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Prof. Francesco Ragusa Università degli Studi di Milano Anno Accademico 2019/2020 Elettromagnetismo Magnetismo nella materia Diamagnetismo. Paramagnetismo Teoria macroscopica del magnetismo nella materia Lezione n. 33 – 30.04.2020

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Prof. Francesco RagusaUniversità degli Studi di Milano

Anno Accademico 2019/2020

Elettromagnetismo

Magnetismo nella materiaDiamagnetismo. Paramagnetismo

Teoria macroscopica del magnetismonella materia

Lezione n. 33 – 30.04.2020

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Equazioni di Maxwell• Scriviamo le equazioni di Maxwell nella loro forma finale

• Vanno completate con

• Ricordiamo che il teorema di Helmholtz assicura che la conoscenza della divergenza e del rotore definiscono completamente il campo (diapositiva )• Per fissate condizioni al contorno, ad esempio all'infinito

• Nelle condizioni statiche le sorgenti sono• La carica elettrica per il campo elettrico• La corrente per il campo magnetico• Quando i campi variano nel tempo• Un campo magnetico variabile genera un campo elettrico• Un campo elettrico variabile genera un campo magnetico• L'ultimo contributo è stato introdotto da Maxwell su basi teoriche• Vediamo come funziona l'ultimo termine con due esempi

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equazione di continuità

Dalla quarta equazione discende che

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Il termine di Maxwell all'opera• Supponiamo di avere una sfera di carica Q chegenera un flusso di corrente radiale• Per l'equazione di continuità in forma integrale

• La corrente deve generare un campo magnetico• Se utilizziamo il cammino Γ in figuradovremmo avere

• Tuttavia la sfera è simmetrica e B non può avereuna particolare direzione: deve essere nullo• Il flusso di J però è diverso da zero

• La contraddizione viene risolta dal termine aggiuntivo di Maxwell• Infatti la sfera di carica genera un campo elettrico

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Il termine di Maxwell all'opera• Dal momento che la carica varia il campo saràvariabile nel tempo

• Esaminiamo l'equazione di Maxwell

• Calcoliamo J e ∂E/∂t

• Inserendo nell'equazione di Maxwell troviamo

• Pertanto il campo magnetico è nullo nonostante l'esistenza di una corrente• Come richiesto dalla simmetria

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Il termine di Maxwell all'opera• Il secondo esempio è quello del condensatore• Lo abbiamo utilizzato per convincerci che mancava qualcosa• Andando vicino al filo il campo magnetico è

• Tuttavia se si sceglie la superficie S2, anch'essaconcatenata con Γ1 si trova ovviamente i = 0

• Naturalmente l'esistenza di una corrente implica chela carica sulle armature del condensatore cambi• Se la carica sulle armature varia nel tempo

varia anche il campo elettrico fra le armature • Calcoliamo il flusso di E attraverso S2

• Esaminiamo l'equazione di Maxwell

Il nuovo termine contribuisce esattamente come il filo

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Proprietà magnetiche della materia• La materia può esibire proprietà magnetiche molto differenti• Iniziamo con una classificazione dei materiali

sulla base delle loro proprietà• Supponiamo di avere un solenoide in grado di

produrre campi magnetici molto intensi• Diciamo dell'ordine del Tesla• Un solenoide del tipo rappresentato in figura

potrebbe avere le seguenti caratteristiche:• Campo massimo. Al centro, di circa 3 Tesla • Cilindro interno h = 40 cm ∅ = 10 cm • Con un simile magnete si possono effettuare misure sulla

forza magnetica che agisce su vari materiali in presenzadi un campo magnetico esterno B• Si scopre che si esercita una forza quando ilcampo magnetico non è uniforme• La forza dipende dal gradiente del campo magnetico• Il gradiente è più elevato all'ingresso del magnete• Si ha un gradiente di circa 17 T/m• Il campo è di circa 1.8 T

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Proprietà magnetiche della materia• Con l'apparato precedente si possono studiare vari materiali

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Proprietà magnetiche della materia• È evidente che una teoria degli effetti magnetici della materia deve essere piuttosto complessa• Per una classe di materiali le forze sono deboli• Le forze sono proporzionali al quadrato del campo• Per i materiali diamagnetici• Vengono "respinti" dal magnete• Peri materiali paramagnetici• Vengono "attratti" dal magnete• Nella tabella precedente le forze sono riferite a una massa di 1 Kg• Forze di 0.1 - 1 N contro una forza peso di 9.8 N• L'ossigeno liquido è una tipologia differente (bassa temperatura)

• Per una classe di materiali le forze sono molto intense• Le forze sono lineari con l'intensità del campo• Materiali ferromagnetici• Sono "attratti" dal magnete• Un Kg di ferro risente di una forza magnetica di 4000 N• Pari ad una forza peso di 400 Kg

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Proprietà magnetiche della materia• Materiali diamagnetici• Si scopre che tutte le sostanze sono soggette a questo tipo di forza

repulsiva• Dipende dal quadrato della corrente del solenoide• È l'unico effetto per le sostanze organiche e per molticomposti inorganici• Praticamente indipendente dalla temperatura

• Materiali paramagnetici• Per molte sostanze questa forza attrattiva risulta comunque debole• Dipende dal quadrato della corrente del solenoide• Ad esempio per metalli come sodio, alluminio• Per alcuni composti è un po' più intensa• NiSO4, CuCl2• La forza aumenta se la temperatura diminuisce

• Materiali ferromagnetici• La forza è attrattiva ed è molto intensa• Dipende linearmente dalla corrente del solenoide• Fra i principali materiali ferromagnetici sono il ferro, il nichel e il cobalto

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Proprietà magnetiche della materia• Vale la pena fare una considerazione sugli aspetti di natura energetica• Le energie in gioco per i fenomeni diamagnetici e paramagnetici sono

piuttosto piccole• Questo è vero anche a livello microscopico• Consideriamo ad esempio i dati dell'ossigeno liquido riportati in tabella• Facciamo riferimento al metodo di misura descritto• Supponiamo di volere allontanare il campione (1 Kg di sostanza) per portarlo

fuori dall'effetto del campo magnetico• Diciamo allontanarlo di 10 cm• Per opporsi alla forza di 75 N il lavoro necessario è circa 7.5 Joules (∼10 J)• In 1 Kg di O2 ci sono circa 2×1025 molecole• L'ordine di grandezza dell'energia per molecola è 10−24 Joules• Per confronto, per vaporizzare 1 Kg di O2 liquido occorrono ∼ 2.1×105 Joules• Circa 10−20 Joules per molecola

• Si vede pertanto che i fenomeni diamagnetici o paramagnetici mettono in gioco energie molto più piccole di una transizione di fase• Non influenzano reazioni chimiche o processi biochimici• Un esame NMR non ha nessun effetto collaterale (occorre però prestare attenzione a impianti/protesi ferromagnetiche)

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Proprietà magnetiche della materia• Abbiamo già sottolineato che non si sono mai trovate cariche magnetiche• Abbiamo finora studiato il magnetismo nel vuoto• Anche studiando il magnetismo nella materia non si è mai trovata evidenza di

monopoli magnetici• I monopoli sono stati cercati in molti modi e il risultato di queste ricerche è che se esistono sono molto rari

• Assumiamo pertanto che non esistano cariche magnetiche• Le equazioni del campo B sono pertanto

• Pertanto l'origine delle proprietà magnetiche della materia è da ricercare nell'esistenza di correnti a livello microscopico• Correnti atomiche dovute al moto orbitale degli elettroni• Classicamente l'elettrone orbita

intorno al nucleo e si può rappresentarecome una spira percorsa da corrente• Un dipolo magnetico

• Momento magnetico intrinseco degli elettroni (legato allo spin)• Un effetto puramente quantistico• L'elettrone ha un momento angolare intrinseco

Nel caso statico

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Correnti atomiche• Vogliamo adesso utilizzare questo semplice modello atomico per cercare di comprendere le forze diamagnetiche• Una trattazione rigorosa richiederebbe la meccanica quantistica• Assumiamo, anche se questo non è completamente

corretto, che l'elettrone ( q = −e ) si muova in un'orbita circolare di raggio r intorno al nucleo• La frequenza di rivoluzione è

• Pertanto la quantità di carica al secondo che attraversa un punto dell'orbita è

• Nel fissare il verso della corrente abbiamo tenuto conto del fatto che la carica dell'elettrone è negativa• Inoltre abbiamo trascurato il fatto che la carica sia puntiforme e

l'abbiamo considerata uniformemente distribuita sulla circonferenza• La corrente atomica descritta costituisce un dipolo magnetico

• Il momento magnetico m è perpendicolare al piano dell'orbita

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Correnti atomiche• Detta me la massa dell'elettrone il suomomento angolare orbitale è

• Attenzione a non confondere la massa (me) conil momento magnetico m

• Anche il momento angolare orbitale L è perpendicolare al piano dell'orbita• Confrontando le due espressioni si ottiene

• Questa relazione vale anche quando l'orbita non è circolare• Vale anche in meccanica quantistica quando non è più possibile parlare di orbite• Notiamo che se la carica fosse positiva il momento magnetico eil momento angolare sarebbero paralleli• La carica dell'elettrone è negativa e L e m sono anti-paralleli

• Alcuni autori chiamano la quantità e/2me rapporto giromagnetico dell'elettrone• La nomenclatura è confusa

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Momenti angolari e momenti magnetici• Anche al momento angolare intrinseco dell'elettrone è associato un momento magnetico• Tuttavia la costante di proporzionalità è differente

• Si tratta di un effetto puramente quantistico non spiegabile classicamente• In particolare il fattore g = 2

• Una cosa molto importante che va detta a proposito dei momenti angolari atomici è che non possono assumere tutti i valori con continuità• I valori possibili sono discreti (quantizzati)• La proiezione lungo un asse del momento angolare orbitale è un multiplo della

costante di Planck

• Il momento angolare intrinseco può assumere solo due valori

• Di conseguenza anche i momenti magnetici atomici possono assumere solo valori discreti (quantizzati)

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Momenti angolari e momenti magnetici• Quando parliamo dell'atomo dobbiamo tenere conto che è un sistema composto da elettroni e nucleoni• Tuttavia i nucleoni sono molto più pesanti degli elettroni

• Pertanto è di solito una buona approssimazione considerare l'elettrone sotto l'effetto di un campo coulombiano generato da una carica fissa in un punto dello spazio• Equivale a considerare infinita la massa del nucleone

• Per quanto riguarda lo spin dei nucleoni e il momento magnetico associato• Il momento magnetico del protone è (g = 2)

• Notiamo che il rapporto giromagnetico del protone è circa 2000 volte più piccolo di quello dell'elettrone

• Inoltre μp = 2.793• Deriva dal fatto che il protone è una particella composta di quark• Per il neutrone μn = −1.913• Nonostante il neutrone sia neutro!

• Nello studio del magnetismo nella materia i momenti magnetici nucleari sono trascurati

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Momenti angolari e momenti magnetici• La meccanica quantistica permetterà di formulare un modello dell'atomo che descrive in modo molto preciso le proprietà degli atomi• In particolare il momento angolare totale dell'atomo• E quindi anche il momento magnetico• Risulta che gli atomi e le molecole tendono ad avere

un momento angolare nullo• I momenti angolari orbitali si cancellano• I momenti angolari intrinseci si cancellano (principio di Pauli)• In realtà questo avviene nelle molecole o quando il numero

degli elettroni è pari• In pratica la maggior parte delle sostanze hanno un momento angolare nullo• Per queste sostanze l'unico fenomeno magnetico è il diamagnetismo• Cercheremo di capire il diamagnetismo studiando gli effetti di un campo magnetico esterno su un elettrone in un'orbita classica

• Si ha momento angolare nullo con due orbite percorse in verso opposto

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Modello qualitativo del diamagnetismo• Supponiamo di avere una particella di massa M e carica q che compie un moto circolare uniforme in un'orbita di raggio r• La forza centripeta è fornita da una fune• La tensione della fune è F0, la velocità v0

• Inizialmente B = 0• Supponiamo adesso di stabilire nella regioneun campo magnetico B1 diretto come in figura• Naturalmente dobbiamo passare da B = 0 a B1

• Avremo una campo magnetico variabile nel tempo• Avremo anche un campo elettrico indotto• La variazione del flusso sull'orbita determina

la circuitazione del campo elettrico indotto• Trascuriamo il segno che fisseremo alla fine con la legge di Lenz

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Modello qualitativo del diamagnetismo• Il campo elettrico indotto accelera l'elettrone

• L'equazione si integra facilmente

• La velocità è aumentata • Se la velocità aumenta deve aumentare anche la forza centripeta

• Nei casi di interesse Δv v0

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Modello qualitativo del diamagnetismo• Oltre alla tensione della fune abbiamo anche la forza di Lorentz: F1 = F0 + Fm

• Trascuriamo ancora una volta i termini in Δv2

• Confrontiamo con il risultato della diapositiva precedente

• Vediamo l'interessante circostanza che il campo magnetico fornisce anche la necessaria forza centripeta aggiuntiva• Necessaria per mantenere il raggio dell'orbita costante• La tensione della fune non è cambiata• Non dipende dal tipo di forza che lega la particella• Funziona allo stesso modo con la legge di Coulomb

ricordiamo che

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Modello qualitativo del diamagnetismo• Veniamo al segno della forza elettromotrice• In linea di principio Δv potrebbe essere negativa

indicando una decelerazione della carica• Utilizziamo la legge di Lenz• La variazione velocità deve generare una variazione

di flusso che si oppone alla variazione del flusso di B1• Se q > 0 la variazione di velocità deve essere positiva: Δv > 0• In termini di momento di dipolo magnetico • Inizialmente il momento di dipolo è (vedi diapositiva )

• Dopo l'accelerazione il momento è aumentato

• Dalle diapositive precedenti

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Modello qualitativo del diamagnetismo• Vediamo pertanto che l'elettrone acquista unmomento di dipolo magnetico aggiuntivo• L'aumento Δm è anti-parallelo al campo applicato B1

• Il momento di dipolo aggiuntivo è nel verso opposto a quello di B1 anche quando l'elettrone ruota in senso inverso• Succede per la legge di Lenz• Per la legge di Lenz la variazione di velocitàdeve generare una variazione di flusso oppostaa quella causata da B1

• Δv e Δm come nel caso precedente• Concludiamo che per entrambi i versi della velocitàdell'elettrone c'è un momento di dipolo aggiuntivo• Anche per un atomo con due elettroni con due

orbite percorse in senso opposto• Un atomo che inizialmente ha momento angolare e momento magnetico nulli

• Acquista un momento di dipolo magnetico pari a 2 Δm• Analogo all'atomo sferico che si deforma e acquista un dipolo elettrico

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Modello qualitativo del diamagnetismo• Abbandoniamo l'ipotesi che l'orbita sia perpendicolare al campo magnetico• La proiezione del campo magnetico sull'asse perpendicolare al piano dell'orbita è Bcosθ

• Nella somma dei momenti magnetici aggiuntivi rimane solo la componente z di Δm

• La grandezza r cosθ è la proiezione del raggio dell'orbita sul piano x−y• Mediando su tanti atomi

• D'altro canto

• Utilizzando questo risultato

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Modello qualitativo del diamagnetismo• Infine consideriamo un atomo in cui ci sono Z elettroni (q = e, M = me)• Il momento magnetico che l'atomo acquista è

• Possiamo adesso calcolare il momento magnetico che acquista un volume V di materia che contiene n atomi per unità di volume• Il numero di atomi è

• Il momento magnetico è

• Ricordiamo che la forza su un momento magnetico m è ( diapositiva )

• Notiamo che il verso della forza dipende dal segno di m⋅B

M è la massa del volume V in g

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Modello qualitativo del diamagnetismo• Calcoliamo la forza per le sostanze citate nella diapositiva

• Osserviamo che• La forza è proporzionale alla massa e a B2

• Il gradiente del campo è negativo, la forza è diretta lungo il verso positivo dell'asse z• È una forza repulsiva

• Calcoliamo il modulo

• Riproduce molto bene l'ordine di grandezza delle forze• Per valori più accurati occorre il valore esatto di R0

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Teoria di Langevin del diamagnetismo• La teoria del diamagnetismo descritta è adottata in molti testi• È adottata da Purcell ma non da Mazzoldi• Mazzoldi presenta la teoria classica di Langevin

basata sulla precessione del momento angolare L• Il momento della forza sull'elettrone orbitante ne fa precessare il momento angolare

• La rotazione aggiuntiva genera una corrente Δi

• L'atomo acquista un momento magnetico aggiuntivo Δm

• Osserviamo che in entrambi i casi si tratta di teorie qualitative che mostrano una serie di inconsistenze dinatura termodinamica• Una teoria rigorosa richiede la meccanica quantistica

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Paramagnetismo• Abbiamo descritto l'effetto del campo magnetico legato al moto orbitale degli elettroni• Abbiamo notato che quasi tutte le sostanze (molecole) hanno un momento

angolare orbitale nullo• Abbiamo inoltre notato che gli elettroni posseggono un momento angolare

intrinseco (spin) la cui proiezione lungo un asse assume due soli valori: ± /2• Il momento magnetico intrinseco dell'elettrone è

• Per il principio di esclusione di Pauli gli elettroni tendonoa disporsi in coppie con momento angolare nullo• Anche il momento magnetico sarà nullo

• In alcune molecole il numero di elettroni è dispari (ad es. NO) oppure la configurazione elettronica è tale da non avere la cancellazione dello spin per due elettroni (O2) • In queste sostanze un campo magnetico esterno può allineare i momenti

magnetici e far comparire un momento di dipolo• Nello stesso verso del campo magnetico applicato• Nel verso opposto rispetto al diamagnetismo

μB magnetone di Bohr

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Paramagnetismo• Abbiamo visto che un dipolo magnetico in un campo magnetico B possiede un'energia potenziale data da

• In meccanica quantistica avviene la stessa cosa, ad esempio per lo spin di un elettrone atomico • La proiezione del momento magnetico lungo B può avere solo 2 valori: m = ±μB

• In un materiale a temperatura T gli elettroni hanno un'energia di agitazione termica ∼KT• Il numero di elettroni che hanno un determinato valore

del momento magnetico si calcola utilizzando la statistica di Boltzmann

• Introducendo le energie dalla tabella

• a si determina imponendo che il numero totale di elettroni sia N

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Paramagnetismo

• Calcoliamo la costante a

• Il momento magnetico degli N elettroni si calcola con la somma

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Paramagnetismo• La formula che abbiamo trovato fornisceil momento magnetico di un blocco dimateria con N elettroni• Ricordiamo che il momento magnetico

degli elettroni era "quantizzato" nelladirezione del campo magnetico B• È nello stesso verso di B

• Osserviamo che per campi B molto elevati o temperature basse il momento magneticoindotto satura• Tutti i momenti degli spin si allineano nello stesso senso di B

• Per campi magnetici dell'ordine di 1T e temperatura ambiente

• Questo è il risultato che si ottiene se si assume che il dipolo magnetico può assumere tutti i valori di energia fra −μBB e +μBB

NB

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Paramagnetismo• La teoria descritta può essere estesa anche ad atomi e molecole con configurazioni di momento angolare più complicate• Il grafico mostra l'accordo fra calcoli teorici

basati sui concetti descritti e dati sperimentali• Per atomi con momento angolare

J = 3/2, 5/2, 7/2• Va sottolineato che la teoria che abbiamo

discusso descrive i concetti fondamentalinecessari per descrivere il paramagnetismo• Tuttavia per una trattazione rigorosache riproduca esattamente i dati sperimentalioccorre esaminare in maggiore dettaglioil momento angolare delle sostanze che si vogliono descrivere

• Analisi del genere sono al di là degli obbiettivi del corso• Il ferromagnetismo è un fenomeno legato anch'esso allo spin dell'elettrone• La descrizione microscopica del fenomeno è molto complicata• Daremo dei cenni dopo la trattazione fenomenologica del magnetismo nella

materia

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Magnetizzazione e suscettività• Abbiamo visto che in presenza di campi magnetici esterni nella materia vengono indotti momenti di dipolo magnetico• Possono essere paralleli (paramagnetismo, ferromagnetismo) oppure

anti-paralleli (diamagnetismo)• Come nel caso del campo elettrico, per descrivere il magnetismo nella materia si introducono delle quantità macroscopiche• Le quantità macroscopiche si calcolano a partire dalle corrispondenti quantità

microscopiche realizzando delle medie spaziali• Su volumi grandi se confrontati con i volumi atomici• Su volumi piccoli se confrontati con i volumi tipici del sistema macroscopico

• La prima quantità importante (Magnetizzazione) viene introdotta per descrivere il momento magnetico indotto in un volume ΔV di materia• Si definisce magnetizzazione il momento magnetico totale per unità di volume• Il momento magnetico dovuto ai dipoli atomici

• Nel caso generale la magnetizzazione è una funzione della posizione: M(r)• Le unità di misura

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Magnetizzazione e suscettività• Consideriamo adesso materiali diamagnetici o paramagnetici • A temperature non troppo basse e campi magnetici non troppo intensi• Abbiamo visto che in entrambi i casi i momenti di dipolo magnetico indotti

dipendono linearmente dal campo B

• Se nelle formule precedenti N diventa unadensità di elettroni per unita di volume leespressioni danno la magnetizzazione• Si definisce suscettività magnetica χm

di una sostanza

• La definizione precedenteè quella "logica" ma èdifferente da quella realein funzione del campo H• Lo vedremo in seguito

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Densità di corrente superficiali• Richiamiamo la definizione di densità di corrente superficiale (vedi diapositiva )• Per definizione la corrente è il flusso della

densità di corrente

• Supponiamo per semplicità che il conduttore sia un parallelepipedo orientato come in figura• Per semplicità supponiamo che la densità

di corrente J non vari nella direzione y• Il flusso di J attraverso la faccia rettangolare L×d posta a y = y0 è dato da

• Definiamo la densità superficiale di corrente K

• La corrente trasportata dal conduttore è pertanto

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Se K non dipende da x

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Elettromagnetismo – Prof. Francesco Ragusa 327

Densità di corrente superficiali• Riscriviamo la formula per il potenziale vettore in funzione della densità superficiale di corrente (vedi diapositiva )

• L'integrale è esteso a tutto lo spazio• Ovviamente contribuiscono solo le regioni in cui J ≠ 0• Se il conduttore è molto sottile, al limite infinitesimo è conveniente

utilizzare la densità superficiale di corrente

• Per completezza diamo anche la formula del potenziale vettore nel caso di una corrente trasportata da un conduttore di sezione infinitesima ( L → 0 )

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Campo B da materia magnetizzata• Consideriamo un blocco di materia uniformementemagnetizzato• Per semplicità supponiamo che la magnetizzazione M

sia diretta lungo l'asse z• Non ci preoccupiamo di come la magnetizzazione

sia causata o mantenuta• Ricordiamo che la magnetizzazione M è la somma dei contributi di tutti i dipoli magnetici elementari contenuti nel blocco di materia

• Suddividiamo adesso il blocco in "fette" di spessore dz e perpendicolari a M• Possiamo ulteriormente suddividere la fetta in

tanti piccoli "cubetti"• Il momento di dipolo del cubetto è

• Sappiamo che ogni momento di dipolo è equivalentead una spira di area da e corrente i

• Da cui otteniamo

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Campo B da materia magnetizzata• Osserviamo che, dato che la magnetizzazione

M è costante, tutte le correnti delle piccolespire sono uguali fra di loro

• Inoltre osserviamo che nella parte interna della "fetta" le correnti delle piccole spire si elidono• Tuttavia le correnti ai bordi non si elidono• Per la discontinuità del materiale• In definitiva l'intera "fetta" di materiale

genera lo stesso momento magnetico diun "nastro" di corrente superficiale i

• L'intero blocco è equivalente ad una densitàsuperficiale di corrente

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Campo B da materia magnetizzata• Il campo magnetico generato dal materialemagnetizzato all'esterno del blocco è

• Si tratta di un campo macroscopico• Non bisogna andare molto vicini alla superficie• Molto vicino significa a distanze dell'ordine delle dimensioni atomiche

• Consideriamo adesso il campo all'interno del blocco• Si tratta di una discussione analoga a quella del campo

elettrico all'interno del dielettrico (diapositiva 272, I parte)• In quel caso avevamo utilizzato il fatto che il campo elettrostatico è conservativo

• Si potrebbe dimostrare che il campo B generato dalla corrente superficiale Kè uguale alla media del campo microscopico B′ all'interno del blocco• Il campo B′ è quello generato dai dipoli magnetici atomici• È un campo con forti variazioni spaziali all'interno della materia• A livello macroscopico è importante la media spaziale• Per questa dimostrazione si utilizza il fatto che B è solenoidale

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Correnti di magnetizzazione• Abbiamo visto che gli effetti della magnetizzazione possono essere descritti introducendo una densità superficiale di corrente K = M• Dimostreremo che questo risultato si può

esprimere in generale come

• Il versore n è la normale alla superficie• È facile verificare che per M costante la formula riproduce il risultato che abbiamo utilizzato fino ad ora

• Se la magnetizzazione non è uniforme compaiono anche correnti all'interno del volume della materia magnetizzata• Per dimostrarlo consideriamo un blocco di

materiale suddiviso in tanti blocchetti• La magnetizzazione può essere consideratauniforme in ogni blocchetto• Assumiamo che sia diretta lungo l'asse z•M varia spostandosi lungo l'asse y

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Correnti di magnetizzazione• Ogni blocchetto può essere sostituito da una spira percorsa da una corrente

• La corrente nella prima spira è

• La corrente nella seconda spira è

• La differenza fra le correnti delle spire genera una corrente Δi lungo x

• Analogamente una componente della magnetizzazione lungo y che varia lungo z genera un altro contributo di corrente lungo x

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Correnti di magnetizzazione• Riassumiamo il risultato

• Sappiamo che una corrente è il risultato del flusso di una densità di corrente attraverso una superficie• La corrente che abbiamo calcolato è nella direzione x• Perpendicolare alla superficie ΔyΔz• Definisce la componente x del vettore densità di corrente

• Occorre osservare che questa corrente è il risultato dell'orientamento dei dipoli atomici• Una situazione analoga a quanto avveniva in elettrostaticaper le cariche di volume ρP = −∇⋅P• A volte si usa anche l'aggettivo legato (bound)