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Rassegna stampa La Sicilia, Maurizio Caserta
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INCONTRO FISTEL CISL
Solo un lavoratore su diecientra a tempo indeterminato
Un lavoratore su dieci entra nel mercato del lavoro con uncontratto a tempo indeterminato. Gli altri vanno a formarela sacca dei cosiddetti “precari”, lavoratori con contratti“non standard” sempre più alla ricerca di tutele erappresentanza: nel commercio, nei call center, ma anchenelle grandi aziende. Per loro è indispensabile che laprecarietà diventi flessibilità garantita.Per dibattere di quali strumenti disponga oggi il lavoratoreprecario, la Felsa Cisl ha chiamato allo steso tavolo PaoloTrovato, direttore dell’ufficio provinciale del Lavoro,Maurizio Attanasio, segretario territoriale Cisl; AntonioD’Amico, segretario generale Fistel Cisl; MichelaCapobianco, segretaria territoriale Fisascat Cisl. Ha fatto glionori di casa, Adina Celona neo responsabile della Felca Cisletnea. È intervenuta Rosaria Rotolo, segretaria generale CislCatania.Trovato ha passato in rassegna le tipologie di rapporto“non standard” alle quali oggi molte aziende nel Catanesericorrono: dal lavoro intermittente, molto spesso in nero,molto rappresentato a Catania “capitale dei pub”, nelsettore del terziario, commercio, turismo; alle “false”partite iva e agli altrettanto “falsi” co. co. pro., che semprepiù spesso nascondono veri rapporti di lavoro subordinato.Il direttore dell’Ufficio provinciale del lavoro ha lamentatola scarsa incidenza dell’apprendistato come forma di primoingresso nel mondo del lavoro. Attanasio ha sottolineatoche «la flessibilità è legata al concetto di tutela, dibilateralità, di rappresentanza. Tutele legate alle singoleesigenze di ogni lavoratore “atipico”, a partire dal sostegnoal reddito nei periodi di non lavoro e rafforzando laformazione. Chiediamo un impegno alle istituzioni perché inuclei degli ispettori del lavoro riacquistino la presenzadelle forze dell’ordine; anche se non ci interessa larepressione tout court ma la politica del buon lavoro anchese flessibile ma garantito».«Dobbiamo impegnarci - ha detto Adina Celona - perché leaziende sfruttino appieno l’apprendistato formativo.Questo è oggi è lo strumento migliore perché un giovanepossa fare il suo primo ingresso nel mondo del lavoro,anche tramite le agenzie di somministrazione».«La crisi ha polverizzato migliaia di posti di lavoro – diceRotolo - ma ha abbassato ancora di più il livello di tutela deilavoratori in special modo degli atipici e dei precari. Lariorganizzazione avviata dalla Cisl intende spostare semprepiù risorse sul territorio perché nell’azienda si svolgal’attività sindacale fondamentale e perché vogliamopuntare sul binomio “rappresentanza – territorio” comeingredienti indispensabili per rendere concreti gli obiettividi tutela di tutti i lavoratori, dei giovani e degli atipici».
CONDOGLIANZE
E’ morto Gregorio Cottonegià assessore a Catania
E’ morto a 74 anni Gregorio Cottone, uomo di grandegenerosità benvoluto da tutti quelli che hanno avuto ilprivilegio di conoscerlo. Già vicedirettore della Bancanazionale del lavoro, è stato anche segretario politico
del partito liberale catanese, assessorecomunale con vari incarichi, tra cui ildipartimento di Economia. Uomod’altri tempi, anche nella sua attivitàpolitica ha mostrato grandecorrettezza e dedizione. Una vitadedicata alla famiglia, al lavoro eall’ideale di una politica vera. Alla
moglie Nina Sigona e alle figlie Daniela, Paola eClaudia le nostre condoglianze. Oggi alle 15,30 ifunerali nella chiesa dei Martiri inglesi di S. Agata liBattiati.
GIUSEPPE BONACCORSI
Il sì del Consiglio comunale sul Piano di risana-mento, arrivato 48 ore prima del possibile de-fault del Comune, ha fatto tirare un respiro disollievo non soltanto al sindaco, che adesso rin-grazia «per il senso di responsabilità dell’as-semblea», ma anche alle opposizioni e ai sinda-cati. Nonostante il peso che la manovra avrà sul-la città per i prossimi 10 anni, nessuno ha tifatoaffinché la città fallisse perché questo avrebbecomportato anni bui per tutti, con le partecipa-te fallite e i creditori rovinati, e il peso delle re-sponsabilità, agli occhi dei cittadini, sarebbe ri-caduto su tutta la macchina politico ammini-strativa. Però, adesso, a voto concluso, i distinguivanno fatti. E per primo arriva il commento delPd, col capogruppo Saro D’Agata: «Noi del Pd ab-biamo ritenuto di adottare un atteggiamento re-sponsabile in Aula per il bene della città, anchese non crediamo alla soluzione adottata da que-sta amministrazione per rimettere i conti inequilibrio. Temiamo soprattutto che in città siperpetui l’agonia della macchina amministrati-va e che il dissesto possa essere soltanto riman-dato perché bisognerà mantenere gli impegnicon lo Stato e con i creditori. E’ chiaro che tuttaquesta situazione è addebitabile a questa ammi-nistrazione che nonostante i 140 milioni ottenu-ti dal governo Berlusconi non è riuscita a mette-re in equilibrio le casse ed è stata costretta a por-tare l’Imu al massimo, a disporre il blocco delTurn over per i comunali e ad aumentare i ser-vizi a domanda individuale come la refezione.Cionostante siamo rimasti in Aula perché il Pdnon voleva certo lo sfascio della città».
Al Pd e in generale a tutto il Consiglio rispon-de il sindaco: «Sul senso di responsabilità ditutto il Consiglio non ho mai avuto dubbi - spie-ga Stancanelli - D’altronde sarebbe stato irre-sponsabile non votare il Piano anche se nell’as-semblea ci sono alcuni esponenti che fanno de-magogia. Ringrazio nuovamente tutto il Consi-glio e le opposzioni per il loro atteggiamento re-sponsabile, perché hanno capito, in questo mo-mento di crisi, che il mio appello l’ho rivolto co-me sindaco civico che a parlato per il bene del-la città».
Stancanelli, a questo punto, si è augurato cheil Consiglio adotti lo stesso senso di responsabi-lità nell’esame dei prossimi atti importanti, apartire dal Prg che andrà in Aula il 16 febbraio,il Piano regolatore del Porto e il Pua della Plaia.Il sindaco si è quindi soffermato sui timoriespressi dal Pd che il dissesto possa essere solorinviato: «Non ho mai creduto che saremmo fi-niti in dissesto e a maggior ragione non lo credoadesso che abbiamo imboccato la strada del ri-sanamento reale. Oggi abbiamo un Bilancio ido-
neo e vero, senza alcun capitolo virtuale. Ades-so Catania potrà camminare con le sue gambe esenza timori come qualcuno pensa, perché, vor-rei ricordare, che in questi 4 anni e mezzo di sin-dacatura abbiamo tagliato debiti e residui atti-vi per 700 milioni e siamo riusciti ad andareavanti lo stesso. E’ chiaro che non ci spaventanoadesso i 200 milioni che dobbiamo onorare in
10 anni».Infine il sindaco si è fregiato del risultato
conseguito ed ha elogiato il lavoro del suo vice-sindaco e assessore Roberto Bonaccorsi aggiun-gendo: «Per la seconda volta sono contento e or-goglioso di quanto è stato fatto per salvare lacittà».
Stancanelli esulta, ma non tutti la pensano
come lui. Uno dei suoi sfidanti alla poltrona disindaco, il prof. Maurizio Caserta, pensa al con-trario che il Comune abbia perso tempo per ri-sanare le casse: «Per poter aderire al Fondo dirotazione occorre adesso far quadrare i conti conuna manovra lacrime e sangue che comporterànumerosi sacrifici a carico dei cittadini - spiegaCaserta -. L’amministrazione è arrivata tardi,non è stata tempestiva. Nel 2008 la questionedel dissesto era stata affrontata, ma nessuno, némaggioranza né opposizione, è voluto andare fi-no in fondo. Quella - ha concluso il prof. di Eco-nomia politica - sarebbe stata una scelta doloro-sa e impopolare, ma oggi saremmo già avantinelle ristrutturazione ed alcune cose sarebberogià alle nostre spalle. In alcune circostanze la po-litica deve assumersi responsabilità gravose».
Commento in chiaroscuro per il sì del Consi-glio per il coordinatore di Grande Sud, FilippoGrasso: «Questa amministrazione e la sua mag-gioranza consegnano al prossimo governo unComune in piena efficienza economica, ma ilproblema serio e che non s’intravede, allo statoattuale, quel vero rinnovamento politico in gra-do di arrestare la china».
Per Luca Sangiorgio, di «Giovane Italia Cata-nia» «Non si può che apprezzare la scelta del Co-mune di percorrere la via della riduzione dellaspesa corrente e dei costi della politica, taglian-do gli affitti passivi e rimodulando e riorganiz-zando le Municipalità. Unica nota negativa è l’i-nevitabile aumento ai livelli massimi dei tribu-ti, ma ci auguriamo fortemente che esso sia ac-compagnato da una costante e proficua lotta al-l’evasione».
Il Pianodi risanamento
Il Pd incalza: «Situazione causatada questa Giunta. Un bene che lacittà non sia fallita, ma temiamoche il default sia solo rinviato»
Stancanelli soddisfatto per il sìdell’Aula: «Ero convinto chel’assemblea avrebbe avuto unatteggiamento responsabile»
Stancanelli: «Grazie a tutto il Consiglio»Caserta: «Ma il Comune ha perso 4 anni»
I sindacati: «Decisione responsabile»Cgil Cisl Uil. Adesso misure per alleviare il peso dei tributi solo sui lavoratori
in brevePIAZZA DANTEArrestato bulgaro per una rapina
I carabinieri della Compagnia diPiazza Dante hanno arrestato ilpregiudicato Georgi Karadzhov,27enne, bulgaro, domiciliato aCatania, su ordine di custodiacautelare emesso dalla Corted’Appello dell’Aquila. L’uomo è statoritenuto responsabile di un furtoaggravato commesso il 16 dicembre2012 a Penne (Perugia). L’arrestato, sudisposizione del magistrato, è statoaccompagnato nella sua abitazione esottoposto alla detenzionedomiciliare.
RAPINADeve scontare tre anni e 10 mesi
I carabinieri del reparto operativohanno arrestato Cristian Titola,22enne, catanese, pregiudicato, su
ordine di carcerazioneemesso dalla Procuradella Repubblicapresso il Tribunale diCatania. Il giovanedovrà scontare lapena di 3 anni e 10mesi di reclusione
poiché ritenuto responsabile dei reatidi associazione a delinquere e rapinain concorso, commessi nel 2010 aCatania. Titola è stato condotto nelcarcere di Piazza Lanza.
TRAFFICOAllerta per il pienone S. Agata
a. z.) Dopo il grande pienone diveicoli e gitanti accertato ierisull’Etna dove la Polizia stradale,soltanto verso il Rifugio Sapienza,ha rilevato la presenza di oltre 50pullman e poi, dal primopomeriggio ad Acireale per ilCarnevale, anche oggi bisogna faremolta attenzione. La Polstrada,infatti, evidenzia un’allertamaltempo con forte vento, piogge epossibili mareggiate a valle, proprioquando è previsto un intensomovimento di mezzi pesanti. E poi,sempre oggi, tra l’altro molti utentisi recheranno in città per ifesteggiamenti in onore disant’Agata. La Polstradaattenzionerà il casello di sanGregorio della A 18, gli svincoli dellaTangenziale e di viale Mediterraneononché la statale Messina-Catania el’autostrada che unisce il capoluogoa Siracusa. Si consiglia a quantieffettueranno spostamenti sullelunghe distanze a viaggiareinformati per conoscere lo stato ditransitabilità e del tempo, compresal’evoluzione atmosferica agliimbarchi dei traghetti. I numeri dacomporre telefonicamente sono:095/547212 (sala operativacompartimentale di Catania) e090/6402811 (punto di riferimentodella Polstrada di Messina).
I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Ca-tania, Angelo Villari, Rosaria Rotolo e An-gelo Mattone in attesa di verificare la de-libera, ritengono che la decisione assuntadal consiglio comunale «rappresenta unadecisione responsabile per evitare il disse-sto. Adesso pero si passi immediatamen-te al confronto, per evitare che il peso piùgrande sia sostenuto dei lavoratori e daicittadini catanesi, un reale confronto pro-duttivo per il raggiungimento del “benecomune” e nelle quali le parti partecipinoallo stesso progetto, per una reale eprofonda riorganizzazione strutturale emorale dell’amministrazione comunale».«Serve un profondo cambiamento pro-
gettuale tra Comune, forze sociali e citta-dinanza, per definire scelte condivise estrategiche per il futuro dei servizi ai citta-dini e il futuro dei lavoratori dipendenti eprecari».
«Un piano così corposo in termini fi-nanziari ma principalmente in termini ditrasformazione dei servizi alla cittadinan-za - continuano Cgil, Cisl e Uil - inciderànotevolmente sulla qualità della vita so-ciale dei cittadini di Catania deve esseremeglio discusso principalmente sulle li-nee strategiche. Siamo preoccupati e chie-diamo modifiche sostanziali per i tagli aservizi di “assistenza sociale” e per l’au-mento non perequativo delle aliquote di
Imu e Tarsu (la nuova Tares), con riduzio-ni alle fasce più deboli. Serve anche avvia-re immediatamente un piano per inclu-sione dei lavoratori Puc con una immedia-ta modifica alla riduzione del loro orario dilavoro attualmente apportata con la con-seguente riduzione del salario».
I sindacati infine sono tornati a chiede-re all’amministrazione di modificare ilpiano apportando interventi concreti attiper ridurre il peso dei tributi locali suipensionati e disagiati; per ridurre i costidella politica; per incentivare il contrastoall’elusione e all’evasione fiscale dei tribu-ti; per attivare politiche di sostegno alle fa-miglie a rischio di emarginazione sociale.
LA SICILIA
CCATANIALUNEDÌ 4 FEBBRAIO 2013
44.
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