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“Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il
coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i
propri sogni.” – Paulo Coelho
Nella vita di ognuno di noi c’è un sogno da realizzare. A volte, anche più di uno. Ognuno di noi cresce con il desiderio di realizzare i propri sogni, ma purtroppo solo pochi ci riescono davvero.
Perché? Te lo sei mai chiesto?
C’è chi parla di fortuna, chi di talento o quelli che dicono che è tutto merito dei geni e dell’intelligenza. Di fatto, sono tutte scuse….
Non nego che botte di fortuna e talento possano servire ed aiutare, ma credo anche che un sogno si realizzi quando lo vuoi davvero, quando ci credi con tutto te stesso, nonostante tutte le difficoltà.
La Lenci Onlus è nata per dare voce a un sogno: stare dalla parte dei bambini e sostenerli nel loro processo di crescita, mettendo sempre loro al primo posto. Questo giornale nasce anche per raccontare questo sogno.
- Laura-
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MENSILE N° 4
L E N C I M AG A Z I N E
L E R U B R I C H E D I Q U E S T O N U M E R O :
I L M O N D O C H E V O R R E I
P E N S I E R I N E L C A S S E T T O
B A C K T O S C H O O L
G I R O T O N D O I N T O R N O A L M O N D O
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F A V O L A N D I A
M Y F A M I L Y
I N O S T R I E V E N T I
M A N G A C I T Y
L E F O T O D E L M E S E
E D I T O R I A L E
B A R Z E L L E T T E E S I L A R A N T I
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A T T A C C H I D ’ A R T E
I L G I O R N O D E L M E S T I E R E
P R O S S I M O N U M E R O I N D I S T R I B U Z I O N E D A L 4 G I U G N O
F I A B E P E R C R E S C E R E
C A L C I O N E W S
L O S P O R T P E R N O I
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I N T E R V I S T A D O P P I A
I M P A R A R E G I O C A N D O
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I L C A M P O S P O R T I V O C H E V O R R E I
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Secondo me il campo sportivo ideale per me deve esse-re: con un bar pieno di dolci e di di cose da mangiare, dove ci siano esposte anche tutte le divise. Il campo sportivo dovrebbe avere un campo da tennis, la sabbia per il beach volley, un campo da basket e uno da palla-volo ma anche e soprattutto la piscina per il nuoto, uno spazio per l’equitazione e per gli animali. In un campo sportivo poi non possono mancare 4 campi da calcio, di cui uno in sintetico. Forse ho messo un po’ troppe cose ma sarebbe bellissimo!
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In un campo sportivo ideale ci dovrebbe essere un campo al coperto che possa essere utilizzato da calcio, pallavolo, tennis e basket. Poi i campi da calcio devono essere da 11, ci deve essere un bar-ristorante e una stanza tutta tecnologica con whi, xbox,play e computer connessi alla rete. Un campo sportivo ideale dovrebbe avere una piscina e una sauna e degli scivoli ad acqua. E poi per finire deve essere tutto colorato, pieno di mu-
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B A C K T O S C H O O L
M O DA P R O F
A volte vedendo entrare i miei prof dalla porta mi viene voglia di urlare: “Ma come ti vesti?” Perché sinceramente, dai… non puoi venire a scuola con una maglia arancione, i pantaloni multicolor e gli scarponi! È sempli-cemente osceno! Poi lasciamo perdere quello che viene con i pantaloni attillati e la camicia viola sbottonata che non appena si piega si vede la foresta pluviale. Eh no. Non va bene!
Ecco perché ho deciso di darvi alcuni consigli di stile. Jeans e le super star sono perfetti per un abbigliamento sportivo, e poi basta con gli ac-costamenti di colore che non si possono guardare! Vuoi essere elegante? Una bella gonna nera, una maglia nera, un top carino e le ballerine. E basta! Nient’altro!
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P E N S I E R I N E L C A S S E T T O
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C H E CO S A M I S T U P I S C E D I P I U ’
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B A R Z E L L E T T E E S I L A R A N T I
FACC I R I D E R E A M E D E O ! S E E S I S T O N O G L I A M E R I C A N I , P E R C H É N O N E S I S T O N O G L I A M E R I G A T T I ? U N D A I N O D I C E A U N A L T R O D A I N O , V U O I G I O C A R E A N A S C O N D A I N O ? L ’ A L T R O D I C E . D A I N O ! U N A S C O R R E G G I A D I C E A U N ’ A L T R A S C O R E G G I A : “ I L T R O L L M I H A S C A R I C A T O ! “
FACC I R I D E R E S O F I A ! “ M I S C U S I V O R R E I P R O V A R E Q U E S T O V E S T I T O I N V E T R I N A ” “ N O N S A R E B B E M E G L I O I N C A M E R I N O ?
Q U I E ’ S E P O L T O N A P O L E O N E . N O N T U T T O M A U N A B O N A - P A R T E “ D O T T O R E ! D O T T O R E ! N O N S O P E R C H E ’ T U T T I
M I I G N O R A N O ! ” “ I L P R O S S I M O ”
FACC I R I D E R E M AT T I A ! P E R C H E ’ I N U N F R I G O N O N S I R I E S C E A D O R M I R E ? P E R C H E ’ L ’ I N S A L A T A R U S S A ! Q U A L ’ E ’ I L P R O T E T T O R E D E L L E P A T A T I N E ? S A N C A R L O
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R I C E T T E D I F E L I C I T À
TO R TA FA I DA T E
INGREDIENTI:
PAN DI SPAGNA
CARAMELLE
PANNA MONTATA
MARMELLATA
NUTELLA
“L’arte di preparare dolci è molto più che saper eseguire ricette alla perfezione... è un vero e proprio gesto d’amore”
Ernst Knam
PREPARAZIONE:
Ogni bambino ha a disposizione due fette di pan di spagna. Può decorare e farcire la sua fetta di torta come vuole diventando, per una volta, un vero chef
L E N C I M A G A Z I N E
BY ELISA, 9 ANNI
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G I R O T O N D O I N T O R N O A L M O N D O
G I TA A L L’AG R I S A P O R I D I P R A LO R M O
Il 26 aprile siamo andati all’agrigelateria di Pralormo. Appena arrivati, siamo andati a giocare. Le cose che si potevano fare erano tante; c’erano tanti animali da osservare come pavoni, galline, caprette e galli; poi si potevano utilizzare i giochi che c’erano sul prato come le altalene e il dondolo; i bimbi più piccoli si sono divertiti nell’area bimbi con la sab-biera, il girello e gli scivoli. C’era anche un bel campo da calcio e uno da pallavolo. Insomma non mancava niente per divertirsi. Dopo aver fatto colazione con pane e marmellata, laura ci ha divisi in due gruppi in base all’età. Il signore che ci ha fatto visitare l’azienda agricola si chiamava giorgio. Ci ha fatto vedere i pavoni, le galline, i tre maiali, le due caprette che erano mamma e figlia, un cavallo che si chiamava Nicole, le mucche da latte e da carne,un coniglio e dei vitellini. Abbiamo visitato le stalle delle mucche e anche la stanza adibita alla mungitura. Abbiamo visto anche un vitel-lino che era appena nato. Era bellissimo! Appena abbiamo finito la visita guidata, siamo tornati a giocare nel prato. Verso l’una abbiamo mangiato pranzo e dopo pranzo ci siamo divertiti con i balli di gruppo. Verso le 14 siamo entrati nel laboratorio in cui si fa il formaggio e il gelato. Tutti i bambini hanno fatto una vaschetta di primo sale. Dopo il labo-ratorio abbiamo mangiato un gelato buonissimo e abbiamo ricominciato a giocare liberamente. Siamo tornati a Poiri-no per le 16:15. Mi sono divertita tantissimo. Mi è piaciuto soprattutto passare un’intera giornata all’aria aperta e stare con gli animali. Ho dato anche l’erba da mangiare alle mucche e le ho accarezzate. Mi hanno anche leccata ad un certo punto! Poi ad un certo punto sono anche arrivati due cani dolcissimi! Non potevo chiedere di più!
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L E N C I M A G A Z I N E
BY ELISA, 9 ANNI
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B Y M A R C O , 8 A N N I
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B Y M A R C O , 6 A N N I
B Y G I U L I A , 7 A N N I
LENCI MAGAZINE
È bellissimo quando alla fine del pasto c’è la torta! Andrea, 6 anni
È una serata perfetta quando andiamo a mangiare da qualche parte e ci divertiamo a raccontare barzellette . Rachele 9 anni
È super quando andiamo a mangiare al ristorante con i nonni. Diego 7 anni
A me piace quando si guarda un film, si fa cena con le lasagne, si va a dormire tardi e si ascolta musica a tutto volume. Gloria, 9 anni
Basta che ci sia il cibo! Alessio, 10 anni
Stare a casa tranquilli e fare una bella festa! Frascesca, 7 anni
Mi piace andare a comprare i pesci con mamma, papà e Noemi. Manuel, 6 anni
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M Y F A M I L Y
UNA SERATA PERFETTA IN FAMIGLIA
R U B R I C A L I B R O S A
L’ACC A D E M I A D E L B E N E E D E L M A L E D I S O M A N C H A I N A N I
Sophie e Agatha sono da sempre amiche del cuore e non vedono l'ora di scoprire cosa significhi studiare nella leggendaria Accademia del Bene e del Male, dove ragazze e ragazzi normali vengono preparati a diventare gli eroi e i cattivi delle fiabe. Con i suoi eleganti abiti rosa, le scarpette di cristallo e la passione per le buone azioni, Sophie sa che otterrà ottimi voti nella Scuola del Bene. Agatha invece, con i vestiti neri e informi e il carattere scontroso sembra una perfetta candidata per la Scuola del Male. Quando arrivano all'Accademia le due ragazze fanno una scoperta sorprendente:
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Sophie finisce nella Scuola del Male a seguire lezioni d i I m b r u t t i m e n t o , Trappole mortali e Storia della Cattiveria, mentre Agatha si ritrova nella Scuola del Bene, a lezione di Etichetta principesca. Si tratta di un errore? O forse il loro autentico carattere è diverso da ciò che tutti credono? Per Sophie e Agatha comincia un viaggio in un mondo straordinario, dove l'unico modo per uscire dalla fiaba è viverne una fino alla fine.
Età di lettura: da 11 anni.
Mi piace perché vieni trascinato nella storia e dimentichi tutto il resto. Le descrizioni sono molto belle e divertenti
ANDREA, 6 ANNI
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A T T A C C H I D ’ A R T E
SPECI ALE FESTA DELLA M AMM A
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ANDREA, 6 ANNI
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A T T A C C H I D ’ A R T E
SPECIALE 1 MAGGIO -PER LA F ESTA D EI LAVO RATORI AB BI AMO C HIESTO AI BAMBIN I Q UALE LAVO RO AV REBB ERO VOLUTO FARE DA GRANDI . QUESTI D ISEGNI SON O LE LORO RI SPO STE…
Lunedì 7 MAGGI0 2018
I O D A G R A N D E V O R R E I F A R E L A G U A R D I A F O R E S T A L E B Y D I E G O , 6 A N N I
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I O D A G R A N D E V O R R E I F A R E L A P E T T I N A T R I C E B Y G I O R G I A , 7 A N N I
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A T T A C C H I D ’ A R T E
LENCI MAGAZINE
P a g i n a 1 1
M A N G A C I T Y
Non sai che manga scegliere?
Scopri nuovi manga adatti ai tuoi gusti!
MILA E SHIRO
I N O S T R I E V E N T I
E S TAT E R A G A Z Z I L E N C I
“Mi piace molto perché non parla solo di pallavolo ma anche d’amore ed è molto intrigante. È un po’ complicato da seguire ma se ci riesci è veramente bello! “
È un manga di genere sposo. È stato creato nel 1 9 8 6 s e g n a n d o un’intera generazione di aspiranti pallavoliste. È la storia di Mila Aruki, ragazza giapponese dagli improbabili capelli arancioni, che dalla campagna si trasferisce a Tokio per vivere con il padre. Nelle scuole medie scopre la pallavolo e presto questo sport diventa per lei una vera passione. Si innamora perdutamente di Shiro, un altro giocatore di pallavolo e nasce tra di loro una splendida storia d’amore.
L'estate è dietro l'angolo, vi state preparan-do?
La Lenci Poirino si ed è lieta di invitarvi al cen-tro estivo che vi farà giocare e divertire dall'11 giugno al 7 settembre con laboratori di cucina, di arte, le storie e tanti giochi da fare insieme.
Per informazioni e iscrizioni la segreteria e operativa il lunedì e il giovedì dalle 18 alle 20 presso il centro sportivo di Poirino, Via Fonte Antico 16.
#lencistyle
B Y S O F I A , 1 2 A N N I
LENCI MAGAZINE P a g i n a 1 2
I N T E R V I S T A D O P P I A
A N N A E L U C A
ANNA
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NO
SPOSATA
MOLTO PAZIENTE, MOLTO SIMPATICO E INTELLIGENTE
II MEDIA
È UNO SPETTACOLO… IN QUALSIASI SENSO
ADESSO NO
FALSITA’ E IPOCRISIA
COME TI CHIAMI?
QUANTI ANNI HAI?
TI SENTI VECCHIO?
SEI SPOSATO O FIDANZATO?
DESCRIVI TUO MARITO O TUA
MOGLIE …
A CHE ETA’ HAI DATO IL PRIMO
BACIO
COM’È TUO FIGLIO?
VORRESTI ALTRI FIGLI?
FAI UNA FACCIA BUFFA E UNA
TRISTE
COSA TI FA ARRABBIARE?
LUCA
36
NO
NESSUNO DEI DUE ...CONVIVO.
È UNA BELLA RAGAZZA, CON UNA GRANDE INTELLIGENZA E
UNA PERSONA MOLTO INTERESSANTE.
I SUPERIORE
È MERAVIGLIOSO. LA COSA PIU’ BELLA CHE MI POTESSE CAPITARE
SI MA ADESSO NO
G L I A T T E G G I A M E N T I IRRISPETTOSI.
LENCI MAGAZINE P a g i n a 1 3
STARE CON I BAMBINI E I RAGAZZI, FARE COSE MOLTO DIVERSE,
METTERSI IN GIOCO, NON FERMARSI MAI
PASSEGGIARE
DIFETTO: MI PRENDE IN GIRO
PREGIO: RIESCE A SDRAMMATTIZZARE LA SITUAZIONE
ESSERE MESSSA DAVANTI A UNA SERIE DI PERSONE E RISPONDERE A
DELLE DOMANDE
PIU’ ESAURITA DI ADESSO, PENSO CHE VIVRO’ NELLO STESSO POSTO E
NON SO SE FARO’ LO STESSO LAVORO
COSA TI PIACE DEL TUO LAVORO
QUALI SONO I TUOI HOBBY?
DI’ UN DIFETTO E UN PREGIO DELL’ALTRO
COSA TI IMBARAZZA DI
PIU’?
COME PENSI DI ESSERE TRA 20
ANNI?
IL FATTO DI NON SAPERE COS’È LA NOIA
ASCOLTARE LA MUSICA E GUARDARE IL CALCIO
DIFETTO: A VOLTE VEDE LE COSE PIU’ NERE DI COME IN REALTA’ SONO
PREGIO : VA IN FONDO ALLE COSE
SENTIRMI FUORI LUOGO
CON TUTTI I CAPELLI BIANCHI E FORSE UN PO’ MENO DI PAZIENZA
LENCI MAGAZINE
P a g i n a 1 4
I M P A R A R E G I O C A N D O
I C I N Q U E S E N S I
GIOCHIAMO CON IL GUSTO:
ASSAGGIAMO NUOVI GUSTI E INDOVINIAMO COSA SONO
GIOCHIAMO CON IL GUSTO:
MA QUANTO È BUONA LA NUTELLA?
GIOCHIAMO CON IL GUSTO:
ASSAGGIAMO IL SUCCO DI LIMONE
GIOCHIAMO CON IL TATTO:
INDOVINA CHI SONO!
GIOCHIAMO CON L’OLFATTO:
ANNUSIAMO LE SPEZIE E CERCHIAMO DI RICONOSCERLE
GIOCHIAMO CON LA VISTA:
GUARDIAMO UN’IMMAGINE E CERCHIAMO DI RICORDARCI I PARTICOLARI
GIOCHIAMO CON L’UDITO:
RICONOSCIAMO I VERSI DEGLI ANIMALI
LENCI MAGAZINE
P a g i n a 1 5
L O S P O R T P E R N O I
A me piace fare twirling, perché mi piace lanciare il bastone, fare i percorsi e i balletti. Il mio preferito è quello di topolino.
Un giorno a scuola è arrivato un foglietto dove c’erano molti sport e io e altri due miei amici abbiamo deciso di provare questo sport di autodifesa.
Quella sera mi ricordo che ci hanno fatto fare molti esercizi e alcuni di questi erano molto faticosi. Io e i miei amici abbiamo deciso di continuare lo stesso. Dopo un anno abbiamo preso la cintura bianca e il kimono. Eravamo contenti. Adesso sono due anni che lo pratico e non mi sono mai pentita di averlo iniziato. Ora sono una cintura gialla e spero di riuscire a prendere la nera.
1. ULTRA DEEP BAS TEST
2. SUPEREROI
3. BLUE
4. TU VIVI NELL’ARIA REMIX
5. FANNO BAM
M U S I C A D I T E N D E N Z A
L A H I T D I A M E E E D O
IO AMO IL TAJ JUSTU
IO AMO IL TWIRLING
B Y G I O R G I A , 7 A N N I
Io ho iniziato a fare questo sport da poco. L’altra settimana ho preso il kimono e la
cintura bianca. Ero felicissima!
B Y S O F I A , 1 2 A N N I B Y S A R A H , 1 3 A N N I
LENCI MAGAZINE P a g i n a 1 6
C A L C I O N E W S
TO R N E O I N T E R E G I O N A L E A BAV E N O
Gruppo 2007 e Gruppo 2009 della Lenci Poirino al torneo interregionale di chiusura del biennio pulcini e primi calci.
Un momento di divertimento insieme per cele-brare la fine di un percorso e l'inizio di una nuova avvincente avventura.
Un'idea di scuola calcio con il bambino al centro.
La Poirino che si muove!
#lencifootballschool
ANDREA, 6 ANNI
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I L G I O R N O D E L M E S T I E R E
DA GRANDE FARÒ LA PASTICCERA
- I N T E R V I S TA A L A U R A E PAO L A D E L L A
PA S T I CC E R I A O R C H I D E A
Lunedì 7 MAGGI0 2018
Per questo nuovo appuntamento
con le interviste i bambini hanno
voluto fare quattro chiacchiere con
Paola e Laura, le due pasticcere
del negozio ORCHIDEA di Poirino.
Ecco cos’hanno chiesto i bambini:
QUALI SONO I TUOI SEGRETI PER
FARE LE TORTE BENE?
L.- Non ci sono segreti. Ci va solo la
buona volontà e l’idea di farla bella
pensando a quella che riceve la
torta
QUAL’È LA VOSTRA TORTA
PREFERITA?
P- La tartufata al cioccolato bianco
L– la mia è quella fatta con il pan di
Spagna con lo zabaione dentro
COME FAI A FARE LA CREMA?
L– Si mette il latte a bollire, poi
bisogna sbattere le uova con lo
zucchero e poi si aggiunge la
farina, si mette tutto nel latte
bollente e si aspetta che cuocia
COME FATE A RIPRODURRE LE
FOTO SULLA FOTO?
P– C’è una macchina in cui metti le
cartucce con i colori alimentari e
poi si mette un foglio di pasta di
zucchero e si riproduce la foto
tramite il wi fi.
COME FAI A DECORARE LE TORTE?
P– con la panna, con i fiori di
zucchero, con la pasta di zucchero e
con il pastigliaggio di zucchero (un
impasto di zucchero e glucosio)
QUAL’È IL DOLCE PIU’ DIFFICILE DA
FARE?
L– Forse il semifreddo che è lungo
da fare
COME AVETE IMPARATO?
L- Con tanta voglia e con dei corsi di
aggiornamento.
PERCHE’ HAI SCELTO DI FARE
QUESTO LAVORO?
P– Perché mi piace. Mi piacciono
i dolci e i salatini. Ci vuole pas-
sione e pazienza per farlo. E poi
ve lo immaginate un mondo sen-
za dolci? Sarebbe tristissimo!
Paola e Laura alla fine
dell’intervista ci hanno offerto
dei buonissimi dolcetti che
abbiamo mangiato molto vo-
lentieri.
Grazie mille a Paola e Laura per la vostra disponibilità, alla prossima!
C’era una volta un
gufo che viveva nel
bosco dei sussurri.
Questo gufo si
chiamava Lucio. Lucio
era un giovane rapace
e come tutti i suoi
simili dormiva di
giorno ed era sveglio
di notte. C’era solo un
piccolo problema:
aveva paura del buio.
Tutte le volte che il
buio avvolgeva gli
alberi del bosco lui si
svegliava e iniziava a
tremare per la paura: i
rami iniziavano a
scricchiolare, le
chiome degli alberi
sussurravano tra loro e
tutto il bosco si
tingeva di ombre tetre
che facevano tremare
il povero gufetto. Il
buio assomigliava a un
mostro terribile che
inghiottiva tutto quello
che incontrava. Lucio,
immaginandosi questo
mostro, tremava di
paura e non riusciva
più a muoversi. Il
gufetto terrorizzato
rimaneva tutta la notte
rintanato nel suo nido
e, anche se avrebbe
voluto volare libero
nel cielo, aveva troppa
paura per spiccare il
volo.
Un giorno,
all’improvviso, come
un proiettile, atterrò
Carletto, un pipistrello
pasticcione e si
scaraventò con una
tale forza sul ramo che
quasi fece cadere
Lucio dall’albero.
Carletto si rassettò le
piume e poi,
volgendosi verso il
gufetto, gli sorrise:
«Scusa! Sto
imparando a fare delle
acrobazie in volo, ma
non ho ancora
imparato bene ad
atterrar rare. Spero di
non averti spaventato!
»
Lucio, ancora
sconvolto, lo guardò
allibito.
«Ciao, io sono
Carletto!Tu come ti
chiami? »
«Lucio», disse il
gufetto un po’
scontroso.
«Vuoi venire a volare
con me? », gli chiese
Carletto.
«No, veramente io,
non posso ».
«Ma figurati se non
puoi! », gli disse
Carletto e, prima che
Lucio si rendesse
conto delle intenzioni
del pipistrello, gli
diede una bella spinta
facendolo cadere giù
dal ramo.
«Aiuto!», gridò a gran
voce Lucio mentre
cadeva giù.
Lucio iniziò a battere
P a g i n a 1 8
L A S T O R I A D E L M E S E F I A B E P E R C R E S C E R E
IL GUFO LUCIO
Lunedì 7 MAGGI0 2018
Storia scritta e
illustrata dai bambini
del servizio SP:Ag.O.
LENCI MAGAZINE
le ali fragorosamente e
iniziò a prendere
quota, lasciandosi
inghiottire dal buio
che lo circondava.
Il suo cuore batteva
all’impazzata e il
gufetto cercava di far
di tutto per ritornare al
suo nido il prima
possibile. Solo che,
preso dalla frenesia,
perse completamente
l’orientamento e si
ritrovò in un’altra
parte del bosco.
Iniziò a guardarsi
intorno e si accorse
che piano piano i suoi
occhi si abituavano al
buio. L’oscurità
intorno a lui iniziò a
dissolversi e Lucio
incominciò a guardarsi
intorno con curiosità.
Si dimenticò della sua
paura e iniziò ad
osservare con
attenzione il bosco che
lo circondava. Poteva
vedere le foglie che
danzavano sui rami
accarezzate dal vento,
gli scoiattoli che
dormivano nelle loro
tane, le formiche
indaffarate intorno al
formicaio, il tasso che
dormiva avvolto dalle
foglie. Una brezza
leggera gli
accarezzava le piume e
il bosco profumava di
larice e di terra
bagnata. Si lasciò
avvolgere da tutte
queste sensazioni e si
dimenticò delle sue
paure.
Nel silenzio della notte
Lucio si accorse che la
sua paura del buio non
esisteva più. Il buio
non era un mostro
orrendo che
inghiottiva tutto, ma
era soltanto un
mantello che
avvolgeva il mondo
con dolcezza e
rendeva il bosco più
silenzioso e raccolto.
Lucio spiccò il volo e
sfruttando le correnti
ascensionali, si lasciò
portare in alto nel
cielo e si sentì libero e
felice come mai prima
d’ora. Il gufetto da
quel momento iniziò
ad amare il buio e
imparò a convivere
con le sue paure senza
però lasciarsi
condizionare da esse.
Aveva imparato che il
mondo era lì anche per
lui e doveva solo
trovare il coraggio di
tuffarsi dentro per
poter vivere davvero.
P a g i n a 1 9
Lucio nel suo cuore
ringraziò il pipistrello
pasticcione che
l’aveva fatto cadere
giù dal ramo. A volte
per trovare il coraggio
di vivere davvero
abbiamo bisogno di
una piccola spinta e
Carletto con lui aveva
fatto proprio questo.
L E F O T O D E L M E S E
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L E F O T O D E L M E S E
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