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LA GUIDA PER TURISTI CURIOSI E GENOVESI DISTRATTI II EDITION 2012 GENOVA E DINTORNI

Guida di Genova - GENOVA E DINTORNI

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La guida alternativa di Genova e Provincia per turisti curiosi e genovesi distratti. The alternative guide of Genoa for curious tourists and distract genoeses. edizione luglio 2012

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LA GUIDA PER TURISTI CURIOSI E GENOVESI DISTRATTIII EDITION 2012

GENOVA E DINTORNI

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GENOVA E DINTORNI

Pensare una “guida alternativa” significa innanzitutto immaginare che a leggerla non siano solo i turisti ma anche i ge-novesi. Significa, poi, dare per scontata una cosa: in ogni città del mondo ci sono luoghi che indubbiamente “bisogna” ve-dere e conoscere, le cosiddette tappe fondamentali che qualunque guida, in qualunque lingua, propone al turista. Non c’è sicuramente bisogno, quindi, che sia “Genova e dintorni” a consigliarti di an-dare a visitare l’Acquario, il Porto Antico, la Cattedrale di San Lorenzo, oppure la “movida” nei vicoli il venerdì e il sabato sera con partenza da piazza delle Erbe. Meglio tenderti la mano per portarti alla scoperta di tante Genova, una dentro l’altra come le scatole cinesi. Percorsi ad hoc, a piedi in lungo e in largo per la città, ma anche “gite fuori porta” alla scoperta delle più belle località della provincia.

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Writing an ‘alternative guide’ means that firstly, not only tourists, but the Genoese themselves, will read it. It also means that we take for granted the fact that in every city around the world there are things that one ‘must’ see and know, the so-called ‘fundamental sights’ that any guide, wha-tever the language, offers to the tourist. Therefore there is no need for the writer to suggest visiting the Aquarium, the Ancient Port, San Lorenzo’s Cathedral or the movi-da in Genoa’s narrow alleys on Friday and Saturday nights, starting with an aperitif in Piazza delle Erbe. ‘Genova e dintorni’ wants to lead you by the hand to discover many Genoas, one inside the other, just like a Russian doll. Pathways that are tailo-red to those who will want to walk through the whole city, but also shortcuts and trips outside the city walls to see the most beau-tiful sightseeings in the province.

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“Genova e Dintorni” è un progetto del gruppo editoriale “Era Superba”, te-stata giornalistica genovese.A CURA DI Annalisa Serpe AMMINISTRAZIONEManuela StellaTESTI E POESIE Gabriele SerpeFOTO E VIDEO Daniele OrlandiGRAFICA E IMPAGINAZIONE Constanza RojasTRADUZIONE TESTI Daniele CanepaCOPERTINA Antonio ClementeHanno collaborato Adriana Morando, Emanuele Depla-no, Gabriele Carretta, Diego Arbore, Cecilia Porcelli, Marco Brancato

STAMPA: Tipografia MECA AUT. TRIB. DI GE: 22/08

GENOVA E DINTORNI ACCOGLIENZAHOTEL BED&BREAKFAST

AGRITURISMOFARM HOLIDAY

ARTE E ARTIGIANATOARTS AND CRAFTS

GELATERIA ARTIGIANALEHOMEMADE ICE-CREAM

LOCALECOFFEE & NIGHTLIFE

PRODOTTO TIPICOTYPICAL PRODUCT

RISTORANTERESTAURANT

RISTORANTE ESCLUSIVOEXCLUSIVE RESTAURANT

CON IL PATROCINIO DI:

COMUNE DI BOGLIASCO

COMUNE DI SESTRI LEVANTE

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PERCORSO I Naso all’insù quasi a voler aggan-ciare l’ultima punta del campanile della Cattedrale di San Lorenzo, scendi a sinistra in via di Scurreria che come un ruscello scivola sino all’ingresso di Palazzo Imperiale. Dopo pochi metri, sulla sinistra, ti sorprende vico degli Indoratori e il fresco e verde respiro del carpino che adombra la “piazzetta dei ra-gazzi”, un luogo unico nel centro storico di Genova, il cortile dove a solleticare l’orecchio è il rumore gentile dello sfogliar delle pagine e della penna che percorre la car-ta. Risucchiato per un pugno di secondi nelle buie viscere di vico degli Scudai e vico Carlone, ritrovi la luce in via degli Orefici e quindi a sinistra in piazza Banchi, rac-chiusa alle spalle dell’antico porto di Genova e di piazza Caricamen-to (carico e scarico merci), era il

ROUTE ILook up to the sky as if trying to reach the top of San Lorenzo’s Cathedral bell tower, take a left turn onto Via di Scurreria, which, like a river, runs to the front door of Palazzo Imperiale. Only a few metres away on your left is Vico degli Indoratori. It will surprise you with its fresh, green, hornbe-am tree casting its shadow over the ‘kids’ square’, a unique site in Genoa’s historical centre, a courtyard where your hearing is tickled by the gentle sound of the turning of pages. For a few mo-ments you get sucked into the dark bowels of Vico degli Scudai and Vico Carlone. In Via degli Orefici you will find the light again. Then on your left is Piazza Ban-chi, behind the ancient port of Genoa and Piazza Caricamento (which means the ‘loading and

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PERCORSO ISan Lorenzo - Banchi - Sottoripa - Caricamento - Fossatello -Lomellini–Balbi– Spianata Castelletto– Via Garibaldi – Luccoli –San Matteo

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cuore economico della superpo-tenza genovese. Dal balcone del-la stramba chiesa di San Pietro in Banchi, rimani retto come un bac-co (ché se non sei alto è scomodo poggiare i gomiti, il marmo giunge sino al petto…) a percorrere con lo sguardo la sagoma della splendida Loggia della Mercanzia costruita nel 1590 come nuova sede per le contrattazioni di merci e valute fra mercanti e affaristi; non c’è posto migliore di questo scomodo balco-ne per provare a stingere i colori e immaginare quel passato così lon-tano che ha segnato nel profondo la storia di questa città. Oggi, come d’un rio la foce, Banchi raccoglie a sé il ribollire della città vecchia, un passaggio costante fatto di lingue e pelli diverse che condividono il pas-so, il ritmo, le attese. Scesi i gradini di San Pietro segui via al Ponte Re-ale e quindi a destra nella pancia di

unloading of goods’). This was once the economic heart of the Genoese superpower. From the balcony of the San Pietro in Ban-chi church, you can stand (if you are not tall you will not be able to rest your elbows as the mar-ble guard rail is as high as one’s chest). Follow with your eyes the silhouette of the marvellous Log-gia della Mercanzia built in 1590 as a new venue for the trading of goods and currencies betwe-en businessmen and merchants. There is no better location than this uncomfortable balcony to ima-gine the distant past which deeply marked the history of this city. Just like the river flows to its mouth, the old city flows to Banchi, combining the constant hustle and bustle of different languages and nationa-lities all sharing the same pace, rhythm and expectations.

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Sottoripa, dove tutto è tanto; i pic-coli negozi vendono l’utile e l’inutile senza che faccia troppa differenza, le insegne si confondono e le an-tiche pietre assorbono gli odori da chissà quanti anni… il mare arri-vava a lambire i portici e i banchi esponevano ogni sorta di mercan-zia proveniente dalle navi, quindi, da tutto il mondo. La parte “moder-na” di Sottoripa lungo il perimetro di Caricamento lascia nuovamente spazio alla storia nell’ultimo tratto prima di svoltare, di fronte all’Ac-quario, in vico Pinelli e quindi nel catino di piazza Pinelli decorato dalle forme dell’omonimo palazzo. Supera piazza dell’Agnello e svol-ta a sinistra in piazza di San Pan-crazio caratterizzata dalla chiesa tondeggiante, vagamente fallica, e dalla verde facciata del caseggiato a cui la gomma di un dio qualunque ha cancellato le finestre. Sbucherai

When you have walked down the steps of San Pietro, go along Via al Ponte Reale, then turn right in the heart of Sottoripa. Here you can find a bit of everything. Small shops selling useful and useless objects without caring too much, shop si-gns blending into one another and old stones which have absorbed the smells of the city for who knows how many years … The sea once lapped the arcades, and the stalls exposed all kinds of goods carried by ships from all over the world. The ‘modern’ part of Sottoripa, along the perimeter of Caricamento, still has room for a piece of history in the last section just before the turn, opposi-te the Aquarium, near Vico Pinelli and the Piazza Pinelli basin, where the building of the same name is decorated various art forms. Walk beyond Piazza dell’Agnello and turn left in Piazza di San Pancrazio

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PERCORSO ISan Lorenzo - Banchi - Sottoripa – Caricamento - Fossatello -Lomellini–Balbi– Spianata Castelletto– Via Garibaldi – Luccoli –San Matteo

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nella piazza di Fossatello, antico centro del sestiere di Pré; davanti a te la celebre via del Campo cantata da Fabrizio De André. Dalla piaz-za imbocca via Lomellini sino alla casa natia di Giuseppe Mazzini, fi-losofo e giornalista genovese, uno degli uomini chiave nell’impervio cammino della storia verso la na-scita del Regno d’Italia. Proprio di fronte all’ingresso del museo, vico degli Adorno conduce al “ghetto” conosciuto dai genovesi come “la zona dei trans”: due facce della stessa moneta, indissolubilmente saldate. Prima di proseguire verso piazza della Nunziata, fra le sbarre del cancello accanto alla casa del patriota, si nasconde la buia risa-lita verso l’ignoto. Dalla Nunziata, sì piccolo al cospetto della basi-lica della Santissima Annunziata del Vastato, risali lungo la nobile via Balbi, oggi zona universitaria

which features a curved church and a green façade, the windows of which have been erased by some deity. You will come out right in Piazza di Fossatello, the old he-art of the Pré district. You will be standing in front of the famous Via del Campo celebrated by Fabrizio De André’s songs. Go along Via Lomellini as far as the home of Giuseppe Mazzini, a philosopher and journalist, who played a key role in the hard path leading to the birth of the Italian Kingdom. Right in front of the museum, Vico degli Adorno leads to the ‘ghetto’ known by the locals as the “area of trans-sexuals”: two inseparable sides of the same coin. Before you move on towards Piazza della Nunziata, among the bars of the gate next to the patriot’s home, a dark climb to the unknown is hidden. From Nun-ziata, in front of the Basilica della

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di Genova. Al numero 4, il bucoli-co giardino di aranci nell’atrio della Facoltà di Lettere è come un mas-saggio ai piedi, tanto il piacere che infonde in ogni angolo del corpo. Poco più in su il Palazzo Reale, con l’ampia balconata sull’antica via di Pré, la casbah, la zona della città prevalentemente abitata dai “nuovi genovesi”, i cittadini di ori-gine nordafricana e senegalese. Prosegui in via Balbi sino all’archi-volto, alla gola che tossisce i colori vivi delle facciate restaurate, tutte strette attorno agli antichi lava-toi, i truogoli di Santa Brigida. Alle tue spalle salita di Santa Brigida e l’arco logoro, teatro del sangui-noso evento dell’otto giugno 1976 quando un nucleo delle Brigate Rosse uccise in pieno giorno il Pro-curatore Generale della Repub-blica di Genova Francesco Coco, insieme a due agenti delle forze

Santissima Annunziata del Vasta-to, walk along the noble Via Balbi, Genoa’s current university area. At number 4, the bucolic orange tree garden inside the Faculty of Literature is like a foot massage considering the pleasure that it gi-ves you. Further up you will find Palazzo Reale – the Royal Pala-ce – with an ample balcony over-looking the ancient Via di Pré, the casbah, the area of the city with a prevalence of ‘new Genoese’, pe-ople hailing from North Africa and Senegal. Carry on walking as far as the archivolt, the lively colour of the restored facades surroun-ding the ancient washhouses, the Santa Brigida Truogoli. Behind you will find Santa Brigida and the wrecked arch, where a terro-rist attack took place on June 8, 1976, when members of the Red Brigades assassinated Genoa’s

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dell’ordine. Sceso nuovamente in piazza della Nunziata raggiungi largo della Zecca e attraversa la galleria Giuseppe Garibaldi. Sbu-cherai in piazza Portello a pochi passi, alla tua sinistra, dall’ingresso dell’ascensore Portello – Castellet-to (0,80 euro il biglietto). “Quando mi sarò deciso d’andarci, in Paradi-so ci andrò con l’ascensore di Ca-stelletto”, scriveva il poeta Giorgio Caproni… Dalle viscere dell’infer-no, il colpo di scena: incastonata come un diamante a mille facce dentro la cornice colorata d’ambra e verde della vetrata, eccola, la Superba, la Dominante dei mari. Sorvolerai con lo sguardo i palaz-zi di via Garibaldi, i grattacieli del centro moderno a protezione del fitto sciame di tetti della città vec-chia dal quale spiccano i campanili delle Vigne e della Cattedrale, e alle sue spalle il colle di Sarzano

Public Prosecutor Francesco Coco and two policemen. Walk back to Piazza della Nunziata, reach Largo della Zecca and walk through the Giuseppe Garibaldi tunnel. You will come out at Portello. On your left, only a few steps away from you, you will find the entry to the Portel-lo – Castelletto lift (one ticket costs €0.80). ‘When I decide to go to heaven, I’ll take the Castelletto lift’, wrote the poet Giorgio Caproni… From the bowels of hell, here you have the twist. There she is, like a diamond with one thousand faces inside an amber and green frame, the Superb, the city that domina-tes the seas. Your gaze will fall on the palaces of Via Garibaldi, the skyscrapers of the modern centre protecting the roofs of the old town from which the Vigne’s and Cathe-dral’s bell towers stand out: behind it, the Sarzano hill with the Tower

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con la torre degli Embriaci; e poi sul Porto Antico, sino alla Lanterna e oltre, verso i grattacieli di San Be-nigno e il caratteristico “Matitone”.Con i polmoni pieni di stupore at-traversa la Spianata di Castelletto (Belvedere Montaldo) per calarti nuovamente nelle budella della cit-tà lungo salita alla Spianata di Ca-stelletto. La poesia, quella appena sussurrata all’orecchio, ti attende dietro l’angolo, spalle al muro… quasi a prendersi gioco degli occhi, la Lanterna posa fiera fra i due pa-lazzi, sottile e magnifica. E sembra impossibile credere che questo spettacolo sia frutto del caso, forse una licenza poetica, una pennella-ta folle e geniale, forse un senso più alto, che non mi è dato afferra-re. La discesa tra finestre adornate, foglie di viti e rampicanti, ti condur-rà senza fretta alcuna in piazza della Meridiana e quindi, alla tua

of the Embriaci. Then further away to the Ancient Port, the Lighthouse and beyond, to the San Benigno skyscrapers, among which stan-ds the “Matitone”, the Big Pencil.With your lungs filled with astoni-shment, cross Spianata di Castel-letto (Belvedere Montaldo) and head down again into the bowels of the city along the road leading to Spianata di Castelletto. The po-etry that is whispered in your ear awaits you round the corner, with your back against the wall… It al-most makes fun of the eyesight, as the Lighthouse rises proud, thin and magnificent between the two-buildings. It is impossible to believe that this marvel has been created by chance. It may have been poetic licence, a brush stroke of insanity and genius. Or it may have a higher meaning, which I cannot grasp.The descent among decorated

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sinistra, nella regale via Garibaldi, i cui palazzi patrimonio dell’Uma-nità Unesco sono aperti al pubbli-co, i Musei di Strada Nuova e Pa-lazzo Tursi, sede istituzionale del Comune di Genova. Via Garibaldi si apre alla città in piazza Fonta-ne Marose, da qui puoi scendere in via Luccoli per immergerti nuo-vamente nella città vecchia. L’ele-gante caruggio merita un respiro profondo, e almeno un giro su te stesso, soprattutto all’altezza di piazza Luccoli prima di svoltare a sinistra in vico del Fieno e quindi, una volta in cima, a destra verso piazza San Matteo, il piccolo dia-mante bianco e nero della città, l’antico centro della famiglia Do-ria. Ora basterà imboccare salita allo Arcivescovato ai piedi della torre di Palazzo Ducale per tor-nare esattamente in quella piazza San Lorenzo da cui sei partito.

windows and climbing plants will lead you to Piazza della Meridia-na in no rush, then on to the regal Via Garibaldi, its palaces being li-sted among UNESCO’s heritage sites and open to the public, the museums in Strada Nuova and Pa-lazzo Tursi, the official location of Genoa’s municipality. Via Garibaldi opens to the city in Piazza Fonta-ne Marose. From here you can go down along Via Luccoli to gain ac-cess to the old town again. The ele-gant caruggio deserves a break and a gaze, especially in Piazza Luc-coli before you turn left in Vico del Fieno. Once at the end, turn right towards Piazza San Matteo, the city’s black and white diamond, the Doria family’s ancient heart. Now you will just have to take Salita allo Arcivescovato at the foot of Palazzo Ducale to get back to piazza San Lorenzo, where you started the tour.

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PERCORSO IIPiazza del Ferro - Soziglia - Piazza Lavagna - Maddalena - Vigne - San Luca - Cairoli - Carmine

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PERCORSO II Dai lussuosi palagi di via Gari-baldi, scendi in vico del Ferro e quindi nella piccola e omonima piazzetta: “io mi trovo dietro”, recita la scritta sul muro opera dell’arti-sta tedesca, Ines Tartler . Come la siepe e l’infinito, come l’altra metà che crolla aldilà dell’oriz-zonte o la discesa oltre la vetta… tu, da che parte stai guardando? Dall’antica piazza del Ferro si scen-de lungo via dei Macelli di Soziglia, caratteristico caruggio genovese ricco di merce esposta, frutta, ver-dura e ovviamente carne. La tradi-zione, infatti, non è del tutto andata perduta… Qui in tempi remoti scor-reva il torrente Rialto e, anche gra-zie alla vicina presenza dell’acqua, avevano sede i macelli della città. Sfocerai, è proprio il caso di dirlo, in piazza Soziglia, spazio adibito al mercato cittadino sino al XVII

ROUTE IIFrom the luxury buildings in Via Garibaldi, walk down along Vico del Ferro and reach the square of the same name: “I am behind”, says writing on the wall by Ger-man artist Ines Tartler. Just like the edge and the infinite, like the other half which collapses beyond the horizon or the slope beyond the top… which side are you looking at?

From the ancient Piazza del Fer-ro you can go down along Via dei Macelli di Soziglia, a typical Ge-noese caruggio where fruit, ve-getables and meat are sold. Tra-dition has not been totally lost… In ancient times the Rialto torrent flowed here. Due to the presen-ce of water, the city’s abattoir was also here. You will get to Piazza Soziglia, devoted to the

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secolo, poi centro mondano a par-tire dal ‘700 con i cafè e le confette-rie più frequentate della città, ricche di ogni ben di Dio proveniente dalla pancia delle navi, dall’Asia e dalle Americhe. Imboccando vico Lava-gna eccoti catapultato nella piazza dove cielo e terra sono a specchio, un quadrato di alti palazzi e panni stesi, lo slargo più ampio del centro storico, una sorta di grande cave-dio dove ancora la gente si parla dalle finestre. Da piazza Lavagna risali in via della Maddalena prose-guendo ancora su vico Lavagna… In quel della Maddalena la “legge Merlin” ha ancora difficoltà di appli-cazione, uno spaccato di Genova nudo e crudo che trasuda fascino. Le signorine ti osservano per pochi secondi e chissà cosa riescono a rapire di te, chissà cosa hanno ca-pito. L’occhiolino veloce è un fiore sparato all’improvviso dal cannone,

city’s market until the 17th cen-tury. In the 1700’s it became a social hub with the city’s most crowded cafés and sweet shops, richth all kinds of goods coming on the ships from Asia and Ame-rica. If you take Vico Lavagna you will be in the square where the earth mirrors the sky, a spa-ce of tall buildings and clothes on washing lines, the widest passage in the historic centre, a sort of courtyard where pe-ople communicate from their windows. From Piazza Lavagna go up to Via della Maddalena along Vico Lavagna… At Mad-dalena the ‘Merlin law’ is hardly applied, an authentic slice of Genoese life full of charm. The ladies observe you for a few seconds: who knows what they have understood about you. The quick wink is a flower shot by a

PERCORSO IIPiazza del Ferro - Soziglia - Piazza Lavagna - Maddalena - Vigne - San Luca - Cairoli - Carmine

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nell’istante in cui gli sguardi si in-crociano. Tutto ciò accade a nean-che venti passi dal Municipio e dal-la nobile via Garibaldi tutto lustro e musei: questi forti contrasti di cui Genova è ricca sono in equilibrio su un filo sottile da centinaia di anni e non sembrano avere intenzione di cadere… io faccio il tifo per loro.Fatti spazio in vico dietro il Coro delle Vigne, e poi in vico della Le-pre. Giunto nella piazzetta blocca il passo e voltati a sinistra: il campa-nile delle Vigne è in posa fra i tetti e il cielo. Se passi di qui la mattina o all’ora di pranzo avrai buone pos-sibilità di rimanere solo con questo spaccato di bellezza, mentre la sera l’antica osteria della piazza viene invasa dalla movida. Io quel campanile lo immagino modellato da giganti ed esperte dita, sembra costruito con la sabbia e lasciato al sole a indurirsi e seccare, che qui le

cannon in the moment when eyes meet. It all takes place clo-se to the City Hall and the noble Via Garibaldi full of luxury and museums. Genoa is rife with the-se sharp contrasts the balance of which has been hanging on a thread for centuries. They show no sign of decline… and I am their fan.

Advance through Vico dietro il Coro delle Vigne, and Vico della Lepre. Once in the square, stop and turn to your left: the Vigne bell tower stands between the roofs and the sky. If you come here in the morning or at lunch you will be likely to be left alone with this beauty, while at night the old pub is invaded by night-life. I imagine that bell tower to be modelled by expert hands. It looks like it was built of sand

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onde non arrivano e non lo pos-sono portare via… Scendi vico del Teatro delle Vigne, nell’ultimo tratto prima di arrivare alla chie-sa si apre sopra di te un triangolo di cielo che nei mesi estivi il sole invade, preciso, all’ora di pranzo, grasso e bollente al centro della cornice. Piazza delle Vigne è una delle aperture più suggestive della città vecchia, le grandi finestre dei nobili appartamenti si aprono sul campanile, che dalla piazza non si riesce a vedere. E’ luogo di incontri ravvicinati, i genovesi che abitano e vivono il centro storico considera-no le Vigne un punto di riferimento. Loro sanno bene che senza pren-dere nessun appuntamento basta fermarsi qualche minuto lì per in-contrarsi, come se si trattasse del-la piazzetta del paese. Alle Vigne troverai gli artisti della città vecchia seduti ai tavolini, gli squilibrati, i

and left to dry in the sun, as the waves cannot arrive here or take it away … Go down along Vico del Teatro delle Vigne. In the last section before the church a triangle of sky will open up above you, invaded by the fat, punctual, scorching sun at lunch. Piaz-ze delle Vigne is one of the old town’s most charming openings. The large windows of the noble apartments overlook the bell to-wer which cannot be seen from the square. It is a gathering place for the Genoese living in the histo-ric centre who consider the Vigne as a reference point. They know they do not need to schedule an appointment. They only have to stop for a few minutes to meet up, just like in a village square. At the Vigne you will find the old city’s artists sat at tables, the lunatic pensioners and thinkers among

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PERCORSO IIPiazza del Ferro - Soziglia - Piazza Lavagna - Maddalena - Vigne - San Luca - Cairoli - Carmine

pensionati e i pensatori, fra tazze di the e tazzine di caffè, calici di vino e bicchieri di birra, dialetto genovese e mugugno facile… Lì ogni giorno nascono sogni e progetti, buona parte dei quali non verranno mai realizzati: se hai tempo (e lo hai) fermati alle Vigne anche tu… ché la condizione che più di ogni altra nobilita l’uomo è non avere niente da fare. Per raggiungere via San Luca da piazza delle Vigne puoi scendere in piazza Banchi lungo via delle Vigne oppure tagliare im-boccando vico Spinola e vico della Torre. Via San Luca è la via traffi-cata d’anime che parlano a voce alta fra di loro e al cellulare, chi con la valigetta in mano e la cravatta, chi con i sandali e le treccine; co-loro che camminano a testa bassa, qui, ti sembreranno alieni, infeli-ci e distanti. Sali sino alla chiesa di San Siro e all’omonimo vicolo

cups of coffee and tea, glasses of wine, beer, Genoese dialect and typical grumbling … Every day dreams and plans are generated, the majority of which will never be fulfilled. If you have time – and you have it – stop at the Vigne, as the condition that dignifies man is that of having nothing to do.

In order to reach Via San Luca from Piazza delle Vigne you can go down to Piazza Banchi along Via delle Vigne or cut the journey short by taking Vico Spi-nola and Vico della Torre. Via San Luca is crossed by people speaking loudly on the phone or with others. Some carry a bag and wear a tie, others wear san-dals and have dreadlocks. Those who walk with their head down will look like strangers, unhappy and distant. Reach the San Siro

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per poi ritrovarti in piazza della Meridiana quindi, a sinistra, in via Cairoli. L’antica via conduce in largo della Zecca, tu attraver-sa la strada e imbocca via Valle-chiara, la salita ti accompagnerà al cospetto del magico borgo del Carmine, la pendice nascosta della città vecchia, arroccata sul dorso del colle di Castelletto. Il piccolo, ma fitto, dedalo di strade è lì apposta per darti l’opportunità di camminare senza sapere dove andare. Scoprirai piazza San Bar-tolomeo all’Olivella e piazza della Giuggiola, metterai i piedi in uno di quegli angoli che Genova non ha alcuna intenzione di mostrare, violerai la sua intimità completa-mente avvolto dal silenzio, davve-ro un colpo di bacchetta magica che porterai con te a lungo; e non dimenticare che ti trovi in pieno centro.

church and the alley of the same name and you will be in Piazza della Meridiana, then turn left into Via Cairoli. The ancient road leads to Largo della Zecca. Cross the road and take Via Vallechiara. The uphill road will lead you to the ma-gical Carmine suburb, the hidden corner of the old town, perched on the back of the Castelletto hill. The small, though thick, network of roads is there to give you the opportunity of walking without knowing where to go. You will di-scover Piazza San Bartolomeo all’Olivella and Piazza della Giug-giola. You will reach one of those corners that Genoa does not want to show. You will violate its privacy while you are surrounded by si-lence. It really is a stroke of magic which you will carry with you for a long time. And do not forget that you are in the city centre.

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NOUVELLE VAGUE RISTORANTE CAFFE’ ENO-LIBRERIAVico De’ Gradi 4rTel 010 265442www.nouvelle-vague.it lun-ven ore 12/15 lun-sab ore 1830/0130 Chiuso domenicagradita la prenotazioneDa Via San Lorenzo, strada antica e storica, si accede al ristorante caffè eno-libreria Nouvelle Vague, ubicato in un’antica cantina del 1600. Ottima atmosfera per un ape-ritivo seduti comodamente in poltrona leggendo un libro del-la fornita libreria a disposizione dei clienti, per cene di lavoro o tra amici. Si organizzano buf-fet di laurea e cocktail per ogni occasione. Il locale propone in-contri di degustazione con eno-logi, musica live, presentazioni di libri e mostre fotografiche. Nouvelle Vague offre una cu-cina che unisce tradizione e attenzione alle materie prime (carne, pesce, salumi, formag-gi) e tutto è confezionato in casa. Ampia scelta di vini italiani ed esteri, cocktail, liquori e distil-lati selezionati, tisane in foglia.

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LE CANTINE SQUARCIAFICOPiazza Invrea 3 r - Tel 010 2470823 www.squarciafico.it [email protected] Apertura 1230/1430 - 1930/23 Gradita la prenotazioneVicino al Duomo di San Loren-zo, in un palazzo del 1500, c’è un ristorante che offre una cuci-na ligure basata su ingredienti di alta qualità, in un’atmosfera piacevole e intima. Nel menù, paella di mare alla Squarciafico, astice caramellato, branzino flambé al profu-mo di rosmarino, stoccafisso, mandilli al pesto, torte salate, formaggi italiani ed esteri. Ricca carta dei vini. Dolci, pane e pasta fatti in casa.

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Via Lomellini 20rTel 0102759014www.pandemonio.bizApertura: da lunedì a sabatoaperitivo e cena dalle ore 18

Il locale sito nella magnifica via Lomellini, oggi patrimonio dell’u-manità Unesco, è sviluppato su due piani e caratterizzato da quattro sale eleganti e ricche di fascino. L’ingresso, dall’aspetto par-ticolare e in perfetto stile Pandemonio, è anche il bar dove a volte gli amanti del vino o dei distillati amano sostare per la degustazione. Cucina di terra e di mare abbinata ad un’ampia scelta di ottimi vini.

Osteria pandemonio

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COUNT BASIE JAZZ CLUB Associazione culturale Circolo Arci Vico Tana 20r (traversa di Via Balbi) cell 345 [email protected] www.countbasie.itApertura da giovedì a sabato a partire dalle ore 21Ingresso con tessera Arci acquistabile presso il locale SCONTI conTESSERA UNIVERSITARIA e ai possessori di SCEC

QUI LA MUSICA E’ VIVA Jazz, Blues, Jam Session, musica d’autore e spettacoli sempre suggestivi, nel cuore di Ge-nova, all’interno delle fondamenta dell’antico convento di Santa Brigida: un locale intimo e ricercato, con pietre a vista e un’acu-stica eccellente.Oltre quattrocento concerti di musica live in quattro anni di attività e una programmazione in crescente rinnovamento. Un servizio bar di grande qualità a disposizione dei soci crea l’ambiente familiare ideale per una serata tra amici. Count Basie Jazz Club è passione, è partecipazione. Uno staff di diciotto soci volontari collabora alla gestione del locale e dell’As-sociazione.

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Vico delle Monachette 20rTel 010 267036 www.lupoanticatrattoria.it - Apertura: 1230/15-1930/2330, chiuso mercoledì. In estate aperto solo la sera, a pranzo su prenotazioneRistorantino con piccolo dehor ubi-cato all’ inizio del dedalo di vicoli vi-cino alla stazione Principe. Cucina tradizionale e cucina d’autore prevalentemente di pesce, presente sulla guida Michelin e circuiti Ottagono d’Ardesia e Genova Gourmet. Luogo con corsi di Macramè pomeridiani, incontri artistici, mostre di quadri, foto, libri. Si invitano tutti gli artisti a contattare Tiziana per informazioni su alle-stimento mostre. Un luogo dove assaporare l’ arte in tutte le sue forme.

LUPO ANTICA TRATTORIA

Vico Falamonica 9r tel 010 9752674 [email protected] Apertura tutti i giorni 9/23Nel cuore del centro cittadino a due passi dalla bellissima Piaz-za San Matteo, un locale arre-dato con mobili d’epoca nella cornice dei ritrovati affreschi seicenteschi di Bernardo Strozzi presenti sulla volta, dove gusta-re pranzi e cene a base di prodotti freschi cucinati in giornata, oltre agli imperdibili aperitivi curati da un barman d’eccezione, serviti anche nell’ampio e luminoso giardino. La ricca selezione di tè lo rende inoltre meta ideale per una gradevole pausa pomeridiana.

cambi cafè

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Vico Superiore del Ferro 4rTel 0102091326 - cell 3479742090 [email protected] spazio metamorfico dove la materia si trasforma: vetro in primo luogo, ma anche legno, cachemire e metallo; particolare attenzione è data al recupero di oggetti dimenti-cati che trovano così nuova vita. Si realizzano vetrate artistiche, decora-zioni, lampade, mosaici in vetro e diversi complementi d’arredo. Il nostro interesse principale è quello di creare degli oggetti per l’arredamento pub-blico e privato, curando l’estetica esecutiva e la qualità dei materiali usati.

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-Piazza del Ferro 31rCell 333 [email protected]: da martedì a sabato 10/13 - 16/19

Laboratorio artisticoCreazioni artistiche in ceramicaPittura a mano libera su stoffaCorsi e lezioni di ceramica

L'ARCA DI JULIETTE DI GIULIA VALLINI

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LE CERAMICHE DEL GRIFO Via della Maddalena 78 r, Cell 339 22 03 144 Aperto solo di mattina, ma, d’estate, solo nel pomeriggio

Bottega di artigianato artistico che riprende la tradizione della maiolica genovese e ligure dal ‘500 al ‘700. Terrecotte a bassorilievo di soggetto medievale.

BEATRICE GIANNONI CERAMICA E PITTURA Studio via della Maddalena 48b/r Cell 338 [email protected] da martedì a sabato 930/12Beatrice Giannoni e’ nata a Genova nel 1966. Dopo la matu-rita’ artistica e il diploma di Accademia di Belle Arti, si specializza in tecniche della ceramica presso il Centro di Formazione Professio-nale di Faenza. Inizia a esporre nel 1987 utilizzando nel corso degli anni l’immagine fotografica, l’installazione, la pittura e la ceramica.

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Salita Carbonara 20rwww.krep.itChiuso domenicaLa vera crepes si mangia solo in creperie: fedele a questo motto, Krep è un nuovo locale piccolo e accogliente che tro-verete muovendovi di pochi metri dalla deliziosa piazza del Carmine per esplorare il caratteristico borgo omonimo, una piccola oasi felice a pochi pas-si da piazza della Nunziata. Ingredienti naturali e di prima scelta, un’ampia gamma di vini e birre selezionati da tutto il mondo. Nel menù specialità da provare come la crepes con la trippa (il giovedì) e quella con stoccafisso (denominata Stock Option, solo il venerdì).

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Via Cairoli 13FB Profumo di RosaApertura: da lunedì a sabato ore 11/1930

Una gelateria nel cuore di Genova che offre un gela-to realizzato con le tecniche tipiche della lavorazione artigianale. La giovane Rosa sarà lieta di proporvi i migliori gusti realizzati con ingredienti fre-schi e naturali. Una gelateria consigliata, recensita dal cele-bre New York times. La Gelateria Profumo di Rosa vi aspetta!

GELATERIA PROFUMO DI ROSA

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Piazza del Carmine 8rNella suggestiva piazza del quartiere del Carmine, ultima propaggine di un Centro Storico che si arrampica verso i quartieri residenziali di Circonvallazio-ne a monte, c’è il bar 8rosso, porta ideale per chi vuole ac-cedere alle viuzze e piazzette che contrappuntano il quartiere somigliante a un borgo marinaro. Il bar è noto ai più per la cordialità della famiglia che lo gestisce, per l’ottimo caffè, i fantasiosi aperitivi e le birre bavaresi da gustare seduti ai tavolini nella piazzetta, divenu-ta da poco isola pedonale. Ultima nota va alla selezione di vini tipici rappresentativi di un made in Italy che soddisfa i palati più esigenti.

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Piazza del Carmine 10Tel 010 2462447 - Apertura 12 – 1430 / 19-23 - Chiuso domenicaUn piccolo ristorante accogliente e familiare con una cucina legata alla tradizione ligure, che mescola pro-fumi di terra e mare. Il dehor (adia-cente a quello del bar 8 rosso con cui il ristorante collabora) nella bella stagione permette di vivere la magia di piazza del Carmine. Da assaggiare: corzetti con maggiorana e pinoli, pansoti con salsa di noci, testaroli al pe-sto, brandacujun, acciughe fritte, cappon magro, fritto misto alla genovese. Tra i dessert, canestrelli con vinsanto e semifreddo allo sciroppo di rose. Si organizzano serate a tema; prezzo medio 20-25 euro, coperto gratuito.

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Salita Antonio Giusti 9/20(a monte di Piazza della Nunziata) Tel 3488223588 - 3357480157Nella suggestiva cornice del quar-tiere del Carmine un prezioso angolo Zen dove farsi coccolare e rigenerarsi dallo stress della vita quotidiana. Shiatsu, Massaggi,Yoga, Stretching, Tao-Yin. Sedute individuali e corsi di gruppo: ide-ali per mal di schiena, cervicale, affaticamento, insonnia e stress nervoso. Gratis un massaggio zen per chi sottoscrive un abbo-namento trimestrale entro ottobre!

il riposo delguerrieroSalita Antonio Giusti 9/[email protected] 3357480157Un posto esclusivo e speciale dove soggiornare in occasione della Vo-stra visita a Genova. Vi accogliamo nell’atmosfera ZEN di un ambien-te molto particolare, arredato con gusto e con...una bella energia

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ASSOCIAZIONE TUTTA SALUTE

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PERCORSO IIIGiardini di Plastica – Campo Pisano – Sarzano – Santa Croce – San Bernardo – Embriaci– S. Maria di Castello – S. Maria in Passione

PERCORSO III Dalla piazza Dante del primo Novecento, imbocca via D’An-nunzio sino ai giardini Baltimora, detti giardini di plastica. Questo affascinante, seppur gelido, sce-nario “urban style” circondato dai grandi contenitori di uffici, era sino agli anni sessanta una delle zone più caratteristiche del Centro Storico, via Madre di Dio, antico caruggio popolare sog-getto dei racconti nostalgici dei nonni. Per vedere ad occhio nudo lo stacco, la spaccatura, la vora-gine fra vecchio e nuovo, risali vico Superiore di Campo Pisano sotto l’arcata del settecentesco ponte di Carignano. Campo Pisa-no è un cioccolatino da scartare, tempio a ricordo della celebre battaglia della Meloria del 1284 in cui la flotta genovese distrusse la nemica Repubblica marinara di

ROUTE IIIFrom Piazza Dante dating back to the early 20th century, take Via D’Annunzio as far as the Baltimora gardens, also known as the ‘plastic gardens’. This charming, though cold, urban style scenario surrounded by offices used to be one of the historic centre’s most peculiar areas. Via Madre di Dio, an old popular caruggio, was often the setting of old people’s tales. In order to see the gap betwe-en old and new with your own eyes, go up along Vico Supe-riore di Campo Pisano under the Carignano bridge from the 18th century. Campo Pisano is a chocolate candy to unwrap, a temple devoted to the me-mory of the Meloria battle of 1284, when the Genoese fleet crushed its enemy, the Republic

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centrostorico

Pisa, imponendosi come domina-trice. Si racconta che migliaia di prigionieri pisani furono condotti a Genova e incarcerati, pochi riusci-rono a sopravvivere. I corpi ven-nero sepolti proprio qui, in questo angolo dimenticato da Dio, sotto i tuoi piedi…

Prosegui lungo vico dietro il Coro di San Salvatore per risalire in piaz-za Sarzano. Attraversa il piazzale, un tempo a picco sul mare, con-tinua a salire verso piazza Santa Croce e poi giù, nelle scure budel-la dell’omonimo caruggio, protetti dalla schiera degli alti palazzi, le storiche abitazioni popolari della città vecchia che come soldati di guardia attendono petto in fuori al cospetto del traffico incessante della strada sopraelevata. Al ter-mine della discesa svolta a destra in salita a Santa Maria di Castello,

of Pisa. Thousands of Pisa pri-soners were taken to Genoa and only a few survived. Their bo-dies were buried here in this cor-ner forgotten by God, under your feet…

Go along Vico dietro il Coro di San Salvatore to reach Piaz-za Sarzano. Cross the square, which used to overlook the se-aside, keep going up towards Piazza Santa Croce then down to the dark bowels of the ca-ruggio of the same name, pro-tected by the tall buildings, the old town’s historic popular buildings which like sentries stand to attention opposite Genoa’s elevated road. At the end of the downhill road, turn right onto Salita a Santa Maria di Castello, then left into Piaz-za Leccavela then right again

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PERCORSO IIIGiardini di Plastica – Campo Pisano – Sarzano – Santa Croce – San Bernardo – Embriaci– S. Maria di Castello – S. Maria in Passione

poi a sinistra in piazza Leccavela e ancora a destra in vico dietro il Coro di San Cosimo; subito si ri-conoscono le pietre consumate dell’antico edificio religioso fra gli odori speziati e la densa quiete, i raggi del sole sono rari e faticano a scivolare sulle tue spalle ostaco-lati dagli archivolti e dai panni ste-si. La facciata della piccola chiesa dà sulla piazzetta di San Cosimo. Quando la chiesa è aperta, oltre quella piccola porta verde, trove-rai uno scrigno di rara bellezza, un concerto umile e sottovoce di mar-mi e pietre grigie, fredde al tatto, bollenti all’animo.

Preseguendo in via di San Cosi-mo gira a destra in via San Ber-nardo, nelle ore notturne zona fre-quentata dalla movida, di giorno una silenziosa risalita fra antiche botteghe e palazzi storici della

into Vico dietro il Coro di San Cosimo; you will immediately recognise the worn out stones of the ancient religious building among the smell of spices. The sun beams struggle to hit your shoulders as they are hinde-red by archivolts and clothes hanging out to dry. The façade of the small church leans onto Piazzetta di San Cosimo. When the church is open, beyond that small green door you will find a rare beauty, a humble, almost whispered concert of marble and grey stones, cold to the touch but warm to the soul.

If you carry on along Via di San Cosimo turn right onto Via San Bernardo, a very popular venue at night. During the day it is a silent alley among an-cient shops and the old city’s

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città vecchia (vale la pena fermarsi ai civici 10 e 12 e lanciare l’occhio oltre le sbarre…). Tira su a destra in vico dei Giustiniani: piazza Em-briaci arriva che non te lo aspetti, così semplice e imperfetta. Scalino dopo scalino guadagni il dorso del colle di Sarzano, il più antico inse-diamento della città. Non guardarti i piedi, e non accontentarti della pri-ma cosa che attira la tua attenzione, come un gatto a caccia della preda voltati a destra e a sinistra e poi in alto verso il cielo, quassù ogni cosa indica qualcos’altro, lasciati cogliere impreparato… Altissima sopra la tua testa la Torre degli Embriaci e a pochi passi di distanza la facciata in stile romanico dell’antichissima chiesa di Santa Maria di Castello databile ancora prima dell’anno 900. Lungo la via di Santa Maria di Castello ecco la piccola piazza di Santa Maria in Passione...

historic buildings (you should stop at numbers 10 and 12 and have a look beyond the bars …). Turn right into Vico dei Giusti-niani: Piazza Embriaci will reach you unexpectedly, so simple yet imperfect. Step by step you will reach the back of the Sarzano hill, the city’s oldest settlement. Do not look down, do not be satisfied with the first thing that draws your attention, like a cat chasing its prey, turn right and left then look up at the sky. Here everything le-ads to something else, be caught unprepared … High over your head rises the Tower of the Em-briaci and only a few steps from you is the Romanesque façade of the very old Santa Maria del Ca-stello church dating back to 900. Along Via di Santa Maria del Ca-stello you will find the small Santa Maria in Passione square…

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PERCORSO IIIGiardini di Plastica – Campo Pisano – Sarzano – Santa Croce – San Bernardo – Embriaci– S. Maria di Castello – S. Maria in Passione

La voragine, il cratere nel cuore,luce spenta, Santa Maria in Passione.

E’ la scultura senza firma e nome,il dipinto a caso che ingoia il solee il taciuto inspira e attesa rimanda.

Oltre la porta ferrata, socchiusa,un dio che non si prega e non si canta.

L’arco di Santa Maria in Passione è una parentesi della città vecchia dal sapore tipicamente mediterra-neo, scendi molto lentamente e gira a sinistra in via Mascherona e quindi a destra sotto l’arco di via degli Alabardieri, dove gli anni hanno impietrito le lacrime che colano dalle pareti. Tira su a de-stra in vico Vegetti e poi a sinistra scendi in vico Amandorla e quindi stradone Sant’Agostino, a salire per tornare in piazza Sarzano.

The precipice, the crater in the heart,lights off, Santa Maria in Passione.

It is the sculpture without a signature,the random painting swallowing the sunand inspiring the unsaid: the wait delays.

Beyond the iron door, slightly open,a god that you do not pray or praise.

The arch of Santa Maria in Pas-sione is a digression of Mediter-ranean taste in the old city. Walk down slowly and turn left in Via Mascherona then right under the arch in Via degli Alabardie-ri where time has petrified the tears shed by the walls. Turn right into Vico Vegetti then left and walk down Vico Amandorla, then Stradone Sant’Agostino, and go up to go back to Piazza Sarzano.

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PERCORSO IV Il sole fatica a incunearsi fra i tetti di via di Canneto il Lungo, dove pareti e negozi si stringo-no a te come l’abbraccio sporco e sudato di un minatore. Superi il seicentesco Palazzo Donghi e imbocchi vico Sauli, la cui piaz-za ricavata fra i palazzi è un quadratino dolcemente compi-to; dai gradini del Palazzo Anto-nio Sauli, gli antichi bassorilievi dei portoni fanno da eco alle voci che provengono dalle case quando fa caldo e le persiane gialle e verdi s’aprono al reale rivelando le travi in legno scuro dei soffitti.

Proseguendo sbuchi in via dei Giustiniani, spalla a spalla con la storica “sciamadda” (locali ti-pici genovesi che preparano nei forni a legna farinata, panisse,

ROUTE IVThe sun struggles to make its way through the roofs in Via di Canneto il Lungo, where walls and shops embrace you like a sweaty miner. Walk past Pa-lazzo Donghi, dating back to the 17th century, and take Vico Sauli. Its square is sweetly pla-ced among buildings. From the steps of the Antonio Sauli pa-lace, the ancient low reliefs of the main doors echo the voices coming from the houses when the temperature is warm. The yellow and green shutters are open, allowing you to see the dark wooden beams of the cei-lings. If you go on, you will reach Via dei Giustiniani, alongside the histo-ric ‘sciamadda’ (typical Genoe-se restaurants with wood stoves

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PERCORSO IVPiazza Matteotti - Canneto il Lungo - Sauli - Piazza San Giorgio - Canneto il Curto - Palazzo San Giorgio

cuculli, torte di verdure e ripie-ni genovesi, oggi non ne sono rimasti molti…) e al cospetto del sinuoso e instabile profilo di vico di S. Rosa, che i tetti sembrano toccarsi e le pareti cercarsi l’una con l’altra, sotto uno spiffero di cielo che pensa ai fatti suoi.

Tieni la destra in via dei Giu-stiniani per raggiungere piaz-za San Giorgio (si dice fosse il foro della città di Genova al tempo dei romani), l’omonima chiesa e la parrocchia di S. M. Immacolata e S. Torpete del XII secolo (ricostruita nel 1730). La chiesa di San Giorgio, pur ricostruita diverse volte nel cor-so della storia (l’ultima dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che la dan-neggiarono sensibilmente), è

baking farinata, panisse, cu-culli, vegetable pies and stuf-fed pies. Not many of them are left nowadays …) in front of the winding, unstable profile of Vico di S. Rosa. It looks like the ro-ofs are touching one another and the walls are looking for one another beneath the draft of an absent-minded sky.

Keep right along Via dei Giu-stiniani and you will be in Piaz-za San Giorgio (it is thought to have been Genoa’s forum in Roman times), the church of the same name, the S. M. Immacolata parish and San Torpete from the 12th century (rebuilt in 1730). The church of San Giorgio, though rebuilt many times (the most recent after the WWII bombing which caused serious damage), is an

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un edificio religioso antichissi-mo (un primo documento risa-le all’anno 947); lo squamato campanile, di un insolito colore verde chiaro che rilassa gli oc-chi dopo tanto guardare, sorge sul tetto dell’antico convento baciato dai raggi del sole, col-legato alla chiesa da uno dei tantissimi cavalcavia aerei che uniscono i palazzi della città vecchia. Oggi San Giorgio ha cessato l’attività parrocchiale, nel convento ci sono abitazioni, e il campanile è rimasto dove era… imboccando via di Canne-to il Curto, il collage architetto-nico sarà ancor meglio visibile. Questo caratteristico caruggio è affollato praticamente a ogni ora del giorno, gente e odo-ri d’ogni sorta e provenienza (concediti qualche secondo per discendere lo stretto vico dei

ancient religious building (the first document dates back to 947); the wrecked bell tower, of an unusual light green which relaxes the visitor’s eyes af-ter so much sightseeing, rises on the roof of the ancient con-vent, kissed by the sunbeams, linked to the church by one of the many overhead crossings which unite the buildings of the old town. Today San Gior-gio is no longer a parish, the convent is occupied by private lodgers and the bell tower re-mains where it used to be … If you take Via di Canneto il Curto the architectural patchwork will be even more visible. This ca-ruggio is crowded at every hour with people and odours of every kind and origin (take a few se-conds to walk down the narrow Vico dei Caprettari as far as the

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PERCORSO IVPiazza Matteotti - Canneto il Lungo - Sauli - Piazza San Giorgio - Canneto il Curto - Palazzo San Giorgio

Caprettari sino allo storico bar-biere del 1882). Una volta in via San Lorenzo procedi verso il mare, ma non senza voltarti a sinistra per godere dell’incan-tevole balconata ottocentesca di Palazzo Boggiano Savotti. Ora in piazza della Raibetta davanti all’antica farmacia tie-ni la destra ed ecco l’inizio dei portici di Sottoripa e lo storico Palazzo San Giorgio, oggi sede dell’Autorità Portuale, esempio di architettura civica medievale (anno 1260) nelle cui carceri Marco Polo dettò le sue memo-rie di viaggio pubblicate poi con il titolo “Il Milione”.

Il palazzo porge il fianco destro a piazza Caricamento, retro-porto dell’antico scalo, dove le merci venivano caricate e sca-ricate dai manovali.

historical barber’s shop from 1882). Once in Via San Loren-zo head towards the seaside, and turn to your left to admi-re the marvellous 19th century balcony of Palazzo Boggiano Savotti. When you are in Piaz-za della Raibetta in front of the ancient pharmacy keep right and you will get to the start of the Sottoripa arcades and the historic Palazzo San Giorgio, now the office of the Port Au-thority, an example of medieval architecture from 1260, in the prison from which Marco Polo dictated his travelogue “Il Mi-lione”.

The right hand side of the bu-ilding leans on Piazza Cari-camento, behind the old port, where goods were loaded and unloaded by dock workers.

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PERCORSO V Il simbolo della città, la Torre della Lan-terna, sorge sulla sommità a mare del promontorio di San Benigno, raso al suolo nei primi anni del secolo scorso per collegare Genova a quello che ancora era un Comune indipendente, l’attuale quartiere di Sampierdarena. Lo spazio ricavato oggi è dominato dai grattacieli sedi di uffici e dal nodo stradale di San Benigno da cui parte la sopraelevata e da cui si accede al casello autostradale di Genova ovest. Le antiche mura della città salivano dalla Lanterna e si arrampicavano sul dorso del promontorio, la zona faceva parte del sestiere di San Teo-doro e di quel periodo lontano rima-ne testimonianza un’antica strada ancora oggi battuta e popolata, salita degli Angeli. Poco distante dalla fer-mata “Di Negro” della metropolitana, si imbocca la salita dal piazzale della chiesa di San Teodoro all’incrocio

ROUTE VThe symbol of the city, the Lighthou-se tower, rises on the top of the San Benigno hill, levelled to the ground in the early 20th century in order to link Genoa to the current Sampierdarena neighbourhood, until then an inde-pendent municipality. The room obtai-ned is now occupied by skyscrapers and the San Benigno road junction, which serves as an access to Geno-a’s elevated road and the motorway through the Genova Ovest exit. From the Lighthouse, the ancient city walls climbed their way up along the back of the hill. The area was part of the San Teodoro neighbourhood. The only evidence of that distant past is an ancient road, Salita degli Angeli, still walked and populated. Not far from the ‘Di Negro’ underground stop, you can take the uphill road from the square of the San Teodo-ro church, at the junction with Via

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PERCORSO VLanterna - San Benigno - Salita degli Angeli

con via Venezia. All’altezza dei civici 9 e 13 inizi a lasciare alle spalle la città moderna, fermati a prendere fiato e voltati, oltre al grazioso campanile di via Venezia si distende sullo sfondo il profilo pungente del colle di Carignano. Giunto al civico 32 addentrati nello scu-ro sbadiglio di vico chiuso del Portico, che non porta da nessuna parte ed è percorso solo da chi ci abita… L’odore dei lenzuoli stesi si scioglie effervescen-te nell’aria, e se è vero che il tempo cor-re inesorabile, è vero anche che ci sono angoli di mondo dove viene meno al suo dovere, dove si isola, per riposare. Proseguendo la salita, sulla tua sinistra incontri una creuza, via Melegari. Salita degli Angeli è ripida, puoi scegliere se percorrerla sino in cima guadagnando così l’antica porta degli Angeli per poi discendere lungo le antiche mura nel-la parte alta di Sampierdarena (San Bartolomeo del Fossato) e quindi ri-congiungerti con via Melegari, oppure

Venezia. At number 9 and 13 you will start leaving the modern city behind your shoulders. Stop, breathe and turn around. The sharp profile of the Carignano hill sprawls across the ho-rizon beyond the gentle bell tower of Via Venezia. When you reach num-ber 32, head into the gloomy Vico chiuso del Portico, a dead end street only walked by those living there… The smell of the washing on the line disperses in the air, and if it is true that time runs unrelentingly, it is also true that there are corners in the world where it isolates itself completely and rests. If you carry on walking uphill, you will come to a alleyway on your left, Via Melegari. Salita degli Angeli is steep. You can either walk to the top, thus reaching the ancient porta – door - degli Angeli, and then go down along the ancient walls in the upper part of Sampierdarena (San Barto-lomeo del Fossato) and get to Via

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decidere di tagliare, prendendo via Melegari direttamente da salita degli Angeli. L’obiettivo, intanto, non cambia. Il tracciato originario della creuza di via Melegari (il tratto da San Bartolomeo del Fossato è asfaltato) termina con tre quattro stretti gradini, giunto in cima continua a salire tenendo la destra e troverai una veduta della città davvero unica e speciale. Ti ritroverai di fronte a lei, sull’attenti al suo cospetto: la linea della sopraelevata lungo le facciate di Caricamento e dietro il Porto Antico di Renzo Piano, la ripida ammucchiata di case del centro storico sino ai grattacieli di piazza Dante e agli artigli di Carigna-no; come una colata di lava i quartieri collinari di Oregina e Castelletto sci-volano sino al “cubo” del Teatro Carlo Felice, alle spalle le casette di Appari-zione, le alture di Quarto e la cima del Monte Fasce. Ora lei ti vede e ti ascolta, occhi negli occhi, riesci a tenere il con-fronto?! Non abbassare lo sguardo…

Melegari again, or decide to take a shortcut by taking Via Melegari directly from Salita degli Angeli. The goal is always the same. The original path of the alleyway of Via Melegari (the stretch of road in San Bartolomeo del Fos-sato is covered in tar) ends with three or four narrow steps. Once you have reached the top, keep right and you will be presented with a unique view of the city. You will be standing at attention in front of her: the line of the elevated road along the Caricamento facades and behind Renzo Piano’s ancient port, the steep pile of houses in the historic centre stretching as far as Piazza Dante and Carignano; like lava, the hill neighbou-rhoods of Oregina and Castelletto flow to the ‘cube’ of the Carlo Felice theatre. Behind stand the small houses at Ap-parizione, the hills of Quarto and the top of Monte Fasce. Now she is watching and listening to you. Can you stand the sight of her? Don’t look down …

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FABBRICA DI CIOCCOLATO VIGANOTTI ROMEO Vico Castagna 14r - Salita del Prione 10r - Apertura tutti i giorni h 9/19, chiuso domenica. Cioccolateria chiusa a luglio e agosto tel 010 2514061 [email protected] Fondata nel 1866, nel 1999 l’ultimo erede della Famiglia Viganotti cede l’attività ad Alessandro Boccardo che continua a lavorare cioccolato e affini mantenendo inalterate ricette e tradizioni centenarie utilizzando le antiche macchine. Oltre ai cioccolatini tradizionali si producono fantasie aromatizzate alle spezie e una prelibata crema spalmabile. Dal 2010 si può anche degustare il caffè torrefatto in proprio e la pasticceria artigianale nel punto vendita di Salita del Prione.

Salita del Prione 22r (vicino alla Casa di Colombo) Tel 010 2513603 www.poterie.it [email protected] Orario: da martedi a sabato 11/19.30 continuato, lunedi 15/19.30 - domenica chiuso

Ceramiche G e n o v e s i tradizionali fatte a mano. Curiosità di storia locale

POTERIE Ceramiche Artistiche

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osteria dei farinelli

Salita del Prione 33rTel 010 4032417www.osteriadeifarinelli.it Apertura: tutti i giorni escluso sabato a pranzo e domenica

Nel cuore di Genova, a due passi da musei, teatri e dalle vie dello shopping, l’Osteria dei Farinelli propone un menù che varia setti-manalmente incentrato sulle ricet-te genovesi cucinate seguendo le antiche tradizioni: paste fresche, piatti di pescato del giorno e carni piemontesi sono preparate con l’utilizzo di materie prime di altissi-ma qualità.L’Osteria è aperta a mezzogiorno per una pausa pranzo a meno di dieci euro o con menù alla carta, nell’ora dell’aperitivo con una va-sta scelta di vini italiani da gustare con taglieri di ottimi salumi e for-maggi, a cena con un menù alla carta e nel dopo cena per uno spuntino notturno.

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Via Chiabrera 59r Tel 349 7197363 www.aitroeggi.itApertura: tutti i giorni dalle 17 chiuso lunedìA pochi metri da Piazza S.Lorenzo, Emanuele e Da-vide continuano a proporre la loro selezione di birre arti-gianali e vini naturali oltre alle inimitabili bruschette, servite già dall’aperitivo e ormai marchio di fabbrica della casa. Da sottolineare in menù gli ottimi taglieri di salumi e formaggi (sia nostrani che esteri) e soprattutto l’am-pia scelta delle diverse tartare di terra e di mare. Da non perde-re le serate di degustazione su prenotazione a numero chiuso.

ai troeggi

metropolitanPiazza Sarzano 30rTel 010 2475272www.metropolitancafe.itApertura: 630/21, venerdi e sabato 630/02Chiuso domenica

Alla base dell’ offerta del Me-tropolitan Cafè ci sono qua-lità nella scelta dei prodotti e attenzione verso la clientela. Caffè della miscela top e buona pasticceria a colazione, a pranzo panini, insalate e piatti. Nel pomeriggio the, tisane, infusi e cioccolate, nell’ora dell’aperi-tivo ampia scelta di vini pregiati e cocktail accompagnati da ricchi piattini assortiti e musica ricercata. Ampio dehor ester-no, si organizzano feste private, di laurea e di compleanno.

METROPOLITAN

cafè

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Il grillo parlanteVia San Bernardo 7- 9r Tel 010 2091156www.ilgrilloparlantegenova.it Apertura a pranzo e a cenaChiuso lunedì

Un luogo dove respirare l’an-tica storia della Superba e gustare i piatti della tradizione ligure e mediterranea di carne e pesce in un ambiente sug-gestivo e familiare a cinque minuti dal centro, a due passi dal Porto Antico e all’interno della movida genovese. Dall’antipasto, ai vini al caffè, ogni prodotto viene seleziona-to meticolosamente e il menù propone piatti come i testaroli al pesto di maggiorana, ravioli al tocco, pansoti alla salsa di noci, linguine all’astice, taglie-ri misti, tagliata al Castelma-gno, filetto di manzo alla birra stout, frittura di pesce e acciu-ghe impanate.

A pranzo menù fisso a 12 euro o, come a cena, menù alla carta.

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COLONNE DI SAN BERNARDO Via San Bernardo 59r Tel 010 2462646 www.colonnedisanbernardo.it Aperto a pranzo e a cenaIl ristorante si trova nell’atrio di un antico edificio nobiliare iscritto nella lista dei Rolli. Si affaccia su via San Bernardo (1300), l’insediamento più antico della città, oggi meta della movida genovese. Nella bella stagio-ne il ristorante si allarga all’esterno, nella storica Piazza San Bernardo tra palazzo Zaccaria e la casa di Mameli. Il menù propone piatti di terra e di mare con un pizzico di creatività e con un ottimo rapporto qualità prezzo.

CANTINE EMBRIACI Salita Torre Embriaci 2Tel 010 [email protected] cantine embriaciApertura: tutti i giorni dalle 18 Chiuso lunedìll locale sorge nella cantina del-la Torre Embriaci, storico mo-numento genovese risalente a prima del 1200. Al suo interno si possono gustare ottimi vini e bir-re, quelle artigianali e in bottiglia, e un nuovo sistema di spillatura per quelle alla spina. In più taglieri di salumi e formaggi, panini con ingredienti ricercati, provola alla piastra, dolci e molto altro anco-ra. Si organizzano feste, concerti live ed esposizioni artistiche.

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U GELaTO DU CARUGGIU Via San Bernardo 91rTel 340 8640024 [email protected] da mercoledì a sabato h 9/02, martedì e domenica ore 9/21. Chiuso lunedìMoreno e Barbara sono lieti di farvi assaggiare le loro spe-cialità: gelato allo zenzero, allo yogurt greco e al lambrusco.Si preparano gelati solo con frutta fresca di stagione, con l’utilizzo di prodotti naturali, che provengono possibil-mente dal territorio. Con il laboratorio a vista si può con-trollare la preparazione dei gelati totalmente artigianali.

Vico Vegetti 19r Tel 340 8541143 www.alabardieri.comFB Apertura h 20/02 (03 il venerdì, il sabato e nei prefe-stivi), chiuso lunedìUn locale caratteristico nel centro storico genovese in cui si respirano le antiche atmo-sfere medievali. Tra le specialità, le focaccette dolci e salate, i cuculli, i taglieri misti di salumi e formaggi, le paste fresce e i dolci artigianali, una vasta gamma di birre, liquori artigianali e il sidro di mele. Nel locale si organizzano eventi e serate a tema.

ALABARDIERI TABERNA STORICA

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PERCORSO VI Siamo nel centro moderno del-la città di Genova, in piazza De Ferrari. Imboccando via XX Settembre (la principale strada cittadina) tieni la sinistra sino al bivio con via Salvatore Via-le (un’anonima scalinata) che conduce alla preziosa piazza di Santo Stefano, luogo dove, si dice, venne battezzato un certo Cristoforo Colombo.

Come una splendida gazza sul filo della luce, l’antichis-sima chiesa (le prime notizie nel 972) spezza il ritmo veloce della city ed è brezza rigene-rante per le ossa. Pochi passi e alle spalle sale la scalinata del ponte Monumentale, il gi-gante in marmo con la pancia vuota. Visite guidate consento-no di raggiungere le viscere del

ROUTE VIWe are in the modern centre of Genoa, Piazza De Ferrari. If you take Via XX Settembre (the city’s main road) keep left as far as the junction with Via Salvatore Viale (an imperso-nal stairway) which leads to the precious Piazza di San-to Stefano, where, it is said, Christopher Columbus was baptised.

Just like a wonderful magpie in the light, the ancient church (the first documents date back to 972) breaks the ci-ty’s fast rhythm and the bre-eze regenerates the body. Only a few steps away are the steps climbing up to Pon-te Monumentale, the mar-ble giant with an empty sto-mach. Guided tours allow you

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centro PERCORSO VIDe Ferrari - via XX Settembre - Santo Stefa-no - Carignano - Corvetto - Galleria Mazzini

ponte e improvvisarsi speleolo-gi lungo i passaggi sotterranei della città, sino alla zona sotto il parco dell’Acquasola… Ad at-tendere là sotto per oltre quat-trocento anni ci sono diecimila scheletri in una bara di pietra e malta, testimonianza della terri-bile peste che nel 1656 decimò la popolazione genovese, ma anche i bastioni dell’antica cin-ta muraria.

Dal ponte l’ampio panorama esclude il mare, caso raro a Genova, e si concentra, preva-lentemente, sulla città moderna risultato della riorganizzazio-ne urbana dell’800… Fronte alla piazza De Ferrari, supe-ra la canuta schiena di Santo Stefano e percorri viale 4 No-vembre costeggiando lo stori-co parco dell’Acquasola, oggi

to reach the bowels of the bridge and turn into improvi-sed speleologists through the city’s underground tunnels as far as the Acquasola park… Ten thousand skeletons have been lying in wait in a stone grave for over 400 years, thus witnessing the terrible plague that slaughtered Genoa’s po-pulation in 1656. Even the old city walls can be found there.

The wide view from the bridge excludes the sea, a rare oc-currence in Genoa. It mainly focuses on the modern city as it was reorganised in the 1800s … In front of Piaz-za De Ferrari, go past San-to Stefano’s grey back and walk along Viale 4 Novem-bre along the historic Acqua-sola park, now choked by a

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soffocato da un cantiere “male-detto”, un progetto per la realiz-zazione di un enorme parcheg-gio interrato che, al momento, la testa dura dei cittadini ge-novesi è riuscita a fermare, fra ricorsi e manifestazioni. Viale 4 Novembre e l’ultimo tratto di via XII Ottobre ti conducono in piazza Corvetto. Tieni la si-nistra e imbocca via Roma, e poi subito a sinistra, da largo Eros Lanfranco sino al regale ingresso della Galleria Giu-seppe Mazzini; l’ottocentesco salotto della cultura genovese, con i cafè frequentati in quegli anni da poeti e intellettuali con il panciotto, i lunghi baffi e gli orologi da taschino.

Oggi rimane emblema di una città che non ha mai smesso di guardarsi allo specchio …

cursed building site, a project to build a car park, which for the moment has been stop-ped by the stubbornness of the Genoese people after se-veral demonstrations. Viale 4 Novembre and the last section of Via XII Ottobre lead you to Piazza Corvetto. Keep left and take Via Roma, then turn left, from Largo Eros Lanfranco to the regal entry into Galleria Giuseppe Mazzini. Genoa’s salon from the 1800s, with its cafés populated by poets and intellectuals wearing waistco-asts, with moustaches and po-cket watches.

Today it is the emblem of a city which has never stopped loo-king at itself in the mirror …

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PERCORSO VII Corvetto è la piazza delle statue, il re d’Italia Vittorio Emanuele II a cavallo al centro saluta un malinconico Giuseppe Mazzini che non sembra aver voglia di ricambiare. Alle sue spalle si alza Villetta Di Negro, parco degli inizi dell’800 dove tortuose salite si snodano in un chiaro- scuro disegnato dalla vegetazione, fra sassose grotte, cascatelle artificiali, in-timi pergolati e aerei ponticelli… il tutto arricchito dal Museo d’Arte Orientale e dalla sua splendida terrazza sul centro cittadino. Dalla cancellata d’ingresso al parco urbano, imbocca la via dei “due teatri”, via Bacigalupo, per giungere in bocca alla chiesetta anglicana del 1878 opera dello stesso architetto che ha progettato il tribunale di Londra e quindi nella coeva piazza Marsala. Da qui risali la via Assarotti, anch’essa risalente al XIX secolo, con la basili-ca di S.M. Immacolata, la sinagoga edificata nel 1935 (proprio mentre in

ROUTE VIICorvetto is the square of statues. Italy’s King Vittorio Emanuele II riding a horse gives a salute to a melancholic Giusep-pe Mazzini, who does not seem to be willing to return it. Behind him rises Vil-letta Di Negro. At the start of the 19th century it used to be a park, where tor-tuous climbs unwind through a vegeta-tion of light and shade, amongst stony grottoes, artificial waterfalls, air bridges … It is all made even richer by the Mu-seum of Oriental Art and its wonderful terrace leaning on the city centre. From the entry to the urban park, take the ‘two theatres’ road, Via Bacigalupo, to reach the Anglican church from 1878 built by the architect who designed London’s Court of Justice and Piazza Marsala dating back to the same period. From here you can go up along Via Assarotti, built in the 19th century, with the S.M. Immacolata Basilica, the synagogue built in 1935 (while in Italy the first signs

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centro PERCORSO VIIVilletta Di Negro – Manin – Trenino di Casella - Righi

Italia iniziavano le prime avvisaglie di antisemitismo fascista) e la chiesa val-dese di Genova. Una volta giunto in piazza Manin (voltandoti ti sorprenderà l’azzurro cristallino del mare dietro la torre di Palazzo Ducale con la bandie-ra di Genova alla mercé dei venti) tieni la destra e imbocca via della Crocetta, grazioso quanto anonimo esempio di genovesità, sino alla stazione del trenino di Casella. Costruita in epoca fascista, la ferrovia Genova-Manin, sotto lo sguardo tagliente del Castello di Mackenzie, si arrampica per 25Km verso l’entroterra genovese, su, fino a Casella, coprendo un dislivello che parte dai 93 metri della partenza fino ai 405 metri dell’arrivo, con una pun-ta massima nei 458 metri di Canova/Crocetta. Un locomotore (la più antica locomotiva elettrica in attività in Italia), qualche vagone e una carrozza bar in stile “belle époque”, sono gli ingre-dienti speciali di questo viaggio (tappa

of fascist anti-Semitism were coming to the surface) and Genoa’s Walde-sian Church. When you get to Piazza Manin (if you turn around you will be surprised by the blue sea behind the Duke’s Palace with the Genoese flag waving in the wind) keep right and take Via della Crocetta, a pleasant but soulless example of the Geno-ese character, as far as the Casella train station. The Genova-Manin railway was built during the fascist regime, under the Mackenzie Castle. It stretches for 25Km through the Ge-noese hinterland as far as Casella. It starts at 93 metres and finishes at 405 metres, the highest point being Canova/Crocetta at 458 metres. A locomotive (the oldest still active in Italy), some wagons and a ‘belle épo-que’ style restaurant car are the ingre-dients that make this trip an unforget-table experience. You must stop at Sant’Olcese, the fatherland of salami.

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d’obbligo a Sant’Olcese, patria del salame). Prosegui verso il castello se-guendo le mura di San Bartolomeo, alla tua destra si spalanca la bassa Val-bisagno, i quartieri popolari di Marassi e Staglieno, con lo stadio Luigi Ferraris in primo piano. Prosegui lungo le mura di San Bernardino seguendo la scalina-ta. Giunto in cima ecco via Domenico Chiodo, zona residenziale del quartiere di Righi. Godrai di una vista sulla città che saprà dolcemente ripagarti della faticosa salita…Tornando sui tuoi passi, imbocca nuo-vamente via mura di San Bernardino e scendi a destra in salita superiore San Rocchino, la creuza che scende in città dall’antichissima porta di San Bernardi-no (ancora in piedi, timida sotto la stra-da…). La stretta discesa a valle, beata e silenziosa, attraversa come una crepa sul muro la parte vecchia di Castelletto, diventa salita inferiore di San Rocchino nell’ultimo tratto, sino in piazza Marsala.

Carry on to the castle along the San Bartolomeo walls. The low Valbisagno will open up on your right, with the Ma-rassi and Staglieno working-class are-as, and the Luigi Ferraris stadium in the foreground. Go along the San Bernar-dino walls and follow the steps. When you reach the top you will be in Via Do-menico Chiodo, a residential district in the Righi area. From the small square next to the bus stop you will enjoy the view of the city which will reward your efforts after a tiring climb …If you go back on yourself, take Via mura di San Bernardino again and turn right into Salita superiore San Roc-chino, the alleyway going down to the ancient San Bernardino door (still on its feet, looking shy under the road …). The narrow downhill road, pleasant and quiet, crosses the old part of Castelletto like a crack in the wall. It turns into Sa-lita Inferiore di San Rocchino in the last section, as far as Piazza Marsala.

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PERCORSO VIII Passato il tunnel della ferrovia della stazione Brignole, là dove il torrente Bisagno affonda sotto le grandi ope-re di copertura, incuneati a sinistra dietro a quell’improvvisa schiera di attempati palazzi, il Borgo degli In-crociati. Centro abitato già in epo-ca romana, sorgeva sulla sponda di quella che era un’area golenale dove il Bisagno si allargava sino all’attuale convento di Sant’Aga-ta, oggi nascosto dietro la grande carcassa dell’ex mercato ortofrutti-colo. Varcati gli odori forti, il carat-tere schietto e burbero di questo storico pertugio un tempo trafficato dai carri ricolmi di frutta e verdura provenienti dagli orti della Valbisa-gno (ancora oggi dal borgo parte la celebre statale 45 - si chiama via Canevari in questo primo tratto cittadino – che attraversa la valle e giunge sino a Piacenza lungo il

centro PERCORSO VIIIBorgo IncrociatI – Madonna del Monte - Villa Imperiale

ROUTE VIIIOnce you have walked past the Bri-gnole railway station tunnel, in the place where the Bisagno river sinks beneath the road that covers it, slide into that group of old buildings cal-led Borgo degli Incrociati. In Roman times it was already inhabited, as it rose on the bank of an area where the Bisagno widened as far as today’s Sant’Agata convent. Today it is hid-den behind the huge carcass of the fruit and vegetable market. If you go beyond the strong odours, the blunt, grumpy personality of this historic corner which used to be crossed by chariots overflowing with fruit and ve-getables coming from the Valbisagno fields (even today the famous state road number 45 starts from this borou-gh – in this section it is called Via Ca-nevari – which crosses the valley and reaches Piacenza along the Trebbia-river), turn right along Ponte Castelfi

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fiume Trebbia), svolta a destra lun-go il ponte Castelfidardo, accanto al ponte di Sant’Agata, in parte sradi-cato dal fiume nelle alluvioni del ‘70 e del ’93. Era il passaggio dell’antica via Aurelia romana e contava ben 28 arcate (una parte potrebbe es-sere ancora intatta sotto l’asfalto di piazza Giusti…). Una volta superato l’incrocio con corso Sardegna, im-bocca via Paolo Giacometti e subito a sinistra in via Giuseppe De Paoli. Se presti attenzione, a pochi passi dal piccolo tunnel che conduce al convento, ecco le ultime arcate del ponte di Sant’Agata che raggiunge-va proprio in questo punto la sponda opposta del fiume. Tieni le mura del convento alla tua sinistra e procedi lungo via Toselli sino a piazza Mar-tinez, oggi il centro del quartiere di San Fruttuoso, e ancora in via Gio-vanni Torti sino al bivio, alla tua si-nistra, con via Paggi. All’altezza del

dardo, next to the Sant’Agata brid-ge, partly destroyed by the 1970 and 1993 floods. It used to be the passa-ge of the ancient Roman Via Aurelia and totalled 28 arches (a section of it may still be in pristine condition un-derneath the tar in Piazza Giusti…). Once you have walked past the jun-ction with Corso Sardegna, take Via Paolo Giacometti and turn left imme-diately into Via Giuseppe De Paoli. If you pay attention, only a few steps away from the small tunnel leading to the convent, you will find the last ar-ches of the Sant’Agata Bridge which reached this point on the opposite bank of the river. Keep the convent’s walls on your left and go along Via Toselli to reach Piazza Martinez, to-day the centre of the San Fruttuoso area, and later Via Giovanni Torti as far as the junction, on your left, with Via Paggi. As you reach the Garage Theatre, let yourself be taken up the

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centro PERCORSO VIIIBorgo IncrociatI – Madonna del Monte - Villa Imperiale

Teatro Garage, lasciati risucchiare dalla salita del XVII secolo che a zig zag, inglobata dai palazzoni di via Donaver, conduce al santuario di Nostra Signora del Monte sulla cima del colle a dominare la valle, un edificio religioso risalente al XII secolo, poi ricostruito nel XV se-colo come convento francescano: dall’antica terrazza Genova si allun-ga, sino a sfiorare Capo Noli con la punta della Lanterna. A ridosso dell’edificio sacro, sul versante opposto del colle, la cin-quecentesca Villa Imperiale scende sino a piazza Terralba, a pochi passi da piazza Martinez. Costruita lungo il percorso dell’antica via romana, la villa fu inaugurata, nel 1502, da re Luigi XII di Francia, in visita a Ge-nova. Dal santuario della Madonna del Monte si può raggiungere la villa all’incrocio con via Imperiale.

uphill road. It dates back to the 17th century, winds its way up whilst sur-rounded by the tall buildings in Via Donaver, and leads to the Nostra Si-gnora del Monte sanctuary on the hill-top. Overlooking the valley, it is a reli-gious building dating back to the 12th century and rebuilt as a Franciscan convent in the 15th century. From Genoa’s ancient terrace it stretches to graze Capo Noli with the top of the Lighthouse.

Close to the religious building, on the opposite side of the hill, Villa Imperiale from the 16th century goes downhill to reach Piazza Terralba, only a few steps away from Piazza Martinez. Bu-ilt along the ancient Roman path, the villa was opened by the French King Louis XII in 1502, while he was visi-ting Genoa. From the Madonna del Monte sanctuary you can reach the villa at the junction with Via Imperiale.

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Castello d'albertisMuseo delle Culture del Mondo e delle Musiche dei PopoliCorso Dogali 18Tel 010 2723820www.castellodalbertisgenova.itSi affaccia sulla città con un parco romantico che domina il porto e l’intero golfo genove-se. La visita si snoda tra le sale della sorprendente dimora del Capitano Enrico D’Albertis (1846-1932) e il nuovo percorso museale, alla scoperta delle culture del mondo, quali le civiltà precolombiane, gli Indiani del Norda-merica e quelle di Nuova Guinea e Polinesia. Una location idea-le anche per l’organizzazione di eventi, sia privati che aziendali.

INDARSENA OysterBar - OstricheriaVecchia Darsena Genova Cell 347 7139020 www.indarsena.it Orario 18/24 chiuso martedì

L’Unica Ostricheria di Genova ! Propone Cene e Aperitivi nei Plateaux con le migliori Ostriche (Belon, Fine e Spéciale de Claire, Gillardeau, Cancale, Irlanda), i Crostacei (Granchio, Gamberi e l’introvabile King Crab), Coquillage (Tartufi, Clams, Bulots) e Ricci, Violet, Perle Rosa.

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LA LOCANDA IN CENTRO Via D. Fiasella 70 r (angolo via Ippolito d’Aste), Apertura: pranzo da lun a ven 12/15 aperitivo da lun a ven 18/20 cena da lun a sabato 18/2315 cell 345 8832423 E’ gradita la prenotazione Si accettano tutti i tipi di ticket, bancomat e carte di credito www.lalocandaincentro.com FB Locanda Centro [email protected]

Birra artigianale - vineria - braceria - osteria

Specialità carne di tutti i tipi, tra cui la Chianina certificata, vitello di Dam, cacciagione, selvaggina,carni bianche, e carni speciali (bufalo, bisonte, cavallo, asino, canguro, struz-zo) ed esotiche (antilope, cam-mello, gnu, zebra). Selezione di salumi e formaggi con mostar-de, marmellate e miele. Più di 100 etichette di vini italiani ed esteri, birre artigianali, in bot-tiglia e alla spina. Pane, pasta e dolci di nostra produzione.

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ippogrifoVia R. Gestro 9r, Foce Tel 010 [email protected] giovedì (escluso otto-bre) e dal 12 al 24 agostoUno dei punti di riferimento per i buon-gustai genovesi e per i turisti curiosi, offre una cucina che punta alla qualità, alla semplicità e alla riconoscibilità dei sapori. Il menù prevede piatti di pesce come linguine con stoccafisso e po-modorini, ravioli di pesce, senza dimenticare i tradizionali pansoti con salsa di noci e le troffie al pesto; tra i secondi, pesce al forno, frittura del giorno e per la carne filetti e fiorentine. Tra i dessert imperdibile la pastiera napoletana.

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Via Casaregis 52 r (lato mare) Foce Tel 010 588543 www.aduepassidalmare.it [email protected] Apertura: 1230/1430 - 19/23Chiuso lunedìUn accogliente ristorante in sti-le marinaro che offre una cu-cina ligure che utilizza solo pesce fresco. Tra le varie scelte, si può optare per due menù: il primo più tradizionale, disperde l’aroma tutta genovese del ba-silico in ogni suo piatto; il secondo è un richiamo all’atmosfera del mare, come per esempio gli spaghetti alla bottarga di ton-no. Dolci e paste sono fatte in casa, ottima la selezione dei vini.

A DUE PASSI DAL MARE

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GELATERIA SICULO Via Trebisonda 47 r, Foce Tel 010 3629834www.gelateriasiculo.it

Una gelateria artigianale storica, presente in città da quasi 40 anni. Più di 60 gusti di gelato, con prodotti naturali e senza additivi e coloranti. Creme, cassate siciliane, granite e sor-betti di frutta, gusti di gelato particolari come birra, rosa, miele.

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happy hour caffèVia Casaregis 64r, Foce Tel 347 3535429 Aperto tutti i giorni dalle 18 www.cafehappyhour.com Happy Hour è uno dei locali più co-nosciuti a Genova: pub, ristoran-te, pizzeria aperto tutta la notte con sala fumatori e parcheggio ester-no, offre servizi per tutti i tipi di gusti. Ottimi vini, sangria, birre alla spina e in bottiglia e oltre 60 tipi di cocktail a cura di un grande barman pluripremiato a livello nazionale. Inoltre si possono gustare anche piatti americani come hamburger e patatine, piatti di pesce e di carne, 30 tipi di pizza e la focaccia al formaggio.

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PASTICCERIA SCARFìVia Bertuccioni 17 Ar, Marassi Tel 010 885290www.pasticceriascarfi.comStorica pasticceria nel cuore di Marassi, offre da più di 50 anni dolci gustosi e di qualità.Si realizzano torte nuziali, per battesimi, lauree, compleanni. Le uova di Pasqua prodotte e decorate interamente a mano secondo le richieste dei Clienti.In più panettoni, pandolci, cioccolatini e la gustosissima frutta martorana realizzata rigorosamente con mandorle baresi, sen-za conservanti. Da assaggiare anche la pasticceria fresca e secca, le cassate e i cannoli alla siciliana, il bianco mangiare.

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Tel 010 8392848 www.ostariapacetti.comImmersa nell’atmosfera di Bor-go Incrociati, a partire dal 1900 è stata un punto di riferimento per la cucina tipica genovese. Oggi ha mantenuto saldi i valori che l’han-no resa celebre a livello nazionale ovvero la buona cucina e il rispetto delle antiche tradizioni culinarie: da assaggiare piatti tipici come cundiggiun, cappon magro, pansotti di prebuggiun con pesto di noci al mortaio, corzetti, coniglio in umido con olive taggiasche e pinoli,stoccafisso, cima ripiena e la torta pievana.

ANTICA HOSTaRIA PACETTI

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LA LOCANDA DEL MONTE Salita Nuova di N. S. del Monte 13San Fruttuoso Tel 010 9868002 cell 347 9112015 Apertura: venerdi’ 16/24 sabato e domenica 10 / 24 Aperto nei festivi

ll ristorante si affaccia sulla città, con una vista emozionante che si di-stende sino all’orizzonte e propone un modo nuo-vo per conciliare cucina tipica, sostenibilità e pro-getti di solidarietà. Offre gustosi prodotti tipici della tradizione ligure, sia della riviera che dell’entroterra, con una particolare atten-zione alla filiera corta e ai prodotti biologici.

Tra le specialità, trofie e testaroli al pesto, stocca-fisso, coniglio alla ligure. Aperta anche per una merenda e per l’aperitivo, e’ adatta per ogni tipo di festa, matrimoni, comu-nioni e feste di comple-anno.

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PERCORSO IX Corso Buenos Aires è il prolunga-mento naturale di via XX Settembre, oltre gli imponenti parallelepipedi di vetro del Corte Lambruschini, dritta sino in piazza Tommaseo. Al termi-ne di questo rivo di asfalto (che di fatto parte da piazza De Ferrari) si srotola Scalinata Giorgio Borghese come un tappeto dal colle di Alba-ro. Una lingua di gradoni e terrazze la cui veste è stracciata dagli anni, come se a una comune gentildonna dei primi del ‘900 qualcuno avesse donato inattesa e indesiderata vita eterna… Lei per ripicca ha scelto, da quel giorno, di non alzarsi più dal letto di morte, di non cambiarsi più gli abiti, accompagnata da un fastidioso e inarrestabile respiro. Questa scalinata è uno splendi-do malinteso, un errore… quel che rimane di un progetto incom-piuto di oltre un secolo fa per la

levante PERCORSO IXA l b a r o - C o r s o I t a l i a - B o c c a d a s s e - S t u r l a - A p p a r i z i o n e

ROUTE IXCorso Buenos Aires is the natu-ral extension of Via XX Settem-bre, as it leads straight to Piaz-za Tommaseo beyond the huge glass buildings of Corte Lambru-schini. At the end of this tarmac river (which starts in Piazza De Ferrari) Scalinata Giorgio Bor-ghese unwinds like a carpet from the Albaro hill. It is a stretch of steps and landings which has been worn out by time. It is like a lady from the early 20th century who has been given eternal life as an unexpected and undesired present … As a revenge, accom-panied by an annoying unstop-pable breath, she has decided not to get out of her death bed or change her clothes. These stairs are a wonderful misun-derstanding, a mistake … What is left of an incomplete project

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realizzazione di una nuova sede in stile liberty dell’Accademia di Belle Arti.

Salendo i gradoni sbuchi in via Francesco Pozzo, a sorvolare i comignoli su uno sfondo domina-to dalle sibilline torri campanile di Carignano e dai grattacieli di piaz-za Dante. Al civico 28, Villa Para-diso: fra le sbarre della cancellata l’eden sfoggia bell’anteprima di sé ai comuni mortali, ricordando che qui sulla Terra esiste solo per chi può permetterselo. Percorrendo via Albaro ti fermerai in piazza Le-opardi, alle spalle della chiesa di San Francesco D’Albaro, che un tempo, a leggere quanto ci ricorda una lapide, era una distesa verde: “[…] è proibito qualunque gioco che potesse recarvi danno e di pasco-larvi bestiami sotto le pene correz-zionali prescritte dalle vigenti leggi.”

begun more than a century ago whilst creating a new liberty-style building for the Arts Academy.

If you walk up the stairs you will reach Via Francesco Poz-zo, overlooking the chimneys with a background dominated by the Carignano bell towers and the Piazza Dante skyscra-pers. At number 28 is Villa Pa-radiso. Between the bars of the gate the Eden offers a beauti-ful preview to those passing by, reminding them that it exists on the Earth only for those who can afford it. If you walk throu-gh Via Albaro you will stop at Piazza Leopardi, behind the San Francesco D’Alba-ro church which used to be a green area, as we are remin-ded by a plaque reading: “[…] Prohibition of playing games or

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Percorri la piazza calamitato dal grigio fresco e intenso della piccola chiesa di Santa Maria del Prato (per l’appunto), sino a quelle discrete ca-sette che, come in una favola pasto-rale, si posano sul lato della piazza, sorvegliate dai cipressi. Il bucolico fotogramma è il preludio a via Pa-rini, un tempo sinuoso sentiero che scavallava il colle per raggiungere il mare; una manciata di passi, stret-to fra le nobili mura delle antiche ville dell’aristocrazia genovese. Al calar della sera le deboli bave di luce scivoleranno dalle pareti… Se ti fermi e taci intravedi in controluce la polvere dei pastelli e il frenetico rincorrersi dei richiami che proven-gono dal cielo, gli augelli delle fron-de vicine e più distanti i gabbiani, e i pappagalli fuggiti dalle gabbie. Ne-anche il tempo di riprendere il cam-mino e il dolce discendere infrange sull’imponente forte San Giuliano,

levante PERCORSO IXA l b a r o - C o r s o I t a l i a - B o c c a -d a s s e - S t u r l a - A p p a r i z i o n e

grazing on the ground as pro-vided for by law.” Walk through the square as you are attracted by the fresh, intense, grey-colou-red Santa Maria del Prato church, as far as the unobtrusive houses which, like in a pastoral tale, lie on one side of the square, guar-ded by cypresses. The bucolic frame is the prelude to Via Pari-ni, in the past a winding path that climbed up the hill to the seaside. It is only a bunch of steps among the noble walls of the Genoese aristocracy’s ancient villas. At dusk weak lights will slide along the walls … If you stop you can see the powder of pastels and the frantic chasing of cries coming from the sky, from trees close by, from more distant sea gulls and parrots which have escaped from their cages. You cannot even start walking again as you will

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le auto sfrecciano ai tuoi piedi, sarà come scendere dalla giostra una volta terminata la corsa.

Attraversa via Gobetti e sei al mare, in corso Italia, lungo viale Nazario Sauro. Ti accoglierà, alla tua sini-stra, il campanile zebrato dell’Ab-bazia di San Giuliano. Raggiungila e imbocca Lungomare Lombardo costeggiando le tremolanti pietre dell’Abbazia fondata nel X secolo, costretta ormai in un angolo di quel-la che era la sua spiaggia. Oggi Lun-gomare Lombardo è uno dei luoghi più frequentati della “modaiola” primavera-estate genovese, all’ora dell’aperitivo e fino a tarda notte si mescolano gli urbani ormoni, come nel pentolone di una strega.

Corso Italia ha il suo sbocco naturale in Belvedere Edoardo Firpo, la cele-bre terrazza sul borgo di Boccadasse,

immediately run into the massive San Giuliano fortress. Cars speed away, it is like getting off the mer-ry-go-round once the ride is over.Cross Via Gobetti and you will reach the seaside, in Corso Ita-lia, along Viale Nazario Sauro. On your left you will find the ze-bra-striped bell tower of the San Giuliano abbey. Go there andta-ke the Lungomare Lombardo along the trembling stones of the abbey founded in the 10th centu-ry, now confined to a corner of its beach. Today Lungomare Lom-bardo is one of the most popular roads of the fashionable spring-summer season. From sunset until late at night hormones are blended like the ingredients in a witch’s cauldron.

Corso Italia flows into Belvede-re Edoardo Firpo, the famous

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una delle cose più belle che abbia mai visto in vita mia. Di questo luogo incantato i genovesi non sono mai stanchi, è l’orgoglio dei vecchi pe-scatori come dei giovani sbarbatelli. L’acqua nella minuta insenatura ruba i colori alle case che sembrano getta-te ad occhi chiusi da un pugno divino. Sullo sfondo le terrazze del Monu-mento di Quarto e ancora più in là il promontorio di Portofino. Sulla spiag-gia di Boccadasse con il cono gelato in mano, a piccoli gruppi, composti su quelle pietre che con il passare dei minuti segnano sedere e fianchi, si parla e si parla ancora… E chi è solo non parla, ma ascolta. E se non riesce ad ascoltare, osserva. Cerca di rubare negli sguardi e nei movimenti del volto dei suoi concittadini quello che i discorsi non dicono, impotenti. I cani e i bambini giocano, il rumore delle posate all’ora di cena puntella il rovescio cadenzato delle onde…

levante PERCORSO IXA l b a r o - C o r s o I t a l i a - B o c c a -d a s s e - S t u r l a - A p p a r i z i o n e

balcony in the Boccadasse bo-rough, one of the most beautiful things I have ever seen. Genoese people never get tired of this en-chanted spot. It is both the pride of old fishermen and the youth. In the small inlet, the water steals its co-lours from the houses which look like they have been thrown there by a divine hand. The Monument of Quarto and Portofino appear in the background. In small groups, people chat the hours away on the Boccadasse beach whilst sitting on stones that mark their backs and sides and holding ice creams in their hands … And those who are alone do not speak, they just listen. They try to steal the un-spoken words from the faces and gestures of their fellow Genoese citizens. Dogs and children play. The noise of cutlery at dinner time underpins that of the waves …

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Io sono quella lingua di Luna, tremola e inferma,che il mare distendecome polvere di perla sul nero marmo.Quella bava di luceche filtra dalle persiane della notte,un varco all’orizzontesino alla riva, sino ai tuoi piedi.Non farti raccontare nulla di meché non c’è nulla che dovresti sapere.Devi raccogliermio svanirò con il sole.

Dalla spiaggia di Boccadasse sali via al Capo di Santa Chiara… quel breve dedalo di creuze è come una rete per le farfalle, rimarrai im-pigliato e sarai costretto a fermarti ogni tre passi. E’ il trionfo del parti-colare sul generale, del micro sul macro… l’apoteosi è la vista su Sturla e Quarto dalle panchine di Capo Santa Chiara, luogo dove-spesso i giovani genovesi “levantini”

I am that strip of Moon, flickering and weak,Laid by the sea Like pearl powder on black marble.That tiny lightPenetrating through the shutters at night,An opening on the horizonTo reach the shore,To reach your feet.Do not be told anything about meAs there is nothing you should know.You must pick me upOr I shall fade with the sun.

From the Boccadasse beach go up along Via al Capo di Santa Chiara… That short network of creuze is like a net for butterflies. You will get stuck and you will be forced to stop every three steps you have walked. It is the triumph of a detail over the general picture … The climax is reached when you get to the view over Sturla and Quarto from the Capo Santa Chiara benches, a place where young eastern Genoese

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trascorrono le ultime ore notturne prima di tornare al nido dopo una lunga “se-rata”. E dalla torre del castello… chissà com’è stare al mondo dalla torre del castello…

Proseguendo su via al Capo di San-ta Chiara e quindi in via Icaro potrai scendere a Sturla, alla spiaggia di Vernazzola, antico borgo di pesca-tori, dove le piccole imbarcazioni come conchiglie riposano al sole e gli ingressi delle abitazioni sono a livello del mare. Ora puoi facilmen-te raggiungere il vecchio centro di Sturla, via del Tritone e via Tabarca, punto di ritrovo dei cantautori geno-vesi negli anni ‘60, in quello che era il ristorante della famiglia De Scal-zi. Lungo via V Maggio, la rampa di lancio verso i quartieri di Quarto, Quinto e Nervi, si distende lo spiag-gione di Sturla. Se non sei stanco da qui si può risalire in poco meno di

levante PERCORSO IXA l b a r o - C o r s o I t a l i a - B o c c a -d a s s e - S t u r l a - A p p a r i z i o n e

spend the last hours during the night before going back to their nest after a long night out. And from the castle tower…who knows what it is like to get a view from the castle tower …

If you carry on in Via al Capo di San-ta Chiara and Via Icaro you will be able to reach Sturla, the Vernazzola beach, an ancient fishermen’s area where small boats, like shells, rest in the sun and the doors of the hou-ses are at sea level. From here you can easily reach Sturla’s old centre, Via del Tritone and Via Tabarca, where Genoese singers from the 1960s used to gather, in the restau-rant owned by the De Scalzi family. Sturla’s beach stretches along Via V Maggio, leading to the Quarto, Quinto and Nervi areas. If you are not tired, you can go up to the hills in less than half an hour, as far as that bunch of houses which sinks its

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mezzora sino alle alture, sino a quel gruppo di case che tiene le unghie piantate nella terra per non scivolare giù, l’antico borgo rurale di Apparizione. Imbocca via Redipuglia e poi la creuza di San Gerolamo di Quarto che in primavera è una sinfonia di profumi , la sgualcita pochette del quartiere di Sturla. Ti ritroverai a pochi passi dalla chiesa di San Gerolamo edificata nel 1383. Continua dritto sino al caval-cavia di corso Europa, attraversalo e prendi via Carrara; una decina di mi-nuti a piedi lungo la strada per raggiun-gere via del Chiapparo sino al cimitero di Apparizione. Giunto in cima potrai svoltare a sinistra in via Visconte Mag-giolo e discendere in santa pace fra le case-scatoletta e la luce semplice e calda dello storico centro contadino. Per tornare a valle basterà prendere una delle tante creuze che incontrerai lungo il cammino oppure utilizzare il mezzo pubblico, linea 87.

claws into the ground in order not to slip down, the ancient rural Appari-zione borough.

Take Via Redipuglia and the San Gerolamo di Quarto creuza, which is a symphony of perfume, the worn out part of Sturla. The San Gerolamo built in 1383 is only a few steps away. Go straight on as far as the Corso Europa overpass. Cross it and take Via Carrara. On foot, it will take ten minutes to get to Via del Chiapparo. Say bye to cars and traffic jams and follow the creuza until you get to the Apparizione cemetery. When you reach the top you will be able to turn left into Via Visconte Maggiolo and go downhill among the box-houses and the warm light of the historic rural vil-lage. To get back to the bottom of the valley you will have to take one of the many creuze that you will find along the walk or take the number 87 bus.

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WINOVia Albaro 2/a r, AlbaroTel 010 0981796 392 1868802 - 349 7741681Apertura: pranzo dalle 12 alle 15, cena dalle 1930 alle 23Aperto tutti i giorniAl Wino in un’atmosfera tranquil-la e accogliente con luce soffu-sa e lume di candela, potrete assaporare svariati piatti a base di pesce esclusivamente fresco della cucina ligure e italiana, rie-laborati dagli chef Max e Michael in compagnia di un calice di ot-timo vino consigliatovi da Roxa-na. Il tutto accompagnato da un sottofondo di musica lounge per passare una serata tranquilla in compagnia.Inoltre tutti i giorni dalle 18 alle 20 il ristorante propone la “cicchette-ria veneziana” un aperitivo dove poter gustare un buon bicchiere di vino accompagnato da sfiziosi piattini.Il Wino propone serate a tema su prenotazione:martedì serata cruditè, mercoledì serata tosca-na, giovedì la zuppa di pesce, venerdì serata stoccafisso e la domenica paella.

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ELISA CONFORTINI- ATELIER 99via Zara 39r, Albaro 347 0646412 info@elisaconfortini.itwww.elisaconfortini.itwww.atelier99.netNata a Brescia, nel 2011 apre il suo Atelier a Genova. Si occupa di scultura ceramica contempo-ranea realizzando forme stiliz-zate in gres e porcellana prendendo ispirazione principalmente da elementi naturali. Nel 2007 é tra i vincitori del Concorso per Artisti Emergenti organizzato dall’ICMEA e da allora partecipa regolar-mente a Esposizioni Internazionali di Arte Ceramica, Residenze arti-stiche e Concorsi. Realizza alcune delle sue opere anche in bronzo.

ORIGAMI di Cuter Lilia via Pisa 69 r, Albaro Tel 010 3620698Nello storico e rinomato quar-tiere di Albaro da anni la cultu-ra italiana si fonde con quella orientale per proporre ai clienti uno shop unico, di qualità e fantasia. Borse, scarpe, cinture, cappelli, collane, orecchini e an-cora vestiti, cappotti, sciarpe e guanti per rendere ogni giornata dell’ anno elegante e colorata.

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trattoria osvaldoVia della Casa 2, Boccadasse Tel 010 3771881 - 340 4709145www.trattoriaosvaldo.comDal 15 giugno al 15 settembre aperti tutte le sere e a pranzo il sabato e la domenica. Chiuso il lunedì nel periodo in-vernale. E’ gradita la Vostra prenotazione

Nel suggestivo borgo di Boc-cadasse, potete scoprire un caratteristico ristorante intimo e raccolto, dove sarà per voi facile rivivere la quiete e la sug-gestione dei tempi andati.

Nei primi del secolo il locale ospitava una latteria con biliar-do che con la sua cucina a le-gna attirava turisti cittadini. Negli anni ‘60 il ristorante si di-stingue per le sue elaborazioni di pesce e la sua tipica cucina. Oggi come allora pochi tavoli e servizio gentilmente accurato per farvi assaporare momenti di gusto e distensione.

Vi aspettiamo lieti di accogliervi!

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CREUZA DE MA Piazza Nettuno 2, Boccadasse Tel 010 3770091 - 335 7455475 www.ristorantecreuzadema.it [email protected] Chiuso domenica sera e lunedì“...e non saprai dove guardare, con un occhio il piatto e con l’altro il mare”Un piccolo locale in stile mari-naro molto raffinato, nel borgo di Boccadasse. Il nome ricorda uno dei capolavori di De Andre’, che qui compose molte canzoni ispirato dalla magia del luogo. Pane, pasta e dolci sono fatti in casa giornalmente dallo chef e il pesce è sempre fre-sco. Ottima la carta dei vini con una vasta scelta di etichette nazionali.

amedeoAntica Gelateria ArtigianaleP.zza Nettuno, 7 rBoccadasse Tel 010 3760144

Dal 1927 il gelato arti-gianale per eccellenza, coni e coppette da gusta-re nella suggestiva spiag-gia di Boccadasse o durante una piacevole passeg-giata nelle caratteristiche creuze cantate da De André.Prelibate le creme, da assaggiare la Crema Amedeo, i gusti alla frutta preparati con ingredienti sempre freschi e genuini.Storia, tradizione e semplicità per un gelato indimenticabile!

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la strambata

P.zza Nettuno 5,BoccadasseTel 010 8697002 Aperto tutto l’anno tutti i giorni a partire dalle ore 8

Bar caffetteria tavola fredda aperitivi con buffet. Punto di ritrovo della movida geno-vese.

IL GUSCIO

Via Boccadasse 37 rTel 010 3076251Apertura: tutti i gioniore 19/24

La proposta gastronomica del Guscio si articola in una corposa offerta di primi piat-ti (la pasta di Gragnano è un tipo di pasta che viene utilizzato), di pizze e focacce tipiche genovesi; secondi di pesce e carne; antipastini di pesce, salumi e formaggi; insalate e dessert. La cura del servizio è uno dei punti di forza del Guscio. Una loca-tion ideale anche per organizzare eventi privati e personalizzati.

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Gelateria Carla

Via Cinque Maggio 55 rSturla Tel 010 3071425

Nata dopo la I Guerra Mon-diale, Gelateria Carla ancora oggi prosegue l’attività a con-duzione familiare seguendo esclusivamente le antiche ricette tra-mandate a voce di generazione in generazione. Il connubio tra la-vorazione artigianale e prodotti sempre freschi rende questo gelato un prodotto genuino dal sapore storico e incredibilmente buono!

Il Gelato della CarlaPer informazioni fare riferimento a Gelateria Carla

Nasce una nuova attivi-tà itinerante, frutto della tradizione e delle tecni-che artigianali della celebre Gelateria Carla di Genova Sturla, che propone coni e coppet-te girovagando per la suggestiva e affollata riviera genovese.Il giovane Filippo vi accoglierà con il suo entusiasmo nel simpatico veicolo che ricorda gli antichi e caratteristici “carretti del gelato” !La bontà di sempre in una accattivante e originale veste!

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cafè del marCorso Italia 11rFSandro 347 2396630Angelo 340 8559005Si offrono i migliori cocktail prepa-rati dai barman Angelo e Pietro e un apericena tra i più generosi della città. Da giovedì a domenica sera il locale propone dj set con i migliori dj della scena genovese.A pranzo nelle 2 terrazze affacciate sul mare, si possono gustare i cibi sfiziosi preparati dalla cuoca Fran-ca. Si organizzano feste per com-pleanni, lauree e addii al celibato.

la terraZza di millyP.zza Luigi Pitto 4 rApparizione Tel 010 [email protected] lunedìConsigliata la prenotazioneUn ambiente familiare e accoglien-te con una vista mare spettacolare. Il ristorante offre piatti cucinati se-condo la tradizione della cucina ligure dei nostri avi: da assaggiare il pesto.Venerdì, sabato e domenica disponibili anche menù a base di pesce e piatti di cacciagione. Buonissima anche la piz-za cotta nella teglia, la focaccia al formaggio e la farinata.

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PERCORSO X Partendo da piazzale Crispi, su-perate le terrazze del Monumento, proseguiamo lungo via V Maggio, lato mare. Il subbuglio delle acque sulla scogliera graffia il padiglione auricolare, un piacevole promemo-ria che aiuta noi genovesi a non di-menticare che tutto quello che deve accadere accade comunque e che il resto è questione umana. Poi, ap-pena imboccata la prima curva di via V Maggio che introduce alla vista il borgo di Priaruggia, il subbuglio si placa e noterai più forte il rumore del traffico, la questione umana per eccellenza. Passa sotto il ponte della ferrovia (viale des Geneys) e arram-picati per la stretta via Priaruggia, antica “creuza de ma”. Attraversa viale Pio VII e continua in via Pria-ruggia costeggiando le mura impo-nenti dell’antica villa Quartara. Sulla tua destra una piccola scalinata ti

ROUTE XIf you walk past Piazzale Crispi and the Monument, you can go along Via V Maggio, on the side next to the beach. The gurgle of water on the rocks scratches the ear. It pleasantly reminds us Genoese that everything that has to happen will happen anyway. Then, as soon as you take the first turn in Via V Maggio which introduces the view of the Priaruggia borough, the gurgle will calm down and you will hear the louder noise of traffic, the human issue par excel-lence. Go under the railway bridge in Viale des Geneys and climb up along the narrow Via Priaruggia, an ancient “creuza de ma”. Go straight on along the creuza, cross Viale Pio VII and keep walking through Via Pria-ruggia along the huge walls of Villa Quartara. On your right, a small stai-rcase allows you to enter the garden

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permette di accedere al giardino del-la villa la cui prima edificazione risale al 1395. L’aria è tenue e sprigiona dolci fragranze, i rumori della città lontani anni luce, tanto da non cre-dere di trovarsi a pochi metri da cor-so Europa, una delle arterie stradali più importanti della città. Si osserva il contrasto fra il bianco splendente del marmo e le verdi fronde spostando con il dito i rami del salice piangente; si scorgono, come briciole di storia a seccare al sole, i tre antichi archi che alla prima vista sembrano sus-surrarti quanto non sia servito a nulla resistere agli anni… poi però, ancora leggibile, noti le parole di Orazio… “Oe tulit punctum/ qui miscuit/ utile dulci”: ha raggiunto la perfezione chi ha mescolato l’utile e il dolce.Tornando alle nostre mura e pro-seguendo lungo il perimetro della villa, incontriamo via Romana della Castagna e, dopo pochi passi, la

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of the villa dating back to 1395. The air is soft and releases a delicate fragrance. The noise of the city is so far that you hardly believe that Corso Europa, one of the city’s main roads, is only a few metres’ away. You will observe the contrast between the shiny white marble and the green foliage, if you move the branches of the willow tree with one finger. You will also get a glimpse of the three ancient archs, like breadcrumbs of history drying out. They seem to whisper that resisting the passing of time is useless … You can note Horace’s words, still legible … “Oe tulit punctum/ qui miscuit/ utile dulci”: those who combined business with pleasure achieved perferction.If you go back to the walls and carry on walking along the perimeter of the villa, you will find Via Romana del-la Castagna and, only a few steps further, the S. Maria della Castagna

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chiesa di S. Maria della Castagna costruita in epoca romanica. Stiamo infatti seguendo l’antico tracciato ro-mano, il tratto a levante della strada che attraversava Genova per rag-giungere Roma. I suggestivi lavatoi sul torrente, il piccolo salto d’acqua che scende verso il mare circondato dalla folta vegetazione, le costruzio-ni rurali che mostrano il sangue dei mattoni sono come gli strati delle rocce per gli speleologi, rivelano parentesi che il corso del tempo ha dimenticato di portar via con sé. L’e-sempio per eccellenza è villa Bianca che incontrerai alla tua sinistra su-bito dopo aver superato il bivio con via Ottolengo. Prosegui seguendo il tracciato che, superato il bivio con la ricca via Fabrizi, diventa via antica romana di Quinto, sino alla parroc-chia di San Pietro.[Da qui è possibile risalire via al ci-mitero di Quinto, per raggiungere il

church, built in Romanesque times. We are following the ancient Ro-man pathway, the eastern section that crossed Genoa and reached Rome. The fascinating washtubs on the river that flows towards the sea surrounded by thick vegetation, the rural buildings showing the blood of bricks are like the layers of rocks for speleologists, they all reveal details that time has forgotten to take away. The example par excellence is Villa Bianca which you will see on your left after going past the crossroads with Via Ottolengo. Carry on following the path which, once you get past the junction with the wealthy Via Fabri-zi, turns into Via Antica Romana di Quinto as far as the parish of San Pietro.[From here it is possible to reach Via al cimitero di Quinto, to get to the path which climbs its way up to the top of Monte Moro (408 m, 1 hour’s walk)

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sentiero che si arrampica sino alla cima del Monte Moro (408 m, 1 h circa di cammino) e termina, per i più coraggiosi, sulla vetta del Monte Fasce (832m, 2 h di cammino). E’ ov-viamente consigliabile attrezzarsi per la camminata, non è certo il genere di percorso da affrontare in costume e infradito! Lungo il sentiero i bunker risalenti alla Seconda Guerra Mon-diale e, passo dopo passo, vedute indimenticabili sulla città di Genova. Seduto sulla vetta del Moro, come da un pianeta lontano, nelle giornate terse l’occhio non ha ostacoli e sfiora la Corsica, l’Isola d’Elba… e le Alpi.]Eravamo rimasti alla parrocchia di San Pietro… Prosegui in piazza Be-ata Paola Frassinetti, quindi in via Bolzano e a sinistra lungo la carrabi-le principale del quartiere di Quinto: via Gianelli. Torniamo a costeggiare il mare, a strapiombo su una delle spiagge più frequentate della città.

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and ends – at least for the bravest – on the top of Monte Fasce (832m, 2 hour’s walk). It is advisable to be well equipped for the excursion. It is not the kind of path you can walk whil-st wearing a swimsuit and flip-flops! Along the path you will find WWII shelters and, step by step, unforget-table views of Genoa. If you sit on top of Moro, like on a distant planet, on bright days your gaze will find no obstacles as they will run to Corsica, the Island of Elba… and the Alps.]We were at the parish of San Pietro … Head towards Piazza Beata Pao-la Frassinetti, then Via Bolzano, then turn left along Quinto’s main road, i.e. Via Gianelli. You will be walking along the seaside overhanging one of Genoa’s busiest beaches. From now on, morph into a round stone and roll. Even unsteady steps will take you to the seaside. If you want to cheat, shelter behind 3, Via Gianelli,

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D’ora in poi fatti pietra rotonda e la-sciati cadere, e anche i passi incerti non sapranno fare altro se non con-durti al mare. Puoi rifugiarti, ad esem-pio, dietro il civico 3 di via Gianelli, dove si nascondono i poeti prima di sparire, là dove il sale cancella i colori e scrosta gli intonaci… E se oggi nella tua testa c’è qualcosa a cui non avevi intenzione di pensare, pensaci.Il ponte fra via Gianelli e via Murcarolo segna il confine fra i quartieri Quinto e Nervi. Il belvedere Trabucco dinanzi a te è la rampa di lancio verso il non immaginabile, mentre alle tue spalle via Drago è la rampa di lancio verso l’apparentemente inutile, quello che merita d’esser sfiorato, avanti e indie-tro. Prosegui in via Murcarolo e im-bocca via Andrea Provana di Leyni, superato l’antico collegio Emiliani, scendi al porticciolo di Nervi. Attra-versa gli schiamazzi dei più piccini, le esortazioni in dialetto degli abitanti

where poets hide before disap-pearing where salt erases co-lours and strips the plaster off … And if there is something in your head that you did not want to think about, think about it.The bridge between Via Gianelli and Via Murcarolo marks the bor-der between Quinto and Nervi. The Trabucco viewpoint in front of you is the launching ramp to the unthinkable, while Via Drago behind you is the launching ramp to the apparently useless, what deserves to be slightly touched, backward and forward. Carry on through Via Murcarolo and take Via Andrea Provana di Leyni, once you have walked past the old Emiliani school, walk down to the Nervi marina. Walk past children’s shouts and grey-haired men’s conversations in dialect and take Passeggiata Anita Garibaldi, in

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canuti e prendi la passeggiata Anita Garibaldi, senza fretta però. Trova il tempo (solitamente lui si nasconde dietro una targa scolorita datata 1889 proprio all’inizio della passeggiata) per scendere in prima fila a goder della messa in scena: superata la quarta panchina azzurra (quel colore ti rimarrà impresso), sarà una scalina-ta ad accompagnarti sino alla tua pol-troncina in mezzo al mare dove ogni cosa sembra essere esattamente al suo posto. A questo punto, ti auguro una lenta percorrenza lungo la cele-bre passeggiata, lentissima, sempre più lenta sino a Capolungo… Dell’uo-mo con le tempie al vento ti sembrerà di vedere solo il corpo, che la mente è nella ventiquattrore. Del tizio che fa jogging apprezzerai la fatica e il turista che scruta le cartoline attento a non dare troppo nell’occhio non attirerà la tua attenzione. Saranno due giovani innamorati, con il sedere pesante

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no rush. Find the time (usually it hides behind a plate dating back to 1889 at the beginning of the promenade) to go down and enjoy the mise-en-scene. As you walk past the fourth light blue bench (that colour will be printed in your mind), the steps will lead you to your armchair in the middle of the sea where everything seems to be in the right place. Now, I wish you a slow walk along the famous promenade, slower and slower as far as Capolungo… You will have the impression of seeing only the body of the man with the temples exposed to the wind, as his mind will be inside the briefcase. You will appreciate the effort of the guy who goes jogging, whilst the tou-rist flicking through the postcards will not draw your attention. Two young lovers are sat on the light blue bench. If you imagine them

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sulla panchina colorata di cielo… che a immaginarli seduti su una nuvola non cambierebbe il loro sguardo, né il desiderio di amarsi.Superato il bivio con via Serra Gropallo, costeggia le antiche mura (oggi utili soltanto a nascon-dere la ferrovia) delle ville, con gli alti pini marittimi e i cipressi a do-minare la passeggiata, testimoni di una promessa che pare sospe-sa in eterno. Se sarai curioso ab-bastanza, troverai dietro le mura marmi scolpiti, confusi dai moder-ni pennarelli, e le grate arrugginite a dividere l’occhio dal mare, una suggestione non certo da cartoli-na, ma degna del più ubriaco dei sonetti di Baudelaire. Le ville oltre i binari, un tem-po proprietà delle nobili fami-glie genovesi, sono oggi 92000 m2 di parco urbano. L’acces-so a Villa Grimaldi introduce ai

sat on a cloud, their expression would not be any different and the desire to love would be the same.As you walk past the junction with Via Serra Gropallo, go along the ancient walls (today their purpose is only that of hiding the railway) of the villas, with tall maritime pi-nes and cypresses dominating the promenade, witnessing a promise which will be hanging forever. If you are curious enough, you will find sculpted marble behind the walls, and rusty grids dividing the gaze from the sea, an enchan-tment not suitable for a postcard, but worthy of Baudelaire’s drun-kest sonnet.The villas beyond the railway used to be owned by the noble families of Genoa. Today they cover a park of 92,000 m². The entrance to Villa Grimaldi leads to the Nervi par-ks, before coming to Capolungo.

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Parchi di Nervi, poco prima di raggiungere Capolungo, con il promontorio di Portofino e le “case a mucchio” di Camogli ad invadere la vista oltre l’azzurra ringhiera…Dalla piccola spiaggia di Capo-lungo, dove termina la passeg-giata Anita Garibaldi, sale l’antica creuza (nel primo tratto via Ro-mero) per raggiungere a piedi la frazione di Sant’Ilario, ultimo quar-tiere di Genova prima del confi-ne con Bogliasco. Non temere, il tragitto non sarà esattamente da mani in tasca e fischio, ma non sarà neanche così lungo (20 min circa). Superata la vecchia stazio-ne (quella di Bocca di Rosa…) e attraversata l’Aurelia, la creuza prende il nome di via Inferiore alla Chiesa di Sant’Ilario, poi scalinata alla Chiesa di Sant’Ilario, fra le lus-suose dimore e le antiche costru-zioni (incantevole il minuto edificio

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Portofino and Camogli’s ‘heaped houses’ invade the sight beyond the blue railing …From the small Capolungo beach, where Passeggiata Anita Garibal-di ends, the old creuza (Via Ro-mero in the first section) climbs up to reach the Sant’Ilario village on foot, Genoa’s last neighbou-rhood before the border with Bo-gliasco. Do not be afraid, the walk will not be a piece of cake, but it will not take long (roughly 20 mi-nutes). As you walk past the old station (the one mentioned by De André in ‘Bocca di Rosa’…) and cross the Aurelia, the creuza takes the name Via Inferiore alla Chiesa di Sant’Ilario, then Sca-linata alla Chiesa di Sant’Ilario, amongst the luxury homes and ancient buildings (the small reli-gious building at the start of the steps is enchanting) as far as the

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religioso all’inizio della scalina-ta) sino alla chiesa medievale la cui facciata venne restaurata nel ‘900. Le creuze proseguono sino all’incanto rurale delle vecchie abitazioni di Sant’Ilario. Sali da via dei Tasso, alle spalle della chiesa. Come le fauci di un leone, s’apro-no le distanze che l’occhio umano non sa misurare… in picchiata verticale, come le parole di getto o la freccia dall’arco, quando non serve a niente prendere la mira. La salita è premiata dal suono del passo che colpisce le pietre, non c’è rumore che non sia ven-to, pioggia, acqua; lassù non si è fuggiti dalla vita, si è invece cer-cato di accoglierla, nel tentativo di assomigliarle, almeno un po’. E quel che resta del pianeta è il ferro contro ferro dei treni a valle o il rombo di un aeroplano, quel che resta, rimane lontano.

mediaeval church, the façade of which was restored in the 20th century. The creuze stretch as far as the rural enchantment of Sant’Ilario’s old buildings. Climb up along Via dei Tasso, behind the church. Just like a lion’s jaws, the distances that the eyesight cannot measure open up … Then plummet down, just like an arrow shot by an archer, when you do not need to take aim. The effort of going uphill is rewarded by the sound of your steps hitting the stones. There is no other noise but wind, rain and water. Up there you have not escaped from life. Rather, you have tried to grasp it in an attempt to resemble it. And what is left of the planet is the iron against iron of the trains at the bottom of the valley or a pla-ne’s roar. What is left remains at a distance.

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OSTERIA GIGINO

Via Romana della Castagna 27r, QuartoTel 010 3772080 Cell 339 8732013 www.osteria [email protected]: da martedì a ve-nerdi solo la seraa pranzo solo su prenota-zione.Sabato e domenica aperti a pranzo e a cena. Chiuso lunedì e nel mese di agosto

La nostra cucina si basa principalmente sulla ricerca e preparazione di prodotti di alta qualità Selezione delle migliori car-ni nazionali ed estere una selezione di vini principal-mente toscani vi accompa-gnerà per tutto il pasto . Ti-tolare esclusivo per Genova dei prodotti Antica Macelle-ria Cecchini

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PIZZALIDO Via V Maggio 30r, QuartoTel 010 380666 Orari 12/1430 - 19/23

Situato sulla splendida sco-gliera di Priaruggia, vicino al Monumento di Quarto, il risto-rante pizzeria offre un ambien-te unico, dallo stile classico. L’offerta gastronomica propone grigliate di pesce e carne, pizza, focaccia col formaggio e ottime farinate cotte nel forno a legna. Specia lizzato nell’organizzazio-ne di ricevimenti e cerimonie, il locale dispone di un parcheggio clienti privato e uno splendido dehor estivo affacciato sul mare.

LA CASA DEI CAPITANI Piazzale Rusca 1 - Giardini di Quinto - Tel 0103727185www.lacasadeicapitani.itC’era una volta una fortezza che proteggeva gli abitanti di Quinto dalle incursioni dei pirati; nel 1900 diven-ne il circolo dei Capitani Marittimi, tra racconti di vita marinaresca e giochi di carte. Oggi, la bella casetta rosa a due piani, ospita un ristorante tra i pochi in città in cui il pesce è protagonista assoluto. Due sale da pranzo e una grande terrazza dall’atmosfera ro-mantica e rilassante, ideale per gustare all’aperto le specialità della cucina. Il menù segue la stagionalità del mercato del pesce e degli altri ingredienti.

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gelateria chiccoVia Oberdan 120r, Nervi Tel 010 3728049 340 8583807 [email protected] Apertura: 8/24, chiuso lunedì

In 40 anni di storia abbiamo sempre cercato di migliorare e affinare le nostre ricette, di se-guire l’evolversi delle abitudini dei nostri clienti senza mai dimenticare quella che noi chiamiamo la nostra “IDEA DI GELATO “ ovvero la produzione di un gela-to fatto con ingredienti FRESCHI, NATURALI DI PRIMA QUALI-TA’, PROFESSIONALITA’ E AMORE PER QUESTO LAVORO.

HOTEL VILLA BONERA Via Sarfatti 8, Nervi Tel 010 3726164 - www.villabonera.comL’Hotel Bonera è a Nervi, a pochi metri dal mare e dalla suggestiva passeggiata, dietro al porticciolo e al Parco Serra Gropallo. Si trova in una villa del 1500 ricca di storia e tradizione, con un arredamen-to in stile e affreschi ai soffitti. Lo chef propone la cucina tipica italiana con piatti liguri, senza dimenticare la grande tradizione culinaria delle altre regioni, come quella abruzzese, emiliana, toscana e umbra. Oltre a portate fisse propone una grande va-rietà di piatti del giorno e un menù per soddisfare le richieste dei clienti.

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TRATTORIA LA RUOTA Via Oberdan 215 r, Nervi Tel 010 3726027, 338 5971562 [email protected] Apertura 1230/1430 1930/23. Chiuso lunedì. Carte di credito tutteNella splendida Nervi, a pochi minuti dalla passeggiata e dai parchi, dai musei e dalla galleria d’arte moderna, in un ambiente fa-miliare e accogliente si offre una cucina ligure con specialità di pesce come ravioli di branzino, pappardelle all’astice, acciughe fritte, stoc-cafisso alla genovese e grigliate di pescato giornaliero. Per finire ottimi dessert, tutti rigorosamente fatti in casa. Lista dei vini ben strutturata.

Via Oberdan 227 r, NerviTel 010 [email protected]: tutti i giorni 9/1230-1530/1930Chiuso domenica e lunedì mattina Nel centro di Nervi, esiste una bot-tega artigiana della famiglia Pan-fili che dal 1957 produce solo scarpe fatte rigorosamente a mano su misura “MADE TO ORDER”. Il cliente può scegliere tra infiniti modelli, diversi abbinamenti di colore e di pelle oltre all’altezza e alla forma del tacco, personalizzando la sua scarpa e facendone un oggetto unico.

FRATELLI PANFILI

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Hotel AstorViale delle Palme 16, NerviTel 010 [email protected] suggestiva cornice di Nervi a pochi passi dalla famosa pas-seggiata Garibaldi a picco sul mare e dai celebri parchi, l’Hotel Astor accoglie i suoi Ospiti in un ambiente confortevole, nel calore di un’ospitalità familiare. Organiz-ziamo eventi e cerimonie su misura sullo sfondo di in un ambiente intimo e raccolto. Ci occupiamo di organizzare il Vostro matrimo-nio: pranzo o cena di nozze, buffet o la soluzione che più preferi-te. Il ristorante propone piatti tipici della cucina ligure e non solo.

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BLUE MARLINPasseggiata Anita Garibaldi, NerviAlice 329 2256666Marco 347 8746670www.ilbluemarlin.itAperto tutti i giorni da inizio aprile a fine ottobre

Se quello che cercate è sole, re-lax, buon cibo e ottimi aperitivi…

Benvenuti al Blue Marlin!

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LA BOTTEGA DEL PESTO Via Aurelia, 42r Nervi lun/dom 830/13-1630/20. Merc/dom po-meriggio chiuso - Via Borgo-ratti 6Gr San Martino. lun-sab 930/13-16/1930 Tel 010 3291617 www.bottegadelpesto.com Un laboratorio artigianale dove il vero pesto genovese e la salsa di noci sono prodotti solo con ingre-dienti freschi di prima qualità senza utilizzo di coloranti e conservanti, confezionati a mano uno ad uno. In più, altre specialità liguri come olio extravergine, acciughe, olive, pasta secca e fresca, biscotti, crostate, vini e prelibatezze di piccole aziende artigianali che puntano sulla qualità.

da linavia Aurelia 31 r, Nervi Tel 010 322994 346 4913033 www.ristorantedalina.it Apertura: pranzo 1215, cena 19/23. Chiuso martedìUna cucina raffinata, legge-ra e creativa che offre una rivisitazione delle ricette del-la tradizionale cucina italiana a base di pesce, ma non manca anche qualche scelta di carne. I menù si alternano in base alla stagionalità dei prodotti e tut-to è fatto in casa, dalla pasta al pane ai dolci. Il locale dispone di un’incantevole veranda affacciata sul parco ed è ideale per organizzare cerimonie, banchetti, rinfreschi o cene di lavoro.

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Tel 0185 91279339 1500808 [email protected] Apertura h 12/14 (se necessario la cucina resta a disposizione anche fuori orario) – 19/2130Chiuso giovedìTrattoria tipica dell’entroterra ligure lungo la strada che da Rec-co porta alla Fontanabuona, immersa tra i boschi di castagni e con un’ atmosfera rustica e familiare. Propone gustosi piatti della tradizione ligure: da assaggiare i pansoti alla salsa di noci, ravioli al ragù, pesto, selvaggina, fritto misto all’ italiana, funghi.

chiapparino

LA TAVERNA DEL SOLE Via Fossa dei Carboni - S.Ilario www.agriturismosantilario.it [email protected] - Tel 010 323686Un agriturismo immerso negli agrumi e nelle erbe aromatiche con una vista mozzafiato sul gol-fo di Genova, dove rilassarsi e rigenerare il corpo e la mente. Di-spone di camere e di una piscina con incantevole panorama sul mare; offre piatti tipici liguri che si coniugano con le coltivazioni biologiche, l’allevamento, la produzione di formaggi, miele, frutta, olio che sono an-che venduti nel negozio di via Oberdan a Nervi. Ideale per cerimonie.

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trattoria del liberaleVia Monte Fasce 91Tel 010 395248www.trattoriadelliberale.com

Sulle alture di Genova dal 1891, immersa in un paesaggio da so-gno e con una vista suggestiva si trova la nostra trattoria. Aperti dal mercoledì alla domenica, sia a pranzo che a cena, ci contrad-distinguiamo per i nostri piatti ge-nuini e tipici liguri. Infatti, tutto ciò che avrete il piacere di gustare è interamente fatto in casa con lo stesso amore e la stessa dedizio-ne di 121 anni fa.

Altre nostre specialità sono la carne cotta a legna sulla tipica ciappa ligure e la selvaggina.Siamo anche dotati di un’ampia cantina vinicola, capace di soddi-sfare ogni esigenza.

Sarete accolti in un ambiente cal-do e familiare…La trattoria del liberale vi aspetta!

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indicazionist r a da l i

MEZZI PUBBLICI VOLABUS Chi arriva in aereo e vuole raggiungere la stazione di Genova Brigno-le, può usufruire del servizio Volabus che effettua un viaggio di circa 25 minuti al costo di 6 euro. Il ticket é acquistabile a bordo o pres-so le apposite apparecchiature situate presso la sala di accoglienza dell’ Aereoporto C. Colombo di Genova.AMT BUS www.amt.genova.itTAXI Genova Tel: 0105966TRENO TRAIN www.trenitalia.com

COME ARRIVARE DA GENOVACENTRO ALLA PROVINCIA BOGLIASCO - PIEVE LIGURE-SORIIn auto by car uscita Genova Nervi (A12), proseguire sull’Aurelia in direzione La Spezia. Esempio tariffa: da Genova Ovest (centro) a Genova Nervi pedaggio 1,40 euroIn autobus by bus corriere Atp (www.atp-spa.it) linee ST. Costo 1,50 euro, capolinea da Genova piazza Verdi (Genova Brignole)In treno by train Stazioni di Bogliasco /Pieve Ligure/ Sori. Da Ge-nova Brignole viaggio con treno regionale costo 2,30 euro

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RECCO-CAMOGLI- RUTA E SAN ROCCO DI CAMOGLIIn auto uscita Recco (A12). Per Ruta e San Rocco di Camogli, da Recco proseguire sulll’Aurelia in direzione La Spezia. Esempio tariffa: da Genova Ovest (centro) a Recco pedaggio 2,30 euroIn autobus corriere Atp (www.atp-spa.it) linee . Costo 1,50 euro. Capo-linea da Genova piazza Verdi (Genova Brignole). Per Camogli, Ruta e San Rocco autobus in partenza a ReccoIn treno Stazioni di Recco/ Camogli. Da Genova Brignole viaggio con treno regionale costo 2,60 euro

PORTOFINO In auto Autostrada A12 Genova - La Spezia - uscita Rapallo Esempio tariffa: da Genova Ovest (centro) a Recco pedaggio 2,60 euro Seguire le indicazioni per Santa Margherita - Portofino (circa 20 minuti di guida). In treno Stazione di Santa Margherita Ligure. Da Genova Brignole viaggio con treno regionale costo 3,30 euroDa Santa Margherita è possibile proseguire a piedi o con il mezzo pub-blico (per info su orari consultare il sito www.apttigullio.liguria.it in alter-nativa chiamare al numero 0185/2301108 - 288834)In battello by boat I traghetti di linea assicurano un costante collega-mento dal Golfo Paradiso www.golfoparadiso.it, dal Golfo del Tigullio www.traghettiportofino.it e da Genova www.battellierigenova.it

RAPALLO-ZOAGLIIn auto uscita Rapallo (A12). Per Zoagli proseguire da Rapallo sull’Au-relia in direzione La Spezia. Esempio tariffa: da Genova Ovest (centro)

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a Rapallo pedaggio 2,60 euroIn autobus corriere Atp (www.atp-spa.it). Costo 1,50 euro. Capolinea da Genova piazza Verdi (Genova Brignole), in alternativa sono disponi-bili corriere in partenza a Recco e ChiavariIn treno Stazioni di Rapallo/ Zoagli. Da Genova Brignole viaggio con treno regionale costo 3,30 euro (Rapallo), 3,90 (Zoagli)

SESTRI LEVANTEIn auto uscita Sestri Levante (A12). Esempio tariffa: da Genova Ovest (centro) a Sestri Levante pedaggio 4,10 euroIn autobus corriere Atp (www.atp-spa.it) Costo 1,50 euro in partenza a Chiavari per Sestri LevanteIn treno Stazione di Sestri Levante. Da Genova Brignole viaggio con treno regionale costo 4,50 euro

SS 45 - VALTREBBIAIn Auto uscita Genova Est (Marassi - Staglieno), proseguire sulla Sta-tale 45 in direzione PiacenzaIn Autobus corriere Atp (www.atp-spa.it) linea M. Costo 1,50 euro. Capolinea da Genova piazza Verdi (Genova Brignole)

ARENZANOIn auto uscita Arenzano (A10). Esempio tariffa: da Genova Ovest (centro) ad Arenzano pedaggio 1,70 euroIn autobus corriere Atp (www.atp-spa.it) linea A con partenza da VoltriIn treno Stazione di Arenzano Da Genova Brignole viaggio con treno regionale costo 3,30 euro

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PERCORSO XI Da Nervi/Sant’Ilario un rincorrersi di case che occhieggiano tra il verde, pini marittimi, ulivi e cascate di bouganvil-le che si susseguono sullo snodarsi dell’antica Aurelia romana. Tra la ripida costa e il mare, si giunge a Bogliasco, u Buzu per i bogliaschini. Borgo marinaro in continuità con la città, ha un’origine che si fa risalire ai tempi dei romani come testimoniano i resti del ponte a ridosso della spiaggia che è appunto chiamato “Romano” anche se in veri-tà è il risultato di un drastico rimaneg-giamento medievale. A ridosso della stazione la bella chiesa dedicata alla Natività di Maria che si affaccia su un sagrato del 1767, venne ricostruita nel XVIII sulle vestigia di un antico edificio preesistente. Dalla parte alta del borgo, via Mazzini, parte la creuza che si ar-rampica sino a San Bernardo (oppure in auto lungo la via Guglielmo Marco-ni). Da qui un antico sentiero conduce

ROUTE XIFrom Nervi/Sant’Ilario houses follow one another among the greenery, the maritime pines, the olive trees and bou-gainvilleas one after the other as the ancient Roman road Aurelia unwinds. Between the steep coast and the sea-side, you can reach Bogliasco, ‘u Buzu’ as the local people call it. It is a maritime resort close to the city. Its origin dates back to Roman times as is noted in the remains of the bridge overlooking the beach. Close to the station you can find the beautiful church devoted to the Na-tivity of Mary which overlooks the 18th century churchyard. It was rebuilt in the 18th century on the remains of an old pre-existing building. On the other side of the village, in Via Mazzini, you will find the alley that climbs up to San Bernar-do (or you can get there by car along Via Guglielmo Marconi). From here, an ancient path leads to the inhabited hills of Pieve Ligure (watch the video

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all’abitato collinare di Pieve Ligure (guarda sul tuo smartphone il video del percorso) in uno scenario incantevole a picco sul mare…Da Bogliasco proseguendo sull’Aurelia si incontra Pieve Ligure, quella Bassa abbarbicata sulle scogliere che si get-tano in mare e quella Alta raggiungibile da via Roma, una strada tutta curve che s’inerpica fino al Poggio, sul Mon-te Santa Croce. Una ragnatela di case collegate da ripide creuze cullate da un clima mite favorito dal monte che le ri-para dai venti gelidi della tramontana. Il nome “Pieve” deriva dall’antica Pieve di San Michele attorno alla quali si rifugia-rono le primitive popolazioni per sfug-gire all’attacco dei Saraceni. Il sentiero che parte da Bogliasco (via San Ber-nardo, vedi video del percorso sul tuo smartphone) giunge sino alla chiesa di San Michele, la cui prima edificazione è anteriore all’anno 1000 e il cui campa-nile, alto 41 metri, ricordava ai marinai

of the path on your smartphone) in an enchanting scenario above the sea…If you keep going along the Aurelia you will get from Bogliasco to Pieve Ligure. The lower part rises over the rocks that plunge into the sea, whilst the upper part can be reached from Via Roma, a winding road climbing its way up to the Poggio, on the Santa Croce mount. A network of houses, linked by steep alleys, is rocked by a warm climate as the mount protects them from the freezing north winds. The name ‘Pieve’ derives from the ancient Pieve di San Michele around which the populations from the past sought shel-ter as a defence from the Saracens’ assaults. The path leaving Bogliasco (Via San Bernardo, watch the video on your smartphone) reaches the San Michele church, which was built for the first time before the year 1000. Its bell tower, 41 metres high, reminded the Pieve sailors from a long distance

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pievesi, già dal largo, di essere giunti a casa… Percorrendo via Roma si scende al mare, attraversando l’Aurelia sino alla scogliera, un’oasi incantevole ideale per avventurarsi nel più poetico dei bagni estivi.Superata Pieve ecco Sori, dal greco sóros che significa insenatura. Nel 109 a. C. venne costruita una prima strada che attraversava l’abitato, i Romani in-fatti già in quegli anni remoti utilizzavano il piccolo porto. Oggi il paese si presen-ta racchiuso tra i monti da cui dipartono le strade che portano ai borghi di San Apollinare, Sussisa, Canepa, Teriasca, paesini sui pendii degli appennini che conservano antiche tradizioni, un esem-pio l’antico mulino ad acqua di Fulle, perfettamente conservato. Prima della costruzione del ponte napoleonico che domina il paese, la via Aurelia si sno-dava per Via Sant’Erasmo, ancor oggi fiancheggiata da due schiere compatte di palazzi che rendevano il borgo ben

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that they had arrived home… If you go down Via Roma you will get to the se-aside. Cross the Aurelia and go as far as the cliff, an enchanting oasis, which offers the ideal setting for the most poetic summer swim. After Pieve you will find Sori, from Greek ‘sóros’, ‘inlet’. In 109 BC the first road crossing the village was built. As a matter of fact the Romans in those years already used the small port. Today the village lies amongst the mountains from which the roads lea-ding to villages such as San Apollinare, Sussisa, Canepa and Teriasca start. These small villages on the side of the mountains still retain ancient traditions. An example is the water mill in Fulle, perfectly kept. Before the construction of the Napoleonic bridge which dominates the village, the Aurelia unwound along Via Sant’Erasmo, which today is still flan-ked by two compact lines of buildings which helped defend the borough from assaults coming from the sea. Today

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difendibile dagli attacchi dal mare. Oggi è collegata alla statale da un ripido tratto in salita che a metà circa si apre nella piazzetta di Sant’Erasmo sede dell’o-monimo Oratorio eretto nel 1495 in onore del vescovo martire. Una curiosi-tà: non tutti sanno che il nonno materno di Picasso era un sorese, e di queste radici liguri il pittore ne andava talmente fiero che aveva voluto conservare il co-gnome della madre…Da Sori l’Aurelia prosegue verso Recco, cittadina caratterizzata dalla sua focaccia al formaggio, celebre in tutto il mondo, la principale fra le tante delizie culinarie del posto, incominciando dalle trofie (tipo di pasta perfetta con il pesto) per finire ai “friscieu” e alle torte di verdura. Dell’an-tico borgo di Ricina, il nome in epoca romana, non resta nulla, spazzato via dai bombardamenti inglesi del 1943-44. Quando Churchill si trovò a passare qui nel 1952, fu accolto dalle donne recchesi con un nutrito lancio di pietre.

it is linked to the state road by a ste-ep uphill road at the half of which lies Piazzetta di Sant’Erasmo, the location of the oratory of the same name which was built in 1495 to honour the martyr bishop. Not everyone knows a curious fact. Picasso’s maternal grandfather came from Sori. The painter was so proud of his Ligurian origins that he de-cided to keep his mother’s surname…From Sori the Aurelia continues as far as Recco, a small town famous for its cheese focaccia, known all around the world, and one of the typical lo-cal delicacies along with ‘trofie’ (the perfect pasta to accompany pesto) , ‘friscieu’ and vegetable pies. From the ancient Ricina borough, this was its name in Roman times, nothing is left, as everything was swept away by the English bombs from 1943-44. When Churchill came here in 1952, Recco women welcomed him by throwing stones.

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MAA BEACH

Via Mazzini 122, Bogliasco Tel 010 3471016prenotazioni 339 8891983www.maabeach.com [email protected]

Uno stab i l imento bal -neare, lounge bar , r i -storante affacciato nella baia di Bogliasco, in posizio-ne incantevole. Durante l’happy hour piattini caldi nel chiringuito in riva al mare. ll ristorante propone i piatti tipici della cucina tradizionale italiana a base di pesce e di carne.

MELLOW YELLOW

Restaurant live music barVia Colombo 1BogliascoTel 010 3471679

Ristorante sul mare, aperitivi, apericene, specialità pesce. Cocktails internazionali, sala

interna climatizzata e terrazza con vista sul mare!

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-Via Pale 5, Bogliaco Accesso carrabile Via alla Bossola, Pieve Ligure Tel 010 3470388Cell 335 1412814Vincitore Primo Premio Assoluto Qualità Ospitalità Italiana 2012Situato in splendida posizione a 400 metri dal mare - Camere e appartamenti dotati di ogni confortPiscina con solarium e parco gio-chi - Ristorante cucina tipica geno-vese - Prenotazione obbligatoria

AGRITURISMO LE PALE

Via Mazzini 183, BogliascoTel 010 3472506 - Apertura: 10/15- 18/01 chiuso lunedìIl Bistrotto è un bar-ristorante nel cuore di Bogliasco, a due passi dal mare, aperto tutto l’anno. Offre coc-ktails, birre ricercate e piatti princi-palmente a base di pesce freschis-simo, cucinati in modo semplice ma serviti e presentati con quella particolarità che contraddistingue il locale.Durante l’estate sono a disposizione un dehor e tavoli esclusivi con vi-sta sul golfo di Bogliasco. Circa due volte al mese, il giovedì, si organiz-zano serate gastronomiche con menù fisso, accompagnate da vini se-lezionati. Nel weekend è possibile degustare il vero Brunch americano.

IL BISTROTTO

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Via M. Massone 1, Pieve LigureTel 010 3460154 340 9280175 Chiuso lunedì[email protected]

Il ristorante si trova in un’incantevo-le cornice tra mare e collina, fasce e ulivi. Dopo una vita passata nel ristorante di famiglia lo Zeffirino di Genova, Gian Paolo apre un locale in cui propone piatti legati alla tradizione proponendo una cucina sana che utilizza prodotti di primissima qualità. Il ristorante è dotato di due sale, una principale e una dedicata ai ricevimenti e con la bella stagione ci si può ristorare nella terrazza godendo di una vista che domina il Golfo.

LA CUCINADI GIANPAOLO

Via Caorsi 44, SoriTel 0185 700659 Apertura pranzo e cena, chiuso martedìSituato nella verdeggiante strada che porta all’entroterra a circa 1 km dal centro di Sori, offre da 50 anni una cu-cina di alta qualità che utilizza prodotti genuini tipici della Liguria tra cui il pe-sce e i funghi freschi, carni di prima scelta, pasta fresca e dolci fatti in casa. Da assaggiare i pansoti in salsa di noce, i tagliolini al sugo di astice e le favolose crostate. Di fronte al ristorante, in una location calda e accogliente, la Piz-zeria Focacceria Al Boschetto propone ogni sera pizze e focacce deliziose.

AL BOSCHETTO

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Consorzio di commercianti artigiani della cittadina di Bogliasco che si impegna a valorizzare la località attraverso l’organizza-zione di eventi: il più celebre è l’appuntamento annuale dei pri-mi di giugno con i “Krapfen di Romano”, gustosi dolci preparati in casa e tanto divertimento.

Gli esercizi commerciali del CIV di Bogliasco IL DELFINO sono a completa disposizione per accompagnare turisti e genovesi alla sco-perta di questa bellissima cittadina di mare a 3 km da Genova Nervi.

Per info chiamare ai numeriMonica 010 3470445Cristina 347 3599939S

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Piazza XXVI Aprile 2, Bogliasco Tel 010 3471538 - 347 3599939Apertura: 8/13 - 17/19 chiuso sabato pomeriggio e nei festivi

4F. System Chic, Prelavaggio con additivi, Lavaggio Antibatterico, Finiture a mano, Sti-ratura a telaio di tende e tovaglie di pregio, Lavaggio e cu-stodia di pelli, pellicce e tappeti, Riparazioni di sartoria, anche su pelli, Lavaggio di biancheria personalizzato, Pa-gamenti bancomat e carte di credito, Consegne a domicilio!

Tintoria di Donnini Cristina

Via Mazzini 45/47, Bogliasco

Tel 010 3470445

Frutta e verdura fresche tutti i giorni, frutti esotici, frutti di bosco, funghi. Consegne a domicilio!

MINIMARKET LINO

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CAMOGLI - SAN ROCCO - PORTOFINOCamogli è una perla nel golfo del Paradiso. Il suo toponimo è incerto, vi sono infatti molte ipotesi… potrebbe essere una estrapolazione di “casa delle mo-gli”, le stesse che aspettavano in casa il ritorno dei mariti pescatori o ancora di “case a mucchi” (cà a muggi, in genovese), con le sue caratteristiche case strette le une sulle altre per difendersi da quello stesso mare che portava vita e morte in egual misura; le case camogline, senza soluzio-ne di continuo, sono alte anche 10 piani con un’entrata a mare ed un’altra sulla strada, al 5 o 6 piano, dove tetti, balconi, para-petti si confondono in un intrico inespugnabile. Ultimo baluardo sul mare, Castel Dragone o del-la Dragonara, costruito nel XII secolo, sorge su uno sperone di

CAMOGLI - SAN ROCCO - PORTOFINOCamogli is a pearl in the Para-diso gulf. Its name has uncertain origins, as many hypotheses have been made … It could come from ‘casa delle mogli’ (‘house of the wives’), those women who waited for their husbands, fisher-men, to come back. Or it could derive from ‘case a mucchi’ (‘cà a muggi’, in the Genoesedialect, i.e. ‘heaps of houses’), with its typical houses next to one ano-ther which defend themselves from the sea which brought both life and death. The Camogli hou-ses, in a long stretch, have up to 10 floors with an entry towards the seaside and another one on the road, on the 5th or 6th floor, where roofs, balconies and pa-rapets blended into one another. The last sea fortress, Castel Dra-gone or della Dragonara, built in

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roccia chiamato “l’Isola” perché tale era... Sull’Isola si staglia an-che l’imponente mole della chie-sa dell’Assunta risalente al 1220. A fianco della Chiesa vi è il porto da cui partono i battelli per San Fruttuoso, Portofino, Sestri Le-vante e le 5 Terre. L’Abbazia di San Fruttuoso, celebre in tutto il mondo, si trova incastonata in un’insenatura del promontorio di Portofino.

Il complesso monastico sorse nel 948 sulle rovine di un altro convento pre-esistente e fu af-fidato ai monaci benedettini che nel 1200, quando il monastero raggiunse il suo massimo splen-dore.

Il piccolo centro di San Rocco si trova a 220 metri sul livel-lo del mare e si può facilmente

the 12th century, rises on a rock called ‘the island’ because this is what it used to be ... The huge Assunta church, built in 1220, also stands out. Next to the church is the port from which boats to San Fruttuoso, Porto-fino, Sestri Levante and 5 Terre depart.

The San Fruttuoso abbey, fa-mous all over the world, is set in an inlet in the Portofino promon-tory. The monastery was built in 948 over the debris of another pre-existing convent. It was gi-ven to Benedictine monks in 1200, when the monastery rea-ched its peak.

The small San Rocco village lies 220 metres above sea level. It can easily be reached from Ca-mogli, by taking Viale dei Cipres

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Tutte le volte che cala il silenzio, tu non uscirne sconfitto.

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raggiungere dall’abitato di Ca-mogli imboccando viale dei Ci-pressi e poi via San Rocco tra muri di pietra a secco, coperti d’edera, lungo il rio Acquafredda.

Giunto in cima, a destra della chiesa di San Rocco, si diparte una strada panoramica che pro-cede per un tratto in piano per circa 200 metri dove inizia una scalinata che scende tra i profu-mi delle erbe aromatiche fino alla località Peio.

Oltrepassato un ponte su un rio che precipita verso il mare, si giunge allo spiazzo della chiesa di San Nicolò di Capodimonte del XII secolo. Da qui, seguendo i sentieri, è possibile raggiunger Punta Chiappa, la pendice a mare del promontorio di Portofi-no.

si and Via San Rocco among stone walls, covered in ivy, along the Acquafredda stream.

When you reach the top, on the right hand side of the San Rocco church, a panoramic path will open up for around 200 metres as far as the be-ginning of the steps leading to the Peio village among the perfume of aromatic herbs.

If you cross the bridge over a stream of water that plunges into the sea, you will get to the square of the San Nicolò di Capodimonte church, built in the 12th century. From here, if you follow the paths, you can reach Punta Chiappa, the mountain side of the Portofino promontory hanging over the seaside.

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Via N. Cuneo 34, CamogliTel 018 57241 www.cenobio.it [email protected]à e stile richiamano all’Hotel Cenobio dei Dogi chi sa apprezzare lo charme di uno degli angoli più affascinanti della riviera ligure di Levante.Il variopinto borgo marinaro di Camogli, il mare blu cobalto del Golfo Paradiso, il verde monte di Portofino sono una tavolozza di colori antichi ma sempre vivi che dipingono lo scenario di una vacanza unica su uno sfondo di incomparabile bellezza.L’Hotel dispone di 105 camere di cui 5 Suite, ampio parcheggio, campo da tennis, spiaggia priva-ta e piscina con acqua di mare. Il rinomato Ristorante del Doge offre la possibilità di degustare le antiche ricette della cucina tradizionale Ligure, il suggestivo Risto-rante La Playa, direttamente ubicato sulla spiaggia privata, offre un panorama ineguagliabile. L’hotel, con le sue 7 sale riunioni, tutte dotate di luce natura-le e per la maggior parte vista mare, è la sede ideale di chi desidera organizzare meeting e congressi di prestigio in un ambiente elegante ma allo stesso tempo caldo e famigliare.

HOTEL CENOBIO DEI DOGI

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OSTAIA DA O SIGÜ

Via Garibaldi 82, CamogliTel 0185 770689 www.ostaiadaosigu.itChiuso al martedìDall’1 giugno al 30 settembre no giorno di chiusura, luglio e ago-sto apertura solo serate 7 su 7

Di recente apertura, l’Ostaia da o Sigù vanta le sue squisite ricette che hanno origine da una profonda e ri-nomata tradizione gastronomica. Le portate sono di natura tipicamente mediterranea e si amalgamano per-fettamente con lo splendido ambien-te del borgo marinaro di Camogli. Particolare attenzione è dedicata ai piatti a base di pesce fresco anche se non mancano alcune ricette di carne.La sala è accogliente e arredata con opere di artisti vari e nella bel-la stagione di possono gustare le specialità del ristorante nei tavolini posizionati lungo la suggestiva pas-seggiata, con una vista impagabile sul golfo.

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Artigianato e Monili del mondoVia del Molo, 10 Camogli Cell [email protected]

Nella suggestiva location del Porticciolo di Camogli, Cri-stina vi accoglie nella sua intima bottega caratterizzata da tessuti, accessori e oggetti-stica di esclusive lavorazioni e provenienze. Non mancano graziosi indumenti, tessuti caldi nei colori e soffici al tatto e an-cora orecchini, bracciali, collane per poi scoprire le caratteri-stiche candele realizzate con la lavorazione dei sassi di mare.

LA barcaccia

Piazza Colombo 15, Camogli Tel 3459205021

Tra la bellissima spiaggia di Camogli e il celebre por-ticciolo una piadineria in cui gustare piadine preparate al momento con prodotti freschi e genuini. Oltre 90 tipi di farci-ture da scegliere grazie a un comodo listino numerato. E’ pos-sibile prendere visione della preparazione della tua piadina!La Piadineria di Camogli offre inoltre fresche bevande, panini e focacce.

LA PIADINERIA DI CAMOGLI

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Via San Rocco 46, CamogliTel 0185 770611Nella suggestiva San Rocco di Ca-mogli, a due passi dalla passeggia-ta che porta a Punta Chiappa, c’è uno storico panificio dove si produ-ce ancora la Galletta del Marinaio, nata nel 1800 per soddisfare le esi-genze dei marinai liguri di avere un pane sempre fresco anche nei lunghi periodi di navigazione. Nel pani-ficio Maccarini la ricetta delle Gallette è rimasta intatta da allora: vengo-no confezionate a mano ad una ad una, bucherellate e lasciate lievitare per oltre due ore.Ottime anche le focacce, le torte salate e dolci, il pan-dolce; nel panificio si possono trovare anche frutta fresca, vino e caffè.

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I-Calata del Porto 1, CamogliTel 0185 771080www.ventoariel.itUn tempio del pesce e del vino, af-facciato nell’incantevole porticciolo di Camogli, che si basa sulla con-vinzione che le cose semplici della tradizione, cucinate con passione, siano le più buone. Il pesce appena pescato è il vero protagonista: grigliate, frittura mista, il mosaico di acciu-ghe, la buridda di seppie e gli spaghetti ai totanetti, sono alcune delle spe-cialità. Il ristorante non utilizza prodotti surgelati ma solo freschi, in base alla stagionalità degli ingredienti, per questo non esiste un menù fisso.

vento ariel

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San Fruttuoso di Camogli Tel 0185 772291 cell 3355610222 [email protected] www ilgiardinodelborgo.itL’Agriturismo Agririfugio Molini è si-tuato nel cuore del Parco Naturale di Portofino. Raggiungibile soltanto a piedi in meno di un’ora percor-rendo sentieri escursionistici, è la meta ideale per chi desidera soggior-nare in mezzo alla natura senza rinunciare ai comfort di una casa calda e accogliente. L’unicità del posto, il completo isolamento e la ricchezza della natura circostante unite alla semplice ma genuina accoglienza lo rendono un posto unico al mondo per far riposare il corpo, ma non solo..

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I-Via Mortola, 2 Camogli Località San RoccoCell [email protected] Dai Muagetti

Scavato nella roccia dagli abitan-ti di San Rocco durante la guer-ra, il Bar Dai Muagetti è situato lungo una romantica passeggiata a picco sul mare con vista sull’intero golfo di Genova fino a Capo Mele. Aperitivo al tramonto, piattini a cena e cocktails fino a tarda sera vi aspettano tutta l’estate e con orari ridotti per tutto l’anno.

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Via Bernardo Gaggini 23 Portofino Vetta, Camogli Tel 018 57361 www.portofinokulm.it [email protected]

Varcare la soglia del Portofino Kulm è un poco farsi narrare la storia dell’ultimo secolo e ascoltare gli echi di un tempo per il nostro mondo or-mai lontanissimo e dimenticato.Il complesso alberghiero Portofino Kulm sorge a 400 metri sul livello del mare, lungo il crinale del Promonto-rio di Portofino tra Camogli e Santa Margherita. Completamente ristrut-turato nel rispetto dello stile Liberty originale, dispone di ampi spazi co-muni, piscina interna, centro fitness, il tutto climatizzato e dotato dei più moderni comfort.Le 184 camere di cui l’Hotel Portofino Kulm e il vicino Hotel Cenobio dei Dogi insieme dispongono, unite alle considerevoli dimensioni del Centro Congressi e dell’annesso Salone delle Feste Kursaal di 350 posti, costi-tuiscono la sede ideale per importanti incontri aziendali.Il servizio di bus navetta dell’Hotel assicura il collegamento tra le due strutture.La prestigiosa cucina dell’Hotel Portofino Kulm, simbolo di qualità e raffi-natezza, offre ai suoi ospiti sia ricette tipiche liguri che piatti internazionali.

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È questa la nostalgia Per ciò che mai ho vissutoPerché non c'ero.E prendon formaChe non ci sono, ricordi.Mancate oh giorniChe non avrò!Che non ho avuto!

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RAPALLO - ZOAGLILe curve e i meandri dell’Aurelia, tra salite e discese, si addentra-no nel Golfo del Tigullio fino a Rapallo le cui origini risalgono al 700 a. C. Oggi la cittadina appa-re divisa tra la devastante urba-nizzazione degli anni ’70 golosa di seconde case per i milanesi e la sua parte più medievale che si concentra nel cosiddetto “bor-go”. Qui troviamo la bellissima chiesa di Santo Stefano nella via omonima del 1155. Sul mare, sopra ad uno sperone di roc-cia, in corrispondenza dell’inizio della passeggiata Vittorio Ema-nuele, sorge il Castello cinque-centesco, costruito a baluardo delle incursioni dei pirati barba-reschi: viene chiamato erronea-mente Castello Medievale, ma all’epoca della sua costruzione (seconda metà del XVI secolo)

RAPALLO - ZOAGLIThe curves and meanders of the Aurelia road unwinding uphill and downhill lead into the Tigul-lio gulf to Rapallo, the origins of which date back to 700 BC. Today the small town seems to be divided between the deva-stating urbanisation from the 1970s, greedy of second hou-ses for tourists from Milan, and its mediaeval part concentrated in its so-called “borough”. Here we can find the beautiful Santo Stefano church in the road of the same name dating back to 1155. Overlooking the seaside on a rock at the beginning of the Vittorio Emanuele promenade rises the16th century castle, bu-ilt as a bulwark against attacks coming from barbarian pirates. It is mistakenly called Media-eval Castle, but at the time of

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il medioevo era già terminato da un pezzo! Al suo interno una piccola cappella dedicata a San Gaetano costruita nel 1688. A sud dell’abitato troviamo il pon-te detto di Annibale, d’impianto tardo medievale ma costruito in stile romanico.

Zoagli è situata tra Rapallo e Chiavari, chiusa in una picco-la conca alla foce del torrente Semorile, dalla sua passeggia-ta incastonata tra le rocce offre un’ampia vista del Golfo del Ti-gullio. Già nell’ottocento era un centro turistico ambito da per-sonaggi illustri come Friedrich Nietzsche ed Ezra Pound, lo scrittore Sem Benelli e il pittore Vasilij Kandinskij. Sul fianco del Monte Castello che domina il borgo, vi è l’armonioso santuario quattrocentesco della Madonna

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its construction (the 2nd half of the 16th century) the Middle Ages had finished long before! Inside it is a chapel devoted to San Gaetano built in 1688. South of the borough we can find the so-called Hannibal Brid-ge, built in the late Middle Ages, though in Romanesque style.

Zoagli is situated between Ra-pallo and Chiavari, enclosed in a hollow at the mouth of the Semo-rile stream. From its promenade set among the rocks it offers a wide view of the Tigullio gulf. In the 19th century it was already a tourist centre appreciated by illu-strious people such as Friedrich Nietzsche and Ezra Pound, the writer Sem Benelli and the pain-ter Vasilij Kandinskij. On the side of the Castello mount which do-minates the borough, lies the

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delle Grazie, una chiesetta del XV secolo, che aggetta sul mare e che presenta, all’interno, un articolato ciclo di affreschi cin-quecenteschi.

Ma la prima cosa che si nota arrivando a Zoagli è uno strano castello, un po’ villa un po’ for-tezza medievale… è il castello Sem Benelli, l’autore del dram-ma la Cena delle Beffe; all’ini-zio del ‘900, un Benelli troppo fiducioso del successo ottenu-to, decise di costruirsi questa eccentrica dimora sperperando una fortuna… le finanze del Be-nelli non riuscirono però a far fronte alle esose spese e prima ancora di metterci piede, il ca-stello fu venduto e all’autore non rimase altro che rifugiarsi nella dependance fatta costruire per i custodi.

harmonious 16th century Ma-donna delle Grazie sanctuary, a small church leaning on the seaside. It boasts an articulated cycle of 16th century frescoes.

But the first thing one notices when in Zoagli is a strange ca-stle, something between a villa and a mediaeval fortress… It is the Sem Benelli castle, the au-thor of The Jesters’ Dinner. In the early 1900’s Benelli relied too much on the success he obtained. He decided to build this odd villa but wasted a for-tune… His finances could not cope with the huge expenses and before he was even able to set foot in the castle, the bu-ilding was soldand the author had to move to an annexe that had been built for the custo-dians.

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Corso Italia 23, Rapallo - Tel 018562354 - Gradita la prenota-zione - [email protected] www.ristoromantico.it Il cibo diventa arte nella splendida cornice del Tigullio. Si ripropongo-no le prelibatezze della cucina ligu-re, dal pesce alla carne, in veste raffinata e innovativa, accompa-gnate da una scelta di vini, con particolare attenzione al made in Italy. I piatti sono cucinati con prodotti naturali di prima scelta, degni della mi-gliore tradizione italiana enogastronomica. Il gusto elegante ma sobrio dell’arredamento lo rende un luogo ideale sia per una serata romanti-ca che per ospiti d’élite, all’insegna della cultura della cucina e dei vini.

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Trattoria genoveseVia Roma 19, RapalloTel 018561111Dove la cucina genovese è sto-ria e tradizione: la nostra terra e il nostro mare in tavola, alla ricerca dei nostri antichi sapori. La scelta degli ingredienti e gli elementi uti-lizzati, prodotti “rigorosamente” in casa, dalla pasta fresca ai dolci, sono la migliore garanzia della qualità e della genuinità dei piatti preparati.Meta golosa per fare incetta delle tipicità liguri, dalle trofie al pesto al fritto misto del golfo e alle grigliate, il tutto affiancato da legumi saporiti, erbe profumate e olio extra vergine. Ambiente conviviale piacevole e familiare.

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Via Cà del Frate 7, S. Ambrogio Zoagli Tel 0185 258318338 4242823 - Aperto tutto l’an-no, chiuso lunedìImmersa in un meraviglioso uliveto a pochi minuti da Ra-pallo, offre ai suoi ospiti 2 ter-razze con panorama mozza-fiato su Portofino e il Golfo del Tigullio e, per la stagione invernale, una graziosa saletta interna.La cucina propone primi piatti della tradizione ligure come pansoti, troffie, chicche e ravioli e tra i secondi trionfa la brace con grigliate di carne e vegetariane, costate, gamberoni reali, scampi, aragostelle e pesce pescato. Si organizzano ricevimenti, feste e cene aziendali.

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VESUvioLungomare V. Veneto 29, RapalloTel 0185 271304 [email protected]

Ristorante al centro della pas-seggiata mare di Rapallo spe-cialità di pesce e carne cotture particolari nel forno a legna e pizze.Ampia selezione di vini ( oltre 150 etichette ) e birra alla spina artigianale prodotta in esclusiva con nostra ricetta.Ristorante gestito e creato dalla famiglia Fucci dal 1986.

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Parco Tigullio 26, Zoagli Tel 0185 259210 / 338 8787821www.marinadibardi.it Uno stabilimento balneare, ri-storante, lounge bar in una sug-gestiva location tra il mare e le rocce affacciato nell’incantevole baia del promontorio di Portofino. Marina di Bardi è adattissima per chi vuole trascorrere una giornata rilassante al mare usufruendo del-le attrezzature dello stabilimento, delle terrazze, della spiaggetta ri-servata, del bar sulla spiaggia e del ristorante sia a pranzo che a cena. Il ristorante propone una cucina a base di pesce dove ogni ingrediente si fonde con gli altri senza perdere il proprio gusto originale, con alcuni tocchi di creatività. I piatti proposti privilegiano la stagionalità dei pro-dotti e delle materie prime, evitan-do l’utilizzo di cibi surgelati; pesce, carne e verdure vengono acquistati quotidianamente. Pane, focaccia, pasta fresca e dolci sono fatti in casa.Il posto ideale per cerimonie, banchetti, feste lontane dai fre-quentatissimi ed affollati locali ri-vieraschi per rilassare la mente e godere di un panorama incantevole.

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SESTRI LEVANTEE’ la porta delle 5 Terre, perché da qui è tutto un susseguirsi di baie, calette, anfratti e rocce a picco sul mare, panorama tipico che si estende da Punta Mesco a Punta di Montenero.

Sestri Levante di baie ne ha addirittura due: a ovest la Baia delle Favole, così chiamata dal favolista Hans Christian Ander-sen, a est la Baia del Silenzio, ancora più suggestiva, spiagge nate grazie a un istmo formato dai depositi alluvionali del tor-rente Gromolo che ha colmato la distanza che separava “l’Iso-la”, che non c’è più, alla terra ferma… e là dove l’isola e la terra si sono congiunte è sorta la bella cittadina di Sestri Le-vante. Una storia lunghissima quella di Segesta Tigulliorum,

SESTRI LEVANTEIt is the door to the 5 Terre, as from here bays, inlets, small corners and rocks plunging into the sea follow one another. It is a typical landscape stretching from Punta Mesco to Punta di Montenero. Sestri Levante has even got two bays. The western Bay of the Fairy Tales was gi-ven its name by the author Hans Christian Andersen.

The Bay of Silence, even more attractive, lies on the eastern side. It was created by alluvial deposits coming from the Gro-molo stream which filled the distance separating the ‘island’, which no longer exists, from the land… Where the island and the land are joined, the beautiful town of Sestri Levan-te was founded. The history

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toponimo da cui deriverebbe l’attuale nome, che parte dal 2800 a. C. e vede sulle sue ter-re passare gli Etruschi e i Ro-mani; nel ‘500 il suo nome era già quello attuale dopo essere stato Siestri per il Petrarca nel-la sua “Africa” e per Dante nel “Purgatorio”.La chiesetta gotico-romanica di S. Nicolò aveva già superato i 100 anni ed era stata edifi-cata sulla penisola che separa i due golfi e che i sestresi, an-cor oggi, si ostinano a chiama-re Isola. Questo affascinante edificio romanico si raggiunge salendo una salita in pietra la-stricata.

Percorrendo via Matteot-ti, invece, si giunge in via XXV Aprile, l’antico vicolo che si snoda tra boutiques,

of Segesta Tigulliorum - this is the toponym, from which the current name probably derives - is very long. It dates back to 2800 BC. Both Etruscans and Romans crossed its lands. In the 16th century it already had today’s name after being Siestri in Petrarch’s ‘Africa’and in Dan-te’s ‘Purgatorio’.

The Gothic - Romanesque church of S. Nicolò was alrea-dy over 100 years old and was built on the peninsula separa-ting the two gulfs, which people from Sestri, even today, still obstinately call ‘Island’. This charming Romanesque building can be reached if you climb up along a paved road. On the contrary, if you move along Via Matteotti, you can reach Via XXV Aprile, the ancient alley

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ristorantini e palazzi rinasci-mentali dai bei portoni, con decori e fregi di ardesia scol-pita lungo il muro di cinta dei giardini del Palazzo ex Bri-gnole ora Balbi.

E così, quasi senza avveder-cene, siamo giunti alla Baia del Silenzio, prediletta dal po-eta inglese Byron, che corre lungo un semicerchio perfetto di sabbia, racchiuso , all’e-stremità da due accenni di molo, uno che si stacca dalla penisola, l’altro dirimpetta-io che prolunga la rupe che scende dal colle della Man-drella.

Completano il panorama a mare la bella passeggiata de-dicata al poeta Descalzo e i due porticcioli.

which unwinds through clothes shops, small restaurants and Renaissance buildings with beautiful street doors decora-ted with sculpted slate friezes along the walls of the gardens of the erstwhile Palazzo Bri-gnole, now Balbi.

So almost without noticing you will get to the bay of Silence, the favourite of the English poet Byron, which runs along a perfect sandy semicircle. It is hedged by two hinted jetties.

One detaches itself from the peninsula, whilst the other is an extension of the rock co-ming down from the Mandrella hill. The landscape is comple-ted by the beautiful promenade dedicated to the poet Descalzo and the two marinas.

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Via xxv Aprile 126, Sestri Le-vante - tel 0185 1770799www.centopercentonaturale.it [email protected] parte del circuito Slow Food “il buon paese”; sono la filosofia e la passione di Luca e Daniela, alla continua ricerca di eccellenza nel produrre un gelato ed un sorbetto (senza latte) a fare la differenza; arte imparata da un maestro gelatiere emiliano, con ricette che utilizzano prodotti genuini e biologici certificati. Si offrono sorbetto alla frutta, gelato al latte gustoso leggero e digeribile perché privo di panna, semifreddo, torte gelato, ghiaccioli, frappè, frullati.

Castiglione Chiavarese, strada provinciale 523 km 86Tel 0185 408136/3474702278Prenotazione consigliataApertura da giov a lun sera, a pranzo sab e dom. A luglio e agosto aperti tutti i giorniPiccolo, curato e romantico agri-turismo a 8 km dalle spiagge di Sestri Levante, offre una cucina che segue fedelmente le stagioni, mediterranea e ligure. Specialità romanesche, serate gastronomiche, piccoli eventi musicali e nella bella stagione c’è il giardino esterno. Si organizzano corsi di cucina per stranieri e italiani. Animali ben accet-ti. Su ordinazione menù per vegetariani e celiaci e di pesce solo locale.Produzione di miele, ortaggi, erbe aromatiche, frutta e conserve dolci e salate.

IL CASTAGNETO-SESTR

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Una location completamente all’aperto con 400 posti a sedere restituita alla cittadinanza dopo oltre 20 anni di inatti-vità. Ecco la proposta dell’estate 2012:28 luglio ore 2130 Vittorio De Scalzi in “Suonatore Jones”. De Scalzi riper-corre tutta la sua carriera di autore e arrangiatore per se e per i più grandi artisti italiani tra cui Fabrizio De Andrè3 agosto ore 2130 Paolo Migone in “Dei numeri 2 sono il numero 1”. Di-rettamente dal palco di Zelig, il più geniale dei comici, camaleontico e visionario, non ha confini nelle sue fantasie tra trovate verbali e lampi di improvvisazione. 10 agosto ore 2130 Maurizio Lastrico in “Quando fai qualcosa in giro dim-melo”. Uno spettacolo cocktail: 1/3 di sommo poeta, 1/3 di tempi che cor-rono, 1/3 di Maurizio Lastrico, il restante 10% la Genova delle periferie, il calcetto dei perdenti17 agosto ore 2130 la compagnia Bit di Torino in “All that musi-cal”. Interamente cantato dal vivo, con scenografie e costumi, uno show che ripercorre la storia del musical dal Gobbo di Notre Dame a Grease passando per Chicago, Moulin Rouge, la febbre del sabato sera con 11 ballerini professionisti.25 Agosto ore 21.30 “La Leggenda New Trolls” - Unplugged. Rivi-vono con Nico Di Palo e Vittorio DeScalzi i celebri successi di uno dei più grandi gruppi italiani di sempre. Info e prenotazioni 3665611699Cinema Ariston Sestri Levante – 018541505 www.vivaticket.it

TEATRO ARENACONCHIGLIA

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STATALE 45Se sei giunto a Genova con il mezzo privato, prima di lasciare la città e far ritorno al tuo nido, dedica una giornata alla scoperta della Val Trebbia. Per se-coli e secoli i suoi monti hanno protetto e difeso la Superba… I monti e le colli-ne che si alzano intorno alla provincia di Genova, i sentieri e gli antichi borghi nella valle del fiume Trebbia attraversa-ta dalla mitica Statale 45. Dal borgo de-gli Incrociati nel centro di Genova sino a Piacenza, una strada ricca di storia e meraviglie dominata nella parte ligure dal Monte Antola (1597 m, consiglio una passeggiata almeno sino al rifugio) e dal suo parco naturale che compren-de fra gli altri i borghi di Torriglia, Mon-tebruno e Rovegno. Dall’abitato di Tor-riglia si raggiungono le case contadine di Pentema (in auto seguendo la strada provinciale direzione Donetta oppure a piedi - 2h circa di cammino -dalla lo-calità Pietra, all’altezza di via al Prato,

STATE ROAD 45If you have come to Genoa by car, before leaving the city and going back to your nest, devote one day to the discovery of Val Trebbia. For centuri-es its mountains have protected and guarded the Superb city … They are the mountains and hills rising around the Genoa province, the paths and old villages in the valley of the Trebbia river, crossed by the legendary state road 45. From Borgo degli Incrociati in the centre of Genoa, a road rich in history and beauty unwinds as far as Piacenza. The Ligurian part is domi-nated by the Antola Mount (1597 m of altitude, I recommend walking at le-ast as far as its shelter) and its natural park, which includes villages such as Torriglia, Montebruno and Rovegno.From Torriglia you can reach Pentema’s countrymen’s houses (you can get the-re by car if you follow the provincial road toward Donetta or on foot - roughly 2

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appena entrati a Torriglia) che, aggrap-pate al dorso del monte, stanno chiuse in un pugno. Appena superato il paese di Donetta, le linee del monte si fanno volgari e decise, a strapiombo sulla val-le e culminano al “Taglio di Pentema”: abbandona le quattro ruote nell’insigni-ficante spiazzo ricavato a bordo strada e senza farti troppe domande guada-gna il piccolo sentiero sino alla madon-nina… Laggiù, in fronte a te, i tetti solitari di Fallarosa come un dipinto abbando-nato e incompiuto sulla vetta del monte.

Quando dei sensi miei lo straboccarecome acqua spinge in un contenitore.Fra lo smeraldo ciò che vuoi,sta lì quel che sei, in fondo.Madonnina di gesso ai piedi tuoidal taglio di Pentema sono il mondo.

Se invece dal bivio di Donetta pro-segui la strada provinciale arriverai ad adagiarti sulla sponda del lago

hours’ walk - from Pietra, at via al Prato, when you have just entered Torriglia). They lie on the back of a mountain, lo-cked within a very short space. As you walk past Donetta, the mountain silhou-ette becomes firmer and more vulgar. It plunges steeply into the valley and runs as far as the “Taglio di Pentema”. Leave the car in the meaningless square obtai-ned on the side of the road, do not ask yourself too many questions and get to the small path as far as the small Ma-donna statue ... There, right in front of you, you will be presented with the lone Fallarosa roofs, like an abandoned, in-complete painting on the mountain top.

When the overflowing of my sensesLike water is pushed into a container.In emerald whatever you want,What you are lies there, at the bottom.Chalk statute of the Madonna at your feetat Taglio di Pentema I am the world.

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del Brugneto; l’imponente diga resti-tuisce l’eco di ogni singolo rumore e, a pelo d’acqua, il respiro di quell’im-mensa distesa blu avvolge le ossa come un guanto di pelle. Proseguen-do verso il piccolo borgo di Retezzo, la strada scende dolce sino a colle-garsi con la statale 45 nel paese di Montebruno, antico centro romano e quindi a Rovegno. A meno di 4 km da Rovegno, percorrendo la strada pro-vinciale, ecco l’oasi rurale di Pietra-nera, dove il vento gioca a rincorrere il silenzio che, come una sorridente fanciulla, si fa catturare nelle crepe delle case e nelle fessure dei muri.Tornato sulla statale, superato Ot-tone, inizia la provincia di Piacenza, dove la carreggiata si restringe e se-gue la silouette sensuale del Trebbia. E’ spettacolare passare a strapiombo sul fiume che incide canyon davvero inusuali per il paesaggio italiano, ras-somiglia i grandi fiumi americani…

On the contrary, if from the Donetta junction you keep going along the pro-vincial road you will get to the banks of the Brugneto lake. The massive dam echoes each noise and on the lake sur-face the breath of that huge stretch of blue water will wrap you up just like a glove covers one’s hand. If you carry on toward the Retezzo village, the road will go down to join the state road number 45 at Montebruno - an ancient Roman village - and later on Rovegno. Less than 4 km away from Rovegno, you will find the Pietranera rural oasis, where the wind chases the silence that, like a smiling girl, gets caught by the slits in the houses and the cracks in the walls. As you get past Ottone, the Piacenza province will start, where the road be-comes narrower and follows the Treb-bia’s sensual silhouette. Following the road overhanging the river that carves the canyons is really unusual in Italy It looks like the huge American rivers …

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Via Rio Torbido 1 canc Tel 010 809380 393 [email protected] Apertura da lunedì a sabato h 830/1230 - 15/19, chiuso dome-nica e festiviLe Cantine Gambaro dal 1940 of-frono vini di qualità sfusi e in bottiglia delle diverse regioni italiane, con-segne a domicilio e consulenza per l’imbottigliamento dei vini sfusi. Nel periodo della vendemmia selezionano uve da mosto in Oltrepò Pavese e sulle colline piemontesi per offrire a chi vuole produrre a casa propria un vino genuino, le migliori uve e l’eventuale assistenza alla vinificazione.

Via Piacenza 200 G-H r Cell 328 4347687 www.manidi-fatagenova.blogspot.com [email protected] Chiuso domenica e lunedì mattinaMani di Fata è un grazioso ne-gozio di hobbistica nato nel 2005 in cui si può trovare tutto il mate-riale per SCRAPBOOKING, DE-COUPAGE e BIGIOTTERIA, comprare oggetti e bijoux realizzati a mano, frequentare i corsi per adulti e bambini ed imparare tan-te tecniche creative! Si puo’ scegliere tra tantissimi tipi di perline a peso, catene e swarovski per i gioielli; carte e abbellimenti per album e biglietti di auguri; colori acrilici e carte per lavori di decoupage.

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Via G. Barbieri 41, Montebruno Tel 010 95038 / 347 066 9749 www.anticofornoalegna.itUn forno all’antica in cui il fuoco non si spegne mai: tutto è rimasto immu-tato dai primi del 900 e i sapori sono quelli di allora. Canestrelli, pinolate, baci di dama, mescolanza, crostati-ne, panettoni, torte, sono preparati con uova fresche di galline allevate a terra, farine eccellenti senza additivi, zuccheri pregiati, frutta e canditi di prima qualità, burro di panna fresca. Anche pane e focaccia sono la-vorati con le regole artigianali di una volta. Qualità e genuinità garantite.

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Piazza Cavour 2rTorrigliaTel 010 944290

Una pasticceria da favola nel cuore del borgo di Torriglia, situato in una delle valli più belle dell’entroter-ra genovese: la Valtrebbia. Tra le specialità, “La Bella di Torriglia”, una torta di esclusività della Pasticceria Guano a base di man-dorle e pastafrolla con marchio registrato, i canestrelletti, anche rivestiti di cioccolato o glassa bianca, le pinolate. Da Guano an-che vasto assortimento di pasticceria fresca e da cerimonia.

GUano fabbrica pasticceria

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Via Nazionale, 2 Loc. Due Ponti Fontanigorda010 95812www.hoteldueponti.it Chiuso lunedìPiccolo e riservato, rappresen-ta un’oasi di serenità, comfort ed eleganza in un’area della Valtrebbia dalle ecceziona-li attrattive naturali. Nel ristorante si gusta un’ottima cucina ca-salinga regionale, nazionale e internazionale. Da provare i pan-soti, i ravioli realizzati a mano, le specialità allo spiedo tra cui la coppa piacentina al rosmarino e il prosciutto di Praga. Specializ-zato in banchetti per cerimonie, banchetti, meeting e congressi.

HOTEL DUE PONTI

BAR PASTICCERIA BIASOTTIVia Roma 16, RovegnoTel 010 955006 FB Bar Gelateria BiasottiNel centro storico di Rovegno in Alta Val Trebbia, una pasticceria e un bar gestiti dai fratelli Biasotti. La pastic-ceria produce prodotti tipici genove-si, come canestrelli e quadrelli di ca-stagna, oltre che pasticceria fresca e torte anche personalizzate per eventi e cerimonie. Il bar è punto di ritrovo della valle dove gustare piacevoli aperitivi, cocktails e una svariata selezione di vini e spumanti. D’estate, gelato artigianale di propria produzione con gusti tradizionali e speciali.

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tel. 010944175 [email protected]

Dominato dalla vetta del Mon-te Antola nelle Valli Scrivia e Trebbia il Parco dell’Antola è una tra le zone più suggestive dell’entroterra genovese tra vette panoramiche e valli, boschi, pa-scoli e radure, versanti rocciosi a strapiombo, corsi e bacini ricchi d’acqua.

Scopri le sue attrattive naturali-stiche e paesaggistiche, le sue eccellenze architettoniche, la storia, la tradizione e la gastrono-mia all’interno del sito.

www.parcoantola.it

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Via Monte Antola, PropataTel 339 4874872 [email protected]: 15/4-30/9 continuativo, weekend di ottobre, vacanze natalizie; su prenotaz periodo in-vernale. Raggiungibile solo a piedi.Si trova a 1460 mt a 10 minuti dalla cima del Monte Antola. Offre la possi-bilità di mangiare, dormire o rifocillarsi dopo una camminata e dalle terrazze si può ammirare il lago del Brugneto e un paesaggio che spazia dalla Val d’Aveto alle Alpi Apuane per tuffarsi infine nel Golfo Paradiso e del Tigullio. Non sono rari i piacevoli incontri con gli abitanti del bosco, come la volpe e il daino, e nelle notti d’estate la volta celeste rende l’atmosfera magica.

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locanda del pettirossoLocalita’ Pentema n 3 Torriglia Tel 010 944802cell 329 1068527Gradita la prenotazione La Locanda al Pettirosso è situa-ta nel cuore del parco dell’Antola, in uno dei paesi più affascinanti dell’entroterra genovese. Propone piatti della cucina tradizionale genovese e ligure, con una ricerca dei piatti poveri della cultura contadina locale. Tra le specialità da assaggiare, i ravioli al pesto d’aglio, i taglierini al sugo di Pentema e l’ imperdibile latte dolce fritto.

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PERCORSO XIIDal Porto Antico prendi la Navebus di-rezione Pegli. Il tragitto in nave (3 euro, 30 min di percorrenza) è un’esperienza unica, affascinante. Genova vista dal “culo”, lungo la diga foranea che segna il confine della città a sud e protegge dalle onde le banchine dell’immenso porto che con i suoi 22 km di lunghez-za è il maggiore scalo industriale e commerciale italiano e fra i più impor-tanti a livello europeo. Sceso al molo di Pegli, sarà l’ottagonale cupola rosa della chiesa di Santa Maria Immacola-ta a impadronirsi della scena. Percorri il lungomare sino a svoltare a destra in vico Sinope, sopra la tua testa le carat-teristiche persiane verdi “alla genovese” aperte ad accogliere la brezza in quello che viene definito “paese delle due pri-mavere” per il suo clima, fra i migliori in tutta la Liguria. Ecco viale Ignazio Palla-vicini, alla tua sinistra la stazione FS e l’ingresso alla Villa Durazzo Pallavicini,

ROUTE XIIFrom the Ancient Port take the Nave-bus to Pegli. It is a unique, charming experience (the fare costs 3 euros and lasts 30 minutes). Genoa is seen from the back, along the dam which marks the south border of the city and protects the wharfs from the waves. The huge port stretches for 22 km. It is the largest industrial port in Italy and one of the most important in Europe. When you get off at Pegli, the octagonal pink dome of the Santa Maria Immacolata church will be the centre of the stage. Go along the promenade and turn right into Vico Sinope. Above you, you will see the typical green Genoese shutters ready to welcome the breeze in the so-called ‘village of two springs’ due to its climate, among the best in Liguria. Here isVia-leIgnazioPallavicini, the railway station lies on your left as well as the entry toVilla DurazzoPallavicini. Behind you, the houses drawn with a pencil climb

p o n e nt e PERCORSO XIIP o r t o A n t i c o - P e g l i

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dietro di te le case disegnate a matita che, come edera, si arrampicano alla cupola della chiesa. In ogni angolo i bergamotti, nella stagione della matu-razione, abbandonano i frutti succosi all’asfalto che non può e non sa ap-prezzare. Prima di guadagnare l’ingres-so alla Villa Durazzo Pallavicini (4 euro), fai che sia il piccolo ponte all’interno della stazione sopra il ferroso fiume ad attirare la tua attenzione; là sopra si può attendere la bellezza per lunghi istanti, fra il via vai delle persone… una volta raccolta ti sembrerà di sentirla sussurrare: «… adesso fai che non sia nessun anno, ricomincia da capo».La Villa si raggiunge percorrendo un lungo viale che si distende fra gli alti pa-lazzi e che scorta i pensieri sino ai piedi della chiesa dei Santi Martino e Bene-detto e del Palazzo Pallavicini sede del museo Archeologico da cui scendono anonimi i gradini verso il cuore della villa; predisposto al labirinto, lo scopo

up the church dome like ivy. At every cornerorange trees drop juicy fruits onto the tar which cannot and does not know how to appreciate them. Before getting to the entry of Villa DurazzoPallavicini (it costs €4), let the small bridge inside the station above the iron river draw your attention. There you can wait for be-auty for long moments, among people walking past… Once you have picked it up, you will hear it whisper: «… Pretend that today is no particular date, start from scratch again».The Villa can be reached if you walk along a road that stretches among tall buildings and accompanies thoughts as far asthe Santi Martino e Bene-detto church and Palazzo Pallavicini, home to the Archaeological Museum, from which lacklustre steps go down toward the heart of the villa. Designed as a maze, its goal is to make you feel stranded. The classical avenue goes over the motorway, with a small stream

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è perderti. Il “viale classico” scavalca l’autostrada, con la sottile lingua d’ac-qua che sgorga dalla fontana e che più ti avvicini con l’orecchio e più è forte il contrasto con gli indemoniati pneuma-tici. Potrai dar pace all’udito una volta superato l’arco del trionfo, osservando la fitta vegetazione da una piccola fine-stra in legno nella “casa dell’eremita”, e poi al cospetto dell’incantevole lago con il tempietto di Diana al centro, che i pendenti e nerboruti rami del Cedro del Libano e della Canfora cinese ten-tano in ogni modo di sfiorare, senza mai riuscirci. La cura approssimativa del luogo, i segni neri dell’umido sui marmi e i rovi che schizzano dalle siepi conferiscono al paesaggio quel sapore affascinante di eden stuprato, violato, come l’urlo liberatorio stroz-zato in gola o il piacevole amaro in bocca del bastoncino di liquirizia…Abbandonata la villa, prosegui a sinistra in viale Pallavicini e poi ancora a sinistra

of water pouring from the fountain. The closer you get to it with your ears, the stronger is the contrast with the devilish tyres. You can let your hearing rest when you walk past the triumphal arch and observe the thick vegetation from a small wooden win-dow inside the ‘hermit house’ and the charming lake at the centre of which lies Diana’s temple. The strong, han-ging branches of the CedrusLibani and the Camphor tree try grazing it without being able to do so. The ap-proximate care of the place, the black signs of humidity on the marbles and the brambles sprouting from the hed-ges give the landscape a charming taste of violated, raped Eden, like a li-berating shout choked in one’s throat or the pleasant bitter taste of a liquo-rice stick…Once you have left the villa, keep left in VialePallavicini then left again in ViaOpisso. Wait for the number 71bus to

s e s t r il e v a nt ep o n e nt e PERCORSO XII

P o r t o A n t i c o - P e g l i

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in via Opisso. Qui attendi la linea 71 per raggiungere l’antico mulino di via Varenna, il “Molino di Pegli” che da tempi immemori produce la farina di ceci più buona di Genova. Scendi due fermate dopo l’antico ponte in pietra (a piedi da via Opisso 15 min circa) e ti sembrerà di essere in aperta campa-gna, non certo in un quartiere di una città di 600.000 abitanti… Ora imboc-ca via Granara e alla tua sinistra ecco il Molino e lo scenario bucolico di passo De Rossi. Dalle 7 alle 16, dal lunedì al venerdì, il mulino è in funzione. E’ bene ricordare che non si tratta di un museo, bensì di un’azienda artigianale in piena attività; le persone che troverai al mu-lino non sono lì per farti da guida turi-stica… stanno lavorando! Chiedendo gentilmente riuscirai a fare una breve visita per osservare da vicino la lavora-zione del prodotto. Potrai acquistarne anche una piccola scorta nell’alimen-tari sito al civico 7 della via Granara.

get to the ancient mill in Via Varen-na, the‘Molino di Pegli’which has produced Genoa’s best chickpea farinata for ages. Get off two stops after the old stony bridge (on foot it takes about 15 minutes from Via Opisso) and you will think you’re in the countryside, surely not in an area of a city of 600.000 inhabitants… Now take Via Granara and on your left you will be presented with the Mill and the bucolic view of Passo De Rossi. From 7am to 4pm, from Monday to Friday, the mill is working. It is not a museum, but a business in full swing. The people you will find will are not there as tour guides… they are working! If you ask politely, you may be able to take a short visit to observe the creation of a product that has been a feature of this area for many years. You can also pur-chase a small stock in the shop at 7, Via Granara.

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PERCORSO XIIIDa via di Francia (WTC) prendi la linea 1 direzione Voltri per raggiungere Se-stri Ponente (puoi raggiungere Sestri anche partendo da Pegli, utilizzando la linea 1 in direzione centro), luogo storico per la cantieristica navale ita-liana. Sestri non è solo un quartiere, è una piccola città dentro la grande città, un gigante cuore operaio abitato da oltre 46000 anime che, riferendosi al centro cittadino, utilizzano ancora oggi l’espressione “andare a Geno-va”. Percorrendo il primo tratto di via Sestri, la lunga arteria commerciale fulcro del quartiere, fermati all’ombra dei platani di piazza Baracca, caratte-ristico crogiolo di generazioni, su cui si affaccia la basilica di Nostra Signora Assunta; in fronte alla chiesa, dall’altra parte della piazza, l’affascinante “palco musicale” costruito nel 1871. Da qui prendi la linea 172 sino all’ospedale, per poi proseguire a piedi imboccando

PERCORSO XIIITake the number 1 bus from Via di Francia (WTC) towards Voltri to reachSestriPonente (you can also get to Sestriif you leave fromPegli, by taking the number 1 towards the centre), a historic location for the Italian shipbuilding industry. Sestriis not only a quarter, it is also a small city inside the big city, a huge working-class heart inha-bited by over 46,000 people who, when referring to the city centre, still use the phrase “going to Ge-noa”. If you go along Via Sestri, the commercial hub of the area, stop in the shadow of the plane trees in Piazza Baracca, a melting pot of generations under the Nostra SignoraAssunta basilica.Opposite the church, on the other side of the square, is the charming ‘mu-sic stage’ built in 1871. From here take the number 172 bus to the

s e s t r il e v a nt ep o n e nt e PERCORSO XIII

S e s t r i P o n e n t e - M o n t e G a z z o

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via Domenico Oliva; attraversa la fer-rovia, e l’asfalto lascerà spazio a terra e sassi per trasformarsi in sentiero. Il cammino per raggiungere la vetta del Monte Gazzo (419 m, 1h circa di percorso) non è sfiancante, ma ne-anche una passeggiata rilassante, è consigliabile attrezzarsi. Il monte, con la sua caratteristica forma a punta e il fianco sventrato da secoli di attività estrattiva, ha una posizione dominan-te sul golfo di Sestri e salendo verso la vetta regala vedute mozzafiato: una miriade di tetti e facciate del cen-tro abitato con l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova e la sua lunga pista di atterraggio in mezzo al mare, catturando mano a mano che si sale l’intera città di Genova nella sua lun-ghezza, da Nervi a Voltri, sino alla Corsica nelle giornate più limpide. Giunto in cima, la terrazza del San-tuario di Nostra Signora del Gazzo è un’esplosione di gioia.

hospital,then continue on foot as you take Via DomenicoOliva. Cross the railway, and the tar will make way for earth and stones as it turns into a path. The walk to the top of MountGazzo (419 m, around 1 hour) is not too tiring, but it is not very relaxing either, so be prepared. The mount, with its typi-cal pointed shape and one side di-sembowelled after centuries of ex-tractions, has a dominant position over the Sestri gulf. As you climb up to the top, it gives breathtaking views. You will see a mass of roofs and facades, theCristoforo Co-lombo airport with its landing strip in the middle of the sea. You will capture the whole city in its length, from Nervi to Voltri, as far as Cor-sica on the sunniest days. When you reach the top, the balcony of the Nostra Signora del Gazzo san-ctuary is an explosion of joy.

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PERCORSO XIVFra Pegli e Voltri sorge l’antico quartiere di Prà, località di mare oggi violentata dalla modernità e dal porto container, patria del basilico e del pesto genovese. Ti consiglio vivamente di fermarti ad acquistarne un po’, non sono pochi i contadini genovesi che in queste zone ancora campano gra-zie al basilico e all’attività agricola. Appena giunto a Voltri, riconosce-rai laggiù oltre le case l’enorme zampa del rapace che sfuma sulla città di Genova per introdurre la riviera ligure di ponente con i suoi quattro artigli sul mare, i promon-tori di Crevari, Arenzano, Bergeggi e Capo Noli. Appena giunto in via Voltri continua su via Don Giovan-ni Verità e poi attendi la linea 101 alla fermata Voltri FS. Percorrerai via Acquasanta, la zona delle an-tiche cartiere che tra il Cinque e

ROUTE XIVThe ancient Prà area lies between PegliandVoltri. The home of Ge-noese pesto is a seaside resort now, violated by modernity and the port. I strongly recommend stopping to buy some pesto, as many Genoese countrymen still live on this product. When you reach Voltri, you will recognise the huge paw of the rapacious bird that fades into Genoa to introduce the western Riviera with the pro-montories ofCrevari, Arenzano, Bergeggiand Capo Noli. As you get to Via Voltri keep going along Via Don Giovanni Verità, then wait for the number 101 bus at the Vol-tri FS stop. You will move along Via Acquasanta,the area of the old paper mills, which monopolised the European market between the 16th and 17th century. The paper for Europe’s most important courts

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Seicento avevano il monopolio sul mercato europeo. Qui si fabbricava la carta per le più importanti corti europee, pensa che in quegli anni la Repubblica di Genova fu costret-ta a proibire con legge l’emigrazio-ne dei “paperai” fuori dal territorio della Repubblica in difesa del mar-chio originale. La particolarità che rendeva questo prodotto unico al mondo era l’utilizzo nella fabbrica-zione di stracci di lino e di canapa. Dal finestrino del bus si dispiega dolce la collina di Mele, antico co-mune che merita di essere visitato e da cui si può raggiungere in auto il basso Piemonte, le località di Ovada e Acqui Terme.Il 101 fa capolinea ai piedi dell’im-ponente Santuario di Nostra Signora di Acquasanta, nella zona termale. Da qui salgo-no i sentieri per raggiungere la cima del monte Penello (995 m,

was produced here. In those ti-mes, the Republic of Genoa was forced to ban the emigration of ‘pa-per workers’ outside the Republic in order to protect the trademark. What made this product unique was the production of linen cloths and hemp. From the bus window the Mele hill unwinds sweetly. It is an ancient village which is worth a visit. From there you can reach the southern Piedmont towns of Ova-da andAcquiTerme by car.The bus number 101 ends at the foot of the huge Nostra Signora di Acquasanta Sanctuary, in the ther-mal area. It is the starting point of pathways climbing up to the top of Mount Penello (995 m, about 2hours’ walk) and Punta Martin (1001 m). If you observe carefully, the Sanctuary’s wall over the road still shows rusty buckles which were used to secure horses and

s e s t r il e v a nt ep o n e nt e PERCORSO XIV

P r à - A c q u a s a n t a - V o l t r i - C r e v a r i

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2h circa di cammino) e Punta Martin (1001 m). Il muraglione del Santua-rio sulla strada, se si presta atten-zione, mostra ancora gli anelli rico-perti dalla scura ruggine per la sosta dei cavalli e delle carrozze… e non è difficile viaggiare con la memoria, quella che va ben oltre il visto e il vissuto, che si muove nello spazio che appartiene ai ricordi dipinti dalla fantasia e dall’immaginazione. Alle spalle del Santuario i terrazzamenti circolari e gli antichi vigneti eccitati dal sole.Rinvigorito nella pelle e nella mente, scendi nuovamente a Voltri. Supe-rato il torrente Leira addentrati in via Enrico Cialdini, nella parte antica del quartiere. Svolta a destra in via al Santuario delle Grazie e quindi in vico Nicolò da Corte… in poco più di cinque minuti ti troverai al cospet-to dell’incantevole villa Brignole Sale Duchessa di Galliera edificata nel

coaches… Travelling back in time is not difficult, beyond what has been seen and experienced. The mind moves in the space that belongs to memories painted by fantasy and imagination. Behind the Sanctuary are circular terraces and the old vineyards scorched by the sun.After being given fresh energy, go downtoVoltri again. Cross the-Leirariver and enter Via Enrico Cialdini, in the old part of the nei-ghbourhood. Turn right into Via al Santuariodelle Grazie then take-VicoNicolò da Corte… Within five minutes you will be presented with the enchanting Villa Brignole Sale Duchessa di Gallierabuilt in 1675, with its beautiful park climbing up along theCastellaro hill as far as the Grazie sanctuary.When you have finished with this passage through the end of the 19th century,

p o n e nt e

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1675, con il suo bellissimo parco che si inerpica lungo il colle Castel-laro sino al Santuario delle Grazie. Chiusa questa parentesi “fin de siecle” e tornato a posare i piedi sui ciotoli di via Cialdini, prosegui dritto lungo il centro storico di Voltri sino a raggiungere il grande piazzale sul mare, capolinea della linea 1. Ora sali via Romana di Voltri per rag-giungere il borgo di Crevari a piedi o, meglio, con la linea 96; si paleserà all’improvviso il campanile a picco sul mare della parrocchia di S. Eu-genio. Qui, se hai ancora energia da vendere e forza nelle gambe, scendi dal bus e passo dopo passo risali via Canepa, lasciando alla spalle l’edificio religioso per raggiungere i vecchi lavatoi da cui parte la ripida mulattiera denominata via a Piaz-zagrande, fra gli ulivi e l’azzurro intenso del mare, le piccole case come in un presepe, fra i minuti

you will be in Via Cialdini once again. Go straight on through Voltri’s historic centre as far as the big square above the seasi-de, the final stop of the number 1 bus. Now take Via Romana di Voltri and climb up to theCrevari borough either on foot or on the number 96 bus. Suddenly you will be able to see the bell tower of the S. Eugenio parish overlooking the sea. Here, if you still have energy and strength in your legs, get off the bus and step after step climb up along Via Canepa. You will le-ave the religious building behind you and reach the old bathhou-ses, from whichthe steep path called Via a Piazzagrandebegins amongst olive trees, the sea’s in-tense blue, the small houses like in a crèche, the small gardens and the tidy fields. On the con-trary, if you have wisely chosen

s e s t r il e v a nt ep o n e nt e PERCORSO XIV

P r à - A c q u a s a n t a - V o l t r i - C r e v a r i

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giardini e gli orti curati. Se invece hai scelto saggiamente di conserva-re le forze o sei rimasto incantato a cercare l’orizzonte dal finestrino del bus, allora scendi al capolinea, im-bocca la stretta via Pissapaola per ricongiugerti a via a Piazzagrande, ti sarai risparmiato la prima parte di salita, quella più ripida. All’altezza del civico 52, dinanzi al bivio con al centro il piccolissimo balcone fiorito e i punti cardinali dipinti sul muro, prosegui a sinistra strettissimo fra scalette e finestre… Raccoglierai l’anima in una piccola falce di luna caduta dal cielo, dove il tempo per-so non esiste, pigro com’è con la schiena svaccata sulle facciate del-le antiche case rurali. E mi piace immaginare qui la fine della mia città, nella “piazza grande” di Crevari, l’ultimo angolo di Geno-va… che lo sguardo dorato dei gatti custodisce in eterno.

to spare your energies or you have stopped in enchantment to admire the horizon from the bus window, then get off at the final stop and take the narrow Via Pissapaolato reach Via a Piazza-grande. You will have avoided the first part of the climb, the steepest one. At number 52, in front of the junction with the small balcony in bloom and the cardinal points painted on the wall, keep left between steps and windows… You will seize the soul in a small portion of moon which has fallen down from the sky, where wasted time does not exist, as it is lying lazily on the facades of the old ru-ral houses. And I like to think that this is the end of my city, in Crevari’s ‘large square’, the last corner of Genoa, forever guarded by the golden gaze of cats.

s e s t r il e v a nt ep o n e nt e

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VILLA SERRA DORIA MONTICELLI Via D’Aste 34SampierdarenaTel 010 8996626 / 328 [email protected]

Una villa nobile edificata prima ancora che Cristoforo Colombo avesse messo piede in Ameri-ca, con affreschi alle pareti e ai soffitti, volte e capitelli che ren-dono l’atmosfera suggestiva.E’ stata restaurata e restitu-ita alla città di Genova ed è a disposizione per allestire e organizzare eventi istitu-zionali, convegni, conferen-ze, concerti, mostre. In più è un’ambientazione di presti-gio per ricevimenti di nozze, anniversari, compleanni, fe-ste private. Mette a disposi-zione dei clienti molti servizi come segreteria organizzativa, riproduzione documenti durante i convegni, ufficio stampa e relazioni pubbliche, ripresa e regi-strazione audio/video, videoproiezioni, traduzione simultanea, servizio tipografico (stampa inviti, manifesti, locandine, striscio-ni, stendardi), spedizione inviti, assistenza turistica, catering, personale specializzato (operatori, tecnici, hostess, interpreti).

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MALTUS FABERBIRA DE ZENA

Laboratorio produzione-vendita di Birra ArtigianaleVia Fegino 3U, Feginowww.maltusfaber.com tel 340 1230069

Vendita Diretta Degustazioni Visite guidate

C'ERA UNA VOLTAvia Vigna, 70rSestri PonenteTel 010 6049860 340 3294473www.trattoriaceraunavolta.itApertura: pranzo lun-ven ore12/1430, cena ore 1930/2230

Accogliente trattoria nota anche con lo storico nome di “Mussa di ferro” offre deliziosi piatti della cucina ligure: pesto, stoccafisso, cima, calamari ripieni, coniglio alla genovese, con un menù che varia quoti-dianamente. Ricco assortimento di farinata di ceci e della rara farinata bianca di Savona, tutte cotte nel forno a legna. Si organizzano serate speciali con menù a tema di cacciagione, lumache e zuppe di pesce.

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ANTICA OSTERIA DEL GAZZO P.zza NS Signora del Gazzo 3, Sestri P, tel 338 4400187 www.osteriadelgazzo.it - Apertu-ra da giov a dom a pranzo, ven e sab anche a cena. Altri gg per gruppi su prenotazioneAccanto al Santuario del Monte Gaz-zo c’è una delle più antiche osterie di Genova, da 5 anni gestita da nonna Riccarda e il figlio Roberto, che offrono il meglio della cucina ligure: ravioli au tucco, gnocchetti al pesto, taggien ai funghi, stoccafisso, coniglio alla ligure, cima e altre specialità che variano ogni giorno. Ideale per cerimonie, com-pleanni, rinfreschi e cene di lavoro, angolo giochi per bambini e fasciatoio

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Antica via ventiVia Martiri della Liberta’ 63rPegliTel 010 664665 www.anticaviaventi.it Apertura: tutti i giorni pranzo e cenaChiuso domenica sera e lunedìIl ristorante offre specialità geno-vesi e napoletane in un ambiente accogliente e familiare. Tutto è fatto in casa, il menù varia ogni giorno e comprende piatti di carne e di pesce e il coperto non si paga. A pranzo menù fisso a partire da 10 euro con primo, secondo, acqua e caffè. Si or-ganizzano battesimi, comunioni, matrimoni, feste di compleanno pome-ridiane per bambini nel grande giardino o nella sala dedicata ai più piccoli.

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VINO E DESINARELungomare di Pegli 79 r, Pegli Tel 010 4074156 - 393 2680059 www.laroseentable.it [email protected] Chiuso lunedì ll ristorante (circuiti Genova Gourmet e AIC per la celiachia) seleziona ingredienti di stagione e materie prime certificate (Basilico Genovese DOP, olio extravergine di oliva Riviera Ligure DOP e altri) per garantire la freschezza dei prodotti, tutelare e promuovere le tradizioni e la cultura gastronomica locale. Le ricette tradizionali sono rivisitate con un tocco di innovazione che esalta vista e palato. I piatti di pesce e carne tipici della nostra regione, le focacce, il pane e i dolci, sono tutti preparati al momento.

le rose en table

il pesto di pra' dibruzzone e ferrariSalita Rolando Ascherio 3APra’ TEL 010 6980069www.ilpestodipra.com

Dal 1827 coltiviamo il ba-silico di Pra’, il più pregiato della Liguria, nella nostra azienda agricola “Serre sul Mare”. Con questa materia prima d’eccellenza, famosa per il profumo delicato e il sapore intenso, produciamo con cura artigiana-le e secondo la ricetta tradizionale ligure Il pesto di Pra’ una prelibatezza per il palato. Gustalo e scoprirari la differenza!

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AZIENDA AGRICOLA FRANCESCO RATTO DETTO “LILLI”Via Pra’ 67, Prà Tel 010 6130142Con le sue serre è arrivato an-che in Giappone, sulla copertina di una rivista eno gastronomica. E’ Francesco, per tutti Lilli, Rat-to. Da venticinque anni presidente dell’Unione Agricola Genovese, da sessanta coltivatore di basilico. La sua è un’azienda familiare con 3000 metri quadrati di terreno, diviso in due serre e due tunnel che produce basilico in bouquet certificato DOP. Vendita diretta in azien-da ai privati, piccoli consumatori, ristoratori, produttori di pasta fresca.

LA BOTTEGADEL GOLOSO

Via D.G. Verità 29r, VoltriTel 010 6130880Piazza Odicini 2, VoltriTel 010 8605938Per tutto il mese di agosto aperti fino a mezzanotte

Gelateria artigianalePasticceria Servizi per cerimonie

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E-LA MARINETTA

Via Lemerle 13, Voltri Tel 0106136377A FUGASSA DA MARINETTA“A coa d’eujo a fugassa da Marinetta e a scrosce allegra sott’a-i denti feuggia a-a primma canson. Gh’è Utri, Zena, a Liguria e o mondo; e a coae de voeine ancon. In ta goga mallann-a a grann-a da saa l’é na perla da collann-a” (Vito Elio Petrucci – 1993)

IL GIGANTEVia Lemerle 12 r, Voltri Tel 010 6132668 Chiuso domenica sera e lunedì Gradita la prenotazioneSpecialmente pesce

Nel 1996 Lello e Katia rilevano una vecchia trattoria e la trasfor-mano in uno dei più raffinati risto-ranti della riviera di Ponente. Il gusto sobrio e curato dell’arredamento, la luce calda e soffusa, l’indovinata suddivisione degli spazi creano l’atmosfera perfetta sia per pranzi di lavoro che per cene informali. Ma la sorpresa più piacevole è la fresca cucina di Lello che, con un oc-chio alla tradizione ligure, riesce sempre a inventare piacevoli novità.

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Via Acquasanta 245, Acquasanta Tel 010 638178 - www.termedige-nova.it - [email protected] [email protected] Apertura da lun a ven 10/20, sa-bato domenica e festivi 10/19. Sabato “Terme di Mezzanotte” dalle 22 alle 01Terme di Genova, è un’oasi di salute e benessere a due passi dal mare: stabilimento termale di antica origine, completamente rinnovato, si trova ad Acquasan-ta a pochi km da Genova centro, vicino alle spiagge del ponente. Con 2.000mq di superficie, of-fre sia prestazioni sanitarie (trattamenti inalatori) sia uno splendido Centro Benessere dotato di Spa Termale e Beauty Farm con cabine per massaggi e trattamenti estetici altamente qualificati. L’acqua ter-male, oligominerale con solfati, ha pH 11.49, qualità unica nel pano-rama termale nazionale, perfetta per ottenere ottimi effetti sia curati-vi che estetici, con la pelle che ritrova splendore e bellezza grazie ai bagni nelle Piscine Termali. Massaggi e trattamenti estetici com-pletano la Day Spa, donando armonia e benessere di lunga durata.

TERME DI GENOVA-VIA D

ELLE TERM

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GRAND HOTEL NUOVE TERME Piazza Italia 1, Acqui Terme ALTel 0144 58555www.grandhotelacquiterme.it [email protected] Una storica struttura situata nel cuo-re di Acqui Terme, rinomata località termale del Basso Piemonte famosa per le antiche fonti. Offre servizi agili e moderni, camere confortevoli, ristorante e cucina di ottimo livello, lo storico Caffè delle Terme e l’eccellente Spa Termale con Beauty Farm. Il soggiorno al GH Nuove Terme abbina relax in un ambiente lussuoso e accogliente ai benefici effetti delle cure termali con l’acqua della “bollente” e ai trattamenti della Beauty Farm, che propone anche le antiche pratiche ayurvediche.

HOTEL REGINA TERME V.le Donati 2, Acqui Terme, AL Tel 0144 321422 - www.albergoregina.it - [email protected] nel parco delle Antiche Terme di Acqui, offre un soggiorno accogliente e rilassante all’insegna di salute e benessere. Collegato allo stabilimento termale, propone numerose cure in convenzione con il servizio sanitario nazionale. Al sog-giorno termale curativo possono essere abbinati i trattamenti estetici presso il Centro Benessere. Il ristorante propone specialità del Monferrato accom-pagnate da vini doc. Lasciati cullare da benessere, buona cucina e sport.

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maestri del pestoAUTENTICI PER SCELTA Via Biscaccia 42, Mele Tel 010 6317055 www.maestridelpesto.itUna piccola produzione di ec-cellenza che valorizza le an-tiche ricette liguri; il pesto e la salsa di noci sono prodotti con lavorazioni tradizionali con ingredienti selezionati e certificati, primo tra tutti il Basilico Ge-novese Dop, senza aggiunta di conservanti e antiossidanti.Nel laboratorio di Mele, nel “Parco del Basilico”, la produzione utilizza mac-chinari ad alto contenuto tecnologico, che conservano le proprietà organo-lettiche degli ingredienti, lasciandone inalterati consistenza, gusto e profu-mo. Il risultato è un gusto ricco e genuino, che sorprende a ogni assaggio!

LA VOGLIA MATTAVia Cerusa 63r, Voltri 010 6370600 - www.lavogliamatta.org [email protected] domenica sera e lunedìLo chef Davide Cannavino propone una cucina istintiva, ricercata, sempre in evoluzione, che utilizza solo mate-rie prime di livello. I piatti e la carta seguono l’andamento delle stagioni, tutto è prodotto giornalmente, dalla pasta fresca alla panificazione ai dolci e ci sono diversi menù degustazioni. La carta dei vini curata da Katia Baglini conta 200 etichette non blasonate, che provengono da piccoli produttori che esprimono anima al vino. Nella carta sono presenti numerosi vini biodinamici.

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ARENZANOArenzano è una piccola cittadina ma-rinara in provincia di Genova, subito dopo il quartiere di Voltri, sita in un’in-senatura naturale chiusa da Capo San Martino. Aensèn o Rensèn, in ligure, stretta tra il mare e i monti, col suo territorio interamente compreso nel Parco Naturale del Beigua, offre un’immagine di serena tranquillità. In questo senso, emblema è la Vil-la Negrotto Cambiaso (XVI secolo), oggi sede del municipio, e il suo ver-de prato all’inglese.

Per chi è in cerca di relax “dinamico”, si può raggiungere Cogoleto percor-rendo la pista ciclabile che collega i due centri rivieraschi, uno splendido lungomare dedicato al cantautore genovese Fabrizio De André, o av-venturarsi a “Cü du Mundu”, località conosciuta per i suoi percorsi torren-tizi e alpinistici.

ARENZANOArenzano is an small town in the Ge-noa province, which you will reach once you have gone past Voltri. It is located in an inlet closed by the San Martino cape. Aensèn or Rensèn, in the local language, is squeezed between the mountains and the seaside. Its territory is entirely located in the Beigua Natural Park and offers an image of peaceful tranquillity. In this sense, the Negrotto Cambiaso (16th century) villa and its lawn are its symbol, as today the villa hosts the town hall.

For those who are looking for a “dyna-mic” rest, you can reach Cogoleto by going along the cycle track that links the two villages on the coast. It is a wonder-ful promenade dedicated to the Geno-ese singer Fabrizio De André. You can also venture out to “CüduMundu”, a re-sort known for canyoning and mountain climbing.

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Prodotti Dop genovesiVia Val Lerone 21/15, Arenzano Tel 010 9823189www.creuzadema.orgUna delle aziende produttrici di pesto del parco del basilico di Prà, amba-sciatori di un prodotto Made in Italy di qualità. La qualità parte dalla genuini-tà degli ingredienti, quelli dettati dalla ricetta tradizionale: Basilico genovese DOP, Parmigiano Reggiano DOP, pe-corino DOP, pinoli nazionali, olio extravergine d’oliva DOP della riviera ligure di levante, aglio e sale. Confezioni pesto fresco in vasetti e surgelato per il cate-ring e ristorazione e in comode vaschette monodose surgelate, crema di noci.

Via Porto 16, ArenzanoTel 010 [email protected] Apertura a pranzo e cena, chiuso lunedì

Nella splendida cornice del porto di Arenzano il ristorante offre specialità di pesce e piatti tipici liguri e piemontesi. Sem-pre a disposizione piatti per celiaci. Il locale dispone di sala interna climatixxata, veranda riscaldata per l’inverno e dehor estivo direttamente in banchina. Adatto per cene romanti-che, colazioni di lavoro, pranzi in famiglia e piccoli ricevimenti.

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CENTRI DI INFORMAZIONE TURISTICA

Visitor Center – IAT GaribaldiPalazzo delle Torrette - Via Garibaldi 12RTel. +39 010 557.29.03 - 727.51- Fax +39 010 [email protected]

IAT De FerrariPorticato Teatro Carlo Felice - Largo A. Pertini 13Tel. +39 010 860.61.22 - Fax +39 010 860.64.76,[email protected]

IAT Aeroporto Cristoforo ColomboVia Pionieri e Aviatori d’Italia - Piano arriviTel e Fax +39 010 601.52.47,[email protected]

IAT CaricamentoPiazza CaricamentoTel. +39 0105574200 - [email protected]

ArenzanoLungomare KennedyTel. e Fax +39 010 912.75.81, [email protected]

Bogliasco Golfo ParadisoVia Aurelia 106Tel. e Fax +39 010 347.04.29, [email protected]

info utili

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CamogliVia XX Settembre 33Tel. +39 0185 77.10.66 - Fax +39 0185 77.71.11, [email protected]

PortofinoVia Roma 35Tel. e Fax +39 0185 26.90.24, [email protected]

RapalloLungomare Vittorio Veneto 7Tel. +39 0185 23.03.46 - Fax +39 0185 63.05.1, [email protected] Ippolito d’Aste 2ATel. +39 0185 72.24.40 - Fax +39 0185 72.19.58, [email protected] LevantePiazza Sant’Antonio 10Tel. +39 0185 45.70.11 - Fax +39 0185 45.95.75,[email protected] Nostra Signora della Provvidenza 3Tel. +39 010 94.41.75, Fax +39 010 945.30.07, [email protected] Uscioc/o Pro Loco - Via Vittorio Veneto 100. Tel. +39 0185 91.101, [email protected] (stagionale)Via L. Merello 6ATel. e Fax +39 0185 25.91.27, [email protected]

info utili

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GENOVA E DINTORNI

Nato a Luglio del 2011, è un proget-to di editoria indipendente che “parte dal basso” con l’obiettivo di dare a Genova, ai genovesi e ai suoi turisti, una guida vera e sincera, pensata e realizzata da coloro che, da Giugno del 2008, “sfidano la fortuna” con la testata giornalistica ERA SUPERBA, rivista free press e quotidiano online (www.erasuperba.it), un’impresa cer-to non semplice, in particolar modo a Genova...

Una guida semplice e pratica, definita “da portafoglio” per il suo formato ta-scabile, che acquista forza e credibili-tà grazie alla cura dei suoi contenuti di testo e poesia, all’originalità della sua veste grafica e all’attenzione nell’inse-rimento di tutte quelle attività

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di Genova e provincia che spaziano dalla gastronomia, al divertimento e all’artigianato artistico, che vogliono e sanno dare ai loro fruitori un’offerta sincera e di qualità.

TI PIACE GENOVA E DINTORNI? Esprimi la tua opinione e dì la tua sul progetto!Entra a far parte delle attività consi-gliate su Genova e Dintorni! Siamo al lavoro per l’edizione 2013, tante novità in arrivo, per crescere e garantire un servizio efficace e tra-sparente!

Per informazioni e consulenza scrivi a [email protected] oppure chiama al numero010 3010352 /1

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