Mod.3-D.Lgs 81/2008 Titolo X - Esposizione ad agenti biologici.pdf

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    TITOLO X del D.Lgs. 81/08ESPOSIZIONE AD AGENTI

    BIOLOGICI

    Prof. Ing. Sebastiano Spampinato

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    Articolo 267

    Definizioni1. Ai sensi del presente titolo s intende per:a) agente biologico: qualsiasi microrganismo anche

    se geneticamente modificato, coltura cellulare edendoparassita umano che potrebbe provocareinfezioni, allergie o intossicazioni;

    b) microrganismo: qualsiasi entit microbiologica,

    cellulare o meno, in grado di riprodursi o trasferiremateriale genetico;

    c) coltura cellulare: il risultato della crescita in vitrodi cellule derivate da organismi pluricellulari.

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    Articolo 268Classificazione degli agenti biologici

    Agente biologico del gruppo 1 un agente che presenta poche probabilitdi causare malattie in soggetti umani;

    Agente biologico del gruppo 2

    un agente che pu causare malattie in

    soggetti umani e costituire un rischio per ilavoratori; poco probabile che si propaganella comunit; sono di norma disponibiliefficaci misure profilattiche o terapeutiche;

    Agente biologico del gruppo 3

    un agente che pu causare malattie gravi insoggetti umani e costituisce un serio rischio per ilavoratori; l'agente biologico pu propagarsinella comunit, ma di norma sono disponibiliefficaci misure profilattiche o terapeutiche;

    Agente biologico del gruppo 4

    un agente biologico che pu provocare malattiegravi in soggetti umani e costituisce un seriorischio per i lavoratori e pu presentare unelevato rischio di propagazione nella comunit;

    non sono disponibili, di norma, efficaci misureprofilattiche o terapeutiche.

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    Articolo 268

    Classificazione degli agenti biologici

    2. Nel caso in cui l'agente biologico oggetto diclassificazione non pu essere attribuito in

    modo inequivocabile ad uno fra i duegruppi sopraindicati, esso va classificato nelgruppo di rischio pi elevato tra le duepossibilit.

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    Articolo 269

    Comunicazione1. Il datore di lavoro che intende esercitare attivit

    che comportano uso di agenti biologici dei gruppi2 o 3, comunica all'organo di vigilanzaterritorialmente competente le seguentiinformazioni, almeno 30 giorni prima dell'iniziodei lavori:

    a) il nome e l'indirizzo dell'azienda e il suo titolare;

    b) il documento di Valutazione del rischio.2. Il datore di lavoro che stato autorizzato

    all'esercizio di attivit che comportal'utilizzazione di un agente biologico del gruppo

    4 tenuto alla comunicazione di cui al comma 1.

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    Articolo 270

    Autorizzazione

    1. Il datore di lavoro che intende utilizzare, nell'esercizio dellapropria attivit, un agente biologico del gruppo 4 deve

    munirsi di autorizzazione del Ministero della sanit.

    2. La richiesta di autorizzazione corredata da:a) le informazioni presenti nellarticolo precedente;b) l'elenco degli agenti che si intende utilizzare.

    3. L'autorizzazione rilasciata dai competenti uffici delMinistero della salute sentito il parere dell'Istituto superiore disanit. Essa ha la durata di 5 anni ed rinnovabile.L'accertamento del venir meno di una delle condizioni

    previste per l'autorizzazione ne comporta la revoca.

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    Articolo 270

    Autorizzazione

    4. Il datore di lavoro in possesso dell'autorizzazione

    di cui al comma 1 informa il Ministero della salutedi ogni nuovo agente biologico del gruppo 4utilizzato, nonch di ogni avvenuta cessazione di

    impiego di un agente biologico del gruppo 4.5. I laboratori che forniscono un servizio diagnostico

    sono esentati dagli adempimenti di cui al comma 4.

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    Articolo 271

    Valutazione del rischio

    1. Il datore di lavoro, nella valutazione del rischio, tiene contodi tutte le informazioni disponibili relative alle

    caratteristiche dell'agente biologico e delle modalitlavorative, ed in particolare:

    a) della classificazione degli agenti biologici che presentano opossono presentare un pericolo per la salute umana []

    b) dell'informazione sulle malattie che possono esserecontratte;

    c) dei potenziali effetti allergici e tossici;

    d) della conoscenza di una patologia della quale affetto un

    lavoratore, che da porre in correlazione diretta all'attivitlavorativa svolta;

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    Articolo 271

    Valutazione del rischio

    2. Il datore di lavoro applica i principi di buona prassimicrobiologica, ed adotta, in relazione ai rischi accertati,

    le misure protettive e preventive di cui al presente titolo,adattandole alle particolarit delle situazioni lavorative.

    3. Il datore di lavoro effettua nuovamente la valutazione dicui al comma 1 in occasione di modifiche dell'attivit

    lavorativa significative ai fini della sicurezza e dellasalute sul lavoro e, in ogni caso, trascorsi tre annidall'ultima valutazione effettuata.

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    Articolo 271

    Valutazione del rischio5. Il documento di valutazione del rischio (DVR)

    integrato dai seguenti dati:a) le fasi del procedimento lavorativo che comportano

    il rischio di esposizione ad agenti biologici;b) il numero dei lavoratori addetti alle fasi di cui alla

    lettera a);d) i metodi e le procedure lavorative adottate, nonch

    le misure preventive e protettive applicate;e) il programma di emergenza per la protezione deilavoratori contro i rischi di esposizione ad un agentebiologico del gruppo 3 o del gruppo 4, nel caso di undifetto nel contenimento fisico.

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    Articolo 272

    Misure tecniche, organizzative, procedurali

    1. In tutte le attivit per le quali la valutazione del rischioevidenzia rischi per la salute dei lavoratori il datore di lavoroattua misure tecniche, organizzative e procedurali, perevitare ogni esposizione degli stessi ad agenti biologici.

    2. In particolare, il datore di lavoro:

    a) evita l'utilizzazione di agenti biologici nocivi, se il tipo diattivit lavorativa lo consente;

    b) limita al minimo i lavoratori esposti, o potenzialmenteesposti, al rischio di agenti biologici;

    c) progetta adeguatamente i processi lavorativi;

    d) adotta misure collettive di protezione ovvero misure diprotezione individuali qualora non sia possibile evitare

    altrimenti l'esposizione;

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    Articolo 272

    Misure tecniche, organizzative, procedurali

    e) adotta misure igieniche per prevenire e ridurre

    al minimo la propagazione accidentale di unagente biologico fuori dal luogo di lavoro;

    f) usa il segnale di rischio biologico e altri segnalidi avvertimento appropriati;

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    Articolo 272

    Misure tecniche, organizzative, proceduralig) elabora idonee procedure per prelevare, manipolare e trattare

    campioni di origine umana ed animale;

    h) definisce procedure di emergenza per affrontare incidenti;

    i) verifica la presenza di agenti biologici sul luogo di lavoro al di fuoridel contenimento fisico primario, se necessario o tecnicamenterealizzabile;

    l) predispone i mezzi necessari per la raccolta, l'immagazzinamento

    e lo smaltimento dei rifiuti in condizioni di sicurezza, mediantel'impiego di contenitori adeguati ed identificabilieventualmente dopo idoneo trattamento dei rifiuti stessi;

    m) concorda procedure per la manipolazione ed il trasporto incondizioni di sicurezza di agenti biologici all'interno del luogo dilavoro.

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    Articolo 273

    Misure igieniche1. In tutte le attivit nelle quali la valutazione

    del rischio evidenzia rischi per la salute deilavoratori, il datore di lavoro assicura che:

    a) i lavoratori dispongano dei servizi sanitariadeguati provvisti di docce con acqua calda efredda, nonch, se del caso, di lavaggi oculari eantisettici per la pelle;

    b) i lavoratori abbiano in dotazione indumentiprotettivi od altri indumenti idonei, da riporre inposti separati dagli abiti civili;

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    Articolo 273

    Misure igienichec) i dispositivi di protezione individuale siano

    controllati, disinfettati e puliti dopo ogni

    utilizzazione, provvedendo altres a far riparare osostituire quelli difettosi prima dell'utilizzazionesuccessiva;

    d) gli indumenti di lavoro e protettivi che possonoessere contaminati da agenti biologici venganotolti quando il lavoratore lascia la zona di lavoro,conservati separatamente dagli altri indumenti,

    disinfettati, puliti e, se necessario, distrutti.

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    Articolo 277

    Misure di emergenza1. Se si verificano incidenti che possono provocare ladispersione nell'ambiente di un agente biologicoappartenente ai gruppi 2, 3 o 4, i lavoratori devonoabbandonare immediatamente la zona interessata,

    cui possono accedere soltanto quelli addetti ainecessari interventi, con l'obbligo di usare gli idoneimezzi di protezione.

    2. Il datore di lavoro informa al pi presto l'organo divigilanza territorialmente competente, nonch ilavoratori ed il rappresentante per la sicurezza,dell'evento, delle cause che lo hanno determinato edelle misure che intende adottare, o che ha gi

    adottato, per porre rimedio alla situazione creatasi.

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    Articolo 278

    Informazioni e formazione1. Nelle attivit per le quali la valutazione evidenzia rischi per

    la salute dei lavoratori, il datore di lavoro fornisce ailavoratori informazioni ed istruzioni, in particolare perquanto riguarda:

    a) i rischi per la salute dovuti agli agenti biologici utilizzati;b) le precauzioni da prendere per evitare l'esposizione;

    c) le misure igieniche da osservare;

    d) la funzione degli indumenti di lavoro e protettivi e dei

    dispositivi di protezione individuale ed il loro correttoimpiego;

    e) le procedure da seguire per la manipolazione di agentibiologici del gruppo 4;

    f) il modo di prevenire il verificarsi di infortuni e le misure da

    adottare per ridurne al minimo le conseguenze.

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    Articolo 278

    Informazioni e formazione

    2. Il datore di lavoro assicura ai lavoratori unaformazione adeguata [].

    3. L'informazione e la formazione sono forniteprima che i lavoratori siano adibiti alle attivitin questione, e ripetute, con frequenza almenoquinquennale, e comunque ogni qualvolta siverificano nelle lavorazioni cambiamenti che

    influiscono sulla natura e sul grado dei rischi.4. Nel luogo di lavoro sono apposti in posizione

    ben visibile cartelli su cui sono riportate leprocedure da seguire in caso di infortunio odincidente.

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    Articolo 279

    Prevenzione e controllo1. I lavoratori addetti alle attivit per le quali la

    valutazione dei rischi ha evidenziato un rischio per lasalute sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria.

    2. Il datore di lavoro, su conforme parere del medicocompetente, adotta misure protettive particolariper quei lavoratori per i quali si richiedonomisure speciali di protezione, fra le quali:

    a) la messa a disposizione di vaccini efficaci perquei lavoratori che non sono gi immuni all'agentebiologico presente nella lavorazione, dasomministrare a cura del medico competente;

    b) l'allontanamento temporaneo del lavoratore.

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    Articolo 279

    Prevenzione e controllo3. Ove gli accertamenti sanitari abbiano evidenziato, neilavoratori esposti in modo analogo ad uno stesso agente,l'esistenza di anomalia imputabile a tale esposizione, ilmedico competente ne informa il datore di lavoro.

    5. Il medico competente fornisce ai lavoratori adeguateinformazioni sul controllo sanitario cui sono sottoposti esulla necessit di sottoporsi ad accertamenti sanitari

    anche dopo la cessazione dell'attivit che comportarischio di esposizione a particolari agentibiologici[]indicati nellallegato XLVI (Elenco degliagenti biologici classificati)

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    Articolo 280

    Registri degli esposti e degli eventi accidentali

    1. I lavoratori addetti ad attivit comportanti uso di agenti del

    gruppo 3 ovvero 4 sono iscritti in un registro in cui sono

    riportati, per ciascuno di essi, l'attivit svolta, l'agente utilizzato

    e gli eventuali casi di esposizione individuale.

    2. Il datore di lavoro istituisce ed aggiorna il registro di cui al

    comma 1 e ne cura la tenuta tramite il medico competente. Il

    responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il

    rappresentante per la sicurezza hanno accesso a detto

    registro.