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NEWS Noziario di AVO Milano - Dicembre 2020 AVO Milano - Via Giuseppe Dezza 26, 20144 Milano. Tel. 02 4802 4215 www.avomilano.org [email protected] Pag. AVO Milano News - Dicembre 2020

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NEWSNotiziario di AVO Milano - Dicembre 2020AVO Milano - Via Giuseppe Dezza 26, 20144 Milano.Tel. 02 4802 4215 www.avomilano.org [email protected]

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Lettera dal PresidenteLa responsabilità del presidente di una Associazione è quella di dare attuazione alle delibere del Consiglio direttivo, di cui fa parte, che a sua volta porta avanti il programma di lavoro definito dall’Assemblea dei Soci.La pandemia ci ha posto di fronte ad una emergenza imprevedibile che ci ha spinto a guardare oltre la siepe, a ballare sotto la pioggia come diceva Gandhi invece di aspettare la fine della tempesta.

Abbiamo sentito il dovere di disegnare insieme a tutti la strada per un nuovo futuro, nel solco di quanto avevamo già definito in Assemblea, per una AVO a colori che sia in linea coi tempi rispondendo ai bisogni emergenti sui quali avevamo già riflettuto nel Convegno Nuove povertà del 23 Novembre 2019. Ci vorrà del tempo, non tutti saranno d’accordo sulla diversificazione delle attività, l’adesione ai nuovi servizi sarà naturalmente su base volontaria, ma in questo “tempo sospeso” ci è sembrato terribile pensare di fermarci ad aspettare sperando di trovare quello che c’era prima. Abbiamo messo in gioco tutta la nostra perseveranza e gran parte di noi si è messa in gioco accettando la sfida di dare un senso a questo tempo sospeso rispondendo ai bisogni da un lato e immergendosi in un processo creativo e progettuale dall’altro. Cosa potevamo dire alla collettività che ci osserva e stima il nostro operato e serietà come ci ha detto più di un aspirante volontario al colloquio pre-corso? Potevamo limitarci a gridare tutti insieme quanto era forte il dolore di non poterci

essere quando saremmo stati linfa preziosa per lenire le terribili solitudini dei malati ed anziani delle RSA morti soli senza nessuno che tenesse loro la mano, che il rito del commiato fosse ridotto ad una frettolosa benedizione? Nei momenti di emergenza bisogna rimboccarsi le maniche e non tanto rimpiangere quello che c’era ed ora non c’è e magari non ci sarà più. Ricordo una conversazione con Piera, la Presidente AVO Pordenone, che mi raccontò come le persone, nel terribile terremoto che ha colpito il Friuli nel 1976, si diedero da fare cercando di dare tutto il possibile per la loro comunità. Ho davanti agli occhi le giornate più terribili di questa epidemia, non dimenticherò facilmente il silenzio spettrale della piazza in cui abito, di solito piena di bambini vocianti, il suono incessante delle sirene delle ambulanze, le foto della chiesa del cimitero di Bergamo dove c’era una distesa di bare, i camion che il 18 marzo partivano da Bergamo verso Ferrara cariche di bare da cremare, a Milano si inumavano velocemente le salme non reclamate nel campo 87 del Cimitero Maggiore. Negli stessi giorni però, gli operai bergamaschi volontari, esponendosi anche al rischio di contrarre il Covid, hanno messo in piedi in tempi brevissimi un ospedale nei padiglioni della fiera di Seriate. Quegli operai nelle loro interviste mi hanno illuminato più di tanti altri perchè lì c’era l’essenza di essere comunità, mettersi al servizio dell’altro senza risparmio, perseguire un bene comune in

INTRODUZIONE

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INTRODUZIONELettera dal Presidentemodo autentico. I pensieri profondi sono belli, ci aiutano a riflettere, a sognare, a spostare l’attenzione verso un mondo anche ideale, gli spazi dei silenzi ci rigenerano ma non possiamo certo passare il tempo a sognare! Mi sono inoltre chiesto quale sarebbe il danno per la collettività e per la nostra comunità se avessimo assunto un atteggiamento di attesa, continuato a dire quanto ci manca il nostro servizio in ospedale ed in RSA. Il benessere virtuoso messo in circolo dai volontari è difficilmente calcolabile ma certamente positivo, e perchè non indirizzarlo altrove e non solo nelle Strutture?

Lo Statuto approvato nel 2019 ci ha aperto nuove frontiere che stavamo timidamente affrontando dopo il Convegno sulle nuove povertà, il Covid ci ha “costretto” a spingere sull’acceleratore perchè da un lato bisognava proteggere la nostra comunità, farci forza e lo abbiamo fatto da subito con le prime riunioni via Zoom, ci siamo abituati a vederci dietro uno schermo, ci mancano gli abbracci ed i sorrisi pieni non celati dalle mascherine ma uno strumento “arido” quale può essere Zoom ha rafforzato la nostra comunità che ha continuato a seguire gli innumerevoli eventi formativi che abbiamo organizzato.

Chi di noi ha mai seguito così tante “formazioni”? Penso pochi di noi o nessuno, ho messo le virgolette a formazioni perché gli incontri sono andati ben oltre, sono stati una rieducazione del nostro sentire, un insegnamento a modificare

l’approccio alla vita ed al senso della nostra comunità intesa come insieme di persone mosse da un obiettivo comune.

Non ci siamo però limitati a formarci ed incontrarci, a starci vicino, abbiamo posto in essere alcuni servizi di cui si parla nelle prossime pagine perchè #AVOnonsiferma e continua a lavorare per essere sempre più vicino alle persone, là dove ci sono i bisogni e siamo chiamati dal nostro essere volontari a porgere una mano.

Mi piace ricordare che un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può raggiungere l’impossibile e sono certo che noi sapremo creare l’AVO del domani partendo dalle solidi radici dei nostri valori perché, come un albero le cui chiome mutano con le stagioni, anche noi dopo 45 anni dobbiamo essere pronti al rinnovamento che non vuol dire abbandonare tutto quello che si è fatto in questi anzi ma anzi valorizzarlo perché l’AVO sono i volontari di ieri, di oggi e di domani. Tanti cari auguri a tutti di un sereno periodo di feste ed arrivederci al nuovo anno.

Francesco Colombo Presidente AVO Milano

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“Eravamo liberi”Eravamo liberi, talvolta spensierati. Facevamo tutto quanto ci piaceva e ci interessava senza trascurare gli impegni di famiglia e di lavoro. Sembrava tutto normale e liscio, tutto dovuto.Poi ad un tratto tutto questo si è fermato, modificato in maniera sensibile e forse all’inizio, a marzo, non ce ne rendevamo pienamente conto a cosa stavamo andando incontro.Abbiamo però piano piano realizzato tutti insieme che non era tutto perduto, anzi.Che nuove sfide ci potevano tendere la mano: stava solo a noi cercarle e prenderle. E così è stato grazie alla collaborazione di molti che con idee innovative stanno contribuendo a rinnovare questa associazione che potrà agire anche in altro modo ma sicuramente sempre nel pieno rispetto della sua mission e dei suoi valori.Abbiamo la fortuna di abitare in una città che offre talmente tante opportunità che sta solo in noi cercarle e darsi da fare. Alla resa dei conti questo periodo che tanti chiamano “sospeso” ci ha dato l’occasione anche di dare una nuova spinta ad AVO Milano quindi per quando ci riguarda lo chiamerei “di rinnovamento”. Grazie a tutti per quanto si sta facendo, soprattutto al nostro Presidente Francesco che sa dare il coraggio e la spinta per non fermarsi mai! Tanti cari auguri di buone feste.

Gabriella Beneggi (segreteria AVO Milano)

INTRODUZIONE

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FORMAZIONELa Formazione in tempo di coronavirusAvo Milano ha sempre creduto profondamente nella formazione e nel tempo ha incrementato quella permanente per creare maggiore consapevolezza tra i volontari della propria missione e dei compiti ai quali ognuno di noi è chiamato specialmente si ricopre degli incarichi per i quali l’associazione gli ha affidato precise responsabilità. Essere volontari vuol dire mettere anche a disposizione le proprie competenze ed i propri talenti perché da questi cresce l’associazione e si proietta verso il futuro.

Quest’anno molto particolare è iniziato con una bellissima programmazione sia di formazione permanente che di corsi base dopodiché nessuno aveva capito inizialmente quale fosse la gravità del covid tanto da rimandare fino all’ultimo una decisione sul corso di primavera che poi è stato cancellato impossibilitati a fare diversamente. Quando ci siamo chiesti che cosa fare nel periodo di non presenza abbiamo iniziato con alcune formazioni permanenti con lo scopo di aumentare le nostre competenze e partecipare alla costruzione di un futuro diverso mediante la partecipazione a questi incontri che erano molto attesi anche perché momenti di unione.

Dopo la pausa estiva la situazione sembrava normalizzata, abbiamo pianificato il corso base d’autunno ma gli eventi hanno stravolto nuovamente i nostri piani e così abbiamo spostato le lezioni sulla piattaforma zoom. Dopo la prima lezione di introduzione ad AVO da parte del presidente abbiamo tenuto tre lezioni

eccezionali con tre diverse formatrici - Letizia Espanoli, Emilia Quadri, Eleonora Volpato - che oltre ad affascinare i discenti hanno conquistato anche i volontari che hanno voluto seguire i loro interventi. �� nuove persone sono pronte per iniziare le nuove sfide di AVO, verranno introdotte nelle diverse attività non appena si creeranno i presupposti ma siamo convinti di aver dato a tutti la possibilità di partecipare alla grande missione di Avo anche aspettando di iniziare concretamente l’attività.

Abbiamo già pianificato un nuovo incontro il 16 di gennaio con la dottoressa Quadri per continuare il percorso perché la formazione non è qualcosa che sta in un angolo di noi stessi ma diventa parte del nostro essere e spesso ci aiuta a essere individui più completi. Grazie a tutti per la partecipazione perché dietro ad ogni lezione c’è un grandissimo lavoro che va dai colloqui con gli aspiranti volontari all’organizzazione delle lezioni all’enorme lavoro di segreteria.

Carlo Benzi Vicepresidente AVO Milano con delega alla Formazione

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EVENTI AVOUn banchetto di Natale a 1000m di altitudineDa circa due mesi mi sono trasferita in un paesino delle Alpi Marittime, Sant’Anna di Valdieri, in provincia di Cuneo. Qui abitano solo 7 persone (me compresa). Per rallegrare il periodo delle feste abbiamo deciso di organizzare una vendita di oggetti fatti a mano da noi,con lo scopo di raccogliere fondi per “AVO”. Mi hanno aiutato tutti gli abitanti di questa piccolissima frazione: il Sig. Giovanni ha tagliato i tronchi degli al-beri, il Sig. Dino ci ha portato il Pun-gitopo e le pigne mentre Cinzia, che gestisce la bottega del Parco, oltre al lavoro manuale, ha messo a dis-posizione un tavolo da lavoro, stoffe varie, bottiglie vuote e naturalmente la stufa a legna perché qui ha nevi-cato tantissimo e fa molto freddo.Circa �0 giorni fa abbiamo iniziato a preparare gli oggetti che vedete in foto : pigne babbo natale, composizio-ni floreali per centrotavola, bottiglie di liquore con le lucine, fermaporte in legno, cupcake segnaposto e dal gior-no 8 Dicembre (Festa dell’Immacolata) abbiamo aperto la vendita all’interno di questa caratteris-tica bottega. Oltre alla raccolta fondi le persone di passag-gio, in maggioranza alpinisti e famiglie che fanno passeggiate con le ciaspole, chiedono cosa fa “AVO” ed io racconto la nostra sto-ria e le attività prima e dopo il Covid. Devo dire che in molti ci conoscono e, oltre ad

acquistare l’oggetto, lasciano anche qualche offerta. Ci siamo fatti pubblicità sulla pagina Facebook di Sant’Anna di Valdieri e speriamo, ora che an-che il Piemonte è in fascia gialla, che vengano a trovarci tante persone: il banchetto è sempre aperto.

E’ stato un momento molto coinvolgente anche durante la preparazione perché, fra cioccolate e chiacchere, il tempo è trascorso allegramente. Inoltre è servito come veicolo di pubblicità per la nostra Associazione.

Stefania Michelotti, volontaria al Don Gnocchi e membro del Consiglio Direttivo

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NOTIZIE“Da Casa a Casa, Volontari AVO sempre”Scrivo oggi, � dicembre, “Giornata mondi-ale del volontariato”, ricorrenza indet-ta dall’ONU che quantifica i volontari di tutto il mondo in un miliardo di persone.“Lo scopo della giornata è quella di riconoscere il lavoro, il tempo e le ca-pacità dei volontari in tutto il mondo”.Un giorno rappresentativo per ogni volontario che dona la propria goccia in un grande mare. E noi che siamo AVO e che nell’acronimo ritroviamo l’anima del nostro agire, abbiamo temuto di sentirci soli senza il nostro “fare”, come forse tanti altri volontari nel mondo.

Ci ricordiamo sicuramente quel gior-no, il 24 febbraio, quando forse solo il camice è rimasto in Ospedale. Ed ora che la fine dell’anno sta arriv-ando possiamo confermare che non siamo mai stati lontano da AVO e che ancor più ci siamo incontrati, non nei reparti, non in corsia ma, sempre con passione, davanti allo schermo di un computer nei corsi di formazi-one, in videochiamata, in chat, al telefono, nei nuovi progetti e nei sogni per un futuro mai im-maginato prima, in una trasversalità tra strut-ture che in altri tempi non sarebbe stata pos-sibile avviare. Ancora incontri, sempre di cuori.Se non ci siamo sentiti soli senza il nostro operato, se abbiamo potuto sentirci sem-

pre forti, come AVO, è davvero grazie al nostro Presidente che non ci ha mai lasciato.

Ricordiamo sempre i nostri Ospedali, sappiamo che questi ci aspettano e non dimenticano i loro volontari.

L’Istituto I.R.C.C.S. Carlo Besta, riconosciu-to come il primo Istituto Neurologico a livello italiano e come il sesto a livello mondiale, vanta una storica collaborazione con numerose Associazioni e Fondazioni che si carat-terizzano con 36 differenti finalità.

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NOTIZIE“Da Casa a Casa, Volontari AVO sempre”

La Redazione “INNBesta”, editoriale che si rivolge a chi lavora in Istituto e per l’Istituto, ha chiesto a Carla, Coordinatrice AVO Mi-lano - Besta, di presentare un articolo sulla nostra attuale vita associativa: AscoltoAVO, AREU, A Casa Lontano Da Casa...manchiamo, ma non essere presenti non significa essere assenti, solo essere vicini in modo differente.Ed è proprio sentendoci così, uniti e presen-ti, che ci avviamo verso la fine di questo 2020 che per fortuna sta volando, ma non invano.

“Cieli sereni” ci auguriamo-

Elena Vegetti Volontaria AVO Milano al Besta

(NdE: La foto che accompagna l’articolo è inti-tolata “Due pesi e due misure” ed è un opera artistica realizzata da Licinio Sacconi, nostro vo-lontario al Besta venuto a mancare tempo fa).

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EVENTI AVOTempo di regali per AVO Milano

Negli ultimi due anni i nostri volontari hanno partecipato alla “operazione pacchi di Natale” ovvero la maratona di impacchettamento regali offerta come servizio ai clienti del centro commerciale Milanofiori di Assago. Quest’anno non è stato potuto organizzare nulla a causa della epidemia di coronavirus che ha limitato fortemente le nostre attività.

Il Direttore del centro commerciale ha però desiderato manifestare la propria riconoscenza e vicinanza a tutte le associazioni che negli anni passati hanno partecipato all’evento: tutte hanno ricevuto una donazione in contanti come gesto di gratitudine e di supporto in questo momento difficile. La cerimonia di consegna è stata organizzata presso l’atrio del reparto di Pediatria dell’ospedale San Paolo: Il Dott. Ferrari, direttore del centro commerciale, ha consegnato l’assegno simbolico a Marie e Carlo Benzi, rispettivamente Consigliere e Vice-Presidente di AVO Milano.

Ringraziamo calorosamente il centro commerciale Milanofiori per la generosità dimostrata: un gesto importante che oltre ad aiutare in modo tangibile l’Associazione rafforza i legami che abbiamo instaurato con altre realtà del territorio di Milano.

Lorenzo Galbiati Volontario AVO al San Paolo

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NOTIZIENatale...lontani ma vicini

Fare un articolo su questo anno orribilis al Pio Albergo Trivulzio... davvero non so da dove cominciare... Era fine febbraio e nello spogliatoio stavamo chiacchierando dopo il servizio, chiedevo alla mia collega “pollice verde” se dovevo potare le rose sul terrazzo del nostro reparto Turoldo, Riabilitazione onco-logica, 100 mq che avevamo fatto diventare un giardino di fiori ed erbe odorose... ave-vamo appena piantato le primule di tutti i colori nelle grandi fioriere in legno, ad al-tezza di carrozzina... e la domenica arriva il messaggio dal nostro Presidente che sono sospese tutte le presenze in reparto in tutti gli ospedali e RSA, fino a nuovo ordine.

Telefonate frenetiche, qualcosa già era nell’aria... ma mai avremmo immaginato qualcosa come quello che è accaduto, soprattutto nel nostro Istituto, il più importante d’Italia... Le emozioni in fila, sorpresa, paura, incre-dulità, panico, preoccupazione... e alla fine tutti rinchiusi in casa per qualche mese.

E poi arriva la primavera, il sole si fa più caldo, i fiori cominciano a sbocciare, la gente com-incia a cantare sui balconi e gli operatori sanitari venivano chiamati eroi... e poi la pazza estate, e poi... rieccoci come in un tragico gioco dell’oca alla partenza: il panico per il dopo-Natale...

Fine del riassunto, ma da quel lontano fine febbraio e fino ad ora, noi volontari del Pio Albergo Trivulzio, non abbiamo smesso di pen-sare a chi avevamo lasciato nei reparti, spaventa-

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NOTIZIENatale...lontani ma vicini

ti, disorientati e soli... Come abbiamo potuto, abbiamo continuato a tenere i contatti con il personale, con cui era-vamo più in confidenza dopo anni di servizio, e soprattutto con qualche paziente e con quei residenti nelle RSA di cui avevamo il numero di telefono e naturalmente fra noi volontari, in una bella catena di affetto che continua a legarci sul filo del telefono, delle video-chiamate e delle riunioni via zoom.

Avo Milano non si è fermata davvero, abbiamo partecipato ad una grande quantità di incon-tri con psicologhe e formatrici, che per tanta parte hanno riguardato proprio i temi per noi più importanti: la cura delle parole, vivere e governare le emozioni, la gentilezza, l’anziano oncologico, l’anziano fragile... abbiamo impara-to a vedere la demenza senile come una ladra di memoria, come se si spegnessero le luci, si strin-gesse una gabbia... e la persona appassisce, ma non perde la capacità si sentire ed esprimere le emozioni.... e quelle positive sono fonte di vita... Ore e ore di formazione con relatori di altissimo livello e al tempo stesso molto semplici, con pa-role facili da comprendere e si capiva che non era teoria, che loro in corsia ci erano stati davvero: vid-eo-conferenze che tanto hanno insegnato e tan-to fatto riflettere anche i volontari più... veterani.

E poi di nuovo sul campo ad ascoltare: abbiamo anche noi aderito con entusiasmo alla chia-mata della Protezione Civile per rispondere al

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NOTIZIENatale...lontani ma vicini

centralino Covid della Regione, naturalmente mettendo il nostro cuore anche in mezzo alle informazioni tecniche e, oramai forzatamente trasformati in volontari-telefonisti, anche noi del Trivulzio rispondiamo al numero del nuovo Servizio Ascolto Avo, che in occasione delle festività, ha anche goduto di una grande pubblicità nelle metropolitane di Milano per comunicare ai milanesi e non che noi volontari Avo ci siamo sempre, dentro e fuori le strutture ospedaliere, accanto a chi magari proprio durante le feste si sente più solo.

Ma arrivando il Natale, non abbiamo resistito, di solito decoravamo i reparti, organizzavamo fes-ticciole con panettoni e bevande, non dimenti-cando le cose buone anche per i diabetici, e le tombole... e per qualche tempo tutti scordava-mo un poco le tristezze, le malattie. la vecchiaia e vincevano i sorrisi e l’allegria, tutti insieme...

Non potendo fare tutto questo, testarda-mente volevamo che i nostri pazienti e resi-denti sentissero anche loro la nostra voce, così, in mancanza di altro, abbiamo preparato e impacchettato ugualmente piccoli Babbi Natale da comodino, panettoncini mono-porzione con un bel bigliettino augurale, il nostro numero di telefono di Ascolto Avo arrotolato con il cu-ore simbolo di noi volontari Avo e li abbiamo portati portineria del Pio Albergo Trivulzio.

Le nostre piccole briciole di Natale, per decorare qualche comodino in questo Natale 2020 così ir-reale.. augurandoci tutti un anno migliore! Marie Simone, volontaria al Don Gnocchi e membro del Consiglio Direttivo

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Probabilmente molti di voi non lo sanno ancora ma, a inizio dicembre, è stato costituito un gruppo delegato alla comunicazione di AVO Milano, composto da me (volontario al Policlinico), Marie e Lorenzo (consiglieri e volontari rispettivamente al Trivulzio e San Paolo).

L’idea di creare un gruppo eterogeneo per gestire la comunicazione sia interna che esterna della nostra Associazione, mi è venuta prendendo spunto da un’altra associazione in cui una mia cara amica è responsabile per l’area marketing. In una associazione così grande, in una città metropolitana così dinamica come Milano, era necessario riprendere il tema della comunicazione e non lasciarlo in secondo piano. Così facendo ognuno di noi mette in campo le proprie competenze, tutte a vantaggio di AVO Milano.

Ho iniziato ad “approcciare” questo mondo quando al Policlinico, durante l’emergenza sanitaria in , è stato avviato un progetto di videochiamate in reparto. Non era più il nostro camice a “contraddistinguerci” ed incarnare i nostri valori, dovevamo delegare questa funzione ad una locandina. Da lì è nata l’idea di creare delle locandine accattivanti e attuali che permettessero a vista d’occhio di

percepire l’animo del volontariato AVO. Molto difficile come cosa, ma almeno all’interno dell’ospedale il personale medico e paramedico ci conosce, ci apprezza e quindi poteva farci da tramite.

Ancora più difficile è stato quando la nostra

Il progetto “Comunicazione di AVO Milano”NOTIZIE

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Associazione ha deciso di uscire dalle corsie degli ospedali, per accogliere anche la sofferenza che è nella nostra città. Nasce AscoltoAVO e, con questo servizio, anche l’esigenza di dover confrontarsi con una collettività dinamica, eterogenea e abituata, ahimé, all’apparenza. Non possiamo permetterci di trascurare un tema così importante nella nostra società quale l’immagine dell’Associazione sui Social Network, nelle strade, sul sito internet, nelle nostre pubblicazioni...

Come detto sopra, negli anni passati alla nostra immagine era sufficiente il camice bianco e la scritta rossa “AVO” a garanzia delle nostre competenze di volontari, ora non più. Ora ci stiamo aprendo alla sofferenza della nostra città al di fuori delle corsie: servizi nuovi che vengono incontro alle nuove sofferenze, come l’assistenza domiciliare, l’ascolto telefonico, il supporto ai minori (tramite l’aiuto compiti, per esempio), … Così con l’unione dalle capacità di ognuno di noi nasce lo spirito dell’associazionismo: persone diverse che per un unico obiettivo mettono in campo le proprie passioni, competenze, tempo, volontà e cuore.

Ed è in questo spirito che è nato questo gruppo di comunicazione: Lorenzo con l’esperienza nella gestione di tutte le grafiche e dei social, Marie con la competenza di una, ormai ex, direttrice di agenzie pubblicitarie ed io, con la volontà di imparare da entrambi e mettere a disposizione il mio entusiasmo.

Il progetto “Comunicazione di AVO Milano”NOTIZIE

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NOTIZIEIl progetto “Comunicazione di AVO Milano”

In poco tempo siamo riusciti ad avere dei piccoli traguardi, con l’aiuto di un ArtDirector amico di Marie, siamo riusciti a creare una locandina per AscoltoAVO, molto moderna e con un logo ben definito, che allo stesso tempo rappresenti l’associazione e il nuovo servizio. Sempre grazie ai diversi contatti di Marie, siamo riusciti ad ottenere anche tantissime affissioni nelle diverse metropolitane di Milano in formato �00x��0. Milano è invasa dalle nostre locandine ed i Social Network pure! Abbiamo chiesto a tutti i volontari di pubblicare o inviare le foto con #ascoltoavo per far arrivare la nostra presenza a quante più persone possibili, anche tramite questi nuovi strumenti tecnologici.

Abbiamo creato un’immagine per Natale, rovesciando il nostro logo di AVO e creando così un albero di Natale. Ed infine, l’ultima novità è la creazione di un numero WhatsApp 377 493 7994 dal quale far partire le comunicazioni a tutti i nostri volontari in modo immediato. A proposito, per ricevere le comunicazioni su WhatsApp è necessario salvare questo numero in rubrica. Abbiamo inviato ad ognuno un primo messaggio con tale richiesta, se non è arrivato, fatelo presente in modo da aggiungervi!

Noi siamo pronti per un 2021 ricco di novità e di buoni propositi, con grafiche nuove per le email, per questo giornalino e per tante altre attività e progetti. Vi dico solo che Marie ha in mente un Tram di AVO, chissà che vuol realizzare… Buone feste dal gruppo Comunicazione AVO!

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Leggere come cura. Leggere per chi non può farlo.

È durante questo anno complicato, dove la presenza è negata e solo la voce è rimasta lo strumento accogliente di vicinanza, che è nato il Progetto di “Lettura a distanza” . Progetto trasversale di volontari RSA e di volontari di altri settori AVO, il cui obiettivo è “non lasciare soli”, è continuare a stare accanto individuando nuove strade di vicinanza.

Qui riportiamo le prime letture a distanza ai Meeting Dem , dove le voci dei volontari con i loro volti in videoconferenza hanno offerto momenti di compagnia e svago agli ospiti e ai loro accompagnatori, raggiunti a casa:

“Dopo lunghi mesi di lontananza e di silenzio forzati, AVO Don Gnocchi ci ha finalmente dato l’occasione di riprendere i contatti con i nostri amici del Meeting Dem. E nato recentemente il progetto di “Lettura a Distanza”, che, attraverso collegamenti telematici, ci ha consentito di riprendere gli incontri.E stato davvero come essere presenti, abbiamo avuto modo di interagire con gli ospiti, che, in base all’argomento proposto, hanno scherzato con noi e ci hanno raccontato momenti di vita vissuta.L’iniziativa è piaciuta molto, è stata una grandissima gioia; ancora una volta, donando

solo un po’ del nostro tempo abbiamo ricevuto in emozioni molto di più di quanto donato.Un incarico nuovo nel quale mi sono “lanciata” d’istinto: dedicare un’ora del mio tempo alla settimana per iniziare ad imparare ad intrattenere persone che frequentano il Mdem. “Luisa Bressan - Volontaria AVO Milano al Don Gnocchi.

“Il gruppo di volontari mi sembra affiatato e unitamente alle competenze della psicologa e delle operatrici che lavorano con queste persone quotidianamente ha fatto sì che mi si aprisse un nuovo mondo nel quale non avevo mai avuto occasione di confrontarmi.Con queste professioniste abbiamo un incontro di confronto alla settimana ed anche questo momento è molto importante e arricchente.Attualmente il nostro lavoro è tutto in divenire: si eseguono i collegamenti con zoom non potendo frequentare di persona questi centri e mi sembra che queste persone, anche nella loro fragilità, abbiano accettato e partecipino in modo attivo mediante questa comunicazione innovativa ma che ovviamente non può sostituire il vero contatto umano.Li vedo contenti nell’ascoltare i lavori che prepariamo su vari temi per quest’ora di intrattenimento, lavori che sono in parte scritti e inframmezzati da fotografie, brevi filmati e musiche inerenti all’argomento trattato.Mi auguro che il nuovo anno potrà esserci d’aiuto

NOTIZIE“Lettura a distanza” , un sogno per ogni RSA, e non solo

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per proseguire al meglio e in presenza questa attività nella quale - come sempre - abbiamo solo a imparare”. Gabriella Beneggi - Segreteria AVO Milano . Daremo ancora la parola al neonato Progetto, si nutrirà di racconti, poesie, biografie, fiabe, immagini, voci, e sarà “cura”, a presto.

Marie Simone, Volontaria al Pio Albergo Trivulzio e membro del Consiglio Direttivo.

...eccoci qua, alla fine di questo 2020 poco vissuto e molto subito.

Un anno “strano” che ha costretto quasi tutti ad una anomala inattività compresi i volontari di AVO Milano costretti a sospendere le loro solite attività negli Ospedali milanesi.Ma, senza smentire il detto che recita …Milan l’è un grand Milan….AVO Milano in questo periodo “sospeso” non si è fermata e con insistente ostinazione, e di questo dobbiamo ringraziare il nostro Presidente, ha cercato / immaginato attività alternative per continuare la sua mission di vicinanza alle persone oltre che mantenere viva la motivazione dei suoi volontari.

Ecco che in questo fine anno, AVO Milano, ha già visto decollare alcune nuove iniziative come AscoltoAVO, le collaborazioni con AREU e con il Comune di Milano, il supporto ai Centri d’incontro della Fondazione Don Gnocchi con la lettura di testi ai pazienti da remoto attraverso collegamenti on-line.

In particolare proprio quest’ultima attività ha stimolato molto la mia curiosità ma non solo mia, tanto che, con un sostanzioso gruppo di volontari, all’inizio di dicembre abbiamo iniziato questa esperienza a supporto dei Centri d’Incontro del MeetgDem delle Zone 4, 7 e 9 in modalità on-line.

Una nuova esperienza, interessante e coinvolgente che vede i volontari impegnati nelle attività di ricerca, realizzazione di presentazioni (documenti) e infine lettura ai pazienti di brevi racconti su temi scelti e concordati di volta in volta con gli operatori / psicologi della Struttura. Un’esperienza immaginata come un momento di creazione di benessere, di aggregazione, di sollievo, di conforto, di rilassamento per tutti coloro che vivono una più o meno lunga degenza in un ospedale. Per tutte queste motivazioni ed altre ancora AVO Milano sta provando ad allargare / diffondere la pratica della lettura a distanza e in realtà come ad esempio le RSA o i reparti di lunga degenza.

NOTIZIE“Lettura a distanza” , un sogno per ogni RSA, e non solo

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NOTIZIE

Sulla scia di questi stimolanti obiettivi, io con altre volontarie (Lucia e Stefania) abbiamo lavorato ad un progetto sulla diffusione della lettura aderendo ad un Bando di Fondazione Cariplo, in partenariato con un’altra Associazione culturale.

Il progetto, inviato alla fondazione Cariplo il 16 dicembre ed ancora in attesa di esito, prevede la costruzione di un format nell’ambito del quale si faranno incontri di lettura e discussione di testi anche teatrali, proprio all’interno delle strutture ospedaliere milanesi in modalità on-line attraverso la piattaforma zoom. L’esito positivo del Bando potrà sicuramente darci una mano a diffondere questa positiva esperienza, soprattutto in termini economici, ma indipendentemente dall’esito del Bando spero proprio che l’Associazione continui questo percorso di vicinanza agli altri attraverso l’uso della lettura.

Buone Feste da Antonietta (Volontaria in Segreteria Via Dezza)

“Lettura a distanza” , un sogno per ogni RSA, e non solo

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Auguri di Natale e Premiazioni 2020Questo “tempo sospeso” ci ha impedito di fare la consueta festa con premiazioni in occasione della Giornata del Volontario che cade il 24 ottobre, fino all’ultimo abbiamo sperato di poter almeno organizzare il consueto incontro in presenza per gli auguri di Natale per vederci “dal vivo” e dare un riconoscimento a chi è in Associazione da tempo ed ha contribuito a portarla fino a noi.

Quando ci siamo resi conto che avremmo dovuto “ripiegare su Zoom” abbiamo studiato diverse ipotesi ma alla fine ha prevalso la più semplice ed immediata, una comunicazione ai premiati ed un invito a tutti per il 17 dicembre per incontrarci, sia pure dietro ad uno schermo, parlarci ed ascoltare le bellissime testimonianze di alcuni premiati, che invitano a perseverare nel nostro essere volontari, concludendo con gli auguri di Buone Feste e la promessa di festeggiare con un segno tangibile in presenza non appena sarà possibile.

L’adesione è andata oltre le più rosee previsioni ed abbiamo quindi organizzato una seconda sessione per il 21 dicembre poichè un buon numero di persone non aveva potuto seguire l’edizione del 17 dicembre per i limiti della licenza Zoom.

Due momenti bellissimi, la conferma di un gruppo che vive l’AVO, un’entità formata da ciascun volontario e socio, una comunità preziosa in

questi momenti dove il ritrovarsi anche a distanza rappresenta un momento di “normalità”.

Ci siamo ripromessi di vederci presto nel �0�� per continuare il nostro percorso per un AVO a colori che sia sempre legata ai valori fondanti e che, facendo tesoro della propria esperienza, si avvicini ai bisogni e dia loro una risposta sempre per essere vicino alle persone che sono il cuore della nostra missione.

Riportiamo l’elenco dei Premiati 2020:

IRCCS Neurologico Besta: 10 anni PADIGLIONE GRAZIA 10 anni POLETTI ANNAMARIA 15 anni PERIZZOLO MARIA LUISA 15 anni PIZZINI EMANUELA 15 anni SACCONI LICINIO

Ospedale Maggiore Policlinico: 10 anni ALIPRANDI PAOLA CECILIA 10 anni PAGANELLI FEDERICO 15 anni BONOMETTI LUCIA 15 anni MARTINI LUISA 15 anni PONTICELLI ANNA 15 anni STANZANI MIRCO 20 anni BALDIS ALESSANDRA 35 anni CASAVECCHIA MICHELA 15 anni MAYER CLAUDIA

EVENTI

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Auguri di Natale e Premiazioni 2020

NEWS DALLE STRUTTURE

Ospedale San Paolo: 10 anni BEDARIDA NICOLA 10 anni CURTI IVANOE 15 anni BERTONI ELENA 15 anni MALABARBA GIULIANA

San Giuseppe: 10 anni BESTETTI OLGA CARLA 10 anni BIANCO CARLA 10 anni MAGLIANO ROBERTO 15 anni BACCINI MARIA CHIARA 15 anni MARCOMENI ANGELA 25 anni ARTEMISIO ENRICA 25 anni ASCOLANI ANDREINA 25 anni SANTAMARIA RITA

CTO: 20 anni COSTI VITTORIA

Gaetano Pini: 10 anni PARENTI GIANLUIGI 10 anni RIMOLDI GIANNI AUGUSTO 15 anni ANSELMI MARCELLO 15 anni MAYER CLAUDIA

Pio Albergo Trivulzio: 10 anni CIVARDI SIMONA MARIA 10 anni COLOMBO FRANCESCO 15 anni WEISS GRAZIA EMANUELA 20 anni PANIZZA DARIA 25 anni APOLLONIA ORNELLA

35 anni BORSETTI AUGUSTA 35 anni POMARI ANNAMARIA

Fondazione Don Gnocchi: 10 anni BARONCINI SILVIA 10 anni BRONZINI GILBERTO 10 anni CIGNARELLA ALESSANDRA 10 anni D’ ANNA GINO ADALBERTO 10 anni DE MARTINI M.ASSUNTA 10 anni INDIGENO MARIA RAFFAELA 10 anni MONTAGNA MANUELA 10 anni PILI RENATO 10 anni RONCHI GIUSEPPINA 15 anni BARTOLINI ANNA 15 anni PIZZONIA LISA 20 anni GIANGASPERO LORETTA

Melzo: 10 anni SANTORO LUCIANA

Niguarda: 10 anni MINNITI ROSARIA

Segreteria Via Dezza: 15 anni FILISETTI LAURA MARIA

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Progetto scuola e minori: “Vai a scuola? AVO viene con te”Dopo gli incontri del 12 e 20 Novembre, durante i quali si è parlato del futuro dell’Associazione e della diversificazione dei suoi servizi, abbiamo deciso di offrire il nostro contributo ai minori supportandoli con la didattica resa difficile dalla pandemia in corso, per far si che la didattica, oggi spesso complicata dalla pandemia in atto, possa essere vissuta con serenità.

Il supporto offerto non intende sostituirsi alla didattica curricolare, ma offrire un tutoraggio per quei bambini/ragazzi che non sempre sono presenti e attivi nella Didattica a Distanza (DAD), naturalmente sempre e sotto la direzione dei docenti dei vari consigli di classe.

L’intervento potrebbe realizzarsi attraverso contatti settimanali pomeridiani con gli alunni più in difficoltà, segnalati ovviamente dai docenti di riferimento, sia tramite videochiamate che tramite internet, per verificare sia la loro presenza alle lezioni, sia per supportarli nelle difficoltà del lavoro scolastico domiciliare, sia in tutte quelle difficoltà di carattere psicologico che i bambini/ragazzi devono affrontare in questo complesso periodo.

I volontari si impegnerebbero a mantenere anche i contatti richiesti con i docenti, per riportare loro quanto fatto e per concordare le strategie educative da porre in atto. Se fosse necessario, i contatti potrebbero essere estesi anche alle famiglie.

Il servizio è sperimentale, per cui verrà offerto ad un numero limitato di istituti scolastici, salvo poi ampliarlo sulla base dei risultati ottenuti. Tali risultati verranno verificati in sintonia con i docenti stessi, utilizzando strumenti che verranno predisposti.

L’intervento sarà ovviamente concordato rispettando l’iter scolastico di approvazione, quindi passando per tutti gli organi collegiali competenti, e potrebbe diventare un servizio in più che gli istituti possono offrire ai loro utenti.

Un modo diverso per essere vicini ai bisogni del territorio in questo tempo sospeso pensando all’attività con un’ottica sostenibile e pertanto destinato a continuare nel tempo.

Alda, Angelica, Clara, Nadia, Rosy

NEWS DALLE STRUTTURE

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Il 16 settembre mi arriva una telefonata dalla nostra Segreteria, aveva appena chiamato il Direttore dell’AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) per chiedere se avevamo volontari disponibili a rispondere al numero verde Covid. Di lì a poco mi arriva la mail alla quale rispondo ed in pochi minuti sono già al telefono col Dr. Polverini che mi illustra la richiesta e rimanda ad una conversazione del giorno successivo col responsabile della centrale operativa, Dr. Di Mauro, per tutti i dettagli.

Sono combattuto, rifletto se sia un servizio in linea con la nostra missione tuttavia il desiderio di esserci in un momento così difficile mi guida verso una immediata condivisione coi consiglieri tutti concordi nell’andare avanti.

E’ stato facile il dialogo col responsabile della centrale operativa perché, nel suo precedente incarico in un ospedale, incontrava i volontari AVO e ne conserva una buona opinione, ci lasciamo con la promessa che saremmo andati avanti e così iniziamo a lanciare, tramite i coordinatori dei vari gruppi di volontari, la campagna reclutamento volontari disponibili a fare turni in presenza nella sede AREU di almeno 4 ore (il numero verde funziona tutti i giorni della settimana dalle 8 alle 22) con la garanzia di tutti i DPI e di

una formazione tecnica da parte della stessa.All’inizio abbiamo timide risposte ed allora decidiamo di organizzare un incontro a distanza coinvolgendo tutti i coordinatori dei vari gruppi, i volontari potenzialmente interessati ed il responsabile della centrale operativa che ci illustra il servizio. Ad un certo punto prende

AVO MIlano e il numero verde AREU

NOTIZIE

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la parola una volontaria che autonomamente aveva fatto quel servizio in marzo-aprile facendo capire come un volontario AVO può dare valore aggiunto nel rispondere a telefonate che partono da richieste tecniche ma che molto spesso celano paure profonde e noi sappiamo bene come poter porgere una mano, consolare. Finita la riunione fioccano le adesioni, si arriva a �� volontari e con la consueta organizzazione AVO incarichiamo la consigliera Stefania Michelotti a coordinare il servizio e tenere i rapporti coi volontari ed AREU affinché sia garantito il servizio, inizialmente di un volontario al mattino ed uno al pomeriggio poi passati a due più due. Il 24 settembre siamo già operativi!Tra entrate ed uscite il numero di volontari impiegati è rimasto costante con grande entusiasmo da parte di chi è tornato a “sentirsi utile”, da AREU ci sono giunti tanti ringraziamenti per la validità, serietà e costanza dei volontari AVO.

Stefania così sintetizza il servizio in AREU “Il telefono continua a squillare e si fa a gara a chi risponde prima, tutti cercano di rendersi utili.I problemi che ci vengono sottoposti sono di tipo organizzativo: ho il covid e sono sola come faccio a portare fuori il cane? Di tipo medico: ho qualche linea di febbre cosa devo fare? Legale: devo fare un viaggio di lavoro in Senegal cosa devo fare al rientro? E naturalmente di tipo psicologico: ho il covid e ho paura, mi aiuti.Abbiamo in dotazione un manuale aggiornato

utile per ricordare tutte le norme in vigore ma quando una persona ti dice questo ti tocca il cuore e noi ce lo mettiamo sempre.Lo sappiamo fare bene. Non ci siamo arresi neanche quando ci hanno detto che avremmo dovuto pagare il parcheggio della nostra auto …alla possibilità di esserci non rinunciamo”.

Cosa ci ha insegnato questa esperienza? Che il nostro esserci può avere ampi orizzonti, pur non andando lontano dalla nostra missione, ed è necessario “ascoltare il territorio” sul quale nel tempo si sono spostati tanti bisogni e questa fase di non presenza nelle Strutture ci consente di sperimentare anche l’AVO del domani, più colorata di quella del passato senza peraltro perdere i suoi valori fondanti che sono le sue radici, i pilastri che ci hanno consentito di festeggiare 45 anni di storia in una modalità che nessuno di noi credo avrebbe pensato prima di febbraio ed invece è stato possibile. Eravamo partiti dal Convegno sulle Nuove Povertà del 23 Novembre 2019 per disegnare nuovi potenziali orizzonti ma l’epidemia ci ha insegnato a “ballare sotto la tempesta” come scriveva Gandhi senza perdere di vista la nostra mèta di un’AVO sempre più vicina alle persone.

Francesco Colombo Volontario e Presidente AVO Milano

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