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La pesca elettrica
Normativa
Principi
Materiali
Tecnica
Sicurezza
Dr. Andrea Bucchini
Albino (BG) 01/06/2013
Ad oggi non esistono ancora delle direttive della Comunità europea che recepiscano le indicazioni normative fornite nella IEC 60335-2-86 (International
Electrotechnical Commission)
nelle quali vengono date indicazioni sui requisiti di sicurezza riguardanti le attrezzature per la pesca elettrica.
L’Italia è priva di una normativa specifica per la pesca elettrica ma esistono dei riferimenti di leggi alle norme generali di prevenzione degli infortuni, sulla produzione
di materiali, macchinari, apparecchiature elettriche quali:
• Legge 1 marzo 1968, n. 186 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici”;
• Articolo 1: “Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati a regola d’arte”;• Articolo 2: “I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d’arte”.• Norma CEI 64-8 impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e a 1.500 V a corrente continua
•Legge 18 ottobre 1977, n. 791 attuazione della direttiva 72/23 CEE relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione”, modificata dalla direttiva 93/68CEE.
• Decreto Legge 626/94 del 19 settembre 1994: Attuazione delle direttive riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.
• Lettera Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale del 1993, Prot. N. 21109/OM-7 oggetto: testo unico leggi sulla pesca – R.D. Utilizzo di apparecchiature elettriche per il recupero di fauna ittica
Legge regionale N° 12 del 30-07-2001
Norme per l’incremento e della tutela del patrimonio ittico e della Pesca nelle acque della Regione Lombardia
Articolo 11 (Ripopolamenti ittici) comma 6:
Le modalità d’uso della pesca con elettrostorditore e di altri attrezzi necessari per la cattura della fauna ittica sono determinate:
a) dalla provincia per le attività di cui ai commi 3 e 4, nonché per le attività di censimento qualitativo e quantitativo finalizzato alla predisposizione e all’aggiornamento della carta ittica provinciale e per eventuali recuperi dell’ittiofauna durante le asciutte;
b) dalla Regione per gli interventi a scopo di ricerca scientifica e di sperimentazione e per tutti gli altri
usi non previsti alla lettera a).
Suggerimento:
In occasione di recuperi di fauna ittica per asciutte di canali o di corsi d’acqua, potrebbe essere utile predisporre una scheda standardizzata di censimento per la raccolta di dati ittiologici in modo da sfruttarli e inserirli come bagaglio di conoscenze nella Carta delle Vocazioni Ittiche Provinciali (come già richiesto dalla regione Lombardia)
Un materiale è “conduttore” quando possiede
elettroni liberi, attraverso la cui circolazione si
ottiene una corrente elettrica; essi si muovono
dal polo negativo verso quello positivo.
ATOMO
NEUTRO
IONE CARICO
NEGATIVAMENTE
ELETTRONI
IN ACQUA LA CIRCOLAZIONE DI CORRENTE ELETTRICA È POSSIBILE SOLO SE IN
ESSO VI SONO DEGLI IONI DISCIOLTI, DATI DAI SOLUTI (SALI, ACIDI E BASI)
molecola carica elettricamente
in seguito ad acquisizione o
cessione di elettroni
La pesca tramite l’utilizzo di una corrente elettrica è consentita
perché l’acqua, pur non essendo un buon conduttore, contiene
normalmente sali disciolti (ioni e cationi).
L’acqua distillata, priva di sali
disciolti non conduce elettricità!
sali = buona conducibilità
sali = scarsa conducibilità
+
-
La conducibilità dell’acqua di un corso
d’acqua o di un lago dipende da:
• dalle caratteristiche geologiche del bacino imbrifero
• dalla presenza di sostanze inquinanti
• dalla vicinanza con il mare (cono salino)
Un generatore di corrente è capace di creare un campo elettrico; la sua intensità dipende dalla differenza di potenziale elettrico (Volt, “V”) applicata agli elettrodi
+ -
Linee di forza
Linee di tensione
Elettrodo
Campo elettrico
+ anodo - Catodo
IL CAMPO ELETTRICO MUOVE LE CARICHE ELETTRICHE LUNGO LE SUE LINEE DI FORZA, ATTRAENDOLE O
RESPINGENDOLE IN BASE ALLA LORO CARICA
IL CAMPO ELETTRICO È…
Ossia l’insieme dei punti
nei quali la tensione
elettrica assume lo
stesso valore; sono
perpendicolari alle linee
di forza)
… UNA REGIONE DELLO SPAZIO IN CUI SONO ESERCITATE DELLE FORZE SU CARICHE
ELETTRICHE
+ -
Linee di forza
Linee di tensione
Elettrodo
LINEE DI TENSIONELINEE DI FORZA
ELETTRODO NEGATIVO
(CATODO – attira i
cationi cioè gli ioni
carichi positivamente)
ELETTRODO
POSITIVO (ANODO
– attira gli anioni
cioè gli ioni carichi
negativamente)
Un generatore elettrico è un
sistema capace di produrre un
campo elettrico, spostando
secondo una direzione
determinata gli elettroni liberi
presenti nei conduttori che
costituiscono il circuito interno
del generatore stesso e
generando quindi due poli di
carica opposta. Le sue linee di
forza escono dal polo positivo
(anodo) ed entrano in quello
negativo (catodo).
… GLI IONI SI MUOVONO VERSO GLI ELETTRODI IN BASE ALLA LORO CARICA:
IONI POSITIVI (CATIONI) ATTRATTI DAL CATODO (POLO O ELETTRODO NEGATIVO)
IONI NEGATIVI (ANIONI) ATTRATTI DALL’ANODO (POLO O ELETTRODO POSITIVO)
-+ ++
++ - --
-
CON UN GENERATORE ELETTRICO IN ACQUA…
La tensione si
misura in Volt (V)
Maggiore è la tensione applicata agli elettrodi
del generatore maggiore è l’intensità del campo.
La tensione è massima in prossimità dell’anodo
e diminuisce verso il catodo, dove è nulla.
+ -
Linee di forza
Linee di tensione
Elettrodo
Un oggetto posto in un campo elettrico verrà a trovarsi sottoposto ad una differenza di potenziale elettrico o tensione che dipenderà da:
• lunghezza del corpo• orientamento del corpo• vicinanza agli elettrodi• tensione tra gli elettrodi
Tanto più un pesce è grande e disposto perpendicolarmente rispetto alle linee del campo elettrico, tanto più il suo corpo verrà attraversato da quest’ultime e quindi sottoposto ad una differenza di potenziale maggiore, rispetto ad un pesce di dimensioni minori nelle stesse condizioni o un pesce di uguali dimensioni posto parallelemente
L’EFFICACIA DELL’ELETTROPESCA…
IL PESCE REAGISCE ALLA DIFFERENZA DI POTENZIALE CHE SI STABILISCE TRA TESTA E
CODA (IL “POTENZIALE CORPOREO”); SI POSSONO VERIFICARE 5 REAZIONI DIVERSE:
il pesce è indotto a nuotare forzatamente verso
l’anodo (soglia della “zona efficace”); si verifica
solo nel caso di corrente continua ed a impulsi
ai limiti del campo elettrico il pesce si allarma e
fugge appena ne percepisce la presenza (soglia
della “zona di percezione”)
il pesce subisce delle contrazioni muscolari
(soglia della “zona efficace” nel caso di corrente
alternata)
il pesce rimane paralizzato a seguito di
rilassamento muscolare o stordimento (soglia
della “zona pericolosa”)
può essere causata da traumi diretti (emorragie,
fratture, arresto della respirazione) da deficit di
ossigeno o dallo stress accumulato in seguito
ad esposizione prolungata a eccessiva ddp
Comportamenti
Galvanotassia
TetaniaNARCOSI
FUGA
TASSIA
CAMPO ELETTRICO
Galvanonarcosi
TETANIA
Il generatore produce una tensione “V”, che si misura in Volt (V), e origina una corrente elettrica nel circuito; la corrente elettrica “I” (che si misura in Ampere “A”) attraversando la resistenza “R” dissipa l’energia prodotta dal generatore sotto forma di calore.
Circuito
elettrico
La relazione tra tensione, resistenza e corrente elettrica è
data dalla legge di Ohm:
V = I R
Il generatore produce una potenza “P”, misurata in Watt (W) che si può calcolare come segue:
P = V I oppure P = R I2 Tale potenza viene dissipata in calore dalla resistenza.
La tensione e quindi la corrente elettrica oltre che dall’intensità possono essere caratterizzate da tre diverse modalità di andamento nel tempo:
•ad impulsi, che consiste in picchi di tensione di breve durata che si ripetono ciclicamente e mantengono sempre la stessa polarità.
•continua (CC), cioè con un’intensità e una polarità costanti nel tempo;
•alternata (CA), nel qual caso l’andamento consiste in una serie di onde generalmente sinusoidali che presentano delle inversioni di polarità ad intervalli regolari di tempo;
Schema elettrico semplificato di un Elettrostorditore
60
0-8
00
vo
lt1
2 v
olt
Condizione
del pesce
Specie
ittica
Taglia
del pesce
Fattori
biotici
Fattori
tecnici
Azione di
campionamento
Esperienza degli
operatori
Voltaggio
impiegato
Dimensioni degli
elettrodi
Tipo di
corrente
Fattori
abiotici
Conducibilità
elettrica
Profondità
dell’acqua
Velocità di
corrente
Temperatura
dell’acqua
Tipo di substrato
Limpidezza
dell’acqua
Fattori
che determinano
l’efficacia
dell’elettropesca
• Elettrostorditore spallabile
• Elettrostorditore fisso o barellabile
• Elettrostorditore Imbarcato
I DIVERSI TIPI DI ELETTROSTORDITORE…
Elettrostorditore fisso o barellabile
montato su un telaio che richiede almeno due persone per lo
spostamento e per questo si utilizza tenendolo fisso a riva. È
pesante, difficile da muovere e necessita di cavi di collegamento
piuttosto lunghi ma offre maggiore potenza e chi aziona il pulsante di
accensione può dedicarsi esclusivamente a tale compito.
Elettrostorditore spallabile
montato su un telaio predisposto per
essere indossato come uno zaino da una
persona, che in genere aziona il pulsante
di comando. Permette una elevata
mobilità, anche se implica una maggior
fatica e attenzione per l’operatore che lo
porta. Alimentabile da un motore a
scoppio o da batteria.
a motore a scoppio
è pesante, rumoroso, emettere gas di
scarico e richiede manutenzioni periodiche
sulle parti meccaniche, ma consente
elevate autonomie di funzionamento; è
inoltre più potente
a batteria elettrica
è’ silenzioso, non produce fumo e
richiede minor manutenzione, ma ha
potenza limitata, scarsa autonomia di
funzionamento e la ricarica non è
sempre praticabile in campo.
Elettrostorditore imbarcato
è possibile semplicemente collocare su una barca un
elettrostorditore di tipo fisso o spallabile; esistono però natanti
appositamente predisposti con attrezzature da pesca elettrica,
particolarmente utili nei grandi fiumi.
Elettrostorditore spallabile con motore a scoppio
Vantaggi Svantaggi
Ha lo svantaggio di essere pesante, rumoroso, di emettere gas di scarico e di richiedere manutenzioni periodiche sulle parti
meccaniche, ma può essere facilmente rifornito in campo consentendo elevate autonomie di funzionamento; produce inoltre maggiori potenze di quello a batteria, risultando così
più efficace in termini di cattura
• autonomia
• maggior potenza (rispetto a quello a batteria)
• mobilità superiore
• gas di scarico
• rumore
• peso
• manutenzione periodica
Elettrostorditore spallabile con batteria
E’ silenzioso, non produce fumo e richiede minor manutenzione, ma ha potenza limitata, scarsa autonomia di funzionamento e la
ricarica non è sempre praticabile in campo.
• silenziosità
• no gas di scarico
• mobilità superiore
• scarsa manutenzione
• autonomia limitata
• rifornimento difficoltoso
• scarsa potenza (rispetto a
quello con motore a scoppio)
Vantaggi Svantaggi
Elettrostorditore fisso o barellabile
È generalmente piuttosto pesante ed è montato su un telaio che richiede almeno due persone per lo spostamento; pertanto lo si utilizza fisso
presso riva. Rispetto a quelli spallabili sono molto più pesanti e quindi difficili da muovere; inoltre necessitano di cavi di collegamento piuttosto lunghi che complicano le operazioni di campionamento. Per contro essi
offrono maggiore potenza e chi aziona il pulsante di accensione può dedicarsi esclusivamente a tale compito.
• autonomia illimitata
• elevata potenza
• maggior sicurezza
• mobilità limitata
• peso elevato (non è trasportabile)
• manutenzione periodica
Vantaggi Svantaggi
Elettrostorditore imbarcato
• autonomia illimitata
• elevata potenza
• maggior sicurezza
• costo molto elevato
• dedicato a laghi e grandi fiumi
• Manutenzione periodica
Vantaggi Svantaggi
E’ possibile semplicemente collocare su una barca un elettrostorditore di tipo fisso o spallabile; esistono altrimenti natanti appositamente predisposti,
particolarmente utili nei grandi fiumi, ma assai costosi.
Per consentire la propagazione della corrente elettrica in acqua indipendentemente dal tipo di apparecchio a disposizione, sono necessari
accessori fondamentali quali:
• lancia
• anello conduttore
• cavo di collegamento
Polo positivo (Anodo) Polo negativo (catodo)
• treccia in acciaio o rame
• cavo di collegamento
Pulsante uomopresente
Anodi anulari con diametri diversi
Lancia con pulsante
Anodo ad ombrello per barca
An
od
o o
va
le Anodo anatomico con pulsante
Catodo galleggiante per barca
Catodo multreccia
Pedale “uomo presente
In alcune situazioni ambientali e per particolari esigenze di campionamento sono disponibili varianti agli accessori tradizionali
CAMPIONAMENTO ITTICO tramite elettrostorditore
Torrent i guadabili
Elettrostorditore
spallabile o fisso
CAMPIONAMENTO ITTICO tramite elettrostorditore
Torrent i guadabili• squadra composta da 4-5 o più operatori
• chiara divisione dei compiti
• condizioni idrologiche idonee (magra)
• dispositivi di sicurezza personali indossati
• conoscenza del valore di conducibilità dell’acqua
CAMPIONAMENTO ITTICO tramite elettrostorditore
Fiumi navigabili e
laghi
Elettrostorditore barellabile
o imbarcato
Possibili regolazioni e manovre da applicare allo strumento e agli accessori per rendere più efficace l’azione di elettropesca
conoscendo le condizioni di lavoro.
Regolatore di frequenza degli impulsi
Regolatore della tensione in uscita:
1 - basso voltaggio
2 - massimo voltaggio
Interruttore ON-OFF del quadro elettrico
Selettore tipo corrente: 1 - corrente continua 2 – corrente a
impulsi
L’EFFICACIA DELL’ELETTROPESCA…
efficienza di campionamento
Bisogna raggiungere il migliore compromesso possibile tra
e
rischio di danni ai pesci
la possibilità di catturare i pesci è ostacolata:
• dalla reazione di fuga
• dalla narcosi che causa l’affondamento o la deriva
incontrollata del pesce stordito e quindi la sua perdita
La possibilità di fuga dipende dal tempo e dal potenziale
necessario per scatenare l’elettrotassia (zona efficace), che
a loro volta dipendono da:
• specie ittica (per es. 2 V per la trota)
• taglia del pesce (più bassa per gli esemplari più piccoli)
Per minimizzare i danni è
opportuno che l’esemplare sia
raccolto prima che subentri la
tetania (zona pericolosa)
non produce galvanotassi: l’inversione di polarità disorienta il pesce e causa una forte tetania, con seri
rischi di danneggiamento (emorragie, rottura della vescica natatoria, paralisi respiratoria, traumi spinali)
al raggiungimento della soglia della
zona “efficace” la fuga è impedita e
inizia la fase di elettrotassi. Un
ulteriore aumento del potenziale
induce l’elettronarcosi, con paralisi
del pesce
L’EFFICACIA DELL’ELETTROPESCA…
elettrotassi
elettronarcosil’effetto galvanotassico è più efficace di quello prodotto dalla
continua e vengono evitati i traumi indotti dalla alternata.
Frequenze <30 impulsi al secondo presentano ridotti rischi per
i pesci, ma sono poco efficaci; a frequenze > l’efficacia
aumenta ma si accresce il rischio di danni
L’INTERVALLO DI FREQUENZE
MIGLIORE PER EFFICACIA DI
CAMPIONAMENTO E
MINIMIZZAZIONE DEI DANNI È TRA
30 E 60 IMPULSI AL SECONDO
Generalmente gli elettrostorditori utilizzano
corrente continua o ad impulsi, che hanno la
maggiore efficacia rispetto alla corrente
alternata e sono meno dannose per i pesci
Possibili regolazioni e manovre da applicare allo strumento e agli accessori per rendere più efficace l’azione di elettropesca
conoscendo le condizioni di lavoro.
Elevata conducibilità dell’acqua o elevata dispersione elettrica
Bassa conducibilità dell’acqua o bassa dispersione elettrica
• utilizzare un generatore di maggior potenza (se possibile)
• ridurre la tensione in uscita
• ridurre la dimensione degli elettrodi
• aumentare la tensione in uscita
• aumentare la dimensione degli elettrodi
• utilizzare la corrente ad impulsi
La superficie dell’anodo non
deve mai essere superiore a
quella del catodo, onde evitare
problemi di sovraccarico
Torrenti guadabili con buche profonde e ampie o bassa
conducibilità
è necessario utilizzare la corrente ad impulsi data la grande quantità d’acqua e la forte dispersione del campo
elettrico
Regolare la frequenza:
Maggiore è la frequenza e maggiori saranno i danni al pesce
Con gli impulsi sarà maggiore il raggio di azione
Selettore su 2
Con la corrente ad impulsi si perde sensibilmente la
galvanotassia e si verifica
precocemente la galvanonarcosi
RICORDARE CHE
TECNICHE DI CAMPIONAMENTO…
Campionamento con storditore fisso a riva
L’AZIONE DI PESCA DEVE ESSERE SVOLTA PROCEDENDO DA VALLE VERSO MONTE PER:
facilitare la cattura degli esemplari storditi trascinati dalla corrente
evitare di creare torbidità davanti a se con i movimenti in acqua
aumentare “l’ effetto sorpresa” sui pesci, che generalmente stazionano rivolti verso monte.
Campionamento con storditore spallabile
Sono necessarie almeno tre persone:
1 che porta e aziona lo storditore e brandisce la lancia,
1 che raccoglie i pesci storditi con una guada
1 che trasporta i pesci catturati al luogo dove vengono esaminati
È necessaria una quarta persona che manovri il generatore distinta da quella che utilizza la lancia
In corsi d’acqua ampi, dove i pesci hanno maggiori possibilità di fuga, procedere a zig-zag per coprire la
maggiore area possibile, insistendo nei pressi dei rifugi per la fauna ittica
Sfruttare l’eventuale presenza di ostacoli naturali al passaggio dei pesci (briglie, cascate ecc) per limitare
la fuga dei soggetti.
Agire sempre con estrema accortezza e professionalità
L’uso della corrente elettrica può provocare nel pesce lesioni più o meno gravi che in alcuni casi possono portare alla morte
• Infezioni secondarie fungine e batteriche
• Asfissia da tetano prolungato
• Sindrome da stress
Emorragie intramuscolari da lesioni interne
Echimosi da emorragie capillari
Utilizzando gli impulsi è opportuno non superare frequenze di 30-60 Hz
Anche operando in continua vi è rischio di lesioni nel picco iniziale
quando si da corrente
• Traumi e lesioni a livello spinale
Gli infortuni durante l’esercizio della pesca elettrica possono essere dovuti al contatto con il campo elettrico utilizzato o derivare dalla particolare situazione ambientale in cui si opera, che comporta ad
esempio il rischio di cadute ecc.
Effetti diretti sul corpo umano della corrente continua
• Tetania: provoca asfissia (per contrazione della muscolatura toracica), seguita da svenimento e
morte se la situazione si prolunga oltre i 4 – 5 minuti.
• Arresto respiratorio: Avviene quando la corrente elettrica interessa il centro che regola la
respirazione, situato alla base del cranio; è più raro dell’asfissia e dell’arresto cardiaco.
• Arresto cardiaco: una corrente esterna che interessa la zona toracica può determinare una
contrazione irregolare del cuore, la fibrillazione, seguita da arresto cardiaco e morte.
• Ustioni: Analogamente a quanto accade per ogni resistenza attraversata da una corrente elettrica,
il passaggio della corrente nel corpo umano sviluppa calore e può produrre ustioni anche piuttosto gravi.
In genere la corrente alternata è più dannosa di quella continua
correnti alternate con frequenza tra 20 e 500 Hz sono più dannose di quella continua o di quelle alternate a frequenze maggiori: entro tale range di frequenza anche una corrente di soli 0.2 mA può essere pericolosa; 0.009 A possono impedire di staccare la mano dal conduttore mentre 0.15 A per un secondo possono causare fibrillazione. I limiti per la corrente continua sono superiori di circa 3 volte.
Durante un’operazione di elettropesca sussiste anche il rischio di infortuni non direttamente legati all’utilizzo della corrente elettrica ma
derivanti dalle particolari situazioni in cui si opera.
• Traumi: la presenza di particolari fattori ambientali quali patine algali scivolose sul fondo, substrato
particolarmente sconnesso o instabile, elevata velocità di corrente, torbidità dell’acqua, possono essere causa di perdita di equilibrio e caduta con rischio di traumi quali distorsioni, lussazioni o fratture
• Annegamento: Il rischio di annegamento deve essere preso in considerazione non solo quando
si opera in acque profonde, dal momento che esso è possibile anche in acque basse se l’infortunato ha perso conoscenza, ad esempio per un trauma da caduta o per uno shock elettrico.
• Malattie: Nel caso in cui il corpo idrico sia contaminato da scarichi fognari e liquami è opportuno
tenere in considerazione il rischio che il contatto con l’acqua possa veicolare microrganismi infettivi; in questi ambienti gli stivali e i guanti svolgono anche il ruolo di barriera contro gli agenti patogeni e il contatto diretto della pelle con l’acqua dovrà essere evitato anche quando l’elettrostorditore non è in funzione.
•Ustioni:nel caso di incendi accidentali del carburante durante le fasi di rifornimento o per il contatto
con parti surriscaldate dell’elettrostorditore (marmitta), rottura per corto circuito dei cavi di collegamento.
Gli indumenti e le attrezzature necessarie per gli operatori che svolgono la pesca elettrica la pesca elettrica sono:
• stivali (meglio se chiodati) e guanti dielettrici; aventi caratteristiche di impermeabilità
all’acqua e di isolamento elettrico, che devono impedire il contatto con la corrente elettrica sia rispetto agli elettrodi in tensione, sia rispetto alla zona di acqua attraversata dal campo elettrico da ispezionare ogni volta prima dell’inizio delle operazioni per escludere la presenza di danni (Circolare del 23 gennaio 1993 N°21109/OM-7 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale)
• salvagente autogonfiabile, nel caso di acque profonde
• occhiali con lenti polarizzate
Decalogo sulle Norme di comportamento
1. fondamentale un adeguato addestramento degli operatori;
2. Le persone non autorizzate alla pesca elettrica ed eventuali animali presenti devono essere allontanati dalla zona delle operazioni; questa dovrà essere delimitata con appositi segnali (Circolare del 23 gennaio 1993 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale).
3. Le operazioni di elettropesca devono essere sospese in condizioni meteorologiche avverse;
4. Non esercitare trazioni sui cavi elettrici se impigliati, non attorcigliarli e non strisciarli sul terreno;
5. Alla fine delle operazioni è opportuno riavvolgere accuratamente i cavi eliminando nodi, punti di torsione ed eventualmente residui che si sono depositati sulla guaina isolante.
6. L’inserimento e il disinserimento delle spine deve avvenire a circuito spento e impugnando le medesime, mai tirando il cavo di alimentazione.
7. Il rifornimento di carburante degli elettrostorditori deve avvenire a motore spento e con le superfici non surriscaldate.
8. Anodo e catodo non devono mai essere avvicinati eccessivamente per evitare cortocircuiti e sovraccarico del sistema.
9. L’operatore che comanda l’interruttore della corrente deve mantenere un costante contatto visivo con la zona delle operazioni, per intervenire prontamente nel caso di necessità; l’erogazione della corrente deve essere interrotta immediatamente nel caso di perdita di tale contatto visivo e ogni volta che la lancia viene estratta dall’acqua. In nessun caso l’interruttore deve essere abbandonato a sé stesso bloccato sulla posizione “acceso”.
10. In caso di rottura degli stivali o dei guanti l’operatore deve immediatamente abbandonare l’acqua.
Primo soccorso
Una precauzione piuttosto utile, obbligatoria negli Stati Uniti, è quella dipossedere all’interno del gruppo di lavoro almeno una persona qualificata per ilprimo soccorso ed in particolare per quanto riguarda le tecniche di massaggiocardiaco e respirazione artificiale. Le lesioni conseguenti ad un infortunio durantel’esercizio della pesca elettrica possono essere dovute sia all’effetto della corrente
elettrica sul corpo umano, sia a traumi conseguenti alla caduta o altro.
• interrompere immediatamente l’erogazione della corrente;
• allontanare l’infortunato dal contatto con un bastone o uno strumento isolato;
• chiamare il 118;
• nel caso di arresto cardiaco o respiratorio praticare la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco;
• trasportare prima possibile l’infortunato in ospedale
Grazie per
l’attenzione