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Manuale sulle imprese di transizione bozza

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Per chi è questa guida?

Questa guida si rivolge a chiunque stia pensando di avviare un'impresa di transizione (anche se non vogliono essere chiamate in questo modo) o a chiunque le voglia sostenere.

La guida vuole essere una fonte di ispirazione e descrivere la fase di avviamento aziendale, ma allo stesso tempo non vuole essere una guida completa. La guida descrive il contesto e le informazioni sui diversi supporti che sono a disposizione per le Imprese di Transizione e in generale per le Imprese Sociali.

La guida si rivolge anche alle imprese già avviate, che vogliono crescere o cambiare, presenti nel Regno Unito.

Molte delle fonti di supporto citate all'interno sono presenti soltanto in Inghilterra, ma nella maggior parte dei casi si trovano servizi di supporto simili o addirittura migliori anche nelle altre regioni del Regno Unito.

Questo lavoro è stato reso possibile grazie al sostegno della Friends Provident Foundation.

Per saperne di più su Transition, che comprende il progetto REconomy, potete consultare www.transitionnetwork.org

L'autore

Mark Simmonds ha creato questa guida per conto del progetto REconomy. www.reconomy.org

Mark è il fondatore della Co-op Culture ed è un consulente per imprese cooperative e comunitarie. Lavora con imprese nuove e già avviate e in particolare con quelle agricole, per l'energia e silvicoltura comunitarie e con le imprese di transizione.

Mark è anche membro fondatore di diverse imprese comunitarie, tra cui Pennine Community Power Limited e The Fox and Goose Co-operative Pub.www.culture.coop

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IndicePer chi è questa guida?

L'autore

Che cos'è una impresa di transizione? 1

Una panoramica del percorso: 2

1. L'inizio – La Grande Idea 3

2. Elaborazione e verifica dell'idea 7

3. Chi partecipa e come? 12

4. “Show me the money”– raccolta fondi e finanziamenti 15

5. Struttura – creazione della forma giuridica dell'impresa 20

6. Il piano generale – mettendo tutto insieme 24

Appendice 1 27

Appendice 2 29

Appendice 3 32

Appendice 4 37

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Che cos'è una impresa di transizione?

Negli ultimi anni c'è stato un aumento delle imprese sociali, che commerciano a scopo sociale e reinvestono i profitti principalmente nell'impresa. Un'impresa di transizione è semplicemente un tipo di impresa sociale che si occupa della sostenibilità sia dell'impresa sia della comunità locale soddisfacendo alcuni importanti requisiti. Molte imprese commerciano a scopo sociale, ma fanno ancora parte in modo attivo di un sistema economico che sta degradando il nostro ecosistema e, anche se riescono a essere sostenibili finanziariamente, il metodo di sfruttamento delle risorse è insostenibile.

Un'impresa di transizione è un'entità commerciale finanziariamente sostenibile* che soddisfa un bisogno reale per la comunità, fornisce benefici sociali ed ha impatti ambientali benefici o almeno neutri.

* sostenibilità in questo caso significa che riesca almeno a coprire i costi e a scambiare cose che non siano denaro.

Una impresa di transizione non deve emergere da una iniziativa di transizione, questo è solo un termine che siusa per aiutare ad identificare quelle imprese che hannotratti che combaciano coi principi della transizione.

All'interno del progetto REconomy, questi principi sono di ispirazione, scelti ed auto-valutati – “non un qualcosa che è accettato da ogni singola impresa fin dall'inizio. Questo schema non è pertanto, e non va inteso, come una sorta di “certificazione”.

Una lista delle caratteristiche di una impresa di transizione la potete trovare alla fine di questa guida.

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Una impresa sociale "orientata verso la transizione" è un'entità finanziariamente accettabile che soddisfa una reale necessità nella comunità, dispensa benefici sociali e ha impatti ambientali benefici, o perlomeno neutri.

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Una panoramica del percorso

Esistono molti modi per far avviare un'impresa, ma in qualunque modo lo si faccia si è coinvolti in un processo di pianificazione e progettazione.

La tipica start-up è qualcosa di simile a questo schema:

1. All'inizio – si ha una grande idea o opportunità;2. Elaborazione e verifica dell'idea – esattamente cosa vuoi fare? È realistico?;3. Chi partecipa? - chi è a capo dell'impresa e chi la controlla?;4. “Show me the money”– determinare il proprio budget ed elaborare una proiezione

finanziaria;5. Organizzarsi – creare la forma giuridica dell'impresa;6. Il piano generale – un piano di cosa si intende fare e di come lo si vuole fare;7. Iniziare l'attività.

In seguito inizierete a mettere in atto il vostro piano e avviare la vostra impresa. All'interno di ogni sezione, abbiamo incluso molti collegamenti a strumenti e fonti utili su come gestire una start-up oltre che una lista di organizzazioni e iniziative che sono li per aiutarvi dandovi consigli, supporto e fondi.

Molte persone e comunità pensavano che avviare un’impresa fosse troppo difficile, che non facesse per loro o che fosse un problema. Ora invece si rendono conto che è possibile creare mezzi di sussistenza reali e sostenibili in economie resilienti che non danneggino più la Terra.

Iniziare una impresa di transizione è un lavoro difficile ma molto appagante. Gli imprenditori di transizione di successo spesso continuano ad essere coinvolti in ulteriori start-up.

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1. All'inizio – la Grande Idea

Ci sono molte ragioni possibili che spingono le persone ad iniziare una impresa, per esempio:

Nasce un'idea da una conversazione capitata per caso e viene poi scarabocchiata sul dietro di un sottobicchiere. Potresti imbatterti in un'impresa altrove e pensare “potremmo farne una simile nella nostra comunità”.

Per esempio il forno artigianale in Slaithwaite fu la prima panetteria ad adattarsi al modello di Agricoltura Sostenuta dalla Comunità (Community Supported Agriculture model) e coinvolgere i propri clienti sia come sostenitori sia come investitori. Da quando cominciarono, hanno ispirato molti altri

nello sviluppo del modello ed hanno persino svolto corsi su come farlo. thehandmadebakery.coop

Si presenta una opportunità. Potrebbe essere la vendita di un bene locale o di una attività commerciale o una raccolta di fondi.

Per esempio, la Unicorn Grocery di Manchester, una cooperativa di lavoratori di medie dimensioni che vende alimentari biologici, ha un volume d'affari raddoppiato per aver colto tali opportunità. Usando i finanziamenti dei propri clienti sostenitori, hanno comprato l’edificio che in precedenza affittavano ad hanno anche acquistato terreno agricolo per coltivare prodotti per il proprio negozio. Hanno anche una eccellente guida “Avvia un negozio di alimentari” (Grow a Grocery) per aiutare altri a dar vita al proprio Unicorn. www.unicorn-grocery.coop

Potrebbe presentarsi una minaccia, come uno sviluppo indesiderato che spinge le persone a considerare se ci possa essere un'alternativa migliore.

Per esempio, molte comunità hanno acquisito il proprio pub per impedirne la chiusura e trasformarlo in abitazione. Un esempio di quest’ultimo tipo è il pub comunitario Raven Inn a Denbighshire, in Galles. La comunità ha costituito una società che ha rilevato l’affitto del loro locale per impedire la sua trasformazione in abitazione e la perdita di un punto di incontro vitale per la comunità.www.llanarmon.com/raven

Potreste trovarvi licenziati o non in grado di trovare un lavoro dopo l'università decidendo così di crearvi i vostri propri mezzi di sussistenza.

Per esempio AltGen è una nuova e brillante cooperativa avviata da un gruppo di laureati in risposta alla mancanza di reali opportunità di sussistenza per sé e per gli altri. Hanno creato i loro mezzi di sussistenza, sostenendo altri ragazzi dai 18 ai 29 anni nella creazione di cooperative lavorative, come modo per “rivendicare il controllo sul nostro lavoro e per creare un futuro più equo e sostenibile”.www.altgen.org.uk/

Il progetto REconomy ha scritto un rapporto,” La nuova economia in 20 imprese” (The New Economy in 20 Enterprises), che comprende alcuni degli esempi mostrati sopra e molti altri. Il rapporto si può scaricare da www.reconomy.org/inspiring-enterprises/

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A volte non si va oltre questo

Molte idee non vanno oltre questa fase di “pre-avvio”. Dopo l’entusiasmo iniziale, col senno di poi l’idea sembra meno attraente, potrebbe mancare la sicurezza o il tempo per svilupparla. Ma alcune di queste idee meritano un ulteriore lavoro. Ad essere onesti anche alcune delle meno realistiche sono a loro volta degne, in quanto portano con un po’ di rielaborazione spesso ad idee realizzabili. Tutto quello che dovete fare veramente è dedicare il vostro tempo e forza mentale, in modo da poter far nascere le idee e lasciar fluire la propria creatività.E’ probabile che qualcun altro abbia già creato un’impresa simile alla vostra idea. Anche se la vostra idea è nuova, è possibile che voi stiate applicando un modello che è già stato usato in un'altra area. Un esempio classico è l'applicazione del modello della Agricoltura Sostenuta dalla Comunità alla legna da ardere, ai frutteti e ai vigneti. Visitate un progetto simile e imparate dalle loro esperienze. La maggior parte delle imprese che operano nel campo della sostenibilità sono felici di aiutare e spesso ciò fa parte della loro missione sociale. Di tanto in tanto ci sono fondi disponibili per aiutare l' apprendimento “peer to peer”.

Esiti principali

Il seme di un’idea degna di ulteriore ricerca e discussione

✘ Trappole ed errori comuni

In questa fase non si sbaglia troppo, si investe soltanto tempo. La sola cosa da evitare è che ci siano troppe persone coinvolte in un’idea se non si è sicuri che voi (o chiunque altro) la porterete avanti. Dovreste anche evitare di contattare i fornitori di sostegno, come quelli elencati sotto, finché non avrete fatto un po’ di lavoro in più, non avrete letto le loro risorse scaricabili e non avrete le idee più chiare riguardo a cosa volete fare. L’elaborazione della vostra idea e il coinvolgimento di altre persone saranno discussi nel prossimo capitolo.

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Chi vi può aiutare?

Ci sono molte associazioni ed organizzazioni infrastrutturali che esistono per aiutare le imprese in fase di avviamento nel settore delle “Comunità volontarie e imprese sociali” (Voluntary Community and Social Enterprise - VCSE). Ce ne sono spesso alcune che si specializzano in un particolare tipo di impresa o settore. Una lista completa di queste organizzazioni di supporto può essere trovata nelle appendici alla fine di questa guida. Alcune delle più comuni associate alle imprese di transizione sono elencate sotto. Usate le loro risorse per esplorare ciò che hanno fatto altri, quando si sono trovati di fronte ad opportunità o a sfide analoghe alle vostre:

Locality – la rete nazionale principale per le organizzazioni gestite dalla comunità. Tante risorse, in particolare sull’acquisizione e lo sviluppo di beni comunitari. locality.org.uk/

Community Energy England – una rete no profit per il settore dell’energia comunitaria. Tante risorse per le start-up. communityenergyengland.org

Community Energy Scotland – www.communityenergyscotland.org.uk

Co-operatives UK – corpo rappresentativo delle cooperative del Regno Unito. Studi di settore e risorse per start-up.www.uk.coop

Plunkett Fundation - sviluppo di impresa a scopo benefico, sostegno alle imprese comunitarie rurali. Particolarmente attiva nel campo alimentare, vendita al dettaglio e pub comunitari. www.plunkett.co.uk

Community Supported Agriculture Network UK - sostegno delle strategie comunitarie di partnership alle imprese alimentari sostenibili.www.communitysupportedagriculture.org.uk www.soilassociation.org/communitysupportedagriculture CSA network su Facebook: www.facebook.com/CSACommunityUK

Power to Change Community Network – raccolte fondi per sostenere le imprese comunitarie. Ha avviato un programmo molto vasto di supporto attivo nel 2015. Vi potete registrare nel network per accedere alle risorse e ricevere aggiornamenti. http://www.thepowertochange.org.uk e locality.org.uk/projects/power-change/.

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2. Elaborazione e verifica dell'idea

Una volta sviluppata la vostra idea, l'impegno e la necessità di iniziare a lavorare con altri collaboratori, occorre esplorare e formalizzare un paio di cose un po' più in dettaglio. Questa tappa del vostro viaggio viene spesso chiamata “Pre-inizio”. Inizierete a creare cose che potete condividere con altri; forse una pagina Facebook o un riepilogo del progetto ufficiale o un “Documento di Avviamento del Progetto”. Potreste creare un piano di marketing o uno studio di fattibilità per dimostrare a voi stessi e agli altri che la vostra impresa è realizzabile e degna di ulteriori lavori e supporto.

Elaborazione dell'idea – la tua visione, motivazione e impegno

Perché state facendo questo e che cosa vorreste ottenere? Le persone lo vorranno sapere. Una dichiarazione ufficiale su questo punto diventerà il tuo “Obiettivo” di qualsiasi organizzazione che tu crei. È sempre positivo, se stai lavorando come parte di un gruppo, per esplorare le vostre visioni per verificare se -ad esempio- hai bisogno di costruire un'altra canoa, anche se sarà una che farà un viaggio simile.

Ci sono molte tecniche su come sviluppare una visione comune. Una delle più popolari segue questo procedimento:

1. Il gruppo definisce una comprensione comune su a che punto sono e sul perché.

2. I membri del gruppo immaginano come sarà in futuro la creazione dell'impresa di successo.

3. Un aiutante registra (meglio su lavagne mobili) i diversi esiti, per creare una sorta di “scatola delle caramelle” con i possibili risultati. In questo stadio niente viene considerato irrealistico.

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4. Il gruppo quindi prenderà una visione più strutturata della realtà presente, spesso usando una analisi SWOT, appuntando:

• i punti di forza e di debolezza del gruppo (fattori interni):• opportunità e minacce per l'impresa (fattori esterni).

5. Usando l'analisi SWOT come test della realtà, il gruppo stila una lista dei possibili risultati che siano coerenti l'uno con l'altro, che soddisfi tutti e li coinvolga. Sono spesso a questo punto che le conversazioni più difficili sulle motivazioni di quelli coinvolti saranno poi utili.

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Se siete un gruppo, dovreste ora avere un impegno comune su quello che avete intenzione di fare, sul perché lo state facendo e una conoscenza di alcune delle sfide che si presenteranno lungo la vostra strada. Se siete da soli, avete sempre la stessa informazione, ma un carico di lavoro maggiore. Il prossimo stage è il test di fattibilità delle diverse opzioni da presentare relative alla vostra idea di impresa.

Verificare l'idea – il vostro modello di business

Dato che state pianificando l'avvio di una impresa, avrete bisogno di assicurarvi che lo scambio commerciale in questione sia fattibile. Se quello che state pianificando è una campagna per un cambiamento, o se possedete in amministrazione fiduciaria un bene comunitario senza realizzare veramente un prodotto o un servizio, potrebbe andare bene, ma forse non è un'impresa. Allo stesso modo scambiare per poter poi create un cambiamento sociale, o salvaguardare un bene, va bene ugualmente, ma se volete raggiungere altri scopi, abbiamo veramente bisogno di prendere sul serio la parte imprenditoriale del progetto.

Esplorando il vostro modello di business, dovreste lavorare per riuscire a rispondere a queste domande:

• Qual è il tuo prodotto o servizio?• Come lo fornirete?• Perché le persone lo vorranno? • Chi altro lo sta facendo?• Dato che vorreste essere una impresa di transizione, come farete a realizzare l'elemento

rigenerativo o ecologicamente sostenibile della nostra impresa? Questo formerà il vostro punto di forza o “Unique Selling Point” (USP).

• A quanto farete vendere il vostro prodotto o servizio? Se si vende a un prezzo troppo basso è una delle cause principali di fallimento delle start-up.

• Quanto prodotto o servizio avete bisogno di vendere per essere in pareggio?• E importante, avete tutto quello di cui avete bisogno per realizzarli?

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Il processo di raccolta delle informazioni necessarie per rispondere a queste domande è conosciuto come “ricerca di mercato” e la presentazione di questi punti è conosciuta come “piano di marketing”.

A questo punto potete anche iniziare a raccogliere informazioni sui possibili locali, attrezzature, fornitori, i requisisti del personale, ecc... e iniziare a calcolare la parte del budget da destinare in anticipo per avviare l'impresa.

Le persone specializzate in marketing spesso chiamano tutto questo con il nome di “Marketing Mix” oppure le “4 P” (the 4 P's”):

Prodotto (o servizio) Prezzo Posto Promozione

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Risultati principali

1.Presentazione o prospetto del progettoSviluppare la vostra idea in un breve documento che permetta alle persone di conoscere velocemente e chiaramente che cosa state facendo e come possono prenderne parte è una buona idea. Questo sarà poi il riassunto esecutivo del vostro business plan. Questo panorama dovrebbe includere una descrizione di quello che state per realizzare e perché lo state facendo. Queste informazioni saranno collegate alla vostra visione e impegno e spesso formeranno i vostri “oggetti” di qualsiasi forma giuridica che creerete.

2.Il piano di marketingIl piano è una ricerca approfondita del vostro prodotto o servizio, di chi lo vorrebbe, quanto sarebbero disposti a spendere per averlo e come lo fornirete. Il piano di marketing è focalizzato sui vostri prodotti e servizi. Ci sono molti template gratuiti disponibili on-line.

3.Uno studio di fattibilitàQuesto è un rapporto che riunisce ricerca e valutazione, includendo le informazioni contenute nel vostro piano di marketing. Dimostrerà se l'impresa nel suo insieme sarà praticabile e realizzabile, e che dia una vaga idea delle risorse finanziarie necessarie per avviare l'attività, stabilire i prezzi ai vostri prodotti e servizi, il fatturato necessario per raggiungere il pareggio e le spese generali. Lo studio potrebbe prendere anche in considerazione possibili siti e luoghi e le potenziali fonti di finanziamento.

L'obiettivo principale di questo esercizio è di mettervi nelle condizioni di sapere se è opportuno procedere ed impegnare maggiori risorse al vostro progetto. Lo studio inoltre fornirà molte delle informazioni che saranno poi incluse nel vostro Business Plan.

Prossimi steps – alla fine di questo punto, avrete tre scelte:

1. Semplicemente smettere dato che le cifre non tornano e, a pensarci bene, non si ha il tempo, le competenze o l'energia per procedere.

2. Tornare indietro e riprogettare l'impresa (cambiare il modello, costi, prodotti, ecc..) in modo che diventi realizzabile.

3. Continuare; l'idea e l'impresa hanno un aspetto realistico e realizzabile. A questo punto siete in una posizione ideale per contattare un consulente legale che può aiutare a sviluppare la vostra idea, impegnarsi con i finanziatori e creare l'impresa.

✘ Trappole ed errori comuni

L'errore più comune è ignorarlo o saltarlo, bloccarsi sul dettaglio delle strutture e finanziamenti senza avere una chiara idea di ciò che farete veramente. Questo è l'equivalente di iniziare a costruire una casa senza solide fondamenta che quindi causeranno poi problemi.

Un altro errore comune a questo punto consiste nel farsi trascinare dalla grande idea che volete raggiungere senza aver iniziato ad esplorare se ci sono altri che condividono questa passione, sono disposti a scambiare e rendere la vostra idea di impresa realizzabile.

Segnatevi questo messaggio per casa: non saltate la ricerca di mercato.

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Chi vi può aiutare?

Mentre la maggior parte del sostegno disponibile per le imprese di transizione sono per le organizzazioni che hanno già superato questo passaggio, ci sono spesso supporti disponibili per le aziende che sono nella fase di preavviamento. Questo supporto riconosce che i soldi spesi in questa fase iniziale garantiranno un uso molto più efficace dei finanziamenti e dei stanziamenti in seguito. Per le organizzazioni che sviluppano delle imprese sociali, vi è una varietà in continuo mutamento di fondi disponibili, alcuni dei quali possono finanziare un consulente professionale per lavorare con voi. Per una visione completa di questi fondi e altre opzioni finanziarie, visitate il sito del progetto REconomy: www.reconomy.org/inspiring-enterprises/investment-show-me-the-money/

Ci sono moltissimi business legati alle risorse che sono disponibili gratuitamente on-line. Un sito utile è BusinessBalls.com

Se siete un singolo imprenditore ci sono allora una varietà di organizzazioni che possono aiutarvi a sviluppare la vostra idea e capacità – ne citiamo due:

UnLtd che ha numerosi fondi destinati alle imprese sociali in erba per sviluppare e approfondire le loro idee imprenditoriali: unltd.org.uk/;

e

The School for Social Entrepreneurs, che sostengono gli individui che stanno avviando e sviluppando imprese sociali e organizzazioni di comunità attraverso i loro corsi “action-learning”: www.the-sse.org/

Ci sono anche varie società che finanziano lo sviluppo personale, come ad esempio:

CLORE Social Leadership programme che finanzia i suoi soci per evolversi in “leaders con uno scopo sociale così che possano trasformare le loro comunità, organizzazioni e il mondo intorno a loro”.www.cloresocialleadership.org.uk

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Page 16: Manuale sulle imprese di transizione bozza

3. Chi partecipa e come?

Ci sono numerose possibilità per coinvolgere altre persone nell'impresa, dal semplice operatore che scambia beni a cooperative “pienamente mutualistiche” dove i soci sono proprietari e controllano l'impresa. Il processo di gestione dell'impresa da parte di coloro che la possiedono e la controllano (i soci) viene generalmente indicato come Governance. Potete creare una impresa con qualsiasi governance; il trucco è di farlo bene fin dall'inizio.

Un buon modo per capire questa questione è condurre una analisi degli stakeholder, elencando tutti i gruppi diversi di stakeholder dell'impresa proposta, per esempio:

• Voi (e possibilmente altri come fondatori).• I clienti dell'impresa.• I dipendenti dell'impresa.• La comunità locale.• Ogni comunità di interesse, per esempio ogni coltivatore di una regione.• Ogni utilizzatore dei servizi forniti da una impresa.• I fornitori di una impresa.• Ecc...

L'elemento chiave è quindi identificare la natura delle relazioni di questi stakeholder con le organizzazioni, per esempio:

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• Una relazione commerciale come cliente o fornitore.• Proprietà e controllo dell'impresa.• Finanziamento dell'impresa attraverso prestiti o azioni.• Sostenitori passivi.• Voler/aver bisogno di essere soltanto informato su attività/eventi/offerte.• Qualsiasi combinazione dei punti sopra citati.

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I risultati dell'analisi degli stakeholder sono particolarmente importanti nell'aiutarvi a determinare la membership, la struttura, il finanziamento e il modello di business dell'impresa. Per esempio consideriamo uno schema agricolo che coltiva ortaggi organici per le persone locali supportato dalla comunità. In base alle persone in campo (gli stakeholder), voi potreste avere 3 differenti modelli funzionali per l'impresa:

1. Guidata dal produttore – l'intera impresa è di proprietà del produttore e allo stesso tempo le comunità locali sono di supporto, impegnate, iscritte e magari volontarie, non c'è un ruolo nella governance per loro.

2. Guidata dalla comunità – i clienti all'interno della comunità possiedono e controllano l'impresa e utilizzano allo stesso tempo lavoro volontario o impiegano un produttore.

3. Multi-stakeholder – l'impresa è di proprietà ed è controllata dai clienti, lavoratori ( e qualche volta fornitori).

Per tutti e tre i modelli (ed altri) esistono esempi validi e funzionanti che scambiano proficuamente nel Regno Unito. La scelta esatta del modello dipende dalle vostre particolari circostanze. Struttura l'impresa che funziona meglio per te.

Una volta che avete le idee più chiare sulle persone che volete coinvolgere, potete iniziare a capire su come coinvolgerle. Se iniziate a scomporre i risultati che avete definito nella fase di “impegno” nella sezione precedente, vedrete che ci sono diversi lavori interdipendenti che vanno svolti. Se raggruppate insieme i lavori simili tra loro, creerete un “work-stream”. Dove vi è un gruppo di persone che avvia una impresa, ha molto più senso per i sottogruppi più piccoli o gruppi di lavoro formarsi intorno a questi differenti work-streams come per esempio struttura, finanziamento, marketing, ecc... Ha anche senso per tutto il gruppo, o persino per un altro sotto gruppo, incontrarsi per sorvegliare tutti i differenti work-stream e assicurare che siano integrati. Questo gruppo è spesso definito come Gruppo Direttivo (Steering Group) e spesso forma poi il primo consiglio di amministrazione della struttura giuridica che viene in seguito creata.

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Page 19: Manuale sulle imprese di transizione bozza

Risultati principali

Analisi degli Stakeholders – avere una chiara idea di chi possiede e controlla l'azienda e chi avrà uno scambio commerciale o una relazione di supporto con l'impresa. Questa informazione confluirà all'interno della struttura dell'impresa, identificando chi sarà un “membro” con la titolarità e controllo. La conoscenza dei clienti confluirà all'interno del marketing plan.

Gruppi di lavoro – i work-stream sono definiti e i sotto gruppi associati sono creati per lavorare in questi differenti work-stream con una chiara idea di ciò che devono fare entro le scadenze.

✘ Trappole ed errori comuni

Proprietà ultra complicate – c'è spesso un desiderio di creare l'azienda più inclusiva e democratica e questa potrebbe essere la struttura più idonea, ma è importante tenere presente questi punti:

Membri disimpegnati – i membri controllano e sono proprietari dell'organizzazione e il loro coinvolgimento attivo nel gestire l'impresa è fondamentale. Se si uniscono al solo scopo di commerciare con l'impresa ma non sono coinvolti oltre a questo, forse sarebbe meglio rivedere il loro ruolo come clienti di supporto invece che di membri, lasciando così la membership a quelli con una relazione di scambio più forte, come gli operai (scambio di lavoro).

Tanta responsabilità concentrata in poche mani - diffidare delle persone che prendono troppe responsabilità. Spesso è una buona idea accertarsi che almeno due persone lavorino sullo stesso oggetto di un work-stream particolare, per permettere loro di sostenersi (e monitorarsi) tra di loro.

Chi può aiutare?

In questo stage sarebbe comune per voi utilizzare un business advisor per facilitare l'analisi degli stakeholder.

Ci sono strumenti e template on-line ed interrativi utili; per esempio quelli su www.mindtools.com che vi permetteranno di creare un'analisi sugli stakeholder.

Uno strumento di project management facile da usare on-line che si adatta molto bene con il management collaborativo basato sui working group è trello.com. Questo strumento vi permette di coordinare l'attività tra differenti work-stream. Vedete anche il project management in appendice a questa guida.

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4. “Show me the money”– raccolta fondi e finanziamenti

La maggior parte delle start-up hanno bisogno di denaro per iniziare. Questo denaro è necessario per comprare gli strumenti e materiali per realizzare i prodotti o per sviluppare le infrastrutture per realizzare il servizio, includendo il pagamento -per esempio- delle bollette, gli stipendi, ecc... fino a che il business non parta per generare entrate. Questo denaro è noto come finanziamento per start-up ed è solo per la fase iniziale dell'impresa. Una impresa non dovrebbe avere sempre un continuo bisogno di fondi.

Spesso vale la pena capire se un business possa iniziare senza finanziamenti espandendo lentamente. Per esempio Suma Wholefoods, un business multimiliardario, iniziò come semplice cooperativa alimentare in un piccolo spazio a Leeds. Una bancarella potrebbe permettervi di testare le vostre idee prima di aprire un negozio.

Possiamo dividere il finanziamento delle imprese in avviamento in tre principali categorie:• Sovvenzioni – denaro che non dovete restituire, ma di solito dovete spendere in conformità

alle regole decise dal finanziatore. • Debito – denaro che bisogna restituire, di solito pagando qualche interesse.• Capitale – denaro che si investe in azienda (di solito comprando azioni), può essere ritirato

in futuro e di solito dà diritto per gli investitori a ricevere una parte dei profitti e avere un certo livello di controllo sull'impresa. Molte imprese di transizione stanno usando l'investimento comunitario per finanziare le imprese, soprattutto per i progetti su energia rinnovabile. Per una panoramica completa degli investimenti comunitari, visitate il sito internet di Community Shares Unit www.communityshares.org.uk

Ci sono diverse forme meno diffuse di finanziamento, come per esempio il quasi-equity e la condivisione dei ricavi, che sono però al di fuori degli scopi di questa guida.

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Page 21: Manuale sulle imprese di transizione bozza

I pro e i contro dei differenti tipi di finanziamento sono riassunti nella tabella qui di seguito:

Tipologia di finanziamento

Pro Contro Cosa dovete garantire

per avere il

finanziamento

Dovete restituirli?

Sovvenzioni Fondi gratuiti Spesso non crea un'impresa

sostenibile e richiede molta

amministrazione

Abilità e capacità di raggiungere i

risultati

No*

Debiti (prestiti) Ti costringe a creare una attività finanziariamente

praticabile

Devono essere pagati con gli

interessi.I debiti possono

diventare uno dei problemi che stiamo

cercando di risolvere

Abilità di ripagare (o presenza di

sicurezza) e di avere un impatto

sociale

Si

Capitali (azioni) Condividere il rischio con altri

Spesso indebolisce il controllo degli

azionisti

Abilità di avere un impatto sociale e pagare un ritorno

Si dipende dal successo

dell'impresa

*Dovreste stare attenti, perché se fallite nel rispettare le condizioni per ricevere la sovvenzione, potreste incombere in una richiesta di pagamento di una parte o di tutta la somma. Non promettere più di quanto potete mantenere.

Il Progetto REconomy ha creato una lista (per quanto possibile e aggiornata) completa e consultabile di fornitori delle imprese finanziarie citate sopra, che può essere consultata qui: www.reconomy.org/paid-work-map-uks-investment-market-for-community-enterprises/

Crowdfunding

In questi anni c'è stato un aumento nell'utilizzo del crowdfunding o raccolta fondi. Il crowdfunding non è una forma diversa di finanziamento, ma semplicemente un modo diverso per aver accesso alle sovvenzioni, al prestito e al capitale commercializzandolo on-line. Le imprese che cercano crowfunding creano una pagina web su un sito di crowfunding, che promuove l'impresa e descrive la natura dell'offerta di crowfunding includendo ogni ritorno o benefit per chi dona il proprio contributo. I sovvenzionatori, i prestatori e gli investitori possono quindi promettere o impegnarsi a donare, prestare denaro o comprare azioni.

Il crowfunding è particolarmente utile per i finanziamenti con più alto rischio nei primi tempi della vita dell'organizzazione dato che i sovvenzionatori sono più propensi a rischiare con una piccola quantità di denaro e “investire” con il cuore e non con la testa. Crowfunding è anche particolarmente adatto per raccogliere fondi per acquistare un particolare bene, come per esempio un edificio o un forno – qualcosa che potete fotografare e chiedere: “ci puoi aiutare a comprarlo?”

Le campagne di raccolta fondi spesso hanno un somma prestabilita, e in questo caso non viene trasferito alcun denaro se l'obiettivo non è stato raggiunto; altri danno l'opzione di pagare all'inizio e riceveranno tutto il denaro promesso se l'obiettivo è stato raggiunto o no.

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Page 22: Manuale sulle imprese di transizione bozza

I vantaggi di scegliere il crowdfunding sono:• potete attrarre facilmente molti piccoli contributori.• La raccolta fondi può agire come uno strumento di marketing per le altre attività

dell'impresa.• Potete dare prova del supporto agli altri finanziatori.• Potete facilmente raggiungere quelle persone che sono più disposte a sostenervi, dato che

spesso sono già coinvolte in altri siti di crowdfunding.• I siti di crowdfunding evitano tutti i procedimenti amministrativi. Ma di solito chiedono il

pagamento di commissioni.

Alla fine di questo capitolo c'è un collegamento a delle piattaforme di crowfunding.

Investimenti sociali

Ci sono stati molti interessi e denaro dei governi che sono stati impiegati per sviluppare nuovi strumenti di investimento, per incoraggiare gli investitori tradizionali ad investire nelle imprese sociali. L'idea è che gli investitori possono fare ancora soldi e allo stesso tempo creare benessere sociale e comunitario.

Oggi ci sono molti supporti disponibili per le imprese sociali per permettere loro di diventare “pronte per ricevere investimenti” e avere accesso a questi prodotti. In ogni caso, questo tipo di finanziamento è considerato come relativamente caro; per le imprese che vogliono costruire una nuova “ricchezza comune” nel coinvolgimento degli investitori, che mettono a disposizione le proprie risorse per l'impresa, è improbabile che lo accettino serenamente.

Profitto – un mondo sporco

Lo scopo del profitto è spesso visto come parte del problema che noi stiamo cercando di risolvere. In quanto tale, le imprese di transizione e molte altre imprese sociali si fanno lanciare nel mercato come “no profit”. Tuttavia, a meno che la vostra azienda attinga a sovvenzioni, dovrete ottenere un profitto o almeno raggiungere il pareggio. Se siete in debito allora dovreste avere profitti in modo da ripagare il prestito e gli interessi. Se usate il finanziamento tramite la vendita di azioni, i vostri azionisti di solito si aspettano un ritorno dei loro investimenti, chiedendovi sempre di realizzare un profitto.

Le Imprese di transizione e le imprese sociali in generale tendono a guardare il profitto in questo modo:

• Il profitto non è l'obiettivo principale dell'impresa. Esiste per raggiungere i suoi obiettivi sociali, ambientali e/o comunitari e non per far soldi speculando, anche se il profitto può premiarli adeguatamente per l'uso del loro denaro.

• Ogni ritorno di investimento è solo ad un livello sufficiente per attrarre investimenti in primo luogo.

• La definizione standard di una impresa sociale di solito dice che i profitti sono principalmente reinvestiti nell'impresa; comunque la definizione di una impresa di transizione vede il profitto leggermente diverso in quanto “le imprese di transizione possono avere un profitto, ma i profitti in eccesso sono usati per creare benessere per la comunità invece che per arricchire gli individui.”

Piano finanziario

Per entrare in contatto con i finanziatori, siano essi sovvenzionatori, istituti di credito o investitori, è

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necessario essere abbastanza sicuri delle vostre proiezioni finanziarie. Di conseguenza dovreste essere anche sicuri della vostra capacità di gestire l'impresa in modo sostenibile. Come parte del vostro piano di business, dovreste creare i seguenti documenti (di solito sono fogli di calcolo), coprendo almeno i primi 3 anni di attività:

• Proiezione dei flussi di cassa – una predizione di tutti i flussi reali di cassa che entreranno e usciranno nel corso del tempo. Questo vi permette di vedere facilmente se avrete sufficiente denaro o no.

• Proiezione dei profitti e delle perdite – un riassunto delle entrate e delle spese vi permetteranno di vedere come la vostra impresa sia remunerativa visti gli scambi commerciali nel corso del tempo.

• Stato patrimoniale – una fotografia delle attività e delle passività dell'impresa in un dato momento, il valore dell'attività commerciale.

Di norma si creano questi documenti per le imprese in avviamento e di conseguenza ci sono molti esempi validi e template disponibili on-line.

Ovviamente, ci sono molte altre cose da considerare, come per esempio le tasse, oneri fiscali, ecc... ma sono questioni che riguardano le attività commerciali comuni per le quali ci sono molte risorse e consigli disponibili.

Risultati principali – tutto confluisce nel Business Plan

Proiezioni finanziarie – flusso di denaro, profitti e perdite, stato patrimoniale.

Budget – piani su quanto spenderete all'inizio prima di iniziare l'attività e quanto dovrete pagare per i conti prima di iniziare a ricevere un guadagno.

Un piano sulle vostre fonti di finanziamenti e la miscela delle diverse opzioni di investimento che userete.

✘ Trappole ed errori comuni

Ipotesi irrealistiche – le vostre proiezioni finanziare dipenderanno da alcune ipotesi sottostanti riguardo la richiesta del vostro bene o servizio, la vostra abilità di soddisfare quella domanda e i costi. Se fallite nelle proiezioni delle vostre ipotesi, il vostro progetto sarà impreciso. Molte imprese in fase di avviamento sovrastimano la domanda e sottostimano i costi.

Progettazione per ottenere finanziamenti – molte imprese iniziano con delle sovvenzioni per coprire i costi, come gli stipendi, per poi fallire una volta che le sovvenzioni sono finite. Non c'è niente di sbagliato nelle sovvenzioni, ma dovreste essere sicuri dei vostri progetti di sovvenzione e sicuri che il modello business sia finanziariamente sostenibile.

Cuore vs Testa – nel momento in cui state prendendo il denaro di qualcun altro per finanziare la vostra impresa, avete il dovere di assicurare che non state solamente vendendo l'impatto generale dell'impresa, ma dovete anche dimostrare che la vostra impresa è forte e allo stesso tempo esposta al rischio di perdere una parte o tutto il denaro investito. C'è la tendenza a sopravvalutare i benefici e a sottovalutare i rischi.

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Chi vi può aiutare?

Spesso sono disponibili fondi per aiutarvi ad assumere consulenti professionisti per assistervi durante la pianificazione finanziaria. Potete trovare una lista di questi fondi all'interno del database del progetto di REconomy. www.reconomy.org/paid-work-map-uks-investment-market-for-community-enterprises/

Se avete intenzione di indebitarvi, o vendere azioni per ottenere fondi, esistono due fondi in Inghilterra che sono particolarmente rilevanti per le imprese di transizione, entrambi con l'obiettivo di supportare le imprese sociali e comunitarie.

1. Power to Change, fornisce finanziamenti e supporto per le imprese comunitarie.www.thepowertochange.org.uk

2. Big Potential, mirato a sostenere le imprese già avviate che cercano di ottenere finanziamenti sociali. www.bigpotential.org.uk/

Altri fondi analoghi, di solito basati su bandi, sono disponibili nelle amministrazioni nazionali.Ci sono molte risorse gratuite per le imprese che includono anche dei template per i piani finanziari, disponibili on-line. Uno molto utile BusinessBalls.com

Le cooperative nel Regno Unito hanno creato una guida, Simply Finance, destinata alle cooperative e alle imprese comunitarie. La si può scaricare su www.uk.coop/simplyfinance

Community investment - se avete intenzione di raccogliere fondi dalla vostra comunità, allora la Community Shares Unit ha un eccellente sito internet, dove si possono trovare molte fonti di informazione e case studies: www.communityshares.org.uk

La guida su Social Investment Explained scritta da Social Enterprise UK, è disponibile per il download dal sito Big Potential: www.bigpotential.org.uk/resource/social-investment-guide

Top 40 Crowdfunding sites, un blog di REconomy scritto da Josef Coates Davis. Non è stato aggiornato recentemente, ma è ancora utile: www.reconomy.org/top-40-platforms-for-crowdfunding-social-change/

UK Crowdfunding Association – per avere una lista aggiornata dei membri, visitate www.ukcfa.org.uk/members

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5. La struttura – la creazione della forma giuridica dell'impresa

Ad un certo punto del processo di avviamento, è necessario decidere quale sarà la tipologia di impresa che possederete e controllerete. Questo è nota come "forma giuridica". Nel Regno Unito, ci sono diverse forme giuridiche possibili e di conseguenza la gente trova questa scelta difficile e spesso rimangono bloccati a questo punto. Se si avvia la propria azienda senza registrare una forma giuridica, sarete automaticamente senza personalità giuridica. Sarete:

• un imprenditore individuale; se la vostra impresa è composta da voi;• una impresa senza personalità giuridica, se siete un gruppo di persone che lavora

insieme per uno scopo comune senza scopo di lucro; oppure• una partnership, se siete un gruppo di persone che lavora insieme per uno scopo comune

e con scopo di lucro.

Anche se non c'è niente di sbagliato nel procedere in questo modo, la maggior parte delle imprese creano un soggetto giuridico distinto, come forma giuridica per l'impresa, attraverso il processo di costituzione. Questa nuova "persona giuridica" può avere una esistenza separata dai suoi membri, che:

• limita la responsabilità personale dei soggetti coinvolti (come soci o amministratori);

• consente alle aziende di stipulare contratti a nome dell'impresa;

• dà più scelta per quanto riguarda i finanziamenti; e

• la gente prende l'impresa più seriamente.

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Le forme giuridiche più comuni nel Regno Unito utilizzate dalle imprese sociali sono:

• Società - sia per azioni, sia di garanzia• Community Interest Company (CIC) - di nuovo sia di azioni, sia di garanzia• Co-operative Society• Community Benefit Society• Charitable Incorporated Organisation (CIO)• Limited Liability Partnership (LLP).

Prima di procedere dobbiamo distinguere tra la forma giuridica, cioè come la legge considera l'impresa, e il tipo di organizzazione, cioè come voi considerate l'impresa e la presentate al mondo. Per esempio l'impresa sociale è un tipo di organizzazione che potrebbe utilizzare una società, una azienda, una società di interesse della comunità o una partnership come sua forma giuridica. Le tipologie organizzative comuni includono:

• Impresa Sociale• Impresa di Transizione • Impresa Comunitaria - un'azienda di proprietà e gestita da una comunità geografica o una

comunità di interessi.• Cooperativa - un'azienda di proprietà e gestita democraticamente dai soci.

◦ Cooperativa di lavoro – i lavoratori sono i proprietari e gestori◦ Cooperativa di abitazione – gli inquilini sono i proprietari e gestori◦ Cooperative di consumo – i clienti sono i proprietari e gestori◦ Consorzio cooperativo – le imprese che utilizzano i servizi della cooperativa sono i

proprietari e gestori ◦ Cooperativa a partecipazione multipla – una miscela di uno o di tutti i precedenti.

• Community Land Trust – un'organizzazione creata per contenere terreni ad uso della comunità.

• ... e molte altre.

È possibile avere diversi tipi di organizzazione, ma si avrà solo una forma giuridica.

La scelta della vostra forma giuridica

Come potete vedere abbiamo ampia scelta quando si tratta di forma giuridica ed è questo che porta alla confusione. La migliore forma giuridica per la vostra azienda dipende da molte cose. Le questioni chiave sono:

• Esattamente quello che si sta per fare - il vostro commercio• Chi possederà e controllerà l'azienda – la vostra governance• Come otterrete il denaro - finanziamento• Cosa si può fare con le eccedenze o il profitto – l'utilizzo dell'avanzo• Cosa si può fare con le risorse se finiscono - lo scioglimento e la proprietà

Si dovrebbe avere determinato gran parte di quanto sopra attraverso la progettazione nelle sezioni precedenti e dovreste essere pronti ora a trovare la forma giuridica ideale per adattarsi esattamente a ciò che si vuole fare. Non scegliete prima la vostra forma giuridica e poi in secondo tempo progettare la vostra azienda - questo è un errore comune durante la fase di avviamento. Diffidate da chi vi consiglia di creare prima la forma giuridica, senza uno sguardo approfondito al tipo di impresa che si desidera creare.Ci sono diversi strumenti che vi possono aiutare a scegliere la vostra struttura, come quello di Co-

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operatives UK che vi permette di scegliere la struttura su www.uk.coop/selectastructure. Questa sarebbe una tappa importante della vostra start-up per coinvolgere un esperto che vi aiuti nella vostra scelta e aiutarvi a registrare la vostra impresa presso il relativo regolatore.

Una panoramica sulle forme giuridiche comuni nel Regno Unito

Strutture temporanee

Per un'impresa è comune registrarsi senza forma giuridica per svolgere le prime fasi dell'avviamento. Ciò consente di ottenere un conto in banca, i finanziamenti e fornisce una struttura per coordinare gruppi di lavoro differenti. Una volta creata la struttura più formale, l'associazione senza personalità giuridica temporanea può essere liquidata.

E per quanto riguarda gli enti di beneficenza?

Se la situazione non fosse già abbastanza complicata, c'è un terzo fattore quando si guarda la struttura. Un ente di beneficenza può avere questo status in virtù di ciò che fa e come viene organizzato ed è esente dal pagamento di alcune tasse. La maggior parte degli enti di beneficienza sono registrati presso la Charity Commission.

Quindi, l'impresa ha una sola forma giuridica, uno o più tipi di organizzazione, e può, o non può, avere lo status di beneficenza. Le imprese senza personalità giuridica possono avere lo status di enti di beneficenza.

Il commercio principale di un ente di beneficienza deve rientrare in un elenco che raccoglie gli scopi di tipo solidale e sociale, e devono avere vincoli significativi per quanto riguarda la loro governance e utilizzo del reddito e patrimonio. Solo perché si sta facendo qualcosa di solidale non

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significa che si dovrebbe applicare automaticamente lo status di beneficenza - potrebbe rendere la vostra azienda o il modello organizzativo difficile, pur offrendo pochi benefici o nessuno.

Risultati principali

Personalità giuridica – il tipo organizzativo deciso e la personalità giuridica registrata. Una volta registrata potete aprire un conto corrente.

✘ Trappole ed errori comuni

La creazione di una struttura che soddisfa un particolare finanziatore piuttosto che l'impresa e i vostri progetti di gestione.

La creazione di una struttura che coinvolge diversi soggetti interessati, per soddisfare la vostra intenzione di essere più democratici e inclusivi, senza prima verificare che queste persone vogliano realmente essere coinvolte nella governance e capirne le conseguenze. Una buona analisi degli stakeholder aiuterà a capire questo punto.

Chi vi può aiutare?

Co-operatives UK, lo strumento che vi aiuta a scegliere la struttura. Un questionario on-line vi indica la scelta sulla forma giuridica più appropriata in base alle risposte date. www.uk.coop/selectastructure

Simply Legal Guide. Una guida in PDF scaricabile per le forme giuridiche e le tipologie organizzative per il settore del volontariato, comunitario e dell'impresa sociale. www.uk.coop/simplylegal

Professionisti dello sviluppo. É molto probabile che creerete una sola volta la vostra struttura giuridica. Quindi, invece di diventare un esperto, vale la pena utilizzare i servizi di un consulente che spesso aiuta a scegliere la struttura e completare il lavoro di ufficio.

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6. Il piano principale – l'unione di tutti gli elementi

Se avete affrontato i processi di pianificazione descritti precedentemente, dovreste ora avere i seguenti pezzi del puzzle:

• un modello di business;• una strategia di marketing;• una chiara idea di chi sta già

operando nello stesso mercato;• una struttura e una idea delle

persone direttamente coinvolte;• una proiezione finanziaria (flussi

di cassa, perdite e profitti e bilancio patrimoniale).

La parte finale del percorso di avviamento aziendale è quello di unire tutti gli elementi insieme per creare quello che generalmente è conosciuto come il Business Plan - un piano del vostro percorso aziendale, nel corso dei prossimi anni.

Generalmente è composto dalle seguenti parti:

• Una sintesi - un breve riassunto; questa è essenzialmente una presentazione• Una descrizione dell'attività commerciale– cioè quello che andrete a produrre• Una descrizione dell'organizzazione - la struttura e la governance• Una descrizione dei personaggi chiave coinvolti - chi sono e perché dovrebbero essere

attendibili• Una descrizione del prodotto o servizio• Una descrizione dello scopo sociale, ambientale e/o comunitario dell'impresa – il perché e

il metodo di misura dell'impatto dell'attività dell'azienda• Ricerca di mercato:

▪ Chi comprerà il vostro prodotto o servizio e perché?▪ Chi sta già facendo lo stesso o simile?

• Marketing - come venderete il vostro prodotto, o servizio, e perché in quel modo.• I fattori di successo - analisi SWOT e come si intende ridurre i rischi per il vostro successo.• Pianificazione finanziaria e le proiezioni (flusso di cassa, conto economico, stato

patrimoniale).• Finanza e finanziamenti - dove avrete il vostro denaro per iniziare.• Una cronologia – quali saranno i primi passi che farete e quando.• Appendici - dettaglio preciso di tutto ciò che potrebbe mettere in confusione il business plan

o è complementare ad esso. Ad esempio, è possibile includere mappe, piante, CV e lettere di sostegno.

Il vostro business plan è esattamente questo - è il vostro piano per tutte le persone coinvolte nell'organizzazione. Esso fornisce una tabella di marcia da seguire per la vostra impresa e anche un punto di riferimento in modo da poter rivedere i vostri progressi. Detto ciò, spesso vorrete mostrarlo ad altre persone che potrebbero essere potenziali finanziatori. In questo caso diventerà più uno strumento di marketing che un business plan e si consiglia in questo caso di creare diverse

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versioni con gli stessi dati in base al pubblico, ma si tratta soprattutto di vendere la vostra idea e le vostre capacità.

Riesami e cambiamenti

Il vostro business plan originale conterrà molte ipotesi (per esempio i costi e il fatturato) per cui, appena inizierete ad essere operativi, avrete cifre reali. Come sostituirete le ipotesi, e come (dovrebbe) cambiare il piano. Il vostro business plan deve rimanere un documento vivo nel corso degli anni. Le vostre proiezioni dovrebbero essere aggiornate, in modo che siate sempre in grado di vedere la vostra situazione futura e pianificare in modo appropriato. Se avete un organo di governo, il loro lavoro consiste nel possedere e controllare il Business Plan, come fa il capitano di una nave navigando e tracciando la rotta su una mappa.

Risultati principali

Il vostro Business Plan – deve essere quando possibile predisposto, sia in forma cartacea sia in forma elettronica, regolarmente aggiornato e facilmente disponibile a tutti i soggetti coinvolti nella direzione strategica dell'impresa.

Il vostro piano di marketing - A volte tutte le vostre informazioni che avete raccolto attraverso una ricerca di mercato e di marketing, piuttosto che formare una sezione all'interno del business plan, potrebbero formare un piano di marketing a parte. Un piano di marketing tende a concentrarsi su un prodotto o un servizio solo qualora il business plan riguarda l'intera impresa.

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✘ Trappole ed errori comuni

La creazione di un business plan che si mette poi nel cassetto - Ricordate che il vostro business plan è esattamente questo - il vostro. Dovrebbe essere un documento vivo e regolarmente utilizzato per tenere traccia dei progressi rispetto alle vostre proiezioni. Dovrebbe anche essere regolarmente rivisto per includere dati reali e revisioni, in modo da avere una visione con almeno 3 anni di anticipo. Mettere il vostro piano nel cassetto, è come viaggiare senza una chiara idea di dove state andando.

Includere troppe informazioni – C'è sempre la tentazione di inserire una grande quantità di informazioni all'interno del business plan per cercare di impressionare coloro che potrebbero leggerlo. Meglio creare un piano che dice semplicemente la vostra storia, che contiene le informazioni necessarie e che contiene i riferimenti su dove si possano trovare ulteriori informazioni di supporto, se necessario.

Chi vi può aiutare?

Se non avete già, il consulente specializzato è un elemento importante per la vostra start-up. Idealmente dovreste creare il vostro business plan insieme al consulente come se fosse un amico critico. Se un consulente scrive il vostro piano non sarà il vostro piano e vi sono meno probabilità di assumerne la proprietà. Come per le altre parti del processo di start-up, vi è una notevole quantità di supporto e consulenti a disposizione per trovare le fonti e i fondi. Un elenco completo è riportato nelle appendici alla fine di questa guida.

Ci sono molte risorse gratuite per le imprese, tra cui i modelli di business plan, disponibili on-line. Un sito utile è BusinessBalls.com

The Forth Sector ha prodotto una vasta guida in PDF scaricabile “Business Planning Guide to developing a social enterprise”(Guida per pianificare l'attivita commerciale per sviluppare un'impresa sociale), che, oltre al piano industriale, copre anche buona parte del tema affrontato in questa guida, ma in modo più dettagliato e da una prospettiva leggermente diversa. www.forthsectordevelopment.org.uk/pages/resources.html

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Appendice 1 – Project Management

Anche se state creando la vostra azienda da soli, potrete raccogliere una grande quantità di informazioni, che saranno utili per organizzare e intraprendere un gran numero di attività da ordinare in base alle priorità. Se state avviando un'impresa in gruppo, si ha il vantaggio di condividere i compiti e le responsabilità, ma avrete bisogno di un sistema efficace per coordinare le attività e condividere informazioni. Questi sistemi possono essere utilizzati poi per il funzionamento dell'organizzazione.

Condividere informazioni

Molte imprese, utilizzano in comune l'archiviazione in internet (cloud) di file per garantire a tutti l'accesso alle ultime versioni dei documenti. Molte imprese, utilizzano anche gruppi virtuali e indirizzi e-mail di gruppo per comunicare. Alcuni esempi includono:

• Google Groups - Facile per creare indirizzi e-mail di gruppo, può essere utilizzato senza avere un account Google. groups.google.com

• Google Drive- Archivio Cloud. Applicazione che consente di condividere e modificare documenti in modo collaborativo e in tempo reale, con il controllo di versione. www.google.co.uk/drive/

• Dropbox - cloud storage per file. Si integra bene con altri strumenti. www.dropbox.com/

Strumenti on-line per il project management

Ci sono molti sistemi on-line utili e completi di project management che combinano la comunicazione, la condivisione delle informazioni, l'allocazione delle attività, la programmazione di meeting e addirittura di teleconferenza. Alcuni di questi strumenti sono gratuiti o hanno versioni libere. Molti di questi strumenti consentono di integrare i documenti condivisi tramite Dropbox e Google Drive. Gli strumenti che vengono usati più comunemente da start-up e piccole imprese sono:

• Wiggio: Un toolkit completamente gratuito disponibile on-line per consentire ai gruppi di lavorare insieme e condividere le informazioni in uno spazio di lavoro virtuale. wiggio.com

• Basecamp: uno strumento a pagamento molto popolare di project management con tutte le caratteristiche che si desiderano. basecamp.com

• Trello: è un "modo semplice, gratuito, flessibile e visivo per gestire i progetti e organizzare qualcosa". Trello è particolarmente indicato per la collaborazione tra i diversi flussi di lavoro ed è in grado di integrare Dropbox e altri strumenti di condivisione di file. trello.com

• Project Libre: Anche questo raccomandato come alternativa open source a quello standard di Microsoft Project utile per grandi progetti. www.projectlibre.org

• Facebook: Ebbene si! Anche se non è concepito come uno strumento di project management, molti lo usano come tale. In effetti, la struttura delle pagine dei gruppi di Facebook ha quasi tutte le funzionalità di un tipico strumento di gestione on-line compresa l'integrazione con molti degli altri strumenti che usate già, come Dropbox. Un altro aspetto positivo è la familiarità nell'utilizzo per i vostri potenziali co-progettisti. Il rovescio della medaglia è il rischio di permettere la pianificazione aziendale di essere soggetta ai termini e alle condizioni di Facebook. facebook.com

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Gruppi di lavoro

Quasi ogni impresa, dovrà dividere il processo di avviamento in diverse aree di lavoro e distribuirle per gruppi di lavoro, dove le persone possono concentrarsi su una particolare area e dove le persone con competenze, o esperienze, specifiche possono essere meglio coinvolte. Se si utilizzano i gruppi di lavoro, è utile mantenere un gruppo direttivo generale che coordina l'intero processo. Il gruppo direttivo è normalmente, o continua a essere, l'organo di governo o di amministrazione dell'impresa.

Meeting

Anche con una vasta scelta di strumenti disponibili on-line, avrete quasi certamente bisogno di incontrarvi faccia a faccia, in particolare per discutere e prendere decisioni cruciali. Il risultato degli incontri dei gruppi di lavoro vengono poi riportati alle riunioni del comitato direttivo.

Chi altro vi può aiutare?

Ci sono molte risorse disponibili sui gruppi di lavoro, meeting e il processo decisionale, ma particolarmente indicate sono:

Il sito di DIY Committee Guide www.diycommitteeguide.org ha molte risorse utili, tra cui guide per conservare i verbali e i ruoli dei comitati.

Loomio: Un eccellente strumento on-line per agevolare le discussioni virtuali e prendere decisioni. www.loomio.org

Il sito Seeds for Change ha molte risorse utili, tra cui il download in formato PDF della loro eccellente guida (Consensus Handbook) www.seedsforchange.org.uk

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Appendice 2 – Chi vi può aiutare?

Questo elenco è stato aggiornato nei primi mesi del 2015, ora ce ne possono essere altri supporti che possono aiutarvi - questa è area di attività molto attiva.

Supporto generico

• REconomy - Il Progetto REconomy fa parte del Transition Network, un movimento globale, popolare e formato da comunità che cercano di rafforzare la loro capacità di resilienza rispetto a diversi problemi, tra cui il cambiamento climatico, l'aumento dei prezzi dell'energia, l'incertezza economica e la disuguaglianza. www.reconomy.org

• Il Progetto REconomy ha elaborato una relazione The New Economy in 20 Enterprises (La nuova economia in 20 imprese), che comprende alcuni esempi di nuove imprese. La relazione può essere scaricata da www.reconomy.org/inspiring-enterprises/

• La Scuola per Imprenditori Sociali – con i corsi di action-learning supporta le persone che vogliono iniziare o far crescere le loro imprese sociali e le organizzazioni comunitarie. La scuola è a pagamento anche se alcune borse di studio sono spesso disponibili.www.the-sse.org

• UnLtd – un aiuto agli imprenditori sociali a sviluppare ed esplorare le loro idee di impresa. Molti fondi e sostegni diversi sono disponibili. unltd.org.uk

• Co-operatives UK – L'organismo professionale composto da più di 6000 cooperative nel Regno Unito. Risorse e guide per coloro che intendono avviare una impresa cooperativa su www.uk.coop Guide Co-operatives UK comprendono:◦ Simply Start-up - una guida per l'avvio di una impresa cooperativa o comunitaria.◦ Simply Finance - una guida per il finanziamento di una impresa cooperativa o

comunitaria.◦ Simply Governance - una guida per l'efficace funzionamento di una impresa

cooperativa o comunitaria.◦ Simply legal - una guida per le strutture giuridiche utilizzate nel settore VCSE.

Tutte le guide di cui sopra, ed altre, possono essere scaricate da www.uk.coop/start-co-op/resources

• Rotte radicali (Radical Routes) – un network di cooperative radicali i cui membri sono impegnati a lavorare per un cambiamento sociale positivo. Risorse scaricabili in materia di alloggi e di partenza cooperative di lavoratori. www.radicalroutes.org.uk

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Finanziatori e finanziamenti

• REconomy investment providers database - www.reconomy.org/paid-work-map-uks-investment-market-for-community-enterprises/

• Community Shares Unit – l'unità governativa di supporto gestita da Cooperative UK e Locality per fornire un centro dinamico culturale per imprese che usano quote comunitarie. communityshares.org.uk

• Community Development Finance Association – Il network “Community Development Finance Initiatives” che fornisce finanziamenti equi e accessibili per singoli, business e imprese sociali in UK, sostenendo il lavoro, le famiglie e le economie locali. www.cdfa.org.uk

• Big Potential – è un programma di sostegno che si basa su bandi, finanziamenti inclusi. Sono disponibili alle imprese sociali già attive che cercano di diventare pronte per investire. www.bigpotential.org.uk

• Power to Change – Bando di £150M che fornisce finanziamenti e supporto alle attività commerciali comunitarie nuove o già avviate.http://www.thepowertochange.org.uk/

• Simply Finance – Guida in PDF delle Cooperative UK scaricabile sui finanziamenti per le cooperative e le imprese comunitarie.uk.coop/simplyfinance

Supporto specifico per Settore

• Plunkett Foundation – Supporto allo sviluppo per società comunitarie rurali e in particolare negozi e pub. Molte risorse utili le si trovano www.plunkett.co.uk

• Sustain – L'Alleanza per un cibo e allevamenti migliori. Hanno risorse particolarmente utili per le cooperative alimentari. www.sustainweb.org/foodcoops/

• Funding Enlightened Agriculture – un network di sostegno per l'agricoltura sostenibile. Fornisce supporto e finanziamenti per le imprese. www.feanetwork.org

• Community Supported Agriculture (CSA) Network UK – una rete di progetti CSA e dei loro sostenitori. Risorse e supporto: www.communitysupportedagriculture.org.uk

• National Community Land Trust (CLT) Network – Rete rappresentativa di CLTs nel Regno unito. Caso studio e risorse: www.communitylandtrusts.org.uk

• Federation of City Farms and Community Gardens – Supporta, rappresenta e promuove le aziende agricole comunitarie e orti in tutto il Regno Unito www.farmgarden.org.uk

• Growing Together – Bandi di sostegno per le comunità in crescita, gestiti dalla Federation of City Farms and Community Gardens. www.farmgarden.org.uk/partnerships/growing-together

• My Community Economic Development Programme - sostiene 50 gruppi composti da comunità e organizzazioni locali, che vogliono avere un ruolo nella formazione delle loro economie per il benessere delle comunità locali. mycommunity.org.uk/programme/community-economic-development

• Community Energy England – una rete di supporto per le organizzazioni comunitarie per che promuovono le imprese per l'energia rinnovabile comunitarie in Inghilterra. communityenergyengland.org

• Community Energy Scotland – una rete di supporto per le organizzazioni comunitarie per che promuovono le imprese per l'energia rinnovabile comunitarie in Scozia.

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www.communityenergyscotland.org.uk

• Locality – rete nazionale delle organizzazioni comunitarie. Esperti e risorse specifiche sui trasferimenti patrimoniali comunitari.

Altre risorse utili

• Film e libri su Transition. www.transitionnetwork.org/support/publications

• Regenerative Enterprise – Il libro Regenerative Enterprise definisce la differenza tra sistemi degenerativi, sostenibili e rigenerativi. Articola i quattro fattori di una impresa rigenerativa e i principi per progettare ecologia di imprese rigenerative. www.8forms.org

• New Economics Foundation (NEF) – NEF è il principale think tank britannico che promuove la giustizia sociale, economica e ambientale. Il loro scopo è realizzare una Grande Transizione – per trasformare l'economia in modo che funzioni per le persone e il pianeta. www.neweconomics.org

• Positive Money – Un movimento per democratizzare il denaro e le banche in modo che funzionino per la società e non contro di essa. www.positivemoney.org

• Permaculture Association –La Permaculture Association è l'ente nazionale che promuove l'utilizzo della permacultura. Attualmente stanno esplorando modi per sostenere la crescita delle Imprese di Permacultura. www.permaculture.org.uk

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Appendice 3 – Le caratteristice di una impresa di transizione

1.Resilienza - le imprese di transizione contribuiscono a una maggiore resilienza delle comunità di fronte, ad esempio, all'incertezza economica, alla carenza di risorse e di energia e agli impatti del cambiamento climatico. Come parte delle loro comunità, le imprese di transizione sono anche resilienti a loro stesse, cercando di essere finanziariamente sostenibili e più indipendenti possibile da finanziamenti esterni.

2. Un appropriato uso delle risorse – le imprese di transizione fanno un uso efficiente ed adeguato delle risorse naturali (compresa l'energia), rispettano i limiti finiti, riducono al minimo i flussi di rifiuti anche attraverso il riciclo. L'uso di combustibili fossili, in particolare, è ridotto al minimo.

3. Adeguata localizzazione – le imprese di transizione operano su scala idonea all'ambiente, all'economia e al settore di attività con riferimento all'approvvigionamento, alla distribuzione e all'interazione con l'economia in generale.

4. Molto più del profitto – le imprese di transizione esistono per fornire a prezzi accessibili, prodotti e servizi sostenibili e mezzi di sussistenza dignitosi, piuttosto che generare profitti per gli altri. Le imprese di transizione possono essere redditizie, ma i profitti in eccesso devono essere utilizzati soprattutto per il beneficio della comunità piuttosto che per gli investitori.

Parte della comunità - le imprese di transizione lavorano per la costruzione di un bene comune, di proprietà e controllata, per quanto è possibile dai loro lavoratori, clienti, utenti, inquilini e comunità. Hanno strutture, o modelli di business, che sono più aperte, autonome, eque, democratiche, inclusive e responsabili possibili. Si completano e lavorano in armonia con le altre imprese di transizione.

Alcune riflessioni:L'impresa potrebbe operare scegliendo tre diversi tipi di entità giuridica, e ancora soddisfare la maggior parte di queste caratteristiche.

Le imprese sociali regolari oggi servono la società in qualche modo, ma spesso non affrontano o rispettano i problemi ambientali. Hanno un 'fine sociale', che non soddisfa sempre l'obiettivo di essere una impresa resiliente per la comunità locale.

A differenza di molte imprese private a scopo di lucro e alcune imprese sociali, il commercio delle imprese di transizione dovrebbe contribuire alla resilienza, o al benessere della comunità locale (e non fare del male altrove). Ad esempio, importa prodotti in plastica dalla Cina da vendere in un negozio locale per raccogliere fondi per finanziare progetti sociali.

Pensiamo che le informazioni date fino a questo punto siano sufficienti al nostro scopo. Potremmo vedere tutto questo come un insieme di principi formati dalle imprese stesse? Non è ancora chiaro che tipo di economia vedremo emergere nei prossimi anni, o quali tipi di imprese di transizione si formeranno.

Rivedremo questa definizione caso per caso, utilizzandola con prudenza e sviluppando un metodo critico, così come la sua utilità complessiva.

L'evoluzione delle economie locali, che hanno anche una piccola percentuale di imprese che soddisfano queste caratteristiche, costituisce un massiccio spostamento dal nostro attuale sistema economico capitalista globalizzato. Questa lista è probabilmente irrealistica da trovare in molte imprese fin dall'inizio, ma si definirà nel corso del tempo.

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Appendice 4 – Figure e schemi tradotti

Figura 1 tradotta

Figura 2 tradotta

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Figura 3 tradotta

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Figura 4 tradotta

Figura 5 tradotta

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Figura 6 tradotta

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Figura 7 tradotta

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Figura 8 tradotta

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Figura 9 tradotta

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