NON AVERE PIU NULIA DA DARE · PDF fileè nato un rapporto di amore, d'Amore puro come può esserlo tra R:.Etl"~ le sane ... ~lle ore 15 ,00 faceva il suo ingresso nella nuova Chiesa

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  • Parrocchia S. Francesco d'Assisi Redazione: Via Roma, 88 10070 - San Franceso al Campo (To) - Tel. 92.78.342

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    PRO MANUSCRIPTO

    NON AVERE PIU NULIA DA DARE

    L'angelo della morte buss un giorno alla casa di un uomo .

    . Accomodati pure - disse l'uomo - Ti aspettavo.

    Non sono venuto per fare due chiacchiere - disse l'angelo

    Ma per prenderti l a vita.

    E che altro potresti prendermi?

    Non so. Ma tutti, quando giungo io, vorrebbero

    che io prendessi qualsiasi cosa, ma non la vita.

    Sapessi quali offerte mi fanno!

    Non io. Non ho nulla da darti.

    Le gioie che mi sono state donate le ho godute.

    Gli affanni li ho affidati al vento.

    I problemi, i dubbi, le inquietudini li ho bruciat i

    per scaldarmi al fuoco della speranza .

    Dei beni terreni mi sono pr i vato.

    I l sorriso, l'ho regalato a quanti me lo chiedevano.

    Il mio cuore a quanti ho amato e mi hanno amato.

    la mia anima l'ho affidta a Dio.

    Prenditi dunque la mia vita, che altro non ho da offrirti.

    L'angelo della morte sollev l'uomo tra le sue braccia

    e lo trov leggero come una piuma.

    E all'uomo la stretta dell'angelo parve tenerissima.

    Il Signore spa lanc la porta del Paradiso

    perch stava per entrarvi un santo.

    EDIZIONE SPECIALE - DICEMBRE 1992

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    ..___ ... in cammino verso la comunit ~

  • -3- .

    CARISSIME .SORELLE

    E CARISSIMI RATELLI "ELLA fEDE, CARISSIMI T TTI

    da poco p i di un mese sono anch 1 io di San France-sco al Campo . e gi mi sento uno di voi : vorrei potervi chiama-re per nome un.o per uno , aver visitato e conosciuto la vostra famiglia, aver condiviso le vostre ansie, preoccupazion1 e gioie , essermi chinato sui vostri piccoli e sugli ammalati .

    Vorrei essermi confrontato con voi genitori e vo1 spE_ si sulla responsabilit dell 1educazione dei figli e sulla vocazio ne al matrimonio.

    Vorrei essermi messo a fianco di voi giovani e ra-gazzi o ragazze. per incoraggiarvi a costruire un mondo fonda-to sui valori della pace , della giustizia, della fede e dell'amo re ; aver incontrato voi giovani smarr1t1, demotivati, disorienta ti , in difficolt per la vita di fede.

    Vorrei aver ascoltato le coppie in cr1s1 o le famiglie che sentono la vita della Chiesa come realt lontana o indiffe-r ente .

    Vorrei , vorrei ... ed invece , frastornato dall 1 impatto con la vitalit di questa comunit di S. Francesco, ricca di vi-ta di fede, di gruppi , di associazioni ecc., mi trovo a compie-re i primi passi, proprio come un bambino, incerto, insicuro , stupito, commosso, ansioso e felice di essere tra di voi uno di voi e vostro parroco (o come si dice qui, prevosto). La parola prevosto deriva dal latino prae- positus, cio messo davanti, cE_ me il buon pastore che fa da guida , prevede e 'difende dai pe-r icoli il suo gregge: dovrei essere perci io, il primo, a vive-re il Vangelo che vado proclamando , ma perdonatemi e aiutate-mi quando non cos. Lasciatemi per confidarvi che sono pi contento se mi chiamate per nome : don Renato.

    E 1 un modo molto semplice di sentirmi pw a casa, parte di questa famiglia che in S. Francesco al Campo, seppur frastagliata in tante borgate , ama ritrovarsi in comunione at-torno al Signore, per attingere da Lui il segreto della comunio ne tra di noi ,

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    ama raccogliersi ln svariate circostanze a condivi-dere momenti' dolor'os1 e lieti,

    ama pceslars1, ciascuno rn quello che pu,. per ce!!_

    dere la v.ita della Farrocchia pi v1 va e v era.

    Questa 1mmaiYine d1 una grande tam1glia i' 11npres-sione pi viva e consolante L he porto dentro d1 me da questo primo impatto c on voi: aiutiamon a cl'escere cos nella cealt quotidiana, accanto agli ammalati e alle persone sole o d1sag1~ te nella famiglia , collabora.nd- con i catechisti e gli a.n1malori, L'On i 1e::;ponsabili del gruppo Caritas e dell 'Oratorrn, con la (0-munit delle suoTe Carmeli tane e de1 pad11 i Somasthi, con chi si pc.:sta a svolger e umili e va1'1 se1vizz nella ch1esa parrocchiale e nell 1 asilo, partecipando a1 gruppi dei Vangelo, incentivando l.J. preghiera d .i Ddorazione del gioved e la pregh1era per'sona-]p o fa mil iar -'. offrendo u11 po 1 del o.;;trtJ tempo, delle i,, ostre e a pac it.

    \loglio. il ,'-).1gr:ot'r..." (, r:cs 1_1, resente in mezzo a no1 e u1 no1, illuminare le nostre si-eltc-' a una L'1estente esper1en~a dl fa-migliai di comuniune, di urnt.

    Con aJ[etto szncero

    do"' CQ~o

    -s- '

    CON DON OSVALDO >

    Nell'apprendere la notizia ... Arfi va

    Il cronista seria registra avvenimenti tristi e lieti. A~5tv@ai sul postot taccuino o macchina pe,r. scrivere, e scrive su tutto~1a~~ i. terremoti, alle guerre, dagl'i sposalizi tra vip e scandali amor:~'hto? Ma se ; l reportl!r venisse coinvolto emotivamente nel l 1 avveniment~1m Riuscirebbe a mantenere obiettivit e freddezia professionale, men-tre gli crolla la casa addosso? questo

    Non credo. Anzi penso che se pure scrivesse e parlasse di q!JiEt:~~i fatto, il suo articolo avrebbe un sapore diverso, di esperienza di-retta, di dolore e gioia provata. Inevitabile . .. la no-

    Cos per me cronista improvvisato degli avvenimenti ~ellanrru:n~io st~a famiglia-Chiesa. So.no stato coinvolto come tutti dal l t annlfllfs~ta che don Osvaldo se ne va a fare il .parroco a Torino. Una fra~;sempl1ce: 11 Volont di Dio espressa dal Vescovo". Cos sia. Diffici- 1 le estraniarsi, dare la notizia in modo distaccato. ;ole Dio .

    Volont di Dio, bene. Contento don Osvaldo che sa cosa vuole;QiOJ-e-Contenti noi che seguiamo i 1 nostro Parroco, come lui segue il Ve-scovo. . . . je, con

    Con la mente, con la volont, con le parole, con la fede,~ if~~ra, tutto noi stessi diciamo cos,, ma con il cuore, con il cuore d~fa~0 ; con il cuore non si pu barare. E1 fatica, pianto. Se tra dir~q:jer nato un rapporto di amore, d'Amore puro come pu esserlo tra R:.Etl"~ le sane che vogliono seguire Dio che purissimo Amore, allora c~Agfna, labbra si di ce s,, ma non si pu far tacere i 1 cuore che sanguina, come ha sangtnato Ges sul Getzemani. Lui ha

    Pure Lui ha pianto a fare la volont del Padre. E pure Lufi ~~ato pianto un giorno per la perdita di un amico. Don Osvaldo ~at910, pi di un amico. E' stato colui che ci ha portato l 1Amore di )1Qiioa. ato colui che ci ha fJ.tt'o riscoprire il Vangelo da vivere, ci ha de~o ha Ges, ci ha fatto . gustare momenti di Grazia indescrivibili, ci1ah'1aro insegnato a pregare, ha fatto nascere la comunit attorno alla ~aa!sce la di Dio, spezzettata' per noi CQ'1 infinita pazienza. Anche i ~3~~on pofi di san Paolo piangevanp .,accompagnandolo alla partenza: come non piangere ora? \ ''., ., . ,; . ~ ssa be-

    Il crani sta piange pur~):~ foi .~ Una so 1 a la speranza espress~0bfia.cco ne da 1 salmi sta 11 nell 1 andar~ se ne va e piange; al ritorno racc~ -glie con gt.oi~ 11 Jloroso.

    Anche per noi verranno Diorni di gioia, dopo questo s, doloroso. ,: roni sta

    Il crani sta ..... _..;,

  • -6-Ne 1 la vita comunitaria delle borgate

    Per nove sere, alla novena per S. Francesco, si sono succeduti i pellegrinaggi delle borgate.

    Ogni sera una borgata o due, animavano la S. Mess~. Bello, vera-mente be 11 o scopri re che ogni pi eco lo centro del nostro . paese or..:!_ ginale, ha delle caratteristiche proprie da donare agli altri.

    Scoprirsi diversi ma uniti~ E' stata una gara nell'esprimere nei segni delle varie offerte queste diversit, con fantasia e amore verso i 1 Patrono, verso don Osvaldo, che in questo modo ha potuto salutare borgata per borgata lasciandoci per ricordo una bella ico-na di Maria. E' stato come un ripilogo della sua fatica di Parroco.

    Molti i volti nuovi di persone che, pur non venendo mai in par-rocchia, volevano dirgli il loro grazie per quanto avevano ricevuto da lui in amicizia e in solidariet~.

    La prima borgata stata quel la del Capoluogo, l'ultima la Ma-donna-Centro. Cos~ abbiamo vi.sto all'offertorio i frutti dei campi, simbolo del lavoro dei contadini, candele accese per significare la fede viva nei fuochi di borgata, manufatti di legno e perfino ... dei pesci. Pane e pesci, simboli cristiani per eccellenza, come si desi dera essere.

    Tante sono state le preghiere e le promesse espresse. S. France-sco le ha sentite. Ci aiuti .a mantenerle con il nostro nuovo Parro-co ... per fortuna lui non le ha sentite; sinceramente abbiamo esage-rato un po.' ... 11 Di buoni propositi lastricato 11 inferno 11 : speriamo che i nostri si traducano in fatti concreti.

    Un borghigiano

    -?-

    Nella gioia dell'abbraccio penitenziale

    Per me stata una novena troppo "densa" troppo "lacrimosa", co-s alla Penitenziale volevo arrendermi: "No, basta, questa sera non ce la faccio pi, vado a letto. Ho gi 'magonato' troppo".

    Ma l'Amore ha prevalso. Il chiedersi perdono l'un l'altro, il rj_ cevere il perdono di Dio per i miei peccati persistenti e costanti, mi ha fatto cambiare idea. Pazienza! Questa sera sar ancora tri-stezza!

    E' 1 'ultima Penitenziale con don Osvaldo che se ne va ... Bene, tutti questi pensieri si sono rivelati previsi.oni sbagliate. Cammi-nare col Signore sempre uno svoltare al buio e trovars i delle sor prese meravigliose, nell'a Sua luce.

    La sera stata splendidamente serena. La Grazia ha soffuso nel-1 'anima la- Sua pace, la Sua gioia. Abbiamo fatto un salto di quali-t: abbiamo finalmente accettato il distacco dal nostro Parroco. Non c'era rassegnazione soltanto , era un'altra cosa, era diverso.

    Pure don Osvaldo era diverso. Man ma no che la gente si confessa-va il clima si faceva particolare, difficile da descrivere, be llo da vi vere. Perfino i nstri suonatori semb