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Newsletter di marzo 2018

Progetto Nisaba a cura del servizio di Comunicazione di EnAIP Piemonte

NISABA è un progetto finanziato dal FAMI (Fondo Migrazione e Integrazione 2014-2020), che ha come capofila EnAIP Piemonte e che vede coinvolti altri 5 enti del territorio piemontese: Associazione Formazione 80, CPIA 3 Torino, Casa di Carità Arti e Mestieri, Consorzio per la Formazione, l’Innovazione e la Qualità, CPIA 5. L’obiettivo è quello di promuovere nei/lle cittadini/e provenienti da Paesi Terzi, appartenenti a target vulnerabili, l’alfabetizzazione e l’apprendimento della lingua italiana L2 e l’acquisizione di competenze-chiave di cittadinanza, strumenti fondamentali per l’integrazione socio-culturale e la partecipazione attiva e responsabile nel contesto di accoglienza. A tal fine verranno realizzati percorsi di formazione linguistica ed educazione civica, predisposti per tre tipi di target specifici: donne che vivono in una condizione svantaggiata, giovani a rischio di esclusione sociale, adulti che intendono inserirsi nel mondo del lavoro.

Le attività didattiche si svolgono nelle classi, ma anche outdoor, in luoghi pensati per il target di riferimento. Attraverso uscite sul territorio e lezioni immerse nella realtà del contesto socio-culturale si costruiscono veri e propri percorsi di cittadinanza, dove il termine percorso richiama sia l’idea della visita guidata sia, simbolicamente, la strada da seguire per diventare cittadini attivi e consapevoli.

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Nel periodo gennaio-marzo 2018 si sono intensificate le attività progettuali realizzate, in tutti gli ambiti previsti. Moltissimi i corsi realizzati, su tutto il territorio piemontese, attuati con un importante sostegno da parte del Comitato Tecnico Scientifico, che ha proseguito il suo lavoro sia sulla metodologia che sugli strumenti didattici, effettuando anche l’osservazione diretta, in aula, dei materiali prodotti.

La metodologia adottata nel progetto orienta fortemente la didattica verso l’uso della lingua intesa come comunicazione e non solo come sistema di regole da apprendere e focalizza l’importanza di presentare le parole della lingua all’interno di contesti reali e significativi per i discenti. L’obiettivo didattico sotteso è quello dell’acquisizione della competenza comunicativa, fatta di aspetti sociolinguistici e

pragmalinguistici legati al valore funzionale della lingua nei vari contesti comunicativi. Sono state infatti create le condizioni e le occasioni affinché gli apprendenti imparino

la lingua L2 non solo in aula, ma anche all’esterno di

essa attraverso

l’immersione totale in situazioni reali nel contesto socio-culturale della L2 e l’esposizione a

input autentici.

Attraverso la full immersion nel contesto ospitante i destinatari si trovano a

partecipare a situazioni sociali in cui il coinvolgimento diretto in esperienze reali e il comportamento e le reazioni di coloro che stanno intorno contribuiscono in modo significativo al loro apprendimento della L2: gli apprendenti sviluppano le abilità di

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comprensione e produzione nell’ambito di attività che li sollecitano ad utilizzare la lingua per realizzare compiti e raggiungere obiettivi “facendo” con la lingua e

utilizzando tutti i canali sensoriali a disposizione per apprendere (visivo, uditivo, cinestesico). Anche le lezioni in aula si sono fondate su un approccio comunicativo allo strumento linguistico, orientando l’insegnamento delle strutture grammaticali di base verso la dimensione verbocentrica, che dal “lessico del fare” attiva interconnessioni basate sulla comprensione profonda dei sintagmi piuttosto che su una interpretazione classificatoria

degli elementi linguistici. La metodologia fa anche leva sul “learning by doing”, l’imparare facendo, cioè comprendere e imparare attraverso il fare. Meticolosa attenzione è stata data alla predisposizione di contesti idonei a sostenere apprendimenti significativi che coinvolgono dinamicamente e affettivamente chi apprende, allo scopo di facilitare, guidare, accompagnare i destinatari nella costruzione attiva e personale dei loro saperi, e promosse esperienze didattiche in cui gli apprendenti si “sentono a proprio agio” e “capiscono di potercela fare”. L’impegno è volto ad accrescere la sicurezza di sé, l’interesse per la L2, la consapevolezza della lingua come comunicazione e non come insieme di regole astratte; gli apprendenti sono quindi incoraggiati ad usare la lingua come strumento piuttosto che preoccuparsi di nozioni teoriche, per acquisire una vera competenza comunicativa, base indispensabile per l’inserimento sociale e l’assunzione di ruolo attivo e responsabile all’interno del contesto in cui vivono.

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EnAIP Piemonte

Nei diversi CSF piemontesi si sono conclusi numerosi corsi, sia rivolti specificamente, a donne che a minori, come pure sono stati realizzati alcuni corsi nell’ambito del “vocabolario per il lavoro”. In questa newsletter pubblichiamo notizie e immagini di alcuni di essi.

CSF EnAIP Biella

Al Centro Servizi Formativi Enaip di Biella stanno prendendo parte al corso, 12 donne che

provengono prevalentemente dalla Nigeria e, che, tramite il progetto Nisaba, hanno la possibilità di conoscere i servizi sul territorio e comprenderne il funzionamento. Quasi tutte hanno figli tra gli 0 e i 2 anni di età. Le allieve sono accompagnate da due docenti e da assistenti sociali e hanno avuto la possibilità di visitare una farmacia, il consultorio, il Pronto Soccorso, la Guardia Medica, l'Osservatorio di Breve Intensità del reparto di Pediatria e una casa di riposo.

CSF EnAIP Cuneo

Il primo corso Nisaba è iniziato il 12 dicembre, per una durata di 36 ore complessive. L’ambito del corso erano i servizi socio assistenziali ed educativi; le allieve sono state otto donne provenienti dall’Associazione Papa Giovanni di Saluzzo. L’idea e lo scopo del corso erano quelli di insegnare loro un italiano di base che fosse pratico, volto a far fronte alle esigenze immediate e alle necessità primarie: imparare a prendere un autobus, compilare un curriculum, fare la

spesa in un supermercato, cavarsela in una farmacia. Per questo motivo sono state numerose le uscite proprio in questi contesti: viaggi in autobus, esplorazioni tra le corsie del Maxi, escursioni nelle agenzie per il lavoro e all’Informagiovani. Il secondo corso Nisaba è stato invece rivolto al vocabolario del lavoro, nell’ambito della meccanica auto. L’attività prevede l’esplorazione dell’ambiente officina: i vari attrezzi, le automobili, le parti dell’automobile.

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CSF EnAIP Domodossola

Corso “vocabolario del lavoro”, ambito ristorazione.

CSF EnAIP Novara

Corso “vocabolario del lavoro”, ambito meccanica auto

CSF EnAIP Omegna

Corso “vocabolario del lavoro”, ambito ristorazione

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CFIQ

In questi ultimi mesi il CFIQ ha avviato due corsi di 36 ore ciascuno per giovani a rischio

di esclusione sociale, uno presso la Casa Famiglia Miriam di Rubiana (Torino) e uno presso la Cooperativa Sociale Frassati a Salbertrand (Torino). I corsi vertono sulle tematiche della salute e del tempo libero; tra

le attività outdoor realizzate si segnalano le visite alle biblioteche comunali, al Museo del Cinema e al Museo dell’automobile di Torino.

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Il CFIQ ha inoltre avviato un corso sul Vocabolario del Lavoro dedicato alla Microlingua della Cucina. Le attività fuori dall’aula sono state svolte soprattutto nei laboratori di cucina del CFIQ, siti in Via Silvio Pellico, 42 a Pinerolo (TO). Tra le attività

pratiche realizzate si segnala la

preparazione di pasta fresca e ripiena, la realizzazione di antipasti caldi e freddi, e per finire, alcune preparazioni di pasticceria da ristorazione.

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Fondazione Casa di Carità e Mestieri

Dal mese di Gennaio 2018, Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri ha continuato le attività del Progetto Nisaba. A Torino sono proseguiti i corsi rivolti a donne straniere presso la sede del Gruppo Abele e sono stati attivati percorsi specifici nell’ambito del lavoro di cura e della ristorazione.

Nel mese

di gennaio e febbraio, a Torino, si è tenuto un corso con un gruppo di minori stranieri; grazie alla docente e alla mediatrice hanno avuto modo di conoscere meglio la città e i luoghi di aggregazione giovanile. Attualmente sono in fase di svolgimento corsi simili presso le sedi di Asti e Novi Ligure.

Anche nelle altre sedi di Castelrosso, Ivrea, Savigliano, Santhià e Ovada stanno proseguendo le attività con i corsi di Vocabolario del Lavoro, per accrescere le competenze linguistiche nel settore della ristorazione, della manutenzione elettrica e dell’assistenza alla persona attraverso laboratori, uscite sul territorio e momenti di lezione frontale.

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L’esperienza di Nisaba : notizie dall’Italia e dall’estero…

Seminario EPALE “La formazione accogliente”

Da giovedì 14 a sabato 16 settembre 2017, l’Unità EPALE Italia – con il supporto del CPIA La Spezia e del Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze – ha organizzato a La Spezia un seminario nazionale di formazione sull’educazione e la formazione dei migranti e dei richiedenti protezione umanitaria. Durante la tre giorni, dal titolo “La formazione accogliente: condivisione di pratiche e scenari di collaborazione “, si è parlato delle sinergie necessarie tra i diversi attori coinvolti nell’orientamento e nella prima formazione ai migranti. Un momento centrale dell’incontro è stato rappresentato dalla condivisione di pratiche di collaborazione tra i CPIA, i centri di accoglienza e le onlus per gestire la prima accoglienza e avviare percorsi integrati di educazione e alfabetizzazione linguistica. Tra i risultati attesi, la creazione di reti e sinergie operative, lo scambio di esperienze e la diffusione di buone pratiche attraverso la piattaforma EPALE.

Durante la seconda giornata, dedicata alla condivisione di buone pratiche di collaborazione, è stato presentato il progetto NISABA, da parte di una docente del CPIA5 di Torino

https://ec.europa.eu/epale/it/content/verso-il-manifesto-della-formazione-accogliente-migranti-e-rifugiati-cronaca-

del-seminario

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Il progetto Nisaba è stato presentato come buona prassi, nell’incontro informale di EPALE, avvenuto a Biarritz, nel contesto della 15eme Université d'Hiver de la Formation, a cura di una docente del CPIA5.

https://ec.europa.eu/epale/fr/blog/pour-les-femmes-etrangeres-et-les-sujets-vulnerables-la-formation-linguistique-sur-le-champ

http://www.indire.it/2018/03/02/tutte-fuori-in-piemonte-le-donne-straniere-imparano-litaliano-fuori-dallaula/