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Ministero dell’Economia e delle Finanze
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Regione del Veneto
I N T E S A I S T I T U Z I O N A L E D I P R O G R A M M A T R A I L G O V E R N O D E L L A R E P U B B L I C A I T A L I A N A
E L A G I U N T A D E L L A R E G I O N E D E L V E N E T O
I V A T T O I N T E G R A T I V O A L L ’ A C C O R D O D I
P R O G R A M M A Q U A D R O I N M A T E R I A
D I D I F E S A D E L S U O L O E D E L L A C O S T A
Roma, 20 Giugno 2006
1
PREMESSO
CHE in data 09 maggio 2001 è stata firmata a Roma l’Intesa Istituzionale di Programma, tra il Governo e la Regione Veneto, approvata dal CIPE il 3 maggio 2001, e che in seguito, in applicazione della suddetta Intesa, in data 4 luglio 2002, è stato siglato l’Accordo di Programma Quadro in materia di Difesa del Suolo e difesa della Costa il quale si è proposto, attraverso la realizzazione degli interventi previsti ed operando in maniera articolata e differenziata in relazione alle varie situazioni presenti, di intervenire nel settore della protezione delle coste e della sicurezza idrogeologica.
VISTI i successivi Atti Integrativi all’Accordo di Programma Quadro sottoscritti, rispettivamente, in data 18 dicembre 2003, 23 giugno 2004 e 31 maggio 2005, aventi ad oggetto programmi di intervento nel settore della protezione delle coste e della sicurezza idrogeologica finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico della Regione Veneto.
VISTA la necessità di integrare quanto disposto nell’Accordo di Programma Quadro e negli atti integrativi suddetti ai fini dell’impiego delle risorse della delibera CIPE 35/05 e al fine di finanziare ulteriori interventi nel settore della Difesa del suolo;
VISTO in particolare l’articolo 8, numero 3 dell’Accordo di programma quadro, intitolato “Disposizioni generali”, il quale recita: “L’Accordo ha durata fino al completamento delle opere previste, è prorogabile e può essere modificato o integrato per concorde volontà dei partecipanti in conformità ai principi di verifica e aggiornamento dell’Intesa di cui all’articolo12 della stessa Intesa.”
VISTA la legge 18 maggio 1989, n. 183, “Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo” e successive modifiche e integrazioni;
VISTO il D.L. 11 giugno 1998, n. 180 – convertito in legge dall’art. 1 della L. 3 agosto 1998, n. 267 – “misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella Regione Campania” e successive modifiche e integrazioni;
VISTO D.L. 12 ottobre 2000 n. 279 coordinato con legge di conversione 11 dicembre 2000 n. 365 recante “Interventi urgenti per aree a rischio idrogeologico molto elevato in materia di protezione civile, nonché a favore di zone colpite da calamità naturali”;
VISTO il D.P.R. 17 giugno 2003, n. 261, recante: “Regolamento di organizzazione del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio;
VISTA la delibera CIPE n. 44 del 25 maggio 2000 “Accordi di Programma Quadro – Gestione degli interventi tramite applicazione informatica”;
VISTA la delibera CIPE n. 76 del 2 agosto 2002 “Accordi di Programma Quadro – Modifica scheda-intervento di cui alla delibera n. 36 del 2002 ed approvazione schede di riferimento per le procedure di monitoraggio”;
VISTA la Circolare sulle procedure di monitoraggio degli APQ emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese e trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota n. 0032538 del 9 ottobre 2003;
2
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, concernente “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997 n. 59”;
VISTA la delibera CIPE 35 del 27 maggio 2005, “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate – rifinanziamento legge 208/1998 periodo 2005-2008 (legge finanziaria 2005)”, con la quale, assieme alla delibera CIPE 34, nella stessa data, il CIPE ha attivato i Fondi nazionali per interventi nelle aree sottoutilizzate (zone Obiettivo 2, Phasing out e art. 87.3.c. del Trattato dell’Unione Europea per il periodo 2000 – 2006) e ripartite tra le diverse azioni e amministrazioni interessate le risorse previste per il quadriennio 2005 – 2008;
VISTA la L.R. 3 febbraio 2006, n° 3 (Legge di Bilancio Es. 2006) con la quale, sulla base di quanto disposto dall’art. 22, L.R. 5/2000, sono stati stanziati 12,5 milioni di Euro (iscritti al capitolo n. 100345) quale “cofinanziamento regionale degli interventi previsti nei patti territoriali ed in altri strumenti di programmazione decentrata”;
VISTA la L.R. 11/2001 la quale individua, nelle materie relative al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed enti locali, in attuazione del capo I della L. 15 marzo 1997, n. 59” e successive modifiche e integrazioni, le funzioni amministrative che richiedono l’unitario esercizio a livello regionale e disciplina il conferimento delle rimanenti funzioni amministrative alle province, ai comuni, alle comunità montane ed alle autonomie funzionali;
VISTA la deliberazione regionale n. 95/CR del 27/09/2005 la quale sulla scorta della ricognizione e delle segnalazioni effettuate dalle strutture regionali competenti ha definito il riparto delle risorse assegnate tra i settori ritenuti prioritari, ha individuato i criteri di selezione degli interventi e ha stabilito le modalità attuative per il pieno e corretto espletamento degli adempimenti procedurali previsti dalla Delibera CIPE 35/2005;
VISTO il parere positivo della Prima Commissione Consiliare formulato nella seduta del 19 ottobre 2005, e comunicato con nota del Presidente del Consiglio regionale prot. n. 14810 del 26 ottobre 2005.
VISTA la nota del 19 dicembre 2005, DDS/2005 n. 13210 con la quale il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Direzione Generale per la Difesa del Suolo, nel prendere atto dell’avvenuta ripartizione da parte della regione del Veneto delle risorse stanziate dalla Delibera CIPE 35/2005, ha concertato al 15 dicembre 2006 il termine di stipula dell’atto integrativo all’Accordo di programma quadro in materia di difesa del suolo e della costa;
VISTI i Piani stralcio e/o i progetti di piano stralcio di assetto idrogeologico finora approvati/ adottati o in corso di adozione ai sensi della L. 3 agosto 1998 n. 267 relativi ai bacini nazionali dei Fiumi Po, Adige, Tagliamento, Livenza, Piave Brenta e Bacchiglione; ai bacini interregionali Fissero – Tartaro – Canalbianco, Lemene e ai bacini regionali Sile e Pianura veneta tra Piave e Livenza;
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VISTA la Deliberazione di Giunta Regionale n. 783 del 21/03/2006 con la quale, sulla scorta della ricognizione e delle segnalazioni effettuate dalle strutture regionali competenti sono stati individuati e approvati i nuovi interventi ritenuti prioritari, da finanziare con le risorse messe a disposizione dalla Delibera CIPE 35/2005 e con il relativo cofinanziamento regionale, e lo schema del presente Atto integrativo;
il Ministero dell’Economia e delle Finanze,
il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio,
la Regione del Veneto,
STIPULANO IL SEGUENTE
IV ATTO INTEGRATIVO ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA
Articolo 1 (Recepimento delle premesse)
1. Le premesse e gli allegati formano parte integrante del presente Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro, nel prosieguo denominato Accordo.
Articolo 2 (Finalità, obiettivi e sistemi infrastrutturali oggetto dell'Accordo)
1. Il presente Accordo costituisce ulteriore strumento attuativo dell’Intesa Istituzionale di Programma sottoscritta il 9 Maggio 2001 dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dal Presidente della Regione del Veneto. Esso ha ad oggetto programmi di intervento nel settore della sicurezza idrogeologica finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico della Regione Veneto. Il tutto come meglio riportato nella Relazione Tecnica allegata al presente Atto integrativo (Allegato 1).
2. Le principali linee strategiche dell’Accordo di programma quadro che formano parte sostanziale del presente Atto Integrativo sono illustrate nella relazione tecnica di cui all’Allegato 1 e riguardano:
• la riduzione del rischio idraulico;
• la gestione idraulica degli invasi di montagna.
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Articolo 3 (Programma degli interventi)
1. Il presente atto è composto da 4 interventi elencati ed opportunamente descritti nella relazione tecnica predisposta dalla Regione (Allegato 1).
2. L’Allegato 2 contiene le schede intervento redatte ai sensi della Delibera del CIPE n. 76 del 2 agosto 2002 e secondo le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa, che individuano per ciascun intervento: i soggetti attuatori, il responsabile del procedimento del soggetto attuatore, i contenuti progettuali, il costo complessivo, il fabbisogno finanziario e la sua articolazione nel tempo, con individuazione delle specifiche fonti di copertura, l’impegno finanziario di ciascun soggetto, i tempi di attuazione e le procedure tecnico/amministrative necessarie per l’attuazione degli interventi stessi;
3. Gli interventi del presente Atto sono compatibili con la pianificazione regionale e nazionale.
Articolo 4 (Sistema cartografico di riferimento)
1. La Regione si impegna a fornire al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio, contestualmente al primo rapporto di monitoraggio successivo all’approvazione della progettazione definitiva, i dati ambientali e territoriali di cui all’art. 6-quater del D.L. 180/98, come codificato dalla Legge 365/2000 nonché i dati georiferiti del monitoraggio degli interventi. Tali dati saranno elaborati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio secondo gli standards definiti nell’ambito dell’Accordo sul Sistema Cartografico di Riferimento approvato dalla Conferenza Stato/Regioni il 12 ottobre 2000.
Articolo 5 ( Copertura finanziaria degli interventi )
1. Il costo degli interventi è pari a 7.500.000,00 euro la cui copertura è riportata nella seguente tabella:
Fonte di finanziamento Euro Stato: CIPE 35/05 Quota D4Risorse aree sottoutilizzate 2005 – 2008
6.500.000,00
Regione: L.R. 5/2000 Es. 2006 700.000,00 Privati:Fondi Enel Produzione S.p.A. 300.000,00 TOTALE 7.500.000,00
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2. Il quadro finanziario delle singole iniziative è riportato nella Relazione tecnica.
3. La disponibilità delle risorse a valere sulla delibera CIPE n. 35/05 è vincolata al rispetto dei criteri delineati al punto 7.7 della delibera CIPE n. 35/05. In particolare, se eventuali decurtazioni legate al mancato impegno delle risorse – mediante obbligazioni giuridicamente vincolanti dei beneficiari finali entro il 31 dicembre 2008 - dovessero ridurre la disponibilità effettiva delle risorse finanziarie dei singoli interventi, all’interno della procedura di monitoraggio si potrà procedere all’integrazione delle risorse ovvero alla sospensione dell’intervento.
4. La procedura di trasferimento delle risorse finanziarie di cui alla delibera CIPE n. 35/05 verrà avviata – nei limiti delle disponibilità in termini di residui, competenza e cassa – per ogni Amministrazione regionale o centrale destinataria delle stesse con le seguenti modalità:
a) il 20% entro 60 giorni dalla data di stipula dell’atto;
b) l’80% in ragione dello stato di avanzamento dei costi rilevati periodicamente dall’Applicativo Intese.
5. Il trasferimento delle risorse finanziarie agli Enti attuatori degli interventi avverrà da parte della Regione Veneto in relazione all’avanzamento dei lavori, nel principio di un equilibrio tra la spesa sostenuta (stato avanzamento lavori) ed erogazione di anticipi, acconti e saldi.
6. La gestione finanziaria degli interventi può attuarsi secondo le procedure e le modalità previste dall’articolo 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367, secondo quanto disposto dall’articolo 15, comma 4, del decreto legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61.
7. Le risorse derivanti da economie di spesa, ribassi d’asta o degli interventi revocati sono riprogrammate con le modalità previste dagli articoli 7 e 12 dell’Intesa Istituzionale di Programma,; sono comunque fatti salvi gli effetti delle delibere delle autorità di bacino territorialmente competenti, in vigore o adottate successivamente alla sottoscrizione del presente accordo.
Articolo 6 (Soggetto responsabile dell’Accordo e dell’Atto Integrativo)
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente Accordo si individua, quale Soggetto Responsabile dell’attuazione dell’Atto Integrativo, il Dirigente regionale della Direzione Difesa del Suolo della Regione Veneto, Ing. Luigi Fortunato, già designato responsabile dell’Accordo di programma quadro.
2. Il Responsabile dell’Accordo, sia con riferimento agli interventi previsti dal
presente Atto Integrativo che a quelli definiti nell’Accordo di Programma Quadro, ha il compito di:
• rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori;
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• governare il processo complessivo di realizzazione degli interventi ricompresi nell’Accordo, attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie; • promuovere, in via autonoma o su richiesta dei responsabili dei singoli interventi, le eventuali azioni e iniziative necessarie; • nel corso dell’istruttoria dell’Accordo e nei monitoraggi semestrali, da effettuarsi secondo le modalità indicate nella Circolare sul monitoraggio degli APQ citata in premessa, coordinare la raccolta dei dati effettuata dai Responsabili di intervento e verificare la completezza e la coerenza dei dati delle schede intervento, così come l’assenza per le stesse di codici di errore nell’applicativo informatico per il monitoraggio degli Accordi di Programma Quadro (di seguito denominato “Applicativo Intese”) del Ministero Economia e Finanze; • nel corso dei monitoraggi semestrali, ed in particolare nella iniziale fase di aggiornamento delle schede intervento, comunicare al Ministero dell’Economia e Finanze – Servizio per le politiche di sviluppo territoriale la lista degli interventi per i quali siano intervenute modifiche rispetto all’ultima versione monitorata, come indicato al par. 4.2 della Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa, modifiche da illustrare in dettaglio all’interno del relativo rapporto di monitoraggio; • nel corso dei monitoraggi semestrali, assicurare il completo inserimento dei dati delle schede-intervento rispettivamente entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno;
• inviare al Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese entro il 28 Febbraio e il 30 Settembre di ogni anno - a partire dal primo semestre successivo alla stipula dell’APQ - il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell’APQ, redatto ai sensi della delibera CIPE 76/2002 e secondo le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa, da trasmettere successivamente al Comitato paritetico di attuazione;
• assegnare, in caso di ritardo, inerzia, o inadempimenti, al soggetto inadempiente un congruo termine per provvedere e, decorso inutilmente tale termine, segnalare l’inadempienza al Comitato paritetico di attuazione per le necessarie valutazioni.
Articolo 7 (Rinvio)
1. Per quanto non disposto dal presente Atto si rinvia agli articoli dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Difesa del suolo e della Costa, fra il Ministero dell’Economia e delle finanze, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e la Regione Veneto, firmato il 4 luglio 2002 ed ai successivi Atti Integrativi.
Roma, 20 Giugno 2006
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Ministero dell’Economia e delle Finanze Il Direttore del Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese
Aldo Mancurti
___________________
Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio Dirigente Generale della Direzione per la Difesa del Suolo
Mauro Luciani
________________________________
Regione del Veneto Dirigente del Servizio Assetto Idrogeologico della Direzione Difesa del Suolo
Marco Puiatti
_____________________________________
Regione del Veneto Dirigente regionale della Direzione Programmazione
Paolo Ceccato _________________________________________
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Ministero dell’Economia e delle Finanze
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Regione del Veneto
I N T E S A I S T I T U Z I O N A L E D I P R O G R A M M A T R A I L G O V E R N O D E L L A R E P U B B L I C A I T A L I A N A
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I V A T T O I N T E G R A T I V O A L L ’ A C C O R D O D I
P R O G R A M M A Q U A D R O I N M A T E R I A
D I D I F E S A D E L S U O L O E D E L L A C O S T A
ALLEGATO 1 – RELAZIONE TECNICA
Roma, 20 Giugno 2006
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INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA
REPUBBLICA ITALIANA E LA GIUNTA DELLA REGIONE DEL VENETO
QUARTO ATTO INTEGRATIVO ALL’ACCORDO DI
PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI DIFESA DEL SUOLO E DELLA COSTA
R E L A Z I O N E T E C N I C A
1. Premessa
Il quarto Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro, di cui la presente relazione è parte integrante, propone ulteriori interventi da realizzare nelle aree sottoutilizzate, aventi la finalità di prevenire il verificarsi di situazioni che possano produrre un danno per il territorio cioè per le persone o le cose. Come già il secondo e il terzo, anche il presente atto integrativo non propone ulteriori interventi inerenti la protezione delle coste, essendo già in essere i procedimenti riguardanti la realizzazione delle opere dell’APQ 3 e del primo atto integrativo all’APQ 3 nonché quelle inserite nei programmi di finanziamento della Comunità europea oltre che delle opere finanziate con fondi regionali.
Questo atto integrativo si ricollega all’Accordo di Programma Quadro per il settore della difesa del suolo e della costa, sviluppando ulteriormente la tematica della sicurezza idrogeologica e migliorando le condizioni di sicurezza idraulica in un territorio che è stato oggetto di un notevole sviluppo.
Non vi è dubbio, infatti, che l’azione antropica, attraverso l’incremento progressivo della vulnerabilità del territorio abbia contribuito ad accrescere il rischio idraulico in molte delle zone individuate, influendo negativamente sui processi di trasformazione degli afflussi meteorici in portate e sottraendo ai corsi d’acqua aree di loro diretta o indiretta pertinenza.
L’urbanizzazione diffusa e il diverso uso del suolo in agricoltura hanno contribuito, da una parte a modificare il regime idrologico dei fiumi, dall’altra ad incrementare sensibilmente i contributi specifici dei terreni della bonifica, rispetto ai valori sui quali sono stati dimensionati i canali e gli impianti idrovori del sistema di scolo.
Si è assistito, in sostanza, da un lato alla riduzione dei volumi disponibili di invaso e dall’altro all’aumento delle portate raccolte dalle reti di fognatura dei centri urbani e immesse nella rete idrografica. Fatti questi che hanno contribuito in maniera significativa ad aggravare lo stato di sofferenza idraulica del territorio e ad incrementare la frequenza ed intensità dei fenomeni di allagamento.
La difesa del suolo costituisce, allora, presupposto essenziale e pregiudiziale per il raggiungimento di un sistema idrico sostenibile, in assenza del quale l’acqua continuerà a rappresentare una seria minaccia e un ostacolo per il corretto sviluppo sociale ed economico.
L’impegno economico che richiede la realizzazione degli interventi finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo della sicurezza idraulica è rilevante, ma molto più elevati
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possono essere i danni causati dalle inondazioni, in termini economici, come anche ambientali e sociali. La sicurezza idrogeologica è da sempre un obiettivo primario dell’Amministrazione regionale.
Già l’Accordo di Programma Quadro per il settore della Difesa del Suolo e della Costa e i successivi Atti Integrativi allo stesso, hanno dedicato allo scopo parte delle risorse disponibili, con interventi mirati a risolvere situazioni di sofferenza in particolare per la pianura.
Il territorio veneto, contraddistinto da una grande ricchezza di acque, è attraversato dai maggiori corsi d’acqua italiani (Po, Adige, Piave, ecc.) ed è sede, nel sottosuolo pedemontano e di pianura, di uno dei maggiori serbatoi europei di acque sotterranee; tutto ciò, se da una parte rappresenta una innegabile ricchezza, dall’altra è origine di rischi, specie in presenza di andamenti climatici irregolari o con picchi anomali di intensità degli eventi meteo.
Gli interventi inclusi nell’atto integrativo intervengono, in relazione alle risorse economiche disponibili, sui maggiori fiumi, sulla rete minore oltre che sui laghi alpini al fine di consolidare i livelli di sicurezza acquisiti, consentire una corretta fruizione degli ambiti fluviali, nel rispetto delle esigenze di difesa idraulica, disciplinare le attività di regimazione dei corsi d’acqua.
2. Gli interventi finanziati
Difesa del suolo, Infrastrutture ambientali e risorse idriche, Sistemazione corsi d’acqua
2.1 Intervento di ricalibratura e messa in sicurezza idraulica dell’argine destro del fiume Brenta Localizzazione: Chioggia, (VE) in phasing out.
Bacino idrografico nazionale del fiume Brenta. Il sistema Brenta - Bacchiglione - Gorzone versa in una situazione generalizzata di rischio idraulico in particolare per l’insufficienza arginale e l’inadeguatezza di alcune opere idrauliche. Sono stati quindi attivati due Accordi di programma tra la Regione del Veneto e il Magistrato alle Acque che prevedono la sistemazione dell’argine sinistro del fiume Brenta lungo la conterminazione lagunare e l’argine destro del fiume Brenta sino alla confluenza con il Bacchiglione. L’intervento in argomento è in prosecuzione di tali opere.
E’ previsto un intervento di ricalibratura ed adeguamento in quota dell’argine destro del Bacchiglione per circa 2000 metri a partire dalla confluenza nel Brenta, portando il franco idraulico a circa 0,90 m con riferimento alla piena centenaria. Si tratta di un primo lotto di un intervento complessivo che prevede l’adeguamento arginale per circa sei chilometri su entrambi gli argini del fiume Bacchiglione.
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L’intervento è coerente con le indicazioni delle LL. 183/89 e 267/98 finalizzate alla riduzione del rischio idraulico. L’intervento è inoltre coerente con la linea di intervento sui fiumi principali avviata con l’Accordo di Programma Quadro originario.
Da tale intervento ci si attende l’adeguamento strutturale di un tratto dell’argine destro del Bacchiglione con riduzione del rischio idraulico nel tratto terminale del sistema Brenta – Bacchiglione – Gorzone.
L’intervento verrà realizzato mediante un protocollo d’intesa tra Regione del Veneto e Magistrato alle Acque di Venezia, in prosecuzione di analoghe collaborazioni in atto nel settore.
Difesa del suolo, Infrastrutture ambientali e risorse idriche, Sistemazione corsi d’acqua
2.2 Intervento finalizzato alla laminazione delle piene e alla ricarica della falda del Brenta in territorio comunale di Cartigliano e Nove Localizzazione: Nove (VI) e Cartigliano (VI) in phasing out.
Bacino idrografico nazionale del fiume Brenta. La situazione attuale dell’alveo del fiume Brenta è caratterizzata da una notevole erosione con incisione del talweg, ciò produce il duplice negativo effetto di ridurre la dispersione in falda delle portate fluenti in alveo e di convogliare una maggiore portata a valle, in relazione al minore effetto di laminazione, che aggrava le condizioni di insufficienza arginale aumentando così il rischio idraulico.
L’intervento viene realizzato nell’alveo del fiume Brenta nel tratto che attraversa i due Comuni di Nove e Cartigliano.
Si prevede la realizzazione di due rampe stabilizzatrici del fondo del fiume Brenta utilizzando tecniche con basso impatto ambientale. Le rampe saranno costituite da un cordolo in pietrame di stabilizzazione al piede, a tergo del cordolo è prevista una rampa in scogliera posata su sedime esistente o ghiaia di riporto. In sommità alla rampa verrà realizzato un cordolo in calcestruzzo fondato su pali in ghisa.
L’intervento persegue il duplice scopo di favorire la tutela quantitativa della falda sotterranea e di prevenire l’incisione del letto del fiume che, aumentando la capacità di portata e riducendo l’effetto di laminazione, provoca un aggravio delle condizioni di rischio idraulico a valle.
L’intervento è previsto dal Piano di Tutela delle Acque adottato dalla Giunta Regionale ed è coerente con le indicazioni dell’Autorità di Bacino dell’Alto Adriatico. L’intervento è coerente con la linea di intervento sui fiumi principali avviata con l’Accordo di Programma Quadro originario.
Una volta realizzato l’intervento si avrà un aumento dell’effetto di laminazione, con conseguente riduzione delle portate massime convogliate nel tratto di valle, oltre ad una maggiore capacità disperdente dell’alveo, con incremento dei livelli di falda.
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Difesa del suolo, Infrastrutture ambientali e risorse idriche, Sistemazione corsi d’acqua
2.3 Lavori di ripristino strutturale del sistema arginale del collettore Terrazzo e rete collegata – stralcio di completamento
Localizzazione: Terrazzo (VR) e Merlara (PD) in Obiettivo 2.
Bacino idrografico nazionale del fiume Brenta.
Allo stato attuale il rilevato arginale sinistro si presenta con scarpate interne fortemente verticalizzate e sommità arginale della larghezza media di soli m 2,00, con quota disomogenea (si riscontrano depressioni locali sino a 50 cm). Anche l’impianto idrovoro di Graizzara della potenzialità di 11,5 mc/sec, ove il collettore Terrazzo confluisce nel fiume Fratta, necessita di interventi integrativi con l’installazione di una nuova pompa ed il ripristino dello strigliatore.
Si prevede, complessivamente, la realizzazione di presidi di sponda lungo il Collettore Acque Basse, la radicale ristrutturazione e l’adeguamento del rilevato arginale sinistro del Collettore Terrazzo nella tratta compresa tra l’abitato di Terrazzo e l’impianto idrovoro avente circa 3.200 m di estensione. In analogia con l’intervento realizzato nell’ambito dell’APQ3 – Difesa del Suolo e della Costa del 04/07/2002 (che ha riguardato la completa ristrutturazione dell’argine destro) sono previste opere di consolidamento delle scarpate interne del collettore Terrazzo, semine sperimentali di inerbimento ed interventi migliorativi presso l’impianto idrovoro finale.
L’intervento è coerente con la programmazione dell’Autorità di Bacino dell’Alto Adriatico che già si era espressa in occasione del primo Accordo di Programma per l’intervento complessivo.
L’intervento costituisce dunque il completamento dell’intervento I1A3P008 inserito nell’APQ 3 stipulato in data 4 Luglio 2002 tra il MEF, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e la Regione Veneto per l’importo di € 1.704.307,77. Per tale intervento le opere originariamente previste erano state ridotte a seguito dell’incremento dei costi di esproprio, realizzando solo uno stralcio funzionale. Con quest’intervento si vuole pervenire alla realizzazione dell’intero intervento.
Il corpo arginale che verrà realizzato garantirà condizioni ottimali in relazione sia alla percorribilità (larghezza sommatale di m 4,50), che alla stabilità (scarpate 1/1,5) ed ai fenomeni di sifonamento, oltre ovviamente alla regolarizzazione della livelletta superiore. Anche le previste difese spondali consentiranno il miglioramento strutturale dell’opera in corrispondenza di alcune abitazioni. Gli interventi presso l’impianto idrovoro di Graizzara consentiranno invece una più razionale gestione e parzializzazione delle portate di scarico con maggiore garanzia nei confronti del materiale solido trasportato dalla corrente.
Difesa del suolo, Infrastrutture ambientali e risorse idriche, Sistemazione corsi d’acqua
2.4 Completamento degli interventi di risanamento ambientale del Lago di Alleghe, con asportazione del materiale depositato in corrispondenza del centro abitato e nei pressi dell’“Albergo Regina” Localizzazione: Alleghe (BL) e Rocca Pietore (BL) in Obiettivo 2.
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Bacino idrografico nazionale del fiume Piave.
Questo intervento costituisce la prosecuzione di una serie di interventi già avviati e in parte conclusi nello stesso ambito lacuale. In particolare è il completamento degli interventi (18/A e 18/B) già finanziati con delibera n.17/2003, nonché di 3 interventi finanziati con fondi di cui al DOCUP (2000 – 2006) per un totale di 2.900.000 € di opere già finanziati, di cui 1.650.000 € ultimati.
Il principale scopo di questi interventi è di aumentare la capacità di invaso del lago di Alleghe e di sistemare alcuni tratti di sponda in stato di particolare degrado.
L’intervento consiste nell’asportazione meccanica, mediante un mezzo tipo draga, di materiale fine (limoso-sabbioso) da alcune parti del lago di Alleghe. Il materiale viene trasportato mediante una “Sea line” e convogliato verso l’opera di presa o in alternativa verso lo sfioratore di superficie in località Masarè. Il quantitativo di materiale asportato viene modulato in funzione della portata a disposizione per la diluizione dello stesso. In particolare si intende asportare il materiale depositatosi lungo un’ansa situata in corrispondenza dell’abitato di Alleghe, prospiciente un tratto di sponda recentemente risistemata da parte della provincia di Belluno.
Attualmente, infatti, in tale zona il battente d’acqua risulta di inferiore al metro, e questo da un lato favorisce il fiorire delle alghe, in particolare nel periodo estivo, e dall’altro limita l’accessibilità dei luoghi da parte dei natanti (pescatori e barche a noleggio). Si intende inoltre intervenire in un secondo punto, in testa al lago, con lo scopo di allargare la sezione di deflusso utile al transito delle portate, così da ridurre il rigurgito idraulico a monte.
Un secondo intervento sarà localizzato nella parte iniziale del lago, dove una strozzatura naturale ha favorito il deposito di materiale fine che ostacola parzialmente il deflusso in caso di portate di piena. Si rileva inoltre che tale intervento favorirà la circolazione idraulica all’interno del lago, che risulta attualmente diviso in due sottobacini minori.
4. Copertura finanziaria interventi La nuova copertura finanziaria dei singoli interventi è riportata nella tabella successiva.
Schede identificative dei singoli interventi I parte
1 TITOLO DELL'INTERVENTO INTERVENTO DI RICALIBRATURA E MESSA IN SICUREZZA IDRAULICA DELL'ARGINE DESTRO DEL FIUME BRENTA
2 CODICE BANCA DATI 3 IMPORTO DELL’INTERVENTO € 3.000.000,00 4 FONTI FINANZIARIE I.I.P. – APQ3
D.G.R.V. n° 783 del 21/03/2006 (Delibera CIPE 35/05) AUTORITÀ DI BACINO: “Alto Adriatico” PROVINCIA: Venezia COMUNE/I: Chioggia
5 TERRITORIO INTERESSATO
LOCALITA’: Cà Pasqua 6 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE
PROBLEMATICHE ENTRO CUI SI INQUADRA L’INTERVENTO
Allagamento del territorio in seguito ad eventi di piena; insufficienza delle difese arginali per tempi di ritorno decennali
7 DESCRIZIONE SINTETICA DELL’INTERVENTO PROPOSTO
Ricalibratura delle arginature esistenti in prosecuzione di interventi precedenti
8 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE OPERE DA REALIZZARSI
Rinforzo del corpo arginale mediante adeguamento della sezione che viene allargata verso campagna, alzando contemporaneamente la quota di difesa finale.
9 GRADO DI CONOSCENZA DEL FENOMENO Studi di regime idraulico del sistema Brenta / Bacchiglione / Gorzone (Magistrato alle Acque; Autorità di Bacino)
10 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO AREA DI INTERVENTO
Vedi cartografia allegata
11 TIPOLOGIA DI RISCHIO
• Frana • Alluvione: SI • Valanga • Erosione costiera • Altro
12 INQUADRAMENTO DEL RISCHIO
• Piano stralcio di Assetto Idrogeologico (PAI)
• Vedi cartografia allegata
13 ESISTENZA DI VINCOLI
• Idrogeologico • Idraulico: SI • Ambientale: SI • Paesaggistico: SI • Altro
LIVELLO PROGETTUALE
• Progetto preliminare predisposto • Progetto definitivo • Progetto esecutivo
15 POPOLAZIONE E BENI ESPOSTI 16 CONNESSIONI FUNZIONALI
CON ALTRI INTERVENTI O CON ALTRI PROGRAMMI
Intervento di Ricalibratura e messa in sicurezza idraulica dell’Argine destro del fiume Brenta Tratto Finale del Sistema Brenta –Bacchiglione – Gorzone Piano Generale degli interventi e progetto preliminare 1° stralcio
17 CORRISPONDENZA DELL’INTERVENTO AI CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
18 CRITICITA’ CHE POTREBBERO SORGERE IN FASE DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE
NESSUNA
19 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Magistrato alle Acque, Ispettorato per la Laguna di Venezia, Ing. Arch. G.P. Mayerle
LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
ESTRATTO DEL PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL FIUME BRENTA CON UBICAZIONE DELLE OPERE
1 TITOLO DELL'INTERVENTO INTERVENTO FINALIZZATO ALLA
LAMINAZIONE DELLE PIENE E ALLA RICARICA DELLA FALDA DEL BRENTA IN TERRITORIO COMUNALE DI CARTIGLIANO E NOVE
2 CODICE BANCA DATI 3 IMPORTO DELL’INTERVENTO 2.800.000,00 4 FONTI FINANZIARIE I.I.P. – APQ3
D.G.R.V. n° 783 del 21/03/2006 (Delibera CIPE 35/05) AUTORITÀ DI BACINO: “Alto Adriatico” PROVINCIA: Vicenza COMUNI Nove - Cartigliano
5 TERRITORIO INTERESSATO
LOCALITA’ 6 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE
PROBLEMATICHE ENTRO CUI SI INQUADRA L’INTERVENTO
Rischio idraulico dei territori vallivi generato dalla riduzione dell’effetto invaso all’interno dell’asta fluviale nonché depauperamento della risorsa idrica sotterranea per la riduzione dell’infiltrazione dei flussi di magra. Entrambe le problematiche scaturiscono dall’abbassamento evidente del fondo alveo concentrato prevalentemente nel filone di magra.
7 DESCRIZIONE SINTETICA DELL’INTERVENTO PROPOSTO
Si prevede di aumentare l’effetto invaso durante gli eventi di piena e di ampliare la sezione di deflusso in tempo di magra tale da favorire l’infiltrazione naturale delle acque nel sottosuolo.
8 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE OPERE DA REALIZZARSI
Il progetto, di carattere sperimentale, prevede l’esecuzione di due rampe stabilizzatrici di fondo, da realizzarsi con tecniche di ingegneria naturalistica e reversibili, in grado di stabilizzare e regolarizzare la sezione di deflusso in condizioni di magra e di piena, favorendo in tal modo la riduzione delle velocità di deflusso (aumentando quindi l’invaso) e ampliando la superficie disperdente dei deflussi di magra garantendo una più efficacia dispersione nel sottosuolo.
9 GRADO DI CONOSCENZA DEL FENOMENO
• Esistenza di precedenti studi quali relazioni, pubblicazioni e indagini;
• Analisi storica del fenomeno 10 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO AREA DI
INTERVENTO VEDI TAV. N°2 ALLEGATA
11 TIPOLOGIA DI RISCHIO
• Frana: • Alluvione: SI • Valanga: • Erosione costiera: • Altro: depauperamento risorse idriche
sotterranee 12 INQUADRAMENTO DEL RISCHIO
(allegare stralcio cartografia tematica)
• Piano stralcio di Assetto Idrogeologico (PAI)
13 ESISTENZA DI VINCOLI
• Idrogeologico • Idraulico: SI • Ambientale • Paesaggistico: SI Altro
LIVELLO PROGETTUALE
• Progetto preliminare: predisposto
15 POPOLAZIONE E BENI ESPOSTI 1.442.000 abitanti (popolazione di bacino)
16 CONNESSIONI FUNZIONALI CON ALTRI INTERVENTI O CON ALTRI PROGRAMMI
− Progetto Regione Veneto di 3 rampe stabilizzatrici in tra Fontaniva e Tezze sul Brenta;
− Progetto Regione Veneto per la realizzazione di una rampa stabilizzatrice a confine tra il comune di Nove e Tezze sul Brenta
17 CORRISPONDENZA DELL’INTERVENTO AI CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Le opere previste si caratterizzano per il modesto impatto sul territorio prevedendo l’utilizzo di tecniche e materiali da costruzione tipici dell’area. In particolare le rampe verranno realizzate in pietrame naturale come le protezioni di sponda e i diversori
18 CRITICITA’ CHE POTREBBERO SORGERE IN FASE DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE
Le opere previste sono tutte all’interno dell’ambito fluviale del Brenta, soggette quindi all’idrologia del bacino. Durante la realizzazione delle opere si garantirà, con l’aiuto degli enti preposti quale la Provincia, la continuità e la salvaguardia della fauna ittica presente.
19 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Regione Veneto, Direzione Difesa del Suolo, Ing. Luigi Fortunato
LOCALIZZAZIONE DELLE OPERE
DETTAGLIO DELLE OPERE
PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO PER IL BACINO DEL BRENTA CON LOCALIZZAZIONE DELLE OPERE
1 TITOLO DELL'INTERVENTO LAVORI DI RIPRISTINO STRUTTURALE
DEL SISTEMA ARGINALE DEL COLLETTORE TERRAZZO E RETE COLLEGATA – STRALCIO DI COMPLETAMENTO.
2 CODICE BANCA DATI
3 IMPORTO DELL’INTERVENTO € 700.000,00
4 FONTI FINANZIARIE I.I.P. – APQ3 D.G.R.V. n° 783 del 21/03/2006 (Delibera CIPE 35/05)
AUTORITÀ DI BACINO: “Alto Adriatico” Province di Verona e Padova
5 TERRITORIO INTERESSATO
Comuni: Terrazzo (VR) e Merlara (PD) 6 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE
PROBLEMATICHE ENTRO CUI SI INQUADRA L’INTERVENTO
Il Collettore Terrazzo si presenta presidiato da rilevati arginali con altezze variabili rispetto al piano campagna da 1 a 3 m, con larghezze in sommità talmente modeste da non essere percorribili da normali mezzi d’opera addetti alla manutenzione. Inoltre l’alternanza dei livelli idrometrici tra bonifica e irrigazione e l’effetto richiamo dell’impianto idrovoro posto immediatamente a valle, provoca continue frane e smottamenti spondali che minano ulteriormente la struttura arginale. Da non trascurare la presenza di castorinidi (nutrie) che scavano profonde gallerie all’interno degli argini che all’innalzamento dei livelli vengono allagate con conseguente formazione di frane e sifonamenti.
7 DESCRIZIONE SINTETICA DELL’INTERVENTO PROPOSTO
L’intervento di 2° stralcio consentirà il completamento delle opere di sistemazione del Collettore Terrazzo nella tratta arginata (lunghezza circa 3,5 km). Nell’ambito del 1° stralcio infatti viene effettuato il ringrosso arginale dell’intero argine destro e significativi interventi sia sulla rete collegata che sull’impianto idrovoro di Graizzara. Il 2° stralcio prevede il medesimo intervento sull’argine sinistro.
8 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE OPERE DA REALIZZARSI
Ristrutturazione e adeguamento del rilevato arginale in sinistra del Collettore Terrazzo con conseguente eliminazione della verticalizzazione delle scarpate interne con locali difese spondali in corrispondenza di fabbricati civili. Ulteriori interventi sulla rete collegata all’impianto idrovoro finale.
9 GRADO DI CONOSCENZA DEL FENOMENO
Lo studio è supportato da una accurata analisi statistica probabilistica degli eventi di piena e da valutazioni geotecniche sulla stabilità dei rilevati arginali. Estremamente significativo risulta il raffronto tra la situazione attuale e quella del progetto originario degli anni 1950-60 in relazione in particolare a:
- aumento progressivo della larghezza dell’alveo per continua verticalizzazione delle scarpate in terra;
- conseguente riduzione della larghezza in sommità arginale, che ormai non consente più il transito dei mezzi d’opera addetti alla manutenzione;
- locali ma diffusi e significativi cedimenti del copro arginale per naturale costipamento degli strati di fondazione, con tratte in sensibile abbassamento della sommità.
10 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO AREA DI INTERVENTO
Estratto C.T.R. scala 1: 20.000 con ubicazione dell’intervento.
11 TIPOLOGIA DI RISCHIO
• Alluvione per collasso arginale.
12 INQUADRAMENTO DEL RISCHIO
• P.G.B.T.T.R. (Piano Generale di Bonifica e Tutela del Territorio)
13 ESISTENZA DI VINCOLI
• Paesaggistico (D.L.vo 490 del 29 ottobre 1999 art. 146)
14 LIVELLO PROGETTUALE • Progetto definitivo da adeguare per aggiornamento prezzi e dal punto di vista espropriativo-catastale.
15 POPOLAZIONE E BENI ESPOSTI
16 CONNESSIONI FUNZIONALI CON ALTRI INTERVENTI O CON ALTRI PROGRAMMI
LAVORI DI RIPRISTINO STRUTTURALE DEL SISTEMA ARGINALE DEL COLLETTORE TERRAZZO E RETE COLLEGATA. COMUNI DI TERRAZZO (VR) E MERLARA (PD). 1° STRALCIO. € 1.704.000,00 (finanziato da I.I.P. – APQ5). In fase di realizzazione e completato per circa il 70%.
17 CORRISPONDENZA DELL’INTERVENTO AI CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
18 CRITICITA’ CHE POTREBBERO SORGERE IN FASE DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE
NESSUNA
19 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Consorzio di Bonifica - Zerpano, Adige – Guà Dott. Giuseppe Piubello, Direttore
1 TITOLO DELL'INTERVENTO COMPLETAMENTO DEGLI INTERVENTI DI RISANAMENTO AMBIENTALE DEL LAGO DI ALLEGHE, CON ASPORTAZIONE DEL MATERIALE DEPOSITATO IN CORRISPONDENZA DEL CENTRO ABITATO E NEI PRESSI DELL’“ALBERGO REGINA”
2 CODICE BANCA DATI 3 IMPORTO DELL’INTERVENTO 1.000.000,00€ 4 FONTI FINANZIARIE I.I.P. – APQ3
D.G.R.V. n° 783 del 21/03/2006 (Legge regionale5/2005 Es. 2006 70%, Enel Produzione SpA 30%) AUTORITÀ DI BACINO: Alto Adriatico PROVINCIA: Belluno COMUNI: Alleghe e Rocca Pietore
5 TERRITORIO INTERESSATO
LOCALITA’: Lago di Alleghe 6 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE
PROBLEMATICHE ENTRO CUI SI INQUADRA L’INTERVENTO
Negli anni precedenti sono stati effettuati alcuni interventi di sistemazione ambientale del lago di Alleghe, con il principale scopo di aumentarne la capacità di invaso e di sistemare alcuni tratti di sponda in stato di particolare degrado. Con questo progetto si intende intervenire principalmente asportando materiale dal bacino in una zona ove il battente d’acqua risulta di inferiore al metro. Si intende inoltre intervenire in un secondo punto, in testa al lago, con lo scopo di allargare la sezione di deflusso utile al transito delle portate, in modo ridurre il rigurgito idraulico a monte.
7 DESCRIZIONE SINTETICA
DELL’INTERVENTO PROPOSTO
L’intervento consiste nell’asportazione meccanica, mediante un mezzo tipo draga, di materiale fine (limoso-sabbioso) da alcune parti del lago di Alleghe. Il materiale viene trasportato mediante una “Sea line” e convogliato verso l’opera di presa o in alternativa verso gli lo sfioratore di superficie in località Masarè. Il quantitativo di materiale asportato viene modulato in funzione della portata a disposizione per la diluizione dello stesso.
8 DESCRIZIONE SINTETICA DELLE OPERE DA REALIZZARSI
Come descritto in precedenza, l'intervento non comprende la realizzazione di opere, ma consiste nell’asportazione meccanica, di materiale fine (limoso-sabbioso) da alcune parti del lago di Alleghe. Il materiale viene trasportato mediante una “Sea line” e convogliato verso gli lo sfioratore di superficie del bacino.
9 GRADO DI CONOSCENZA DEL FENOMENO
Esistenza di precedenti studi quali relazioni, pubblicazioni e indagini; L'Amministrazione Provinciale di Belluno ha già condotto 4 interventi di pulizia del lago di Alleghe, con metodi a seconda della tipologia di materiale da estrarre: il materiale grossolano è stato asportato con il metodo tradizionale mentre il materiale limoso è stato fluitato a valle attraverso l’opera di presa dell’Enel.. Si sottolinea, ancora, che non ci sono piani di settore specifici o studi di fattibilità che comprendano l’intervento in esame. Tuttavia si sottolinea che questo intervento si configura come completamento di altri interventi di sistemazione ambientale già attuati all’interno del bacino di Alleghe. Analisi storica del fenomeno: il bacino di Alleghe è
un lago artificiale, originato dalla frana del monte Piz nel 1771. Sulla base degli elementi disponibili e delle notizie bibliografiche, è credibile supporre che in origine lo specchio d’acqua avesse, proprio di fronte all’abitato omonimo, una larghezza massima di circa 500 m e che si estendesse in lunghezza per oltre 4.500 m, lambendo con il suo incile l’abitato di Caprile. Di più incerta definizione è la profondità massima iniziale. Da una ricostruzione dell’Ufficio Idrografico del Magistrato alle Acque basata sul confronto tra un ipotetico profilo originale del Cordevole con i primi rilievi topografici disponibili del 1923, si stima che essa potesse essere compresa tra i 50÷60 m per un volume complessivo che in ogni caso era valutabile di circa 15-16·106 m3. Dai numerosi studi presenti, si evince che il trasporto medio annuo al lago diminuisce a circa 55.000 m3/anno, se si considera il periodo 1923-1969, che comprende l’evento straordinario del novembre 1966. Esso si riduce a poco più di 39.000 m3/anno se si considera, invece, il periodo 1923-1994. Alla luce di questi risultati, indicativamente, considerando un periodo di tempo sufficientemente lungo, si può ritenere che l’apporto medio annuo di sedimenti al lago di Alleghe sia valutabile di 40.000÷50.000 m3/anno.
10 INQUADRAMENTO GEOGRAFICO AREA DI INTERVENTO
L’intervento si svolge interamente all’interno del lago di Alleghe, nei comuni di Alleghe e Rocca Pietore (BL). (Vedi cartografia)
11 TIPOLOGIA DI RISCHIO
• Frana: • Alluvione: SI • Valanga: • Erosione costiera: • Altro
12 INQUADRAMENTO DEL RISCHIO
(Vedi Allegato 2) • Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico
(PAI) • Piano Straordinario per la rimozione delle
situazioni a rischio idrogeologico più alto
13 ESISTENZA DI VINCOLI
• Idrogeologico: SI • Idraulico: • Ambientale (490/94): SI • Paesaggistico:
14
LIVELLO PROGETTUALE
• Progetto preliminare: Approvato • Progetto definitivo: da predisporre • Progetto esecutivo: da predisporre
15 POPOLAZIONE E BENI ESPOSTI Il comune di Alleghe ha complessivamente 1400 abitanti, mentre il comune di Rocca Pietore ha 1450 abitanti. La popolazione coinvolta dal progetto si limita, comunque a quella che vive o ha la propria attività commerciale nelle zone limitrofe al lago. Si rileva, comunque, che questo tipo di intervento non induce particolari disagi perché si svolge quasi esclusivamente all'interno del bacino, senza interessare la viabilità e senza indurre un inquinamento acustico rilevante.
16 CONNESSIONI FUNZIONALI L’intervento si configura come completamento degli
CON ALTRI INTERVENTI O CON ALTRI PROGRAMMI
interventi (18/A e 18/B) già finanziati con delibera n. 17/2003, nonché di n. tre interventi finanziati con fondi europei per un totale di 2.900.000€ di opere già finanziati, di cui 1.650.000€ ultimati.
17 CORRISPONDENZA DELL’INTERVENTO AI CRITERI DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Al di là degli aspetti ambientali, la permanenza del lago riveste particolare importanza per le attività economiche della popolazione locale, che in questi anni, con non trascurabili investimenti, ha tentato di promuovere e sviluppare molteplici iniziative, orientate soprattutto ad uno sfruttamento sostenibile e duraturo delle risorse naturali della vallata e del comprensorio che la circonda.
18 CRITICITA’ CHE POTREBBERO SORGERE IN FASE DI REALIZZAZIONE DELLE OPERE
Il progetto interessa un bacino lacuale, seminaturale, il cui livello idrometrico è regolabile solo in parte con le opere di derivazioni e di sfioro presenti. Per questo motivo, in occasione di portate affluenti particolarmente elevate o modeste, il
19 RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Provincia di Belluno, Settore Lavori pubblici, Dott. Ing. Ermanno Gaspari
INQUADRAMENTO GEOGRAFICO
PIANO DI ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL FIUME PIAVE
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Note: (1) L’intervento “Lavori di ripristino strutturale del sistema arginale del collettore Terrazzo e rete collegata – stralcio di completamento”, costituisce il completamento dell’intervento I1A3P008 inserito nell’APQ 3 stipulato in data 4 Luglio 2002 tra il MEF, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e la Regione Veneto per l’importo di € 1.704.307,77. Per tale intervento le opere originariamente previste erano state ridotte a seguito dell’incremento dei costi di esproprio, realizzando uno stralcio funzionale. Con questo intervento si vuole pervenire alla realizzazione dell’intero intervento.
15
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Regione del Veneto
I N T E S A I S T I T U Z I O N A L E D I P R O G R A M M A T R A I L G O V E R N O D E L L A R E P U B B L I C A I T A L I A N A
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ALLEGATO 2 – SCHEDE INTERVENTO
Roma, 20 Giugno 2006
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
Pagina 1 di 15
Stato Intervento:
I1A3P085Codice Scheda:
Codice Operazione Fondi Strutturali:
C.U.P.:
RegioneLocalizzazione:
VENETO 2CHIOGGIAVENEZIA
Regione Veneto
Magistrato alle acque di VeneziaSoggetto Attuatore:
Attivo
Regione VenetoSoggetto Proponente:
Soggetto Percettore:
31-MAG-06Versione del:
Intervento di ricalibratura e messa in sicurezza idraulica dell'argine destro del fiume BrentaTitolo Intervento:
Settore d' Intervento: 0205051 - INFRASTRUTTURE AMBIENTALI E RISORSE IDRICHE - DIFESA DEL SUOLO -SISTEMAZIONE CORSI D'ACQUA
Ing. Giampietro MayerleResponsabile Intervento:
Magistrato alle Acque - Palazzo X Savi - San Polo , 17 - VeneziaRecapito:
Criticità Finanziaria :
Note:
2 - Cronoprogramma dell' Intervento
Richiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione Tipo
B. Attività Progettuali
1. Studio di Fattibilità:
Ritenuta non necessaria
Soggetto competente
Note:
A. Livello di Progettazione approvata disponibile alla stipula
Provincia Comune Obiettivo U.E.
0301 - APPALTO DI OPERE PUBBLICHE - NUOVA REALIZZAZIONETipo d' Intervento:
Preliminare
Ing. Luigi FortunatoResponsabile Accordo:
Difesa suolo - IV Atto integrativoAccordo di Programma Quadro
VENETOIntesa Governo / Regione:
Scheda Attività / Intervento: I1A3P085
1 - Dati Identificativi
Altri Soggetti:
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MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
Pagina 2 di 15
C1. Approvazioni
D. Dati di Realizzazione
2. Livelli di Progettazione:
A - PRELIMINARE
S 30-OTT-05 EffettivaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione Tipo
Progettazione conclusa ma non approvata in quanto non richiesto dalla LR 27/03 relativa alle operepubbliche
Note:
Soggetto Competente:
S 01-LUG-06 30-GIU-07Prevista Prevista30-APR-07 PrevistaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione TipoB - DEFINITIVA
Note:
Soggetto Competente:
S 01-LUG-07 31-DIC-07Prevista Prevista31-OTT-07 PrevistaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione TipoC - ESECUTIVA
Note:
Soggetto Competente
01-GEN-08 Prevista 30-GIU-08 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
1. AGGIUDICAZIONE LAVORI - APPALTO DI FORNITURE E/O SERVIZI
Note:
01-LUG-08 Prevista 31-DIC-10 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
2. ESECUZIONE LAVORI
Note:
Data Inizio Tipo Data Fine Tipo3. SOSPENSIONE LAVORI
Note:
01-GEN-11 Prevista 30-GIU-11 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
4. COLLAUDO
Note:
01-LUG-11 Prevista 01-LUG-11 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
5. FUNZIONALITA
Note:
C2. Altre Attività
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
Pagina 3 di 15
,00Avanzamento della Spesa (%):
3.000.000,00Costo Complessivo:
3 - Piano Economico
4 - Piano Finanziario
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Descrizione della fonte:
Descrizione della fonte:
Descrizione della fonte:
Descrizione della fonte:
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Estremi del Provvedimento:
Estremi del Provvedimento:
Estremi del Provvedimento:
Estremi del Provvedimento:
2005
2006
2007
2008
Importo (Euro)
Importo (Euro)
Importo (Euro)
Importo (Euro)
Anno esercizio:
Anno esercizio:
Anno esercizio:
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Fonte Statale
Fonte Statale
Fonte Statale
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150.000,00
Anno: Realizzato (Euro): Da Realizzare (Euro): Totale (Euro):
5 - Avanzamento Contabile
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
Pagina 4 di 15
,00Importo Totale (Euro)
Indicatori di realizzazione
Avanzamento Lavori (%):
C. Economie Riprogrammabili
A. Impegni Contrattualizzati Importo Totale (Euro):
B. Disposizioni di Pagamenti Importo Totale (Euro)
6 - Avanzamento Fisico
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
Pagina 5 di 15
Stato Intervento:
I1A3P086Codice Scheda:
Codice Operazione Fondi Strutturali:
C.U.P.:
RegioneLocalizzazione:
VENETO
VENETO
2
2
MERLARA
TERRAZZO
PADOVA
VERONA
Regione Veneto
Consorzio di Bonifica Zerpano Adige GuàSoggetto Attuatore:
Attivo
Regione VenetoSoggetto Proponente:
Soggetto Percettore:
31-MAG-06Versione del:
Lavori di ripristino strutturale del sistema arginale del collettore Terrazzo e rete collegata, stralcio dicompletamento
Titolo Intervento:
Settore d' Intervento: 0205051 - INFRASTRUTTURE AMBIENTALI E RISORSE IDRICHE - DIFESA DEL SUOLO -SISTEMAZIONE CORSI D'ACQUA
Ing. Umberto AntiResponsabile Intervento:
Consorzio di Bonifica Zerpano Adige Guà -Via Oberdan n. 2 - S. Bonifacio (VR)Recapito:
Criticità Finanziaria :
Completamento di intervento A3P008Note:
2 - Cronoprogramma dell' Intervento
Richiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione Tipo
B. Attività Progettuali
1. Studio di Fattibilità:
Soggetto competente
Note:
A. Livello di Progettazione approvata disponibile alla stipula
Provincia Comune Obiettivo U.E.
0307 - APPALTO DI OPERE PUBBLICHE - MANUTENZIONE STRAORDINARIATipo d' Intervento:
Preliminare
Ing. Luigi FortunatoResponsabile Accordo:
Difesa suolo - IV Atto integrativoAccordo di Programma Quadro
VENETOIntesa Governo / Regione:
Scheda Attività / Intervento: I1A3P086
1 - Dati Identificativi
Altri Soggetti:
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
Pagina 6 di 15
C1. Approvazioni
D. Dati di Realizzazione
2. Livelli di Progettazione:
A - PRELIMINARE
S 16-LUG-02 EffettivaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione Tipo
Approvazione: Delibera Giunta Consorziale n.164 del 16-07-2002Note:
Soggetto Competente:
S 01-LUG-06 31-DIC-06Prevista Prevista30-OTT-06 PrevistaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione TipoB - DEFINITIVA
La progettazione definitiva è già disponibile deve però essere aggiornata (Decreto Dirigenziale Difesadel Suolo n. 675 del 29-12-2003). La Procedura di V.I.A egià stata assolta
Note:
Consorzio di Bonifica Zerpano Adige GuàSoggetto Competente:
S 01-GEN-07 30-GIU-07Prevista Prevista30-APR-07 PrevistaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione TipoC - ESECUTIVA
Note:
Consorzio di Bonifica Zerpano Adige GuàSoggetto Competente
01-LUG-07 Prevista 31-DIC-07 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
1. AGGIUDICAZIONE LAVORI - APPALTO DI FORNITURE E/O SERVIZI
Note:
01-GEN-08 Prevista 30-GIU-09 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
2. ESECUZIONE LAVORI
Note:
Data Inizio Tipo Data Fine Tipo3. SOSPENSIONE LAVORI
Note:
01-LUG-07 Prevista 31-DIC-09 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
4. COLLAUDO
Note:
01-GEN-10 Prevista 01-GEN-10 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
5. FUNZIONALITA
Note:
C2. Altre Attività
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
Pagina 7 di 15
,00Avanzamento della Spesa (%):
700.000,00Costo Complessivo:
3 - Piano Economico
4 - Piano Finanziario
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Descrizione della fonte:
Descrizione della fonte:
Descrizione della fonte:
Descrizione della fonte:
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Estremi del Provvedimento:
Estremi del Provvedimento:
Estremi del Provvedimento:
Estremi del Provvedimento:
2005
2006
2007
2008
Importo (Euro)
Importo (Euro)
Importo (Euro)
Importo (Euro)
Anno esercizio:
Anno esercizio:
Anno esercizio:
Anno esercizio:
7.781,63
15.563,27
233.283,77
443.371,33
A. Impegni Contrattualizzati Importo Totale (Euro):
B. Disposizioni di Pagamenti Importo Totale (Euro)
Fonte Statale
Fonte Statale
Fonte Statale
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2006
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200.000,00
Anno: Realizzato (Euro): Da Realizzare (Euro): Totale (Euro):
5 - Avanzamento Contabile
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
Pagina 8 di 15
,00Importo Totale (Euro)
Indicatori di realizzazione
Avanzamento Lavori (%):
C. Economie Riprogrammabili
6 - Avanzamento Fisico
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
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Stato Intervento:
I1A3P087Codice Scheda:
Codice Operazione Fondi Strutturali:
C.U.P.:
RegioneLocalizzazione:
VENETO 3
3
CARTIGLIANO
NOVE
VICENZA
Regione Veneto
Regione VenetoSoggetto Attuatore:
Attivo
Regione VenetoSoggetto Proponente:
Soggetto Percettore:
31-MAG-06Versione del:
Intervento finalizzato alla laminazione delle piene e alla ricarica della falda del Brenta in territoriocomunale di Cartigliano e Nove.
Titolo Intervento:
Settore d' Intervento: 0205051 - INFRASTRUTTURE AMBIENTALI E RISORSE IDRICHE - DIFESA DEL SUOLO -SISTEMAZIONE CORSI D'ACQUA
Ing. Luigi FortunatoResponsabile Intervento:
Regione del veneto - Calle Priuli n. 99Recapito:
Criticità Finanziaria :
Note:
2 - Cronoprogramma dell' Intervento
Richiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione Tipo
B. Attività Progettuali
1. Studio di Fattibilità:
ritenuta non necessaria
Soggetto competente
Note:
A. Livello di Progettazione approvata disponibile alla stipula
Provincia Comune Obiettivo U.E.
0301 - APPALTO DI OPERE PUBBLICHE - NUOVA REALIZZAZIONETipo d' Intervento:
Preliminare
Ing. Luigi FortunatoResponsabile Accordo:
Difesa suolo - IV Atto integrativoAccordo di Programma Quadro
VENETOIntesa Governo / Regione:
Scheda Attività / Intervento: I1A3P087
1 - Dati Identificativi
Altri Soggetti:
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
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C1. Approvazioni
D. Dati di Realizzazione
2. Livelli di Progettazione:
A - PRELIMINARE
S 31-OTT-05 EffettivaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione Tipo
Progettazione conclusa e non approvata in quanto non richiesta dalla LR 27/03 inerente i lavori pubbliciNote:
Soggetto Competente:
S 01-LUG-06 30-GIU-07Prevista Prevista30-APR-07 PrevistaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione TipoB - DEFINITIVA
Note:
Soggetto Competente:
S 01-LUG-07 31-DIC-07Prevista Prevista31-OTT-07 PrevistaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione TipoC - ESECUTIVA
Note:
Soggetto Competente
01-GEN-08 Prevista 30-GIU-08 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
1. AGGIUDICAZIONE LAVORI - APPALTO DI FORNITURE E/O SERVIZI
Note:
01-LUG-08 Prevista 31-DIC-10 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
2. ESECUZIONE LAVORI
Note:
Data Inizio Tipo Data Fine Tipo3. SOSPENSIONE LAVORI
Note:
01-GEN-11 Prevista 30-GIU-11 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
4. COLLAUDO
Note:
01-LUG-11 Prevista 01-LUG-11 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
5. FUNZIONALITA
Note:
C2. Altre Attività
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
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,00Avanzamento della Spesa (%):
2.800.000,00Costo Complessivo:
3 - Piano Economico
4 - Piano Finanziario
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Legge - 208 - 1998 - Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventinelle aree depresse. Istituzione di un fondo rotativo per il finanziamento dei programmi di promozione imprenditoriale nelle areedepresse.
Descrizione della fonte:
Descrizione della fonte:
Descrizione della fonte:
Descrizione della fonte:
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Delibera CIPE N. 35 del 2005 - Quota D.4 - Regioni Centro-Nord
Estremi del Provvedimento:
Estremi del Provvedimento:
Estremi del Provvedimento:
Estremi del Provvedimento:
2005
2006
2007
2008
Importo (Euro)
Importo (Euro)
Importo (Euro)
Importo (Euro)
Anno esercizio:
Anno esercizio:
Anno esercizio:
Anno esercizio:
31.126,53
62.253,06
933.135,08
1.773.485,33
Fonte Statale
Fonte Statale
Fonte Statale
Fonte Statale
2006
2007
2008
2009
2010
2011
,00
,00
,00
,00
,00
,00
15.000,00
35.000,00
400.000,00
1.300.000,00
910.000,00
140.000,00
15.000,00
35.000,00
400.000,00
1.300.000,00
910.000,00
140.000,00
Anno: Realizzato (Euro): Da Realizzare (Euro): Totale (Euro):
5 - Avanzamento Contabile
Venerdì, 23 Giugno 2006
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,00Importo Totale (Euro)
Indicatori di realizzazione
Avanzamento Lavori (%):
C. Economie Riprogrammabili
A. Impegni Contrattualizzati Importo Totale (Euro):
B. Disposizioni di Pagamenti Importo Totale (Euro)
6 - Avanzamento Fisico
Venerdì, 23 Giugno 2006
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Stato Intervento:
I1A3P088Codice Scheda:
Codice Operazione Fondi Strutturali:
C.U.P.:
RegioneLocalizzazione:
VENETO 2
2
ALLEGHE
ROCCA PIETORE
BELLUNO
Provincia di BellunoSoggetto Attuatore:
Attivo
Provincia di BellunoSoggetto Proponente:
31-MAG-06Versione del:
Completamento degli interventi di risanamento ambientale del Lago di Alleghe, con asportazione delmateriale depositato in corrispondenza del centro abitato e nei pressi dell' "Albergo Regina"
Titolo Intervento:
Settore d' Intervento: 0205999 - INFRASTRUTTURE AMBIENTALI E RISORSE IDRICHE - DIFESA DEL SUOLO - ALTREOPERE DI DIFESA DEL SUOLO
Ing. Ermanno GasperiResponsabile Intervento:
Provincia di Belluno - Via S. Andrea - BellunoRecapito:
Criticità Finanziaria :
Note:
2 - Cronoprogramma dell' Intervento
Richiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione Tipo
B. Attività Progettuali
1. Studio di Fattibilità:
Soggetto competente
Note:
A. Livello di Progettazione approvata disponibile alla stipula
Provincia Comune Obiettivo U.E.
0399 - APPALTO DI OPERE PUBBLICHE - ALTROTipo d' Intervento:
Preliminare
Ing. Luigi FortunatoResponsabile Accordo:
Difesa suolo - IV Atto integrativoAccordo di Programma Quadro
VENETOIntesa Governo / Regione:
Scheda Attività / Intervento: I1A3P088
1 - Dati Identificativi
Altri Soggetti:
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
Pagina 14 di 15
C1. Approvazioni
D. Dati di Realizzazione
2. Livelli di Progettazione:
A - PRELIMINARE
S 27-DIC-05 EffettivaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione Tipo
Delibera Giunta provinciale n. 481 del 27/12/2005Note:
Provincia di BellunoSoggetto Competente:
S 01-LUG-06 30-APR-07Prevista Prevista28-FEB-07 PrevistaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione TipoB - DEFINITIVA
Trattasi di progettazione definitiva ed esecutiva congiunteNote:
Provincia di BellunoSoggetto Competente:
S 01-LUG-06 30-APR-07Prevista Prevista28-FEB-07 PrevistaRichiesto Inizio Fase Tipo Fine fase Tipo Approvazione TipoC - ESECUTIVA
Trattasi di progettazione definitiva ed esecutiva congiunteNote:
Provincia di BellunoSoggetto Competente
01-MAG-07 Prevista 30-SET-07 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
1. AGGIUDICAZIONE LAVORI - APPALTO DI FORNITURE E/O SERVIZI
Note:
01-OTT-07 Prevista 31-DIC-08 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
2. ESECUZIONE LAVORI
Note:
Data Inizio Tipo Data Fine Tipo3. SOSPENSIONE LAVORI
Note:
01-GEN-09 Prevista 30-GIU-09 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
4. COLLAUDO
Note:
01-LUG-09 Prevista 01-LUG-09 PrevistaData Inizio Tipo Data Fine Tipo
5. FUNZIONALITA
Note:
C2. Altre Attività
Venerdì, 23 Giugno 2006
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione
Pagina 15 di 15
,00Importo Totale (Euro)
,00Avanzamento della Spesa (%):
1.000.000,00Costo Complessivo:
Indicatori di realizzazione
Avanzamento Lavori (%):
C. Economie Riprogrammabili
3 - Piano Economico
4 - Piano Finanziario
L.R. - 5 - 2000 - Provvedimento generale di rifinanziamento e di modifica di leggi regionali per la formazione del Bilancio Annualee Pluriennale della Regione (Legge Finanziaria 2000) - art. 22 Cofinanziamento delle Intese Istituzionale di Programma
Descrizione della fonte:
DGR 783 21 marzo 2006Estremi del Provvedimento:
700.000,00 2006Importo (Euro): Anno esercizio:VENETORegione:
EnelEstremi del Provvedimento:
300.000,00 2007Importo (Euro): Anno esercizio:Privata
A. Impegni Contrattualizzati Importo Totale (Euro):
B. Disposizioni di Pagamenti Importo Totale (Euro)
6 - Avanzamento Fisico
Fonte Privata / Pubblica
Fonte Regionale
2006
2007
2008
2009
,00
,00
,00
,00
5.000,00
245.000,00
700.000,00
50.000,00
5.000,00
245.000,00
700.000,00
50.000,00
Anno: Realizzato (Euro): Da Realizzare (Euro): Totale (Euro):
5 - Avanzamento Contabile