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il nuovo lAborAtorio odontotecnico I articolo tecnico
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Massimiliano PetrulloHa conseguito il diploma di odontotecnico nel 1985. Dal 1992 è titolare di laboratorio odon-totecnico specializzato in protesi rimovibile. Dallo stesso periodo ricopre importanti inca-richi dirigenziali, sia regionali che nazionali, nell’ANTLO. Membro ANTLO Formazione e già membro SITET.
In qualità di relatore tiene di frequente, in am-bito nazionale e internazionale, corsi e confe-renze inerenti la protesi rimovibile e le resine dentali, in tutti i loro campi di applicazioni.
È autore di pregevoli pubblicazioni scientifi -che su riviste specializzate del settore.
Dal 2006 è titolare di una ricerca applicata su resine dentali di nuova generazione estrema-mente biocompatibili.
Ha collaborato con diverse importanti aziende del settore come consulente tecnico-scien-tifi co; attualmente collabora con il gruppo Dentsply nelle divisioni Prosthetics Italia e International.
Nel presente articolo sono illustrate le applicazioni in protesi rimovibile di una nuova generazione di resinefotopolimerizzanti (VLC), le quali oggi sono in grado di sostituire radicalmente il metil-metacrilato auto e termopolime-rizzante (PMMA) in tutti gli ambiti in cui è attualmente impiegato.Queste procedure sono inserite nel programma di ricerca applicata TRE, che prevede l’utilizzo di tali materiali anche in protesi fissa e in ortodonzia. In questo lavoro verranno approfonditi gli aspetti relativi alla protesi rimovibile, evidenziando le differenze salienti tra i materiali VLC e quelli a base di PMMA.
Applicazioniin protesi rimovibiledi resinebiocompatibili
il nuovo lAborAtorio odontotecnico I petrullo: biocompatibilità, resina dentale
Massimiliano Petrullo – Titolare di laboratorio odontotecnico
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A1
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A3A3,5 A4
B1B2
B3
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C1C2C3
C4D2D3D4
1M2
1M1
5M35M2 5M1
4R2.5
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3L2.5
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2R2.5
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2M3
2M2
2M12L2.52L1.5
Per ulteriori informazioni contattare il numero verde DENTSPLY 800 31 03 33.
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articolo tecnico I il nuovo lAborAtorio odontotecnico
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introduzione
le resine dentali sono tra i materiali più diffusi per la realizzazione di protesi den-tarie e apparecchi ortodontici. Senza al-cun dubbio, le più diffuse in questo cam-po sono le resine a base PMMA che, come è noto, presentano una serie di problema-tiche operative e un basso livello di bio-compatibilità per pazienti1-3 e operatori4-6. negli anni ci sono stati molti tentativi di sostituire le resine a base di PMMA per i motivi qui sopra elencati, ma i risultati ot-tenuti sono stati sempre insoddisfacenti. oggi sulla base di un lavoro svolto nell’ar-co di diversi anni dal programma di ricer-ca applicata tre, che è accompagnato da ampia casistica e supportato da dati spe-rimentali7-12, riteniamo di poter affermare che la tecnologia da noi utilizzata consen-ta questa rivoluzione, ovvero il poter en-
trare in un nuova epoca nelle produzioni di dispositivi realizzati con resine dentali.
di seguito sono descritti gli aspetti più vantaggiosi e preminenti dei dispositivi re-alizzati in protesi rimovibile con le resine vlc.
Materiali e metodi
uno dei maggiori campi di impiego delle resine dentali, è la realizzazione di protesi rimovibili nelle seguenti procedure: prote-si totale; overdenture; protesi immediata/preestrattiva; protesi parziale e combina-ta; riparazione e ribasatura.
i lavori qui presentati hanno un vasta ca-sistica e sono realizzati con protocolli a nome dell’autore, Massimiliano Petrullo, certifi cati dal produttore della tecnologia
FiG. 1
FiG. 3 FiG. 4
FiG. 2
Fig. 1 - Protesi montata in cera prima dellafinalizzazione.
Fig. 2 - Protesi trasformatain resina prima dellapolimerizzazione.
Fig. 3 - Protesipolimerizzata.
Fig. 4 - Protesi ultimata.
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utilizzata, dentsply int. Prosthetics divi-sion.
Protesi totale
la procedura prevede i passaggi usuali della tecnica lineare, realizzati con mate-riali vlc anche nelle loro fasi intermedie (portaimpronte, placche base) che con la loro precisione rendono più precisi e pre-dicibili gli esiti delle varie registrazioni sino alla prova defi nitiva. una volta avuto il riscontro positivo da quest’ultima prova, si passa alla fi nalizzazione delle protesi con gli specifi ci materiali vlc. la trasfor-mazione non prevede utilizzo di stampi ed è controllabile in ogni fase, data l’assoluta
precisione e la ripetibilità della procedure in tutte le fasi operative. risultati di tale precisione e affi dabilità, evitano i consueti reinterventi a protesi fi nita, interventi che infi cerebbero la qualità del lavoro ultima-to, in particolare per quanto concerne le superfi ci dei denti (Figg. 1-4).
Overdenture
tramite questa procedura c’è la possibilità di fi ssare gli attacchi sul modello, in modo da verifi care già nelle fasi preliminari la precisa collocazione degli stessi; la possi-bilità di fi ssaggio degli attacchi in labora-torio, evita complicate fasi di ribasatura in cavo orale con resine che il più delle volte
FiG. 5
FiG. 6
Fig. 5 - Protesi overdenture prova in cera.
Fig. 6 - Protesiovedenture finita.
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vengono polimerizzate in maniera non cor-retta (Figg. 5, 6).
Protesi immediata/preestrattiva
l’assenza di monomero residuo è fonda-mentale in questa tipologia di protesi, poiché, anche nel caso di ferite aperte e consegna immediata delle protesi, si ga-rantisce una guarigione ottimale dei tes-suti. il sistema prevede anche nella suc-cessiva fase di post-intervento chirurgico, la possibilità di utilizzare materiali di riba-satura privi di monomero. Queste proce-dure possono essere utilizzate indifferen-temente in protesi a supporto mucoso o implantare (Figg. 7, 8).
Parziale
durante la modellazione diretta è possi-bile controllare la resina prima della poli-merizzazione; grazie a questa possibilità, si possono gestire al meglio gli spessori. Altro vantaggio signifi cativo è riuscire ad evitare che la resina penetri nei sottosqua-dri; all’atto della rimozione del dispositivo polimerizzato, questo problema general-mente comporta la perdita dei riferimenti del modello, durante le fasi di ultimazione del lavoro (Figg. 9, 10).
Combinata
in protesi combinata le caratteristiche di questi materali consentono di avere del-le eccellenti connessioni tra parte fi ssa e parte rimovibile (Figg. 11, 12).
Riparazione
FiG. 7 FiG. 8
FiG. 9 FiG. 10
Fig. 7 - Modelli in articolare.
Fig. 8 - Protesi superiore immediata ultimata.
Fig. 9 - Scheletratocon resina applicata.
Fig. 10 - Scheletrato finito.
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una caratteristica fondamentale che de-vono avere le protesi in generale è la pos-sibilità di facili riadeguamenti e semplici riparazioni; con questa tipologia di resine tutto ciò è molto semplice e le riparazioni danno ottimi risultati in termini di resi-stenza e durabilità (Figg. 13, 14).
Ribasatura
Quanto detto per le riparazioni vale anche per le ribasature; adottando il programma tre, si impiegano materiali che possono essere utilizzati in modo diretto dal clini-co oppure in modo indiretto in laboratorio. entrambe le procedure garantiscono risul-tati perfetti sia in termine di precisione che di adesione. da sottolineare il fatto che la procedura diretta con questi pro-
dotti, evita al paziente le spiacevoli sensa-zioni provocate dai materiali autopolime-rizzanti a base di PMMA (Figg. 15, 16).
Discussione
dal punto di vista tecnico le procedure descritte nell’utilizzo dei materiali vlc ri-sultano semplifi cate rispetto ai materiali convenzionali e non condizionano in al-cun modo le abituali procedure cliniche; le protesi consegnate al paziente risultano essere più precise, quindi si riducono i controlli per eventuali interventi di ritocco sia occlusali che sulle basi protesiche.
le protesi realizzate con materiali vlc, inoltre, offrono un elevatissimo grado di biocompatibilità che, unito alle miglio-
FiG. 11 FiG. 12
FiG. 13 FiG. 14
Fig. 11 - Protesi combinata finita.
Fig. 12 - Giunzione fissa, rimovibile.
Fig. 13 - Protesi rotta.
Fig. 14 - Protesi riparata.
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ri proprietà chimico-fi siche rispetto alle tradizionali resine, permette di fornire ai pazienti protesi rimovibili adeguate ai no-stri tempi, realizzate con le più moderne tecnologie.
Conclusioni
riteniamo che il risultato del lavoro di ricerca tre sia una svolta epocale per quanto riguarda la tematica delle resi-ne dentali, per tutte le fi gure del settore (odontotecnici e odontoiatri) e, in special modo, per i pazienti. il sistema prevede applicazioni per tutte le tipologie di pro-
tesi: rimovibile, fi ssa (tradizionale e/o im-plantare), ortodonzia. di fatto è possibile sostituire il PMMA in tutti i campi del set-tore dentale in cui esso venga utilizzato.
le immagini che presentiamo di seguito sono alcune tipologie di dispositivi di pro-tesi fi ssa e ortodonzia realizzati con resine vlc, a integrazione di quelli sin qui pre-sentati e che riguardano la protesi rimovi-bile (Figg. 17-22).
Nota: i dispositivi realizzati con resine vl-c,sono riparabili e ribasabili anche con le tradizionali resine a base di PMMA.
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FiG. 15 FiG. 16
FiG. 17
Fig. 15 - Improntaper ribasatura indiretta.
Fig. 16 - Protesi ribasata.
Fig. 17 - All on four(R. Masci).
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FiG. 18
FiG. 20
FiG. 21 FiG. 22
Fig. 18 - Toronto bridge(M. Broglio).
Fig. 19 - Provvisorio(B. Guida).
Fig. 20 - Bite (F. Ferrara).
Fig. 21 - Disgiuntore(F. Rinaldin).
Fig. 22 - Placcadi espansione (F. Fantozzi).
FiG. 19
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Nota merceologica
le linee di prodotti vlc cui facciamo riferimento sono: triAd®, rAdicA®, ecliPSe®, in JoY®. Questi materiali sono prodotti e distribuiti da dentsply.
Ringraziamenti
Per la collaborazione fornita allo sviluppo del sistema tre e per la concessione del materiale iconografi co, si ringraziano i colleghi: raffaele Masci, bruno Guida, Marco broglio, Fabio Ferrara, Franco rinaldin, Fabio Fantozzi.
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Bibliografia
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