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INCONTRO FISTEL CISL Solo un lavoratore su dieci entra a tempo indeterminato Un lavoratore su dieci entra nel mercato del lavoro con un contratto a tempo indeterminato. Gli altri vanno a formare la sacca dei cosiddetti “precari”, lavoratori con contratti “non standard” sempre più alla ricerca di tutele e rappresentanza: nel commercio, nei call center, ma anche nelle grandi aziende. Per loro è indispensabile che la precarietà diventi flessibilità garantita. Per dibattere di quali strumenti disponga oggi il lavoratore precario, la Felsa Cisl ha chiamato allo steso tavolo Paolo Trovato, direttore dell’ufficio provinciale del Lavoro, Maurizio Attanasio, segretario territoriale Cisl; Antonio D’Amico, segretario generale Fistel Cisl; Michela Capobianco, segretaria territoriale Fisascat Cisl. Ha fatto gli onori di casa, Adina Celona neo responsabile della Felca Cisl etnea. È intervenuta Rosaria Rotolo, segretaria generale Cisl Catania. Trovato ha passato in rassegna le tipologie di rapporto “non standard” alle quali oggi molte aziende nel Catanese ricorrono: dal lavoro intermittente, molto spesso in nero, molto rappresentato a Catania “capitale dei pub”, nel settore del terziario, commercio, turismo; alle “false” partite iva e agli altrettanto “falsi” co. co. pro., che sempre più spesso nascondono veri rapporti di lavoro subordinato. Il direttore dell’Ufficio provinciale del lavoro ha lamentato la scarsa incidenza dell’apprendistato come forma di primo ingresso nel mondo del lavoro. Attanasio ha sottolineato che «la flessibilità è legata al concetto di tutela, di bilateralità, di rappresentanza. Tutele legate alle singole esigenze di ogni lavoratore “atipico”, a partire dal sostegno al reddito nei periodi di non lavoro e rafforzando la formazione. Chiediamo un impegno alle istituzioni perché i nuclei degli ispettori del lavoro riacquistino la presenza delle forze dell’ordine; anche se non ci interessa la repressione tout court ma la politica del buon lavoro anche se flessibile ma garantito». «Dobbiamo impegnarci - ha detto Adina Celona - perché le aziende sfruttino appieno l’apprendistato formativo. Questo è oggi è lo strumento migliore perché un giovane possa fare il suo primo ingresso nel mondo del lavoro, anche tramite le agenzie di somministrazione». «La crisi ha polverizzato migliaia di posti di lavoro – dice Rotolo - ma ha abbassato ancora di più il livello di tutela dei lavoratori in special modo degli atipici e dei precari. La riorganizzazione avviata dalla Cisl intende spostare sempre più risorse sul territorio perché nell’azienda si svolga l’attività sindacale fondamentale e perché vogliamo puntare sul binomio “rappresentanza – territorio” come ingredienti indispensabili per rendere concreti gli obiettivi di tutela di tutti i lavoratori, dei giovani e degli atipici». CONDOGLIANZE E’ morto Gregorio Cottone già assessore a Catania E’ morto a 74 anni Gregorio Cottone, uomo di grande generosità benvoluto da tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Già vicedirettore della Banca nazionale del lavoro, è stato anche segretario politico del partito liberale catanese, assessore comunale con vari incarichi, tra cui il dipartimento di Economia. Uomo d’altri tempi, anche nella sua attività politica ha mostrato grande correttezza e dedizione. Una vita dedicata alla famiglia, al lavoro e all’ideale di una politica vera. Alla moglie Nina Sigona e alle figlie Daniela, Paola e Claudia le nostre condoglianze. Oggi alle 15,30 i funerali nella chiesa dei Martiri inglesi di S. Agata li Battiati. GIUSEPPE BONACCORSI Il sì del Consiglio comunale sul Piano di risana- mento, arrivato 48 ore prima del possibile de- fault del Comune, ha fatto tirare un respiro di sollievo non soltanto al sindaco, che adesso rin- grazia «per il senso di responsabilità dell’as- semblea», ma anche alle opposizioni e ai sinda- cati. Nonostante il peso che la manovra avrà sul- la città per i prossimi 10 anni, nessuno ha tifato affinché la città fallisse perché questo avrebbe comportato anni bui per tutti, con le partecipa- te fallite e i creditori rovinati, e il peso delle re- sponsabilità, agli occhi dei cittadini, sarebbe ri- caduto su tutta la macchina politico ammini- strativa. Però, adesso, a voto concluso, i distingui vanno fatti. E per primo arriva il commento del Pd, col capogruppo Saro D’Agata: «Noi del Pd ab- biamo ritenuto di adottare un atteggiamento re- sponsabile in Aula per il bene della città, anche se non crediamo alla soluzione adottata da que- sta amministrazione per rimettere i conti in equilibrio. Temiamo soprattutto che in città si perpetui l’agonia della macchina amministrati- va e che il dissesto possa essere soltanto riman- dato perché bisognerà mantenere gli impegni con lo Stato e con i creditori. E’ chiaro che tutta questa situazione è addebitabile a questa ammi- nistrazione che nonostante i 140 milioni ottenu- ti dal governo Berlusconi non è riuscita a mette- re in equilibrio le casse ed è stata costretta a por- tare l’Imu al massimo, a disporre il blocco del Turn over per i comunali e ad aumentare i ser- vizi a domanda individuale come la refezione. Cionostante siamo rimasti in Aula perché il Pd non voleva certo lo sfascio della città». Al Pd e in generale a tutto il Consiglio rispon- de il sindaco: «Sul senso di responsabilità di tutto il Consiglio non ho mai avuto dubbi - spie- ga Stancanelli - D’altronde sarebbe stato irre- sponsabile non votare il Piano anche se nell’as- semblea ci sono alcuni esponenti che fanno de- magogia. Ringrazio nuovamente tutto il Consi- glio e le opposzioni per il loro atteggiamento re- sponsabile, perché hanno capito, in questo mo- mento di crisi, che il mio appello l’ho rivolto co- me sindaco civico che a parlato per il bene del- la città». Stancanelli, a questo punto, si è augurato che il Consiglio adotti lo stesso senso di responsabi- lità nell’esame dei prossimi atti importanti, a partire dal Prg che andrà in Aula il 16 febbraio, il Piano regolatore del Porto e il Pua della Plaia. Il sindaco si è quindi soffermato sui timori espressi dal Pd che il dissesto possa essere solo rinviato: «Non ho mai creduto che saremmo fi- niti in dissesto e a maggior ragione non lo credo adesso che abbiamo imboccato la strada del ri- sanamento reale. Oggi abbiamo un Bilancio ido- neo e vero, senza alcun capitolo virtuale. Ades- so Catania potrà camminare con le sue gambe e senza timori come qualcuno pensa, perché, vor- rei ricordare, che in questi 4 anni e mezzo di sin- dacatura abbiamo tagliato debiti e residui atti- vi per 700 milioni e siamo riusciti ad andare avanti lo stesso. E’ chiaro che non ci spaventano adesso i 200 milioni che dobbiamo onorare in 10 anni». Infine il sindaco si è fregiato del risultato conseguito ed ha elogiato il lavoro del suo vice- sindaco e assessore Roberto Bonaccorsi aggiun- gendo: «Per la seconda volta sono contento e or- goglioso di quanto è stato fatto per salvare la città». Stancanelli esulta, ma non tutti la pensano come lui. Uno dei suoi sfidanti alla poltrona di sindaco, il prof. Maurizio Caserta, pensa al con- trario che il Comune abbia perso tempo per ri- sanare le casse: «Per poter aderire al Fondo di rotazione occorre adesso far quadrare i conti con una manovra lacrime e sangue che comporterà numerosi sacrifici a carico dei cittadini - spiega Caserta -. L’amministrazione è arrivata tardi, non è stata tempestiva. Nel 2008 la questione del dissesto era stata affrontata, ma nessuno, né maggioranza né opposizione, è voluto andare fi- no in fondo. Quella - ha concluso il prof. di Eco- nomia politica - sarebbe stata una scelta doloro- sa e impopolare, ma oggi saremmo già avanti nelle ristrutturazione ed alcune cose sarebbero già alle nostre spalle. In alcune circostanze la po- litica deve assumersi responsabilità gravose». Commento in chiaroscuro per il sì del Consi- glio per il coordinatore di Grande Sud, Filippo Grasso: «Questa amministrazione e la sua mag- gioranza consegnano al prossimo governo un Comune in piena efficienza economica, ma il problema serio e che non s’intravede, allo stato attuale, quel vero rinnovamento politico in gra- do di arrestare la china». Per Luca Sangiorgio, di «Giovane Italia Cata- nia» «Non si può che apprezzare la scelta del Co- mune di percorrere la via della riduzione della spesa corrente e dei costi della politica, taglian- do gli affitti passivi e rimodulando e riorganiz- zando le Municipalità. Unica nota negativa è l’i- nevitabile aumento ai livelli massimi dei tribu- ti, ma ci auguriamo fortemente che esso sia ac- compagnato da una costante e proficua lotta al- l’evasione». Il Piano di risanamento Il Pd incalza: «Situazione causata da questa Giunta. Un bene che la città non sia fallita, ma temiamo che il default sia solo rinviato» Stancanelli soddisfatto per il sì dell’Aula: «Ero convinto che l’assemblea avrebbe avuto un atteggiamento responsabile» Stancanelli: «Grazie a tutto il Consiglio» Caserta: «Ma il Comune ha perso 4 anni» I sindacati: «Decisione responsabile» Cgil Cisl Uil. Adesso misure per alleviare il peso dei tributi solo sui lavoratori in breve PIAZZA DANTE Arrestato bulgaro per una rapina I carabinieri della Compagnia di Piazza Dante hanno arrestato il pregiudicato Georgi Karadzhov, 27enne, bulgaro, domiciliato a Catania, su ordine di custodia cautelare emesso dalla Corte d’Appello dell’Aquila. L’uomo è stato ritenuto responsabile di un furto aggravato commesso il 16 dicembre 2012 a Penne (Perugia). L’arrestato, su disposizione del magistrato, è stato accompagnato nella sua abitazione e sottoposto alla detenzione domiciliare. RAPINA Deve scontare tre anni e 10 mesi I carabinieri del reparto operativo hanno arrestato Cristian Titola, 22enne, catanese, pregiudicato, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania. Il giovane dovrà scontare la pena di 3 anni e 10 mesi di reclusione poiché ritenuto responsabile dei reati di associazione a delinquere e rapina in concorso, commessi nel 2010 a Catania. Titola è stato condotto nel carcere di Piazza Lanza. TRAFFICO Allerta per il pienone S. Agata a. z.) Dopo il grande pienone di veicoli e gitanti accertato ieri sull’Etna dove la Polizia stradale, soltanto verso il Rifugio Sapienza, ha rilevato la presenza di oltre 50 pullman e poi, dal primo pomeriggio ad Acireale per il Carnevale, anche oggi bisogna fare molta attenzione. La Polstrada, infatti, evidenzia un’allerta maltempo con forte vento, piogge e possibili mareggiate a valle, proprio quando è previsto un intenso movimento di mezzi pesanti. E poi, sempre oggi, tra l’altro molti utenti si recheranno in città per i festeggiamenti in onore di sant’Agata. La Polstrada attenzionerà il casello di san Gregorio della A 18, gli svincoli della Tangenziale e di viale Mediterraneo nonché la statale Messina-Catania e l’autostrada che unisce il capoluogo a Siracusa. Si consiglia a quanti effettueranno spostamenti sulle lunghe distanze a viaggiare informati per conoscere lo stato di transitabilità e del tempo, compresa l’evoluzione atmosferica agli imbarchi dei traghetti. I numeri da comporre telefonicamente sono: 095/547212 (sala operativa compartimentale di Catania) e 090/6402811 (punto di riferimento della Polstrada di Messina). I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Ca- tania, Angelo Villari, Rosaria Rotolo e An- gelo Mattone in attesa di verificare la de- libera, ritengono che la decisione assunta dal consiglio comunale «rappresenta una decisione responsabile per evitare il disse- sto. Adesso pero si passi immediatamen- te al confronto, per evitare che il peso più grande sia sostenuto dei lavoratori e dai cittadini catanesi, un reale confronto pro- duttivo per il raggiungimento del “bene comune” e nelle quali le parti partecipino allo stesso progetto, per una reale e profonda riorganizzazione strutturale e morale dell’amministrazione comunale». «Serve un profondo cambiamento pro- gettuale tra Comune, forze sociali e citta- dinanza, per definire scelte condivise e strategiche per il futuro dei servizi ai citta- dini e il futuro dei lavoratori dipendenti e precari». «Un piano così corposo in termini fi- nanziari ma principalmente in termini di trasformazione dei servizi alla cittadinan- za - continuano Cgil, Cisl e Uil - inciderà notevolmente sulla qualità della vita so- ciale dei cittadini di Catania deve essere meglio discusso principalmente sulle li- nee strategiche. Siamo preoccupati e chie- diamo modifiche sostanziali per i tagli a servizi di “assistenza sociale” e per l’au- mento non perequativo delle aliquote di Imu e Tarsu (la nuova Tares), con riduzio- ni alle fasce più deboli. Serve anche avvia- re immediatamente un piano per inclu- sione dei lavoratori Puc con una immedia- ta modifica alla riduzione del loro orario di lavoro attualmente apportata con la con- seguente riduzione del salario». I sindacati infine sono tornati a chiede- re all’amministrazione di modificare il piano apportando interventi concreti atti per ridurre il peso dei tributi locali sui pensionati e disagiati; per ridurre i costi della politica; per incentivare il contrasto all’elusione e all’evasione fiscale dei tribu- ti; per attivare politiche di sostegno alle fa- miglie a rischio di emarginazione sociale. LA SICILIA CATANIA LUNEDÌ 4 FEBBRAIO 2013 44.

Maurizio Caserta, La Sicilia

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Rassegna stampa La Sicilia, Maurizio Caserta

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INCONTRO FISTEL CISL

Solo un lavoratore su diecientra a tempo indeterminato

Un lavoratore su dieci entra nel mercato del lavoro con uncontratto a tempo indeterminato. Gli altri vanno a formarela sacca dei cosiddetti “precari”, lavoratori con contratti“non standard” sempre più alla ricerca di tutele erappresentanza: nel commercio, nei call center, ma anchenelle grandi aziende. Per loro è indispensabile che laprecarietà diventi flessibilità garantita.Per dibattere di quali strumenti disponga oggi il lavoratoreprecario, la Felsa Cisl ha chiamato allo steso tavolo PaoloTrovato, direttore dell’ufficio provinciale del Lavoro,Maurizio Attanasio, segretario territoriale Cisl; AntonioD’Amico, segretario generale Fistel Cisl; MichelaCapobianco, segretaria territoriale Fisascat Cisl. Ha fatto glionori di casa, Adina Celona neo responsabile della Felca Cisletnea. È intervenuta Rosaria Rotolo, segretaria generale CislCatania.Trovato ha passato in rassegna le tipologie di rapporto“non standard” alle quali oggi molte aziende nel Catanesericorrono: dal lavoro intermittente, molto spesso in nero,molto rappresentato a Catania “capitale dei pub”, nelsettore del terziario, commercio, turismo; alle “false”partite iva e agli altrettanto “falsi” co. co. pro., che semprepiù spesso nascondono veri rapporti di lavoro subordinato.Il direttore dell’Ufficio provinciale del lavoro ha lamentatola scarsa incidenza dell’apprendistato come forma di primoingresso nel mondo del lavoro. Attanasio ha sottolineatoche «la flessibilità è legata al concetto di tutela, dibilateralità, di rappresentanza. Tutele legate alle singoleesigenze di ogni lavoratore “atipico”, a partire dal sostegnoal reddito nei periodi di non lavoro e rafforzando laformazione. Chiediamo un impegno alle istituzioni perché inuclei degli ispettori del lavoro riacquistino la presenzadelle forze dell’ordine; anche se non ci interessa larepressione tout court ma la politica del buon lavoro anchese flessibile ma garantito».«Dobbiamo impegnarci - ha detto Adina Celona - perché leaziende sfruttino appieno l’apprendistato formativo.Questo è oggi è lo strumento migliore perché un giovanepossa fare il suo primo ingresso nel mondo del lavoro,anche tramite le agenzie di somministrazione».«La crisi ha polverizzato migliaia di posti di lavoro – diceRotolo - ma ha abbassato ancora di più il livello di tutela deilavoratori in special modo degli atipici e dei precari. Lariorganizzazione avviata dalla Cisl intende spostare semprepiù risorse sul territorio perché nell’azienda si svolgal’attività sindacale fondamentale e perché vogliamopuntare sul binomio “rappresentanza – territorio” comeingredienti indispensabili per rendere concreti gli obiettividi tutela di tutti i lavoratori, dei giovani e degli atipici».

CONDOGLIANZE

E’ morto Gregorio Cottonegià assessore a Catania

E’ morto a 74 anni Gregorio Cottone, uomo di grandegenerosità benvoluto da tutti quelli che hanno avuto ilprivilegio di conoscerlo. Già vicedirettore della Bancanazionale del lavoro, è stato anche segretario politico

del partito liberale catanese, assessorecomunale con vari incarichi, tra cui ildipartimento di Economia. Uomod’altri tempi, anche nella sua attivitàpolitica ha mostrato grandecorrettezza e dedizione. Una vitadedicata alla famiglia, al lavoro eall’ideale di una politica vera. Alla

moglie Nina Sigona e alle figlie Daniela, Paola eClaudia le nostre condoglianze. Oggi alle 15,30 ifunerali nella chiesa dei Martiri inglesi di S. Agata liBattiati.

GIUSEPPE BONACCORSI

Il sì del Consiglio comunale sul Piano di risana-mento, arrivato 48 ore prima del possibile de-fault del Comune, ha fatto tirare un respiro disollievo non soltanto al sindaco, che adesso rin-grazia «per il senso di responsabilità dell’as-semblea», ma anche alle opposizioni e ai sinda-cati. Nonostante il peso che la manovra avrà sul-la città per i prossimi 10 anni, nessuno ha tifatoaffinché la città fallisse perché questo avrebbecomportato anni bui per tutti, con le partecipa-te fallite e i creditori rovinati, e il peso delle re-sponsabilità, agli occhi dei cittadini, sarebbe ri-caduto su tutta la macchina politico ammini-strativa. Però, adesso, a voto concluso, i distinguivanno fatti. E per primo arriva il commento delPd, col capogruppo Saro D’Agata: «Noi del Pd ab-biamo ritenuto di adottare un atteggiamento re-sponsabile in Aula per il bene della città, anchese non crediamo alla soluzione adottata da que-sta amministrazione per rimettere i conti inequilibrio. Temiamo soprattutto che in città siperpetui l’agonia della macchina amministrati-va e che il dissesto possa essere soltanto riman-dato perché bisognerà mantenere gli impegnicon lo Stato e con i creditori. E’ chiaro che tuttaquesta situazione è addebitabile a questa ammi-nistrazione che nonostante i 140 milioni ottenu-ti dal governo Berlusconi non è riuscita a mette-re in equilibrio le casse ed è stata costretta a por-tare l’Imu al massimo, a disporre il blocco delTurn over per i comunali e ad aumentare i ser-vizi a domanda individuale come la refezione.Cionostante siamo rimasti in Aula perché il Pdnon voleva certo lo sfascio della città».

Al Pd e in generale a tutto il Consiglio rispon-de il sindaco: «Sul senso di responsabilità ditutto il Consiglio non ho mai avuto dubbi - spie-ga Stancanelli - D’altronde sarebbe stato irre-sponsabile non votare il Piano anche se nell’as-semblea ci sono alcuni esponenti che fanno de-magogia. Ringrazio nuovamente tutto il Consi-glio e le opposzioni per il loro atteggiamento re-sponsabile, perché hanno capito, in questo mo-mento di crisi, che il mio appello l’ho rivolto co-me sindaco civico che a parlato per il bene del-la città».

Stancanelli, a questo punto, si è augurato cheil Consiglio adotti lo stesso senso di responsabi-lità nell’esame dei prossimi atti importanti, apartire dal Prg che andrà in Aula il 16 febbraio,il Piano regolatore del Porto e il Pua della Plaia.Il sindaco si è quindi soffermato sui timoriespressi dal Pd che il dissesto possa essere solorinviato: «Non ho mai creduto che saremmo fi-niti in dissesto e a maggior ragione non lo credoadesso che abbiamo imboccato la strada del ri-sanamento reale. Oggi abbiamo un Bilancio ido-

neo e vero, senza alcun capitolo virtuale. Ades-so Catania potrà camminare con le sue gambe esenza timori come qualcuno pensa, perché, vor-rei ricordare, che in questi 4 anni e mezzo di sin-dacatura abbiamo tagliato debiti e residui atti-vi per 700 milioni e siamo riusciti ad andareavanti lo stesso. E’ chiaro che non ci spaventanoadesso i 200 milioni che dobbiamo onorare in

10 anni».Infine il sindaco si è fregiato del risultato

conseguito ed ha elogiato il lavoro del suo vice-sindaco e assessore Roberto Bonaccorsi aggiun-gendo: «Per la seconda volta sono contento e or-goglioso di quanto è stato fatto per salvare lacittà».

Stancanelli esulta, ma non tutti la pensano

come lui. Uno dei suoi sfidanti alla poltrona disindaco, il prof. Maurizio Caserta, pensa al con-trario che il Comune abbia perso tempo per ri-sanare le casse: «Per poter aderire al Fondo dirotazione occorre adesso far quadrare i conti conuna manovra lacrime e sangue che comporterànumerosi sacrifici a carico dei cittadini - spiegaCaserta -. L’amministrazione è arrivata tardi,non è stata tempestiva. Nel 2008 la questionedel dissesto era stata affrontata, ma nessuno, némaggioranza né opposizione, è voluto andare fi-no in fondo. Quella - ha concluso il prof. di Eco-nomia politica - sarebbe stata una scelta doloro-sa e impopolare, ma oggi saremmo già avantinelle ristrutturazione ed alcune cose sarebberogià alle nostre spalle. In alcune circostanze la po-litica deve assumersi responsabilità gravose».

Commento in chiaroscuro per il sì del Consi-glio per il coordinatore di Grande Sud, FilippoGrasso: «Questa amministrazione e la sua mag-gioranza consegnano al prossimo governo unComune in piena efficienza economica, ma ilproblema serio e che non s’intravede, allo statoattuale, quel vero rinnovamento politico in gra-do di arrestare la china».

Per Luca Sangiorgio, di «Giovane Italia Cata-nia» «Non si può che apprezzare la scelta del Co-mune di percorrere la via della riduzione dellaspesa corrente e dei costi della politica, taglian-do gli affitti passivi e rimodulando e riorganiz-zando le Municipalità. Unica nota negativa è l’i-nevitabile aumento ai livelli massimi dei tribu-ti, ma ci auguriamo fortemente che esso sia ac-compagnato da una costante e proficua lotta al-l’evasione».

Il Pianodi risanamento

Il Pd incalza: «Situazione causatada questa Giunta. Un bene che lacittà non sia fallita, ma temiamoche il default sia solo rinviato»

Stancanelli soddisfatto per il sìdell’Aula: «Ero convinto chel’assemblea avrebbe avuto unatteggiamento responsabile»

Stancanelli: «Grazie a tutto il Consiglio»Caserta: «Ma il Comune ha perso 4 anni»

I sindacati: «Decisione responsabile»Cgil Cisl Uil. Adesso misure per alleviare il peso dei tributi solo sui lavoratori

in brevePIAZZA DANTEArrestato bulgaro per una rapina

I carabinieri della Compagnia diPiazza Dante hanno arrestato ilpregiudicato Georgi Karadzhov,27enne, bulgaro, domiciliato aCatania, su ordine di custodiacautelare emesso dalla Corted’Appello dell’Aquila. L’uomo è statoritenuto responsabile di un furtoaggravato commesso il 16 dicembre2012 a Penne (Perugia). L’arrestato, sudisposizione del magistrato, è statoaccompagnato nella sua abitazione esottoposto alla detenzionedomiciliare.

RAPINADeve scontare tre anni e 10 mesi

I carabinieri del reparto operativohanno arrestato Cristian Titola,22enne, catanese, pregiudicato, su

ordine di carcerazioneemesso dalla Procuradella Repubblicapresso il Tribunale diCatania. Il giovanedovrà scontare lapena di 3 anni e 10mesi di reclusione

poiché ritenuto responsabile dei reatidi associazione a delinquere e rapinain concorso, commessi nel 2010 aCatania. Titola è stato condotto nelcarcere di Piazza Lanza.

TRAFFICOAllerta per il pienone S. Agata

a. z.) Dopo il grande pienone diveicoli e gitanti accertato ierisull’Etna dove la Polizia stradale,soltanto verso il Rifugio Sapienza,ha rilevato la presenza di oltre 50pullman e poi, dal primopomeriggio ad Acireale per ilCarnevale, anche oggi bisogna faremolta attenzione. La Polstrada,infatti, evidenzia un’allertamaltempo con forte vento, piogge epossibili mareggiate a valle, proprioquando è previsto un intensomovimento di mezzi pesanti. E poi,sempre oggi, tra l’altro molti utentisi recheranno in città per ifesteggiamenti in onore disant’Agata. La Polstradaattenzionerà il casello di sanGregorio della A 18, gli svincoli dellaTangenziale e di viale Mediterraneononché la statale Messina-Catania el’autostrada che unisce il capoluogoa Siracusa. Si consiglia a quantieffettueranno spostamenti sullelunghe distanze a viaggiareinformati per conoscere lo stato ditransitabilità e del tempo, compresal’evoluzione atmosferica agliimbarchi dei traghetti. I numeri dacomporre telefonicamente sono:095/547212 (sala operativacompartimentale di Catania) e090/6402811 (punto di riferimentodella Polstrada di Messina).

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Ca-tania, Angelo Villari, Rosaria Rotolo e An-gelo Mattone in attesa di verificare la de-libera, ritengono che la decisione assuntadal consiglio comunale «rappresenta unadecisione responsabile per evitare il disse-sto. Adesso pero si passi immediatamen-te al confronto, per evitare che il peso piùgrande sia sostenuto dei lavoratori e daicittadini catanesi, un reale confronto pro-duttivo per il raggiungimento del “benecomune” e nelle quali le parti partecipinoallo stesso progetto, per una reale eprofonda riorganizzazione strutturale emorale dell’amministrazione comunale».«Serve un profondo cambiamento pro-

gettuale tra Comune, forze sociali e citta-dinanza, per definire scelte condivise estrategiche per il futuro dei servizi ai citta-dini e il futuro dei lavoratori dipendenti eprecari».

«Un piano così corposo in termini fi-nanziari ma principalmente in termini ditrasformazione dei servizi alla cittadinan-za - continuano Cgil, Cisl e Uil - inciderànotevolmente sulla qualità della vita so-ciale dei cittadini di Catania deve esseremeglio discusso principalmente sulle li-nee strategiche. Siamo preoccupati e chie-diamo modifiche sostanziali per i tagli aservizi di “assistenza sociale” e per l’au-mento non perequativo delle aliquote di

Imu e Tarsu (la nuova Tares), con riduzio-ni alle fasce più deboli. Serve anche avvia-re immediatamente un piano per inclu-sione dei lavoratori Puc con una immedia-ta modifica alla riduzione del loro orario dilavoro attualmente apportata con la con-seguente riduzione del salario».

I sindacati infine sono tornati a chiede-re all’amministrazione di modificare ilpiano apportando interventi concreti attiper ridurre il peso dei tributi locali suipensionati e disagiati; per ridurre i costidella politica; per incentivare il contrastoall’elusione e all’evasione fiscale dei tribu-ti; per attivare politiche di sostegno alle fa-miglie a rischio di emarginazione sociale.

LA SICILIA

CCATANIALUNEDÌ 4 FEBBRAIO 2013

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