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NOTIZIARIO Effetto di pressioni elevate sul comportamento fisico e chimico di diversi materiali. -- E sig. B~&gman (Trans. Amer. Geophys. Union, 1937) ha sottooosto 4iversi ma~eriali a pressiani fino a 5,10' Kg/cm' ~)er studiarne il eompm'twmento ~fisi~o e chimir sopratutto quaado si presenta fl fen(~meno delia plasticith. Egli ha potuto osservare the qu,alunque strur tura crista'llina viene ridotta a mica, o~ristallina. I1 ~ame, per esemoio, v4ene tridotto a una struttura cosl funa ahe, all'analisi con i raggi X, si 6 potuta ottenere solo un'univa riga diffusa. I cristallini ,cosl formati eres~ono cod tempo molto lenta,:nente, e l'a~erescimenr ~ oifi notevole nei m.etalli a basso punto di ftcsione. Tutti i materiali, siano essi crista]lini o vetrosi fiuiscono plastieamente, eccettuati la grafite e il q~arzo fuso che si ro~npono sempre prima di defluire p'hsticamente. Lo stato plastico ~ aoeo~'pagnato da vari effetti chim~ci: riduzi~ne di ossidi e siatesi di salfuri meta~iei. Mar in polvere si trass in sostanze trasparenti di aspetto .vetroso. L'A. ha anche fatto esperienze con pressioni uniformi e ha risc(~ntrato ehe il fenomeno pifi comune ~ quello di una trusformazi~)ne po.limorfica. Presunto passaggio di elio attraverso cristalli ad alta tempe- ratura. -- ~ nolo che CHe pub oassare attraverso an,a laani~a di quarzo ~fuso anche alla temperatura ordinaria. Lord l%ayleigh trova (Proc. Roy. 8oc. 163 A, 376) ehe una lamina dello spessore di 1 mm lascia ,passare circa 2,5.10 -~ mm ~ per giorno e per cm2; egli ritiene perb che l'He, in questo caso, passi attraverso q3ori Submieroscooici o fenditure esisteati nel quarzo fuso. Nessuna tra~cia di He ~)assa attraverso un r alia tem- peratura ordlnaria; neppure attraverso una lamina di mica e fino al~a temperatura di 415~ si b potuto constatare pass~ggio di He sebbene il me- todo usato consentlsse di rilevarne qu.antitK dedl'ordlne di 7,10 -s mm ~ al gi.orno. Effetti del memo ambiente su la frattura dei solidi. -- I sig~ t%ehbinder e Wenstr~m tmnno dimostrato the la frattura netta de/ col~pi pifi f~cile q~ando questi vengono immersi in ]iquidi convenienti e ,che ]a loTo durezza superfi~iale viene di~ninuiCa per queste immersioni. Gli AA. dimostrano ancora che lu frattura otastica di fill tesi i.n liquidi non pqlari (idrocarburi puri) ~ molto infiuenzata dall'aggiunta ai liquidi stessi di so-

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N O T I Z I A R I O

E f f e t t o di p r e s s i o n i e l e v a t e s u l c o m p o r t a m e n t o f i s i c o e c h i m i c o di d i v e r s i mater ia l i . - - E sig. B~&gman (Trans. Amer. Geophys. Union, 1937) ha sottooosto 4iversi ma~eriali a pressiani fino a 5,10' Kg/cm' ~)er studiarne il eompm'twmento ~fisi~o e chimir sopratutto quaado si presenta fl fen(~meno delia plasticith. Egli ha potuto osservare the qu,alunque strur tura crista'llina viene ridotta a mica, o~ristallina. I1 ~ame, per esemoio, v4ene tridotto a una struttura cosl funa ahe, all'analisi con i raggi X, si 6 potuta ottenere solo un'univa riga diffusa. I cristallini ,cosl formati eres~ono cod tempo molto lenta,:nente, e l'a~erescimenr ~ oifi notevole nei m.etalli a basso punto di ftcsione. Tutti i materiali, siano essi crista]lini o vetrosi fiuiscono plastieamente, eccettuati la grafite e il q~arzo fuso che si ro~npono sempre prima di defluire p'hsticamente. Lo stato plastico ~ aoeo~'pagnato da vari effetti chim~ci: riduzi~ne di ossidi e siatesi di salfuri meta~iei. Mar in polvere si trass in sostanze trasparenti di aspetto .vetroso. L'A. ha anche fatto esperienze con pressioni uniformi e ha risc(~ntrato ehe il fenomeno pifi comune ~ quello di una trusformazi~)ne po.limorfica.

P r e s u n t o p a s s a g g i o di e l io a t t r a v e r s o cr i s ta l l i ad a l ta t e m p e - ratura . - - ~ nolo che CHe pub oassare attraverso an,a laani~a di quarzo ~fuso anche alla temperatura ordinaria. Lord l%ayleigh trova (Proc. Roy. 8oc. 163 A, 376) ehe una lamina dello spessore di 1 mm lascia ,passare circa 2,5.10 -~ mm ~ per giorno e per cm2; egli ritiene perb che l'He, in questo caso, passi attraverso q3ori Submieroscooici o fenditure esisteati nel quarzo fuso. Nessuna tra~cia di He ~)assa attraverso un r alia tem- peratura ordlnaria; neppure attraverso una lamina di mica e fino al~a temperatura di 415 ~ si b potuto constatare pass~ggio di He sebbene il me- todo usato consentlsse di rilevarne qu.antitK dedl'ordlne di 7,10 - s mm ~ al gi.orno.

E f f e t t i del m e m o a m b i e n t e s u la f r a t t u r a dei so l id i . - - I sig~ t%ehbinder e Wenstr~m tmnno dimostrato the la frat tura netta de/ col~pi

pifi f~cile q~ando questi vengono immersi in ]iquidi convenienti e ,che ]a loTo durezza superfi~iale viene di~ninuiCa per queste immersioni. Gli AA. dimostrano ancora che lu frat tura otastica di fill tesi i.n liquidi non pqlari (idrocarburi puri) ~ molto infiuenzata dall'aggiunta ai liquidi stessi di so-

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stanze polari. Pe r e ~ m p i o il temoo, durante i~ qu~le si manifes ta il fluire plastico p r ima della f ra t tura , ~ nel piombo r idot to grandemente per Fag- giunta del '0,()()5 % di C.,~H,~COOH. (Nature, 4 giug~o 1938).

A z i o n i c h i m i c h e p r o v o c a t e d a u l t r a s u o n i . - - ~ S e si ~fanno passare .ultrasuoni da 250 chilohertz, at t rave~s~ una sol~zi(me di emoe~anina, di

coneentrazione eompresa t ra 0,1 e 0,4 %, si osserva uno spezzamento del]e mo'lecole tale che il q3eso m<)lecolare (determinato con l 'ulCra~entrifuga) si ridu.ce a met~t o ~ ~n ot tavo del norma']e. ~ noto the uaa ~dlss~reiazione anaqo~.a si ot.tiene vari,ando il valore de'] p H della soluzione; perb, mentre in questo caso il fenomen~ ~ reversibile, nel "easo degli ultrasuoni, esso irreversibile. ]~ notevo]e il fa t to the le p rapr ie t~ fisico-chimiehe della soluzione no,n vengono sensibilmente al terate da questo t ra t tamento con gli ultrasuoni.

E v a p o r a z i o n e d i g o c c i e c a d e n t i . - - I1 sig. :FrSssling (Gerl. Beitr. z. Geophys, 52, 170) b a cercat,o di rlso,lvere il ~ro~)lema di determinare ]e veloeit~t di evuporazi~ne di goceie cadenti appendondo ]e goecie stesse a un sottile filo di vetro e ~oma~dovi eontro dal di s otto una corrente d 'ar ia di velo,eith nora; la grandezza delle go,ceie veniva determinata ~or eame~te a interv~lli di tempo determinati . I1 raggio delle .go.ccie varib f ra 0,1 e 0,9 m~n, la velo.eit~ del l 'ar ia f ra 0,2 e 7 m/sec, vennerv studi~ati: .ni- trobenzene, anili.na e ac,qua. Le osservazioni sono in aecordo con la for-

mola : dm~ = 41:A RTMP r (1 -+- kS/Re) ove : -dr ~ velo,eit~t di evaporazl.one in

g r / s e c ; h ~ eosban~e di diffasione de] v~pore ; M ~ peso molecolare; R = eos~ante dei ~as ; T = tempcra tura a ssoluta ; p = differenz~ f r a la tea- sione del vaoore alla superfieie della goecia e ne]l 'aria in ~n<)to; r = raggio

2r dell,a g~ccia; Re : numero dl Reynolds = aU. -~- (a = densir d0]l'ar~a,

----vi~cosit~ de~]'aria, U = ve,]~or dell 'arla). K ~ una eosSante carat ter i -

stica de'] ]iquido che di9ende soltanto da z = - seeondo la relazione P

3 _ k ~ 0,276 Vz.

P o t e r e r i f l e t t e n t e di metalli nello s t a / o d i s o p r a e o l l d u z i o n e . - - I1 sig. Hirschlaff (Proc. Cambridge Phil. Soc.) ha studiato il potere riflet- terrte e ~]'assorbi~nento della lace ne'] Pb e ne'] Ta a,llo stato sopracondut tore e no~ ha t rovato differenze super ior i agli e r ror i sper imental i con il eom- por tamento alrlo ,stato ordlnario. Cib ~ in contrasto netto con i r isultat i teorici dedot~i dal Kron ig che lasciavano .sospe~tare un~a diffevenza del 35 Z.

Fotodilatazione del bromo. - - l~ noto come i va33ori di bromo al la Itlce mostr ino una sensibile dilatazione. I sigg. Smith, Richte e Zudlan (Journ. Chem. Soe, 1937, 168.0) dimostr~no the questa dilatazione ~ do- vuta alla formazione, p e r effetto de']]a lace, di at~mi eli Br che possono

NOTI ZIARIO 21

rieombinarsi solta, nto per urto tripd~) fra due di ess ie un atomo estraneo o contro la parebe; g]i AA. ~'iescono a ricavare una formola, che collega la fotodi|atazione al~a intensit~ d~lla luce, in buon ~oco~do con i risultati sperimentali. I va~*i gas estranei che facilita~o gli urti tripli sono disposti in o~'dine di effica~cia: CO~, 0~, N~, H~, A. La presenza di vapor acqueo aon ha al,cun~t influenza su la s162 del bro~no.

Spettroscopia nell'infraresso. - - I1 sig. Bowling Barnes, dopo una discussione dei limiti h~posti, dall'uso di prismi, hello studio dell'infrarosse. propone (Journal of Opt. Soc., maggio 1938) un ~uo~o metodo per am- pliare quei limiti. Questo metodo si b~asa su .la scomp,arsa dei mussimi se- condari di assorbiment~) degli alogenuH alcalini alle basse temperature. Con un prisma di L/F, raffreddato a --192~C, si pub eostruire uno spet- tro~etro col quale si pub, secondo I'A., studi~are l'infra~osso fino a )~ ~ 6~..

Elettr@ni pesanti nei r agg i cosmici . - - I sigg. Ne4dermeyer e An- derson, studiando la pe~,di~a di energia dei raggi cosmici vorp~scolari, awvano rilevato la prese~za di p,ar~ice]]e di m~tssa ma~g'iore di que~la di un elettrone e minore di quella di un proto.ne. I si,~g. Williams e Pieku, p hanna con nuove esperienze confermato questa mtere~sante scoperta (Nature, apri- le 1938). La massa di Mle nuovo corpuscelo sarebbe circa 20.0 voiCe quella del.l'elettrone; ~a carica pub essere positiva o negativa, ma nell'esperienze degli A_A. sono pifi numerosi i easi di eariea positiva.

Su la ca r i ca de l l ' e l e t t rone . - - I1 valore del~a ~arica dell'elet~rone dedotto da misure della ). di raggi X con reticoli e c~l recto do di Bragg ~, secondo Bearden e B~cklin 4,S07.10 -~~ molto pih grande dunque del valore dedotto da Birge dalle misuve con il metodo di Millikan (4,770). I sigg. Bo- nerjea e Pattanaik hanno pro~ceduto ad una deter~ninazi.one avcurat,a del coefficiente di viscosit~t dell'aria ottenendo fl valo.re ~ ~ 18.33,3.10-: (a 23~C) con un coefficiente termieo di 4,95.10 -7 (per 17C). So stituendo questo valore di ~ nei .dati di Millikan, gli AA. otten.gono per la carica de]l'elettro.~e il va]ore 4;811.10 -~~ che eoJ~corda col valore o~ttennto da ~earden e Bhc}~- lin. (Nature, 4 ~o'iugno 1938).

Isomerismo nucleate hello scandio . - - L'anno scorso i sigg. Pool, Cork e Thornton bombardando lo scandio coa neutroni di energia supe- riore a 10 'V hanno ottenuto due isotopi radi.oattivi di quesr me~llo, co~a periodi rispettivamente <li 52 e 4 ore, ed una forte emissio.ne positro- nica. Gli AA. hanno attribuito tall radioattivith ai due isoto,pi 44Sc e ~Sc. 0 ra i sigg. Burcham, Goldhaber e Hill hanno inveee sospcttato ehe si trattasse di due forme isomere dello '~Sc. Per d,ecidcre essi h~tnno bom- barda~o (Nature, 19 ~narzo) dello scandio con neutroni di encrgia corrispon- dente a 1 ,4 .10 'V (ottenuti bombard~.ndo de] ~itio con deutoni da 950 KV); ha tall eondizioni non ~ possi.bile la formazi~ne dello '~Sc. Pur tuttavia sono,

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stati riscontrati i due periodi di 5,2 e 4 ~re, quindi ~li AA. ritengono di aver trovato un seeondo caso di ~,someria n~cle~re (il qari~o ~ q,uelt, o d e l ~~ nell<) ~Sc.

E s p e r i m e n t i s u l l ' e f f e t t o fo toe l e t tv i co nucIeare . - - Bothe e Geatner sono riuseiti a prov~oare radioattivit~t artifici~le mediante raggi ~ di ener- g ia pari a 17 !ViV, ottenuti bomburdando /,/ oon l~rvtoni veloei. I sigg. FHinz e Weshmeyer (Phys. Zeit., 39, 235) h unno cercato se si potevarno avere effetti simili usando i raggi V di ~n preparato di Ra-Th equ~valente a 100 mgr di Ra, e di ,c4rca 200 mgr di /Ca. Esperienze f~tte su Si, K, Fe, Cu, Zn, Se, Br, Zr, Ag, Ta e Pb d.iedero risu~tati completamente negativi. Viene cosl confermato che per espellere neutroni dai nuclei meno le~geri occorrono energie st~perim~i a 2,6MV.

Isotopo de l l 'axgento con p e H o d o di 24 ~. - - Questo isotcpo t stato ottenuto da Bothe co~n i raggi -f e da Heyn con i neutroni velaei ottenuti bombardando L/ con D; esso ,pub essere preparato anche con i neutroni lenti da Be + Rd. I1 rendimer~to (Reddeman. Naturw, 25, 456) non ~ mag- giore. La reazione ~: i6~Ag(n, 2n)~lS~Ag.

A s s o r b i m e n t o d e i r agg i cosmici . - - Lo studio de~l'assorbimento dei raggi eosmici in diverse sostanze fu compiuto da parecchi autori col metodo della camera di ionizzazione, ma i risultati non s(mo molr concordanti. Le misure precise di Tielsch, effettuate con tma parte molto dura della ra- diazione eosmiea, su acqua, carbone, Al, Pb, F e e Hg, ,prendendo spessori di queste sostanze tali da avere la stessa vaassa per cm ~, non davano ]o stesso assorbimento. Poco dopo la sig.na Alooco stt~diava l'assorbimento per il

C u e il Pb Con spessori variabfli da 0 a 575 ~ usando il metodo dei cm 2

contatori a coineidenze trovando inv~ce the s di ugual massa per era' presentav~no lo stesso assorbimento. Per verier chi.aro in questa discdrdanza di risultati fl sig. ~Sittkus (Zeit. f. Phys, i08, 421) ha ripetttto le esperienze dell'Alocco ponendo la massima cura nelreliminare ~utte le influenze secon- darie. Le ricerche compremdenti: Pb, Fe, Al, Ce paraffina hanno co~- fermato in oieno i risu]tati ottenuti dall'AJlecco, non s.olo, ma sono in per- fetto accordo con le ricerche pi5 precise di alt-ri autori per il Pb. I~imane quindi da spi,egare il perch~ ~e misure co~piute con ]a c~nera di ioni~za- zione dia~o risulta~i cosl diversi ~}a quelli ottenur ~ol mebodo dei contatori a eoincidenze.

(A. PO

X)irettore reuponsabile : Q. ~ A J O R & N A Cooperat iva Tipograf iea Azzogu id i - Bo logna