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22.03.2016 EMERGENZA MIGRANTI Proteste a Kresna contro l’eventuale campo per i rifugiati Circa mille abitanti della città di Kresna hanno protestato contro la possibilità che il centro abitato possa ospitare profughi e migranti in caso di un aumento della pressione migratoria sui confini del Paese. Il Sindaco di Kresna, Nikolay Gheorghiev, ha detto che non ci sono in questo momento piani per trasformare l'ex caserma della città in un campo per rifugiati, ma che questa potrebbe essere utilizzata in caso di maggiore afflusso di migranti dalla Grecia e dalla Macedonia. Gheorghiev ha affermato che l'opzione è stata discussa dal Ministro dell'Interno, Rumyana Bachvarova, durante l’esercitazione congiunta di polizia ed esercito condotta presso il valico di frontiera Kulata, all'inizio di marzo. Il Sindaco sta cercando di ridurre le tensioni tra la popolazione locale che teme l’arrivo, con i migranti, di malattie contagiose e possibili terroristi o criminali. I cittadini non escludono la possibilità di proseguire con la protesta e bloccare in caso di necessità la strada E-79. Il ministero dell'Interno ha spiegato che non è stata presa alcuna decisione concreta sulla creazione di un centro per i rifugiati nella città, ma che sono state discusse diverse opzioni per la sistemazione di questi ultimi. Johanna Mikl-Leitner: oltre un milione di migranti potrebbero recarsi ai confini della Bulgaria Esiste il potenziale pericolo che oltre un milione di migranti si diriga verso la Bulgaria, dopo il blocco della loro rotta attraverso i Balcani occidentali e l’accordo raggiunto tra UE e Turchia. L’allarme lanciato dal Ministro dell’Interno austriaco, Johanna Mikl-Leitner, in un’intervista alla televisione pubblica ORF, è ripreso dai media in Bulgaria. “Si osserva un’intensificazione dell'attività dei trafficanti di persone che stanno creando nuovi corridoi verso la Bulgaria per la migrazione di massa", scrive l'agenzia BGNES citando la Mikl-Leitner. A suo dire è necessario bloccare anche la rotta dei migranti attraverso i Balcani orientali”. POLITICA Boyko Borissov: nessun rimpasto di Governo in programma Il Governo non subirà nessun rimpasto, ha dichiarato il Premier Boyko Borissov smentendo possibili cambiamenti nell’esecutivo. Non prevedo nessun rimpasto di Governo, spiegherò al gruppo parlamentare del Gerb tutto ciò che c'è da sapere”, ha detto Borissov in un'intervista alla Nova Tv, commentando la dichiarazione rilasciata dal partito di maggioranza la scorsa settimana. Nei giorni scorsi si sono, infatti, registrate alcune tensioni in seno al partito del Primo Ministro e il Blocco Riformista, partner di Governo. Il partito Democratici per una Bulgaria forte (DSB) ha scatenato controversie in seguito alla decisione di passare all’opposizione mantenendo i propri ministri e rimanendo parte del Blocco della coalizione al Governo. NAZIONI UNITE

News ccib 22 03 2016

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22.03.2016

EMERGENZA MIGRANTI Proteste a Kresna contro l’eventuale campo per i rifugiati

Circa mille abitanti della città di Kresna hanno protestato contro la possibilità che il centro abitato possa ospitare profughi e migranti in caso di

un aumento della pressione migratoria sui confini del Paese. Il Sindaco di Kresna, Nikolay Gheorghiev, ha detto che non ci sono in questo momento

piani per trasformare l'ex caserma della città in un campo per rifugiati, ma

che questa potrebbe essere utilizzata in caso di maggiore afflusso di migranti dalla Grecia e dalla Macedonia. Gheorghiev ha affermato che

l'opzione è stata discussa dal Ministro dell'Interno, Rumyana Bachvarova, durante l’esercitazione congiunta di polizia ed esercito condotta presso il

valico di frontiera Kulata, all'inizio di marzo. Il Sindaco sta cercando di ridurre le tensioni tra la popolazione locale che teme l’arrivo, con i migranti,

di malattie contagiose e possibili terroristi o criminali. I cittadini non escludono la possibilità di proseguire con la protesta e bloccare in caso di

necessità la strada E-79. Il ministero dell'Interno ha spiegato che non è stata presa alcuna decisione concreta sulla creazione di un centro per i

rifugiati nella città, ma che sono state discusse diverse opzioni per la sistemazione di questi ultimi.

Johanna Mikl-Leitner: oltre un milione di migranti potrebbero

recarsi ai confini della Bulgaria

Esiste il potenziale pericolo che oltre un milione di migranti si diriga verso la Bulgaria, dopo il blocco della loro rotta attraverso i Balcani occidentali e

l’accordo raggiunto tra UE e Turchia. L’allarme lanciato dal Ministro dell’Interno austriaco, Johanna Mikl-Leitner, in un’intervista alla televisione

pubblica ORF, è ripreso dai media in Bulgaria. “Si osserva un’intensificazione dell'attività dei trafficanti di persone che stanno creando nuovi corridoi verso

la Bulgaria per la migrazione di massa", scrive l'agenzia BGNES citando la Mikl-Leitner. A suo dire è necessario bloccare “anche la rotta dei migranti

attraverso i Balcani orientali”.

POLITICA Boyko Borissov: nessun rimpasto di Governo in programma

Il Governo non subirà nessun rimpasto, ha dichiarato il Premier Boyko Borissov smentendo possibili cambiamenti nell’esecutivo. “Non prevedo

nessun rimpasto di Governo, spiegherò al gruppo parlamentare del Gerb

tutto ciò che c'è da sapere”, ha detto Borissov in un'intervista alla Nova Tv, commentando la dichiarazione rilasciata dal partito di maggioranza la scorsa

settimana. Nei giorni scorsi si sono, infatti, registrate alcune tensioni in seno al partito del Primo Ministro e il Blocco Riformista, partner di Governo. Il

partito Democratici per una Bulgaria forte (DSB) ha scatenato controversie in seguito alla decisione di passare all’opposizione mantenendo i propri

ministri e rimanendo parte del Blocco della coalizione al Governo.

NAZIONI UNITE

Stanziati 106 mila lev per la campagna di Irina Bokova a Segretario Generale dell’ONU

La Bulgaria ha stanziato un budget di 106 mila lev per la campagna del suo candidato alla Segreteria Generale delle Nazioni Unite, Irina Bokova. Lo ha

reso noto il gruppo di lavoro incaricato di coordinare le attività sulla nomina bulgara, presentato al Ministero degli Esteri. Il gruppo è composto da sedici

diplomatici e capi di direzione all'interno del Ministero, nonché esperti delle Nazioni Unite e specialisti vari. Il gruppo ha presentato il lavoro per la

campagna del candidato bulgaro, rilevando le innovazioni e i dettagli

concernenti la procedura di selezione nonché gli obiettivi concreti che il Ministero degli Esteri intende fare. Un funzionario in ogni ambasciata

bulgara è stato selezionato e incaricato di promuovere il candidato del Paese. Le innovazioni nella procedura di selezione hanno lo scopo di

aumentare la trasparenza nella scelta del nuovo Segretario Generale. Il gruppo di lavoro è stato istituito subito dopo la nomina di Irina Bokova,

attuale Direttore Generale dell’UNESCO, annunciata nel mese di febbraio. Da allora gli esperti stanno lavorando sulla preparazione attiva e la

promozione della candidatura bulgara. Il mandato di Ban Ki-moon terminerà il 31 dicembre del 2016. Voci del Palazzo di Vetro sembrano puntare ad una

donna per l’incarico. La Bokova, nominata lo scorso anno per un secondo mandato come Direttore Generale dell’UNESCO, è vista da molti come la

principale candidata al dopo Ban Ki-moon ma la sua parentela con i vertici comunisti che guidavano la Bulgaria durante il periodo sovietico potrebbe

giocare contro di lei. La Bokova, infatti, è figlia di Gheorghi Bokov, Direttore

del quotidiano Rabotnicesko Delo, organo di stampa del Partito comunista, di cui la stessa Bokova ha fatto parte sino al 1990.

VISITA

Incontri a Sofia del Cardinale Pietro Parolin Il Segretario di Stato del Vaticano, Cardinale Pietro Parolin, è stato a Sofia

per una visita di due giorni su invito del Premier, Boyko Borisov, e della Chiesa cattolica in Bulgaria. Il Card. Parolin si è incontrato con il Patriarca

della Chiesa ortodossa bulgara Neofit. All'inizio del suo colloquio con il Patriarca, Parolin ha portato i cordiali saluti di Papa Francesco, che ha molto

apprezzato questo incontro. Neofit ha rilevato la buona accoglienza sempre riservata agli esponenti ortodossi in Vaticano e ha ricambiato i saluti del

Papa. Nel corso dei colloqui sono stati menzionati i buoni rapporti tra la Chiesa ortodossa bulgara e la Santa Sede. Il Patriarca ha rilevato

l'importanza della tradizionale visita della delegazione bulgara, compiuta

ogni anno in Vaticano per la festa dei Santi Cirillo e Metodio, e il suo grande contributo allo sviluppo dei rapporti tra la Chiesa ortodossa bulgara e la

Santa Sede. Inoltre, Parolin ha parlato della possibilità di costruire dei rapporti più frequenti e più vicini tra i rappresentanti della comunità

cattolica in Bulgaria e i sacerdoti ortodossi nelle varie località. A suo avviso, tra gli ambiti possibili di collaborazione ci sono il lavoro con i giovani e

l'aiuto ai poveri. Nel corso della sua visita ufficiale, il Cardinale Pietro Parolin, si è incontrato, dopo il colloquio con Neofit, con il Premier Boyko

Borissov e con il Presidente Rossen Plevneliev. “Valutiamo altamente i rapporti con la Santa Sede e sono felice che l’incontro di oggi sia

l'espressione del loro sviluppo positivo”, ha detto Borissov. Il Premier ha condiviso la preoccupazione di Papa Francesco, trasmessa dal cardinale

Parolin, per l’inasprimento delle crisi umanitarie e dei conflitti nel mondo. Il Presidente Plevneliev ha insignito l’ospite della massima onorificenza

bulgara, l’Ordine Stara Planina di Primo Grado, “per il suo esclusivo apporto al consolidamento e allo sviluppo dei rapporti di amicizia e cooperazione tra

Bulgaria e la Santa Sede”. Plevneliev ha detto che la Bulgaria ricorderà sempre Angelo Roncalli che negli anni Venti del secolo scorso fu nunzio

apostolico a Sofia con funzione episcopale e più tardi diventò Papa Giovanni

XXIII. Il Capo dello Stato ha ricordato anche la visita di Papa Giovanni Paolo II in Bulgaria nel 2002.