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Movimentazione Manuale di Carichi (MMC) e danni per la salute Maurizio Mariani U. F. PISLL - Dipartimento di Prevenzione Azienda USL Nord-Ovest Empoli, 20-21 giugno 2016

Movimentazione Manuale di Carichi e danni per la salutesintef.usl11.toscana.it/portale_empoli_new/attachments/article/199... · SINDROME DEL TUNNEL CARPALE I.2.04. G56.0 MICROTRAUMI

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Movimentazione Manuale di Carichi (MMC)

e danni per la salute

Maurizio Mariani

U. F. PISLL - Dipartimento di Prevenzione

Azienda USL Nord-Ovest

Empoli, 20-21 giugno 2016

Il sovraccarico biomeccanico

I principali riferimenti normativi

Titolo VI D. Lgs. 81/08- artt. 167, 168, 169 e Allegato XXXIII

Art. 167: definisce la MMC come “le operazioni di trasporto o di

sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le

azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un

carico, che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle

condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie

da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari”.

“In particolare” va secondo alcuni autori interpretato come segue:

nella MMC oltre ad esserci un sovraccarico biomeccanico dorso-

lombare, sussiste un rischio anche per altri distretti corporei (come

gli arti superiori). Infatti al comma 2 lett. b) vengono citate

“patologie da sovraccarico biomeccanico: patologe dlle strutture

osteoarticolari, muscolotendinee e neurovascolari”

Il sovraccarico biomeccanico

I principali riferimenti normativi

Art. 168: identifica gli obblighi specifici del DL il quale cerca di

evitare la MMC da parte dei lavoratori; eventualmente

impossibilitato ad evitarla, cerca di ridurre al minimo il rischio.

Come?

Adottando tutti gli accorgimenti possibili (organizzativi, tecnici, …..

ecc…) e valuta poi il rischio residuo.

L’art. 168 individua, come fattori da prendere in considerazione in

maniera integrata nella VR da MMC quelli riportati nell’allegato

XXXIII, riferibili a:

1. caratteristiche del carico,

2. sforzo fisico richiesto,

3. caratteristiche dell’ambiente di lavoro,

4. esigenze connesse all’attività

La movimentazione manuale dei carichi (MMC)

I principali riferimenti normativi

Allegato XXXIII del D. Lgs. 81/2008 indica le norme

tecniche della serie ISO 11228 (parti 1-2-3) come

riferimento per la valutazione del rischio e richiama la

norma tecnica UNI EN 1005-2, estensione del metodo

NIOSH ‘93.

INAIL

Maurizio Mariani

U. F. PISLL - Dipartimento di Prevenzione

Azienda USL Nord-Ovest

Empoli, 20-21 giugno 2016

INAIL

“Le spondioartropatie del rachide dorso-

lombare come MP…..” (2013)

IN ITALIA?

Maurizio Mariani

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Empoli, 20-21 giugno 2016

Nuovo D. M. 10 giugno 2014(ai sensi e per gli effetti dell’art. 139 del T.U. 1124/65)

Maurizio Mariani

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Empoli, 20-21 giugno 2016

ELENCO DI MALATTIE PROFESSIONALI CON OBBLIGO DI DEN UNCIA:

Lista I , contenente malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilita ‘

Lista II , contenente malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilita ‘

Lista III , contenente malattie la cui origine lavorativa è possibil e

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AGENTI MALATTIE

SINDROME DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO DELLA SPALLA:TENDINITE DEL SOVRASPINOSO (o tendinite cuffia rotatori)

I.2.04. M75.1

TENDINITE CAPOLUNGO BICIPITE I.2.04. M75.2TENDINITE CALCIFICA (MORBO DI DUPLAY) I.2.04. M75.3BORSITE I.2.04. M75.5

SINDROME DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEL GOMITO:EPICONDILITE I.2.04. M77.0EPITROCLEITE I.2.04. M77.1BORSITE OLECRANICA I.2.04. M70.2

SINDROME DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO POLSO-MANO:TENDINITI FLESSORI/ESTENSORI (POLSO-DITA) I.2.04. M65.8SINDROME DI DE QUERVAIN I.2.04. M65.4DITO A SCATTO I.2.04. M65.3

SINDROME DEL TUNNEL CARPALE I.2.04. G56.0

MICROTRAUMI E POSTURE INCONGRUE A CARICO DEGLI ARTI SUPERIORI PER ATTIVITA' ESEGUITE CON RITMI CONTINUI E RIPETITIVI PER ALMENO LA META' DEL TEMPO DEL TURNO LAVORATIVO

CODICE (*)IDENTIFICATIVO

LISTA 1LISTA 1 --MALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA EMALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA E ’’ DI ELEVATA DI ELEVATA PROBABILITAPROBABILITA ’’

GRUPPO 2GRUPPO 2--MALATTIE DA AGENTI FISICIMALATTIE DA AGENTI FISICI

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LISTA I LISTA I --MALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA EMALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA E ’’ DI ELEVATA DI ELEVATA PROBABILITAPROBABILITA ’’

GRUPPO 2GRUPPO 2-- MALATTIE DA AGENTI FISICIMALATTIE DA AGENTI FISICI

Movimentazione manuale di carichi eseguita con continuità durante il turno lavorativo

AGENTI

MALATTIE

• Spondilodiscopatie del tratto lombare• Ernia discale

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LISTA II LISTA II -- MALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA EMALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA E ’’ DI LIMITATA DI LIMITATA PROBABILITAPROBABILITA ’’

GRUPPO 2GRUPPO 2-- MALATTIE DA AGENTI FISICIMALATTIE DA AGENTI FISICI

Vibrazioni trasmesse al corpo intero per le attivit à di guida di automezzi pesanti e conduzione di mezzi

AGENTI

MALATTIE

• Spondilodiscopatie del tratto lombare

NUOVA TABELLA DELLE MALATTIE PROFESSIONALI NELL’INDUSTRIA DI CUI ALL’ART. 3 DEL D.P.R. 1124/1965 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI (ALL. N. 4 al D.P.R. 1124/1965)

Maurizio Mariani

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Empoli, 20-21 giugno 2016

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NUOVA TABELLA DELLE MALATTIE PROFESSIONALI NELL’INDUSTRIA DI CUI ALL’ART. 3

DEL D.P.R. 1124/1965 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI ED INTEGRAZIONI

(ALL. N. 4 al D.P.R. 1124/1965)

77) ERNIA DISCALE LOMBARE

MALATTIE (ICD-10) LAVORAZIONI Periodo massimo di indennizzabilità

dalla cessazione della lavorazione

e) Ernia discale

lombare (M51.2)

a)Lavorazioni, svolte in modo non

occasionale, che espongono a

vibrazioni trasmesse al corpo intero:

macchine mmv, trattori, gru

portuali, carrelli sollevatori

(muletti)…...

1 anno

b) Lavorazioni di movimentazione

manuale dei carichi svolte in modo

non occasionale in assenza di ausili

eficaci

1 anno

Anno 2014 gestione INAIL

Anno 2014 gestione INAIL

Dorsopatie (M40-M54) = M51: disturbi di altri dischi intervertebrali

Disturbi dei tessuti molli (M60-M79)= pressochè tutte le patologie degli

arti superiori

MAL DI SCHIENA

ERNIA DISCALE

.. e non solo

La colonna vertebrale o rachideLa colonna vertebrale o rachide

FULCRO

Si può paragonare il disco intervertebrale al fulcro di una altalena su cui agiscono il peso del corpo e la forza dei muscoli posteriori della schiena

ANALISI BIOMECCANICA

Leva di I°genere (resistenza- fulcro - forza)

Leva umana “svantaggiosa”

baricentro

azione dei

muscoli

Il baricentro del corpo

umano è anteriore

alla colonna vertebrale:

la caduta in avanti è

impedita dall’azione

dei muscoli posteriori che

agiscono come una leva5cm

ANALISI BIOMECCANICA

20 kg5cm

240 kgFORZA ESERCITATA

DAI MUSCOLI DELLA

SCHIENA

60cm

20kg .... 60 cm = X Kg .... 5 cm = 240kg240kg + 240kg =

480 kg

Se l’oggetto sollevato pesa 20 kg ed è prelevato ad una distanza dal baricentro del corpo pari a 60 cm,

i muscoli della schiena, per poter mantenere l’equilibrio, dovranno esercitare una forza analoga,

quindi sul FULCRO-DISCO INTERVERTEBRALE si avrà una forza compressiva pari alla somma delle due

forze peso.

ANALISI BIOMECCANICA

� affidata a modelli matematici basati sul principio dell’equilibrio delle forze in un sistema di leve

• consente la quantificazione dei carichi articolari e delle tensioni delle strutture molli peri-articolari

• stabilisce valori limite di carico sui dischi lombari in base a criteri anatomo-fisiologici ed epidemiologici:

LIMITE MASSIMO (MPL) = 650 kg650 kg650 kg650 kg650 kg650 kg650 kg650 kg

LIMITE D’AZIONE (AL) = 350 kg350 kg350 kg350 kg350 kg350 kg350 kg350 kg

ANALISI BIOMECCANICAosservazioni

ALTEZZAALTEZZA

DISLOCAZIONEDISLOCAZIONE

ASIMMETRIAASIMMETRIA

FREQUENZAFREQUENZA

PRESAPRESA

Altezza da terra delle mani all’inizio

del sollevamento

Distanza verticale del peso tra inizio e

fine del sollevamento

Dislocazione angolare del peso rispetto al

piano sagittale del soggetto

Frequenza del sollevamento in atti al

Minuto e durata

Giudizio sulla presa del carico

SENZA CONTARE…………

Il CARICO sulla colonna vertebraleIl CARICO sulla colonna vertebrale

cenni di epidemiologia

Maurizio Mariani

U. F. PISLL - Dipartimento di Prevenzione

Azienda USL Nord-Ovest

Empoli, 20-21 giugno 2016

Il dolore lombosacraleIl dolore lombosacrale

EPIDEMIOLOGIA

Prevalenza di ernia life-time 1-3% nei paesi occidentali

Dati EPM su circa 1400 soggetti 1,3 %

(PNLG) Piano Nazionale delle Linee Guida

� Nei gruppi esposti a movimentazione manuale, il mal di schiena è accusato dal 43% dei lavoratori

� Gli esposti a posture incongrue o a lavori pesanti effettuano 8,2 giorni di assenza /anno contro 2,7 giorni/anno dei non esposti

� I costi connessi a tutti i disturbi muscolo-schelet rici sono stimati tra 0,5 e 2% del P.I.L.

INDAGINE SULLE CONDIZIONI DI LAVORO E DI SALUTE NELL’UNIONE EUROPEA

Dati tratti dall’indagine della Fondazione Europea di Dublino - 2000

EPIDEMIOLOGIA

NIOSH 1997 National Institute of Occupational Safety and Health

(dati confermati dalla National Accademy 2001)

Fattore di rischio Forte

evidenza (+++)

Evidenza (++)

Insuff. Evidenza

(+/0) Sollevamenti +++ Posture incongrue ++ Lavoro fisico pesante ++ Vibrazioni Whole Body +++ Posture fisse +/0

Relazione causale fra danno alrachide lombare e fattore di rischio

Dati epidemiologici

Malattie professionali denunciate in Italia

(tutte le MP in tutti i settori)

Le denunce di malattia nel 2014 sono state circa 57 mila e 400 (circa 5 mila e 500 in più rispetto al 2013)

Il 63% delle denunce è per malattie del sistema osteomuscolare(cresciute del 78% rispetto al 2010).

Studi di prevalenza di ED nella popolazione generale

Vs

popolazione di esposti?

ALCUNI DATI SULLA PREVALENZA DELLE ERNIE DISCALI

Dati EPM (1993) su circa 1400 soggetti 1,3 %

Dati EPM (2003) su1387 soggetti (addetti a PC) 4,6 %

Prevalenza di ernia life-time 1-3% nei paesi occidentali

CAMPIONE DI RIFERIMENTO EPM 2003% Ernie discali lombosacrali

N°= 1387

In attoCorrette chirurg.

TOT

Maschi 3,5 1,4 4,9

Femmine 3,8 0,4 4,2

ERNIE (%)

(Impiegati di assicurazioni delle regioni:Lombardia, Veneto e FVG)

EPIDEMIOLOGIA

OCCORRENZA PAT. DEGENERATIVE PER CLASSE DI ETA’ IN O SPEDALE (n=3341)

24,0> 55

15,046 -- 55

7,936 -- 45

3,626 -- 35

1,415 -- 25

%CLASSE DI ETA’

PREVALENZA TOTALE = 6,9 %

Il settore dell'edilizia (costituito da PMI per il 99%)

detiene uno dei peggiori record in materia di salute e sicurezza

sul lavoro

I dati più recenti dell'INAIL evidenziano che il comparto delle

costruzioni si colloca ai primi posti per numero delle MP

denunciate con un incremento del 59% dal 2009 al 2014 (da

4287 a 7240) a livello nazionale (con un riconoscimento INAIL

intorno al 46%)

Un recente studio (2008) condotto da Vitelli-Battevi-Carissimi

su una popolazione di edili artigiani (2100 esposti) ha

evidenziato una prevalenza media di oltre il 7% di ED L-S (da

correlare con l’età)

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CENNI DI ANATOMIA CENNI DI ANATOMIA DEL RACHIDE E DEL RACHIDE E

PRICIPALI PATOLOGIE PRICIPALI PATOLOGIE DI INTERESSEDI INTERESSE

IL RACHIDE

1°FUNZIONE � MOVIMENTO

curva sacrale

cifosi dorsale

lordosi cervicale

lordosi lombare

Nucleo

Anello periferico

Vertebra

Disco intervertebrale

2°FUNZIONE � SOSTEGNO

CENNI DI ANATOMIA DEL RACHIDE

Il dolore lombosacraleIl dolore lombosacrale

MUSCOLATURA POSTERIORE DEL RACHIDE

SUPERFICIALE

(Trapezio e Gran Dorsale)

� MEDIA(mm. Spleni e Sacrospinale)

� PROFONDA(semispinali, rotatori, multifido,intertrasversali, interspinali)

(ileopsoas, quadrato dei Lombi)

MUSCOLATURA ANTERIORE DEL RACHIDE

(obliqui e retto addominale)

Funzioni e movimenti della colonna

• Ruolo statico (di sostegno – mant. posizione eretta) e dinamico• 2 sezioni: anteriore (sostegno e assorbimento) e posteriore

(coppia di articolazioni connesse: locomozione e mo vimenti complessi)

• Movimenti rachidei “cumulativi” (si manifestano solo quando vengono coinvolte più vertebre)

• Movimento come sommatoria di azioni dovute ai muscoli spinali, agli spostamenti del nucleo polposo all’interno dell ’anulus, ai legamenti longitudinali (che impediscono…e proteggon o) alle articolazioni posteriori

• Ampiezza dei movimenti dipende da distensibilità leg amenti long, rapporto altezza/diametro dischi, elasticità muscoli e capsula, orientamento apofisi spinose

RACHIDE DORSOLOMBARE: PROIEZIONI INANTERO POSTERIORE

CENNI DI ANATOMIA DEL RACHIDE NELLE RADIOGRAFIE

RACHIDE DORSOLOMBARE: PROIEZIONI IN LATERALE

CENNI DI ANATOMIA DEL RACHIDE NELLE RADIOGRAFIE

5. SCOLIOSI

E’ una deviazione laterale del rachide con rotazione dei corpi vertebrali. Può essere secondaria a una malformazione vertebrale congenita (es. emispondilia)

Deve essere sempre definita secondo:

Livello di localizzazione

Entità della rotazione dei corpi vertebrali (secondo Pedroille)

Gradi di deviazione sagittale (secondo Cobb)

Scivolamento vertebraleanteriore di una vertebrasulla sottostante. Se neconoscono 5 tipi, le piùfrequenti sono le forme istmiche e degenerative.Può essere classificatasecondo il grado discivolamento vertebrale:I GRADO: fino al 24% II GRADO: dal 25 al 49%III GRADO: dal 50 al 74%IV GRADO: oltre il 74%

SPONDILOLISTESI

VERTEBRE DI TRANSIZIONE

Sacralizzazione di una mega-apofisi trasversa della V lombare, con formazione di psudoarticolazione nella sede di contatto con l’ala del sacro. L’irritazione meccanica della pseudoartrosi da ragione sia del dolore distrettuale che di quello irradiato (I nervi spinali L3 e L4 decorrono nella proiezione dell’area della pseudoartrosi)

SEDI TISSUTALI DI ORIGINE DEL DOLORE� capsula + limitanti art. post. (+++)

� leg. Longit. Ant. e post.

� Anello fibroso

� Periostio limitanti

� Parte est. Dura madre che ricopre radice

� Muscolo

� tendini

� legamenti

TESSUTI ORIGINE DEL DOLORE LOMBARE

DISCO INTERVERTEBRALE: normale e protruso

Protrusione o erniazione del disco intervertebraleProtrusione o erniazione del disco intervertebrale

Compressioneradici nervose

ERNIA DEL DISCO: CLASSIFICAZIONE

Compressione delle radici nervoseCompressione delle radici nervose

ERNIA DEL DISCO: CLASSIFICAZIONE

Il dolore sciatico si può irradiare a tutto l’arto inferiore, fino al piede

DEGENERAZIONE DISCALE E DEL SOMA VERTEBRALE

DEGENERAZIONE DISCALE E DEL SOMA VERTEBRALE

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LISTA I LISTA I --MALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA EMALATTIE LA CUI ORIGINE LAVORATIVA E ’’ DI ELEVATA DI ELEVATA PROBABILITAPROBABILITA ’’

GRUPPO 2GRUPPO 2-- MALATTIE DA AGENTI FISICIMALATTIE DA AGENTI FISICI

Movimentazione manuale di carichi eseguita con continuità durante il turno lavorativo

AGENTI

MALATTIE

• Spondilodiscopatie del tratto lombare• Ernia discale

PROTRUSIONE/ERNIA

ma anche………

DISFUNZIONALITA’ DEL RACHIDE

• SAP 1°GRADO• SAP 2°GRADO• SAP 3°GRADO