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LA GAZZETTA DI SARCONI Tutte le notizie su: ACLI SARCONI Direzione e Redazione: SARCONI, via Cavour , cap 85050, tel. 334 9571496 Anno 2 N. 15 Gratis Internet: http://aclisarconi.spaces.live.com Cronaca Politica SARCONI VAL DAGRI marzO 2009 Manifestazioni Curiosità Turismo

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Mese di Marzo 2009

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LA GAZZETTA DI SARCONI

Tutte le notizie su:

ACLISARCONI

Direzione e Redazione: SARCONI, via Cavour , cap 85050, tel. 334 9571496  

Anno 2  ‐  N. 15                 Gratis                 Internet: http://aclisarconi.spaces.live.com           

Cronaca Politica

SARCONI VAL D’AGRI

marzO 2009

Manifestazioni Curiosità Turismo

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SARCONI 01/03/09

Sarconi, celebrata la giornata del ringraziamento

Ha avuto luogo nel centro valligiano la 58° edizione della Giornata del Ringraziamento dell'agricoltura. Organizzata dall'associazione regionale della Coldiretti, in particolare la sezione di Sarconi con il suo presidente Antonio Lardo, la manifestazione è iniziata con il concentramento dei mezzi agricoli giunti da tutta la valle, circa ottanta, al di fuori del centro abitato. Da qui in corteo preceduti dalle autorità, l'assessore provinciale Domenico Vita, il presidente della comunità montana Alto Agri Antonio Imperatrice, il Sindaco di Sarconi Cesare Marte e Giuseppe Brillante direttore regionale della coldiretti, hanno raggiunto la chiesa di Sant'Antonio dove S.E. monsignor Francesco Nolè, vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, coadiuvato dal parroco don Vito Micucci, ha celebrata la santa messa. Diversi gli agricoltori che da tutta la valle sono confluiti a Sarconi. Quella celebrata oggi, difatti,è una giornata a cui l'intera categoria tiene in modo particolare. Istituita nel 1955 nel tempo si è trasformata in un incontro che, se da un lato vuole far rivivere le antiche tradizioni agricole, dall'altro rappresenta un momento di ringraziamento verso Dio per i frutti del lavoro nei campi. «Questa giornata -, ha detto Giuseppe Brillante, - rappresenta un concreto momento di valorizzazione dei prodotti dei campi». L'agricoltura, difatti, ha detto ancora Brillante, è una seria opportunità per il territorio di svilupparsi con concrete possibilità di occupazione. E non solo. Il mondo agricolo è fortemente impegnato nei confronti dei consumatori, offrendo loro un prodotto di alta qualità che ne rispetta soprattutto la salute. Il tutto a fronte di un mercato che guarda soprattutto al ritorno economico. Una giornata che anche quest'anno ha assunto un significato particolare in considerazione, soprattutto, del difficile momento che sta attraversando l'agricoltura lucana, stretta dai crescenti costi di produzione e dalla difficoltà d'inserire nei mercati prodotti di qualità quali quelli lucani. E proprio per superare questo difficile momento la Coldiretti ha predisposto da qualche tempo un progetto denominato “Campagna Amica”. Con tale iniziativa l'associazione intende sviluppare un dialogo aperto con i consumatori per garantirne la libertà di scelta dei prodotti, fornendo trasparenza sulle etichette, garanzia sull'origine e rintracciabilità. Nel corso della celebrazione eucaristica all'offertorio sono stati portati all'altare i frutti della terra lucana, rappresentati da pane, uva, vino, olive, olio, fiori, frutta, ortaggi, latticini e salumi. Al termine della santa messa, poi, tutti i mezzi agricoli si sono concentrati nella capiente piazza Ado Moro, dove sono stati benedetti singolarmente da S.E. il vescovo. Fonte: Il Quotidiano della Basilicata

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SARCONI 10/03/09

Sarconi, si costituisce il gruppo del Pdl

Cambia la fisionomia politica del consiglio comunale di Sarconi. Nei giorni scorsi i consiglieri di minoranza Domenico La Banca e Vito Dalessandro, con una lettera inviata al Sindaco ed al Segretario Comunale, hanno comunicato la costituzione del gruppo politico consiliare PDL - Popolo della Libertà. Il consiglio comunale di Sarconi è stato eletto a seguito delle consultazioni elettorali del 28 maggio del 2006. Fu quella una consultazione “straordinaria” visto che si era votato solo nel giugno del 2004.L'amministrazione che ne uscì allora, però, era abbastanza variegata nei colori politici al punto che nel gennaio del 2006 il consiglio venne sciolto per mancanza del numero legale ed il comune commissariato. Infatti, quattro consiglieri di maggioranza di fede centrodestra, in uno con la minoranza consiliare, di centrosinistra, rassegnarono le dimissioni scrivendo la parola fine alla prima esperienza amministrativa del Sindaco Cesare Marte. Dopo solo cinque mesi di commissario, però, alle nuove consultazioni Marte si ripropone ed ha ancora la meglio sui nuovi avversari. Con la sua lista “Per il nostro paese” a connotazione civica, raccoglie ben 548 voti, a fronte dei solo 393 della lista avversaria “Verso un futuro migliore - avanti è la vita”, pure a connotazione civica, capeggiata da Domenico La Banca. Otto, più il Sindaco, i consiglieri assegnati alla maggioranza, mentre solo quattro quelli assegnati alla minoranza. Un'amministrazione che sembrava avviata ad andare d'amore e d'accordo visto che i quattro consiglieri di minoranza erano tutti di estrazione democristiana, mentre la maggioranza, nella seduta d'insediamento del consesso dichiarò la propria appartenenza al centro sinistra costituendo, di fatto, “L'UNIONE”. Successivamente, inoltre, la stessa minoranza consiliare dichiarò l'appartenenza alla Margherita Alle successive primarie del Partito Democratico, però, mentre la maggioranza consiliare aderisce compatta, per la minoranza si esprimono solo Latronico e Panzardi, con La Banca e Dalessandro che si tengono in disparte. Fonte: Il Quotidiano della Basilicata

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VAL D’AGRI 12/03/09

LAGHI, SOAVE (PDCI): 2 INCONTRI PER UFFICIALIZZARE PROPOSTA

La proposta di istituzione dei Laghi artificiali, dopo la decisione della Giunta provinciale di Potenza di prevedere, all’interno dello schema di bilancio previsionale 2009, una misura finanziaria di sostegno, sarà ufficializzata in due incontri con gli Enti Locali, le comunità interessate in programma il 22 e il 23 marzo prossimi rispettivamente nei pressi della diga di Monte Cotugno-Senise e di quella del Pertusillo. Lo ha annunciato il capogruppo del Pdci in Consiglio provinciale Raffaele Soave in occasione del convegno sul Piano regionale turistico promosso in Regione dal Pdci. “L’iniziativa – precisa Soave – consentirà di avviare le prime azioni necessarie a disciplinare la promozione dell’utilizzo a fini ludici, sportivi, turistici, ambientali e culturali degli invasi naturali e artificiali presenti sul territorio della provincia di Potenza (il Pertusillo, Monte Cotugno-Senise). E’ da tempo che sto insistendo perché – continua il capogruppo del Pdci – in particolare i comprensori del Senisese e della Val d’Agri possano diventare offerta turistica vera e propria a 360 gradi superando l’attuale situazione di “gita domenicale” e di visitatori occasionali e di appassionati della pesca sportiva e infine di “buongustai” alla ricerca appunto della cucina tradizionale. Come ha dimostrato il successo di presenze a Monte Cotugno in occasione delle gare di canottaggio o la partecipazione di turisti per le manifestazioni del Progetto Culture In Loco in Val d’Agri si possono finalmente realizzare le condizioni per far diventare queste aree al pari di altre zone turistiche in Basilicata più conosciute e più “promosse” in fiere e rassegne specializzate una meta di quel turismo cosiddetto ambientale che è in crescita nel Paese e che attira nuovi target. Le aspettative dei giovani come di commercianti ed artigiani del Senisese e Val d’Agri sono puntate sulla possibilità di rafforzare i servizi ai turisti. Con il Parco sarà possibile dare più organicità a progetti e programmi di valorizzazione e promozione dei laghi di Monte Cotugno, del Pertusillo, per farli diventare strumenti di sviluppo per le comunità locali e autentici “contenitori” di richiamo turistico, per un loro utilizzo come aree attrezzate per il turismo all’aria aperta, per itinerari eno-gastronomici, ambientali e storico-culturali. Per questa ragione, gli ulteriori passi da compiere – conclude Soave – vanno condivisi con le Amministrazioni Comunali di cui riconosco il sostegno ricevuto per avviare il progetto, gli operatori del turismo, i commercianti e gli artigiani, le associazioni di pesca sportiva e canottaggio, le comunità locali”. Fonte: Il Quotidiano della Basilicata

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SPINOSO 16/03/09

Cittadinanza onoraria al preside Dalessandri Trentasette anni spesi al servizio dei giovani di Spinoso

“Un padre spirituale, un modello di riferimento, una traccia indelebile per la memoria e la storia di questa nostra comunità, che per questo si onora di essergli per sempre “debitrice”. E' sulla scia di queste considerazioni che l'amministrazione comunale di Spinoso ha conferito, durante un consiglio straordinario, la cittadinanza onoraria al preside Domenico Dalessandri, dirigente scolastico della scuola media per ben 37 anni dal 1971 al 2008. Oltre 1000 i ragazzi che si sono formate sotto i suoi insegnamenti, perché come dichiarato dalla stessa amministrazione «Ci sono persone che per intelligenza, per sensibilità, per dedizione professionale, riescono, più di altri, a lasciare un segno indelebile nella collettività in cui operano». Una rara competenza e tanta tenacia che hanno formato intere generazioni, profondendo nel suo “lavoro” di educatore, giorno dopo giorno, e con grande consapevolezza dell'importanza del proprio ruolo, uno sconfinato e sincero amore per la cultura e per l'istruzione. A queste sue doti, si lega una personalità umanamente affabile, che hanno permesso al preside di creare negli anni un legame forte con la collettività di Spinoso, all'insegna di un rispetto e di una stima, per infondere nei ragazzi gli ideali fondamentali e fondanti di una sana convivenza civile».

L’INTERVISTA La scuola un settore in continuo cambiamento, ne abbiamo parlato con il preside Dalessandri che per ben 37 anni ha diretto l'istituto di Spinoso. «Con Spinoso - sostiene - ho stretto un legame di amicizia umano e culturale, mi sono incardinato con la comunità. Una scelta effettuata per il carattere, l'umiltà e la disponibilità della gente. Negli anni ho assistito a trasformazioni istituzionali e culturali, ma continuando a trasmettere un sistema valoriale, e a far capo a quell'amicizia interpersonale che non fa che contagiare l'intera comunità». Il preside si sofferma sul momento che sta attraversando la scuola. «E’ un mondo complesso, cambiamenti della società negli anni sono stati innumerevoli e purtroppo i cambiamenti nella scuola sono avvenuti con un ritardo sensibile. La scuola ha perso la guida, il timone e l'indirizzo della società. Ha perso il ruolo propulsore che dovrebbe portare ad una riflessione più pacata dei cambiamenti che interessano la società. Inoltre negli anni la scuola si è troppo politicizzata, si continua a dar voce all'uno o all'altro pedagogista, con una visione settoriale che impedisce spesso la visione del bene comune». E sul dimensionamento ha la sua idea. «Già in passato, in alcune realtà quali SanChirico o SanMartino, mi chiedevo come potessero crescere i ragazzi che si ritrovavano in classi asfittiche, senza possibilità di relazione. Le pluriclasse sono di fatto un'ingiustizia sociale e qualora dovesse capitare ad un mio nipote sarei il primo ad accompagnarlo altrove. Per il maestro unico, le visioni sono diverse, anche se secondo il mio modesto parere ci dovrebbe essere gradualità nell'avere figure diversificate, perché per i primi due anni per il bambino forse è meglio avere poche figure a cui

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rivolgersi». E sul futuro non ha dubbi: «Bisognerebbe assicurare più stabilizzazione al personale docente ed aprire le scuole ad una maggiore responsabilizzazione collettiva, mediante gli organi collegiali, perché non si può pensare che il ragazzo studi con la televisione accesa. I ragazzi hanno tanti interessi ed è giusto che questi vengano coltivati ma bisogna recuperare un po' di rigore nello studio. Perché, spesso per assecondare le richieste dei genitori o dei ragazzi, ci si fa travolgere e si perde di vista l'alfabetizzazione culturale. Sarebbe un peccato originale “non Fare scuola” perché il tempo c'è e anche le risorse». Fonte: Il Quotidiano della Basilicata

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MOLITERNO 16/03/09

Carabinieri arrestano giovane per spaccio di stupefacenti

I carabinieri della compagnia di Viggiano, coordinati dal capitano Sabato D’amico, nel corso di un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in materia di stupefacenti, hanno tratto in arresto ed associato alla casa circondariale di Potenza C.F. di anni 23 in quanto resosi responsabile di detenzione ai fini di spaccio. Fermato e controllato a bordo della propria autovettura dai carabinieri, il giovane è stato trovato in possesso di 8 bustine in cellophane contenenti complessivamente 8 grammi di marijuana, per un valore di circa 240,00 € occultate all’interno delle tasche dei pantaloni. La successiva attività investigativa ha consentito di rinvenire presso l’abitazione del giovane ulteriori 2 bustine in cellophane contenenti altri 2 grammi della medesima sostanza stupefacente, bustine in cellophane per il confezionamento della droga, un tritaerba in metallo, un astuccio in plastica contenente 25 semi di canapa indiana, nonchè la somma contante di 750,00 € in banconote di vario taglio, quale presunto provento dell’attività di spaccio. La droga, unitamente all’altro materiale rinvenuto nel corso della perquisizione, è stata sottoposta a sequestro. Fonte: Lucanianews24.it

 

 

 

 

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MOLITERNO 18/03/09

Carabinieri arrestano giovane per spaccio di stupefacenti

Rimesso in libertà il giovane di Moliterno dopo aver trascorso una notte nel carcere di Potenza perché trovato in possesso di droga. Era stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Viaggiano, F.C. 23enne, perché trovato in possesso di 8 bustine in cellophane contenenti complessivamente 8 grammi di marijuana, per un valore di circa 240 euro occultate all'interno delle tasche dei pantaloni. In seguito una perquisizione domiciliare, effettuata nell'abitazione del giovane, ha consentito di rinvenire ulteriori 2 bustine in cellophane contenenti altri 2 grammi di marijuana, buste sempre in cellophane per il confezionamento della droga, un tritaerba in metallo, un astuccio in plastica contenente 25 semi di canapa indiana, nonchè la somma contante di 750 euro in banconote di vario taglio, quale presunto provento dell'attività di spaccio. Ieri il pubblico ministero della procura della repubblica di Lagonegro, dopo aver visionato gli atti, ha convalidato il sequestro della droga, disponendo contestualmente la remissione in libertà del giovane perché il quantitativo della sostanza stupefacente non è superiore ai limiti massimi indicati nel decreto del ministro della salute. Il giovane moliternese resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria a piede libero. Fonte: Il Quotidiano della Basilicata

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VIGGIANO 18/03/09

Processo Eni: parlano i testimoni La causa è delle 50 famiglie che vivono vicino il Centro Olio

Ritorna in aula il processo che vede coinvolta l'Eni, con l'accusa di inquinamento da parte di una cinquantina di famiglie che vivono nelle vicinanze del Centro Oli di Viggiano. L' udienza fissata per oggi alle 11 nell'aula “Ferrara” del tribunale di Potenza, entra nel vivo del procedimento con la testimonianza dei primi testimoni. Dopo alcune questioni preliminari per la compostezza degli atti e la numerosa costituzione di parte civile si è giunti alla quinta udienza della battaglia intrapresa dalle cinquanta famiglie insieme ad alcune aziende del posto, per quello che è il vivere quotidiano nelle vicinanze del Centro Olio «odori nauseante, aria irrespirabile, rumore costante, vibrazioni e tremolii » . Una vicenda lunga – quella della battaglia delle famiglie - iniziata nel 1999- 2000, tramite la costituzione di un Comitato Civico denominato “Pro-Viggiano” per tutti i disagi che l'attività industriale del Centro Olio ha iniziato a creare. Ed è nel 2001 che le famiglie inoltrano un esposto alla Procura della Repubblica di Potenza, in cui principalmente lamentavano delle «immissioni ed esalazioni moleste nell'atmosfera, rumori fastidiosissimi, oltre alla continua illuminazione durante la notte della fiaccola del Centro Olio». Al termine delle indagine condotte da Henry John Woodcock alla procura della Repubblica di Potenza, c'è stato un decreto di citazione a giudizio per sei persone tra dipendenti, ingegneri e progettisti del Centro Olii (gestione, realizzazione e progettazione). Ad occuparsi legalmente della vicenda Antonello Coppola coadiuvato dall'avvocatessa Assunta Mitidieri. Coppola originario di Viggiano, proprietario anche lui di un immobile nell'area limitrofa dell'impianto, l'8 gennaio 2007 dinnanzi al tribunale di Potenza si è costituito parte civile per circa una cinquantina, tra famiglie, più tre società della zona, per chiedere il risarcimento dei danni causati dal Centro Oli. Disagi e malesseri a livello fisico e psichico causati dall'attività del Centro Olio, «puzza dei gas che bruciano, il rumore costante, un illuminazione perenne della fiaccola, accesa per bruciare i gas di scarico, vibrazioni, sollevamenti di pavimenti ». Ma non solo la denuncia è anche per i danni all'agricoltura. La posizione è chiara per l'avvocato Coppola, descrivere «i disagi di quella che è la realtà quotidiana di chi vive nell'area circostante il Centro Olio come anche alcuni degli ultimi “incidenti” verificatosi nel mese di Novembre scorso e Febbraio 2009. Il tutto allegato con documentazione fotografica e filmati». Non solo anche un ordinanza della Regione Basilicata del 2001 a firma dell'allora presidente Filippo Bubbico che «ordinò in quel periodo la chiusura dell'impianto - sospesa l'attività poi solo per alcuni giorni – per l'alta percentuale di emissione di So2, per rischio della popolazione limitrofa». Fonte: Il Quotidiano della Basilicata

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SARCONI 18/03/09

Si rinnova la tradizione del falò di San Giuseppe

La manifestazione si perde nella notte dei tempi

Anche quest'anno sarà consumato il rito del falò acceso in onore di San Giuseppe. Seppur con qualche giorno di ritardo per motivi logistici, il ventuno invece che il diciotto, la tradizione a cui l'intera cittadinanza tiene in modo particolare, sarà rispettata anche quest'anno. Fino a non molti anni addietro, difatti, tra i vari rioni del paese s'ingaggiava una gara per l'allestimento del fuoco da cui si sarebbero sprigionate le fiamme più alte e sarebbe durato di più nel corso della notte. Man mano, però, nel corso degli anni i fuochi accesi sono rimasti pochissimi e di sempre più modeste dimensioni. A mantenere viva questa tradizione, però, da qualche anno è impegnata la locale la Pro Loco che allestisce un falò nella centralissima piazza Aldo Moro a beneficio di tutta la cittadinanza. L'intenzione è quella di non far scomparire una tradizione di cui non si conosce l'origine certa, ma quasi sicuramente come in tante altre occasioni, unisce riti pagani e tradizione cristiana. Questo periodo, difatti, coincide con la ripresa del lavoro nei campi, con i contadini intenti a preparare i terreni per le nuove semine dopo la pausa invernale. In questa fase si eliminano dai terreni i residui delle precedenti colture, delle potature e delle erbacce cresciute nel corso della stagione invernale. Infatti “il catuozzo”, ossia la pira che si prepara per essere bruciata deriva quasi certamente da “catorzolo”, ossia i resti della potatura della vite. Tutto il materiale così raccolto era ammucchiato e bruciato sul posto e la cenere sparsa nei campi, quasi in una sorta di rito propiziatorio per l'annata agricola che andava ad iniziare. Tali operazioni coincidevano quasi sempre con l'inizio della primavera e quindi con la ricorrenza di San Giuseppe cadente il diciannove marzo. E come spesso accaduto, con il trascorrere del tempo, sacro e profano hanno finito per sovrapporsi, in modo che l'accensione dei fuochi è stata fatta volutamente coincidere con la festività del santo, alla stregua di una richiesta di protezione per i prodotti dei campi. Fino a non molti anni addietro ogni slargo disponibile del paese era occupato da un falò intorno al quale non si negava a nessuno, paesano o visitatore occasionale, la possibilità di gustare le varie leccornie preparate nel vicinato. Nei giorni precedenti, per le strade del paese, era tutto un girovagare di ragazzi impegnati nel raccogliere pezzi di legna da ardere in onore di San Giuseppe. Alla sera, poi, intorno ai fuochi erano in tanti ad aspettare l'alba in compagnia solo di genuino vino paesano e di patate arrostite nella brace e condite con un salutare piccante. Fonte: Il Quotidiano della Basilicata

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SARCONI 23/03/09

Progetto del servizio socio-assistenziale Centro di aggregazione per aiutare i giovani A breve l’apertura

E' imminente l'apertura del Centro di aggregazione giovanile e di ascolto. Attività che rientra nell'ambito del progetto predisposto all'interno del Piano sociale di zona, in cui Sarconi è comune capo area nel settore della tossicodipendenza e promozione giovanile. Lo stesso è stato predisposto dal servizio socio assistenziale del Comune ed è rivolto ad adolescenti e giovani compresi nella fascia di età dai tredici ai trenta anni facenti parte dell’ambito di zona, per promuoverne e favorire stili di vita sani e consapevoli. Il centro, infatti, si propone di aiutare gli adolescenti nel processo di definizione della propria identità personale, coltivandone la dimensione affettiva, sociale, civica, culturale e ricreativa, oltre a fornire luoghi e spazi per momenti di utile aggregazione. Per far questo si attiveranno attività che interessino tutti gli ambiti del tempo libero, che si traducano sia nell'organizzazione e gestione diretta di proprie iniziative sia in una serie di collaborazioni con le altre realtà che già operano sul territorio. Non solo. Con il Centro di ascolto, inoltre, sarà messo a disposizione dei ragazzi e delle loro famiglie, uno spazio in cui sarà sempre disponibile una persona competente ed aperta all'ascolto ed al dialogo. In particolare, si avrà cura di prestare speciale attenzione alle problematiche dovute all'uso/abuso di droghe, alcool e psicofarmaci, tentando di attuare un'efficace opera d'informazione e prevenzione. «In definitiva - ha dichiarato Filomena Vitale, assessore comunale alle politiche sociali - abbiamo realizzato uno spazio che, si auspica, sia soprattutto un luogo di riflessione e confronto tra i ragazzi che si trovano ad affrontare una fase critica della loro crescita oltre che degli adulti chiamati a gestire con questi un rapporto a dir poco significativo ». La frequenza del centro è gratuita. Lo stesso è stato allocato in locali di proprietà comunale che sono stati opportunamente arredati e forniti di telefono e computer, mentre per le attività all'aperto si utilizzeranno gli spazi degli impianti sportivi presenti sul territorio. Fonte: Il Quotidiano della Basilicata

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SARCONI 25/03/09

“Uova di Pasqua” Solidarietà targata Ail

“Uova di Pasqua” è stata denominata la manifestazione che vedrà i volontari dell'Associazione Italiana Contro le Leucemie impegnati in una raccolta fondi nei giorni 27, 28 e 29 marzo prossimi. In tutte le principali piazze d'Italia saranno distribuite Uova in cambio di un contributo di dodici euro. Per Sarconi questo è un appuntamento che riveste un'importanza del tutto particolare ed è molto sentito dall'intera comunità. L'Ail, in Basilicata, è praticamente sorta per iniziativa di un giovane sarconese, Samuele Padula, morto prematuramente. Grazie all'impegno del responsabile locale, Giovanni Corbo, nel paese vengono portate avanti una serie d'iniziative come lo stesso Samuele avrebbe sicuramente fatto.