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luglio master acciardi - Rotary Club Lauria · CAMPANIA - CALABRIA - TERRITORIO DI LAURIA Reg. Trib. Milano N. 89 del 08.03.1986 novembre 2014 hanno collaborato a questo numero: Giorgio

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Scendiamo “in campo” il 29 novembreContribuiamo alla “Colletta Alimentare”

Facciamo valere il nostro... Light up Rotary

Quest’anno i Distretti rotariani d’Italia hanno deciso di affiancare il Banco Alimentare ONLUS nella CollettaNazionale che si terrà il prossimo 29 novembre. La raccolta, che potremmo definire “porta a porta”,contribuirà a raccogliere derrate alimentari per le famiglie in difficoltà davanti ai supermercati che hannoaderito all’iniziativa.

LLaa FFaammiigglliiaa RRoottaarriiaannaa aall ffiiaannccoo ddeell BBaannccoo AAlliimmeennttaarreeppeerr rreeppeerriirree ddeerrrraattee aalliimmeennttaarree ppeerr ii mmeennoo aabbbbiieennttii

Colletta Alimentare 29 novembre 2014

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sommario

progetto graficoGGiiaannppiieerroo SSccaaffuurrii

Direttore ResponsabileAndrea Pernice

Direttore EditorialeGiancarlo Spezie

[email protected]

DirettoreGiuseppe [email protected]

ROTARY 2100Rivista del Distretto 2100Rotary International

CAMPANIA - CALABRIA - TERRITORIO DI LAURIA

Reg. Trib. Milano N. 89 del 08.03.1986

novembre 2014

hanno collaborato a questo numero:Giorgio Bompani, Alessia Buono-core, Gianni Covino, Massimo

Franco, Alessandra Giordano, Car-mela Maietta, Nicola Muccillo,

Aniello Palumbo, Giuseppe Sarlo, Er-minia Zuccaro

www.rotary2100.eu

Le foto della pagina 9 sono di Aldo Salito

La Giornata Mondiale della Polio a Vibo Valentia

sommario5 Lettera del Governatore

13 Rypendi Massimo Franco

14/15

di Giancarlo Spezie

6/8 Solidarietà rotariana nel Mediterraneo

9/12 President Day e Giornata della Polio a Vibo Valentiadi Giuseppe Sarlo

16/17 La “Casa Maria” in Keniadi Alessia Buonocore

18/25 Vita dei Club

26 Expo Sud

Cinquantadue anni fa a Firenze il Gruppo Giovani del Rotarydi Giorgio Bompani

Nola-Pomigliano, Napoli Flegreo, Alto Casertano Pie-dimonte Matese, Cosenza, Rende, Castrovillari-Pollino,“I Pulinit”, Val d’Acri, Nocera Inferiore-Sarno, Salerno,Salerno Est, Salerno Duomo, Benevento, Soverato,Catanzaro 1951, Cropani-Rita Levi Montalcini

di Nicola Muccillo

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LETTERA DEL GOVERNATORE|

www.rotary2100.eu

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NOVEMBRE

Giancarlo Spezie“Presidente del Clubmai neofita del Rotary”

Carissimi, amiche ed amici del Distretto 2100Il mese di Ottobre , dedicato all'azione professionale, si èchiuso con il Seminario Distrettuale del PresidentDayche, quest'anno, è stato intitolato al tema " L'azione pro-fessionale per lo sviluppo della membership ". Il Seminario, che il Rotary considera fondamentale perla valutazione delle potenzialità di crescita di ciascun Clubsia in termini quantitativi sia, soprattutto, in termini qua-litativi della propria compagine, è stata l'occasione peranalizzare i punti di forza e di criticità mettendoli a con-fronto nel contesto dell' intero Distretto.La manifestazione è stata ospitata al Rocca NettunoGarden in località Acconia di Curinga che il socio delRC di Vibo Valentia, Francesco Stillitani, ha messo adisposizione del nostro Distretto rendendo l'atmosferaparticolarmente gradevole ed accogliente. Nonostante l'importanza cruciale delle tematiche trat-tate con rilevanti relazioni tenute dai componenti dellaCommissione per l'Azione Interna, coordinata dal PDGGiancarlo Calise, l'adesione dei Presidenti dei 93 Clubche compongono la compagine sociale del nostro Di-stretto è stata di 57 presenze pari al 61%, in particolarei Club campani sono stati 26 con una percentuale del28%, mentre quelli della Calabria e di Lauria sono stati32 su 41 . Questi dati devono far riZettere bene le com-pagini dei Club soprattutto in considerazione del fattoche la problematica della membership è di rilevante im-portanza per lo sviluppo dell'azione rotariana sul pro-prio territorio. Entro la Yne dell'anno i Club sonochiamati ad eleggere le presidenze per l'A.R. 2016/17. E'il momento in cui i Soci devono esprimere la miglioreguida possibile per il proprio Club. La designazione delPresidente deve essere preceduta da una attenta valuta-zione dei possibili candidati senza tener conto di ap-prossimative abitudini che privilegiano parametri soloapparentemente signiYcativi. Il Presidente non può es-sere un neoYta del Rotary né tantomeno una personacon una anzianità rotariana caratterizzata da scarsa at-tenzione alle azioni e allo sviluppo progettuale di inter-venti sulla comunità di competenza.

Il mese di Novembre ricorda a tutti i Rotariani il ruolodella Fondazione, il vero braccio operativo della no-stra associazione. Solo pochi giorni fa abbiamo cele-brato a Vibo il XXIX anno di attività dell'operazionePolio Plus. La Yne del 2018, termine ultimo per chiu-dere il programma con la eradicazione totale dellapolio, è ormai alle porte. Basta poco, veramente poco,ancora un tantino e ce l'abbiamo fatta !! Ricordiamo,con adeguate manifestazioni ed eventi, che la Fonda-zione ha bisogno del contributo volontario di tutti iRotariani, soprattutto di quelli che, senza distintivo,affollano le nostre manifestazioni. Il Rotary non è soloPolio Plus, il Rotary è presente ovunque,per portare atutte quelle comunità che in ogni angolo del mondosoffrono i disagi di una vita di sofferenza, la nostra so-lidarietà in termini di servi ce e di risorse. Il nostro Distretto ha messo in cantiere numerosiprogetti, per una più incisiva azione nelle comunitàdel nostro territorio, che vengono puntualmente ri-portati sul sito del Distretto. E' assolutamente neces-sario ed opportuno visitare con continuità il sito webdel Distretto anche per evitare di perdere le tante oc-casioni che la potenzialità del Rotary mette a nostradisposizione.Facciamo, dunque, nostro il motto di Huang, accen-diamo le nostre candele , illuminiamo con la nostraazione le tante criticità che le nostre Comunità oggisono costrette ad affrontare. Partecipiamo compatti alSeminario Distrettuale che sabato 22 Novembre a Sa-lerno celebrerà la Rotary Foundation con approfon-dimenti e tematiche formative sulle tantissimeopportunità che la Fondazione ci offre per Ynanziareprogetti locali e di respiro internazionale. Light Up Rotary su tutti noi!

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novembre 2014|6

Solidarietà rotariana nel MediterraneoTredici Distretti rotariani dal 10 al 12 ottobre a Marsala. In calendario il “Rotary National Day”. Seicen-tocinquanta i soci partecipanti. Un gran successo. Temi attuali e interessanti al centro dei dibattiti: mi-grazioni, focolai di guerra, qualità delle acque, Zora e fauna marina, blu economy, protezione civile,archeologica. “Tre giorni nel segno della solidarietà con progetti, mostre, Ylmati, opere d’arte con l’ob-biettivo di contribuire alla creazione di uno spirito di unità tra i popoli del Mediterraneo” ha affermatoil Governatore del Distretto 2110 Sicilia e Malta, Giovanni Vaccaro.Il presidente del Rotary International Gary C.K. Huang ha voluto fare sentire la sua presenza at-traverso i suoi delegati Abby McNear e Giuseppe Viale i quali hanno ricordato i quattro obiettividel presidente mondiale: la eradicazione della polio, Visione Futura ovvero il nuovo modello di Y-nanziamento dei service da parte della Rotary Fondation, l’aumento degli effettivi, l’impegno neiClub di mettere insieme leader, scambiare idee e soprattutto agire. Il board director del Rotary In-ternational Giuseppe Viale ha tenuto un ampio intervento. SigniYcativa anche la cerimonia dellaborsa di studio consegnata dal governatore del Distretto 2071 Arrigo Rispoli a due giovani laureati:l’israeliano Raz Balini e il palestinese Rana Awad.L’emigrazione è stato uno dei temi molto dibattuti al meeting di Marsala. Secondo l’Organizzazione In-ternazionale per la Migrazione, sulle nostre coste, nei primi sette mesi del 2014, sono sbarcati circa 9.500minori, di cui almeno 6.500 sono arrivati soli. Per questi ragazzi è stato ideato il progetto: “Un Rotariano,uno zainetto, un bambino che sorride”. L’iniziativa prevede la donazione di zainetti colorati ai minori cheraggiungono le coste siciliane da soli, senza genitori. I zainetti contengono: una t-shirt bianca con stampablu, un poncho in PVC di vario colore in taglia unica, un cappellino, il libretto “Parla con Noi” per im-parare a esprimersi in italiano, un kit di igiene personale (spazzolino da denti, dentifricio, Zacone daviaggio detergente liquido) e un prodotto dolciario a lunga conservazione.Particolarmente interessante il convegno su “Mediterraneo, ambiente e risorse”, introdotto e moderatodal nostro governatore Giancarlo Spezie. Interventi sono stati tenuti da Giovanni Tumbiolo, presi-dente Distretto Pesca di Mazara; Sebastiano Tusa, soprintendente Mare Sicilia; Giuseppe Marinello, pre-sidente della Commissione del Senato sull’Ambiente; Rachid Marif, Ambasciatore della RepubblicaAlgerina; Ahmed Eldmabrouk, Ambasciatore della Libia.Di rilievo anche il dibattito sul “Mediterraneo: un mare di condivisione: giuridica, politica, religiosa esociale” aperto dalla scheda elaborata dai giornalisti Rai Davide Camarrone e Filippo Landi. Interventisono stati tenuti dall’onorevole Jean Leonard Touadi, di origine congolese e consulente del MinisteroEsteri, dal parroco della diocesi di Sciacca, Stefano Nastasi, sull’isola di Lampedusa per 6 anni, dal prof.Roberto Lagalla, rettore dell’Università di Palermo, dal PDG prof. Renato Cortinovis, presidente dellaCommissione Interdistrettuale per l’Alfabetizzazione e l’Integrazione sociale; dal dott. Claudio D’Isa,magistrato di Cassazione, dal senatore Tonino D’Alì, da Mario Affronti, direttore pastorale dei migranti,Arcidiocesi di Palermo; da Martin Xuereb, Malta chief of defence, direttore del Moas, unità di primo soc-corso in mare. Patrizia Valenti, vicepresidente della Regione Sicilia, ha evidenziato la criticità dei tempidi reazione istituzionale, con riferimento speciYco all’Unione Europea, rispetto alle esigenze d’emergenzasul territorio, e ha analizzato la disponibilità ricettiva delle regioni italiane rispetto agli immigrati, a frontedel Zusso imprevedibile che si riversa sulle coste siciliane è che richiede un vero processo di integrazione.Alla tavola rotonda su “Mediterraneo: Ambiente e Risorse” il sen. Giuseppe Marinello, presidente Com-missione Ambiente Senato Rotary Sciacca, ha affermato che “il mare è una risorsa da gestire in manierarazionale, corretta e moderna”.Sul delicato tema della Talassemia in Marocco, preziosi sono stati gli interventi di Jilali Anttari DG Al-geria, Marocco e Tunisia e di Abby Mcnear.“La politica europea resta purtroppo ancora latitante, mentre quella nazionale, sotto la spinta emotiva dellatragedia di Lampedusa, è stata solo capace di varare l’operazione umanitaria “Mare nostrum” e abolire il

6|DISTRETTI ITALIANI

A Marsala i tredici Distretti italiani

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7DISTRETTI ITALIANI |

reato di immigrazione clandestina, non riuscendo a dare le risposte dovute. Di fronte a questo clima cosapuò fare il Rotary? Di certo non ha il potere di controllare le frontiere, ma può dialogare, può contribuirea trasformare le paure e i pregiudizi verso l’altro in fattori di arricchimento reciproco adoperandosi in ma-niera attiva e costante”, ha dichiarato Mario Greco, del Rotary Club Putignano del Distretto 2120 (Pu-glia - Basilicata), che ha moderato la tavola rotonda “Mare Nostrum. Accoglienza e Rotary”. Ed è propriocon l’intenzione di favorire la collaborazione e lo scambio tra i popoli che i 13 Distretti italiani del Ro-tary hanno presentato il “Vocabolario per Migranti”, in cinque lingue. “Parla con noi”, questo il titolo delvocabolario realizzato da Raffaella Spini e Elisabetta Conti per i migranti che sbarcano sulle coste sici-liane e che hanno necessità di comunicare. “Abbiamo pensato a una guida, semplice, ma molto utile, perimparare a conoscersi meglio”, ha affermato la prof. Elisabetta Conti, past-presidente dell’Area Alfabe-tizzazione, Educazione di Base e Mentoring.L’architetto Giuseppe Pellitteri, dell’Università degli Studi di Palermo, ha ricordato le borse di studio peri giovani studenti che si sono impegnati nell’elaborazione di progetti nell’area siciliana.Di particolare spessore anche i contributi di Naceur Mestiri, ambasciatore della repubblica della Tuni-sia, del dottor Pasquale Alongi, vice questore aggiunto, della professoressa Magda Antonioli, del con-trammiraglio Roberto Camerini e del capitano della Guardia di Finanza Massimo Anedda.Dibattiti e confronti ma anche l’esibizione del campione mondiale di Ysarmonica del maestro PietroAdragna e il concerto d’organo del maestro Diego Cannizzaro nel duomo di Marsala. Molto apprezzata anche l’escursione attorno alla Nave Punica, nel parco archeologico sul lungo mare diMarsala. Per l’occasione, i rotariani hanno assistito alla liberazione di una tartaruga marina, restituita alfascino dell’ambiente marino.La condivisione della spiritualità, nel segno dei più alti valori del Rotary ispirati al rispetto, alla com-prensione e alla pace fra le nazioni, ha fatto da guida a Mazara del Vallo. Un’occasione unica che ha vistoandare di pari passo le celebrazioni della chiesa S. Francesco e della Moschea Ettakwa in cui è stata reci-tata l’invocazione rotariana e la preghiera dei popoli, con i rappresentanti delle religioni Cattolica, Ebraica,Bektashi e Musulmana uniti per la pace dei popoli.L’evento ha segnato anche la conclusione del Blue Sea Land, Expo dei Distretti Agroalimentari del Me-diterraneo, dell’Africa e del Medioriente che si è svolto dal 9 al 12 ottobre tra Palermo, Gibellina e Ma-zara con l’obiettivo di consolidare le relazioni di cooperazione tra i Paesi partecipanti e promuoverel’integrazione economica, sociale, istituzionale tra le comunità.“Blue Sea Land non vuole semplicemente essere una vetrina di prodotti ma una tappa del percorsoculturale, di crescita e di cambiamento che valorizza l’interazione tra i popoli nel rispetto del Pia-neta e pone l’attenzione sull’internazionalizzazione delle imprese, sulla creazione di partenariatieconomico-istituzionali al Yne di promuovere i prodotti. Finalità che Rotary ha perseguito e sotto-lineato con il Forum che oggi si conclude, focalizzando il nostro operato futuro sull’immenso maredi bisogni e di problematiche che attanagliano la regione mediterranea”, ha affermato il governatoredel Distretto 2110, Giovanni Vaccaro.All’invocazione assembleare hanno partecipato il vescovo di Mazara, Domenico Mogavero, l’imam Mu-hammad Hassan Abdulghaffar, il capo della comunità Bektashi, Baba Mondi, il rabbino capo dellacomunità ebraica siciliana Stefano Di Mauro-Itzaak, e i rappresentanti delle istituzioni: il prefetto diTrapani Leopoldo Falco, il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, il presidente del parlamentodi Albania, Llir Meta, i rettori delle quattro università siciliane Roberto Lagalla, Giacomo Pignataro,Pietro Navarra, Gianni Puglisi.

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Tolleranza, dialogo, integrazioneI Governatori dei tredici Distretti del Rotary d’Italia, Malta e San Marino,dopo aver proYcuamente trattato a Marsala, dal 10 al 12 ottobre 2014, conil Forum “Mediterraneo Unito”, i temi più delicati che ruotano attorno albacino del Mediterraneo – dal fenomeno migratorio, ai focolai di guerra;dalla tutela dell’ambiente, alla blu economy; dalle risorse, alla cultura me-diterranea – grazie alle relazioni di numerosi esperti, italiani e stranieri, ro-tariani e non, tra i quali Giuseppe Viale Board Director ed Abby McNear,dell’Ufficio RI;RRIITTEENNUUTTOO

• di dover proseguire l’azione di pubblico interesse e internazionale daanni intrapresa dal Rotary italiano; di dover rivolgere, mediante la pub-blicazione dei lavori, delle proposte agli ambienti della cultura, dell’im-prenditoria, delle forze armate, del volontariato, dell’intera società e dellapolitica;• di dover sostenere le iniziative umanitarie in corso come le borse di stu-dio donate a due brillanti giovani, un israeliano ed una palestinese; comela donazione di tanti zainetti ai migranti minori, sbarcati senza genitori edaccolti in varie comunità, mettendo a disposizione le professionalità deivari soci; come la distribuzione dei libretti plurilingue ai migranti, onde fa-cilitare il colloquio con chi li accoglie quotidianamente lungo le coste ita-liane; come la recita della invocazione rotariana, al “Dio di tutti i popolidella terra”, avvenuta la domenica, a Mazara, con fedeli di varie religioni; • che spetta alla classe dirigente del paese, della quale il Rotary costitui-sce parte attiva, raccogliere testimonianze ed opinioni; promuovere ami-cizia e solidarietà; concorrere a favorire la pace; riaffermare la centralitàdella persona umana; facilitare il confronto delle diverse culture, nell’au-spicio di una nuova identità pan mediterranea;SSII RRIIVVOOLLGGOONNOO

intanto al Governo e al Parlamento Italiano e alla Commissione e al Par-lamento dell’Unione Europea, affinché, per quanto di rispettiva compe-tenza, si attivino subito per:• regolare con nuove norme i rapporti umani e giuridici dei popoli me-diterranei; i controlli alle frontiere e i permessi di soggiorno; i diritti dicittadinanza; l’accoglienza da parte di tutta l’Europa e non soltanto del-l’Italia (primo paese d’ingresso, tenuto a provvedere, in base al Trattato diDublino, da emendare sul punto) e segnatamente della Sicilia che non vaconsiderata periferia, ma avamposto dell’Europa; • rilanciare l’economia, agevolare gli spostamenti di risorse umane daNord a Sud e viceversa; ampliare gli accordi con i Paesi di transito dei mi-granti al Yne di prevedere la possibilità di richiesta d’asilo, già in un Paesedi transito delle rotte migratorie; facilitare il dialogo interculturale, “primostrumento di pace, chiave di volta di quella migliore comprensione reci-proca che genera paciYcazione e consente anche politiche di sicurezza piùefficaci”; trovare un punto d’incontro su quelli che sono principi, valori, di-ritti universali alla vita, alla dignità della persona, alle libertà civili e reli-giose, alla parità uomo-donna.Ilario Viano 2031, Giorgio Groppo 2032, Ugo Gatta 2041, Alberto Ganna2042, Fazio Zanetti 2050, Ezio Lanteri 2060, Arrigo Rispoli 2071, Ferdi-nando Del Sante2072, Carlo Noto La Diega2080, Marco Bellingacci2090,Giancarlo Spezie 2100, Luigi Palombella 2120, Giovanni Vaccaro 2110.

8|DISTRETTI ITALIANI

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Maurizio Mastrantuono Antonio Brando

DISTRETTO|9

Gaetano De Donato Giancarlo CaliseGiancarlo Spezie Giorgio Botta

Vincenzo Tavernese Antonio FuscàSergio Chiatto Giuseppe Vecchione

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novembre 2014

10|DISTRETTO

Il Governatore Giancarlo Spezie ha tirato un bel respiro di sollievo alla Yne dei lavori del se-minario distrettuale del “President day sull’azione professionale per lo sviluppo della mem-bership”, svoltosi nell’accogliente struttura del Resort Garden Rocca Nettuno di Pizzo. L’attua-lità del tema e l’efficacia degli interventi hanno reso esaltante l’evento rivelatosi di eccellentefattura e signiYcativa levatura istituzionale. Le relazioni introduttive sono state tenute dal Go-vernatore Giancarlo Spezie e dal Chairman del Seminario distrettuale Giancarlo Calise.A salutare i graditi ospiti -in primis le autorità rotariane (Giorgio Botta, Nino de Donato, Fran-cesco Socievole, Francesco Parisi, Natale Naso, Alfredo Focà, Pietro Niccoli, Maria RitaAcciardi) e il socio del Rotary di Vibo Valentia, Franco Stillitani (titolare del “Rocca NettunoGarden” che ha offerto la sua particolare attenzione all’evento destinando l’intero introito deiservizi di ospitalità alberghiera a progetti dell’Associazione Rotariani del Distretto 2100 On-lus, ex Arfon, in ambito Rotary Foundation)- è stato il Presidente del Rotary di Vibo Valen-tia, Antonello Fuscà.Lo spazio, tiranno, ci impedisce di riportare per intero gli interventi dei relatori. Sergio Chiatto, Presidente della Commissione per la Conservazione dell’Effettivo, ha soste-nuto in particolare che “il futuro del Rotary è ancora saldamente nelle nostre mani. Prodi-ghiamoci per la conservazione degli organici. Rendiamo attrattivi i nostri Club. Distribuiamoidee (anche questo è un service), utili per il nostro prossimo. Coinvolgiamo nuovi e vecchi soci,in ogni occasione, sia all’esterno che all’interno degli abituali nostri luoghi di riunione”. Antonio Brando, Presidente della Commissione per lo Sviluppo della membership, ha detto,tra l’altro, che “un Club Rotary può dirsi efficace ed efficiente sul territorio, quando vi sono Soci,che responsabili e consapevoli del senso di appartenenza ai principi ispiratori di Paul Harris,sviluppano e maturano costantemente la FilosoYa del Servizio, un service che abbia i caratteridella semplicità, attualità, che sia diretto al cuore della gente”.Maurizio Mastrantuono, Presidente della Commissione per le ClassiYche, ha affermato, tral’altro, che occorre fare riferimento all’attività speciYca che il socio svolge, non al titolo di stu-dio. Nello scacchiere della organizzazione e della formazione sono sufficienti due livelli ge-rarchici: il primo deve consentire di valutare l’equilibrio della compagine sociale, il secondo deve

UnGovernatore,93Club e il futuro del DistrettoPresident day a Vibo Valentia

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11DISTRETTO|

permettere di conoscere la mappa delle competenze a livello distrettuale. L’articolazione dellagerarchia viene stabilita a livello distrettuale. I club possono proporre l’inserimento di nuoveclassiYche speciYche che devono essere approvate a livello distrettuale.Giuseppe Vecchione, Presidente della Commissione per l’Espansione, ha parlato del “Club Sa-tellite” che “nasce, in via sperimentale, in una zona dove il Rotary non è ancora presente, vivedi vita autonoma, ma dipende, per tutto ciò che riguarda l’aspetto amministrativo, dal Club pa-drino. Questo vuol dire che può essere formato da un numero esiguo di soci. Dopo un ade-guato periodo di esistenza, se avrà conosciuto un concreto sviluppo e se ci sono le condizioni,può diventare un Club Rotary a tutti gli effetti. O scomparire”.Vincenzo Tavernese, vice RDD del Distretto 2100, si è, invece, soffermato sull’unità della fa-miglia rotariana e sulle strategie di coinvolgimento delle nuove generazioni. Gaetano De Donato, Governatore eletto, è partito dalla storia di Paul Harris e dai suoi primiquattro amici. Ha percorso il difficile cammino che ha portato il Rotary a diventare meta diforte attenzione sociale ed ha sottolineato “il signiYcato della piccola Ruota che ha iniziato agirare il mondo per aiutare la gente a capire che si era messo in moto, nel 1905, a Chicago, unmeccanismo che doveva diventare un’autentica rivoluzione per il mondo intero”.Terminate le relazioni, Giancarlo Spezie ha concesso la parola a quanti l’hanno chiesta, ed haparlato dei temi legati alla vita dei Club e alla nuova organizzazione distrettuale. Il Governa-tore ha detto, tra l’altro, che occorre guardare seriamente alla stabilità e sicurezza organizza-tiva del mondo rotariano, a quel cinquanta per cento di riduzione dell’effettivo che allarma unpo’ tutti. Spezie ha approfondito anche il problema della divisione del Distretto da tempo al cen-tro del dibattito nei nostri sodalizi: “93 Club -ha affermato- non sono gestibili da un Gover-natore. Occorre fare di più per evitare lo scollamento tra Distretto e Club”.Per il PDG Francesco Socievole uno dei motivi che devono fare riZettere riguarda anche ilpassaggio delle consegne: “una vera e propria Yera delle vanità. Nei Club manca la comuni-cazione e la collaborazione tra presidenti e consigli direttivi vecchi e nuovi”, mentre il Gover-natore Incoming, Giorgio Botta, ritiene che “la Commissione istituita da Giancarlo Spezie deveprocedere con una considerevole attenzione perché questo momento distrettuale va affron-tato con estrema cautela e decisione”.Il problema della separazione del Distretto, come ha ampiamente illustrato anche il PDG Gian-carlo Calise, va affrontato con determinazione perchè “non si può attendere che sia Evastona decidere per il nostro futuro”. Su questo fronte si è aperto un vivace dibattito che ha visto pro-tagonisti i PDG Alfredo Focàe Vito Rosano i quali hanno approfondito temi destinati ad aprirenuovi confronti all’interno dei nostri sodalizi.

Giuseppe Sarlo

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Entusiasmo alle stelle da parte dei bambini della scuola primaria “Amerigo Vespucci” diVibo Marina, nuove adesioni all’Interact di Vibo Valentia e straordinario interesse da partedella città sull’evento del Distretto 2100: questo il bilancio più che esaltante venuto fuoridalla celebrazione della Giornata Mondiale della Polio Plus svoltasi a Vibo Valentia e ar-ticolatasi in due tappe di notevole successo.L’esordio della ricorrenza è avvenuto da Vibo Marina dove la eccellente inventiva del Cir-colo Velico, presieduto da Gianfranco Manfrida, ha favorito la realizzazione di un mo-mento magico dovuto all’estro e alla fantasia organizzativa di Maria Teresa Rosano, ap-passionata di vela, che ha abilmente guidato all’allestimento di una vela “Polioplus” a bordodi un catamarano da competizione, nel simbolo del trionfo della vita sulla polio.Il momento clou della manifestazione ha avuto, invece, come palcoscenico la Sala Con-siliare della Provincia dove il Governatore Giancarlo Spezie, ha presieduto un attento epartecipato dibattito che ha avuto, anche qui, grande protagonista il mondo vibonese dellascuola che si è coniugato perfettamente con quello delle professioni e dell’associazionismoe del Volontariato. I lavori sono stati avviati dal Presidente del Rotary Club di Vibo Valentia, Antonello Fu-scà, che ha messo in risalto la risposta della città alla accorta scelta del Governatore cheha indicato Vibo Valentia sede dell’eccellente evento.Nella risposta della città trova posto anche una sorta di Patto di solidarietà tra il Presidentedella Provincia Andrea Niglia ed il Governatore Giancarlo Spezie con quest’ultimo che ac-coglie di buon grado l’idea dell’Ente di porsi come partner privilegiato nelle iniziative delRotary Club per lo sviluppo del territorio vibonese.Poi il racconto della Polio negli interventi di Giancarlo Spezie, Vito Rosano e FrancescoSocievole. “Il primo seme di questa operazione -ha esordito il Governatore Giancarlo Spe-zie- nasce proprio qui da Vibo Valentia, negli anni ’80, con il prof. Vito Rosano, attualePresidente dei Past Governor, che ha dato impulso a questa gigantesca operazione di forterilevanza sociale e che si diffonderà presto nei Paesi più difficili, dove sono tristementepresenti la guerra e la fame. La lotta alla Polio -ha rilevato ancora Giancarlo Spezie- è unfiore all’occhiello della nostra Associazione, uno straordinario esempio per le nostre ge-nerazioni. Un impegno a cui hanno dato il proprio contributo speciale moltissimi volon-tari rotariani che si sono spesi in notevoli e defatiganti sacrifici ai diversi livelli. Per Vito Rosano quella che sta per raggiungere l’ambito traguardo del Rotary “è una grandescommessa che è stata lanciata con grande capacità e amore, permettendo al Rotary di ele-vare la sua dignità istituzionale, attraverso uno straordinario impegno di solidarietà cheil mondo intero ha elogiato proprio perché realizzato con competenza e forte spirito di ab-negazione”. Ha concluso l’evento il Past Governor Francesco Socievole. Nell’illustrare la prestigiosamappa che ha segnato la vincente crociata compiuta dal Rotary, il Presidente della Com-missione Distrettuale della Rotary Foundation ha fornito una serie di dati che hanno con-trassegnato il continuo carico economico che ha permesso il conseguimento dell’incre-dibile obiettivo anche se manca ancora qualche anno per superare le zone critiche edancora infette dalla grave patologia.

Giuseppe Sarlo

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12|DISTRETTO

Una vela per sconfiggere la polio Vibo Valentia

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13DISTRETTO|

Rypen è l’acronimo di Rotary Youth Program ENrichment, un pro-gramma del Rotary destinato ai giovani in età interactiana per svi-luppare il loro potenziale di leadership.Il primo Rypen della storia rotariana, nasce in Australia negli anni80’ e riceve nel tempo un entusiastico plauso ad Evanston. Suc-cessivamente, con formule sempre diverse, si sviluppa, negli StatiUniti d’America, nel Regno Unito, e in Francia. In Italia negli ultimianni i Distretti 2030 e 2070 hanno sviluppato alcuni programmiseminariali coinvolgendo numerosi giovani. L’unico elemento co-mune alle differenti molteplici sperimentazioni è quello relativo al-l’età anagrafica dei partecipanti, perfettamente corrispondente aquella degli interactiani: adolescenti dai 12 ai 18 anni (che alladata del Seminario non hanno ancora compiuto i 18 anni), mapuò essere scelta anche una fascia d’età più stretta per il tema sceltoe per gli obiettivi individuati; predisposizione al lavoro di squadra;buon carattere.Il Rypen mira a stimolare i teenagers, a impiegare la loro cu-riosità come strumento di apprendimento, a coinvolgerli contemi a loro cari, tentando un approccio pedagogico a quei va-lori universali, che il più delle volte vengono ignorati e disattesisolo perché percepiti come distanti, estranei alla loro sensibi-lità, ai loro interessi immediati, al loro linguaggio.Lo scopo è quello di indicare loro una via che essi stessi “sentano”– in questa prima fase – prima ancora di comprenderla, come giàpropria, naturale e condivisa. La modalità operativa per gli adultiè quella di una pacata e sorridente autorevolezza, con una dia-lettica complementare e mai contrapposta, che si propone, in unacornice di equilibrato sobrio contemperamento tra il mondo formaledegli adulti e quello vivace ed informale dei teenagers, di far vi-brare le corde giuste e di presentare e confrontare parole comepace, scelta, carisma, armonia, tolleranza.In un clima gioviale e informale, ma con regole precise, i parte-cipanti conoscono nuovi amici e hanno un’importante opportunitàper svolgere una serie di attività volte ad aumentare l’autostima, losviluppo della leadership e delle "competenze di vita" per contri-buire ad affrontare con un approccio positivo le sfide di un futuromolto competitivo. Allo stesso tempo, i partecipanti sono invitati adinteragire con coetanei di diversa provenienza per sviluppare e mi-gliorare la loro capacità di lavoro di gruppo e di confronto.Tutto questo è svolto in un'atmosfera informale, dove domande edibattiti sono incoraggiati.La candidatura deve essere presentata e sponsorizzata da un Ro-tary Club padrino che deve compilare la scheda contenente i datipersonali accompagnata da alcune righe di presentazione del par-tecipante. Per tutti i partecipanti, essendo minorenni, è indispen-sabile la liberatoria scritta e firmata dai genitori.

MMaassssiimmoo FFrraannccooAssistente Distrettuale

Interactiani e le sfide del futuroIl programma Rotary Youth Program ENrichment

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14|ROTARACT

Il Rotaract e l'esperienza europea24 novembre 1962 a Firenze, Hotel Villa Me-dici. Il Rotary Club Firenze, per iniziativa diGiuseppe Fantacci, riunisce 44 figli o nipotidi rotariani e costituisce il Gruppo Giovanidel Rotary Club Firenze. L’anno precedente ilRotary International aveva varato il pro-gramma Interact per giovani dai 15 ai 18anni, che si era rivelato poco consono alleesigenze europee, e i rotariani fiorentini ave-vano dunque ritenuto opportuno patroci-nare un Club di giovani in età universitariache avesse finalità affine a quella del Rotary.Fino dalla costituzione del 1962, dunque,con il Gruppo di Firenze avemmo continui enumerosi contatti diretti con altri giovanidella Toscana, Umbria e Lazio per diffonderel’iniziativa, e fruimmo a livello nazionale dioccasioni che ci vennero offerte da parte delRotary, dapprima partecipando al 1° Con-gresso Interdistrettuale della gioventù a Reg-gio Calabria nel 1964, e quindi al II°Congresso organizzato a Lurisia nel settem-bre 1965; in questa circostanza, con i giovaniprovenienti dal Distretto 188°, costituito al-lora dall’intera Italia Centrale, decidemmo diriunirci a livello distrettuale per promuoveree organizzare Club giovanili patrocinati daiRotary Club, dandoci appuntamento a bre-vissimo termine. E infatti, grazie alla ospita-lità dei Rotariani di Spoleto, nel novembre1965 presso l'Hotel Dei Duchi, furono 70 igiovani provenienti da 17 città del Distrettoper conoscere dai responsabili dei GruppiGiovani già costituiti le opportunità della or-ganizzazione di club giovanili patrocinati daisingoli Rotary Club. Nel corso di una animata assemblea dei gio-vani, presieduta del Governatore del Distretto188° R.I., Pier Francesco Leopardi, questomanifestò con grande entusiasmo il proprioconsenso a un programma di sviluppo deiGruppi Giovani, e invitò i presenti a nominareun proprio rappresentante che potesse colla-borare con il Distretto alla loro espansione; e

probabilmente sembrò naturale nominare l'al-lora presidente del più numeroso e primoGruppo costituito, quello di Firenze - e cioèchi scrive - iniziando così quella Rappresen-tanza Distrettuale che ancora oggi viene men-zionata negli Annuari Rotaract, quale omaggioalla attività svolta, come costituita nel 1965-66,quando ancora il Rotaract non era stato uffi-cialmente costituito. Prendemmo contatto anche con altri ClubGiovanili patrocinati dal Rotary all’estero(Parigi, Belgio), ed ebbi occasione di parte-cipare nel 1965 a Bruxelles al Congresso na-zionale Belga dei Gruppi Giovani, doveportai ai 250 partecipanti il saluto in rappre-sentanza dei Gruppi dei Distretti italiani, edove scambiammo preziose esperienze orga-nizzative che portarono subito a unificare siagli statuti, sia la denominazione dei GruppiGiovanili in “Cercles Paul Harris”, con ununico emblema comune rappresentato dallaruota del timone di una nave. Nel marzo del 1966 ad Ancona, al CongressoDistrettuale del Rotary, Giuseppe Fantacciincaricato dal Governatore Leopardi della re-lazione sui giovani, richiese un riconosci-mento ufficiale da parte del R.I. dei Club digiovani in età universitaria già costituiti.Quindi, nel 1967 Filippo Pirisi di Cagliariprovvide alla pubblicazione dell'Annuariodei Cercles Paul Harris del 188° Distretto,con 17 Club già costituiti e 469 soci. Si aveva intanto notizia di uguali iniziativein altre parti del Mondo, dove i Club giova-nili si chiamavano “Orbis Club” in Brasile,“Rotars Club” in Sud Africa, “UnisserveClub” in India”. La strada era ormai segnata:con il sostegno dei PDG del nostro Distretto188° Giovanni Gelati e Tristano Bolelli(quest’ultimo proprio nel 1967 eletto VicePresidente del Rotary Internazionale) che te-stimoniarono le nostre esperienze e la diffu-sione del nostri Club, il R. I. elaborando ilnostro Statuto approvò nel marzo 1968 il

Cinquantadue anni fa a Firenze il Gruppo Giovani del Rotary

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15ROTARACT|

Giorgio BompaniPast president Rotary Firenze

Programma Rotaract che di fatto altro nonera che il riconoscimento ufficiale dei Clubgiovanili già costituiti. Appena avutane no-tizia, essendo presidente del Cercles PaulHarris di Firenze feci presentare dal RotaryClub Firenze la domanda di costituzione, eil Rotaract Club Firenze venne dunque cosìriconosciuto costituito ufficialmente il 18marzo 1968, cinque giorni dopo il primo diNorth Charlotte, come terzo nel mondo eprimo in Europa. A seguito di una generale conversione deiCercles Paul Harris in Rotaract Club, dun-que, già nell'autunno dello stesso anno 1968,ad opera sempre di Filippo Pirisi, allora RDRAC del 188° Distretto (quindi divenutoRotariano e Governatore nel 2002/2003 delDistretto 2080 del R.I.) poté essere pubbli-cato il primo annuario dei Rotaract Clubd'ltalia dove sono menzionati 53 Club già co-stituiti con 1660 soci, di cui 25 Club e 700soci solo nel nostro Distretto 188°. E dopo queste note di carrellata storica, al-cune brevi riflessioni.Alla fine di quello stesso 1968, esaurito ilcompito che ci eravamo prefissi di ottenereun riconoscimento ufficiale ai nostri Club, econsci di un necessario ricambio di energie,insieme ad altri amici lasciammo il Rotaractcui tanta attività avevamo dedicato. Era, pernoi, il culmine di una esperienza esaltante,di vigore e di soddisfazione irripetibili, peril risultato e per l'arricchimento umano cheavevamo conseguito. E nel 1988, vent’anni dopo, divenuto Presi-dente del Rotary Club padrino celebravo ilventennale del Rotaract Firenze, ricordandocon nostalgia quella esperienza: “avevamopercorso, insieme a tanti amici, con ostina-zione, tutto il percorso dell'arcobaleno; e allafine, come prometteva la leggenda, avevamotrovato il vaso d'oro”.Nel 1968 salutando nel Bollettino del nostroRotaract "Il Lorenzaccio" i più giovani amici

che rimanevano nel Club, neo istituito Rota-ract, ma Gruppo Giovani vecchio di ormaicinque anni, a nome dei vecchi amici scri-vevo: Restano le meravigliose esperienze cheabbiamo vissuto insieme a Voi e a tutti gliamici che abbiamo incontrato lungo il nostrocammino. Resta anche il rimpianto di nonaver fatto di più e di meglio, di non aver sa-puto sfruttare tutte le meravigliose opportu-nità che la nostra associazione ci offriva.Lasciamo a Voi il compito di ampliare la no-stra attività, che forse fu limitata per lo sforzodi sempre meglio organizzarci. Sappiamo cheVi porterete un maggior vigore, una forzamaggiore della nostra: non un più grande en-tusiasmo, perchè il nostro fu enorme e totale.Oggi, dopo quarantacinque anni di attivitàdel Rotaract, assiduamente seguita da Rota-riano, mi fa piacere dovermi ricredere, per-ché l'entusiasmo che ho percepito in tutte leriunioni, a qualunque livello, del Rotaract, ècertamente uguale a quello che ci aveva ani-mato e che avevamo profuso agli inizi diquesta esperienza.E il successo che il Rotaract ha poi ottenutocon la sua enorme espansione, che non eraneppure da noi immaginabile nel 1962 e nel1968, è il premio più prezioso della attivitàda noi “ex giovani” profusa in quegli anniormai lontani, così come costituisce il piùambito riconoscimento per il Rotary e per iRotariani che si sono occupati in tanti annidel Rotaract.

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Centotrenta bambini orfani nella “Casa Maria” in Kenya“Casa Maria” è una struttura di accoglienza desti-nata ad orfani e bambini di strada fortemente vo-luta dal PDG Distretto Rotary 2030 SebastianoCocuzza, e realizzata a Ndaragwa, villaggio delKenya a nord di Nairobi. Nel 2004 il Rotary ha de-ciso di realizzare una più confortevole struttura e difar fronte ai bisogni degli ospiti sino alla loro mag-giore età. Da quel momento, il Rotary in collabo-razione con il Rotaract ha, dunque, continuato asostenere “Casa Maria”, che oggi accoglie oltre 130bimbi orfani dando loro vitto, alloggio, vestiti, e ga-rantendo loro il diritto allo studio e lo svolgimentodi numerose attività ludico-ricreative.Il Distretto 2031, promotore dell’iniziativa, ha chie-sto agli altri Distretti italiani di sostenere tale ser-vice, dando così vita ad un progetto capace dicoprire l’intero territorio nazionale.“Casa Maria” si articola in tre fasi principali in cuisi prevede: 1) la realizzazione di una fonte di red-dito perpetua per i bimbi di “Casa Maria” attra-verso la costruzione di una foresteria presso laScuola dei Mestieri di Nanyuki. Tale struttura saràcreata con lo scopo di insegnare un lavoro a queiragazzi che non vogliono o non possono conti-nuare gli studi. La Scuola si impegna a versare, di-rettamente a Casa Maria, un canone bimestralefacendo sì che la struttura possa contare su unafonte di reddito costante. 2) Il mantenimento deibambini qui ospitati grazie al sostegno a distanza(con una cifra annua pari ad € 250), che consente,a chi lo voglia, di "adottare a distanza" un bimbo, edi seguirne il percorso scolastico e formativo gra-zie anche a foto e lettere periodicamente inviategli.3) Volontariato attivo presso la struttura, consen-tendo così ai soci del Rotaract e del Rotary di vivere

un'esperienza singolare ed intensa. Costituirà unponte di collegamento fra l’intera famiglia rota-riana, a livello nazionale ed internazionale, conl’obiettivo di ridare un po’ di speranza a molti bam-bini.Ogni Distretto Rotaract italiano si è impegnato aversare entro il prossimo mese di dicembre un im-porto pari a 2500 €. Il Distretto 2100 ha iniziato amuovere i primi passi già dal mese di giugno, al-l’alba del nuovo anno sociale, con i Passaggi delleConsegne dei Rotaract Club Torre del Greco - Co-muni Vesuviani e Lamezia Terme, e terminando ilsuo percorso di fundraising con le prime fogliegialle d’autunno.L’obiettivo è stato raggiunto dopo soli tre mesi dal-l’inizio dell’anno sociale, e ha visto ben ventottoClub lavorare incessantemente per arrivare quantoprima al traguardo raggiunto sorprendentementein anticipo, quando ancora tanti altri Club e Dele-gati si stavano adoperando per il medesimo Yne. Subito dopo la consueta “chiusura estiva”, in cui isoci si ricaricano per il nuovo anno, sono rico-minciati gli eventi targati 2100. Primo, in ordinecronologico, l’ormai storica Festa del Mare del Ro-taract Club Castellammare – Sorrento tenutasi inun clima informale e goliardico, e la riffa di bene-Ycenza durante l’Assemblea regionale calabreseospitata dal Rotaract Club Trebisacce Alto - JonioCosentino. In quest’occasione occasione, MarioBrigante, Presidente della Commissione Distret-tuale per la promozione culturale giovanile, ha of-ferto ai giovani rotaractiani un salvadanaio,realizzato da lui stesso con lo scopo di farlo girareper l’intero Distretto. Tale opera è stata poi “adot-tata”, tramite uno speciYco regolamento, dai Club

Struttura di accoglienza dei rotaractiani e rotariani

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che hanno successivamente organizzato attività infavore di “Casa Maria”, promuovendo in tal modoanche la conoscenza e l’amicizia di persone che sisono prodigate affinchè il salvadanaio viaggiasseda una regione all’altra.Gli eventi si sono succeduti uno dopo l’altro, dalTorneo di Tennis organizzato dal neo fondato Ro-taract Club Cropani “Rita Levi Montalcini” cheogni sera, per un mese, ha fatto sì che più di qua-ranta persone si riunissero sui campi di terra rossaper passare del tempo insieme contribuendo acreare unione tra più o meno giovani che mancavada anni nel loro paese, al Rotaract all’”Opera” delRotaract Club Riviera dei Cedri che ha promosso,in una sola serata, i due Progetti Nazionali di “CasaMaria” e “Uniti nelle Eccellenze”, invitando una sti-lista cetrarese, eccellenza del territorio.Essere l’unico delegato per un intero Distretto, èstata un’esperienza a dir poco entusiasmante; bastipensare che, solo qualche settimana fa, nello stessoweekend, ci siamo ritrovati, grazie al Rotaract ClubPozzuoli, in un kartodromo che ci ha visto sYdaretensione e velocità a bordo dei gokart, e subitodopo sul Parco Nazionale del Vesuvio con il Rota-ract Club Ottaviano. A inizio ottobre eravamo già al 70% ed è bastatoun solo Ynesettimana per farci tagliare il traguardocon un anticipo di ben due mesi dalla scadenza,prima ad Ariano Irpino per un’Apericena ospitatadal Rotaract Club Avellino Est e la Zona “Princi-pati Campani” e subito dopo con la Zona “Cam-pania Felix” in un evento ospitato dal neo fondatoRotaract Club Maddaloni – Valle di Suessola cheha organizzato, per la sua prima attività, un tourguidato della città. Nella stessa giornata, siamo pas-sati dalla Terra di Lavoro, punto più a nord del no-stro Distretto, alla costa calabrese con i RotaractClub Amantea, Catanzaro, Corigliano Rossano Sy-baris, Cosenza, Crotone, Rende che si sono riunitiin un pranzo informale per un Interclub calabresesempre a favore di Casa Maria.Cifra tonda raggiunta nemmeno a metà del mesedi ottobre, a cui verrà aggiunto il ricavato dell’evento della Zona “Magna Grecia” ospitato a Ynemese dal Rotaract Club Lamezia Terme, che ci per-metterà addirittura di superare la cifra prevista peril Distretto 2100 e di aiutar ancor più i piccoli ospiti

di “Casa Maria”. Un grandissimo traguardo è stato raggiunto dal-l’intero Distretto. In prima Yla 46 Club e oltre 900soci. Tante sono state le proposte per ulteriori atti-vità, tante le idee e inimmaginabile la disponibilitàdi tantissimi singoli soci che hanno contribuito alsuccesso degli eventi programmati, nonostante gliinnumerevoli chilometri e le sveglie alle prime lucidel mattino.Essere Rotaractiano si conferma ancora una voltauna splendida opportunità per mettersi al serviziodella comunità e per la propria crescita personalee, per tale motivo, sento di dover ringraziare i socitutti poiché solo grazie alla loro dedizione siamoriusciti a distinguerci. Il mio ringraziamento va alRappresentante Distrettuale Rotaract Distretto2100 Danilo De Fazio per la Yducia concessa almio incarico e al Governatore Rotary Distretto2100, Giancarlo Spezie che ha seguito sin da su-bito l’andamento di questo importante service na-zionale nonostante i suoi impegni istituzionali enon. In una società segnata dalla crisi associazio-nistica e ancor prima da quella dei valori, il Rota-ract è ancora in grado di dimostrare che il pesodelle idee e l’entusiasmo possono ancora riuscire afare qualcosa di concreto e soprattutto di positivoper la comunità.

Alessia BuonocoreDelegato Distrettuale del Progetto Nazionale “Casa Maria”

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18|VITA DEI CLUB

Arriva con un sorriso lieve e con passo discreto, come è sua abitudine, come perdire: siamo qui fra amici per fare una chiacchierata e per parlare di problemi cheriguardano tutti. Perché con Dacia Maraini, una delle più importanti Ygure dellaletteratura italiana, la presentazione di un suo libro è sempre anche l’occasione peraffrontare le inYnite questioni che riguardano la nostra vita. E Dacia incontra il Ro-tary club Nola-Pomigliano presso l’hotel Giordano Bruno perché si possa aprireun dibattito a 360 gradi partendo dal suo ultimo lavoro: “Chiara di Assisi. Elogiodella disobbedienza”. Noi del Rotary ci siamo tutti con il presidente, Giacomo Abbate, e con la YlosofaEsther Basile, dell’Istituto Italiano per gli studi YlosoYci. E’ sempre emozionanteil confronto con chi da sempre si occupa di grandi temi sociali, compresa la ma-Ya, delle donne, dell’infanzia attraverso la scrittura e facendo anche un’opera di sen-sibilizzazione nelle scuole. E Chiara di Assisi è un punto di partenza straordina-rio, soprattutto se si cera di decodiYcare quel sottotitolo del libro “elogio delladisobbedienza” che potrebbe sembrare singolare riferito a una clarissa che uffi-cialmente non si è mai opposta alla chiesa. Ufficialmente, appunto, fa rilevare Da-cia, perché “con acrobazie ammirevoli” ha sempre cercato di aiutarla a ritrovarele sue radici, il suo rivoluzionario esordio di uguaglianza, il suo amore per il diverso,anche quando questo suo diverso è una donna.E sulle donne Dacia ha molto da dire sulla loro battaglia per rendere meno im-pervio il cammino verso una parità non di facciata ma di cose concrete. Non è forsesegno di un retaggio difficile da cancellare quel fare della donna un elemento diproprietà che porta al femminicidio in modo allarmante? In genere, si fa rilevare,spesso siamo di fronte a quella che lei chiama “una foresta di luoghi comuni” che,nonostante la modernizzazione, alla stregua dell’araba fenice, sembrano risorgerea più riprese dalle loro ceneri. E così c’è sempre un razzismo serpeggiante, quandonon assume anche proporzioni vistose.E Dacia si dice molto contenta dell’invito del Rotary ad analizzare con lei temati-che che toccano il nostro quotidiano su cui il Rotary può lasciare la sua improntadal momento che è un sodalizio che fa dell’attenzione verso gli altri uno degli obiet-tivi più importanti. E noi del Rotary le siamo grati di voler condividere speranzee impegno civile. E’ la seconda volta che Dacia Maraini, l’autrice tra l’altro di “Lalunga vita di Marianna Ucria”, “Colomba”, “L’amore rubato”, “Il treno per Helsimki”,che ha scritto testi teatrali, saggi, interviste, dialoga con il club Nola-Pomigliano la-sciando il segno inconfondibile di una donna che fa della parola uno strumentopotentissimo per dare messaggi di civiltà e di condivisione.

Carmela Maietta

Nola-Pomigliano

Dacia Maraini e l’elogiodella disobbedienza

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19VITA DEI CLUB|

Essere lontani dalla propria terra è già una sofferenza.Se a questo distacco si aggiungono problemi di salute,un infortunio, una malattia, allora la sofferenza è an-cora più grande. E c’è di più: se queste persone menofortunate non conoscono neanche la lingua, non rie-scono ad esprimersi e quindi a farsi capire, ecco che ildisagio diventa vera disperazione.Per lenire in parte questo gap viene ora in soccorsoun opuscolo intitolato appunto “Le parole per dirlo”,pubblicato a cura del Rotary Club Napoli Flegreo.Questo volume, nato anche grazie all’appoggio dellaCuria e dell’Asl Na1, è stato presentato nelle sale delcentralissimo Palazzo Alabardieri alla presenza del-l’on. prof. Raffaele Calabrò, di don RosarioBorrelli, responsabile del Progetto Migrantes dellaCuria di Napoli, delegato del cardinale CrescenzioSepe, dei massimi vertici locali della Croce Rossa edel sindacato dei Medici Ospedalieri. All’evento hapartecipato anche Nino De Donato, governatorenominato nostro del Distretto, oltre a numerosissimisoci e ospiti interessati.Il libretto contiene la traduzione in ben dieci lingue -tra le quali l’arabo, il cinese, il russo, il polacco - di frasied espressioni ritenute di uso più frequente nei ProntoSoccorso e nei primi approcci medico/paziente. Le pa-role per dirlo è anche però il titolo di un libro magni-Yco e intenso di cui è autrice Marie Cardinal: laprotagonista appunto non riesce a trovare le paroleper esternare la sua confusione, il suo stato di estremodisagio mentre si sente come rapita da un male oscuroe nebuloso. Per il cardinale Crescenzio Sepe è “un’iniziativa edi-toriale, intelligente, importante e utile. Si tratta di unvero e proprio servizio che viene reso a persone di-verse, per lingua ed usi”.

Napoli Flegreo ha trovato “Le parole per dirlo”

“Dopo un anno di grande lavoro e di impegno co-stante del Club - ha detto il presidente del Club NapoliFlegreo, Giuseppe Sartorio D’Analista - vede Ynal-mente la luce questo prezioso opuscolo destinato amigranti e a stranieri che guardano al nostro Paesecome una meta agognata e una speranza di riscattospesso delusa”. Nel presentare la pubblicazione il prof.Calabrò, che è anche consigliere per la sanità del pre-sidente della Regione Campania Stefano Caldoro,non ha mancato di rimarcare l’utilità e “l’elevato va-lore sociale dell’iniziativa che vede la luce in un mo-mento in cui l’emergenza legata ai Zussi migratoriinteressa in maniera rilevante anche la nostra regionee che va ad affiancarsi alla battaglia di civiltà intrapresae vinta in Parlamento che ha permesso al personalesanitario di assistere tutti i migranti, regolari ed irre-golari, senza essere costretti a segnalarli alle forze del-l’ordine a tutto vantaggio della tutela della loro salute,ma anche di quella della nostra comunità nazionale”.“I cittadini stranieri, soprattutto extracomunitari - haancora sottolineato Calabrò - rivolgono al Pronto Soc-corso in misura molto maggiore rispetto ai cittadiniitaliani (il 51% contro il 24%), e poter contare su unostrumento come quello messo a punto dal dott. Tro-janiello, certamente agevola sia la comunicazione delbisogno assistenziale che la sua risoluzione”.Un grazie particolare va dunque al socio Biagio Tro-janiello e al past president del Napoli Flegreo, LauraGiordano. Al primo per l’impegno e l’entusiasmoprofuso in un lavoro che non solo offre una piccolasperanza a chi è provato da una sorte avversa, ma faconoscere ancora di più, se necessario, il profondo si-gniYcato dell’azione rotariana; al secondo, per aver in-tuito l’importanza dell’iniziativa ed averla perseguitanel suo anno rotariano.

Alessandra Giordano

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Grande attenzione e partecipa-zione al vernissage della mostrad’arte “Una traccia” di BrunoDonzelli promossa dal RotaryAlto Casertano Piedimonte Ma-tese nella suggestiva Cappella delRosario annessa al complessomonumentale del Mu.Ci.Ra.Ma.Museo Civico Raffaele Marrocco.All’incontro, moderato dal presi-dente Rotary Benny Iannitti, sonointervenuti il curatore della mostraCesare Corbara, critico d’arte econsulente expertise Sotheby’s, ed ilmaestro Bruno Donzelli.Dopo i saluti del sindaco di Piedi-monte Matese Vincenzo Cappello,ente patrocinatore della mostra,Benny Iannitti ha colto l’occasioneper affermare che “il Rotary ha unosguardo che parte dal luogo in cuivivi e si estende al mondo intero; ècontemporaneamente l’associa-zione che sta debellando la polio-mielite nel mondo e quella che sirivolge con il suo club, grande o pic-

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In mostra l’artedi DonzelliAlto Casertano Piedimonte Matese

colo che sia, alla collettività localeper lavorare insieme al migliora-mento delle condizioni di vita”. Cesare Corbara ha tracciato congrande competenza il percorso ar-tistico e personale dell’artista.“ll linguaggio pittorico di BrunoDonzelli - ha affermato - è ironico edissacrante, ricco di rimandi allastoria dell’arte del XX secolo. L’incontro si è concluso con la vi-sita guidata alla mostra, godendodella illustrazione puntuale ed in-

tensa delle opere del curatore Ce-sare Corbara e della aneddoticapersonale del maestro Donzelli,brillante ed incisivo nella rivisita-zione dei momenti e tempi dellasua produzione. La manifesta-zione si è realizzata con la collabo-razione del Mu.-Ci.Ra.Ma, nellapersona della dinamica direttriceRaffaella Martino, e della associa-zione Amarte, i cui componentihanno accompagnato gli ospitinella visita alla collezione museale.

Tre progetti di solidarietàCastrovillari -Pollino “I Pulinit”

Appuntamento musicale a Castrovillari. Grandesuccesso ha fatto registrare il concerto, organiz-zato dal club Rotary di Castrovillari-Pollino “IPulinit”, della Giovane Orchestra dell’IstitutoComprensivo “Lanza-Milani” di Cassano all’Io-nio al Teatro Sybaris.Enrico Guercio, presidente del Rotary, ha forte-mente voluto la serata con gli allievi dell’Istitutocomprensivo cassanese, guidato dalla dirigenteMena Galizia, per sottolineare la bravura dei gio-vani musicisti e per sensibilizzare all’ascolto dellabuona musica presentando il “Concerto d’Au-tunno” al Protoconvento Francescano.L’iniziativa è stata promossa per realizzare tre pro-getti: l’acquisto di strumenti musicali per gli allievi

dell’Istituto Comprensivo “Lanza-Milani” di Cas-sano all’Ionio, l’acquisto di un defibrillatore donatoal comune di Civita e l’acquisto di libri per i bam-bini dell’associazione “Nati per leggere”.

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Rotariani di due Distrettinei boschidella Basilicata

Nocera Inferiore-Sarno

Straordinaria giornata all’insegna dell’amiciziarotariana quella trascorsa nei boschi della Basi-licata, in un interclub col RC Val d’Agri (Di-stretto 2120, Puglia e Basilicata) al quale si sonouniti anche alcuni amici del Club di Castellam-mare, guidati da Vincenzo Amelina, originariodi Sarconi. L’iniziativa è stata del Rotary di No-cera Inferiore-Sarno di cui è presidente AnnaMaria Ieraci Bio. Accolti nella storica MasseriaCrisci di Montemurro dal presidente del RC Vald’Agri Nino Pascale e dagli amici lucani, ab-biamo effettuato un’escursione sulla diga che haformato il Lago del Pertusillo; è seguita una vi-sita condotta dalla dott.ssa Sonia Albano alMuseo Archeologico Nazionale dell’Alta Vald’Agri e al Parco archeologico di Grumentum.

Ci siamo ritrovati, quindi, in conviviale a Sar-coni, nella suggestiva azienda agricola “Per bo-schi e contrade”: un’occasione unica per “fareRotary” con amici rotariani di un territorio di-viso dal nostro Distretto nel 1992.

Il Rotaract Cosenza ed il Rotaract Rende, rispetti-vamente presieduti da Marco Foti e MassimilianoSivieri hanno donato alla Casa Famiglia “DivinaProvvidenza” di Portapiana, due “Rotabikes”, ossiabiciclette ottenute dal riciclo di circa milleseicentolattine di alluminio raccolte dai due club lo scorsoanno. “II progetto RotaBikes -è stato affermato-parte dalla pratica del riciclo per diffondere la co-scienza della necessità di modi>care la relazioneuomo-natura e promuovere cambiamenti indivi-duali e collettivi per tutelare l'ambiente e miglio-rare la qualità della vita”.

I temi legati all’ambiente sono stati al centro del-l’incontro del sindaco di Cosenza Mario Oc-chiuto e del governatore del nostro DistrettoGiancarlo Spezie. Sui progetti ambientali e la for-mazione dei giovani è stata auspicata, da Occhiutoe Spezie, una stretta collaborazione dei rotarianicosentini. All’incontro hanno partecipato la pre-sidente e la segreteria del Rotary Cosenza, rispet-tivamente Elena Scrivano e Rossella Napoli, ilpast governor Piero Niccoli e l’assessore comu-nale Rosaria Succurro.

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Nascerà a Salerno, la “Città dell’Economia”, una grandeinfrastruttura logistica polifunzionale al servizio deitrasporti pubblici e delle attività portuali e manifattu-riere della città. Nata da una iniziativa di privati, la So-laria srl, si svilupperà su una superYcie di 30 ettari,circa 300mila metri quadrati, ubicata nella zona di Bri-gnano, prossima allo svincolo autostradale di SanMango e quindi in collegamento con tutte le direttriciNord - Sud ed Est - Ovest. Una grossa parte sarà de-stinata alle attività di logistica, mentre circa cinquan-tamila metri quadrati saranno utilizzati per consen-tire l’allocazione di attività industriali o commerciali.Ci sarà anche un centro congressi.“Il progetto sarà realizzato con criteri di alta compa-tibilità ambientale ed energetica”, ha spiegato l’inge-gnere Andrea Gobbi durante il convegno “Sviluppointegrato ed occupazione a Salerno”, organizzato daiClub Rotary Salerno Est e Rotary Salerno Duomo, ri-spettivamente presieduti da Antonio Napoli e CanioNoce i quali hanno colto l’occasione per illustrare leiniziative sociali, culturali e di solidarietà in calen-dario nei prossimi mesi. Ha moderato l’incontro ilgiornalista Giuseppe Blasi. La dottoressa AnnalisaClavari, dell’Agenzia “Invitalia” del Ministero Svi-luppo Economico, ha illustrato gli strumenti a di-sposizione degli imprenditori italiani e “gli incentividestinati a Ynanziare opportunità di sviluppo e acreare posti di lavoro”. L’onorevole Fulvio Bonavita-cola, della Commissione Parlamentare Trasporti, siè soffermato sulle prospettive del porto di Salerno, sul

A Salerno la “Città dell’Economia”potenziamento dell’aeroporto e sulla necessità dicreare nuove occasioni di lavoro per i giovani. Ilpresidente dell’Autorità Portuale Andrea Annun-ziata ha detto che “il porto cresce sempre di più. Ladifficoltà è quella di avere aree di espansione” ed haaggiunto: “C’è ancora tanta gente nel nostro Paeseche ha voglia di produrre e di investire”. Il presidente di Assindustria, Mauro Maccauro, haevidenziato che in una fase di deindustrializzazionedel nostro territorio, è importante parlare di svi-luppo d’impresa: “Il progetto che sarà realizzato a Sa-lerno può essere una nuova scommessa per vastearee territoriali. è importante far conoscere le risorsee le opportunità del nostro territorio anche attra-verso i Club Rotary di tutta Italia”.Nel dibattito sono intervenuti anche i segretari pro-vinciali Gerardo Pirone della UIL, Matteo Buonodella CISL, Maria Di Serio della CGIL, che hannosottolineato la necessità di creare concrete occasionidi lavoro.All’incontro hanno partecipato, oltre all’ingegnereAndrea Gobbi che ha tenuto un’ampia relazione, an-che gli altri progettisti della “Città dell’Economia”, gliingegneri Marcello Ciotta e Carlo Ippolito e gliideatori dell’iniziativa produttiva: i rotariani AchilleParisi, ingegnere e già direttore di settori tecnici delComune di Salerno; Renato Vicinanza, dottorecommercialista e consulente di primarie società in-dustriali; Rodolfo Vitolo, ordinario di diritto so-cietario e fallimentare presso l’Università di Salerno.

Nella foto, da sinistra: Antonio Napoli, Andrea Annunziata, Annalisa Clavari, Fulvio Bonavitacola, Mauro Maccauro, Canio Noce

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“I figli della Libertà non indossano abiti di cotone, la loro pelle pre-sto si abitua alla ruvida stoffa. I figli della Libertà indossano abitiusati e ai piedi scarpe troppo grandi oppure nudità e ferite, i figlidella Libertà, come tutti i bambini del mondo, aspettano il ritornodella madre” .Questi suggestivi versi -tratti dal libro di poesie della poetessa sirianaMaram al- Masri, “Arriva nuda la libertà”, che descrive la tragedia si-riana- sono stati recitati in arabo, con la traduzione sullo schermo allesue spalle e con l’accompagnamento del suono della fisarmonica delprofessor Gianfranco Rizzo, dalla stessa poetessa.Una poesia che ha coinvolto emotivamente tutti i soci del Club RotarySalerno, presieduto da Nunzio Di Filippo che ha organizzato unaconviviale dedicata alla poetessa, nata a Latakia nel 1962, che dal 1982,a causa del regime totalitario che vige nel suo Paese, vive esule a Parigi.“Il suo Paese sta vivendo un momento drammatico e nelle sue poe-sie, Maram al– Masri, parla della sofferenza delle donne, della vio-lenza che spesso sono costrette a subire in Siria, ma anche deibambini che meritano un aiuto”, ha spiegato Di Filippo. “Maram al-Masri è stata perseguitata e minacciata di morte dal regime di Ba-shar al Assad - ha aggiunto -. Con le sue poesie ha manifestato il suodissenso denunciando questi crimini”.Il presidente Di Filippo ha anche organizzato un improvvisato back-stage fotografico per consentire alla poetessa siriana (nella foto) diposare per una foto dedicata allo spot per la campagna del RotaryInternational: “Basta così poco per sradicare la polio nel mondo”.Dopo l’intervento di Sergio Iagulli di “Casa della poesia” che ha il-lustrato il senso della poesia di Maram al - Masri, carica di forti si-gnificati, la poetessa ha sottolineato il momento di grande difficoltàche sta attraversando la Siria: “Spero che i paesi occidentali aiutino isiriani ad avvicinarsi alla democrazia e alla libertà, evitando tuttequeste morti. Molti cercano di fuggire dal mio Paese, pagando e im-barcandosi sulle barche degli scafisti con la speranza di raggiungerel’Europa, ma tanti trovano la morte in mare. Mi auguro che ledonne della Siria, che hanno molto coraggio e che per lungo temposono rimaste in silenzio, si salvino tutte”.Al – Masri crede fortemente che la poesia possa avere un ruolo im-portante nella difesa dei diritti umani: “Grido il mio dolore e la spe-ranza, il mio desiderio, la mia fame e la mia sete; descrivo i millevolti dell’altro: il bello e il laido, la parte tenera e quella crudele. Scri-vere, per me, è come morire davanti a un persona che ti osservasenza muoversi. È come annegare mentre una nave ti passa vicino,senza vederti. Scrivere significa essere quella nave che salverà chi staannegando, è stare sull’orlo di una scogliera e aggrapparsi a un filod’erba. Quando scrivo, il mio io è quello dell’altro, e questa convin-zione mi aiuta a liberare me stessa, a mettermi a nudo”.

Aniello Palumbo

Maram al-Masri al Rotary di SalernoPoesie e donne coraggiose per liberare la Siria

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Cultura sanitaria. A Benevento, dallo scorso mese, ven-gono programmate “le domeniche della salute” dal Ro-tary Club, presieduto da Nicola Venditti, con la colla-borazione della Croce Rossa Italiana. Negli ottoappuntamenti mensili previsti Yno a giugno prossimo,medici specialistici volontari metteranno a disposi-zione la propria opera in forma gratuita.La prima tappa ha visto la partecipazione della dott.ssaAntonia Galluccio, direttore responsabile del repartodi Dermatologia dell'Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fa-tebenefratelli di Benevento.“In questa giornata dedicata ai nei e ai melanomi -hasottolineato la dott.ssa Galluccio - grazie all’impegno delRotary di Benevento insieme ai volontari della CroceRossa Italiana, abbiamo visitato nella sola mattinata,quarantasei utenti. Durante l’esame clinico e la demo-scopia delle lesioni, si è insegnato a fare attenzione aicambiamenti delle macchie cutanee, e ai “segni dei tu-mori della pelle”. Fare attenzione ai cambiamenti di co-lore, alla diversità da tutte la altre, l’asimmetricità, la ru-vidità e la desquamazione, il multi-colore, il prurito, ilsanguinamento, illustrando attraverso immagini i quat-tro tipi principali di nei: i carcinomi basocellulari (i piùfrequenti tumore cutanei), le cheratosi attiniche (dovutead una intensa esposizione solare), i carcinomi squa-mocellulari (crostosi ed ulceranti), i melanomi (fre-quenti e pericolosi, con bordi irregolari, e capaci di dif-fondersi con rapidità agli organi interni e in fasce dipopolazione più giovani). Abbiamo mostrato come si

A Benevento le domeniche della salutepossono cercare i segni del melanoma applicando la re-gola dell’ABCDE (asimmetria, bordi irregolari, colori di-versi, diametro maggiore di 6mm, evoluzione rapidadella crescita). Una maggiore attenzione si è dedicata agliutenti con capelli rossi e colorito chiaro, a quelli con unnumero superiore a 50 nei, e a chi fa uso di lampade ab-bronzanti. Ed a tutti è stato raccomandato di usare, almare, la riapplicazione delle creme solari ogni due ore,di non esporsi dalle 11 alle 14, di proteggere i bambinicon creme maglietta e cappellini e di contattare il pro-prio dermatologo, in caso di lesioni sospette. Sono stativisitati 5 bambini. Abbiamo, in 12 adulti, riscontrato le-sioni dubbie e 6 di essi sono stati invitati in ospedale, perulteriori indagini”.“La salute è un bene imprescindibile -ha dichiarato ilpresidente Venditti- e per questo il Rotary ha voluto es-sere vicino alla cittadinanza, soprattutto a quella menoabbiente. I medici volontari (rotariani e non) che men-silmente saranno a disposizione lo faranno in manieraassolutamente gratuita”, Queste le prossime domenichedella salute: 9 novembre dott. Abele Di Lonardo (ma-lattie del sangue); 11 gennaio dott. Pasquale Zagarese(tumore della mammella); 8 febbraio dott.ssa Maria-gioconda Zotti (malattie respiratorie); 8 marzo dott.Giuseppe Palmieri (aneurisma dell'aorta); 12 apriledott. Antonio Cicchetti (pap test); 10 maggio dott.ssaErsilia Palombi (prevenzione dell'obesità); 7 giugnodott. Antonio Renna (no ictus).

Gianni Covino

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Le malattie genetiche sono patologie ereditarie causateper lo più da mutazioni nel DNA di un individuo. Adoggi si conoscono diverse migliaia di malattie gene-tiche e, per la maggior parte di queste, non esiste unaterapia risolutiva. La rarità di queste patologie fa sì cheesse siano trascurate dai principali investimenti pub-blici e privati. Ma oggi grazie ai progressi della tera-pia genica si è accesa una speranza. Questo tema è sta-to al centro del convegno dal titolo "La Terapia Geni-ca: Nuove Frontiere della Medicina" organizzato daiRotary Club di Soverato, "Catanzaro 1951" e "Cropa-ni – Rita Levi Montalcini" al teatro comunale di So-verato. La relazione è stata tenuta dal prof. Alessan-dro Aiuti dell'Istituto Telethon per la Terapia Geni-ca, personaggio di levatura mondiale per le importantiscoperte realizzate in questo campo. Interventi intro-duttivi sono stati tenuti dai presidenti dei Rotary di So-verato, Catanzaro 1951, Cropani-Rita Levi Montalci-ni, rispettivamente presieduti da Rocco Savino, An-tonio Marino, Pietro Pitari e dal presidente dell'Or-dine dei Medici della provincia di Catanzaro VincenzoCiconte.La "Terapia Genica" è l'unica opzione terapeutica cheabbiamo per curare le malattie genetiche, tra le qua-li molto diffusa nel meridione d'Italia è l'anemia me-diterranea. La Terapia Genica era semplice teoria comeopzione terapeutica Yno al 2009, quando il gruppo delprof. Aiuti ha pubblicato il frutto delle proprie ricer-che su una delle più autorevoli riviste di ricerca me-dica al mondo: il "New England Journal of Medicine".

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Le nuove frontiere della medicinaSoverato

In questo lavoro il gruppo del prof. Aiuti descrive comesono stati curati dei bambini affetti da una forma diimmunodeYcienza ereditaria (non acquisita, come nelcaso dell'AIDS). “La Terapia Genica - ha affermato il relatore- è un in-tervento medico con il quale possiamo correggere lecellule, i tessuti di pazienti affetti da malattie geneti-che o da tumori; in molti casi si tratta ancora di ma-lattie sperimentali nel caso nostro siamo riusciti ad ot-tenere la cura di una gravissima forma di immuno-deYcienza primitiva, una malattia che colpisce i bam-bini sin dai primi mesi di vita e quindi siamo riusci-ti a far rinascere questi bambini che vivevano isolati,non potevano andare a scuola, soffrivano di gravissi-me infezioni, e adesso fanno una vita normale, sonocresciuti, sono diventati grandi e quindi questo rap-presenta una grande promessa anche per altre malattiegenetiche”. Il prof. Aiuti ha sottolineato che si tratta di un lavorodi molti anni, molto serio, condotto da ricercatori, me-dici, infermieri, biologi e tutta l’equipe dell’Istituto S.Raffaele Telethon per la terapia genica. Grazie a que-sto lavoro d’equipe sono state trovate anche delle cureper altre malattie. Grazie alla ricerca descritta nella conferenza organizzatadai tre Rotary Club, per molti bambini nel mondo esi-ste, Ynalmente, la reale possibilità di un futuro liberodalla malattia. La sYda è, tuttavia, ancora urgente per-ché le malattie da combattere sono tante e molte fa-miglie aspettano una risposta dalla ricerca.

Nella foto, da sinistra: Pietro Pitari, Alessandro Aiuti, Rocco Savino, Antonio Marino

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|EXPO SUD

Il vino, mito e storia della Campania, è la locomotiva dellungo treno delle sue prelibatezze offerte al mercato in-ternazionale.Espressione di oltre quaranta uve storiche, i vini dellaCampania hanno aperto il mercato internazionale ad in-numerevoli altri prodotti agroalimentari locali, D.O.P. enon D.O.P., coltivati in un territorio di intenso fascino pae-saggistico ancora in gran parte incontaminato.

Il vino dunque fa bene anche all’agricoltura soprattutto se buono e ha unastoria da raccontare come il mitico “Falerno”, ancora oggi prodotto tra Mon-dragone e Falciano del Massico, vino eccelso il cui mito è stato racconta-to da Plinio il Vecchio nelle sue “Storie naturali” scritte intorno al 60 d.C.Territorio vasto (13.670 kmq), climatizzati da massicci rilievi montuosi, laCampania è il prodotto geologico caratterizzato da cinque vulcani tra cuila caldera flegrea e il Vesuvio che nel succedersi delle loro attività erutti-ve hanno arricchito la terra di elementi preziosi per la vita di piante, insetti,uccelli, animali, pesci ed altre creature acquatiche, lacustri e fluviali comela rarissima vongola di fiume che ancora oggi è possibile raccogliere in al-cune anse dell’Alto Volturno, uno dei quattordici fiumi che irrorano le ter-re della Campania.In questo bacino di biodiversità, aria, acqua, terra e fuoco, nella loro par-ticolare combinazione, hanno generato una generosa qualità di materie pri-me e prodotti alimentari che hanno sempre consentito la sussistenza e losviluppo delle comunità umane che ha ospitato nel corso dei millenni.In questo territorio dove si allevano ancora le uve di asprinio maritate adalberate di pioppi alte fino a sedici metri dal suolo e dove le antiche vignepompeiane producono ottimo vino (curato da una storica cantina irpina),resta ancora molto lavoro da fare per imprenditori e amministratori loca-li per ricucire la storia, il mito, la tradizione e seminare consapevolezza eorgoglio, uniche e autentiche armi per sconfiggere i traffici criminali di ri-fiuti che ne hanno minato il futuro.

. * Giornalista della Rai

Nicola Muccillo*

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“Uve storiche in Campaniafanno produrre vinoper i mercati internazionali”

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ROTARY INTERNATIONAL DISTRETTO ROTARY 2100

Rotary Club Napoli

Premio Rotary "Mario Florio"

BANDO DI CONCORSO

Il Rotary Club Napoli bandisce un Premio biennale intitolato al benemerito Rotariano avv. Mario Florio, già Governatore del 1900 Distretto del Rotary International, illustre fautore dei valori culturali ed etici di Napoli, animatore dell'impegno democratico del dopoguerra, giurista, pubblico Amministratore. La consorte Ofelia Pironti di Campagna con munifica donazione ha dotato il Premio delle necessarie risorse finanziarie, meritando verso il Rotary e verso la Città che in tal modo onorerà l'operosa vita di Mario Florio.

Il Premio, consistente nella somma di € 2.500,00, verrà erogato unitamente ad una pergamena, nel corso di una cerimonia ufficiale introdotta da una conferenza del premiato relativa all’oggetto del premio, la cui data sarà comunicata successivamente.

Possono concorrere studiosi campani, di età inferiore ai 35 anni, che attraverso pubblicazioni, audio-visivi, ricerche scientifiche, attuazione di progetti, ed ogni altro mezzo di espressione del pensiero, abbiano contribuito alla conoscenza ed al progresso scientifico nei vari campi dello scibile, apportando nuovi elementi per una corretta valutazione della materia e fornendo indicazioni originali e propositive.

Sono esclusi dalla partecipazione i figli ed i parenti entro il quarto grado di rotariani.

I lavori e/o le documentazioni attestanti l’operato dei candidati, dovranno pervenire in 5 esemplari entro il 15 marzo 2015 alla segreteria del Rotary Club Napoli presso l'Hotel Royal, via Partenope n. 38, 80121 Napoli unitamente alla domanda di partecipazione scaricabile dal sito del Rotary Club Napoli.

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