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90 Quindicinale di Sesto San Giovanni fondato nel 1966 Venerdì 25 marzo 2011 www.nuovasesto.net n.5 30.000 copie Distribuzione gratuita nuova s esto VORTICE Società coop. edificatrice Nuova torretta Via dei Partigiani 84 - Sesto S. G. Tel. 02 2428775 - Fax 02 24410728 EVENTI: inaugurato il presidio sestese di LIbera e la casa che difende le donne maltrattate, un no sonoro alle mafie Uguaglianza e giustizia: porta aperta sui diritti Sesto preferisce la legalità: i fatti parlano chiaro FRANCA ANDREONI L a Costituzione detta i diritti fondamentali dell’individuo: la vita, la libertà, la sicurezza, la cura della salute, il diritto di ricorrere contro le prepotenze degli altri, insomma i valori di una società civile. Ed è con questo intento che cerchia- mo di dare senso comune alle buone pratiche amministrative delle inizia- tive che, nella settimana appena tra- scorsa, abbiamo registrato in città. A cominciare dalla voglia di pratica- re quotidianamente la legalità, la giustizia e la lotta contro la mafia. Ecco allora, come ci ricorda il sinda- co, il perseguire la politica della con- fisca degli immobili sestesi apparte- nuti alla criminalità organizzata im- piegando questi in progetti di valore sociale, come un appartamento con- fiscato diventato oggi una struttura che accoglie le donne maltrattate e combattere la violenza sulle donne, un’opportunità per l’intera città. C’è l’inaugurazione del presidio di Li- bera, che si batte per la legalità, perché per sconfiggere la mafia o la ‘ndran- gheta, occorre riprendere i valori mo- rali, etici e superare l’indifferenza - o peggio - l’inerzia e la passività. E la ric- ca Lombardia con Milano che registra un’alta penetrazione a tutti i livelli so- ciali e politici, della ‘ndrangheta. Non rimane che un grande impegno civile per combatterla. POLITICA Aree Falck, il consiglio comunale ne discute Per chi vorrà saperne di più, la sera- ta della discussione è martedì 29 marzo, quando in un consiglio co- munale straordinario si discuterà delle varianti al progetto sulle aree Falck presentato lo scorso mese di febbraio a Genova dall’architetto Renzo Piano. pagina 2 ECONOMIA La ricerca possibile: premiata una sestese E’ stato assegnato il premio Ippocra- te (riconoscimento riservato ai pro- fessionisti nel campo medico scienti- fico) ad Adriana Albini, ricercatrice sestese d’adozione della Multimedia per il suo impegno nell’ambito dell’oncologia. pagina 5 CULTURA Pienone di pubblico per Daverio e Bellocchio Un regista e un famoso critico d’arte, due personaggi noti del panorama culturale nazionale hanno fatto tap- pa a Sesto San Giovanni per parlare di storie: Philippe Daverio riformula il Risorgimento a partire dalle opere d’arte, Marco Belloccio racconta le vicende delle “Sorelle Mai”. pagina 17 SPORT Geas, Libertas e Anpi tre cuori, un’unica storia Società sportive che hanno fatto so- gnare, piangere, emozionare tanti se- stesi oggi si raccontano ricordando i successi di un tempo ed esprimendo un desiderio comune per il futuro. pagina 23 Quinta tappa del viaggio che riper- corre la storia d’Italia. Su questo nu- mero le date di nascita del partito socialista italiano e della Fiat, e nel 1900 l’assassinio di Umberto I. A Se- sto intanto veniva costruita quella che oggi è la principale chiesa citta- dina, la basilica di Santo Stefano.

Nuovasesto 05 2011

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Nuovasesto 05 2011

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Page 1: Nuovasesto 05 2011

90Quindicinale di Sesto San Giovanni fondato nel 1966

Venerdì 25 marzo 2011 www.nuovasesto.net n.5 30.000 copieDistribuzione gratuita

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VORTICE

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Società coop. edificatriceNuova torretta

Via dei Partigiani 84 - Sesto S. G.Tel. 02 2428775 - Fax 02 24410728

EVENTI: inaugurato il presidio sestese di LIbera e la casache difende le donne maltrattate, un no sonoro alle mafie

Uguaglianza e giustizia:porta aperta sui dirittiSesto preferiscela legalità: i fattiparlano chiaro

FRANCA ANDREONI

La Costituzione detta i dirittifondamentali dell’individuo:la vita, la libertà, la sicurezza,la cura della salute, il diritto di

ricorrere contro le prepotenze deglialtri, insomma i valori di una societàcivile.Ed è con questo intento che cerchia-mo di dare senso comune alle buonepratiche amministrative delle inizia-tive che, nella settimana appena tra-scorsa, abbiamo registrato in città.A cominciare dalla voglia di pratica-re quotidianamente la legalità, lagiustizia e la lotta contro la mafia.Ecco allora, come ci ricorda il sinda-co, il perseguire la politica della con-fisca degli immobili sestesi apparte-nuti alla criminalità organizzata im-piegando questi in progetti di valoresociale, come un appartamento con-fiscato diventato oggi una strutturache accoglie le donne maltrattate ecombattere la violenza sulle donne,un’opportunità per l’intera città.C’è l’inaugurazione del presidio di Li-bera, che si batte per la legalità, perchéper sconfiggere la mafia o la ‘ndran-gheta, occorre riprendere i valori mo-rali, etici e superare l’indifferenza - opeggio - l’inerzia e la passività. E la ric-ca Lombardia con Milano che registraun’alta penetrazione a tutti i livelli so-ciali e politici, della ‘ndrangheta. Nonrimane che un grande impegno civileper combatterla.

POLITICAAree Falck, il consigliocomunale ne discutePer chi vorrà saperne di più, la sera-ta della discussione è martedì 29marzo, quando in un consiglio co-munale straordinario si discuteràdelle varianti al progetto sulle areeFalck presentato lo scorso mese difebbraio a Genova dall’architettoRenzo Piano.

pagina 2

ECONOMIALa ricerca possibile:premiata una sesteseE’ stato assegnato il premio Ippocra-te (riconoscimento riservato ai pro-fessionisti nel campo medico scienti-fico) ad Adriana Albini, ricercatricesestese d’adozione della Multimediaper il suo impegno nell’ambitodell’oncologia.

pagina 5

CULTURAPienone di pubblicoper Daverio e BellocchioUn regista e un famoso critico d’arte,due personaggi noti del panoramaculturale nazionale hanno fatto tap-pa a Sesto San Giovanni per parlaredi storie: Philippe Daverio riformulail Risorgimento a partire dalle opered’arte, Marco Belloccio racconta levicende delle “Sorelle Mai”.

pagina 17

SPORTGeas, Libertas e Anpitre cuori, un’unica storiaSocietà sportive che hanno fatto so-gnare, piangere, emozionare tanti se-stesi oggi si raccontano ricordando isuccessi di un tempo ed esprimendoun desiderio comune per il futuro.

pagina 23

Quinta tappa del viaggio che riper-corre la storia d’Italia. Su questo nu-mero le date di nascita del partitosocialista italiano e della Fiat, e nel1900 l’assassinio di Umberto I. A Se-sto intanto veniva costruita quellache oggi è la principale chiesa citta-dina, la basilica di Santo Stefano.

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MARCO DAMIAN

Probabilmente il sindaco Gior-gio Oldrini quando l’8 feb-braio si è recato a Genova,nello studio di Renzo Piano,

per assistere alla presentazione dellemodifiche approntate al progettooriginale delle aree ex Falck, non im-maginava che questo avrebbe susci-tato subito una dura reazione delcentrodestra.I consiglieri di opposizione hanno in-fatti richiesto la convocazione di unConsiglio comunale straordinario de-dicata esclusivamente al progetto diriqualificazione delle aree dismesseelaborato da Renzo Piano, per conto

della Sesto Immobiliare della cordataBizzi, fissato poi per il prossimo mar-tedì 29 marzo. “Un pesante sgarboistituzionale, la presentazione è statafatta solo al sindaco Oldrini e non atutta la cittadinanza e al consiglio co-munale – dice la consigliera di oppo-sizione Franca Landucci – che ha gio-vato solo all’immagine del sindaco,con articoli sui giornali e interviste tv,ma noi e la popolazione non siamostati informati su un progetto che ri-disegnerà la città di Sesto”. Il primocittadino, non è d’accordo. “Il proget-to sulle aree Falck lo conoscono tuttida tempo – risponde Giorgio Oldrini– non c’è nulla da nascondere ai citta-dini. Mi sono recato a Genova alla

presentazione del progetto di Pianoperché sono stato invitato. Non esisteil problema”.Secca anche la risposta del segretariodel Pd cittadino che commenta “Lamaggioranza di centrosinistra ha ot-tenuto la presentazione di una docu-mentazione preliminare proprio peroffrire alla città l’occasione del con-fronto su questo grande progetto –precisa Mirko Mejetta – porteremo in

Consiglio le idee che guidano la diffi-cile regia dell’interesse pubblico”. Sul tavolo ci sono le questioni riguar-danti le modifiche al progetto, le ag-giunte e i premi volumetrici richiestidalla Sesto Immobiliare e le scelte ur-banistiche future dell’amministrazio-ne comunale. Una seduta che si pre-annuncia rovente quindi, quella dimartedì 29 marzo per il ConsiglioComunale, con inizio alle 20.

225 marzo 2011 n.5

politica

POLEMICA dopo il viaggio di Oldrinia Genova. “Ho solo risposto a un invito”

Consiglio straordinariosulle aree Falck il 29

DIBATTITO in Villa Puricelli GuerraPIZZUL: “No a ideologie e preconcetti”

Tutelare i diritti civili:esperienze a confronto

NICOLA LOMBARDO

Il circolo del Pd Nilde Iotti ha organizzato una serata dal titolo: “Diritti ci-vili: se non ora, quando?”. A discuterne la deputata Anna Paola Concia, di-rigente nazionale del PD nonché leader dei movimenti per i diritti dellecoppie gay, e il consigliere regionale del PD Fabio Pizzul, ex presidente dio-

cesano dell’Azione Cattolica. Ha coordinato la serata Sergio Missiaggia, del Pdcittadino. Nella sua introduzione, Missiaggia ha sottolineato che “il riconosci-mento ad una minoranza di un diritto non deve comportare la perdita di quan-to già acquisito per la maggioranza”.Tre esperienze di vita vissuta hanno aperto il dibattito. Osvalda ha raccontatodella scelta condivisa con il compagno di “giurarsi” ogni giorno amore reci-proco senza contrarre matrimonio, con le difficoltà “giuridiche” conseguentialla scelta. Adriana ha condiviso la drammaticità con cui la madre malata haaffrontato i sui ultimi giorni, stroncata dalla malattia e sottoposta sino alla finead estenuanti trattamenti clinici; Marco ha testimoniato come incide pesante-mente sulla vita di un giovane l’essere precario e omosessuale, discriminatonella sua realizzazione professionale dal suo orientamento sessuale.Dal pubblico Elio ha ricordato come le legislazioni europee sono molto più avan-zate su questi temi, dando risposte corrette e puntuali alle istanze che le genera-no. Pizzul, toccato dalla drammaticità delle esperienze raccontate, ha rimarcatocome al centro di tutte le azioni legislative deve “sempre esserci la persona nelrispetto della sua dignità”, pertanto ha “auspicato che su questi temi il legisla-tore approcci concretamente, senza ideologie e posizioni preconcette”.Dello stesso avviso nelle sue conclusioni Concia che, nel denunciare i ritardidell’approvazione legge contro l’omofobia, ha rimarcato che “il riconoscimen-to di diritti alle minoranze non intaccano quelli già acquisiti dalla maggioran-za”, e ha auspicato, a proposito del testamento biologico, che “piuttosto chesubire una brutta legge ideologica è preferibile nessuna legge”.

Il Movimento dei cittadini italiani, la nuova formazione politica di sinistradestradel Paese, ha da poco aperto un suo club anche nella nostra città e l’ha inaugu-rato in un convegno riservato ai sette iscritti che si è tenuto l’altra sera a portechiuse mentre fuori pioveva. Il segretario cittadino del Movimento, dopo aver

ringraziato la moglie tesoriere e i cinque figli per la fiducia attribuitagli, nonostanteil fiato corto, la pancetta e la crudele ma necessaria decisione di aver voluto ven-dere il cane (si, si, lo sa, quella gliela rinfacceranno sempre), ha criticato i disfatti-sti, detto qualcosa contro i giudici e promesso che il Movimento si doterà di un si-stema democratico per selezionare la classe dirigente: un metodo che farà appari-re le sue decisioni come se ne fossero fautori gli iscritti. A questa battuta uno deifigli più grandi ha replicato al padre che il Movimento ha bisogno di un rinnova-mento generazionale, il padre gli ha ricordato che tra due anni ci sono le ammini-strative, che serve esperienza e che i letti dei suoi fratelli minori non sono ancorastati fatti. E che prima di candidarsi al Comune deve almeno finire il liceo. E chenessuno finché vive qui si converta ad opinioni diverse da quelle che sente qui.

IL VERNACOLIERE - COSE DELL’ALTRASESTO

Un partito-famiglia

Da destra: Paola Concia, Sergio Missiaggia, Carlo Rapetti e Fabio Pizzul

Una veduta aerea delle aree Falck

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FEDERICO MAISENTI

Alla vigilia del 17 marzo, datastorica per il nostro paese, siè svolto un Consiglio comu-nale aperto per il 150esimo

anniversario dell’Unità d’Italia. Peruna sera, qualsiasi sestese ha potutoimmedesimarsi nei suoi rappresen-tanti e scoprire dal vivo cosa signifi-ca essere parte delle istituzioni. Ilmomento istituzionale è stato solen-ne, come la seduta per altro richie-deva, e ha visto la partecipazionedell’assessore provinciale RobertoCassago, che ha voluto rimarcarel’importanza centrale della nostracittà su tutto il territorio del NordMilano.La seduta si è aperta con l’Inno diMameli suonato, questa volta, dal vi-vo dagli allievi della Civica Scuola diMusica ed è poi proseguita con gli in-terventi celebrativi del Sindaco Gior-gio Oldrini e di alcuni consiglieri. E’da rilevare l’assenza della rappresen-tante leghista Alessandra Tabacco,che ha ricalcato così un copione già

sperimentato dai suoi colleghi dellaRegione, e non solo, sottolineandocome il 17 marzo sia per loro una da-ta qualsiasi, priva di rilievo, e attiran-dosi così le critiche del sindaco.

I partecipanti hanno poi avuto mododi ammirare un bellissimo filmato,costituito da sei episodi tratti dalleTeche Rai e dall’Istituto Luce: “Leunità degli Italiani”. Il documento

ha ripercorso con suggestive imma-gini d’epoca questo secolo e mezzodi vita nazionale donando intenseemozioni di orgoglio e senso di co-munità.

325 marzo 2011 n.5

attualità

DAVIDE BARTOLUCCI

Nel quadro delle celebrazioni del centocinquantesimo dell’Unita d’Italia,gli studenti di Sesto hanno svolto un lavoro originale sul Risorgimen-to. In municipio è stato presentato nei giorni scorsi un lavoro informa-tico di studio della classe 3aF della scuola media Breda sui moti di in-

dipendenza italiani. Hanno raccontato l’iniziativa la professoressa Laura Ta-lamini e il preside Domenico Brisci e in rappresentanza degli studenti, unalunno della classe. “Abbiamo svolto questo lavoro perché il Risorgimentorientra nel programma scolastico degli studenti di terza che hanno mostratoun vivo interesse riguardo a questo argomento storico” ha raccontato Talamini.Un vero lavoro a tutto tondo, che ha toccato molti argomenti: dall’origine delTricolore l’impresa dei Mille, passando per un particolarissimo itinerario perle vie di Sesto intitolate a fatti o personaggi del Risorgimento. Molti gli aspettisingolari emersi nella proiezione delle diapositive che componevano il lavoro.Ad esempio sulla composizione dei Mille: la compagine più numerosa eraquella lombarda, con buona pace di alcuni schieramenti politici e, contraria-mente a come si potrebbe pensare, non appartenevano alla cosiddetta borghe-sia illuminata, bensì alle classi sociali meno abbienti.

IPERTESTO dei ragazzi della Bredasu personaggi e simboli del Risorgimento

La storia nazionalespiegata dai figli

Nel giorno di una delle più si-gnificative ricorrenze per ilnostro Paese, il 17 marzo, lacittà onora la memoria di

tutte le lotte che hanno contribuito afare dell’Italia una nazione libera edindipendente. In largo La Marmorasi è infatti svolta una lunga giornatadi festa, a cui hanno preso parte ilsindaco Giorgio Oldrini e una foltadelegazione della Giunta e del Con-siglio Comunale. L’iniziativa è stataorganizzata dall’Anpi e da molte as-sociazioni di ex combattenti (tra cuigli Alpini), le quali si sono prodigatead allestire banchetti che gratuita-mente distribuivano gagliardetti,bandiere e poesie di commemora-zione. La festa è cominciata con l’al-

zabandiera, in cui una cospicua follaradunata attorno al vessillo ha into-nato l’inno di Mameli con sentitapartecipazione. I sestesi inoltre hanno potuto ammi-rare gli interni di Villa Mylius e lamostra fotografica sul Risorgimento,ma anche gli archivi di storia con-temporanea della fondazione Isec,aperti al pubblico per l’occasione. Lafesta è proseguita per tutto il giorno,con l’aperitivo tricolore e il tagliodella grande torta del 150esimo, se-guita in serata dall’accensione delletorce della memoria ha chiuso con lagiusta atmosfera una celebrazioneche ha ricordato quanto l’Unitàd’Italia appartenga al passato e al fu-turo di tutti noi. (f.m.)

GIORNATA DI EVENTI in città il 17dall’alzabandiera alla torta tricolore

E largo La Marmoracanta Fratelli d’Italia

SEDUTA aperta, per celebrare l’anniversario. Ospiti istituzionali e qualche assenza

Il parlamentino rende omaggioai 150 anni del nostro paese

L’alzabandiera in largo La Marmora, durante la mattinata del 17 marzo

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FILO DIRETTO CON LA COOPERATIVA NUOVA TORRETTA�)#%4),%-2.�1.#)����-&.0,!7).-)����1#0)7).-)

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Nel progetto del nuovo edificio della Cooperativa Nuova Torretta sono previsti 52 alloggi,disegnati con l’obiettivo di garantire un valore aggiunto alle soluzioni abitative interne e allaqualità architettonica generale.Gli alloggi, su 13 piani, sono di varie tipologie: tutti con doppia esposizione, living di qualitàsuperiore con terrazza abitabile, pannelli radianti sottopavimento allacciati al teleriscaldamento,certificazione energetica elevata. Sono previsti alloggi convenzionati, in vendita o affitto, e alloggi in edilizia libera senzavincoli. Su due piani interrati saranno realizzati 77 box, singoli e doppi. All’area di proprietà, di circa5.000 mq, si accederà da via Masaniello. È prevista la realizzazione di un giardino privato e dipercorsi nel verde che si connetteranno alle piste ciclabili già esistenti collegate con il ParcoNord e il Parco Media Valle Lambro. Le aree esterne avranno una copertura internet wi-fi.

In via Masaniello costruiamo52 alloggi di qualità a costi accessibili

Cooperativa Edificatrice Nuova Torretta Fondata nel 1954

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www.torretta6.comprogetto arch. andrea g. donegani paolo giovenzana luca ceccattini

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Page 5: Nuovasesto 05 2011

Molti cervelli fuggono. Al-cuni, fortunatamente, ri-tornano. È il caso diAdriana Albini, ricercatri-

ce sestese che dopo anni di studio elavoro tra Germania e Stati Uniti hadeciso di tornare nella sua terra,l’Italia, per lavorare nel reparto diRicerca biomedica al Multimedica diSesto. E l’Italia l’ha premiata.L’Unamsi, Unione nazionale medicoscientifica d’informazione, ha confe-rito ad Adriana Albini il premio Ip-pocrate, il riconoscimento ai profes-sionisti che si sono distinti nella ri-cerca medico scientifica.Per cosa è stato premiato il suo la-voro?Il premio mi è stato assegnato al Cir-colo della stampa di Milano, catego-

ria “Ricerca biomedica” per i risulta-ti ottenuti nella ricerca oncologica al-l’estero e in Italia. Mi occupo di an-giogenesi, che consiste nello svilup-po di nuovi vasi sanguigni a partireda altri già esistenti, con terapie mi-rate di prevenzione dei tumori, inparticolare sviluppando farmaci de-rivati da componenti dell’alimenta-zione, ad esempio dalle bucce diarancia, il luppolo della birra, gli an-tiossidanti del tè verde, sempre conil supporto di Airc, associazione ita-liana ricerca sul cancro.Da quanto lavora nella ricerca?Sono impegnata nella ricerca da ol-tre vent’anni, dopo la laurea in Chi-mica ho lavorato in Germania al-l’Istituto Max Planck in Biochimica,e all’NIH negli Usa nell’Istituto della

sanità americano. Sono tornata inItalia dopo 8 anni all’estero: all’Isti-tuto Tumori di Genova dirigevo ildipartimento della Ricerca. Ho cer-cato di conciliare passione per il la-voro e la famiglia (due figli) e losport (la scherma agonistica). Quan-do ho incontrato la direzione del-l’Istituto di ricovero e cura a caratte-re scientifico (Irccs) MultiMedica diSesto non ho avuto dubbi e sonopartita per la nuova avventura conla prospettiva di iniziare una nuovavita qui. L’Irccs è accogliente e l’or-ganizzazione funzionale. Il persona-le medico e paramedico è dotato dicompetenza di grande umanità: so-no felicissima della mia scelta. Su Se-sto abbiamo da poco inaugurato ilCorso di laurea di Scienze infermie-

ristiche con l’Università Bicocca eabbiamo il sogno di realizzare unMaster per infermieri di ricerca. Hoancora molti progetti e sogni: Sesto èla città del futuro che parte da ungrande passato di cultura del lavoro.

525 marzo 2011 n.5

economia

LE STRADE DELLA LIBERTÀ

GIOVEDÌ 7 APRILE, ORE 21Fondazione Isec, Villa Mylius, Largo La Larmora 17Sesto San Giovanni Presentazione del libro di EZIO MERONI

“ANGELA UNA STORIA D’AMORE NELLA GUERRA PARTIGIANA”Intervengono: Luigi Borgomaneri, storico della Resistenza; Mo-nica Chittò, assessore alla Cultura di Sesto San Giovanni. Sullo sfondo della lotta partigiana per la liberazione dal nazifa-scismo si sviluppa la storia d’amore tra Dina e Andrea, Angelae Gilera i loro nomi da partigiani, due giovani che scelgono disacrificare tutto in nome di un ideale di libertà e di amore per lapropria terra...

CINEMA - IL GRANDE SCHERMO DEL POTEREIncontri a cura di Fiorenza Melani e Gianpietro Favalli per farciconoscere il cinema quando si confronta con il potere.

GIOVEDÌ 31 MARZO, ORE 21,00Salone Di Salvo, via Garibaldi, Cinisello Balsamo

L’UNIONE FA LA LOBBYIl potere trascende l’individuo e s’incarna in entità: non più no-me e cognome ma marchio registrato. Come l’establishment po-litico, le corporation e le religioni manipolano e controllano lenostre vite. La verità ventiquattro volte al secondo con: Le vitedegli altri di F.H. von Donnersmarck, 1 Km da Wall Street diBen Yunger, Thank you for smoking di Jason Reitman, Lourdesdi Jessica Hausner. (ingresso libero)Tel. 02 6127830

TEATRO NECESSARIO

MARTEDÌ 29 MARZO, ORE 21,00 Salone Matteotti, via Primo MaggioCinisello BalsamoLa Bottega dei Mestieri Teatrali presenta:

A CENTO PASSI DAL DUOMOdi Giulio Cavalli e Gianni Barbacetto, con Giulio Cavalli, musiche in scena di Gaetano LiguoriIl testo di Giulio Cavalli, scritto in collaborazione conGianni Barbacetto direttore dell’Osservatorio Mila-nese sulla Criminalità Organizzata al Nord, è dedica-to all’approfondimento del tema mafia. In questa oc-casione però il lavoro si concentra sulla presenzadelle famiglie mafiose al nord, mettendole a nudo,mostrandone la collusione con la politica e la capa-cità di infiltrarsi nei gangli di potere. Ma la mafia alNord non rappresenta solo un pericolo per il correttosvolgimento della libera concorrenza... a Milano e inLombardia si uccide, come nel profondo sud. Unospettacolo supportato da dati e documenti per map-pare l’attuale situazione, non per creare facile allar-mismo, ma per segnalare alla coscienza civile laconcreta e reale esistenza di un fenomeno criminaleche si muove silenziosamente anche nell’operosoNord Italia. Il musicista Gaetano Liguori accompa-gna il testo.Ingresso: intero € 7,00; soci Uniabita € 4,00;ridotto (over 60, under 25 e studenti) € 5,00

ADRIANA ALBINI, torna dopo tanti anni di lavoro all’esteroe vince il premio Ippocrate per il suo impegno nell’angiogenesi

Fuga di cervelli, a volte tornano:premiata ricercatrice sestese

La ricercatrice Adriana Albini

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625 marzo 2011 n.5

attualità

MARIO RE

Non ha un accento napoleta-no, né l’inconfondibile parla-ta scandita dalle pause. Ep-pure c’è già chi parla di lui

come di un Saviano del nord. Giu-seppe Catozzella non ama i parago-ni, ma con l’autore di “Gomorra” hain comune l’esigenza di denunciare.L’indice questa volta è puntato sulla‘ndrangheta, sui suoi giri d’affari nelnord del Paese, su come la sua rete dimalaffare e potere sia silenziosa edefficiente, come un nido d’api. Non acaso si chiama “Alveare” il suo librodenuncia uscito in questi giorni perRizzoli e di cui sono già stati acqui-stati i diritti cinematografici.Come nasce l’idea di questo libro?Tutto è partito due anni e mezzo fa aMilano, con l’inizio dei processi permafia. Quello è stato il punto di par-tenza di una lavoro di documenta-zione culminato poi in “Alveare”.Anche se il libro parte da un episodiodel ’90. Quando avevo 14 anni, a uncentinaio di metri dalla scena di unduplice omicidio. Mi trovavo a Bres-so, nella stessa strada in cui è avve-nuto il fallito agguato al boss France-sco Coco Trovato in cui sono mortidue passanti. È stato l’inizio della fai-da tra due clan, uno di ‘ndranghetal’altro di camorra, della malavita mi-lanese: i Flachi e i Batti. Il mio lavoroparte essenzialmente da lì.Cosa racconta in Alveare?Racconto la periferia milanese in cuisono cresciuto, piena di affiliati. Rac-

conto i processi, le famiglie di‘ndrangheta, gli omicidi, le faide san-guinose e dimenticate, le SpA, gli af-filiati dentro le università. Raccontoil più grande mercato d’Italia, il por-to di via Lombroso, l’Ortomercato, echi lo abita ogni notte, sotto il capo-ralato delle cosche: Hasan, MiccoSpicola, l’esercito multietnico di emi-grati che forniscono le loro bracciaper 3 euro l’ora. Racconto un imperocostruito nel silenzio.Qualcuno ha già accostato il suo la-voro a Gomorra di Saviano. Pensache Alveare possa fare altrettantoscalpore?Tutto dipende da quanto e da comeil mio scritto sarà recepito. La miaimpressione è che ci sia un grandeinteresse su questo argomento, moltopiù di quello che sembra. In questigiorni ho fatto diverse presentazionie ho partecipato a incontri a riguar-do. L’attenzione al tema della‘ndrangheta a Milano è molto alta.Anche alveare, come Gomorra, è un“romanzo/no fiction”. In un momen-to in cui i giornali fanno sempre me-no indagini, è questo il futuro delgiornalismo d’inchiesta?Decisamente. Nel mio libro infatti c’èben poco di inventato. Forse il declinodel giornalismo d’inchiesta è dovutoanche a una disaffezione verso un cer-to tipo di lettura. Diciamo che chi leg-ge ha più voglia di appassionarsi emeno voglia di documentarsi, o forsel’etichetta “romanzo” pone il lettorein una sorta di distanza di sicurezzarispetto agli argomenti trattati.

INTERVISTA a Giuseppe Catozzella,autore di un libro sulle infiltrazioni nel nord

La ’ndrangheta a Milanosomiglia a un ‘Alveare’

ANDREA POLIANI

Legalità, giustizia e mafia. Que-sti i temi dell’incontro che si ètenuto lo scorso 17 marzo insala consigliare per salutare

l’apertura in città di un presidiodell’associazione Libera. All’eventohanno preso parte il sindaco GiorgioOldrini, don Giacomo Panizza dellaComunità Progetto Sud di LameziaTerme, lo scrittore Giuseppe Catoz-zella, il giornalista di Sky FlavioTranquillo, Liviana Marelli della coo-perativa “La grande casa” e RiccardoDe Facci della cooperativa “Lottacontro l’emarginazione”.Il sindaco ha aperto la serata ricor-dando gli immobili sestesi confiscatialla mafia e il loro impiego in proget-ti di valore sociale, come la palazzinaassegnata dal Comune alle coopera-tive “La grande casa” e “Lotta control’emarginazione”, destinata alle don-ne sole, maltrattate e con disagi psi-cofisici.La serata è proseguita con un filmatodi brevi interviste agli studenti del li-ceo Casiraghi del Parco Nord, ai qua-li è stato chiesto quale valore dannooggi alla legalità. Le varie risposteesprimono la necessità di acquisireconsapevolezza di sé per poter di-stinguere tra giusto e sbagliato. Nelfilmato il preside Mario Maestri, haribadito che per sconfiggere la mafia,occorre radicare i valori morali e chequesto può avvenire solo attraversola conoscenza, minata dai tagli al-l’istruzione, e indispensabile percomprendere le realtà circostanti.Concetti, quelli degli studenti sestesi,condivisi anche da Don Giacomo Pa-nizza, che ha sottolineato come an-che i suoi ragazzi avrebbero detto lestesse cose, forse con toni differenti,perché conoscono da vicino le pres-sioni e le oppressioni della mafia. Pa-nizza ha poi spiegato che l’ndran-gheta, l’organizzazione mafiosa piùpotente del mondo, non ha comeunico scopo solo il denaro, ma vuoleanche pilotare globalmente la vitadelle persone e condizionarne le scel-te politiche, presidiando i seggi elet-torali, sotto gli occhi delle forze del-l’ordine, con la pistola nascosta sottola giacca in una mano e le schedeelettorali precompilate nell’altra,passate sottobanco agli elettori, inti-moriti e supini.Don Panizza però qualche battaglia

contro la mafia l’ha vinta ed è riusci-to, insieme al commissario prefetti-zio e ad altre 1000 persone, a trasfor-mare un palazzo, confiscato alle co-sche, in un presidio permanente diaiuto ai disabili. Un esempio per tuttiche si può dire no alla mafia e affer-mare il proprio diritto alla legalità.Amina, portavoce del neonato presi-dio sestese di Libera, ha chiesto unimpegno morale contro l’indifferenzae un’informazione troppo superficia-le e ha ricordato che la conoscenza, lacomprensione e l’indagine, sono ilgiusto impegno per non rimanereinerti, passivi, indolenti e assenti. Laserata si è conclusa con la presenta-zione dell’ultimo libro di GiuseppeCatozzella, Alveare, sulla presenzadella ‘ndrangheta nel nord Italia.

UNA SERATA di dibattito con Don Panizza d e con le associazioni e cooperative impegnate

La società tutta è chiam le tante storie di chi co

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725 marzo 2011 n.5

attualità

ROBERTO ROSSI

Un immobile sequestrato allemafie diventa una strutturaper donne in difficoltà, ilfrutto di un’economia illega-

le diventa un’opportunità per l’inte-ra collettività. Nella mattinata di sa-bato 18 marzo, alla presenza di donGiacomo Panizza, e dei fondatoridel presidio di Libera di Sesto SanGiovanni, è stata inaugurata una pa-lazzina, appartenuta alla criminalitàorganizzata e ora assegnata dal Co-mune in comodato decennale a duecooperative sociali.La struttura, composta da quattroappartamenti, sarà destinata a ospi-tare due progetti distinti, entrambirivolti a donne. Nei due monolocalie nei due trilocali saranno ospitatedonne maltrattate sole o con i loro fi-gli, e altre che soffrono di un lievedisagio psichico. “Si tratta - spiega Catia Feoli, respon-sabile del progetto per La grande ca-sa - di un percorso di semiautonomiain cui le donne lavoreranno, vivrannosotto la supervisione costante di edu-catori. È un passaggio, più o menolungo verso la totale autonomia, e la-vorativa e finanziaria”.Il numero di persone che verrannoospitate nella struttura non si cono-sce ancora e il periodo di permanen-za, in generale lungo, non è definito,ma dipenderà dai singoli percorsidelle ospiti.La palazzina recentemente inaugu-rata, è uno dei 18 beni che le Forzedell’ordine hanno sequestrato alla

criminalità organizzata a Sesto SanGiovanni, il terzo paese della pro-vincia di Milano per numero di im-mobili sottratti alle mafie. Ma il per-corso che va dalla confisca al riutiliz-zo è strada lunga e non facile.Dopo la vittoria del bando da partedelle due cooperative è iniziato il la-voro di ristrutturazione e di riquali-ficazione degli immobili. “Abbiamodovuto adattare gli appartamenti al-le esigenze del progetto” -spiegaRiccardo De Facci, di Lotta control’emarginazione. “Abbiamo abbattu-to muri, messo a norma alcuni im-pianti - dice Catia Feoli - trasforman-do quattro monolocali e trilocali inquello che vedete oggi. Un nuova vi-ta, che sarebbe stata impossibile sen-za i finanziamenti chiesti dall’ammi-nistrazione alla regione Lombardiaattraverso la partecipazione a unbando regionale”.A parte gli allacciamenti alla rete diluce e gas c’è tutto, anche il nome. Lastruttura è stata intitolata a GraziellaCampagna, giovane donna uccisa a17 anni dalla mafia per aver scopertola doppia vita di Gerlando Alberti jr,boss di Messina.Ma perché riutilizzare un bene con-fiscato per fini sociali e in particolarea favore delle donne in difficoltà?“Questo palazzo - spiega l’assessorealle Pari opportunità Lucia Teormi-no - è il frutto della volontà di prose-guire il percorso nel cammino trac-ciato da ‘Una rete contro la violenza’una rete formata dall’amministra-zione con associazioni per combatte-re la violenza sulle donne”.

SEDE dedicata a “Graziella Campagna”serve un’altra riga di occhiello

La casa per donnevittime di violenza

ANDREA POLIANI

La campagna internazionale“Per Gino Strada e EmergencyPremio Nobel per la Pace2011”, nata su facebook il 1°

febbraio, ha superato le 42mila ade-sioni. Un fatto che ha ormai superatoi confini del social-network per entra-re e diffondersi nei luoghi di lavoro,nelle scuole, nelle università. È un da-to tangibile di come l’opinione pub-

blica riconosca a Gino Strada, nato aSesto San Giovanni il 21 aprile 1948,e a Emergency, associazione da luifondata nel 1994 a favore delle vitti-me delle guerre, il grande instancabi-le impegno e aiuto alle vittime di tuttii conflitti.L’obiettivo della campagna è quello diraggiungere 100mila adesioni entro ilprossimo 30 maggio. Il gruppo per lacandidatura al premio Nobel, nasce loscorso gennaio ed è un gruppo di opi-

nione indipendente da Emergency,che non lo ha ispirato, né lo sostienesotto nessuna forma e con nessunmezzo. La campagna si rivolge a tutticoloro che negli ultimi 15 anni hannoseguito, apprezzato e sostenuto l’im-pegno di Gino Strada e le attività diEmergency perché aderiscano e dif-fondano l’iniziativa, a tutti i medianazionali e locali, a tutti i giornalisti egli operatori dell’informazione e a tut-ti i “bloggers” e web d’informazionee a tutti coloro che hanno a cuore lapace e il dialogo tra i popoli. Per ade-rire alla campagna occorre collegarsisu facebook e cercare la pagina: “PerGino Strada e Emergency Premio No-bel per la Pace 2011”.

Gino Strada Premio Nobel?Prosegue la raccolta firme

del Progetto Sud di Lamezia Terme quotidianamente sul territorio sestese

mata alla giustizia: ombatte la mafia

Gino Strada

Felice Cagliani, don Giacomo Panizza, Riccardo De Facci, Liviana Marelli, Alessandro Quinto

Page 8: Nuovasesto 05 2011

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Page 9: Nuovasesto 05 2011

ALESSANDRO FUSO

Una buona notizia per chi ri-siede in Villa Rachele, sul va-go confine tra Cinisello Bal-samo e Sesto, in quella stri-

scia di territorio compresa tra laRondinella, viale Fulvio Testi e laCrocetta. Dopo anni di attese lagiunta comunale di Cinisello ha ap-provato lo scorso 4 marzo l’offertatecnica di A2A, unica concorrente arispettare i parametri indicati nelbando, per collegare gli immobili sulconfine dei due Comuni alla rete diteleriscaldamento già attiva a Sesto.“Finalmente il lungo iter sta per con-

cludersi - ha dichiarato il sindacoDaniela Gasparini – e potremo pre-sto andare incontro alla forte richie-sta di questo servizio da parte di cit-tadini che risiedono nella zona aiconfini con Sesto, in particolare gliabitanti di via Monte Podgora chevengono ancora serviti da caldaie agasolio”.Questo risultato si deve in buonaparte all’attivismo dei residenti, chesvolgono la maggior parte delle loroattività a Sesto in quanto viale Ful-vio Testi divide la zona dal resto diCinisello, come una sorta di cortinad’asfalto. Per far sentire la propriavoce i cinisellesi si sono riuniti alcu-

ni mesi fa nel Comitato spontaneoVilla Rachele, il cui portavoce è Gio-vanni Forti. “Questa è una buonavittoria dopo anni di lotte. Era assur-do - sottolinea Forti - avere la retedel teleriscaldamento a pochi metrie non poterla sfruttare. Importante èstato il contributo di alcuni consi-glieri comunali e di altri comitati cit-tadini”.I vantaggi saranno cospicui. “Si evi-terà di spendere 150-250 mila europer sostituire le vecchie e inefficienticaldaie a gasolio - precisa Forti - e so-prattutto si abbatteranno i livelli diinquinamento, in una zona dove giàesiste il problema del traffico a parti-re dall’arteria di viale Fulvio Testi”. Ilavori, a carico di A2A, dovrebberopartire entro giugno, in modo dapermettere già da settembre l’allac-ciamento degli stabili alla rete.L’obiettivo utopico resta l’unione conSesto. “Sarà molto difficile - ammetteForti -, ma la strada della “secessio-ne” è sempre pronta, ovviamentenon in senso leghista. È un confineche andava bene negli anni ‘50, cheadesso andrebbe aggiustato nell’inte-resse di entrambi i Comuni”.

925 marzo 2011 n.5

vita cittadina

MARIO RE

Viale Edison, ultimo atto. Si av-vicina infatti il completamen-to di una delle arterie più im-portanti del traffico cittadino,

destinata a diventare ulteriormenterilevante dopo la realizzazione del-l’ultimo tratto che collegherà il vialeal “ring nord”. “È un’opera che datempo attendeva di essere realizzata– spiega l’assessore ai Lavori pubbliciVincenzo Amato – e che, a causa diuna serie di complicazioni dell’iter,solo adesso vedrà la luce, salvo im-previsti”. Già, perché di ostacoli fino-ra ce ne sono stati eccome. Non ulti-mo l’esproprio di una piccola porzio-ne d’area a ridosso della Cava Melzi.L’intervento nel dettaglio prevede larealizzazione di circa un chilometrodi strada, che collegherà il viale Edi-son con l’imbocco della tangenziale,a ridosso della rotonda del Vulcano.“In questo modo – prosegue Amato –sarà possibile prendere la tangenzialeest senza dover necessariamentetransitare su viale Italia”. I lavori pre-vedono la realizzazione di due corsie,

una per senso di marcia, andando co-sì a completare un altro tassello delring. “Al momento della realizzazio-ne – precisa l’assessore ai Lavori pub-blici – il nuovo tratto di strada avràun numero di corsie ridotte rispettoal tratto esistente. Le restanti corsiesaranno a carico dei privati”.La nuova lingua d’asfalto infatti co-steggia le aree ex-Falck. Spetterà aiproprietari delle ex-acciaierie realiz-zare le due ulteriori corsie. I cantieriper la realizzazione delle prime duecorsie dovrebbero cominciare entro lafine della primavera. I lavori dure-ranno circa otto mesi, per un costocomplessivo di circa 900 mila euro.“Una volta ultimati – spiega Amato –il ring non sarà ancora completo”.Manca infatti all’appello un interven-to che consenta di accedere al vialeFulvio Testi dal cavalcavia Vulcano,sia in direzione Monza che Milano.“È un tema che non riguarda solo noi– chiude l’assessore – stiamo cercan-do di sensibilizzare il comune di Ci-nisello e la Provincia di Milano, valea dire tutti gli enti coinvolti in un in-tervento di questo genere”.

ACCORDO per allacciare il quartieredi Cinisello al teleriscaldamento con A2A

Villa Rachele scaldatadal calore di Sesto

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90nuovasestoPRIMAVERA: apertura del cantiere“Otto mesi per ultimare un pezzo di ring”

Viale Edison: i lavori per l’ultimo tratto

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DOMENICO PALLADINO

Scatole nere contenenti fortidosi di topicida sono apparsenei giorni scorsi nelle stradeattorno a via Marconi, a due

passi da Sesto Rondò. L’iniziativa èdel Comune di Sesto che è interve-nuto in seguito alla segnalazione ditopi nella zona. Le scatole sono cor-redate di un cartello di spiegazioneper i cittadini con alcuni consigli uti-li per evitare il proliferare dei rodito-ri. La colpa sarebbe attribuibile ai ri-fiuti lasciati nelle vie, fonte di ciboper questi mammiferi. Per questo siconsiglia di non accumulare sacchiin strada in giorni diversi da quelliprevisti per la raccolta e di non darecibo a gatti e piccioni perché i loro

avanzi attirano anche i ratti. Il Comune segnala anche che quelli

avvistati sono esemplari di rattusnorvegicus (noto come ratto grigio o

pantegana) ben diversi dai topi co-muni. E assicura che gli animali do-mestici non corrono pericoli nono-stante in giro siano disseminateesche avvelenate. Ora, se è vero che le scatole nere han-no un foro di ingresso così piccoloche difficilmente un animale dome-stico riuscirebbe a infilarci il muso, illoro contenuto non è poi così inno-cuo. I principi attivi del veleno sonoinfatti il bromadiolone e il brodifa-coum, inibitori della vitamina k adattività anticoagulante. In pratica,provocano la morte del ratto per di-sidratazione e dissanguamento e seassunte in dosi più alte da un mam-mifero di grossa taglia produrrebbe-ro lo stesso identico effetto. In realtànon solo un animale domestico do-vrebbe aprire la scatola con l’esca perrimanere avvelenato: lo stesso rattusnorvegicus che può raggiungere i 40cm di lunghezza potrebbe avere dif-ficoltà ad arrivare al topicida. Dato che i topi rappresentano un pe-ricolo per la salute, soprattutto inuna zona dove sorgono scuole e ri-storanti, in caso di avvistamento diroditori, è bene fare una segnalazio-ne al Settore qualità urbana allo02.2496448 in modo che venganoprese misure più drastiche.

1025 marzo 2011 n.5

vita cittadina

RESIDENZA LIBERTA’ - MONZARESIDENZA LIBERTA’ - MONZA

CLASSE ENERGETICA BCLASSE ENERGETICA B

STRADE: scatole col veleno sono disseminate al RondòSEGNALAZIONI, contattare l’Ufficio qualità urbana

Emergenza topi in via MarconiIl Comune mette le trappole

Page 11: Nuovasesto 05 2011

1125 marzo 2011 n.5

vita cittadina

ALESSIO GIAQUINTO

Legami comunitari fa un passoin avanti. Il mercato rurale a fi-liera corta diventa una realtàper la circoscrizione 5. Dopo il

concretizzarsi di molte delle lineed’azione del progetto, anche l’obietti-vo di realizzare un mercato alimenta-re all’insegna della sostenibilità am-bientale, della qualità e della conve-nienza viene raggiunto. Perché filieracorta significa un nuovo modo diconsumare. Prodotti a chilometri ze-ro, quindi meno “inquinanti”, ma al-lo stesso tempo di qualità e conve-nienti. Al mercato si potranno trovarecosì, verdure ortaggi e prodotti tipiciprovenienti dall’hinterland milanesevenduti direttamente dai contadiniproduttori, tutti iscritti ad associazio-ni di settore come Coldiretti che cer-tificheranno la qualità dei prodotti. Il primo mercato si terrà domenica 3aprile in piazza dalla Chiesa per tuttala giornata. Poi domenica 8 maggio ecosì avanti fino al 2013 ogni primadomenica del mese. Una vita lungagià in partenza per il progetto, garan-tita dai finanziamenti dalla fondazio-

ne Cariplo, dalla cooperativa Uniabi-ta, dal Comune, ma anche dall’attivapartecipazione di molte associazionino-profit. Un’ampia collaborazioneche testimonia quanto stia a cuore da-re una nuova vita al quartiere 5. Inquest’ottica il mercato rurale vuoleessere un centro di organizzazioneper grandi e piccoli. Laboratori perragazzi, degustazioni, spettacoli e

mostre all’interno del mercato cerche-ranno di centrare l’obiettivo di rende-re il quartiere sempre più un centroche pullula di persone e iniziative.Per il primo appuntamento in calen-dario c’è la degustazione di vini casa-linghi, un banco per lo scambio deisemi, una mostra sulla civiltà conta-dina e anche la presentazione del-l’azienda Cascina del Vento.

Sicurezza: Inail e Asl ne parlanocon gli studentidel De Nicola

Sicurezza sul lavoro, o meglio,sulla scuola. Si potrebbe no-minare così il progetto rivol-to agli studenti delle classi

quinte dell’Istituto tecnico per geo-metri De Nicola che ha per obiettivoquello di introdurre nel mondo deigiovani che stanno per affacciarsi al-le nuove realtà del lavoro o dellostudio universitario e specialistico,alcuni strumenti, anche operativi,per accrescere la comprensione disemplici nozioni di sicurezza e di tu-tela della salute.Il progetto si articola in cinque in-contri, più una prova di verifica. Nelprimo appuntamento è stato proiet-tato il filmato “Io e la Sicurezza” rea-lizzato dall’Inail di Aosta: si tratta diuna serie di testimonianze moltotoccanti in cui giovani lavoratori in-fortunati parlano della loro esperien-za. Gli incontri si susseguiranno finoal 18 aprile quando i ragazzi dovran-no compilare un questionario suicontenuti e temi trattati, che sarà og-getto di valutazione.Ai partecipanti sarà consegnato unattestato di partecipazione che varràcome credito formativo. Il progetto èstato realizzato dall’Inail cittadina incollaborazione con l’Asl locale ed èstato patrocinato dal comune di Se-sto San Giovanni.

LEGAMI COMUNITARI: al via il progetto per realizzareun mercato alimentare all’insegna della sostenibilità ambientale

Cascina Gatti torna alle origini,con le bancarelle a km zero

DAVIDE BARTOLUCCI

Un pomeriggio di canti e suoniper gli anziani di Sesto. Do-menica 3 aprile nella casa diriposo di via Boccaccio l’Avo

giovani di Sesto organizza un giornodi intrattenimento per i degenti dellastruttura, i loro parenti e a tutta la cit-tadinanza con musiche e attività ri-creative per i più piccini. Al pomeriggio di festa organizzatodal gruppo di giovani volontari del-l’associazione sarà presente ancheCristina Bianchi, vincitrice del con-corso “Una voce per Sesto” dell’edi-zione 2010. “Il carattere dell’iniziativa è quello ditrascorrere un pomeriggio in allegria- spiega Rossella Catania, responsabi-

le dell’Avo giovani di Sesto che operaormai da 5 anni in ospedale -. Cer-chiamo in questo modo di coinvolge-re i parenti e gli amici degli anziani”. A oggi sono 15 i volontari dell’Avogiovani, tutti compresi in una fasciad’età tra i 18 e i 40 anni: la maggiorparte di loro lavora, ma tra questi cisono anche degli studenti. Prestano lacollaborazione una volta al mese tra imalati e gli anziani con lo scopo dipraticare insieme a loro la “terapiadel sorriso”, perché numerosi studiscientifici hanno confermato che il si-stema immunitario trae giovamentodal buonumore. I volontari concretiz-zano la loro attività con l’intratteni-mento dei pazienti, trascorrendo deltempo con loro, anche ascoltando iloro problemi. Alla base dell’attività

di quest’associazione c’è la massimadel fondatore Erminio Longhini sulcomportamento da seguire nei con-fronti del degente: “Vieni qui… tiguarirò, se non potrò guarirti… ti cu-rerò, se non potrò curarti… ti conso-lerò”. Per diventare volontari è neces-

sario seguire un corso di formazioneorganizzato dall’Avo ed essere idoneia svolgere questo tipo di attività.L’occasione per conoscerli e per sa-perne di più sulle loro attività è do-menica 3 aprile in via Boccaccio 354dalle 15.30 alle 18.30.

CENTRO Boccaccio, domenica 3 aprile

Avo giovani in corsiaper portare un sorriso

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FEDERICA CURCIO

Se marzo 2011 è un mese riccodi manifestazioni cittadine,gran parte del merito va al-l’associazione Sestoproloco

che con l’arrivo della primavera haportato una ventata di freschezzacon le sue tante proposte per la città.Come primo appuntamento, è pro-posta, in collaborazione con l’asses-sorato alla Cultura, la “Cronaca delnovecento a Sesto”: ciclo di incontrivolto alla conoscenza della storiameno conosciuta della città, quellaraccontata dalle fonti indirette, comegiornali e fotografie d’epoca. Il pri-mo di questi incontri è questa sera,venerdì 25, alle ore 21, alla sala Tala-mucci di Villa Visconti d’Aragona.

Si proseguirà, poi, sabato 26 alle ore9, con un secondo evento: nella chie-setta dell’Assunta in via Cavour,don Giovanni Brigatti celebrerà lamessa di suffragio, accompagnatadalla Corale Ponchielli e dal SestoSound Gospel. Ancora, sempre il 26,all’auditorium di Villa Torretta, lospettacolo “Volontariato in musica”.Infine, in data 30 marzo, dalle ore 9alle 13, è previsto in Sala del Consi-glio comunale una manifestazioneistituzionale per la promozione deiservizi offerti dagli operatori del vo-lontariato: “Il terzo settore a SestoSan Giovanni”. “E’ stato scelto il 30 marzo, perché è ilprimo anniversario della scomparsadi Loris Fantini, mio caro amico egrande sestese, nonché storico presi-dente della nostra associazione – af-ferma Gualtiero Anelli, vicepresiden-te di Sestoproloco -. Per questo moti-vo, è l’appuntamento che più mi sta acuore. Sarà un evento di grande rile-vanza, dal momento che interverran-no anche Regione e Provincia. Coin-volgeremo gli studenti dell’istitutoSpinelli e dell’Erasmo da Rotterdam,convinti che sensibilizzare i giovanisul tema del Terzo settore (volonta-riato, associazionismo, sussidiarietà ecooperazione) sia fondamentale”.

1225 marzo 2011 n.5

vita cittadina

EVENTI, in memoria dell’ex presidente Loris FantiniGUALTIERO ANELLI: “Coinvolgeremo gli studenti”

Marzo insieme alla Sestoprolocoprotagonista è il Terzo settore

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SIMONA MAURO

La città, con il progetto “La so-stenibilità in comune a difesadei beni comuni del territo-rio”, è entrata a far parte dei

partner del Comitato italiano con-tratto mondiale sull’acqua Onlus perla partecipazione a un bando di edu-cazione alla sostenibilità promossodalla Fondazione Cariplo (da anni inprima linea nel fornire risorse econo-miche per la realizzazione di inizia-tive d’interesse collettivo). Il proget-to, approvato dalla giunta comunalesi inserisce nella campagna “Acquabene comune: comportamenti etici eresponsabili”. L’obiettivo è quello didiffondere una cultura che sia atten-

ta al valore della risorsa idrica, attra-verso progetti di educazione am-bientale nelle scuole, la riduzionedegli sprechi e l’istituzionalizzazio-ne di alcune buone pratiche. L’iniziativa rientra anche nel pro-gramma “Bene Comune”, che com-prende tutti quei beni condivisi dallacollettività, curato dall’assessorato al-l’Ambiente e che ha come fine quellodi sensibilizzare i cittadini sulla tuteladel verde pubblico e delle altre risor-se locali. La messa in rete di cittadini,famiglie, scuole e istituzioni, la speri-mentazione di indici di misurazionesostenibili rispetto alla risorsa idricae il suo buon uso negli spazi pubblicie privati consentiranno, a conclusio-ne del progetto, di disporre di un re-

port relativo all’influenza delle cam-pagne di educazione ambientale suiconsumi di acqua. Il Comune coordinerà le attività disegreteria, formata da personale delSettore qualità urbana, la stesura deicontenuti informativi e darà i contri-buti a sostegno delle azioni del pro-getto. In riferimento al programmadei beni comuni, la città ha dato vitaanche a un’altra iniziativa che consi-ste nell’offrire a tutti la possibilità diadottarne uno. Che sia un’aiuola, unarotonda piuttosto che una panchina,il soggetto interessato se ne prenderàcura ricevendo dal Comune tutto ciòche serve: attrezzi, assicurazioni ecorsi di formazione necessari per por-tare a termine l’incarico.

1325 marzo 2011 n.5

vita cittadina

Dalla scuola Bredafino in Californiacon un progettoche ama la natura

FRANCA ANDREONI

Hanno volato oltreoceano perparlare di plastica e rispettodell’ambiente, e, una voltatornati, hanno raccontato in

Comune (tra i finanziatori del loroviaggio assieme al Rotary Club) la lo-ro esperienza. È successo a sei ragazzidella scuola media Breda, che hannopartecipato al convegno mondiale“Plastics are forever”, (la plastica èper sempre) a Long Beach, California,dopo che i loro lavori, frutto di un'at-tività svolta nella loro scuola, era sta-to giudicato positivamente dagli or-ganizzatori dell’evento.Al centro dell’iniziativa, a cui ha pre-so parte un numero selezionato distudenti provenienti da tutto il mon-do, una serie di attività legate al te-ma della plastica e agli effetti danno-si di questo materiale sull’ambiente.Tra queste, una in particolare “Be ascientistist”, ha visto i ragazzi dellascuola sestese cimentarsi in un pro-getto scientifico, con tanto di dati allamano e piano di costi, per ridurrel’uso di plastica. La loro proposta,che hanno esposto alla platea sia ininglese che in italiano, coinvolge lescuole cittadine. “Abbiamo calcolato– hanno spiegato i ragazzi – quantebottiglie d’acqua in meno si consu-merebbero nella nostra città se nellemense delle scuole medie si bevessesolo utilizzando le brocche”. Il risul-tato? 10.800 bottiglie in meno all’an-no, per un risparmio che i piccoliscienziati hanno quantificato in 2.160euro. “Questi soldi – dicono i ragazzi– potrebbero essere dati alle scuole,magari per fare altre attività”.

Media Valle del Lambro, riaperta la passerella

Riaperta la passerella ciclopedonale che collega Sesto a San Maurizio alLambro. Il passaggio, situato all’interno del Parco della media valle delLambro era rimasto chiuso alcuni mesi per il ripristino dei parapetti ela messa in sicurezza della zona. I lavori erano inseriti all’interno della

convenzione tra il Comune di Sesto, la società Serravalle e la provincia di Mi-lano, documento che includeva, tra l’altro, la ristrutturazione della scuola ele-mentare Luini e dell’area verde ex Quarzo.Un’apertura, quella della ciclo passerella, per cui l’assessore ai Lavori pubbliciVincenzo Amato ringrazia la circoscrizione 4 e il suo presidente Bruno Meaniche “ha sollecitato quotidianamente l’amministrazione affinché affrontassimoil problema”, insieme ai vertici di Serravalle e all’assessore provinciale con de-lega alla Mobilità ciclabile Giovanni De Nicola. In autunno l’ultimo passaggio:pensare alla sistemazione definitiva della passerella. (r.r.)

CITTÀ partner del Comitato italiano contratto mondiale sull’acquaBENE COMUNE: al via tante iniziative di educazione ambientale

Acqua e verde tesori di tutti:un progetto insegna a curarli

Con la passerella sarà più facile accedere al parco

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1425 marzo 2011 n.5

vita cittadina

��� ������� �lunedì ore 11.00-15.00martedì/sabato ore 11.00-23.00domenica ore 17.00-23.00

Sesto San Giovanni - Via Rovani 102Tel. 02 24 83 96 50 - Cell. 331 78 19 545

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Almeno le piante, che siano in salute

Una segnalazione di una solertelettrice, la quale afferma di ave-re notato che le piante presentiall’interno delle corsie del-

l’ospedale siano in buona parte morte,suscita dapprima un dibattito in reda-zione sulla necessità di scrivere di unacosa del genere, e successivamente ladecisione di mandare in incognito i dueredattori meno a loro agio dentro unnosocomio. Individuati i malaugurati ipocondriaci,parte la spedizione in viale Matteotti. Dopo un’illusione iniziale, scaturita dalverde rigoglioso delle piante all’ingres-so del pronto soccorso, ecco che losconforto prende sopravvento nell’ani-mo dei nostri due prescelti: gettando unrapido sguardo dal cortile verso l’altodella struttura, quanti rami secchi a pia-ni alterni! Verificata la grottesca moria, grazie adun minuzioso pellegrinaggio, scala do-

po scala, vaso dopo vaso, la periziascientifica dei nostri due inviati specialinon lascia spazio a diverse interpreta-zioni. Ramo secco batte foglia verde, inequi-vocabilmente. Ma soprattutto il prontosoccorso, nel cui atrio ti accolgonoquattro piante secchine secchine, non èl’ideale iniezione di fiducia per chi si èappena ustionato con l’acqua della pa-sta, anche se in compenso non inco-raggiano i perditempo a mettersi in filaper un mal di gola quando tu ci stai

portando zia per motivi davvero seri. Abbiamo scherzato un pò, dai, gli ospe-dali sono sacri, però che qualcuno pen-si anche alle piante, e non solo ai malatie ai neonati, come ovviamente è dove-rosamente prioritario.E un “brava” alla nostra accorta lettri-ce, una di quelle persone che guardanoanche al bello e curano il senso civicosenza pensare solo e sempre ai propriinteressi: di questi tempi, lo zelo talvoltapuò non avere eccessi.

Federica e Marco

Orti abusivi, quando le bonifiche?

Sono un lettore del vostro giornalee sono anche un ortista di via Li-vorno. Sto aiutando allo sgombe-ro degli orti abusivi che stiamo

facendo da un mese con la cooperativaItalia Nostra (come saprete). Ci sono or-mai montagne di detriti e uno sciacallag-gio mai visto. Ora la mia domanda è: ilComune che deve smaltire questi detriti

e non pensare di prendere solo i soldidalla cooperativa, quando pensa di farlo?Visto che tutti fanno chiacchiere e nes-suno risponde. Forse dovremmo scrivereal ministro Brunetta.

Leonardo Avezzano

“È stata fatta una convenzione tral’amministrazione, il presidente delquartiere 5, il Parco media valle delLambro, la cooperativa Uniabita e l’as-sociazione Italia Nostra che prevedeche gli oneri di urbanizzazione dell’areaBergamella vengano usati per la bonifi-ca degli orti abusivi di via Livorno e viaMarx. Ma l’intervento prioritario è smal-tire i rifiuti, trovati in quantità notevole,attraverso la raccolta differenziata eabbiamo anche chiesto la collaborazio-ne dei cittadini del quartiere. Solo doposi potrà accedere a tutto il percorso dibonifica, pulitura e aratura che alla fineassegnerà con una graduatoria i 100orti da 50 metri quadri. E chi avrà colla-borato alla fase di smaltimento rifiuti sitroverà un punteggio maggiorato.

Lella BrambillaAssessore alle Politiche ambientali

LETTERE ALLA REDAZIONE. scrivi a: [email protected]

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DAVIDE CACCIA

L’impegno non basta, per por-tare avanti le attività dell’Au-ser, occorrono più soldi. Neigiorni scorsi si è tenuta a Se-

sto l’assemblea dei soci Auser, l’as-sociazione di volontariato che si oc-cupa di fornire gratuitamente soste-gno agli over 65: dal trasporto ne-cessario per raggiungere la casa diriposo della Pelucca, all’assistenzadomiciliare per le persone sole eimpossibilitate ad uscire di casa,passando per le opere di manuten-zione in appartamento o in casa diriposo, fino alla gestione dello spor-tello telefonico “Il filo d’argento” eai corsi di ballo o utilizzo del com-puter erogati a chi gode della pienaautosufficienza.Durante l’assemblea sono stati pre-sentati il bilancio sociale e i bilancidi consuntivo e preventivo dell’an-no terminato e di quello a venire.Edecco le cattive notizie. Nonostante ilgrande impegno profuso e l’enormevalore sociale della sua attività, l’as-sociazione fatica a reperire i fondinecessari per proseguire e possibil-

mente ampliare le sue funzioni. Co-me spiega il presidente dell’Auserdi Sesto, Francesco Ferri:“Oltre aicontributi degli associati e alle ma-nifestazioni che organizziamo al fi-ne di finanziarci, possiamo contaresulla convenzione che abbiamo sti-pulato con la fondazione che gesti-sce la casa di riposo della Pelucca esu un contributo del Comune”. Purtroppo però le casse del Comu-ne risentono dei tagli imposti dalGoverno e ciò si è tradotto, negliultimi 2 anni, in una riduzione deifondi pari a circa la metà della som-ma erogata nel 2008. Inoltre “LaRegione Lombardia - prosegue Fer-ri - non ci finanzia alcun progettodal 2004”. Il risultato è che i volon-tari, ad esempio, si trovano non so-lo a trasportare gli anziani, ma an-che a pagare di tasca propria labenzina: una spesa che si aggira su-gli 800euro al mese. Se è vero, comeè vero, che il valore di uno Stato sidimostra nel modo in cui si occupadei suoi cittadini più deboli, allorail nostro Paese, che ha da pococompiuto 150 anni, ha molta stradada fare.

1525 marzo 2011 n.5

vita cittadina

Come siete arrivati a discutere, nel-la commissione Servizi alla perso-na, il testamento biologico?In alcuni Comuni è stato istituito unservizio che dà ai cittadini che lo ri-chiedono, la possibilità di esprimereanticipatamente le loro volontà suitrattamenti terapeutici a cui esseresottoposti nel caso di sopravvenutaincapacità di intendere e volere. Vienerichiesta anche la nomina di un fidu-ciario a sostegno delle disposizionidate, la dichiarazione è sempre ritrat-tabile. Le commissioni consiliari di Af-fari generali e Servizi alla personahanno iniziato uno studio per istituireanche nel nostro Comune il registrosul testamento biologico, chiamatoanche “dichiarazione anticipata di

trattamento”. L’evoluzione della tec-nologia medica e le apparecchiatureda essa utilizzate possono trasforma-re un evento naturale come la morte,in uno stato vegetativo permanente.Per questo motivo la discussione sulfine vita è diventata improcastinabile.Alcuni, per attaccamento alla vita,possono decidere di ricorrere a tuttociò che la medicina offre, altri no.Penso che questi ultimi debbano es-sere tutelati. Nessuno ha diritto discegliere al loro posto: non lo Stato, ilmedico o il congiunto. Chi vive il dolo-re sulla propria pelle ha diritto di pa-rola. La nostra Costituzione vieta disottoporre alcuno a trattamenti tera-peutici contro la sua volontàIn che modo si è avviata la discus-

sione in commissione: quali i puntidi incontro e quali i più critici? Visiete avvalsi di contributi medici?Non dobbiamo correre il rischio di af-frontare la morte, tema che cultural-mente rifiutiamo ma che inesorabil-mente ci appartiene, con contrapposi-zioni tra credenti o atei, o peggio, tradestra e sinistra. Nella mia scala per-sonale di valori, come penso nellamaggioranza degli individui, la vita ri-copre il posto più alto, non foss’altroper un atavico istinto naturale. Rivendi-co tuttavia la libertà di ognuno, in unavita che non può più chiamarsi tale,scandita dalla sofferenza, di potere de-cidere di accettare la propria fine.In che modo intendete procedererispetto alla discussioni nelle com-

missioni parlamentari?Attualmente in Parlamento è in di-scussione la legge che dovrebbe col-mare il vuoto legislativo, se i tempisaranno ragionevoli, aspetteremo ilsuo esito prima di concludere il lavorodelle commissioni consiliari.

IL CONSIGLIO DEL PD a cura del Gruppo Consiliare del Partito Democratico

Testamento biologico, un documento che rispetti tutti.

Lorena Croatto

IL TERZO SETTORE tiene grazieall’impegno dei soci dell’associazione

Auser, bilancio magro,resistono i volontari

INIZIATIVA, il 27 marzo a Spazio Arte

Nasce Officina creativa

Ese l’arte e la cultura fossero veicolo di coesione sociale? La pensano cosìi fondatori di Officina creativa, una neonata associazione che si pone loscopo di creare uno spazio sociale, in cui offrire alle persone la possibi-lità di dare forma alla propria vena creativa, a progetti e idee dove sia

possibile allo stesso tempo coltivare la socialità.“Intendiamo promuovere occasioni di incontro e di aggregazione – spiegaEmanuela Carioti, presidente della neonata associazione - come contributo almiglioramento della qualità della vita dell’intera città, cercando nel contempodi contribuire a un’evoluzione dei rapporti sociali in senso positivo e costrut-tivo”. L’associazione crede nei valori della cultura e dell’arte come veicoli dieducazione. Per questo il 27 marzo si debutta con una interessante iniziativache dà spazio a intrattenimento e riflessione, ‘Uniti nelle note’: a partire dalleore 15 a Spazio arte ci sarà un pomeriggio di ballo e intrattenimento in colla-borazione con Cooperazione sestese. Un momento di aggregazione e di diver-timento volto a festeggiare insieme i 150 anni della nostra storia con riflessionie momenti di condivisione. Nell’occasione sarà presentata la neo costituita as-sociazione Officina creativa.

Ballo a Spazio Arte (FOTO MINA SELIS)

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ELENA LORUSSO

“Sono molto legato a Sesto, laconsidero una fucina di emo-zioni e riflessioni” esordiscecosì Ulderico Pesce, l’attore

che si è sempre distinto per il suoimpegno nel teatro civile e che tornaallo spazio Mil con una rassegna daltitolo “Trilogia d’Italia” dal 31 marzoal 3 aprile. Un percorso che in quat-tro giorni riunisce quattro dei suoipiù importanti spettacoli, il ritrattodi un’Italia che passa dalla lotta ope-raia con “FIATo sul collo”, alla storiadell’anarchico artefice del fallito at-tentato a Umberto I di Savoia con“L’innaffiatore del cervello di Passa-nante”. E se i primi due appunta-menti sono dedicati alla Storia d’Ita-

lia di ieri e di oggi, le ultime due se-rate, quella del 2 e del 3 aprile, dan-no voce alla vocazione prima di Ul-derico Pesce, il teatro di denuncia,con “Asso di monnezza” e “A comeamianto”. “Ho deciso di ambientare questastoria a Sesto proprio per i suoi tra-scorsi. Gli operai di Breda e Falckhanno pagato a caro prezzo il fattodi lavorare a contatto con l’amianto- spiega Pesce -. Pensi che malgradoda molti anni si sapesse che questomateriale era cancerogeno, solo nel1992 è stato bandito sul territorio na-zionale” continua l’attore che, a que-sto proposito, ha lanciato una peti-zione sul suo sito per la bonifica im-mediata delle zone a rischio disper-sione di amianto. “Si parla di circa

32 milioni di tonnellate di amiantocontenute soprattutto tra Sesto e Mi-lano, è più che urgente intervenire”,precisa Pesce.Traffici nello smaltimento dei rifiuti,opposizione al nucleare, lotta opera-

ia, gli spettacoli di Ulderico Pescetracciano un itinerario quanto maiattuale, un modo insolito per festeg-giare i 150 dall’unità d’Italia, per co-noscere davvero luci e ombre del no-stro Paese.

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cultura

QUATTRO spettacoli in via GranelliSI PARTE il 31 marzo “FIATo sul collo”

Ulderico Pesce al Milcon la Trilogia d’Italia

Ulderico Pesce durante un suo spettacolo

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LAURA CUSMÀ PICCIONE

“Quelli che vanno, quelli che restano” così Mar-co Bellocchio descrive il suo ultimo film “Sorel-le Mai”, al cinema da mercoledì 16 marzo. Unaprima uscita pubblica che gli spettatori del

Rondinella hanno potuto godere insieme al regista,esordiente nel 1965 con “I Pugni in tasca”.Vanno Sara (Donatella Finocchiaro) e Giorgio (PierGiorgio Bellocchio), fratelli attori in cerca rispettiva-mente di un successo che non sembra mai arrivare edi un futuro che non ha certezze. Restano le zie MariaLuisa e Letizia, sorelle maggiori del regista anche nel-la realtà, che racconta: “Sono due donne che in qual-che modo hanno deciso di vivere nell’ombra di unafamiglia, ma che sono state anche costrette a farlo, perdelle ragioni vere e complesse. Hanno vissuto e vivo-no come se avessero sbagliato secolo. Mi ricordanomolto le sorelle di Pascoli e questo nome fittizio “So-relle Mai” è un riconoscere il calore, la bellezza di unavita confortevole e sicura, ma anche la constatazione

che in parte queste donne hanno rinunciato alla vita.Sorelle Mai è un atto d’amore nei loro confronti, maanche di dolore per il fatto che loro, in fondo, la vitanon hanno mai potuto viverla”. Elena, figlia di Saranella finzione e del regista nella realtà, va e resta, di-visa tra le cure degli zii e della madre.Centro d’attrazione e repulsione è Bobbio, città nataledi Marco Bellocchio, luogo del suo primo film e sedeogni estate della scuola di regia e recitazione “Fareci-nema - incontro con gli autori” da lui diretta. “SorelleMai” è nato dai laboratori di sei edizioni di Farecine-ma e per questo è diviso in sei episodi girati in 10 an-ni: gli attori professionisti, i familiari e la loro espe-rienza artistica crescono realmente nel corso del film,fortemente sperimentale perché “È stato fatto con tan-to amore e con totale libertà – spiega Bellocchio –. Ilfilm è molto sperimentale, però ha anche un suo stileformale, dove l’aspetto più personale è rappresentatodal movimento dei sentimenti che vivono all’internodi questa storia leggera, ma per me anche molta pro-fonda”.

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cultura

In centocinquant’anni ne abbiamo viste tanteItaliaLavoro e violenza segnano questodecennio. Il 14 maggio del 1892 aGenova viene fondato il Partito Na-zionale dei Lavoratori, poi denomi-nato Partito Socialista. Il 7 maggio1898 il generale Bava Beccaris usa icannoni contro la folla che protestaa Milano per la mancanza di pane,causando una carneficina. Per quella

che dalla monarchia fu ritenuta unabrillante azione militare, riceve unmese dopo, il 5 giugno, dal re Um-berto I la Gran Croce dell’Ordine Mi-litare di Savoia. L’11 luglio del 1899nasce a Torino la Fiat. Un anno dopo,il 29 luglio, muore a Monza il re Um-berto I, ucciso dall’anarchico Gaeta-no Bresci, per vendicare le cannona-te di Milano del 1898. Gli succede ilfiglio Vittorio Emanuele III.

Sesto San GiovanniQuesto decennio ha portato un im-portante accrescimento del patri-monio religioso di Sesto. Il 21 set-tembre 1891, fu consacrata daMonsignor Paolo Angelo Ballerini lachiesa prepositurale di Santo Stefa-no. Su disegno dell’ingegnere archi-tetto Alfonso Parrocchetti, la Basilicapresenta uno stile classico, a tre na-

vate, con transetto. Nei giorni dellaconsacrazione, furono poste, all’in-terno della Chiesa, la statua dellaMadonna addolorata del 1765 el’urna di San Clemente. Una fonte inparticolare, il “Liber chronicus”,spiega come buona parte dei lavorivennero eseguiti proprio da artigianilocali. La basilica ha iniziato a rap-presentare, da quel momento in poi,un fulcro fondamentale della città.

1891-1900

BELLOCCHIO al Rondinella spiega il suo nuovo lavoro

“Il mio film è un atto d’amoreverso le due vere Sorelle Mai”

MARCO MONGUZZI

Philippe Daverio (nella foto)riempie Spazio Arte per unaconferenza sull’arte nel Ri-sorgimento e non si fa fer-

mare da nulla, né dalla incuriositadiffidenza della città di sinistra ver-so il già assessore (leghista) alla cul-tura a Milano, né da due microfoniche lo abbandonano ben presto, co-stringendolo, chissà quanto controvoglia, a mettersi cavalcioni sullapiccola cattedra che condivide conl’assessora Chittò per far sentire lasua voce anche giù in fondo, e cosìmostrare ancor più la ben nota affa-bilità, oltre ad eleganti pantaloni ascacchi indossabili con naturalezza,soprattutto dal personaggio in que-stione.Conquista, Daverio, e senza appa-rente fatica, nel suo linguaggio flui-do e gustoso e nel tono di voce av-volgente si perde a braccio perun’ora raccontando aneddoti in cuil’arte francamente appare solo quae là, sovrastata dalla storia, dallainiziale curiosità verso i “Mille” sfo-ciata in passione fino a tradursi inlibro.Alla fine, brevi domande, ancor piùbrevi risposte, e tanti applausi dauna platea invero variegata e bendi-sposta ma comunque molto saggia-mente blandita.È comunque un italiano, questo si-gnore e storico dell’arte, un italianonemmeno troppo raro, figlio di san-gui differenti e, come tanti tra noi,per nulla pentito di esserlo (“io so-no sia francese che italiano che te-desco, e ho scelto, e ne sono felice,

di essere italiano”)ma nemmenoentusiasta del Paese che oggi festeg-gia il suo 150° compleanno. Un’uni-tà viziata da fratture culturali nonsanate da quella caserma priva digrazia che era il Piemonte ottocen-tesco, una rivoluzione fatta, o perlo-meno cominciata, da élite cittadineed intellettuali che non hanno tro-

vato nella politica, se non parzial-mente e comunque senza coerenza,una sponda altrettanto coraggiosa,vitale, sprezzante del pericolo.Insomma, una visione che si nutredella dicotomia Risorgimento sì –Piemonte no, ad alimentare l’insod-disfazione e la passione dello stu-dioso: “Basti pensare che dopol’unità le grandi opere di Verdi, Ver-di che è il Risorgimento e il melo-dramma patriottico, cioè l’arte sullaquale si fonda l’Italia del 1861, han-no prime ovunque, a Milano a Na-poli a Verona, ma non a Torino, chedel Regno è capitale”. Ed ecco laproposta provocatoria, un amaroma ironico dulcis in fundo: ”Ci vor-rebbe una nuova rivoluzione, baste-rebbe trovarne mille. Ecco, dateme-ne mille, e anche un Garibaldi, e fa-te partire la nave”.

DAVERIO fa il pienone a Spazio Artetra aneddoti curiosi e Risorgimento

“Datemi altri Millee un nuovo Garibaldi”

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1825 marzo 2011 n.5

cultura

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CINEFESTIVALIngresso con tessera o con biglietto da 4,00 €

Lunedì 28/03 - ore 21.15LA DONNA CHE CANTA di Denis Villeneuve - Canada, 2010Giovedì 31/03 - ore 21.15KILL ME PLEASE di Olias Barco - Belgio, 2010Lunedì 04/04 - ore 21.15GIANNI E LE DONNE di Gianni Di Gregorio - Italia, 2010Giovedì 07/04 - ore 21.15INTO PARADISO di Paola Randi - Italia, 2010

POMERIGGI AL CINEMABiglietto: 2,60 €

Mercoledì 30/03 - ore 15.30LA DONNA CHE CANTA di Denis Villeneuve - Canada, 2010

Mercoledì 06/04 - ore 15.30GIANNI E LE DONNE di Gianni Di Gregorio - Italia, 2010

UN CINEMA PER AMICOBiglietto: 3,00 €

Sabato 26/03 - ore 15.30 I FANTASTICI VIAGGI DI GULLIVER di Rob Letterman - Usa, 2010Età consigliata: dai 6 anni

Sabato 02/04 - ore 15.30RAPUNZEL - L’INTRECCIO DELLA TORRE di Nathan Greno, Byron Howard Usa, 2010 - (Animazione) - Età consigliata: dai 5 anni

LAURA CUSMÀ PICCIONE

Partire da Sesto San Giovannialla volta di Milano per sco-prirne in tram i luoghi in cuisono ambientati gli scritti di

Piero Colaprico, saggista, romanzie-re, giallista e giornalista specializza-to in cronaca nera e giustizia. Questoè il viaggio letterario che hanno or-ganizzato per il 26 marzo gli Amicidella Biblioteca, un gruppo di volon-tari che collabora con la bibliotecaPietro Lincoln Cadioli. Il percorsotoccherà piazza De Angeli e San Vit-tore, prigione dei “Maimorti”, piaz-zale Baracca, via Moscova e la suacaserma da cui il maresciallo PietroBinda – figlio della penna di Cola-prico – fronteggia la mala milanese.

Proseguirà verso Palazzo di Giusti-zia, via Fatebenefratelli, via Manzonie la questura di piazza Cavour. A

conclusione è previsto un aperitivoalla vineria “Cantine Isole”, ultimatappa di un tour di suggestioni.

VIAGGIO tra i luoghi raccontati nei libri dello scrittoreSULLE ORME di un perfetto romanzo dalle atmosfere noir

Da San Vittore a piazza Cavoursu un tram chiamato Colaprico

Questa sera alle 21 in Villa ViscontiD’Aragona, “Cronaca del Novecento aSesto”: una ricostruzione della crona-ca e della quotidianità di una Sestoche non c’è più. Entrata gratuita.

Sabato 26 per tutti i bambini c’è unvero Castello che aspetta solo di es-sere visitato presso la Giocheria! Eancora fino al 27, il Luna Park! Tantigiochi e divertimenti situati nell’areaMarx - Pace.

Dal 28 al 31 di marzo il mercatinodell’artigianato e dei sapori arrivanuovamente in piazza. Tanti espositoricon prodotti tipici regionali per i piùgolosi e articoli dell’artigianato per leidee regalo. Dalle 8 alle 20 in PiazzaSanta Maria Ausiliartice.

L’1 aprile, alle ore 21 al CinemaRondinella, “Sedotte e abbandonate,ovvero la figura del seduttore nellasettima arte”: Francesca Sassoli curauna lezione sui meccanismi registiciper raccontare le vittime e carnefici.Costo: 15 euro, su prenotazione

APPUNTAMENTI del Pantofolaio

Piero Colaprico

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1925 marzo 2011 n.5

cultura

DAVIDE BARTOLUCCI

Il Club della scienza è ormai unatradizione cittadina. Giunto al-l’undicesima edizione, la rasse-gna di incontri di divulgazione

scientifica, sotto la direzione deldottor Giorgio Parmiani, è iniziatamercoledì 23 marzo e quest’annocontinuerà a occuparsi di biodiver-sità. In questo primo incontro, svol-tosi in Villa Visconti d’Aragona, il fi-losofo Telmo Pievani ha affrontatol’argomento del confronto tra scien-za e filosofia. Tra il mese di marzo equello di aprile sono previste moltealtre iniziative. L’assessore alla Cultura MonicaChittò spiega la scelta del tema dellabiodiversità. “È molto attuale - sot-

tolinea Chittò- e l’anno scorso è statoproclamato anno della biodiversitàdall’Onu”. Il delicato tema sarà af-frontato in tutte le sue sfaccettature,dallo studio sulla ricerca medica (30marzo insieme a Giovanni Tonon),alla vita sottomarina (13 aprile conAngelo Mojetta), all’utilizzo dellascienza nelle indagini giudiziarie(27 aprile con Luciano Garofalo). Gli appuntamenti si svolgerannoper la maggior parte allo Spazio con-temporaneo Talamucci in Villa Vi-sconti d’Aragona, l’ora di inizio è al-le 21. L’incontro “Charles Darwin: ilmio secondo viaggio attorno al mon-do” sull’evoluzione della specieumana (18 aprile con Luca Novelli)inizierà invece alle 18.30 e seguiràun originale aperitivo evoluzionista.A queste iniziative si aggiungerà il 9aprile un laboratorio per bambinidagli 8 agli 11 anni nella bibliotecadei ragazzi in piazza Oldrini alle ore15:30. Per questo evento è previstoun numero limitato di posti e saràobbligatorio prenotarsi a partire dal29 marzo telefonando al numero0236574212.Per maggiori informazioni: Bibliote-ca Civica, via Dante, 6, telefonare a lnumero 02 36574342/45.

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Page 20: Nuovasesto 05 2011

CAMILLA MACCHIONI

Dopo l’incontro a Cinisello di sabato 26 mar-zo, il 7 aprile Ezio Meroni presenterà allafondazione Isec, il suo nuovo romanzo:“Angela, una storia d’amore nella guerra

partigiana”. Non è la prima volta che lo scrittorecostruisce un’opera sfondo storico della Resistenza(ricordiamo “La messa partigiana” e “Sentieri del-la libertà”), l’interesse dell’autore per questa fasestorica, in cui ogni aspetto viene amplificato, in po-sitivo o in negativo, ogni valore e ogni forma diviolenza vengono esasperati o sovvertiti - prendeforma dalle sue ricerche sulla storia locale. Da quiprende le mosse il racconto “Antifascismo e Resi-stenza a Cinisello”; che ha dato il via alla collabo-razione di Meroni con l’Isec di Sesto.I racconti e romanzi dello scrittore nascono dallostudio di documenti storici e dai resoconti di pro-tagonisti ascoltati di persona. E infatti è proprio al-

l’incontro con uno dei protagonisti di questa fasestorica che si ispira il nuovo volume. Meroni nel1989 incontra Angela, che racconta la sua esperien-za e ricorda il suo grande amore, ma senza entrarenei particolari.Lo scrittore, affascinato da questa storia d’amorericca di punti oscuri e misteriosi, decide di farneun racconto, l’ultimo della raccolta “Sentieri dellalibertà”. Ma la vicenda aveva dei punti da chiarire,punti che Angela, nel raccontare la sua storia, siportava dentro; Meroni decide quindi di farne unromanzo che ha tutti gli elementi di un giallo, conla soluzione nell’ultima riga. La storia di Angela eGilera, nomi di battaglia di Dina e Andrea, dimo-stra come l’amore, anche nei momenti più tragicie pericolosi, riesce sempre a regalare ai suoi prota-gonisti una sorta di antidoto o rifugio.In occasione della pubblicazione di questo librol’autore ha aperto il blog eziomeroni.blogspot.comper offrire un supporto stabile allo scambio di

idee, momento fondamentale per ogni autore di-sposto a crescere con i consigli altrui. L’appunta-mento è per il 7 aprile a Villa Mylius, in Largo LaMarmora 17, alle 21. Interverranno lo storico dellaResistenza Luigi Borgomaneri e l’assessore allacultura Monica Chittò.

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di soli 10 €uro da effettuarsipresso i negozi e ipermercatidei 41 centri commerciali -ogni cliente riceverà una car-tolina del concorso.Ogni giorno saranno estrattipremi per un valore comples-sivo di circa 700mila euro per7.412 fortunati vincitori che

si aggiudicheranno Buoni Acquisto del valoredi 50, 100, 200 e 500 euro. Inoltre, tra tuttele cartoline saranno estratti 15 superfortunatiche si porteranno a casa una Nissan Micra dinuova generazione.A primavera sarà una grande festa quella che ani-merà i Centri Commerciali Auchan grazie ancheal ricco calendario di eventi sorprendenti. La pri-mavera delle Gallerie Auchan parte a tutta velo-cità: sarà difficile per i nostri apatici personagginon “darsi una mossa”.

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Gallerie Commerciali Italiaannuncia un concorso nazionale

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PRESENTAZIONE del libro alla Fondazione IsecAPPUNTAMENTO il 7 aprile in largo La Marmora

Meroni racconta l’amoreai tempi della Resistenza

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DANIELE GRANATA

La Nuova Pro Sesto si aggiudi-ca il derby e vede la promo-zione sempre più vicina. Nelgiro di quattro giorni la squa-

dra sestese ha dovuto affrontare pri-ma lo scontro diretto contro l’Arcenee poi il match con la Città di Sesto.Doppio esame superato brillante-mente dalla formazione di misterMelosi, che ha fatto bottino pieno.Giovedì 17 la Pro ha offerto un’otti-ma prestazione contro i rivali berga-maschi, sconfitti 2 a 0 dalle reti diColombo e Pastore. Quattro giorni dopo la sfida cittadi-na non ha regalato bel gioco, le occa-sioni da gol sono sono state poche ela differenza l’hanno fatta gli attac-canti: la Città di Sesto non ne hamentre la Pro ha Jacopo Colombo;ed è l’ex Treviso a sbloccare il risul-tato nel primo tempo dal dischetto ea raddoppiare nella ripresa, solo da-vanti al portiere. Un cammino netto

quindi quello del neo tecnico deibianco-azzurri, segnato da quattrovittorie su quattro e zero gol subiti.Ora il vantaggio sull’Arcene è di 6lunghezze, con una partita da recu-perare. Si fa sempre più pesante in-vece la situazione della Città di Se-sto, anche se contro i cugini la for-mazione di Tinelli non ha demerita-to, costringendo il portiere Comi atre difficili interventi. Alla lunga pe-rò il maggior tasso tecnico della Proha avuto la meglio. Quello di dome-nica è il terzo stop consecutivo: dopoil pareggio con l’Arcene sono infattiarrivate due sconfitte di misura, conTrealbe e Brugherio. L’ultimo posto sembra essere statoprenotato dal Bussero, ma i playoutsono inevitabili visto che la salvezzadiretta è lontana dieci lunghezze. Do-menica 27 è prevista una doppia sfi-da Sesto-Cinisello: la Pro affronterà alBreda la Cinisellese mentre la Città diSesto sarà ospite del Cinisello. En-trambe le gare inizieranno alle 15.30.

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direttore resp.: Yuri Maderloni codirettrice: Franca Andreoni

servizi fotografici: Fotoexpresscollaboratori: Clara Amodeo, Davide Bartolucci, Davide Caccia, Caro-lina Caracciolo, Giuseppe Catozzella, Federica Curcio, Laura CusmàPiccione, Marco Damian, Matteo Del Fabbro, Alessandro Fuso, DanieleGranata, Erica Guerini, Nicola Lombardo, Elena Lorusso, Federico Mai-senti, Simona Mauro, Davide Migliore, Marco Monguzzi, Sara Nieddu,Domenico Palladino, Andrea Poliani, Laura Rischitelli, Roberto Rossi,Giona Salvati, Veronica Suricchio, Samuele Tramontano, Riccardo Va-lentini, Antonella ZambelloniSpedizione in abbonamento postale 70% - Filiale Milano. PROPRIETàEDITRICE: A. Boccaccini soc. coop. a r.l.- Iscritta al Registro societàTribunale di Monza n.41158 del 3/3/1989. Iscritta al Registro stampaperiodici Tribunale di Monza n.719 del 6/7/1989. REDAZIONE: via Fio-rani 1, Sesto San Giovanni, tel. 0222470558, fax 022428170. VIDE-OIMPAGINAZIONE e PuBBLICITà: Sercom s.r.l., viale Gramsci 1, Se-sto San Giovanni, tel. 0226224651, fax 0226225007. STAMPA: Litosud- Pessano con Bornago. Questo numero è stato chiuso in redazionealle ore 12 di giovedì 24 marzo 2011.

ROSSONERE sconfitte in trasfertaPlayoff al sicuro ma serve riflettere

Bracco: brutta cadutaKo contro Pozzuoli

SAMUELE TRAMONTANO

Ci può stare ma non troppo. Non saranno di certo i due punti persi intrasferta a Pozzuoli (83 a 72) a ridimensionare la grande stagione delGeas, che rimane a pieno titolo una delle big della massima serie delbasket femminile di quest’anno. Proprio per questo però la sonora

sconfitta rimediata in Campania, con gli 83 punti incassati dall’ultima in clas-sifica, deve richiamare ora la pronta reazione delle rossonere, che devono di-mostrare di non essere una squadra appagata dagli ottimi risultati fin qui ot-tenuti.Quella contro Pozzuoli è la terza sconfitta nelle ultime quattro gare disputatedalle ragazze di coach Walter Montini. Con la matematica certezza dei playoff,per giunta almeno da quarti del torneo, un po’ di tensione può momentanea-mente affievolirsi; rimane però l’ultima partita di regular season da giocare(contro Venezia, domenica 27 marzo alle ore 17 al PalaAllende) e poi sarannosubito finali playoff.Dopo Venezia, insomma, non si potrà più sbagliare approccio ai match. Le at-tenuanti per la sconfitta contro le campane comunque ci sono, come fa notarecoach Montini: “Qualche fischio stasera è parso davvero inventato e ci ha pe-nalizzato oltre i nostri demeriti. Pozzuoli, priva delle proprie giocatrici più im-portanti, ha trovato le giuste contromisure alla nostra difesa, punendoci neinostri punti deboli, e ha dato dimostrazione di avere nel suo roster giocatricidi livello come Mazzante e Crasnoscioc (24 punti a testa, ndr) e giovani dibuon talento. Purtroppo – continua Montini – non abbiamo messo in campola solita intensità e la solita cattiveria, e non siamo riusciti a mantenere la calmanei momenti di tensione. Abbiamo avuto meno carattere rispetto alle altre par-tite e questo fattore, aggiunto agli altri, ha causato una sconfitta che non cam-bia molto in classifica, ma che di certo non ci lascia soddisfatti”.Il Bracco, quarto in campionato con 26 punti, ha abituato il suo pubblico ademozionarsi e a crederci sempre. Per questo la speranza che la grande stagionerossonera possa avere un grande finale deve continuare.

DERBY vinto dai biancocelesti per 2 a 0QUARTO successo di fila per Melosi

La Pro è inarrestabilebattuti Arcene e Città

La Pro al gran completo (FOTO EXPRESS)

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Èstata una stagione indoor ric-ca di soddisfazioni per l’atle-tica sestese con tredici atletipartecipanti ai campionati na-

zionali di categoria. La migliore, inassoluto, è stata Chiara Vitobello cheai campionati italiani junior e seniordi Ancona ha ottenuto due secondiposti nel salto in alto, con la misuradi 1,86 mt. Sempre tra i saltatoriAlessandro Di Pasquali ha superatol’asticella a 2,07 conquistando ilbronzo ai campionati juniores. Dalla pedana alle corse i risultati so-no rimasti di grande qualità, con Da-niele Raimondi che ha corso i 400mtnell’ottimo tempo di 49”25, raggiun-gendo il quinto tempo assoluto ainazionali. Di prestigio anche l’ottavoposto ottenuto da Mattia Recchiuto

con il tempo di 7”03 sui 60mt. Acompletare la panoramica non pote-va mancare la marcia, qui ai nazio-nali allievi Daniele Todisco ha con-quistato il sesto posto sulla distanzadi 5 km, buon risultato per l’atletache aveva vinto lo scorso hanno il ti-tolo nella categoria cadetti.Per la stagione all’aperto RobertoVanzillotta, presidente Geas atletica,è ottimista, perché vede il gruppocrescere qualitativamente intorno al-le singole individualità, questo è te-stimoniato dalle aspettative che ri-pone nelle staffette 4x100.L’atletica sestese, quindi, c’è, dopodieci anni di attività al campo Dor-doni i risultati continuano ad esserci,buon viatico per un nuovo decenniodi successi.

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Stagione di successiper il Geas Atletica

Asia, Francesca, Gloria, Giulia e Linda sono le cinque atlete categoriaesordienti della Squadra B allenata da Silvia Turra che domenica 20marzo ad Arese hanno portato la squadra di ginnastica artistica delGeas sul gradino più alto del podio nella seconda prova del campio-nato Csencup, seguite in decima posizione dalle compagne dellaSquadra A allenate da Dalma Potron e Stefania Maccarrone. Il 2 e 3aprile si terrà la prossima sessione.

Geas, piccole ginnaste cresconograndi soddisfazioni alla Csencup

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2325 marzo 2011 n.5

sport

Èstato un bel pomeriggio disport e divertimento quellovissuto giovedì 17 marzo dairagazzi delle società calcisti-

che sestesi. In occasione dei 150 annidell’ Unità d’Italia, la Società NuovaPro Sesto, con la collaborazione dellaBanca di credito cooperativo e del-l’amministrazione comunale, ha or-ganizzato il Trofeo Fratelli d’Italia,quadrangolare che ha visto la parte-cipazione della categoria Pulcini del-le società Pro Sesto, Città di Sesto,Rondinella e Rondò Dinamo. Il fred-do e la pioggia non hanno fermato i

piccoli calciatori che hanno dato vitaa partite combattute davanti a unfolto pubblico di amici e parenti. Lavittoria finale è andata ai padroni dicasa della Pro che hanno precedutoin ordine Città di Sesto, Rondinella eRondò Dinamo. Hanno inoltre par-tecipato all’evento i Pulcini della so-cietà Arcene. Alle premiazioni eranopresenti il sindaco Giogio Oldrini,l’assessore allo Sport Giovanni Urro,la presidente della Bcc Maria Bon-fanti, il presidente del Torino Urba-no (ex giocatore della Pro). Ha solle-vato la coppa il piccolo Amed Faied,

figlio di genitori egiziani da tempoin Italia, e scelto dai suoi compagnicome capitano. In questo modo i ra-

gazzi della Nuova Pro Sesto ci dan-no un bell’esempio di amicizia tra ipopoli. (d.g.)

FESTA al Breda, vincono i piccoli della Pro

Torneo Fratelli d’Italia,quadrangolare tra pulcini

DANIELE GRANATA

La nostra città nella sua lungastoria sportiva ha avuto il me-rito di fornire molti atleti allosport nazionale. Una spiega-

zione di questo fatto si trova nellapresenza di numerose società chehanno sempre considerato lo sportun’attività sociale rivolta al maggiornumero di persone, soprattutto gio-vani. Da questo folto vivaio, animatooltre che da una forte carica aggrega-tiva anche da un sano spirito agoni-stico, sono poi emerse figure di atletiche hanno dato lustro alle loro disci-pline e alla loro città di provenienzasia a livello nazionale che internazio-nale. Questo perché lo sport è semprestato ritenuto e trattato, soprattuttodall’amministrazione comunale e daipartiti politici, come un’esigenza so-ciale, un valore importante per la cre-scita civile di una città e per la forma-zione educativa e culturale delle per-sone.L’attività sportiva di massa, comeviene intesa oggi, compare a Sesto acavallo tra Ottocento e Novecento, incontemporanea con l’arrivo delle pri-me grandi fabbriche e della rapida eintensa industrializzazione; ed è pro-prio all’interno di queste industrie,grazie alle strutture dopolavoristiche,che si diffonde una passione sportiva.

A inizio Novecento nascono le primesocietà sportive, associazioni, club egruppi che operano per diffondere levarie discipline. Negli anni Venti eTrenta la pratica sportiva prosegue,sostenuta dal fascismo; all’interno diessa però si sviluppano quei valori dilibertà e democrazia che saranno allabase del movimento antifascista, enumerosi atleti aderiranno ad esso.”A partire dagli anni Cinquanta - rac-conta Cesare Tremolada, presidentecentro sportivo Libertas - la volontàdi partecipare alla costruzione dellasocietà civile ha fatto sì che anche nel-lo sport si realizzasse l’impegno di

tanti cittadini nella formazione e nel-lo sviluppo delle molte società spor-tive, il cui inizio fu frutto della stessatensione sociale e passione civile chevide la nascita e lo sviluppo di impe-gno in altri aspetti della società qualiad esempio i circoli, le cooperative divario tipo, i centri culturali”. Da quila nascita delle prime polisportive,Anpi e Libertas nel ‘53, Geas nel ‘54,“che tra le loro diverse iniziative -spiega Giuseppe Carrà, presidenteGeas - hanno avuto una particolareattenzione per l’inserimento delledonne nell’attività sportiva”. Ed èproprio una società femminile a esse-

re tra le prime a ottenere importantisuccessi a livello nazionale e interna-zionale: il Geas Basket, capace tra il’69 e il ’78 di vincere ben otto scudettie una Coppa dei Campioni. Sempre apartire da quegli anni, Sesto inizieràa ospitare manifestazioni sportive“come il Campionato mondiale dipattinaggio a rotelle del ’68 - ricordail Gaspare Grassa, vicepresidente del-la polisportiva Anpi -, e vedrà usciredalle proprie società numerosi atletiche otterranno prestigiosi risultatinelle come il marciatore Ivano Bru-gnetti, medaglia d’oro ai Campionatidel Mondo del ’99 e ai Giochi Olim-pici di Atene del 2004”.Oggi lo sport sestese, concordanoall’unisono i tre rappresentanti dellepolisportive, ha davanti a sé una sfi-da molto importante: non perdere lasua peculiarità nell’essere contempo-raneamente frutto e promotore del-l’associazionismo volontario, sintesidi sport sociale e agonistico, multidi-sciplinarietà e specializzazione, evi-tando così di lasciare spazio a unapartecipazione e gestione dell’offertasportiva a privati, che non potrebberogarantire la continuità di questo per-fetto mosaico di richieste e offerte.Per evitare tutto ciò, come spieganoTremolada, Carrà e Grassa, bisognaavere la volontà tutti assieme di co-struire nuovi impianti mirati alle esi-genze del territorio e che permettanola loro gestione anche attraverso nuo-ve modalità manageriali. “Di qui -sottolineano - sentiamo la necessitàche si apra una fase in cui la collabo-razione tra Comuni limitrofi e rispet-tivi assessorati e tra le varie societàsportive possa permettere due aspettia oggi imprescindibili: una riduzionedei costi e una maggiore soddisfazio-ne dell’utente sportivo”. Palla al cen-tro e via ai prossimi centocinquan-t’anni di sport.

GEAS, ANPI E LIBERTAS: è prioritario investire negliimpianti. Solo così possiamo continuare a garantire l’attività

Centocinquant’anni di sporttra memorie e sfide future

Ivano Brugnetti, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene

I pulcini della Pro Sesto hanno regalato la loro maglietta al presidente Napolitano

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