16
ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019 WWW.MILANOSUD.IT @MILANOSUD5 /MILANOSUD Il giornale dell’Associazione C aro amico evasore fiscale, non ho ancora capito quando e come sarà operativo il nuovo capitolo del con- dono, ma so che arriverà. E so che tu lo aspetti, lo consideri un diritto acqui- sito, uno di quelli che i giuristi chia- mano diritti indisponibili, come quello della libertà personale, degli alimenti, della libera espressione del pensiero. Il condono ti spetta Il condono fiscale ti spetta, ti tocca, caro evasore: non è mai mancato. Cambiano i nomi, ma la sostanza resta quella: hai fregato lo Stato e i contri- buenti minchioni: che si chiami con- dono o sanatoria o pace o “abbiamo scherzato” o l’equo tributo, non fa dif- ferenza: chi frega il contribuente min- chione difetta probabilmente di senso etico, ma non di impudenza lessicale. L’obiettivo dichiarato è il solito, non cambia mai: chiudere una turbolenta fase di contenzioso e naturalmente raggranellare un po’ di soldini, fare cassa (anche se il ricavato dal condono è sempre stato inferiore alle previsioni, perché un vero evasore continua ad es- serlo anche quando si tratta di chiu- dere i conti versando qualche spicciolo a risarcimento). Arriva la tassa piatta! Ora siamo nell’epoca della pace fiscale, una pruderie nominalistica per trasmet- tere ai contribuenti minchioni l’idea di cessazione (definitiva, naturalmente) di uno stato di guerra fra te e il fisco: una guerra che tu, amico evasore, non hai vo- luto, ma che sei stato costretto a soppor- tare perché si pretendeva che dal tuo reddito fosse dedotta la stessa aliquota che versano i contribuenti minchioni. Un’idea aberrante! Piero Pantucci Continua a pag. 2 Caro amico evasore Porto di Mare: nuovi e vecchi progetti 4 Gps: intervista a Boris Veliz 5 “No al distributore” il Comitato cerca sostegno 8 Al Gratosoglio festa condivisa di fine Ramadan 8 La pagina dell’Associazione: • Gita nelle Langhe (5/10). Nel ponte dei Santi (1-3/11) in Toscana, sulle orme di Piero della Francesca 10 Il Tar ferma i lavori al Centro sportivo Carraro 11 “Contro le elezioni” un libro che fa riflettere 12 Rubriche ed eventi 13-14-15-16 ALL’INTERNO $%’(% !%’+ &’# #% #!" (&# ("+ !%#& ’’ #) #**"# I niziata nel 2011, con l’elezione a sindaco di Giuliano Pisa- pia, continua la luna di miele di Milano con il Centrosini- stra. Alle ultime elezioni il Pd si conferma il primo partito in città, toccando il 36%, percentuale ben più alta della media nazionale. La Lega supera il 27%, ma resta lontana da quanto raccolto nel Paese. I 5 Stelle scendono all’ 8,5%, su- perati anche da Forza Italia, al 10,20%, e in costante in calo. A livello di schieramenti di Centrosinistra supera di circa 4 punti percentuali il Centrodestra. Tendenza confermata anche nei Municipi 4, 5 e 6, zone che come giornale se- guiamo più da vicino. Ottimi risultati anche per i candidati milanesi, espressione del Centrosinistra a Palazzo Marino. Giuliano Pisapia è il più votato in città, con oltre 71mila voti. Pierfrancesco Majorino raccoglie 39.564, preferenze e si col- loca subito dopo Salvini (57.047). Silvio Berlusconi, per anni recordman di preferenze, si ferma a 24.203 voti. Certamente dati confortanti per il Centrosinistra, che non deve però pensare che i giochi in città siano fatti. Stefano Ferri Continua a pag. 2 Elezioni: a Milano vince il Centrosinistra e per il Centrodestra alle comunali del 2021 è un rebus «N oi mettiamo 500mila euro. Adesso dobbiamo raccogliere 2,5 milioni di euro da mecenati e aziende e a Milano, per fortuna, ce ne sono molti. Abbiamo già avviato i primi contatti: siamo fiduciosi». Con queste parole Sergio Urbani, direttore generale di Fonda- zione Cariplo, presente a certificare il coinvolgimento del gigante della filantropia milanese, ha delineato i contorni economici della sfida conte- nuta nel progetto di “rigenerazione urbana” del Ringhiera, illustrato il 31 maggio, alla Biblioteca Chiesa Rossa. Al tavolo dei relatori anche gli as- sessori alla Cultura Filippo Del Corno, ai Lavori Pubblici Gabriele Raba- iotti, il presidente del Municipio 5 Alessan- dro Bramati e Paolo Cottino di KCity, che su incarico di Fonda- zione ha elaborato lo studio e gli scenari di rilancio dello spazio di via Boifava, costi inclusi. Stefano Ferri Continua a pag. 7 Ringhiera, presentato il piano di rilancio Coinvolti Fondazione Cariplo e Comune. In agosto i primi lavori G iovedì 6 giugno, nel salone della pizzeria Magolfa di via Modica 8, alla Barona, si è svolto un affollato incontro organizzato dal Circolo Barona e dal Pd del Municipio 6 con la cittadinanza e i dipendenti, per discutere del futuro dell’Ospedale San Paolo. Hanno partecipato i rappresentanti del “Forum per il diritto alla Sa- lute Lombardia”, del “Movimento Culturale per la Difesa e Migliora- mento del SSN”, dei sindacati del nosocomio, il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borgetti e l’assessore all’Urbanistica del Comune Pierfrancesco Maran. Negli interventi è stato denunciato come la Regione Lombardia, go- vernata da Lega e Centrodestra, non abbia ancora illustrato chiara- mente i contorni del progetto riguardante il nuovo Polo ospedaliero che dovrebbe sorgere in zona Ronchetto sul Naviglio, né quali sa- ranno le risorse economiche utilizzate, né tanto meno quale sarà il destino degli ospedali San Carlo e San Paolo, ora parte di un’unica azienda ospedaliera, e che dovrebbero confluire nel grande nuovo nosocomio. Anzi, tra le poche voci mai smentite c’è, al momento, che la Regione vuole chiudere l’ospedale della Barona che, nel frattempo, ha bisogno che siano sbloccati i fondi per urgenti lavori di manuten- zione, visti i recenti crolli che hanno anche ferito un paziente al Pronto Soccorso. Molti intervenuti hanno rimarcato che l’assessore alla Sanità lom- barda Giulio Gallera non abbia ancora speso una parola sul futuro dell’Ospedale San Paolo. Claudio Calerio Continua a pag. 3 La Regione vuole chiudere il S. Paolo. I cittadini no Sanità pubblica: liste d’attesa infinite Le soluzioni possibili per agevolare i pazienti nelle prenotazioni Giovanna Tettamanzi - a pag. 3

«N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019 /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019 WWW.MILANOSUD.IT @MILANOSUD5 /MILANOSUD

Il giornale dell’Associazione

�������������������� ����

���� �� �� ���� ���� �� ���� ����� � ��� � �� � ���� ��� � � � �

������ �� ������ �� �� �� �� �� �� �� ���� ����

Caro amico evasore fiscale, non hoancora capito quando e come sarà

operativo il nuovo capitolo del con-dono, ma so che arriverà. E so che tu loaspetti, lo consideri un diritto acqui-sito, uno di quelli che i giuristi chia-mano diritti indisponibili, come quellodella libertà personale, degli alimenti,della libera espressione del pensiero.Il condono ti spettaIl condono fiscale ti spetta, ti tocca,caro evasore: non è mai mancato.Cambiano i nomi, ma la sostanza restaquella: hai fregato lo Stato e i contri-buenti minchioni: che si chiami con-dono o sanatoria o pace o “abbiamoscherzato” o l’equo tributo, non fa dif-ferenza: chi frega il contribuente min-chione difetta probabilmente di sensoetico, ma non di impudenza lessicale.L’obiettivo dichiarato è il solito, noncambia mai: chiudere una turbolentafase di contenzioso e naturalmenteraggranellare un po’ di soldini, farecassa (anche se il ricavato dal condonoè sempre stato inferiore alle previsioni,perché un vero evasore continua ad es-serlo anche quando si tratta di chiu-dere i conti versando qualche spiccioloa risarcimento).Arriva la tassa piatta!Ora siamo nell’epoca della pace fiscale,una pruderie nominalistica per trasmet-tere ai contribuenti minchioni l’idea dicessazione (definitiva, naturalmente) diuno stato di guerra fra te e il fisco: unaguerra che tu, amico evasore, non hai vo-luto, ma che sei stato costretto a soppor-tare perché si pretendeva che dal tuoreddito fosse dedotta la stessa aliquotache versano i contribuenti minchioni.Un’idea aberrante!

Piero PantucciContinua a pag. 2

Caro amicoevasore

������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������

Porto di Mare: nuovi e vecchi progetti

4

Gps: intervista a Boris Veliz 5

“No al distributore”il Comitato cerca sostegno

8

Al Gratosoglio festacondivisa di fine Ramadan

8

La pagina dell’Associazione: • Gita nelle Langhe (5/10). Nel ponte dei Santi (1-3/11)in Toscana, sulle orme diPiero della Francesca

10

Il Tar ferma i lavori al Centro sportivo Carraro

11

“Contro le elezioni” un libro che fa riflettere

12

Rubriche ed eventi13-14-15-16

ALL’INTERNO

�������������������� ����������

�$�%'(%�����!�%'��+���&���'##%��������������������

�#!�"������ ������ �����

������((&&##���� �� ((""����++������ ��!�%#&���� �

�'�'� ��������#)�����#**�"#����

�� ���� ���

�������� �������� ����

���� ������������������������ � �

����������������

������������

����� ����� �������� �� � ������� ����� ���� ��������������������� ��������� ������ � ������������������������� � ���������� ������� ������ � �������� ������ ���������� ��� �� �� ��� � ����� ���������������������������� �

Iniziata nel 2011, con l’elezione a sindaco di Giuliano Pisa-pia, continua la luna di miele di Milano con il Centrosini-

stra. Alle ultime elezioni il Pd si conferma il primo partito incittà, toccando il 36%, percentuale ben più alta della medianazionale. La Lega supera il 27%, ma resta lontana daquanto raccolto nel Paese. I 5 Stelle scendono all’ 8,5%, su-perati anche da Forza Italia, al 10,20%, e in costante in calo. A livello di schieramenti di Centrosinistra supera di circa 4punti percentuali il Centrodestra. Tendenza confermataanche nei Municipi 4, 5 e 6, zone che come giornale se-

guiamo più da vicino. Ottimi risultati anche per i candidatimilanesi, espressione del Centrosinistra a Palazzo Marino.Giuliano Pisapia è il più votato in città, con oltre 71mila voti.Pierfrancesco Majorino raccoglie 39.564, preferenze e si col-loca subito dopo Salvini (57.047). Silvio Berlusconi, per annirecordman di preferenze, si ferma a 24.203 voti.Certamente dati confortanti per il Centrosinistra, che nondeve però pensare che i giochi in città siano fatti.

Stefano FerriContinua a pag. 2

Elezioni: a Milano vince il Centrosinistra e per il Centrodestra alle comunali del 2021 è un rebus

«Noi mettiamo 500mila euro. Adesso dobbiamo raccogliere 2,5milioni di euro da mecenati e aziende e a Milano, per fortuna,ce ne sono molti. Abbiamo già avviato i primi contatti: siamo

fiduciosi». Con queste parole Sergio Urbani, direttore generale di Fonda-zione Cariplo, presente a certificare il coinvolgimento del gigante dellafilantropia milanese, ha delineato i contorni economici della sfida conte-nuta nel progetto di “rigenerazione urbana” del Ringhiera, illustrato il 31maggio, alla Biblioteca Chiesa Rossa. Al tavolo dei relatori anche gli as-sessori alla Cultura Filippo Del Corno, ai Lavori Pubblici Gabriele Raba-

iotti, il presidente delMunicipio 5 Alessan-dro Bramati e PaoloCottino di KCity, chesu incarico di Fonda-zione ha elaborato lostudio e gli scenari dirilancio dello spaziodi via Boifava, costiinclusi.

Stefano FerriContinua a pag. 7

Ringhiera, presentato il piano di rilancio Coinvolti Fondazione Cariplo e Comune. In agosto i primi lavori

Giovedì 6 giugno, nel salone della pizzeria Magolfa di via Modica8, alla Barona, si è svolto un affollato incontro organizzato dalCircolo Barona e dal Pd del Municipio 6 con la cittadinanza e

i dipendenti, per discutere del futuro dell’Ospedale San Paolo.Hanno partecipato i rappresentanti del “Forum per il diritto alla Sa-lute Lombardia”, del “Movimento Culturale per la Difesa e Migliora-mento del SSN”, dei sindacati del nosocomio, il vicepresidente delConsiglio regionale Carlo Borgetti e l’assessore all’Urbanistica delComune Pierfrancesco Maran.Negli interventi è stato denunciato come la Regione Lombardia, go-vernata da Lega e Centrodestra, non abbia ancora illustrato chiara-mente i contorni del progetto riguardante il nuovo Polo ospedalieroche dovrebbe sorgere in zona Ronchetto sul Naviglio, né quali sa-ranno le risorse economiche utilizzate, né tanto meno quale sarà ildestino degli ospedali San Carlo e San Paolo, ora parte di un’unicaazienda ospedaliera, e che dovrebbero confluire nel grande nuovonosocomio. Anzi, tra le poche voci mai smentite c’è, al momento, chela Regione vuole chiudere l’ospedale della Barona che, nel frattempo,ha bisogno che siano sbloccati i fondi per urgenti lavori di manuten-zione, visti i recenti crolli che hanno anche ferito un paziente alPronto Soccorso.Molti intervenuti hanno rimarcato che l’assessore alla Sanità lom-barda Giulio Gallera non abbia ancora speso una parola sul futurodell’Ospedale San Paolo.

Claudio CalerioContinua a pag. 3

La Regione vuolechiudere il S. Paolo. I cittadini no

��� ����������������� ���

Sanità pubblica: liste d’attesa infiniteLe soluzioni possibili per agevolare i pazienti nelle prenotazioni

Giovanna Tettamanzi - a pag. 3

Page 2: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������2

Registrazione n. 744 - Nov. 1997. Via Santa Teresa, 2/A - 20142 - MiContatti: 02 84892068 www.milanosud.it [email protected] Responsabile: Stefano FerriVicedirettrice: Giovanna Tettamanzi Redazione:C. Calerio, P. Cossu, F. De Melis, T. Galvanini, L. Guardini, L. Miniutti, F. Mochi, C. Muzzana, A. Rubagotti.Impaginazione: A. Rubagotti.Hanno collaborato:V. S. Alvarado, C. Boschiero,G. Fontana, G. Lippoli, A. Mancero, N. Mondi, R. Morini, P. Pantucci, Portos,N. Romeo, E. Saglia, S. Sollazzo, R. Tammaro, F. Ternelli, M. Tucci, G. Verrini.Raccolta Pubblicità:S. Devecchicceellll.. 334499 4400 6677 118844 [email protected]

StampaLitosud, via A. Moro 2Pessano con Bornago (MI)Prossima uscita: 9/7/2019

�������������� ���� ������������������������ ������������ �������������� ������������ ���� ���������������������������� ����

������������������������������ ������������������������ �������������������������������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������������������� ������������ ���������� ����������������

�������������������������� ���������������������������� ���������� ������������������ ��

��� ������������ ���������� ������������ ��������

� ���� ��������� ����� ���� ������� �����������

Segue dalla primaPer non rischiare un controsorpasso e assicurarsi la guida della città anchedopo le elezioni comunali del 2021, gli interventi della giunta Sala devonofarsi più incisivi e veloci, in particolare nelle periferie, sia per quanto ri-guarda i lavori pubblici, che a sostegno alle fasce più fragili della popola-zione. In questa azione sarà determinante la capacità di coinvolgimento,non solo del terzo settore, ma anche di gruppi spontanei, come social streete piccole associazioni, che attraverso i bandi di quartiere hanno dato dimo-strazione della loro capacità di “fare”, con azioni semplici ma concrete, comesistemare un giardino abbandonato, organizzare un pranzo condiviso o unaraccolta fondi benefica. Attività che, oltre al loro valore intrinseco, romponol’isolamento in cui spesso vivono gli abitanti delle grandi città e delle peri-ferie in particolare, restituendo un senso di fiducia e cura del territorio. Unapartecipazione diffusa che è il più efficace antidoto politico a paura e po-pulismo, con cui le destre alimentano la loro propaganda.

Se invece si esamina il voto delle europee pensando agli schieramenti chesi confronteranno alle prossime elezioni comunali, attualmente al Centro-sinistra manca la “gamba civica”. Coperta infatti l’area politica a sinistra delPd, che orbita intorno a Pisapia e da 8 anni sostiene lealmente il sindacoSala, il Centrosinistra deve trovare una proposta politica che meglio rap-presenti quell’ampia fetta di milanesi che non si riconoscono in nessun par-tito in particolare, ma apprezzano il sindaco e i miglioramenti che la cittàha avuto in questi anni. Le recenti elezioni comunali a Firenze e soprattutto a Bergamo hanno of-ferto degli esempi vincenti in questo senso. In entrambi i casi le liste delsindaco hanno contribuito in modo determinante alla vincita al primo turnodi Dario Nardella e Giorgio Gori. Per quest’ultimo, addirittura, consenten-dogli di ribaltare il voto delle europee e di recuperare voti determinanti daForza Italia e dalla Lega. Questo significa, a nostro parere, che in città c’èancora spazio di crescita per il Centrosinistra.

Elezioni: a Milano vince il Centrosinistra e per il Centrodestra alle comunali del 2021 è un rebus

Segue dalla primaMa ora, un sistema per rendere realmente inefficace, da qui in avanti, ogniulteriore, esosa pretesa del fisco, è in cammino. Il governo del cambiamentol’ha promessa e la vuole realizzare ad ogni costo. Si chiama flat tax, tassapiatta: come terra piatta, di cui è consanguinea: la terra piatta spiana l’oriz-zonte dei geografi, la tassa piatta azzera l’orizzonte della giustizia.APOTEOSI DEL TASSAPIATTISMO..Chi vuole la tassa piatta? Il governo nellasua interezza. Ma con alcuni distinguo che è doveroso segnalare. Il presuntoprimo ministro Conte e l’ipotetico ministro delle Finanze Tria dicono che latassa piatta si può varare solo se si trovano le “coperture”. Idea stravagante.Ma non crucciarti, amico evasore, Conte e Tria non abbaiano e non mordono.Poi c’è la versione grillina, che intende applicare la tassa piatta solo limita-tamente a certe fasce di reddito. Confusa, come molte progettazioni grilline,tenta maldestramente di correggere il tassapiattismo assoluto recuperandoqualche brandello di progressività. La progressività! Un cascame costituzio-nale, che prima lo si cancella e meglio è.PIATTA, PIATTA, PIATTA. E infatti, la versione più autentica della flat tax èquella che ne dà il principale promotore, Matteo Salvini. “La Flat tax è un’idearivoluzionaria ed è unica, piatta e uguale, non esiste che sia progressiva, al-trimenti mi tengo il sistema fiscale attuale” (8 aprile 2019). Questo si chiamaparlare chiaro. La Lega di Salvini, cioè la guida del governo del cambiamento,punta dichiaratamente ad una aliquota unica del 15%. Che significa un calodel gettito fiscale reale di parecchi miliardi. Quanti, nessun economista, menche meno Tria, riesce a stimarlo, ma almeno una dozzina, secondo i calcolipiù prudenti.FREGARE IL PROSSIMO. Dice il governo che con un’aliquota così bassa siottiene una maggior fedeltà fiscale. Il che, caro amico evasore, significa chetu, incoraggiato e rasserenato dal dimezzamento (e più) del prelievo, d’orain avanti verserai docilmente al fisco tutto il dovuto. Neanche il governo cicrede, perché l’evasione fiscale non è (se non in qualche caso) un atto di ri-bellione all’esosità dello stato, ma un atto di fede nel primato dell’egoismosull’idea di comunità. Fregare il prossimo non è arbitrio, è standard di vita.LO CHOC FISCALE. Ma sì, lasciamo pure che ciancino questi patetici mora-listi. Badiamo a cose più serie. Badiamo alle coperture. Infatti di questo so-lamente si sta parlando.Questa Italia indebitatissima, e inguaiata in misura crescente dai deludentirisultati economici del governo del cambiamento, si scuoterà, dice Salvini,con uno “choc fiscale”. E siccome lo dice Salvini, di questo si deve parlare.QUATTRO BALLE QUATTRO. Perciò, amico evasore, digeriamo senza faticale quattro balle quattro che vengono snocciolate d’ordinanza e di prammatica

Caro amico evasore

Molto più complesso lo scenario per il Centrodestra, dovo strapotere dellaLega è un problema nel percorso che porterà alla scelta del candidato daopporre a Sala. Se il Carroccio manterrà il profilo che gli ha dato Salvini eimporrà un candidato clone del vicepremier, ha poche speranze di arrivarea Palazzo Marino. Le elezioni di maggio l’hanno dimostrato inequivocabil-mente. Se invece candida un moderato o un civico, deve trovarne uno au-torevole, che, gioco forza però, faticherebbe a essere credibile, perchéschiacciato dal peso politico del Carroccio.Anche per il Centrodestra la soluzione è la nascita di una lista civica, cheraccolga l’eredità di Forza Italia. In questa direzione qualcosa si sta muo-vendo con la nascita di Piattaforma Milano, di cui fanno parte esponentipolitici della zona 5, come il presidente Alessandro Bramati, il consigliereErminio Galluzzi e l’esponente del Partito Liberale Carlo Marnini. Un pro-getto interessante, che per crescere avrebbe bisogno di maggiore visibilità,capacità di proposta politica e, soprattutto, di connotarsi come radicalmentediverso dalla Lega. In caso contrario i moderati milanesi continueranno anon votarlo.Un’ultima notazione. Casa Pound e Forza Nuova alle europee a Milano, in-sieme, hanno raccolto 1.658 voti. Pari allo 0,28 dei voti. Milano si confermaradicalmente antifascista. Anche di questo, chi sta lavorando al nuovo Cen-trodestra, dovrebbe tenerne conto. Stefano Ferri

ad ogni condono: che è l’ultimo, dopo di che non ce ne saranno mai più; cheserve a ristabilire un clima di fiducia con i contribuenti; che la lotta all’eva-sione verrà condotta col massimo rigore; che è la premessa di un generaleabbassamento delle tasse. Quattro balle quattro, solennemente santificate.L’importante è non prenderle sul serio. Infatti non hanno mai alcun seguito.DEFICIT E SERVIZI SOCIALI. Però, amico evasore, guardati dai nemici dellatassa piatta e dei condoni. Ce ne sono ancora e hanno anche argomenti che,a voler ragionare, sono ben consistenti. Ma ho detto: a voler ragionare. Eser-cizio sempre meno praticato. L’unico aspetto della tassa piatta che sembrainteressare giornalisti e opinionisti, e anche esponenti del mondo politico, èse questo sistema di tassazione abbia le necessarie “coperture”. Ovvero se ilvistoso calo di entrate contributive possa essere sopportato dallo Stato senzaandare in deficit e senza tagliare i servizi sociali.DEDUZIONI E DETRAZIONI. PERCHÉ? Tassa piatta – nella sua autentica ecompleta rappresentazione – è quella delineata da Salvini: aliquota ugualeper tutti i redditi. 15 %, dice lui. Il che tutela ovviamente il principio della pro-porzionalità, ma non quello della progressività, che viene reciso alla radice.Qualche tassapiattista replica: sì, aliquota unica, ma la progressività vienerispettata con i criteri di deduzione (dall’imponibile) e di detrazione (dal-l’imposta). Controreplica: ma se deduzioni e detrazioni ripropongono unascala di progressività negando di fatto la “piattezza” dell’imposizione, perchénon mantenere il criterio delle aliquote differenziate?LA INFEDELTÀ FISCALE. Qualcuno si chiede se, al di là delle coperture, iltassapiattismo risponda a criteri di equità e giustizia sociale. Ciò che è garan-tito dalla progressività. Ammesso, e non concesso, che il calo delle entrate siacompensato dalla maggior fedeltà fiscale, perché non posso ottenere lo stessorisultato, in cifra assoluta, prelevando soprattutto dagli alti redditi, punendol’evasione fiscale, anziché premiarla col condono e col taglio delle tasse?Certo che, in una ipotesi di aliquota unica, e molto bassa (tipo il 15%), tuttine traggono un beneficio. Piccolissimo ai livelli medio bassi, enorme ai livellimedio alti. Tutti contenti, allora? Ne riparliamo quando il buco delle entrateprovocherà inevitabili tagli ai servizi sociali.VOGLIAMO PARLARE DI GIUSTIZIA SOCIALE? Il tema della giustizia socialeè praticamente assente da questo dibattito in cui, in nome di efficientismicontabili e di arguzie tecnicistiche l’unica preoccupazione sembra esserequella di come trovare le “coperture” a questo vistoso favore che si fa quasiesclusivamente ai redditi elevati. Eppure il tema politico è forte.Dopo aver deglutito senza difficoltà la cosiddetta “morte delle ideologie”,molti maestri del pensiero che si dicono o accettano di essere definiti di si-nistra, come l’economista Nicola Rossi, sposano la flat tax in salsa berlusco-niana (più temperata rispetto a quella salviniana) liquidando come “luoghicomuni” i richiami del partito democratico ai valori di equità sociale.BERLUSCONI ARRUOLA KENNEDY. E a proposito di Berlusconi, ha impres-

sionato una sua recente intervista televisiva, nel corso della quale ha iscrittofra i padri della flat tax anche Kennedy (che non era stato neppure sfioratodal pensiero), nonché Reagan, la Thatcher e Trump, che non l’hanno maiadottata. Hanno sì ridotto l’imposizione fiscale e modificato le aliquote, manon si sono neppure avvicinati all’idea di tassa piatta. E avevano la forza po-litica per farlo. Dunque, in grandi paesi come gli Stati Uniti e la Gran Breta-gna, quelli che il tassapiattista Nicola Rossi liquida come “luoghi comuni”hanno prevalso sul tentativo di appiattire le aliquote.TIMOR EST E LA CASA BIANCA. E come negli USA e nella Gran Bretagna,la progressività, variamente modulata e corretta, vige in tutti i sistemi fiscalidel mondo occidentale, a trazione liberista o socialista o nazionalpopolare.La tassa piatta invece spopola nei paesi dell’ex blocco comunista (non intutti, vedasi la Slovacchia) oltre che in paradigmatici universi finanziari comele Isole Mauritius e le Seychelles, Jersey e la Abkhazia. Insomma, amico eva-sore (e sovranista), forse anche il professor Rossi avrebbe qualche difficoltàa spiegare perché il sistema fiscale di Timor Est sia preferibile a quello dellaCasa Bianca.L’AUSTERITÀ NON C’ENTRA PER NULLA. In conclusione. Con le nostre fan-tasie fiscali l’Europa e l’austerità non c’entrano per nulla. Si tratta di sceltepolitiche sul crinale non solo della regolarità contabile ma anche dei criteridi giustizia distributiva. Non sono principi astratti, sono il nerbo della co-munità.

Piero Pantucci

Page 3: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019 3������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������

�������������� ������������������������������������ ������ ��� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

�����

�����

��

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

����

���

��

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

��

���

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

�������

�����

������

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

�������

������

�����

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

�������

�������

�� ��� ��

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

��� ��� �

�������

������

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

��

����

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

�!��!

�))��

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

�������������

�"�##�"����"

-!!-�,�+�))��

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

������������

& "%$$%"����

!�!��!��.--.

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

� ���

$��$������''���&

�&�.--.))-!

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

������

��))��''�(('$$(�$

�������

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

*�"

��

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

�))��

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

-!!-�,�+�))��

0�//�

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

!�!��!��.--.

�"&�&+�**���*00�

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

�"&�.--.))-!

�"� ����

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

�"������

��

� � �

� � � �

� �

� � � �

� �

� � � �

� � �

��

Segue dalla primaMa in compenso ha parlato molto dell’Ospedale San Carlo, forse perché il Municipio 7 è amaggioranza di Centrodestra. “Perché la Regione, governata da 20 anni dalla Lega, e Galleranon dicono niente su cosa succederà del San Paolo? Vogliamo risposte”. È stato quanto, pra-ticamente all’unisono, hanno chiesto tutti coloro che erano presenti all’incontro.La realizzazione del nuovo Polo ospedaliero – è stato sostenuto dai comitati intervenuti al-l’incontro – deve comunque prevedere il mantenimento e il potenziamento dei servizi es-senziali che forniscono il San Paolo e il San Carlo su un bacino di 800mila abitanti. I servizidi prossimità rivolti in particolare alla popolazione anziana, quali il centro prelievi, il poliam-bulatorio, i servizi per la salute mentale, ma anche il polo universitario, devono restare, al-trimenti le conseguenze sarebbe di una “desertificazione del territorio”.È stata espressa la preoccupazione che la sanità pubblica, il cosiddetto “modello Lombardia”,non garantisca livelli di qualità per tutti, in favore di quella privata che punta sulle eccellenzeper chi può spendere e su servizi più efficienti: basta vedere quanti ambulatori privati sonostati aperti negli ultimi tempi in Barona.Gli amministratori comunali e regionali del Pd intervenuti hanno denunciato l’intenzionedel Governo di tagliare i fondi per la Sanità, concordati lo scorso anno con le Regioni. E sisono impegnati a portare avanti in Regione questa battaglia politica, a partire dal futuro degliospedali San Paolo e San Carlo. La segretaria del Pd Metropolitano, Silvia Roggiani, ha ga-rantito infine che la mobilitazione sul territorio continuerà con altre iniziative, per sensibi-lizzare i cittadini e allargare il fronte che già comprende comitati, associazioni, sindacati,partiti, istituzioni locali.Durante l’incontro i giovedì alla Magolfa è stato reso noto che il Consiglio del Municipio 6 haapprovato giovedì 30 maggio un ordine del giorno proposto dal gruppo del Pd e votato daM5S e Lega, in cui si s’impegnano il presidente e la giunta del Municipio 6 a chiedere cheRegione Lombardia e l’assessore Giulio Gallera si rendano disponibili a partecipare a un Con-siglio di Municipio straordinario sul progetto del nuovo centro ospedaliero al Ronchetto sulNaviglio, prendano impegni sul futuro dell’Ospedale San Paolo e costituiscano un tavolo isti-tuzionale permanente di consultazione con Città Metropolitana, Comune di Milano e Muni-cipio 6.I rappresentanti sindacali hanno condiviso l’Odg votato in Municipio, in particolare, dove sidice che “diventa fondamentale anche garantire i livelli occupazionali (attualmente lavorano4.200 dipendenti, dei quali 800 medici) e le professionalità del personale ospedaliero, tuttociò in raccordo con il Comune di Milano, il Municipio 6 e 7, i rappresentanti sindacali di me-dici, infermieri e personale amministrativo”.

Claudio Calerio

La Regione vuole chiudere il San Paolo. I cittadini noIl Municipio 6 approva odg Pd che chiede all’assessore Gallera di venire in Consiglio per unconfronto chiarificatore. M5S e Lega lo votano. FI no Ècapitato a me, come sicuramente a

tante altre, di provare a prenotarecon 6 mesi di anticipo una mammo-

grafia all’Istituto dei Tumori (nel mio caso:di routine, una volta l’anno, per patologia),e sentirmi rispondere: 2019, prenotazionichiuse! Ma come? Io devo fare unamammo all’anno, del resto sono proprioloro a chiedermelo... Vabbè, rassegnata peril fatto di essere in torto (ho aspettatotroppo a chiamare: avrei dovuto farlo al-meno con 11 mesi d’anticipo!) e richiamoper prenotare privatamente. Nessuno ri-sponde. Al momento demordo. L’indomanimattina rifaccio un tentativo al Cup SSNdell’Istituto e, magicamente, ecco mate-rializzarsi la prenotazione per novembre(proprio quello che volevo!). Cos’è successo? Semplicementel’insperato incontro telefonico con un’operatrice scrupolosa, chesi è premurata di chiedermi se la mia fosse una prenotazione“per prevenzione” o “per patologia”… Ecco, tra le tante difficoltàche un paziente può incontrare, a volte capita anche questo:imbattersi in un operatore più o meno esperto, più o meno di-sponibile a fare bene il proprio lavoro.Le liste d’attesa sono effettivamente diventate un problema,spesso insormontabile, e molto sentito soprattutto da pazienticronici e anziani o da persone che non hanno una convenzioneprivata (in quel caso, tutto funziona: basta pagare!), e tra questic’è chi persino rinuncia a visite e controlli, il che vuol dire cherinunciare a curarsi.Pare però che, anche nei casi più disperati, una via d’uscita esi-sta: richiedere (anzi pretendere) un’alternativa “all’altezza”della domanda di prestazione, in un ospedale a propria scelta.Lo sostiene la presidente del Tribunale del Malato di “Cittadi-nanza attiva”, Paola Pellicciari, che ha rintracciato questo dirittoall’interno di una vecchia delibera regionale. Tutto vero? Per avere una conferma e fare un po’ di chiarezza in materia,abbiamo chiesto il parere di Carlo Borghetti (Pd), Vicepresi-dente del Consiglio regionale e membro della Commissione Sa-lute. Eccolo, nelle risposte che seguono.

Se il paziente non riesce a trovare posto con il ticket in nessuna strut-tura cittadina, è vero che può richiedere di accedere alla visita nel-l’ospedale che predilige, pagando sempre e solo il ticket? «A quanto mi risulta, ad oggi, non un cittadino ha potuto acce-dere a questa possibilità perché questa prevede di poter farel’esame anche privatamente al solo costo del ticket solo edesclusivamente se si riesce a dimostrare che in tutta l’Ats nes-suna struttura pubblica o privata accreditata garantisce l’esamediagnostico desiderato entro i 60 giorni. Eventualità questa piut-tosto complessa da dimostrare. Per intenderci, per chi abita nelterritorio dell’Ats metropolitana di Milano questo significa ve-rificare l’impossibilità di trovare una struttura disponibile, pub-blica o privata accreditata, tra tutte quelle esistenti in provinciadi Milano e di Lodi».

Il pianeta sanità è un ambito complesso e spesso sono i cittadinianziani a fare le spese di una situazione il più delle volte “ingol-

fata”: non c’è modo di creare corsie prefe-renziali anche in base all’età, oltre che al-l’urgenza? «Credo che la priorità nella effettua-zione degli esami diagnostici debbaessere correlata all’urgenza deglistessi. Può essere più urgente unesame per un giovane per una patolo-gia grave tempo-dipendente, che unesame per un anziano per una patolo-gia non grave... Il tema vero è rispettare i tempi entro cuieffettuare gli esami così come stabiliti dalmedico prescrittore, e facilitare il citta-dino nell’accesso alla prestazione, senzadoversi muovere in una vera e propriagiungla di numeri telefonici.

Tra le proposte che ho più volte fatto in Regione per accorciarei tempi d’attesa ne cito alcune che ritengo prioritarie:• ampliamento degli orari in cui i cittadini possono effettuarevisite ed esami;• agenda unica di tutti gli ospedali pubblici e privati per coor-dinare tutte le prenotazioni ed evitare le doppie prenotazioni;• interventi sull’intramoenia, cioè le visite private nel pubblico,nelle strutture i cui tempi di attesa del pubblico sono troppolunghi;• valutazione dei direttori generali che premi quelli che accor-ciano i tempi di attesa nei loro ospedali».

Per prenotare una visita o un esame con ticket è indispensabile chia-mare il Cup di ogni struttura: esiste anche un Cup centrale regionaleche possa facilitare l’iter?«Sì esiste un numero verde centrale regionale, che è l’800.638.638. Il problema è che questo numero verde non è ingrado di segnalare anche tutte le strutture private, ma diretta-mente solo quelle pubbliche, e quindi non esiste ancora unavera centralizzazione che consenta di ottimizzare il governo“della domanda e dell’offerta”. Sono anni che chiediamo questa“evoluzione” del numero verde, ma la Regione al momento nonha ancora provveduto».

La riforma sui malati cronici varata dalla Regione, dunque, pare nonsia riuscita a risolvere il problema delle liste d’attesa. La Regione nondovrebbe fare uno sforzo in più per spiegare ai cittadini quali sono ipassi giusti da fare per ottenere in tempi decorosi una visita o unesame prescritti dal proprio medico?«La riforma della presa in carico dei malati cronici è rimasta so-stanzialmente al palo, in parte per la resistenza dei medici dimedicina generale, ma anche per una scarsa efficacia del mec-canismo e una scarsa conoscenza dello stesso da parte dei ma-lati cronici. Ma il punto è che non basta prendere in caricodirettamente il malato cronico per risolvere il problema deitempi d’attesa se non si mettono in campo interventi strutturaliche consentano di accorciare davvero i tempi. Se anche risol-vessimo il problema delle liste d’attesa per i malati cronici malo facessimo allungandolo per tutti gli altri cittadini, sarebbeuna vera e propria beffa...».

Giovanna Tettamanzi

Intervista al consigliere regionale Carlo Borghetti (Pd)

Sanità: le proposte per risolvere il problema delle liste d’attesa infinite

Borghetti, Vicepresidente del Consiglio regionale e membro della Commissione Salute.

Page 4: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 20194 ������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������

�� ����������� �������������������������������������������������������������������������

����������� �����������������������

������� ����������������������������������������������������� ����������

�������������������������

�������������������������������

Vetri - Specchi - Cristalli - Vetrate incise e decorate Oggettistica - Arredamento - Box doccia

Serramenti in alluminio Posa in opera anche grandi volumi

Lun - Ven: 8.00 - 12.30, 14.00 - 18.30 Sab: 8.00 - 12.30

Via Isonzo 40/6 - Quinto Stampi - Rozzano (MI)Tel/fax: 028255309 email: [email protected]

������������������������������

��� ������������������� �� �������������������� ������������������ ���� �����������������������������������������

�������������

���������� �����������

��������������

���� ���������������� ��������

�������� ��������

L’area Corvetto-Porto di Mare èstata oggetto nelle ultime setti-mane di una rinnovata atten-

zione: l’approvazione del PianoGenerale del Territorio (Pgt), la pub-blicazione di due bandi pubblici, e lanotizia apparsa su alcuni quotidiani circala presunta volontà dell’amministrazionecomunale di abbattere il cavalcavia dipiazza Corvetto hanno infatti riacceso ildibattito sul destino dell’area al confinetra le zone 4, 5 e Chiaravalle. L’area, ri-cordiamolo, nel corso dei decenni è stataoggetto di tante ipotesi di riqualifica-zione da parte delle giunte che si sonosuccedute alla guida della città: villaggiodello sport, città della giustizia, cittàdella salute sono alcune delle promessepurtroppo cadute ben presto nell’oblio.Nel 2017 l’attuale giunta ha impresso un’accelerazione affidando a ItaliaNostra il progetto di sistemazione dell’ampia area verde, compresa tra ilraccordo autostradale e le vie Sant’Arialdo, San Dionigi e Fabio Massimo.Il parco sta lentamente prendendo forma e vita (come documentato pe-riodicamente da MilanoSud) anche se la strada da percorrere per resti-tuire alla cittadinanza un’area pienamente fruibile appare ancora lunga,soprattutto a causa dell’annoso problema legato a quella porzione diparco, il cosiddetto boschetto della droga, ostaggio dell’illegalità e del de-grado. Il recente annuncio da parte del neo presidente del Conservatorio Giu-seppe Verdi, Raffaello Vignali, della volontà di far sorgere un Campusdella musica proprio in quest’area, potrebbe dare ulteriore slancio al-l’opera di risanamento. L’istanza è stata presentata in Comune e unmasterplan è in fase di elaborazione con il supporto del Politecnico. Ilprogetto prevede la creazione di una vera cittadella della musica conaule, laboratori, auditorium e residenze per gli studenti. Il costo sti-mato è intorno ai 30 milioni di euro, in parte pubblici (governo e Re-gione), in parte da sponsor privati. Il boschetto non è, in realtà, l’unica zona preda dell’incuria: a ridossodi via Fabio Massimo e lungo la via San Dionigi sono tanti gli edificimalmessi, abbandonati o occupati abusivamente da alcune precarieattività economiche, nonostante il Comune abbia vinto una serie dicontenziosi legali e sia tornato in possesso dei terreni. Fatto ancorapiù sconcertante è che su alcuni di questi edifici incombe un rischioambientale e di salute pubblica, essendo molte di queste tettoie inamianto (circa 8.000 mq) di cui una buona parte deteriorate e soggettead aerodispersione. Nonostante il Comune si fosse impegnato ad ese-guire le bonifiche entro il 2014, nulla finora è stato fatto.

Pgt e la Call for ideasAll’approvazione del Pgt, in cui l’area è stata deputata ad accogliere, unpo’ genericamente, grandi funzione urbane, ha fatto seguito il lancio diuna “Call for Ideas”, un tentativo innovativo e snello di coinvolgimento disoggetti istituzionali e privati, chiamati a fornire contributi e suggerimentialla riqualificazione di alcuni nodi urbanistici della città tra cui il Portodi Mare. Un pool di enti e associazioni qualificati nel settore green e dellasostenibilità (Politecnico di Milano, Depuratore di Milano Nosedo, Asso-ciazione Piccole e medie Industrie, REsilienceLAB, Gruppo Ecologico EstMilano, Wageningen University and Research), ha presentato un progettodi trasformazione dell’area in un Eco-distretto pilota ad alte prestazionienergetiche ed elevate qualità ambientali. Gli interventi abbozzati toc-cano diversi aspetti quali la promozione della pedonalità, della ciclabilitàe di una maggiore integrazione con il trasporto pubblico; la produzionedi energia locale e una gestione innovativa dei rifiuti; la trasformazionedell’area in una cerniera tra città e campagna che ne valorizzi la storicavocazione agricola.Nel contempo il Comune si è mosso anche in un’ottica di breve-mediotermine pubblicando due bandi. Il primo è finalizzato ad assegnare lo sta-bile in cui esercitava la propria attività l’ex discoteca Karma, tornato nelladisponibilità dell’Amministrazione dopo una complessa vicissitudine giu-diziaria, a operatori che propongano progetti qualificanti di ristruttura-zione e riutilizzo della struttura, insediandovi attività sociali, culturali, edi aggregazione. Il secondo bando riguarda, invece, una sperimentazioneda svolgersi in agosto (da 5 fino a 20 giorni) per l’animazione estiva di al-cuni spazi al di sotto del cavalcavia del Corvetto. L’intervento, che com-porterà la chiusura alla viabilità del ponte, sarà l’occasione per studiare,in periodi di minor traffico, i possibili effetti della sua demolizione.

E i cittadini cosa ne pensano?Visitando la pagina facebook della community Comitato Porto di Mareemerge un marcato scetticismo rispetto al metodo e alle scelte con cuil’Amministrazione sta affrontando la riqualificazione della zona. Le obie-zioni che affiorano riguardano sia le indicazioni emerse nel Pgt, che se-condo il Comitato appaiono ancora una volta molto generiche, sia i recentibandi che sembrano delineare interventi “palliativi”, che non presentanoquelle caratteristiche di organicità ed efficacia necessarie per un vero ri-lancio dell’area. Un atteggiamento critico che solleva dubbi anche sull’ef-ficacia dell’azione delle associazioni di volontariato, molto numerose eattive all’interno della zona 4: il rischio sottolineato è che finiscano a svol-gere, per eccesso di attivismo, attività che dovrebbe spettare alle istitu-zioni e agli enti preposti come nel caso dei volontari che si adoperano perla pulizia del parco. Al Porto di Mare, insomma, sembrano coesistere due anime: chi continuaa credere sia necessario un approccio tradizionale, guidato dalle istitu-zioni, strutturato e coerente e chi ritiene si debba agire dal basso, creandopasso dopo passo le condizioni per un cambiamento. Forse, a pensarcibene, le due posizioni non sono così inconciliabili. Unendo le forze e tro-vando punti di intesa si potrebbe forse sconfiggere l’immobilismo e darefinalmente una svolta al processo di riqualificazione del Porto di Mare.

Marco Gambetti

Comune, Regione e associazioni provano a rilanciare un’area in parte ancora degradata

Porto di Mare, tra grandi progetti e antiche disillusioniBoschetto della droga, presenza di amianto e rifiuti i principali problemi. L’intervento di Italia Nostra, i bandi del Comune e il Pgt le speranze di rilancio

Accanto all’area di Porto di Mare, nel quartiere di Santa Giulia Rogoredo, ilFondo Immobiliare di Lombardia, primo fondo etico per l’housing sociale, sta

realizzando un intervento da 615 appartamenti, di cui 404 in affitto, con servizi com-merciali, spazi verdi, e altri servizi utili alla vita quotidiana nel quartiere, come una scuolamedia, spazi condivisi, aree gioco e per lo sport. Un progetto di rigenerazione urbana, a cuipartecipano anche Regione Lombardia e Comune di Milano, servizi commerciali, spazi verdi,costruito su un’idea di sostenibilità che mette al centro le persone, le famiglie e la socialità.Le iscrizioni per accedere agli alloggi in affitto si sono aperte nelle settimane scorse,i primi inquilini dovrebbero entrare già all’inizio dell’anno prossimo. Alle spalle delFondo Immobiliare di Lombardia ci sono Sgr Investire e Fondazione Housing, gli stessiattori che stanno intervenendo su via Antegnati, al Vigentino e in altre aree di Milano. Fabio Carlozzo, managing director di InvestiRE Sgr, è entrato nei dettagli dell’ope-razione: «Altri 615 appartamenti in social housing si aggiungono ai circa 2 mila at-tualmente gestiti a Milano da InvestiRE Sgr, una risposta concreta alla necessità difornire abitazioni di qualità a prezzi accessibili: una famiglia spenderà a Redo Milanomediamente 485 euro al mese, Iva inclusa, per un bilocale incluso di posto auto. Circail 50% in meno dei valori di mercato ma con qualità e soluzioni che pongono il pro-getto all’avanguardia degli standard realizzativi odierni».Sul sito www.redomilano.it sono chiarite le modalità di partecipazione al bandoper i primi 148 appartamenti, i requisiti e i documenti necessari, i termini temporalida rispettare. G. F.

615 appartamenti in housing sociale

C’è anche Redo Milano

«Ho iniziato nell’89, il primo ufficio della Marnini eranella mia vecchia casa di via Meda, un appartamentodi ringhiera della vecchia Milano. Al tempo non eranochic come lo sono adesso e i primi clienti li incontravoal bar o negli studi di amici. Una sorta di coworkingante litteram». Inizia così l’intervista a Carlo Marnini,patron della Marnini srl, storica agenzia del sud Mi-lano. «Penso di aver venduto o affittato un immobilein ognuna delle vie di questo pezzo di Milano, dove la-voro da 30 anni, da quando ne avevo 24, e che ho bat-tuto palmo a palmo: la nostra forza sono la conoscenzadel territorio e l’affidabilità. Decine di clienti hannousufruito dei nostri servizi più di una volta: hannocomprato una casa, sono poi tornati per prenderneuna più grande perché la famiglia cresceva, poi sonotornati di nuovo per affidarci la ricerca di una casa peril figlio».È un fiume in piena Marnini, la celebrazione del trenten-

nale della sua creatura lo riempie di entusiasmo.Soddisfatto dei risultati ottenuti?«Certo, lavorare con la gente mi piace moltissimo. Lanostra è un’azienda a conduzione familiare, che ha re-sistito alle numerose crisi immobiliari e alla concor-renza dei colossi immobiliari e del web».Qual è il segreto?«Prima di tutto l’affidabilità, per noi è l‘imperativo èsoddisfare il cliente, facendo incontrare la domanda el’offerta correttamente, con chiarezza e senza specu-lazioni. Le faccio un esempio, mi è capitato recente-mente, davanti al notaio, che sorgesse un problemariguardo un piccolo difetto di un immobile, che l’ac-quirente diceva di non conoscere e che chi vendevadiceva di aver denunciato. Noi eravamo certi di averlofatto presente, ma siccome non c’era la controprovanel compromesso, abbiamo staccato l’assegno senzaproblemi. Sono sicuro che quei clienti, se avranno an-

Da 30 anni presente nel sud Milano con servizi immobiliari che vanno dall’affitto alla vendita

Carlo Marnini: «I nostri segreti sono l’affidabilità e il radicamento nel territorio» cora bisogno di una consulenza, torneranno da noi».

E poi?«E poi ci sono la professionalità e l’affiatamento inazienda. Alla Marnini abbiamo una squadra che lavorainsieme da anni. Sei persone, tutte assunte a tempoindeterminato e questo conta, per il clima che si re-spira e per la qualità dei servizi ai clienti».Quali sono?«L’acquisto e la vendita di immobili, l’affitto e la ge-stione dell’affitto di appartamenti e box e anche stanzeper studenti. A chi ci dà un immobile in affitto nonchiediamo commissione. La progettazione e la ristrut-turazione di immobili. Posso dire che seguiamo tuttala filiera della casa».Dove avete sede?«Attualmente abbiamo due sedi, una in Alzaia NaviglioPavese e una in via Medeghino, uno spazio moltogrande dove facciano anche consulenza gratuita e per-sonalizzata. Sulla consulenza ci siamo specializzati, alpunto che da luglio, sulla rete Sky 908, faremo dodicipuntate in un salotto televisivo, dove risponderemo

alle principali questioni riguardanti il mondo immo-biliare».Come sta andando il mercato immobiliare nel sud Milano?«Abbastanza bene, è in crescita il valore degli immo-bili, perché cresce la domanda. In media, determinatoil prezzo giusto, vendiamo un immobile in meno di unmese. Anche l’affitto, in particolare a studenti, fun-ziona bene, gestione inclusa».Ultima domanda, d’obbligo. Oltre a essere a capo della Mar-nini, ti occupi da sempre di volontariato e politica, comefai a seguire tutto, hai un clone?«Magari avessi un clone! A parte gli scherzi, mi sosten-gono la passione e la famiglia e poi… dormo poco».

Giovanni Fontana

Page 5: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019 ������� �������������������������������������������������� ������������������������������������������� 5

���$��%$������"$��������# ��#�"

�55.9&�/F*67&7*�*�/*�9*75.1*�)*//&�,*/&7*5.&��*5*//.6.�75&6+250&12�.1�81�&5(2'&/*12�).�+5*6(-*�)*/.�=.*���&�6(&/&�(520&7.(&�*67.9&�6.�&03/.&�)*//*�3.B69&5.&7*�721&/.7>�)*//&�+5877&�).�67&,.21*�&33&�,&1)2�.00*).&7&0*17*�2((-.�*�3&/&72� *5�,/.�&'.7&17.�)*/�48&57.*5*�/&�,*/&7*5.&��*5*//.@�81F.67.78=.21*�48&172�/&�3.&==&�(.5(2/&5*��*;(&32/.1*&�)*/�75&0�����(21�./�682�3&5(2�(*175&/*20'5*,,.&72�)&�&/'*5.�.00*16.��%1&�0*7&�*67.9&75&�/*�3.B�+5*6(-*�*�&((2,/.*17.�)&�48&1)2��)8*)*(*11.�+&��/&�6725.(&��*/&7*5.&� 2==.�6.�75&6+*5A48.�����8.,.��*5*//.��,*/&7.*5*�(5*6(.872�352+*6�6.21&/0*17*�&//F.17*512�)*//&�+&0.,/.&�)*.�0&*�675.� 2==.��+8�&++.)&7&�35.0&�/&�,*67.21*�*�32./F&77.9.7>�67*66&�(-*�25&�(21)8(*�(21�/&�62(.&�*(2//&'25&75.(*��&5.1&��&6&,5&1)*���"� �������������� ��%�!����������������"������ ���������������#����������� ��C�1�*67&7*�6+5877.&02�&/�0&66.02�/&�5.((-*==&�*/&�9&5.*7>�)*//&�+5877&�).�67&,.21*��3*5�/2�3.B�.7&�/.&1&��#.&02�02/72�&77*17.�&//&�48&/.7>�*�&//&�+5*�6(-*==&�)*.�352)277.�1&785&/.���1(-*�3*5�/*(5*&=.21.�&�'&6*�).�(5*0*�3&57.&02�)&�*/*0*17.62/2�+5*6(-.��/&77*��).�5*(*17*�67.&02�3529&1)281�/&77*�)*//F�/72��).,*���829&��3&11&��<2,-857

(8.�32.�&,,.81,.&02�&�6*(21)&�)*.�,867.�)&�(5*&5*(&(&2��12((.2/*�)*/� .*0217*��3.67&((-.�*�0&1�)25/*�).�#.(./.&��89*77&E� *5�.�,*/&7.�&//&�+5877&*675&.&02�/&�32/3&�*�/&�0&17*(-.&02�68'.72�3*535*6*59&5*�/&�385*==&�)*/�6&325*��81�352(*).�0*172�(-*�(.�*9.7&�/F862�).�/&77*�.1�32/9*5*D��� �������!� �� ����#��������4!����������!�������������������������&���"�� �������� ��C��6&325.�9&5.&12�(21�/F&9&1=&5*�)*//&�67&,.21*�(5*.&02�,*/&7. &//*�0&1)25/*�9*5).�2�&.�(-.((-.).�5.62��&/�0&1,2��&//&�62.&��&//2�=*1=*52��.18�68&/*�0&�5.1+5*6(&17*�(21�127*�/*,,*50*17*�3.(�(&17.���7877.�.�7.3.�).�+5877&�6.0'2/.�)*//F*67&7*�&1,85.&��0*/21*��0*/2,5&1.��+5&,2/*��025*�,*/62��/F&1,85.&��3&57.(2/&50*17*�).66*7&17*�/&(8.�32/3&�)2/(*�&33257&�81�180*52�/.0.7&72�).(&/25.*����/.021.�6.(./.&1.�2�).�#255*172�(-*�6'8(�(.&7.�*�/&6(.&7.�&�0&(*5&5*�1*//2�=8((-*52�5./&�6(.&12�81�352+802�.17*16.66.02D�������"� ����������������������������� �������#����������� ���������������������!�������'�CG�/&�12675&�3&66.21*�).�&57.67.�)*/�,*/&72��(.3.&(*�(5*&5*�2,1.�,.2512�.63.5&1)2(.�&.�,867.�*&//*�*6.,*1=*�)*//&�(/.*17*/&������������"� +587�7&7*��)2/(*==*�.1�+250&72�0.,121��!���� �����

"� "������"� (21�/&�+5877&�+5*6(&��� ��������&�� #���"� ).�+5877&��� ���& ).�,*/&72�* � ���"� &//&0&1)25/&��&/�/.021*��&/�,*/62'��*�,5&1.7*�6212+&77*�6*(21)2�/&�75&).=.21*�6.(./.&1&�(21�/&�32/3&)*//&�+5877&��=8((-*52�*�&(48&�(-*�/&�0&((-.1&0.6(*/&�*�.1)85.6(*�+250&5*�.�3*==*77.1.�).�,-.&(�(.2�� *5�121�3&5/&5*�)*//&�9*5&�,5&1.7&�#.(./.&1&&/�(&++@�*�3&11&� �!� ��""� .)*&/.�3*5�./�+.1*3&672�&//F&5&1(.&��&//&�0*/&�9*5)*��/.021*��320�3*/02D� �������������������� ��%����������������������������� $��%���������������������! ����C� �����������6212 277.0.�3*5�.�'&0'.1.��&/�68((2).�/.021*��&//&�+5&,2/&�+58//&7&��#212�5.((-.�).�9.�7&0.1*�*�0.1*5&/.��62/2�+5877&�+5*6(&�*�,*18.1&�1*6681�&520&��G�48&172�(F@�).�0*,/.2�3*5�&'.�78&5/.�&�,867&5*�/&�+5877&���1(-*�.�,*/&7.�&//*(5*0*�6212�5.((-.�).�(&/(.2��+26+252��9.7&0.1*��*���(217*1*1)2�/&77*�+5*6(2���*175*�/&�+5877&6*((&�(217.*1*�/.3.).��.�(26.))*77.�,5&66.�'821.�!8.1).�6212�0*5*1)*�3*5+*77*��5.1+5*6(&17.�*68((26*D����� �����������������! ��C�*572��.1�48&172�12.�121�87./.==.&02�6*0./&92�5&7.��1?�'&6.��(2/25&17.�2�(216*59&17.����.�,*/&7.

&//&�+5877&�121�(217*1,212�/&77*��48.1).�6212�3*5�+*77.�3*5�3*5621*�9*,&1*�*�&//*5,.(-*D� ����!�� ��������� ������������%����������������!�����������������������"����������C�#A��@�/&�6725.(&�62(.*7>�63257.9&�).�"2==&12�!8&1)2�(.�6212�/*�,&5*�75&�/*�6(82/*�6.&02�6*0�35*�35*6*17.�(21�./�126752�(&55*77.12�5*+5.,*5&72��*�&''.&02�75*�(21�(8.�6*59.&02�*9*17.�3&57.(2�/&5.��(20*�1*.�(&03.�)&�,2/+��&//*�+*67*�).�(20�3/*&112��&�*9*17.�3&57.(2/&5.�).�25,&1.==&=.21.&=.*1)&/.�2�&662(.&=.21.��(20*�).�5*(*17*�&//&�&6(.1&��&03&==2�)85&17*�/&�+*67&�)*/� &5(2�$.�(.1*//2�)29*�./�+.25)./&77*�@�+&772�(21�./�/&77*�)*//*/252�08((-*�D

�(�!"�"��&�!� $�"����#��������"���� �"# ��!���%���������� ���!��&������ �����(��� "# ��&������������������������"#""������ ������ ���!"������ �!�

����"� ����� ���� .&==&��&5(2��,5.33&�����������./&12����$*/����������������:::�0*5*//.�� �(20����0&./��,*/&7*5.&75*�*00*�,0&./��������*/&7*5.&�*5*//.��

�������� �����"��������%���� �����%%��� ������

�*/&7*5.&�������������������5*6(-*==&�*�,*18.1.7>�3*5�81�,*/&72�&0.(2�)*//&�6&/87*� ���� �"�� ��������&������������������ �������(����������������(�������������������

������������ �� �������������������� �� ����!���������� "���!

Page 6: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XXIII NUMERO 05 MAGGIO 2019ANNO XXIII NUMERO 05 MAGGIO 2019• Inserto • Inserto Gps - A cura dei Giovani Pubblicisti Stranieri

�'%�&

�#,�

(&�#(�#

#�!�

�&$(�' �� ''����"$� !�� %�&�, $# ���#( �&�� #�� $&#�(�� ���&#$� ���� ���) #($���-��(�"% ���$,,�#$�

(�!���+��� �����$&�& �� �������������

���$&�($& $��$#($(��# �$

�&$*�'

Sembra una barzelletta, manon lo è. Non dovrebbe es-sere neanche una fake news,

visto che è stata riportata dalleprincipali testate giornalistiche. Dicerto, se vera, dà l’idea di quantosia diffusa l’ignoranza e di quantoattraversare l’oceano sia un po’come sbarcare in un altro mondo.Questi i fatti, riportati da lI Mes-

saggero, a proposito di tre colom-biani diretti ad Atene, ma poi arri-vati ad Atena Lucana, in provinciadi Salerno. L’aprile scorso i tre giovani sprov-veduti sono comparsi con tanto dibagagli e macchine fotografichenel paesino di circa tremila animealla ricerca del Partenone o delmonte Licabetto. “Sulle prime ab-

biamo pensato che quei tre, cheparlavano solo spagnolo, fosserovenuti qui perché la domenica c’èla serata con la musica latina.Chiedevano dell’Hotel Museumche qui non c’è, ce ne sono altri,ma il Museum no. Solo dopo unpo’ è saltata fuori da uno dei lorocellulari la foto della prenotazionedell’hotel ad Atene. E poi ci hannosventolato sotto il naso dellemappe di Atene”. Con gesti e pa-role – e probabilmente qualche ri-sata sotto i baffi, mascherata dallatipica cordialità campana – gliabitanti del piccolo paese, che digreco ha solo la fondazione, co-munque risalente a 2.400 anni fa,hanno scoperto come era statapossibile l’incredibile odissea. I tre, un ragazzo in viaggio con lafidanzata e un’amica, sulla tren-tina, erano davvero diretti in Gre-cia. Ma una volta fatto scalo a

Napoli, forse pensando di esseregià in Grecia, invece di restare adaspettare la coincidenza perAtene all’interno dello scalo, sonousciti a fare un giro per la città,hanno avvistato un autobus chetra le varie destinazioni avevaanche “Atena”. Ingannati dalnome simile, sono saliti a bordo. Le cronache riportano che com-preso l’errore, ripresisi dopoun’ora dallo choc, sono stati ac-compagnati al terminal bus diSala Consilina. “Non hanno volutonemmeno un panino – hanno con-fidato alla giornalista gli “Ateniesi”(lucani) –. I 70 euro per i bigliettiper Roma li avevano, ma si sonosentiti persi quando hanno sco-perto che il volo Roma-Atene (daNapoli c’era meno scelta) sarebbecostato, comprato così all’ultimomomento, almeno 700 euro atesta”.

di Ana Mancero

Internazionale, aperta e multiculturale. Vetrina per chi vuole dimostrareil proprio talento, l’eccellenza, la intraprendenza. Un telo dove chi faStreet art può colorare il proprio mondo e quello degli altri, trasfor-

mando i muri in vere opere d’arte a cielo aperto. Questa è Milano per BorisVeliz, ecuadoregno di nascita, dai suoi undici anni di età a Milano. Città cheha accolto lui e la sua famiglia. Che gli ha permesso, grazie anche alla suacaparbietà, di coltivare il suo talento. Boris ha appena concluso, con il mas-simo dei voti, un percorso di studi presso l’Accademia delle Belle Arte diBrera, con indirizzo magistrale in scenografia per il cinema e la televisione.Ha sempre lavorato nel ambito artistico, culturale, educativo specialmentecon i giovani.Un esempio del talento di Boris si trova in via Pimentel 5, zona 2 dove il gio-vane artista coordina un gruppo di dieci ragazzi. Qualcuno proveniente dacomunità di recupero, altri invece che si sono uniti al gruppo per pura cu-riosità o passione. Ragazzi che da un mese, durante i loro week end, stannorealizzando un murales di 25 metri di larghezza per 3 metri di altezza, incui il tema espresso è l’Uomo:«Le immagini surreali, simboliche, leonardesche, rappresentano l’uomo,dalla nascita alla famiglia, dall’handicap alla anzianità. Temi collegati daun filo rosso che metaforicamente è il filo della vita, che ci collega gli unicon gli altri». Ci dice Boris.Il progetto mira ad avere uno sguardo educativo, terapeutico e pedagogiconell’ambito dell’arte di strada. È stato organizzato dalla cooperativa Comin(Coop. Sociale di Solidarietà) ed è iniziato con un work shop di incontri diformazione sulla Street art e tecniche di realizzazione di graffiti e murales.«Mi affascina riuscire a contribuire alla formazione di altri ragazzi e adulticercando di restituire quello che ho ricevuto nella mia esperienza in Italiae a Milano – continua Boris, spiegando la sua estetica –. Credo nel valoreterapeutico ed educativo delle diverse forme espressive dell’arte sia per lapropria autostima che per il benessere sociale più generale. Nel mio lavorocome muralista e street artist ho potuto a fare interventi mirati per riqua-lificare e abbellire spazi esterni ed interni, perché mi ha sempre colpitocome il cambiamento dei luoghi riesca a sollecitare diversi pensieri e rela-zioni tra le persone».Nell’ambito scenografico Boris è stato professionalmente coinvolto in spotpubblicitari, cortometraggi e trasmissioni televisive come Camera Cafè. Direcente, ha presentato una mostra dal titolo ‘Ritratti metropolitani - La me-tafora di un viaggio’, che ha avuto molto successo ed è stata esposta in moltebiblioteche milanesi e dell’hinterland, compresa Chiesa Rossa.«Durante i miei viaggi in metropolitana faccio dei ritratti dal vivo sui mieibiglietti Atm pubblici. Questi disegni donano una vita artistica a questi og-getti comuni che altrimenti diventano semplice spazzatura».Il grande murales sarà completato in agosto. Chiunque può recarsi in viaPimentel per conoscere Boris e il suo team «Vi mostreremo come uno spaziopuò cambiare volto con l’arte e il lavoro delle persone. Vi Aspettiamo».

di Veronica Silva AlvaradoIsola Solidale

Vorrei condividere la mia esperienza sulprogetto “Come l’Okapi” promosso daCelim (Centro Laici Italiani per le Mis-

sioni) nell’ambito dell’educazione alla citta-dinanza globale-GCE Global CitizenshipEducation, e finanziato dalla “Agenzia Italianaper la Cooperazione allo Sviluppo”. Con questopercorso abbiamo approfondito il tema dell’in-clusione, ovvero di come negli ultimi anni lenostre città stiano diventando sempre più mul-tietniche, e in che modo possiamo utilizzare lereciproche differenze come risorsa per capiree affrontare nuove realtà.Nei miei incontri con i ragazzi, che sono statipiù di 200 in 5 scuole diverse, iniziavo con lastessa frase: “unire senza confondere e distin-guere senza dividere”. Spiegavo ai ragazzi il pro-getto rendendomi conto che non sapevano cosafosse la cooperazione internazionale. Così misono trovata a spiegare anche cosa sia la coope-

razione, quella bella, dove ci aiutiamo a vicendae con umiltà, nord e sud del mondo, migranti eautoctoni. Davo il mio esempio: io immigratapartecipo e collaboro in un progetto di inclu-sione sul territorio in cui vivo. Ho cercato di dare una risposta su cosa è “in-clusione” partendo dal significato opposto“esclusione”, e partendo dalle mie radici, ovverodalla cosmo-visione andina: per me esclusioneè escludere te stesso da altre lingue, culture, co-noscenze, visioni, odori e sapori. Nella cosmovisione andina la diversità fa partedella creazione, in essa si afferma che c’è unadiversità nell’unità, questa consapevolezza di di-versità come ricchezza è stata tramandata nel-l’inconscio collettivo delle persone, e magari perquesto il Perù e molti paesi del continente incui sono nata, siano stati in grado di rigenerarsi,di “contaminarsi” in maniera molto intelligente,prendendo le cose migliori di ogni migrazionevoluta e non voluta. Nonostante questa grande“multiculturalità” non abbiamo perso la nostra

identità, al contrario si è sviluppata e arricchita. Ho incontrato ragazzi in diverse scuole sia a Mi-lano che a Brugherio, dove ho constatato che apochi chilometri dalla città la realtà delle scuolesia molto diversa. Mi sono confrontata con dei concetti prestabi-liti, con degli stereotipi sulla mia comunità equesto mi ha portato ad affermare quanto siaimportante il dialogo per sciogliere gli stereotipi.Mi sono anche resa conto come alcune “pubbli-cità” sulla cooperazione li aumentino, facendovedere l’altro come colui che va solo “aiutato”,perché il messaggio che così rischia di passareè sempre quello di mostrare l’altro come unproblema e non come una ricchezza. Spero che questa esperienza possa conti-nuare, portando le mie radici e senza prevari-cazioni, con intelligenza, per poter accoglierele nostre differenze come risorsa, per capireinsieme problematiche che dobbiamo affron-tare come umanità. Le nostre radici sono le stesse.

6

Destinazione Partenone, Atene e invece loro vanno ad Atena LucanaTre colombiani cercano il Partenone in Campania, ad aiutarli a trovare la stradaper la capitale della Grecia gli abitanti di un paesino campano di 3mila anime

La testimonianza di Veronica Silva Alvarado, dell’associazione Isola Solidale

La cosmovisione andina per spiegare il significato dell’inclusione

Intervista a Boris Veliz, artista ecuadoregno

«L’arte è terapeutica, aumenta l’autostima e il benessere sociale»

Page 7: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019 ������� �������������������������������������������������� ������������������������������������������� 7

segue dalla primaIl progetto di rifunzionalizzazione, denominato “Ringhiera alla terza”, dalvalore di poco più di 3 milioni di euro, prevede una serie di interventi sul-l’edificio, per creare tre macroaree tra loro comunicanti. Una teatrale, darifare completamente, una dedicata ai servizi civici del Comune e una alsociale, che è il cuore del progetto. A questo scopo, insieme a interventi disistemazione dell’intero edificio, saranno abbattuti muri e framezzi, sfruttatigli spazi della grande tromba delle scale che collega i tre piani, create grandifinestre che daranno sulla Piana, sistemati i muri esterni dell’edificio. Nei nuovi spazi risultanti saranno realizzate tre grandi aree di attività:per la formazione, la produzione e l’accoglienza. Sulla base di operazionianaloghe in Italia e Europa, sono stati ipotizzati in questi spazi sale provaper il teatro e la musica, aule di coworking per incontri e conferenze,spazi per corsi e attività produttive, come una sartoria e una falegnameria.Un grande “salotto” al primo piano, con coffè shop, libreria e spazi di in-contro, per accogliere bambini e adulti (nell’immagine il progetto) eun’agorà al piano interrato.

Lavori, il bando e le risorseI lavori sull’edificio sono stati divisi in due lotti. Il primo, a carico del Co-mune, ha spiegato l’assessore Gabriele Rabaiotti, partirà entro agosto. Sa-

ranno risolti i problemi di cedimento del fondo e del palcoscenico, cheimposero la chiusura del teatro due anni fa. Al termine di questo primolotto, previsto entro il 2019, Fondazione Cariplo dovrebbe aver conclusola raccolta fondi. A questo punto, sulla base del lavoro condotto da KCitye di un percorso di coprogettazione con il territorio, il Comune pubbli-cherà una gara di evidenza pubblica per cercare un progetto di gestionedel Ringhiera, una operazione per molti versi simile a quella che il Co-mune ha avviato per il Parco Trotter. L’Ati (associazione temporanea diimprese) che vincerà, per vent’anni dovrà occuparsi di tutte le attivitàproposte nella gara, garantendo al Comune soprattutto quelle di caratteresociale. Anche in questa fase Fondazione Cariplo ha assicurato un aiutoeconomico per l’avvio delle startup.Contestualmente alla ricerca del gestore, dovrebbero partire le procedureper l’avvio della seconda fase dei lavori sull’edificio, quelli da tre milioni dieuro, raccolti attraverso il fund raising. «Lo scenario di intervento su cuistiamo lavorando è il quarto di sei, di quelli elaborati da KCity e non prevedeun intervento sulla Piana – ha affermato in chiusura dell’incontro SergioUrbani – Ma se saremo bravi a sollecitare il mecenatismo milanese, che èsempre stato generoso, non escludiamo di riuscire a fare ancora di più». Il lavoro di ricerca e proposta realizzato da KCity è a scaricabile da https://la-cittaintorno.fondazionecariplo.it

Stefano Ferri

I lavori di rifunzionalizzazione dell’intero edificio costeranno oltre 3 milioni di euro

Ringhiera, presentato il piano di rilancio Coinvolti Comune e Fondazione Cariplo, come donatore e fundraiser di ulteriori mecenati. Al via ad agosto i primi lavori

Grande festa della Repubblica, domenica 2 giugno alla Piana, dedicata all’artistaFabio Chiesa, tra i fondatori di Atir, scomparso nel 2010. Una giornata intera, di

spettacoli, musica, istallazioni artistiche, mostre, flash mob e giochi, con molta gentedi tutte le età. Una festa dedicata a principi repubblicani dell’inclusione, partecipa-zione e solidarietà, che quest’anno è stata ancora più allegra per la presentazione il31 maggio del progetto di Rigenerazione del Teatro Ringhiera, che finalmente dàuna speranza di recupero di questi spazi (vedi articolo in questa pagina). Presentealla festa anche un ospite d’eccezione: il costituzionalista ed ex presidente della CorteCostituzionale Valerio Onida.

Giovanni FontanaFoto Nino Romeo

Festa alla Piana, in ricordo di Fabio Chiesa

Valerio Onida e Atir celebrano la Repubblica

Page 8: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

8 ������� �������������������������������������������������� ������������������������������������������� ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019

Mi danno appuntamento al bar Majuda,sabato mattina, i pochi componenti delComitato Cittadino Difesa Ambiente

Zona 5. Ci sediamo fuori con alle spalle gli ano-nimi caseggiati del n. 13 e n.15 di via Dei Missa-glia, davanti l’area del cantiere sospeso per lacostruzione o ricostruzione o ristrutturazionedel distributore Q8, tanto contestato da moltiabitanti del luogo, ora rimasti in pochi.Il ricorso al Tar, in particolare contro l'autoriz-zazione alla costruzione rilasciata dal Comunea Q8, spaventa ora la maggioranza del Comitato,anche se con la sospensiva dei lavori del distributore, emessa dal tribunaleamministrativo di aprile c’è stata una vittoria. Quale sarà l’evoluzione dellaprocedura e quali eventuali oneri ci saranno per il Comitato, sia per prose-guire la causa, sia, nel caso di una sconfitta, per far fronte ai danni economiciche potrebbe richiedere la Q8 per il fermo cantiere? Si chiedono i cittadini.«È bene tenere presente che questa vittoria, per quanto non definitiva, è unavittoria dei privati cittadini membri del Comitato contro un atto emesso dalComune di Milano e di conseguenza contro Q8», spiega Davide Provasi, por-tavoce del Comitato.Il nostro giornale ne ha scritto più volte, prima ancora che si costituisse ilComitato, perché della questione parcheggio in piazza Abbiategrasso e dellospostamento del distributore in disuso, se ne parla da anni, fin dalla prece-dente amministrazione Moratti e il percorso del progetto “riqualificativo” eragià stato valutato favorevolmente nel 2011 dall’Arpa, cosi come gli accordipresi con la Q8. Gli abitanti dei palazzoni antistanti però non lo sapevano operlomeno non avevano fatto attenzione al progetto complessivo, che pre-vedeva anche la ricollocazione del distributore.«Il Comitato è nato come unione di cittadini, quasi tutti abitanti in via deiMissaglia 13/15, quando a seguito del taglio la scorsa primavera di diversi al-beri, in buono stato di salute, ci siamo resi conto di cosa stava succedendo.Fino a quel momento i lavori avevano interessato solo il controviale per posadi cavi e tubi. Il cantiere inoltre per mesi non ha esposto alcun cartello conl'indicazione precisa dello scopo dei lavori e quando infine è stato espostonon riportava nessun riferimento alla costruzione del distributore», spiegaMaria Gerli «Come Comitato, dopo i chiarimenti avuti in una riunione nelMunicipio 5, il 2 giugno 2018, ci siamo interessati per accedere agli atti eavere informazioni ufficiali e dettagliate, da cui sono risultate, secondo noi,delle infrazioni relativamente alla distanza tra la posizione delle nuove ci-sterne del distributore e i pozzi di captazione dell’acqua potabile».Essendo il comitato composto da semplici cittadini per finanziare l'azionelegale si sono autotassati. All'inizio i firmatari del ricorso erano 30 e diversi

altri cittadini hanno supportato l’inizia-tiva con contributi volontari, permet-tendo di sostenere le spese legali fino adoggi necessarie.Tuttavia, quando a dicembre sono terminatii lavori stradali e sono cominciati i lavori discavo per il distributore, si è posto il pro-blema urgente di richiedere al Tar la so-spensiva dei lavori. «Molti dei membri delComitato hanno espresso il timore che il Co-mune ma soprattutto Q8 potessero chie-derci danni per il blocco del cantiere. Oltre

a questo, ci sentivamo tutti sfiduciati – prosegue Davide Provasi –. Questaincertezza ha causato un ritardo nella decisione se richiedere la sospen-siva in quanto molti membri del Comitato avevano deciso di ritirarsi dal-l’azione legale. I rimanenti 7 hanno poi deciso invece di procederenonostante i rischi».Si arriva così all'ordinanza emessa dal Tar, nel mese di marzo 2019, che nonsolo sospende i lavori ma entra in parte anche nel merito del ricorso speci-ficando la priorità del diritto alla salute. «Alla fine il giudice ha detto: nonstiamo qui a cavillare se è una ristrutturazione o una nuova costruzione, lalegge dice che quando metti mano a un impianto comunque deve essere al-lontanato dai pozzi», aggiunge Maria.«Il 16 giugno, alle ore 16, il Comitato ha organizzato una Festa per l’acquain biblioteca Chiesa Rossa, per informare i cittadini della zona ma ancheraccogliere fondi per le spese legali – spiegano dal Comitato –. Il 15 ot-tobre 2019 è prevista la sentenza di primo grado. Nel caso la contropartefacesse ricorso dovremo trovare i fondi necessari per proseguire il ricorsoin Consiglio di Stato; si tratta di migliaia di euro che pochi normali citta-dini hanno difficoltà ad avere disponibili. Il 9 giugno siamo stati ospitatial Centro Sportivo Frog, in via Teresa Noce 8 e stiamo anche preparandoper la seconda metà di giugno un evento presso la biblioteca Chiesa Rossae un aperitivo presso il circolo Zanna Bianca di Legambiente. Tutte le at-tività saranno anche pubblicate sulla nostra pagina Facebook: ComitatoDifesa Ambiente Zona 5».E così, in attesa dell’imminente inaugurazione del parcheggio a raso per 150posti auto, oltre a spazi previsti per moto e biciclette, il Comitato si preparaall’udienza di ottobre, alle quale sono stati convocati, assieme al Comune ealla Q8. Per parte sua l’assessore alla Mobilità e Ambiente Marco Granelli,alcuni mesi fa, ha annunciato nuovi incontri con l’azienda petrolifera per va-lutare altre aree più consone per l’edificazione del distributore, oltre a quellegià proposte, senza esito, la scorsa estate. ma degli esiti di questa trattativa,al momento non se ne sa niente. Elena Bedei

“No al distributore” in via Dei Missaglia,in attesa del Tar il Comitato cerca sostegnoIl timore dei ricorrenti è di dover fare fronte a spese legali e richieste danni

Caro direttore,poco più di un mese fa, nei pressi di piazza Abbiategrasso, è stato ri-mosso in parte il cantiere adiacente quello del parcheggio di inter-scambio con la M2 (ancora in costruzione) e, agli occhi dei residenti,è apparsa la nuova viabilità che regola l’incrocio tra via dei Missagliae via Boifava: un puzzle di strade, percorsi pedonali, piste ciclabili ealtri incomprensibili tracciati, assai più complesso di quanto fosseprima e regolato da decine di semafori (un giorno ne ho contati 69, al-cuni dei quali già attivi; altri, incappucciati con sacchi neri, pronti aentrare in funzione, installati anche a grappoli di 4 su una foresta dipali).Provare ad attraversare a piedi questo nodo viabilistico e farsi venireil mal di testa è tutt’uno: non si capisce da che parte guardare.Probabilmente questi percorsi differenziati (che però poi a un certopunto sbucano sulla strada…. Ma allora?) sono stati creati per i nuoviveicoli di micromobilità elettrica come monopattini, segway (mono-pattino con manubrio e due ruote parallele), overboard (piattaformacon due ruote), monowheel (mezzo a ruota singola), ammessi speri-mentalmente alla circolazione da un recente decreto del ministro deiTrasporti Danilo Toninelli, tutti utilizzabili nelle aree pedonali, talunianche su marciapiedi e ciclabili. Aiuto!A complicare questo scenario sono le numerose aree spartitraffico divarie dimensioni (anche piccolissime, inutili e pericolose soprattuttoper gli anziani del quartiere), tutte in cemento, che hanno notevol-mente ristretto la carreggiata causando forti rallentamenti al trafficoauto nelle ore di punta, e che sono completamente pavimentate congrossi sassi di diverse misure.L’abbinamento sassi-cemento è lo stesso che ho visto in altre zone dellacittà (per esempio piazza XXIV Maggio), dove però queste pietraie (undeterrente all’attraversamento pedonale?) sono alternate ad altre areecalpestabili. Credo che chi ha disegnato la viabilità all’incrocio Missa-glia-Boifava abbia un po’ esagerato con queste “aiuole sassose” e abbiacosì trasformato il paesaggio urbano, inutile colata di sassi e cemento,in una sorta di deserto lunare. Forse si poteva fare di meglio, per esem-pio fare di queste aree grandi e piccole delle aiuole per il verde. Certo,il cemento non fiorisce e non deve essere annaffiato. Ma non si dove-vano migliorare le periferie portandovi anche un po’ di bellezza? Perfavore, la poesia del cemento lasciamola a Gio’ Ponti.Attraverso MilanoSud mi piacerebbe chiedere a Marco Granelli, asses-sore alla mobilità e all’ambiente del Comune di Milano: “Qual è statoil criterio che ha determinato queste scelte?”

Valentina Strada

Sulle nuove “aiuole sassose”avrei qualcosa da dire…

����������������

I giovani dell'Associazione Culturale della Fratellanza,sull’esempio di altre comunità, avevano invitato SocialStreet e Parrocchie di Gratosoglio a condividere l’Iftar,la tradizionale cena collettiva di interruzione del digiunoal termine del Ramadan, nella moschea di via Baroni190. Per Milano sarebbe stata la prima volta. SocialStreet e Parrocchie hanno immediatamente attivato leloro reti e la risposta della cittadinanza è andata benoltre le previsioni. Il 1°giugno, al tramonto, dopo l’ultimorito religioso presieduto dall’Imam nella moschea, 500persone, tra musulmani e cristiani, si sono ritrovate se-dute alle stesse tavole imbandite. Cous cous, zuppe diverdure, focaccine, tè arabo sono diventati l’occasioneper imbastire conversazioni e tessere conoscenze.Per chi pratica il digiuno, l’Iftar è non solo condivisionedel cibo, ma anche costruzione di ponti, di legami di so-lidarietà, di partecipazione e coesione della comunità.Sono state le giovani famiglie a essersi poste il compito

di abbattere le barriere del razzismo, dell’odio e dell’igno-ranza per poter dare un futuro migliore ai loro figli. Edemozionante è stato percepire quanto sentissero vicinela loro festa religiosa e la festa della Repubblica - era lavigilia del 2 giugno – “noi come musulmani e come cit-

La prima volta a Milano, molte associazioni e almeno 500 persone. Assente il Municipio 5“Iftar in Condivisione” per la fine del Ramadan al Gratosoglio

Il parlamentino di viale Tibaldi ha approvato all’una-nimità nei giorni scorsi le priorità da indicare al Co-mune centrale in merito agli interventi previsti nelPiano triennale delle opere 2019-2021.Il Consiglio di Municipio si è espresso a favore del-l’anticipazione dei lavori per la realizzazione dellapasserella ciclo-pedonale a scavalco della roggia Vet-tabbia in via Corrado il Salico. La passerella dovrebbe essere realizzata – il condi-zionale è d’obbligo – tra il 2019 e il 2020. Sono statialtresì indicati, come interventi prioritari, quelli re-lativi al bilancio partecipativo 2015 (giardini scola-stici e sistemazione chiesetta di sant’Ignazio nelParco Ticinello) e 2017 (riqualificazione di un’areaverde a Gratosoglio).Tra le nuove opere da inserire nel Piano, il Municipiochiede l’abbattimento e la ricostruzione della scuoladell’Infanzia di via Sant'Abbondio e la realizzazionea doppio senso di marcia della via S. Arialdo che uni-

sce via Ripamonti al cimitero del borgo di Chiara-valle, con la predisposizione di una nuova linea ditrasporto pubblico locale tra il quartiere Quintosole,la sede del carcere e la stazione metropolitana e fer-roviaria di Rogoredo.Riguardo i nuovi interventi edilizi sul territorio mu-nicipale, è stato dato parere in ordine alla ristruttu-razione dello stabile, di proprietà Enpam, cheospitava il Provveditorato agli Studi in via Ripamonti42. Si tratta ancora della fase istruttoria preliminareche vedrebbe la realizzazione di una struttura ricet-tizia su un’area di circa 16 mila mq di superficielorda. Il corpo alto dovrebbe essere utilizzato comestruttura alberghiera, mantenendo l’attuale altezza,mentre il corpo basso sul retro sarà destinato a resi-denza universitaria. La ristrutturazione prevede inoltre la realizzazionedi parcheggi interrati.

Claudio Muzzana

tadini facciamo nostra questa memoria che segna la na-scita dell’Italia che oggi conosciamo e amiamo, un paeseche, con tutte le difficoltà, riconosce e tutela i diritti fon-damentali per tutti gli uomini che vi abitano, senza al-cuna distinzione di sorta”.Per la maggior parte di noi era la prima volta che si aprivaun mondo sconosciuto o ignorato. Tra i partecipantierano presenti oltre agli organizzatori - la Parrocchia condon Giovanni e la Social Street Gratosoglio/Basmetto edintorni -, anche la Comunità Oklahoma, Ywam Milano,QuBi Gratosoglio, Milano nel tempo/Compagnia del-l’anello, Proficua, Libri on the Road, Laboratorio Quar-tiere Gratosoglio, Associazione Somala Shukran,

Associazione Infermiere nel Mondo, autore del LibroGratosoglio, ANPI, Laboratorio Ccte, e la Preside dellaScuola di via Palmieri.Un’assenza pesante è stata quella del Municipio 5: né ilpresidente Bramati né un suo rappresentante, pur invi-tati, hanno onorato l’invito. Sarebbe stata un’ottima oc-casione per conoscere “l’altra metà” del Gratosoglio.Questo invece il messaggio di augurio dell’arcivescovo diMilano, monsignor Mario Delpini ai musulmani: “Dob-biamo lavorare per irrobustire quelle attitudini di incon-tro e di dialogo, di ascolto reciproco e di rispetto, dicollaborazione nel rispondere ai bisogni e nel cercare lapace, che già� sono presenti ma rischiano di essere logo-rate dal clima di tensione e di non rispetto che la comu-nicazione, anche politica, in queste settimane haseminato a piene mani”.La Coreis (Comunità Religiosa Islamica) con sede in viaMeda, ha ringraziato il Presidente della Repubblica Ser-gio Mattarella per il suo messaggio di auguri “a tutti i cit-tadini italiani di fede islamica e ai numerosi musulmaniospiti o residenti nel nostro Paese” in occasione dellafesta di Eid al Fitr con cui si è concluso il 5 giugno il mesesacro di Ramadan”. In particolare Mattarella auspica “lospirito di laicità positiva e accogliente nei confronti dellediversità religiose e culturali, garantita dalla Costitu-zione”. Francesca Mochi

GLI INTERVENTI EDILIZI PREVISTI DEL PIANO DELLE OPERE 2019-2021 DEL MUNICIPIO 5

Ecco il Piano triennale delle opere pubbliche in zona

Page 9: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019 ������� �������������������������������������������������� ������������������������������������������� 9

CONSEGNATO A COLTIVARE LA CITTÀ DELLE VOLONTARIE DI VIA RUSSOLI

Premio Rosa Camuna della Regione, “Riconoscimento Speciale” a Tina Monaco

“Per l’impegno dedicato alla riqualificazionesociale, culturale e ambientale del quartiereAler di via Russoli”: è questa la motivazionedel “riconoscimento speciale” consegnato loscorso 29 maggio alla nostra Tina Monaconell’ambito del premio Rosa Camuna, cheRegione Lombardia assegna ogni anno a cit-tadini lombardi benemeriti. Con ungruppo di donne del quartiere, TinaMonaco ha infatti dato vita all’as-sociazione “Coltivare la città”, che,tra le altre iniziative, ha realizzatoun orto condiviso sul tetto del Su-perstudio di Via Tortona , inaugu-rato in occasione di Expo 2015 eche ora si vorrebbe replicare sultetto di via Russoli 18. «Le iniziativepromosse con l’Associazione Colti-

vare la città – è stato detto nel corso dellacerimonia tenuta nell’Auditorium Testori diPalazzo Lombardia – hanno contribuito adabbattere le disuguaglianze sociali e a con-trastare l’isolamento e il degrado del quar-tiere».

C. C.

Il mese scorso è stata aperta una nuova area cani con pan-chine, all’interno del prato di via Voltri, suddivisa in duesettori per cani grandi e piccoli. È stata così alleggerita

la situazione di disturbo per i residenti delle case di via Ovadae dell’Housing sociale di via Voltri, tra le quali c’erano ben duearee cani proprio sotto le finestre. Infatti, una è stata rimossa.Ora nel quartiere Barona ci sono ben tre aree cani a disposi-zione degli amici a quattro zampe. Si spera che i padroni sicomportino bene, visto che ancora tanti escrementi “deco-rano” i marciapiedi di via Voltri e vie limitrofe al quartiere.Milano si è posta l’obiettivo di piantare nella Città metropo-litana 3 milioni di alberi entro il 2030 e questo è possibile sesi crea un’ampia collaborazione tra istituzioni, cittadini eaziende. Il 4 giugno, l’assessore al Verde Pierfrancesco Maranha presentato il progetto sponsorizzato da Mellin per piantare100 alberi e riqualificare l’area prativa di 1.400 metri quadriche si trova tra le vie Voltri, De Nicola e Di Rudinì. Si spera

che ora, attraverso un “progetto condiviso” col Municipio 6 ei residenti, si definisca l’assetto di questa grande area che puòospitare anche altre funzioni per il quartiere.

C. C.

Aperta una nuova area cani e in autunno 100 nuovi alberi

Presso i giardini di piazzale Negrelli, domenica 2giugno, è stata inaugurata dal Municipio 6 unatarga in memoria di Romolo Guarino, alla pre-

senza della moglie, delle figlie e dei nipoti, di molti cit-tadini, rappresentanti di associazioni, comitati epartiti, e amministratori del Municipio 6.Romolo Guarino è stato Consigliere della allora Zona16 per ben quattro mandati; emigrato a Milano dal1958, quattro figli e dieci nipoti. Dal 1976 ha vissutonel quartiere popolare ex Iacp del Ronchetto S/N, chesi è impegnato a qualificare per renderlo sempre piùvivibile, ricoprendo per 5 anni il ruolo di presidentedel Comitato di Autogestione. Non si è occupato solodi case ma anche di tutti i problemi legati all’ambientee alla viabilità. La sua attività come amministratorelocale è iniziata sul territorio nel 1977 quando i Con-sigli di Zona erano 20. Ha dedicato particolare impe-

gno al quartiere e si è battuto al fianco di tanti altricittadini per l’apertura del Centro Polifunzionale “TreCastelli - Angelo Valdameri” e per la riqualificazionedi piazzale Negrelli. Era un politico vero, Guarino, e incarnava l’ideale del-l’impegno al servizio dei cittadini. Non ha mai cercatodi ricoprire cariche più importanti, ha preferito spen-dere tutta la vita per un meticoloso lavoro nell’istitu-zione più vicina ai cittadini. In quartiere, tantissimicittadini lo conoscevano e riponevano in lui grande fi-ducia per il suo essere concreto, non ideologico nelsuo modo di cercare risposte e percorsi praticabili perottenere risultati che migliorassero la vita delle per-sone; non si preparava i discorsi, non aizzava i citta-dini, aveva un profondo rispetto dell’aula in cui sedevae del ruolo che ricopriva.Tantissime firme erano state raccolte in zona, per

l’istallazione della targa, da parte di organizzazioni so-ciali, culturali e sportive, sindacali, cooperative e po-litiche. Il Consiglio del Municipio 6 all’unanimità avevadeliberato la proposta e interessato la Giunta Comu-nale. Ora la targa si trova nei giardini, accanto al ca-polinea del tram 2 in piazza Negrelli, che per tanti anniè stata un’area degradata, un “campo di patate” alla-gato quando pioveva.Poi, grazie all’impegno del Circolo Pd della Barona,dell’Auser, del Comitato Piazza Negrelli, del Municipio6 e degli assessori comunali, sono stati trovati i soldi ela piazza, inaugurata il 3 giugno 2016, ora è un luogoaccogliente, che si affaccia sul Naviglio, con bellissimifilari di alberi siepi, fiori, panchine, una nuova illumi-nazione e un parcheggio auto ben organizzato. Quelloper cui Romolo Guarino si era tanto battuto.

Claudio Calerio

Significativo omaggio del Municipio 6 a un amministratore e cittadino esemplare

Scoperta in piazza Negrelli una targa in memoria di Romolo Guarino

Riqualificazione del verde di fronte all’ospedale San Paolo

Page 10: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 201910 ������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������

La pagina La pagina dell’Associazionedell’Associazione

• In gita con Milanosud. I prossimi appuntamenti

Il primo appuntamento in ordine cronologico saràla classica ma sempre gradita gita nelle Langhe.Apriremo ufficialmente l’autunno sabato 5 Otto-bre con una passeggiata tra le colline piemontesi,alla scoperta di luoghi storici come il borgo di Ba-rolo con il suo castello e il famoso Museo WIMU, ilpiù innovativo museo del vino in Italia e tra i piùimportanti al mondo.

Situato all’interno di un castello dalla storia mil-lenaria e allestito lungo i suoi cinque piani èfrutto dell’estro di François Confino, autore degliallestimenti di mostre e musei in tutto il mondo.Propone un viaggio interattivo ed emozionale at-traverso la cultura e la tradizione del vino.

Il pranzo tipico piemontese sarà momento d’in-contro e di piacevole atmosfera conviviale.Per concludere la giornata, faremo una passeg-giata in un borgo antico prima del rientro a Mi-lano.

• 5 ottobre 2019 - SABATO

LE LANGHE

• 30 novembre 2019 - SABATO

CASTELLO SFORZESCO

Il programma eventi e viaggi del secondo semestre 2019

� � � �� � � � � � � � �� � �

� � �

� � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � �

� � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � �

�� �

� � � � � � � � �

� � �

� � � � � � � � � �

� � � � �� � � �

� � � � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � �� � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � �

��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

� ���� ������ �

• 1/3 novembre - PONTE DEI SANTI

SULLE ORME DI PIERO DELLA FRANCESCA

Il Ponte dei Santi sarà il periodo scelto per il no-stro weekend autunnale, da Venerdì 1 a Domenica3 Novembre 2019.Cultura, paesaggi ed enogastronomia sono i punticruciali di questo weekend. L’itinerario seguirà, interra aretina, le orme di uno dei più famosi artisti delQuattrocento, Piero della Francesca . “ Sulle orme diPiero della Francesca” è infatti il tema di questoviaggio che comprenderà Arezzo, Anghiari, Mon-terchi, San Sepolcro e Cortona i luoghi più rap-

presentativi della pittura del Maestro. Arezzo con il suo nucleo storico e la splendidaPiazza Grande che ricorderete per averla vista nelfilm di Benigni ” La vita è bella” e dove si svolge lapiù famosa Fiera dell’Antiquariato d’Italia; Mon-terchi, famosa per la “Madonna del Parto”, unicanel suo genere; il piccolo borgo arroccato di An-ghiari, famoso per la battaglia tra i Fiorentini e gliSforza; San Sepolcro, luogo natio di Piero dellaFrancesca racchiuso da una cinta muraria Cin-quecentesca. E per finire Cortona, di memoriaetrusca e città del colore dell’arenaria.

� �

� � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � �

���

� � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � �

� � �

����������������������������

� � � � � � � � �

� � ���������������������������������������������������������

�����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

� ���� ������ �

Concludiamo il programma celebrando il cin-quecentenario della morte del grande Leonardo daVinci con una visita a lui dedicata al Castello Sfor-zesco della nostra città.Con l’amica Paola, bravissima guida, visiteremola Sala delle Asse eccezionale testimonianzadella presenza di Leonardo da Vinci (1452-1519) alla corte sforzesca.

La Sala, in restauro dal 2013, viene eccezional-mente riaperta al pubblico in occasione di que-sto evento. Si proseguirà la visita nella Sala delleArmi: un percorso multimediale condurrà il vi-sitatore alla scoperta di Milano, così come do-veva apparire agli occhi del maestro durante isuoi soggiorni milanesi.Nel percorso sarà inserita una mappatura visivageo referenziata di quanto ancora si conserva diquei luoghi, sia in città che all’interno di musei,chiese ed edifici del territorio. Data e orari da confermare.

� �

� � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � �

���

� � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � � � � � � � �

� � �

����������������������������

� � � � � � � � �

� � ���������������������������������������������������������

�����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������

� ���� ������ �

A tutti voi e alle vostre famiglie auguriamo buona estate! Emilia e Rossella

�������

����������������

����� ����� ����� �������� ��� � ������� ����� ���� ���������������������� �������� ������ � ������������������������ � ����������� ������� �������� � �������� ������ ����������� ��� �� �� �� � ����� ���������������������������� ��

�������������������������������������������������������� ��������������������� �����������������������������

������������������� ���������������� �����������������

������������������������ ������ ������������������������

����������� ��������������������� �������������������������������������

Page 11: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019 11������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������

��������������

����������������

Caro direttore,scrivo per aggiornarti circa la vicendache vede coinvolto mio figlio e di cuiMilanosud si è occupato nel numerodi dicembre scorso, che riguardava gliatti di bullismo subiti a scuola nellaprima e all’inizio della seconda ele-mentare e riguardo l’atteggiamentoomissivo e di negazione delle maestree della dirigente scolastica che hanno

������������������ ��������������

Bullismo in classe, la Procura dopo sei mesi è ancora fermaPubblichiamo una nuova lettera del padre di Marco (nome di fantasiaNdR) e alcuni stralci della lunghissima e straziante lettera della mogliee madre del bambino, tornata a Cuba con il piccolo, dopo aver denun-

ciato oltre sei mesi fa gli atti di bullismo subiti dal figlio a scuola e ora inattesa che i giudici si esprimano. Non è facile per noi dare un giudiziooggettivo sui fatti, quello dovranno farlo i giudici, possibilmente veloce-

mente. Di certo siamo di fronte a una famiglia divisa e un bambino trau-matizzato. Una sconfitta per l’istituzione scolastica e per la nostra società.Sul sito www.milanosud.it il carteggio completo

procurato al bambino un trauma psi-cologico che tuttora persiste e che haavuto come conseguenza la perditadell’anno scolastico malgrado il cam-bio di scuola. Purtroppo a distanza dipiù di sei mesi dalla mia denuncia –esposto presso la Procura della Re-pubblica di Milano mi viene comuni-cato dall’ufficio del giudice che sioccupa del caso che non si è ancoragiunti ad una conclusione e che il fa-scicolo è ancora pendente. Trovo sin-ceramente indegno di un paese civilei tempi della giustizia italiana , oltre-tutto parliamo di un procedimentopenale che vede come vittima unbambino, la mia famiglia è stata pe-santemente segnata da questa vi-cenda che abbiamo cercato in tutti imodi di risolvere, prima cercando nu-merose volte un dialogo con la scuolae poi, davanti al muro di indifferenzae negazione, con il ricorso alla Pro-cura della Repubblica perché venissedifeso il diritto alla serenità e allo stu-dio di nostro figlio. Purtroppo peròsiamo ancora in attesa di un riscon-

tro, affinché chi ha sbagliato paghi.Vorrei davvero continuare a crederenella giustizia e in uno stato di dirittoe cercare di trasmettere questi valorianche a mio figlio, però in questo casocome in tanti, troppi altri casi ancheben più gravi, la giustizia italiana acausa della sua lentezza non riesce aessere tale e a garantire il diritto di uncittadino ad essere difeso dalle ingiu-stizie.Chi volesse sostenerci in questabattaglia per avere giustizia, può fir-mare la petizione pubblica suhttps://firmiamo.it/giustizia-per-no-stro-figlio

Il padre, lettera firmata

Caro direttore,sono la mamma del bambino che hadovuto forzatamente lasciare la se-conda elementare appena due mesidal suo inizio dopo le ripetute azionidi bullismo da parte di un altro bam-bino, che già erano iniziate nellaprima elementare, e che hannoavuto come conseguenza un cambiostruggente della personalità di mio

figlio, vivendo, nella sua prima espe-rienza scolastica, anche la negazioneassoluta alla difesa, ad essere ascol-tato e supportato da coloro che do-vevano avere sotto controllosituazioni che invece sono diventateun incubo sia per il bambino che pernoi genitori . Chiarisco che ho un’al-tissima stima per le maestre, coloroche come principali finalità svilup-pano nei loro alunni corretti compor-tamenti educativi , di umanità econvivenza sociale, che educano iloro alunni al rispetto, la cortesia, cheli guidano, dirigono e li orientanonello studio, nell’apprendere la disci-plina e a mantenere buone relazionicon i propri compagni; coloro cheascoltano i loro alunni, analizzano leloro inquietudini e che cercano didare una soluzione alle loro preoccu-pazioni, qualunque siano le proprieidee; che sono imparziali e giuste nel-l’analisi delle situazioni che si pre-sentano; che fanno del luogo distudio, la scuola, un posto gradevoleper i bambini affinché non abbiano

reazioni avverse verso il luogo dovepassano gran parte del loro tempo eriescano a stare bene tra loro senzaaggressività. Tra i primi segnali delprovocato disagio di mio figlio a solisei anni a causa di ciò che viveva ascuola fu un cambio di personalità, ilchiudersi in se stesso, poi il piantocontinuo, anche quando guardava icartoni animati alla tv, mangiavapoco, parlava a monosillabe, non gio-cava più , e anche se mi prodigavo acercare di farlo ridere era tutto inu-tile, stava diventando un altro, com-pletamente opposto a quello che è ilmio piccolo, a ciò si aggiunse il piantoa dirotto prima di andare a scuola ,pregandomi di non portarlo perchéaveva paura, e tutti i giorni davantialla entrata della scuola mi chiedevase quel giorno sarebbe andato tuttobene , se gli volevo tanto bene equindi entrava a scuola guardandonel vuoto o per terra, estremamentestruggente per un genitore. Mio figlioha avuto una enorme reazione di ri-fiuto a qualsiasi altra scuola e tutto

era tristezza intorno a lui , aveva solouna idea fissa in mente, tornare aCuba, andarsene il più presto possi-bile dall’Italia , quindi siamo andativia presto, come se fossimo noi deidelinquenti, lasciandoci tanto dietrodi noi, ma a quel punto dovevamoscegliere tra rimanere in Italia, re-stare con mio marito come da quasidieci anni, o andare verso un nuovoinizio, che mi regalasse uno sguardopiù sereno e allegro di mio figlio.Mal-grado l’esposto inviato alla Procuradella Repubblica, nulla è ancorastato risolto tant’è che nostrofiglio ancora oggi, all’ora di studiarea casa, (poiché è impossibile portarloin un istituto scolastico, anche se cisiamo trasferiti a Cuba, la mia terrad’origine) ha episodi di pianto, re-spiro forte e ansia per i tanti brutti ri-cordi vissuti a scuola in Italia. Siamoora a Cuba da dicembre facendo ditutto per lui e alcuni passi avanti cisono stati, non mi arrendo, nonposso arrendermi!

la madre, lettera firmata

Caro direttore, Le allego due foto. In una siamo noi più di 54 anni fa – era il 1964 –, perla foto di terza media, eravamo la IIIB, nel cortile della scuola media SilvioPellico di piazza Abbiategrasso, che ora non c’è più. Nell’altra siamo an-cora noi, insieme all’allora professore di Matematica (classe 1937). Cipiacerebbe che chi non è stato rintracciato ma si riconoscesse nella fotostorica, si facesse vivo in redazione.La ringrazio per l’attenzione.

Massimo Cairo

54 anni fa alla Silvio Pellicoin piazza Abbiategrasso

Il Tar di Lombardia sospende i lavori al Centro Carraro. La società assegna-taria e un’altra partecipante al bando per l’assegnazione dei lavori di ristrut-turazione si sono rivolte ai giudici amministrativi e ora, fino a luglio, datadella seconda udienza, nessun intervento potrà iniziare. Questo è quantoha comunicato alle società sportive che frequentavano il Carraro l’assessoraallo Sport Roberta Guanieri.Dal canto loro, le società sportive, per voce del presidente della Nuova Atle-tica 87 Luciano Bagoli, si sono rese disponibili a tagliare l’erba nei campisportivi all’aperto, sottolineando in una lettera all’assessora che “la notevolecrescita di piante infestanti, favorita anche dal clima, accelera considere-volmente il degrado della pista per cui potrebbe esserci il rischio che il pianodel suo parziale rifacimento diventi insufficiente. Rileviamo che il gestorenon ha messo in magazzino le attrezzature di atletica (salto in alto e conl’asta) e quindi non vi è alcun controllo del loro stato. Inoltre, non cono-sciamo lo stato degli altri settori del centro sportivo e se vi siano state in-trusioni”. È dal 2014 che si parla di lavori al Centro Carraro. Una primatranche è stata realizzata. La seconda, che doveva trasformare l’impianto,alla vigilia del bando di gara è stata bloccata dall’introduzione del Codicedegli appalti nel 2016. Rifatta la gara si è arrivati, dopo mille traversie ancherelative alla gestione del Centro, a questi mesi e al doppio ricorso al Tar.Tutto questo con risorse stanziate e progetti che giacciono nei cassetti diPalazzo Marino da ormai 5 anni. Intanto, le quindici società che frequenta-vano il Carraro, con i loro circa 1.500 iscritti, aspettano.

Adele Stucchi

Lo scorso anno la cascina Basmetto è stata protagonista dell’iniziativa“Kaki Tree Project - La rinascita del tempo”, un progetto internazionale a

cui ha partecipato la Coopera-tiva Sociale Progetto Persona,che consisteva nella messa a di-mora di una piantina di cachinata dal seme di una pianta so-pravvissuta al bombardamentodi Nagasaki. Alla piantuma-zione avevano partecipatoanche tre scolaresche dellascuola primaria di via Ferabolie di questa iniziativa avevamoparlato nel numero di aprile2018 di Milanosud. A distanzadi un anno, martedì 7 maggio,nell’ambito dell’iniziativa Ben-venuta Primavera, si è tenuta lafesta del caco che ha visto lapartecipazione di molte per-

sone, compresi gli stessi bambini che un anno fa avevano dato il loro con-tributo simbolico, gettando una manciata di terra per coprire le radici. Iragazzi di Progetto Persona se ne sono poi presi cura per tutto l’anno e ilrisultato è una bella piantina verde, in piena salute, che promette di cre-scere e portare il suo messaggio di rinascita.

Nadia Mondi

A quattro anni dalla sua istituzione, il Giardino condiviso di Chiaravallesi presenta più rigoglioso e interessante che mai. Assegnato nel 2015 al-l’associazione Terra Rinata dall’allora Consiglio di Zona 5, sulla base delprogetto “giardini condivisi del Comune, in questi anni ha visto introdurreorticulture eco-compatibili e biologiche, piante da frutto, organizzati mo-menti di incontro, attività didattiche e mostre.«Il Giardino condiviso si presenta con un frutteto dagli antichi sapori ecioè con piante ricche di un pedigree di qualche secolo e con un orto, masoprattutto con la possibilità di fare tante esperienze legate ad esaltarele componenti vegetali e umane in reciproca alleanza – spiegano i soci diTerra Rinata –. Iniziando la visita si può avere l’occasione virtuale, manello stesso tempo reale, di cambiare era geologica passando da quellaattuale antropocentrica a una diversa che scoprirete solo se verrete a farciuna visita. In Terra Rinata ci si può aprire alla contemplazione e così èconsigliabile fare una visita da solio, se si arriva in gruppo, cheognuno giri per conto suo perchése ne può trovare davvero beneficiosolo se si abbia la possibilità di in-teriorizzare ciò che si vede. Ecco,credo che l’atteggiamento giustodebba essere quello che si haquando si va a sentire un concertoo si visiti un museo». Per visitare Terra Rinata: [email protected] o tel. 3924519402

Dicono che “fanno ciò che gli italiani chiedono”. Io,pensionata Inps, non ho mai chiesto che non si riva-lutasse la mia pensione, anzi ho protestato perchédal 2009 (anno inizio grande crisi) gli adeguamentio non ci sono stati o sono stati irrisori e molto sal-tuari. D’altronde da qualche parte i soldi per finan-ziare le sparate elettorali dovevano pur trovarli. A crisi socio-economica incombente, come potevanopromettere e attuare il “reddito di cittadinanza”,“quota 100”, forse anche la “flat tax” e altre promesse

raccatta voti di cui solo fra qualche anno valuteremole conseguenze? Per 41 anni, lavorando in continua-zione (per mia fortuna), ho differito una parte delmio (sottolineo mio) salario versandolo all’Inps perassicurarmi una vecchiaia non certo ricca ma serena,senza dover dipendere da chicchessia. Con l’ultimatrovata mi ritrovo con 40 euro in meno su una pen-sione di 1500 euro lorde che significa 480 euro annuein meno. È un furto, uno scippo, quei soldi me li sonoguadagnati lavorando, con sacrifici, a scapito anche

CHIUSO DA MARZO. INTERVENTI REALIZZATI SOLO IN PARTE

Il Tar ferma i lavori al Carraro

FESTEGGIATO ALLA CASCINA BASMETTO

Il caco di Nagasaki fa un anno

UN MUSEO NATURALE DA VISITARE E VIVERE

Il giardino di Chiaravalle

Pensioni, di scippo si tratta di più ore che avrei potuto trascorrere con i miei figli.Ma il fine era appunto una pensione sufficiente-mente adeguata. Inoltre il provvedimento “acchiap-pasoldi” non tiene nella dovuta considerazione chi,ad esempio, è un pensionato monoreddito, che nonha e non può avere altre entrate finanziarie. Infineconosciamo tutti la situazione della sanità pubblicacosì necessaria a chi avanza con gli anni. Per unamammografia (anche per chi è già stata operata percarcinoma) occorre più di un anno, altrettando di-casi per un eco-addome o per qualsiasi altro esamespecifico. Cosa farà il pensionato anziano? Se nonvuole soccombere si deve rivolgere a cure ed esami

privati. Dove li recupera i soldi, dalla pensione chelor signori stanno decurtando? “Prima gli italiani”è lo slogan così suggestivo, prima in che cosa? Nelpagare le loro malefatte sia finanziarie che politi-che? E ancora, tutti sappiamo che 100 euro del 2002vale oggi 5 volte meno cioè possiamo acquistare 5volte meno, beni utili, certamente non superflui, ri-spetto al passato. Si, sono proprio arrabbiata, arrab-biata nera per un provvedimento che, ripeto,considero solo un meschino furto perpetrato adanno di circa 6 milioni di pensionati. Riflettiamogente, riflettiamo!

Lettera firmata

Page 12: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 201912 ������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������

In Ucraina un comico vince le presidenzialicon oltre il 70% dei consensi, senza un pro-gramma ma proponendosi come il perso-naggio – un professore che sconfigge lacorruzione – che interpreta in una fictiondi grande successo (è come se da noi LucaZingaretti vincesse le elezioni presentan-dosi nei panni del commissario Montal-bano). In Inghilterra il successo dellaBrexit, lo hanno dimostrato le indagini suCambridge Analityca della giornalista del-l’Observer Carole Cadwalladr, è stato in-fluenzato in gran parte da una valanga difake news sui social, immesse al di fuori della leggee con ingenti quantità di denaro provenienti da lobbyinternazionali non identificate. Stessa cosa è suc-cessa per l’elezione di Trump, come dimostra semprela giornalista Cadwalladr. Alla vigilia delle elezioni europee, su segnalazionedella Ong internazionale Avaaz, Facebook ha dovutochiudere 77 pagine e gruppi che pubblicavano fakenews (23 pagine in Italia, la metà a sostegno di Legae M5S). Pagine che istigavano all’odio e contro la Ue,riconducibili a “partiti” di estrema destra. Secondo Avaaz gli interventi di Facebook hanno sve-lato sulla punta dell’iceberg di quello che gira in rete.

La democrazia non funziona piùBasterebbero questi esempi, per capire che qualcosanella nostra democrazia non funziona più come do-vrebbe. In particolare le modalità attraverso le qualisi forma il consenso appaiono sempre più permeabilia influenze esterne e fuori controllo, che invece di aiu-tare le persone a crearsi una posizione consapevole efondata sui fatti, inquinano i pozzi del sistema infor-mativo con bugie ed evocando paure. Conseguente-mente le elezioni – e contemporaneamente il sistemadei partiti che attraverso di esse determina gli organilegiferanti e di governo – scontano una profonda crisiin tutti i sistemi democratici. Legittimità, rappresen-tatività e prestigio della carica sono ormai ai minimistorici. Capacità di incidere sulla complessità degliscenari attuali vicino allo zero.

Come uscirne, allora? Il sorteggio delle cariche nell’an-tichitàLa risposta prova a darcela David van Reybrouck, po-liedrico intellettuale belga, con il libro “Contro le ele-zioni. Perché votare non è più democratico”, dovesostiene che limitare la democrazia alle elezioni signi-fica distruggerla e la soluzione per evitare che questoaccada è introdurre il sorteggio per la determinazionedelle assemblee legiferanti.Una tesi ardita, quasi provocatoria, che nello sviluppodel saggio però acquista fondatezza. Nella prima parte

dell’opera van Reybrouck, dopo aver ben descritto lacrisi delle democrazie odierne – strapotere dei mediacommerciali e dei social media, difficoltà a informarsi,complessità della realtà e pervasività del sistema eco-nomico, presenza di lobby potentissime –, dimostrache democrazia ed elezioni non sono sinonimi. Questaequivalenza, introdotta dalle rivoluzioni americana efrancese con l’invenzione della “democrazia rappre-sentativa”, è vecchia di poco più di 200 anni, mentrel’idea di democrazia ne ha 2.500 almeno – sostiene vanReybrouck. Ad Atene, per esempio, quasi tutte le ca-riche e l’intero sistema democratico – legislativo, ese-cutivo e giudiziario – erano attribuite per sorteggio ei mandati nei diversi organi duravano pochissimo,anche una sola giornata. Motivo di questa scelta, af-fermavano filosofi come Aristotele, era scongiurare lanascita di oligarchie elettive e di censo, demagoghi epersonalismi: magistrati e cittadini dovevano alter-narsi continuamente. Van Reybrouck cita poi anchealtri esempi di democrazie non elettive dell’antichità,del Medioevo e nel Rinascimento, che funzionavano(quasi tutte italiane).

Democrazia deliberativa o demarchiaMa le due domande che a mano a mano che si vaavanti con il libro si fanno sempre più pressanti, sono:com’è possibile applicare un sistema simile in contesticome gli attuali stati nazionali, enormemente piùgrandi e lontanissimi dagli esempi citati? E come èpossibile con il sorteggio – che per definizione non at-tribuisce mandati popolari – ristabilire la legittimitàe il prestigio che ora mancano alle istituzioni?Diciamo subito che van Reybrouck risponde alla primadomanda e non alla seconda, se non indirettamente.La proposta dell’intellettuale belga si fonda su espe-rienze contemporanee, denominate “democrazie de-liberative” (altri autori la chiamano demarchia), incui cittadini estratti a sorte si riuniscono in assembleae, anche con l’ausilio di esperti, approfondiscono temie poi deliberano proposte legislative. Gli esempi citati(in Islanda, Irlanda, Olanda e Canada) dimostrano –secondo l’autore – che in questo modo le soluzioni pro-

poste sono razionali, non risentono dicontrapposizioni ideologiche e persona-lismi, sono più protette dalle pressionidelle lobby. Insomma sono meglio diquelle che escono dei parlamenti eletti.

La vera novità: “L’Agenda Council”Sulla base di queste esperienze vanReybrouck prova ipotizzare un sistemademocratico interamente deliberativo econ membri sorteggiati, per periodi ditempi diversi, mutuandolo dal lavoro diun ricercatore americano, Terrill Bou-

ricius, che sua volta si ispira alla democrazia ate-niese. In questo schema il ruolo di motore legislativo viene aattribuito agli “Interest Panel”, paragonabili alle nostreCommissioni parlamentari, unici organismi non retri-buiti e non sorteggiati del sistema, composti da gruppidi 12 persone che su base volontaria si riuniscono perproporre approfondimenti su temi di attualità e fareproposte di legge. La definizione delle leggi e la loroapprovazione spettano, rispettivamente, ai “Reviewpanel”, secondo motore legislativo, e al “Policy Jury”,assimilabili, pur nelle differenze, alle camere dei si-stemi parlamentari occidentali. Soggetti istituzionaliaffiancati da il “Rules Council” a cui spetta il compitodi decidere le regole e le procedure dei lavori legislativie “l’Oversight Council” che controlla il processo legi-slativo e gestisce i contenziosi. Organismi di garanziasimili per funzioni alle nostre presidenza delle Ca-mere, Corte costituzionale e Presidenza della Repub-blica. Ma la vera novità delsistema Bouricius-Van Rey-brouck è l’introduzione della“Agenda Council”, una grandeassemblea il cui compito è sti-lare una sorta di programmapolitico, determinando i temi el’ordine di priorità su cui il si-stema deve legiferare. Pratica-mente la morte dei partiti.

Iniziare con i temi “difficili” per gli elettiVan Reybrouck è comunqueconsapevole della dimensionedi proposta “certamente miglio-rabile” del modello proposto(per esempio mancano com-pletamente le indicazioni sucome viene sorteggiato, nomi-nato o eletto un governo). Perquesto suggerisce una progres-siva introduzione di elementi di

democrazia deliberativa, partendo da temi come l’Am-biente, l’Etica, il sistema elettorale o le retribuzionidei parlamentari, su cui gli eletti hanno evidenti pro-blemi a legiferare, a causa di conflitti di interesse,pressioni di lobby e partiti.Progetti irrealizzabili o utopici? Sinceramente leg-gendo il libro di van Reybrouck il dubbio che si trattidi un libro di fanta diritto costituzionale viene. Bisognaperò riconoscere all’intellettuale belga i meriti di avereincrinato, relativizzandolo, il binomio democrazia-ele-zioni, di proporre nuove modalità di partecipazione edi provare a porre un argine al populismo e alla cre-scente disaffezione dei cittadini-elettori nei confrontidi partiti, governi e istituzioni. Sarà per questo forse che la Francia di Macron, chepiù di altre grandi democrazie occidentali è percorsada una crisi istituzionale e di legittimazione moltoforte, ha istituito recentemente un Consiglio di difesaecologica di cui faranno parte, assieme ai ministri in-teressati, 150 cittadini estratti a sorte, che dovranno:“ridisegnare misure concrete di aiuto ai francesi nellalotta al riscaldamento climatico”. David van Reybrouckspiega che dove ci sono stati esperimenti di democra-zia deliberativa i principali oppositori erano la stampae i media.

Stefano Ferri

David van Reybrouck “Contro le elezioni.

Perché votare non è più democratico”Feltrinelli, 140 pagine

11,90 euro

Panacea: nome dato da Greci e Latini a piantecui attribuivano virtù magiche nella guarigionedi varie malattie. Rimasto nell’uso comune, an-cora oggi usiamo questa definizione per indi-care un preteso rimedio a varie situazioni. E “Panacea” è il titolo beneagurante che hannoscelto per questo lunghissimo racconto Lu-ciana e Giuseppe, i due autori, che in aperturadi pagina così si rivolgono ai lettori: “Panaceaè un libro corale dal quale emerge tutta unavita di sogni. Il nostro sogno è ospitarvi nel mi-glior forno-pasticceria dell’universo; il sogno divedere le persone prendere in mano le loro viteper tornare a fiorire; il sogno di diffondere laconsapevolezza che vivere una vita gioiosa siala base della salute”. Il Forno Panacea è un luogo, una piazza, unambiente magico dove le persone si recanoanche se non hanno necessità di acquistare ilpane. E diventa luogo di ritrovo, di confidenze,di vita: i dolci e le pagnotte appena sfornativengono fatti assaggiare ai clienti che espri-mono i loro suggerimenti: cuocerli più a lungo,aggiungere un sapore più forte, un po’ di fruttasecca, un po’ più morbido… Narrazione di fantasia che attinge alla realtà.Un diario a più voci. Un vortice di personaggi

bizzarri che finiscono in situazioni tragicomi-che e imprevedibili: travolgenti invenzioni lin-guistiche avvolgono i lettori che si immergonoin queste pagine. E via con i dialoghi tra i personaggi che sem-brano usciti dalla quotidianità, che esprimonole loro perplessità, i loro affanni: risuonano pa-role che rivestono la vita. E come in ogni realtàemergono situazioni curiose: il lettore seguele vicende con partecipazione, simpatizzandoora per Mimì la panettiera, ora apprezzando lericette miracolose di Lébiu e dell’Ingegnereche mescola i lieviti amorevolmente. Quandoil sogno dei tre ragazzi sembra ormai realizzato,entrano in scena i cattivi e minacciano di in-frangerlo. Ed ecco che compare sulla scena ildottor Carestia, autentico jedi del fisco, adde-strato dai Grandi Maestri Tributari, per inda-gare sui conti del panificio. Qualcuno stacospirando contro il Forno Panacea. Chi tramanell’ombra, e con quale oscuro obiettivo?Ma il Forno continuerà a esistere. Ci sarannonuovi amori. Nuovi incontri. Nuove storie.Intanto gli affanni degli amici del Forno diven-tano patologici, non credono più nelle diagnosie cure mediche, e dunque decidono di intra-prendere un viaggio per recarsi da chi pro-

spetta loro soluzioni miracolose. Partono abordo di un FolksFaken DA-13 alla ricerca diguaritori e guaritrici che possano sanare i loromali. Quel viaggio salderà la loro amicizia. Leloro relazioni si fanno intense, lo stare insiemeappiana le diversità, i loro vizi e virtù diventanocomuni. Anche Renè il bello, sempre a disagioper la sua omosessualità, qui trova pace e con-forto. Quando arrivano all’ovile di Bustianu, ilpastore, a sorpresa l’uomo che era stato abi-tuato a tenere i sentimenti chiusi e a recitarela parte del maschio irriducibile, le sue atten-zioni sono solo per Renè. E Bastianu, dopo lanotte trascorsa insieme si rivolge a Renè -“Non ero mai stato con un uomo, non mi eromai sentito così perduto e così vivo nellostesso momento. E’ stata la cosa più forte cheabbia mai vissuto. Temo che possa travolgeretutta la vita che ho costruito, quel che sonostato fino ad ora”.

Lea Miniutti

Luciana GiordoGiuseppe Ermenegildo SoroPanaceaEd: Youcanprint; pag. 555, euro 29.90

����������������������������������� ����� ��������������������������� Emily Dickinson

La provocazione di un poliedrico intellettuale belga

“Contro le elezioni. Perché votare non è più democratico”Nel libro di fantadiritto costituzionale scritto da David van Reybrouck, l’idea è che “limitare la democrazia alle elezioni significhi distruggerla”. Una tesi ardita? Forse neanche tanto, in tempi di disaffezione politica… Ecco le sue analisi, argomentazioni e proposte, sorteggio compreso

Panacea, storie che rivestono la vita

Page 13: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019 ������� �������������������������������������������������� ������������������������������������������� 13

������������������������di M. Tucci

��������������

������������di L. Guardini

����������� ��� di G. Verrini

Doug Seegers, A Story I got To Tell, voto: 7.5 Josh Ritter, Fever Breaks, voto: 7.5Banco Del Mutuo Soccorso, Transiberiana, voto: 7.5Daniele Silvestri, La terra sotto i piedi, voto: 7.5Crowsroads, On the ropes, voto: 7J.J. Cale, Chasing You, voto: 7

[email protected]

Le segnalazioni di Beppe

Quinto album per la band valdostana, moltoamata da Francesco De Gregori con cui hacondiviso diverse collaborazioni tra con-certi e registrazioni, capitanata dal bravocantante e chitarrista Alberto Visconti e daidue fratelli Vincent e Remy Boniface, stra-ordinari musicisti che suonano con grandebravura una dozzina di strumenti tra vio-lini, flauti vari, ghironda, organetto diato-

nico, clarinetto, sassofoni e tastiere.Medioevo digitale arriva dopo oltre tre annidal precedente Macchina del tempo esegna un cambiamento nella formazionedella band, una piccola svolta musicale, unpo’ meno folk e più rock e canzone d’autore,e con testi che affrontano temi contempo-ranei come le migrazioni, i cambiamenticlimatici e l’impatto dell’era digitale sulla

cultura e la vita di tutti i giorni. I dodici brani del disco sono intensi e digrande impatto sonoro a partire dall’inizialetitle-track Medioevo digitale che apre conun chiaro riferimento ai Nirvana. Cantod’addio rievoca la figura di Giordano Brunocon inserti delle voci di Vittorio Gassman eFrank Zappa, Mia libertà dedicata a tutti gliStefano Cucchi e Federico Aldrovandi d’Ita-

lia, mentre in Il mare in mezzo (sul perchéhanno il cellulare) tocca il delicato temadei migranti ma dal punto di vista dei sen-timenti. Un grande album maturo, ricco di idee mu-sicali, di ottimi testi e, come al solito, suo-nato splendidamente.Decisamente consigliato e non perdetelidal vivo, il divertimento è assicurato.

In attesa del nuovo disco di Bruce Sprin-gsteen, in arrivo fra pochi giorni, ci go-diamo il grande ritorno di Little Steven,suo fidato musicista della E Street Band.In un brillante e creativo momento ini-ziato già due anni fa con Soulfire e pro-seguito con scoppiettanti concerti e conl’omonimo disco live, ecco Summer ofSorcery, il suo settimo album in studioche conferma lo stato di grazia di questogrande artista e produttore, sulla scenada oltre quaranta anni, grande amantedella musica rock, soul e R&B, doo-wop,

di canzoni che da giovane segnavano lasua estate e la scoperta del mondo. Do-dici nuovi brani con una ricca e trasci-nante tavolozza musicale tra chitarre,tastiere, percussioni, una ricca sezionefiati e imponenti cori femminili, in unaesplosione di gioia e divertimento checontagia l’ascoltatore che difficilmenteriesce a stare fermo sulla poltrona. Ilparty inizia con la lussureggiante Com-munion, riuscito mix di ritmi, fiati evoci femminili, e prosegue con PartyMambo, un delizioso e festoso mambo

urbano. Ci sono dei forti profumi latiniin Education, stranamente introdottoda sitar e tabla, aromi blues in Visit TheBlues, qualche bella ballata come Sud-denly You e la title-track Summer ofSorcery, pervasa da un forte romantici-smo, e potenti rock ‘n roll come in Su-perfly Terraplane.Con questo brillante riuscito disco LittleSteven ci riporta indietro agli anni mi-gliori della musica e a quelle belle estatiche ci hanno fatto tanto sognare.Consigliato.

Little Steven and the discipline of soul, Summer of Sorcery (Universal)

L’Orage, Medioevo digitale (Ph. D. Music Management)

In una recente indagine realizzata da Laboratorio Adolescenza sulla percezione del concetto di “sostenibilità” (campione nazionale 2.800 studentidelle scuole medie superiori), una delle domande poste era: “Quale dei seguenti termini ti sembra più appropriato per riferirlo al concetto di “sostenibilità”intesa non solo in senso ambientale, ma anche socialeed economica: rispetto, convenienza, senso civico, pru-denza, generosità”.

La tabella (a fianco) indica come hanno risposto gliadolescenti italiani:

E successivamente si chiedeva se, secondo loro, ci fosseoggi, in Italia, attenzione ai temi della sostenibilità. Sotto la tabella con le risposte:

È arbitrario associare la poca attenzione alla sostenibilità ad undeficit di rispetto? Credo di no. Il “rispetto”, come hanno ben evi-denziato gli adolescenti, è l’essenza di politiche e atteggiamenti“sostenibili”. Ma non solo. La mancanza di rispetto, per chi e perciò che ci circonda, non inficia solo la costruzione di una societàsostenibile, ma mette a rischio lo stesso vivere civile.Non è un caso che la nostra Costituzione sia evidentemente per-meata di “rispetto”.

Rispetto delle regole, dei ruoli, ma anche – forse soprattutto – delle idee, delle diversità, delle culture. In democrazia si rispetta il volere della mag-gioranza, ma questo non significa che la maggioranza abbia sempre ragione e la forza della democrazia è proprio il rispetto delle idee di chi la pensain modo difforme dalla contingente maggioranza. Così come la sostenibilità, anche il rispetto è qualcosa che riguarda contemporaneamente le regolecollettive e i comportamenti individuali. E siccome le regole collettive sono scritte dagli individui, quelli che non hanno il rispetto tra i propri valoriscriveranno inevitabilmente regole collettive non fondate sul rispetto. È un circolo che può essere vizioso o virtuoso secondo da dove si parte.Se vogliamo qualche garanzia sul nostro futuro collettivo, alle nuove generazioni dobbiamo, contemporaneamente, insegnare il rispetto e dimostrarlo.La nostra narrazione non può stridere con i nostri comportamenti. Dobbiamo insegnare e dimostrare che il “rispetto” non è sempre qualcosa che ciavvantaggia nei contingenti interessi personali, ma è più importante, perché è una garanzia che ci potrà tornare enormemente utile in situazioni econtingenze diverse. Il rispetto ha un “costo”, ma è il migliore degli “investimenti” possibili. Raccontiamolo agli adolescenti: troveremo un “pubblico”molto più attento e fertile di quanto non immaginiamo.

A scuola di “rispetto”

������ ��� �� ��������������� ��� ��� ���������� ��� � ���� ���� ���� ���������� �� ���� ����������� ��� ��� ������������� ��� ��� ���

������ ��� �� ������������ �� �� ����� � ��� �� ��������� ���� ���� ���

Cuggiono, musicae libri in villa

Festa in musica per il plenilunio e nuovamente festa per la giornata più lunga,ed è una festa di libri e parole, a Cuggiono, in provincia di Milano, al confinecon il novarese. Sono gli appuntamenti proposti nella villa neoclassica il 15e poi 22 e 23 giugno prossimi. A metà mese nel Parco della villa (ore 21.30)l’Ecoistituto della Valle del Ticino propone una serata di particolare fascinocon la luna piena che terrà compagnia alla lectio magistralis del professorCorrado Marsan e ai notturni eseguiti dalla pianista Lavinia Pizzo.Una settimana più tardi, il 22 e 23 giugno, sarà la volta di Libri al Sole, rasse-gna di editori indipendenti provenienti da tutta Italia in programma nell’am-bito della festa per il solstizio d’estate che qui si celebra ormai da due decenni.Ambiente, energia, sviluppo, territorio e biodiversità saranno i temi intornoai quali saranno articolate le due giornate (dalle 15 alle 23 il sabato e dalle10 alle 19 la domenica). Saranno affrontate circa 40 opere, in un susseguirsidi dibattiti, reading, presentazioni: lo spazio, gratuito, è diviso tra gli editoripresenti in egual misura. Ogni informazione si trova al sito http://www.ecoistitutoticino.orgCuggiono – per chi volesse fare anche una bella escursione – è facilmenteraggiungibile anche in treno e bicicletta: in ferrovia fino a Magenta (lineaMilano-Torino), poi una facile pedalata di una decina di chilometri.

A ridosso del periodo pasquale,grazie a una combinazioneastrale probabilmente irripeti-bile (direttore megagalattico incongiunzione con Venere, nelsenso della nuova segretaria didirezione, non del pianeta), miritrovavo con un’inattesa setti-mana di ferie a disposizione. Dopo un rapido concilia-bolo familiare decidevamo di puntare la prua versoMatera, attratti dagli eventi in programma per l’annodella cultura, ma forse, ancor di più, dalle leccornie lu-cane che mia suocera, materana Doc, ci avrebbe fattotrovare giunti nella città dei Sassi.Nonostante la rinnovata attenzione di cui gode la città,il tragitto per raggiungerla da Nord è rimasto più omeno quello percorso da Annibale durante la secondaguerra Punica. Memori dell’ultimo interminabile viag-gio in cui, giunti all’altezza del Santuario della Ma-donna di Loreto, ero stato colto da allucinazionimistiche (mi era apparsa Maria che chiedeva l’autostopper andare a trovare Padre Pio a San Giovanni Ro-tondo), optavamo per soluzioni alternative all’auto;mentre moglie e figliolo si affidavano a “Marino Bus”,

meglio conosciutocome lo “sposta po-veri”, io sperimen-tavo una nuovacombinazione amarchio Trenitalia:alta velocità fino aSalerno, e da lì, unapittoresca “littorina”,ad arrancare su e giùper l’appennino fino

a Matera. Dopo una notte ristoratrice ci recavamo al-l’Ente del turismo per procurarci il passaporto dellacultura, il “passepartout” che consente di accedere aivari eventi in programma. Qui, al cospetto di una com-petente guida, nel tentativo infausto di darmi un tonoda intellettuale, incappavo miserabilmente in un ter-ribile lapsus: “Signorina, sarei interessato a visitare iluoghi del “Cristo si è fermato ad Eboli”, il romanzo delgrande Primo Levi…”. Dinnanzi allo sguardo inorriditodella mia interlocutrice, di certo una dottoranda in let-tere moderne con tesi sull’altro eminente Levi – Il Carlo– mi si materializzava all’istante l’inflessibile professo-ressa d’italiano del liceo, Frau Rotwiller ( prussiano),che con la dolcezza che l’ha sempre contraddistinta,mi regalava parole di comprensione:” Bestia, hai scam-biato gli autori! Avrei dovuto bocciarti!”. Archiviata la

sventurata parentesi culturale decidevo di abbando-narmi alla magnifica vista sul Sasso Caveoso che si godeda Palazzo Lanfranchi, l’edificio seicentesco sede delMuseo d’Arte Medievale e Moderna. Non facevo, però,in tempo a terminare la frase “Che meravigl...” che ve-nivo circondato da mezza curva sud della Roma, capi-tanata da una “ultras” sfegatata, che al grido di “Ahò sefamo un selfie per il Pupone?” iniziava a roteare su sestessa alla ricerca del fotogramma migliore, finendo,inevitabilmente, per scaraventare nel dirupo una rarae costosissima Nikon modello Kalashnikov, che unignaro turista nipponico aveva posizionato con curamaniacale sulla balaustra per immortalare il paesaggio.Il “clou” della vacanza si confermava il tour dei Sassicon mia suocera a fare da guida d’eccezione, avendolivissuti in prima persona durante l’infanzia, fino a quelpassaggio epocale che fu lo sgombero messo in atto neiprimi anni ‘50 dal governo De Gasperi. La passeggiataera foriera di divertentissimi aneddoti. Come l’episodiodi quelle zie che, recatesi all’anagrafe per richiedere lacarta d’identità, alla domanda dell’impiegata:” Da dovevenite?!”, avevano risposto con grande naturalezza:“Dal Congo!”. Le addette comunali, fiutando unaghiotta occasione di evasione dal tran tran quotidiano,avevano soffiato sul fuoco: “Dal Congo? Ma allora quicambia tutto; ce l’avete il passaporto?”. Come in unagag di Totò, l’equivoco era montato sempre più, fino a

quando, grazie all’aiuto di un tecnico della toponoma-stica, la questione era stata definitivamente chiarita: ilCongo altro non era che la trasposizione dialettale della“conca”, un insieme di vicinati del Sasso Caveoso...Tempus fugit, soprattutto in vacanza: prima di ripartirec’era giusto il tempo di visitare Ars Excavandi, la mostrainterattiva allestita all’interno del museo archeologicoDomenico Ridola. Un affascinante viaggio dal paleoli-tico ai giorni nostri, a riscoprire l’attualità del mondodelle caverne nell’immaginare nuove vie e forme di pro-gresso. Muniti di braccialetto elettronico, sezione doposezione, ci veniva richiesto di scegliere un’immagineche rispondesse alla domanda: “Chi siamo?”. Al terminedel percorso un “oracolo” emetteva l’ardua sentenza:“Siamo ciò che conosciamo!”; elaborando, infine, le ri-sposte raccolte ci identificava con uno dei personaggiincontrati durante la mostra: il Neanderthal percettivo,il Sapiens innovatore, il Paleo astronauta e lo Sciamanoscopritore. Quest’ultimo mi richiamava alla mente ilprofeta Quelo, il personaggio creato da Corrado Guz-zanti, e il suo irresistibile tormentone valido oggiquanto agli albori dell’uomo: “Ti chiedi: come mai,come dove nel mondo, dove chi, perché, quando? La ri-sposta non la devi cercare fuori, è dentro di te e però èsbagliata!”. In fondo tutte le età sono contemporaneee tutte le civiltà sono attuali.

Marco Gambetti

materaneCronache materane

Page 14: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 201914 ������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������14

Chiesa Rossa: come prepararsi al colloquio di lavoroMartedì 11 giugno si apriranno le mostre fotografiche “Storie illustrate diminori migranti” e “Origini e approdi”. Nella prima esposizione, legata aun progetto curato da Claudia Bellante, giornalista, Mirko Cecchi, foto-grafo, e Michela Nanut, illustratrice, le immagini propongono in modooriginale momenti di vita e suggestive inquadrature di otto ragazzi giuntiin Sicilia da vari paesi dell’Africa, grazie all’aiuto dell’Ong “Terre des Hom-mes”. Da questa rassegna trae spunto l’altra mostra, “Origini e approdi”,frutto di una ricerca realizzata da alcuni allievi della “Scuola Media Per-tini”. Attraverso ritratti in bianco e nero gli studenti raccontano la difficileetà della preadolescenza vissuta nel loro quartiere, con lo sguardo rivoltoal futuro. Le mostre proseguiranno fino al 29.Mercoledì 12, alle 20.45, sarà proiettato il film di Wim Wenders “Gran Bu-dapest Hotel”, presentato da Bruno Contardi. Giovedì 13, alle 17.30, Caterina Bignami, che lavora come docente e con-sulente nei settori della formazione e delle risorse umane, condurrà l’in-contro “A testa alta, ma non troppo. Prepararsi a un colloquio di lavoro inmodo personale, creativo, memorabile”. L’esperta spiegherà come prepa-rare il curriculum, quali accortezze seguire per fare buona impressione,gestire l’ansia, essere persuasivi, evitare gli errori nei quali si incorre difrequente durante i colloqui.Sabato 15 giugno, alle 11, per il ciclo “Lezioni concerto”, a cura dell’“Asso-ciazione Aurora” in collaborazione con i “Musicisti Russi”, si terrà “C’erauna volta… Edvard Grieg, un viaggio alla scoperta delle note fiabeschedel grande pianista e compositore norvegese”. I brani musicali sarannoaccompagnati dalla lettura di racconti della mitologia nordica e da im-magini dei luoghi dove il musicista amava ritirarsi per creare i suoi capo-lavori.Martedì 18, alle 21, si svolgerà la conferenza - a cura dell’“Anpi – Stadera”– “Il Brasile del presidente Bolsonaro. Dalle riforme dei governi di Lulaall’elezione a presidente di un ex capitano dell’esercito: un‘inedito’ ritornoal passato”. Dopo l’introduzione di Marco Pisani, interverranno AndreaZeccato e Antonio Tomás Lessa do Amaral. Giovedì 20, alle 18, si svolgerà la conferenza “Conocere l’America Latina:

esperienze di Andrea De Lotto, Arnaldo Castelli”. L’iniziativaè a cura del “Centro Comunitario Puecher”.Sempre giovedì 20, alle 21, Raul Crisafio presenterà il libro “Unasola morte numerosa”, di Nora Strejilevic, Marco Bechis eRosa Maria Grillo. L’opera rievoca poeticamente la storia diNora, che dopo essere stata rinchiusa in un centro di deten-zione clandestino a Buenos Aires, nel 1977, andò in esilioprima in Israele poi in Canada, e documenta la desapercióndi suo fratello Gerardo. L’incontro, introdotto da Bruno Con-tardi, si svolgerà con l’accompagnamento musicale - canti echitarra - di Felicia Alvear e David Arevalo. L’iniziativa è or-ganizzata dall’associazione “Proficua” con l’adesione di “Onlus24 di marzo”, “Abuelas de Plaza de Mayo”, “Anpi”.Martedì 25, alle 21, è in programma “Le persecuzioni del popolorom – sinti, ieri e oggi”, un incontro a cura dell’“Anpi – Stadera” e del “Mo-vimento Kethané” con la partecipazione dell’attrice e attivista politica Di-jana Pavlovi�, di Toni Deragna, Ernesto Rossi, Alfredo Alietti.

Fra Cristoforo: visite guidate alla scoperta della cittàSarà esposta fino al 29 giugno la mostra fotografica di Giuseppe Candiani“Milanrouge”. L’autore ha già dedicato varie esposizioni a Milano e questavolta ha voluto creare un collegamento cromatico fra le sue diverse in-quadrature della città inserendo in tutte le immagini qualche elementodi colore rosso.Martedì 11, 18 e 25 giugno, per il ciclo “Alla scoperta di Milano”, la guidaturistica Laura Soubachakis accompagnerà il pubblico a visitare tre luo-ghi della città di grande valore artistico e culturale, seguendo questo pro-gramma: l’11, Chiesa di San Maurizio e resti archeologici, in corsoMagenta; il 18, Villa Belgiojoso, in via Palestro 16, con visita alla collezionedell’Ottocento esposta alla Gam; il 25,Palazzo Morando, in via Sant’Andrea6, con visita al Museo di Milano. I ritrovi sono previsti davanti all’ingressodei vari edifici, alle ore 15. Ogni incontro, completamente gratuito, dureràcirca due ore. Per partecipare è necessario iscriversi inviando una mail [email protected] . L’iniziativa è organizzata in col-

laborazione con “ParkMI”.Mercoledì 19, alle 17.30, ultima riunione, prima delle vacanze estive, delgruppo di lettura della biblioteca. Come sempre, i partecipanti si ritrove-ranno per leggere insieme prose e poesie.

Sant’Ambrogio: itinerario storico “Da Milano alla Barona”Giovedì 13 giugno, alle 18, Stefano Tosi presenterà il suo libro “Da Milanoalla Barona. Storia, luoghi e persone di questa terra”, che propone un iti-nerario storico dalle origini della città e della Barona a oggi. Tra le mo-derne costruzioni che attualmente caratterizzano le aree considerate,l’autore rintraccia i segni di un passato millenario, le tradizioni che oggirischiano di scomparire per sempre a causa dell’urbanizzazione e degliinevitabili mutamenti sociali. Giovedì 20, dalle 15 alle 19, i bibliotecari saranno presenti con uno stand alcentro di aggregazione giovanile “Barrio’s” per la “Festa del sociale”. Sa-ranno proposte letture per grandi e piccini; il pubblico potrà inoltre usu-fruire dei servizi di prestito e di iscrizione al Sistema Bibliotecario. Sempre giovedì 20, alle 17.30, si ritroverà il gruppo di lettura per condividerepagine di narrativa.

Fabrizio Ternelli

Le iniziative delle biblioteche della zona sud Milano

Storie illustrate di giovani migranti

Questa rassegna musicale, nota negli anni passati con il nome di “Concertiin Periferia” ha cambiato nome dal 2019 per meglio valorizzare l’aspettosociale della convivenza vicinale. Promossa da Consulta Periferie Milano,patrocinata da Comune di Milano e Touring Club Italiano e organizzatadalla Fondazione Milano Policroma per la realizzazione da parte dell’as-sociazione culturale “Il Clavicembalo Verde”, che ne cura la direzione ar-tistica, prosegue nel mese di giugno con i seguenti concerti gratuiti nellezone 5 e 6:

• S. Maria di Caravaggio, via Borromini 13 giugno 2019 - ore 20.45 – Ensemble in Concerto• San Cristoforo sul Naviglio, via San Cristoforo 3 14 giugno 2019 - ore 20.45 - Cori Voci d’Argento e Voci Liriche• Nocetum, via San Dionigi 77 15 giugno 2019 - ore 18 - Concerto Lirico• S.Antonio Maria Zaccaria, via San Giacomo 915 giugno 2019 - ore 20.45 -Cori Incontrotempo e Sparkling Water• S. Barnaba in Gratosoglio, via Feraboli 27 16 giugno 2019 - ore 16.30 -Coro Aspis• Maria Madre della Chiesa, via Saponaro 28 23 giugno 2019 - ore 16.30 - Coro della Corte• SS. Giacomo e Giovanni, via Giuseppe Meda 50 29 giugno 2019 - ore 20.45 - Concerto Corale• SS. Pietro e Paolo ai Tre Ronchetti, via Manduria 90 29 giugno 2019 - ore 20.45 - Concerto Strumentale

Programma completo sui siti internet www.periferiemilano.it e www.milanopolicroma.it

A GIUGNO NEL SUD MILANO

Borghi e Quartieri in concertoLA SECONDA SERIE ATTUALMENTE IN LINGUA ORIGINALE È A PAGAMENTO SU YOU TUBE RED

“Cobra Kai” torna dagli anni ‘80 la serie con Daniel Lorusso e Johnny Lawrence

IL 12 GIUGNO IN TRIENNALE

Premio Ferrari per i migliori “Titolo, Copertina e Articolo dell’Anno”

Per i nostalgici degli anni ‘80, gli appassionatidi arti marziali e i navigatori in cerca di unabuona serie ritorna un genere amato, di cui nes-suno prevedeva una rentrée così improvvisa, adistanza di trent’anni e senza celebrazioni inpompa magna.Parliamo della serie “Cobra Kai”, creata da JonHurwitz, Hayden Schlossberg e Josh Heald, se-quel originale di un film simbolo degli anni ‘80come “Karate Kid”, che riappare in versione apagamento su You Tube Red con la prima e laseconda serie, in attesa di una terza già confer-mata. La serie ci riporta nuovamente sotto ilsole della California con un rinnovato scontrofra i due eroi Daniel Larusso (Ralph Macchio)e Johnny Lawrence (William Zabka), non piùallievo e maestro avversari sul tatami, ma an-

cora duellanti nella vita, con il sostegno di allievial seguito. Una rivalità che si consuma nel dojoCobra Kai, la palestra di allenamento dell’excattivo Lawrence, ora (forse) eroe in cerca diredenzione. In questa splendida serie di 20 epi-sodi da mezz’ora l’uno, si ritorna nel posto esatto

dove abbiamo salutato i ragazzi del campusuniversitario del film Karate Kid. Cam-biano i problemi di vita e i ruoli, ma solo iltatami può dare ancora il verdetto finale,complice una rivalità accesa, che per qual-cuno dei protagonisti vorrà dire rivincita,laddove per altri rappresenterà una ca-duta rovinosa.Serie assolutamente nostalgica quanto cre-dibile. Un sequel che vince per la coerenzanel mostrare l’evoluzione dei suoi protago-

nisti e concedendosi anche il lusso di rimetternein discussione la personalità. Da divorare d’unfiato, complice forse anche la velocità di distri-buzione di una delle piattaforme più innovativedella rete.

Simone Sollazzo

La dodicesima edizione del PremioFerrari “Titolo, Copertina e Arti-colo dell’Anno”, verrà presentatamercoledì 12 giugno 2019 alle ore 19nella splendida cornice nel Teatrodell’Arte della Triennale di Milano,in viale Alemagna 6. La cerimonia di premiazione, con-dotta dal giornalista GerardoGreco, prevede un dibattito sul-l’Arte di Vivere Italiana, a cui se-guirà un dinner party nel Saloned’Onore (ore 19,15 inizio talk show

e premiazione). Ferrari, la casadelle bollicine italiane per eccel-lenza, premia fantasia, creatività elavoro di squadra di quotidiani eperiodici. Il Premio Ferrari guardaa titoli, copertine e articoli conqueste caratteristiche per incorni-ciarli nella storia, come succedeogni anno da quando il premio èstato istituito. Un titolo può dire di più, molto dipiù dell’articolo che è stato chia-mato a raccontare. Così come una

copertina può esprimere di più,molto di più delle poche o tante pa-gine che ricopre. E un articolo suun giornale straniero può esaltarel’eccellenza del Made in Italy dipiù, molto di più di una campagnapubblicitaria. Il Premio Ferrari siarticola in tre parti:“Arte di Vivere Italiana – Articolodell’Anno” è assegnato, ogni anno,al giornale straniero che ha pubbli-cato il miglior articolo sull’eccel-lenza italiana.

Per quanto riguarda la copertinadell’anno, è il biglietto da visita, lavetrina di un periodo. Ne illustra ilcarattere, ne esalta il messaggio.Ne racconta e ne anticipa il meglio,tra strilli, titolini nonché fotografie. Invece il titolo è l’essenza, l’animadi un articolo. Ne è la sintesiestrosa e briosa, può esprimere laforza d’urto, la potenza dirom-pente. Può raccontare da solo unevento, una storia, un periodo.

Giuseppe Lippoli

Page 15: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XVII NUMERO 06 GIUGNO 2013ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019 15������� �������������������������������������������������� �������������������������������������������

Il 22 giugno, a partire dalle ore 15, in occasione del 20° anniversario della Fondazione Luvi, alla CascinaBrandezzata in via Ripamonti si tiene la Festa dei laboratori primaverili. Durante la giornata verranno pre-sentati libri, il laboratorio socializzante estivo per persone fragili e anziani e si farà musica.La Fondazione Luvi, che gestisce la struttura di via Ripamonti, organizza corsi di formazione per medici,infermieri e assistenti familiari. Qui vengono accolte persone con malattie avanzate inguaribili e personecon gravi fragilità� psico-fisico-sociali, malati terminali, si fa ricerca e comunicazione per informare i cittadinisui temi dell’accoglienza e della solidarietà.

Da sempre attento ai nuovi linguaggi dell’arte contem-poranea, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini diMilano (piazza S. Eustorgio) torna ad aprirsi alla fo-tografia, per celebrare Magnum Photos, una delleagenzie fotografiche più importanti del Novecento. Lamostra, dal titolo Magnum’s First, presenta 83 stampein bianco e nero realizzate da personaggi famosi dellafotografia come Henri Cartier Bresson, Marc Riboud,Inge Morath, Jean Marquis, Werner Bischof, ErnstHaas, Robert Capa e Erich Lessing, destinate a essereesposte nel 1956 in cinque città austriache e poi an-date perdute e casualmente ritrovate nel 2006 a In-nsbruck. Il percorso espositivo, presenta otto servizifotogiornalistici, corredati da una sezione introduttiva,ruota attorno alle diciotto fotografie in bianco e nerodi Henri Carthier Bresson, sugli ultimi giorni e il fu-nerale del Mahatma Gandhi, che facevano parte delservizio pubblico della rivista Life nel febbraio 1948.L’esposizione è curata da Andrea Holzherr, GlobalExhibitions Manager di Magnum Photos, in collabo-razione con Magnum, col patrocinio del Comune diMilano e il sostegno di Rinascente. Accompagna lamostra un catalogo Silvana Editoriale. Per informazioni: tel. 02. 89420019 www.chiostrisanteustorgio.it

Giuseppe Lippoli

Dal 12 al 16 giugno, le piazze, i cortili, le case popolari,il liceo, il mercato comunale di Corvetto ospiterannoil ricco programma di eventi che compongono il Teatrodell’Oppresso Milano Festival organizzato dall’associa-zione capofila Casa per la Pace Milano, con il contri-buto del Comune di Milano nell’ambito del progetto#incontriInCorvetto. In cartellone, alcune fra le piùinteressanti realtà del panorama nazionale e interna-zionale che operano in ambito teatrale e sociale. Si comincia il 12 giugno, ore 17, all’Arci Corvetto conla performance interattiva Stanno uccidendo i nostrisogni della Cooperativa Giolli, che tratta la discrimi-nazione di genere e il fenomeno migratorio. Giovedì 13, ore 16.30, presso il Polo Ferrara, FucsiaTeatro propone una riflessione secondo la tecnica delTeatroGiornale sul concetto di viaggio e transizione(ore 16.30); alle 20.30, in Cascina Nosedo, ci aspettanoTeatro del Testimone e Teatro Rituale con la perfor-mance Incontrare la guarigione nella ferita: storie disofferenza e trasformazione. Venerdì 14, ore 11, la Compagnia della Zucca anima ilmercato comunale con la lettura Berta Caceres - IlPopolo e il Fiume, dedicata alle battaglie della attivistaambientale honduregna per la difesa del Rio Gualcar-que. Ci si sposta all’Arci alle ore 17per Memorie, spet-tacolo di teatro danza della Compagnia Stabile VillaMariani. Sempre all’Arci, alle 18, si tiene la presenta-zione interattiva del libro Teatro dell’Oppresso. Radicie ali, scritto dalla collaboratrice di Boal Barbara San-tos: l’evento è curato da Alessandro Tolomelli, docentedell’Università di Bologna e co-fondatore del gruppoKrila. Sabato 15 giugno, appuntamento presso Casa

Jannacci alle ore 17per una performance di teatro si-stemico firmata da Tr3s social e dal gruppo del labo-ratorio di teatro. Alle 20.15, presso il liceo Einstein,Luciana Talamonti con il monologo Il mio corpo poli-tico, la mia mente demente ci coinvolge in un toccanteracconto personale di psichiatrizzazione combattutaanche grazie allo strumento del TdO.Tutti gli spettacoli sono intercalati da una serie di la-boratori e forum, che terminano domenica 16 alle10.30 nel cortile del caseggiato popolare, con la com-pagnia Into the Aquarius, Pane di carne, sulla stru-mentalizzazione del corpo. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito. La chiusuradel festival è prevista con una performance teatralecollettiva, in compagnia di tutti gli artisti e i parteci-panti, in piazza Gabriele Rosa. Il programma completo del festival sul sito:www.tdofestival.it

La stagione estiva 2019 dell’Orche-stra Verdi si divide tra due location:l’Auditorium e il Castello Sforzesco,sempre nel segno della grande mu-sica di qualità, ma in una versionepiù accattivante e fruibile da unpubblico eterogeneo.Il 26 e 27 giugno la prima parte dellastagione prende il via all’Audito-rium di largo Mahler dove verrà ri-proposta Johnny Johnson, opera del1936 di Kurt Weill, che aveva debut-tato il 16 aprile scorso al Teatro Co-munale ‘Luciano Pavarotti’ diModena con la partecipazione deigiovani attori della Scuola di Tea-tro “Alessandra Galante Garrone”.

Sul podio Roberto Polastri, autoreanche della traduzione e della re-visione, mentre la regia è di GianniMarras e i costumi di MassimoCarlotto.Il 30 giugnospazio alle atmosfere su-damericane con la musica di Ger-shwin e Ginastera, e il concerto perpianoforte composto da Luigi Ei-naudi ed eseguito da Emanuele Ar-ciuri, mentre l’Orchestra Verdi saràdiretta da Carlo Tenan.Una novità assoluta invece è il con-certo con il quale l’Orchestra Verdicelebrerà il 4 luglio i 50 anni dallosbarco sulla luna. Protagoniste mu-siche e canzoni ispirate all’evento.

La direzione del concerto è affidataal polistrumentista e compositoreAlessandro Cerino. Sul palco anchela cantante Daniela Panetta.Ospite d’onore del concerto di do-menica 7 luglio è il clarinettista Ca-logero Palermo, che eseguirà ilconcerto per clarinetto di Navarro.Durante il concerto laVerdi direttadal Maestro Maurizio Billi eseguiràbrani celebri di De Falla, Berlioz eRespighi.A grande richiesta l’11 luglio vieneriproposto l’appuntamento chenella stagione sinfonica appenaconclusa ha fatto registrare un dop-pio sold out, il tributo sinfonico allamusica dei Queen (direttore Gio-vanni Marziliano), mentre il 14 lu-glio torna il Maestro SimonePedroni per guidare l’OrchestraVerdi in viaggio tra le più bellemusiche della saga di Star Warscon l’esecuzione, tra gli altri, didue brani in prima assoluta ita-liana: “Han Solo and the Princess”e “The Rebellion is Reborn”.Poi gli spettacoli si sposteranno alCastello. Primo appuntamento il18 agosto, dalla grande festa diFerragosto con “Fuochi d’artifi-cio”, durante il quale l’OrchestraVerdi diretta da Ruben Jais ese-guirà la musica di Händel (Mu-sica per i Reali fuochi di artificio),Stravinsky (Fuochi d’Artificio) eCajkovskij (Ouverture 1812) ac-compagnata da spettacolari gio-chi di luce laser.

APPUNTAMENTO IL 14 GIUGNO ALL’ORATORIO DELLA PARROCCHIA S. MARIA MADRE DELLA CHIESA

Con il Cinemobile si chiude il Bando Periferie di Milanosud e Oklahoma

AL CORVETTO

La seconda edizione del Festival del Teatro dell’Oppresso

FINO AL 6 OTTOBRE AL MUSEO DIOCESANO

Magnum’s First. La prima mostra di Magnum

DOPO LA FORMAZIONE SARÀ PUBBLICATO UN BANDO A SOSTEGNO DELLE MIGLIORI IDEE

“Start up a Gratosoglio” a settembre i seminari

IL PROGRAMMA SI SVOLGERÀ ALL’AUDITORIUM E AL CASTELLO

Dal 26 giugno al via la stagione estiva de laVerdi

22 GIUGNO IN CASCINA BRANDEZZATA

Festa dei laboratori primaverili

Una serata speciale chiude il progetto “Cinema, ciboe pedali in Gratosoglio”. Dopo tre film dedicati al cibo,alla convivialità e l’incontro tra popoli e culture, e benotto cene di comunità, che hanno visto oltre mille par-tecipanti, venerdì 14 giugno, dalle ore 19,30, grandefesta all’oratorio della parrocchia S. Maria Madre dellaChiesa, in via Saponaro 28. Protagonisti, come sempre,gli abitanti e le associazioni di Gratosoglio, e per l’ul-timo incontro, il tanto ambito Cinemobile Fiat 618, unmezzo risalante agli anni Trenta, restaurato da Re-gione Lombardia e dotato di strumentazione per laproiezione di film all’avanguardia.La serata si aprirà con il buffet sul tema del film, pre-

parato dei volontari di Milanosud e del quartiere nellecucine dell’Oklahoma, sotto la guida dell’ormai famo-sissima cucina di Albert. Poi, al tramonto, proiezionedel film Pranzo di Ferragosto(2008) di Gianni de Gre-gorio. Protagonista della pellicola Gianni, un uomo dimezz'età, che vive con sua madre, nobildonna deca-duta, in una vecchia casa nel centro di Roma. Il giornoprima di Ferragosto l'amministratore del condominiogli propone di tenere in casa una vecchia signora e…L’iniziativa “Cinema, cibo e pedali in Gratosoglio”, vin-citrice del Bando periferie del Comune di Milano, è pro-mossa dalle associazioni Milanosud e Oklahoma onlus.

G. F.

Il Fiat 618 Cinemobile Sonoro del 1936, era utilizzato dall’IstitutoLuce prima e durante il regime fascista. Fra gli anni ’30 e gli anni

’60, il furgone, appositamente modificato per poterlo dotare delleapparecchiature audiovisive per la proiezione d’immagini, andavain giro per l’Italia e grazie a un apparato sonoro “Balilla” e un cine-proiettore “Victoria V” per pellicole 35 mm, proponeva cinegiornali,documentari e film. Le immagini erano visibili grazie a unoschermo posizionato davanti al cofano motore e inserito all’interno

di un telaio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Cinemobiledovette interrompere la sua attività di cantastorie on the road, enel 1944 il mezzo emigrò a Venezia e fu utilizzato dalla Repubblicadi Salò. Dopo la Liberazione tornò a Roma, e riprese la sua attivitàper tutti gli anni ’50 e i primi anni ’60. La sua carriera s’interromperànel 1964, quando viene abbandonato tra le carcasse di un cimiterod’auto alla periferia di Roma. Dopo vari passaggi di proprietà, nel1996 viene acquistato da Regione Lombardia e restaurato ad operadella ditta bresciana Storicar nei primi anni 2000. Dal 15 ottobre,il MIC (Museo interattivo del Cinema) è la sua nuova casa.

La storia del Cinemobile «Se esistesse una bussola di cui servirsi per vivere l’av-ventura tremenda e affascinante dell’educazione,l’ago sul quadrante dovrebbe, a nostro avviso, segnarealmeno questi tre orizzonti: valori, cultura e lavoro»ci spiegava Don Giovanni, prete responsabile deglioratori del quartiere di Gratosoglio, presentandociqualche mese fa i principi del progetto Startup aGratosoglio, allora in fase di incubazione. Ora il progetto è pronto per partire. Promotore del-l’iniziativa il Tavolo sociale del Municipio 5, in col-laborazione con diverse associazioni e cooperativesociali, oltre che gli oratori del quartiere.

L’obiettivo è coinvolgere i giovani dando loro un’op-portunità per creare un lavoro. Per fare questo a set-tembre (il 10, il 12 e il 19) verrà organizzato un ciclodi seminari su come creare una startup, tenuti daSpeed Mi Up, l’incubatore di imprese dell’UniversitàBocconi e della Camera di Commercio.Al termine del percorso formativo verrà pubblicato unbando e i tre progetti vincitori potranno usufruire diinteressanti agevolazioni. Unica condizione, che lastart up abbia sede a Gratosoglio. Per informazioni www.gratosogliostartup.it

C. B.

Page 16: «N fileANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 2019  /MILANOSUD @MILANOSUD5 Il giornaledell’Associazione ˘ ˇˇ ˇ ˛ ˘˜ ˇ ˝˛ ˆ˙˜ ˘˙ˆ

ANNO XXIII NUMERO 06 GIUGNO 201916 ������� ��������������������������������������������������� ��������������������������������������������

ACCONCIATURE/PARRUCCHIERI,���&��&�����$#� �()&������������� ����������� �����Via.F. Lassalle, 7 (citofono 742) Milano��0289513693Riceve su appuntamentoSconto ai lettori di Milanosud

AFFITTO CASA VACANZE,����������������'������#+������� ���������� ������ ���� �����#���!��� ���� �� ��Sito in D. Prassede (MI) affittabile da 3 a 30 gg.��3492667727 [email protected]

AMBULATORIO INFERMIERI-STICO,���#(&$������� #$������ �"��������������������� ���� �������� ����������Via Medeghino, 12 - Milano ��3475567924 www.medeghino12.it

APPARECCHI ACUSTICI,���#(&$�)&$��)'( ��Via Lagrange 13 - Milano��0236536730 www.centro-euroacustic.comsconto speciale 25% - Test uditivo gratuito!

DENTISTA,���#(&$���$#($ �(& �$��$((���)� �#$���##)��� ������'�'Via F.lli Fraschini 8/10 (ang. via D’Ascanio) Milano��[email protected] visita con radiografia panoramica e preventivo gratis

EDILIZIA,��"%&�'���� !��� ���$!$��%�� �!���������� "����� �� �� �����Via F.lli Fraschini 12 MilanoContattaci ai seguenti recapiti��0289513693��[email protected]

ELETTRONICAED ELETTRODOMESTICI,�����'�'��������" ��� ����� ����������������������� Via G.B. Balilla 8 Milano � 0258106432

ERBORISTERIA, SALUTE ,�&�$& '(�& ��#�()&�!"�#(�Piazza Agrippa, 4 - Milano��0227013780Facebook: Erboristeria NaturalmenteSconto immediato del 15%

FISIOTERAPIA,��()� $��''$� �($�� ' $��#(�&������������������� �� � ������ �� ������ ������������� ����� "����Via Ripamonti 191 - Milano� [email protected] www.fisiocenter.eu

PANETTERIA,������#�(( �&� �������� �� �������"" ���� ��� Via Tanaro 1 - Quinto de’ Stampi (MI)��0257506575

PULIZIE,������'&!������ ��������"��������������������������Contattaci per informazioni e preventivi� [email protected] www.sagempulizie.it

RISTRUTTURAZIONE,���&# # �'�'��������"���������� ������������� "����Via Medeghino 10 - Milano � 028465585

TAPPARELLISTA,� ((�� ���!!��"�#)�!����������������� �� ������ � "������������������������Via Morgantini 14 - Milano e Opera��3388115745 - [email protected]

VINTAGE,��$"%&$�� '�� � #�* # !��� �� ���������������� ���Massimo��3383447126

TENDE DA SOLEE ZANZARIERE,�������(( ���'' "$���� ����� �� ��������� ����������������� � "����� ���Via Curiel 36 - Rozzano (MI)� 0236549353 [email protected] www.tendezacchetti.com

Teatri Teatro Pacta Salone: orari (salvo diversa indicazione) feriali20.45, dom: 17.30. Dall’11 al 21va in scena “Venere & Adone” di W. Shakespeare,produzione Pacta. La tecnica dell’affabulazione mescolata acolpi di scena circensi con effetti di magia da baraccone, mu-sica dal vivo, restituisce tutto l’umorismo che vibra dietro aiversi Shakespeariani.

Conferenze / Libri Il 12 ore 19 da Solo Pizza Café “Claude Monet” workshops diStoria dell’Arte a cura di Massimiliano Porro.Il 20 ore 18, in biblioteca Chiesa Rossa incontro su “Conoscerel’America Latina” esperienze di Andrea Lotto e Arnaldo Ca-stelli, a cura del C. Puecher. Sabato 29 ore 15.30 -18.30 Bookcrossing al Seicentro scam-bio libri usati.

Festival della letteratura gialla e noir al Villaggio Barona Nei giorni 25, 27, 28 giugno e 2, 4, 5 luglio: ore 19, presenta-zione autori; ore 20aperitivo letterario con musica dal vivo epresentazione di piccole e medie case editrici; ore 21presen-tazione autori (escluso domenica 30 /6) nella mattinata didomenica 30, nel corso dello scambio libri, caccia al tesoro“gialla” per bambini. Iniziative collaterali: mostra a pannelli sulla storia del giallo;divertenti quiz a tema giallo al termine di ogni serata con pic-coli premi letterari; prima definizione di una mappa dei luo-ghi milanesi coinvolti nei romanzi gialli; caccia al tesoro“gialla” per bambini domenica 30; Giallo e Fumetto. Organiz-zazione Officina dell’abitare in collaborazione con libreria“Occasioni d’inchiostro” e Fondazione Cassoni Direzione ar-tistica E-VENTO Associazione Culturale. Domenica 16 giugno in Barona tutto il giorno mercatino, mu-sica, degustazione birre, presentazione libri e molto altro. Or-ganizzazione Libreria Mondadori Occasioni d’Inchiostro incollaborazione con La Cordata, Villaggio Barona, Slow Food.

Libere Sinergie: il 20/6 dalle 19 alle 22 nel giardino di ALTAVIA,Alzaia Naviglio Pavese 78/3 Evento per i due anni dell’Asso-ciazione. Aperitivo al Distreat, programma in divenire; in-gresso gratuito, [email protected]

Mostre Dal 20/6 al 15/9presso Fondazione ICA “Equivalence” perso-nale di Julian Stair e “Towards new canons” collettiva di ce-ramiche britanniche. Fino al 22/6 in Galleria 10 A.M. Art “Luigi Veronesi 1908-1998:

���� �� ��������������

Giugno 2019 una reprospettiva” mostra a cura di Paolo Volpagni.Fino al 29 alla Red Gallery Miele “Atlas” mostra fotograficadi Alessandra Baldoni a cura di Gigliola Foschi.Fino al 26/7 c/o Galleria Scaramouche “Nuvolo. The CrucialYears” antologica di Giorgio Ascani detto “Nuvolo”. Fino al 19/7 alla Galleria Area/B in mostra un’accurata sele-zione dei Guerrieri di XI’AN rielaborata da Sandro Chia, acura di Alberto Fiz.

MercatiOgni sabato dalle 9 alle 16 presso Serra Lorenzini mercatofiliera corta di prodotti alimentari, piante e fiori. Ogni mercoledì dalle 14,30/18 a La Cordata (Villaggio Ba-rona) mercato agricolo e artigianale: in vendita prodotti diimprese agricole di qualità e creazioni di piccoli artigiani. Ogni giovedì dalle 15.30 alle 20, in via Bellezza 16/a, mercatoagricolo. Domenica prima e terza di ogni mese ore 9 /16al Parco ChiesaRossa mercato agricolo a cura degli agricoltori della Lom-bardia.

Shopping solidale Il 20 e 27 dalle 18.30 presso Opera Cardinal Ferrari venditaoggettistica varia; alle 19aperitivo, seguirà alle 21.30cinemaall’aperto.

Riferimenti logistici Biblioteca Chiesa Rossa, via Domenico Savio 3, info:02.88465991Centro Puecher, info: 02.8266379Fondazione ICA Milano, via Orobia 26 info: 375.5324806Galleria Area/B, via Passo Buole 3, info: 02.58316316Galleria 10 A.M., corso S. Gottardo 5, info: 02.9288.9164 Galleria Scaramouche loves Aline, corso di Porta Ticinese 87,info:340.4139021 La Cordata, via Zumbini 6 info: 02.3597.450. Opera Cardinal Ferrari, via Boeri 5, info: 02.8467411Red Gallery Miele, via Solari 46 info: 02.92889164Seicentro, via Savona 99 info: 02.88446330 Serra Lorenzini, via Dei Missaglia 44 angolo De Andrè www.serralorenzini.it Solo Pizza Cafè, alzaia Naviglio Pavese 6, info: 02.58100299Teatro Atir Ringhiera, via Montegani 7, www.atirtetrorin-ghiera.it , 02.8739.0039.Teatro Pacta Salone, via U.Dini 7, info: 02.3650.3740;www.pacta.org Villaggio Barona, via Ettore Ponti 17, info: 339.5696359 www.villaggiobarona.it

A cura di Lea Miniutti e Riccardo Tammaro di Fondazione Milano Policroma

Per la sera del 20 giugno, dalle 19 alle 22, nel giardino di Altavia (Alzaia Naviglio Pavese 78/3), ab-biamo pensato di creare un momento conviviale, nel quale però sia continuo il messaggio dilotta alla violenza che contraddistingue la nostra associazione. E così durante la serata saràesposta la mostra fotografica di Silvia Calderone “Tutte le spine hanno dei fiori: una storia di li-berazione”, e si potranno ascoltare le canzoni del rapper Revman, di cui una contro la mafia euna contro la violenza sulle donne (sul suo canale youtube tutte le canzoni e l’intervista per co-noscerlo meglio). Esistono infatti similitudini tra i due fenomeni, come sostiene la magistrataPaola Di Nicola: “La violenza sulle donne è come la mafia. Contesti identici di omertà e nega-zione. È necessario liberarsi dai pregiudizi”. «Vi aspettiamo per festeggiare insieme i primi due anni della nostra associazione!» è l’invito diLibere Sinergie.

MUSICA CON IL RAPPER REVMAN E MOSTRA FOTOGRAFICA

Festa per l’associazione che lotta contro la violenza sulle donne

Come per gli anni scorsi il Municipio 5 ha messo a punto un ricco programma di iniziative afavore di giovani e anziani, che trascorreranno i mesi estivi a Milano. La Bella Estate, l’iniziativa che si rivolge ai giovani, prende il via il 16 giugno, con una camminatanon competitiva di 7 km al Parco Sud: si parte alle ore 9 dalla Cascina Brandezzata (via Ripamonti428). Seguono poi, fino a settembre, campus estivi, attività nei cortili, giornate in piscina, tornei dibasket e calcio in tutta la zona. Ricco anche il programma di Estate insieme, la rassegna che si rivolge agli anziani. Nei Camsi terranno corsi di ginnastica, all’Opera Cardinal Ferrari proiezioni di film. E poi passeggiate,visite ed escursioni, pranzi e aperitivi condivisi nei cortili, con tanto di festa a Ferragosto.Per informazioni www.comune.milano.it/municipio5

ARRIVA IL CALDO. LE INIZIATIVE DI COMUNE E MUNICIPIO 5

Al via “Estate insieme” e “Bella estate”

Le richieste di assistenza possono essere effettuate chiamando il numero verde gratuito800.777.888, attivo dalle 8 alle 19, dal lunedì al sabato e, in caso di ondate di calore segnalatedai bollettini Ats, sarà in funzione anche la domenica con gli stessi orari. Durante i mesiestivi, agli operatori sarà possibile richiedere interventi assistenziali tra cui: consegna dipasti a domicilio, assistenza domiciliare per l’igiene della persona e la pulizia della casa, te-lefonate e visite, aiuto domestico con accompagnamento per spesa e per visite mediche.

Piano del Comune contro caldo e solitudine