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RASSEGNE NOTIZIARIO Dal rapporto su l'attivith nel 1935 della Physikalisch-Technische Reichsanstalt togliamo le seguenti notizie: 1) Misure su raggi atomicl nel campo elettrico. Si ~ misurata la po- larizzabilit~ degli atomi di idrogeno, che si ~ trovata essere di 3.10 -.5. 2) Materiale per resistenze elettriche. ~urono studiate le loghe Au.-Cr, Au-Co, Au-)]ln; si ~ trovato che le leghe migliori sono quelle di Au-Cr con il 2,05 Z di cromo in quanto hanno un coefiieiente termieo costante e molto minore di quello della manganina. 3) Alcu~e temperature fondamentali per alcuni gas. Temperatura di ebol~izione dell' O~ :--18,2~ dell'H~ :--25.2~ Punto normale di ebollizione del N2:--195~,81 ; ,del Ne:--2~6~ . Punto triplo del- l' H2 : -- 259~ dell'O~ : -- 218%83 ; dell' N2 : -- 210~ ; del Ne : -- 248~ 4) Misure di resistenze a sopraconduttori. Grazie a un dispos~%ivo per la ,misu~a di resistenze ,ohmiche estremamen{e piccole si ~ ,po.tuto determinare il decremento nel tempo di una corrente indotta in un anello sopraconduttore. Si ~ co nstatato chela resistenza di un strato di Sn spesso 6,5 ~t, a tempera- tura suiIicientemente bassa ~ minore di 0,5.10 -i4 R, se R = resistenza alla temperatura ordinaria. La resistenza specifica dello Sn allo stato supercon- duttore ~ minore di 6.10 -20 U2 cm. 5) Liquido termometrico per temperature fino a --600 C. ~ opportuna la lega eutettica di 91,5 Hg-}-8,5 T1. 6) Scala altimetrica. Per altezze h comprese fra 0 e 11000 m, la pre~- sione barometriea B nella scala intern azionale ~ data da B= 76011 0,0065"h 1525~ 288 Se h ~ maggiore di 110,0,0 m, allora si deve porre: h -- 11000 log Bi~ooo- log B-- ]4600 7) Dati critici dell'acqua. 'Con misure apposite si ~ constatato ehe il quarzo si scioglie un l~o' nell'acqua al punto critico; si sono percib ealeolate con molta cura le eorrezioni da apportarsi ai dati osservati specie nei rigu,ardi dell'acqua pesante. La temperatura eritica di acqua contenente 1'89 Yo di D,O 371~ C ; la densith eritica 0,360 g/cm ~. Alla temperatura di 370~ C l'acqlaa

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Page 1: Notiziario

R A S S E G N E

N O T I Z I A R I O

Dal rapporto su l'attivith nel 1935 della Physikalisch-Technische Reichsanstalt togliamo le seguenti notizie:

1) Misure su raggi atomicl nel campo elettrico. Si ~ misurata la po- larizzabilit~ degli atomi di idrogeno, che si ~ t rovata essere di 3.10 - .5 .

2) Materiale per resistenze elettriche. ~urono studiate le loghe Au.-Cr, Au-Co, Au-)]ln; si ~ trovato che le leghe migliori sono quelle di Au-Cr con il 2,05 Z di cromo in quanto hanno un coefiieiente termieo costante e molto minore di quello della manganina .

3) Alcu~e temperature fondamentali per alcuni gas. Temperatura di ebol~izione dell' O~ : - -18 ,2~ dell 'H~ : - -25.2~ Punto normale di ebollizione del N2 : - -195~ ,81 ; ,del N e : - - 2 ~ 6 ~ . Punto tr iplo del- l' H2 : - - 259~ dell'O~ : - - 218%83 ; dell' N2 : - - 210~ ; del Ne : - - 248~

4) Misure di resistenze a sopraconduttori. Grazie a un dispos~%ivo per la ,misu~a di resistenze ,ohmiche estremamen{e piccole si ~ ,po.tuto determinare il decremento nel tempo di una corrente indotta in un anello sopraconduttore. Si ~ co nstatato ch e l a resistenza di un strato di Sn spesso 6,5 ~t, a tempera- tura suiIicientemente bassa ~ minore di 0,5.10 - i 4 R, se R = resistenza alla temperatura ordinaria. La resistenza specifica dello Sn allo stato supercon- duttore ~ minore di 6.10 -20 U2 cm.

5) Liquido termometrico per temperature fino a --600 C. ~ oppor tuna la lega eutettica di 91,5 Hg-}-8 ,5 T1.

6) Scala altimetrica. Per altezze h comprese f ra 0 e 11000 m, la pre~- sione barometriea B nella scala intern azionale ~ data da

B = 76011 0,0065"h 1525~ 288

Se h ~ maggiore di 110,0,0 m, allora si deve porre:

h - - 11000 log Bi~oo o - log B - - ]4600

7) Dati critici dell'acqua. 'Con misure apposite si ~ constatato ehe il quarzo si scioglie un l~o' nell 'acqua al punto crit ico; si sono percib ealeolate con molta cura le eorrezioni da apportars i ai dati osservati specie nei rigu,ardi dell 'acqua pesante. La tempera tura eritica di acqua contenente 1'89 Yo di D,O

371~ C ; la densith eritica 0,360 g/cm ~. Alla tempera tura di 370~ C l'acqlaa

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470 NO~ZlARIO

pesante studiata ha la stessa densit~t dell'aequa ordinaria, mentre, a tempe- rature pifi elevate, ha una densitk minore, e a temperature pifi basse una densitk maggiore dell'aequa ordinaria. La pressione eritica per l'aequa ordi- mafia vale 2~5,31 kg/em~; per aequa con 41,7 % di D,O, 223,88 kg/em ~ e_final- mente per acqua con 89 ~ di D~O vale 221,84 kg/em ~.

D i f f u s i o n e di a l e u n i m e t a l l i n e l l ' A g solido. - - I Sing. Seith e Peretti (Zeit. f. Elektroetem. 42, 570) h anno studiato la diffusione del Cd, Zr, Sn, Sb, e del Cu nell'Ag. I1 metodo usato consiste nel preparare dei eilindri di Ag eontenenti il 2 % del.l'elemento da studiare e nel saldarli per un'estremith aU'esCremith di un eflindr~) di Ag purissimo delle stesse dimensioni tenendoli per 30 m a una temperatura di 750 ~ C con una pressione di 375 gr; la diffu- sione si fa durare da 2 a 29 giorni tenendo il sistemu in un tubo di quarzo riempito d'azoto; la quantith di elemento che ~ migrata helle varie sezioni del eilindro originariamente di Ag puro, si determina spettroseopieamente. I valori del coeffieiente di diffusione in 10 "-4 em2/giorno, ottenuti sono:

S D . . . . . . . . .

S n . . . . . . . . .

Zn . . . . . . . . .

Cd . . . . . . . . .

Cu . . . . . . . . .

F ! 680 ~ C

0,33

0,54

0,25

0,22

7 )~

,25

04

04

82

.31

800 ~ C

1,73

3,00

1,57

1,21

0,51

895 ~ C

3,7

6,3

15,3

11,0

0,81

Conduc ib i l i th t e rmi ca di a l e u n i gas. - - I1 Sig. Ulsamer (V.D.I. 80, 537) dopo una minuta discussione delle cause di errore nei prineipali metodi di misura calcola come pifl probabili i seg'uenti valori, in unit~ e.g.s., delle conducibilit~ temiche di alcu.ni gas in eondizioni normali:

02 (5,74.10 -~) ; He (41,4.10 -~) ; N~ (5,83.10 -~) ; CO s (3,44.10--~).

Conduc ib i l i th t ermica de l l 'He l iquido. - - I Sigg. W . A . e A.P. Kee- som hanno trovato (Physica, 3, 359) ehe la eondueibilit~ termiea dell'He li- quido cresce talmente, at di sotto del punto ),, da giustificare il considerare l'He I I liquido eo~ne un superconduttore per il calore. Alla temperatura di 3~ K la conducibilith dell'He liquido b di 6.10 -~ unith c.g.s., ma a 1%4 K si

ottenuto per l'He I I una condl~cibilit~t dell'ordine di 190 unitk e.g.s, cio~ circa 200 volte la condueibilit~ termica del rame alla temperatura ordinaria.

P o t e r e rotatorio di s o l u z i o n i in un campo elettr ico. - - I1 Sig. A. Me Lean ha mostrato ehe esiste una relazione fra il potere rotat~orio di una soluzione ottieamente attiva e il momento elettrieo del solvente, nel senso ehe, in generale ]_a rotazione varia in senso opposto al m.omento elettrieo del sol- vente per una serie di solventi derivati da uno stesso idrocarburo. I Sigg.

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NOTIZIARI0 471

Kunz e Babcock (Phil. Mag., ottobre 1936) hanno ricercato se un momento elel,trico indotto helle molecole del solvente da un campo esterno possa avere un effetto simile a quello di an momento permanente. Usando vari composti (>tticamente attivi del mentile hanno osservato the la rotazione del piano di polarizzazione dipende dall'angolo s quesSo piano e la dire~ zione del campo elettrico esterno e che dipende anche dall'intensit~ di questo ca.mpo in un modo affatto diverso da quello dell'effetto Kerr.

Indice eli r i f r a z i o n e del va,pore di acqua pesante . - - L'indiee di~ rifrazione del D20 allo stat,o liquido 8, secondo ']e rieerche fin qui :fatte, minore per 0,09456 di quello dell'acqua ordinaria. I Sigg. C. e M. Cuth- bertson (Proc. Roy. Soc. 155 A, 213) hanno voluto vedere se una tale diffe- renza esisteva anche per lo stato di vapore e hanno operato con luce di 5462,23 ), per la misura dell'indice e ancora con luce di ~. 2968 per deter- minare la dispersione. Per il D~O (99,2 ~) i valori tro~ati sono rappre- sentati dalla formola ~ - - 1 : 2,6756,10~/(11000.10:7 - - n "~) ehe dtt per r - - 1 un valore di 0,0002501 per ~. 5462,23 contro 0,000~527 per il vapor di~ acqua ordinario e una eurva di dispersione pifi piatta per il D,O, proprio ~ome i ricercatori amerieani hanno tl~3vato per lo stato liquido.

Microradiografie. - - I1 Sig. Lamarque (C. R. 24 feb. 1936) b riuseito a.d ottenere delle microradiografie us ando dei raggi X molto molli. Egli ha potuto const~tare che i nt~clei delle cellule sono, per questi raggi X, pih trasparenti che non il proVoplasma, e che il nt~cleolo ~ l'elemento pifi opac(~ delle cellule. Quando la pratica permetterh Cinterpretazione sieura di queste microradiografie, si potr'~, invece dei coloranti classici, usar.e sali metallici e cosl rivelare la localizzazione nei tessuti dei medicamenti che contengano dei metalli pesanti.

Produzione di raggi X lmlar izzat i . - - Inveee di usare una lamina di cavbone, come nelle classiche esperienze di Barkla, il 'Sig. George (Proc. Roy. Soc. 156 A, 96) usa un cristallo di rame tagliato Darallelamente al piano 13111; allera, usando la r~diazione K del Cu, si ottiene un'intensit~ circa 1900 volte maggiore di quel]a ottenuta da Barkla.

Conducibilith termica degli elettreti. - - I1 Sig. Groetzinger (Phys. Zeit, 37, 589) ha dimostrato the la conducibilits termiea deg~i ~solanti the costituiseono gli elettreti ~ maggiore quando essi sono polarizzati ehe non allo stato naturale. Q~esta maggiore eondueibilit~ termica sussiste anche quando l'elettreto non manifesta esternamente cariche elettriche e quindi essa rapprescnta un criterio .molto generale per rivelare lo stato ordinato delle m,o'lecole di quegli isolanti, stato ehe essi acquistano quando, per pre- parare relettreto, si ~anno scflidificare in un intenso campo elettrostatico.

Conducibilith elettrica di strati metallici sottili. - - I1 S~g. Lovel (Proc. Roy. Soc. 157 A, 331) descvrive alcune misure di resistivith di film

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472 ~,'0TIZIARIO

sottili di rubidio deposti su una superficie fredda di qoyrex mediante un fascio ben definito di ra~gi atomici. Usando vu.0ti molto spinti e tutte le precauzioni possibili per avere strati molto puri, si sono ottenuti risultati concordanti entro il 2-3 .~/~. Le anomalie riscontrate d.a a~ltri autvri son.0 dall'A, ritenute dovute a impurith. Si ~ riscontrata eonduttivit~ anehe con film di soltanto 1 A di spessore. Normalmente i film mostrano una dimi- nuzione di e,0nducibilith dopo cessata la deposizione, ~n,a questa diminu- zione diminuisce al crescere dello spessore c al diminuire della tempera- tura alla quale si fa avvenire la deposizione. Alia temperatura di 64 ~ K. questa diminuzione ~ t~,ascurabile per uno spessore di 25 A. Film di spes- sore maggiore di 40 ~_ sono cosl stabili che si sono potuti determinare i loro coefficienti termici della resistenza. La qoellicola pifi spessa (90 ~) chc si ~ studiata, ~ aneora invisibile, ma 6bbedis.ce alla tegge di Ohm fino a densit~ di corrente di 10' A/emt La resistivit~ di una pellieola da 40 A soltanto 10 volte maggiore di quella del metallo massiccio. L'A. calcola anche teoricamente ]a variazione della resistivitY, con lo spessore eoon la temperatura, per i film a comportamento regolare e giunge a formole d'ae- cordo con le esperienze.

Dissociazione elettrolitica dell'acqua pesante. - - I1 ~Si~. Wynne Jones (Trans. Far. Soc. 32, 13973 ha trovato per la co stante K di disso- ciazionc del D20 l'equazione: log K=14,71--0,3544 (t~25)~-0,0,017 .(t~25)', mentre per l'acqua ordinaria si ha: log K:14 - -0 ,0331 (t--25)-}-0,00017 (t--25) *. A 25 ~ C il prodotto del, le concentrazioni ioniche nel D~O vale 3,95.10 -15 contro 10 - l* doll'.acquit ordinaria. L 'A. ha pure cale01ato come calore di dis soeiazione del D~O :14420- -42 ,8 ( t - - 2 5 ) ca], contro 13450-- ~42,8 (t - - 25) dell'acqua ordinaria.

Suscettibilith magnetica di sostanze organiche in vari stati. - - I1 Sig. Rose (Phil. Mag. 21, 1119) ha trovato che, entro gli crrori speri- mentali, la suscettibilit~ magnetica di un composto ~ indipendente dal suo stato fisico, cio~ ~ lo stesso se esso forma un crist~llo, se ~ fuso, o se

disciolto in un solvente.

Su alcuni fenomeni nei t u b i a scar ica. - - I1 .Si, g. J. Thomson (Phil. Mag. 21, 1057) mostra ehc il potenziaIe di scariea di un tuho dipende dalta natura della seariea ehe vi ~ passata prima e ehe il passag)fio .di una sea- riea ad alta frequenza produce variazioni sistematiche nel potenziale nor- male di seariea the presentano alcune regolarit~ interessanti.

Formazione di NH~ per collisioni di ioni positivi. - - I Sigg. Mot- schan, Ro,ginski, Sehechter e Theodorof (Acta phys. chim. 4-5, 757) hanno studiato ]a possibilit'X di una sintesi deWammoniaea per urto di ioni po- sitivi dei metalli alealini (Li, Na, It', Rb, Cs) e hanno stabilito ehe tale possibilit~ b reale. Sono nee4essari dei potenziali eritiei nettamente definiti per l'inizio della reazi,one. Non si sa aneora bene quale sia il meeeanismo

dell'attivazione primaria.

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NOTIZIARIO 4 7 3

S u i r a d d r i z z a t o r i a o s s i d i m e t a l l i c i s e m i c o n d u t t o r i . - - ~ noto come i semiconduttori costi tuit i da ossidi :metallici possono dividersi in due categorie: 1) ossidi la cui conducibilith elettrica cresce al crescerc del oon- .~enuto in ossigeno (s ' intende che si t ra t ta di aumenti piccolissimi), 0ssia ossidi il cui catione metallico si conosce anehe a valenza maggiore di quella che ha nell'ossido (per es. il C%0); essi hanno una costante di Hal l posi- t iva ; 2) ~ssidi la eui conducibilith elettrica diminuisce al crescere del con- ~enuto in ossigeno; essi hanno una costante di Ha l l negativa. Si sa che nei raddrizzator i a rame-ossidulo di ramc la unipolar i th nella conduzione dovuta a una Sperrschicht formata di ossidulo di tame, povero in ossigeno, di al ta resistenza e deHo spessore di circa 10 - ~ cm; per una corrente elet- t ronica ~ prefer i ta la direzione: Metallo (rame)-Sperrschicht-Semicondut- tore (Cu~O). I l Sig. H a r t m a n n ha cercato di vedere se con una Sperrsehicht artificiale formata con naftal ina, zolfo, ecc. in terposta f ra Cu e Cu~O si potesse ottenere una unipolarit~t ed ~ riu.scitn ad ottenere, per uno spessore di 10 - 4 cm un raddrizzamento (misurato dal r appor to delle intensitA di corrente nei due sensi) di 1 ~ ) - 30 con una f.e.m, appl icata di 2 V. I1 senso del raddrizzamento era lo stesso di quello dei raddrizzatori a Sperrschicht natur~le; senza strato isolante la ~nduc ib i l i t~ del Cu~O era r igorosamente ohmiea. Ora il Sig. H ar tmann ha Densato (Phys. Zeit. 37, 86e) di s tudiare allo stesso modo dei sistemi a ossidi del 2 ~ t ipo ed ha scelto per le esperienze il ZnO ridotto a pastiglie, riscaldato per un',ora al l 'aria a 1350 ~ C e poi portato nel vuoto a 400 ~ C per parecehie ore con che si ottiene un com- 'portamento ohmico quasi perfet to. Pe r fo rmate la .Sperrsehicht artificiale si usarono: eeralacca, bakelite, lana alla nitrocolull~sa; gli elettrodi pr in- cipali furono scelfi d 'argento. La earatterist ica di tall sistemi presenta sempre una mareata asimmetria con la maggi,o,r facilit~t di pass~ggio dell.a corrente nel senso: ossido-sperrschicht-metallo, eontrario cio~ a quello che si r iscontra nei raddr izzator i fa t t i con oss~di del primo tipo.

T r a s f o r m a z i o n e d e l p l a t i n o c o n d e u t o n i . - - I Sig~. ,C:ork e Lawren- ce bombardando il p la t ino con ,deutoni da 5 M V hanno ottenuto una radio: attivit~ complessa. I1 eomportamento chimico e il peri~di degli clementi a t t iv i mostrano che f r a questi ci sono almeno due isotopi del Ir e due del Pt. I periodi dei due p r imi sono: 28 m e 8h,5, mentre quelli dei due secoadi sony: 49m e 14h,5. Siccome nell 'at tuazione ,del P t vengono emessi elet- t roni e positroni si pub pensare che i due isotopi att ivi del P t siano P t 1"~ e pr r isul tant i da ca t tura di neutroni. Gli isotopi attivi de l l ' I t sono pro- babilmente dovuti a reazioni comprendent i ca t tura di deutoni ed emissi, one di particelle ~, e potrebbero es~ere I r 194 e Ir t96.

R a d i o a t t i v i t f i a r t i f i c i a l e de l t a n t a l i o p e r n e u t r o n i . - - BomSar- dando con neutroni del Ta i S~gg. Fomin e Houte rmanns (Phys. Zeit. Sowiet- Union, 9, 273) hanno ottenuto una debole attivit~ con un peri,odo di circa 2{~0 giorni. L' intensit~ di att ivazione prodot ta nel Ta dopo un 'ora di bom- bardamento ~ circa la 10 - 5 parte di auella del l 'Ag e i raggi ~ emessi sono

36

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474 NOTIZ~al~I0

estremamente molli. Gli AA. rilevano come i periodi lunghi siano una ea- ratteristica degli elementi appartenenti a questa regione del sistema pe- riodico.

R a d i o a t t i v i t h indotta nell'ossigeno. - - I ] Sig. Newson (Phys. Rev .

48, 790) ha trovato che, sotto un bombardamento con deutoni di 3 MV, l'ossigeno dh luago a un elemento emettente pcsitroni con un periado di lm,16. I1 comportamento ehimieo mostra che questo elemento attivo b nn isotopo del F 5 le reazioni eorrispondenti sono probabilmente le seguenti:

0t6 -~- D e ~ F~7 -+ n I ; F 17 .-~ 017 -~_ e +.

Radioattivitfi indotta nel magnesio. - - I1 Sig. Henderson (Phys .

Rev . , 48, 855.) ha trovato ehe, con nn bombardamento di deutoni da 3,3 MV, il magnesio d~t lnogo a due elementi radioattivi di periodo rispettivamente 10m~25 e 15h,8 e::n emissione di elettroni e di raggi v. Questi periodi sono earatteristiei del M g ~' (Fermi) e del N a ~" (Lawrence). Le reazioni eorrispon- denti sono probabilmente queste

Mgi.z ~ q- H t ~ ~ - Mg1227 --1- J~l I ; Mgie 27 ~ Alia e7 %- ~ -}- 7 ;

e Mgie e6 -+- H i e ---,- Na i l ~a -~- He.24 ; Na t i e4 ~ Mgl.224 -+- ~ -+- 7.

Le partieelle ~ hanno an eammino di circa 7 cm; i raggi ~ ~tel M.q *~

hanno un'energia massima di 2 MV e i raggi y coneomitanti un'energia

di circa 1,3 (MV.

Disintegrazione del boro per neutroni. - - I1 ISig. Walen (C. R. 202, 15,00) ha bombardato un sottile strato di boro con neutroni lenti e ha studiabo i fenomeni di attivaz~one con una camera di Wilson. I risultati :indicano ehe probabilmente ~ avvenuta la seguente relazione:

BstO ~- no I ~ Li37 -~- t t~ 4.

Argo radioattivo. - - II Sig. ~nell ,(Phys. Rev . 49, 555) ha trovato ehe quan,do si bombarda l 'argo con dentoni ad alta velocith, si o ttiene an elemento radioattivo the emette elettroni ed ha un periodo di 110 m. I saggi chimiei mostrano che quest'elemento attivo b un isotooo dell'A: generata senza dubbio seeondo l'equazione A 40 + He ~ A4 ~ § Hi. Misure di assorbi- mento delle partieelle ~ mostrano ehe il loro massimo di energia b di circa 1,1 MV; quest'attivit~ b aeeompagnata dall'emissione di raggi "~ con un'e- nergia di 1,39 ~ V . Lo stesso elemento radioattivo b stato ottennto anche assoggettan,do I'A. a un intenso bombardamento con neutroni.

Su l ' a t t iv i t f i a r t i f i e i a l e del torio. - - Le Sigg. Rona e Neuminger, bombardando del torio purissimo con neutroni per pareeehie ore, hanno ottenuto ( W i e n , Anz. 1936, 159) un elemento attivo, di periodo di 42 ore,

Page 7: Notiziario

NOTIZIARI0 475

che ritengono un isotopo dell 'at t inio the si produrrebbe secondo le reazioni :

Thgo 2~ + no ~ ~ Rass~o + Hee4 ;

Rass ~e~ --~ Acs9 ~29 ~ Thgo e~ - ~ Pa9i ~9 ~ Acs~e~ ~ Thgoee~.

Le stesse AA. bomba~dando il tulio con neutroni lenti hann(~ ottenuto un isotopo attivo con un oeriodv di 4 mesi circa; la reazione sarebbe la s e g u e n t e : Tin69 ~ -~ ~o~ ~ Tm6~ ~~

D i s i n t e g r a z i o n e d e l r a z o t o per neutroni . - - I Sigg. Ki reh e Rieder ( W i e n . Ber . 144, 383), con esperienze alla camera di Wilson, hanno mo- ~strato che nella disintegrazione dell'az(~to per neutroni avvengono due pro- cessi, ciascuno c.onnesso con ]a cattura di un neutrone. In un caso si fo rma (lel B ~t con l 'emissione di una particella a ; il secondo processo, the ~ molto meno frequente e che ~ dovuto pr incipalmente ai neutroni rapidi , consiste probabilmente nella formazione di C ~ accompagnata da emissione di un protone.

D i s i n t e g r a z i o n e del Be, del B e d e l C per deutoni . - - I Sigg. Bon- her e Brubaker (Phys . Rev . 50, 30~) hanno studiato i neutroni che so.no emessi quando il Be, il B, o i l C sono bombardat i con deutoni. I neutroni da l Be (che probabi lmente vengono emessi seco~do la reazione: Be49 -~- HtS

---~Bst~ n0 t) sono distribuit i in quat t ro g rupp i distinti cui corrispondono liberazioni di energia r ispet t ivamente di 4,25; 3,7; 2,1; 0,8 10" V. I neu- t roni the si hanno nel bombardamento del B vengono at tr ibuit i alle rea- zivni :

B~ li -t- Ht~ ~ C6 t~ + no ~ ; B5 it -t- H i ~ ~ 3 He~ 4 -~- no I ;

B5 t~ -t- Hie ~ C6 tt + no t ;

]a reazione pih f rcquente ~ la ~aenultima. I neutroni emessi nel bombarda- mento del C sono dovuti alle reazioni:

C6 t e + H t ~ ~ N ~ 1 3 - ~ n o l; C~ t ~ + H t e ~ N ~ 1 4 + n o j;

ta penult ima reazione d~ il 99 Z dei neutroni.

Un~attivit~ a r t i f i c i a l e a lungo per iodo con e m i s s i o n e di po- s i troni . - - I1 Sig. F r i sch ha recentemente scoperto u n isotopo at t ivato artificialmente che emette positroni ed ha un periodo molto lungo; si ot- tiene bombardando il fluoro con raggi :t; l 'attivit.~ viene all 'elemento Na.,: ' secondo la reazione : F 9 l~ + He24 ~ N a i l ~ + n o t . I1 ~Sig. Laslet t (Phys .

Rev . , 50, 388.) ha ot tenuto ora un nuovo isotopo attivo, emetente posi- troni, e a periodo lungo, bombardando il M g con deutoni da 5,10 ~ V. I1 periodo ~ di circa 9 mesi; la reazione corrispondente sembra s ia : M g l ~ 4 - t - H i 2 ~ N a t t 22 + He~4; i | limite superiore dell 'energia dei positroni

~' a circa 0,4.10' V.

Page 8: Notiziario

476 NOTIZIARIO

Esperiment i di d is integrazione su gli i sotopi separati del li- rio. - - I Sigg. Rumbaugh e l=[afotud ( P h y s . R e v . 50, 681) hanno t~atto delle esperienze bombardando con protoni e deutoni delle lastrine portanti rispettivamente 18 mierogwammi .di L~ ~ e 200 microgrammi di L i ' ed hanno ottenuto i seguenti risult~tti: a) il Lr sotto un bombardamento di-deutoni da 540 KV emette due gruppi di l~rotoni con cammini medi in aria di 25,4 e 29,6 em; niente di simile si ottenne ,dal L/~ in analoghe eondizioni; b) il Lr sotto un bombardamento :di deutoni da 3{)0 KV e pifi, emette dei deu- toni; c) un'ttttivit~t ~ di breve periodo fu osservata nel L/' sotto un bom- bardamento deutonico da 500 KV e pill; nessuna attivit~t ~ venne eonsta- tara nel L~ nelle stesse condizioni; d) satto un bombard~men~o protonico da 450--1{)00 KV nel L/~ fu osservata un'attivifft % mentre nessuna atti- -citer -f venne, helle stesse condizioni osservata nel L, ~.

Misure di He prodotto art i f ic ialmente . - - Mediante un ingegnoso micrometodo i ~Sigg. Paneth, Gliickauf e Loleit ( P r o c . R o y . S o c . 157 A, 412) sono riuseiti a raccogliere allo stato puro l'elio prodotto dal B per bombaI~damento neutronieo seeondo la reazione : B~ l~ + no I ~ He~ 4 + Li37.

I neutroni provenieti da una sorgente radioattiva da 140 mCurie diedero sufficiente H e per una identificazione spettroscopiea; con sorgenti radio- arrive pi5 intense, dell',o],dine di 2 Curie si ebbe abbastanza H e per una .determinazione quantitativa. Dalle misure f atte gli AA. eredono di poter eoncludere ehe 1 mCurie di una sorgente R d - ~ - B e d~ al seeondo almeno 6700 neutroni.

Radioattivit& artif iciali . - - I Sigg. Nahnfias e Walen (C. R. 203, 71), bombardando del F (come L i F ) e del N a con neutroni, hanno ottenuto degli elementi radioattivi con periodi rispettivamente di 8s,4(I) e 31s(II) dal F e di 8s(III) e 33s(IV) dal N a . I r~tpporti delle intensith nell'aria e I / I I = 8 e I I I / I V = 0,3. L'elemento I b attribuito all'isotopo F ~~ del fluoro ( F l � + n i ~ F~~ siccome c'b qna]che aceenno a un prodotto di periodo 8s,9 gli AA. pensano che avvenga anehe la reazione Fl�-+-n t ~ N t 4 - + - H e ~.

L'elemento I I ~ a t t r ibui to alia reazione F t9 + n t ~ 0 i9-r H i ; I'ele- mento I I I alia reazione: N a ~9-r n I ~ F 2~162 H e 4 e l'elemento IV alia: N a ~3 --~ n I .--* N a 23 + H I . Applicando il metodo di Frisch per lo studio dei pro,dotti di vita molto breve alla reazione: L i 7 - r ~ L i S - r

in cui l'elemento L i s dovrebbe avere un periodo "di 0s,5-0s,7 non si eb- bero risultati molt~o chiari. Un periodo di 0s,7 fu ottenuto d alla reazione: B e 9 + n i ~ L i 9 + H I. Nella reazione : B li + H 2 ~ B l~ -~ H i " * C ~l -~- B -r H i ,

l'elemento B ~ ha un periodo di 0,02 secondi (C. R. 203 - 176).

Radioatfivith indotta dai deutoni nel l 'antimonio e nel lo sta- gno. - - I1 Sig. Livingood, usando deutoni da 5.108 V per un'ora, ha ~tte- nuto da]l'antimonio ( P h y s . R e v . 50, 385) degli elementi a radioattivit~t con perio,di di 5~2 g, 68h, 25h.

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NOTIZ~ARIO 4 7 7

L'elemento a periodo di68h se.mbra coincidere con quello ottenuto da Fermi con bombardamento neutronico e di periodo2g,5. I1 bombardamento deutonico dello sb~gno ha cond.otto alla produzione dei seguenti elementi attivi, separabili chimicamente: In (periodo: 24h); Sn (27h); Sb (52g); Sb (13h).

Bombardando con gli stessi deutoni il rutenio per circa 2 ore I'A. (Pl~ys. Rev. 50, 391) ha ottenuto degli elementi attivi con periodi di 46g, l l g , 39h, 4h.

stesso A. (Phys. Rev. 50, 425) bombardando per due ore con dcu- toni lo Zn ottenne quattro elementi con attivit~t ,~ e con i periodi: 95h, 25h, 12~, l b . Gli elementi con i periodi di 25 h e 12b sono forse identici affli elementi ottenuti dal Ga con bombardamento neutronico. Dopo un bom- bardamento deutonico dal Bi si ottiene un elemento con un periodo di 5g a radioattivith ,~, accompagnata da emissione di particelle ~ rapidamente decrescente.

Lo stess,o A., insieme con il Sig. Scaborg, ha studiato a rondo l'effetto del bombardamento deutonico sullo Sn (Phys. Rev. 50, 435) e hanno potato separate chimicamente dell'In, dello Sn e dell'Sb a/~tivo.

Secondo gli AA. le reazioni nucleari corrispondenti al primo elemento potrebbero essere ]e seg~enti:

S n 5 0 n -~- H i 2 ~ / n 4 9 n-~ ' ~ Hee4 ; In49 n-~ ~ Snso n -e -I- ~ ; ore n : 114,

116, 118, 119, 120, 122, 124; al 1 ~ e 4 ~ valore d i n corrisp~nde la massima probabilitY. Per quel che r~guarda il 2 ~ elemento, lo Sn, si ha una forte attivith ,~ con periodo di 2:8 h. I risultati riguardanti il terzo elemento, ]'Sb, danno due periodi di 13h,3 e di 112 giorni. Per il primo periodo vevo- similmente si tratta d] un elemento cui corrispondon.o ]e reazioni.

~ b 120,125 120.125 ~ n 120,125. ~n50119,12~ _t_ H21 51 ~- no 1 ; Sbso ~ 50 ,

Sb51120,126 T e 130,125 , 52 -~- �9

D i s t r i b u z i o n e d e l l e v a r i e s p e c i e di a c q u a s u l a t e r r a . - - Dal con- ~ronto delle determinazioni di densit~t di aequ.a ricavata dal mare, dalla terra, dalla pioggia, dalla here, dai minerali, dalle piante e ,dagli animali,

Sigg. Riesenfeld e Chang (Naturw. 24, 616) credono di poter eoncludere che, dei 18 possibili differenti tipi di m~lecole di a equa risult~nti dai tre isotopi dell'idrogeno e dai tre dell'ossgeno, le molecole: HDO (H1H"O TM) e H~20 ~ sono quel]e ehe danno ordinariamente le variazioni di densith the si riscontran,o fra acqua naturale e l'acqua HI~O ". Secondo questi AA. la distribuzione di queste due specie di acqua si pub spieffare supponendo, come del resto vuole la teoria, che ]'evaporazione costituisca il processo di gran ~lun,ga .pifi importante per la separaz~one delle varie qualit~ ,di tmqua; nell'evaporato si ha sempre infatti una percentuale maggiore di ,HDO e di H~O ~.

A . P .