Neoplasie linfatiche a cellule mature

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  • 8/12/2019 Neoplasie linfatiche a cellule mature

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    NEOPLASIE LINFOIDI CRONICHE

    NEOPLASIE A CELLULE B MATURELeucemia linfatica cronica a cellule B\linfoma a piccoli linfociti

    La presentazione pu avvenire sia sottoforma di luecemia che di linfomaSintomi: Astenia (perch vi anemia causata dalla aplasia della serie rossa a livello midollare) Frequenti episodi infettivi Linfadenopatia (se si manifesta come linfoma) con linfonodi di consistenza teso elastica

    mobili rispetto ai piani sottostanti.Solitamente il riscontro incidentale a seguito di un emocromo.Laboratorio: Numero dei linfociti circolanti >400000\ microL Eventuale anemiaStriscio: Allo striscio di sangue ombre di Gumprecht Allo striscio linfociti tipici piccoli e omogeneiEsame immunofenotipico: Allimmunofenotipo CD5BOM: Alla BOM infiltrazione midollarePatogenesi:si possono avere fenotipi pre centro germinativo nei quali non abbiamo riarrangiamentisomatici e le zap 70 funzionano. Quindi queste cellule possono essere reclutate allaproliferazione e avranno dunque un carattere pi aggressivo con prognosi di 2 anni.Si possono altrimenti avere linfociti B della memoria nei quali la zap 70 non funziona enemmeno il BCR e quindi hanno carattere meno aggressivo e una prognosi di 20-25 anni.Per quanto riguarda la patogenesi abbiamo due teorie che derivano entrambe dal fatto che visono delle aterazioni cromosomiche caratteristiche alla base che possono causarle.Un primo meccanismo sta nel fatto che tali alterazioni cariotipiche vanno a crare deficit diapoptosi da parte dei linfociti che non vengono stimolati dal corrispettivo antigene.La seconda ipotesi pi recente indica invece che tali linfociti siano sottoposti ad una continuastimolazione antigenica e quindi a una importante espansione clonale. possibile infatti cheantigeni batterici e virali possano costituire lo stimolo proliferativo verso le cellule Bspecifiche che abbiamo subito una lesione genetica tale da promuoverne la sopravvivenza.Infatti i riarragiamenti che contraddistinguono questi linfociti B neoplastici sono spessosimili ad indicare un repertorio antigenico ristretto e con importanti similarit.

    In definitiva si pu affermarre che stimoli proliferativi e apoptotici si vanno a intersecare fradi loro.Per orientarci in un giudizio prognostico oltre ai parametri di Rai e Binet possiamo utilizzare: Numero di linfociti circolanti Tempo di raddoppiamento linfocitario Percentuale di linfociti atipici Grado di infiltrazione linfocitaria alla BOM Dosaggio dell beta 2 microglobulina sierica CD23 sierico Timidina chinasi siericaComplicanze:le principali cause di morte sono da ricercare nelle complicanze infettive della malattia.Si accompagna a defici immunologici che riuguardano si al immunita cellulo mediata siaquella umorale.

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    Altra complicanza quella di una possibile trasformazione in una forma particolarmenteaggressiva di linfoma non Hodgkin diffuso a grandi cellule.Terapia: 1\3 dei pazienti wait and watch intervenendo soltanto se vi un aumento della gravit

    della clinica 1\3 che dopo un periodo indolente presenta segni di progressione della malattia e

    richiede a questo punto la terapia 1\3 che richiede terapia immediata perch presenta una forma aggressiva della malattia.La terapia di contenimento e prolungamento della soprabbibenza del paziente con farmaciantiproliferativi e anticorpi monoclonali.

    Leucemia prolinfocitica B

    Molto rara in questo caso la diagnosi occasionale dato che dal punto di vista clinico ilpaziente solitamente molto sintomatico: febbre

    astenia infezioni tipiche da neutropenia splenomegalia importante epatomegalia 50% dei casiLaboratorio: anemia trombocitopenia linfocitosi

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    Punctio sicca Infiltrato di cellule leucemiche in un contesto di emopoiesi ridotta o normale.Patogenesi:queste cellule capellute esrpimono recettori integrinici in forma attivata. Questi possonoessere determinanti per i fenomeni di homing e conferiscono alle cellule capellute un

    particolare tropismo per i sinusoidi splenici ed il midollo osseo. Non esprimono i recettorichemochinici responsabili del ricircolo linfocitario allinterno dei linfonodi. Questecaratteristiche spiegano lassenza di linfadenopatia. Infine la fibrosi midollare sembradipendere dal fatto che le cellule leucemiche producano fattori come il TGF beta e il bFGFcapaci di attivare le cellule stromali midollari in assetto fibrogenetico.Trattamento:non necessaria per le primme fasi dato ce la malattia tende a correre indolente per alcunianni. Quando compaiano complicazione delle condizioni generali del paziente si attua laterapia. Si utilizzano analoghi purinici con completa remissione della malattia e aspettativa divita normale. Pentostatina e cladribrina.

    Linfoma follicolare

    Sintomi: Linfoadenopatie multiple e simmetriche a c arico di linfonodi superficiali in tutte le aree

    pi ricche di linfoghiandole non dolenti. Splenomegalia Sintomi sistemici inesistenti perch questi linfomi sono indolentiBiopsia linfonodale: Trasformaizone di cellule B del centro follicolare che fa si che si presenti una commistione

    di cellule centro follicolari comprendente centrociti, centroblasti e cellule dentritichearrangiati a costruire almeno in parte strutture linfonodali.

    Struttura linfonodale appare conservata.Immunofenotipico: CD19;CD20Citogenetico: Iperespressione delle Bcl-2 per traslocazione accanto al promotore del gene IGH

    determinando un aumento della proteina antiapoptotica con immortalizzazione dellacellula.

    Terapia:lorientamento quello di procrastinare la terapia finch non copaiono sintomi sistemici o adun aumento delle linfoadenopatie. Comunque le cellule sono poco sensibili ai chemioterapici

    dal momento che poche di loro sono in ciclo re plicativo.

    Linfomi della zona marginale

    Possono avere localizzaizone linfonodale extranodale e splenica e riconoscono un originedalla zone marginale del follicolo linfoide.Abbiamo piccoli linfociti accompagnati da immunoblasti, centroblasti plasmacellule eeosinofili.Il linfoma nodale della zona marginale rappresenta lentit{ meno caratterizzata. Lalocalizzazione esclusivamente linfoghiandolare senza il coinvolgimento splenico e midollaree ha un percorso indolente. Le cellule leucemiche si dispongono nellarea interfollicolare e\onella zona marginale.

    Il linfoma splenico ancheesso raro si caratterizza per la presenza di splenomegalia e doloreaddominale con citopenie periferiche e sintomi B. La diffusione delle cellule leucemiche si

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    estende anche al midollo osseo e al sangue periferico e ovviamente alla milza dandomisplenomegalia.Immunofenotipo CD20;CD19;CD79.Tipicamente quando si parla del linfoma della zona marginale si parla della neoplasia cheinsorge nel tessuto linfoide associato alle mucose, il MALT. Ci solitamente dovuto ad un

    disordine infiammatorio cronico caratterizzato a livello dei tessuti epiteliali come pu esserelinfezione dal H. Pylori. Sono linfomi in genere poco aggressivi che regrediscono con lasemplice terapia antibiotica nelle forma antigene dipendenti come in HP mentre in quelleantigene indipendenti serve anche una terapia citotossica.Altre forme di linfoma della zona marginale si possono riscontrare in corso di malattieautoimmuni.

    Linfoma linfoplasmocitico

    Abbiamo infiltrazione sistemica in particolare di linfonodi , milza e midollo osseo di unapopolazione cellulare formata da linfociti plasmacitoidi e plasmacellule.Allo striscio sono riscontarbili i corpi di Dutcher che sono delle piccole protrusionicitoplamsatiche contenenti accumuli di Ig.Sintomi: Astenia Calo ponderale Linfadenopatia Epatomegalia Splenomegalia. Anemia da infiltrazione midollareAbbiamo inoltre la produzione di una paraproteina monoclonale facente parte della classe Mche pu indurre iperviscosit plasmatica. Alla viscosit plasmatica si possono associare anche

    sintomi neurologici e alterazioni visive olte che a sanguinamenti muco cutanei per laformazionie di complessi tra macroglobuline e fattori della coagulazione.

    Linfoma diffuso a grandi cellule B

    Pu palesarsi come una forma primitiva o come forma secondaria derivante da un altrolinfoma a basso grado di malignit. il linfoma NH pi frequente.Sintomi: Linfoadenomegalie con Bulky che possono aderire ai tessuti circostanti dandomi

    infiltrazioni e ulcerazioni. Sintomi sistemici infatti pu interessare vari organi e richiede quindi la biopsia quando si

    va a trovare lanomali nellorgano coinvolto. Raro comunque linteressamento del fegato edel midollo.Biopsia:presenza di grandi cellule BImmunofenotipo:CD19;CD20;CD79Patogenesi:la cellula di origini probabilmente il centroblasto che trasformandosi cresce al di fuori delfollicolo in modo diffuso sovvertendo la struttra del linfonodo. Si riscontra spesso unaiperespressione del Bcl-6, un gene che regola la formazione dei centri germinativi. Abbiamoiperespressione di questo gene per traslocazionei accanto al trpmoter del gene IGH che

    potrebbe portare ad uninattivazione del p53. Si riscontra spesso anche una anomalia del Bcl-2.Terapia: R-CHOP

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    Un tipo particolare quello a cellule mediastiniche che si presenta tipicamente come bulkymediastinico e a verosimile origine timica spesso con sintomatologia cavale o respiratoria.Buona la prognosi.

    Linfoma/ leucemia di Burkitt

    un tumore molto aggressivo e si associa allinfezione da EBV il quale infatti infettando ilinfociti B ne produce lattivazione e limmortalizzazione favorendo cosi la trasformazioneneoplastica mentre nella forma endemica importante il ruolo svolto dallaagente eziologicodella malaria.Sintomi: Linfadenopatia periferica Grosse masse extranodali in sede prevalentemente cervico facciale ileale o peritoneale Eventuale invasione di organi con effetti correlati dalla loro disfunzione (intestino, rene

    mammella)Biopsia:

    cellule di media grandezza con nuclei rotondi e multipli nucleoli e citoplasma basofilo datolelevato indice mitotico che caratterizza queste cellule.Patogenesi:traslocazioni che giustappongono il protoncogene c-myc al promoter delle catene pesantidelle immunoglobuline IGH sul cromosoma 14

    Linfoma mantellare

    Sintomi: Linfadenopatia palpabile Sintomi sistemici Coinvolgimento intestinale in pazienti con poliposi linfomatoide dellintestino crasso. Coinvolgimento SNCBiopsia:cellule linfoidi di taglia piccola o media richimanti i centrociti o le piccole cellule B delmantello. CD20,CD19, CD79Patogenesi:traslocazione 11-14 che comporta una giustapposizione del gene della ciclina D1 al promotoredei geni delle catene pesanti delle immunoglobuline IGH con conseguente iperespressionedella ciclina e progressione verso la fase S del ciclo cellulare.Fase 1i linfociti trasformati portano ad un ispessimento del matello senza invadere ilfollicolo

    Fase 2

    linfiltrato invade i follicoli fino a sovvertire alla fine la struttura linfonodale.

    Linfoma linfobalstico a precursori B e T

    Si presentano prevalentemente come leucemia anche se in una minoranza di casi possonoanche manifestarsi come linfomi. In tutte e due le forme ci troviamo davanti a linfomiparticolarmente aggressivi.Forma B:Sintomi: Astenia Pallore Diatesi emorragica Infezioni Linfoadenopatie Epato\spleno megalia

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    Tumefazione testicolare Infiltrazione cutanea SNCLaboratorio:pancitopenia

    BOM:insufficienza midollareForma T:Sintomi: Segni di insufficienza midollare Epato\splenomegalia Linfadenopatia SNCNEOPLASIE A CELLULE T MATURE

    Sindrome di Sezary\ micosi fungoidePrevalentemente osservato dal dermatologo. il pi frequente linfoma T. Per parecchi anni la presenza di chiazze rosso brune squamose cutanee. Placche infiltrate e rilevate Modularit fungiformi bruno violette.La diagnosi si basa sulla clinica e viene poi confermata dalla biopsia cutanea.La condizione di una eritrodermia desquamante diffusa su tutto il corpo viene definitasindrome di Sezary.Si tratta con glucocorticoidi dati per via topica, mostarde azotate e foto terapia e radiazioniultraviolette anceh se si tratta solo di terapie palliative. comunque una malattia aprogressione lenta.

    Linfoma T a cellule periferiche

    Hanno un comportamento particolarmente aggressivo ma con un immunofenotipo T cellularematuro.Sintomi: Linfoadenompatia generalizzata associata a sintomi B Segni di scompenso midollare Interessamento gastroentericoBiopsia (reperti abbastanza caratteristici): Alterazione diffusa dellarchitettura linfonodale Popolazione neoplastica composta da una miscela di cellule T maligne di varie dimensioni Frequete presenza di un infiltato di cellule reattive come eosinofici e macrofagi Viva angiogenesiPrognosi infausta.