruzioni, e i progetti di modifica agli impianti esistenti che comportano la va-riazione delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio, devono essere sot-toposti ad esame. Le domande devono es-sere presentate al Comando dei Vigili del Fuoco insieme alla Scia e alla documenta-zione richiesta. Inoltre, in caso di modi-fiche agli impianti o alle costruzioni esi-stenti che comportino un aggravio delle preesistenti condizioni di sicurezza, è ne-cessario riavviare le procedure di valuta-zione del progetto e di presentazione della Scia. Entro 60 giorni dalla data di presen-

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tazione della documentazione comple-ta, il Comando dei Vigili del fuoco si pro-nuncia sulla conformità dei progetti alla normativa e ai criteri tecnici di prevenzio-ne incendi. Sempre entro il termine di 60 giorni, i Vigili del fuoco effettuano i con-trolli e rilasciano, in caso di esito positivo,

Sono soggetteall’obbligo di rilasciodel CPI i:“Locali di spettacolo e di trattenimento in genere, impianti e centri sportivi, pale-stre, sia carattere pubblico o privato, con capienza superiore a 100 posti, ovvero di superficie lorda, in pianta al chiuso supe-riore a 200 m2. Sono escluse le manife-stazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali o luoghi aperti al pubblico ”Ai fini del rischio i luoghi e locali di spet-tacolo sono classificati di tipo A (fino a 100 persone), B (da 100 a 200 persone) e C (oltre 200 persone). I teatri sono di tipo A (fino a 25 persone presenti) di tipo B (da100 a 200 presenti) e di tipo C (oltre i 200 presenti) mentre i magazzini e labo-ratori a servizio di tali strutture sono clas-sificati di tipo B (da 200mq a 2.000mq) e di tipo C (oltre i 2.000mq).

Quanto agli adempimenti: Per le attività a basso rischio (A), vie-

ne eliminato il parere di conformità e sarà sufficiente utilizzare la segnalazione cer-tificata di inizio attività (SCIA), con tempi certi per tutte le imprese. I controlli suc-cessivi all’avvio delle attività saranno ef-fettuati a campione entro 60 giorni;

per le attività a medio rischio (B) la valu-tazione di conformità dei progetti ai crite-ri di sicurezza antincendio si dovrà invece ottenere entro 60 giorni. Per avviare l’at-tività sarà sufficiente presentare la SCIA e i controlli successivi saranno effettuati a campione entro 60 giorni;

per le attività ad alto rischio (C) , la valu-tazione di conformità dei progetti ai criteri di sicurezza antincendio si dovrà anch’es-sa ottenere entro 60 giorni. Per avvia-re l’attività sarà sufficiente presentare la SCIA e i controlli successivi saranno effet-tuati a tappeto entro 60 giorni.

IN BREVE copia del verbale della visita tecnica per le attività di tipo A e B, mentre per le attivi-tà di tipo C è previsto il rilascio del Certifi-cato di prevenzione incendi (CPI) entro 15 giorni. Per le attività meno rischiose (ca-tegorie A e B) il Comando può effettuare controlli a campione, mentre per le attivi-tà di tipo C sono previsti controlli a tappe-to entro il termine di 60 giorni. È previsto il blocco dell’attività in assenza dei requi-siti di sicurezza richiesti, a meno che l’in-teressato provveda a conformare l’attività alla normativa e ai criteri tecnici di pre-venzione incendi entro il termine di 45 giorni.Il regolamento prevede infine il rinnovo periodico ogni 5 anni della conformità an-tincendio, attraverso una dichiarazione del titolare delle attività (da inviare ai Vi-gili del fuoco) che attesti l’assenza di va-

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riazioni alle condizioni di sicurezza, corre-data da documentazione tecnica.Il provvedimento stabilisce che gli enti e i privati responsabili delle attività non sog-gette alla disciplina in materia di sicurezza sul lavoro (D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81) “hanno l’obbligo di mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le al-tre misure di sicurezza antincendio adottate e di effettuare verifiche di controllo ed inter-venti di manutenzione secondo le caden-ze temporali che sono indicate dal Coman-do nel certificato di prevenzione o all’atto del rilascio della ricevuta a seguito della pre-sentazione della SCIA”. Inoltre, i controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione e l’informazione “devono essere annotati in un apposito registro a cura dei responsabili dell’attività. Tale registro deve essere man-tenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di competenza del Comando”.Nel caso in cui le attività soggette ai control-li presentino caratteristiche tali da non con-sentire l’integrale osservanza delle regole tecniche vigenti di prevenzione incendi, gli interessati possono presentare ai Vigili del fuoco una istanza di deroga al rispetto della normativa antincendio.Per le attività nella categorie B e C, gli enti e i privati possono richiedere al Coman-do l’esame preliminare della fattibilità dei progetti di particolare complessità, ai fini del rilascio del nulla osta di fattibili-tà. Inoltre, è possibile richiedere ai Vigili del fuoco l’effettuazione di visite tecniche in corso d’opera.L’articolo 10 del provvedimento disciplina il raccordo tra le disposizioni del regola-mento in materia di prevenzione incendi e le norme del D.P.R. 160/2010 (cd. “Regola-mento SUAP”). In particolare, viene stabi-lito che le procedure dello Sportello unico per le attività produttive (SUAP) si applica-no alle attività che rientrano nel campo di applicazione del presente regolamento. Ai soli fini antincendio, le attività che rien-trano nella categoria A ricadono nell’ambi-to del procedimento automatizzato (di cui al Capo III del D.P.R. 160/2010), fatti salvi i casi in cui si applica il procedimento or-dinario. Inoltre, viene stabilito che l’istan-za presentata tramite SCIA integra, ai fini della rispondenza dell’opera alle prescrizio-ni previste dalla normativa di prevenzione degli incendi, la documentazione che deve essere trasmessa al SUAP in seguito all’ul-timazione dei lavori.

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litarsi al rilascio del certificato di preven-zione incendi riguardante locali, attività, depositi, impianti e industrie pericolo-se. La certificazione in questione è infat-ti appannaggio dei Vigili del Fuoco, ri-entra nelle prerogative del corpo previste dall’articolo 16 “Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139 – Corpo nazionale dei vigili del fuoco”. L’articolo 16 del D.Lgs 139/2006 preve-de infatti che sia possibile acquisire cer-tificazioni antincendio e dichiarazioni di conformità da soggetti terzi, professioni-

È stato pubblicato in Gaz-zetta ufficiale il 26 agosto 2011 il Decreto 5 agosto 2011 contente nuove indicazio-ni riguardanti “Procedure e requisiti per l’autorizzazio-ne e l’iscrizione dei profes-sionisti negli elenchi del

Ministero dell’interno di cui all’articolo 16 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139”. Il provvedimento definisce le procedu-re per i professionisti che intendono abi-

Abilitazione al rilascio del CPI: cambianoi requisiti

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sti abilitati alla redazione dei documenti richiesti e quindi alla preventiva verifica delle condizioni necessarie affinché tale documentazione sia fondata, corretta e sicura. Tali professionisti per essere abili-tati a tale mansione devono essere inscrit-ti in appositi elenchi ministeriali, e devo-no per ottenere l’iscrizione, dimostrare ai proprio ordini professionali e quindi al Ministero stesso di possedere tutti i requi-siti e la formazione necessaria. Requisiti inderogabili e definitivi.Il nuovo decreto stabilisce quindi requisi-ti e modalità di iscrizione per i nuovi can-didati. “Ministero dell’Interno, Decreto 5 agosto 2011 – Art. 3 Requisiti per l’iscrizione negli elenchi del Ministero dell’interno.

1. Possono iscriversi, a domanda, negli elenchi del Ministero dell’interno i pro-fessionisti iscritti negli albi professionali, di seguito denominati professionisti, de-gli ingegneri, degli architetti-pianificato-ri-paesaggisti e conservatori, dei chimici, dei dottori agronomi e dottori forestali, dei geometri e dei geometri laureati, dei periti industriali e periti industriali lau-reati, degli agrotecnici ed agrotecnici lau-reati, dei periti agrari e periti agrari lau-reati, in possesso dei requisiti di cui al presente decreto. Ne riportiamo gli ele-menti principali:

2. Per l’iscrizione negli elenchi del Mini-stero dell’interno di cui al comma 1, i pro-fessionisti devono essere in possesso, alla data della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti: a) Iscrizione all’albo professionale; b) attestazione di frequenza con esito po-sitivo del corso base di specializzazione di prevenzione incendi, di cui al successivo art. 42. Il corso di formazione deve comprendere un ammontare di ore che non può essere inferiore alle centoventi, le lezioni ven-gono sostenute dagli Ordini e dai Collegi professionali di ognuna delle professioni ammesse alla possibilità di certificazio-ne antincendio, con la supervisione e at-testazione finale rilasciata dal Ministe-ro dell’interno – “Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile”. Sono esentati dall’obbligo

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di frequenza ai corsi i “professionisti ap-partenuti, per almeno un anno, ai ruoli dei direttivi e dirigenti, degli ispettori e dei sostituti direttori antincendi del Cor-po nazionale dei vigili del fuoco ed abbia-no cessato di prestare servizio”, i “dottori

agronomi e dottori forestali, agrotecnici laureati, architetti-pianificatori-paesag-gisti e conservatori, chimici, geometri laureati, ingegneri, periti agrari laure-ati e periti industriali laureati” che pro-vino di aver seguito un corso e consegui-to una formazione equivalente durante la laurea. Una volta superato il corso i candidati do-vranno presentare richiesta di ammissio-ne agli elenchi ancora ai rispettivi Ordini e Collegi professionali. Questi valideran-no la proposta entro sessanta giorni dal deposito e con esito positivo provvederan-no tramite una codifica e una cataloga-zione apposita a comunicare la possibile iscrizione al Ministero del lavoro. Gli inscritti per mantenere la propria po-sizione dovranno seguire corsi di aggior-namento e seminari.

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tro documento fiscale rilasciato al cliente (come da fattura emessa dal produttore o dal fornitore).I contributi ambientali comunicati dal Ministero non riguardano tutti i pneu-matici, ma solo quelli dei marchi delie sei aziende socie del Consorzio Ecopneus Bridgestone, Continental, Goodyear, Du-niop, Marangoni, Michelin e Pirelli.Dal 7 settembre u.s. pertanto, nella fat-tura relativa all’acquisto di pneumatici di uno dei marchi delle aziende citate, vie-ne indicato in modo chiaro e trasparente il contributo ambientale che copre i costi di gestione e recupero dei pneumatici fuo-ri uso (come previsto dal Decreto n. 82 del 11 aprile 2011).

Con l’entrata in vigore del nuovo sistema di gestio-ne dei pneumatici fuori uso (PFU>. In vigore dal 9 Giu-gno scorso, i pneumatici immessi sul mercato italia-no sono gravati da un “eco contributo”, che vsene pa-

gato dall’utente finale. L’utilità del con-tributo è quella di finanziare le operazioni di raccolta e recupero da parte dei produt-tori e importatori di pneumatici ed è ap-plicato in fase di “sostituzione” dei pneu-matici fuori uso (dal 7 settembre 2011) o in caso di “vendita del veicolo nuovo” (7 otto-bre 2011). Viene Inoltre, differenziato per le diverse tipologie di pneumatici e di vei-coli, e deve essere indicato in modo chia-ro e distinto sulla fattura o qualsiasi al-

P.F.U.: pneumatici fuori uso. Ecco gli importi del contributo ambientale

CATEGORIA DESCRIZIONE PESI MIN-MAX(IN KG)

CONTRIBUTO(EURO/ PNEUMATICO)

A Oclomoton e motoveicoli Al (2-8) 1,50

B Autoveicoli e relativi rimorchi(autovetture, autocaravan, ecc.) Bl (6-18) 3.00

CAutocarri, autobus (autotreni,autosnodati, autoarticolati,fitoveicoli, trattori stradali, ecc..)

CI (2O40)C2 (41-70)

12,1023.50

DMacchine agricole, macchineoperatrici. macchine industriali(trattori, escavatori, ecc..)

DO (<4>)D1 (4-20)D2 (21-40)D3 (41-70)D4 (71-110)D5 (111-190)D6 (191-300)D7 (oltre 300)

0.9O4.009.8018.8029.0055.00120.00326.00

Gli importi del contributo sono indicati nella tabella seguente:

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Parchi di divertimento

alle stesse agevolazioni di quelle turisti-che se dimostrano che la loro attività è volta alla realizzazione dell’offerta turi-stica, con conseguente estensione delle agevolazioni, benefici e sovvenzioni pre-viste per le imprese turistiche. In propo-sito è sufficiente confrontare il testo del previdente art. 7 1. 135 sul punto con il nuovo art. 4, in cui l’individuazione non è più rimessa ad ulteriori provvedimenti avvenendo unicamente sulla scorta della, invero generale e molto ampia, nozione normativa.”.

Un articolato parere dell’Uf-ficio legislativo del mi-nistero del turismo aiuta a fare chiarezza sulla in-clusione dei parchi di di-vertimento tra le imprese turistiche. Nel corso del-la elaborazione del Codi-

ce del Turismo (D.Lgs. 23 maggio 2011, n. 79) era stato previsto che le strutture che rappresentiamo fossero considerate a tut-ti gli effetti imprese turistiche. Da anni sosteniamo infatti che le nostre attivi-tà, pur considerate attività di spettacolo, hanno innegabili relazioni con il mondo dell’offerta turistica. Nella ver-sione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la espressione era stata misteriosamente cancellata. Ab-biamo chiesto spiegazioni al mi-nistero che, con la nota che pub-blichiamo, chiarisce due aspetti, il primo è che nella elaborazione del testo normativo i parchi di di-vertimento non avevano ottenu-to l’inclusione tra le imprese tu-ristiche a causa di una eccezione della Ragioneria generale dello Stato, per problemi di copertura, e la seconda – assai importante – è che i parchi di divertimento possono fruire delle agevolazio-ni riservate al turismo, se svol-gono attività di carattere turisti-co. La nota chiarisce infatti che “Peraltro, proprio al fine di ve-nire incontro alla richiesta del-la commissione parlamentare, in realtà, la nonna contenuta nell’art. 4 del Codice del turismo, così come approvata, amplia no-tevolmente il novero delle impre-se turistiche in quanto l’elenco contenuto nella stessa norma ha una mera funzione esemplifica-tiva delle imprese e non tassati-va, con conseguente possibilità delle altre imprese di accedere

I parchi di divertimento nel Codice del Turismo

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Parchi di divertimento

ficazioni di prodotto che hanno portato in questi apparecchi funzionalità sem-pre più complesse, ma soprattutto non più attinenti al solo mercato della comu-nicazione vocale. Nascono così gli smar-tphone, telefoni tuttofare - come si evin-ce dal nome - e che, alla stregua di piccoli computer portatili, sono in grado di of-frire ai loro utilizzatori applicazioni per giocare, scrivere, raccogliere informa-zioni, consultare internet, scattare fo-tografie e tanto altro. Dall’iPhone di Ap-ple, capostitpite di questa rivoluzione, alla moltitudine di prodotti proposti an-che a prezzo più contenuto e che si basa-

Il variegato mondo della telefo-nia cellulare, nel corso dell’ulti-mo quinquennio, ha dimostrato di aver assunto un ruolo fonda-mentale nella vita di ognuno di noi. Che sia a causa della pubbli-cità martellante o della reale uti-lità di possedere un apparecchio

tecnologico che ci permetta di effettuare chiamate - e non solo - in mobilità, ap-pare evidente come la diffusione dei te-lefoni portatili sia oramai eterogenea ed assoluta.Come ovvia conseguenza di questa diffu-sione si sono create, nel tempo, diversi-

I parchialle presecon le apps.Gli Smartphone cambiano la comunicazione

A cura di Francesco FabrisParksmania.it – Amusement Project

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alcune delle rivoluzionarie funzionalità: potendo queste periferiche accedere ad un’infinita serie di servizi on-line e on-demand i parchi stanno puntando anche a mantenere sempre aggiornati in tempo reale i propri ospiti su tutto ciò che acca-de nel parco. In occasione della propria visita quindi diventa possibile, ad esem-pio, consultare la durata delle attese per partecipare a determinate attrazioni, sa-pere quali punti ristoro sono aperti in un preciso momento o essere avvisati sugli orari di inizio degli spettacoli, come una segreteria virtuale che ci ricorda la cosa giusta da fare al momento giusto senza farci perdere nulla di ciò che il parco ha da offrirci.

Grazie a questo insieme di funzionalità si cominciano ad intravedere i reali van-taggi che l’utilizzo di strumenti di questo tipo possono esprimere, ma per fortuna

no sul sistema operativo open source di Google, Android, il mercato si sta dimo-strando in costante e rapida ascesa, in li-nea con una quasi inarrestabile evoluzio-ne tecnologica. Grazie ad un approccio di programmazione semplificato e alla re-lativa apertura dei produttori verso i pro-grammatori di applicazioni, l’attenzio-ne di molte aziende si sta focalizzando proprio su questi strumenti in virtù del-la possibilità di interessare commercial-mente nuovi target, ma anche per offrire nuovi servizi interattivi tramite applica-zioni che sfruttano la connettività dei te-lefoni, come la trasmissione dati veloce via rete 3G e Wi-Fi, ed impensabili fino ad oggi.

Era dunque solo questione di tempo af-finché anche le aziende legate al setto-re amusement (parchi tematici e affini) si adeguassero a questo trend, iniziando a testare un nuovo modo per comunica-re ed interagire con i propri ospiti: dopo i primi approcci piuttosto sperimentali, ora le applicazioni cominciano ad esse-re sempre più numerose e mature tan-to che ogni settimana si affacciano sul market - così ci si riferisce ai “contenito-ri” che su ogni piattaforma le raccolgo-no e catalogano - nuove applicazioni da scaricare, e consultare anche nel parco. Ma tutto questo interesse sta producen-do alla resa dei conti un reale vantaggio per il consumatore? Innanzitutto è bene capire cosa fanno generalmente e a cosa servono queste applicazioni.

I telefoni smartphone possono riprodur-re agevolmente contenuti di vario genere (documenti, suoni, foto, video etc.) e la loro portabilità giustifica una delle pri-me ed immancabili funzioni che i parchi stanno implementando e cioè quella di trasferire nelle mani degli ospiti la con-sultazione digitale del materiale carta-ceo che illustra il parco (mappa), i servizi collaterali nonché, ad esempio, gli orari degli spettacoli, il tutto arricchito di im-magini e video. Ciò rappresenta il primo passo obbligatorio quando si pianificano quali contenuti offrire ma se le applica-zioni si limitassero a fare solo questo, dif-ficilmente potrebbero candidarsi a sosti-tuire definitivamente il sempre pratico opuscolo fornito dal parco, quantomeno perché più veloce e leggero da maneggia-re. Ed è qui allora che entrano in gioco

L’appliczionedi Gardaland (pagina 42), e quella Disney (sopra)

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Parchi di divertimento

vativo possa diventare l’impiego di stru-menti avanzati (GPS e fotocamera) utiliz-zabili non solo nelle loro funzioni base, come la localizzazione dell’ospite all’in-terno del parco oppure del suo veicolo nel parcheggio, ma anche per implementare sistemi di realtà aumentata (augmented reality) che, sfruttando l’occhio delle fo-tocamere installate sui dispositivi, aiu-tano a riconoscere ciò che si sta inqua-drando, fornendo al tempo stesso tutta una serie di informazioni pertinenti, magicamente scaricate ed aggiornate dalla rete in tempo reale. Ma non solo: anche il capitolo giochi sta avendo una rilevanza fondamentale poiché sempre più popolari su queste periferiche e, nel caso dei parchi, utili a rappresentare dei piccoli perditempo da impiegare magari proprio durante le code di attesa.

Un utilizzo consapevole di tutte queste funzionalità può effettivamente contri-buire a creare un valore aggiunto per il cliente, che può pianificare al meglio la sua visita, impegnare il suo tempo di at-tesa in coda per consultare svariate in-formazioni e, perché no, giocare con i protagonisti digitali del parco. Ma lo stesso parco ha tutto l’interesse ad im-plementarle in quanto ne potrà trarre dei benefici immediati: oltre all’indub-bio riconoscimento che gli verrà tribu-tato dall’ospite, con aumento del grado di fidelizzazione e di soddisfazione, ave-re uno strumento con il quale poter co-municare direttamente con il visitatore, proponendogli informazioni e consigli anche a carattere promozionale/com-merciale o attraverso la raccolta di feed-back di visita diretti o indiretti, permet-te di anticipare le sue esigenze e quindi soddisfare al meglio i suoi desideri. Tanti aspetti positivi dunque… Ma sia-mo sicuri che sia tutto così semplice ed immediato?Sebbene senza ombra di dubbio le po-tenzialità siano immense, per essere tali queste applicazioni devono basar-si essenzialmente su un’infrastruttu-ra dati raggiungibile solo con la connes-sione alla rete che garantisca la raccolta di informazioni in tempo reale. Questa connessione, se non attuabile tramite postazioni Wi-Fi gratuite collocate nel parco stesso in maniera più o meno ca-pillare, si ottiene attraverso la rete cel-

fantasia e creatività dei programmato-ri, abbinate alla potenza della tecnolo-gia, lasciano ancora ampio margine di manovra. Basti pensare a quanto inno-

L’appliczionedi Seaworld.

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33www.anesv.it

le realizzate dal gruppo Merlin per i suoi parchi - Gardaland in primis - che mo-strano una struttura di base molto simi-le ma che di volta in volta vengono otti-mizzate a seconda del parco interessato (si confrontino ad esempio anche le ap-plicazioni di Thorpe Park e Alton To-wers). Tra le varie funzionalità proposte non manca la realtà aumentata, la pos-sibilità di rintracciare la propria auto previa registrazione della sua posizione, nonché una caccia al tesoro interattiva da svolgersi proprio all’interno del par-co. Sempre in Italia anche Minitalia-Le-olandia ha proposto con successo la sua applicazione che si presenta ricca di con-tenuti e con un simpatico gioco ma pio-niere è stato il gruppo AcquaVillage Wa-terparks che in tempi non sospetti aveva già percorso nel 2010 questa strada, pur-troppo però tralasciando di aggiorna-re le informazioni per la stagione 2011. Il gruppo SeaWorld, proprietario anche del brand Bush Gardens ha a sua volta prodotto una piattaforma molto simila-re per le applicazioni di tutti i suoi par-chi: molto efficace seppur senza offri-re particolari innovazioni. Rimanendo in territorio europeo invece buoni risul-tati anche per le applicazioni di Europa Park (che soffre però di una mappa forse un pò troppo semplificata) e quella di Di-sneyland Resort Paris, l’unica ufficiale di casa Disney per il momento. Per tutte quante è opportuno segnalare che le fun-zionalità più interessanti, come i tempi di attesa o la realtà aumentata, si posso-no consultare solo all’interno del parco.

lulare (connessione veloce di tipo 3G) che però in Italia non è sempre partico-larmente affidabile ed efficace. I parchi sono collocati spesso in zone periferiche, magari non coperte al 100% e all’estero, sfruttando il roaming dati internaziona-le, la consultazione può risultare anche particolarmente onerosa viste le tariffe a consumo non propriamente economi-che che le compagnie telefoniche appli-cano. Purtroppo questo aspetto è un pò il tallone d’Achille di tutto il sistema ma la speranza è che con l’andare del tem-po il servizio venga migliorato e reso an-cor più accessibile, soprattutto in termi-ni economici. Armati per ora di un buon abbonamento dati che ci permetta di usufruire di tutto ciò senza rischiare la bancarotta possiamo iniziare a scarica-re le applicazioni dei parchi che andre-mo a visitare, imparando a conoscerli a fondo e perché no, divertendoci con le funzionalità più originali. I grandi nomi del divertimento stanno pian piano dif-fondendo sul mercato le loro applicazio-ni ma con un pò di pazienza e di tempo si possono anche scovare prodotti non uffi-ciali, talvolta più utili di quelli originali.

Per citare alcune delle applicazioni più interessanti si possono segnalare quel-

L’appliczionedi Leonlandia.

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Parchi di divertimento

le. Ma la tecnologia corre, e così oggi ci ritroviamo con altri strumenti: veicoli di comunicazione si sono moltiplicati, spa-ziando dal blog, ai forum, alla pagina sui principali social network, Facebook so-prattutto. Il sito internet puro e sempli-ce, a questo punto, sembra quasi supe-rato. Ma è davvero così? Una pagina su Facebook può sostituire la “tradizionale” homepage? E poi: la diffusione di quan-do pubblicato è immediata e facilmen-te accessibile, ma i commenti potrebbe-ro non essere sempre positivi, e allora? Il gioco vale davvero la candela? O è come diceva Napoleone “bene o male, purché se ne parli?”. Cosa si aspetta e cosa riceve un parco divertimenti che decide di lanciar-si in rete?

Abbiamo chiesto di rispondere a que-ste domande ai responsabili di due gran-di parchi italiani: Mirabilandia, il secon-do parco italiano in termini di presenze, affermato e apprezzato dopo una venten-nale attività e Rainbow Magicland, che si accinge a concludere la prima stagione di attività. Dalle risposte che essi hanno dato alle nostre domande è emerso un quadro

Social marketing, cioè fare affari attraverso i social net-work. Oggi se ne fa un gran parlare, è l’obiettivo di tutte le imprese, perché consen-te di contattare milioni di potenziali utenti, con costi contenuti. Del resto i social

network – tra essi il più usato è Facebook - sono lo strumento preferito dalle giovani generazioni, uno dei più usati per tener-si in contatto con gli altri. Facebook, in particolare, è un mezzo di comunicazione dalle enormi potenzialità e se ogni tanto c’è chi prova a demonizzarlo - criticando le possibili violazioni della privacy o altro - c’è anche chi ne individua e sfrutta il po-tere pubblicitario che ne deriva.

Quando internet ha iniziato a farsi stra-da nella vita delle persone, tutte le realtà aziendali, parchi divertimento compresi, hanno cominciato a costruirsi il proprio sito internet, che in poco tempo è diven-tato un biglietto da visita indispensabi-

di Maria Cristina Cesa

Social Marketing per promuovere il parco

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Sì, è una sfida che ci permette di tastare continuamente e efficacemente il polso dei nostri appassionati, imparando dal-le loro critiche e capendo più velocemente dove migliorarci.

Nelle vostre campagne future, quanto spazio avrà internet e quanto gli altri mezzi tradizionali?

Internet negli anni ha avuto sempre di più un ruolo fondamentale nella nostra comunicazione e per veicolare il parco. Basti pensare alla promozione “bambini fino a dieci ani gratis” , un’offerta mol-to forte ma che è usufruibile solo scari-cando un coupon dal sito mirabilandia.it. Stesso discorso per la “superofferta mirabilandia+hotel”

Se in futuro nascessero altri strumenti di socializza-zione in internet, li prenderete in considerazione?

Certo e senza alcuna remora.

Come si gestisce una campagna pubblicitaria sui so-cial network? Avete persone dedicate esclusivamen-te a quello? Come avviene lo studio delle strategie?

Abbiamo sviluppato negli anni un affiata-to gruppo di lavoro che coadiuvato da pro-fessionisti del settore studia con attenzio-ne i social e cerca di correggere in corsa la rotta da seguire.

Mirabilandia realizzerà nel 2012 una nuova attra-zione, che farà parlare di sé in tutta Europa. Il parco sta abilmente rivelando i particolari in fasi succes-sive, creando forte attesa negli appassionati. Inter-net, nelle sue varie specificità, è essenziale in que-sta operazione: come gestirete le prossime fasi della campagna?

The Edge sarà la novità 2012 del Parco, probabilmente la più importante e deli-cata mai realizzata dal ’92 a oggi. Cen-tellineremo le informazioni, mandando in rete video che sveleranno l’attrazione pian piano, un passo alla volta. Del resto abbiamo un intero inverno da affrontare e vogliamo tener caldi i nostro appassio-nati.

Alessio Masci, product manager, ci ha riportato l’esperienza di Rainbow Magi-cand.

Il potere di internet, si sa, è grande, quello dei social network come Facebook lo stiamo scoprendo mano

non così scontato come si potrebbe pen-sare. La possibilità di interfacciarsi conti-nuamente con i propri clienti rappresenta una risorsa sia in fase di lancio,come nel caso di Rainbow Magicland, sia in una fase in cui si è affermati, per tenere vivo l’interesse e affrontare “l’intero inverno”.

Per Mirabilandia abbiamo parlato con Giovanni Scafoglio, responsabile della comunicazione, che ha risposto così alle nostre domande.

Quando Mirabilandia è nata, i social network non esistevano ancora e anche internet era ancora poco diffuso. Che riscontro avete avuto nel momento in cui avete aperto un sito internet e la navigazione è diventata di dominio pubblico?

Mirabilandia è stata praticamente da su-bito presente nel web intuendone imme-diatamente le enormi potenzialità. Na-turalmente nel corso degli anni abbiamo aumentato esponenzialmente le risorse investite nel web ritenendolo un settore fondamentale e imprescindibile per chi lavora nel turismo.

Oggi, secondo voi, qual è il potenziale dei social net-work rispetto al social marketing?

Il potenziale è molto forte e ancora ine-spresso. La mia personale sensazione è che al momento gli utenti utilizzino i so-cial come surrogato del sito tradiziona-le, limitandosi a cercare informazioni e a richiederle. Credo sia una fase che dure-rà ancora qualche anno per poi evolversi completamente e virare verso un rapporto di interazione più qualitativo.

Se Facebook è un grande veicolo pubblicitario - la pagina di Mirabilandia ha 50.000 contatti - qual è il ruolo del sito internet tradizionale?

La pagina ufficiale di Mirabilandia, ha milioni di visitatori unici è, e rimarrà, la principale vetrina del Parco e il mez-zo migliore per comunicare le nostre pro-mozioni e soprattutto la “superofferta Mirabilandia+hotel” che prevede l’ingres-so al parco per due giorni consecutivi e una notte in hotel a 49,90 euro.

I Social network sono trasparenti, ed hanno il pro-blema di rendere pubblici anche i commenti negati-vi. Eppure voi avete accettato la sfida.

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municazione comporta, indubbiamente, una serie di implicazioni. Per questo ab-biamo deciso di gestire il tutto attraverso un’attenta attività di moderazione, cor-reggendo il tiro quando necessario e for-nendo informazioni sempre aggiornate e puntuali.

Cosa pensate di chi invece preferisce non considerare internet e social network nella loro campagna pro-mozionale?

Escludere dalla pianificazione la copertu-ra che può offrire la rete internet e i social network vuol dire perdere un’importante fetta del mercato di riferimento.

A 4 mesi dall’apertura, quanto pensate che Facebo-

a mano. Che potenziale promozionale vede un parco divertimenti in una pa-gina di Facebook?

Facebook rappresenta un po-tenziale promozionale molto forte, dato dalla rete dei con-tatti attraverso i quali si pro-paga la comunicazione che, di volta in volta, decidiamo di diffondere. In questo modo ri-usciamo non solo a mantene-re ma a gestire il contatto con tutti i nostri amici.

E in un blog?

Per ottimizzare i risultati di una determi-nata strategia di comunicazione sui social media, la gestione dei contenuti appa-re di fondamentale importanza; un blog, strutturato e organizzato sotto questo punto di vista, non può che favorire il pro-cesso di comunicazione coordinata sui di-versi strumenti che compongono il media mix. Al contrario di Facebook che richiede di essere molto più sintetici, ad esempio, il blog offre la possibilità di sviluppare e approfondire argomenti, lasciando agli utenti la possibilità di partecipare attiva-mente alle discussioni con i propri feed-back.

Nessuno, nei parchi, ha ancora abbandonato il sito internet tradizionale; oggi, che funzione ha per Rainbow Magicland?

Il nostro sito internet, www.rainbowma-gicland.it, è la voce ufficiale del par-co: qui si possono trovare tutte le informazioni utili, i dettagli, le cu-riosità, le news sempre aggiornate; non poteva mancare, inoltre, il col-legamento diretto al nostro blog. Una serie di contenuti, insomma, organizzati secondo specifiche sezio-ni di approfondimento che rendono agevole la navigazione.

Rainbow Magicland ha adottato una politica trasparente rispetto agli utenti. È infatti possi-bile aggiungere commenti sia sul blog che su Fa-cebook. Avevate messo in conto che avreste potu-to ricevere critiche visibili a tutti e, se sì, cosa vi ha spinto a investire comunque in questo senso?

Avere un blog, una pagina Facebook, ol-tre agli indubbi vantaggi in termini di co-

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esperienza come Rainbow Magicland sui social net-work, che tipo di giudizio sarebbe?

Senz’altro positivo in quanto, come diceva-mo, la presenza sui social network ci ha per-messo di stabilire un contatto diretto e dura-turo con i nostri affezionati utenti web.

Se in futuro nascessero altri strumenti di socializza-zione in internet, li prenderete in considerazione?

Il mondo della comunicazione è in con-tinua evoluzione ed è direttamente pro-porzionale al grado di visibilità e ricono-scibilità all’interno del proprio mercato di riferimento. Detto questo, non possiamo che dichiararci aperti nel valutare nuove prospettive e strumenti di socializzazione che il futuro ci riserverà.

Come si gestisce una campagna pubblicitaria sui so-cial network? Avete persone dedicate esclusivamen-te a quello? Come avviene lo studio delle strategie?Una campagna pubblicitaria è un mix di strategie, obiettivi e mezzi come tutti ben sanno.

Ci interfacciamo quotidianamente con la nostra agenzia creativa per condividere idee e colpire il nostro target; dialoghia-mo con il centro media e concessionarie di spazi pubblicitari per creare il giusto me-dia mix senza mai perdere d’occhio l’otti-mizzazione del budget

In conclusione, quello che emerge da que-ste considerazioni è che il social network, internet, i blog sono mezzi all’insegna

sì della trasparenza, ma anche di un grande e attento lavoro non solo pub-blicitario, ma di controllo e di guida da parte di chi lavora dietro le quinte.

Nulla può essere lasciato al caso, senza monitoraggi costanti. Non a caso en-

trambi i nostri interlocutori hanno par-lato di”correggere il tiro”quando neces-sario, perché internet oggi è così, rapido

più che mai, e una “scheggia impazzita” che inizia a fare il giro del web, saltando da una pagina personale all’altra, in Ita-lia e nel mondo, rischia di fare danni in-genti all’immagine del parco. Ma proprio perché il web è per definizione, immedia-to ed efficace, se dietro ogni pagina c’è attenzione, controllo e progettualità, le potenzialità di questi strumenti sono, di fatto, tutte da scoprire.

ok in particolare e internet in generale abbiamo in-fluito a livello di pubblicità, promozione ed informa-zione?

Facebook in particolare e internet più in generale declinato- ad esempio- sul no-stro sito web, ci hanno permesso di sta-bilire un contatto diretto e duraturo con i nostri utenti che, in questo modo, sono sempre aggiornati su tutte le attività del parco.

Nelle vostre campagne future, quanto spazio avrà internet e quanto gli altri mezzi tradizionali?

Sicuramente il main media rimarrà la TV, grande spazio al web con tutti gli altri ca-nali “classici” a supporto (Radio, affissio-ne e stampa)

Quali sono le altre forme promozionali che ritenete valide?

Con i nostri fornitori e nuovi partner ab-biamo attivato interessanti forme di co-marketing, anche il direct marketing si è dimostrata una strategia vincente, cilie-gina sulla torta un’aggressiva attività di posizionamento a diffusione capillare in particolare Lazio e Campania.

Dovendo dare un giudizio sulla vostra personale

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Mondo dei parchi

nua a confermarsi come appuntamento irrinunciabile per l’industria delle at-trazioni in Europa. Nel dettaglio, i pri-mi dati ufficiali parlano di 7.053 visita-tori, il 30% dei quali provenienti dalla Gran Bretagna, mentre il restante 70% da circa un centinaio di paesi stranie-ri. Di questi, oltre 1.000 hanno preso parte anche al programma collaterale

Dopo l’ottimo successo del 2010, forse c’era da aspet-tarselo, ma gli oltre 7000 visitatori dell’edizione londinese dell’Euro At-tractions Show hanno confermato la tendenza. Anno dopo anno, è record

di presenze per questa fiera che conti-

EuroAttractions Show 2011di Londra:un successosu tutti i fronti

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di accesso e ticket, giochi e animatro-nics, da segnalare soprattutto le ultime tendenze del mercato, come la combi-nazione di cinema 3D con altre tecni-che (per un risultato a 4 o anche 5D), la

di convegni e con-ferenze. Un suc-cesso sotto tutti i fronti, insomma, come titolano i co-municati ufficia-li .Questo ottavo ap-puntamento della fiera che, ricordia-mo, cambia sede ogni anno, si è svolto all’Olympia Exhibition Centre di Londra, orga-nizzato dalla IA-APA Europe, ema-nazione europea della Internatio-nal Association of Amusement Parks and Attractions. La rassegna ha visto la partecipazione di 336 espositori (di cui “solo” 82 britan-nici) e la messa in mostra di 99 categoria merceologiche. Oltre ai tradizionali rol-ler coaster, giostre, attrazioni, sistemi

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Parchi di divertimento

come Nick Varney, oggi amministratore delegato della Merlin Entertainments Group, i seminari hanno registrato il tutto esaurito.“Siamo davvero soddisfatti di questa fiera e del supporto avuto dalle associa-zioni britanniche” ha dichiarato il pre-sidente del Comitato della IAAPA Euro-pe “e non solo perché abbiamo di nuovo battuto i record di presenze, ma perché è stata l’occasione per constatare quan-to l’industria europea sia più viva che mai”. A ulteriore conferma, le dichia-razioni di diversi nuovi espositori che, partiti con l’idea di portare a casa solo nuovi contatti, hanno rimesso in vali-gia contratti e business! Un’ottima pre-messa per la nona edizione, in program-ma a Berlino dal 9 all’11 ottobre 2012, per la quale è già stato prenotato la metà dello spazio disponibile. (M.C. Cesa)

grande attenzione prestata alle ambien-tazioni e all’interattività, e infine i si-stemi di fornitura di acqua per giostre e attrezzature.Ugualmente nutrito il programma dei convegni che hanno affrontato temi come i social network e le communi-ty online, i diritti d’autore e la proprie-tà intellettuale, la sicurezza, le risorse umane e i parchi acquatici. Complice forse la presenza di personaggi leggen-dari, veri pionieri dell’industria europea

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Parchi di divertimento

alizzare una sorta di continuum con aree e attrazioni del parco. E per completare il tutto, come si è detto, anche aree comuni esterne e camere a tema.A differenza delle altre aree appena cita-te però, le aree comuni esterne e le came-re rivestono una particolare importanza e non a caso è su questi specifici ambienti che negli ultimi anni si è calamitata l’at-tenzione del pubblico e, di conseguenza, degli operatori del settore.Come abbiamo visto, infatti, con il cresce-re della domanda legata all’abbinamento Parco/Resort, è cresciuta negli anni an-che l’esigenza degli ospiti di vivere ap-pieno 24 ore su 24 la propria vacanza. Che deve essere in tutto e per tutto “magica” fino all’ultimo secondo prima di addor-mentarsi e proseguire poi dal primo istan-te la mattina successiva.Dopo avere parlato dell’evoluzione degli hotel marchiati Disney, alle cui linee gui-da tutte le altre realtà amusement si ispi-rano in linea generale ancora oggi, è sicu-ramente interessante parlare di come il tutto è stato declinato in chiave europea.Ogni singolo parco, da quelli di proprie-tà Mack a quelli Merlin, da Gardaland a Phantasialand, da Efteling a PortAven-tura - solo per citarne alcuni - e senza di-menticare altri piccoli ma altrettanto si-gnificativi esempi, ha cercato quando possibile di dare un’impronta personale ai propri hotel, sia all’esterno che nelle ca-mere da letto. Vediamo come.

Analizzando il “prodotto parco” nel suo comples-so, almeno per quanto attiene alle più grandi e famose strutture del di-vertimento europee, non è possibile dimenticar-si degli hotel a tema. Ne

abbiamo parlato in un precedente artico-lo, riservandoci - dopo averne raccontato la storia e l’evoluzione - di approfondirne in un secondo momento due delle caratte-ristiche più importanti: la tematizzazione delle aree comuni esterne e delle camere - in questo caso suite – più elaborate e coin-volgenti.Facciamo però un passo indietro per ri-badire alcuni concetti già espressi nel precedente articolo, che fungono da es-senziale premessa per la trattazione dell’argomento.Il successo degli hotel a tema deriva essen-zialmente dal desiderio degli ospiti di ca-denzare con ritmi più soft la propria visi-ta al parco e intercalarla con momenti di relax usufruendo dei numerosi servizi ag-giuntivi dell’hotel senza per questo uscire dal contesto ”magico” in cui si trova. Piscine e ristoranti, saune e ambienti co-muni interni tematizzati, dunque, per re-

Quando la Magia ti segue anche in camera d’albergo

A cura di Roberto CanoviParksmania.it – Amusement Project

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Previste 1984 camere e suites per l’intero complesso, le aree riprenderanno 4 temi da altrettanto famosi film Disney: “Cars”, “Il Re Leone”, “La Sirenetta”, “Alla ricerca di Nemo”.Il Resort aprirà durante l’estate 2012 e da-gli artwork pubblicati la tematizzazione dovrebbe risultare più estesa e non carat-terizzata come i casi precedenti solamen-te da elementi singoli - anche se gigan-teschi - allocati all’interno di aree tutto sommato spoglie.La forza dei personaggi dei film d’anima-zione scelti, indipendentemente dal bud-get impiegato per la realizzazione delle aree esterne, è dunque l’eclatante caratte-ristica di questa tipologia di resort. Que-sto è sicuramente un punto di forza che manca a tutti gli altri, che di conseguen-za devono puntare su altro.Oggi alcuni parchi, su tutti Europa Park e Port Aventura, stanno seguendo que-sto esempio, non tanto per le ragioni eco-nomiche che all’epoca hanno originato questo tipo di scelta da parte della Disney, ma proprio per l’importanza che ora vie-ne riconosciuta a questo specifico inve-stimento. Tanto è vero che spesso anche le camere sono dotate di una tematizza-zione di alto livello e dunque i costi sono

Disney insegna

Come sempre, non è però possibile ini-ziare senza citare l’esperienza Disney, dal momento che ancora una volta gli input di riferimento provengono dalla genialità e intraprendenza degli uomini della Mou-se Company.Per quanto riguarda le aree comuni ester-ne, infatti, la assai poco “magica” esigen-za di sopperire ad una sostanziale carenza di tematizzazione nelle camere per quan-to riguarda gli hotel Disney “low price” come gli All Star Resorts - Movies, Mu-sic e Sports, ha portato alla forte caratte-rizzazione delle aree stesse. È certamente molto più economico realizzare scenogra-fie importanti negli spazi aperti tra i vari blocchi dell’hotel piuttosto che nelle sin-gole camere e allo stesso tempo l’impatto sul pubblico è fortissimo, con conseguen-te rilevante spendibilità a livello di mar-keting.L’esperimento non si è fermato ai soli All Star Resorts e al successivo Pop Century, in verità scenograficamente fin troppo plasticoso e tutto sommato povero; tanto è vero che sono attualmente in corso i la-vori per la realizzazione del Disney’s Art of Animation Resort.

Uno degli hotel Disney “All

Star Resorts - Movies”

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Parchi di divertimento

Come ci racconta Andrea Monti, grande esperto del mondo Disney, “Questa sui-te è infatti stata costruita a New Orleans Square, sopra l’entrata dell’attrazione dei Pirati dei Carabi, nello stesso spazio che Walt Disney aveva previsto per il suo ap-partamento di famiglia. Walt aveva già un monolocale sopra la caserma dei pom-pieri di Main Street, in cui dormiva quan-do era nel parco, ma un appartamento più grande era ovviamente preferibile.Le iniziali “WD” (Walt Disney) e “RD” (Roy Disney) si riescono ancora a leggere su ringhiere e ornamenti della veranda.L’appartamento è confinante con il mitico “Club 33”, locale esclusivo all’interno del parco per i soli soci, con entrata segreta nelle strade di New Orleans Square. L’en-trata dell’appartamento è invece situata nella “Court of Angels” (corte degli ange-li) e appena varcata la soglia ci si ritrova catapultati nell’atmosfera old fashion di New Orleans.L’appartamento è composto da una se-rie di locali di estrema classe ma con l’ag-giunta di tutti quei “tocchi” Disney che lasciano stupefatti e incantati.Quando si accende il fuoco, ecco che Cam-panellino inizia a volare sopra il legno e a spargere di polvere di fata il tutto, men-tre la stessa cosa accade quando spegnia-mo le luci e ci accingiamo ad andare a let-to; Campanellino appare sopra di noi nelle tende - grazie a un gioco di proiezioni - e ci cosparge di polvere per aiutarci a sognare”.Da alcuni anni, per fortuna, si può però sognare anche in Europa. Se escludiamo il Disneyland Paris Resort, non ci sono infatti le suites della Bella Addormenta-ta, di Cenerentola o di Campanellino, ma tante entusiasmanti declinazioni di epo-che storiche, architetture e citazioni di personaggi famosi. In molti casi, come vedremo, la qualità sia delle aree esterne che delle camere è addirittura pari o supe-riore agli standard Disney.

La realtà europea

PortAventura, il grande complesso del divertimento situato in Costa Dorada e ge-stito in passato - dal 1999 al 2004 - per un breve ma incisivo periodo sul fronte degli investimenti da Universal, possiede 3 ho-tel a tema di buon livello e un quarto, il più recente, che presenta un’eccezionale tematizzazione esterna.

decisamente superiori. A maggior ragio-ne quando non è possibile utilizzare un brand così forte come quello in dotazio-ne a Disney, che in alcuni casi permette di mascherare l’approssimazione. Come è nel caso, appunto, del Pop Century.La qualità ha dunque un prezzo e questo riguarda ovviamente anche le camere.Partendo dal top assoluto, anche in que-sto caso Disney insegna. Il non plus ultra di quello che ogni appassionato di parchi - e non solo - sogna di trovare in una came-ra a tema, si può trovare esclusivamente nelle stanze in cui, purtroppo, pochissimi riusciranno mai a entrare.In particolare, la “Cinderella Suite” all’in-terno del Castello del Magic Kingdom di Orlando e la “Dream Suite” dentro il parco Disneyland in California.Se la prima è abbastanza conosciuta per-chè esistono varie foto e la sua incon-futabile caratteristica è quella di forni-re l’esperienza unica di dormire proprio all’interno di un luogo magico come il “vero” castello di Cenerentola, la seconda rappresenta una storia a se.

Due ambienti del parco Efteling: la “camera carroussel” e “noorderlicht “

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no ben 20 suites fortemente tematizzate. La qualità di realizzazione è di altissimo livello e ciascuna di esse presenta un di-verso tema, da quelli cari alle favole dei Fratelli Grimm o H.C. Andersen, a quel-li decisamente più commerciali come la “Coca Cola Suite”.Tutte le suite sono spettacolari e cura-te fin nei minimi particolari e ognuna di esse presenta peculiarità uniche di volta in volta espresse dal materiale che riveste le pareti, il pavimento e il soffitto, dagli arredi, dalle colonne sonore che si attiva-no a seconda delle situazioni, dalle luci, da effetti speciali e, non ultimo, persino dalla dotazione scenografica delle stanze da bagno.Alcune delle particolari caratteristiche di queste camere: il pavimento leggermente inclinato della “Undersea Suite”, che per metà sembra una nave che affonda e per

Si tratta del “Gold River”, inaugurato nel 2009 proprio a ridosso di una delle aree più famose del parco: il vecchio west.In questo caso il parco è riuscito a inse-rire tutte le caratteristiche vincenti per questa tipologia di prodotto: accesso di-retto al parco, tematizzazione stupefacen-te dell’intera area e degli edifici, ottima qualità e numero delle piscine oltre che dei servizi sul fronte della ristorazione e dell’animazione.La grande forza di “Gold River” non risie-de però tanto nell’arredo delle camere o dei mini appartamenti, pur se di altissi-mo livello in quanto a confort e qualità. Quello che lascia a bocca aperta gli ospiti è il ritrovarsi all’interno di una piccola cit-tadina del west di fine ‘800. Lo stile non rispecchia pedissequamente la realtà sto-rica, anche perchè i volumi occupati sia in larghezza che altezza sono ben maggiori, ma passeggiando nelle strade che colle-gano i vari blocchi, si possono trovare le botteghe del barbiere o del droghiere, il saloon e il carro funebre del becchino po-steggiato davanti al suo ufficio. È stata ri-prodotta anche una stazione ferroviaria, con tanto di rotaie occupate da locomoti-va e carrozze. Esiste poi un piccolo edificio chiamato Lucy’s Mansion, tematizzato come la lussuosa residenza della famiglia più ricca del paese, in cui si trovano suites particolarmente curate, reception, break-fast room e piscina privata. Il tutto riser-vato ad un numero ristretto di ospiti che possono permettersi una vacanza più co-stosa ed esclusiva.Il passaggio tra hotel e parco è situato, non a caso, nell’area west di quest’ulti-mo e dunque in questo caso si può proprio parlare di un’esperienza immersiva senza soluzione di continuità.Alcune stanze a tema si possono trovare anche negli altri hotel del Resort, come ad esempio quelle del “Club Woody and Friends” di Hotel PortAventura, che sono state arredate come un nascondiglio di Woody Woodpecker. Gli ospiti di queste stanze hanno privilegi speciali che inclu-dono area check-in esclusiva, attività per bambini con le mascotte del Parco, cola-zioni private con i personaggi, il PortA-ventura Express Premium, stampa quoti-diana, accappatoi e altri vantaggi.Efteling, il parco olandese nato nel 1952 ha costruito il proprio hotel dopo qua-rant’anni di vita nel 1992, ma solo negli ultimi tempi ha realizzato al suo inter-

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Parchi di divertimento

Sono presenti la camera dedi-cata a Sonic The Hedgehog, la “Splish Splash Room” con il let-to a castello a forma di sotto-marino giallo e la “Big Pyjama Room”, con i letti che richiama-no palloni aerostatici che paio-no sospesi tra le nuvole.Sempre nel Regno Unito, anche Drayton Manor nell’estate di quest’anno inaugurerà un Ho-tel con 150 camere per famiglie, tra cui alcune a tema “Thomas and friends™”.La realtà francese dei Resorts non è, come si potrebbe pen-sare, caratterizzata solo da Disneyland Paris, dal mo-mento che anche parchi di di-vertimento come Parc Aste-rix e Le Grand Parc de Puy du Fou, possiedono hotel e camere

a tema. Nel caso del secondo, il mai trop-po abbastanza lodato parco a tema storico situato in Vandea, si raggiungono poi li-velli di pura eccellenza.L’hotel La Ville Gallo-Romaine, come sug-gerisce il nome, riprende - aumentando-ne ovviamente i volumi - la disposizione e lo stile delle antiche ville patrizie roma-ne con le camere disposte tutte intorno al grande atrium centrale. Meno imponenti, ma forse ancora più suggestive, le came-re posizionate su palafitte sull’acqua del Residence Les Iles de Clovis. Disposto su 7 ettari, questo complesso di abitazioni da 5 posti costruite secondo lo stile dell’epo-ca merovingia - VI secolo – invita gli ospi-ti a trascorrere una vera vacanza di diver-si giorni usufruendo di tutte le attrattive della Vandea e quindi non solo del prodot-to parco. Ma l’apice della tematizzazione si raggiunge all’interno delle 4 suites di Le Logis de Lescure, una casa di campa-gna in stile XVIII secolo immersa nel ver-de. Ognuno di questi appartamenti utiliz-zabili da 4/6 persone ha un tema specifico e presenta arredamenti talmente ricchi di oggetti e particolari da lasciare stupefatti. Su tutti, “Le Planétarium” e “Le Salon de Musique”.In Germania possiamo poi trovare due spettacolari hotel tematici sul perimetro di Phantasialand, entrambi con accesso diretto al parco nelle rispettive aree tema-tiche: Cina e Africa.L’Hotel Ling Bao, aperto nel 2004, è il per-fetto esempio di collegamento e continu-

l’altra metà rappresenta il mondo sotto-marino con tanto di letto inserito in una conchiglia.Oppure i pinguini e trichechi della “Nor-thern Lights Suite”, che si integrano per-fettamente con l’ambiente polare ripro-dotto o il verde putting green con tanto di bandierina e il letto inserito in un sand bunker presente nella “Golfer’s Suite”.E infine, l’interno interamente in legno come se ci si trovasse sottocoperta dentro una nave pirata nella ”Flying Dutchman Suite” o l’incredibile letto a due piazze in-cassato all’interno di una Chevrolet rosa nella “Fifties Suite”, la camera che rievoca i favolosi anni ’50.Senza ombra di dubbio le camere a tema di questo hotel sono tra le migliori al mondo, quasi a volere compensare l’as-senza totale di tematizzazione all’ester-no dell’edificio. La struttura si presenta infatti decisamente anonima ed è situa-ta sul confine del parco proprio a ridosso di una via di comunicazione esterna, dan-do l’impressione di essere un hotel sicura-mente di lusso, ma non certamente quel-lo di uno dei parchi di divertimento più importanti d’Europa.L’hotel di Alton Towers, parco inglese di proprietà Merlin Entertainments, presen-ta 12 camere a tema che, pur non presen-tandosi così entusiasmanti ed originali come quelle olandesi - oltretutto anche di minore metratura - si rivelano comunque adeguate alle esigenze delle famiglie con bambini.

Un ambiente dell’hotel di Alton Towers: Big Pyjama Room

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tici di Europa Park rappresenta l’emblema dell’evoluzione cui si è assistito in Europa dal 1995 - inaugurazione dell’hotel “El An-daluz” - a oggi.Il primo hotel a tema spagnolo di Europa Park, per l’epoca un esempio di ottima te-matizzazione, oggi risulta nettamente in-feriore a quelli realizzati successivamente già a partire dal secondo realizzato in or-dine di tempo, “El Castillo Alcazar”, con il quale condivide la reception e parte delle aree comuni.Nel breve lasso di tempo intercorso tra la prima e la seconda costruzione - “El Ca-stillo Alcazar” viene inaugurato nel 1999 – si interviene massicciamente sia sui particolari della tematizzazione esterna dell’edificio, sia sull’arredo interno delle camere, a tema tardo medioevale. Ancora non si parla, però, di suites.La grande rivoluzione, quella che ancora oggi deve essere presa ad esempio da tutti i parchi che vogliono realizzare il proprio hotel, avviene nel 2004 con la realizzazio-ne di “Hotel Colosseo”, che lascia stupiti anche i più navigati frequentatori dei Re-sorts Disney d’oltreoceano o dei colossali hotel di Las Vegas.

ità con una delle migliori aree tematiche mai realizzate all’interno di un parco di divertimenti. Le costruzioni in stile cine-se dell’omonima area del parco tedesco sono infatti unanimemente considera-te come un vero e proprio capolavoro. La stessa cura per i particolari è stata realiz-zata nell’hotel e nell’arredo delle camere, con ovvia maggiore attenzione per le ele-ganti e lussuose suites.Altrettanto entusiasmante l’Hotel Matam-ba - inaugurato nel 2008 - che riprende lo stile africano e non trascura alcun parti-colare, ad iniziare dall’arredo molto parti-colare dei servizi igienici accessibili dalla hall, alla coinvolgente tematizzazione del-le suites che si affacciano a piano-terra sul grande cortile interno in cui mancano sol-tanto gli animali veri della Savana per ri-sultare credibile. All’interno delle suites, lavandini in pietra, letti con baldacchini di canne e zanzariere che scendono a lam-bire le lenzuola, tappeti, monili e ogget-ti in legno intagliato, senza però dimen-ticare un tocco di modernità costituito da enormi televisori al plasma. Gli arredi delle normali camere, come pure le dimensioni, non sono certamente para-gonabili a quelli delle suites, ma anche in questo caso la qualità e l’originalità dell’ar-redamento standard è di altissimo livello.L’investimento per questo hotel 3 stelle superior, con 120 camere, un ristorante a buffet in grado di ospitare fino a 200 per-sone ed uno alla carta per 70 persone, è stato di 16,5 milioni di euro.Ancora più consistenti gli investimenti di Europa Park, parco che ormai sta ad-dirittura mettendo in discussione anche sul fronte della qualità dell’offerta ricetti-va, almeno a parere di chi scrive, la fino ad ora assoluta leadership Disney in Europa.Sono in corso infatti i la-vori per la costruzione del quinto hotel tematico, che verrà inaugurato nel 2012, e fino ad ora la spesa attualizzata complessiva sostenuta per questo uni-co segmento - comprensi-vo anche di un grande vil-laggio/campground per le vacanze a tema western - ha superato abbondan-temente i 120 milioni di euro.La storia degli hotel tema-

Due ambientidel “Le Grand Parc

Puy du fou:le planetarium e

le salon de musique

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Parchi di divertimento

te della tematizzazione esterna, ma ha raggiunto vette molto elevate sul fron-te delle tematizzazioni comuni inter-ne, fedeli all’ambientazione di un con-vento del ‘600 e soprattutto sulla nuova sfida, già abbozzata peraltro da “Ho-tel Colosseo” rappresentata dall’im-plementazione di importanti aree wel-lness, che allargano e sostanzialmente completano il target di riferimento. Con il quinto hotel, “Bell Rock”, che sarà a tema New England ‘800, verrà implemen-tata anche un’area acquatica tematica in-door e outdoor come ormai ineludibile complemento di tutte quelle caratteristi-che già proposte con le esperienze prece-denti. Europa Park raggiungerà dunque il traguardo definitivo sul fronte della te-matizzazione del Resort? Non ne siamo affatto sicuri, perché considerato il trend che abbiamo appena illustrato, l’impres-sione è che negli anni a venire i visitato-ri del Resort di Rust resteranno ulterior-mente stupiti.

La realtà italiana

Spiace scriverlo, ma ancora una volta l’Italia si distingue in negativo rispetto agli altri paesi. Esattamente come accade con i parchi, anche per gli hotel ad esso le-gati, se si esclude il solito Gardaland, sia-mo ridotti ai minimi termini. Allo stesso tempo, come vedremo, gli italiani si di-mostrano comunque come sempre abilis-simi nel ricercare soluzioni che possano mitigare le ormai storiche deficienze che purtroppo lamentiamo anche nel settore amusement. Ma iniziamo da Gardaland, che è stato il primo parco a realizzare un hotel a tema legato al parco e tutto sommato, nono-stante alcune iniziali discutibili scelte strategiche e logistiche - quanto volute o quanto obbligate non sta a noi sottoline-arlo – il prodotto confezionato è buono. Ma il replicare a larghe linee - e con tutti i distinguo del caso - il Disneyland Hotel di Parigi, non significa certo avere comple-tato il lavoro. Tanto è vero che, finalmen-te, da due anni sono apparse le prime vere camere tematizzate e abbiamo dunque ri-volto alcune domande al direttore del Gar-daland Hotel, Claudio Tammaro. Quando è stato deciso di implementare questo tipo di camere e perchè?“È stato deciso circa 2 anni e mezzo fa con

Il terzo hotel del parco presenta infatti tutte le caratteristiche vincenti: camere a tema standard di alto livello, stupefa-cente tematizzazione dell’intero comples-so sia da un punto di vista architettonico che da quello dell’inserimento di oggetti e grandi elementi di scena, cura maniaca-le dei particolari nelle aree comuni - com-presa la grande piazza circolare su cui si affaccia l’intero edificio - e numerose su-ites con temi unici e diversi tra loro, da “Giulietta” a “Galileo Galilei”, da “Caru-so” a “Casanova”.Da segnalare infine la stupenda suite da 83 mq. “Cesare e Cleopatra”, che può ospi-tare fino a 4 persone alla modica cifra di 975,00 euro a notte, ingresso al par-co escluso. Per chi se lo può permettere, però, vale veramente la pena alloggiare all’interno di questo appartamento dota-to di tutti i comfort, sauna e vasca idro-massaggio compresi e situato all’interno di una imponente ricostruzione del Colos-seo che ingloba anche l’area spa.Il quarto albergo della serie, “Hotel Con-vento”, 2007, ha segnato il passo sul fron-

Due ambienti dell’hotel matamba

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cata l’onda di un trend consolidato per gli hotel legati ai parchi tematici, quella, ap-punto, di proporre camere “fantasy style”. Qual’è la loro redemption?“Lo scorso anno la loro redemption è stata del 77% contro la generale del 70%. I pri-mi due mesi di quest’anno 2011 - aprile e maggio - la redemption è stata dell’80% contro la generale del 71%”.La camera a tema è ambita solamente dal-la famiglia con bambini o è richiesta an-che da coppie? E in che percentuale?“Delle 3 tipologie, l’unica che sembra es-sere richiesta anche da giovani coppie è la “Princess Kingdom”; le altre, invece, sono meta preferita di famiglie con bam-bini”.Pensate di proseguire con questa strategia e quindi inserire in futuro altre camere a tema?“Visto l’enorme successo riscontrato fino ad oggi, sicuramente proseguiremo ad in-vestire in questo senso”. Attualmente le camere a tema del Gardaland Hotel sono 12, di cui 4 richiamano il “Covo dei Pira-ti” e 4 la “Magic House” e sono state rea-lizzate dall’art department interno di gar-

l’obiettivo di connotare sempre più il Gar-daland Hotel dal punto di vista della tema-tizzazione e per sottolineare la sua natura di hotel di Gardaland Park. Sono stati pro-grammati, inoltre, interventi nell’area della hall e l’inserimento di un gigante-sco Prezzemolo posto all’ingresso princi-pale. I temi scelti per la tematizzazione delle stanze prendono spunto da alcune celebri aree di Gardaland Park: il Villag-gio Inglese per la camera “Covo dei Pirati”, Fantasy Kingdom per la camera “Magic House” mentre l’ultima nata, la “Princess Kingdom” è stata ispirata dal successo ot-tenuto dall’incoronazione dei Principi e delle Principesse del magico regno di Gar-daland che, ogni sera, si svolge al Garda-land Hotel”.Nella decisione ha influito l’esperienza di altri parchi, ad esempio Europa Park o Ef-teling, che già da anni offrono questo tipo di plus?“Più che l’esperienza di altri parchi, questa tipologia di stanze nasce dall’esigenza di proporre ai nostri ospiti, anno dopo anno, novità particolari e uniche che “fidelizzi-no” gli ospiti; è ovvio, poi, che si sia caval-

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Parchi di divertimento

to che nessuno dei parchi in questione - almeno per il momento – pare in grado di realizzare alloggi all’interno del proprio perimetro e dunque la speranza è che nel tempo si possa vedere realizzate altre ca-mere di questo tipo.Per meglio comprendere cosa significa re-alizzare da un punto di vista creativo e tec-nico una camera a tema, ci siamo rivolti a Giampiero Di Simone e Flora Lunardi, ti-tolari di Entertech, l’azienda che ha cura-to la realizzazione delle 4 camere. Di quali riflessioni volete farci pertecipi in merito all’argomento?“L’esperienza vissuta con le camere a tema all’Hotel Parchi del Garda ci ha portato a riflettere sulla potenziale richiesta e suc-cesso di tematizzazioni in questo settore, conseguenza appunto dell’ottimo risulta-to ottenuto.Ad esempio, un cliente che sceglie di sog-giornare in una camera a tema è forte-mente motivato a fare delle esperienze, desidera estraniarsi dal quotidiano e vive-re delle situazioni che lo fanno “sognare”. Questo suo desiderio può essere realizzato grazie al coinvolgimento di tutti i sensi, che vengono stimolati da una scenografia realizzata a regola d’arte, dagli effetti spe-ciali di movimentazione ed interattivi.Tutto ciò permette di dare un innovativo impulso agli hotel che possono in questo modo offrire servizi, comfort ed emozio-ni al fine di creare una fidelizzazione dei propri clienti. L’importante è però che vengano seguite scrupolosamente le rego-le di ospitalità, ovvero, letti comodi e non “pericolosi”, scenografie non troppo inva-sive e soprattutto “a prova di bimbo”, rea-lizzate con materiali certificati e secondo le normative vigenti.Poi, sta alla bravura e alla creatività di chi si occupa delle tematizzazioni creare la giusta atmosfera. Si possono realizzare camere rilassanti (Grotta dei cristalli con effetti luce, Nautilus con la riproduzio-ne di ambienti subaquei, paesaggi esoti-ci con effetti vari), camere fantasy (Cinde-rella, Foresta incantata, Gulliver), camere riproducenti periodi storici (Medievale, Futuro, Antica Roma, Tibet), camere che ricordano personaggi mitici del passato (Cagliostro, Newton, Romeo e Giulietta). Insomma tutto quello che la fantasia sug-gerisce, si può ricreare permettendo agli ospiti di vivere un’esperienza indimenti-cabile.Possiamo effettivamente considerare una

daland nel 2010. Le restanti 4 sono state inaugurate quest’anno e il tema è “Prin-cess Kingdom”.Le dimensioni non sono particolarmente elevate, se si considera che variano da 21 a 25 mq.Per pernottamento e prima colazione i prezzi variano nel 2011 da un minimo di 229 euro per arrivare ad un massimo di 399. La stanza “Covo dei Pirati” include 1 Ingresso per un bambino a Gardaland Park.A poche centinaia di metri da Gardaland è poi stato inaugurato nel 2010 l’Hotel Par-chi del Garda, che ha coinvolto Parco Na-tura Viva e Parco Giardino Sigurtà nella realizzazione di due camere a tema de-dicate a questi parchi. Altre due camere sono dedicate rispettivamente alla ma-scotte dell’hotel Haki e al tema dei Pira-ti. In origine il progetto prevedeva il coin-volgimento di tutti i parchi della zona del Lago, ma per una serie di problematiche ancora da risolvere, tutto si è fermato per il momento a questa implementazione. L’idea comunque era ottima, dal momen-

Tre ambienti di Gardaland: la MagicHouse eIl covo dei pirati.

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che perchè la realizzazione delle camere è stata tutto sommato improvvisata e non figlia di un vero e proprio progetto speci-fico”.Come vengono utilizzate le suites e da quale tipologia di pubblico?“Innanzitutto, le suites hanno due ac-cessi; uno interno al parco che consente di fruire liberamente delle attrazioni du-rante l’orario di apertura e di consumare la prima colazione al bar dell’acquapark - anch’essa compresa nel prezzo - e uno che si affaccia sul perimetro esterno, utilizza-bile quando il parco è chiuso. I soggiorni sono generalmente brevi e qua-si tutti legati alla sosta degli ospiti prove-nienti dalle regioni più lontane, come ad esempio la Toscana, durante il loro trasfe-rimento verso la montagna. Trovano in-fatti gradevole fermarsi uno o due gior-ni da noi per godere dei servizi del nostro parco. La redemption, specialmente nei fine settimana di luglio e durante tutto il mese di agosto è stata molto buona”.Considerando che si tratta di una struttu-ra che nelle vicinanze non presenta dav-vero alcun tipo di attrattiva, è sicuramen-te un esempio che potrà essere seguito con attenzione anche da altre realtà in un prossimo futuro.Nell’altro “distretto del divertimento” ita-liano, quello della Riviera Romagnola, l’intraprendenza di alcuni illuminati ge-stori di hotel e di due parchi particolar-mente attenti alle nuove tendenze, Oltre-mare e Acquario di Cattolica, ha fatto si che siano oggi disponibili alcune camere a tema anche nell’area più a sud della costa.Nel 2007 Oltremare ha posto le basi di un progetto volto a coinvolgere, stante sia l’impossibilità di operare autonomamen-te, sia l’analisi della realtà locale partico-

camera tematizzata come vera e propria attrazione, con tutto ciò che comporta. Ovvero, la gestione tramite un vero e pro-prio “show control” degli effetti che, stu-diati e realizzati ad hoc, permettono di enfatizzare il concept in modo tale da ren-derlo veramente coinvolgente tramite in-terazioni di tutti i generi”.Quindi il prossimo traguardo da raggiun-gere è a vostro parere quello di una camera che oltre alla scenografia si distingua per l’alto livello di interazione con l’ospite?“Fino ad ora alcuni hotel hanno cercato di tematizzare, o meglio, di creare un’atmo-sfera affidandosi alle competenze di ope-ratori specializzati nel settore arredamen-to, bellissimi nel loro genere, ma, senza il supporto di competenze specifiche e dedi-cate non è stato possibile a nostro modo di vedere raggiungere il grado di coinvolgi-mento ad oggi richiesto.Oggi con il know how di aziende che ope-rano nel settore dell’entertainment si pos-sono soddisfare completamente le aspet-tative e si può stupire l’ospite che sceglie di vivere una camera tematizzata.Un esempio per chiarire questo concetto è quello di creare una camera scenografa-ta completamente e minuziosamente per bambini e riproducente la casetta di Han-sel e Gretel: le aziende che da anni opera-no nel campo dell’entertainment sono in grado di realizzare un prodotto veramen-te all’altezza delle aspettative del piccolo ospite e di applicare rigorosamente e arti-sticamente il tema scelto grazie all’espe-rienza maturata, alle competenze del per-sonale (illustratori, scultori, tecnici, etc.) ed infine di creare delle ambientazioni veramente coinvolgenti”.Al momento prive di effetti speciali, ma decisamente interessanti sia per la tema-tizzazione che per il fatto di essere state realizzate all’interno di un parco acquati-co immerso nel nulla della campagna bre-sciana, sono le 6 suites di Parco Le Vele.Realizzate nel 2010 all’interno del blocco di edifici centrali del parco, sono carat-terizzate da una tematizzazione coerente con il proprio nome: “Tuscany”, “Orien-tal”, “Rome”, “Florence”, “Tokyo”, “Me-diterranean Suite”. Non si raggiungono certo i livelli di tematizzazione delle sui-te di Europa Park o Efteling, ma l’impatto è sicuramente positivo, come ci conferma Elisa Salini, responsabile del personale del parco: “Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dai primi risultati ottenuti, an-

Parco Le velecamera oriental

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Parchi di divertimento

no oggi pienamente soddisfatti: le stanze di Ulisse hanno incontrato il gradimento sia di una clientela tradizionale sia di quella più aper-ta e desiderosa di provare una nuo-va esperienza di soggiorno”.La stessa filosofia viene persegui-ta da alcune stagioni anche da Ac-quario di Cattolica, che ha stretto partnership con numerosi alber-ghi della zona di Cattolica. Anche in questo caso le camere sono de-dicate ad alcuni personaggi carat-teristici dell’Acquario, primo tra tutti Sharky, lo squalo simbolo del-la struttura un tempo conosciuta come Le Navi.Il parco concede la licenza di utiliz-zo agli hotel e impone logicamente lo stile grafico e la natura dei dise-

gni sulle pareti delle stanze, che devono rispecchiare i canoni ufficiali, mentre l’hotel si impegna a sostenere interamen-te il costo della ristrutturazione della ca-mera.Il resto del lavoro spetta al marketing del parco, all’hotel e alle agenzie turistiche, che veicoleranno il prodotto “parco+hotel” verso i potenziali clienti.Ad onore del vero - e questo vale anche per le camere tematizzate dedicate a Ulisse di Oltremare - le dimensioni delle camere, il livello di dettaglio e il non essere inse-rite in un ambiente altrettanto tematiz-zato, fa si che l’impatto sul pubblico sia decisamente minore rispetto alle real-tà europee appena sopra descritte. Ma si tratta sicuramente di un primo passo, pur se tutto sommato timido e con caratteri-stiche che mai potranno essere ascrivibili a quelle di un hotel “nel” parco - distanza dai parchi, tipologia di clientela, modali-tà di fruizione, servizi accessori - che deve essere visto come qualcosa di comunque assolutamente positivo e meritevole di at-tenzione.In attesa che altri parchi - Mirabilandia, Aqualandia, Minitalia Leolandia al mo-mento sono quelli che hanno le maggiori probabilità di realizzarli a breve – decida-no di costruire il proprio hotel tematico. Senza dimenticare, ma leggendo questo articolo crediamo sia del tutto evidente, la straordinaria importanza sia delle tema-tizzazioni esterne che di quelle di camere standard e suites.

larmente ricca di offerta nel settore ricet-tivo, alcuni hotel della zona di Riccione.Nello specifico, in collaborazione con la cooperativa Albergatori Promohotels di Riccione ha ideato il progetto delle Came-re di Ulisse: 7 stanze d’albergo personaliz-zate in onore del delfino curioso, mascotte del Parco Oltremare di Riccione e protago-nista del famoso spot pubblicitario Du-four.Come ci raccontano i responsabili dell’uf-ficio marketing del parco, “Onde, pesci, stelle marine e un arredamento ispirato ai colori e ai temi del mare: la magia del mare e di Ulisse, le emozionanti avven-ture di Oltremare, accompagnano i sogni di chi sceglie tra le camere delle struttu-re alberghiere che hanno deciso di aderire all’iniziativa.Il turista oggi ricerca luoghi e destinazio-ni dove poter mettere in gioco la propria identità e in grado di veicolare un partico-lare sistema di valori. La sfida del “nuovo turismo” è proprio quella di trasformare prodotti e servizi da ordinari a straordina-ri.Il progetto delle Camere di Ulisse va esat-tamente in questa direzione: si tratta in-fatti del primo vero esperimento di perso-nalizzazione di sistemazione alberghiera riferita a un “personaggio” ed ha l’obiet-tivo dichiarato di prolungare il piacere del soggiorno a Riccione con un’esperienza emozionale a 360° del parco Oltremare e del suo principale protagonista.Gli albergatori stessi, dopo un momen-to iniziale di diffidenza nei confronti di un progetto così inconsueto, si dichiara-

La camera “Sharky “ dell’Acquariodi Cattolica.

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58 Lo spettacolo viaggiante 7-8/2011

Parchi avventura

social network abbiamo effettuato una ricerca analizzando oltre 135 internet e navigato su Facebook alla ricerca di trac-ce del nostro settore. I risultati, che pre-sentiamo nei grafici, confermano che poco meno del 30 per cento delle strut-ture ha organizzato la presenza su Face-book o altri social network. Perché lo ha fatto? Innanzi tutto Facebook ha 750 mi-lioni di utenti nel mondo, ed è utilizza-to prevalentemente da giovani e dai loro genitori, che sostituiscono un target preziosissimo per tutti i gestori di atti-vità del tempo libero. Altra caratteristi-ca dei social network è che sono gratuiti e le informazioni sono quindi raggiungi-bili da chiunque attraverso una connes-

Esserci o non esserci. Sem-bra questo il problema. La presenta dei parchi avventura nei social net-work sembra rispondere a questa domanda. I pri-mi parchi avventura rea-lizzati in Italia e Facebo-

ok hanno la stessa età, si rivolgono allo stesso target, ma spesso non si conosco-no, e dovrebbero frequentarsi di più. Per trovare tracce di marketing sociale e ca-pire come queste strutture utilizzano i

I parchi avventura sono social?

di Maurizio Crisanti

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Sui 135 siti esaminati, 95 di essi (il 74 %) non ha collegamenti con un social network.

Il 72,5 % dei 95 parchi con presenza sui social network ha scelto facebook

Quanto al numero di contatti, 13 pagine o gruppi su Facebooksi collocano nella fascia da 4894 a 1.016 contatti, 11 sono le presenze da 1.000 a 300 contatti e 18 fino a 300

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Parchi avventura

efficaci non solo per veicolare informa-zioni a coloro che si sono registrati sulla pagina del parco, in una sorta di volan-tinaggio virtuale, ma favoriscono anche l’interazione dei visitatori con gli altri utenti. Uno dei metodi utilizzati è quel-lo di consentire di poter caricare foto e video della giornata al parco, attraver-so Youtube o Flickr. In questo modo, in breve tempo, la pagina Facebook – sul-la quale è opportuno inserire immagini e video “ufficiali” e ben realizzati - si ar-ricchisce di contributi di simpatiche fa-miglie e comitive, di video con commen-ti divertiti, di scene rubate sui percorsi. Eppure dalla nostra ricerca emerge che il 31 per cento delle strutture presenti sui social network non si avvale di questa possibilità.Altra caratteristica dei social network è quella di consentire a tutti di inserire commenti. Certo, essere “trasparenti” nei confronti degli utenti è l’indicazio-ne che va per la maggiore nelle intervi-ste ai guru della comunicazione sul web, e questo comporta anche il fatto che un visitatore possa scrivere commenti poco lusinghieri sulla pagina, lasciando una traccia indelebile della sua insoddisfa-

sione internet, sia tradizionale che mo-bile. Ma il valore essenziale rispetto ad un sito internet tradizionale è che que-sti strumenti facilitano enormemente la fidelizzazione degli utenti. Avere nuovi clienti è il sogno di tutti, ma conservare quelli che si hanno è altrettanto impor-tante, ed a questo scopo i social network offrono opportunità formidabili. E sono

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61www.anesv.it

zione, resa nota a miliardi di persone. E su questo è l’imprenditore che deve com-piere una scelta chiara: o continua ad af-fidarsi al vecchio “sito vetrina” dell’ul-timo decennio, nel quale è egli stesso a tessere le lodi della sua azienda, o deci-de di veleggiare in mare aperto verso il web 2.0 e il social web, ottenendo mag-giore interazione con gli utenti, con la consapevolezza di correre tutti i rischi che questo comporta. È sufficiente con-sultare le pagine dei grandi gestori di te-lefonia mobile, per capire come apporre una bacheca sul web, creando un “muro virtuale” accessibile da tutto il mondo comporti dei rischi: i clienti lamenta-no ritardi, l’attivazione di servizi non richiesti e problemi che non è sempli-ce gestire con risposte visibili da tutti. La trasparenza dei confronti dei clienti in genere ripaga le imprese più serie. A questo proposito bisogna dire che le pa-gine Facebook hanno le stesse regole ba-silari della comunicazione tramite inter-net: così come è orribile visitare un sito il cui ultimo aggiornamento è della scor-sa stagione, allo stesso modo è poco qua-lificante lasciare che qualcuno utilizzi la nostra pagina per inserire pubblicità di propri prodotti o commenti con qualche parola fuori luogo.In ogni caso, la presenza sul web va ge-stita, possibilmente tutti i giorni, e ma-gari con un progetto, prefissandosi alcu-ni obiettivi e sperimentando nuove vie per raggiungerli. È importante quindi fare in modo che i visitatori, al loro ri-torno a casa, mettano il “mi piace” sul-la nostra pagina Facebook, così le nostre comunicazioni, le promozioni e gli even-ti compariranno sui loro profili. Come farlo? Ognuno usi il sistema che cre-de, dalla cartellonistica alla indicazione sui depliant o sui biglietti, o richieden-do l’email all’atto di firmare la “libera-toria” ed inviando poi una mail che rin-grazia per la visita e invita a registrarsi. E, nei pochi luoghi dove è possibile, l’of-ferta di un punto d’accesso wi-fi è certa-mente apprezzata, perché così i visitato-ri potranno caricare in tempo reale foto e video sui propri profili, promuovendo inconsapevolmente la struttura. Infine qualche elemento di riflessione: innan-zi tutto evitare di creare troppi eventi ed inviare frequenti comunicazioni, per non mostrarsi come spammer incalliti. Nessuno di noi apprezza di trovare ogni

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Parchi avventura

book è il più diffuso, con il 70,7% di uti-lizzo. Sono poi presenti, in percentuali poco significative Twitter, unitamente a servizi come Youtube, apprezzato ov-viamente per i video, ed in percentuali scarsamente significative, Flickr, per le immagini. Esistono tuttavia 18 struttu-re che non hanno previsto che gli utenti possano caricare video e foto sullo spazio Facebook del parco. Altro dato interessante riguarda il nu-mero di “amici” su Facebook dei parchi presenti: nella fascia da 2.360 a 1.016 si collocano 13 presenze su Facebook, in gruppi o pagine, 11 sono le presenze da 1.000 a 300 contatti e 18 fino a 300. Tra i quattro parchi che superano i 2.000 “amici”, ben tre sono parchi siciliani, particolarmente vivaci nella presenza sul web.

Ha collaborato Davide Capodieci

giorno nella cassetta della posta volanti-ni della stessa ditta. Così è sul web, mes-saggi troppo orientati ad una pubblicità “da volantino” ed eccessiva frequenza ri-schiano di ottenere l’effetto contrario a quello che si vuole ottenere. Meglio po-che comunicazioni, in grado di suscita-re la curiosità in chi le legge, ma gesti-te con intelligenza e rispetto per chi le riceve. La comunicazione su social me-dia ha le sue regole, è orientata alla re-lazione prima che alla promozione di un prodotto, quindi i toni delle risposte do-vranno essere sempre esplicite ma con i toni del dialogo. Su Facebook si intesso-no relazioni, non si vendono prodotti, e se non si è disposti a gestirle, è consi-gliabile evitare i social network.Ma veniamo ai risultati della nostra analisi: su 135 siti di parchi avventura e zip line (alcuni siti internet presenta-no più strutture) solo 40 – meno del 30% - includono richiami ai social network. Tra i social network richiamati, Face-

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Occasioni

Si sono recentemen-te laureati, i figli di Anto-nio Bruno, associato ed in-stancabile esercente dello Spettacolo Viaggiante, i suoi figli Gennaro e Ange-la si sono laureati rispet-tivamente il 22/12/2010 ed il 22/12/2010, la famiglia Bruno collabora insieme nella gestione di un pic-colo parco giochi nel Co-

mune di Villaricca in provincia di Napoli, e nono-stante l’impegno nel lavoro i due ragazzi hanno trovato il tempo di conseguire una Laurea che potrebbe aprire nuovi spazi lavorativi, i figli del nostro associato sono l’esempio che la nostra attività non è un limite, ma un punto di partenza da dove possono partire nuo-ve e più importanti aspirazione, inviamo alla famiglia Bruno i nostri più sinceri Auguri, ANESV Campania e Calabria.

Notizie LIETE

A Villabate, Palermo, all’età di 80 anni. Dopo lunga malat-tia sopportata con cristian-ità e serenità, si è spento Ari-ni Giuseppe. Alla famiglia, in questo mo-mento tanto doloroso, gi-unga il profon-do cordoglio dello spetta-colo viaggi-ante siciliano.

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66 Lo spettacolo viaggiante 9-10/2011

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