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LE QUALITA’ DELL’ANIMO IN ASTROLOGIA: LA LUNA E MERCURIO di Massimiliano Gaetano La psicologia è la scienza che studia i processi psichici e mentali attraverso l’utilizzazione del metodo scientifico 1 e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale. Il termine "psicologia" (dal greco psyché (ψυχή) che significa spirito, anima e da logos (λόγος) che significa discorso, studio), introdotto nel corso del Sec. XVI dal latinista e grecista tedesco Filippo Melantone per indicare l'insieme di conoscenze filosofiche, letterarie e religiose sull'animo umano, letteralmente significa “studio dello spirito o dell'anima” e rimase immutato fino al Sec. XVII, quando assunse il significato di ”scienza della mente”. Nel corso del Sec. XVIII, il tedesco Christian Wolf scrisse due opere Psychologia empirica (1732) e Psychologia rationalis (1734), operando una distinzione tra psicologia empirica e psicologia filosofica: la prima cercava di individuare dei princìpi che potessero spiegare il comportamento dell'anima umana, mentre la seconda indagava sulle facoltà dell'anima stessa. La psicologia scientifica o sperimentale, la quale ha origine nel Sec. XVII con l’empirismo inglese per poi trovare vero e proprio sviluppo nel corso del Sec. XIX, è una vera e propria disciplina scientifica che, con le metodologie applicate alle scienze naturali (diverse a seconda delle scuole), studia la mente (ossia: i meccanismi della percezione e dell’apprendimento, l’evoluzione della personalità, l’interazione tra individui e i fenomeni dell’inconscio). Invece, la psicologia razionale, la quale ha origine in tempi antichi, consiste nello studio speculativo dei fenomeni psichici attraverso la ricerca filosofica sul concetto di anima e di coscienza. L’indagine astrologica sulla qualità dell’Animo si fonda appunto sull’approccio della psicologia razionale, sempre presente nella filosofia dei grandi maestri del passato, mediante l’elaborazione di tecniche finalizzate all’analisi delle caratteristiche dell’animo umano. Infatti, gli impulsi, le forze e le esigenze principali e connaturati all’essere di una persona che ne orientano la psiche, l’anima e lo spirito possono essere indagate e individuate attraverso l’attento esame della carta natale. Questo attento esame costituisce ciò che in Astrologia viene definita la determinazione delle qualità dell’Animo. In molte religioni, tradizioni spirituali e filosofie, l'Anima 2 è la parte spirituale ed eterna di un essere vivente, comunemente ritenuta indipendente dal corpo, poiché distinta dalla parte fisica. Si pensa che essa consista della coscienza e della personalità di un essere umano, e può essere sinonimo di «spirito», «mente» o «io». Platone considera l'Anima per sua natura simbolo di purezza e spiritualità. Essa ha la sua origine nel soffio divino (da cui il significato stesso della parola, ossia “vento”, “soffio”). Essa non ha un inizio, in quanto è ingenerata; ed è immortale e incorporea. L'anima presente in ogni uomo sarebbe inoltre un frammento dell'anima del mondo. In aderenza alla contrapposizione gnostica tra Dio (pura perfezione, bene) e materia (imperfezione, male), ripresa dallo stesso Platone, l'Anima sarebbe stata calata da Dio in un corpo materiale e perciò contaminata dall'intrinseca malvagità della materia stessa. Nel tentativo di superare il dualismo platonico, Aristotele intende l'Anima come entelechia 3 , (cioè forma e principio di vita che anima e governa il corpo) e ne distingue le funzioni, personificandole in tre anime (Fig. 1): 1 Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà che sia oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esso consiste, da una parte, nella raccolta di evidenze empiriche attraverso l'osservazione sperimentale; dall'altra, nella formulazione di ipotesi e teorie da sottoporre al vaglio dell'esperimento per testarne l'efficacia. Spesso il metodo richiede anche la ripetibilità e la riproducibilità dei fenomeni osservati da interpretare. 2 Il termine Anima deriva dal latino Anima, il quale ha origine dal greco ànemos, che significa «soffio», «vento» ed ha il senso di spiritus (in greco pnêuma) che significa aria, soffio, respiro e che sta ad indicare l’attività cosciente dell’uomo e il principio della vita in genere. 3 Il termine entelechia [pr.: entelechia – composta vocaboli en + telos, che in greco significano "dentro" e "scopo", a significare una sorta di "finalità interiore"] è stato coniato da Aristotele per designare la sua particolare concezione filosofica di una realtà che ha iscritta in sé stessa la meta finale verso cui tende ad evolversi. Entelechia indica lo stato di tensione di un ente a realizzare sé stesso secondo leggi proprie, passando dalla potenza all'atto; e quindi esprime qualcosa che ha raggiunto il suo fine e che si è perfezionata. 1

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LE QUALITA’ DELL’ANIMO IN ASTROLOGIA:

LA LUNA E MERCURIO

di Massimiliano Gaetano La psicologia è la scienza che studia i processi psichici e mentali attraverso l’utilizzazione del metodo scientifico 1 e/o appoggiandosi ad una prospettiva soggettiva intrapersonale. Il termine "psicologia" (dal greco psyché (ψυχή) che significa spirito, anima e da logos (λόγος) che significa discorso, studio), introdotto nel corso del Sec. XVI dal latinista e grecista tedesco Filippo Melantone per indicare l'insieme di conoscenze filosofiche, letterarie e religiose sull'animo umano, letteralmente significa “studio dello spirito o dell'anima” e rimase immutato fino al Sec. XVII, quando assunse il significato di ”scienza della mente”. Nel corso del Sec. XVIII, il tedesco Christian Wolf scrisse due opere Psychologia empirica (1732) e Psychologia rationalis (1734), operando una distinzione tra psicologia empirica e psicologia filosofica: la prima cercava di individuare dei princìpi che potessero spiegare il comportamento dell'anima umana, mentre la seconda indagava sulle facoltà dell'anima stessa. La psicologia scientifica o sperimentale, la quale ha origine nel Sec. XVII con l’empirismo inglese per poi trovare vero e proprio sviluppo nel corso del Sec. XIX, è una vera e propria disciplina scientifica che, con le metodologie applicate alle scienze naturali (diverse a seconda delle scuole), studia la mente (ossia: i meccanismi della percezione e dell’apprendimento, l’evoluzione della personalità, l’interazione tra individui e i fenomeni dell’inconscio). Invece, la psicologia razionale, la quale ha origine in tempi antichi, consiste nello studio speculativo dei fenomeni psichici attraverso la ricerca filosofica sul concetto di anima e di coscienza. L’indagine astrologica sulla qualità dell’Animo si fonda appunto sull’approccio della psicologia razionale, sempre presente nella filosofia dei grandi maestri del passato, mediante l’elaborazione di tecniche finalizzate all’analisi delle caratteristiche dell’animo umano. Infatti, gli impulsi, le forze e le esigenze principali e connaturati all’essere di una persona che ne orientano la psiche, l’anima e lo spirito possono essere indagate e individuate attraverso l’attento esame della carta natale. Questo attento esame costituisce ciò che in Astrologia viene definita la determinazione delle qualità dell’Animo. In molte religioni, tradizioni spirituali e filosofie, l'Anima 2 è la parte spirituale ed eterna di un essere vivente, comunemente ritenuta indipendente dal corpo, poiché distinta dalla parte fisica. Si pensa che essa consista della coscienza e della personalità di un essere umano, e può essere sinonimo di «spirito», «mente» o «io». Platone considera l'Anima per sua natura simbolo di purezza e spiritualità. Essa ha la sua origine nel soffio divino (da cui il significato stesso della parola, ossia “vento”, “soffio”). Essa non ha un inizio, in quanto è ingenerata; ed è immortale e incorporea. L'anima presente in ogni uomo sarebbe inoltre un frammento dell'anima del mondo. In aderenza alla contrapposizione gnostica tra Dio (pura perfezione, bene) e materia (imperfezione, male), ripresa dallo stesso Platone, l'Anima sarebbe stata calata da Dio in un corpo materiale e perciò contaminata dall'intrinseca malvagità della materia stessa. Nel tentativo di superare il dualismo platonico, Aristotele intende l'Anima come entelechia 3, (cioè forma e principio di vita che anima e governa il corpo) e ne distingue le funzioni, personificandole in tre anime (Fig. 1):

1 Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà che sia oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esso consiste, da una parte, nella raccolta di evidenze empiriche attraverso l'osservazione sperimentale; dall'altra, nella formulazione di ipotesi e teorie da sottoporre al vaglio dell'esperimento per testarne l'efficacia. Spesso il metodo richiede anche la ripetibilità e la riproducibilità dei fenomeni osservati da interpretare. 2 Il termine Anima deriva dal latino Anima, il quale ha origine dal greco ànemos, che significa «soffio», «vento» ed ha il senso di spiritus (in greco pnêuma) che significa aria, soffio, respiro e che sta ad indicare l’attività cosciente dell’uomo e il principio della vita in genere. 3 Il termine entelechia [pr.: entelechia – composta vocaboli en + telos, che in greco significano "dentro" e "scopo", a significare una sorta di "finalità interiore"] è stato coniato da Aristotele per designare la sua particolare concezione filosofica di una realtà che ha iscritta in sé stessa la meta finale verso cui tende ad evolversi. Entelechia indica lo stato di tensione di un ente a realizzare sé stesso secondo leggi proprie, passando dalla potenza all'atto; e quindi esprime qualcosa che ha raggiunto il suo fine e che si è perfezionata.

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anima vegetativa, la quale governa le funzioni fisiologiche istintive o "animali" (ossia:

nascita, nutrizione, crescita, riproduzione), rappresenta la vita nella sua espressione più elementare ed è posseduta da tutti gli organismi vegetali, da quelli animali e dall’uomo;

anima sensitiva 4 (emotiva, passionale, o patibile), la quale presiede al movimento e all'attività sensitiva, governa le sensazioni, gli appetiti ed il movimento ed è posseduta dagli animali e dall’uomo, sebbene anche gli organismi vegetali posseggono almeno un senso;

anima intellettiva 5, la quale è la fonte del pensiero razionale e governa la conoscenza, la volontà e la scelta.

Fig. 1 - Tripartizione dell'Anima

Questa divisione, in realtà, non sottintende tre entità separate, ma sono parti di un tutto organico, dotato di funzioni o facoltà diversificate. La funzione intellettiva agisce anche sulle funzioni sensitive e vegetative; a sua volta, quella sensitiva agisce anche sulle funzioni della vegetativa; e, infine, quella vegetativa agisce solo su di essa. In particolare, Galeno di Pergamo distinse tre facoltà, razionalità con sede nel cervello, passionalità con sede nel cuore, appetitività con sede nel fegato (Fig. 1), facendo coincidere l’anima con la forma del corpo e le sue facoltà con le forme degli organi in cui è localizzata. In questo modo, considerando la forma identica al temperamento, giunse alla concezione del “Quod animi mores temperamenta corporis sequuntur” in cui le parti dell’anima sarebbero forma e temperamento degli organi in cui hanno sede. In generali, per gli autori classici (Ippocrate, Galeno) il temperamento è l'espressione di variabilità soggettive in rapporto con gli umori 6 (sangue, flemma, bile gialla, bile nera), i tratti personologici, l'habitus somatico e anche le influenze astrologiche. Ne consegue che, con riferimento alle influenze astrologiche, se ne faceva derivare la possibilità della previsione astrologica. Infatti, l’anima vegetativa e quella sensitiva sono sottoposte alle influenze astrali e al determinismo; e solo l’anima razionale (nella quale risiede la saggezza, intesa come “accortezza nel giudicare, nel fare scelte, nell’operare”), permettendo la consapevolezza ed il libero arbitrio, consente all’uomo di resistere alle passioni. Tuttavia, la maggior parte degli esseri umani sono privi o carenti di libero arbitrio e per questo prevedibili (“Ma pochi sono i saggi capaci di resistere a queste passioni”). Pertanto, Tommaso d’Aquino affermò in proposito che “La maggioranza degli uomini segue le proprie passioni, che sono i moti dell’appetito sensitivo, e alle quali possono cooperare i corpi celesti; mentre poche sono le persone sagge che resistono a tali passioni. Perciò

4 A questo proposito, l’Anima sensitiva opera attraverso le sensazioni, le quali si formano quando il senso è stimolato dall’oggetto sensibile con la conseguenza che da potenza (capacità potenziale) diviene atto (capacità esperita, esperienza sensoriale). 5 L’Anima razionale opera attraverso l’intelletto, il quale deve essere neutrale e non avere alcuna natura particolare. Infatti, solo questa neutralità, permette all’intelletto di essere “capacità e potenza di conoscere le pure forme”. 6 La Teoria degli Umori è anche una teoria della personalità, in quanto la predisposizione all'eccesso di uno dei quattro umori definirebbe un carattere, un temperamento e insieme una costituzione fisica detta complessione:

il malinconico, con eccesso di bile nera, è magro, debole, pallido, avaro, triste; il collerico, con eccesso di bile gialla, è magro, asciutto, di bel colore, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo; il flemmatico, con eccesso di flegma, è beato, lento, pigro, sereno e talentuoso; il tipo sanguigno, con eccesso di sangue, è rubicondo, gioviale, allegro, goloso e dedito ad una sessualità giocosa.

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gli astrologi, nella maggior parte dei casi, possono fare vere predizioni, specialmente se si mantengono sulle generali” 7. Passando dall’aspetto filosofico a quello squisitamente astrologico, è necessario premettere che i vari argomenti vengono generalmente analizzati in Astrologia attraverso l’individuazione dei relativi significatori 8. Innanzitutto, è necessario stabilire che cosa si intende per qualità dell’Animo. A questo proposito, Andrea Argoli, astronomo, matematico, medico e astrologo italiano vissuto tra il Sec. XVI e il Sec. XVII, scrisse nella sua opera Ptolomaeus parvuus in Genethliacis iunctus Arabibus: “Le qualità dell’anima sono l’onestà, l’affabilità, il rispetto, la saggezza, la magnanimità, la cortesia, l’accortezza, la scaltrezza, l’invidia, la serietà, la slealtà, la crudeltà, l’abilità nel trattare gli affari, l’amore, l’ira, la speranza, la moderazione, il coraggio, l’arroganza, la stupidità, la generosità, la risolutezza ed altre” 9. Per quanto concerne l’argomento della determinazione delle qualità dell’Animo, i significatori da prendere in considerazione sono la Luna e Mercurio. Claudio Tolomeo afferma in proposito che “le qualità dell’anima e di quanto appartiene all’intendimento ed alla ragione” si traggono “in ciascun individuo dalla condizione di Mercurio”; mentre “ciò che invece riguarda la parte irrazionale si trae dal più grossolano dei luminari, cioè dalla Luna, e dagli astri che sono a lei associati, sia per via di una congiunzione che di qualsiasi altro aspetto” 10. L’alessandrino chiarisce che “i segni nei quali si trovano Mercurio e la Luna contribuiscono molto a caratterizzare le qualità dell’animo e molto anche contribuiscono gli aspetti degli astri col Sole e con gli angoli” 11; e che è necessario “osservare Mercurio e la Luna e gli aspetti che contraggono tra di loro, oppure con gli angoli o con gli astri” 12. Dunque, nella determinazione delle qualità dell’Animo, un ruolo importante viene rivestito dalla Luna, che riguarda la componente emotiva (l’anima sensitiva), e da Mercurio, che riguarda la componente razionale (l’anima intellettiva). Infatti, la Luna, importante significatore dello studio del Temperamento (anima vegetativa), nella sua funzione primaria di mediazione tra i corpi superiori e quelli inferiori 13, congiunge la parte più spirituale dell’uomo a quella corporea. La Luna inoltre viene posta come agente che collega l’istinto (Ascendente) all’intelletto (Mercurio) 14. Invece, Mercurio altro importante significatore nello studio del Temperamento (anima razionale) rappresenta l’intelletto, “le inclinazioni dell’animo razionale, ma anche della qualità e talvolta della quantità dell’intelletto” 15. Inoltre, è necessario osservare qual’è il pianeta che domina su di essi, in modo da trarre delle importanti informazioni sulle attitudini, sugli orientamenti di vita, sulle caratteristiche interiori (ossia: i “moti dell’animo”). Alcuni secoli più avanti ed esattamente nel Sec. XVII, Andrea Argoli scrisse: “Per conoscere questo argomento (la qualità dell’animo, N.d.T.) poiché il cervello umano, organo del senso e del moto, racchiude in sé due parti: quella sensitiva è senza dubbio governata dalla Luna, il pianeta più corpulento e vicino alla terra; e quella intellettiva o piuttosto comunicativa, governata da Mercurio, pianeta dell’ingegno e dell’erudizione. In realtà per intellettiva intendiamo il discorso, la virtù fantastica e immaginativa; non l’anima razionale, la quale essendo più nobile del Cielo

7 Tommaso d’Aquino (Santo), Summa Theologica, Vol. VIII, Sez. I, Quaestio 115, Art. 4 8 In Astrologia, Significatore (generale oppure particolare) è il ruolo che, nel corso dell'analisi oroscopica, ogni pianeta acquisisce in relazione alla sua specifica attinenza con questo o con quell’argomento e quesito oppure con questa o quella sfera d'influenza sul piano della vita pratica (in tal senso, si ha il pianeta significatore dell'amore, quello dei guadagni, quello della carriera, quello delle unioni, quello delle difficoltà e cosi via). 9 Andrea Argoli, Ptolomaeus Parvuus, Cap. XVI “De qualitatibus animi”, pag. 86. 10 Claudio Tolomeo, Tetrabiblos, Liber III, Cap. XIV “Delle qualità dell’anima”. 11 Claudio Tolomeo, Op. cit., Liber III, Cap. XIV. 12 Claudio Tolomeo, Op. cit., Liber III, Cap. XV “Malattie ed impedimenti dell’anima”. 13 In questo senso, Massimiliano Gaetano “L’Universo dello Zodiaco Lunare: un microcosmo nel macrocosmo” [Relazione presentata al Convegno di Astronomia e Astrologia di Lecce 2011] sottolinea che “Secondo gli Arabi la Luna funge da intermediario ('vice', Na'ib) tra le sfere dei pianeti e il dominio terrestre”; e Guido Bonatti, nella sua opera Anima Astrologiae, afferma a proposito della Luna che “Di tutti i pianeti è quella che ha maggiore similitudine e corrispondenza con le cose inferiori […] a causa della vicinanza alla Terra della sua orbita, il cerchio più piccolo di qualsiasi altro pianeta; così da sembrare una mediatrice tra i corpi superiori e quelli inferiori”. 14 Secondo Valentino Nabod, “Convengono alla Luna quelle facoltà dell’animo che sono più terrestri e più percettibili ai sensi: la pietà o l’invidia, la sospettosità, la gravità o la leggerezza, la facilità o la difficoltà, la giustizia o l’ingiustizia, l’equità, la forza, l’audacia, la timidezza, la temperanza o l’intemperanza, l’abulia, l’ebbrietà, la liberalità o la prodigalità”. 15 Per Valentino Nabod, “Mercurio invece è l’intelletto. Riguarda l’intelletto e l’elaborazione dei pensieri, la capacità fantastica, e questo per la facilità del moto di Mercurio, per la leggerezza del suo moto, e per la sottigliezza della sua emanazione luminosa”

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non sottostarà agli astri […] La Luna governa le qualità dell’animo che dipendono dai sensi; Mercurio in realtà domina quella che soggiacciono alla ragione e quelle spirituali, dal momento che la Luna governa i sensi e Mercurio lo spirito e le qualità che dipendono dallo spirito” 16. Questo autore descrive anche il metodo per indagare le qualità dell’Animo, attraverso l’esame:

- del luogo (ossia: il segno zodiacale) nel quale si trovano la Luna e Mercurio; - delle configurazioni della Luna e di Mercurio (ossia: tra di loro e con quali pianeti o stelle

fisse si configurano); - del pianeta o dei pianeti che hanno maggiore dignità (ossia: domicilio, esaltazione,

triplicità, termine o confine) sul luogo nel quale si trova la Luna e Mercurio, della loro natura e in che modo si configurano con l’Ascendente;

- del pianeta che governa l’Ascendente e del pianeta e/o della stessa fissa posta all’Ascendente.

Si passi ora all’analisi del seguente tema natale (Fig. 2). Questo è il tema di nascita di una donna 17 che, oltre a svolgere un’attività lavorativa ordinaria e convenzionale, si dedica alla prostituzione come seconda fonte di reddito. Innanzitutto, si osservi che l’Ascendente cade nel segno del Cancro (segno d’Acqua) e la Luna (maestro dell’Ascendente) si colloca nello Scorpione (luogo della sua caduta) e nella Casa o Luogo V (ossia: quello dell’attività sessuale). Quindi, il fatto che la Luna (maestro dell’Ascendente) si colloca nella Casa o Luogo V sta ad indicare che il soggetto cercherà di soddisfare il suo impulso istintivo e primario attraverso le attività della Casa V (ossia: attività sessuale). Ora, il grado di raffinatezza dell’impulso istintivo e primario della donna dipende dalla condizione della Luna. Trovandosi questa nel segno dello Scorpione (luogo della sua caduta), la qualità del desiderio e i metodi usati per l’attuazione di questo sono corrotti. Inoltre, la Luna non è solo in caduta, ma anche:

1) afflitta dalla quadratura di Marte e Plutone (suoi dispositori) e di Saturno (in esilio); 2) non è aiutata dalle condizioni di Marte e Plutone (suoi dispositori), peregrini nel segno del

Leone; 3) congiunta a Mercurio (Dio dei ladri e dei mercanti).

Simili considerazioni è possibile fare per Mercurio:

1) è peregrino; 2) afflitto dalla quadratura di Marte e Plutone (suoi dispositori) e di Saturno (in esilio); 3) non è aiutato dalle condizioni di Marte e Plutone (suoi dispositori), peregrini nel segno del

Leone;

16 Andrea Argoli, Op. cit., Cap. XVI “De qualitatibus animi”, pagg. 85-86.

17 Per motivi di privacy non si provvede ad inserire i dati di nascita del nativo.

Fig. 2 - Tema natale di prostituta

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4) è congiunto alla Luna in pessimo stato.

Precedentemente, si è detto che nell’analisi delle qualità dell’Animo bisogna analizzare la Luna e Mercurio. Nella fattispecie, essendo Luna e Mercurio (i due significatori delle qualità dell’animo) in pessima condizione, si può concludere che gli istinti e gli appetiti (Luna) e l’intelletto (Mercurio) del soggetto sono corrotti. L’indicazione di prostituzione viene dal fatto che i dispositori (ossia: Marte e Plutone) della Casa o Luogo V (ossia: attività sessuale) si collocano nella Casa o Luogo II (ossia: quella delle finanze del soggetto), creando un legame, un’associazione tra la vita amorosa e sessuale della donna e le sue finanze. Inoltre, il Sole (maestro della Casa o Luogo II e dispositore di Marte, di Plutone e di Saturno) è in caduta (segno della Bilancia) e disposto da Venere nella Casa o Luogo V e nel segno dello Scorpione (ossia: segno del suo esilio). Si ha un ulteriore connessione della Casa V con la Casa II. Infine, Marte (maestro della Casa o Luogo V) governa la Casa X (ossia: quello e delle azioni e della professione) e si colloca nella Casa o Luogo II, creando una connessione tra azioni e professione (Casa X), attività sessuale (Casa V) e finanze (Casa II). Si analizzi adesso l’Almuten 18 dell’Anima (Fig. 3) calcolato utilizzando come parametri Luna, Mercurio e Ascendente.

Fig. 3 - Punteggio Almuten dell'anima del tema natale 1

In questo tema di natività, l’Almuten dell’Anima è Marte (peregrino, maestro della Casa o Luogo V nella Casa o Luogo II e nei termini o confini di Venere) il quale si configura per quadratura con Venere in Casa o Luogo V, nel segno dello Scorpione (esilio) e nel segno e nei termini o confini di Marte (vi è una ricezione per termini tra Venere e Marte). Secondo Claudio Tolomeo, l’associazione di Venere con Marte “in luoghi sfortunati, rende assai lascivi, incuranti di sé stessi, delinquenti, maldicenti, mendaci, traditori, ingannatori tanto dei propri congiunti che degli altri, di appetiti disordinati, corruttori, spericolati, astuti, spergiuri, indecenti, stupidi, amanti degli ornamenti sfacciati, facenti mercato di cose disoneste, turpi ed impudichi” 19. Passando all’esame delle sorti, è necessario innanzitutto esaminare la Pars Fortunae o sorte della Luna (Thycê) che, secondo Guido Bonatti, “significa la vita il corpo ed anche la sua anima, la sua forza, la sua fortuna, sostanza e guadagno […] la buona reputazione […] il bene e il male […] e ha significazione su tutto. E se questa parte e i luminari sono ben disposti nei temi natali ne verrà sicuramente del bene” 20. Se si analizza la carta natale, questa sorte si trova nella Casa o Luogo II indicando la predominanza degli interessi finanziari. Inoltre, essa è assediata da Marte e Plutone (pianeti entrambi malefici e collegati alla Casa o Luogo V) ed è disposta dal Sole in Bilancia (segno della sua caduta), mentre la Luna in Scorpione è anch’essa in caduta. Pertanto, è da escludere una motivazione buona che ispira le azioni del soggetto. Infine, si analizzi una specifica sorte che Guido Bonatti definisce Pars religionis et honestatis mulieris. Di questa sorte Guido Bonatti ne fa menzione nella sua opera affermando che

18 L’Almuten è il pianeta più potente della figura di natività, quello che 'spossessa' gli altri ed assume il ruolo di pianeta dominante. I criteri per la scelta dell'Almuten si fondano sulle dignità sui cinque luoghi vitali (Sole, Luna, Oroscopo, Thycê, Novilunio di giorno, Plenilunio di notte), sulla posizione nelle dodici case, sugli aspetti con i luminari; (a. di ogni argomento) è il pianeta che prevale sui significatori di un particolare argomento (a. del padre, a. dei figli, a. del temperamento, ecc.). 19 Claudio Tolomeo, Op. cit, Liber III, Cap. XIV “Delle qualità dell’anima”. 20 Guido Bonatti, Liber decem continens tractatus astronomiae, Cap. X, Col. 616-664

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“L’undicesima parte della settima casa si chiama parte della religiosità e dell’onestà della donna. Si calcola sia di giorno che di notte sottraendo il grado della Luna da quello di Venere e proiettando il risultato dall’Ascendente. Se si trova in un segno fisso o riceve un aspetto da uno dei signori delle dignità del segno dove è situata o da un benefico, la donna sarà onesta e religiosa anche se potrà desiderare il coito. Ma se i malefici formano un aspetto senza ricezione con essa e questa si trova in un segno mobile, la donna avrà un desiderio eccessivo del coito, offrendosi agli uomini ed invitandoli al coito per poco prezzo e sarà in ogni modo una fornicatrice” 21. In questo tema, la sorte o parte cade a 04° 23’ e:

1) si colloca nel segno del Cancro, il quale è un segno tropico o cardinale (mobile); 2) non forma alcun aspetto né con la Luna (governatore per domicilio del segno del Cancro) e

né con Giove (governatore per esaltazione del segno del Cancro); 3) non forma alcun aspetto con un pianeta benefico (il trigono partile con Venere non è

considerato benefico in quanto Venere è in Scorpione, afflitta da Marte – suo dispositore – e combusta e, quindi, è un malefico accidentale).

La sorte si trova nella Casa o Luogo XII confermando la segretezza dell’attività ed è disposta dalla Luna nella Casa o Luogo V, creando una connessione della sorte con l’attività sessuale del soggetto. Si passi ad analizzare il seguente tema natale (Fig. 4). Questo è il tema di natività di Claudia Koll (al secolo Claudia Maria Rosaria Colacione), attrice italiana, nata a Roma il 17 Maggio 1965 alle ore 21h 00m. Nell’esame della carta, si osservi che l’Ascendente cade nel segno del Sagittario e Giove (maestro dell’Ascendente) si colloca nel segno del Leone e nella Casa o Luogo VIII (ossia: quella delle trasformazioni, dei grandi cambiamenti, dei distacchi, dei poteri occulti e segreti) e la vita di

Claudia e la sua evoluzione come persona è stata caratterizzata da una serie di distacchi (innanzitutto quello dall’ambiente familiare) e di trasformazioni difficili e dolorose. Infatti, Giove è in aspetto di quadratura con Nettuno sulla cuspide della Casa o Luogo XII e questa configurazione è indicativa di un carattere sensuale o mistico prigioniero delle proprie impressioni e sensazioni e dei vizi, soggetto a prove di ordine morale e religioso. Il conflitto con l’autorità paterna è, invece, rappresentato dalla quadratura di Giove (maestro dell’Ascendente) con il Sole (principale significatore della figura paterna e maestro per esaltazione della Casa o Luogo IV). A questo proposito, Haly Abenragel 22 afferma che “Chi nasce lascerà la sua terra e i suoi prossimi l’avranno in odio e vi

21 Guido Bonatti, Liber decem continens tractatus astronomiae, Cap. X, Col. 616-664 22 Abû l-Hasan 'Alî ibn Abî l-Rijâl (in arabo: لاجرلا يبأ نبا يلع نسحلا وبأ) (comunemente conosciuto come Haly, Hali, Albohazen Haly filii Abenragel or Haly Abenragel, da ibn Rijal) è stato un astrologo arabo vissuto tra la fine del X Sec. e gli inizi dell’XI Sec. ed è l’autore del “El libro conplido en los iudizios de las estrella” (Kitāb al-bāri' fi ahkām an-nujūm), tradotto in castigliano antico da Yehudā ben Moshe per Alfonso X di Castiglia, detto “El Sabio” nell’anno 1254.

Fig. 4 - Tema natale di Claudia Koll

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saranno forti nemici che insorgeranno contro di lui”23 . Come affermato dell’attrice: “Sono andata via di casa per fare l’attrice, ho avuto uno spirito di ribellione contro tutta l’autorità, soprattutto quella paterna, perché volevo fare a modo mio”. L’allontanamento dalla casa paterna ha comportato inevitabilmente l’entrare in conflitto con i suoi parenti (i suoi prossimi) e, in particolare, con il padre. La configurazione della quadratura Sole/Giove con Nettuno nel segno dello Scorpione esprime un bisogno di evasione e di fuga dalla realtà che, però, si realizza con molte difficoltà e sofferenze. Nella stessa intervista, l’attrice affermò: “Invece a modo mio mi sono fatta male, tante volte, perché non è facile vivere nel mondo e se non si ha come compagno di strada Gesù Cristo molte volte si viene usati e si sbaglia”. Divenuta famosa nel 1992 recitando nel film erotico di Tinto Brass “Così fan tutte” (pellicola del suo esordio, alla quale lei ha abiurato anni dopo, reputandola lesiva alla sua carriera e reputazione), negli ultimi anni si è avvicinata alla fede cattolica al punto da esserne intensamente coinvolta. In questo percorso hanno avuto un ruolo importante le letture d'infanzia della mistica carmelitana Teresa di Lisieux che le hanno suggerito il concetto di alleggerirsi dei fardelli pesanti, dei bisogni indotti e del superfluo per vivere più pienamente la dimensione spirituale della vita. Ha deciso, quindi, di dare una svolta alle proprie attività personali e professionali, dedicandosi con passione e solidarietà alle sorti dell'umanità più disagiata attraverso numerose associazioni di volontariato e all'apostolato, testimoniando in numerosi incontri di preghiera il "giro di boa" che ha impresso alla propria esistenza. Giove (maestro dell’Ascendente) nella Casa o Luogo VIII è indicativo, appunto, di questa trasformazione e svolta nel segno della fede, ancor più importante e provvidenziale in quanto Giove è congiunto con la Sorte di Fortuna (Tychè). Questa svolta ha avuto inizio quando, durante una meditazione “new age”, Claudia si è sentita spinta da una entità a volgere all'odio la sua vita. Al suo rifiuto interiore ha fatto seguito un momento di grande sofferenza fisica e spirituale causato dalla ribellione di tale entità alla sua scelta (il maligno avrebbe addirittura tentato di ucciderla). In quel momento, l’attrice avrebbe recitato il Padre Nostro, quindi il rosario, stringendo tra le mani un crocifisso che le era stato regalato solo alcuni giorni prima, riuscendo a provare una grande pace. Da lì è iniziato un percorso di fede crescente, sfociato nell’impegno diretto al servizio dei più bisognosi, come i disabili, attraverso l’associazione “Le opere del Padre” (nel tema natale, il Sole si colloca nella Casa o Luogo VI, quella dell’assistenza e del servizio). Passando all’esame delle qualità dell’Animo, i due significatori, Luna e Mercurio, si collocano rispettivamente nel segno dell’Acquario e in quello dei Gemelli (luogo del domicilio diurno di Mercurio). La Luna è peregrina nel segno dell’Acquario, ma recupera in dignità essendo nel termine o confine di Venere (che si colloca nel suo domicilio per segno e nella sua gioia per casa). Inoltre, la Luna in fase calante forma un trigono con Marte e questa configurazione dona “fa le persone attive ed energiche, che hanno facilmente il buon esito nelle azioni che si propongono” 24. Mercurio forma un quadrato con Plutone e questa configurazione indica uno spirito ribelle e tormentato, incline alla contestazione, stimolato da forze segrete e incontrollate (come affermato dall’attrice “[…] ho avuto uno spirito di ribellione contro tutta l’autorità, soprattutto quella paterna, perché volevo fare a modo mio”). Tuttavia, la disposizione di Plutone da parte dello stesso Mercurio rende meno nociva la suddetta configurazione. Dunque, essendo Luna e Mercurio (i due significatori delle “qualità dell’Animo”) in sufficiente condizione, si può concludere che gli istinti e gli appetiti (Luna) e l’intelletto (Mercurio) del soggetto sono affatto corrotti. In questo tema di natività, l’Almuten dell’Animo (Fig. 5) è Mercurio (in domicilio diurno) e si configura per sestile o esagono con Saturno. Secondo Claudio Tolomeo, l’associazione di Mercurio con Saturno “in luoghi adatti rende curiosi, indagatori, capaci di penetrare i segreti, di operare meraviglie, ma rende pure ingannatori e viventi alla giornata, anche se spesso avveduti, industriosi, ingegnosi, austeri, sobri, pronti d’intelletto, acuti investigatori, amanti del lavoro” 25.

23 Haly Abenragel, “Praeclarissimus liber completus in iudiciis astrorum quem edidit Albohazen Hali filius Abenragel, bene revisus et fideli studio emendatus per dominum Bartholomeum de Alten de Nusia germanicum artium et medicine Doctorem excellentissimum”, Venetiis 1523, fo. 51r-52v. 24 Anonymi de planetis, “Della costituzione e natura degli astri, dei loro giudizi e indicazioni per compresenza e configurazione mutua”, pubblicato da W. Kroll nel II volume del Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum (Codices Veneti), pp. 159-180. 25 Claudio Tolomeo, Op. cit., Liber III, Cap. XIV “Delle qualità dell’anima”.

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Inoltre, la Pars Fortunae (Tychè) si colloca a 29° 55’ in congiunzione a Giove (pianeta benefico), in aspetto di quadratura con il Sole (suo dispositore) e sulla cuspide della Casa o Luogo IX (Deus) e, quindi, indicativa di un essenza comunque positiva. Infine, si analizzi la Pars religionis et honestatis mulieris. In questo tema, la suddetta sorte o parte cade a 25° 18’ e, pur collocandosi in segno non fisso (i Pesci sono un segno mobile), è in aspetto di quadratura con Nettuno (secondo governatore del segno in cui si trova la parte o sorte) e di sestile o esagono con il Sole. Pertanto, utilizzando l’espressione di Bonatti, si deve concludere che “la donna sarà onesta e religiosa” 26.

Fig. 5 - Punteggio Almuten dell'Anima del tema natale 2

Adesso si passi all’analisi del seguente tema natale (Fig. 6).

Questo è il tema di natività di Madre Teresa di Calcutta (al secolo Anjeza Gonxhe Bojaxhiu), religiosa cattolica fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della Carità e beata, nata a Skopje (Macedonia) il 26 Agosto 1910 alle ore 14h 25m. Nell’esame della carta, si osservi che l’Ascendente cade nel segno del Sagittario e Giove (maestro dell’Ascendente) si colloca nella Bilancia e nella Casa o Luogo IX (ossia: quello della religione, della fede e dell’estero) 27. Quindi, il fatto che Giove (maestro dell’Ascendente) si colloca nella Casa o Luogo IX sta ad indicare che il soggetto cercherà di soddisfare il suo impulso istintivo e primario attraverso le attività della Casa IX (ossia: la religione, la fede e l’estero). Giove nel segno della Bilancia è congiunto al Medium Coeli (ha da poco effettuato la sua culminazione 28), è in

26 Guido Bonatti, Op. cit., Cap. X, Col. 616-664. 27 Secondo Retorio, “Il nono luogo è chiamato deus ed è il luogo del Sole. Significa tutto quanto attiene agli dei, come pure ai re, all’espatrio, ai sogni e al culto religioso. Questo segno è detto astronomico e metakosmion, ovvero intervallo tra i due mondi. In questo luogo le stelle benefiche danno prosperità in terra straniera e fanno gli uomini pii e osservanti del culto divino, segnatamente se il signore del luogo è ben posto ed è nel proprio domicilio od esaltazione e non osservato dalle malefiche stelle” [Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum, VIII/4, pp. 186-190]. 28 Giove ha effettuato la sua culminazione alle h. 13.11 (G.M.T.)

Figura 6 - Tema natale di Madre Teresa di Calcutta

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trigonocrazia 29, nella sua hairesis 30 ed è ben configurato per sestile o esagono con Venere (suo dispositore). Secondo Retorio “Giove in questo luogo, nel giorno, fa coloro che hanno responsi da visioni degli dei; alcuni conseguono dignità sacerdotali o hanno doni inalienabili”31. A questo proposito, la giovane Anjeza Gonxhe a partire dall'età di dieci - quattordici anni incominciò a partecipare alle attività della parrocchia del Sacro Cuore di Skopje, in particolare quelle del coro, del teatro e dell'aiuto alle persone povere. In quel periodo cominciò a conoscere l'India tramite le lettere di missionari gesuiti attivi nel Bengala. Nel 1928, a diciotto anni, decise di prendere i voti entrando come aspirante nelle Suore di Loreto, un ramo dell'Istituto della Beata Vergine Maria che svolgeva attività missionaria in India. Dopo un primo colloquio a Parigi, venne inizialmente inviata a Dublino, in Irlanda, dove si fermò sei settimane per imparare le prime nozioni di inglese e ricevere il velo di postulante. Nel gennaio 1929 raggiunse l'India dove, dopo una breve sosta a Calcutta, venne inviata nel Darjeeling, alle pendici dell'Himalaya, per completare la sua preparazione. Qui si fermò due anni, studiando le lingue inglese e bengali e insegnando nella scuola annessa al convento. Svolse anche un'attività come aiuto-infermiera che la mise in contatto con la realtà dei malati. Il 24 maggio 1931, prese i voti temporanei, assumendo il nome di Maria Teresa, ispirandosi a Santa Teresa di Lisieux. Come si può vedere da questa breve biografia, è chiara che la sua vita sarebbe stata connotata da un’attività al servizio della fede e della religione svolta all’estero, come indicato chiaramente da Giove particolarmente dignificato. Passando all’esame delle qualità dell’animo, i due significatori, Luna e Mercurio, si collocano rispettivamente nel segno del Toro (luogo dell’esaltazione della Luna) e in quello della Vergine (luogo dell’esaltazione di Mercurio). Per dignità i due significatori esprimono un grado di raffinatezza che ben esprime le qualità dell’animo di una persona divenuta Santa. La Luna nel segno del Toro si colloca nella Casa o Luogo V, nei termini o confini di Giove, si configura per sestile o esagono con Nettuno e si congiunge a Caput Draconis. Afferma Retorio che la Luna nella Casa o Luogo V “di giorno significa il peregrinare, l’alienazione dei genitori o l’orfanezza, ma con il passare del tempo i nativi prospereranno” 32. Si ricordi che la giovane Anjeza Gonxhe, nata in una benestante famiglia di genitori albanesi originari del Kosovo, rimase all'età di otto anni orfana di padre e la sua famiglia si trovò in gravi difficoltà economiche. Passando all’analisi di Mercurio, questo si colloca nella Casa o Luogo IX e nel segno della Vergine (luogo della sua esaltazione). Secondo Retorio, “se Mercurio è presente nel nono luogo, nel proprio domicilio od esaltazione od orientale mattutino e non osservato dagli astri malefici, chi nasce comunica con la divinità e per la loro capacità giungono a posti di comando” 33. In questo caso, Mercurio è sia nel luogo del proprio domicilio che esaltazione e la quadratura di Plutone nel segno dei Gemelli non lo danneggia, essendone il suo dispositore. Inoltre, Mercurio è dispositore sia del Sole che della Sorte o Parte di Fortuna, entrambi nel segno della Vergine. Dunque, essendo Luna e Mercurio (i due significatori delle qualità dell’Anima) in ottima condizione, si può concludere che gli istinti e gli appetiti (Luna) e l’intelletto (Mercurio) del soggetto sono raffinati. In questo tema di natività, l’Almuten dell’Anima (Fig. 7) è Venere (peregrino, maestro della Casa o Luogo V nella Casa o Luogo II e nei termini o confini di Venere) il quale si configura per sestile o esagono con Giove in Casa o Luogo IX, nel segno dello Bilancia. Secondo Claudio Tolomeo, l’associazione di Venere con Giove “in luoghi adatti rende semplici, amanti della pulizia […], delle arti, del teatro, degli studi […] delicati, di buone qualità, pii, benefici ed amanti degli altri, religiosi, dediti alle cerimonie […], al gioco, ai canti […] saggi, umili, inclini ad onesti e puri amori, casti, moderati, tenaci […] ed, in generale, giusti e probi” 34.

29 Il trigono d'aria è dominato da Saturno (di giorno), da Mercurio (di notte) con Giove partecipante. 30 L’hairesis è la condizione di appartenenza di un pianeta al partito o fazione del giorno oppure a quello della notte. La concordia tra l'hairesis dei pianeti dominanti ed il tempo della genitura (diurna o notturna) è fondamentale per il giudizio in quanto i pianeti che rispettano la propria hairesis (in genitura diurna i diurni - Sole, Giove e Saturno - in genitura notturna i notturni – Luna, Venere e Marte) operano nel modo migliore, secondo natura e giustizia; invece quelli che non rispettano la propria hairesis operano in modo contrario, con ostacoli e difficoltà. Il rispetto dell'hairesis non indica una maggior forza del pianeta ma un miglior modo di operare. Altre condizioni di rispetto dell'hairesis sono per i diurni, essere sopra l'orizzonte, avere luce crescente ed essere in segno maschile; e per i notturni essere sotto l'orizzonte, avere luce calante ed essere in segno femminile. 31 Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum, VIII/4, pp. 186-190. 32 Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum, VIII/4, pp. 186-190. 33 Catalogus Codicum Astrologorum Graecorum, VIII/4, pp. 186-190. 34 Claudio Tolomeo, Op. cit., Liber III, Cap. XIV “Delle qualità dell’anima”.

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Fig. 7 - Punteggio Almuten dell'Anima del tema natale 3

Leggendo quanto affermato da Tolomeo non è necessario aggiungere ulteriore commento, essendo molto rispondente la suddetta descrizione alla vita di Madre Teresa di Calcutta. Nel tema natale di Madre Teresa di Calcutta, la Pars Fortunae (Tychè) si trova a 10° 26’ sulla cuspide della Casa o Luogo IX (Deus) congiunta al Sole, in trigono alla Luna e, soprattutto, disposta da Mercurio dignificato fortemente impregnato di significati filosofico-religiosi. Infine, si analizzi la Pars religionis et honestatis mulieris. In questo tema, la suddetta sorte o parte cade a 14° 31’ e, pur collocandosi in segno non fisso (i Pesci sono un segno mobile), è in aspetto di trigono con Nettuno (secondo governatore del segno in cui si trova la parte o sorte) e di sestile o esagono con la Luna particolarmente dignificata che può essere considerata benefica. Inoltre, la parte o sorte è disposta sia per domicilio che per termine o confine da Giove (primo governatore del segno dei Pesci) particolarmente dignificato. Pertanto, utilizzando l’espressione di Bonatti, si deve concludere che “la donna sarà onesta e religiosa” 35. L’esame dei due suddetti temi di natività (che nella casistica ne costituiscono i poli estremi), attraverso l’utilizzazione dei significatori delle qualità dell’Animo secondo Tolomeo, dell’Almuten dell’Animo, della Pars Fortunae (Tychè) e della Pars religionis et honestatis mulieris riferita da Bonatti, ha dunque permesso di poter determinare con notevole precisione le qualità dell’Animo di un individuo attraverso l’esame attento della sua carta di natività, confermando pienamente la validità dell’Astrologia come eccellente strumento di indagine e di conoscenza della realtà.

35 Guido Bonatti, Op. cit., Cap. X, Col. 616-664.

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