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Genova – Assemblea dei Capigruppo Raduno della Sezione a Bargagli Protezione Civile: nel fango di Genova Raduno del I° Raggruppamento a Omegna Graffiti Alpini della Grande Guerra (3a parte) Notizie dal Rifugio Attività della Sezione Attività dei settori In Famiglia GENOVA PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA Direzione e Amministrazione: Mura delle Cappuccine, 33 - 16128 Genova – Poste Italiane S.p.A. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Genova Anno II – N. 3 – Settembre - Dicembre 2014 nuova 3-2014_A4 18/12/14 19.15 Pagina 1

GENOVAmail: [email protected] Autorizzazione: Trib. di Genova N. 4-2013 del 17/05/2013 Stampa: ESSEGRAPH S.r.l. - Via Riboli, 20 - 16145 Genova GENOVA PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE

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Genova – Assemblea dei Capigruppo

Raduno della Sezione a Bargagli

Protezione Civile:nel fango di Genova

Raduno del I°Raggruppamentoa Omegna

Graffiti Alpini dellaGrande Guerra (3a parte)

Notizie dal Rifugio

Attività della Sezione

Attività dei settori

In Famiglia

G E NOVA

PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA

Direzione e Amministrazione: Mura delle Cappuccine, 33 - 16128 Genova – Poste Italiane S.p.A. - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Genova

Anno II – N. 3 – Settembre - Dicembre 2014

n u o v a

3-2014_A4 18/12/14 19.15 Pagina 1

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Cari Alpini

Ormai da qualche anno il passare del tempo ri-propone gli stessi problemi da risolvere, le soli-te difficoltà economiche e sociali da affrontare,

le speranze di un miglioramento sempre rimandato neltempo, eppure…, abbandonarsi allo sconforto non ri-solve niente, occorre rimboccarsi le maniche e lavoraredi più da bravi alpini aiutando chi ha maggior bisogno.Lo facciamo da sempre; lo ha dimostrato la nostra Pro-tezione Civile in occasione delle alluvioni cittadine,l’impegno dei tanti gruppi che collaborano alle raccolteper l’AISM, l’AIL, il BANCO ALIMENTARE, l’ope-rare silenzioso ma concreto di tanti gruppi per chi habisogno. Esiste un nostro famoso motto che ci può guidare neimomenti di crisi, quel “Tasi e Tira” che evita divisioni epolemiche e tutto risolve. Facciamolo nostro e continuia-mo a lavorare per il bene della Sezione e dell’Associazio-ne. E’ in fondo l’invito che ci giunge dal periodo Natali-zio che ci apprestiamo a vivere ed è l’augurio che rivolgoa tutti i soci alpini ed aggregati e alle rispettive famiglie.

Il vostro presidente: alpino Pietro Firpo.

GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014 2

Direttore responsabile: Nicola PellegrinoComitato di redazione Presidente: PIETRO FIRPO

Membri:FRANCO BAGNASCO - PIERO BONICELLI - ROBERTO MARTINELLIGIANCARLO MILITELLO - GIORGIO PRETELLI - LORENZO SANTAGATA

MAURO TIMOSSI - FRANCESCO TUO

PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA

Direzione e Amministrazione:Mura delle Cappuccine, 33 - 16128 Genova - Tel.: 010 587236 - Fax: 010 5709480

mail: [email protected]

Autorizzazione: Trib. di Genova N. 4-2013 del 17/05/2013

Stampa: ESSEGRAPH S.r.l. - Via Riboli, 20 - 16145 Genova

GENOVA

PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI GENOVA

n u o v a

IN COPERTINA: Festa della Sezione a Bargagli

CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI2015

GRUPPO> 19 APRILE CARASCO RADUNO DEL GRUPPO> 2 GIUGNO RADUNO DEL GRUPPO PIEVE LI-GURE-SORI A CASE CORNUA

> 2 GIUGNO INAUGURAZIONE NUOVA SEDEDEL GRUPPO DI RONCO SCRIVIA

> 27 - 28 GIUGNO RADUNO DEL GRUPPO RON-CO SCRIVIA A TANA D’ORSO

> 10 OTTOBRE ORE 17,00 SAMPIERDARENAFESTA MADONNA DEL DON E 143° ANNIV.TT.AA.

SEZIONALI > 25 GENNAIO ore 9,30 CERIMONIA PER I CA-DUTI AL CIMITERO DI STAGLIENO

> 8 MARZO ore 9,00 GENOVA ASSEMBLEA SE-ZIONALE DELEGATI CON RINNOVO CARICHE

> 12 APRILE ore 11,00 PELLEGRINAGGIO AL-LA MADONNA DELLA GUARDIA

> 23 - 24 MAGGIO GENOVA 24° INCONTRODELLA PACE

> 27 - 28 GIUGNO RADUNO SEZIONALE A CA-SARZA LIGURE

> 8 NOVEMBRE ore 9,00 GENOVA RIUNIONEDEI CAPI GRUPPO

INTERSEZIONALI > 21 GIUGNO RADUNO A CAPANNETTE DI PEJ

RAGGRUPPAMENTO > 10 - 11 OTTOBRE RADUNO DEL 1° RAG-GRUPPAMENTO AD ACQUI TERME

NAZIONALI > 15 - 16 e 17 MAGGIO ADUNATA NAZIONALEA L'AQUILA

> 31 MAGGIO ASSEMBLEA NAZIONALE DELE-GATI A MILANO

> 5 LUGLIO CERIMONIA AL COL DI NAVA > 12 LUGLIO RADUNO NAZIONALE ALL’ORTI-GARA

> 20 LUGLIO A FORCELLA CANTORE NEL CENTE-NARIO DALLA MORTE DEL GEN. A.CANTORE

> 26 LUGLIO RADUNO ALL’ADAMELLO> 6 SETTEMBRE RADUNO AL PASUBIO > 13 DICEMBRE ORE 9,00 MESSA IN DUOMOA MILANO

Il socio Luciano Pace, uno dei costruttori del Rifugio Regina E-lena, ha costruito in casa sua un inconsueto presepe, utiliz-zando come capanna il modellino del rifugio stesso ed al po-sto delle statuine dei pastori le figurine degli Alpini.

CONCERTO PRO ALLUVIONATISabato 22 novembre a Genova nella Chiesa

dei Diecimila Martiri Crocifissi, i cori Soreghina,Voci d’Alpe, Monte Zerbion hanno tenuto un con-certo a beneficio degli alluvionati del 9-10 no-vembre.

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3 GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014

Gli artiglieri alpini di “Strade Sicure”in visita alla Sezione di Genova

Il 6 ottobre il Colonnello Domenico Brero, comandantedel 1° Rgt. Art. da montagna con sede a Fossano, ac-compagnato dal Capitano Danilo Lo Prete, che attual-

mente è a capo del contingente di Artiglieri Alpini impe-gnato a Genova nell’operazione “Strade sicure”, ha fattovisita alla nostra Sezione.

E’ stato ricevuto dal Presidente Firpo, dal ConsigliereNazionale Curasì, dai Vice Presidenti e da alcuni Soci delgruppo Genova Centro, nel cui salone è stato successiva-mente offerto all’Ospite ed ai suoi Collaboratori il rancio.Il Colonnello Brero durante la visita alla Sede ha ap-

prezzato i cimeli e opere d’arte che la arredano, ed ha vo-luto espressamente ringraziare la Sezione, i Gruppi ed iSoci che accolgono sempre con simpatia e spirito di fratel-lanza alpina i militari che espletano il servizio a Genova.

Il nuovo anno, il 1915, nasce dalla boccadi un cannone in una vignetta francese.

(disegno apparsosu una rivistafrancese che fe-steggia il nuovoanno 1915, giu-sto cento anni fa).Foto Santagata

Un libro sulla battaglia di Nikolajewka

Nikolajewka: cosa fece realmente il generale Reverberi?La battaglia fu vinta dagli alpini grazie all’avanzata di-

sperata della colonna degli sbandati o all’audace attacco delBattaglione Edolo? Quale ruolo ebbero i Tedeschi? A queste e ad altre domande cerca di rispondere il li-

bro “EROI A NIKOLAJEWKA. Con Giulio Bedeschi, Nel-son Cenci, Mario Rigoni Stern e altri alpini nella battagliaper la vita” pubblicato, in piccola tiratura, dal Gruppo alpi-ni di Borgosatollo (Brescia) in occasione dell’80° anniver-sario della fondazione.Firmato dall’alpino scrittore Alberto Redaelli, già autore

di importanti opere dedicate alla storia delle penne nere, illibro ha 176 pagine (con 70 fotografie) e costa 18 euro. E’ di-sponibile nelle librerie o può essere richiesto direttamenteal Gruppo alpini di Borgosatollo (al Capo Gruppo GianniCoccoli: tel. fax. 030.27.02.063 / cell. 347.41.13.912)Il libro è composto di tre parti. La prima dedicata al

CSIR, operante nell’inverno 1941- 42. La seconda all’AR-MIR, operante nell’estate e autunno 1942 e nell’inverno1942 - 43. La terza al combattimentodi Arnautowo e alla battaglia di Niko-lajewka grazie ai quali parte del Corpod’armata alpino, coinvolto nella ritira-ta, riuscì a rompere l’accerchiamentodell’Armata Rossa, a salvarsi e a torna-re in Italia. Il libro ricostruisce la famo-sa battaglia sulla base della documen-tazione storica italiana e tedesca esi-stente e di una scelta di testimonianzeorali e scritte dei protagonisti. E’ corre-dato da un’ampia scelta di fotografieoriginali dell’epoca, dalla riproduzionedi importanti documenti ecc.

Sezione di Cuneo - Gara di sci per i soci ANA.

Si ricorda agli alpini, amici degli alpini e rispettiveconsorti che praticano lo sci che la Sezione ANAdi Cuneo organizza per sabato 28 febbraio 2015 adEntracque l’annuale gara di slalom riservata agliiscritti ANA. Per maggiori dettagli si consiglia di con-sultare più avanti il sito della Sezione di Cuneo. Chipartecipasse ricordi di portare il gagliardetto delGruppo per la consueta cerimonia commemorativa.Sarà l’occasione per trascorrere una serena giornataall’insegna dello sport e dello spirito alpino.

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GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014

Riunione annuale dei Capigruppo

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ranno contemplati. La DN ha anche inviato un questio-nario ai Presidenti Sezionali

Presidente Firpo interviene confermando che è di-sponibile il “Modulo” per la Autocertificazione presso laSegreteria – segnala altresì che il termine del Tesseramen-to è il 28 Marzo 2015—

Alberani segnala che pur avendo disponibilità diofondi (lascito di Alpino) trova difficoltà nella stipula assi-curativa per quanto riguarda alcune clausole.

Birone segnala che a fronte di possibili interventi diAlpini sia nel Volontariato che in altre procedure (es. su ri-chiesta di aiuto da parte di autorità ecc.) è possibile fareuna “manleva“ sia al Gruppo stesso e sia alla Sezione.Brisca concludendo la serie di domande risponde che

è sempre positivo offrire la propria disponibilità ma sem-pre tenendo presente i limiti di rischio sia per gli Infortu-ni e dia per la Responsabilità Civile.

2) Norme di comportamento alle manife-stazioni con labaro, vessillo, gagliardetto Il presiedente dell’Assemblea Brisca segnala che è sta-

ta pubblicata sul sito della ANA Nazionale un supple-mento alla già conosciuta “libretta“ che è possibile scari-care dal Computer.Si conferma altresì che durante i funerali di alpini la

presenza fianco del feretro potrà essere svolta da alpini iquali dovranno volgere lo sguardo verso l’altare e non vi-ceversa e cosi il cappello sulla bara dovrà essere rivoltoverso l’altare. Inoltre il Cerimoniere Brisca segnala che durante le

manifestazioni e raduni sia le orazioni che la donazione digagliardetti o altri gadget dovrà essere svolta in modostringato.Molfino intervenendo alla discussione precisa che

l’unico a salutare il labaro è il Presidente sezionale e nonaltri.

3) Assemblea dei GruppiIl Presidente Firpo avverte che i vari Gruppi dovranno

segnalare alla Sezione per tempo le date dei vari Radunidei Gruppi rimarcando altresì la opportunità che sianocoadiuvati dai vari Coordinatori di Settore si segnala al-tresì che per quanto riguarda la Festa del 4 novembremolti Comuni hanno trasferito alla domenica successivala Cerimonia in oggetto.Per quanto riguarda il Calendario, delle manifestazio-

ni relative all‘anno 2015 vengono programmate le se-guenti date:- 25 Gennaio Staglieno- 8 Marzo Assemblea die Delegati presso la Sezione - 12 Aprile Pellegrinaggio NS Guardia . l’assemblea vota a favore lapresenza a tale manifestazione della Assoarma ( Sig Campani )

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI - SEZIONE DI GENOVA

Domenica 9 Novembre 2014, presso la Sede dellaSezione ANA di Genova in Mura delle Cappucci-ne 33, si è svolta la Riunione annuale dei Capi-

gruppo con il seg. O.d.g. 1) Tesseramento 2) Norme di comportamento alla presenza del Labaro, Vessilli,

Gagliardetti.3) Assemblee di Gruppo4) Raduni della Sezione, di settore e di Gruppo 5) Protezione civile6) Rifugio Regina Elena7) Attività del Museo degli Alpini 8) Futuro Associativi e Libro Verde 9) Banco alimentare e vendite per beneficienza (AIL, AISM)10) Varie ed eventuali Dopo la S Messa celebrata dal Cappellano Sezionale

Padre Rossi la Riunione ha inizio alle ore 09,30. Presiedela Assemblea R.Brisca (Cerimoniere Sezionale. Gruppo diNervi) . Segretario C. Zoccola (Gruppo di Arenzano) Dopo il Saluto alla Bandiera, il Presidente Sezionale

Pietro Firpo invita i presenti a ricordare i tutti gli Alpiniandati avanti.Si procede quindi all’appello dei Gruppi presenti. Ven-

gono segnalate le presenze di 47 Gruppi (su 57 in caricoalla Sezione). 10 Gruppi assenti (sia da parte del Capo-gruppo che da eventuali rappresentanti).

1) TesseramentoIL Presidente riferisce che non vi è stato aumento da

parte della Presidenza Nazionale e cioè nella misura di 22Euro. A Marzo p.v. durante l’Assemblea dei Delegati verràulteriormente chiarito e si spera deciso il problema già daanni in discussione per una copertura assicurativa duran-te le manifestazioni ... si presume un aumento di pochieuro . a seguito di tale problematica iniziano le domande

Molfino: riferisce di essere favorevole all’ aumentodella quota associativa per inserimento della Assicurazio-ne ciò per poter essere copertura dalla assicurativa se im-pegnati in azioni di intervento

Maggiali, Capogruppo di Quarto: Mette in discus-sione l’aumento delle quote in quanto per eventuali nuo-vi Soci è assai difficoltoso reperire presso il Distretto laopportuna documentazione (Foglio Matricolare e altro)-

Cavagnaro: riferisce che è possibile eseguire una “Au-tocertificazione “ aggiungendo inoltre che presso la Se-greteria è presente tutta la Documentazione per la com-pilazione della autocertificazione stessa.

Curasì: riguardo alla problematica assicurativa ri-sponde che è la stessa Direzione Nazionale che se ne staoccupando sia per quanto riguarda gli Infortuni e soprat-tutto per quanto riguarda la Responsabilità Civile – Si stastudiando il problema in rapporto alla entità dei premi dapagare che condizionano ovviamente i massimali che sa-

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Nazionale il Presidente del Consiglio e il Ministro dellaDifesa sulla possibilità di avviare i giovani ad un contattocon il mondo militare Per quanto riguarda il Libro Verde il Vice presidente Ti-

mossi segnala che esso sarà inviato direttamente da Milano.

7) Banco Alimentare Viene confermata la data del 29 Novembre per il Ban-

co Alimentare come annualmente organizzato . in talemanifestazione vi sarà come consueto il Logo della ANAsulle brochure e sui manifesti .Alla domanda del perché in occasione della raccolta

per conto AISM e AIL il logo viene omesso il ConsigliereBellatti risponde che è stata segnalata la “quaestio” a Mi-lano ed il Presidente Nazionale dopo un incontro episto-lare con la Presidente AISM specifica che le iniziative so-no a livello di Sezione e quindi non possono coinvolgerela Sede Nazionale per la concessione del logo.

8) Cori Il V. Presidente del Coro Soreghina e Capogruppo di

Bargagli M Cavagnaro riferisce sulla attività del Coro So-reghina . Coro sezionale ANASegnala le uscite per i concerti per un totale di 23 nel

anno sia a Genova che fuori Genova .10 concerti per conto ANA compresi due giorni della

adunata a Pordenone .il Coro se interpellato per tempodati i numerosi impegni sarà a disposizione dei vi Gruppiche lo richiederanno.Rende noto all’assemblea della scomparsa di un caro

corista ed alpino, nella figura di Manfredo Olmo .Per quanto riguarda gli altri Cori viene segnalalo che il

Coro Rocce Nere di Rossiglione ha avuto problemi orga-nizzativi che stanno tuttavia cercando di risolvere .Verrà tenuto un concerto sabato 22 Novembre, nella

zona di Via Canevari presso la Chiesa dei 10.000 MartiriCrocifissi in favore degli alluvionati .

9) VarieIl Socio Molfino ricorda all’assemblea che dovranno

tenersi in primavera nuove elezioni per il rinnovo dei va-ri organi statutari della Sezione .i Capigruppo dovrannosegnalare se possibile tra i loro iscritti qualche nominati-vo volenteroso da poter subentrare sia nel Consiglio e sianegli altri organi quali Collegio dei Probiviri. Delegati al-l’Assemblea Nazionale e Revisori dei Conti. Per ognunodi essi occorrerà valutare sia le capacità e il trascorso as-sociativo e soprattutto una fattiva disponibilità.Il Direttore della Rivista “Genova Alpina nuova“ dr.

Pellegrino rende noto a chi vorrà collaborare con la rivistatramite invio di fotografie di evitare di inviarle se fotogra-fate da giornali in quanto la resa tipografica non può es-sere ottimale.Per quanto riguarda i Calendario nuovi del 2015 il Pre-

sidente segnala ai Capigruppo di fare conoscere al piùpresto il numero delle copie a cui saranno interessati. L’Assemblea si chiude alle ore 11.30

Il Segretario Carlo Zoccola

- 24 Maggio nel Centenario dell’ entrata in guerra dell’ Italia nel 1°Conflitto Mondiale si terra unitamente all ‘Assoarma l’incontrosulla” Pace “. Vengono segnalati dal Presidente alcuni particolariquali la cerimonia il sabato pomeriggio a Forte Begato e la do-menica a Staglieno la cerimonia innanzi alla tomba dei prigio-nieri austriaci seguito da una manifestazione in P.zza della Vitto-ria con la presenza di S.E. Card - A. Bagnasco .

- 21 Giugno Raduno intersezionale a Capannette di Pej- 27/28 Giugno Raduno Sezionale a Casarza Ligure - 5 Luglio . Raduno a Col di Nava Divisione Cuneense - 12 Luglio Raduno Nazionale all’ Ortigara - 20 Luglio – a Forcella Cantore nel centenario dalla morte del Gen.A.Cantore

- 26 Luglio Raduno all’Adamello- 6 Settembre Raduno al Pasubio - 10 Ottobre Festa della Madonna del Don a Sampierdarena - 11 Ottobre Raduno del 1° raggruppamento ad Acqui Terme - 13 Dicembre S Messa in Duomo a Milano - Si segnala altresì che in data 13 Dicembre sarà varata ai Cantieridi Riva la nave militare “ Alpino “ costruita da Fincantieri per con-to della Marina Militare. A tal riguardo il segretario E. Derqui se-gnala che sarà difficile avere accesso al Cantiere in quanto pre-posta al cerimoniale sarà la Marina Militare. Si segnala che daparte della Sezione è stata inviata una lettera alla Marina Milita-re per aver la possibilità di una rappresentanza.

3) Protezione Civile Il Presidente Firpo segnala la attività della Protezione

Civile forte di 80 iscritti. Di questi circa 51 membri hanno eseguito una attività

operativa durante gli ultimi avvenimenti metereologici.Viene segnalato altresì la necessità di prestare aiuto ad

un Alpino il cui forno in Borgo Incrociati è stato comple-tamente distrutto dalla recente alluvione.

4) Attivita’ nelle scuoleIl Vice presidente G.Militello segnala all assemblea la

costante attività di informazione sulla Storia recente epassata del Corpo degli Alpini – prega ovviamente tutti iCapigruppo di farsi oggetto di un loro interessamentopresso gli Istituti Scolastici del loro territorio in modo dapoter contattare le autorità di Istituto per organizzare unincontro con i ragazzi –Rimarca altresì un vivo interessamento della scolare-

sca per quanto riguarda la attività di Protezione civile or-ganizzata dall ANA.

5) Rifugio Regina Elena Il responsabile Villa ha dato le dimissioni –E’ stata acquistata una nuova Vettura Dacia Duster

mentre il “vecchio fuoristrada Suzuki” restaurato è statomesso a disposizione della Protezione Civile. Sono stati inoltre montati N° 4 pannelli fotovoltaici.

6) Futuro associativo e libro verdeIl Presidente Firpo segnala che domenica prossima a

Milano si terrà il raduno annuale dei Presidenti Sezionalie nel quale verrà trattato il tema del futuro associativo- visaranno inoltre ragguagli dell’ incontro tra il Presidente

GENOVA ALPINA NUOVA 3/20145

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"Noi, nel fango di Genova"

Genova sta ritornando lentamente alla normalità e la cittàferita ha iniziato la conta dei danni causati dall'alluvione.Tra i tanti volontari della Protezione Civile ANA che sono in-tervenuti nelle zone colpite c'era Massimo Rossi. Questo èil suo racconto.La notte di giovedì 9 ottobre è arrivato il messaggio che iltorrente Bisagno stava per esondare; erano le 23 e 22 mi-nuti. Noi genovesi conosciamo bene cosa può voler direquest’allerta. Quando i nostri rivi escono dagli alvei, cosìimpetuosi e imprevedibili, così attigui all’abitato, vuol direche i danni saranno enormi.E’ per questo che ci siamo mossi subito. Un veloce giro di

telefonate, tutti i capisquadra sono pronti. Incrociamo le dita ma non serve. Il Bisagno esce dagliargini, anche il Fereggiano. Pioggia a dirotto, talmente fitta che sembra nebbia. Le strade sono unfiume. Ovunque.La squadra di pronto impiego è già costituita nelle prime oredella notte. Ma per gli interventi dobbiamo aspettare le settedella mattina e l’ok formale delle autorità. Pronti gli uomini,accesi i motori dei mezzi.Tre automezzi, motopompe, pale, attrezzature e volontari so-no a disposizione delle autorità alle ore 8 della mattina se-guente. Siamo già confluiti al punto di raccolta concordatocon il Comune. E continua a piovere a dirotto.La nostra Protezione Civile mette in campo fra i trenta e i

quaranta uomini neiprimi giorni, impe-gnati a Genova(quartieri di Marassi, Centro, Foce) e nell’entroterra flagel-lato: Savignone, Montoggio, Campoligure.Sul territorio comunale permane ad oggi una aliquota di al-meno 10 uomini giorno, da mattina a sera. Spalano nel fan-go tutti insieme: i volontari delle squadre territoriali, quel-li della squadra cinofila, mentre l’alpinistica abbandonaper un attimo il lavoro in vallata per calarsi con noi ma nel-le intercapedini dei pa-lazzi. Sono con noiquelli della squadra Sa-

nità e gli specialisti delle telecomunicazioni. Le nostre moto-pompe lavorano a ritmo continuo.Incontriamo gli amici del nucleo di Protezione Civile ANA di Im-peria e lavoriamo tutti insieme. Si attiva la nostra squadra vet-tovagliamento: è grazie a loro se ci siamo concessi un pasto cal-do e un caffè. Unico vezzo in una giornata nel fango.

Massimo Rossi, sez. Genova

Articolo e foto scaricate dal sito nazionale www.ana.it

6GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014

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Alla riunione del direttivo del nostro gruppo dei pri-mi di giugno del 2013 prendiamo la decisione diproporci per il raduno Sezionale del 2014, visto

che in tale anno ricorre il 50° di fondazione del gruppo eufficialmente scriviamo il 24 giugno 2013 al presidente P.Firpo per candidarci e comincia la nostra avventura per lapreparazione di un così importante evento. Superando unmio personale scetticismo, in quanto a Bargagli non si eramai fatto il nostro raduno Sezionale e non avevamo nes-suna esperienza sia negativa che positiva, con l’aiuto ed ilsostegno dei miei collaboratori, cominciamo dopo l’esta-te 2013 a convocare la prima riunione di tutti quanti i so-ci: Alpini e amici degli Alpini e i soci della nostra SocietàOperaia Cattolica, che come tanti di voi sanno “vive” insimbiosi con il nostro gruppo. L’intento e il motto (se co-sì si può dire) è di coinvolgere tutti quanti nel paese, per-ché la festa deve essere di tutti: Alpini, Cattolica, Comu-ne, Croce Rossa, Protezione Civile, Pro-Loco.A ottobre si parte convocando tutti e spiego l’impor-

tanza di questa nostra festa alpina molto significativa perla nostra Sezione; alla domanda di quante persone pos-sono partecipare azzardo, e mi tengo largo, dalle 250 alle350; tutti mi guardano stupiti e perplessi pensando e di-cendomi: “dove le mettiamo?” Sa, chi conosce il ns. ter-ritorio, che Bargagli è un paese di montagna attraversatodalla SS. 45 e non abbiamo tutte le comodità della pianu-ra. Superate le perplessità circa il numero dei partecipan-ti, troviamo nel Sindaco un grande appoggio morale el’assicurazione che il Comune collaborerà per la buonariuscita del Raduno. La stessa disponibilità la troviamoanche negli altri enti coinvolti. Facciamo una riunione afebbraio 2014, convocando anche il nostro cerimoniereufficiale Roberto Brisca che, dopo aver consultato la suainseparabile “Libretta”, ci elenca tutto quello che dobbia-mo fare, dai fiori alla cosa più importante e cominciamoad abbozzare un programma di massima per le due gior-nate della festa; seguono altre riunioni per la distribuzio-ne degli incarichi.Ultima riunione 2 settembre con tutti quanti compre-

so Brisca e Fassone per coordinare il tutto: sfilata, piazza-menti gagliardetti e vessilli, coro, autorità, ecc: Venerdì 5 settembre si comincia con l’imbandiera-

mento del paese, finendo sabato mattina con le ultimebandiere più grandi e i manifesti di “W gli Alpini”. Saba-to 6 si parte per la grande avventura, al pomeriggio divi-dendoci a gruppi con i vari gagliardetti andiamo a depor-re le corone a tutti i monumenti del paese, ben 15! Allasera alle 21 concerto del coro sezionale Soreghina pressola chiesa parrocchiale: bel colpo d’occhio, la chiesa è pie-na, concerto riuscito bene (detto da altri io sono di parte,canto nel coro) alla fine dei due tempi tutti in piedi quan-do cantiamo il ‘33’ Valore Alpino. Consegniamo un pre-

sente al Parroco e al Sindaco e andiamo tutti presso la no-stra sede per il rinfresco. Domenica 7 sveglia prestissimo dopo aver dormito

ben poco, albeggia e il tempo è bello. Alle 7,45 comincia-no ad arrivare i più mattinieri e seguono altri di tutti igruppi ben coordinati dalle navette messe a disposizionedalla Croce Rossa con un totale di 20 militi; tutti i par-cheggi sono bene indicati e presidiati dalla protezione ci-vile e alpini, dopo la colazione alpina, veniamo inquadra-ti per l’alza Bandiera; sulle note dell’inno di Mameli il ma-gone ti tradisce e non riesci a cantarlo! Sempre saggia-mente disposti ognuno al proprio posto assegnato, siparte a ritmo di marcia suonato dalla banda di Pontedeci-mo. Chiude la sfilata il bandierone dell’Alta Valpolceverae i cinofili con i loro cani che fanno parte del nostro grup-po. Infine la deposizione della corona al monumento aicaduti sul piazzale della chiesa e ci sistemiamo ai nostriposti. Prima dell’inizio della Santa Messa si passa ai di-scorsi di rito; io parlo per primo, emozionantissimo, spie-gando in breve a chi viene da fuori e che non ci conoscela storia del nostro gruppo e dei nostri primi cinquant’an-ni; segue il Sindaco di Bargagli, Sergio Aveto, che ha del-le belle parole per tutti gli Alpini; di seguito il PresidenteSezionale Pietro Firpo che tira un pò le orecchie ai grup-pi assenti; a seguire il Gen. Francesco Patrone, Coman-date Esercito Liguria, ringraziando tutti gli intervenuti ericordando tutti i nostri caduti; termina il consigliere na-zionale Massimo Curasì che porta il saluto del PresidenteNazionale Sebastiano Favero, e ha parole di gratitudineper tutti gli Alpini. Comincia la Santa Messa alle ore11,15, celebrata dal nostro Don Roberto; anche la suaomelia è stata molto apprezzata. Alla fine della S. Messarecito la “Preghiera dell’Alpino” accompagnata dal “muto”del mio coro Soreghina presente con le sue cante duran-te la cerimonia. Liberi tutti, dopo la consegna di una per-gamena ricordo e del nostro gagliardetto del gruppo alleautorità e enti presenti. I partecipanti vengono accompa-gnati sempre dalle navette della Croce Rossa ai vari risto-ranti per il rancio alpino, mentre nella nostra sede ospi-tiamo tutte le autorità, i presidenti sezionali e i relativigruppi fuori sezione. Nel pomeriggio la banda eseguemusiche alpine nella nostra sede. Segue, accompagnatadalle note della banda l’ammaina bandiera verso le 16,45. Terminato tutto quanto si comincia a fare i primi con-

suntivi di quello che abbiamo fatto e ricordando le paroledel nostro Presidente: “chi non c’è non sa quello che siperde”, ci sentiamo orgogliosi del nostro lavoro. I nume-ri: presenti 40 gagliardetti della nostra Sezione – 3 vessil-li più il nostro e 7 gruppi di altre sezioni.Termino con un sincero e commosso: “Grazie di cuore

a tutti!” W gli Alpini W l’Italia. Marco Cavagnaro

RADUNO SEZIONALE E 50° DEL GRUPPO DI BARGAGLI

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Il Coro Soreghina

Guardia al monumento ai Caduti L’infaticabile cerimoniere Brisca

Gagliardetti ospiti Sfilata dei vessilli ospiti e delle autorità

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L’Alpino al Corpo di Guardia

Sfilata dei gagliardetti

La Santa Messa

Parole del Capogruppo

Parole del PresidenteParole del Sindaco

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Corona ai monumenti

Il bandierone

Presidente, Direttore, Consigliere

Onore ai Caduti

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Eccoci qua a raccontare di un’altra sta-gione finita, di un qualcosa che ti ren-de felice ma a volte ti fa anche arrab-

biare, che ti fa rilassare ma a volte ( e spesso!!!)anche faticare, che alla fine, andata comeè andata, quando vieni via e saluti il rifugiodici….”ciao, arrivederci al prossimo an-no”… sperando che sia il giorno dopo!!!Quest’anno è stato un anno particolar-

mente difficile per le condizioni metereolo-giche avverse che hanno contrassegnato ilperiodo di apertura dalla metà di giugnoper protrarsi per buona parte del mese diluglio, clima che purtroppo ha tenuto lontani, in questigiorni, molti escursionisti e fatto annullare diverse pre-notazioni.Poi il nostro protettore…meteorologico San Sereno ha

deciso di metterci una pezza, e nel mese di agosto fino al-la chiusura di metà settembre, il tempo è decisamente mi-gliorato, permettendo l’afflusso di molti visitatori, siasemplici escursionisti che soci alpini, che hanno permes-so di raddrizzare la stagione che a quel punto sembravaormai compromessa.Amici avete letto bene…SOCI ALPINI…ebbene si fi-

nalmente ci siamo, anche gli alpini cominciano a fre-quentare il nostro rifugio, e per come diciamo noi è cometornare a baita!!Abbiamo avuto il piacere di ospitare gli alpini del

Gruppo di Masone (a parte gli inossidabili gestori) chehanno portato con loro il Parroco e diversi ragazzi, delGruppo di Mezzanego arrivati in forze econ…le tende, del Gruppo di Rivarolo, delGruppo di Sestri Levante, del Gruppo di Vol-tri e anche i cugini della Sezione di Imperia. Visto che siamo alpini e ci piace cantare

abbiamo fatto le cose in grande e allora eccoarrivare anche una folta rappresentanza dicoristi del Coro Sezionale Soreghina, e quel-la notte in valle non ha dormito nessuno!!Volevate anche un’atmosfera di monta-

gna innevata?Ecco arrivare una chiassosa eallegra comitiva di ragazzini dello Sci Club diLimone con relativi accompagnatori. Ma nonbasta; a rifugio ormai chiuso il volenterosoAndrea Villa riapre porta e finestre ad accom-pagnatori e dirigenti di un Gruppo Scout diArenzano. Come al solito molto numerosa la com-

ponente di ospiti stranieri e l’ormai consoli-data presenza dei nostri amici di Sanremoche ormai fanno parte dell’arredamento….eche arredamento!!!

Che dite? La stagione sembrava nata male ma alla fi-ne non ci siamo fatti mancare niente, e penso che chi èvenuto a trovarci si sia divertito, abbia capito cosa signifi-ca vivere alcuni giorni o anche poche ore al rifugio, e so-no certo che il prossimo anno saremo ancora più nume-rosi.Normalmente l’articolo è accompagnato da foto che

ritraggono il paesaggio, con i suoi colori, con i suoi profu-mi. Però non sempre i…profumi sono quelli più fragran-ti, specialmente quando a fine stagione arriva il momen-to della pulizia della fossa biologica! E’ uno sporco lavoroche qualcuno deve pur fare, e allora un grazie ai soci in-tervenuti ma soprattutto a Corrado Tagliafico che ci hamesso il naso e che salutando il rifugio ha detto …”ciaoarrivederci al prossimo anno”… sperando che non sia ilgiorno dopo!!!

Un alpino

NOTIZIE dal RIFUGIO

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OMEGNA 27-28 SETTEMBRE 2014 Raduno del Primo Raggruppamento

Foto Carlo Fontana

Tricolori un po’ inconsueti

Il nostro Presidente ci addita la via I gagliardetti

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Lo striscione

Gianni Belgrano: “Past” President ma “Sempre present” Alpino La fanfara di Santo Stefano d’Aveto

Monumento all’AlpinoOgni tanto si rivede qualche mulo

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Il 20 luglio a Caraglio, la genuina allegria alpina ha co-me miracolosamente mitigato le avverse condizionimeteorologiche, difatti una tenue ed uggiosa piogge-

rellina, fuori stagione, cadeva fine fine all’ammassamentonel Piazzale del Peso, ma d’improvviso, al formarsi del cor-teo per la sfilata, molte centinaia di persone, come ad unperentorio ordine venuto “dall’alto” il cielo si è aperto be-nigno ed ha consentito la sfilata per le vie cittadine, tra dueali di folla plaudente al passaggio, la quale ha avuto luogosenza ulteriori problemi collocando lungo il percorsoomaggi floreali ai monumenti cittadini e terminando inpiazza Dott. Bernardi ove, davanti al monumento ai Cadu-ti alpini e giardini annessi, è stata tenuta poi l’orazione uf-ficiale e sono stati consegnati riconoscimenti ai reduci edagli alpini oltre che officiata la Santa Messa dal Cappella-no della Sezione di Cuneo Don Roberto Durbano.Degna di nota la partecipazione alla sfilata anche di

un plotone “storico” di quindici elementi, tutti in divisa daartiglieria da montagna, epoca seconda guerra mondiale,e di una piccola someggiata costituita da alcuni muli trai-nanti carriaggi militari ed affusti di artiglieria.Ben salda e di vecchia data l’amicizia particolare che

lega vari gruppi della nostra Sezione al Gruppo di Cara-glio, egregiamente capeggiato dalla storica e mitica figuradi Carlo Re, il quale spesso, anche con il Vessillo della Se-zione di Cuneo, ci onora di frequenti visite e partecipa-zioni a nostre manifestazioni sezionali.Tra l’altro Carlo Re è sempre stato il tramite prezioso

tra i nostri Gruppi ed il Sacrario Alpino della Divisione

Cuneense, Divisione martire, sito a S. Maurizio di Cerva-sca ove ben quattro nostri gruppi hanno una stele ricor-do; Carasco, Casarza Ligure e Genova Centro, in tempirelativamente recenti, Masone nel lontano Agosto del1969, oltre ad una stele a nome SEZIONE di GENOVAapposta nel 1982, peraltro su lodevole iniziativa delGruppo di Genova-Monte, ancorché non menzionato indetta stele.Innumerevoli sono stati gli alpini genovesi che hanno

militato e talora perso la vita nel 1° reggimento Alpino ed’Artiglieria da montagna, e poi nel 2°rgt e 4°rgt, in par-ticolare nei battaglioni Saluzzo, Mondovì, Pieve di Tecoetc, in un vincolo di fratellanza perpetua con gli alpini cu-neensi.Da parte nostra, alla bella manifestazione siamo inter-

venuti in otto alpini, con il Vessillo Sezionale, portato dal-l’artigliere Andrea Perazzo del Gruppo di Carasco e scor-tato dal sottoscritto, veramente grande onore, ed i Ga-gliardetti dei gruppi di Carasco, Castiglione Chiavarese edOrero.Unitamente ad altri 12 sindaci del Cuneese, ad inizia-

re dal Sindaco di Caraglio Giorgio Lerda, ha preso parteal corteo, con la fascia di primo cittadino di Carasco e cap-pello alpino ben calato in testa, Massimo Casaretto, ex ca-po del Gruppo alpini del suo comune. Erano presenti i Vessilli; di Cuneo, scortato dal Presi-

dente Antonio Franza, Genova, Saluzzo ed Asti, e ben 76Gagliardetti, compreso quello del gruppo di Montemur-lo-Prato, gemellato con il gruppo di Caraglio, ove perì inun tragico incidente il caragliese Capitano Pilota Paolo

Dutto, decorato di medaglia d’oro.Hanno partecipato al Raduno i

Gonfaloni dei Comuni di; Cuneo,Caraglio, Borgo San Dalmazzo e diun’altra dozzina di Comuni del Cir-condario, i Labari della Croce Rossa edell’Avis di Caraglio, il Labaro del-l’Associazione dell’Arma Aeronauti-ca, entrambe le Rappresentanze delleProtezioni Civili, sia Comunale chedell’A.N.A di Caraglio la quale ultimaperaltro, di recente, ha inaugurato lanuova “ Unità Base Mobile”, ed infinetre Ufficiali degli Alpini in servizio, ilMaggiore Caramia, caragliese, in for-za alla Scuola di applicazione di Tori-no, e due Capitani, rispettivamenteuno in rappresentanza del 2° reggi-mento Alpini di stanza a S. Rocco Ca-stagnaretto e l’altro in rappresentan-za del 1° Reggimento d’Artiglieria da

85° Anno di fondazione del Gruppo di Caraglio e Valle Grana4° Raduno ALPINI D’OC

11° Raduno SEZIONE di CUNEO

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Vessillo in trasferta nel cuneese

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montagna, di stanza a Fossano.Caraglio, piccola capitale del-

la Val Grana, ha una storia mille-naria, sorge lungo la via per leGallie, forse anche con qualcheimportanza militare, conobbe glistrascichi delle grandi guerre eu-ropee dell’epoca di Carlo V e glieffetti della riforma religiosa delsecolo XVI, con gli scontri tra cat-tolici ed ugonotti.Dopo la grande peste del

1630, seguì una rinascita econo-mica, con una buona produzioneagricola a cui si affiancherà l’atti-vità delle filande, ed ancora allametà del secolo scorso un’attivitàredditizia delle campagne erarappresentata dalla bachicoltura,ai tempi nostri è famoso l’aglioD.O.P di Caraglio che vanta an-che il marchio dell’eccellenza.Il glorioso Gruppo che vanta

una forza di ben oltre trecento iscritti nei centri lungo ilcorso del Grana, zona di reclutamento alpino fin dalle ori-gini, merita alcuni cenni, per quanto sintetici, sulla sualunga storia di 85 anni di presenza sul territorio durante iquali è diventato un tutt’uno con le popolazioni della val-lata, vero testimone e depositario dei ricordi di tante sto-rie personali tramandate di generazione in generazione,come esprime benissimo il titolo stesso della testata se-zionale “da pare ‘n fiol”, da padre in figlio. Il Gruppo fondato dal Ten. Colonnello Enrico Turri, di

famiglia caragliese di antiche tradizioni militari, meda-glia d’argento al valore civile a 24 anni per i soccorsi pre-stati ai terremotati di Messina del 1908, battesimo delfuoco in Libia durante la guerra Italo-Turca del 1911-1912, ferito di guerra sul Freikofer nella grande guerradel 1915-1918 l , è cresciuto co-stantemente nel tempo ed oggi èun vero fiore all’occhiello perl’intera Sezione di Cuneo.Ritornando alla bella manife-

stazione, dopo qualche rovesciodi Giove pluvio occorso però,provvidenzialmente, solo al ter-mine della Santa Messa e allaconclusione delle cerimonie, ci siè recati poi, spronati anche dallaripresa delle intemperie, al Ri-storante “Il Quadrifoglio” di Ca-raglio, vero tempio della cucinapiemontese, con ampie e moder-ne sale che possono ospitare finoa 500 persone, e così è stato tan-ti eravamo, e lì, a dispetto delnumero dei commensali, le vi-vande ed il servizio sono stateottime le prime ed inaspettata-mente veloce e curato il secon-do, con grande soddisfazione di

tutti, un vero pranzo di nozze....! Peraltro le varie portatee le ottime ed abbondanti libagioni (ci eravamo portati unautista del pulmino, astemio...!) sono state continuamen-te allietate da bei cori e dalla brava banda della sezioneA.N.A. di Ivrea.A seguire ricca lotteria finale e premiazioni varie tra

cui un bellissimo Attestato di Benemerenza per la Sezio-ne di Genova, su pergamena miniata, che il sottoscritto haavuto l’onore di ritirare in rappresentanza sezionale.Onori al Gruppo di Caraglio e della Val Grana ed alla

Sezione di Cuneo per l’amicizia speciale di cui ci onoranoe per la grande alpinità che li contraddistingue! Alla prossima! E, a presto rivedervi alle nostre manife-

stazioni!Valter Lazzari

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“Le pietre parlano”, iscrizioni egraffiti alpini della Grande Guerra

(PARTE TERZA)

Alpi Giulie, Val Dogna, Forcella Cuel Tarond(1740 m)Nei pressi dei ruderi del ricovero ce fu sede di comando

del Battaglione alpino Val Fella, un artistico bassorilievo incemento raffigura un alpino di sentinella, fedelmente ripro-dotto a grandezza naturale, completo di divisa ed equipag-giamento. Dopo quasi cent’anni egli è ancora lì, nel grandesilenzio della montagna che lo circonda, attento e fedelenella sua consegna e ormai dimenticato dal tempo. Sullosfondo, la linea di cresta del Cuel dei Pezz, ove si trovava laprima linea italiana. Il 3 agosto 1915, il Comando del btg.ValFella dislocò la 269ma compagnia a quota 1581-Clap del-l’Jovet- est di Forcella Bieliga e la 270ma a forcella di CuelTarond- Cuel dei Pezz. Il giorno 20, la 269ma si riunì all’al-tra compagnia nelle posizioni di forcella di Cuel Tarond.Il battaglione impiegò i suoi reparti in lavori di fortifi-

cazione e di pattugliamento. Respinti due attacchi nemi-ci, il 18 ottobre ed il 6 novembre, il Val Fella, restrinse lasua occupazione a quota 1622-forcella Cuel Tarond-Cueldei Pezz-Crosadòn. Nella primavera del 1916, il battaglio-ne fu rilevato dal battaglione Monte Canin e inviato nelleretrovie della Val Dogna. Nell’agosto venne inviato in ValRaccolana a Punta Plagnis Graguedul.

Alpi Giulie, Fronte dell’alto Isonzo, zona delMonte Nero (Krn), Monte Pleca (1304 m.) 2°Reggimento alpini, Ricovero Maggiore GiacomaPoco sotto la cima del Monte Pleca, in un ampio

spiazzo,si trovavano grandi baraccamenti. Su un mura-glione di sostegno è rimasta la grande targa del “RicoveroMaggiore Giacoma” che fu Comandante del battaglionealpini Bicocca e morì durante un tentativo di attacco perla conquista del monte Rombon, il 16 settembre del 1916.

Alpi Giulie, Fronte dell’alto Isonzo, Monte Cuk-la, Quota dell’Addolorata, 2° Reggimento Alpi-ni, Battaglione Borgo San Dalmazzo, 1916.Targa affissa sulle rovine dell’edificio ove aveva Sede il

Comando della 13ma compagnia alpini del BattaglioneBorgo San Dalmazzo.

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Alpi Giulie, Fronte dell’alto Isonzo, (Slo-venia) Settore del Monte nero (Krn)2245m, Colletta Kozljack, 2° Rgt. alpini,101ma Compagnia, Luglio 1916 L’iscrizione è stata scolpita nella roccia dagli alpini

del battaglione Dronero, nei pressi della stazione d’ar-rivo della teleferica che collegava la Colletta alla cimadel Monte nero. Dalle postazioni del Kozljak nel giu-gno del 1915 si mossero le truppe italiane per la con-quista storica del Monte Nero: fu un avvenimento chevenne subito circondato da un alone di leggenda, di-ventando uno tra i maggiori esempi delle gesta deglialpini. Si trattò difatti di uno dei più importanti fattid’arme dei primi mesi di guerra del 1915 e suscitò ungrande interesse nell’opinione pubblica, che imparò aconoscere il valore delle truppe alpine.

Carso, Bonetti-Quota 208 Sud, 2° Reggi-mento Artiglieria da Montagna, 22-2-1917

Piccola targa in cemento, posta sui resti di un ele-mento di trincea distante pochi metri dall’ingresso diuna grande grotta naturale chiamata dai soldati” grot-ta dell’Artiglieria”. Trattasi di una delle rare testimo-nianze indicanti la presenza di alcuni Reparti Alpinianche sul Carso. Dall’alto della quota, la 16ma batte-ria del Gruppo Udine, che nel 1917 era in forza a quelReggimento, con i suoi pezzi aveva modo di colpire itrinceramenti austriaci antistanti quota 208 sud e quo-ta 11, nel corso della decima battaglia dell’Isonzo,

proteggendo le Brigate di fanteria e i Battaglioni diBersaglieri su un terreno completamente brullo e sas-soso.Costituito il 15 luglio 1909 a seguito dello sciogli-

mento della Brigata Artiglieria da Montagna del Vene-to, il 2° Reggimento prese parte alla prima guerramondiale con i suoi Gruppi Conegliano, Udine, Vicen-za e Belluno, operando su tutti i Settori del nostrofronte Alpino, da quello Carnico (Pal Grande, Pal Pic-colo, Freikofel) a quello Isontino (Sabotino, Bainsizza,Veliki Hribach), da quello Dolomitico (Tre cime di La-varedo, Monte Piana, Passo della Sentinella) a quellodel Grappa.

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Alpi Giulie, Val Dogna, Sella Bieliga (1450 m)14 luglio 1917 509ma Compagnia MitraglieriFiat, 4° Alpini

Iscrizione lungo la seconda linea fortificata di mas-sima resistenza, costruita da Sella Bieliga e che salivaverso la prima linea del Monte Schenone: su di una fe-ritoia blindata si rintraccia la scritta di questa sezione dimitragliatrici.

Alpi Giulie, Fronte dell'alto Isonzo, Zona delMonte Nero(Krn), Punta Vallero(2076 m) -Slovenia- 1916, 5° reggimento Alpini

Semplice iscrizione degli alpini sulle rocce dellaPunta Vallero.Tra la nebbia si scorge la Sella Vrata e la cuspide de-

nominata Punta Gloria.La determinante occupazione della quota 2076, da

cui si potevano dominare le posizioni del Monte Poto-ce ed osservare le retrovie austriache della Val Lepena,fu affidata il 5 giugno 1915 al Sottotenente Valerio Val-lero del Battaglione Alpini Susa. Alla sua morte, avve-nuta il successivo 16 giugno durante un assalto al con-trafforte Monte Nero-Monte Vrata sempre nella stessazona, gli fu dedicato il cocuzzolo da lui precedente-mente conquistato.

Alpi Carniche, Monte Zermula (2143 m)“L'Alpe di Carnia come fosse del Piemonte,con amo-

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re gli alpini del Battaglione Susa,qui voglion di-fesa da l'ingiuria nemica- E oggi che da orien-te insieme col sole appare gloria di Gorizia ri-sorta, gridano non la speranza ma la certezzade la vittoria d'Italia- Agosto 1916”Lungo il filo di cresta, all'ingresso di una gal-

leria difensiva si rintraccia, su un caratteristico“cuore” di roccia, questa particolare iscrizione cheper il restauro ha richiesto vere tecniche e l'utiliz-zo di impalcature. La scritta ricorda nel settore al-pino la storica offensiva sul fronte carsico dell'I-sonzo, che permise la conquista di Gorizia e delMonte Sabotino(6a battaglia dell'Isonzo, agostodel 1916).Gli alpini raggiunti dalla notizia vollerolasciare la testimonianza di quelle gloriose gior-nate, incidendone il ricordo nelle rocce che do-minano, dall'alto, la pianura friulana e da dove, inparticolari condizioni atmosferiche, lo sguardoraggiunge il mare di Trieste.

Alpi Giulie,Fronte dell'alto Isonzo(Slovenia), Settore del Monte Rom-bon, Quota dell'Addolorata del Cuk-la, 2° Alpini, 18ma Compagnia,Bat-taglione Dronero,posto di medica-zione. Sempre nei pressi della quota denominata

dagli alpini “dell'Addolorata”, fu scavata unacaverna con ingresso blindato, adibita a postodi medicazione della 18ma compagnia del Bat-taglione Dronero del 2° reggimento alpini.

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Alpi Carniche, Gruppo del Monte VolaiaConcludiamo la nostra rassegna, rendendo gli onori

all'allora nemico che comunque condivise con l'alpinoitaliano, dall'altra parte della trincea e delle postazioni, glistenti, le sofferenze e le durezze del clima implacabile,torrido d'estate sulle immane pietraie e gelido al di là diogni dire negli interminabili inverni nevosi e ghiacciati.Un eccezionale bassorilievo, vera opera d'arte, che si

incontra lungo la strada che sale alla Ober Wolayer Alm,sottostante il Passo Giramondo nel gruppo del Volaia, ver-sante austriaco.L'opera raffigura il profilo del Maggiore Heinrich

Walther comandante dell' Imperial-Regio 30mo Battaglione Feldjaeger, con

l'esatta riproduzione delle decorazioni ricevute(medagliadell'ordine della Corona Ferrea di 3a classe, Croce milita-re al merito di servizio e Medaglia militare al merito diservizio).Accompagna la scultura, un rametto di querciaed uno di alloro, simboleggianti la forza e l'onore.Mirabile fu l'opera dello sconosciuto artista, tra il rim-

bombare cadenzato del cannone che portava inesorabil-mente la morte.Ma quel suono orribile, ad un certo momento ebbe

termine mentre perenne nel tempo rimase incisa l'operagraffita nella viva roccia, a ricordo di una indimenticabilegenerazione di uomini-soldato, da una e dall'altra parte.La fanteria dell'Imperiale e regio Esercito austrounga-

rico comprendeva 102 reggimenti di linea, 4 di cacciatoriimperiali tirolesi-Kaiserjaeger- ai quali si sommavano 4reggimenti di fanteria ed un battaglione di Feldjaeger del-la Bosnia-Erzegovina.Tutti i battaglioni di Cacciatori da campo, di norma co-

mandati da un maggiore o Tenente Colonnello, erano ar-ticolati su uno Stato Maggiore,, quattro compagnie, unasezione di mitragliatrici su due armi, e un quadro di com-pagnia di complemento, da chiamare in caso di guerra.Facevano eccezione i battaglioni n° 1,20,24 e 29, in cui

una delle quattro compagnie era una compagnia ciclisti,divisa in tre plotoni ed una sezione mitragliatrici.I Reparti Cacciatori da Campo comprendevano, oltre

ai Feldjaeger propriamente detti, anche sei compagnie diCacciatori di frontiera, o Grenzjaeger. Le compagnie 1a,3a,4a e 5a erano articolate su un Co-

mando e quattro plotoni, la 2a ne aveva solo tre, mentrela 6a ne aveva cinque.In tempo di pace i battaglioni risiedevano nella pro-

pria area di reclutamento, mentre in guerra vi restava so-lo la compagnia quadro con funzioni di deposito e adde-stramento reclute.Al termine di questa rassegna meditiamo quindi sulla

caducità del tempo, mentre scriviamo pensiamo al pros-simo bel Raduno della pace che si svolgerà il 27 luglio2014 prossimo,ancora a venire per il sottoscritto scriven-te, a Posìna, proprio con coloro che allora erano gli acer-rimi nemici dall'altra parte delle trincee, e quindi all'inu-tilità delle guerre, in cui patiscono e muoiono quasi sem-pre coloro che la guerra non l'avevano acclamata e volu-ta e quasi mai trovano la morte coloro che l'avevano pro-pugnata e voluta!Nel contempo il nostro rispetto profondo ed amore

sincero va a tutti gli alpini che in quella immane tragediadi quasi un secolo fa, hanno combattuto con onore e co-raggio, con patimenti e sofferenze inaudite.E parafrasando un po' la nostra bella preghiera, vo-

gliamo concludere con la forte speranza, praticamentecertezza, che la Madre di DIO, candida più della neve, laquale ha conosciuto e raccolto ogni sofferenza e sacrificiodei nostri “Veci” feriti e caduti su tutti i vari fronti, e co-munque “andati avanti”, li abbia sicuramente consolati,nel momento estremo, ed ora li bei eternamente con laSua benedizione ed il Suo sorriso. Parimenti, a noi “bocia”, e tutti siamo “bocia” rispetto

agli alpini già “andati avanti”, in guerra ed in pace, la Ma-dre di Dio che conosce e raccoglie tutti i nostri aneliti e lenostre speranze in questa vita, sorrida e benedica anchenoi e ci aiuti, nel nostro comportamento quotidiano, adessere sempre degni della penna che portiamo e dei valo-ri alpini tramandatici!

Valter Lazzari

BIBLIOGRAFIA:Salvare la memoria di C. Gattera e R. Greselin, Ed Ros-

satoLe pietre parlano di A e F. Scrimali, Ed. Uff.Storico

S.M.E.Parole dal Grappa di A.Burbello, Ed. E.L.D.

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Finita la battaglia delle Alpi Mussolinipassò in rassegna in pochi giorni Il fron-te occidentale dal passo del Piccolo S.

Bernardo a Mentone. Fu accompagnato oltreche dai sui più stretti collaboratori anche daun folta schiera di giornalisti e cineoperatoriche immortalarono l'avvenimento. La Batta-glia delle Alpi fu il nostro primo atto bellico inuna guerra mondiale che si dimostrerà cata-strofica per la nostra condotta militare e pre-parazione bellica ma seppur durata solo circa4 giorni, la propaganda la descrisse sui giorna-li come la prima vittoria di una lunga serie. Trai tanti articoli quello che ho rinvenuto più in-teressante è quello apparso sulla rivista TEM-PO del 7 luglio 1940 dal titolo "Il Duce sulfronte ovest" corredato da una serie di foto acolori ad alto impatto propagandistico. Maquello che più ho trovato curioso è il contrariato commen-to scritto nei sui diari da Galeazzo Ciano all'epoca mini-stro degli Esteri che ben rappresenta la verità di ciò che eraaccaduto sulle Alpi. In data 30 giugnoCiano scrive: il Duce continua ad aggi-rarsi sul fronte occidentale. Questo suoviaggio, mentre Hitler visita Parigi, su-scita commenti non favorevoli. Se aves-si potuto, lo avrei sconsigliato dal farlo.In data 2 luglio Ciano annota: Mussoli-ni è tornato dal suo viaggio al fronte oc-cidentale, come prevedevo, è tornatoentusiasta di quello che ha visto. Ancheper l'armamento trova che tutto va be-ne. Parla con slancio dello "sfondamen-to della Maginot Alpina". In realtà nonc'è stato alcun sfondamento: i nostrigruppi celeri si sono insinuati tra le ope-re fortificate francesi e hanno occupato ipaesi in fondo valle, mentre i forti ta-gliavano loro la strada alle spalle. Su ciòè provvidenzialmente caduto il sipariodell'armistizio [...]

Lorenzo Santagata

Foto 1,2,3: rivista TEMPO del 7 luglio 1940. Foto 4: la propaganda sui banchi di scuola.Foto :5 Il Duce sugli ardui passi alpini conquistati dalle truppeoltre il confine occidentale. (Domenica del Corriere , disegno diA. Beltrame. Collezione L.Santagata).

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Venerdì 14 novembre è una data vera-mente da ricordare per gli Alpini del

Gruppo di Genova Monte e direi anche perla Sezione di Genova tutta, in quanto, qua-si inaspettatamente visti i molteplici impe-gni del Cardinale Bagnasco, Sua Eminenza,unitamente a Don Fernando parroco dellaChiesa della Sacra Famiglia di Via Bobbio,s'è presentato alla tradizionale cena mensi-le degli anziani del Gruppo. Che emozione, che sincera gioia da parte ditutti i presenti per cotanto graditissimoospite nei modesti, ma belli e ben attrezza-ti, locali del Gruppo, fin dalla sua costitu-zione nel 1966, e facenti parte del comples-so della sopra citata Chiesa ed annessi. Con tratto affettuoso e paterno, Sua Emi-nenza ha cordialmente salutato e subitomesso a proprio agio tutti gli alpini presen-ti, rigorosamente con cappello alpino in te-sta, ed è stato posto a capo tavola dall'atti-vo padrone di casa, il Capo Gruppo FulvioRonconi il quale ha curato con grande peri-zia tutta l'organizzazione della indimenti-cabile serata. Tutti i commensali hanno preso quindi po-sto a sedere, vicino a Sua Eminenza nell'or-dine; Don Fernando e l' efficiente CapoGruppo, e poi a seguire, da ambo i lati, ilnostro Presidente Sezionale Piero Firpo edil Past Presidente Gianni Belgrano, il Capi-tano Gagliardone, in servizio al 1° reggi-mento di Artiglieria da Montagna a Fossa-no e già Comandante delle “Ronde genove-si” per la sicurezza cittadina, il Coordinato-re del Settore di Genova Centrale, l'amicoFrancesco Cassieri, “l'inossidabile” ultimo

reduce di guerra del Gruppo, Riccardo Bar-bieri classe 1917, Arnaldo Sandri, ultimosocio fondatore del Gruppo ancora in vita,Federico Pastoris, uno dei più anziani iscrit-ti della nostra Sezione, e numerosi soci delGruppo di Genova Monte che erano pre-senti unitamente ad altri soci genovesi ed alsottoscritto, in rappresentanza del SettoreTigullio, invitati per l'occasione “ dal Padro-ne “di casa. Riteniamo doveroso rammentare che l'at-tuale Capo Gruppo Ronconi, in carica dal2010, ha recuperato un Gruppo che si stavaper sciogliere per esiguità di soci, in pochianni l'ha riportato all'importanza che stori-

camente merita, più che triplicando il nu-mero dei soci e ponendo le premesse a cheil Gruppo sia in continua espansione. Sua Eminenza, all'inizio del “rancio” si è al-zato e con tono dolcissimo ha chiesto di re-citare tutti assieme il Padre Nostro, così èstato, in un momento veramente magico digrande e profonda fratellanza alpina tra tut-ti noi e di comunione profonda con il nostroPastore d'eccezione, Principe della Chiesaper diritto di rango e con la berretta rossacardinalizia a memoria del rosso sangue deiSanti Martiri Cristiani. Subito dopo, il rancio alpino speciale recla-mava però il suo inizio e quale piacevolesorpresa vedersi arrivare, simultaneamentecon sapiente tattica di probabile remini-scenza militare, i vari vassoi fumanti di po-lenta ricoperta di ottimo sugo al cinghiale,materia prima peraltro procurata dal solerteCapo Gruppo tuttofare Fulvio, grazie allesue abilità venatorie ed a quelle poi culina-rie della sua gentile consorte.A seguire; ricchi vassoi di formaggi nostra-ni assortiti, prelibati dolci casalinghi prepa-rati dalle gentili Signore dei soci del Grup-po, il tutto annaffiato da sinceri vinelli bian-chi e rossi, con il tocco finale di un genuinospumante amabile.Come spesso succede, alternando il Sacro alprofano, è venuto il momento, al volgeredella prelibata cena, da noi tutti atteso ed ilnostro amato Past President, nonché attua-le Proboviro, Gianni Belgrano si è alzato edal comando “Alpini attenti” ha iniziato a re-citare, veramente dal cuore, la nostra amatapreghiera, in un religioso silenzio generale.

SETTORE GENOVA - GRUPPO GENOVA MONTEVISITA PASTORALE DI SUA EMINENZA IL CARDINALE ANGELO BAGNASCO

Notizie dai Settori

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Fortissima l'emozione che ha toccato nelprofondo i nostri animi, con Sua Eminenzain piedi, assorto nell'ascolto delle stupendeparole che sempre riecheggiano dolcemen-te in tutti i cuori alpini. Prima del commiato, il Cardinal Bagnascoche peraltro ha ricordato il suo trascorsoincarico di Ordinario Militare, ha voluto di-re qualche parola circa la bella serata, al chelevatici tutti in piedi per l'ascolto della pa-rola del nostro primo Pastore cittadino, nonabbiamo sentito parole circoscritte sostan-zialmente a convenevoli dell'occasione,bensì un messaggio di vasta portata, digrande spessore e profondità spirituale,profferito con voce dolce ma determinata,diretto ai nostri cuori sugli importanti temidella fede, della speranza, della solidarietàche è poi amore verso il prossimo e, trami-te il prossimo, verso Dio che tutti ci hacreato. Sua Eminenza ha poi proseguito, accen-nando anche a temi attuali, politici ed eco-nomici, e ci ha invitato ad essere attivi nelpromuovere iniziative positive per il nostrobel Paese, di non addossare la colpa di crisie dissesti di ogni tipo, ai politici od a questoo quell'altro gridando rassegnati allo sface-lo generale ,vi è sempre un concorso di re-sponsabilità di tutte le parti della società, losfacelo non c'è e non ci sarà nella misurache avremo la capacità introspettiva di ve-dere dentro di noi e trarre il meglio dalprofondo, credendo fermamente che potre-mo avere una società migliore e più giustase tutti assieme daremo il massimo, con as-siduo impegno, e se praticheremo quei va-lori che ci contraddistinguono, ovvero; ilsenso del dovere, del sacrificio, dell'onestà edella solidarietà, uniti peraltro a quelle “ar-mi alpine” che richiamiamo nella nostrapreghiera “salva noi armati come siamo difede ed amore”. Momento particolarmente toccante, dopola breve ma significativa omelia, la richiesta,da parte di Sua Eminenza, di poter avereuna copia della preghiera dell'alpino, affer-mando che, nella sua esperienza di Ordina-rio Militare, aveva sì ascoltato diverse bellepreghiere di Armi e Corpi vari ma che ora lanostra preghiera, per il grande senso diumanità, “ proteggi le nostre mamme, le no-stre spose, i nostri figli e fratelli lontani”,ed il forte amore cristiano, “ Madre di Dio,candida più della neve, Tu che hai conosciu-to e raccolto ogni sofferenza ed ogni sacrifi-cio di tutti gli alpini caduti....benedici e sor-ridi a...” “la nostra millenaria civiltà cristia-na”, aveva in particolare attirato la sua at-tenzione.Immediatamente è stata consegnata al Car-dinale una copia della nostra preghiera e,data la bella atmosfera alpina venutasi a

creare, iniziando dall'arzillo reduce di guer-ra Barbieri, è stato dato il via, come ad uncomando predeterminato ma per la veritàspontaneamente, ai canti alpini classici ac-compagnati via via un po' da tutti i presen-ti e.... sorpresa nelle sorprese, il nostro Pa-store, dimostrandoci tutto il suo grande egenuino affetto, ha iniziato anche Lui adaccompagnare i vari canti alpini come , adesempio, “quel mazzolin di fiori che viendalla montagna...”. Come di sovente succede per tutte le cosebelle è arrivato purtroppo velocemente ilmomento del commiato e dopo il dono alCardinale, peraltro graditissimo, di una ca-micia del Gruppo con a fronte il logo dellaSezione di Genova, con lanterna, mare emonti ed a tergo la dicitura Gruppo AlpiniGenova Monte ed ora Vi partecipo all'ulti-ma, veramente grande, sorpresa nel vedereSua Eminenza abbracciare e baciare affet-tuosamente, vero Angelo di nome e di fatto,uno per uno, tutti i commensali a suggellodi una serata, certamente unica, pervasa digrande fratellanza ed amore verso il nostroprossimo. Ognuno, nel proprio intimo, alle parole egesti del nostro amato Cardinale, s'è senti-to come rinnovato, diverso, toccato da que-sta esperienza eccezionale, tutti con lagrande volontà e determinazione ad opera-re sempre più al meglio, attivamente ed inmodo propositivo, come Cristiani, come Al-pini e come Genovesi.

Sinceramente, non vi nascondo, che al mo-mento quando anche il sottoscritto è statoabbracciato e baciato affettuosamente daSua Eminenza, per la grandissima emozio-ne, ho come rivissuto alla moviola i mo-menti salienti della mia vita cristiana, dallaS. Comunione e S. Cresima ai vari Sacra-menti, e della mia vita alpina, da giovane al-lievo ad Aosta, ai vari Reparti operativi diassegnazione, sia nel periodo di leva che disuccessivi richiami, con il fermo proponi-mento per l'avvenire, con i miei atti e com-portamenti, di fare ancor di più e veramen-te di tutto per essere degno, da una parte,dell'amore di Dio che mi guidi “ sulle crestevertiginose” delle difficoltà della vita quoti-diana e “sulle diritte pareti” che ognuno dinoi affronta quotidianamente con il lavoro,la famiglia e tutti i relativi problemi, e dal-l'altra parte come alpino, di poter esseresempre degno del grande onore di portarela penna sul cappello nonché di essere“ de-gno delle glorie dei nostri Avi” e quindi ditutti gli importanti valori che detta Pennasul nostro Cappello rappresenta. Grazie Sua Eminenza per l'arricchimentospirituale che la memorabile serata con Leici ha consentito, e grazie amici di GenovaMonte per questa straordinaria opportu-nità offertaci ed anche, sul versante mate-riale comunque da non trascurarsi, perl'ottimo rancio alpino degustato e la per-fetta organizzazione dell'eccezionale in-contro! Valter Lazzari

SETTORE GENOVA – GRUPPO DI NERVISEZZADIO - OMAGGIO ALLA MADRINA DEL GRUPPO

In occasione degli appunta-menti per ricordare i Caduti, isoci e benefattori defunti delGruppo Alpini di Nervi, alcunisoci del Gruppo si sono recati loscorso novembre a Sezzadio, aportare un fiore sulla tomba del-la loro madrina, signora PieraMollero Mancini, scomparsa il 3maggio 2012. La signora Piera era nipote del ilGen. Umberto Ricagno, coman-dante della 3° Divisione Juliadel Corpo d’Armata Alpino inRussia, e con gli Alpini di Nervila legava un’amicizia trentenna-le, che sempre l’aveva vista pre-sente alle loro feste, ai loro ap-puntamenti alpini.

Notizie dai Settori

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Notizie dai Settori

Il Gruppo Alpini di Nervi ha voluto rende-re omaggio in occasione del 70° anniver-sario dalla morte al Caduto Tenente medicoGianfrancesco De Marchi, Medaglia d’Ar-gento al V.M. al quale è intitolata una stradadi Bogliasco.De Marchi, dopo aver partecipato alla se-conda guerra mondiale, passò con i partigia-ni nel settembre 1943. Durante un’imbosca-

ta, mentre cercava di porre in salvo il suo co-mandante Cion, fu ucciso, il 17 aprile 1944,assieme ad altri partigiani a Upega, nel Cu-neense. Gli Alpini di Nervi, con il Consiglie-re Comunale di Bogliasco signora Anna JonScotta, hanno incontrato il sindaco di BrigaAlta Ivo Alberti, ed alcuni parenti di DeMarchi e con loro è stata posta una coronadi alloro sul cippo che ricorda il Caduto.

In una bella giornata di sole, dopo le ab-bondanti piogge che hanno colpito e de-vastato le nostre regioni, si è svolto dome-nica 19 ottobre 2014, a Masone presso ilsuggestivo Parco del Romitorio l’annualeraduno del gruppo. Dopo l’inizio con laconsueta colazione alpina, la manifestazio-ne è entrata nel vivo con la sfilata per le viedel paese, cui hanno fatto da sfondo lasplendida coreografia i drappi tricoloriesposti alle finestre e le note della BandaAmici di Piazza Castello. Erano presenti varie autorità, il SindacoEnrico Piccardo, il Vicesindaco, il Coman-dante della Stazione dei Carabinieri diCampo Ligure, ed, in rappresentanza dellaSezione di Genova, il Consigliere Nazio-nale Massimo Curasi, Eugenio Musso, EzioDerqui, Orazio Bellatti, Pierangelo Fasso-ne, i reduci di Russia Santo Oliveri e Giu-seppe Leoncini, i militari Artiglieri France-sca Macciò, Federico Oliveri, Mauro Tibe-rii, i Vessilli di Genova, Acqui Terme e Ver-celli, 22 gagliardetti provenienti da Genovae dal Basso Piemonte. Il corteo è quindi giunto presso la localeChiesa Parrocchiale, dove alle ore 10:45 ilParroco Don Maurizio Benzi ha celebrato laSanta Messa, al termine la solenne deposi-zione delle corone presso il monumento deicaduti e presso il monumento degli alpini,al termine della quale il capogruppo ha rin-graziato tute le autorità presenti e tutti gliintervenuti ed ha inviato un caloroso ecommosso saluto ed un augurio di prontaguarigione al socio Salvatore Bruzzone“grande alpino e grande uomo”. Ha quindipreso la parola il Sindaco il quale ha avutoparole di elogio per tutti gli alpini e in par-ticolare il gruppo di Masone per le innume-revoli attività che svolge in favore della co-munità masonese. Ha concluso le celebrazioni il ConsigliereNazionale che, prendendo spunto dallapresenza alla manifestazione dei tre giovaniartiglieri masonesi presenti per l’occasione,ha illustrato dell’importanza del servizio dileva ed ha ringraziato tutti i partecipanti perla buona riuscita delle manifestazione.

Il CapogruppoPiero Macciò

SETTORE GENOVA – GRUPPO DI NERVIUPEGA (CN) - OMAGGIO ALLA M.A.V.M. GIANFRANCESCO DE MARCHI

SETTORE STURA -PONENTE – GRUPPO DI MASONE19 OTTOBRE - RADUNODEL GRUPPO

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Notizie dai Settori

La festa alpina organizzata dal GruppoAlpini di Sopralacroce, che si è svolta

domenica 20 luglio 2014 al Pratomollo son-nacchioso e ormai disabituato a questoevento di ignificato patriottico e solidale.L'evento che si svolge ogni anno la terzadomenica di luglio nel grande pianoro e neisuoi faggi, ha avuto nonostante il tempo ungrande successo di partecipazione grazieanche ad una nutrita presenza specialmen-te di alpini dei gruppi del Settore Aveto edel levante ligure, che hanno voluto onora-re e rispondere ai colleghi di Sopralacrocecon in testa Carmelo ed il mitico ex capo-gruppo Baldo (rientrato nei ranghi) perquesta “Festa Alpina”.Per dovere di cronaca ricordiamo che le“penne nere” si sono tutte radunate nell’a-rea attrezzata a cura degli alpini di Soprala-croce. Con in testa il vessillo della Sezionedi Genova “, sfilando per la sterrata del

Monte Aiona, il corteo si è portato all’inter-no dei recinto dove davanti alla Cappellettaa ricordo dei caduti della Balcania si è svol-ta la cerimonia dell’Alzabandiera e comme-morati i Caduti.Vogliamo segnalare la presenza del ViceSindaco e dell’Assessore Marina Bo' diBorzonasca che hanno egregiamente sosti-tuito il Sindaco Giuseppino Maschio “alpi-no“ assente giustificato per meritate ferie;il Presidente della Sezione Piero Firpo, ilConsigliere Nazionale Massimo Curasì edaltre personalità hanno reso onore alla ce-rimonia.Quindi la parte religiosa con la Santa Mes-sa nella cappelletta, in onore di tutti i cadu-ti delle guerra e dei soci andati avanti chetanto hanno voluto, di ritorno dalla guerra,edificare questo luogo di culto per la mon-tagna. La funzione è stata celebrata dal par-roco don Onesphore, il quale aveva a lato

dell’Altare il vessillo della Sezione, moltigagliardetti dei Gruppi Alpini del Settore edel levante ligure. Molto emozionante altermine della cerimonia religiosa la “Pre-ghiera dell’Alpino” ed il ricordo dell’alpinoSandro Marre' socio del gruppo tragica-mente deceduto in un incidente sul lavoro.Infine tutti al convivio (“rancio alpino”) li-bero al sacco, nell’area attrezzata tra i faggi:gli alpini, le autorità, gli amici, i famigliari,gli ospiti, in un clima festoso, di grande sim-patia e di altrettanta amicizia, tutti hannoconsumato il sempre abbandonante “ran-cio” e naturalmente, fra un canto e l’altro,qualche buon bicchiere di vino rosso, maguardando in faccia questi autentici figli dipopolo, tutto è lecito e un fiasco in più èconsentito e …consigliabile. Bravi e compli-menti agli alpini di Sopralacroce, a Fausto ei nuovi “Girasoli “ che come consuetudineha allietato i partecipanti sino a tarda ora.

SETTORE STURLA AVETO – GRUPPO DI SOPRALACROCERADUNO ALPINO A PRATOMOLLO – MONTE AIONA

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Notizie dai Settori

Venerdì 10 Ottobre scorso,presso il Comando Scuola diTelecomunicazioni di Capera-

na a Chiavari, alla presenza delleprincipali Associazioni d'Arma edAutorità cittadine, è avvenuta la pre-miazione del dodicesimo Concorsoannuale di Narrativa promosso dal-l'Associazione Ufficiali in congedo diChiavari e riservato a tutti i militari in

servizio o in congedo, di qualunquearma o specialità oltre che a vedoveed orfani delle dette categorie ed an-che ad alunni della scuole superiori.Per l'anno 2014, il Concorso era

dedicato alla memoria del Ten. Di Va-scello Stefano Balletto, pluridecoratoal valore militare ed il tema, a titolodeterminato annuale, era; “Le forzeArmate: Il coraggio della solidarietà”.

L'elaborato vincente il primopremio e riguardante un episo-dio in tema, compiuto o cono-sciuto, è stato quello del 1° mare-sciallo degli Alpini, in servizio adAosta, Giacomo Mangano.Essendo il vincitore assente,

per urgenti motivi familiari, ilPresidente dell'U.N.U.C.I Prof.A.Viggiani, sponsor dell'evento,ed il Comandante della Scuola,Capitano di Vascello V.L Ciriello,ospitante l'evento, hanno richie-sto al sottoscritto, peraltro unico

alpino presente alla premiazione, dirappresentare l'alpino vincitore delprimo premio.Ho accettato pertanto di buon

grado di rappresentare il 1° Marescial-lo degli alpini Mangano ed ho datocorso alla lettura del bel testo, che hariscosso calorosi applausi per i fortisentimenti e sensazioni che abilmen-te esprime, al termine della quale let-tura il Comandante, simbolicamente,mi ha consegnato la bella targa pre-mio che, in un secondo tempo, verràpoi inoltrata al diretto interessato.Il racconto, intitolato “MANAAR”

narra la vicenda di un giovane finan-ziere, Luca Melacci, che inaspettata-mente viene trasferito da Latina alComando Brigata di Lampedusa, do-ve l’incontro con una giovane profu-ga, di nome Manaar cambia la sua vi-sione della vita e lo rende consapevo-le del dramma dei migranti.

Valter Lazzari

SETTORE STURLA AVETO – GRUPPO DI SOPRALACROCEPELLEGRINAGGIO MARIANO SUL MONTE AIONA

SETTORE TIGULLIOCONCORSO DI NARRATIVA 2014, PROMOSSO DALL'U.N.U.C.I: SEZIONE DICHIAVARI, PRESSO LA SCUOLA DI TELECOMUNICAZIONI DI CAPERANA

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Notizie dai Settori

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Martedì 13 Maggio, nellapiazza d’armi della Caser-ma “Giordano Leone” Sede

della Scuola di TLC di Chiavari, mot-to UNA VIS, UNA VOX, con una bel-la cerimonia militare, hanno avutoluogo le celebrazioni per il 62° anni-versario dalla costituzione e l’apertu-ra del nuovo accademico.Erano presenti numerose Auto-

rità tra le quali il Prefetto di Genova,Giovanni Balsamo,il Vescovo AlbertoTanasini, il Procuratore Capo dellaRepubblica di Genova, Michele DiLecce, il Procuratore aggiunto, Fran-cesco Cozzi, Sindaci ed Assessori deiComuni di Chiavari, Leivi, Lavagna,Sestri Levante, Cogorno, San Colom-bano Certenoli, Carasco, con i relati-vi Gonfaloni.Erano presenti inoltre i vertici lo-

cali e provinciali di Polizia, Carabinie-ri, Guardia di Finanza e Polizia Muni-cipale.Sul piazzale erano schierati i re-

parti di Ufficiali, Sottufficiali, militarie personale civile della Scuola unita-mente a tutte le associazioni combat-tentistiche e d’Arma.In particolare gli alpini erano rap-

presentati dal Vessillo sezionale, dicui il sottoscritto ha avuto l’onore diessere alfiere e dai Gagliardetti deiseguenti tre Gruppi del Comprenso-rio; Sestri Levante, Casarza Ligure eFavale di Malvaro. La cerimonia ha avuto inizio, in

un’atmosfera suggestiva, con l’uscitadalla palazzina Comando della ban-diera della Scuola, scortata dai rappre-sentanti delle quattro armi, Esercito,Marina, Aeronautica e Carabinierimentre la fanfara dell’Accademia diLivorno intonava l’inno di Mameli.L’organico della Scuola è attual-

mente di circa 200 militari tra Ufficia-li, Sottufficiali e militari semplici egraduati, tra la forza effettiva ancheun certo numero di alpini, in buonaparte specialisti ed istruttori ai corsi.Si sono poi avvicendati al mi-

crofono i vari oratori ufficiali; Il viceSindaco di Chiavari, Sandro Garibal-di, il quale ha ricordato per Chiavaril’importanza storica della Scuola sulterritorio, non solo per l’attività di

formazione ma anche per il conti-nuativo supporto alle iniziative delComune di Chiavari (i dipendentistessi del Comune vengono istruiti ininformatica dalla Scuola), e successi-vamente il Comandante della Scuola,Capitano di Vascello Vincenzo LuigiCiriello, che ha ricordato quanto esempre più molteplici attività, nel-l’ambito della Difesa e delle ForzeArmate, gravitino ormai intorno alletelecomunicazioni ed all’informatica.Il Comandante ha rammentato la

possibilità, per la Scuola, di organiz-zare oltre 60 tipologie diverse di cor-si, riservate al personale militare e ci-vile, dato l’elevatissimo livello di spe-cializzazione raggiunto.Nel 2013 ben 1.150, militari e ci-

vili, hanno partecipato ai vari corsispecialistici.In particolare il compito di for-

mazione specialistica dell’area in-terforze, oltre il tradizionale campodelle telecomunicazioni e dell’infor-matica, interessa oggi anche l’optoe-lettronica e le moderne tecnologie eproblematiche del “cyber defence”(protezione cibernetica).Vi sono nuovi scenari di minaccia

ed è opportuno adottare tutta unaserie di contromisure, occorrerebbegià nelle scuole più informazione sulcorretto uso dei computers.Peraltro la Scuola che da lungo

tempo collabora con l’Università diGenova, di recente, ha iniziato la col-laborazione anche con gli atenei di diModena e Reggio Emilia-è previsto

un Master in Cyber Defence e DigitalForensics per l’anno 2014/2015- peressere sempre al passo con i tempi edanzi, possibilmente, coglierne le anti-cipazioni per prevenire le eventualifuture minacce tecnologiche.A chiusura degli interventi, l’Am-

miraglio di Squadra Gerald Talarico,Comandante delle Scuole della Mari-na, ha puntualizzato che attualmentela Scuola di Chiavari è un Polo di ec-cellenza nel mondo delle telecomu-nicazioni e delle tecnologie digitali,con particolare riferimento al “cyberdefence”, materia delicatissima cheimpatta grandemente sulla sicurezzastessa della nostra Nazione.Proseguendo con la cerimonia

militare, si sono susseguiti gli onorialla Bandiera ed al Comandante del-le Scuole della Marina, con le notestruggenti della brava fanfara del-l’Accademia di Livorno, fino al tradi-zionale “rompete le righe”.I partecipanti e gli ospiti sono af-

fluiti quindi alle sale del Circolo uni-ficato ove è stato offerto dal Coman-do un ricco rinfresco, con grande va-rietà di vivande e di libagioni, tale dasoddisfare anche i palati più esigenti.Allora, al prossimo anniversario

di questa prestigiosa Istituzione delnostro Settore!

Valter Lazzari

Bibliografia:Prospetti didattico/informativi editi dallaScuola di Telecomunicazioni Articoli vari dal quotidiano Secolo XIX e dalsettimanale “Il Levante”.

SETTORE TIGULLIOFORZE ARMATE E CHIAVARI UNITE DA 62 ANNI

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Notizie dai Settori

Domenica 5 Ottobre scorso,cinque esponenti del Comi-tato Memoriale Della Divi-

sione Alpina Cuneense si sono recatiin visita ai Gruppi di Moneglia e Ra-pallo della Sezione di Genova.Il Memoriale della Cuneense,

realizzato grazie allo sforzo congiun-to di ben quattro Sezioni, Ceva, Cu-neo, Mondovì e Saluzzo, è sito in Cu-neo nei locali della vecchia stazionedi Cuneo Gesso, concessi in comoda-to gratuito dalle Ferrovie dello Stato,dalla quale Stazione partivano le tra-dotte per la campagna di Russia, edora l’intera struttura è stata trasfor-mata in zona museale e luogo dellamemoria.Difatti dalla “stazione della

memoria” è ora possibile intra-prendere un viaggio a ritrosonel tempo alla scoperta dellastoria affascinante e particolaredel Corpo militare degli Alpini,creato inizialmente per la difesadel confine settentrionale mon-tano da Est ad Ovest, che hasempre saputo servire al megliol’Italia tanto in patria quanto al-l’estero.Nelle varie sale dedicate è

possibile viaggiare attraverso lediverse epoche, ammirare pre-ziosi e rari cimeli donati da fa-miglie di Reduci, da Alpini e daappassionati di storia militaredel periodo otto-novecentesco,ed entrare virtualmente in unatrincea della Grande Guerra, vi-sitare un’infermeria degli annitrenta, spostarsi per un mo-mento nei caldi deserti africani,per poi passare alla secondaGuerra Mondiale, alle disastro-se campagne di Grecia-Albaniae di Russia e guerra partigiana, perarrivare infine le uniformi del periodorepubblicano, fino alla sospensionedella leva obbligatoria.Peraltro numerosi pannelli espli-

cativi permettono di approfondireogni argomento ed è inoltre presenteun piccolo “bookshop” ove si possonotrovare le testimonianze scritte di al-cuni dei numerosi Alpini che hanno

vissuto da protagonisti la storia deisoldati con la penna nera.Ovviamente il Memoriale è “in

crescita” e quindi è sempre alla ricer-ca di ulteriori testimonianze docu-mentali e di materiale oltre che tra-mite interviste agli ormai rari reducidella Cuneense, peraltro già scarsi diper sé in quanto oltre il 90% degli ap-partenenti alla Divisione martire so-no caduti in terra russa nei combatti-menti o causa congelamenti e malat-tie e stenti in prigionia.Il contributo di sangue di liguri

alla sciagura della campagna di Rus-sia è stato veramente notevole per itanti alpini ed artiglieri da montagna

che hanno militato nei BattaglioniPieve di teco, Saluzzo etc. nonché neiGruppi da Montagna.... della Cu-neense.Domenica 5 Ottobre scorso, gra-

zie ad accordi presi con il Presidentedi detto Memoriale, Aldo Meinero,alcuni membri del Comitato; Ales-sandro Petracca, responsabile dellasezione storica, la gentile Signora Pe-

tracca, volontaria al Museo ed ac-compagnatrice delle visite guidate,Paolo Cera, Consigliere esperto diuniformologia e tra l’altro autore diuna importante opera riguardantespecificatamente il cappello alpino,sono venuti in visita di lavoro pressoi nostri Gruppi di; Moneglia al matti-no, Rapallo al pomeriggio, accompa-gnati dal sottoscritto.Paolo Cera, tra l’altro, è anche im-

portante collezionista di reperti ine-renti la storia degli alpini, ed un buonnumero di essi sono stati concessi incomodato gratuito al Memoriale indiscorso.A Moneglia gli esperti del Memo-riale hanno intervistato la Ma-drina del Gruppo stesso, orfanadi guerra, Signora Carla figlia diVittorio Bulla, fotografo ufficialedella Cuneense, in Grecia, Al-bania e Russia, ove cadde nelMarzo del 1943, circa l’ampiomateriale fotografico del padreriguardante le varie campagnedella Divisione martire, proce-dendo poi alla scannerizzazionedi moltissime istantanee, benconservate, tutte recanti lastampigliatura ufficiale, in ver-de, “servizio fotografico 4a divi-sione alpina”.A tale proposito, come il let-

tore ricorderà, nel primo nume-ro del 2014, da parte nostra, conuso di parte della documenta-zione fotografica, era già uscitoun ampio articolo trattante lastoria, tragica, di Vittorio Bulla,caduto in Russia nei suoi verdianni e senza neppure una tom-ba ove poterlo degnamente ri-cordare.Il materiale raccolto dai

membri del Memoriale andrà ad ar-ricchire, a perpetuo ricordo, la raccol-ta museale della “stazione della me-moria” da cui partirono centinaia ditradotte e ne ritornarono solo pochedecine.Queste memorie di una tragica

avventura in cui persero la vita cosìtanti alpini, non appartengono soloagli amici alpini cuneesi e piemonte-

SETTORE TIGULLIOCOMITATO MEMORIALE DELLA DIVISIONE ALPINA CUNEENSE IN VISITA AIGRUPPI DI MONEGLIA E RAPALLO DELLA SEZIONE DI GENOVA

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29 GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014

Notizie dai Settorisi artefici della lodevole iniziativa, masono sicuramente patrimonio di tut-ti” i soldati con la penna” e, a pieno ti-tolo, anche degli alpini liguri e geno-vesi.Con l’occasione, presso il grup-

po di Moneglia, debitamente avvi-sato è intervenuto anche ErnestoBaratta, alpino del Gruppo di Casti-glione Chiavarese, classe 21 e giàappartenente al Battaglione Pievedi Teco della Cuneense, ed è statointervistato circa la sua partecipa-zione nel 1941 a Limone Piemonte,al film di propaganda del regime gi-rato con alpini veri nel ruolo di at-tori e comparse in ipotetici combat-timenti con forze nemiche, peraltromai avvenuti.Il filmato realizzato dall’Istituto

luce in pellicola da 8 millimetri, reca-va il titolo “I trecento della settima” el’alpino Baratta ha riferito, con dovi-zia di particolari, che sostanzialmen-te intervenne nel ruolo di comparsain ruoli minori, debitamente truccatoper le varie sequenze, contro sempli-ce promessa di un fantomatico “ran-cio speciale” che mai si vide.Di grande interesse e durata,

un’ora e mezza, presso il gruppo diRapallo ove nel frattempo ci eravamospostati, l’intervista al reduce alpinodel Pieve di Teco, Stefano AgostinoArata, classe 1919, detto “Gustìn”,che con la Divisione Cuneense preseparte alle campagne di Francia, Gre-cia, Albania e Russia.Gustìn, un vero personaggio per

la vitalità ed entusiasmo che ancorasprigiona, ha raccontato nell’intervi-

sta video-ripresa molteplici partico-lari e dettagli di vita quotidiana e va-rie azioni militari in cui il narratorevenne coinvolto.Vera miniera di informazioni, rac-

conto sorprendentemente lucido ericco di particolari interessanti, relati-vo a tutte le campagne di guerra vis-sute!Al termine della lunga intervista il

nostro arzillo Gustìn ha voluto chiu-dere in bellezza, sorprendendo vera-mente tutti, s’è alzato in piedi e, perla gioia del camera-man, ha iniziato acantare canzoni russe, tra l’altro into-nandole anche molto bene!Il nostro simpatico reduce difatti

ha raccontato che per necessità disopravvivenza aveva imparato la lin-gua russa destreggiandosi sufficien-temente per essere impiegato, a mi-

gliori condizioni di vita, come inter-prete. La bella giornata, intensa ed inte-

ressante, è terminata ed i nostri gradi-ti visitatori, soddisfattissimi, si sonomessi sulla strada del ritorno ed ora ilnostro pensiero riverente ed orgo-glioso va oltre che ai pochi reduci ge-novesi superstiti ma anche e soprat-tutto ai più che non sono tornati dal-la tragedia dell’ultimo conflitto per-dendo la vita nei loro anni più belli.Nel mese di Novembre il sotto-

scritto ha ricambiato la visita agliamici alpini cuneesi del Memorialeed in tutta sincerità devo dire che lesale storiche sono veramente ben al-lestite ed il materiale oggetto dellamostra è veramente di altissimo livel-lo per la rarità dei reperti ed il lorostato di conservazione.Visitiamo questo Memoriale, è

anche la nostra storia, i martiri dellaCuneense sono anche i nostri mar-tiri!L’indirizzo della “Stazione della

memoria” è : Piazzale Vecchia Stazio-ne, 6 Cuneo, visite guidate su preno-tazione, si chiedano informazioni aln° di tel.347 1355857 e 348 4713257,www.memocuneense.it.Onore agli eroici alpini della

quarta divisione alpina, la mitica Cu-neense!

Valter Lazzari

Bibliografia: Brochure illustrativa edita dal: ComitatoMEMORIALE DIVISIONE ALPINA CU-NEENSEStazione della Memoria di CUNEO GESSO

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GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014 30

Notizie dai Settori

Domenica 10 Agosto scorso, haavuto luogo la tradizionalefesta del Gruppo di Ne, come

sempre nella bella località di Tolceto,soprastante l’abitato di Caminata, inVal Graveglia.Il luogo, una piccola radura al li-

mitare di castagneti, è particolarmen-te suggestivo per la bellezza del pa-norama e l’aria pura che si respira.Numerosi gli alpini convenuti ed i

loro familiari, sei i Gagliardetti presen-ti oltre il Vessillo Sezionale, per l’occa-sione portato dal Consigliere/Tesorie-re sezionale Massimo Curasì, nel con-tempo anche Consigliere nazionale.Prete Rinaldo Rocca, responsabile

del Villaggio del ragazzo di S. Salva-tore, di fatto erede del mitico fonda-tore, Don Nando, ha officiato laS.Messa nella settecentesca Cappel-letta di Santa Reparata Nuova, sita allimitare del bosco, nel corso dellaquale è stata anche benedetta unacorona d’alloro che sarà successiva-mente apposta al cippo del Grup-po,alla memoria dei Caduti di tutte leguerre, sito nel cimitero di Caminata.Dopo molti anni, il mitico sacer-

dote officiante di sempre, a cui va ilnostro pensiero riverente, Don PietroVallebella, alla bella età di 94 anni nonha potuto, in questa occasione, pre-senziare in quanto impegnato per altriproblemi, urgenti ed inderogabili.L’omelia di Prete Rinaldo, (non

Don, poiché l’energico e modernosacerdote rifugge da ogni formulache consideri arcaica e quindi inade-guata ai tempi o comunque “bizanti-neggiante”) è stata particolarmenteincisiva ed ha riguardato il tema deivalori della famiglia e dell’amore esolidarietà verso il prossimo nostroche sono la strada da praticare per vi-vere nell’amore di Dio.Sono state rimarcate peraltro an-

che le tante qualità dell’alpino che, inogni tempo, in guerra e pace, ha co-munque sempre dimostrato umanità,rispetto e solidarietà anche verso lepopolazioni formalmente nemichesenza mai cedere a violenze gratuite,tutto ciò sempre con senso del dove-re, del sacrificio e di grande dignitàverso se stessi e gli altri.

Al termine della Santa Funzio-ne il sottoscritto ha avuto l’onoredi recitare la nostra bella preghieradell’alpino, con tutti i presenti rittie visibilmente commossi, Vessillosezionale e Gagliardetti innalzati.Le varie fasi del Santo rito sono

state tradizionalmente accompagnatedal trombettiere in erba, ma già vali-do, Lorenzo, nipote del Capo Gruppo.La sana allegria della buona com-

pagnia alpina, la bellezza della giorna-ta, unite agli attraenti effluvi dei mani-caretti in corso di preparazione e l’oraormai avanzata dopo la Santa Funzio-ne, hanno come calamitato i parteci-panti al raduno, negli ampi locali co-perti nelle immediate vicinanze dellaCappelletta ove è stato servito un lau-to “rancio alpino”, a base di gustosoasado, ottimi ripieni liguri e squisitez-ze nostrane, salumi, formaggi e dolci,

il tutto ben innaffiato da un bianchet-to eccezionale così come l’ammazza-caffè, prodotti entrambi direttamentedallo storico Capo Gruppo, RiccardoParma. Che grande coesione tra gli al-pini del Gruppo, peraltro cresciuti an-che di un quarto negli ultimi due an-ni, i loro familiari e gli aggregati delGruppo! Tutti indistintamente a collaborare,

con grande impegno ed entusiasmo,alla buona riuscita del bel evento. Complimenti al laborioso Grup-

po di Ne e loro familiari, alla prossi-ma festa 2015!

Valter Lazzari

SETTORE TIGULLIO - GRUPPO DI NERADUNO DEL GRUPPO

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Notizie dai Settori

31 GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014

In una radiosa giornata estiva, il 27Luglio scorso, l’attivo e ben pre-sente sul territorio Gruppo dell’Al-

ta Val Fontanabuona, egregiamentecapeggiato da Giovanni Bacigalupo, inlinea con il migliore spirito alpino cheinspira tutti noi, ovvero ”onorare imorti, aiutando i vivi” ha festeggiatol’undicesimo anno dalla sua costitu-zione inaugurando nel contempo unabella lapide alla memoria di nove mi-litari della frazione di Ognio del Co-mune di Neirone, di ogni arma, spe-cialità e grado, Caduti nel corso delsecondo conflitto mondiale.La Sede sociale del Gruppo è di-

fatti ubicata in detta frazione di Neiro-ne e la bella stele ha affiancato, incisanello stesso stile, una precedente steleriportante i nomi dei Caduti della pri-ma guerra e posta nel muro adiacentela locale chiesa di San Rocco.Peraltro questa precedente lapide

ai Caduti di Ognio nella GrandeGuerra merita una breve menzionein quanto rimossa negli anni 70, nelcorso di una demolizione, e rinvenu-ta fortunosamente qualche anno ad-dietro, finita a far da tetto ad un loca-le caldaia, e solo pochi anni fa restau-rata e ricollocata in posizione ade-guata e dignitosa. Ad esempio dell’operosità e dello

spirito di solidarietà del Gruppo, inriferimento a quanto sopra accenna-to, il Piazzale ove insiste la strutturadella sede sociale del Gruppo, in co-

modato comunale e già abilmente ri-strutturata e salvata dalla decadenzadagli efficienti alpini del Gruppo,detto piazzale è stato trasformato edattrezzato nell’attuale area di Elisoc-corso Comunale, con il determinanteapporto lavorativo alpino.Alla suggestiva cerimonia dello

scoprimento della lapide, avvolta daltricolore, avvenuta dopo la SantaMessa officiata nell’adiacente chiesada Don Valentino Bacigalupo, ha par-tecipato la quasi totalità dei residentinella località, peraltro spesso ancheimparentati con i militi oggetto deglionori, come avviene di sovente nellepiccole Comunità, e numerose Auto-

rità civili, militari, oltre che Associa-zioni d’Arma.In particolare era presente il no-

stro Vice Presidente Vicario Sezionale,Mauro Timossi, con il Vessillo Sezio-nale accompagnato da numerosiConsiglieri Sezionali ed il Past Presi-dente Gianni Belgrano, diciassetteGagliardetti di Gruppi della Sezione, ilGonfalone del Comune di Neirone edi Gonfaloni delle Associazioni dei Ma-rinai d’Italia, dell’Associazione Nazio-nale Carabinieri, dell’AssociazioneArma Aeronautica ed infine della Cro-ce Rossa Italiana di Gattorna.La brava banda musicale di Sussi-

sa ha accompagnato, con grandemaestria, tutte le varie fasi del belevento. Le Autorità civili presenzianti: il

Sindaco di Neirone, Stefano Suder-mania, il Sindaco di Tribogna, MarinaGarbarino, il Sindaco di Lumarzo,Guido Guelfo, il Sindaco di Favale diMalvaro, Ubaldo Crino ed il Consi-gliere/Assessore di Moconesi, EnricoMeanto.Alla rimozione del drappo trico-

lore ricoprente la lapide, ha provve-duto materialmente il Generale degliAlpini, nostro consocio, ModestoMarchio, reduce di guerra, il quale,dopo la lettura dei singoli nove nomidei Caduti da parte del sottoscritto,veramente grande onore concessomi,ha commemorato i Caduti in un toc-

SETTORE VAL FONTANABUONA - GRUPPO ALTA VALFONTANABUONAINAUGURAZIONE DI UNA LAPIDE ALLA MEMORIA DEI CADUTI

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GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014 32

Notizie dai Settori

cante discorso, denso anche di ricor-di personali di quei terribili momentidell’ultimo conflitto.Passi particolarmente degni di

nota dell’allocuzione dell’alto Uffi-ciale reduce, ferito e decorato diguerra, sono stati nell’ordine: “il no-stro memore pensiero va ai combattentidi tutte le guerre ma, in particolare, aquesti eroici militi che hanno dato la lo-ro vita, in uno dei momenti più tragicidella nostra storia, nei torridi e squalli-di deserti d’Africa, nel contrastato fron-te greco-albanese e nelle immense e tra-giche pianure russe ove lo sfortunato va-lore di questi soldati, alpini e non, harappresentato l’epoca della svolta, delnuovo e della macchina contro il singo-lo, spesso inerme di fronte all’acciaio, lavolontà di sopravvivere contro la furiatitanica degli elementi atmosferici.

E’ grazie al loro esempio ed al lorosacrificio, in ogni teatro bellico e poi nel-la guerra di Liberazione e con la Resi-stenza che Essi ci hanno indicato la stra-da dell’azione, del coraggio e della di-gnità e ci hanno poi permesso di vivereliberi ed in democrazia.

Pertanto il nostro omaggio e ricordoriverente della loro dedizione e sacrificioci accomuna qui oggi nel preciso propo-sito di assolvere anche noi, fino in fondo,i nostri doveri, affinché la Patria, viven-te attraverso le memorie dei Caduti e deisacrifici del passato, possa progrediresempre più nel lungo cammino del suosviluppo civile e democratico.

Si sia pertanto cittadini esemplariche rispettano le leggi dello Stato, che la-vorano con il dovere dell’autodisciplinaed il senso dell’onore, contribuendo tutti

alla difesa dell’ordinamento democrati-co del nostro Stato, con un solo diritto;essere, sentirci, chiamarci italiani in unPaese capace di garantire una vita giu-sta, libera, serena e laboriosa, degna del-le speranze e dei sacrifici di tutti coloroche, in guerra ed in pace, hanno versatoil loro sangue per una Patria sempreamata, spesso voluta migliore, liberanella sua identità.” Riprendendo il rac-conto della bella manifestazione, do-po l’emozionante inaugurazione del-la lapide, ove è stata apposta una co-rona floreale, e relativi discorsi com-memorativi, si è formato un ordinatoe folto corteo che sotto la sapiente re-gia del Consigliere sezionale, MarcoSciandra, peraltro 1° maresciallo de-gli alpini in servizio, per l’occasionevalente Cerimoniere dell’evento, si èsnodato lentamente verso la Sedesociale del Gruppo, apponendo, du-

rante il percorso, un’altra corona difiori al monumento cittadino ai Ca-duti, ubicato in prossimità della chie-sa di San Rocco e poi un’altra ancora,al termine della sfilata, al Cippo, sor-montato da una grande aquila, conti-guo alla Sede sociale inaugurata nel2006.Quindi dopo alcuni discorsi con-

clusivi, di rito, da parte della primarieAutorità presenti, sotto il tendoneappositamente allestito dagli alpinidel Gruppo, si è passati infine alladegustazione di un lauto pranzo diprelibate leccornie nostrane cucinatedalle preparatissime mogli e figlie deitanti soci, oltreché di qualche socioalpino tuttofare, come Franco Mon-taldo e non solo, particolarmenteversato nell’arte culinaria.Il sano appetito, l’aria frizzante

dell’alta Val Fontanabuona hanno fat-to il resto ed in una bella atmosfera al-pina, intercalata da qualche bel cantodi montagna, via via che procedevanole ottime libagioni che hanno accom-pagnato tutto il “rancio” speciale, tuttii presenti si sono sentiti “a baita”.Sono certo che poiché il ricordo è

vita, da lassù i “veci” andati avanti ditutti i Gruppi citati ed i Caduti diOgnio, avranno sorriso affettuosa-mente ai “bocia” di oggi che li hannocosì alpinamente commemorati dalprofondo del loro cuore. Amici dell’Alta Valfontanabuona,

grazie per le grandi emozioni che ciavete donato, siete certamente degni“delle glorie dei vostri Avi”, avanticosì e ...aspettiamo l’invito per la vo-stra prossima festa!

Valter Lazzari

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Notizie dai Settori

33 GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014

Èdomenica 19 ottobre. Il meteosi è riappacificato con gli alpi-ni, restituendo loro un sole

splendido, a giusta compensazionedella giornata fredda e piovosa dellapassata edizione.Cicagna ha vissuto in prima per-

sona le drammatiche vicende dell’e-sondazione a Genova, avvenuta unasettimana prima, ma gli alpini delGruppo ora guardano al futuro. Lafesta di oggi si inserisce a pieno tito-lo nelle iniziative locali. Tra la casta-gna, elemento primordiale dell’ali-mentazione nel primo dopoguerra egli alpini, radicati da sempre nella ValFontanabuona, corre un forte lega-me. Memoria e diversione apparten-gono a un’unica anima, che trova,nella terza domenica di ottobre, lasua tradizionale espressione.I gagliardetti danno colore al

piazzale del raduno e testimonianola presenza dei numerosi gruppigiunti dal circondario. Sono alpini,avieri, marinai e carabinieri in conge-do. C’è la Croce Rossa, c’è il CorpoMusicale “G. Verdi”. Un abbracciosimbolico unisce gli appartenenti al-le varie armi, perché tutti, senza di-stinzione, hanno servito – o servonoancora – la Nazione.I tavoli della colazione alpina sono

forniti di fugassa e vin giancu, con igoti ben allineati per potersi servire apiacimento. Il tempo per scambiaresaluti e quattro chiacchiere lasciate insospeso dall’anno prima e si è prontiper l’Alzabandiera. Il Monumentoall’Alpino diventa scenario di sinceropatriottismo. La banda “G. Verdi” ese-gue l’inno di Mameli, mentre il

Tricolore e la Bandiera Europea sal-gono lentamente verso il cielo.Sono presenti le Autorità, con il

Sindaco Roberto Bacigalupo, con ilPresidente della Sezione di Genova,Pietro Firpo e il Vessillo delle Meda-glie d’Oro, con il Comandante dellalocale Stazione dei carabinieri e il Co-mandante dei vigili urbani. Attorno,fanno corona gli abitanti di Cicagna egli ospiti giunti da fuori. Non c’è reto-rica nell’atto che si celebra. La sfilataper le vie del paese, con la deposizio-ne di omaggi floreali ai Monumentidei Caduti di tutte le guerre - di terra,di mare e dell’aria - costituisce un do-veroso tributo di fede verso coloroche sono morti per la Patria. Il percorso riporta nuovamente i

partecipanti davanti al Monumentoall’Alpino, per l’ufficialità della gior-nata. Si ascoltano le parole di salutoe di simpatia sincera verso l’operadegli alpini, del giovane primo citta-dino. In lui pulsa un cuore alpino,ereditato dal padre “andato avanti”recentemente. Le espressioni di Ro-berto Bacigalupo offrono spunto alrelatore, alpino del Gruppo, per ri-cordare i valori che costituiscono il

SETTORE VALFONTANABUONA – GRUPPO DI CICAGNARADUNO ALPINO E 46a SAGRA DELLA CASTAGNA

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GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014 34

Notizie dai Settori

patrimonio prezioso da custodire eda tramandare. Il riferimento va alnostro Inno Nazionale, o “Canto de-gli Italiani” – così chiamato dal geno-vese Goffredo Mameli – proditoria-mente oltraggiato nella triste seratadel maggio scorso, allo stadio di Ro-ma. Fischi e grancasse hanno cedutoil campo alla compostezza per l’Inno,cantato con il cuore all’Adunata Na-zionale di Pordenone e in tutte lemanifestazioni alpine. Avevamo undebito morale da saldare. Gli alpinidi Cicagna ed i presenti hanno con-tribuito a farlo, dignitosamente, sul-l’attenti, come atto dovuto a tutti gliEroi Caduti, a Mameli, a Michele No-

varo, autore della musica, che sicommosse alle parole dell’amicoGoffredo, tanto da fargli dire, venti-sette anni dopo: ”…io sentii dentro dime qualche cosa di straordinario. So chepiansi…”.Il Presidente Pietro Firpo – or-

mai “di casa” per la sua costante pre-senza a Cicagna – ricorda come Ge-nova sia la “Città dell’Inno” - per inatali dei suoi autori – e sottolineala simbolicità di esso che unisce gliitaliani. Auspica che venga maggior-mente conosciuto nelle scuole, co-me avviene all’estero, ove gli alunnilo cantano assieme all’Inno del pro-prio Paese.

Il suono delle campane invita allaS. Messa nella vicina Chiesa N. S. dei

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Notizie dai Settori

35 GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014

Miracoli. Don Mario Moltedo elogiagli alpini per il loro spirito di servizio ele sue parole risultano più che mai ap-propriate in questi tempi difficili per lecalamità naturali e per l’interventodelle penne nere nelle zone di guerra.Il repertorio del coro parrocchiale èprettamente alpino, con i canti che ac-compagnano il rito eucaristico. L’e-mozione forte coglie ognuno all’a-

scolto della “Preghieradell’Alpino” recitatanella sua versione in-tegrale dal Primo Maresciallo MarcoSciandra, attualmente in serviziopresso il 1° Reggimento Alpini. Il Ves-sillo sezionale, accanto all’altare, i ga-gliardetti delle rappresentanze militare il labaro comunale testimoniano laviva presenza delle associazioni e del-

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GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014 36

l’intera comunità. Il pomeriggio è tutto un programma. Do-po il rancio alpino, sperimentato con successo all’aperto,arriva il momento della “sfornata” delle castagne. Ci sono gli alpini – “scorza dura”, resistente al fuoco - a

mescolare con i rastrelli, nei grandi padelloni forati, la regi-na dei boschi. Una coda interminabile di persone aspettapazientemente il proprio turno. Nell’aria si diffonde la fragranza delle bruciate e dei

piatti nostrani cucinati da gentili signore. La festa, allietatadall’orchestra “Luigi Messina, si protrae fino a sera inoltra-ta, per il divertimento delle coppie in pista e per la gioia dichi si ritrova con gli amici, a ricordare tempi passati. IlGruppo alpini di Cicagna, guidati dalla collaudata espe-rienza di Stefano Cavagnaro, ha raggiunto ampiamente l’o-biettivo fissato. Ora si riparte per il 47° Raduno alpino, conl’ottimismo di sempre. Ci saremo.

Enzo Valencich

Foto dell’autore edi Carlo Fontana

1) Alpini all’opera (foto E.V.)2) Servizio distribuzione (foto E.V.)3) Alzabandiera (FotoE.V.)4) Omaggio ai caduti(foto C.F).5) Vessilli e Autorità (foto C.F.)6) Sfilata (foto E.V.)7) Parole del relatore(foto E.V.)

8) Parole del Presi-dente(Foto E.V)9) Parole del Sindaco(Foto E.V)10) Preghiera dell’Al-pino(foto E.V.)11) Corona al Monu-mento dei Marinai(foto C.F.)12) Fiori alla lapidedei Caduti(foto C.F.)13) Onore ai Caduti(foto E.V.)

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menti tedeschi e di sanguinosi conflittia fuoco.Nel territorio comunale, al passo

della Scoglina, porta d’accesso alla Vald’Aveto, difatti numerosi monumenti esteli ricordano i tanti Caduti tra i Com-battenti per la Libertà.Infine il corteo ha raggiunto il San-

tuario di nostra Signora del Rosario,sovrastante il vecchio cimitero, ove èstata celebrata la Santa Messa, officiatadal parroco Don Federico Picchettocoadiuvato dal Diacono Derrick Kni-ght, ed accompagnata durante tutto ilsanto rito dalla brava Corale locale.La bella manifestazione si è poi

conclusa a margine della tensostrutturaallestita per il successivo “rancio alpi-no”.Tutti gli oratori ufficiali che si sono

alternati sull’improvvisato palco d’ono-re, il Consigliere Regionale Boitano, ilSindaco Crino, il Presidente sezionaleFirpo, hanno ringraziato Autorità, As-sociazioni ed Alpini, con relativi Gon-faloni, Vessilli e Gagliardetti, intervenu-ti al bel raduno annuale o che comun-que avevano concorso all’organizzazio-ne dell’evento, sottolineando il grandespirito alpino ed attaccamentoall’A.N.A. che aveva accompagnato,passo dopo passo,l ‘intera manifesta-zione.Avendo menzionato il Sindaco di

Domenica 13 luglio scorso si è te-nuto a Favale di Malvaro il tra-dizionale raduno annuale del

Gruppo, ben diretto, ormai da lungotempo, dall’efficiente Dario Crino. Larustica colazione alpina, focaccia e vinbianco, ha dato inizio alla bella manife-stazione, in prossimità della tensostrut-tura allestita per il successivo pranzo,ed ha prontamente ingenerato una bel-la atmosfera di festa tra gli alpini, difat-ti una grande famiglia, che si incontra-vano tra loro.Nel frattempo, via via che affluiva-

no gli alpini dei vari gruppi sezionali,con i relativi Gagliardetti, arrivavanoanche le varie Autorità civili ed i rap-presentanti delle Associazioni d’Armaoltre che il nutrito gruppo di musici, ri-gorosamente in uniforme, della bandadella Versilia “Ten. Raffo”, peraltro bennota ed apprezzata, soprattutto nel Le-vante ligure.In dettaglio erano presenti le se-

guenti autorità: Ing. Giovanni Boitano,Consigliere/Assessore Regionale, ilSindaco di Castiglione Chiavarese,Giovanni Colorado e la Vice Sindaco diLorsica, Giuliana De Benedetti, oltreche, ovviamente, il padrone di casa,Sindaco di Favale, Ubaldo Crino.Tre i Gonfaloni civili/militari, con

relativo Alfiere e scorta d’onore, nel-l’ordine: Regione Liguria, Comune diFavale di Malvaro ed Arma Ae-ronautica, Sezione del Tigullio.Vessilli alpini presenti:

Quello di Alessandria ed il no-stro sezionale, scortato dal Pre-sidente Piero Firpo, accompa-gnato da alcuni Consiglieri se-zionali, dal Past President Gian-ni Belgrano, attualmente mem-bro del collegio dei Probiviri se-zionali, e da Saverio Tripodi, at-tuale membro della Giunta diScrutinio sezionale.Ben ventisei i Gagliardetti

partecipanti, di cui 23 sezionali etre esterni, per l’esattezza que-st’ultimi; Forte dei Marmi, dallaToscana, Garbagna, dal Piemon-te e Deiva Marina, della sezioneligure di La Spezia.Dopo la cerimonia dell’alza-

bandiera, con tutti gli alpinischierati sull’attenti in religiososilenzio all’innalzarsi del tricolo-re alle note dell’inno nazionale,

un folto corteo ha iniziato la sfilata cheè giunta sino alle prime case poste al-l’ingresso del paese e poi ha attraversa-to le vie principali, ed anche quelle piùinterne, tutte ben imbandierate, traun’ala di folla plaudente, deponendonel corso della sfilata corone di allorosia al Monumento ai caduti di tutte leguerre che a quello dedicato ai Cadutidella resistenza. Rammentiamo difattiche la zona di Favale di Malvaro emontagne circostanti, nel tragico perio-do bellico del secondo conflitto, è stataparticolarmente interessata dal movi-mento di resistenza dei Partigiani e diconseguenza di innumerevoli rastrella-

SETTORE VAL FONTANABUONA - GRUPPO DI FAVALE DI MALVARORADUNO DEL GRUPPO

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GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014 38

Notizie dai SettoriFavale Ubaldo Crino, senz’altro sempremolto vicino agli Alpini, non possiamonon ricordare, e con grande affetto, l’e-roico Sergente Favalese Emilio Boitano,detto “Milin”, (nonno materno del Sin-daco), bella duplice figura di alpino edemigrante “funtanin”, promosso sulcampo in Libia nel 1912 e sul monteOrtigara nel 1917, del cui valore e vitafuori dal comune, abbiamo già trattatodiffusamente, come rammenterete, inun apposito articolo nel secondo nu-mero di Genova Alpina del 2013.Dopo le parole di rito, in una Festa

alpina, non potevano poi mancare an-che i fatti, i quali si sono concretizzati,come dal nulla, in bei gadget ricordodel Raduno Favalese 2014, consegnatialle varie Autorità religiose, civili,A.N.A., sezionali e di Gruppo, Fanfaradella Versilia, collaboratori vari “ di lun-go corso” ed infine ai cuochi “d’assalto”delle retrostanti laboriosissime cucine.L’ottimo e ben variato “rancio spe-

ciale” nostrano ha tradizionalmente,presentato, come il botto finale nei fuo-chi artificiali, la splendida torta della ri-nomata Pasticceria locale Galletti la

quale, vera colossale opera d’arte, reca-va policroma, nella parte superiore ilnome del Gruppo e la data della Festain verde, al centro il logo del Gruppo, inbianco nero e verde, ed infine in basso,a sinistra, un bel mazzo di bianche stel-le alpine ed una nappina rossa conpenna nera, ed il logo nazionale del-l’A.N.A, in verde, sulla destra. Complimenti a tutti per la sana at-

mosfera alpina in ottima compagnia edarrivederci a Luglio 2015!

Valter Lazzari

SETTORE VALPETRONIO - GRUPPO DI CASTIGLIONE CHIAVARESECOMMEMORAZIONE DEGLI ALPINI DI ROCCA LA MEJA

Il 16 agosto scorso, nella splendidacornice occitana del monte RoccaLa Meja, situata in alta Valle Maira

nel territorio del comune di Canosio(CN), si è svolta la commemorazione,organizzata dal Gruppo alpini di Dro-nero, della tragedia avvenuta alle pen-dici del monte Rocca La Meja, nellaquale il 30 gennaio 1937, a causa diuna valanga, perirono 23 alpini in ser-vizio di leva provenienti dalle valli delcuneese e dalla Garfagnana, apparte-nenti alla 18a Compagnia del Batta-glione Dronero. Anche quest’anno ilGruppo Alpini di Castiglione Chiava-rese era presente con il proprio ga-gliardetto, unitamente al vessillo se-

zionale di Genova e al gagliardetto delGruppo Alpini Alta Valpolcevera.Dopo l’alzabandiera, il vescovo di

Saluzzo Monsignor Giuseppe Guer-rini, sull’altare prospiciente la rocciasu cui spicca la lapide che riporta l’e-vento e l’elenco dei 23 alpini caduti,ha officiato la S. Messa di suffragio,arricchita dai canti della Corale “LaReis” . Erano presenti alla cerimonia isindaci di Canosio e di Dronero con igonfaloni dei rispettivi comuni, i ves-silli delle Sezioni di Cuneo e di Ge-nova, numerosi gruppi alpini, rappre-sentanti di altre armi, parenti dei ca-duti e popolazione civile.Al termine della manifestazione il

Gruppo Alpini di Canosio ha accoltogli intervenuti con la tradizionale po-lentata mentre “La Reis” ha allietato ilpomeriggio con canti alpini e dellatradizione popolare.

SETTORE VAL PETRONIO - GRUPPO DI MONEGLIACOMMEMORAZIONE DI EMILIO FRIXIONE, A 100 ANNI DALLA NASCITA

Sabato 11 Ottobre scorso, nel cimitero diMoneglia ha avuto luogo una toccantecerimonia commemorativa, promossa

dall'attivo gruppo locale, ben capeggiato daCarmelo Staderoli, nel centenario dalla nasci-ta di una bella figura alpina, il SottotenenteEmilio Frixione, ultra ventennale Capo Grup-po di Moneglia e reduce di guerra.Grande è stata la partecipazione al ricordo

di Emilio, poiché egli era conosciuto e stimatomoltissimo sul territorio e tanti sono ancora glialpini e non, che si rammentano delle suemolte qualità; dinamismo, efficienza, concre-tezza, preparazione ed altruismo.Presenti il Vessillo di La Spezia, (purtroppo

il nostro Vessillo Sezionale con il Presidente è

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Notizie dai Settoristato impossibilitato alla partecipazio-ne causa forza maggiore, per inonda-zione) e poi i Gagliardetti di Mone-glia, Sestri Levante, Cicagna, CasarzaLigure, Castiglione Chiavarese e Dei-va Marina, della Sezione della Spezia,oltre al Gonfalone dell'AssociazioneMarinai e quello della Croce Azzurramonegliese.Tra i familiari di Emilio, l'amatissi-

ma figlia Luisella ed il caro figlioDott.Luigi unitamente a molti altriparenti presenti, rappresentanti piùgenerazioni. Hanno presenziato latoccante cerimonia di commemora-zione dello storico Capo Gruppo cit-tadino, anche l'efficiente Sindaco diMoneglia, Claudio Magro, sempremolto vicino agli alpini ed anche socioaggregato del Gruppo locale stesso,con sciarpa di primo cittadino indos-sata per l'occasione, ed inoltre il no-stro autorevole consocio, GeneraleModesto Marchio, ferito e decorato diguerra. Emilio, classe 1914, dopo laconclusione degli studi universitari,frequentò il corso Ufficiali di comple-mento ad Aosta nel 1941, con compa-gni veramente d'eccezione; LeonardoCaprioli, che sarà nel prosieguo ungrande Presidente dell'A.N.A nonchéultimo Presidente reduce di guerra,Campagna di Russia, ed infine l'Avvo-cato Prisco, personaggio milanesemolto noto sia come alpino con l'Amaiuscola che come Vice Presidentedella nota squadra calcistica milanese,Inter. Emilio, uomo di grande cultura,diede alla stampa, negli anni, diversepubblicazioni ed in particolare l'opera“la va a strappi” in memoria di “queilontani giorni di naja alpina”, nella cuitrama, per un'innata felice vena narra-tiva, è riuscito veramente a coinvolge-re emotivamente il lettore con i ricor-di dei terribili momenti vissuti nel cor-so dell'ultimo conflitto. Gli antichicommilitoni della Scuola di Aosta,avevano la bella abitudine di ritrovarsipuntualmente, ogni anno, con simpa-tica “cartolina precetto, ADUNATA””.Particolarmente degno di menzio-

ne è il goliardico attestato rilasciato adEmilio, nella “ADUNATA ” precettodel 21-22 settembre 1991 ad Aosta, inoccasione del cinquantesimo dall'ini-zio del mitico corso “Aosta 41”, il qua-le così recita: “a Emilio Frixione, re-mota classe 1914 e mezzo secolo dipermanenza nel grado, i commilitonidella S.C.M.A di Aosta 41 riconosco-no la qualifica di Sottotenentissimo dilungo corso, con diritto a non-assegnida qui all'eternità.”Grande sportivo, all'età di 88 anni

Emilio ancora sciava, correva, nuotavae sapeva vincere, vero esempio a queigiovani odierni i quali, ,inspiegabil-mente, si sentono già vecchi, negli an-ni più fiorenti! Proseguendo con la ce-rimonia, Vessillo, Gonfaloni e Gagliar-detti schierati, alpini inquadrati, il par-roco di Moneglia Don MassimilianoPendola, haofficiato laSanta Messadi suffragionella Cappel-la di famigliaove riposaEmilio ed hapoi benedet-to l'artisticocappellino dibronzo che èstato appostosulla lapidedell'illustre alpino “andato avanti”. Dopo la recita della preghiera del-

l'alpino, da parte del sottoscritto, veroonore concessomi, l'intonata figliaLuisella, buon sangue alpino nonmente, con entusiasmo ha dato il via abei canti alpini ai quali la stragrandemaggioranza degli intervenuti, si è fe-stosamente unita. Certamente da las-sù il “Sottotenentissimo” si sarà ralle-grato ed avrà dal Paradiso di PapàCantore sorriso a tutti coloro che cosìsinceramente ed affettuosamentel'hanno voluto ricordare. Una notacuriosa finale che vogliamo segnalareè la seguente: a fianco della Cappelladi Emilio, a pochi metri, v'è la tomba

dell'Alpino monegliese Elmo Ravetti-no, ritratto con il suo bel cappello al-pino dalla lunga penna nera, aitante efiero, ebbene quest'alpino, caduto inGrecia all'età di 24 anni, era stato l'at-tendente del Sottotenente Frixioneper tutto il periodo di guarnigione aMondovì e Garessio e poi nella mobi-litazione di guerra, le strade dell'at-tendente e dell'ufficiale, per le imper-scrutabili vie del destino, si erano divi-se. Ora l'antico “attendente” che, co-me dice chiaramente il vocabolo, ave-va il compito di attendere il suo Uffi-ciale, attende ancora, a pochi passidalla sua tomba, “ad aeternum”, il suoUfficiale, Sottotenentissimo con dirit-to a non-assegni da qui all'eternità! Emilio, riposa in pace, grazie per

il tuo esempio, grazie per quello chehai insegnato prima ai tuoi alpini di

naja e poi ai monegliesi del tuoGruppo, sei nel cuore di tutti coloroche hanno l'orgoglio di portare lapenna sul cappello e non ti dimenti-cheremo mai.

Valter Lazzari

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Notizie dai SettoriSETTORE VALPETRONIO – GRUPPO DI SESTRI LEVANTECHE BELLA DOMENICA!

In una bella mattina di fine estate,domenica 21 Settembre 2014, haavuto luogo un grande e semplice

incontro. Alpini sestresi, di numerosi al-tri Gruppi della Sezione ed Autorità Ci-vili e Militari, Associazioni combattenti-stiche e d'Arma hanno dato vita con laloro presenza nella frazione di SantaVittoria di Libiola nel Comune di SestriLevante all'ormai annuale incontro conla Santa Messa a ricordo di tutti gli Alpi-ni Defunti in pace e Caduti di tutte leguerre e festeggiato San Maurizio Mar-tire Patrono del corpo degli Alpini.

Particolare importante in questa oc-casione è stata la benedizione del nuo-vo Gagliardetto del Gruppo e di un Cro-

cifisso artistico, dono dell'amico GiorgioCembrano ''figlio di naja" del segretarioBiggi. Commovente momento si è avu-to all'atto del passaggio e benedizionedei suddetti preziosi oggetti. Madrinadel nostro nuovo Tricolore la SignoraMaria Zita Cecchini vedova dell'AlpinoFranco Castagnola, accompagnata dal-l'alpino Cembrano.

Il parroco don Antonio Baracchini hainfine chiuso il suo "ufficio" mattutinocon la benedizione di una corona d'allo-ro posta alla base della lapide che ricordai Caduti della frazione (1915-18) sita sulpiazzale antistante la chiesa. Tutta la ceri-monia, dal corteo d'inizio in poi è stataaccompagnata magistralmente dal mae-

stro Paolo Gaviglio alla tromba e "basi" edalla maestra Romina Vigne all'organo.

Importante ed essenziale è risultatala "regia" sul cerimoniale svolta dall'a-mico e grande alpino Pietro Bonicelli,rappresentante del Settore Vara-Petro-nio e della Sezione di Genova. GraziePiero ... sei sempre il migliore!

Dopo il "rompete le righe", all'inter-no del teatro parocchiale, tutti i conve-nuti hanno gustato in letizia un abbon-dante aperitivo.

Un grazie di cuore a tutti e un arri-vederci al prossimo anno.

Viva gli Alpini!

Il Capogruppo Vittorio Biggi

SETTORE VALPOLCEVERAPER NON DIMENTICARE: PERCIVALE GIACOMO GIAN BATTISTA

Riportiamo i dati del foglio ma-tricolare di un “montagnino” diBorgo Fornari che riteniamo

sia giusto ricordare, anche se reducee non caduto, visti i 100 anni trascor-si da quei fatti.Percivale Giacomo Gian Battista,

nato il 17/5/1893 a Ronco Scrivia, resi-dente in Pieve di Borgo Fornari, mura-tore. Chiamato alle armi l'11/9/1914 eassegnato il 25/9/1914 al 1° Reggi-mento Artiglieria da montagna, Grup-po “Oneglia”, 36a Batteria. Il 20/1/1915passava alla 30a Batteria.Il 1°/2/1915 ètrasferito al 3° Reggimento Artiglieriada montagna. Il 24/5/1915 è in territo-

rio dichiarato zona di guerra, dove il19/4/1916 è promosso caporale e il2/10/1916 caporal maggiore.Partito dalterritorio dichiarato zona di guerra il4/11/1918 e assegnato al Deposito del3° Reggimento Artiglieria da monta-gna. Congedato il 5/9/1919. Gli furonoriconosciute le campagne di guerra1915/1916/1917/1918.Concessa la dichiarazione di aver

tenuto buona condotta e di avere ser-vito con fedeltà e onore. Fu decorato di medaglia di bron-

zo al V.M. con la seguente motivazio-ne “Chiedeva spontaneamente di farparte dei serventi di un pezzo cui era

stato assegnato un compito difficile epericoloso, e, sebbene contuso du-rante l'azione e sotto il tiro di nume-rose e più potenti artiglierie nemichedimostrava grande calma e coraggio.Salcano, 12 agosto 1916”.Encomiato l'11/10/1916 per il se-

guente motivo, solo in parte leggibilesul foglio matricolare: ”Servente adun pezzo, avendo una granata avver-saria colpito il riparo del pezzo stes-so, guastandolo e producendo altridanni, rimase saldo al suo posto.Provveduto a riparare il cannone (pa-role illeggibili) il fuoco”.

Francesco Tuo

SETTORE VALPOLCEVERA - GRUPPO DI BOLZANETO 26.10.2014 SANTA MESSA PER I CADUTI

Domenica 26 ottobre u.s. nellaChiesa Parrocchiale di S.Francesco della Chiappetta è

stata officiata la S. Messa con la qua-le, ogni anno, il Gruppo di Bolzanetovuole ricordare le proprie pennemozze e tutti gli alpini che sono an-dati avanti.Erano presenti il Vessillo Seziona-

le scortato dal Consigliere Bellatti; Il

Presidente Firpo; il Vice-Presidente ecoordinatore del settore Val Polcevera: Militello; nonché gruppi alpini e nu-merose associazioni operanti nellazona. Ha accompagnato la cerimoniail Coro Monte Bianco.Il celebrante Padre Renato, nella

sua omelia, ha più volte ricordato lameritoria opera degli alpini nel cam-po della solidarietà e del disinteres-

sato servizio alla comunità specie, manon solo, in occasione delle calamitànaturali che colpiscono il territorio.Sul finire della cerimonia gli alpi-

ni di Bolzaneto hanno voluto ringra-ziare i partecipanti ed invitarli ad al-cune riflessioni con le seguenti paro-le che riportiamo integralmente: “Ilgruppo Alpini di Bolzaneto vuole rin-graziare e salutare Voi tutti partecipanti.

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Notizie dai SettoriRingraziamo in particolare:La Sezione di Genova dell’AssociazioneNazionale Alpini qui rappresentata dalVessillo sezionale decorato con 12 Me-daglie d’oro al Valor Militare e dal Pre-sidente Sezionale.I gruppi alpini di: Alta Val Polcevera,S.Olcese, ValverdeL’Associazione Nazionale CarabinieriIl Coro Monte BiancoLa Pubblica Assistenza Croce Bianca diBolzanetoLa Società Operaia Cattolica di Bolza-netoL’ A.N.P.I. di BolzanetoIl celebrante Padre Renato (….grazieRenato per le belle parole che hai avutoper noi)

Con questa S. Messa abbiamo l’oc-casione per ricordare tutti i soci alpinied i nostri amici andati avanti e rende-re omaggio a quanti hanno sacrificatola propria vita per l’unità, la libertà e lademocrazia del nostro Paese.

Rivolgiamo una preghiera partico-lare al Signore delle Cime per il nostrosocio e caro amico Emilio Ghersi che il24 febbraio scorso ha dovuto affardella-re lo zaino ed affrontare l’ultima mar-cia, quella che termina oltre le vette piùalte. Siamo certi che “Milio” anche dalassù, con il suo bonario sorriso, conti-nuerà ad aiutarci come ha sempre fattoquando era qui con noi.

Vi preghiamo, ora, di volerci conce-dere pochi minuti per fare qualche ri-flessione.

Un popolo senza memoria è un po-polo mutilato della propria integraidentità; ed è pur vero che chi non im-para dal passato è costretto a riviverlo.

Riflettiamo bene su quali sono leconseguenze della violenza dell’uomoper ribadire l’assoluta necessità di lavo-rare tutti per perseguire: la Pace rispet-to alla guerra, la Solidarietà al posto delcieco individualismo, l’Amore invecedell’odio, la cultura della Vita control’oblio della morte.

Non certo per celebrare la sciagura-ta entrata in guerra, ma per mantenerevivo il motto scolpito sulla colonnamozza dell’Ortigara siamo qui anche“Per non dimenticare”.

Vorremo cogliere l’occasione che civiene data da questo 2014, nel centena-rio dello scoppio della Prima GuerraMondiale, con il coinvolgimento anchedell’Italia nell’anno successivo, per in-vitare tutti, ed in particolare i ventenni,a rivolgere il proprio pensiero, pur perun solo attimo, agli oltre 8milioni e

mezzo (dei quali 650.000 italiani) gio-vani, a volte giovanissimi, che hannolasciato la propria vita sui campi dibattaglia tra il 1914 ed il 1918. Un do-veroso pensiero va’ altresì agli oltre21milioni di feriti e mutilati, dei qualicirca 950.000 italiani, che hanno porta-to, per il resto della loro esistenza, nelleproprie carni, le immani atrocità dellaguerra…la riflessione di un attimo…giusto “Per non dimenticare”.

Concludiamo recitando la nostrapreghiera.La Preghiera dell’Alpino accom-

pagnata dalle note del Ponte di Pera-ti intonate dal Coro Monte Bianco edil Signore delle Cime finale hannofatto scendere sulle guance di moltipresenti lacrime di sincera commo-zione.

BOLZA GROUP

18/10/2014 Raccolta Fondi AISM

SETTORE VALPOLCEVERA - GRUPPO DI BOLZANETO

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GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014 42

Notizie dai Settori

31/10/2014 - Commemorazione dei Ca-duti al Monumento di Murta con la parte-cipazione dei bambini della scuola ele-mentare locale.

9 Novembre 2014 Commemorazione dei Caduti alle Lapidi e al Monu-mento di Bolzaneto, su richiesta dall’Associazione Nazionale Combat-tenti locale.

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43 GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014

Notizie dai SettoriSETTORE VALPOLCEVERA - GRUPPO DI BUSALLA FESTA DEL GRUPPO PRESSO LA CAPPELLA DELLA MADONNA DEL CARMINE

Anche quest’anno, con non po-chi sacrifici, considerando chemezzi e uomini diventano

sempre più difficili da reperire, siamoriusciti a portare a termine con suc-cesso la nostra festa di Gruppo du-rante la serata di sabato e la domeni-ca del 19 e 20 luglio u.s.Molti i partecipanti e molti i ga-

gliardetti presenti, nono-stante qualche breve ac-quazzone che proprionell’ora del pranzo do-menicale ha cercato dirovinarci la festa; fortu-natamente poi il temposi è ristabilito.Molto apprezzata la

presenza di Don Co-stantino, che ha celebra-to la SS. Messa indos-sando il suo cappello Al-pino “guadagnato” du-rante la sua naia da ge-niere prima di prendere ivoti sacerdotali.Da segnalare che la

cerimonia è stata breve-mente interrotta a causadi un leggero malore che

ha colpito un fedele, malore che èstato brillantemente superato e defi-nitivamente archiviato dopo il lautopranzo domenicale al quale hannopartecipato oltre cento persone, traAlpini, famigliari ed amici.Il Gruppo di Busalla, governato

dal capogruppo Giovanni Belgrano,ha brillantemente assolto ai suoi

compiti con il contributo di alcuniAmici che hanno dato un supportoessenziale in cucina ed al servizio aitavoli, ai quali va il nostro sincero ecordiale ringraziamento.Vi aspettiamo numerosi il prossi-

mo anno.Mario Carlo Romagnoli

(consigliere)

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GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014 44

Notizie dai SettoriSETTORE VALPOLCEVERA - GRUPPO RIVAROLO UN ALPINO A CAPO NORD

Il mio sogno nel cassetto era di raggiungere Capo Nord incamper dall’Italia attraversando la Norvegia. Alla fine di giu-gno, dopo l’esame di terza media di mio figlio, siamo final-

mente partiti verso l’estremo Nord con un camper a noleggio.Fin dalla Germania settentrionale dimenticavamo l’alter-

nanza di giorno e notte per abituarci a giorni pieni di luce e an-che il tempo si è rivelato propizio regalandoci giornate calde esoleggiate, a dispetto dell’incerta estate italiana.Ero partito portando il giubbino della Sezione, camicia a

quadri e il mio cappello alpino, intenzionato a portarlo fino aCapo Nord . Dopo numerose tappe di trasferimento, sabato 19luglio, anniversario del mio matrimonio, al termine di una gior-nata di viaggio riuscivamo finalmente a vedere il sole di mezza-notte a Capo Nord, con immancabile foto sotto il simbolo delglobo scattata dai tanti turisti presenti a cui ricambiavamo il fa-vore. Il cappello alpino ben calcato era indossato per l’occasione.Per il ritorno, che doveva essere un semplice viaggio di tra-

sferimento lungo la Finlandia e la Svezia avevo pensato di fer-marmi nella città svedese di G�vle per salutare gli alpini dellaSezione Nordica. Così, percorrendo i viali che dividono le nu-merose casette a schiera di quella zona della città, trovavamol’abitazione, nonché sede sezionale, di Maurizio Basile, giovanePresidente originario di Alba.Abbiamo piacevolmente trascorso un po’ di tempo insieme,

facendo conoscenza di sua moglie e dei suoi bellissimi bimbi,parlando delle nostre esperienze e prendendo l’impegno di ri-trovarci tutti all’Adunata del 2015 a L’Aquila. Per l’occasione ab-biamo voluto ricordare il nostro incontro con una fotografia nel

giardino di casa.Tornati dal viaggio, con altri alpini del nostro Gruppo innamorati della montagna abbiamo deciso di tra-scorrere, prima della fine dell’estate, un fine settimana al Rifugio sezionale Regina Elena, nello splendido scenario dellaVal Gesso al cospetto dell’Argentera. Eccoci allora tutti in posa, sabato 6 settembre davanti al rifugio: Claudio Galleno, ioe famiglia, Bruno Pestarino e l’instancabile Andrea Villa nel suo turno settimanale al rifugio con la figlioletta. Fuori cam-

po, perché impegnati a camminare sui sentieri sopra il rifugio, Nino Rando conAngela.E ora ci prepariamo per l’inverno…ancora in montagna!

Danilo Dellacasagrande

Notizie dai Settori

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Page 45: GENOVAmail: genova@ana.it Autorizzazione: Trib. di Genova N. 4-2013 del 17/05/2013 Stampa: ESSEGRAPH S.r.l. - Via Riboli, 20 - 16145 Genova GENOVA PERIODICO PER GLI ALPINI DELLA SEZIONE

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45 GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014

vanni Pompilio, padre delsocio Alessandro Pompilio.SAVIGNONE – il signor Cor-dari, padre del socio MauroCordari.SESTRI LEVANTE – il signorAldo Rossi, padre del socioAdriano Rossi.SESTRI PONENTE – la ma-dre del socio capogruppoFranco Zoncheddu e nonnadell’amico degli Alpini Nico-la Zoncheddu.VOBBIA - CASTELLO DELLAPIETRA – il signor RobertoQueirolo, fratello del socioFranco Queirolo.

***A tutti i familiari l’espressionedel più vivo cordoglio da partedelle penne nere genovesi.

NOZZE D’ORO (50 anni)

ISOLA DEL CANTONE – ilsocio Ignazio Castelnuovo(Giulio) con la gentile con-sorte signora Bianca Cor-nero.ISOLA DEL CANTONE – il so-cio Fiorenzo Castelnuovocon la gentile consorte si-gnora Renata Mel.NERVI – il socio Ugo Manci-ni, consigliere del gruppo,con la gentile consorte si-gnora Flaminia Zanni.

***Agli sposi le nostre sincerecongratulazioni.

NOZZE DI DIAMANTE (60 anni)BUSALLA - SANTOLCESE – ilsocio Valente Garibotti, clas-se 1923, con la gentile con-sorte signora Carmelina.

***Agli sposi le nostre sincerecongratulazioni.

LAUREEISOLA DEL CANTONE – il si-gnor Alessio Repetto, figliodel socio Giacomo Repetto, siè laureato in Ingenieria Edile.Congratulazioni, Ingeniere.ISOLA DEL CANTONE – la si-gnora Valentina Casella, fi-glia del socio Luigino Casel-la, si è laureata in Lettere.Congratulazioni, Dottoressa.

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SCARPONCINIALTAVALPOLCEVERA- Ludovi-ca, nipote del Socio e consi-gliere del Gruppo GiovanniPonteCARASCO – Daniele, figliodel socio Bruno Casaretto.COGOLETO – Greta, figlia dipapà Fabio Pullia e di mam-ma Silvia, e nipote del so-cio Antonio Carvelli.COGOLETO – Gabriele, figliodel socio Marco Repetto edi mamma Sonia, e nipotedei soci Matteo Repetto eAlfredo Alberani.COGORNO – Francesco, ni-pote dell’amico degli AlpiniAngelo Perini.COGORNO – Geremia eFrancesco, nipoti del socioGiorgio Bellini. FAVALE DI MALVARO – Linda,nipote del socio FaustoMangini. MASONE – Gaia, figlia del-l’amico degli Alpini DanieleRavera.MASONE – Adele, nipote delsocio Giuseppe Aneto.RONCO SCRIVIA – Egle Pe-lissier, nipote del socio Pie-ro Balbi.RONCO SCRIVIA – MattiaCadeddu, nipote dl socioLuigi Guglielmino.SAN COLOMBANO CERTE-NOLI – Michele, nipote delsocio Paolo Maggiali. SANTOLCESE –Viola, nipotedel socio Luigi Vassallo.SANTO STEFANO D’AVETO –Asia, figlia di mamma Wil-ma Rocca e del socio Gio-vanni Razzetti, e nipote delsocio Giuseppe Razzetti(nonno).SAVIGNONE - Alessandro, fi-glio del socio Valerio Navo-ne e nipote del socio FrancoNavone.SAVIGNONE – Rebecca, ni-pote del socio Marcello Fir-po.

***Ai genitori i più vivi rallegra-menti e gli affettuosi augurida parte della famiglia alpina.

ALPINIFICIALTAVALPOCEVERA- il socioaggregato Michele Balostro,figlio del socio Francesco,con la gentile signorina Ste-fania Rossi.LAVAGNA – Il signor AndreaNicora, figlio del socio Gian

e della signora Carla, con lagentile signorina Giovanna.RONCO SCRIVIA – il signorAndrea Pelissier, figlio delsocio Gian Piero Pelissier,con la gentile signorina Fa-biana Balbi, figlia del socioPiero Balbi.VOLTRI – La gentile signori-na Sandra Rapetti, figlia delsocio Claudio Rapetti.

***Da tutti gli alpini auguri ditanta felicità ai novelli sposie … tanti bocia.

LUTTISOCIALTAVALPOLCEVERA – il so-cio Franco Bagnasco.CASTIGLIONE CHIAVARESE– il socio Orazio Dentone.COGORNO - Il socio CiprianoPinasco GENOVA CENTRO - il socioAttilio Ceci, classe 1948.GENOVA CENTRO – il socioEnrico Bonello, classe1929.MASONE - il socio fondatoreArmando Pastorino, classe1932.MASONE – il socio FrancoCalcagno, classe 1943. RONCO SCRIVIA – il socioGian Mario Balbi, consiglie-re del gruppo.SAN COLOMBANO CERTE-NOLI – il socio Rinaldo Vac-caro, classe 1937.

FAMILIARIALTAVALFONTANABUONA –il signor Bruno Schenone,fratello del socio AndreinoSchenone.ALTAVALFONTANABUONA –la signora Maria Entini,suocera del socio Aldo Gar-barino.BUSALLA – il signor AntonioBelgrano, fratello del capo-gruppo e past-presidentGianni Belgrano.CARASCO – la sorella delsocio Giovanni Pichetto.CASARZA LIGURE – la si-gnora Giovanna Perri, suo-cera del socio GiampieroIori.CASTIGLIONE CHIAVARESE– la signora Nelly Flandi,moglie dell’alpino GiovanniBaratta.COGOLETO – la signoraPaolina Colandrea, mogliedel socio Angelo Parodi (Fe-lice).

COGORNO – la signora Lui-sa Pichetto, sorella del so-cio Mario Pichetto.FAVALE DI MALVARO – il si-gnor Ettore Ferretti, zio deisoci Sergio Ferretti e WalterGarbarino.FAVALE DI MALVARO – il si-gnor Ugo Mangini, cognatodel socio Angelo Mangini.MASONE – il signor FeliceMacciò, zio del socio Rena-to Zunino.MASONE – la signora AdaPastorino, sorella del socioAndrea Pastorino e zia delsocio Franco Pastorino.MASONE – la signora Anto-nietta Pastorino, cognatadel socio vicecapogruppoSalvatore BruzzoneRAPALLO - la signora Ange-la Lanata suocera del socioaiutante Sandro Broccolo.RAPALLO - - la signora DoraChiarello madre del socioAntonio Trovato.RONCO SCRIVIA – la signo-ra Caterina Balbi, sorelladel socio Franco Balbi.RONCO SCRIVIA – la signo-ra Teresa Balbi, sorella deisoci Piero e Giuseppe Bal-bi.RONCO SCRIVIA – la signo-ra Agata Minisolo, sorelladel socio Marcello Miniso-lo.SANTA MARGHERITA – il si-gnor Giovanni Canale, ziodel socio Giorgio Canale. SANTA MARGHERITA – la si-gnora Maria Rollandini, ma-dre del socio Virgilio Cane-pa.SANTA MARGHERITA – la si-gnora Antonia Campanella,cognata del socio GiovanniGodani.SANTA MARGHERITA – la si-gnora Elsa Ferraris, madredel socio Luciano Viacava.SANTA MARGHERITA – la si-gnora Iolanda Beretta, ma-dre del socio Maurizio Gar-della.SANTOLCESE – Il signor A-lessandro Fliri, genero delsocio Gino Trucco.SANTOLCESE – la signoraAmelia Cogorno, suoceradel socio Angelo Carrossi-no.SANTO STEFANO D’AVETO –il signor Giuseppe Carpane-se, zio del socio Gildo Car-panese e cugino del socioGiorgio Carpanese.SAVIGNONE – il signor Gio-

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GENOVA ALPINA NUOVA 3/2014 46

GRUPPO DI COGOLETO

Gabriele, figliodel socio Marco Re-petto e di mammaSonia Alberani, enipote del socioMatteo Repetto edel socio AlfredoAlberani.

GRUPPO DI VOLTRI Sara Rapetti, figlia del socio Claudio, il giorno del

matrimonio.

GRUPPO DI ISOLA DEL CANTONE Il socio Ignazio Castelnuovo (Giulio) con la gentile

consorte signora Bianca Cornero nel giorno del loro50° anniversario di matrimonio.

GRUPPO DI NERVI Il Consigliere del Gruppo di Nervi Ugo Mancini con

la signora Flaminia Zanni nel giorno del loro 50°Anni-versario di matrimonio celebrato lo scorso settembre.

GRUPPO DI SANT’OLCESE NOZZE DI DIAMANTE

Il "vecio" Valente Garibotti classe 1923 ha felice-mente compiuto insieme alla consorte Signora Car-melina 60 anni di matrimonio.

Il socio Fio-renzo Castel-nuovo e la gen-tile consorte si-gnora RenataMel nel giornodel loro 50° an-niversario dima t r imon i o .Con affetto i fi-gli e soci Danie-la, Davide, Ales-sandro, e i nipo-ti Francesco, E-doardo e Emily.

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GRUPPO ALTAVALPOLCEVERARICORDO DI FRANCO BAGNASCO

Caro Franco, chi scrive ti conosceva da quandoragazzo frequentava il Ricreatorio di Pontedecimo;Infiniti sono i ricordi delle molteplici occasioni chela vita ci ha dato di condividere (montagna e amoreper la natura) lungo sarebbe descriverle, ma qui èd'obbligo parlare della Tua appartenenza alpina.

Sei stato a più riprese consigliere del gruppo edhai ricoperto altri incarichi: probiviro, membro del co-mitato Padre Generoso, ecc., della collaborazione alGavettone (giornale di gruppo) ci rimangono gli scrit-ti, uno su tutti la rubrica sulle vie del nostro territoriorelative alle gesta degli Alpini (dal n° 24 al 43) altrecollaborazioni la rubrica" Natura di Liguria" pubblica-ta per anni su Genova Alpina ed altre pubblicazioni.

Preciso, scrupoloso, puntuale, la Tua scrittura in-vitava a leggerti. Il Tuo contributo alla vita del grupponon è mai mancato; eri punto di riferimento e lo sa-rai ancora per l'alpinità che ci lasci in eredità. I moltigagliardetti e alpini presenti al Tuo funerale sono laprova di quanto eri stimato e benvoluto. Siamo viciniai tuoi cari, in particolare a Umberto che speriamo Tisostituisca nel gruppo e a Te, mio Maestro di Fede edi vita, chiedo di continuare, dal paradiso di Canto-re, a pregare e proteggere la nostra Associazione, lasezione e particolarmente il gruppo Altavalpolceve-ra.

SCAR ... PONE

GRUPPO DI MASONEARMANDO PASTORINO

Il socio fondatore e caro amico Arman-do Pastorino è andato avanti la vigilia diFerragosto. Insieme ad una decina di sociaveva fondato il Gruppo Alpini Masone nel1956. Alpino sempre presente a tutte lemanifestazioni, nostro trombettiere neglianni 60-70, stimato da tutti, era molto co-nosciuto anche per la sua attività di cu-stode e giardiniere presso la Villa Duches-sa a Voltri. Sempre attivo e disponibile inogni tipo di situazione, ha collaborato conla Parrocchia come ortolano e per la rea-lizzazione di rami di palma per l’omonimacerimonia di benedizione nella domenicaprecedente la Pasqua. Lascia un profondovuoto in tutta la Comunità masonese.

Il Capogruppo Piero Macciò

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IL VESSILLO DELLA SEZIONE DI GENOVA ALLA CERIMONIA

DI COMMEMORAZIONE DEI CADUTI A STAGLIENO IL 2 NOVEMBRE SCORSO.

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