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LOMELLINA. IL GUSTO DI UNA STORIAUNA MOSTRA ALLA SCOPERTA DELL’EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO, DELLE ATTIVITA’ AGRICOLE E DELLE ABITUDINI ALIMENTARI DALLA PREISTORIA ALLA RIVOLUZIONE FRANCESE La mostra “Lomellina. Il gusto di una storia” ripercorre l’evoluzione del paesaggio, delle attività agricole e delle abitudini alimentari di questa parte di Pianura Padana e di Provincia di Pavia, dall’arrivo dell’uomo alle soglie della Rivoluzione Francese. Una fascia cronologica accompagna il viaggio e permette di collegare immediatamente gli argomenti ai grandi fatti e fenomeni storici e culturali. I temi sono illustrati da immagini, didascalie, fotografie, ricostruzioni grafiche. La visione della mostra permette di scoprire come il paesaggio si modifichi con lo svolgersi dei periodi storici, insieme all’alimentazione. Scopriamo di cosa si nutre l’uomo primitivo e come si diffonde l’agricoltura; conosciamo l’alimentazione dei Celti, dei Romani, cosa accade nel medioevo e come si sviluppi il Rinascimento, infine come giungiamo alla Lomellina che vediamo oggi. La cerca si è articolata attraverso testimonianze archeologiche, archivistiche, storiche e letterarie. Ogni classe può trovare motivi di interesse, in un percorso che si sviluppa dal 7.500 a.C. all’epoca moderna. E’ inoltre possibile abbinare alla visita alla mostra l’assaggio di alcuni cibi e pietanze “in tema”. Presentazione La Lomellina conosce durante il Mesolitico l’arrivo dei primi uomini, nomadi e dediti alla caccia, conosce con il Neolitico i primi interventi sull’ambiente, in quanto i suoi abitanti, ora sedentari e agricoltori, hanno bisogno di campi da coltivare. Associazione Club di Papillon Provincia di Pavia “G. Brera”

LOMELLINA. IL GUSTO DI UNA STORIA · e ad un sontuoso banchetto a Frascarolo Il Settecento: La Lomellina di Antonio Portalupi La risaia conquista il territorio Il paesaggio è cambiato!

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Page 1: LOMELLINA. IL GUSTO DI UNA STORIA · e ad un sontuoso banchetto a Frascarolo Il Settecento: La Lomellina di Antonio Portalupi La risaia conquista il territorio Il paesaggio è cambiato!

“LOMELLINA.

IL GUSTO DI UNA STORIA”

UNA MOSTRA ALLA SCOPERTA DELL’EVOLUZIONE DEL PAESAGGIO, DELLE ATTIVITA’ AGRICOLE E DELLE ABITUDINI ALIMENTARI DALLA PREISTORIA ALLA RIVOLUZIONE FRANCESE

La mostra “Lomellina. Il gusto di una storia” ripercorre l’evoluzione del paesaggio, delle attività agricole e delle abitudini alimentari di questa parte di Pianura Padana e di Provincia di Pavia, dall’arrivo dell’uomo alle soglie della Rivoluzione Francese. Una fascia cronologica accompagna il viaggio e permette di collegare immediatamente gli

argomenti ai grandi fatti e fenomeni storici e culturali. I temi sono illustrati da immagini, didascalie, fotografie, ricostruzioni grafiche. La visione della mostra permette di scoprire come il paesaggio si modifichi con lo svolgersi dei periodi storici, insieme all’alimentazione. Scopriamo di cosa si nutre l’uomo primitivo e come si diffonde l’agricoltura; conosciamo l’alimentazione dei Celti, dei Romani, cosa accade nel medioevo e come si sviluppi il Rinascimento, infine come giungiamo alla Lomellina che vediamo oggi. La cerca si è articolata attraverso testimonianze archeologiche, archivistiche, storiche e letterarie. Ogni classe può trovare motivi di interesse, in un percorso che si sviluppa dal 7.500 a.C. all’epoca moderna. E’ inoltre possibile abbinare alla visita alla mostra l’assaggio di alcuni cibi e pietanze “in tema”.

Presentazione La Lomellina conosce durante il Mesolitico l’arrivo dei primi uomini, nomadi e dediti alla caccia, conosce con il Neolitico i primi interventi sull’ambiente, in quanto i suoi abitanti, ora sedentari e agricoltori, hanno bisogno di campi da coltivare.

Associazione Club di Papillon

Provincia di Pavia “G. Brera”

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Progressivamente la presenza dell’uomo si fa sempre più consistente e di conseguenza anche le sue operazioni sull’ambiente si intensificano, pur con alti e bassi, e in cui la natura riesce spesso a riappropriarsi di ciò che le è stato tolto. Attraverso la lettura delle testimonianze archeologiche si colgono le caratteristiche della presenza umana nell’antichità e si scopre, ad esempio, un

picco di crescita nel cuore dell’Età del Bronzo, seguito da un graduale calo con il passaggio alla prima Età del ferro. Una fase di espansione avviene durante l’epoca celtica, dal III al I secolo a.C., e si mantiene in quella romana.Per ogni periodo vengono indicati caratteri ambientali e produzioni principali di ogni periodo, dando rilievo agli aspetti “peculiari” ed evidenziando “indicatori” e tracce. Per esempio, i numerosi contenitori di vino e gli altri strumenti legati alle pratiche vinicole, usati da Celti e Romani, permettono di cogliere precocemente le tracce di una importante produzione locale che giunge all’Età moderna. Scopriamo che la coltivazione della segale è molto importante già nella Lomellina romana e lo sarà ancora nel medioevo. Nell’alto Medioevo si diffonde il cristianesimo, arrivano i Longobardi e nascono i castelli. Tutti questi fenomeni hanno ripercussioni sul paesaggio e, spesso, risvolti sull’alimentazione. Siamo ormai nel secolo X e finalmente le testimonianze d’archivio e quelle letterarie sono sempre più ricche di informazioni.

AREE TEMATICHE L’ambiente originario Antichità La preistoria: dal Neolitico all’età del Bronzo La Prima età del Ferro: Golasecchiani, Insubri e Liguri L’epoca celtica L’impronta dei Romani Medioevo Tra tarda antichità e alto medioevo: il cristianesimo, i Longobardi, i castelli Gli ordini religiosi La Lomellina di Opicino de’ Canistris L’irrigazione Il Rinascimento L’uomo del Quattrocento: Agostino Beccaria I lavori della terra secondo il Bramantino Un borgo agricolo del Quattrocento Il Cinquecento: da Torquato Tasso a Bernardo Sacco Il Seicento fra guerre e carestie Arriva il riso: cambia il paesaggio Cucina del seicento: a pranzo in una osteria di Gambolò e ad un sontuoso banchetto a Frascarolo Il Settecento: La Lomellina di Antonio Portalupi La risaia conquista il territorio Il paesaggio è cambiato!

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La vite, diffusa in Lomellina dall’antichità

Abbinamento di cereali e vite

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Insieme a Opicino De’ Canistris scopriamo la Lomellina trecentesca “dei vini e dei legumi”, immersa in un paesaggio di poderi, castelli e boschi … quasi incantata. Ecco il Rinascimento degli Sforza e dei feudatari locali, alle prese con innovazioni e tradizioni, mentre si diffonde lentamente l’irriguo e arrivano i primi chicchi di riso. Nel ‘500 Bernardo Sacco dedica alla Lomellina e ai suoi prodotti le pagine di uno scrittore davvero “innamorato”: ogni angolo di questa terra è utile e produce frutti per l’uomo, i vini, bianchi e rossi, gli asparagi, i funghi, le fragole e i buoi, tanto eccezionali da divenire proverbiali. Siamo ormai alle soglie del Seicento, un periodo di guerre, carestie e pestilenze, ma proprio in questi decenni bui si capiscono le grandi qualità nutritive del riso. Progressivamente questo cereale non sarà più il nemico che porta la malaria, ma un grande alimento che concorrerà addirittura a proteggere dalla pellagra. Proprio la nuova coltivazione accelera l’irreversibile processo che porta alla sparizione dell’antico paesaggio lomellino, fatto di selve e querceti, brughiere, fontanili e risorgive impaludati, coltivazioni estensive di cereali miste a vigneti e altro, coltivi di castagni, lanche e paludi. L’economia e la società cambiano anche il volto dell’ambiente. Nasce così la Lomellina attuale, fatta di campi e risaie geometrici, di filari di pioppi, di grandi cascine. Nel 1769 il marchese Antonio Litta si riserva la caccia di “cervi, cignali, caprioli, dajni, aironi e fagiani” nel feudo di Gambolò: il proclama è il saluto di una fauna che per millenni ha vissuto qui e sta per scomparire. La Lomellina, a questo punto, è cambiata.

ASSAGGI DI … STORIA?

E’ possibile abbinare alla mostra la degustazione di prodotti e pietanze evidenziate nei pannelli, definendo alcuni assaggi (si consiglia l’abbinamento di due). Non si tratta di riproposte di presunti “alimenti antichi”, in realtà producibili solo nel loro contesto culturale, ma di assaggi destinati a dar un’idea di fondo del tipo di pietanza e di gusti. Si può scegliere fra i seguenti “cibi”: Focaccia di monococcum Prosciutto di cinghiale Pane di monococcum Crostini di segale Confettura di corniolo Alcune proposte interessanti possono consistere nella combinazione di farina di monococcum e prosciutto di cinghiale, oppure pane di monococcum e confettura di corniolo.

Gli Autori Il lavoro nasce da un’idea di Luca Sormani ed è stato

sviluppato attraverso la ricerca di Stefano Tomiato, che

ha tracciato un percorso fra fonti archeologiche,

documentarie, d’archivio, bibliografiche, artistiche e

letterarie. La parte grafica e la realizzazione dei pannelli

sono a cura di Davide Ferraris e Paolo Zeccara.

Un eccezionale banchetto a …

Un “ospite” storico delle campagne lomelline:

le mondine

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PER LE SCUOLE E’ possibile visitare la mostra “Lomellina. Il costo di una visita guidata è di € 40,00 e dura circa due

ore. Si possono concordare altre possibilità a seconda delle esigenze e dei programmi scolastici,

dedicando la visita ad alcuni settori.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni: Museo Archeologico Lomellino:0381-938256.