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Un presentazione usata da uno studente Odontotecnico per il suo diploma.
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Le protesi flessibili sono prodotti biocompatibili che usano un particolare tipo di resina: esse presentano caratteristiche di altissima flessibilita' e allo stesso tempo, sono indistruttibili ed ultra leggere. La biocompatibilità è un requisito fondamentale, legato alla necessità di migliorare e/o ripristinare una determinata funzione biologica, senza interferire o interagire in modo dannoso con le attività fisiologiche dell’organismo.
Grazie alle loro componenti le protesi flessibili, non provacoano reazioni allergiche di alcun tipo.
La Dental Flex Italia S.a.s offre diverse diverse colorazioni: Rosa trasparente, Rosa intenso, Cristallo, A2, A3.5, C2, C3 ed altri.
Alcuni dei vantaggi ed indicazione delle protesi flessibili
Vantaggi:
Nessun gancio metallico – solo ganci nel colore dei tessuti che si intonano al colore naturale dei denti
Più resistenti alle macchie rispetto ad altri materiali acrilici flessibili
Grado di flessibilità perfetto
Non si deformano né si infragiliscono
Più confortevoli, più durature e più resistenti
Svantaggi:
A causa della natura del presente prodotto,non è possibile effettuare una semplice ribasatura
Il costo di tutto il sistema è molto elevato quasi 8.000 € e con esso vengono acquistate solamente un numero limitato di cartucce e una sola muffola
Indicazioni:
Una protesi parziale rimovibile di qualità estetica superiore per massimi livelli di funzionalità e di comfort
Ideale per pazienti che necessitano di una protesi parziale rimovibile e non desiderano ganci metallici
Perfetta per i pazienti allergici ai monomeri
Eccellente implantoprotesi parziale temporanea
Protesi parziale flessibile invisibile – nessun gancio metallico
Utilizzabile in combinazione ad uno scheletrato metallico o ad attacchi di precisio
Non è necessaria alcuna preparazione del dente, ma solo un'impronta in alginato leggero da colare immediatamente e un
contromodello.
Prepazione per protesi parziali flessibiliPrima di iniziare, è necessario studiare attentamente un modello in gesso. La flessibilità delle protesi consente progettazioni che
utilizzano sottosquadri tessutali nonché porzioni dei denti di supporto per la ritenzione.
La scelta del tipo di gancio da utilizzare dipende dalla posizione. In caso di posizione anteriore, l'estetica è fondamentale e si cerca di garantire la minima copertura dei denti. In caso di
posizione posteriore, i ganci dovrebbero garantire il massimo supporto e la massima stabilità delle protesi parziali.
Utilizzare come sempre i sottosquadri di tessuto per la ritenzione. Si raccomanda di utilizzare una matita rossa durante la progettazione del modello master.
Preparazione del modello master per la duplicazioneNon scaricare internamente né riempire in modo eccessivo. L'unico controllo nel tempo
necessario serve a creare un parallelismo per un percorso chiaro di inserimento per selle interprossimali, rimuovendo i sottosquadri mesiali e distali. Tuttavia, quando le selle interprossimali sinistra e destra devono essere sostituite, non è necessario creare un
parallelismo poiché il grado di flessibilità del materiale consente di torcere leggermente la protesi parziale durante l'inserimento.
Tutti i sottosquadri che influenzano il percorso di inserimento devono essere riempiti. Tuttavia, i sottosquadri, spesso su buccale e distale, non devono essere riempiti poiché saranno utilizzati
per la ritenzione.È importante ricordare che non è necessario scaricare internamente le linee del colletto dei
tessuti qualora vi sia indicazione di recessione anomala o formazione di sacche. Se le linee del colletto sono in buona salute, non è necessario scaricare internamente con cera.Per le protesi ad estremità libera, superiori o inferiori, è necessario rimuovere il sottosquadro distale dell'ultimo dente naturale. Per le protesi a sella ad estremità libera con sostituzioni dei
denti anteriori, i sottosquadri nella sezione anteriore devono essere riempiti con cera. Lasciare sempre i sottosquadri distali per la ritenzione.
Il posizionamento di uno scarico in cera sulle gengive è importante per i design che utilizzano estensioni a dito. In tale situazione un gancio di ancoraggio funge da punto di ritenzione.
Il set-up ortodontico viene effettuato sul modello master.Seguire il normale metodo di set-up ortodontico, tranne nel caso in cui debba essere
sostituito un dente accanto ad un dente a cui è fissato un gancio di raccordo. In tal caso, è necessario lasciare maggiore spazio sulla linea del colletto in modo che la resina venga
rinforzata dal linguale al raccordo.Effettuare sempre il set-up ortodontico utilizzando tutta la cera. Non utilizzare placche di base acriliche o placche di base in gommalacca poiché creano eccessivo spessore. Le
ritenzione meccanica di protesi dentarie (il tipo acrilico è preferito poiché adotta il principio della non rottura) si ottiene utilizzando le bavature di ritenzione per praticare
fori diatorici.
In caso di protesi parziali flessibili, lo strato di cera è più sottile rispetto alle protesi parziali convenzionali in resine acriliche. Lo spessore necessario deve essere sufficiente a fornire supporto soprattutto nelle giunzioni e nei collegamenti critici. Le protesi parziali flessibili sono indistruttibili se progettate e realizzate in modo corretto. Non dovrebbero
presentare flange spesse.Spessore raccomandato del modello in cera:
1] Spessore palatale: 1,25-1,5 mm2] Flangia buccale e labiale: 1,25-2,0 mm
3] Ganci: 1,0-1,5 mm (uniformare sempre con flangia e giunzione)4] Flangia linguale: 1,25-2,00 mm
5] Connettore linguale grande (mandibolare): 1,75-2,00 mm• Il modello in cera deve poggiare sul cingolo dei denti anteriori.
• Il modello in cera deve includere i 2/3 inferiori dei 3 denti posteriori.
La prima fase è estremamente importante poiché consente un inserimento perfetto e un ottimo adattamento ai tessuti naturali del paziente. Immergere il restauro protesico parziale flessibile
in acqua bollente per circa un minuto.Quando la protesi si raffredda ad una temperatura tollerabile, inserirlo delicatamente nella
bocca del paziente. In caso di forte serraggio del gancio, è possibile allentarlo immergendo il componente in acqua bollente per circa 30 secondi, quindi rimuovendolo e piegando
delicatamente il gancio verso l'esterno, mantenendolo sotto ad acqua corrente fredda.Il gancio può anche essere serrato seguendo la stessa procedura ma piegandolo verso
l'interno. Se il restauro protesico necessita di ulteriore regolazione, si raccomanda di utilizzare le punte in gomma marrone. Impostare la manopola di regolazione sulla velocità minima ed eseguire rapidi e leggeri movimenti di raschiatura avanti e indietro per ridurre la zona. NON levigare in un solo punto, ma accertarsi di mantenere la punta costantemente in movimento
(un'eccessiva pressione può causare la bruciatura o la distorsione del restauro protesico). La punta in gomma è molto delicata e si riduce in modo lento ed uniforme levigando la superficie.
In genere non è necessaria una rilevigatura in caso di regolazioni di minore entità.Qualora siano necessarie regolazioni di maggiore entità, seguire la stessa procedura sopra descritta e quindi lucidare con una piccola mola di lucidatura (utilizzando la stessa tecnica prevista per la punta in gomma marrone, velocità lenta, rapidi movimenti avanti e indietro).
Accertarsi che la base della protesi parziale sia completamente pulita. Eseguire un'impronta in alginato con la protesi parziale in posizione nel cavo orale.
Accertarsi che la protesi parziale sia completamente posizionata nel materiale per impronta.Colare immediatamente.
Inviare la/le strutture al laboratorio Guerra lab. insieme alle istruzioni.Quando si riceve la protesi dal laboratorio e si è pronti per inserirlo nella bocca del paziente,
eseguire di nuovo la procedura di immersione in acqua bollente.Ricordare ai pazienti di leggere e seguire attentamente le istruzioni riportate alla voce
"Assistenza al paziente".
A causa della natura del presente prodotto, non è possibile effettuare una semplice ribasatura; tuttavia, la protesi parziale può essere facilmente inserita in una nuova base dal proprio
laboratorio.Eseguire un'impronta su base in gomma sotto alla protesi parziale. Il paziente deve chiudere la
bocca non appena il materiale della base in gomma si indurisce.Una volta indurito, eseguire un'impronta in alginato con la protesi parziale in posizione.
Rimuovere l'impronta dalla bocca, mantenendo la protesi parziale nell'impronta in alginato.Colorare il modello immediatamente, NON separare la protesi parziale dal modello (il laboratorio
deve lavorare con la protesi parziale sul modello).
Il Sistema d'Inezione Automatico, e' un sistema completamente automatico che permette in modo veloce e sicuro di sviluppare le protesi
flessibili in tutte le forme e colori.Il SIA provvisto di certificato CE e' il sistema piu' avanzato per lo sviluppo delle protesi
flessibili ed oggi grazie alla Dental Flex Italia S.a.s.potra' essere acquistato anche dalla
sua aziende.
Il SIA fa tutto automaticamente. Riscalda la cartuccia, aumenta la temperatura e la mantine costante fin quando le condizioni ottimali sono raggiunte.
Successivamente la cartuccia viene sparata attraverso il sistema d'iniezione nella muffola che contiene in modello.
Il sistema e' in grado di lavorare in completa autonomia, ma puo' essere adoperato anche manualmente.
Il SIA permette di effetuare dalle 10 alle 15 inezioni in un giorno lavorativo, non ha bisogno di alcuna manutenzione, eccetto la pulitura e lucrificazione delle camere.
Con l'aquisto del sistema e' compreso:
una muffola, una spazzola per la pulizia, un sistema per l'estrazione, lubrificante per le cartuccie,
manuale d'istruzioni.
Le cartuccie contengono la speciale resina usata per lo sviluppo delle protesi
flessibili. Le cartuccie sono disponibili in diversi colori anche in diversi tipi di
resina
FLEXI FASTColori: Trasparente, Rosa intensi, Marrone etnico.
Indicazioni: Metal-free per dentiere parziali. Funzione: Flexifast presenta eccellenti caratteristiche di portata. Snella e sottile, questo tipo di cartuccia può essere iniettata anche tramite un fino
spessore di cera. Il materiale termoplastico è trattato sotto alta pressione. L' alta pressione riduce contrazione e garantisce estesa stabilità dimensionale in modo tale che le dentire avranno un incastro perfetto, evitando gli accumoli di
placca.
FLEXI ULTRA
Colori: Cristallino, Rosa. Indicazioni: Metal-free per dentiere parziali, Metal-free per dentiere totali. Funzione: a causa della bassa temperatura di fusione, FlexiUltra presenta
eccellenti caratteristiche di portata. Snella e sottile gli elementi di cera possono essere iniettati fino ad un spessore di 0,5 mm. Il materiale
termoplastico è lavorato sotto una pressione di 7.0 a 7.5 bar. L' alta pressione riduce contrazione e garantisce estesa stabilità dimensionale in modo tale che
le dentire hanno un incastro perfetto, evitando gli accumoli di placca.
FLEXIACETAL Colori: A2, A3.5, A4, B3, C2, C3, D3, Rosa (simile alla scala colore VITA©).
Indicazioni: iniezione di base per la colata dei ganci, ganci nei colori dei denti. Funzione: a causa della bassa temperatura di fusione (190°C), Flexiacetal offre eccellenti caratteristiche di portata. Il materiale che è fuso, scorre facilmente, e
permette di produrre elaborati stampi tecnici dentali. Il materiale
termoplastico è lavorato con una pressione di 7.0 a 7.2 bar. L' alta pressione, riduce il restringimento, garantendo l' esattezza e la precisione incastri-
dimensionali dei restauri dentali. La superficie liscia dell' iniezione sugli oggetti permette di evitare l'adesione della placca.
ACRILFAST
Colori: Cristallo-chiaro, Rosa. Indicazioni: Protesi parziali e totali. Resina per selle CoCr.
Funzione: Nessun monomero è utilizzato durante la fusione termoplastica. Un residuo contenuto di monomero inferiore a 0,3% esclude eventuali irritazioni
delle mucose. Il materiale termoplastico è lavorato sotto una pressione di 7.0 a 7.2 bar. L'alta pressione, riduce il restringimento, garantendo l'esattezza e la precisione incastri-dimensionali dei restauri dentali. La superficie liscia dell'
iniezione sugli oggetti permette di evitare l'adesione della placca.
Suggerimenti per l'uso delle cartucce:
Piccola: per riparazioni, estetica catenacci, etc. Media: Per la maggior delle protesi parziali, dispositivi di bruxsismo,
dispositivi anti russamento.Grande: per dentiere o parziali superiore grandi.
PICCOLE DIMENSIONI: 45 millimetri
MEDIO: 70 millimetri GRANDE: 90 millimetri
Prima metà degli anni '30: gli Stati Uniti si stanno lentamente riprendendo da una gravissima crisi economica e industriale, ma già pensano al futuro. Nei
laboratori di ricerca del colosso chimico DuPont de Nemours, ad esempio, si sta mettendo a punto un polimero destinato a segnare una tappa decisiva nella
storia della chimica macromolecolare. A guidare il team di ricercatori un brillante laureato di Harward, Wallace Hume Carothers.
Il passaggio dalla fase sperimentale alla produzione industriale delle poliammidi (questa la natura chimica dei nuovi polimeri) richiede, in seguito, il lavoro di 230
tecnici e investimenti pari a 26 milioni di dollari (dell'epoca!), ma il 18 ottobre 1938 la società può annunciare l'avvio dell'impianto di Seaford, Delaware. Un avvio tempestivo perché il prodotto (che inizialmente avrebbe dovuto essere
impiegato come alternativa alla seta naturale nella biancheria intima femminile) si rivelerà fondamentale per la macchina bellica degli USA. Il conflitto cinese-giapponese, iniziato lo stesso anno della morte di Carothers, il 1937, ridurrà
infatti le possibilità di approvvigionamento di questa fibra che veniva utilizzata anche per la fabbricazione dei paracadute.
Per quanto strano possa sembrare, DuPont non dà al prodotto un marchio, tanto che il termine "nylon" (che venne improvvisato dagli scopritori utilizzando le iniziali dei nomi delle rispettive mogli: Nancy, Yvonne, Lonella, Olivia e Nina) può oggi
essere usato da qualunque produttore.
Furono comunque gli esperti della DuPont a stabilire il criterio di denominazione dei nuovi materiali: una cifra, o un gruppo di cifre, in base al numero di atomi di
carbonio dei costituenti fondamentali della catena molecolare. Il Nylon 6.6, per esempio, deve il suo nome al fatto di essere ottenuto dalla reazione
dell'esametilendiammina con l'acido adipico (il primo "6" indica il numero di atomi di carbonio della diammina, il secondo quello degli atomi di carbonio
dell'acido adipico).
Il nylon 6 non si comporta in modo molto differente dal nylon 6,6. L'unico motivo per cui vengono prodotti tutti e due è perché la DuPont ha brevettato la sintesi del nylon 6,6, così le altre società dovettero inventare il nylon 6 per entrare nel business del nylon.
Applicazioni
Nel 2000 la produzione mondiale di nylon 6,6 e nylon 6 è stata di 7.8 x 106 tonn
La natura dei costituenti influisce sulle caratteristiche di base dei diversi tipi: ad esempio, la poliammide 6.6 presenta buone proprietà meccaniche e di resistenza all'usura e al
calore, la poliammide 6 è ancora più elastica, ma le sue prestazioni meccaniche sono meno soddisfacenti.
Infine, la poliammide 6.10 ha caratteristiche meccaniche e termiche simili alle precedenti pur essendo decisamente meno igroscopica.
Sotto il profilo applicativo, le poliammidi hanno un aspetto untuoso e ceroso che, comunque, non risulta sgradevole al tatto. Da esse si possono ricavare manufatti che resistono ai solventi, agli oli, ai grassi, alle soluzioni saline e agli acidi diluiti, oltre che resistenti all'usura. Apprezzate anche le caratteristiche di resistenza meccanica, la rigidità, la stabilità dimensionale, le caratteristiche estetiche e la lavorabilità anche quando è
necessario ottenere parti stampate di ridotto spessore.
Il Nomex, d'altro canto, ha gruppi metafenilenici, ossia i gruppi ammidici sono attaccati all'anello fenilico nelle posizioni 1 e 3.
Il Kevlar ha una temperatura di fusione indeterminabile superiore ai 500°C. Indeterminabile perché inizia a decomporsi a 500°C senza fondere. Ha quindi una elevata stabilità dimensionale e termica.
La loro particolare struttura chimica rende queste fibre resistenti come l’acciaio, ma la loro leggerezza le rende molto più competitive in particolari applicazioni come per esempio quelle aerospaziali (i cavi che utilizzano gli
astronauti per le loro passeggiate nello spazio sono di Kevlar).
Il Kevlar viene utilizzato per realizzare ad esempio giubbotti antiproiettile, in applicazioni aerospaziali e in tessuti ad alte prestazioni meccaniche (guanti e tute per motociclisti, etc).
Le miscele di Nomex e Kevlar vengono utilizzate per produrre indumenti ignifughi.
Il Nomex è utilizzato nel settore tessile per le sue proprietà meccaniche ed antifiamma (utilizzato per tute di protezione anticalore e fiamma, per esempio le divise dei vigili del fuoco sono filate in miscela di Kevlar e Nomex).
Principalmente vengono utilizzate per la costruzione di:
Fibre per corde (nylon 6 e nylon 6,6), per pneumatici, per cinghie e per filtri.
Fibre tessili per vestiti, calze, tappeti e moquette.
In particolare il nylon 6,6 viene usato anche come materiale plastico come “TECNOPOLIMERO” (esempio per teli e rivestimenti), basti pensare ai teli di rivestimento utilizzati per le serre in agricoltura.
Inizialmente legate all'industria tessile, le applicazioni delle resine poliammidiche si sono poi estese al settore dei componenti industriali e degli articoli tecnici che devono resistere agli urti, all'usura e all'attacco dei solventi.
POLIAMMIDI AROMATICHE (POLIARAMMIDI)
Le poliarammidi, il cui nome deriva dalla contrazione di "poliammidi aromatiche", sono una famiglia di nylons; le più famose sono Nomex e Kevlar. Si preparano per policondensazione interfacciale.
Il Kevlar è un poliammide nella quale tutti i gruppi ammidici sono separati da gruppi parafenilenici ossia i gruppi ammidici si attaccano agli anelli fenilici opposti uno all'altro, negli atomi di carbonio 1 e 4, per questo è altamente
lineare.
H2N NH2 C
O
ClC
O
Cln + n
C
O
C
O
NH NH
n
Tf = 380 - 390 °C
NOMEX + 2n HCl
H2N NH2 C
O
Cl C
O
Cln + n
+ 2n HClC
O
C
O
NHHN
n
KEVLAR
Tra la perdita di un solo dente ( superiore,anteriore,laterale o posteriore ) e quella interessante tutti i denti esistono svariate combinazioni intermedie di endentulia,quasi centomila varietà. Le diverse
classificazioni hanno l’intento di suddividere in categorie facilmente utilizzabili e capaci di fornire indicazioni immediatamente orientative sulle caratteristiche della dentatura residua e sul tipo di
protesi,selle e attacchi più opportuni. A seconda del tipo di edentulia W.Wild individua tre categorie,suddivise in specie,gruppi ed eventualmente sottogruppi.
La prima categoria comprende le arcate con serie dentale interrotte aggiungibili con ponti o protesi intercalate a carico dentale. La prima categoria è poi di prima specie se i denti mancanti non sono più di
tre,di seconda specie se sono più di tre.
La seconda categoria comprende le arcate con serie dentale accorciata aggiustabili con protesi ad estremità posteriore libera,a carco misto ,poggianti su tubercolosità mascellari o trigoni retro molari.
La terza categoria comprende le arcate con serie dentale interrotta e accorciata.
A seconda del tipo di edentulia invece E.Kennedy ne individua invece quattro classi,ed ognuna di esse presenta sottoclassi,ad esclusione dell’ultima.
La prima classe comprende le edentulie posteriori o molari bilaterali complete che possono interessare certe volte anche i premolari ed i canini. A seconda poi che tra i denti residui del segmento anteriore vi siano una,due tre o quattro brecce edentule si parlerà di prima,seconda,terza,quarta variante sottoclasse. Il
ripristino delle arcate può avvenite mediante protesi.
La seconda classe comprende le edentulie posteriori asimmetriche o molari unilaterali complete,a seconda poi che tra i denti residui vi siano una,due,tre o quattro brecce edentule si parlerà di prima,seconda,terza
o quarta variante sottoclasse.
La terza classe comprende le edentulie posteriori asimmetriche o molari unilaterali incomplete, con breccia limitata sia anteriormente che posteriormente da denti utilizzabili come pilastri. A seconda poi che tra i denti vi siano una due tre o quattro brecce edentule si parlerà di prima seconda terza o quarta variante
sottoclasse. Il ripristino dell’arcata si può attuare mediante protesi o ponti
La quarta classe comprende le edentulie esclusivamente anteriori complete o incomplete estese eventualmente anche ai canini e ad in premolari. Non vi sono sottoclassi perché ogni ulteriore breccia farebbe rientrare l’edentulia in una classe precedentemente descritta con relativa variante. A seconda dell’estensione e delle caratteristiche il ripristino dell’arcata può essere attuato mediante un ponte od
una protesi con sella anteriore
ALTERAZIONI MORFOLOGICHE
I cambiamenti di forma riguardano principalmente e soprattutto la cresta alveolare,la gengiva soprastante ed i denti antagonisti. A livello della breccia edentula si ha un graduale riassorbimento alveolare,che poi si accentua con gli anni portando prima ad una riduzione e poi ad una scomparsa della cresta alveolare stessa. Se i denti vicini cadono in epoca diversa si forma una cresta ondulata,per la differente durata del riassorbimento nei diversi punti e per l’accostarsi di zone più sporgenti ed altre variazioni infossate. Il riassorbimento alveolare,inoltre,può
essere simmetrico,quando è di entità simile sui versanti vestibolari e linguali,oppure asimmetrico se di entità diversa sui due versanti. Tenderà in quest’ultimo caso ad essere centripeto nella mascella e centrifugo nella mandibola, ciò costringe il protesista a montare i denti testa a testa
oppure a morso incrociato. Col proseguire del riassorbimento si può giungere quasi alla scomparsa della parte alveolare,la cui sommità superiormente arriva fino al livello del foro incisivo con appiattimento del palato e inferiormente si porta al livello del forame
mentoniero. La mandibola và incontro a un modellamento piuttosto vistoso e l’angolo mandibolare passa dai circa 120°C ai circa 130-140°C. Riduce inoltre la parte alveolare,ciò causa maggior ampiezza del’arcata mandibolare e dell’introflessione delle labbra,nell’ edentulia totale il mento appare più prominente. La mucosa gengivale,perdendo gran parta del sostegno osseo diviene molle e flaccida.
Nell’edentulo,specie se totale anche la lingua modifica la sua forma,debordando sulla cresta alveolare riassorbita ed allungandosi verso il vestibolo.
ALTERAZIONI TOPOGRAFICHE
I denti che limitano,mesialmente e distalmente,lo spazio vuoto,tendono a inclinarsi e a spostarsi verso di esso. Per evitare o ridimensionare questo inconveniente,che impedirebbe poi di rimpiazzare correttamente il dente mancante ,occorre intervenire con apparecchiature ortodontiche
capaci di mantenere o riportare i denti prossimali nella loro posizione originaria. FOTO PAGINA SUCCESSIVA
ALTERAZIONI ARTICOLARI
In caso di edentulie parziali il soggetto nel tentativo di masticare come può cerca di favorire il contatto dei denti residui delle due arcate. Ciò porta ad in consulenti e spesso disagevoli spostamenti mandibolari che si ripercuotono sull’ATM. Mentre a livello legamentoso e capsulare si hanno
tensioni che determinano poi un forte dolore locale.
ALTERAZIONI MUSCOLARI
Nell’edentulia parziale il soggetto nel tentativo di masticare và incontro ad un’attività muscolare. La perdita di denti posteriori con conservazione di quelli anteriori può creare una situazione particolarmente difficile, nel tentativo di stabilire un contatto masticatorio utile il soggetto è portato a
dislocare anteriormente la mandibola cercando di coordinare attentamente l’attività di protrusori ed elevatoti. Nell’edentulia totale a causa dell’avvicinamento delle arcate ossee tra loro e della riduzione della dimensione verticale,si ha un avvicinamento dei punti d’inserzione dei
muscoli elevatori con conseguenti riduzioni del tono
Nel 1950 l’odontotecnico americano Arpad Nagy titolare del laboratorio Valplast di New York e l’ingegnere meccanico Tibor Nagy iniziarono la ricerca e lo sviluppo di un materiale che permetta il superamento dei limiti clinici,estetici e di durata delle protesi parziali con struttura metallica e protesi totali
in acrilico.Nel 1953 dopo anni di ricerca viene resa disponibile egli operatori l’invenzione dei due fratelli Nagy : il Valplast, una innovata resina per la fabbricazione
di protesi parziali e totali con caratteristiche rivoluzionarie.Il Valplast è un nylon termoplastico della famigli dei superpoliammidi che offre caratteristiche fisiche-meccaniche e chimiche di evidente vantaggio sia
per l’odontoiatra che per i portatori di protesi che siano parziali o totali .Per questo motivo nel 2004 negli Stati Uniti in oltre 1.500.000 casi clinici è stata prescritta una protesi in Valplast.
Essendo stato il primo nylon termoplastico per applicazioni dentali ed essendo un sistema comprovato da oltre 50 di esperienza il Valplast è diventato sinonimo di protesi parziali e totali indistruttibili.
Ogni anno milioni di pazienti ricevono protesi in Valplast e non viene rilavorata a causa di rotture. Per questo vengono introdotte e tutelate garanzie a vita contro rotture per il paziente.
Applicazioni principali : Protesi mobile Protesi rimovibile Implantologia Combinata Estetica Provvisoria Bite
OrtodonziaIl Valplast è in forte espansione per gli evidenti vantaggi che offre sia all’odontoiatra sia al paziente. Protesi indistruttibili garantite a vita contro la rottura.
Possibilità di ritocchi immediati senza assistenza. Annullamento delle sedute per attivazione dei ganci e riparazioni. Annullamento delle correnti galvaniche. Possibilità di lavori combinati.
Per i portatori i vantaggi eclatanti sono : Palato libero
Protesi con una estetica ineguagliabile Peso infinitamente inferiore
Traslucenza del materiale ( spessore minimo 1,2 mm ) Non invecchia
Materiale più igienico e igienizzabile
Da Wikedia : http://it.wikipedia.org/wiki/Nylon Da Dental Flex Italia : http://dentalflexitalia.eu/Nota_Legale.html Da Flexible Partial Dentures : http://www.expertvillage.com/video/134977_flexible-partial-dentu
res.htm Da dental Flex Italia : http://dentalflexitalia.eu/Nota_Legale.html Da Text Book for Dental nurses ninth edition :
Autore : H. Levison Casa produttrice : Blackwell munksgaard
INTRODUZIONE CARATTERISTICHE VANTAGGI,SVANTAGGI ED INDICAZIONI ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE PROGETTAZIONE DEL MODELLO MASTER SET-UP ODONTOTECNICO E CERATURA TECNICHE D’INSERIMENTO PREPARAZIONE PER L’AGGIUNTA DI DENTI E PREPARAZIONE PER LA RIBASATURA NUOVO SISTEMA SIA-SF09 NUOVE CARTUCCIE SERIE DI IMMAGINE RELATIVE ALLO SVILUPPO DELLE PROTESI IN NYLON TERMOPLASTICO PROCESSO DI INIEZIONE APERTURA DELLA MUFFOLA RIPULITURA DELLA STRUTTURA ESTRAZIONE FASE I DELLA PROTESI ESTRAZIONE FINALE DELLA PROTESI RIPULITURA E PROVA SUL MODELLO MASTER PRODOTTO FINALE RIFINITO E LUCIDATO FLESSIBILITA’ DELLA PROTESI CARATTERISTICHE DEL MATERIALE NYLON EDENTULISMO ED ALTERAZIONI ANATOMO-FUNZIONALI AD ESSO SECONDARIE CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA
Hot Air Welder è il saldatore ad aria calda, che viene usato per riparazioni su protesi flessibili. Molti tecnici e specialisti che hanno usato le protesi flessibili, dicono che l'unico punto negativo di questa tecnologia e che quando le protesi si rompono, non c'è modo di ripararle....fino ad ora.Oggi grazie alla Dental Flex Italia è possibile fare piccole riparazioni. Senza questo dispositivo le protesi flessibili non possono essere riparate.Questo dispositivo è ottimo per l'aggiunzione di elementi alle protesi flessibili, garantisce una ottima unione dell'elemento da saldare in pochissimo tempo, fonde il materiale senza bruciarlo o macchiarlo, garantendo una saldatura accettabile molto economica.
Queste tipo di frese vengono utilizzate specificamente per la rifinitura di protesi flessibili
Le frese sono frabbricate in USA, sono particolarmente resitenti e vengono adopetare per lavori di alta precisione.
Frese per Protesi Flessibili
Queste frese sono le quali noi raccomandiamo da usare per le lavorare e rifinire le protesi flessibili.Scegli quale si addice al tipo di lavoro, oppure contattaci per cosigli e suggerimenti, saremo lieti di potervi aiutare.
Nella prossima diapositiva è possibile vedere e capire meglio tramite un video esclusivo
eseguito in collaborazione con Dental Flex italia il procedimento e la corretta esecuzione di una
protesi flessibile in nylon termoplastico