ORIZZONTI_Autunno Inverno 2011

IORIZZONTAutunno - Inverno 2011

È il momento di piantare le viole

Il rimessaggio invernale Il rimessaggio invernale delle attrezzature agricoledelle attrezzature agricole

Tecniche e consigli Tecniche e consigli per i lavori forestaliper i lavori forestali

Scegliamo e potiamo Scegliamo e potiamo le piante con criteriole piante con criterio

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RESIDENZE PRIVATE ................................................................................pag. 4

È il momento di piantare le violeÈ il momento di piantare le violeSono pochissime le piante annuali da fi ore che colorano il giardino dall’autunno a primavera inoltra-ta. Tra queste vi sono le viole del pensiero e quelle cornute, piante estremamente facili da coltivare, le cui variopinte corolle si schiudono, anche con il gelo, per diversi mesi. Si piantano tutto l’autunno, in pieno sole e non hanno bisogno di alcun intervento antiparassitario.

Tratto dal mensile Vita in Campagna n. 11-2010 (www.vitaincampagna.it)

RESIDENZE RURALI ..................................................................................pag. 6

Il rimessaggio invernale delle attrezzature agricoleIl rimessaggio invernale delle attrezzature agricoleL’effi cienza dei macchinari e degli attrezzi utilizzati per i lavori di campagna dipende molto dalle attenzioni che si adottano prima della messa a riposo, a partire dalla pulizia fi no alla manutenzione dei sistemi elettrici ed elettronici, con un occhio particolare all’accumulatore.

GIARDINIERI E MANUTENTORI ........................................................pag. 10

Scegliamo e potiamo le piante con criterioScegliamo e potiamo le piante con criterioAlberi piantati nei posti sbagliati e potature malfatte sono tra le cause del degrado di un territorio e sono spesso frutto di decisioni prese sia in fase di progettazione di giardini e di verde pubblico che di manutenzione delle piante. In queste scelte il giardiniere ha la responsabilità di indirizzare gli in-terventi e di diffondere una giusta cultura del verde

BOSCO ..............................................................................................................pag. 8

Tecniche e consigli per i lavori forestali L’inverno è il periodo dedicato ai lavori nel bosco. Ad altitudini sotto i 600 m il periodo in cui è consentito il taglio delle piante inizia i primi di ottobre e termina il 31 marzo dell’anno successivo, mentre più in quota la «stagione silvana» va dai primi di settembre alla fi ne di maggio.


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Gentili Lettori,

innanzitutto desidero ringraziarvi per l’apprezzamento ed i numerosi suggerimenti che ci avete inviato per continuare a migliorare questo progetto editoriale fi rmato Husqvarna. Per questo numero di “ORIZZONTI” abbiamo individuato quelle che per voi sembrano essere le tematiche più sentite e le abbiamo sviluppate in collaborazione con i nostri esperti.La stagione autunnale è alle porte e con i primi freddi la natura sembra cadere in un lungo e profondo “sonno”; cadono le foglie, i profumati parchi estivi perdono colore e le campagne smettono di produrre. Nonostante ciò, esistono piante annuali che fi oriscono e colorano il giardino anche in inverno prolungando le sensazioni delle soleggiate e serene giornate estive. Ecco il primo argomento che affronteremo in questa edizione dove indicheremo quali spe-cie prediligere e quali accorgimenti adottare.In secondo luogo, vi proponiamo alcuni suggerimenti su come proteggere la vostra attrez-zatura da giardinaggio. Finita la bella stagione e terminate tutte le operazioni di campagna, infatti, anche per gran parte delle attrezzature agricole inizia un lungo “riposo” che può durare anche tutto l’inverno. Ma prima del rimessaggio invernale vi sono semplici ma indi-spensabili operazioni da svolgere che garantiranno la massima effi cienza dell’attrezzatura alla ripresa dei lavori ed una maggiore durata nel tempo.Infi ne presenteremo alcune tecniche e consigli per i lavori forestali e di potatura per questo periodo dell’anno. La stagione fredda, infatti, non signifi ca per tutti “inattività”; se si rispet-tano le fasi lunari nei lavori forestali il taglio del bosco dovrebbe avvenire proprio nei periodi invernali di luna calante, cioè quando le piante sono nella fase del massimo riposo vegetativo ed è minima la presenza di succhi cellulari nei tessuti del legno. È proprio in questo periodo dell’anno quindi che si concentrano le operazioni in bosco e le potature da parte di boscaioli, giardinieri, manutentori o più in generale degli esperti del settore.Queste le principali argomentazioni che approfondiremo nella presente pubblicazione, dove la “natura”, ovvero l’oggetto del nostro lavoro, per il quale noi di Husqvarna ci sentiamo veramente “tagliati” ricopre un ruolo centrale.

Buona lettura!

Alberto Bonato, Direttore Husqvarna Italia

IN PRIMO PIANO

ORIZZONTI” è una pubblicazione realizzata da Husqvarna in collaborazione con i migliori esperti e giornalisti che operano nel settore Foresta e Giardino per divulgare informazioni utili e sempre ag-giornate agli appassionati e professionisti del verde. Viene pubblicata in due diverse edizioni annuali “primavera/estate” e “autunno/inverno” e diffusa come inserto sui numeri di marzo e settembre della rivista Vita in Campagna. È, inoltre, disponibile presso i punti vendita Husqvarna, scaricabile al sito internet www.husqvarna.it o, su richiesta, spedita gratuitamente da Fercad Spa.

Le attività invernali Le attività invernali consigliate da Husqvarnaconsigliate da Husqvarna

IL PROGETTO


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Arrivano i primi freddi autunnali. Le ultime corolle delle piante annuali a fi oritura primaverile-estiva se ne vanno, e con esse i profumi che ci hanno deliziato nelle lontane calde sere d’estate, trascorse in giardino in compagnia di parenti e amici. Prima che il freddo intenso bruci completamente i loro fi ori, sostituitele durante il mese di novembre e sino a fi ne autunno (evitando però i giorni di freddo intenso) con viole del pensiero e viole cornute che, incuranti del gelo e della neve, fi oriranno e coloreranno il giardino con le loro sgargianti corolle per tutto l’inverno, sino a primavera inoltrata (metà maggio). Solo nelle località più fredde, come quelle di alta collina e di montagna, la loro messa a dimora va rinviata a quando la primavera si è ben affermata, cioè verso aprile.

FIORISCONO ANCHE QUANDO LE TEMPERATURE SCENDONO SOTTO LO ZEROLe viole del pensiero (chiamate anche «pansé», forma italianizzata della parola francese «pensée», cioè pensiero) e le viole cornute sono rustiche piante erbacee da fi ore che si mettono a dimora in autunno (utilizzando piantine provviste di pane di terra, che si acquistano in tutti i garden center) e regalano fi ori sino alla successiva primavera. De-vono la loro grande diffusione nei giardini (ma vengono diffusamente coltivate anche in vaso) al fatto che fi oriscono pure quando le temperature scendono sotto lo zero per alcune ore al giorno, specialmente se le piante sono state messe a dimora in posizioni riparate e soleggiate. Sia le viole del pensiero che le viole cornute sono di origine europea e appartengono alla famiglia botanica delle Violacee. Hanno portamento tappezzante, con foglie ovate o lanceolate a margine dentato; la loro altezza si aggira mediamente sui 10-15 centimetri nel caso delle viole cornute e sui 15-20 centimetri nel caso delle viole del pensiero. I fi ori, che emanano un delicato profumo, sono composti da cinque petali

È il momento di piantare È il momento di piantare le violele violeSono pochissime le piante annuali da fi ore che colorano il giardino dall’au-tunno a primavera inoltrata. Tra queste vi sono le viole del pensiero e quelle cornute, piante estremamente facili da coltivare, le cui variopinte corolle si schiudono, anche con il gelo, per diversi mesi. Si piantano tutto l’autunno, in pieno sole e non hanno bisogno di alcun intervento antiparassitario.

Articolo tratto dal mensile Vita in Campagna n.11-2010 (www.vitaincampagna.it)

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sovrapposti, di aspetto vellutato. Nei garden center sono disponibili numerosis-sime varietà, di colore giallo, giallo oro, bianco, bianco crema, blu, blu intenso, azzurro, violetto, rosa, rosa acceso, arancio, rosso bruno, bi e tricolori, con o senza macchia centrale (defi nita «occhio»).

COME PREPARARE IL TERRENO DELLE AIOLELe viole del pensiero e quelle cornute si adattano facilmente a qualsiasi tipo di terreno, purché abbastanza fertile, soffi ce e senza ristagni d’acqua. Poco prima di metterle a dimora vangate il suolo sino ad una profondità di 20-25 centimetri. Se il terreno è poco fertile interrate al momento della vangatura 1-1,5 kg per metro quadrato di letame (o compost) molto maturo, oppure 10-15 grammi per metro quadrato di Nitrophoska Gold 15-9-15 e microelementi; quindi sminuzzate in superfi cie il terreno aiutandovi con un rastrello, per procedere agevolmente alla messa a dimora delle piantine.

COME PIANTARLE E DOVEPosizionate le piantine a «quinconce», cioè ai vertici di un triangolo equilate-ro, ad una distanza di 15-20 centimetri l’una dall’altra. Con le distanze minori, quando la fi oritura è completa, si forma un tappeto di fi ori, con le distanze maggiori le singole piante si sviluppano in modo armonioso formando «cupo-lette» fi orite. Procedete alla messa a dimora scavando con le mani una buchetta suffi cientemente grande ad accogliere il pane di terra della piantina, accostatevi la terra, pressate leggermente con le mani ed infi ne irrigate abbondantemente. Le viole vanno messe a dimora in aiole poste in pieno sole.

HANNO BISOGNO DI POCHE CUREA fi ne inverno, per preparare le piante al periodo di maggiore fi oritura, distri-buite tra una pianta e l’altra 10-15 grammi per metro quadrato di Nitrophoska

BENZINA ALCHILATA ASPEN MIGLIORE PER L’UOMO, LA MACCHINA E L’AMBIENTEColoro che hanno un giardino o un’area verde di cui prendersi cura sono attenti alla salvaguardia della propria salute e alle tema-tiche ambientali. Ma non tutti coloro che utilizzano l’attrezzatura da giardinaggio e da foresta - rasaerba, trattorini, decespuglia-tori, tosasiepi, motoseghe - per hobby o per lavoro professionale o saltuario sono a conoscenza dei benefi ci derivanti dall’uti-lizzo di benzina alchilata Aspen per salva-guardare la loro sa-lute, l’ambiente che li circonda nonché la macchina che utilizzano.

IL PRODOTTOLa benzina alchilata Aspen si differenzia dalla benzina ver-de perché non emette fumi e cattivi odori, riduce le emissioni nocive alla salute e allunga la vita della macchina.

MIGLIORE PER L’UOMO Durante l’uso di piccoli macchinari c’è un’esposizione diretta ai gas di scarico per tutta la durata del lavoro: si stima che le emissioni di una motosega alimentata a benzina verde corri-spondano alle emissioni di 57 automobili a benzina verde, mentre una motosega alimentata ad Aspen non produce nem-meno le emissioni di una sola automobile a benzina verde. MIGLIORE PER L’AMBIENTE. Aspen rispetto alla benzina normale è prodotta con pochi elementi, i meno inquinanti; è studiata infatti per ridurre al minimo l’impatto ambientale ed è in grado di abbattere di oltre il 40% il livello di ozono emesso dal motore.MIGLIORE PER LA MACCHINA. Aspen mantiene il motore pulito diminuendo fuliggine e depositi, assicurando maggiori prestazioni e minori costi di manutenzione. Aspen inoltre può essere conservata a lungo senza decadimenti, si

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Husqvarna consiglia:

Con Aspen non promuoviamo solo il prodotto, ma anche una maggiore e più consapevole infor-mazione e sensibilizzazione sul tema della salute dell’utilizzatore.

Gold 15-9-15 e microelementi, avendo cura di interrarlo con una leggerissima zappettatura, al fi ne di non rovinare le tenere radichette delle piante. Tenete moderatamente umido il terreno (o il terriccio di vasi), sia durante l’inverno, se non piove, che in primavere calde e asciutte.

può quindi lasciare nel serbatoio durante il rimessaggio invernale o estivo.

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Finita la bella stagione e terminate tutte le operazioni di campagna, per gran parte delle macchine e delle attrezzature agricole inizia un lungo periodo di ripo-so che può durare anche tutto il periodo invernale. La loro effi cienza alla ripresa dei lavori dipende moltissimo dagli accorgimenti presi prima della messa a riposo, a partire dalla pulizia e da un controllo generale delle varie parti; infatti le complicazioni che a volte si presentano al reimpiego dipendono molto spesso dalla superfi cialità con cui sono state affrontate queste mansioni semplici ma basilari.

LA PULIZIA PRIMA DELLA MESSA A RIPOSOUn’accurata pulizia limita i fenomeni di deperimento e garantisce una migliore conservazione non solo estetica della macchina. La rimozione delle impurità, a cominciare da quelle più vistose, è la prima ope-razione da affrontare quando ci si accinge a mettere a riposo i macchinari che sono stati impiegati nelle operazioni di campo; essa viene fatta sia a mano che ricorrendo a idropulitrici o a compressori. Prima della pulizia vanno considerati la tipologia costruttiva e il grado di com-plessità della macchina, poiché maggiore è la tecnologia, maggiore è la sua sensi-bilità e quindi superiori devono essere i riguardi da adottare.

IDROPULITRICI, COMPRESSORI E CONTROLLO GENERALEIl ricorso alle idropulitrici è apprezzato per la tempestività e la praticità d’uso, ma la presenza dell’acqua, legata alle elevate pressioni, se da un lato facilita il distacco delle impurità anche più tenaci, dall’altro comporta il rischio che le gocce entrino in punti delicati, come boccole, cuscinetti, connessioni elettriche ecc., dove la presenza di umidità può creare danni. Le idropulitrici sono perciò da usare con cautela sulle macchine più complesse. Per limitare l’impiego di acqua, specialmente nelle parti interne, le impurità pos-sono essere rimosse mediante l’uso di un compressore, la cui aria compressa vie-ne emessa da pistole con condotti di uscita allungati per non esporre gli addetti a una polvere eccessiva. A mezzo asciutto è utile anche la distribuzione di lubrifi canti protettivi sulle superfi ci che tendono a perdere i rivestimenti originari. Alla pulizia deve seguire la verifi ca generale delle varie componenti, con il con-trollo delle funzioni dell’intera macchina: il momento della messa a riposo è infatti l’occasione più importante per rilevare eventuali anomalie non ancora manifeste.

Il rimessaggio invernale Il rimessaggio invernale delle attrezzature agricoledelle attrezzature agricole

L’effi cienza dei macchinari e degli attrezzi utilizzati per i lavori di cam-pagna dipende molto dalle attenzioni che si adottano prima della messa a riposo, a partire dalla pulizia fi no alla manutenzione dei sistemi elettrici ed elettronici, con un occhio particolare all’accumulatore.


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CONTROLLO DEI SISTEMI ELETTRICI Sulle moderne macchine e attrezzature agricole assistiamo al rapidissimo moltiplicarsi di componenti tecniche ed elettroniche che servono a gestire operazioni sempre più complesse e determinanti. È chiaro come la loro integrità risulti importante per la corretta operativi-tà della macchina e a volte per il suo stesso funzionamento. Il rimessaggio invernale è spesso l’unica occasione in cui si può procedere alla verifi ca del loro funzionamento e al controllo almeno delle parti più facilmente raggiungibili dell’impianto elettrico.

LA MANUTENZIONE DELLA BATTERIALa sosta invernale, comportando un lungo periodo di fermo della macchi-na, provoca la progressiva perdita della carica dell’accumulatore (batteria), perciò ogni 3-4 settimane occorre provvedere alla sua ricarica. Le macchine più recenti dispongono di un interruttore generale posto sul cavo principale (positivo) che, se azionato, interrompe ogni collegamento e, in previsione della lunga sosta invernale, se ne consiglia il disinseri-mento. Oltre al tradizionale controllo del livello dell’elettrolita della bat-teria, da ripristinare con sola acqua distillata, occorre prestare attenzione ai collegamenti principali dei morsetti, che possono essere interessati da princìpi di ossidazione. Essi possono essere rimossi anche con acqua, ma a maggiori livelli di sviluppo occorre pulire con cura ed energia anche aiutandosi con carta abrasiva.

IL CAMBIO DELL’OLIOUna delle operazioni più comuni esegui-te nell’offi cina dell’azienda agricola è il cambio dell’olio. Il periodo migliore per eseguirlo è quello che precede il rimessag-gio invernale, che permette di sfruttare le caratteristiche di adesività del lubrifi can-te nuovo e di migliorare la protezione de-gli organi interni che, lasciati fermi per alcuni mesi, in carenza di lubrifi cante potrebbero andare incontro a fenomeni di ossidazione. L’ideale è effettuare la so-stituzione dell’olio qualche giorno prima della fi ne del periodo di impiego, perché con il funzionamento si abbia la distri-buzione uniforme dell’olio su tutti orga-ni interni, proteggendoli così durante i mesi di inattività. Da non dimenticare lo smaltimento regolare dell’olio esausto tramite apposite agenzie o società, i cui riferimenti si possono reperire presso gli uffi ci delle Organizzazioni professionali o nelle offi cine meccaniche.

RESIDENZE RURALI

IL PRODOTTONessuna macchina funziona in eterno senza manutenzione. Proprio come un’auto ha bisogno di controlli regolari, anche un prodotto per il giardinaggio o forestale ha bisogno di controlli regolari e nessuno può occuparsene meglio del tuo rivenditore specializzato Husqvarna. Prenota prima del rimessaggio invernale un check up presso il tuo rivenditore Husqvarna di fi ducia!



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Se si rispettano le fasi lunari nei lavori agricoli o forestali, il taglio del bosco dovrebbe avvenire nei periodi invernali di luna calante, cioè quando le piante sono nella fase del massimo riposo vegetativo ed è minima la presenza di succhi cellulari nei tessuti del legno.

PERMESSI, CONTROLLI PRELIMINARI E MODALITÀ OPERATIVEPrima di intraprendere gli abbattimenti:- verifi care la validità del permesso di taglio, che di norma vale due stagioni

o due anni (per il rinnovo o la presentazione ex novo occorre recarsi negli uffi ci delle Comunità montane, dei Parchi, delle Provincie o negli Ispettorati forestali, a seconda della Regione di appartenenza);

- controllare tutta l’attrezzatura: motosega (vedi riquadro 1), trattore, vestiario, dotazioni di sicurezza ecc.;

- individuare bene i confi ni dei mappali e identifi care la viabilità di accesso e gli spazi in cui accatastare provvisoriamente il legname;

- stabilire le modalità operative del cantiere che varieranno in funzione di: pendenza, diffi coltà di accesso, grandezza o età delle piante, presenza di strade traffi cate, fi li del telefono o della luce, sistemi di esbosco possibili (avvallamento, strascico, con rimorchi o per via aerea).

DECESPUGLIAMENTO E ABBATTIMENTOPrima di intervenire con i tagli di abbattimento è buona norma provvedere al decespugliamento delle immediate vicinanze delle piante prescelte per dare agio ai movimenti e maggior sicurezza nel caso di allontanamento veloce o di fuga.Per l’abbattimento di alberi sotto i 30-35 cm di diametro la tecnica prevede le seguenti operazioni:- esecuzione della tacca d’abbattimento;- esecuzione del taglio d’abbattimento sullo stesso piano del taglio orizzontale

della tacca di direzione;- spinta manuale per avviare l’albero a caduta per gravità (nel caso di piante

sotto i 15 cm), oppure inserimento della leva di abbattimento per sbilanciare l’albero;

- sagomatura e abbassamento della ceppaia;- avvio operazioni di allestimento (taglio del cimale, sramatura e sezionatura

del tronco).

Tecniche e consigli per i lavori forestaliL’inverno è il periodo dedicato ai lavori nel bosco. Ad altitudini sotto i 600 m il periodo in cui è consentito il taglio delle piante inizia i primi di ottobre e termina il 31 marzo dell’anno successivo, mentre più in quota la «stagione silvana» va dai primi di settembre alla fi ne di maggio.


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BOSCO

Per le piante di maggior diametro (da 40 cm in su), occorre dare molta più importanza alla realizzazione della tacca di abbattimento, al mantenimento di una «cerniera» di fi bre legnose e al successivo taglio vero e proprio di caduta, secondo questo dettaglio:- stabilire la dimensione della tacca direzionale (circa 1/5

del diametro del fusto), con taglio di apertura a circa 45°;


Guida alle motoseghe Manuale per un uso sicuro ed effi ciente delle motoseghe

Husqvarna ha pubblicato un nuovo manuale sul corretto utilizzo del-la motosega. La guida illustra le tecniche di lavoro sicure ed effi cienti per chiunque utilizzi una motosega per lavoro o per hobby. Guida utile per chi impiega già le motoseghe, per chi intende ampliare le proprie conoscenze ed utilizzare tecniche di lavoro all’avanguardia o per chi si appresta ad utilizzare una motosega per la prima volta.Nessuna procedura o esperienza può com-pensare tecniche di lavoro inadeguate. È per questo che Husqvarna in qualità di maggior produttore mondiale di motoseghe, intende condividere le proprie competenze attraverso il manuale «Guida alle motoseghe».

Richiedi la tua copia gratuita di «Guida alle motoseghe» Husqvarna via e-mail ad [email protected] (specifi cando come oggetto “Guida Motoseghe / ORIZZONTI”).

- stabilire la larghezza della cerniera, di solito pari a 1/10 del diametro del tronco;

- procedere al taglio di abbattimento posizionandosi dalla parte opposta della tacca;

- utilizzare dei cunei di abbattimento in plastica, battendoli con una robusta mazza;

- lasciare cadere la pianta mediante il progressivo indebolimento e rottura della cerniera.

LA MOTOSEGALa motosega è statisticamente lo strumento che procu-ra maggiori infortuni in ambito forestale. Data la sua elevata pericolosità è bene che sia in perfetta effi cienza per limitare al massimo e prevenire tutti i rischi. Non esitare a comprare un nuovo modello se la moto-sega ha ormai diversi anni di lavoro alle spalle.Elementi indispensabili sono: - blocco dell’acceleratore, posto sul dorso dell’impu-

gnatura sotto forma di una levetta che interrompe l’accelerazione al minimo rilascio della pressione del-la mano;

- freno catena, ovvero un dispositivo che blocca istanta-neamente il trascinamento della catena nel caso di rim-balzo e contatto del paramano contro l’operatore;

- perno ferma catena, che permette di intercettare e smor-zare l’eventuale fuoriuscita o rottura della catena, altri-menti diretta verso le braccia o le gambe dell’operatore;

- impugnature robuste e ben ammortizzate per ridurre le vibrazioni generate sia dl motore che dalla catena in movimento.

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Il giardiniere ha un ruolo importante nel diffondere una giusta cultura del verde. Già in fase di progettazione di un giardino privato o di aree di verde urbano è fondamentale indirizzare la clientela a piantare alberi e arbusti adatti al luogo al quale sono destinati, al paesaggio e a quel determinato habitat. Il problema diventa particolarmente serio quando coinvolge le aree pubbliche, che rappresentano l’ossatura principale del verde di un territorio: in questi casi in particolare vanno evitate le piantumazioni che nulla hanno in comune con il paesaggio e la vegetazione autoctona.

SCEGLIERE LE SPECIE GIUSTELa specie giusta va scelta tenendo in considerazione i seguenti parametri:- l’uso che si deve fare della pianta (ombra, barriera, colore ecc.);- la posizione all’interno dello spazio;- la dimensione che dovrà raggiungere all’interno dello spazio;- la composizione del terreno nel quale andrà piantata;- l’esposizione al sole;- il clima della zona.L’area verde è composta da due parti: una è l’«ossatura» che deve durare negli anni e nella quale le piante hanno la possibilità di trascorrere tutta la propria vita; perché questo sia possibile si deve rispettare quanto sopra esposto. L’altra è la parte «fl oristica», cioè le aiuole di abbellimento per le quali si tiene conto specialmente del parametro estetico, quindi si sceglie ciò che piace, anche materiale che ha durata limitata. Ciò non toglie che anche per l’ossatura vadano rispettati i canoni estetici e tecnici di composizione.

IL RUOLO DETERMINANTE DEL GIARDINIEREIl giardiniere ha una grande responsabilità anche quando si devono potare le piante. Purtroppo non tutti sanno che non si devono capitozzare rami e tronchi in modo indiscriminato, pena una lunga serie di conseguenze negative, oltre al danno estetico. Uno dei casi più comuni è quello dei viali di platani o tigli devastati da potature drastiche infl itte agli alberi che appaiono completamente «scalvati». Un problema che era più diffuso in passato, ma che ancora oggi persiste. A fronte di questi interventi, magari su bellissime alberate di decine di anni, le chiome imbruttiscono, si riempiono di polloni da ricaccio, acquistano forme snaturate e soprattutto rischiano di ammalarsi e di spezzarsi, perché gli interventi cesori, come ammoniscono i migliori giardinieri, provocano lesioni che rendono la pianta facile preda di parassiti e quindi di malattie che possono comportare la caduta dell’intero esemplare o di parti di esso.

Alberi piantati nei posti sbagliati e potature malfatte sono tra le cause del degrado di un territorio e sono spesso frutto di decisioni prese sia in fase di progettazione di giardini e di verde pubblico che di manutenzione delle piante. In queste scelte il giardiniere ha la responsabilità di indirizzare gli interventi e di diffondere una giusta cultura del verde

Scegliamo e potiamo Scegliamo e potiamo le piante con criteriole piante con criterio


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LA POTATURA DELLE PIANTENei casi di nuovo impianto per i primi anni vanno eseguite le potature di formazione della chioma futura e, se sono state ben preparate nei vivai di produzione, vanno fatte solo piccole correzioni.Una corretta potatura deve:- impedire l’insorgenza di nuovi rami competitori (sono quei rami che

possono vegetare in qualunque punto della chioma e che tendono a superare le predominanze apicali degli altri rami già esistenti);

- eliminare le biforcazioni con rami codominanti a corteccia inclusa (sono i rami nuovi che partono da una medesima biforcazione con la stessa forza; nella parte interna fra di loro la corteccia è «inclusa», cioè non è visibile il segno del colletto che indica che i tessuti non sono legati e quando un giorno questi rami diventeranno grossi, sotto l’effetto del vento si potranno aprire);

- eliminare tutti i rami che nascono con corteccia inclusa per conservare l’equilibrato sviluppo con le corrette predominanze apicali, riducendo così negli anni a venire la necessità di interventi pesanti o drastici.

UNA REGOLA IMPORTANTEIn generale, se si tiene presente che in natura la chioma si forma senza la mano dell’uomo, si comprende come gli interventi di potatura debbano essere limitati; è perciò molto utile imparare dall’osservazione quando è davvero utile intervenire. La tecnica da usare è quella del «taglio di ritorno» che permette di conservare l’armonia del portamento naturale della pianta. E c’è una regola da tenere presente: fi no a dove riusciamo a tagliare con la cesoia manuale diffi cilmente facciamo danni alla pianta, ma quando iniziamo a usare la motosega il rischio c’è sempre.

GIARDINIERI E MANUTENTORI

IL PRODOTTO

Pompa olio regolabile Filtro aria a sgancio rapido

Tendicatena laterale Design a goccia

Protezione mano

Attacco fune

Husqvarna T425 in breve:Cilindrata 25,4 cm3

Potenza 0,96 kWPeso (gruppo di taglio escl.) 3 kgLunghezza barra 25 mm

HUSQVARNA T425Il modello T425 è una motosega per potatura com-patta e leggera. Un robusto e reattivo motore a 2 tem-pi eroga una potenza considerevole ed alte performance di taglio.Equipaggiata con primer per facili avviamenti e tendicatena laterale.


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