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!kW" , ■.111:g1;4 19.1, .. .• ANNO XVI. Pisa, Domenica 29 Novembre 1908. Num. 49. Il Ponte di Pisa GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA A. 8. PlAilIVICITà t per avvisi ...letami in prima pagina lire H; in seconda lire 1.50; in terza lire 1,00; in quarta lira 0,50 per ogni linea o spazio di linea (big. aut.) Per avvisi finanziari, industriali, commerciali; per inserzioni; per necrologi*, per riCtome in cronaca. diffida, comunicati. eco. ecc.: prezzi da oontrattarei aiStO : per un anno l'ire, per un ocomomerire 11~1. Pwr abbonarsi haat& mandare onta wartolina vaglia alli' amminiatraaionw del Pnat•g, P.35, 4 meg ie ge. , demeono atuminbatraziletn.-t Via Giosue Carducoi, n. 9 Pini. leoni* corro-tato wou 11 owwcaaè. Si pubblica la Domenica. 1 fatti di Austria. della barbara Austria, che ha visto l'altro giorno dueinila lottare contro duecento e se ne è rallegrata, assor- bono tutta la cronaca del nostro paese: il quale ha vissuto da qualche giorno fra i furori e gli impeti dello sdegno e della ese- erezione. Le EniversitA d'Italia hanno avuto un' altra fiammata di en- tusiasmo patriottico: il prof. Trinchieri a Roma ed il pro. Pozzolini a Pisa, parlando agli studenti, han detto nobilmente che fra l'Italia e gli Asburgo non vi può essere che un patto di sangue. E il patto deve essere mantenuto: noi dobbiamo colla costanza e colla tenacia nei propositi preparare ali' Italia il momento buono, l' occasione propizia per la rivincita, per la rivendicazione. Ai gioviud i' questo compito che gli ultimi superstiti dello guerre della indipendenza litSCiallo come sacro testamento alla gioventù odierna. I barbari non hanno dimenticato l' odio, se pure hanno perduto pelo. Squilla ancora sokora la diana della libertA che invita ad Agire : ad agire col senso del dovero, col prestigio dei liberi intenti, col tuoco delle animo indomabili di fronte all ingiustizia O allo sfregio continuo. Prepariamoci: la nostra forza saric nella concordia dei cuori, nella elevatezza dei pensieri, nella conquista di tutto ciò che è civile ed umano, e di conseguenza trionfatore sulla bar- barie e sullo sopraffazioni. L' Austria, ancora! Sono appena trascorsi pochi giorni da quando il Senatore prof. Buonamici, inau- gurando il corso delle sue lezioni, parlava agli studenti dei professori del 1848, di quei professori che erano andati a battersi contro l'Austria, seguiti dalla più gentile e indomita schiera dei giovani figli d'Italia e degli Atenei gloriosi. Io scrissi che il professore aveva scolpito un' altra. volta, teneramente rievocandoli, « i ricordi della patria. » L' altra sera, Martedì sera, ho incon- trato per la via i buoni e stanchi veterani delle guerre della indipendenza, ' , Allei da una cerimonia funebre: ritornavano . dal- l' accompagnamento al cimitero di un com- pagno d' armi, che aveva avuto stanza negli ultimi giorni della sua vita all'Ospizio di Mentlicità. Era un piccolo, estenuato, e pie- toso drappello; in testa portavano la ban- diera della loro associazione, ed accanto al portabandiera camminava tardo e curvo un tamburino; poi seguivano dieci o dodici veterani. affaticati nel passo, desolati, quasi cadenti; pareva un drappello di sbandati fra i quali più di cinque portavano l'abito scuro dell'Ospizio. E quei poveri vecchi, erano corsi nei giorni lieti della loro giovi- nezza a versare il sangue per la unità e l'indipendenza d' Italia. O ricordi della patria, che salite a toc care le anime per la voce di un uomo venerato, per la voce e l'esempio del mae- stro che insegna la virtù a traverso la gloria splendente dei tempi passati; o generosi vecchi, per i quali è asilo l'istituto dei mendichi, dopo che avete apparecchiato tanto tesoro di libertà! Rogge ancora l'Au- stria selvaggia ed ai figli vostri, dà carezze di bastone e di staffile, i due strumenti degnissimi della sua civiltà; ammonendo un'altra volta che contro noi essa adopra le armi di dieci contro uno. E noi segui- tiamo ad essere il più cinico popolo del mondo, intento a baloccarsi fra le cianfru- saglie dell'accademia. Mancano le armi, lo so. Ma allora sep- pelliamo i ricordi gloriosi: ed i poveri vecchi combattenti, ricoverati all'Ospizio, finchè vivono, ci rappresentino soltanto innanzi agli occhi lo spettacolo della nostra miseria e della nostra viltà! la festa del partito liberale giovanile Domenica scorsa, la sezione pisana del partito offri alle ore 13 un vermouht d' onore alle rap- presentanze delle consorelle della Toscana, le qua- li erano di Carrara, Lucca, Livorno, Islontehipo, Firenze, Poggibonsi, Figline Val d' Arno. Mon- tevarchi, Arezzo, Monte S. Savino, Antella, Bagno a Ripoli, San Giovanni alla Vena e Carnpiglia Marittima. i A, . 1,to i 3taeeet teteetr see.ta ai teteres Prima della inaugurazione della bandiera ebbe luogo alle 18 un banchetto al Ristoratore e Il ponte di mezzo ,) al quale intervennero più di cinquanta commensali. Aderirono alla festa Gio- vanni Borelli, il Comm. Simonelli, avv. Robiola di Torino, l' on prof Queirolo, avv. Berginann di Milano, il cav. Viterbi di Ancona, il conte V. Emanuele Fiume di Perugia, il dott. Merlin di Verona, il comm. Avv. Lecci, il cav. Feroci, il cav. Reinaggi e il Ponte di Pisa che fu accla- mato quando si diè lettura della lettera di ade- sione. Presiedette al banchetto il delegato della Sezione Virgilio Sal vestrini che portò il saluto agli intervenuti : gli rispose con elevate parole 1' avv. Campodonico. Il banchetto fu cordialis- simo e servito in modo inappuntabile. Più tardi, alle 20,30, nei locali della Sezione (Vicolo del Vigna) fu inaugurata la bandiera, opera pregevole della maestra Signorina Adelina Baldinotti. L' oratore della cerimonia Avv. Ugo Magini di Firenze fu presentato da Dino Borri con uu nobile, ardente discorso; e l' avv. Magini per onorare degnamente la nuova bandiera che portava i colori della patria; augurò un rinno- vamento dell' ambiente ita.lialto dal lato politico, religioso ed economico, e terminò con una chiu- sa palpitante colla quale ricordò il telegramma del Re al Sindaco di Roma, il telegramma che rivelò ancora una volta le speranze e la fede del Re Liberale. 2° Congresso regionale toscano Domenica 22, in Palazzo Vecchio, il Sindaco di Firenze inaugurò il 2. congresso regionale to- scano. Gli facevano corona i Sindaci di Pisa, Li- vorno, Lucca e delle altre città e terre di Toscana i rappresentanti delle provincie, autorevoli par- lamentari, molti invitati e i delegati delle camere del lavoro. Al saluto augurale, detto con gentilezza fa- miliare, ma solenne per l'uomo che lo pronunziava e per il luogo elio l'accoglieva, corrisposero pie- namente i lavori del congresso, P anlimento delle discussioni, la dignità della materia e sopra tutto la nobile e civile temperanza della forma. Mirabile esempio di gentil costume che la eccellenza della nostra stirpe ha rinnovato nella sua Firenze dal magnifico salone dei Duecento constellato di gigli ! Dell' ampliatnento e miglioramento del porto di Livorno e massimo interesse della regione. si levò primo a dire l' On. Ing Salvatore Orlando illustrando una sua breve quanto nitida relazione con parola sobria e direi matematica. Unanimi, concordi applausi copertati.° le sue conclusioni miranti all' accelleramento dei lavori del porto, all' esteneione della tariffa diffe renziale ferrovia- ria almeno anche ai carboni che dal porto di Livorno vanno all' interno, all' autonomia finan- ziaria e amministrativa del porto, al migliora- mento dei porti minori della Toscana contemplati nel progetto di Legge 1-1 Luglio 1907. E dopo di lui altri a dire dell' insufficenza del porto di Livorno per adempiere all' aumento del traffico e tneglio al compimento del suo destino di grande porto toscano; ed altri ancora, più diretti rappre- sentanti del lavoro portuale a ribadire le stesse idee, a manifestare i bisogni, ad invocare miglio- ramenti, ad aspirare 'a più elevata condizione di vita. E l'assemblea numerosa, autorevole, riaf- fermò solennemente il voto auspicato, il voto che si compirà perché è nella coscienza di tutti, che Livorno, dalla spiaggia toscana, signoreggi mare, diventi un grande porto capace per tutte le navi, per tutti i traffici sia di importazione che di esportazione. Ed al tenia dell' ampliamento e miglioramento del porto ecco commettersi l'argomento iimpor- tantissimo della navigazione interna della Tosca- na di cui fu particolare relatore l' Ing. Felice Biglia, tema vastissimo che addita la necessits di migliorare le vie d' acqua esistenti per renderle adatte a navigli di maggiore portata, come il canale dei Navicelli, e traccia una nuova rete di canali che congiungano Lucca per Vecchiano a Viareggio, Lucca con Pisa e Livorno, Pontedera con Livorno, Firenze per Prato, Pistoia e Val di Nievole (Canale di Leonardo di Vinci) con Lucca vasta rete che un giorno dovrà insinuarsi più addentro ,nel cuor di Toscana, penetrare nella Val d' Elsa dei cui tesori sepolti parla il socialista dott. Meoni, e nella Maremma dimenticata, per raccogliere ovunque le latenti energie, sviluppare le industrie esistenti, agevolare i trasporti per queste economiche vie d'acqua ; tendere insomma al supremo fine del progresso economico, della prosperità, della ricchezza! Superbi disegni che alle menti piccine parreb- bero sogni, e sono invece arditi concepimenti invocati da menti superiori nell' ambiente più suggestivo c'ete la gloriosa arte dei nostri mag- giori abbia creato. I cui spiriti magni aleggianti certo tra le storiche mura del Palagio, nell' atto- nita ammirazione, nel sacro raccoglimento ti fanno sentire tutta le dignità e la fierezza dell' essere nostro, mai come in questo luogo. Dignità e fie- rezza dell' umana natura a cui pur troppo non assurgono tanti di coloro che per sorte malvagia e colpe e vergogne non proprie si perdono nel delitto o comunque in mille guise tralignano o periscono, onde il Congresso si volse ad altro tema di più vasta importanza umana : PasAistenza .Sociale ai fanciulli esposti .ed abbandonali. Tema di cui riferiscono Mya, De Notter, e Pescetti, tre uomini molto diversi, ma in questo perfettamente concordi, a meglio dimostrare come anche fra noi, senza preoccupazione di tendenze scientifiche o di scuole diverse, quanti sono Uomini di cuore e buona volontà siensi stretti fra loro per adempiere ad un dovere che hanno comune verso la società, quello di concorrere in un opera che è di difesa e di prevenzione sociale ad un tempo. I loro discorsi furono ascoltati con tutta at- tenzione che meritavano, sia nell' esposizione di legislazione comparata, sia nella critica misurata ma sicura dal disegno di legge che fu presentato dal Governo, sia infine nelle conclusioni di cui le principali si riassumono «L' assistenza per l' infanzia rappresentando la soddisfazione di un interesse generale, è fun- zione essenzialmente di Stato e quindi sopra di questo debbono principalmente ricadere gli oneri relativi. Ed è quindi enorme far gravare siffatti oneri sopra gli esausti bilanci Comunali con una forma facoltativa di rivalsa, praticamente illuso- ria e fornite sempre di gravi questioni. Occorrere riforme legislative che, ammettendo la. ricerca della paternità, facciano ricadere sopra gli autori l' onere del mantenimento e dell' edu- cazione dei Figli. Occorrere solleciti provvedimenti per più ef- ficecetnente difendere il Fanciullo contro i danni lisiolog:ci e la demoralizzazione che arreca loro il moderno industrialismo. Essere necessario che gli Enti pubblici mo- strino interesse più vivo per circoscrivere la cre- scente piaga della delinquenza precoce. Essere desiderabile che . le Opere pie le quali adempiono per volontà dei fondatori al nobile uf- ficio di tutelare l' infanzia abbandonata prendano l' iniziativa di tutte le innovazioni che la scienza è in grado di proporre per il miglioramento fi- siologico e morale dell' infanzia. Per ultimo il Congresso trattò dei diritti dei Comuni sul quarto della rendita proveniente dal- le soppresse corporazioni religiose. Premessa una esatta storia della legislazione, fermato il diritto dei Comuni nascente dalla leg- ge di soppresione, avv. Pericle Valori, che fu relatore del tema, dimostrò all' evidenza che lo Stato ha assorbito centinaia di milioni dell'Asse ecclesiastico contro, al di là e al di fuori della legge, e scagliò le sue censure, più specialmente contro l'amministrazione del fondo del Culto, la più torpida delle amministrazioni del Regno, la più restia a render conto della annosa gestione riassumendo e proponendo : di fare caloroso ap- pello ai Comuni interessati del continente e della Sardegna affinchè rivendichino tosto, sia in via giudiziaria sia in quella amministrativa, i diritti sul quarto della rendita delle corporazioni reli- giose emanando all' uopo energiche deliberazioni ricorrendo ai rappresentanti politici ed ammini- strativi perché nei respettivi consessi levino la voce pel trionfo dei conculcati diritti infine, fa- cendo appello alla stampa di tutti i partiti perchè si renda fautrice autorevole della rivendicazione di un patrimonio che deve essere consacrato al- i' istruzione elementare e alla beneficenza pub- blica! Così il 2° congresso regionale toscano, in tre non lunghe sedute appena intramezzate da una Una relazione , imbarazzante sui movimento dei forestieri Un recente comunicato della Giunta fece noti al pubblico i suoi buoni intendimenti nei riguardi di alcune richieste formulate in una relazione della e Società. pisana per il movimento dei fore- stieri. a Noi avemmo allora l'impressione che si navigasse in pieno idilio tra la Civica magistratura e il nuovo Consiglio Direttivo di detta Società e ce ne rendemmo ragione col fatto di una certa comunanza di nomini che, in questo caso, dovreb- bero pure indicare una comunanza d' intendi- menti. Ma ora, avendo occasione di esaminare le richieste formulate nella lettera che fu inviata al Sindaco e alla Giunta dalla sezione pisaua per il movimento dei forestieri; dobbiamo dire che certi uomini siano posti in ben serio imbarazzo, perché se in un giorno, che non può esser lon- tano, dovranno chieder conto alla Civica Magi- stratura delle promesse e dei buoni intendimenti contenuti nel recente suo comunicato ufficiale, dovranno contro se stessi formulare accusa ti' i- nettitudine e ti' insipienza amministrativa. Questa volta ci limitiamo a render note le parti essenziali della lettera, che nella sua sem- plicità, à il merito di aver posto la questione del movimento del forestiero su di una base positiva affermando, come pregiudiziale, la necessità di richiamare la Civica Magistratura all' osservanza dei più elementari doveri. e Il problema apparentemente di si difficile so- luzione — dice la lettera - si riduce, del resto, al famoso uovo di Colombo e consiste, nulla più nulla meno, che nel razionale, rigoroso funzionamento di quei due congegni della macchina municipale, chiamati l' unti Ufficio Tecnico. l' altro Ufficio di Polizia. E dopo ch't la lettera richiede un regolamento edilizio, applicato senza titubanza e senza falsi rispetti umani e destinato a far sparire, a poco a poco, tante brutture che deturpano i nostri se- colari monumenti, le vie, le piazze e i nostri soleggiati lung' Ami. Richiede l' immediata costruzione di comode, eleganti latrine, delle quali una sulla piazza del Duomo, in luogo appartato; e le altre due collo- cate opportunamente al di qua e al di lh del- l' Arno ; un corpo di guardie che per il numero, la quali0 e la bene intesa organizzazione incutano rispetto e sappiano fare osservare le ordinanze municipali ; un servizio decente, non pericoloso, non offensivo di vetture alla stazione, disciplinato da un regolamento severo applicato con fermezza. La lettera chiede infine che l' ufficio d' igiene sia posto in grado di estrinsecare in modo più ampio e proficuo l' opera sua per ottenere una conveniente generale pulizia urbana giornaliera e che sia disciplinata quella massa, molte volte importuna e becera dei ciceroni iinprovvisati, fac- chini avventizi e pseudo - servitori d'Alberghi, e sia attenuata la piaga di quell' ossessionante ac- cattonaggio di mestiere e esponente non sempre di compassionevole miseria ma spesso invece di mascherato vagabondaggio. Sin qui è quanto potremo chiamare il program- ma immediato e pregiudiciale della Sezione pisana del movimento dei forestieri. A domenica prossima i commenti - nostri nei riguardi degli uomini destinati ad attuarlo e che comunicarono alla cittadinanza le loro buone in- tenzioni. —447 212" 44 - tiN1 1" 2~2r A rigli!rektre- el , visita al Quartiere degli elementi o' di Eleonora da Toledo, e dall' altra in Santa Croce per assi- stere all' inaugurazione di una targa a France- sco Domenico Guerrazzi, svolse il suo complesso ed importante lavoro. Forbite parole dell' on. Cassuto e del Sindaco di Firenze chiusero questo Congresso che non fu - accademia parolaia ma esposieione efficace di veri, grandi, legittimi interessi della Toscana, onde Ferdinando Martini, il decano della deputa- zione nostra. attento ascoltatore in tutte le sedu- te e oratore aspettato del Congresso, compiacen- dosi (li questo resultato invocò con alta parola, la concordia e solidarietà dei rappresentanti poli- tici della Toscana per propngnare tutelare e di- fendere questi grandi interessi della regione nel Parlamento e presso il Governo. Annuirono e plaudirono tutti, dopo di che fu acclamata Pisa sede del 3° Congresso regionale. Avv. Tito Gagliardi. e ttlra Liefe tro- eol0 P i ù fica- dati letti rag- COI). fele Lin A Oro t i .

P, Dn 2 Nvbr l Pnt P - Ineraopac.pisa.inera.it/opacpisa/opac/pisa/96/Il Ponte di Pisa... · 2008-05-30 · P, Dn 2 Nvbr 08. N. 4. l Pnt d P RNL PLT NTRTV DLL TTÀ PRVN. 8. ... e lp

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!kW"— , ■.111:g1;419.1, ...•

ANNO XVI. Pisa, Domenica 29 Novembre 1908. Num. 49.

Il Ponte di PisaGIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ E PROVINCIA

A.

8.PlAilIVICITà t per avvisi ...letami in prima pagina lire H; in seconda lire 1.50;

in terza lire 1,00; in quarta lira 0,50 per ogni linea o spazio di linea (big. aut.)Per avvisi finanziari, industriali, commerciali; per inserzioni; per necrologi*,

per riCtome in cronaca. diffida, comunicati. eco. ecc.: prezzi da oontrattarei

aiStO : per un anno l'ire, per un ocomomerire 11~1. Pwr abbonarsihaat& mandare onta wartolina vaglia alli' amminiatraaionw del Pnat•g, P.35,

4 meg ie ge., demeono atuminbatraziletn.-t Via Giosue Carducoi, n. 9 Pini.leoni* corro-tato wou 11 owwcaaè.

Si pubblica la Domenica.

1 fatti di Austria. della barbara Austria, che ha visto l'altrogiorno dueinila lottare contro duecento e se ne è rallegrata, assor-bono tutta la cronaca del nostro paese: il quale ha vissuto daqualche giorno fra i furori e gli impeti dello sdegno e della ese-erezione.

Le EniversitA d'Italia hanno avuto un' altra fiammata di en-tusiasmo patriottico: il prof. Trinchieri a Roma ed il pro. Pozzolinia Pisa, parlando agli studenti, han detto nobilmente che fra l'Italiae gli Asburgo non vi può essere che un patto di sangue. E il pattodeve essere mantenuto: noi dobbiamo colla costanza e colla tenacianei propositi preparare ali' Italia il momento buono, l' occasionepropizia per la rivincita, per la rivendicazione. Ai gioviud i'

questo compito che gli ultimi superstiti dello guerre dellaindipendenza litSCiallo come sacro testamento alla gioventù odierna.I barbari non hanno dimenticato l' odio, se pure hanno perdutopelo. Squilla ancora sokora la diana della libertA che invita adAgire : ad agire col senso del dovero, col prestigio dei liberi intenti,col tuoco delle animo indomabili di fronte all ingiustizia O allosfregio continuo. Prepariamoci: la nostra forza saric nella concordiadei cuori, nella elevatezza dei pensieri, nella conquista di tuttociò che è civile ed umano, e di conseguenza trionfatore sulla bar-barie e sullo sopraffazioni.

L' Austria, ancora!Sono appena trascorsi pochi giorni da

quando il Senatore prof. Buonamici, inau-gurando il corso delle sue lezioni, parlavaagli studenti dei professori del 1848, diquei professori che erano andati a battersicontro l'Austria, seguiti dalla più gentilee indomita schiera dei giovani figli d'Italiae degli Atenei gloriosi. Io scrissi che ilprofessore aveva scolpito un' altra. volta,teneramente rievocandoli, « i ricordi dellapatria. »

L' altra sera, Martedì sera, ho incon-trato per la via i buoni e stanchi veteranidelle guerre della indipendenza, ' ,Allei dauna cerimonia funebre: ritornavano . dal-l' accompagnamento al cimitero di un com-pagno d' armi, che aveva avuto stanza negliultimi giorni della sua vita all'Ospizio diMentlicità. Era un piccolo, estenuato, e pie-toso drappello; in testa portavano la ban-diera della loro associazione, ed accanto alportabandiera camminava tardo e curvoun tamburino; poi seguivano dieci o dodiciveterani. affaticati nel passo, desolati, quasicadenti; pareva un drappello di sbandatifra i quali più di cinque portavano l'abitoscuro dell'Ospizio. E quei poveri vecchi,erano corsi nei giorni lieti della loro giovi-nezza a versare il sangue per la unità el'indipendenza d' Italia.

O ricordi della patria, che salite a toccare le anime per la voce di un uomovenerato, per la voce e l'esempio del mae-stro che insegna la virtù a traverso la gloriasplendente dei tempi passati; o generosivecchi, per i quali è asilo l'istituto deimendichi, dopo che avete apparecchiatotanto tesoro di libertà! Rogge ancora l'Au-stria selvaggia ed ai figli vostri, dà carezzedi bastone e di staffile, i due strumentidegnissimi della sua civiltà; ammonendoun'altra volta che contro noi essa adoprale armi di dieci contro uno. E noi segui-tiamo ad essere il più cinico popolo delmondo, intento a baloccarsi fra le cianfru-saglie dell'accademia.

Mancano le armi, lo so. Ma allora sep-pelliamo i ricordi gloriosi: ed i poverivecchi combattenti, ricoverati all'Ospizio,finchè vivono, ci rappresentino soltantoinnanzi agli occhi lo spettacolo della nostramiseria e della nostra viltà!

la festa del partito liberale giovanileDomenica scorsa, la sezione pisana del partito

offri alle ore 13 un vermouht d' onore alle rap-presentanze delle consorelle della Toscana, le qua-li erano di Carrara, Lucca, Livorno, Islontehipo,Firenze, Poggibonsi, Figline Val d' Arno. Mon-tevarchi, Arezzo, Monte S. Savino, Antella, Bagnoa Ripoli, San Giovanni alla Vena e CarnpigliaMarittima.

i A, .1,to i 3taeeetteteetrsee.taai teteres

Prima della inaugurazione della bandiera ebbeluogo alle 18 un banchetto al Ristoratore e Ilponte di mezzo ,) al quale intervennero più dicinquanta commensali. Aderirono alla festa Gio-vanni Borelli, il Comm. Simonelli, avv. Robioladi Torino, l' on prof Queirolo, avv. Berginanndi Milano, il cav. Viterbi di Ancona, il conte V.Emanuele Fiume di Perugia, il dott. Merlin diVerona, il comm. Avv. Lecci, il cav. Feroci, ilcav. Reinaggi e il Ponte di Pisa che fu accla-mato quando si diè lettura della lettera di ade-sione. Presiedette al banchetto il delegato dellaSezione Virgilio Sal vestrini che portò il salutoagli intervenuti : gli rispose con elevate parole1' avv. Campodonico. Il banchetto fu cordialis-simo e servito in modo inappuntabile.

Più tardi, alle 20,30, nei locali della Sezione(Vicolo del Vigna) fu inaugurata la bandiera,opera pregevole della maestra Signorina AdelinaBaldinotti. L' oratore della cerimonia Avv. UgoMagini di Firenze fu presentato da Dino Borricon uu nobile, ardente discorso; e l' avv. Maginiper onorare degnamente la nuova bandiera cheportava i colori della patria; augurò un rinno-vamento dell' ambiente ita.lialto dal lato politico,religioso ed economico, e terminò con una chiu-sa palpitante colla quale ricordò il telegrammadel Re al Sindaco di Roma, il telegramma cherivelò ancora una volta le speranze e la fede delRe Liberale.

2° Congresso regionale toscanoDomenica 22, in Palazzo Vecchio, il Sindaco

di Firenze inaugurò il 2. congresso regionale to-scano. Gli facevano corona i Sindaci di Pisa, Li-vorno, Lucca e delle altre città e terre di Toscanai rappresentanti delle provincie, autorevoli par-lamentari, molti invitati e i delegati delle cameredel lavoro.

Al saluto augurale, detto con gentilezza fa-miliare, ma solenne per l'uomo che lo pronunziavae per il luogo elio l'accoglieva, corrisposero pie-namente i lavori del congresso, P anlimento dellediscussioni, la dignità della materia e sopra tuttola nobile e civile temperanza della forma.

Mirabile esempio di gentil costume che laeccellenza della nostra stirpe ha rinnovato nellasua Firenze dal magnifico salone dei Duecentoconstellato di gigli !

Dell' ampliatnento e miglioramento del portodi Livorno e massimo interesse della regione. silevò primo a dire l' On. Ing Salvatore Orlandoillustrando una sua breve quanto nitida relazionecon parola sobria e direi matematica. Unanimi,concordi applausi copertati.° le sue conclusionimiranti all' accelleramento dei lavori del porto,all' esteneione della tariffa differenziale ferrovia-ria almeno anche ai carboni che dal porto diLivorno vanno all' interno, all' autonomia finan-ziaria e amministrativa del porto, al migliora-mento dei porti minori della Toscana contemplatinel progetto di Legge 1-1 Luglio 1907. E dopodi lui altri a dire dell' insufficenza del porto diLivorno per adempiere all' aumento del trafficoe tneglio al compimento del suo destino di grandeporto toscano; ed altri ancora, più diretti rappre-sentanti del lavoro portuale a ribadire le stesseidee, a manifestare i bisogni, ad invocare miglio-ramenti, ad aspirare 'a più elevata condizione divita. E l'assemblea numerosa, autorevole, riaf-fermò solennemente il voto auspicato, il voto chesi compirà perché è nella coscienza di tutti, cheLivorno, dalla spiaggia toscana, signoreggimare, diventi un grande porto capace per tuttele navi, per tutti i traffici sia di importazioneche di esportazione.

Ed al tenia dell' ampliamento e miglioramentodel porto ecco commettersi l'argomento iimpor-tantissimo della navigazione interna della Tosca-na di cui fu particolare relatore l' Ing. FeliceBiglia, tema vastissimo che addita la necessits dimigliorare le vie d' acqua esistenti per renderleadatte a navigli di maggiore portata, come ilcanale dei Navicelli, e traccia una nuova rete dicanali che congiungano Lucca per Vecchiano aViareggio, Lucca con Pisa e Livorno, Pontederacon Livorno, Firenze per Prato, Pistoia e Val diNievole (Canale di Leonardo di Vinci) con Luccavasta rete che un giorno dovrà insinuarsi piùaddentro ,nel cuor di Toscana, penetrare nellaVal d' Elsa dei cui tesori sepolti parla il socialista

dott. Meoni, e nella Maremma dimenticata, perraccogliere ovunque le latenti energie, svilupparele industrie esistenti, agevolare i trasporti perqueste economiche vie d'acqua ; tendere insommaal supremo fine del progresso economico, dellaprosperità, della ricchezza!

Superbi disegni che alle menti piccine parreb-bero sogni, e sono invece arditi concepimentiinvocati da menti superiori nell' ambiente piùsuggestivo c'ete la gloriosa arte dei nostri mag-giori abbia creato. I cui spiriti magni aleggianticerto tra le storiche mura del Palagio, nell' atto-nita ammirazione, nel sacro raccoglimento ti fannosentire tutta le dignità e la fierezza dell' esserenostro, mai come in questo luogo. Dignità e fie-rezza dell' umana natura a cui pur troppo nonassurgono tanti di coloro che per sorte malvagiae colpe e vergogne non proprie si perdono neldelitto o comunque in mille guise tralignano operiscono, onde il Congresso si volse ad altrotema di più vasta importanza umana : PasAistenza.Sociale ai fanciulli esposti .ed abbandonali.

Tema di cui riferiscono Mya, De Notter, ePescetti, tre uomini molto diversi, ma in questoperfettamente concordi, a meglio dimostrare comeanche fra noi, senza preoccupazione di tendenzescientifiche o di scuole diverse, quanti sonoUomini di cuore e buona volontà siensi strettifra loro per adempiere ad un dovere che hannocomune verso la società, quello di concorrere inun opera che è di difesa e di prevenzione socialead un tempo.

I loro discorsi furono ascoltati con tutta at-tenzione che meritavano, sia nell' esposizione dilegislazione comparata, sia nella critica misuratama sicura dal disegno di legge che fu presentatodal Governo, sia infine nelle conclusioni di cuile principali si riassumono

«L' assistenza per l' infanzia rappresentandola soddisfazione di un interesse generale, è fun-zione essenzialmente di Stato e quindi sopra diquesto debbono principalmente ricadere gli onerirelativi. Ed è quindi enorme far gravare siffattioneri sopra gli esausti bilanci Comunali con unaforma facoltativa di rivalsa, praticamente illuso-ria e fornite sempre di gravi questioni.

Occorrere riforme legislative che, ammettendola. ricerca della paternità, facciano ricadere sopragli autori l' onere del mantenimento e dell' edu-cazione dei Figli.

Occorrere solleciti provvedimenti per più ef-ficecetnente difendere il Fanciullo contro i dannilisiolog:ci e la demoralizzazione che arreca loroil moderno industrialismo.

Essere necessario che gli Enti pubblici mo-strino interesse più vivo per circoscrivere la cre-scente piaga della delinquenza precoce.

Essere desiderabile che . le Opere pie le qualiadempiono per volontà dei fondatori al nobile uf-ficio di tutelare l' infanzia abbandonata prendanol' iniziativa di tutte le innovazioni che la scienzaè in grado di proporre per il miglioramento fi-siologico e morale dell' infanzia.

Per ultimo il Congresso trattò dei diritti deiComuni sul quarto della rendita proveniente dal-le soppresse corporazioni religiose.

Premessa una esatta storia della legislazione,fermato il diritto dei Comuni nascente dalla leg-ge di soppresione, avv. Pericle Valori, che furelatore del tema, dimostrò all' evidenza che loStato ha assorbito centinaia di milioni dell'Asseecclesiastico contro, al di là e al di fuori dellalegge, e scagliò le sue censure, più specialmentecontro l'amministrazione del fondo del Culto, lapiù torpida delle amministrazioni del Regno, lapiù restia a render conto della annosa gestioneriassumendo e proponendo : di fare caloroso ap-pello ai Comuni interessati del continente e dellaSardegna affinchè rivendichino tosto, sia in viagiudiziaria sia in quella amministrativa, i dirittisul quarto della rendita delle corporazioni reli-giose emanando all' uopo energiche deliberazioniricorrendo ai rappresentanti politici ed ammini-strativi perché nei respettivi consessi levino lavoce pel trionfo dei conculcati diritti infine, fa-cendo appello alla stampa di tutti i partiti perchèsi renda fautrice autorevole della rivendicazionedi un patrimonio che deve essere consacrato al-i' istruzione elementare e alla beneficenza pub-blica!

Così il 2° congresso regionale toscano, in trenon lunghe sedute appena intramezzate da una

Una relazione , imbarazzantesui movimento dei forestieri

Un recente comunicato della Giunta fece notial pubblico i suoi buoni intendimenti nei riguardidi alcune richieste formulate in una relazionedella e Società. pisana per il movimento dei fore-stieri. a Noi avemmo allora l'impressione che sinavigasse in pieno idilio tra la Civica magistraturae il nuovo Consiglio Direttivo di detta Societàe ce ne rendemmo ragione col fatto di una certacomunanza di nomini che, in questo caso, dovreb-bero pure indicare una comunanza d' intendi-menti. Ma ora, avendo occasione di esaminarele richieste formulate nella lettera che fu inviataal Sindaco e alla Giunta dalla sezione pisaua peril movimento dei forestieri; dobbiamo dire checerti uomini siano posti in ben serio imbarazzo,perché se in un giorno, che non può esser lon-tano, dovranno chieder conto alla Civica Magi-stratura delle promesse e dei buoni intendimenticontenuti nel recente suo comunicato ufficiale,dovranno contro se stessi formulare accusa ti' i-nettitudine e ti' insipienza amministrativa.

Questa volta ci limitiamo a render note leparti essenziali della lettera, che nella sua sem-plicità, à il merito di aver posto la questione delmovimento del forestiero su di una base positivaaffermando, come pregiudiziale, la necessità dirichiamare la Civica Magistratura all' osservanzadei più elementari doveri.

e Il problema apparentemente di si difficile so-luzione — dice la lettera - si riduce, del resto, alfamoso uovo di Colombo e consiste, nulla più nullameno, che nel razionale, rigoroso funzionamentodi quei due congegni della macchina municipale,chiamati l' unti Ufficio Tecnico. l' altro Ufficio diPolizia.

E dopo ch't la lettera richiede un regolamentoedilizio, applicato senza titubanza e senza falsirispetti umani e destinato a far sparire, a pocoa poco, tante brutture che deturpano i nostri se-colari monumenti, le vie, le piazze e i nostrisoleggiati lung' Ami.

Richiede l' immediata costruzione di comode,eleganti latrine, delle quali una sulla piazza delDuomo, in luogo appartato; e le altre due collo-cate opportunamente al di qua e al di lh del-l' Arno ; un corpo di guardie che per il numero,la quali0 e la bene intesa organizzazione incutanorispetto e sappiano fare osservare le ordinanzemunicipali ; un servizio decente, non pericoloso,non offensivo di vetture alla stazione, disciplinatoda un regolamento severo applicato con fermezza.

La lettera chiede infine che l' ufficio d' igienesia posto in grado di estrinsecare in modo piùampio e proficuo l' opera sua per ottenere unaconveniente generale pulizia urbana giornalierae che sia disciplinata quella massa, molte volteimportuna e becera dei ciceroni iinprovvisati, fac-chini avventizi e pseudo - servitori d'Alberghi, esia attenuata la piaga di quell' ossessionante ac-cattonaggio di mestiere e esponente non sempredi compassionevole miseria ma spesso invece dimascherato vagabondaggio.

Sin qui è quanto potremo chiamare il program-ma immediato e pregiudiciale della Sezione pisanadel movimento dei forestieri.

A domenica prossima i commenti -nostri neiriguardi degli uomini destinati ad attuarlo e checomunicarono alla cittadinanza le loro buone in-tenzioni.

—447212"44- tiN11"2~2rA rigli!rektre-el,

visita al Quartiere degli elementi o' di Eleonorada Toledo, e dall' altra in Santa Croce per assi-stere all' inaugurazione di una targa a France-sco Domenico Guerrazzi, svolse il suo complessoed importante lavoro.

Forbite parole dell' on. Cassuto e del Sindacodi Firenze chiusero questo Congresso che nonfu -accademia parolaia ma esposieione efficace diveri, grandi, legittimi interessi della Toscana,onde Ferdinando Martini, il decano della deputa-zione nostra. attento ascoltatore in tutte le sedu-te e oratore aspettato del Congresso, compiacen-dosi (li questo resultato invocò con alta parola,la concordia e solidarietà dei rappresentanti poli-tici della Toscana per propngnare tutelare e di-fendere questi grandi interessi della regione nelParlamento e presso il Governo.

Annuirono e plaudirono tutti, dopo di che fuacclamata Pisa sede del 3° Congresso regionale.

Avv. Tito Gagliardi.

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TESTE e TASTII cappelli.I cappelli invernali saranno coperti ed ornati con

bordi di pelliccia; e poi le piume di struzzo, le pennecomposte di ali di uccelli, solide, gli uccelli interi, lepenne coteaux ed altre, accompagnate, incorniciate divelluti, piume cadenti come salici, saranno le guarni-zioni dei nuovi cappelli; e fascie di seta e velluto ri-gato a tinte tenui e marcate cingeranno le calotte deicappelli piccoli e grandi.

I cappelli delle signorine.I cappelli delle signorine si possono guarnire con

peluche drappeggiato intorno alla calotta e con coccardeenormi di raso o di velluto, o con grandi mazzi di

fiori. in velluto, posati sul lato sinistro.

I cappelli delle piccine.I cappelli delle nostre piccine non possono sfuggire

alla regola generale, ed anch' essi amplificano la tesain largo bordo: riguardo alla calotta, se ne hanno dilarghissime, adatte ai visi rubicondi e paffuti, e distrette, alte ed appuntite, favoreveli ai profili puri.

Gli abiti dei bambini.Si può liberamente scegliere fra i draps, i rigati,

gli scozzesi, i diagonali, le cheliones, le lane inglesi

nelle tinte più pratiche e più igieniche: il bianco, ilgrigio chiaro, il bleu mare, il verde scuro, il rossobruno, il color lontra.

Incontrano molte simpatie i vivaci quadrettati e lelarghe rigature; ma non bisogna usare gli scozzesi

troppo criards o i rigati che sorpassano il centimetro

di larghezza.Come foggia hanno buon successo le forme semplici:

gonnellina a pieghe o in forma, con sghembi, o pieghe

soutaches, o cuciture al basso; giacca molle o corpet-tino a sprone, a bretelle, a .fichu incrociato.

Per mantelli, giacche e palloncini è bene adope-

rare il drap e le cheviottes, piuttosto che le pellicce,

troppo gravi addosso ai piccini.

Ritorni.(Mio) Lunedì è ritornata fra noi la egregia signora

Arianna Orsini-Baroni, moglie del deputato com. Fran-cesco: è ritornata dalle Fornacette colla famiglia pertrattenersi qui durante l' inverno; ed io le porgo unsaluto reverente.

E saluti ancora ai ben ritornati: il conte e la con-tessa Rosselmini Gualandi, la contessa Sofia France-schi - Bicchierai e la contessina Luisa sua figlia e lagentile, intellettuale signora Mary Rosselli-Nissim.

Di passaggio.Lunedì arrivarono qui dal « Castellaccio la con-

tessa Emma Peverada Rosselmini colla nepote contessaMaria Giuli- Mimbelli ed i loro consorti; e Mercoledìpartirono per la bella tenuta di Vignale, in maremma.

Ancora.Domenica scorsa furono qui per breve ora il conte e

la contessa Giuli, i quali partirono poi alla volta diFirenze dov'e Mercoledì si celebrò il matrimonio delloro nepote conte avv. Vivarelli - Colonna colla mar-chesina Bartolini - Baldelli.

L' Arciprete.Mercoledì il prof. Monsignor Pietro Marcacci.cele-

brò in S. Caterina per la prima volta come Arcipretedella Pimaziale la messa in abiti pontificali, e vi assistèanche il Cardinale Maffi.

Alla sera, in onore del nuovo Arciprete ebbe luogonelle sale del Collegio di Santa Caterina un' accademia.

Al prelato insigne che ebbi maestro, che è uomocolto e generoso, di grande bontà e di eccellente intel-letto, mando per gli onori che in questi giorni gli han

reso le congratulazioni più schiette.

Un lutto.Mando condoglianze sincere, vivissime all' amico

dott. lgino Spadi che ad Ama, in quel di Siena,avuto la sventura di perdere la madre sua dilettissima,la signora Maria Strema vedova Spali.

Le scuole di lavoro.Su questo tema il maesto Giulio Bellagamba ha

tenuto una conferenza che è stata ora rilegata in unnitido opuscoletto. Me lo ha inviato ed io l' ho lettocon piacere : vi tratta con molta lucidezza di pensieroed ornatezza di stile del lavoro nelle scuole di Milano

e nelle altre. È un bel tema, di attualità, e di grandeefficacia; e bisognerebbe che fosse svolto da molti altri

e più largamente.

Nozze.Giovedì, a Calcinaia, sono state celebrate le nozze

del dott. Agide Magi e della bella, gentile, colta si-gnorina Anita Arganini, figlia del Sindaco di quelComune cav. Giovacchino Arganini.

Ai congiunti ed agli amici si uni il popolo per fareevviva agli sposi e per mandare loro gli auguri diogni felicità. Ricordo la ospitale casa del Sindaco el' antica immutata amicizia; e perciò a lui ed alla suasignora invio un rallegramento affettuoso, ed ai giovanifelici un augurio ed un saluto che sgorgano dal cuore.

Ancora.Ier mattina il Sindaco g. n. Gambini unì sposi il

distinto giovane sig. Alfredo Del Lupo, figlio del cav.

dott. Giuseppe del Lupo e la nobile signorina ValeriaDeninger, sorella della signora Gualtierotti - Morelli -

Deninger. La cerimonia religiosa fu celebrata al palazzoarcivescovile, dove il Cardinale Ilaffi benedisse glisposi ed offri loro ed a pochi invitati una colazione.

Gli sposi partirono quindi alla volta di Roma: li

accompagnano gli augurii più fervidi di ogni bene, frai quali non sono ultimi, quelli del « Ponte ».

Ancora.Questa mattina al nostro Municipio, si sono uniti

in matrimonio il sig. Alberto Martelli ufficiale postale-telegrafico, figlio dell' amico Pietro contabile alla Se-zione di Movimento delle Ferrovie dello Stato, e ladistinta signorina Bice Dadone di Novara. Testimonii sigg. Egidio Buoncristiani e Angiolo Lazzeroni.

Alla sposa, colta e gentile, sono stati offerti nume-rosi e ricchissimi doni o fiori a profusione.

Vadano alla simpatica coppia, che vede coronati isuoi voti più ardenti, gli auguri cordiali e le sincerefelicitazioni.

AncoraA Roma il sig. Attilio Pontecorvo, ha condotto

sposa la gentile signorina Giulia Ascarelli. Augurii in-finiti, dolcissimi, di felicità; di letizia perenni.

La seconda offerta.Per il cofano della bandiera della R. Nave « Pisa »

han dato la seconda offerta le signore: Contessa Ma-

stiani - Brunacci L. tc>. Contessa Franceschi - Bicchie-rai Io, Signora Mungioli Iacobson io, Contessa IennyPozzo di Borgo io. Signora Tobler Virginia so, Baro-nessa Pia Carranza io, Signora Lisa Carrai io, SignoraMatilde Franceschi - Carmi t o, Signora Carolina ZalumGambini io e Signora Giulia Nissim io.

Per finire.L' argomento è venatorio: un distinto medico fu

invitato giorni sono ad una partita di caccia, ma perquanto sparasse non riuscì mai ad uccidere un volatile.

— Per Bacco ! Oggi son proprio disgraziato —esclamava il dottore.

— Caro dottore — gli risposero — e perchè nonprovate a scrivere anche per gli uccelli una delle vostrericette ?

811a Sapienza.Una riunione importante di professori per

i fatti di Austria e per il Congresso. —Nella Scuola pedagogica.Mercoledì sera fu tenuta una notovole riu-

nione dei professori appartenenti alla sezione pi-sana della Federazione nazionale dei professoriuniversitari : notevole per il numero veramentestraordinario e per le cose che vi si trattarono.Il chiarissimo Prof. Ceci, onore della Clinica Chi-rurgica, con frasi patriottiche. presentò ai colle-ghi la proposta, subito accettata con voto unani-me, di invitare i Corpi accademici di tutte leUniversità italiane a fare premure vivaci pressoi Corpi accademici delle Università austriache,affinché vogliano intervenire nel doloroso dissen-so che turba ora le relazioni civili e scientifiche eaderire al voto dei nostri compatriotti che giu-stamente reclamano per i loro studi un' Univer-sità in Austria. •

--- La sezione trattò quindi degli argomentidel Congresso che fu stabilito debba esser tenutoin Roma nei giorni 8, 9 e 10 Gennaio 1909. Tuttii presenti alla riunione di Mercoledì sera pro-misero l' intervento personale al Congresso.

A In sostituzione del compianto prof. Dome-fico Zanichelli, le lezioni di legislazione scola-stica, con elementi di diritto amministrativo,saranno tenute dal Prof. Santi Romano.

— 11 Prof Francesco Flamini, successore delProf Cian nella cattedra di Letteratura italianaha accettato di tenere anche il corso speciale peilicenziati dalle scuole normali.

gam6acorllLe interpellanze contro l'Ospedale. —

Consiglio comunale si adunerà al più presto perèsaurire gli affari già segnati all'ordine del gior-no, per fare le nomine delle Commissioni e perudire le interpellanze dei consiglieri della Op-posizione: fra queste ve ne ha una di granderilievo sulle irregolarità e sui disordini dell'Ospe-dale presentata dai consiglieri pro Marchesi edIL

Rapacia daziarie.— Se sono vere le voci che corrono, gli ab-

booatnenti del dazio forese sarebbero stati elevatia cifre spaventosamente eccessive : basti direche chi tino ad ora ha pagato cento è stato tas-sato per mille e ducento ! Ci raccontano che a unnoto negoziante da 700 lire sia stato accresciutoil dazio tino alla bellezza di 6 mila lire.'

Se questi denari potessero essere raccolti -ciò che è impossibile - i nostri governatori avreb-bero trovato la via per andare avanti. Il pro-gramma è spedito e parla chiaro: o la borsao la chiusura del negozio!

Le chiacchere della DomenicaLe donne e il fumo.

La sigaretta: le donne possono fumare?Una simile domanda fatta quindici o venti anni

or sono avrebbe scandalizzato le persone di idee piùliberali: viceversa, adesso, pare un poco una domandaoziosa. La verità e questa: che la sigaretta può esserefumata da una signora, ma sempre in via eccezionale,e non per regola costante di vita. Ogni tanto, in cam-pagna, in viaggio, in una gaia brigata, una signoraPUÒ fumare una sigaretta senza che la poesia della suaimmagine ne sia offuscata; allora, come non mettersiall' unisono dell' a biente, della lietezza, della libi rtàgenerale? Oramai, per le donne che si son date a tantiesercizi maschili, bisogna anche saper fumare, ma nonfumare sempre. Bisogna accettare una sigaretta, malion fumarne dieci al giorno. L fumo anche della si-garetta fa male alla bocca, e sopratutto ai denti delledonne, e lo sa Iddio se una donna ha sempre bisognodi una bocca bella e sana, per sorridere, per parlare,per baciare! L' alito di una donna non deve odorare,come quello di un uomo, perché verrebbe a mancareuna delle grazie piu ineffabili della seduzione femmi-nile. Certo, una donna che fuina può spesso avere unaspetto grazioso, ma quanto è anche graziosa una donnache non fumi! D' altronde. bisogna anche tener contodel genere della propria bella e del proprio carattere,quando bisogna decidersi a fumare o a non fumare.Una donna della beltà classica, imponente, dalla tier-sona giunonica è senz' altro ridicola con mia sigarettaira le labbra; mentre una donna piccola, viva, irre-quii•ta, dalla beltà più espressiva che lineare, può,idottare la sigaretta senza commettere stonature. Uuadonna sentimentale, malinconica, diciamo la parolapiagnolosa, non dovrebbe mai fumare mentre tutte ledonne di buon umore, spensierate, superficiali, possonoadottare la sigaretta. E, essa in generale è un sicurocalmante dei nervi femminili; e i mariti infidi, gliamanti perfidi, dovrebbero insegnare alle loro donne ilfilmo, perché è una salvaeuardia contro molte scene.Però il fumo è anche uno stupefaciente, e toglie allospirito femminile quella lucidità e quella vivezza, chene formano il pregio. Per questa ragione, e per tantealtre, alle signore che già hanno cominciato a fumare• consigliabile di Tom esagerare nel funite in quantoalle signorine, un solo consiglio si può dare: non fumino mai.

Selvaggia.

RISPETTI TOSCANIPassò la primavera e non venisti,

passò l' estate ed io t' attesi ognora:• contai, uno per uno, i giorni tristi,

contai le lunghe notti, ora per ora...

Vidi tornare, 'n fondo al mi' giardino,a rifiorire 'l dolce biancospino...

Vidi tornar le rondini a volarema te non vidi, bello, ritornare !

Ma te non vidi ritornar, mio bene,come mi promettesti nel partire,ed io, qui sola, affido le mie peneal biancospino, che tornò a sfiorire...

Affido 'l pianto mio a le rondinellee, nella notte, a le lucenti stelle...

Oh ma nessuno ascolta 'I mio doloree mi si strugge, lentamente, 'I core !

11. 3irga•p=11,==LIFSE2REE3FEE9FEE2p....Jr==ITEEE2FETFEEUEITEE3fEM

S I= O 1R.,La società Alfea ha definitivamente stabilito

le date delle due riunioni di corse per l'annoprossimo.

La riunione primaverile comprenderà duegiornate, la prima il 28 febbraio, la seconda il 4

Nella prima giornata verrà disputato il pre-mio di Pisa per puledri di 3 anni e nella secondaverrà inclusa una corsa per puledri di 2 anni.

La riunione autunnale conserverà la solitagiornata di chiusura delle corse al galoppo del-l' anno ed avrà luogo il 9 di novembre.

Cronaca ScolasticaAncora i libri di testo per le scuole elementari —

Scarsezza di maestri-Settimana di agitazione, quella testò scorsa,

per la -famosa questione dei libri di testo. Grandiscussione di termini perentori, di trienni, diapprovazioni; ma di fronte a tutto ciò sta lo spi-rito. delle disposizioni ministeriali che regolanola scelta dei libri.

E tali disposizioni vogliono che il maestro,come ogni buon artiere è libero nella scelta de-gli strumenti dell'arte sua, sia libero di adottarei libri di testo che crede più rispondenti allefinalità educative della sua scuola. Ci vuol tantoa capirla?

— Il Ministero della P. Istruzione ha proro-gato fino al 30 corrente il termine utile per lapresentazione delle domande di ammissione alconcorso per 100 posti di istitutore nei Convittinazionali. La proroga è stata determinata dallagrande scarsezza di concorrenti.

Calmad COI M22201'010

Il presidente comm. Vittorio Supino ha licen-ziato alle stampe una sua relazione stili' anda-mento agricolo, commerciale e industriale dellaprovincia.

In questa è riassunto in poche righe ma luci-dissime lo stato di ogni Comune e si dà contodelle nuove industrie che sono sorte, dei com-merci che hanno preso maggiore sviluppo e delmovimento dell' agricoltura.

Nell' annata 1907 sono sorte nella provinciale seguenti società e ditte : Trotter e fiera dicavalli (Pisa), Società anonima pellicole parlate(Pisa), Società anonima elettrica trainviaria lito-ranea Viareggio Versilia (con sede in Pisa), So-cietà anonima latteria sociale pisaina (Pista\ So-cietà anonima per P assicurazione del bestiameda macello (Pisa), Società in accomandita sem-plice i C. Innocenti e C. con sede in Livorno estabilimento in Pisa per la fabbricazione ed ilcommercio dei materiali laterizi sotto la ragioneFratelli Braccini (La Rotta), Società cooperativaedificatrice di case popolari (Pisa), Società di fatto« Ramiro Bagnolesi e F. per la pittura, deco-razione e commercio delle cornici (Pisa).

'TIRO ASICGNONell' adunanza di Martedì sera; presenti il

Presidente avv. Mario Supino ed i ConsiglieriA. Alani, avv. G. R. Cerrai, P. Salvestroni e U.Sitnoncini, il colonnello cav. Ignazio Locatelli,direttore del tiro e il rag. P ili,andoli segretario,fu discusso e approvato il preventivo 1909; siapprovarono i lavori di ampliamento della tettoia,e della costruzione di nuove linee ((la 8 a 14) edelle rispettive macchine da bersaglio.

Il Consiglio della Società prese nota delleadesioni, tutte cordiali ed entusiastiche, alla ini-ziativa della gara per la bandiera regionale to-scana; e del desiderio della Società di Firenze laquale indirà anch' essa una gara per festeggiareil 50.° anniversario della sua fondazione.

Nella prossima seduta il Consiglio nomineràil Comitato d' onore dei cittadini e quello dellosignore patronesse per la bandiera della gararegionale.

Sappiamo che dal presidente saranno fatte lepratiche opportune perché ai bravi tiratori dellasocietà sia assegnato il fucile 91.

Yra farruccfie e SSi6u,s3La Direzione del Verdi ed altre cose.

— Sono stati nominati a comporre la Direzione

del Verdi i signari : cav. Matteo Remaggi Presi-dente, cav. Vittorio Lenii Provveditore, cav. avv.Luigi Curini - Galletti Cassiere, avv. GualtieroGaltierotti - Morelli Segretario, e cav. LeopoldoMinuti, Ottavio Chiellini, e cav. avv. Cesare Pie-r i ti i Consiglieri.

— La direzione, insieme alle due comissioni,tecnica e comunale, sceglierà gli spettacoli peril Carnovale e la quaresima. E simpaticamenteaccolta la proposta di un ballo che potrà essereo Brahma o Pietro Micca o Ilaidée.

— Il Consiglio Comunale ha nominato duemembri della °omissione teatrale, i signori Mae-stro Amatucci e dott. manca il .terzo, edè in lotta il Bizzarri, che prima era membro eche alcuni desiderano ora mettere a riposo.

Al Rossi. — La compagnia Nunziata e Coz-zolino furoreggia in queste ultime sere l Mar-tedi sera, primo Dicembre, avremo la prima delloStenterello Niccòli.

Notiziario Musicale.Di Santa Cecilia, nata di nobile stirpe si rac-

conta che passasse la vita fra i digiuni e le pre-ghiere, e che, suo malgrado, venisse dal padrepromessa sposa al giovane patrizio Valeriano.

La fanciulla allora credè bene di confessareal fiaanzato la sua fede e il fatto voto di vergi-nità; gli impose inoltre di allontanarsi e farsibattezzare.

Tutto fece il giovane patrizio e presto tornòconvertito al fianco della sposa ; alla di lui con-versione tenne dietro quella del fratello Tiburzio:divenuti entrambi fervorosi cristiani, suggella-rono colla beneficenza e quindi colla morte lasincerità della loro fede.

La giovane S. Cecilia, prima vedova che sposa,fece seppellire i due corpi nel cimitero, di Prete-stato sull' Appia ; di li a poco per ordine di Alnaa-chio venne arrestata e condannata a morte.

Come S. Cecilia divenne protettrice della mu-sica ? Mistero !... Una vaga espressione degli attiforse può avere dato origine al gentile protetto-rato della vergine romana.

Cantantibus organis Caecilia rirgo in corde suosoli Domino clecautabat, dicens: fiat, Domine, cormeum et corpus menu; inimaculation, ut nonconfundar.

*In Edimburgo sino al 1772. davasi tutti gli

anni un concerto per sottoscrizioni nel giornol di S. Cecilia, al quale assistevano (perchè invitate

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con speciale biglietto) le più belle dame dell' ari-stocrazia. Terminato il concerto i sottoscrittorisi riuniVflOU in una caverna e cenavano insieme;di poi collocavano sulla tavola una cassetta chia-mata In f.9710 nella quale venivano gettati i bi-glietti di quelle daino che non trovavano alcuncampione pronto a bere per salvarle. E quegliche beveva in un sol fiato un gran bicchiere chia-mato S. Cecilia (che stramazzava ubriaco al suoloil bevitore più potente) era autorizzato d'andareil giorno appresso dalla dama, presentarle il suobiglietto gloriandosi di avere avuto l'onore diubbri(lcarsi per salvarla!.

Mandolino..,••■•■•■••.

Su e gli per la Provincia.San Frediano a Settimo (27) [P.] Francesco

Silvi Cavaliere della Corona d' Italia. La notizia dellatiomilia a Cavaliere delle Corona d' Italia del Signor.Francesco Silvi è stata accolta con piacere vero edintenso fra il popolo di S. Frediano a Settimo e paesilimitrefi. perchè sono questi popoli, in special tnodo,che hanno ricevuto da Lui innumerevoli benefici.

Noi conosciamo i. aurea pagina della vita operosadi quest' uomo, conosciamo il suo animo germe di ideefeconde, sorgente di generosi propositi, e possiamo direche mai ricompensa Sovrana fu così bene appropriata.

È da moltissimi anni che ricopre la carica di Con-sigliere Genunale di Casina e della Camera di Com-mercio di Pisa sempre ceri energia e intelligenza.temente al fratello Si. Agostino, collo zelo del lavo-ratore e colle ansie dell intraprendente, ha dato unosviluppo grandissimo ali' Industria tessile, dimodochèoggi la Ditta Silvi si può ritenere una delle migliorie più :.ccreditate case commerciali d' Italia.

La croce di Cavaliere può ad melme con soddisfazionedi chi onora il vero merito, brillare sul petto di Fran-cesco Silvi, giacche Egli, uno dei lavoratori più industridel nostro paese, serbando sempre intatta e costantela bontà dell' animo la generosità dei sentimenti, dàl' immagine delle virtù che sopra tutte le altre eleva-no e nobilitano la vita di un uomo.

Larl (26 Novembre) [D A. M ]. — Vivaio di vitiamericane. Il Presidente del Vivaio Municipale diviti americane ha già diramato gli avvisi per l'acqui-sto di 'mietiteli. Ve ne sono per tutte le qualità.di terreni: i maglioli sono bellissimi e scelti, giacchéil vivaio fu impiantato con vero criterio scientifice edè sotto la Dir, zione della Cattedra Ambulante d' agri-coltura. I prezzi, si capisce seno vari a seconda dellevarie ((uditile ma sono molto convenienti. Tanto pergli acquisti, quanto per le milizie basta dirigersi alPresidente sig. Giuseppe Gotti o al Municipio. Gliagricoltori è bene che si effrettieo, perchè le preno-ta sono già cominciate ed in buon nunie'ro.

Cascina (27) [ NERI J — Il primo mercato set-timanale. Giovedì 3 Dicembi e avrà luogo il primomercato settimanale di bestiame; di pollame, conigli,uova; di grasce, di erbaggi, di cipolle, agli, castagne,patate, frutta ecc. ecc.; e di chincaelierie e mercerie.Il Comitato iniziatore è composto dei signori EnricoCecchetti presidente, Giuseppe Ciantini cassiere, CresteLegai Cignini e Garibaldo Guidi segretari. e cav. uff.dott. Giuseppe Piccioli, Gius ppe Adorni - Braccesi,Remo Bei-fendi, Alitordo Nannipii ri, Oreste Stefaidni,Emilio Bini, Raggero Jaeopeni e Giovaeni Jacopeniconsi gl i eri.

Bagni S. Gieliano (28) [ Niccotexo 1. — Lamorte di Zaverio Audisio. Il conte Cadetti ha fattomettere la bandiera abbrunata al palazzo delle R. R.Terme per la morte del e in. Audisio che era presi-dente della Società che ha in affitto i nostri Stabili-menti.

STATO CIVILEaal :21 al 27 ovanbre 190d.

NASCITE.Maschi 13 — Femmine 19 — Nati morti O.

MATRIMONI.Giorgi Giuseppe con Bagnolesi Vittoria, celibi —

Casapieri Eeidio cen Merradi Giuseppe, celibi — Bar-gellini Rido con Casini Maria, celibi — Biagiotti Italocon Cianelli Bonfielia, — Santi Arnionide conRoselliei Domenica, celibi — Sbrana Giovaeni conSaviozzi Selica, celibi — Sbrana Sesto con Banti Emilia,celibi — Gialinetti Igino con Ei notti Ausonia, celibi— Giolai Igino con Scotti Irnia, celibi — Masoni Ar-turo, con Belluomini Maria, celibi — Baldassai Orestecon Giusti Emma, celibi — Del Bonn Luigi con GiustiAngiole, celibi — Romagnani Cino con Busoni Alla,celibi — Salani Andrea cedi Cecclietti Efrem, celibi —Chiezzi Roberto con Filidei Giulia, cel bi — GrigòGiovarmi con Scarselli Maria, celibi.

MORTIPegni Gaetano, coniugato, di anni 78 — Landucci

Enrichetta nei Benelli, 68 — Tonchi Luigi, celibe, 83Pampana Ulisse, coniugato, 61 — 'faccini Giovanni,coniugato, 46 — Gesi Giuseppe nei Macchia, 67 —Benedettini Annunziata ved. Panini, 69 — BracciGiuseppe, coniugato, 27 — Cortesi Caterina ved. Clari84 — Pampatia Rauieri, vedovo, 70 — Benedetti Gio-vanni. ceniuteate, 81 — Ascella Secondo, coniugare, 45— Guidi Edeardo, coniugate, 64 — Adriano,vedovo, 174 — Ciampi Rina, nubili-, 16 — SbranaElvira nei Lnpucci, 49 — Splendidi Giuseppe, celibe,23 — Nieri &badile, vedovo, 81.

Sotto i 5 anni: Maschi 1 — Femmine 2.

Scuola Femminile Professionale

di Educazione Domestica A •PISA — Via S Giovannino, 11 — PISA.

La Scuiela entra ora nel terzo anno di vita. —Le iscrizioni incominciano col 1.° di Ottobre. —I corsi principiano al 12 dello stesso mese.

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Il 21 corr. cessava di vivere in Ama, in queldi Siena, dopo molti mesi di crudele malattiasopportata con coraggio, e rassegnazione unica,la signora

MARIA STRENTA Vedova SPAD1Se è vero il detto del Postoti.° che « Sol chi nonlascia eredità d' affetti poca gioia ha dell' urna »anche nell' oscurità del sepolcro ha ben ragioned' esultare l' anima candida della cara estinta:poichè chi la conobbe l' amò: e chi la conobbe ee P amò ne lamenta oggi, con cuore sincero, ladolorosa dipartita.

Scrivere degnamente di Lei nel breve spazioche il giornale accorda alle necrologie sarebbe_cosa impossibile.

Nata in Pisa nel 1843 qui rese note, in quantiebbero la ventura di conoscerla, le non comuniqualità ond' era adorna, P affetto illibato versol' adorato consorte che la precedè nella tomba,le cure di madre affettuosissima verso il figlioIgino che oggi sparge inconsolabihnente, insiemeai mesti fiori dell' autunno morente, amare la-grime sulla pietra che ricopre le spoglie di Lei.

Possa P esempio di una signora così buona egentile che spese la lunga vita nell' esercizio con-tinuo delle virtù domestiche essere di spronealle nostre madri e spose; possa la memoria be-nedetta di Lei recare qualche conforto al cuoredell' amico carissimo dott. Igino, ferito nel primo,nel più santo e nel più vero degli affetti dome-stici ! E. Remi.

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Piè del PonteLa nostra Università contro l' Austria.

Mercoledì la Universi ta fu chiusa in segno dilutto: gli studenti issarono la bandiera abbrunatae poi richiesero che fosse messa anche agli edificipubblici ed ai palazzi.

La dimostrazione riuscì solenne perehè concorde;i professori senatore Buonamici, deputati Battelli eZ»rboglio, ed il Pozzolini arringarono gli studentialla Sapienza ; e si deliberò di aprire una sotto-scrizione per la e Dante Alighieri in segno diprotesta contro gli insulti dell' Austria. Si formòsubito un Comitato di trentaquattro studenti, conDino Borri alla testa ; due commissioni si divisero

il lavoro, una attese a preparare il Comizio, e l'altraa raccogliere le sottoscrizioni. Tutti gli studentihanno dato con entusiasmo il loro 'some e i denari.Oggi, alle ore .16, al Teatro Verdi avrà luogo l'impo-nente comizio nel quale due soli parleranno per laUniversità : Dino Barri per gli studenti ed il prof.Mancini.

Più degnamente, più nobilmente di così i gio-vani d' oggi non potevano protestare. E questa pro-testa è una vigilia d' armi l

Un ringraziamento. — Le Maestre della '•R. Scuola di S. Ranieri desiderano di rivolgerepubblicamente i più sentiti ringraziamenti alladirezione della loro Scuola costatandene con pienasoddisfazione il miglioramento e altresì per labella iniziativa di mandare alcuni dei loro lavoria Sua Maestà la Regina, che li ha benevolmenteaccettati e graditi, inviandoci, oltre un cospicuodono in denaro, un suo bellissimo ritratto a tuttiimmensamente caro.

All'Illmo. signor Commissario nobil uomo cav.ing. Giovanni Carmignani, che con tanto zelo eintelligenza se ne occupa, dando con giusto cri-terio un vantaggioso sviluppo alla nostra scuola.alla Sig.ra Ispettrice Sisa Carmi - Bellimbau chela dirige con intelletto ed amore ed alla qualedobbiamo la bella riuscita dei lavori mandatialla Regina, alla Sig.ra Ispettrice Clarice Pierini,che con tanto affetto e sincero interesse da moltianni vi dedica così gran parte di sè cercandocon ogni suo mezzo di migliorarne l' andamento,alle altre Ispettrici signore Amelia Demel - Ce-saris e Matilde Franceschi - Carmi che diligente-mente la sorvegliano e ci guidano con ottimiconsigli, a tutte queste egregie persone, che(anno tanto per noi, i rispettosi sentimenti dellanostra gratitudine. Siamo orgogliose della lorodirezione perché sicure che la Scuola costi direttaraggiungerà maggior perfezione e darà alle no-stre alunne il modo di trar vantaggio dai lorolavori e acquistare al tempo stesso l' abilità ne-cessaria di fronte alle altre scuole femminilid' indole professionale.

Le Insegnanti della R. Scuola di S. Ranicri.

La salute infarnigila. — A questa contri-buirà molto il lavare con la Lisciva Saponaria,pronto e potente disinfettante: colla bianheriasterilizzata si allontanano le malattie contagiose,troppo comuni ai nostri tempi. Colle altre liscivenon si può ottenere una disinfezione perfetta.

Una Commemorazione. — Il prof. Nasiniinaugurando venerdi mattina il corso di Chimica,commemorò con elevate, commoventi parole ilsuo assist. dott. Aldo Bringhenti che ebbe virtùangeliche, intelletto superiore e passione tenaceallo studio. La vita del giovane, logorata dallafebbre delle ricerche, era tutta per la scienza;ed ecco perché anche oggi comemorando il gio-vane perduto, pensiamo con dolore alle promessetroncate per sempre ed ai successi scientifici rin-chiusi per sempre nel vuoto di una tomba!

Una latteria. — In Borgo Largo sotto ilpalazzo Serri si è aperta da ieri una latteriaelegantissima, che dirige ottimo Cecco Man-fredini. Nella latteria, oltre il latte, si vendonoancora the, caffè, cioccolato e panna.

Una fiera. — La Società operaia di M. S.di Porta Nuova ha deliberato di promuovere unafiera a beneficio del fondo; e di rivolgersi pertale scopo al buon cuore dei soci onorari e deiconcittadini.

// gruppo democratico cristiano e lescuole. — Col 5 Dicembre questo gruppo ini-zierà la serie delle conversazioni e conferenzesu argomenti sociali e politici

— Domenica il Cardinale Maffi inaugurerànella chiesa di S. Eufrasia il 4.° anno della scuoladi religione per gli studenti delle classi medie esuperiori.

Cose di Marina. — La sera del Lunedì 23,in un locale del Ristorante Stella Polare, fu te-nuta una nuinerosissima adunanza alla qualeintervennero le notabilità di Marina apposita-mente invitate da vari proprietari di Marinastessa. In tale riunione, presieduta dal Consi-gliere municipale Vittorio Ascani, fu deliberatodi occuparsi energicamente acchè sieno presi iprovvedimenti opportuni per difendere la spiag-gia che il mare corrode giorno per giorno. Atal' uopo fu nominata una commissione provviso-ria composta dei sigg. Ascani Vittorio, MarcheseAlbites, Avv. Panettoni e Cav. Castaldi Giusep-pe, affinchè questi si rechino presso le Autoritàcittadine, perché si interessino per la sollecita-zione dei lavori da eseguirsi per la difesa di Ma-rina, lavori ormai già progettati. La stessa Com-missione dovrà pure intercedere, allo stesso sco-po, presso gli On. deputati tutti, della Provincia.Venne contemporaneamente deliberata la costitu-zione della Pro Marina » e per tale associazionefurono confermati i suddetti signori come com-ponenti il Comitato provvisorio e Segretario funominato il sig. Bianco Bianchi.

Promozione. — Il sig. Pietro - Cappelli cheha disimpegnato per circa sette anni le attribu-zioni di commesso presso questo ufficio del Re-gistro, ed in seguito ad esami felicemente subitipresso il Ministero quelle di gerente, è stato ora

nominato reggente dell' ufficio del Registro diPiombino.

Questa promozione mentre dimostra la fiduciache il Ministero nutre per il Cappelli, è ancheuna giusta ricompensa della diligenza, onestà edattività di lui; e perciò mentre lo vediamo condispiacere allontanarsi da Pisa, gli porgiamo fer-vidi auguri di splendida carriera.

A chi cuoi la carne buona. — Noi diamoun buon consiglio: chi vuole la carne ottima, sidiriga alle Macellerie dei fratelli Borsò fu .Angiolo,presso le quali è stata largamente attivata lavendita di carne di manzo, di qualità squisita,sopraffine, di vitella e di agnello.

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Per il Trotter _Risano. — N e ll adunaza del27 Giugno ti. se il consiglio del Trotter Pisanodeliberò la istituzione di una categoria di sociaggregati allo scopo di dare maggiore sviluppoalle corse al trotto, che hanno incontrato grandefavore nella nostra città. C per poter fare unaprima riunione invernale di corse nel prossimoFebbraio.

Questa riunione riuscirà importantissima siaperchè richiamerà a Pisa nel prossimo invernoprincipali Scuderie Italiane di trottatori, sia per-ché conterrà fra le altre un gran premio Inter-nazionale.

Ora il consiglio stà per mettere in esecuzioneil suo progetto, e stà ritirando perciò le note diadesione, perché appena raggiunto il numero di300 soci aggregati verranno fissati i giorni dellariunione ed il programma. Intanto siamo lieti dipubblicare la prima lista delle adesioni, fra lequali vediamo con soddisfezione e all onore delTrotter Pisano i nomi di tutte le scuderie Ita-liane, comprese le più importanti, facendo votiche tutti gli appasionati si affrettino a sottoscri-versi e a rimettere le note al Trotter.

Rossi cav. Giuseppe, Lamina Giuseppe, TamberiEgisto, Bianchi Giov. Batta, Cicognani Angiolo, Ceti-lettini dott. Mansueto, Centanini Emo, Bonà delle Rosee. Leonardo, Bottoni Luigi, Mauro Frameno, Gallo Gio-vanni, F.11i Giorgi, Pirovano Alberto, Barbetta Ettore,Bonadiman Benso, Gosetti Amelio, Triopi Cesare, Ga-vina Ernesto, Montani Cesare, Frascani prof Vittorio,Manetti Egisto, Tamberi Giulio, Cianeherotti Pio, Gui-dì - Buffarini Luigi, Martinelli doti. Certo, Cinti Emilio,Bazzel Giovanni, Ceccotti Gino, Albani Giovanni, Fer-rucci Emilio, Bocciardo prof. Bano, Del Nero Sebastia-no, Raglianti, Callegari Luigi, Guidotti Luigi, ChiesaEnrico, Ferrali Stefano, Neneini Luigi, Poli Luigi, DelGuasta Emilio, Baccetti Fausto, Gotti Lega avv. Al-berto, Ceecanti Agostino, Chelotti Opelio, Giusti Oreste,Vincitori Narciso. Gherardi Del Testa Ugo, GambiniUmberto, Bacci Vittorio, Mancini Giuseppe, PierottiFrancesco, Pierotti Arturo, Dell' Ontodarme Ginseppe,Maglioli avv. Francesco, Buschi Francesco, Benelli Lui-gi, Bernardi Archimede, Valenti Ciro.

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Il banchetto dei tipografi. — Domenica,al Ristoratore II ponte di mezzo » si riunironoa banchetto i lavoranti tipografi, inscritti allalega, per solennizzare il secondo anniversariodella loro vittoria per il miglioramento moraleed economico della classe. Il banchetto, servitoin modo esemplare, rallegrò per due ore, fra lapiù cordiale espansione, i nostri buoni tipografii quali mandarono saluti ed auguri, pieni di gra-titudine, ai componenti la commissione d' onoreche tanto si interessò della loro sorte, e cioè aisignori senat. prof. Macinamici, com. Simonelli,prof. Pozzolini, Enrico Mazzarini, prof. Canevari,avv. Tribolati e prof. Tusini, ed alzarono evvivaal Ponte strenuo e fido difensore dei 'diritti diquesti lavoratori.

Brindisi affettuosi furono fatti da AmilcareSbrana, presidente, Oreste Gagliardi consigliere.Pietro Benvenuti ca.ssiere ed Ettore Simoni, se-gretario, tutti applauditi.

Le elezioni alla Camera di Commercio.Sono raccomandati al voto degli elettori i se-guenti nomi : Mario Ciompi, dott. Guido Gigli.ing. Perfetto Frediani, cav. uff. Emilio Morini,dott. Vieti Sevieri, com. Vittorio Supino, Fran-cesco Silvi, cav. dott. Oscar Tobler e ing. CarloZerbi.

Le 25 mila lire ed i garibaldini. Sappia-mo che una commissione di garibaldini si è recatadal Sindaco per pregarlo di voler tener contodella Società loro in modo più generoso. I gari-baldini, di fatti, hanno avuto nelle altre distri-buzioni cinquanta lire soltanto come i frati bigi,le stimatine e tanti altri che non sappiamo benecon quale titolo possano aspirare al soccorso dellabeneficenza reale !

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Cronaca Venatoriaprof. G. E. .Rasetti, direttore della Cattedra

ambulante di agricoltura, ha già presentato allaCommissione, scelta in seno al Consorzio cinege-tico, la sua relazione sulla caccia e sugli ucc.elliin confronto dell agricoltura ed ha in modo con-ciso e completo riassunto i vari argomenti delsuo studio col concludere per il dovere di pro-teggere gli uccelli insettivori e tutta l'altra sel-vaggina, sia perché fa parte della ricchezza nazio-nale, sia perché la caccia rappresenta un onestodivertimento ad un gran numero di cittadini.Riguardo alla caccia poi ha osservato che nonmancano le disposizioni, ma manca l' osservanza;e dopo aver proposto rimedi già noti, e cioè lepenalità più gravi ai cacciatori di contrabbando,la ricompensa migliore a carabinieri ed alle guar-die, i premii speciali agli agenti più solerti; harilevato la inopportunità di una legge unica sullacaccia date le varie condizioni geografiche e cli-matologiche del nostro paese, e la necessità dieliminare certi stridenti contrasti, che costitui-scono delle vere preferenze per certe regioni eche autorizzano un' enorme distruzione di uccelli.

Cronachetta AgrariaVecchi prati col muschio

È questo il momento per nettarli eringiovan i di.

Coli' erpice smuschiatore si asporta tut-ta quella borraccina che è tanto bella neipresepii ma che sta tanto male ed è tantosoffocante nei prati.

Poi si spargono 5 q.li di scorie thomasse si tratta di prati umidicci, argillosi, op-pure 4 q.ii di perfosfato e 4 di gesso perettaro se si tratta di prati a fondo sano.

E se si vuol dare nuova vitalità allacotica si passi con uno scarificatore cheapre delle fenditure, dalle quali beneficae feconda entra l'aria a stimolare nuovaattività produttiva. m. f.

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